venerdì 17 novembre 2017

La "teoria della voragine" della Miriano sui "Diari" di Carmen Hernàndez

Inascoltabile la Miriano (dal minuto 4:50; c'è anche il video).
Tralasciamo il Cardinale Schönborn, David, l'editore, e lo stesso Kiko.
Mettiamo al centro le donne.
Diamo il palcoscenico alla Costanza Miriano. (nota 1)
Non vale la pena trascrivere la sua languida e noiosa prolusione:
immaginando l'impegno che ha profuso nel prepararla, dando il meglio di sé, ci dà l'idea precisa dello "spessore" di questa grande sostenitrice di Kiko.
Oddio! Come sono emozionata! Non sono degna!
Kiko è qui accanto a me!

Inizia, con una umiltà pelosa e vomitevole, a dire che non merita lei questo onore: di presentare i Diari di Carmen; lei che neanche l'ha conosciuta la "santa", ma sa bene che a Kiko, che ti dice "Animo!", bisogna obbedire.

L'hanno aiutata le donne del cammino, abbeverate alla sapienza di Carmen, alla sua antropologia, donne con attributi, "molto virili direbbe Teresa d'Avila" (la citazione è della Miriano, non perdiamo tempo a verificarla!), poi subito si scusa se, in presenza di un Cardinale, parla di "donne con attributi".

Però da cronista seria avrebbe dovuto ascoltare anche noi!
Noi che siamo state lunghi anni nel cammino, uscite dal cammino, abbiamo conosciuto bene Carmen, non come lei che non ha avuto questo onore, e siamo andate via.
Vergognosa informazione di regime!

La Miriano ci aiuta a capire il cuore di Carmen:
Sono rimasta colpita da questo mondo interiore, così DOLORANTE, così FATICOSO, così PESANTE... tutti quelli che la hanno conosciuta non avevano idea di tutto questo...
 
E incalza....

(ndr.  Preferiamo non commentare quanto riportiamo di seguito e che battezziamo "Teoria della VORAGINE" della Miriano. Unica cosa che comprendiamo è che neanche la Costanza Miriano sta molto bene!)
Riconoscere in lei quella che io, per me stessa chiamo la VORAGINE, questo vuoto interiore, questo bisogno - che è poi lo spazio vitale - questo bisogno che la donna ha di essere guardata, riconosciuta, abbracciata, amata, questa voragine che nessuno, se non Cristo riesce a colmare.
Carmen ha saputo dare un nome alla sua inquietudine, Cristo.
[...]

Il mondo ci gioca molto su questo bisogno femminile di riconoscimento, il demonio agisce su di noi perché noi abbiamo la "fabbrica della vita", come diceva Carmen... questo vuoto che tutte le donne hanno, a cui pochissime sanno dare il nome giusto...  
Con il femminismo, con le catechesi umane è un vuoto che viene colmato con le catechesi che dicono cerca te stessa, affermati, non dipendere da nessuno, che ci invitano all'empowerment, che invitano a gridare alla discriminazione, a fare le vittime...

Il gioco del demonio è un altro... non vuole che incontriamo l'Unico che riempie questo desiderio...

Di questo bisogno sono costituite le donne.

Utero femminile, il vuoto, la capacità di fare spazio, di dare la vita, è l'altra faccia di questo desiderio...

Vederlo espresso qui da Carmen con tanta sincerità, lealtà verso se stessa è commovente.
Non dubito che Carmen sia Santa, senza dubbio.

L'albero dai frutti lo riconosci!

Bello vedere la battaglia quotidiana contro i suoi difetti, che elenca per sé meglio di chiunque altro:
  • dipendenza dal fumo
  • taccagneria
  • pigrizia
  • la fatica con Kiko...
(La Miriano, per metterci una pezza cita a sproposito San Paolo "vedo il bene ma non so compiere che il male", dicendo che tale elenco sarebbe "consolante" perché altre vite di Santi ce li fanno vedere inarrivabili, lontani).
Benedico la sofferenza nascosta e segreta di Carmen portata con fedeltà al cammino e alla chiesa. Non avrebbe potuto se si fosse accontentata di una fede tiepida bigotta. Non è una che cerca un rapporto religioso con Dio, ma un rapporto come di sposa.
[...] Sono grata a questa donna, e mi dispiace di non averla conosciuta.

E conclude:
«Sono grata a questa amica e sorella molto maggiore».

È tale la foga, tale l'ardore che la giornalista e scrittrice Miriano, oltre a metterci la faccia, ci rimette anche un tragico errore grammaticale, volendo, alla fine, compiere l'ultimo atto di super-superlativa dichiarazione di eterna, devota e prona dedizione incondizionata, fino al dono della vita se necessario, al sommo unico incommensurabile Kiko Argüello, iniziatore superstite, oggetto del suo (della Miriano) amore appassionato.

Non ci esimiamo da un ultimo penoso resoconto, lasciando concludere a Kiko.

Una cosa è chiara: neanche lui ce la fa più a ripetere sempre le stesse cose in tutte queste presentazioni dei Diari.
È stanco e si vede, si vede quanto soffre mentre la Miriano parla in uno stile troppo diverso da quello neocatecumenale.
Carmen l'avrebbe fermata in malo modo, dopo i primi cinque minuti, tanto le sarebbe stato insopportabile ascoltarla, con uno scostante e disgustato: "Statte zitta!".
E a Kiko avrebbe detto: "Ma questa dove l'hai trovata?"
 
Ma lasciamolo concludere, evidenziando pochissime battute del suo intervento, penosamente uguale a tutti i precedenti:
Parole di Kiko: (dal minuto 17:40)

Questi scritti per me sono stati una bastonata in testa, una sofferenza di 50 anni, sconosciuta. se uno psichiatra vede questo dice: "ammazza questa come sta, con una depressione terrificante"
Preferiamo non commentare...

Legge dai Diari queste affermazioni di Carmen, e noi lo ringraziamo:
Riunione dei catechisti a Madrid... 
Esperienze mistiche di Carmen, tratte dai suoi Diari: 
Non mi interessa nulla (comunità, catechisti, incontri, Scrutini, convivenze, ecc.)

Fumo drogatamente in questo assentarmi invecchiando nel nulla.

NULLA DI NULLA...
Kiko interpreta a modo suo queste sconclusionate, inconcludenti e deprimenti farneticazioni (che riportiamo in piccola parte soltanto)
Il Signore ha fatto un deserto intorno a lei perché abbia solo amore a Lui, a Cristo!

Ogni giorno tristezza, sprofondata nel nulla.

Abbiamo raccolto i primi due anni e sono tremendi, ma gli ultimi che orrore, non si possono leggere, io non posso, mi fa male.
(Caro Kiko, noi non vediamo l'ora!)
Io non ce la faccio...
Ho capito perché non parlava con me...
Non parlava con me e mi diceva "sei un idiota" perché io non capivo niente, non ho mai capito niente!
Non potevo capire nulla assolutamente di quello che passava, per questo mi chiamava "idiota".
Alla fine, di seguito, la spiegazione di Kiko degli orrori illeggibili che ci aspettano nei Diari dei prossimi anni; andando avanti sempre peggio, fino agli ultimi giorni della sua vita, un vero cammino di perfezione, in perfetto stile neocatecumenale, a base di "fango"!

INTANTO LA SPIEGAZIONE DI KIKO E' QUESTA:
"Perché Carmen è una Donna con un grado di santità unico e non poteva essere diversamente, visto la missione che Dio ci ha dato!"

E qui Kiko si tradisce, perché questa assurda persona che è Carmen, buona solo per uno studio psicanalitico serio e rigoroso, Kiko la spaccia per una "santa unica" vista la missione unica del Cammino.

Megalomania allo stato puro e fuori ogni controllo.

Fa rabbrividire che tutte queste corbellerie le abbia dette davanti ad un Cardinale di Santa Romana Chiesa, che non ha battuto ciglio, neanche quando Kiko ha descritto, ancora una volta, il famoso esorcismo fatto sulla Cina, quando Carmen, stufa di sentirlo nominare il demonio, gli disse: "Basta, Kiko, lascia perdere il demonio... invoca lo Spirito Santo!" Kiko obbedì e sulla parola della santa di categoria superiore invocò lo "spirito" e... di pronto scese su di loro una colomba bianca, così!
Il Cardinale lì, ad ascoltarlo, con la bocca aperta. Signore, misericordia!


 Non spreco altre parole, indico solo un confronto tra il dialogo inesistente tra Carmen e Kiko l'utile idiota (si vede utile se lo ha sopportato comunque al suo fianco per una vita, la poverina!)
Colloquio tra san Benedetto
e santa Scolastica, Orvieto
e l'incontro famoso - lungo tutta una notte, senza stancarsi di parlare di Dio ed ammaestrarsi a vicenda - tra i due santi fratelli Benedetto e Scolastica, poche ore prima che lei passasse al cielo, come Benedetto poi vide in visione, capendo perché la sorella lo aveva trattenuto tanto a lungo presso di lei.


O l'intesa perfetta e armoniosa tra san Francesco e santa Chiara.


O il colloquio edificante tra sant'Agostino e santa Monica, su una terrazza ad Ostia, l'ultimo di una lunga serie di dolci scambi di esperienze sulla opera di Dio, meravigliosa nella vita di entrambi, per cui i ricordi si intrecciavano alle lodi al Signore e alla Sua Misericordia.



Tra i Santi, quelli veri, si fa a gara a stimarsi a vicenda, a sostenersi reciprocamente, a stimare l'altro superiore a sè, a prediligere la reciproca compagnia a qualunque altra cosa al mondo. A essere uno in Cristo.
 

 
Guardate com'è bello e soave che i fratelli siano insieme.
Come rugiada che scende sui monti di Sion.

Altro che... "Sei un idiota, vattene e lasciame in pace!"
___________________________________________

(nota 1)

Non mi attendevo di meglio. Costanza Miriano è stata invitata a presenziare la presentazione dei Diari soltanto perché è una giornalista con un proprio seguito, anche esterno al Cammino. E' evidente che il Kiko-marketing sta mutando: dalle parrocchie alle associazioni ai testimonial. Per il resto Costanza Miriano è un pesce fuor d'acqua, una fondamentalista con poche frecce nella faretra. Fa più tenerezza che altro, come ogni pesce rosso fuoriuscito da una vasca. Ben più sconvolgente è la presenza del cardinale, che si è pappato gli esorcismi di un laico e la santificazione di Carmen senza battere ciglio. Mi meraviglia che non abbia proposto di farla - a canonizzazione avvenuta - protettrice dei tabaccai. (Lino)






 

56 commenti:

  1. Ma quale Santa, quale Santa? Questi confessano che era piena di vizi, e che era palesemente depressa e uno dei soliti porporati amici sta li senza dire niente... Uno spettacolo triste, veramente deprimente.

