mercoledì 19 dicembre 2018

Criteri di ecclesialità: fratelli del Cammino, non ci siamo!

Il 22 maggio del 1981 la Commissione Episcopale per l'apostolato dei laici della Conferenza Episcopale Italiana pubblicò la Nota Pastorale "Criteri di ecclesialità dei gruppi, movimenti, associazioni", che sarà poi aggiornata da una analoga Nota dal titolo "Le aggregazioni laicali nella Chiesa" del 29 aprile 1993. In questo documento dei Vescovi venivano illustrati i seguenti criteri di ecclesialità delle realtà laicali nella Chiesa: 
Fra le tante immagini di Papa Francesco
per gli auguri scelgono quella in cui gli
hanno fatto onorare (presentandogliela a
sorpresa durante una visita pastorale)
la "Madonna di Kiko"
(notare poi i palloncini neri...)

1) ortodossia dottrinale e coerenza dei metodi e dei comportamenti; 
[N.B. Il Cammino non ha una dottrina ortodossa, ma segue gli insegnamenti di Kiko]

2) conformità alle finalità della Chiesa; 
[N.B. È solo la Chiesa ad aver ricevuto il "mandato" di annunciare il Vangelo della salvezza in Gesù Cristo (Mt 28,18-20; Atti 1,8). 
Nel Cammino si annuncia la salvezza solo se si partecipa alla propria Comunità, e solo se si seguono gli insegnamenti e volontà di Kiko. Nel Cammino l'incontro con Gesù Cristo non ti edifica mai e non ti fa sentire amato da Dio, ma è un incontro che ti distrugge, perchè Kiko e i catechisti ti fanno sempre sentire sbagliata e peccatrice... qualunque cosa tu faccia, anche cose buone e belle.
- La Chiesa ha la finalità di essere un posto di comunione, dove i cristiani possano dedicarsi gli uni agli altri e onorarsi a vicenda (Rm 12,10), istruirsi a vicenda (Rm 15,14), essere gentili e compassionevoli gli uni verso gli altri (Ef 4,32), incoraggiarsi a vicenda (1Ts 5,11) e, la cosa più importante, amarsi a vicenda (1Gv 3,11). 
Nel Cammino, con la scusa di essere sinceri si distruggono psicologicamente ed economicamente i propri "fratelli" di Comunità. Innumerevoli sono i casi di depressione, anoressia, bulimia... soprattutto nei figli di genitori in Cammino che non si sentono amati e stimati dai propri genitori. Moltissime madri che fanno il Cammino diventano donne depresse psicologicamente.
- Altre finalità della Chiesa sono date in Gc 1,27: "La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo". La Chiesa deve quindi dedicarsi al compito di servire quanti sono nel bisogno. Questo include non solo condividere il Vangelo, ma anche provvedere ai loro bisogni fisici (cibo, vestiti, un tetto) quando è necessario e appropriato.
Nel Cammino non si invitano mai i giovani o gli adulti a fare volontariato (tranne che per attività del Cammino stesso). Si chiede loro soltanto di dare "la decima" che ufficialmente va a sostenere le famiglie del Cammino più numerose e ufficiosamente va a finanziare la vita comoda dei supercatechistoni neocat e le idee megalomane di Kiko. Non c'è mai stata, da parte di alcuna comunità, una pubblica rendicontazione di come queste montagne di soldi ricevuti in nero vengano utilizzati. Neanche la neocatecumenalissima "Fondazione Famiglia di Nazareth" ha mai pubblicato qualcosa di ufficiale. Se chiedi qualche spiegazione vieni subito etichettata come "schiava di Mammona"... e mirano sempre a farti sentire in colpa.]

3) comunione con il Vescovo; 
[N.B. Nel Cammino si ha comunione con il Vescovo solo se quest'ultimo segue il Cammino, perchè appena un Vescovo li contrasta parlano male di lui, lo dichiarano "un Faraone", e cercano di migrare tutte le loro attività in un'altra Diocesi vicina.]

