sabato 29 dicembre 2018

Chiamate vocazionali "su richiesta" e comunque poco serie

"90 kikos": in realtà sono meno la metà,
ma a Kiko piacciono i numeroni giganteschi,
«abbiamo più di 123 seminari!»
Considero il rituale delle alzate una delle cose più vergognose e disoneste intellettualmente del Cammino Neocatecumenale.

Ho visto alzarsi bambini di 10 anni, persone con disagi mentali, ragazze un po' più fragili e sensibili spedite senza indugi in convento di clausura (chissà poi perchè per i neocat l'unica vocazione femminile è il convento di clausura).

Avevo abbandonato la comunità da un paio di mesi, quando una sera mi squilla il telefono: era il mio responsabile che voleva darmi un consiglio, visto che ero in "crisi nera" (solo perchè avevo deciso di non andare più in comunità): voleva invitarmi ad andare al centro vocazionale.

La cosa bella è che in quel periodo lo stesso identico consiglio è stato dato a tutti i giovani single (e non), come se fosse arrivato una richiesta di vocazioni dall'alto.

Un povero ragazzo, in un periodo più debole della sua vita è stato convinto a smettere l'università e ad andare nel seminario Redemkikos Mater (dal quale è uscito tre anni dopo trovandosi con un pugno di mosche in mano).

(da: Malaparte)

29 commenti:

  1. Alzatevi zombie sorridenti e andate nei miei conventi! (cit. Kiko Arguello)

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  2. Non so se vi rendete conto della gravità di quella considerazione: «come se fosse arrivata una "richiesta di vocazioni" dall'alto».

    È vero: nel Cammino le vocazioni sono false, vengono fabbricate su "consiglio" elargito dai cosiddetti "catechisti" in base a ordini di scuderia. "Ehi, c'è l'evento di Kiko con le Alzate, fateci sapere quante Vocazioni porterete - devono essere come al solito almeno una ventina ogni dieci comunità... Trovate i ragazzetti in crisi e suggerite caldamente di alzarsi...".

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  3. Il servo di Dio Monsignor Landucci, in un'esposizione critica sulle derive eretiche del movimento neocatecumenale, si domandava se tutte queste "alzate" vocazionali fossero il frutto di una vera chiamata vocazionale, oppure fossero il frutto di un vero e proprio plagio mentale infarcito di fanatismo.
    In ogni caso, mi chiedevo: se un giovane che ha davvero la vocazione al sacerdozio (tralascio chi crede di avere la vocazione ma non ce l'ha affatto) e però entra in un seminario redemptoris mater, quale formazione riceverà? Quella neocatecumenale con le sue dottrine eretiche o la formazione teologica del magistero della Chiesa Cattolica Apostolica Romana?
    In soldoni, questo futuro sacerdote, anche se in buona fede, si porterà con sé nella parrocchia di destinazione, tutte le dottrine eretiche e le manipolazioni neocatecumenali?

    Fabio

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    1. Purtroppo sì.

      Il guaio, comunque, è di quei giovani che un germe di vocazione ce l'hanno davvero, e quella vocazione viene massacrata nei seminari kikiani. Hanno una vocazione a servire tutta la Chiesa, e invece vengono addestrati esclusivamente al kikismo-carmenismo e al servizio delle comunità. Vengono costantemente imbottiti di disprezzo per la Chiesa cattolica ("cristiani della domenica", "religiosi naturali", "noi facciamo Eucarestia", "la parrocchia vale 20 il Cammino vale 100"...).

      I fratelli del Cammino purtroppo sono degli emeriti idolatri. Per loro qualsiasi deiezione di Kiko e Carmen vale più della Chiesa e più del Vangelo stesso. Per esempio, quando l'eretico Kiko alla GMG insegnava ai suoi giovani che per quanto riguarda i peccati mortali di natura sessuale la confessione sarebbe stata facoltativa e rinviabile a piacere (nel Vangelo invece il Signore istituisce il sacramento e dice agli Apostoli: «a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi»): Kiko dice il contrario del Vangelo e nessuno dei kikos lì ad ascoltarlo osa battere ciglio! Se fossero stati cattolici, lo avrebbero preso a pernacchi e pomodori marci.

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    2. Piccolo promemoria tecnico.

      Nostro Signore ha stabilito un'autorità - garantita fino alla fine dei tempi - per "spiegare" e per insegnare. Se fosse bastato leggere il Vangelo, si sarebbe limitato a distribuire un libro.

      La lingua parlata si presta ad equivoci. Le parole, nel corso degli anni, cambiano di significato. Per esempio, cent'anni fa bazooka indicava uno strumento musicale; oggi indica un'arma. In ogni epoca è necessario un interprete autorevole della Parola di Dio. Dio stesso ha stabilito l'interprete esclusivo - Pietro e gli Apostoli uniti con lui, e perciò i loro successori. Chiunque si ingegni nel fai da te, anche se partito con buone intenzioni, finisce prima o poi per prendere grosse cantonate - ed ugualmente i suoi fedelissimi. Per esempio: l'eresia protestante si è spezzettata letteralmente in decine di migliaia di diverse denominazioni "evangeliche" diverse tra loro.