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  2. Sapete la differenza fra il "preconcilio" e il "postconcilio"?

    Sant'Alfonso Maria de' Liguori fiutava tabacco. Fiutava, non "fumava". Fiutava perché glielo aveva comandato il dottore, come analgesico - all'epoca non c'erano molti antidolorifici.

    Nonostante la fama di santità lo avesse accompagnato tutta la vita - al punto che fu espulso dagli stessi Redentoristi da lui fondati perché troppo esigente, volevano essere più rilassati - ci volle più di mezzo secolo per giungere alla sua canonizzazione (peraltro un tempo brevissimo, considerata l'epoca). Tra gli ostacoli alla sua canonizzazione c'era stato il fatto che fiutava tabacco come comandatogli dal medico: non sia mai che un possibile santo, con la scusa del medico, traesse piacere da qualche sniffatina di tabacco...

    Erano tempi "preconciliari", gente! Tempi bui della Chiesa, tempi finalmente cancellati dal Concilio Vaticano II servito "su un piatto d'argento"!

    Ecco infatti giungere a voi «questa Amica e Sorella, Molto Maggiore», addirittura una «santa di Categoria Superiore», talmente "santa" che ai fratelli delle comunità viene vietato di rivolgersi a qualsiasi altro Santo e di convogliare tutte le preghiere a lei (non sia mai che qualche grazia ricevuta da Dio abbia come intercessore ufficiale uno che non appartiene al Cammino...).

    La quale non si limitava a fiutare tabacco, ma fumava come una turca, non aveva la generosità di un cristiano ma l'indole della taccagneria, era caratterizzata dalla pigrizia e... uh... ohibò... non sopportava Kiko... (devono essere queste le "virtù praticate in modo eroico": avarizia, odio del proprio corpo "tempio di Dio", pigrizia... che strano... fino a ieri - fino al "preconcilio" - erano considerate frutti espliciti del demonio).

    In più, oltre al fatto che interrompeva il Papa che parlava, oltre al fatto che si presentava dal Papa con la stessa mise utilizzata per comprare le rape dall'ortolano, oltre al fatto che nei corridoi vaticani a gran voce dichiarava ai cardinali che non li avrebbe mai perdonati, oltre all'arrogarsi il potere di garantire «un futuro immenso» a qualche dicastero vaticano in cambio dell'appoggio al Cammino, più tutto il resto che voialtri conoscete, beh, sì, siamo proprio nel "postconcilio".

    (adesso i soliti pasqualoni-baccalà interverranno furenti, col sangue agli occhi e la bava alla bocca, furiosi come indemoniati, a gridare che il sottoscritto sarebbe "preconciliare", cosa che nel loro minuscolo e bacato cervello significherebbe "non cattolico": Kiko indulge nei sigari, Carmen nelle sigarette, chi sei tu "preconciliare" per criticare?...)

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    1. Il fumo é un vizio che, oltre a far male alla salute, mostra una mancanza nella virtù della temperanza. Carmen fumava molto, e certamente non le ha fatto bene. Ma lasciamo alla Chiesa e a Dio i giudizi sulla santità (parlo a Kiko e a Tripudio&co), tanto più che san Josemaria aveva un rapporto molto libero col fumo (o fumava lui, o sicuramente disse ai suoi seminaristi di cominciare, come segno di libertà da una immagine stereotipata del clero), e diceva molte più parolacce di don Ariel levi di gualdo!
      Alfonso

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  3. Carmen una qualità l'aveva: Riteneva kiko un idiota.

    Più che altro quello che mi pare strano è il fatto che nel CNC si fanno le lodi, e poi c'è la risonanza, quindi praticamente tutti i giorni Carmen avrebbe dovuto dire a Kiko e a Padre Mario come stava, cosa la turbava e quali erano i suio problemi interiori.
    Quindi o Carmen "barava" alle Lodi, o sono tarocchi i Diari o Kiko non ascolta nessuno.
    Secondo me sono vere tutte, Kiko da megalomane non ascolta nessuno se non la sua stessa voce, Carmen non ha mai fatto il cammino ne i passaggi, quindi non ha mai esposto ad altri il suo vero essere e i diari sono falsi.

    Con la propaganda dei diari si stanno dando la zappa sui piedi, stanno dimostrando che quello che ti obbligano a fare tutte le mattine loro non si sono mai sognati di fare, che non è vero che nel cammino c'è ascolto dell'altro, e che il cammino è pieno di menzogne che servono solo a fare altri soldi.

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    1. Però non capisco: se davvero fossero inventati perché avrebbero dipinto una Carmen così depressa e devastata? Perché non farle scrivere qualcosa di un po più edificante? Elena

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  4. Uno dei paradossi neocatecumenali più dolorosi per l’Anima, è proprio l’insegnamento che non occorra comportarsi da santi per essere Santi, ma che basti riuscire ad essere “amici di Dio”. È uno di quei concetti vaghi, non misurabili ma incontraddicibili sui quali i NC non arretrano di un passo, e basato tutto sulle autoconferme interne alla vita di comunità.

    Ammettono che un peccatore incallito e seriale che “apra il cuore al Signore” sia salvato, senza pretendere di vedere dei frutti di conversione. Almeno non il prima possibile (decima oblige?). Ad un esterno che non capisca questo concetto, la spiegazione è che “non lo sente”, dal momento che “dal di fuori" non si può capire. Da cui, i vari “preconciliare”, “dogmatico”, “arido”, “ingannato”...

    Dovessero anche fare festa a fianco del lutto altrui, si “sentirebbero” ancora nel giusto, perché "sentono tanto forte” l'unione con Dio.
    Ditemi se questa non è una forma trasformata e potentissima di lussuria, indotta da droghe di tipo verbale, assunte in isolamento. Così facendo ottengono il risultato dannosissimo di distogliere le anime dal vero ordine divino, che equilibra il retto timore di Dio e la carità umile verso il prossimo.

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  5. Ottimo articolo, Pax.
    Io vorrei far notare un aspetto interessante.
    In taluni concetti espressi nei Diari, a un ignorantissimo neocat potrebbe sembrare che ci sia una evocazione della lettera di san Paolo ai Filippesi ("Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno"). E' il desiderio di essere, stare totalmente in Cristo. Nei Diari di Carmen, però, non è così. Questo desiderio diviene annichilimento, pigrizia, sofferenza estrema, addirittura fastidio per l'incontro con una comunità NC. In san Paolo è diverso, in san Paolo è necessaria la missione ("...da una parte il desiderio di essere sciolto dal corpo per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; d'altra parte, è più necessario per voi che io rimanga nella carne").
    Per questi Diari c'è da immaginare che lo gnostico che di tanto in tanto interviene nell'Osservatorio diventerà un fan di Carmen :-)

    Anche fuori luogo è il riferimento di Carmen al deserto. Gesù viene sì portato dallo Spirito nel deserto per essere tentato, ma per quaranta giorni e quaranta è un numero simbolico che significa per l'appunto il tempo della prova, il tempo necessario per giungere nella Terra Promessa, un tempo di penitenza nel cammino. Dopo i quaranta giorni Gesù "stava con le fiere" (la qualcosa è un simbolo di pacificazione) e "gli angeli lo servivano".
    Dalla presentazione di Kiko, in Carmen tutto questo non si legge: sono 50 anni di tempo reale e non c'è pacificazione, non c'è servizio degli angeli. Soltanto una "depressione terrificante" e il giudizio espresso da Kiko appare il più idoneo a definire la questione.

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  6. Carissima Pax, carissimo BPS, carissimo M.i.B., Ricordo male o c’erano delle specifiche catechesi dove si diceva che l’allegria era il segno di riconoscimento dei cristiani? Non c’era anche un passo dove si ironizzava sul fatto che un “santo triste” era un “triste santo” proprio per evidenziare che chi non era contento non poteva mai essere “veramente” santo perché non aveva capito la buona notizia del vangelo? Aspetto la vostra conferma perché mi stanno salendo tanti dubbi nel considerare le persone di Chiesa senza più nessuna autorità e neanche discernimento. Forse hanno scordato, perché sicuramente i vangeli non li leggono più, frasi analoghe a questa che riporto: “Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà , fedeltà, mitezza, dominio di se” (Gal 5, 22). Certamente Carmen non era “Paladina” di queste virtù.
    Veterano

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  7. Interessante notare che sui due "post" che la Miriano ha dedicato sul suo facebook alla presentazione del primo volume dei falsi "Diari" di Carmen siano sorte diverse discussioni non proprio favorevolissime... e siano intervenuti i soliti neocat idioti con le loro fiabe: «nello studio di Ratzinger ci sono ancor oggi le icone di Kiko!» «Kiko è molto temuto perché dice la verità!»...

    Voglio sperare che la Miriano rifletta su quei commenti, chiedendosi se le ragioni dei primi siano insufficienti a scalfire il kikismo-carmenismo, e se l'idolatria dei secondi (cioè la rinuncia deliberata e formale alla ragione) non sia il frutto principale del neocatecumenalismo.

    Tutto quel parlamentare di "grazia" e di "santità", infatti, si riduce ad un mero spettacolino autogestito, funzionale solo al prestigio dell'organizzazione neocatecumenale, fondata sulla menzogna.

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  8. Anonimo Anonimo ha detto...
    Però non capisco: se davvero fossero inventati perché avrebbero dipinto una Carmen così depressa e devastata? Perché non farle scrivere qualcosa di un po più edificante? Elena

    Perchè per il cammino noi siamo peccatori, siamo schifosi peccatori e tutto è rivolto ad una gnosi del peccato, quindi più ti convinci che sei un essere orribile più sarai propenso ad attaccarti a qualcosa che ti sembra possa aiutarti.
    A lungo andare però il tutto porta a depressione, scoraggiamento, senso di vuoto ecc...
    per loro quelli sono frutto dello Spirito Santo, ma come detto da qualcuno poco fa, i dono dello Spirito sono ben altri.
    Kiko li pubblica proprio perchè sono in linea con il CNC (e in totale disaccordo con lo Spirito).
    Se esprimessero gioia, Kiko non li avrebbe visti di buon occhio perchè pericolosi alla sua dottrina dell'uomo peccatore.
    Adesso che forse qualcuno lo avrà fatto notare vedrete che o non esce più nulla, oppure i prossimi (improvvisamente) descriveranno una carmen gioiosa.