4) riconoscimento della legittima pluralità delle forme associate nella Chiesa e disponibilità alla collaborazione con le altre associazioni.
[N.B. Nel Cammino esiste solo il Cammino. Le altre associazioni cattoliche sono ritenute inutili e totalmente inferiori. Io non ho mai sentito Kiko parlare bene di qualche altro movimento e realtà ecclesiale, e soprattutto non ho mai visto i neocatecumenali fare comunione o collaborare con le altre realtà parrocchiali o associazioni] 

Successivamente, il 30 dicembre 1988 Papa Giovanni Paolo II nella Esortazione apostolica post-sinodale Christifideles laici stabilisce i criteri di ecclesialità in 5 punti, [così riassunti anche da Wikipedia (voce: criteri di ecclesialità)]:

1) il primato della vocazione di ogni cristiano alla santità;
[N.B. Le parole "ogni cristiano" significano anche dei "cristiani della domenica" o che seguono altre associazioni o realtà della Chiesa... ma i neocatecumenali pensano che fuori dal Cammino non c'è salvezza, ma solo disperazione e inferno]

2) la confessione di tutta la fede cattolica;
[N.B. Innumerevoli sono gli errori teologici e liturgici che Kiko ha commesso e che i neocatecumenali ancora adesso contribuiscono a diffondere nelle menti e nei cuori dei "fratelli" camminanti]

3) la comunione col Vescovo e con tutte le altre realtà ecclesiali;

4) la conformità e la partecipazione al fine apostolico della Chiesa;

5) l'impegno ad essere presenti, come "sale" e "lievito", nella realtà umana.
[N.B. Spesso i neocatecumenali sono persone malviste anche da chi non fa il Cammino o dai colleghi di lavoro, perché ne percepiscono subito l'ottusità mentale e l'incapacità di confronto e dialogo. I neocatecumenali sono capaci solo di confrontarsi tra di loro all'interno delle loro salette.]

(da: Annalisa)

23 commenti:

  1. "I neocatecumenali sono capaci solo di confrontarsi tra di loro all'interno delle loro salette"
    Onestamente neanche quello, parlano si, ma dei "problemi" della comunità, per il resto non si confrontano minimamente, se uno malauguratamente ha una idea "diversa" viene subito "aggredito" da tutti gli altri facendolo sentire pure in colpa per un pensiero "proprio" fino a "convincerlo" ad allinearsi. Il "pensiero" unico modello Cina e Russia ( ai tempi d'oro del comunismo ) e ora solo la Corea del Nord, insomma in estrema semplificazione Mao a Kiko gli fa un baffo.

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    1. Ciao Mav.
      In fondo Kiko li vuole esattamente così: pochi,ottusi e fanatici.
      Loro sono il sale, il lievito, la luce della "nuova" Chiesa che salverà il mondo.
      Loro si definiscono "talebani del cammino" e formano gruppi e gruppetti vari anche all'interno di una stessa comunità.
      Alcuni di questi gruppetti si fanno una guerra silenziosa e sfrenata per i carismi.
      Tra la competizione tra loro e i tanti e svariati compiti che gli assegna il cammino come pretendi che abbiamo il tempo di fare qualcosa per un prossimo che non è neanche neocatecumenale?
      LUCA


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  2. Prima che qualche kikolatra corra qui a fare l'azzeccagarbugli e a tentare di complicare le cose semplici, precisiamolo:

    - un conto è il contribuire liberamente alle spese della propria associazione (religiosa o ludica o cos'altro); è qualcosa come la "mancia", cioè qualcosa che caso per caso decidi, a tuo insindacabile giudizio, di dare o non dare, senza sentirti obbligato dalle "usanze";

    - ben altra storia è il partecipare ad un'associazione che non solo esige quote obbligatorie (parlano tanto di "libertà" ma poi si aspettano che tu guadagnando X debba versare almeno Y, e si accorgono se qualcuno sta facendo il furbo e versando di meno, e reagiscono), ma non vengono rendicontate e per di più sono quote particolarmente onerose ("Decime", collette e quant'altro; essendo non libere e addirittura prestabilite, costituiscono di fatto il pagamento di un servizio (il servizio dell'idolatria a Kiko-Carmen-Cammino), nonostante le pretese di anonimato e l'ipocrisia del poter "prendere anziché mettere" nel sacco nero...

    L'avidità dei capicosca del Cammino (vedi il responsabile che si leccava i baffi scrivendo «passeremo una grossa borsa alla convivenza mensile... per insaccare mille euro») non è un caso isolato, ma è il direttissimo frutto della spiritualità neocatecumenale, che ha sempre considerato i fratelli delle comunità come vacche da mungere fino all'osso (e se trovate un catechistone neocat poco attaccato ai soldi, allora è perché o sa fingere bene oppure ha già un piede fuori dal Cammino).