      Il fedele cattolico, perciò, non può e non deve automaticamente considerare "buono" chiunque dichiari di voler annunciare il Vangelo, di voler far vivere la Parola, di voler riscoprire qualche sacramento. Le buone intenzioni non coincidono con la fede. Il Vangelo, senza l'autorità della Chiesa a spiegartelo, ordinariamente non ti illumina ma ti confonde: il Vangelo, infatti non è un magico libro di ricette che magicamente risolve tutte le questioni della vita. Il Vangelo va vissuto secondo ciò che ti dice la Chiesa, altrimenti puoi prendere cantonate mostruose.

      Quando un fedele cattolico si proclama tale, è come se stesse dicendo: "è mia intenzione vivere la Parola di Dio, ma desidero che l'autorità della Chiesa mi corregga, mi guidi, me la faccia vivere al meglio".

      Quando un falso cattolico si proclama cattolico, è come se stesse dicendo: "è mia intenzione vivere la Parola di Dio e la Chiesa deve confermare la mia ispirazione". Ispirazione che può anche essere quella di seguire un autonominato "iniziatore" che reinterpreta il Vangelo in modo da promuovere la propria ispirazione.

      Questo è esattamente il caso del Cammino Neocatecumenale: tutte le volte che si autodefinisce "itinerario di riscoperta", sottintende "inventato da Kiko e Carmen e guai a chi chiedesse di modificarlo". Praticamente per loro il Cammino è una specie di superdogma intoccabile al punto che censurano e banalizzano qualsiasi cosa cattolica (dottrinale, liturgica, ecc.) che contraddice Kiko, anche se provenisse dal Magistero, dalla Tradizione, dalla vita dei santi.

      Per la cronaca, anche i testimoni di geova "meditano la Bibbia". Anche i protestanti "cantano le lodi del Signore". Anche gli atei sono capaci di "fare molti figli". Allora cos'è che rende cattolico il fedele cattolico? L'avere come riferimento l'autorità della Chiesa - non solo in senso "gerarchico", ma anche in senso sacramentale (vivi i sacramenti con le dovute disposizioni? celebri come tutta la Chiesa?) e dottrinale (conosci le verità di fede secondo quanto ti permette la tua intelligenza? sei disposto a cambiare idea qualora ti accorga che la Chiesa universale insegna qualcosa di leggermente diverso?).

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    3. @ Tripudio

      Grazie!

      "purtroppo si"

      Quindi, un sacerdote che si è formato nel cammino neocatecumenale ed è diventato sacerdote in un seminario Redemptoris Mater, diffonderà inevitabilmente le eresie dottrinali acquisite durante la sua formazione.
      Per quanto mi riguarda, allora, esprimo delle riserve anche su don Fabio Rosini, nonostante il "successo" dei dieci comandamenti. Anche nel percorso dei 10 comandamenti (ho partecipato alle prime 6 catechesi) c'è un martellamento costante sui cristiani della domenica, tristi e apatici, le maschere che indossa la gente e il riferimento all'ebraismo.

      Grazie Tripudio. Leggo sempre volentieri i tuoi interventi con la tua logica stringente.

      Fabio

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    4. Riguardo alla "logica stringente", molto poco di ciò che scrivo è veramente mio. La stragrande maggioranza del materiale proviene da sacerdoti e da altre ottime anime dedite a prendere sul serio il Vangelo senza ridurlo alla recita autocelebrativa.

      Qui mi sforzo di spiegare in ogni modo è che il Cammino forma una "mentalità", e chi più la assorbe, tanto più ne riverserà addosso al prossimo le conseguenze.

      In qualità di fedele cattolico io posso persino ammettere la figura di un prete ignorante, avido, goloso, scontroso, antipatico, eccetera, purché proponga sempre la dottrina della Chiesa (anche se si limitasse a ripeterla a pappagallo) e i sacramenti della Chiesa (anche se li celebrasse con distacco o addirittura noia). Comincio invece a preoccuparmi quando un sacerdote, magari tanto operoso nella carità, aggiunge sue personalissime pennellate alla liturgia e alla dottrina. Cioè quando ha una mentalità non più cattolica. (Detto fra parentesi, destano allarme anche certi peccati - come quelli della sfera sessuale - perché di fatto inquinano quella "mentalità", poiché esigono urgentemente compromessi).

      I seminari neocatecumenali educano esclusivamente al kikismo-carmenismo. È una cosa così opprimente che tantissimi seminaristi kikiani - già entrati praticamente senza vocazione - cercano ogni occasione per gettare la spugna. Laddove nella comunità neocatecumenale puoi sopravvivere mediante ipocrisia (e chi non è capace di essere ipocrita, o viene scacciato o abbandona spontaneamente il Cammino), lì dentro nei seminari R.M. non hai scampo, poiché lo scopo di tali seminari è di fabbricare il perfetto servo della mentalità kikiana. Che poi è anche il motivo per cui si concedono ai seminaristi lussi e porcate di ogni genere.