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  9. Elena,
    per dire che i Diari sono falsi non c'è bisogno di partire dal fatto che sono stati costruiti in modo da sembrare «edificanti» ai cristiani ingenui, ma dal fatto che non rispecchiano parole e opere della Carmen Hernandez.

    Sulla questione della depressione occorre spendere qualche parola di chiarimento.

    Un vero santo è tale anche attraverso le circostanze difficili della vita: per esempio santa Gemma Galgani sarebbe qualificabile come "depressa", e qualche rotella mancante sarebbe attribuibile - sempre secondo i canoni della psicologia moderna, che esclude l'intervento di Dio nelle anime - anche a santa Teresina di Lisieux, a santa Teresa d'Avila, a san Giovanni della Croce...

    Dunque, ad una lettura superficiale - come quella fatta dalla Miriano - la Carmen potrebbe ancora sembrare "santa" seppure "depressa e devastata" (tanto più che si è sempre detto che il confine tra santità e pazzia è straordinariamente piccolo).

    Dobbiamo dedurre perciò che l'aver scritto tanti libri e articoli su questioni di fede non ha reso la Miriano meno superficiale riguardo alla fede stessa. Come al solito vale il salmo 8, dove è «la bocca dei bimbi e dei lattanti» ad affermare la gloria del Signore, non la bocca degli esperti delle cose della fede, anche quando paiono studiosissimi e in buona fede. Eh, sì, perché uno può essere anche molto esperto nel parlare delle cose della fede, e poi avercela tiepida e superficiale. Se la Miriano loda il neocatecumenalismo per la "missionarietà" e le "famiglie numerose" e non ha nulla da ridire sull'oppressione dei fratelli delle comunità e ancor meno da ridire sul fatto che i neocatecumenali calpestano veramente il Santissimo Sacramento allora o è profondamente ignorante o è in malafede. Se legge gli squinternati "Diari" di Carmen e non si accorge che sono un'emerita ciofega, allora o è profondamente ignorante o è in malafede.

    Infatti il desiderare sinceramente l'unione con Dio ha dei "risultati" sempre facilmente verificabili alla luce della Tradizione cattolica. Per questo abbiamo nel calendario dei santi monache, soldati, padri di famiglia, re, ragazzine, operai... una vasta varietà umana, ed una ancor più vasta varietà di caratteri, di stati di salute, ecc.: e nonostante ciò non abbiamo mai avuto (e mai vedremo) un santo che - per esempio - non sia devoto della Beatissima Vergine e dell'Eucarestia.

    Sono tutti bravissimi a fare prediche sull'amore di Dio - si vedano ad esempio i protestanti e i testimoni di geova - ma se un uomo è devoto della Beatissima Vergine non la affresca come un mostro, se una donna è devota dell'Eucarestia non la tratta come uno snack distribuito durante una chiassosa tavolata "religiosa" del sabato sera (tanto meno inventando lei stessa, insieme a Kiko, la chiassosa tavolata).

    Ogni volta che una stimata firma dell'ambito cattolico cade in un tranello del genere, mi torna in mente la riduzione del cattolicesimo a un elenco di cose da fare ("famiglie numerose! Family Day!") e di cose da dire ("l'amorediddìo! viva il Papa!"), cioè al dimenticare che senza tutte le verità di fede e senza il dovuto atteggiamento riguardo ai Sacramenti, non stiamo più parlando di cattolicesimo ma di protestantesimo mascherato. Di cui purtroppo la sullodata autrice si è fatta complice.

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  10. Sto leggendo la Storia di un'anima. È un tripudio di amore verso Nostro Signore. Santa Teresa non nascondeva certo le difficoltà e i dolori della sua vita ma nei suoi scritti colpisce la sicurezza, la serenità,la certezza di avere Dio sempre al suo fianco. Da quel che leggo non è esattamente quello che viene fuori dagli scritti di Carmen. Elena

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  11. "Dice un mio amico, appartenente alla schiera dei preti supereroi, che ci vuole più testosterone a stare una giornata in confessionale che a giocare una partita di rugby."
    (Costanza Miriano)
    dal suo blog.
    ---
    Pur comprendendo lo sforzo psico-fisico di entrambi, non riesco a comprendere cosa c'entra con lo stress e la fatica fisica con il testosterone, ovvero l' ormone del sesso e del desiderio ad esso correlato, comune d'altronde, anche se in maniera differente anche al sesso femminile.
    Questi c'hanno il chiodo fisso!
    Gira e rigira, sempre "lì" vanno a parare.

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  12. Aveva ragione Manzoni,
    che nei Promessi Sposi, ci metteva in guardia dalle "madonnine infilzate"!...
    ---

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  13. Alfonso,
    se la Chiesa non ha mai dichiarato il nome di qualche anima "sicuramente all'inferno" ma ha dichiarato i nomi di alcuni che "certamente stanno in paradiso", non è per buonismo ma è perché questi ultimi - i santi che la Chiesa ha riconosciuto come tali - hanno dato prova ragionevolmente certa attraverso frutti di santità e miracoli veri. Non può essere che un falso santo interceda efficacemente presso Dio per le anime che lo invocano (ed è per questo che la Chiesa esigeva indubitabili circostanze prima di riconoscere ed attribuire un miracolo).

    La santità - precisiamolo, visto che siamo in un'epoca un po' troppo fumettistica, un po' troppo "in bianco e nero" - non consiste nell'apparire super-buoni super-bravi super-gentili agli occhi dei "media" (che infatti "santificano" figure assai discutibili, come il pedofilo Gandhi, come l'assassino ed eretico Lutero, come il comunista Lenin, come i massoni e nemici giurati della Chiesa Garibaldi, Cavour, ecc.).

    Questo non toglie che uno personalmente possa maturare un giudizio sulla sorte di certe anime, cioè sul fatto che sia straordinariamente improbabile un loro pentimento sincero in punto di morte. Sottolineo pentimento sincero, che implica il rinnegare il male fatto e il desiderare sinceramente di riparare: cioè, se il Signore concedesse in punto di morte un'ora di vita in più, o anche solo cinque minuti, spenderli per mettere in guardia i propri cari dalle proprie eresie, condannarle, rinnegarle, ribadire con forza di aver letteralmente sbagliato per tutta una vita, e chiedere perdono, e domandare seriamente di correggere.

    Vi illudete che SanCarmen SanHernandez abbia avuto il coraggio di rinnegare la "comunione seduti"? Le patetiche eresie insegnate per più di mezzo secolo alla povera gente? La fondazione del Cammino che ha provocato tanti dolori, tante depressioni, tanti suicidi, tante devastazioni familiari, spirituali, vocazionali, ecc.?

    Io no, e con dolore sento che è irrealistico e stupidamente buonista illudersi che SanCarmen SanHernandez abbia scansato l'inferno, anche a fronte della possibile "attenuante" delle infermità mentali dell'ultimo periodo della sua vita (sarebbe come dire che Dio per salvare deve ingannare e mandar malattie).

    E sono convinto pure che le sigarette che fumava come una turca saranno una cosa tutto sommato trascurabile, perché l'aver insegnato alla gente a far la Comunione come se fosse uno snack religioso, l'aver inquinato la liturgia di un intero popolo (quello delle comunità neocatecumenali) riducendola a una pagliacciata, l'aver consentito - addirittura desiderato - di essere l'idolo di tale popolo e di avere l'ultima parola per quanto riguarda le cose della fede (sulle quali non ha mai detto: "qui ho sbagliato", dando così scandalo continuamente per più di mezzo secolo), sono cose che lasciano il segno nell'anima molto, molto, molto più delle sigarette. (Mi auguro che la Miriano, che probabilmente legge questa pagina con attenzione, ci rifletta un po' di più, e indaghi per capire cosa c'è dietro tutta la cagnara a cui si sta prestando).

    Le sigarette - nel caso Carmen - sono piuttosto un indizio che aiuta a vedere lo spessore dell'anima in questione. "Fumava come una turca": un mancato equilibrio fisico che è solo la conferma di altri mancati equilibri sul piano spirituale. L'avarizia: un mancato equilibrio spirituale, che conferma gli altri vizietti - come la pretesa di essere la Fondatrice che ha il diritto di comandare, di esigere, di scrutare il prossimo.

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  14. Faccio un esempio. Se, ipoteticamente, per una complessa combinazione di circostanze, un sacerdote rimettesse la sua anima al tuo giudizio, la sua vocazione al tuo giudizio, tu avresti una responsabilità serissima davanti a Dio. Tu, da laico, esigeresti dal sacerdote in questione che segua la sua vocazione, che serva la santa Chiesa dalla quale ha ricevuto il sacramento dell'ordine sacro, che ubbidisca ai suoi superiori piuttosto che a te, anche se fosse convinto che tu hai ragione e i superiori torto, perché tu potrai pure apparirgli come spiritualmente il suo maggior benefattore ma di fronte a Dio non sei tu che lo hai elevato al sublime ministero di assolvere, di consacrare, ecc.

    Carmen no. Carmen si beava di massacrare spiritualmente i preti: "non siete nulla", nulla più di un laico, nulla più di me, siete un elemento puramente ornamentale delle nostre celebrazioni. Amava insinuare calunniosamente, a tanti "presbiteri itineranti", che fossero innamorati della moglie del laico itinerante della rispettiva "equipe". Una bassezza di proporzioni epiche, arroganza e menzogna allo scopo di umiliare e controllare il pretino in questione. Ed il pretino, già annichilito da decenni di andazzo neocatecumenalizio, subiva nel silenzio e nel dolore.