    Quando Kiko si lamenta che i fratelli delle comunità italiane sono meno propensi a fare testamento a favore del Cammino, o quando comincia a inventare scuse per esigere che versino le tredicesime al Cammino, sta dettando proprio quella "spiritualità neocatecumenale": mungere vacche. Altro che "fede adulta", altro che "salvare matrimoni", altro che "celebrare"... il Cammino deve assolutamente onorare Mammona (a vostre spese)!

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Per evitare equivoci, ci tocca ogni tanto fare qualche precisazione.

      Ubbidienza significa seguire qualcuno autorevole. Lo fai perché è per la salvezza della tua anima, cioè perché spiritualmente ti conviene. L'autorità discende direttamente da Nostro Signore. Che ha fondato la sua Chiesa sulla "roccia di Pietro", da cui discende la gerarchia ecclesiale e l'ubbidienza che le spetta.

      Ma un chierico non può chiederti di peccare. Non può chiederti di andare contro i tuoi doveri di stato, non può chiederti di professare eresie, ecc.: in tal caso «occorre ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini». La vera ubbidienza è quella che ti fa crescere. Il termine latino auctoritas ha la stessa radice del verbo augeo, "aumentare". Così, ad esempio, il precetto di andare a Messa ogni domenica e feste comandate, a lungo andare ti fa crescere anche se sei distratto, ti arreca beneficio perché ti mette davanti al Santissimo Sacramento almeno per parecchie decine di volte l'anno.

      L'ubbidienza, dunque, non consiste banalmente nell'eseguire degli ordini: sono solo gli ipocriti a trasformarla in esecuzione di ordini. Tu ubbidisci perché riconosci un'autorità, e talvolta ubbidisci persino senza capire (proprio perché riconosci un'autorità che intende farti crescere, proprio perché hai qualche dubbio e hai bisogno di una guida sicura e autorevole, proprio perché prima di fare di testa tua preferisci seguire chi compie l'opera del Signore).

      Attenzione: l'opera del Signore non consiste nel farti ripetere il mantra "Signore, il Signore". Anche i protestanti sanno dire "il Signore mi ha salvato". Anche i testimoni di geova sanno dire "il Signore ha salvato il mio matrimonio". Anche gli atei sono capaci di versare nel sacco nero o di avere tanti figli.

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  4. Riguardo all'ubbidienza ai Vescovi, basti pensare al Giappone. Là il Cammino disubbidisce palesemente ai Vescovi.
    I Vescovi hanno detto che non volevano il Cammino, ma il Cammino continua...
    Nella Chiesa l'ubbidienza è fondamentale (ho detto nella CHIESA e non nel CAMMINO, perché è il Cammino stesso a non essere fondamentale).
    Si può e si deve disubbidire al Vescovo SOLO quando chiedesse una cosa impropria, come un PECCATO. E basta.

    Se io fossi un sacerdote e il Vescovo mi chiedesse di dare la Comunione a tutti, anche a chi vive palesemente e pubblicamente in stato di peccato mortale, io rifiuterei, ma se mi chiedesse di abbandonare la parrocchia in cui avessi riportato alla fede e alla pratica religiosa centinaia di persone, non avrei la minima esitazione a ubbidire.

    Così funziona nella Chiesa.
    Che il Cammino chieda ai suoi fedeli la stessa ubbidienza che la Chiesa chiede ai suoi (anzi molto di più perché il Cammino viola spesso le coscienze), è sintomatico: il Cammino è un'altra chiesa (scritto però in minuscolo), ovvero una SETTA.

    Riguardo alla comunione coi "cristiani della domenica",cioè con gli altri cristiani, il Cammino non può non fare buon viso a cattivo gioco.
    Ma è lo stesso tipo di comunione di certe elite con gli emarginati. Magari è ammesso il volontariato (fa chic), magari si parla a nome dei derelitti e ci si arrabbia pure, ma manca la vera condivisione e perciò la comunione.

    I camminanti dicono sempre di essere i peggiori, ma non lo fanno come san Francesco, che era sincero, loro, almeno nella maggior parte dei casi, in realtà pensano di essere migliori.
    Pare che dicano una cosa pensandone un'altra.
    Da cosa lo si deduce? Semplice: dai FATTI.
    Ad esempio dal deridere i cattolici che, secondo loro, pensano di credere in Cristo ma in realtà sono "religiosi naturali" perché, sempre secondo i camminanti, è scontato che non hanno mai "incontrato" Gesù nella loro vita.