      Il don Fabio, pupillo di Kiko, quando si è trovato a dover scegliere tra la Chiesa dell'unico vero Dio e la chiesuola di Kiko, non ha avuto dubbi. La sua storia personale, però, era talmente intrecciata col Cammino che non poteva (e probabilmente oggi ancora non può) permettersi di criticare il kikismo-carmenismo. Fatto sta che ha saputo dar vita a un'iniziativa di catechesi, che Kiko ha considerato peggio che fumo negli occhi, sia perché molto partecipata (Kiko profondamente invidioso), sia perché contraddiceva molti dei madornali errori della predicazione kikiana (da cui il divieto ai kikos, spesso reiterato, di non partecipare alle catechesi di don Fabio). Abbiamo spesso notato come i fuoriusciti del Cammino, una volta fuori, hanno fatto fruttare ciò che nel Cammino doveva essere una sterile ripetizione di formule, hanno dato vita a ciò che nel Cammino è solo una recita da ipocriti intenti a illudersi a vicenda di star vivendo il Vangelo, a infervorarsi a vicenda autoproclamandosi "apostoli" e "veri cristiani".

      Tutto questo non toglie che anche i seminari della Chiesa sono alquanto in crisi, e che gli stessi vertici della Chiesa prendono cantonate. Ma noi non siamo ipocriti neocatecumenali che il sabato mattina esibiscono al Papa lo striscione "Tu es Petrus" e poche ore dopo, il sabato sera, disubbidiscono al Papa. Non siamo ipocriti, e perciò quando il Papa difende la fede e la Chiesa, sappiamo che è il successore di Pietro ad agire, e quando invece il Bergoglio lascia uno spiraglio aperto per l'adulterio, sappiamo che è un'opinione personale anche se contenuta in un'enciclica. Solo gli ipocriti possono confondere il dovuto ossequio col fingersi tifoseria. Solo gli idolatri possono infischiarsene dei dogmi al punto da non aver nulla da dire quando il Papa pasticcia.

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  4. (chissà poi perchè per i neocat l'unica vocazione femminile è il convento di clausura).
    ---
    Perche' eventuali nubili, sarebbero improduttive ai fini del Cammino; le ragioni?
    Magari, vediamone alcune:

    -Non "producendo" figli, che nel Cammino non sono mai meno di 4 o 5, sarebbero fisicamente e "socialmente"
    improduttive: vuoi mettere una madre del Cammino, al settimo parto cesareo
    che rischia la vita, con una come te?!...

    -improduttive dal punto di vista finanziario: ammettiamo, nel migliore dei casi, che la contribuente percepisca un netto in busta di 1.000 euro mensili, sarebbero cento euro in nero, quindi netti, percepiti dal Cammino; 3,3 euro al giorno e, visto che al Cammino costi molto ma molto di piu', sei una mina vagante, non sei una mucca fattrice, ti releghiamo dentro un bel monastero, anzi, ti diamo l'"ergastolo"!...

    Concludo dicendo, che nelle puntualizzazioni da me sopra riportate,
    la valutazione di 1.000 mensili e' puramente indicativa.

    Una stipendiata o libera professionista a diverse migliaia di euro al mese, sicuramente in convento non ci va.

    Ruben.

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  5. La cosa bella.....direi la cosa squallida...quando parte il tam tam e tutti a caccia di giovani con uno straccio di vocazione da spedire a Porto San Giorgio per riempire i seminari sparsi dappertutto e fatiscenti per la maggior parte...come se fosse arrivata una "richiesta di vocazioni" dall'alto».
    Chi è in alto se non Kiko? Alza il telefono e dice: da te aspetto 20, da te 15, ecc. ragazzi almeno per la prossima convivenza dei Seminari.
    Sono testimone che questo accadeva regolarmente un anno sì e un altro pure già tanti anni fa.

    Pax

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  6. Devo ancora trovare dove, e la rete non mi assiste in questi giorni, ma Kiko, nell'imminenza di una delle sue kermesse vocazionali, aveva già anticipato il numero delle famiglie che avrebbero dovuto alzarsi... più di così!
    È un calcolo, un arido calcolo: metti una folla esaltata di tot persone, esaltala ancor più con canti e lodi delle magnifiche sorti progressive del cammino, butta la chiamata condita di minacce subliminali: quella tal percentuale risponderà all'appello.
    Non è una chiamata vocazionale, ma un vero e proprio reclutamento.
    Scriveva Mons. Claude Dagens in "La pastorale delle vocazioni non è una strategia" (La Croix - 8 luglio 2014):
    «Cosa sarebbe la "pastorale delle vocazioni" se si trattasse di una tecnica di reclutamento, con tanto di agenti reclutatori e reti di influenza?
    Cosa ne sarebbe delle persone che, adescate da queste reti, dovessero rendersi conto un giorno di essere state strumentalizzate e brandite come segno di una buona prestazione spirituale, con proposte pie dietro le quali si nascondono pratiche meno confessabili?
    Alla lunga, queste forme di gestione spirituale si rivelano pericolose, malgrado i risultati positivi che ottengono nell'immediato

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    1. @ Valentina Giusti

      «Cosa sarebbe la "pastorale delle vocazioni" se si trattasse di una tecnica di reclutamento, con tanto di agenti reclutatori e reti di influenza?...
      ... Alla lunga, queste forme di gestione spirituale si rivelano pericolose, malgrado i risultati positivi che ottengono nell'immediato.»