    La Miriano queste cose non le sa, e ci auguriamo che le venga a sapere: è il suo mestiere, quello di giornalista, informarsi adeguatamente. E ci auguriamo soprattutto che smetta di essere cieca e sorda al punto da non aver notato la stranezza delle celebrazioni liturgiche del Cammino del sabato sera: una carnevalata di cui si vergognerebbero perfino i protestanti, un kikocentrismo assoluto in fatto di canti e di arte, una patetica seduta di psicoterapia di gruppo fatta alla carlona, una cosa che offende Nostro Signore oltre che il semplice buon senso (la riduzione della letizia cristiana ad allegria fracassona, e guai a chi non recita la parte del "salvato").

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  15. .......intanto il presbitero pallu' continua a vantarsi nelle interviste del sequestro in nigeria.... questi NC sono cosi' umili....che quando gli sucede una cosa se ne vantano x tutta la vita....

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  16. Alfonso ha detto: "Ma lasciamo alla Chiesa e a Dio i giudizi sulla santità (parlo a Kiko e a Tripudio&co)"

    Io, invece, credo che il problema vada semplificato, potato con il rasoio di Occam. Esso, allora, diventa molto semplice.
    E' Kiko, sono i neocatecumenali che stanno suonando le trombe per canonizzare Carmen. Se così non fosse, manco staremmo a discuterne. Il fatto che Carmen abbia fondato un movimento, però, non è sufficiente allo scopo. Qui sta tutta la questione dello strombazzamento sui Diari. E' da quei Diari che si sta tentando di dimostrare la santità di Carmen.
    Il problema, allora, si semplifica in una semplice domanda: "quanto esposto in quei Diari è cattolico?".
    Il mio parere è: assolutamente no. Se qualcuno in quei Diari ci legge del cattolicesimo, allora deve chiudere con san Paolo: "Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé" (Gal 5,22).
    Allora, Alfonso, qui non c'è alcun giudizio sulla santità, c'è solo confronto e discernimento tra due posizioni opposte: sbaglia san Paolo o sbaglia Kiko, non c'è mediazione possibile. Decidi pure tu cosa scegliere.

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  17. Ciò che è scritto nei diari non è cattolico. Semplicemente sembra un diario terapeutico, uno di quei diari che gli psicologi comportamentali consigliano ai propri pazienti di tenere, registrando i propri sbalzi di umore nella speranza di individuarne la genesi.
    I diari interessanti, quelli con le idee religiose di Carmen, le catechesi, le decisioni prese con Kiko, la destinazione del fiume dei soldi che arrivavano dalle comunità, i problemi infiniti delle équipe degli itineranti, gli appunti presi sugli scrutini degli adepti, sicuramente una mole impressionante, non vengono certo pubblicati.
    Rimangono i diari terapeutici, con la fedele registrazione di tutti gli sbalzi d'umore, giorno per giorno in un continuo alternarsi di depressione, mutismo, disillusione, brevi e fugaci sprazzi di esaltazione poi subito fugati dalla successiva tempesta.
    Un Gesù nominato in continuazione, a cui dà addirittura degli ordini, come quello di svegliarla alla mattina.
    Sembrano i diari compilati nella stanza chiusa di Sartre, nonostante siano scritti nelle località più disparate.
    Li avrà letti alla fine al terapeuta che le ha consigliato di scriverli o l'orgogliosa fondatrice ha cercato da sola di capire? Certo che non c'è nessuna progressione, nessuna crescita. A volte sembra che lì scrivesse dopo aver scosso un bussolotto contenente sempre le stesse parole ed averle estratte a caso.

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  18. @ Veterano

    Ricordo male o c’erano delle specifiche catechesi dove si diceva che l’allegria era il segno di riconoscimento dei cristiani? Non c’era anche un passo dove si ironizzava sul fatto che un “santo triste” era un “triste santo” proprio per evidenziare che chi non era contento non poteva mai essere “veramente” santo perché non aveva capito la buona notizia del vangelo? Aspetto la vostra conferma perché mi stanno salendo tanti dubbi....
    _____________

    Sì Veterano, ricordi bene, alcune cose Kiko le diceva come frasi a effetto e tutti i kikatechisti, come pappagalli, le ripetevano.

    Quante cose hanno detto!?
    Se vedi il post precedente....mille cose hanno dette, molte di più se ne sono rimangiate oppure, semplicemente, nella prassi hanno fatto altro.
    Un esempio per tutti "la comunità cammina con il passo dell'ultimo".
    Come no! Proprio così!

    A furia di dire falsità confondono verità e menzogna, tutti i minuti. Una confusione assoluta!

    Per essere puntuale sul tuo quesito preciso, ti invito - dimenticando queste belle citazioni, tu che hai avuto, come me, il privilegio di frequentarli per più lustri - a ricordare piuttosto la "prassi del cammino", ossia come si ponevano Kiko e Carmen SEMPRE ARCIGNA E SULLE SUE e, dietro a loro, tutti gli itineranti della prima ora.

    Io ne ho conosciuto diversi, uno in particolare, sempre imbronciato, serioso, corrucciato.

    Una volta gli disse una sorella, forte della sua disarmante ingenuità:
    "Ma tu non sorridi mai? I santi......"

    Egli rispose:
    "Quali santi? Immagini tu Gesù che ride così e San Paolo e... non penso che ridessero, come gli stolti che non capiscono, poi cosa c'e da ridere?"

    Una risposta stizzita, infastidita, così!

    La verità è che quell'atteggiamento particolare che assumevano queste "teste di cuoio", come amavano autodefinirsi, era un modo per mettere in soggezione, rimarcare le distanze, incutere quel timore che tenesse a bada ogni impulso di far domande, dialogare con i propri catechisti....stavi lì ascoltavi, obbedivi e se ti rivolgevano la parola o uno sguardo ti sentivi al settimo cielo.

    Per me una perfetta strategia la loro, di assoggettamento delle masse......ridotte a pecoroni.

    Vedi come funziona Veterano caro?
    Però ricorda e fissa bene nella tua mente che:

    "LE COMUNITA' CAMMINANO CON IL PASSO DELL'ULTIMO"

    ....devi crederci!

    Spero si sia capito qualcosa.

    Pax

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  19. Pax ha raccontato :

    - Kiko e Carmen SEMPRE ARCIGNA E SULLE SUE e, dietro a loro, tutti gli itineranti della prima ora.
    Io ne ho conosciuto diversi, uno in particolare, sempre imbronciato, serioso, corrucciato.

    Una volta gli disse una sorella, forte della sua disarmante ingenuità:
    "Ma tu non sorridi mai? I santi......" -
    -----------------------------
    Il capitolo che ho letto stasera del libro sul cardinal Newman (convertitosi dall'anglicanesimo al cattolicesimo a metà del 1800) esordisce con 1 citazione di

    San Filippo Neri (di cui Newman seguì le orme nell'Oratorio) :

    "Il diavolo ha paura della gente allegra"

    Stando alle testimonianze lette, c'è da pensare che invece si trovi a suo agio e x nulla spaventato in mezzo ai NC.

    Battute a parte, ho ascoltato con 1 amica quella penosa presentazione dei diari di Carmen, ...

    penosa perché una giornalista, abituata a parlare in pubblico, nn dovrebbe avere quel tono così impacciato e voce tremolante .. quasi stesse parlando di sé e nn del libro di una - prima cosa che ha sottolineato - persona MAI conosciuta;
    nn dovrebbe insistere più e più volte che il "cammino" appartiene alla Chiesa: "ringrazio Carmen di aver portato qsta sofferenza nascosta .. al Cammino, cioè al Cammino ma sempre nell'ottica della Chiesa perché mi sembra [come mi sembra? o lo ha letto o nn lo ha letto] che lei [Carmen] sempre ribadisce che il Cammino è della Chiesa , è 1 amore totale incondizionato alla Chiesa ... al Papa anche se è cattivo [?] perché Gesù si è compromesso con Pietro"..

    non è superfluo sottolineare così marcatamente questo concetto? Non sta parlando, lei cattolica, ad un auditorio cattolico, di un'altra cattolica che considera tanto più grande di lei nella fede? Fondatrice di 1 associazione cattolica?

    mi fa pensare alla pubblicità di 1 marca di biscotti, dove il testimonial può dire tutto ciò che vuole, a patto che inserisca la frase "i nostri, da filiera garantita sono i biscotti migliori" .. che magari qlche consumatore ha dei dubbi che siano buoni veramente ;

    penosa perché un Cardinale avvalla il fatto che si parli di Carmen come fosse santa - perché è qsto che ha implicitamente suggerito la giornalista dicendo che "altre vite di santi ce li fanno apparire lontani ecc." e anche più esplicitamente, come parere personale: "dai frutti io non dubito che Carmen sia 1
    santa" - , mentre il Cardinale nn si sente minimamente in dovere di spiegare cosa significa x la Chiesa canonizzare un santo;

    penosa anche perché un Cardinale avvalla l'autorità (datagli da chi?) di Kiko di fare esorcismi, come fosse cosa naturale x 1 laico, addirittura coadiuvato da Carmen che gli dice quando smettere (a qsto proposito,

    il commento di Dorothea che paragona la scena a "Casa Vianello"
    è esilarante :) ) e di nuovo il Cardinale non si sente in dovere di intervenire x spiegare cos'è 1 esorcismo e quali sono le persone che lo possono eseguire (se Kiko ha ricevuto 1 specie di "autorizzazione" a fare ciò, perché il Cardinale non ha specificato da parte di chi, perché e quando ciò è avvenuto? )

    CONTINUA

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  20. CONTINUA

    Eppure .. in qste sabbie mobili di mancanza di spontaneità dei relatori, la parte che mi è parsa più interessante è l'intervento di Kiko in cui ha letto e commentato un passo del diario .

    Sarà forse perché l'aver detto che non si aspettava scritti di qsto genere e che la sofferenza di Carmen è rimasta sconosciuta x 50 anni .. mi ha evocato, per analogia, frasi pressoché identiche pronunciate da chi aveva vissuto a stretto contatto con Santa madre Teresa di Calcutta x tutta la sua vita;

    siccome si è parlato tanto delle sue lettere (che il suo padre spirituale aveva, su sua richiesta, distrutto ma non altrettanto aveva fatto il Vescovo con le copie fatte x lui) in cui si trova la descrizione della "notte oscura" vissuta x 50 anni fino alla morte.
    Mi è venuto spontaneo fare 1 comparazione; non avendo letto l'intero diario di Carmen ma solo il brano riportato , la comparazione si basa su quello, oltre che sul commento di Kiko e le testimonianze riportate nel blog (e da altre persone); mentre per madre Teresa si basa su brani di qste lettere e testimonianze di sue consorelle e del padre postulatore della causa di canonizzazione.