    Il fatto è che si può idolotrare lo stesso Dio vivo e vero, se gli si cambiano i connotati facendolo diventare un po' meno vero e un po' più somigliante a Kiko.
    Se lo si rende in idolo, non è più Dio, il quale non si fa strumentalizzare da Kiko, ma è solo un idolo che i camminanti chiamano Dio, il cui gran sacerdote è Kiko.
    Allora tutto cambia e anche la superbia può essere chiamata umiltà e si può millantare la comunione con gli altri cattolici dicendo "Sono migliori di noi", che, tradotto in gergo kikiano, significa: "Fatece largo che passamo noi..."

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  5. I neocatecumenali possono vivere soltanto nel chiuso delle salette e, in Rete, nei gruppi segreti. La loro predisposizione al confronto e al dialogo è praticamente zero. Basta questo a far sostenere che non sono cattolici bensì adepti di una setta sincretista.

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  6. L'obbedienza libera, contro la costrizione all'obbedienza. Il punto verte tutto lì.

    Questo è il punto della situazione.

    Stavo pensando sull’Immacolato Concepimento della mia Sovrana Regina
    Mamma, nella mia mente affluivano i pregi, le bellezze ed i prodigi del suo Immacolato
    Concepimento, prodigio che supera tutti gli altri prodigi fatti da Dio in tutta la Creazione.
    Ora, mentre ciò pensavo dicevo tra me: “Grande è il prodigio dell’Immacolato
    Concepimento, ma la mia Mamma Celeste non ebbe nessuna prova nel suo
    Concepimento, tutto le fu propizio, tanto da parte di Dio quanto da parte della sua natura
    creata da Dio così felice, così santa, così privilegiata, dunque, quale fu il suo eroismo e
    la sua prova? Se non fu escluso l’angelo nel Cielo, né Adamo nell’eden, solo la Regina
    di tutti doveva essere esclusa dall’aureola più bella, che la prova doveva mettere sul suo
    capo augusto di Regina e di Madre del Figlio di Dio?” Mentre ciò pensavo, il mio amabile
    Gesù muovendosi nel mio interno mi ha detto:
    (2) “Figlia mia, nessuno può essere a Me accettabile senza la prova. Se non ci fosse
    stata la prova avrei avuto una Madre schiava, non libera, e la schiavitù non entra nei
    nostri rapporti né nelle nostre opere, né può prendere parte al nostro libero amore. La
    mia Mamma ebbe la sua prima prova fin dal primo istante del suo Concepimento; non
    appena ebbe il suo primo atto di ragione, conobbe la sua volontà umana da una parte, e
    la Volontà Divina dall’altra, e fu lasciata libera a quale delle due volontà doveva aderire,
    e Lei, senza perdere un istante e conoscendo tutta l’entità del sacrificio che faceva, ci- 990 -
    donò la sua volontà, senza volerla più conoscere, e Noi le facemmo dono della nostra,
    ed in questo scambio di donazione di volontà d’ambo le parti, affluirono tutti i pregi, le
    bellezze, i prodigi, i mari immensi di grazia nell’Immacolato Concepimento della più
    privilegiata di tutte le creature.
    (3) E’ sempre la volontà che sono solito di provare. Tutti i sacrifici, anche la morte,
    senza della volontà mi farebbero schifo, e non attirerebbe neppure uno dei miei sguardi.
    Ma vuoi sapere tu quale fu il più grande prodigio operato da Noi in questa creatura sì
    santa, ed il più grande eroismo che nessuno, nessuno potrà mai uguagliare di sì bella
    creatura? La sua vita la incominciò con la nostra Volontà, la seguì e la compì, sicché si
    può dire che compì da dove incominciò, e cominciò da dove compì; ed il nostro più
    grande prodigio fu che in ogni suo pensiero, parola, respiro, palpito, moto e passo, il
    nostro Volere sboccava su di Lei e Lei ci offriva l’eroismo d’un pensiero, d’una parola,
    d’un respiro, d’un palpito divino ed eterno operante in Essa, questo la elevava tanto, che
    ciò che Noi eravamo per natura Lei lo era per grazia; tutte le altre sue prerogative, i suoi
    privilegi, il suo stesso Immacolato Concepimento, sarebbe stato un bel nulla a confronto
    di questo grande prodigio; anzi, fu questo che la confermò e la rese stabile e forte in
    tutta la sua vita. La mia Volontà continua, sboccante su di Lei, le partecipava la Natura
    Divina, ed il suo continuo riceverla la rese forte nell’amore, forte nel dolore, distinta fra
    tutti. Fu questa, la nostra Volontà operante in Lei che attirò il Verbo sulla terra, che
    formò il seme della fecondità divina per poter concepire un Uomo e Dio senza opera
    umana, e la fece degna d’essere Madre del suo stesso Creatore. Perciò Io insisto
    sempre sulla mia Volontà, perché conserva l’anima bella come uscì dalle nostre mani, la
    cresce come copia originale del suo Creatore; e per quante opere grandi e sacrifici uno
    possa fare, se la mia Volontà non entra in mezzo, Io li rifiuto, no li riconosco, non è cibo
    per Me; e le opere più belle senza della mia Volontà, diventano cibo della volontà
    umana, della propria stima e dell’ingordigia della creatura”.