      Grazie per aver postato questa proposizione di Mons. Claude Dagens.
      Se la pastorale delle vocazioni diventa una tecnica, anche ben collaudata, con metodi non proprio leciti di persuasione o addirittura con tecniche che aumentano notevolmente le suggestioni e creano un temporaneo stato alterato di coscienza, siamo di fronte a dei veri reclutamenti ottenuti con il plagio mentale, altro che vocaziomi!

      Mi permetto di postare un video della prima catechesi delle 10 parole: 'le reti vuote" Le altre 4 catechesi successive si trovano sempre su youtube.
      Molto suggestivo il tono della voce ritmata del sacerdote che presiede la catechesi e la musichetta in sottofondo. Verso la fine della catechesi e del video, il sacerdote e i suoi collaboratori compiono un gesto simbolico con i partecipanti seduti nella sala. Mah!

      https://www.youtube.com/watch?v=kIzgTBD54G0

      Fabio

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    2. Chi spiega questa cosa a Kiko e ai super-catechisti del cammino???
      LUCA

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    3. Fabio, ho seguito il video che mi hai segnalato. Di per sè, non mi è piaciuto moltissimo, proprio per gli elementi suasivi che hai segnalato, musichetta di sottofondo ecc. Non so però se sia paragonabile con ciò che avviene in cammino. Al di là del momento specifico in cui si viene portati a fare una certa scelta vocazionale, è importante che ci siano altri momenti in cui vieni portato a riflettere ed anche a sperimentare altre realtà, per capire e discernere se davvero quella che ti chiama è la voce di Dio. Ma se invece, da una vita, sei stato convinto che fuori da quel determinato movimento ecclesiale non può aspettarti altro che la perdita della fede e l'ateismo, e questa convinzione viene rafforzata in continuazione, la tua vocazione, anche se autentica, rimane intrappolata in quella realtà.
      Intendo dire che, al di là dei metodi con i quali si attua la "pesca miracolosa", è importante valutare anche cosa succede dopo, se vieni lasciato libero di seguire veramente la voce interiore.
      Nel Cammino sappiamo già che questa libertà non esiste, al punto che vieni mandato nel Seminario che una certa cleromanzia (abbastanza sospetta, visto che per i figli dei catechisti estrae le sistemazioni più comode e prestigiose) decide per te, compresi i monasteri (rigorosamente di clausura e rigorosamente con il Cammino incorporato) per le ragazze che desiderano farsi suora.

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    4. Si, grazie Valentina.
      Ho compreso benissimo cosa vuoi dire.
      Io credo che già dalla prima catechesi settimanale dei 10 comandamenti di don Fabio Rosini e poi in quelle successive che durano più di 6 mesi - a volte si fanno due incontri a settimana e si fa la "scrutatio" - si può assistere durante le catechesi a delle tecniche di persuasione, come ad esempio una tecnica scorretta denominata tecnica intercalata, e poi altre tecniche di immaginazione guidata etc.. Le stesse tecniche di conversione che usano i leader di sette protestanti.
      A mio avviso, si tratta solo di una buona prestazione o tecnica persuasiva, anche scorretta di adescamento e reclutamento che viene fatta nelle parrocchie. Si fa credere ai partecipanti che seguendo il percorso cambieranno vita completamente. (prima del percorso erano cristiani tristi, dopo il percorso dei 10 comandamenti la loro vita si è trasformata. Parole testuali delle coppie di catechisti che raccontavano le loro esperienze di vita, prima e dopo) i partecipanti entreranno a far parte di un gruppo di cristiani di elites. Io conosco persone che continuano a fare il percorso dei 10 comandamenti da più di 9 anni... Lo ripetono, come se fossero dipendenti da quello che viene detto in queste catechesi. Sono bloccati!
      Comunque, no, non c'è paragone con il condizionamento che viene fatto nel cammino.

      Fabio

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    5. Senza dubbio, non sempre è facile distinguere ciò che deriva dall'uso di tecniche di formazione e di comunicazione, dall'utilizzo delle meno innocenti tecniche di persuasione finalizzate al marketing.
      Credo che il criterio per distinguere il grano dalla pula sia sempre quello della libertà, cioè la valutazione di quanto questo messaggio sia strutturato in modo da essere l'unico, da quanto induca, sottilmente o meno, al disprezzo o alla sottovalutazione di altri canali formativi.
      Si può rimanere affezionati ad un percorso come mi dici succede ai catechisti delle 10 parole (se ho ben capito) al punto tale da non essere più in grado di crescere: viene ripetuto il format che assicura un certo successo, ma le parole non sono tue, in un certo qual senso pure il carisma del docente non è il tuo, e tu giochi ad impersonarlo, come accade nelle catechesi del Cammino.
      Certo, questo può portare a non pochi problemi spirituali, sia per chi istruisce che per chi ascolta.
      Credo che le dieci parole nascano proprio dal desiderio di salvare ciò che di "buono" c'è nel cammino, cioè la tecnica di comunicazione che sta alla base delle sue catechesi, che lo stesso Kiko ha copiato, visto che, lasciato a se stesso, non è più in grado di produrre di originali ma continua a ripetere all'infinito il già detto.
      Quanto tu dici fa venire il dubbio, secondo me una mezza certezza, che anche quel che di buono c'è nel Cammino, tanto buono in fondo non sia.
      In particolare, la promessa delle mirabilia, del passaggio dall'essere cristiani tristi all'essere cristiani di successo in poche mosse, è un grande inganno o comunque una grave superficialità.