    -Innanzitutto mi pare che, per stabilire la "santità" da parte della Chiesa nel caso di Madre Teresa, le lettere fossero un "di più" , cioè non necessarie, perché le opere compiute e le testimonianze di tutti coloro che l'avevano conosciuta bastavano a ciò; mentre nel caso di Carmen pare che i "diari" siano essenziali , cioè l'unica cosa che i NC possono presentare (con esito molto incerto visto il contenuto) ... e le "testimonianze? All'inizio della presentazione la giornalista ha detto 1 cosa significativa (secondo me Kiko avrebbe voluto fulminarla): " tra di voi ci sono persone che avrebbero potuto star qui al posto mio" ...
    Appunto! Tra le tante persone che attorniavano Carmen, non ce n'era neanche 1 con i "titoli" adatti a presentare quest'opera letteraria , capace di introdurre il lettore ad una più profonda comprensione dell'opera e della personalità umana dell'autrice, magari con qualche episodio della sua vita, vista da vicino, particolarmente edificante?
    C'è stato bisogno di ricorrere a qlcno che neanche l'aveva conosciuta?
    - Anche se in precedenti post veniva affermato che i diari esprimono 1 personalità di Carmen diversa da quella reale .. mi pare, correggetemi se sbaglio, che da questo emerga abbastanza coerenza tra le cose scritte e com'era lei nei comportamenti.
    Il fatto che scrive: "nn mi interessa nulla di nulla (comunita', catechisti ..) .. fumo drogatamente .. invecchiando nel nulla" è coerente con la persona, come l'avete descritta: arcigna, maleducata, mancante di empatia , sempre a comandare x veder esaudito ogni suo capriccio e mai interessata a commuoversi x i problemi che facevano soffrire le "sue " comunità, i "suoi" catechisti ecc.

    Quindi, mi meraviglio io della meraviglia di Kiko .. cosa ha appreso di nuovo dai diari? Che questo modo di vivere causava a Carmen sofferenza? Se una mi dà dell'"idiota" e tratta tutti a pesci in faccia, insultando 1 ragazza perché indossa una medaglietta della Madonna e mancando di rispetto a sacerdoti e cardinali e contemporaneamente va predicando "Dio ti ama" e "la gioia della Pasqua"... mi pare non ci voglia molto a capire che è 1 persona che (oltre a far soffrire) soffre essa stessa perché non sta bene psicologicamente.

    Invece, per chi stava vicino a madre Teresa è stata davvero 1 sorpresa scoprire le sue lettere.

    Perché la serenità, la pace, la gioia, la compartecipazione ai sentimenti altrui, il sorriso sul suo volto, la luce nei suoi occhi .. facevano immaginare che vivesse in un perenne stato di unione mistica con Gesù.

    E invece ..

    CONTINUA

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  21. CONTINUA

    Cito alcuni brani di un articolo che parla del libro scritto dal padre postulatore nel 2007 (in cui riporta frasi della Santa):

    "Comprese che l''oscurità' era il 'lato spirituale del suo lavoro'.

    CONDIVIDEVA il sentimento di non essere 'amata, benvoluta, apprezzata', che descriveva come la povertà più grande che c'e attualmente nel mondo...
    La dolorosa notte dell'anima, che iniziò più o meno quando
    incominciò il suo lavoro con i poveri e che continuò sino alla fine della sua vita,

    condusse madre Teresa ad una sempre più profonda UNIONE con Dio. Con tale oscurità ella partecipò alla sete di Gesù ..

    Di quell'oscurità interiore che ella sperimentava, mentre tutto il mondo ammirava la sua RAGGIANTE GIOIA, Madre Teresa diede conto solamente ai suoi direttori spirituali ..

    CONTINUA

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  22. CONTINUA
    Curiosamente, sembra che con l'inizio del servizio ai poveri sia calata su di lei un'oscurità opprimente, una grande prova interiore che la portò persino a dire:

    'C'è tanta contraddizione nella mia anima: un profondo ANELITO verso Dio, così profondo da far male, e una sofferenza continua, e con essa la SENSAZIONE di non essere amata da Dio, di essere rifiutata, vuota, senza amore ...
    Dicono che la pena eterna che soffrono le anime nell'inferno è la perdita di Dio .. nella mia anima io sperimento proprio questa terribile pena del dannato ...
    Signore mio Dio, chi sono io perché Tu mi abbandoni? ... Chiamo, mi aggrappo, AMO però nessuno mi risponde, nessuno a cui afferrarmi, no, nessuno. Sola, dov'è la mia
    fede? ' .
    Ma non è il dubbio che la assalta, ma la desolazione della sua anima, SIMILE al GRIDO di GESÙ sulla croce: 'Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

    Ciononostante NON si scoraggia nelle sue attività, ed è capace di scrivere alle sue sorelle: ' Mie care figlie, senza sofferenza il nostro lavoro sarebbe solo lavoro sociale, molto buono ed utile, ma non sarebbe L'OPERA di GESÙ CRISTO, non parteciperebbe alla REDENZIONE ..
    solo essendo uno di noi ci poteva redimere, a noi è permesso fare LO STESSO: tutta la desolazione dei poveri .. anche la loro profonda miseria spirituale devono essere redente e dobbiamo CONDIVIDERLE..
    Voglio vivere in questo mondo che è lontano da Dio ...dalla luce di Gesù, per aiutarLo , per caricare su di me una parte della Sua sofferenza. '

    Leggendo queste righe, impressiona profondamente pensare che questa donna che si dedicò completamente ai più poveri fra i poveri, che sembrava RICONOSCERE Gesù in TUTTO quello che faceva, che COMUNICAVA Dio da TUTTI i PORI, vivesse in un'oscurità e una desolazione così profonde...

    Con la Grazia di Dio riuscì a nascondere tutto questo tormento sotto un SORRISO perenne:

    ' Lei SORRIDE SEMPRE, le suore dicono di me alla gente. Pensano che la parte più intima di me sia piena di fede, di fiducia, d'amore ... Se giungessero a sapere che il mio essere gioiosa non è altro che un manto con cui copro il mio vuoto e la mia miseria! '.

    Tutto questo ci porta ad una profonda ammirazione per la fede e per le opere..di questa santa che NON sente, ma SA del profondo Amore di Dio ed agisce COME se lo sentisse, amando con tutto il suo cuore e FACENDO il BENE dovunque passa, senza pensare neanche per un momento a se stessa. "

    Allora ... anche se le sante non sono "tutte uguali" , mi pare che certe caratteristiche le hanno però in comune ... (Chi conosce bene la vita di altri santi lo potrà confermare) .. questa caratteristica del sorriso ad esempio; poi la condivisione con chi soffre; basare la vita sul desiderio di Dio, di stargli vicino ma soprattuto di compiacerLo nella Sua volontà con una fede basata su quotidiani atti, a loro volta, di volontà, più che di sentimento e sicuramente non sul sentimentalismo o lo stato d'animo del momento.

    Carmen ha mostrato queste caratteristiche ?
    "Comunicava Dio agli altri da tutti i pori"?
    Se le testimonianze dicono di no ...
    per quanto Kiko sia bravo prestigiatore, penso non riuscirà a far uscire dal cilindro magico dei "Diari" una Carmen con un SORRISO postumo.

    .. però non ne sono sicura .. ci sono tanti altri fattori da considerare ...

    Fattori che se Dio vuole può spazzare via in 1 istante, prego faccia Lui questo.

    Grazie
    Roberta

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  23. @ Pax delle 22,58
    Si me li ricordo anche io i tipi seriosi per tattica, insopportabili e velenosi da non potergli stare neanche vicino perché si respirava la loro negatività.
    Ritornando al discorso di Carmen, mi sa tanto che non sapeva neanche pregare, giusto appunto nell’ufficio delle letture di stamattina leggo gli effetti della preghiera descritti da un “Vero” santo:
    -“La preghiera è, per sua natura, la conversazione e l'unione dell'uomo con Dio, e, quanto alla sua efficacia, la conservazione del mondo e la riconciliazione con Dio, un ponte elevato sopra le tentazioni, un baluardo contro le tribolazioni, la fine delle guerre, la gioia futura, l'attività che non finisce mai, la fonte delle grazie, il recipiente dei carismi, un progresso invisibile, il cibo dell'anima, l'illuminazione dello spirito, la scure che toglie la disperazione, l'esilio della tristezza, la riduzione della collera, lo specchio del progresso, la manifestazione della nostra misura, il test dello stato della nostra anima, la rivelazione delle cose future, il sicuro annuncio della gloria” [San Giovanni Climaco (circa 575-650), monaco nel Monte Sinai].
    Si dovrebbe sottolineare tutta per meditarne ogni effetto e riscontrare che neanche uno era presente nella vita di Carmen. Dopo si potrebbe anche spedire al vescovo Schönborn perché se veramente si conoscono gli effetti della preghiera, non avrebbe mai detto quello che gli è uscito dalla bocca!
    Veterano


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  24. Leggendo i vostri commenti mi si sono chiarite alcune cose:

    1. manipolazione: la sofferenza interiore di Carmen scambiata per notte oscura. I due fondatori del cammino si paragonano ai due riformatori carmelitani. Forse perché tutti e quattro sono spagnoli? altri elementi comuni non ci sono.

    2. disagio psicologico. Qualsiasi studente di psicologia/psichiatria potrebbe riconoscere il disturbo di personalità di Carmen, non tanto per la sofferenza interiore, ma per il fatto che non è riuscita a trovare un equilibrio, non è riuscita ad integrare questa sofferenza con tutti gli altri aspetti della propria vita.
    Mi dispiace che gli allegri cantori ( Miriano, vescovi e cardinali vari) non siano in grado di distinguere il vuoto esistenziale - che la Miriano chiama voragine, bisogno di amore, che lei riferisce sopratutto alle donne - dal senso di vuoto profondo in cui il sé si perde, che è invece un disturbo serio.
    La sofferenza, la depressione non sono un impedimento alla vita di fede, tanto è vero, come ha scritto Roberta, che possono restare segrete nel cuore di una persona, come nel caso di m. Teresa. Invece c'è un altro genere di vuoto interiore che immobilizza la persona, anestetizza il suo sentire, la rende incapace di provare pietà, di entrare in relazione con l'altro, le rende impossibile gestire le proprie emozioni.
    La rabbia diventa l'emozione fondamentale che si manifesta come trasgressione, ribellione, disobbedienza, scoppi d'ira. Sono persone a cui è difficile stare vicino, sono "eccessive". Possono avere anche momenti di grandissima profondità, sembrano ispirati e in contatto con Dio ( e forse lo sono davvero..) ma in generale sono pesanti e stancanti e chiedono molto a chi sta loro vicino.
    Di sicuro la sofferenza che provano è reale e molto intensa. Non hanno una bella vita.
    Se mi capita di riconoscere questi problemi dico ai familiari di affidare la persona alla Santa Vergine. Sono convinta che anche se non si guarisce mai, si può trovare un equilibrio che evidentemente Carmen non ha trovato.

