lunedì 24 maggio 2021

Trent'anni in tre minuti

Diceva Kiko nel 2012 ai Cappuccini a Cracovia: 
«Noi siamo con la Chiesa, con il Papa, però lentamente. Sapete quando diamo noi il Rosario nel Cammino? Dopo dodici anni diamo il Rosario. Se lo diamo prima, scappano. Dopo quindici li portiamo dal Papa. Con pazienza, con pazienza con pazienza. Bisogna stare molto attenti perché la gente non sopporta i devozionismi. Gli atei Fatima non la sopportano, i devozionismi, Fatima, queste cose. Allora credono che noi siamo una chiesa nuova, diversa. E noi dobbiamo dimostrare che non siamo eretici e che facciamo le cose per amore a loro, perché dice che il Buon Pastore prende la pecora perduta e la mette sulle spalle e la porta lentamente a Cristo.» 

 

I volti stupefatti dei frati Cappuccini


Ecco come giustificava Kiko non solo un linguaggio diverso del proprio Cammino rispetto a quello della Chiesa, ma anche una diversa ritualità e addirittura una azione attiva nel tenere lontani i conversi dalla vita profonda e dalle devozioni della Chiesa: 
dodici anni per pregare il rosario, quindici per andare dal Papa (intendeva il viaggio a Roma e l'ingresso trionfale della comunità in san Pietro): il linguaggio della Chiesa è vecchio, stantio, incomprensibile, inviso agli atei, a chi non crede più, mentre la "diversità" dei kikos fa credere loro di essere in una nuova Chiesa, poi, lentamente, vengono riavvicinati ad essa. 
 
E qui Kiko commette lo sproposito di paragonare questa pedagogia mistificatoria a quella del Buon Pastore che si mette la pecorella sperduta sulle spalle per riportarla all'ovile. 
Sappiamo che anche questa è un'ennesima bugia di Kiko, raccontata ai Cappuccini perché non sarebbero in grado al momento di recepire la novità non solo formale ma sostanziale del suo Cammino neocatecumenale, quindi vengono anch'essi trattati come gli atei, cioè gli si "nasconde la verità", viene data loro una mezza bugia accettabile alle loro menti ancora non pronte, vengono presi sulle spalle da Kiko-buon-pastore per essere condotti gradualmente alla verità del Cammino. 
 
Purtroppo i frati ridevano, pensavano fosse una macchietta, uno spagnolo pieno di buona volontà, che in fondo in fondo lavora per la fede...e questo è il grande errore di molti sacerdoti, la loro tragica sottovalutazione. 
 
Per convertire i lontani alla fede è necessario che chi porta l'annuncio sia credibile, autentico: non è necessario inventare nuove parole, dietro alle quali si nascondono nuovi significati, non è necessario ingannare, non è necessario presentarsi (purtroppo, essendolo) come una nuova Chiesa. 
 
Andrè Frossard, saggista francese, figlio di dirigente comunista, ateo, disinteressato totalmente alla religione, entrò per caso in una chiesa durante l'esposizione del Santissimo e ne uscì, poco dopo, dichiarando: "Sono cattolico, apostolico, romano... Dio esiste ed è tutto vero": passarono tre minuti, non trent'anni. 
 
Così Gesù Cristo converte gli atei, non certo Kiko, che invece converte a sé i cattolici.

169 commenti:

  1. Quanto ci scommettiamo che ora verrà il solito NC urlante a dire: "sì, Kiko ha ragione, il Rosario è devozionismo, bisogna aspettare, la società è scristianizzata, siete voi che non capite..." e così via discorrendo?

    A questa cosa preferisco rispondere io in maniera preventiva SPERANDO che qlc legga e si faccia due domande.