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    6. Beh, che dire? Grazie per la tua acuta riflessione Valentina.
      Hai colto ed esposto in modo chiaro una verità che io intuivo solamente ma non riuscivo a dare forma: Il criterio di valutazione per distinguere un percorso autentico di fede dovrebbe essere quanto questo percorso induca, sottilmente o meno, al disprezzo o alla sottovalutazione di altri canali formativi (e più o meno incosciamente e segretamente degli stessi cristiani della domenica).
      E la promessa illusoria e orgogliosa di diventare un cristiano di elite, di successo in questo mondo, in spirito di rivalità verso anche agli altri cristiani in esilio; illusione nemica della Croce di Cristo.

      Fabio

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    7. Veramente Fabio ho detto prima di tutto che il criterio per distinguere il grano dalla pula è quello della libertà, cioè, e mi spiego meglio, la valutazione di quanto un insegnamento, che dichiara d'essere uno dei tanti nella Chiesa Cattolica, sia strutturato in modo da essere unico, cioè da diventare, nella mente di chi ascolta, l'unico modo, per tutti e non solo per sè, di vivere la fede.
      Ma questo è solo uno dei criteri, il primo, che dovrebbe mettere in allarme su una esperienza che si configura come una deriva settaria all'interno della Chiesa Cattolica. Ce ne sono tanti altri, come chiarito nell' articolo pubblicato recentemente su Osservatorio.

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    8. Si, il concetto primario della libertà era per me sottointeso.
      Hai fatto bene a sottolinearlo.

      Fabio

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  7. Cari tutti, solo Dio può chiamare un'anima alla vita consacrata, ovvero sacerdotale e monastica e altro. Solo Dio può dare la vera Fede, e solo a Dio si deve rispondere, perchè, faccio un esempio, il sacerdote è chiamato a portare la Verità, che è Dio. Quando la chiamata proviene da uomini, ecco che c'è la volontà umana, la quale inquina ogni cosa. Se dobbiamo seguire la volontà umana, non ha senso andare in chiesa, in quanto basta accendere la tv, ed ecco la volontà umana in azione: televendite, pubblicità, soldi, bugie, risse dentro il Parlamento, animali parlanti, supereroi che fanno apparire e scomparire interi pianeti ed universi, e tanto altro, ci siamo capiti. Altra cosa è la Verità, che è alla base del nostro vivere, ed è ciò che ci alimenta. Noi tutti abbiamo bisogno della Verità per andare avanti e per vivere al meglio su questa terra. Gesù è la Verità, e Gesù ha creato tutto quanto vediamo.La Verità è già in mezzo a noi, e noi tutti siamo chiamati a conformarci ad essa. Purtroppo, per noi tutti, sopraggiungono invenzioni umane,che fanno breccia nei cuori, nei cuori in cerca di emozioni momentanee. Tutto questo viene fatto in un ambito nel quale già ha attecchito un certo modo di pensare, dove già hanno seminato i seminatori, sia di zizzania e sia di verità, dipende dal seminatore che si è messo all'opera. Infatti accadono cose spiacevoli e non, come persone che si danno al sacerdozio, ma che si perdono strada facendo, oppure che commettono gravi errori, e capitano persone che hanno realmente la spinta dal Signore, cioè ad una vita religiosa, anche dentro al Cammino, per cui riescono nell'impresa. Ma ora il punto in questione non è quello di voler vedere la chiamata nel Cammino, cioè esaminare i sacerdoti neocatecumenali, ma è di voler non far cadere le persone in alcuni lacci ed errori, che vengono posti, da persone mondane e fallaci, che si muovono dentro al Cammino Neocatecumenale.

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  8. Potrebbe capitare, infatti, che delle persone che hanno una vera vocazione che la perdano a causa di azioni esterne che la vanno a contrastare. Come una persona, che è nel CN e sente di farsi monaco, francescano, passionista, ecc, e che a causa delle manipolazioni di catechisti e dei preposti nei centri vocazionali non riesce nell'impresa. Infatti i centri vocazionali del Cammino sono orientati nel far diventare la persona un sacerdote nc. In questi centri vocazionali se provi a manifestare che senti altro, cioè di avere un altro orientamento, subito ti manipolano e ti fanno capire che i tuoi sono sentimenti che provengono dall'errore. Per cui, consiglio a chi sente la vocazioe, quella vera, e sente che non è verso il Cammino, e si trova dentro al Cammino, di non andare mai dal suo catechista, o di parlarne con qualcuno dentro al Cammino, ma di capire dove è orientato, con tranqullità e pace, e di andare a parlare nell'ambito nel quale sente di consacrarsi. Ci sono troppi venti contrari, e si utlizzano tantissime parole per distorglieti: non sei al supermercato! sei dentro al Cammino, per cui Dio ti chiama al Cammino! se senti altro, diverso dal Cammino,è Satana che ti sta levando la chamata, quella vera, cioè dentro al Cammino! E tante altre frasi simili che hanno lo scopo di toglierti la vocazione.
    Vi dico, con verità, e so di non mentire, che costoro non capiscono nulla, non sanno nulla, e non vedono oltre il proprio naso, se sentite la chiamata, andate nell'ambito dove la sentite, non buttate le perle ai cani ed ai porci.
    Per tutti coloro che hanno ricevuto delusioni, manipolazioni, sia in ambito di vocazione, sia in altro, mi sento di dire: non ti abbattere, Dio è più forte di ogni male che ti può capitare, e di ogni male che già ti è capitato. Non ti abbattere, e quando senti dentro di te salire la delusione, salire lo sconforto, salire la rabbia, ovvero quando senti che si avvicina una forza negativa che ti vuole far prostrare e ti vuole far dire Dio dov'è, o far fare altro di negativo, in quel momento rimani calmo e tranquillo, e chiedi a Gesù e alla Madonna di venire in tuo aiuto, chiedi tutto questo dentro di te, con calma e perseveranza, sentirai lo Spirito della Resurrezione che verrà in tuo aiuto, e le Tenebre si dissiperanno. La Negatività sparirà. Sarà Dio che sconfiggerà le Tenebre e verrà in tuo aiuto. Devi solo chiedere a Dio e farti aiutare.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  9. Auguri a tutti, affinche' in questo anno pensiamo un po' di piu' a noi che ai NC.