    3. santità: è possibile che i buoni frutti di Carmen abbiano il fondamento nei 'suoi attributi'? Oltretutto queste parole dette dalla Miriano sono in contraddizione con tutto il miriano-pensiero. Dobbiamo ricordare Carmen solo per le cose negative, cioè perché non ha saputo essere temperante nel fumo, nell'ira, nel linguaggio, per il suo malessere interiore e per la sua durezza?
    Per quali parole dovremmo ricordare Carmen, perché prendeva in giro Kiko? E' questa la grandezza e la peculiarità della donna, è questo il modello femminile che la Hernandez e la Miriano sostengono?
    Ha chiesto aiuto a Dio, certamente, e perché non ci spiegano come è arrivato questo aiuto?
    Perché non ha saputo vedere e cogliere l'aiuto?
    Perchè in lei non c'è stato un percorso, un cammino di maturazione?

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  25. Roberta ha fatto un confronto interessante fra la notte oscura di Madre Teresa di Calcutta e la depressione di Carmen, mettendo in luce la differenza fondamentale tra le due, che è quella che nessuno, tranne i padri spirituali della santa "vera" sapeva di questa terribile silenzio di Gesù, nessuno avrebbe potuto immaginare, dietro quel sorriso sereno e quella volontà d'acciaio volta al bene, una lotta eroica per essere come Gesù la voleva e per servirlo nei fratelli;
    al contrario invece Carmen, nota per la sua insofferenza, l'acidità, gli sbalzi d'umore, la parlantina rapida e affilata, non faceva che tradire un terribile disagio interno, il fastidio continuo nei confronti degli eventi e degli altri, e i diari della depressione di Carmen, se autentici e soprattutto integri, stupiscono solo perché rivelerebbero un'anima dolente ed infelice, che tormentava se stessa e per prima soffriva di ciò che veniva fuori da sé, che avrebbe voluto essere diversa.
    Anche se anche questo non è del tutto vero, perché la Carmen dei Diari non soffre per essere una donna impossibile e per la cattiveria che emana da sé, l'acidità, il dispetto, ma principalmente per non essere capace di parlare in modo fluente, convincente, affascinante come vede invece fare giornalmente dal suo compagno di avventura, Kiko.
    Il suo tormento, il cosiddetto mutismo che la condanna a essere sempre comprimaria, isolata, ad andare contro corrente sempre.
    Insomma, leggendo i diari è vero che si coglie una notte dell'anima, è, come detto da più parti, la santità che non si coglie. Ma a questo penserà la macchina dell'inventività di Kiko e la mente profondamente plagiata di migliaia dei suoi seguaci.
    Ecco l'opera di Carmen, l'esito delle sue fatiche.

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  26. @ Roberta

    Grazie, come sempre, per il grande contributo che dai con i tuoi commenti.
    Tante riflessioni e l'illuminante confronto con la Santa Teresa di Calcutta.

    In questo lavoro, in cui siamo impegnati tutti, di de-canonizzazione di Carmen, che è stato essenziale per me per uscire finalmente da un lungo silenzio, MENTRE, come tu giustamente dici,

    " il Cardinale nn si sente minimamente in dovere di spiegare cosa significa x la Chiesa canonizzare un santo;"

    sei un grandissimo aiuto nel tentativo di SCUOTERE LE COSCIENZE DI CHI CARMEN, COME ALCUNI DI NOI, LA HA CONOSCIUTA, MA SOPRATTUTTO DEGLI UOMINI DI CHIESA, NOSTRI PASTORI TROPPO DISTRATTI E DIMENTICHI DEI LORO DOVERI.

    Meriti un post, provvediamo presto, se ci autorizzi.
    Grazie ancora.

    Pax

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  27. @ Veterano

    Sono contenta della tua conferma basata sull'esperienza, poiché il cristianesimo non è una teoria, non è saper dire belle parole, ma è una prassi, è la vita. Puoi parlare benissimo, se ci riesci, ripetere mille belle cose, ma quello che conta sono le OPERE!

    "La FEDE senza le OPERE è morta."

    Citazione scontata, ma la facciamo lo stesso.

    Tu dici:
    "giusto appunto nell’ufficio delle letture di stamattina leggo gli effetti della preghiera descritti da un “Vero” santo:"

    Grazie per quanto riporti da [San Giovanni Climaco (circa 575-650), monaco nel Monte Sinai],
    Potremmo dire, a proposito, usando il loro linguaggio, Dio oggi ti manda la sua Parola proprio alla tua vita e ti risponde Lui.

    Nulla da aggiungere.

    Pax

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  28. Valentina hai detto proprio bene: "I diari interessanti, quelli con le idee religiose di Carmen, le catechesi, le decisioni prese con Kiko, la destinazione del fiume dei soldi che arrivavano dalle comunità, i problemi infiniti delle équipe degli itineranti, gli appunti presi sugli scrutini degli adepti, sicuramente una mole impressionante, non vengono certo pubblicati."

    Un giornalista non può non informarsi su queste cose.
    Se i giornalisti cristiani non fanno il cristiano sforzo di ristabilire la verità, prima o poi, dovesse girare il vento delle alleanze, le in-scoperchiabili pentole neocatecumenali saranno scoperchiate dai giornalisti anticristiani, e quel che vi bolle sarà rovesciato sulla Chiesa tutta, non solo sul Cammino (e anche giustamente):
    "Che serpe vi siete tenuti in seno? Quanta gente avete derubato? Quanta gente avete devastato? In nome di chi? O di cosa?...."
    E come dar loro torto?!

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  29. Secondo te, cara Pax, c'è qualcuno che conosce tutta la storia di Carmen?
    Se la si vuole santificare, bisognerebbe far conoscere alla cattolicità non solo ciò che ha fatto da giovane adulta in poi, ma anche la storia della sua famiglia, come è vissuta da piccola, tutto ciò che ha portato alla sua conversione, quando sono stati piantati quei semi che l'hanno portata diventare la co-fondatrice del cammino.

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  30. @ Michela

    Secondo me c'è, altro se c'è, mica stanno intentando la canonizzazione di una persona vissuta 500 anni fa per la quale devi fare difficili, ma non impossibili, ricostruzioni, attingendo a tutte le possibili fonti, senza escluderne alcuna; se si è onesti e rigorosi, così si fa.

    Quanti, anche della sua famiglia, ancora in vita, anche più giovani di lei, o coetanei tra i 70 - 80 anni.....potrebbero raccontare.....

    .....ecco che ci chiediamo PERCHÉ non parla nessuno di questi,
    Perché Kiko non li scongiura di dare testimonianza, portandoli alla prossima convivenza di Inizio Corso,
    Perché TUTTI i Neocatecumeni ascoltino con le loro orecchie e restino edificati
    PERCHÉ, come Kiko ripete sempre quando presenta i Diari,

    IMPORTANTI MA MAI QUANTO LA VITA - LA STORIA - I FATTI

    "HO SOFFERTO TANTISSIMO A TIRARE FUORI QUESTI DIARI,
    E SE CARMEN FOSSE VIVA NON LO PERMETTEREBBE MAI.....
    MA.......
    V O I. A V E T E. I L. D I R I T T O. D I. C O N O S C E R E. C H I. E R A. L A. V O S T R A. C A T E C H I S T A
    Q U E L L A C H E. D I O. V I. H A. D E S T I N A T O. D A L L '. E T E R N I T A '

    Ma intanto nessuno sta facendo una storia della sua vita, fatti, scelte, ....quanto sarebbe interessante!

    sentire, ad esempio, qualcuno della congregazione di suore che "non la meritava" tanto che la cacciarono via.......ma poi lo Spirito Santo la segui abbandonando la congregazione alla disgregazione totale.....mentre Carmen, sulle ali dello spirito, accompagnata da schiere di angeli, viaggiava verso un futuro immenso......verso il quale, in una scia celestiale, ha trascinato con se' la Congregazione pro-laicis....

    che di fatto non esiste più (cerchi il suo posto...non c'è più!)

    Possibile che solo noi ragioniamo,c quanto è cosi semplice?

    Pax

    RispondiElimina
  31. Del commento di Michela voglio riprendere due cose importanti e le chiedo:
    "Michela, ma tu la hai conosciuta Carmen?"
    ____________________________
    1. La rabbia diventa l'emozione fondamentale che si manifesta come trasgressione, ribellione, disobbedienza, scoppi d'ira. Sono persone a cui è difficile stare vicino, sono "eccessive". Possono avere anche momenti di grandissima profondità, sembrano ispirati e in contatto con Dio ( e forse lo sono davvero..) ma in generale sono pesanti e stancanti e chiedono molto a chi sta loro vicino.

    - questa descrizione è perfetta, non avrei saputo fare meglio. Ho conosciuto varie persone a cui è toccato starle vicino, Carmen, una persona ingestibile, mai si faceva problema delle esigenze altrui, neanche per cattiveria, ma proprio perché esisteva solo lei e il suo complesso mondo interiore che all'esterno esplodeva in follia, se non la assecondavi totalmente. Irragionevole.

    2. è possibile che i buoni frutti di Carmen abbiano il fondamento nei 'suoi attributi'? Oltretutto queste parole dette dalla Miriano sono in contraddizione con tutto il miriano-pensiero.

    - Hai ragione, non ci sono parole da aggiunger!
    La Miriano è quella che, per vendere i suoi libri, ha scritto chi è lo sposo chi la sposa, nel disegno neocatecumenale, che sarebbe l'unico cattolico, la donna donna è l'uomo uomo...
    Poi parla di donne con attributi
    Che sconclusionata, adulante, meschina.