    Io vengo da una famiglia NON CREDENTE. Ho avuto la Grazia di avere una prof di religione che ci ha fatto una proposta di ritiro spirituale. Era lontano da casa, era in un posto che non avevo mai visto, avevo 15 scarsi...accettai. Lì trovai un santo sacerdote che mi mise in mano Rosario, Lodi, Messa ogni giorno e meditazione della Bibbia. SONO MORTA? No. Ho avuto qualcuno che mi ha aiutato? OVVIAMENTE SI'.
    Ma quello che mi ha aiutato di più non è stato qlc che mi spiegava MATERIALMENTE come si facevano le cose, ma vedere gli EFFETTI di questo stile di vita.

    Svegliarsi la mattina ed imparare SEGUENDO (e quanto mi intrippò sapere che TUTTI i cattolici, religiosi in primis, ma chiunque avesse voluto, dicessero LE STESSE COSE e pregassero con la stessa unità di cuore)

    Il momento del Rosario in mezzo al bosco era un momento di piena intimità con tutti (altro che devozionismo e ripetere a pappagallo)...l'adorazione Eucaristica era un momento di PIENA CONFIDENZA. E bastava solo una cosa: credere che quell'ostia in realtà era GESù vivo e vero.Ed era lì per me.
    Mi ricordo che quel sacerdote ci disse: "ci credete che lì c'è Gesù, se ci credete venite a trovarLo" ed io lo vedevo, nei momenti di pausa, SEMPRE LI' INGINOCCHIATO.

    E capii che era lì che prendeva tutto. E che ci presentava a Dio. Lì e nella Santa Messa.

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    1. Grazie di cuore aleCT per la tua testimonianza che mi riporta alla mente la mia esperienza con mia nonna in particolare, quando ero piccolissima. Ogni volta che prego il Rosario mi ritrovo in ginocchio con lei, che mi istruiva con l'esempio, come tu dici, e mi comunicava una dolcezza interiore che non mi ha abbandonata mai più. E che di sicuro è alla base del mio aprire miracolosamente gli occhi sul cammino quando ancora ero stretta nelle sue spire, solo confrontando i frutti dell'una e dell'altra esperienza così, con grande limpidezza e serenità. Senza tanti ragionamenti contorti. Ma proprio come "esperienza" vera, allo stato puro. Esperienza che concretizza il "Vieni e vedi" di Gesù molto più di quanto si sperimenti nel contortissimo e arzigogolato inutile cammino che tutto razionalizza alla fine. Tutto è un capire, ad onta della Fede. Capire (inteso nel senso peggiore che si può attribuire alla cd. gnosi) cosa? Ce lo spieghino, di grazia, questi grandi "maestri" che si ergono a profeti per la vita. Che, mentre ci vogliono far capire tutto prima di farcelo vivere, alla buon ora, poi pretendono di ESSERE OBBEDITI senza capire un tubo delle loro astruse trovate e consegne varie e senza pensare. Lì il cervello e la mente non servono più. Ma su questo tornerò dopo...
      Tutto è un arrivare piano piano nel cammino, tutto un "ci vuole tempo" perfino con il Santo Rosario che è la forma di approccio a Dio che ha inventato per noi la Mamma Celeste, come solo una Mamma sa fare, che non deve affaticarsi e affaticare i figli in lezioni teoriche da trasformare poi in pratica. La Mamma e le mamme educano semplicemente AMANDO. E chiedendo Amore.
      Portando all'Amore che poi non sai neanche tu come ci sei arrivato. E solo nell'Amore trovi PACE.

      Sono contenta di questo post e del primo commento per il quale ringrazio aleCT proprio oggi che è la Festa di Maria Ausiliatrice di cui sono molto devota "Esercito schierato a battaglia" forte e potente contro il nemico, contro il demonio destinato a soccombere schiacciato dal Suo Santo calcagno.
      Lode a Maria Lode a Gesù, oggi e sempre!

      Pax

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    2. Molto belle le testimonianze di aleCT e di Pax.
      Vanno all'essenziale e manifestano in che modo il Cielo si fa presente.
      Anche la comunità, intesa come comunità della Chiesa è importante, ma proprio perché lì c'é Gesù che si manifesta nell'Eucaristia e lì c'è la Madonna.