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  10. Buongiorno.

    Vorrei portarvi la mia esperienza.

    Per circa 2-3 anni ho frequentato il centro vocazionale neocatecumenale della mia regione. Premetto che i miei genitori non sono in comunità, ma sono molto cristiani, e ci entrai su consiglio del mio parroco di allora, poiché diceva di vedere in me una sete di infinito non comune nei giovani, e quindi pensava che un'esperienza forte mi avrebbe permesso di riscoprire un autentico rapporto con dio. Allora, raccogliendo il suo invito, entro in comunità. Passa poco tempo e ad un incontro vocazionale mi "alzo" insieme ad altri ragazzi per manifestare la mia volontà di entrare in seminario. Da lì, l'inferno. I miei genitori, giustamente, ci avevano visto lungo e mi ripetevano, "per noi non è un problema che tu voglia entrare in seminario, ma è un problema che questi neocatecumenali ti hanno fatto il lavaggio del cervello. Perché non sei disposto ad entrare in un seminario diocesano, se è Dio che ti chiama?".
    Non vi nascondo che sono stati anni difficili quelli. Pieni di ferite. Perché nascosti dietro alla parola di dio, gli angeli inviati alla mia vita, mi invitavano da un lato ad onorare mio padre e mia madre, ma dall'altro a forzare la loro mano, ad ingannarli, al fine di poter mantenere una presenza costante agli incontri del centro e in comunità. Non vi dico poi i "fratelli" che misero a mia disposizione i loro mezzi familiari per andare agli incontri vocazionali.

    Passano due anni di inferno e poi mi accorgo di non avere questa vocazione! mi accorgo di come, ciò che portavo nel cuore non era tanto il desiderio di servire dio come consacrato, ma semplicemente quello di farmi strada nel cammino neocat, al fine di staccarmi dal mondo, in cui ricevevo solo batoste. Non so se ho reso bene l'idea. Avevo 18/19 anni. Vivevo una classica crisi adolescenziale, nulla di più nulla di meno. Insomma la classica preda del CN. Ma loro, così illuminati, non se ne erano accorti, o meglio, non se ne sono voluti accorgere. Dopo questi due anni, decido di non andare più al centro vocazionale anche grazie al fatto che , nonostante i kikatechisti mi avessero consigliato di lasciare da parte l'università (mi sono laureato in ingegneria meccanica, alla faccia loro), lo sport e tutto ciò che non fosse kikizzato (i miei genitori mi dissero "se lasci l'università ti fai mantenere da loro", e forse avrei anche trovato chi mi avrebbe mantenuto, dico davvero!) non pensavo fosse una cosa buona, isolarmi. E quindi se lasciavo il centro vocazionale, avevo comunque altro nella mia vita. Altro in cui Dio era ugualmente presente.

    Al momento del dover comunicare la mia decisione, me ne sono state dette di tutti i colori. Dal "Tu sei figlio del Diavolo" a "tutte le volte che ti abbiamo aiutato e ora ci ripaghi così". Terribile. Con molta fatica sono uscito da questo senso di colpa perenne, da questo dover tendere a un dio che non è quello vero! perché se dio è amore, come può essere secondo loro un sadico che manda sventure nella vita umana come se fossimo delle marionette!?

    Tirando le somme, ho avuto modo di fare cose che solitamente in comunità si fanno dopo 10-15 anni, forse. Ho parlato con molti pretoriani di kiko, ho avuto modo di parlare con lo stesso kiko. Ho partecipato alla missione due a due di un po' di estati fa, pur non avendo il passaggio necessario. Forse credevano che non avessero bisogno di plagiarmi ancora, ma invece, eccomi qua.

    La chiave di volta è stata quella domanda "Perché non sei disposto ad entrare in un seminario diocesano, se è Dio che ti chiama?". risposi che certamente ero disposto. ma in me si palesava l'eventualità che il loro disegnino perfetto, non fosse poi certamente realizzabile.