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  7. Sarò fuori tema, ma mi sono sempre chiesto una cosa : nessun membro della Guardia di Finanza è mai entrato in cammino ? E se ci è entrato non ha notato nulla di anomalo ? No per sapere fino a quale livello questi "depositari del sacro denaro contante in nero" sono protetti !

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  8. Documenti di 25 anni fa! Non avete qualcosa di più recente? Rino

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    1. Perché? Sui documenti citati c'era una data di scadenza ed è già passata?
      E il Vangelo, allora? È stato scritto quasi 2000 anni fa. Scaduto pure quello?

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    2. @anonimo, a parte che, come ti ha risposto by Tripudio, i documenti non hanno scadenza . Papa Francesco due o tre anni fa ha scritto una lettera ai movimenti. Purtroppo per questioni di tempo in questo momento non posso cercarla per mettere il link, ma al più presto cercherò di farlo. Se nel frattempo qualcuno riesce a trovarlo vi ringrazio anticipatamente.

      Frilù

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    3. Invece...Rino avete qualche catechesi più recente di quelle di 40 anni fa?

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    4. Perché, a quando risale il Concilio Vaticano II del quale vi riempite sempre la bocca e che sostenete di "attuare" senza saperne nulla?

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  9. Grazie by Tripudio, intendevo proprio quella.

    Frilù

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  10. Già che, a quanto pare, qualcuno sogna di proibire di andare a ritroso nel tempo, qual migliore occasione di ricordare che i Papi iniziarono già 300 anni fa a condannare per scomunica le associazioni segrete, " certe società, circoli, associazioni segrete, assemblee o bande clandestine, generalmente col nome di massoni o sotto altra denominazione, secondo le singole lingue "- e questo è Clemente VII, nella In Eminenti nel lontano 1738.

    Leggete cosa scrive sempre Clemente VII, nello stesso documento del 1738, per giustificare la condanna :

    "[...]Dоpо aver riflettuto e ponderato ai rilevanti danni originati quasi sempre da quelle associazioni o combriccole non solo contro la pace dello stato, ma anche contro la salvezza delle anime, sicché tali danni non possono essere misurati né dal codice civile né da quello canonico, ed essendo noi guidati dalla parola di Dio, come un fedele servitore ed un saggio preposto al mantenimento della Casa dei Signore, a badare giorno e notte affinché questa categoria di persone non distrugga la Cаsа come dei ladroni o come volpi non cerchi di devastare la vigna, affinché non corrompa i cuori dei semplici e non uccida gli innocenti, con le sue frecce nella oscurità;
    così per sbarrare la via tanto larga che potrebbe condurre alla perpetrazione non punita dell'ingiustizia, anche in base ad altri motivi a noi noti, giusti e legittimi, abbiamo ritenuto giusto ed abbiamo deciso di condannare e proibire le dette società, circoli, associazioni segrete, assemblee o bande clandestine note col nome di massoni o con qualsiasi altra denominazione, dopo aver interrogato la valentia di alcuni nostri Venerabili Fratelli, dei Cardinali della Santa Romana Chiesa come pure data la sicurezza raggiunta e lа matura riflessione nella nostra sede e dalla pienezza del nostro potere apostolico, così come noi li condanniamo e proscriviamo mediante questa nostra Ordinanza valevole per l'eternità [...]".

    Ed era solo l’inizio di una lunga serie di condanne. A buon intenditor.