      Trattare il Rosario cervelloticamente, farne un misera tappa in cui più che parlare della Madonna si parla di quanto è strabiliante il Cammino, è un tentativo di "smitizzare" il Rosario, o, meglio, di neutralizzare mistero soprannaturale dell'amore divino che si comunica per mezzo del Rosario.

      Kiko è ossessionato dal devozionismo. Ma se si presenta il Rosario come un atto di amore, si fa di più contro il devozionismo che presentando mille paure che poi servono per uccidere l'amore e la fiducia.

      La vera forma di devozionismo è quella verso il Cammino che basta farlo per essere salvi automaticamente e indipendentemente dai peccati commessi

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    3. @AleCT e @Pax
      Come mi rivedo nelle vostre testimonianze! Anche io devo tutto alle persone della mia famiglia che mi hanno trasmesso la fede fin da piccola, ho ricordi di mia nonna che d'estate nella casa di campagna di mio nonno mi faceva passeggiare all'aperto insieme a mia sorella recitando il Rosario, e pregavamo per chi conoscevamo o per chi avevamo visto nel bisogno; ricordo anche di una mia parente alla lontana, di cui in famiglia tutti conoscevamo il carattere ed il passato difficile, che qualche anno fa incontrai ad un pellegrinaggio locale ad un santuario mariano, e mi raccontò di aver iniziato ad avvicinarsi alla religione perchè sua nonna diceva sempre che sarebbe morta l'8 dicembre, e alla fine avvenne così veramente. Oggi è la festa di Maria Ausiliatrice, e nella mia parrocchia è festa perchè ci sono i Salesiani, e ho molti ricordi delle celebrazioni passate; è anche il compleanno di una persona cara che non c'è più, che è morta anche il giorno del suo onomastico.

      Mi dispiace vedere come la tradizione cristiana familiare sia dipinta come "devozionismo", io senza gli insegnamenti della mia famiglia probabilmente una volta uscita dal Cammino avrei avuto difficoltà a tornare a Messa, ora sono felice di essere una cristiana semplice, ma ho tanto dolore per gli anni passati e per chi entrerà inconsapevolmente in Cammino. Ho visto che questo anno i miei ex fratelli di comunità per invitare alle catechesi iniziali stanno girando con un poster gigante attaccato ad un camioncino parcheggiato vicino alla parrocchia dove frequentavo il Cammino, ma non c'è scritto che è il Cammino neocatecumenale e le persone che andranno alle catechesi probabilmente penseranno che sono catechesi parrocchiali, non hanno idea della Decima, degli scrutini, di Kiko, ecc.

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  2. Secondo le parole di Kiko stesso, il Rosario, come il Papa, sarebbero devozionismi.
    Di conseguenza la consegna del Rosario e la "consegna" del Papa, più che dovute all'amore per la Madonna e la Chiesa, sembrano inserirsi nella dinamica a tappe del Cammino come OPERE, e opere di mascheramento.

    Sembra evidente che, dopo 12 anni in cui il Rosario è trattato come un a forma di devozionismo e dopo 15 anni che i camminanti hanno ascoltato continue critiche verso la Chiesa del passato e quella delle parrocchie, alla consegna del Rosario non c'è venerazione e amore filiale verso la Madonna e, riguardo al Papa, non c'è la venerazione e l'amore verso il ministero petrino, sostituiti dalla venerazione verso Kiko e il Cammino.

    Kiko stesso non sembra affatto un "mariano" o un devoto al Papa, anzi sembra strumentalizzre il Papa per i suoi fini.
    Dalle sue parole nulla traspare della sua sottomissione al Papa, ma, anzi, sembra che il Papa obbedisca al Cammino, cioè a lui.
    Gli incoraggiamenti vengono presentati come approvazione a ogni tipo di errore e i rimproveri, che ci sono stati chiari e forti, vengono semplicemente taciuti. E, soprattutto, vengono disubbiditi.