    Pax

    RispondiElimina
  32. Pax ha detto...
    La Miriano è quella che, per vendere i suoi libri, ha scritto chi è lo sposo chi la sposa, nel disegno neocatecumenale, che sarebbe l'unico cattolico, la donna donna è l'uomo uomo...
    Poi parla di donne con attributi
    Che sconclusionata, adulante, meschina.
    ---
    Aggiungerei "incoerente":
    se scrivi un libro dal titolo "Sposati e sii sottomessa", le donne con gli attributi, semplicemente non esistono; è il titolo stesso che ne pregiudica l'esistenza.

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  33. Praticamente la santità di Carmen passa per i diari.
    Quindi secondo Kiko la santità deriva da ciò che si scrive e non da ciò che si fa?
    Quindi un certo Dante Alighieri, che ha scritto di esser andato in Paradiso, aver parlato con Santi e aver visto Dio, perchè non è stato subito beatificato?
    Lo stesso Kiko pubblicando i diari (che secondo lui ci fanno vedere la santità di Carmen), ammette che in realtà Carmen era completamente diversa.
    Quindi i diari (a voleci credere) descrivono una santa donna, ma lo stesso kiko la "sbugiarda" dicendo che in realtà Carmen era totalmente diversa in quello che faceva rispetto a quello che è scritto.
    Quindi si arriva alla prova inconfutabile che Carmen non era una santa; ce lo dice lo stesso Kiko, "i diari descrivono la santità di Carmen" e "Carmen era l'opposto di quello che trapela dai diari".

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  34. Ruben
    hai proprio ragione, il titolo non lo ricordavo, ma ricordavo il senso...

    "se scrivi un libro dal titolo "Sposati e sii sottomessa", le donne con gli attributi, semplicemente non esistono; è il titolo stesso che ne pregiudica l'esistenza."

    Si vantano di avere la famiglia cristiana, quella vera, in esclusiva, sulla scia di S.Paolo che intima alle donne di stare silenziose in assemblea, con il famoso 'non consento ad alcuna donna di insegnare all'uomo', poi ci offrono Carmen come esempio di "donna con gli attributi" a cui si ispirano le itineranti; Carmen che non si è limitata ad insegnare, ma HA MALTRATTATO in pubblico, continuamente, tanti itineranti e presbiteri e lo stesso Kiko, di cui diceva peste e corna.

    INCOERENZA COME SEMPRE. QUESTO L'"ATTRIBUTO" DEL C.N..

    ______________________________________________

    Ruben dice.....16 novembre 2017 21:48

    Un moto di ribellione interna, ci suggerirebbe quasi l'umano "tanto peggio, tanto meglio" e stare alla finestra,
    ma la Fede no!

    Continuo quindi, nonostante lo sconforto, a lottare, come ho sempre fatto, contro questa congrega di eretici manifesti e di chi li approva.
    ------------------
    Sono totalmente con te.

    Pax

    RispondiElimina
  35. Pax,
    non ho conosciuto direttamente Carmen, ho solo assistito a qualche sua catechesi.
    idem per la Miriano, ho solo scambiato due parole con lei al termine di una conferenza/presentazione di un suo libro.

    A suo tempo avevo apprezzato la provocazione della Miriano, anche nell'uso di slogan così inusuali, ma ripresi dalle scritture.
    i Libri della Miriano sono purtroppo inutili esattamente come le catechesi di Kiko. Mancano entrambi di un solido fondamento filosofico/teologico per cui servono per impressionare l'uditorio ma non lasciano tracce durature, perché i concetti non sono argomentati. Usano uno stile che è immediatamente riconoscibile nella loro cerchia di aficionados. Chi è al di fuori non li comprende. Nel XX sec abbiamo avuto donne notevoli in ogni campo ed è stata fatta una riflessione sul ruolo femminile, ma se la Miriano non si inserisce in questa scia ( penso ad Edith Stein, per esempio) i suoi lavori saranno considerati al massimo letteratura comica.
    Questo mi fa pensare che la Miriano non abbia il gusto della ricerca. Le sue fonti sono se stessa e le sue amiche ( come dice lei stessa). Ha trovato nei neocatecumenali un pubblico semplice, che non chiede di comprendere. I due semplificatori della fede, i due che non vivono ciò che predicano, i due che usano la chiesa come palcoscenico si sono ritrovati. Evidentemente hanno molte cose in comune; per esempio amano la gratificazione di un pubblico piuttosto che la verità e chiamano umiltà la faccia tosta.

    A Dorothea vorrei dire che non credo che una che si presta a parlare in pubblico di un persona che non conosce sarà mai disposta ad informarsi con imparzialità, Secondo me ascolta solo quelli che comprano i suoi libri...

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  36. Bruno, secondo me la santità di Carmen non passa per i diari. La sua santità passa attraverso il fatto di aver co-fondato un movimento cui aderiscono centinaia di migliaia di cattolici, abbiamo avuto altri esempi di fondatori sostenuto nella via della canonizzazione principalmente dal numero dei supporters aderenti ai loro movimenti.
    Il problema di Carmen è che non era conosciuta e apprezzata nel proprio stesso movimento e che obbiettivamente era una donna impossibile, che fra l'altro si faceva un vanto di esserlo, senza nessuna delle qualità che potrebbero far dire di lei per lo meno che era una persona buona, pia, generosa come sono tanti buoni cristiani.
    I diari servono a questo, a ricostruire un'immagine non completamente incompatibile con quella pubblica ma che la integri attribuendole delle riflessioni personali il più possibile pie.
    È come il fotoshop della sua foto giovanile con le mani intrecciate quasi a sgranare il rosario da lei invece così aborrito: è la ricostruzione dei ricordi e della memoria collettiva, anzi, è la creazione dei ricordi.
    In più, qualcuno si chiedeva perché Kiko stesso parla di terribile depressione: perché deve giustificare il fatto che, da un certo momento in poi, questa donna è completamente uscita di senno (basta seguire alcuni filmati delle sue apparizioni pubbliche degli ultimi quindici anni) al punto da non riuscire più ad esprimere un pensiero coerente, fino alla notte (questa però, vera) della follia.
    Deve riuscire a spiegarla e rivestirla di motivi "religiosi" più che clinici.

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  37. I Santi della Chiesa, sono tutti uguali; non sono previste graduatorie.

    I Santi,
    Vergine inclusa, che forse avrebbe diritto, come di fatto ha, alla "categoria superiore", sono degli intercessori presso la SS. Trinità delle preghiere di religiosità popolare, dei fedeli, che giustamente appartengono al Corpo Mistico della Chiesa.

    Ora, chiedo al Cammino, perché prima la demonizzazione della religiosità naturale, di cui i Santi sono i principali mediatori, ed adesso "macchina indietro tutta", per inserire Carmen in questo sistema,proprio da Carmen stessa disprezzato e schifato?

    Continua l'incoerenza, con l'aggravante
    della più schifosa ipocrisia ovvero, una semplicissima equazione:

    Investiamo per la santità di Carmen(a pagare saranno gli adepti) = ritorno commerciale solo a beneficio di Kiko e dei capibastone.

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  38. Quoto appieno quanto dice Michela della Miriano. Ha inventato un linguaggio, o piuttosto ha mutuato un linguaggio tipo i Diari di Bridget Jones, con il quale si permette di fare le affermazioni più gravi con la leggerezza di non doverle sostenere né pagarne il dazio.
    Una divulgatrice della fede alle massaie piccolo borghesi che purtroppo, data la penosa carenza di persone credibili ma anche appetibili in campo cattolico, viene invitata e fatta parlare un po' dovunque.
    Mi pare di averlo già detto, ma la Carmen ancora in sé ed ancora viva di vent'anni fa, l'avrebbe annichilita con un solo sguardo.
    Per questo, da parte di Kiko, invitarla a parlare di Carmen è secondo me un oltraggio alla sua memoria. Però, è vero, lo show deve continuare...e noi siamo in presenza di un istrione della più bell'acqua, con il pelo sullo stomaco alto più di un palmo.

    RispondiElimina
  39. Abusi a km. 0

    Cronaca | Di F. Grana

    Abusi sessuali sui chierichetti del Papa
    Il Vaticano conferma: “È stata aperta
    un’indagine per far luce sull’accaduto”

    Nulla da commentare stavolta?

    RispondiElimina
  40. Ciro,
    me la sentirei di escludere che Carmen Hernàndez abbia commesso abusi sui chierichetti del papa, mi pare che, pur frequentando il Vaticano, stesse più alla tavola del pontefice che ai banchi delle sue Messe.
    Se sai però qualcosa di più sulla connessione dell'argomento di cui discutiamo in questo thread e la notizia che hai citato,, puoi parlarne, ne hai la facoltà.

    RispondiElimina
  41. @Ciro
    Abusi sessuali sui chierichetti del Papa
    Il Vaticano conferma: “È stata aperta
    un’indagine per far luce sull’accaduto”
    ---
    Fermo restando che ormai da decenni siamo rotti a tutto e non ci si meraviglia più di nulla, facci sapere qualcosa in più, visto che non ho riscontri on line.

    Ammesso e non concesso(oggettivamente viviamo in un mondo di uomini),
    che uno scandalo possa interessare anche la Prima Carica della Chiesa Cattolica, non è che automaticamente, in virtù di non so cosa, ma che tu dai benissimo ad intendere, le gravi colpe Neocatecumenali, per la Nostra Dottrina Cattolica, diventino come per incanto peccati veniali con diritto di cancellazione.

    RispondiElimina
  42. Tra l'altro mi sembra che la Prima Carica della Chiesa, sia anche vostra, la domenica mattina all'Angelus a Piazza San Pietro, con gli ipocriti srisconi "tu es Petrus", ci andate "voi", mica io!

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  43. Quello che ci preoccupa non sono i titoloni acchiappa-clic sbattuti sulle pagine di cronaca, ma lo stato sempre più penoso in cui versa la santa Chiesa - che ricordiamolo, è santa solo nel momento in cui prosegue l'opera del Suo divin Fondatore, cioè insegnando la vera fede, amministrando degnamente i sacramenti, guidando le anime sulla retta via.