    Una lista di encicliche e bolle pontificie contro massoneria e società segrete si trova a questo questo link
    QUI.


    Ad onor del vero, va specificato che il lavoro di collezione e spiegazione di suddetti documenti papali fu effettuato con grande meticolosità da Mons. Marcel Lefebvre alla fine degli anni 70; a quel tempo, per la formazione dei seminaristi di cui egli era responsabile, e poi pubblicato dai suoi successori qualche anno dopo la sua morte.

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  11. … A proposito dell'immagine di cui sopra, da notare che tra il Papa ed il quadro c'è almeno un metro di distanza, che non fa giustizia della vera distanza che c'è tra il Papa ed il Cammino, di gran lunga superiore.

    M.A.

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  12. Qualche frutto di conversione adulta del cammino neocatecumenale...Luogo: Calabria,Crotone. Protagonista: dirigente e, da fonti locali, camminante di lungo corso (Prima Comunità e regolarmente frequentante)con più di 35 anni (!!) alle spalle, parente strettissima di una delle coppie dell'equipe dei catechisti responsabili del centro vocazionale cnc di zona e della giovane e promettente penna "vaticanista insider" romana...perchè nel cnc la "famiglia" è importante ed il suo "onore" da difendere a tutti i costi. I fatti (pubblici) concreti:

    MARZO2018 - https://www.iene.mediaset.it/2018/news/-oggi-i-colleghi-a-testimoniare-che-non-lavoro-ma-hanno-paura-di-ritorsioni-_71563.shtml
    APRILE2018 - https://www.iene.mediaset.it/video/rei-inps-messa-da-parte-per-aver-chiesto-i-titoli-della-sua-dirigente_83493.shtml
    LUGLIO2018 - https://www.iene.mediaset.it/2018/news/inps-dirigente-concorso-pubblico-maria-teresa-arcuri-alessandra-infante_143775.shtml

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/03/inps-stipendia-per-7-anni-la-dirigente-senza-titoli-e-punisce-chi-ha-denunciato-ora-cambia-idea-costretta-a-rimuoverla/4465224/


    La migliore evangelizzazione è l'esempio di vita dicono i santi. In questa storia si vedo pochi comportamenti dettati dallo spirito. Mi rivolgo ai vertici del cnc facendo un appello: Piuttosto che rincorrere la gloria umana nei grandi numeri (seminari,alzate,musei,concerti ecc), VIGILATE!! E' evidente che qualcosa, già a partire dal livello della comunità di appartenenza non ha funzionato (kikatechisti,passaggi,correzione fraterna,sacerdoti, ecc) e per anni.
    Anche questa purtroppo è testimonianza..CONTRARIA, che non fa bene né al cammino nè alla Chiesa!
    Siamo tutti liberi di scegliere per il bene o per il male e giustificarsi dicendo: “tutti siamo peccatori” impossibilitati a fare il bene rende bugiardo Cristo che ha detto: “Va e non peccare più” (Gv 5, 14; Gv 8, 11)(Cit.). Basta omertà, basta ipocrisia, basta doppiezza!

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    Risposte
    1. La vicenda della dirigente senza titolo per esserlo è stata una vera tragedia, soprattutto per la dipendente che, per anni, ha chiesto chiarimenti in proposito alla propria amministrazione e, per tutta risposta, ha subito un provvedimento disciplinare.
      La dirigente quindi è un'altra neocatecumenale "perseguitata" da aggiungere all'elenco di cui fa parte l'ex vescovo pedofilo Apuron? In questa pagina i responsabili diocesani neoc. citati nel commento.

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  13. A RINO l'ingenuo:
    una norma è sempre valida finché non viene abrogata. I criteri di ecclesialità sono perciò ATTUALI.
    Se pretendi che vengano rinnovati ogni anno, come la licenza di caccia, allora preoccupati per gli Statuti.

    In ogni caso il tuo commento, seppur breve, è interessante.
    Praticamente AMMETTI che è come diciamo, cioè che i camminati non si sentono affatto in comunione coi cattolici, solo che per te le norme che li obbligano a essere in comunione con tutti (se vogliono essere cattolici non solo di nome, ma anche di fatto) sono armai superate...
    Grazie, preziosa "confessione"

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  14. Ma la vera chiesa è il cammino quindi è la Chiesa Cattolica che deve dimostrarsi "ecclesiale" con il cammino, con i riscopritori della vera chiesa!

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