    Samuel Beckett

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  11. Samuel Beckett: mi ha fatto rabbrividire quel parroco che, riconoscendo in te una "sete di infinito" ti ha fatto entrare nel posto più inadatto per il tuo anelito alla libertà spirituale, cioè in una comunità del cammino, sotto il diretto controllo di chi ti voleva strappare alla tua famiglia e che ti voleva togliere addirittura il futuro, consigliandoti di lasciare gli studi, addirittura in contatto con i pretoriani di Kiko e con Kiko stesso.
    Ciò che considero positivo è che, alla fine, abbiano rivelato tutta la loro grettezza, sollevandoti da ogni dubbio sulla validità della tua scelta quando li hai mandati a farsi friggere.

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  12. O.T. dal Bollettino Stampa odierno della Santa Sede e telegiornali alla notizia correlati:

    "-Rinuncia del Direttore e del Vice Direttore della Sala Stampa della Santa Sede e nomina del Direttore ad interim-

    Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia del Direttore e del Vice Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dott. Greg Burke e Dott.ssa Paloma García Ovejero, e ha nominato Direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede il Dott. Alessandro Gisotti, finora Coordinatore dei Social Media del Dicastero per la Comunicazione."
    ---
    Tralasciando momentaneamente le varie motivazioni,
    mi sembra che Gisotti, sia un cognome di chiara stirpe neocatecumenale.

    Comunque, stiamo alla finestra...

    Fine O.T.

    Ruben.



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  13. Cari fratelli! Faccio un appello a tutti voi, cioè a tutti gli uomini di buona volontà, anche tra i Neocatecumenali. Vi chiedo di essere dei "Piccoli Apostoli della Resurrezione di Gesù" . Dentro il vostro ambito c'è bisogno di Luce, perchè molti necessitano di avere più forza nella Fede. Molti dei vostri fratelli si sono persi nelle vie del mondo, cioè nelle opere della carne e della mondanità, e non riescono ad avere uno spirito forte per resistere alle seduzioni di questo mondo. Non svalutate questo mio messaggio, perchè la situazione è seria e non può essere presa alla leggera. C'è bisogno di portare lo Spirito della Resurrezione e del Perdono. Incontrerete mille difficoltà, mille impedimenti, il vostro nemico, il Diavolo, appena vi metterete in azione seminerà zizzania, prima dentro di voi, mettendovi le paure e altro, poi se vedrà che con voi non avrà vittoria, passera ai vostri fratelli neocatecumenali e non. Andate avanti sempre nel Perdono e nella Resurrezione.

    Gesù ha detto:

    «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. 16 Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. 17 E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, 18 prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
    Delle volte il mondo è il compagno, delle volte è il vicino, delle volte è il collega, delle volte è il fratello di comunità neocatecumenale, e altri. Quello che conta è fare la Volontà di Dio.

    Vi chiedo, umilmente, di mettervi al lavoro. Non abbiate paura ne dei vostri catechisti e ne di altri. Portate l'Amore e la Resurrezione di Gesù.

    Andate, prima di iniziare, dal vostro Vescovo, Sacerdote, Confessore, e dite similmente così: "chiedo l'autorizzazione a Santa Madre Chiesa di portare Gesù ai miei fratelli, per la loro salvezza". Poi fate voi, se sapete dire meglio o dire altro. Ma conta rimanere nello Spirito del Perdono e della Resurrezione. Non iniziate se non sarete autorizzati dalla Chiesa.

    Non vi chiedede chi io sia e non cercatemi. Conta Gesù, e sarà Gesù che vi indicherà cosa dovete dire.Chiedete tutto a Gesù, pregate Gesù, parlate di Gesù, e fate ciò che vi dice Gesù. Per fare ciò, seguite la Chiesa, nel Papa, e chiedete alla Chiesa se avete dubbi o altro da chiarire e definire. Sarà la Chiesa a guidarvi. Fatevi guidare, chiedetelo, nello Spirito del Perdono e della Resurrezione. Non fate senza la guida della Chiesa. Rimanete uniti alla Chiesa. Pregate per la Chiesa e per il Papa.

    Sarete calunniati! Offesi! Presi per pazzi! Ma riceverete anche tanta Pace dal Signore.

    Diranno ogni sorta di male, tireranno fuori ogni menzogna e raggiro, tireranno fuori i vostri peccati passati e perdonati e cancellati dal Signore, faranno le vittime, faranno i carnefici, vi rideranno in faccia, qualsiasi cosa la useranno per andarvi contro. Non rispondete al Male con altro Male, ma rispondete con Verità e Giustizia. Gesù è la Verità e la Giustizia. Se cadrete, causa il forte contrasto, rialzatevi con il Signore e rimettetevi all'opera. Vi sentirete più forti di prima. Sarà il Signore che vi rimettera in piedi, vi ristabilirà con il Suo Spirito, lo Spirito della Resurrezione. Mettete parole di Amore dove è l'Odio, portate la Luce dove è la Tenebra. Lasciate messaggi e parole pieni di Luce, ovunque, e portateLa. Portate la Resurrezione, perchè siete figli della Resurrezione. Non ci costa nulla! Fate passare questo messaggio anche agli altri fratelli credenti e uomini di buona volontà.Che Gesù vi benedica a tutti!