    Alessandro VI Borgia, un papa malamente ricordato come immorale, nepotista e quant'altro, fu tuttavia il Papa che approvò la preghiera dell'Angelus e chiese preghiere per i peccati del clero. Probabilmente, nel giudizio finale, sarà trattato con meno severità di altri papi che hanno tentennato riguardo a questioni di fede.

    Diversi troll che tentavano di appestare questo blog (credendo così di rendere onore e gloria al Cammino e ai suoi iniziatori), dopo aver notato che le loro paturnie finiscono regolarmente in spam senza essere neppure lette dai moderatori, si sono stufati e hanno lasciato perdere.

    Qualcuno di loro, più zelante, continua però nella sua opera disturbatrice (forse nella speranza di intasare a suon di bytes infuriati i cavi in fibra ottica dei server Blogspot), vomitando odio e calunnie senza soluzione di continuità. Come se per affermare ciò che dice Kiko ci sarebbe bisogno di commettere peccati su peccati - ma lo sappiamo bene che nel Cammino ogni peccato diventa santità nel momento in cui viene commesso per difendere il prestigio della setta neocatecumenale e dei suoi iniziatori.

    Del resto, come meravigliarsi? A quest'ora nelle comunità del Cammino si celebra la carnevalata "liturgica" con annessi sacrilegi eucaristici (addolora anche il solo dirlo come fatto di cronaca, ma bisogna ricordarlo, ricordarlo continuamente, perché l'atteggiamento che i neocatecumenali hanno di fronte all'eucarestia è già sufficiente dimostrazione che il Cammino viene dal demonio).

    p.s.: un "abuso" contro un chierichetto lo ha commesso anche il Bergoglio: ricordate quando ad un chierichetto "staccò le mani giunte"? Le mani giunte, segno di sacro rispetto, in onore del Papa stesso, capo visibile della Chiesa... Ebbene, Nostro Signore ha visto benissimo anche quel gesto di "staccare" forzatamente quelle mani - che non è né un gesto da Papa, né un gesto cristiano.

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  44. Abbiamo buttato a mare questo:
    ”Spesso mi ritraggo in me stesso e mi svesto del mio corpo, lasciandolo da parte. E come se fossi diventato un essere separato: spogliato dai rivestimenti fisici, libero dalla condizione materiale. In questo stato sono dentro di me, fuori da tutto il resto delle cose. Contemplo allora in me stesso una bellezza e un bagliore, uno splendore e una luce, bellezze tanto straordinarie insolite e graziose che ne rimango meravigliato, confuso dallo stupore…”(Plotino)

    per avere questo:
    "Benedico la sofferenza nascosta e segreta di Carmen portata con fedeltà al cammino e alla chiesa. Non avrebbe potuto se si fosse accontentata di una fede tiepida bigotta. Non è una che cerca un rapporto religioso con Dio, ma un rapporto come di sposa.
    [...] Sono grata a questa donna, e mi dispiace di non averla conosciuta".
    Questi scritti per me sono stati una bastonata in testa, una sofferenza di 50 anni, sconosciuta. se uno psichiatra vede questo dice: "ammazza questa come sta, con una depressione terrificante"
    Ridateci Plotino!!!!!!!!!
    Anonimo

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  45. http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/correttezza-molto-migliore-molto-maggiore
    Costanza

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  46. Teresa d'Avila
    10 Nel coraggio non siate donne ma uomini forti... anzi da far paura agli stessi uomini (...). Qui rinchiuse lottiamo per Cristo... Siamo venute a morire per lui (Teresa alle sue monache).
    Castello interiore

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  47. Non ho dubbi sulla correttezza di molto maggiore, come non l'ho di molto migliore.
    E' il secondo commento di admin che mi lascia perplesso, vale a dire la supposta equivalenza tra l'espressione di s. Teresa "Nel coraggio non siate donne ma uomini forti..." reinterpretato da Costanza Miriano con "donne con attributi". Nemmeno qui trovo problemi di correttezza linguistica, soltanto di... eleganza di stile.
    D'altra parte, se la giornalista ha ritenuto opportuno scusarsi con un cardinale, non vedo perché non debba farlo con i laici. Una caduta di stile sta nella locuzione, non nell'ascoltatore. O no? ;-)

    RispondiElimina
  48. Gentilissima Costanza, con il dovuto rispetto, lei parla di un argomento che non conosce. Lei non sa chi era Carmen, se non dalla lettura dei suoi diari posticci e dalla propaganda della setta neocatecumenale.
    Lei è una giornalista, ha tutti gli strumenti per capire: ho letto sulla sua pagina Facebook che lei contesta un teologo, il dott. Grillo, il quale, come tutti i cripto-protestanti, mette in discussione la transustanziazione. Ebbene lei lo scorso 15 novembre sedeva accanto a uno che per più di trent'anni ha predicato che la trasustanziazione ë solo una parolina filosofica, che le discussioni sulla presenza reale nel periodo della riforma fanno ridere e che il Tabernacolo è essenzialmente inutile. Questa ultima proposizione eretica , autentica bestemmia contro la santità dell'Eucarestia, è stata proferita proprio dalla Santa che lei è andata ad elogiare. Un episodio del quale un giorno lei dovrà purtroppo vergognarsi.
    È tanto amica di Kiko, si faccia consegnare i volumi del Direttorio, sui quali la cosiddetta Santa dovrebbe essere giudicata e la smetta anche lei di circoncidere il cervello ascoltando le eresie del più pericoloso eretico del XX secolo.

    RispondiElimina

  49. @ admin
    che ha detto... (19 novembre 2017 23:11)

    http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/correttezza-molto-migliore-molto-maggiore
    Costanza

    _________________________

    Ma sei la Miriano?

    Comunque, quesito e risposta sul sito della Treccani

    È corretto dire o scrivere : “molto migliore”? Non si dovrebbe dire: “migliore di molto?”

    La soluzione migliore di molto ha una sua indubbia eleganza. In questo caso, molto fa entrare in gioco la determinazione della quantità in un complemento avverbiale. Molto migliore resta però soluzione legittima. Proviamo a scioglierla: molto più buono. Sarebbe invece errato scrivere o dire *più migliore (= *più più buono).

    questo il link:
    http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/grammatica/grammatica_196.html
    _____________________________________________

    Molto migliore resta però soluzione legittima....è detto....

    sì legittima, ma certamente si può fare di meglio.

    Mi scuso, non sono a livello dell'Accademia della Crusca.

    A scuola, ricordo, per molto meno sui compiti venivano tirati tratti blue.
    Ad esempio, il famoso "ma però" che ora non è più considerato errore.

    Legittimo soprattutto difendersi, da parte di una giornalista e scrittrice, mi scuso per l'immeritata critica.

    Chiedo, però, approfittando dell'occasione, ma che bisogno c'è di rimarcare sempre le distanze in questo modo?

    Far apparire Kiko e Carmen, ad ogni costo, due creature superiori, irraggiungibili?

    Ogni due parole ripetere...non sono alla sua altezza, mai potrei esserlo, ecc?

    Non basta questo fra voi neocatecumeni,
    ma....se Kiko e Carmen si accostano alla schiera dei Santi....
    anche lì DEVONO ESSERE SANTI DI CATEGORIA SUPERIORE...?

    “molto migliore”.......come dici tu Costanza (a me questa espressione continua a non piacere e non la preferisco, comunque)
    ma dovete per forza dire frasi ad effetto? Fare colpo?

    Umiltà, umiltà, semplicità, povertà, mansuetudine, nascondimento (quello vero), sentirsi i più inutili di tutti.

    Forse avete fatto le scuole meglio di me, forse avete spaccato il capello all'Accademia della Crusca, ma DOPO 50 ANNI DI INIZIAZIONE CRISTIANA,
    DI CRISTIANO NON AVETE NEANCHE L'ODORE.

    Perchè non avete capito che se siete quelli del
    "MOLTO MIGLIORE"

    tali dovete essere nelle virtù cristiane
    da farci impallidire
    NOI
    "MOLTO PEGGIORI"

    INVECE, CON LE VOSTRE SPACCONATE,
    NON EGUAGLIATE NEANCHE UNA PERSONA PER BENE,
    DI BUONA VOLONTA',
    EDUCATA NEL MONDO,
    dove tanti ne ho conosciuto "molto migliori" di voi e che almeno non mi hanno mai scandalizzato da farmi piangere.

    Poi rifletti su tutto il resto che, con amore alla tua persona, ti abbiamo scritto su questo Blog.

    Buon proseguimento nella vita.

    Pax

    RispondiElimina
  50. Coda tra le gambe e acrobazie spudorate per legittimarsi agli occhi dei "suoi"

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  51. Proporrei ai NC, col progredire delle tappe del cammino (e qndi anche dell'anagrafe),

    di introdurre nel loro linguaggio e nelle loro PREGHIERE, un'altra espressione grammaticale .. che ha avuto molto successo qualche anno fa:

    "io, speriamo che me la cavo!"

    Roberta

    RispondiElimina
  52. Mi scordavo ma santa Monica e Agostino , san Benedetto e santa Scolastca che esempi sono? Monica era la madre e concorse alla su aconversione Scoalstica era la sorella Gemella si può supporre che per forza andassero d'accordo a prescindere dalla santità.
    Anonimo

    RispondiElimina
  53. Eccolo qua, ci mancava solo il neocatekiko che non ha mai letto Lc 12,53 e crede che i rapporti familiari siano come quelli delle pubblicità del Mulino Bianco.

    RispondiElimina
  54. @ Anonimo delle 09:57

    Appunto, la Parola dice altro...."I primi nemici saranno quelli della tua casa!"
    Tanto per...ti cito San Francesco e suo padre..

    Ma a prescindere...il Signore fa nuove tutte le cose, si vede che per Kiko e Carmen, stando al centro di tutto i loro due giganteschi EGO, non è così e se dai frutti li riconoscerete, non ho da dire altro.
    Dialogo inesistente, si è detto nel post, potrei aggiungere eternamente conflittuale e...se le divisioni, competizioni, conflitti vengono dalla carne - non dallo Spirito - trai tu le conclusioni.

    Aggiungo che Pietro e Anderea erano fratelli.
    Giovanni e Giacomo anche.

    Ma tra loro sicuramente, nel collegio degli apostoli, non era il rapporto fondato sui legami di carne che li rendeva UNO, perchè UNO erano in Cristo.

    Pax

    RispondiElimina

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