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  14. "Queridos hermanos! Apelo a todos ustedes, es decir, a todos los hombres de buena voluntad, incluso entre los neocatecumenales. Os pido que seáis "Pequeños Apóstoles de la Resurrección de Jesús". Dentro de su esfera hay una necesidad de Luz, porque muchos necesitan tener más fuerza en la Fe. Muchos de vuestros hermanos se han perdido en los caminos del mundo, es decir, en las obras de la carne y de la mundanalidad, y no pueden tener un espíritu fuerte para resistir las seducciones de este mundo. No devalúen mi mensaje, porque la situación es grave y no se puede tomar a la ligera. Necesitamos traer el Espíritu de Resurrección y Perdón. Encontrarás mil dificultades, mil impedimentos, tu enemigo, el Diablo, tan pronto como tomes acción sembrará la disensión, primero dentro de ti, poniendo tus miedos y más, entonces si él ve que contigo no vas a ganar, pasa a tus hermanos neocatecumenales y no. Tú siempre avanzas en el Perdón y la Resurrección.

    Jesús dijo:



    "Id por todo el mundo y predicad el evangelio a toda criatura. 16 El que creyere y fuere bautizado, será salvo; mas el que no creyere, será condenado. 17 Y estas son las señales que acompañarán a los creyentes: en mi nombre echarán fuera demonios, hablarán nuevas lenguas, tomarán las serpientes en sus manos, y si beben veneno, no les harán daño, pondrán sus manos sobre los enfermos y los sanarán.

    A veces el mundo es el compañero, a veces es el prójimo, a veces es el colega, a veces es el hermano de la comunidad neocatecumenal, y otros. Lo que cuenta es hacer la voluntad de Dios.



    Humildemente te pido que te pongas a trabajar. No tengáis miedo de vuestros catequistas y de los demás. Trae el Amor y la Resurrección de Jesús.


    Antes de empezar, id a vuestro Obispo, Sacerdote, Confesor y decid lo mismo: "Pido permiso a la Santa Madre Iglesia para llevar a Jesús a mis hermanos, para su salvación". Entonces hazlo, si puedes decir mejor o más. Pero es importante permanecer en el Espíritu de Perdón y Resurrección. No empieces a menos que estés autorizado por la Iglesia.



    No me pregunta quién soy y no me busca. Pregúntale a todo Jesús, ora a Jesús, habla de Jesús, y haz lo que Jesús te dice. Para ello, seguid a la Iglesia, en el Papa, y preguntad a la Iglesia si tenéis alguna duda o alguna otra cosa que aclarar y definir. La Iglesia te guiará. Déjate guiar, pídelo, en el Espíritu de Perdón y Resurrección. No lo hagas sin el liderazgo de la Iglesia. Permanece unido a la Iglesia. Oren por la Iglesia y por el Papa.



    ¡Serás calumniado! ¡Ofendido! ¡Eres un tonto! Pero también recibirás mucha Paz del Señor.

    Dirán toda clase de maldad, sacarán todas las mentiras y engaños, sacarán tus pecados pasados y perdonados y borrados por el Señor, serán las víctimas, serán los verdugos, se reirán en tu cara, lo que sea que usen para ir contra ti. No respondan al Mal con otro Mal, sino con la Verdad y la Justicia. Jesús es Verdad y Justicia. Si te caes, debido al fuerte contraste, ponte de pie con el Señor y vuelve a trabajar. Te sentirás más fuerte que nunca. Será el Señor quien te pondrá de nuevo en pie, quien te restaurará con Su Espíritu, el Espíritu de Resurrección. Pongan palabras de Amor donde está el Odio, traigan la Luz donde está la Oscuridad. Dejen mensajes y palabras llenas de Luz por todas partes y llévenlo. Traed la Resurrección, porque sois hijos de la Resurrección. ¡No nos está costando nada! Que este mensaje también se transmita a otros hermanos creyentes y hombres de buena voluntad, ¡que Jesús los bendiga a todos!



    Paz a los hijos de la Paz. Dios es Paz."

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  15. Auguri di un Felice Anno in Nostro Signore Gesù Cristo.
    Che la Madonna, Nostra Madre, vegli su ognuno di noi e ci porti in luoghi sicuri.
    AMEN!

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  16. io volevo condividere con voi il fatto che me ne sono uscito da pochi giorni dal cammino proprio per queste chiamate vocazionali, è incredibile come sono molti poveri giovani che passano dei periodi difficili e ascoltano questi tizi e vengono cosi manipolati... spero di non averne mai più a che fare con questa gente senno li denuncio!!!!!!!!

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  17. Il problema è sempre lo stesso ed è il problema che abbiamo messo in evidenza anche col carrierista Morfino.

    Fare pressioni su giovani disorientati perchè entrino in seminario è proprio da denuncia.

    I catechisti e presbiteri itineranti avrebbero come primo dovere quello di aiutare i ragazzi a raggiungere una maturità e consapevolezza (come aiutare un adulto come Salvatore a diventare un uomo) non dire a qualcuno di loro mentre sta malissimo per suoi recenti disagi o fallimenti: "Ti sei lasciato con la fidanzata?...non trovi una fidanzata?...qualunque cosa intraprendi è un fallimento?...PERCHE' NON TI INTERROGHI CHE DIO FORSE TI STA CHIAMANDO IN SEMINARIO?"

    Pax

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