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  3. Ma la Madonna a Fatima non aveva detto ai tre pastorelli di dire il rosario? senza aspettare 15 anni!!!!
    povero kiko non ne azzecca una

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    1. Kiko credo si infuri a sentirsi definlre così, lui che la povertà mai l'ha voluta né sopportata e l'ha addirittura sostituita con il concetto di precarietà, che consiste nel non faticare mai personalmente ma obbligare gli altri a sovvenire alle sue necessità, capricci, ai suoi magnificenti progetti.

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    2. Altro che povero kiko. Poveri camminanti e poveri quelli che, come dice Gloria, si avvicineranno alle catechesi senza sapere cosa li aspetta, senza essere preventivamente informati sul movimento neocatecumenale. Speriamo che se ne accorgano presto, preghiamo per questo.

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    3. poveri camminanti, allora....va bene cosi?

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  4. Non troverete su Youtube le occasioni in cui Kiko Argüello e Carmen Hernández sono stati presi a sberleffi (certe volte perfino dai loro stessi sottoposti, che con ciò stesso hanno guadagnato un enorme tesoro in cielo) e scacciati via. La censura neocatecumenale, le vendette trasversali, le minacce mafiose, sono sempre state una caratteristica fondamentale del Cammino e dei suoi "potenti appoggi". Pensate un po' che per mettere a tacere padre Zoffoli, passionista, mobilitarono persino il superiore generale dei passionisti, il quale neanche sapeva dell'esistenza di Zoffoli visto che era in tutt'altre faccende affaccendato. Non funzionò. Non funzionò perché per padre Zoffoli la verità valeva molto più del galateo.

    Se un predicatore nega al proprio "gregge" per ben dodici anni la possibilità di recitare il santo rosario, significa che è un grande amico del demonio e che il minimo che si merita è insulto e derisione, proprio come i farisei descritti nel Vangelo.

    Notare che nella citazione iniziale l'espressione «la gente non sopporta i devozionismi» è completamente campata in aria. Le cose stanno un po' diversamente: l'ateo non sopporta nulla del cattolicesimo, a prescindere, mentre la gente cattolica ha al più l'antipatia per la fede ridotta a spettacolino da recitare.

    Eh, sì: quello che tutti disprezziamo come devozionalismo è l'abitudine a fare la magica recita di magiche formulette intese a convincere sé stessi di aver effettuato le operazioni della fede. Cioè il devozionalismo non sgorga dal cuore, ma dall'esigenza di fare scena, l'esigenza di sembrare cattolici (almeno nel guardarsi davanti allo specchio). La devozione, invece, sgorga dal cuore - ma è difficile capirlo perché talvolta potrebbe involontariamente apparire come devozionalismo -, sgorga da un cuore proteso verso il Signore, verso la Beatissima Vergine, verso quei santi che personalmente uno riconosce più vicini a Dio e alla propria vita, verso quel Pane di Vita Eterna...

    Quando queste cose erano chiare, i buoni sacerdoti le incoraggiavano, le devozioni, anziché disprezzarle per far "bella figura" di adultoni nella fede. Giaculatorie, fioretti, le piccole devozioni di tutti i giorni e le grandi devozioni come processioni, partecipazione ai vespri e benedizione della domenica sera, erano un avere il cuore sempre tutto proteso verso il Signore.

    Arrivano Don Kikolone e Sora Carmen, e che succede? Che la propria devozione verso la Beatissima Vergine viene considerata dannosa, fastidiosa, perfino il rosario viene considerato un aggeggio da "consegnare" dopo la bellezza di 12 anni di Cammino (salvo bocciature alle tappe intermedie): e che diamine, se uno muore durante quei 12 anni, si ritrova a non aver mai avuto l'onore di recitare il santo rosario? Kiko e Carmen hanno sempre compiuto l'opera del demonio: impedire alle anime, o almeno rallentarle fino all'impossibile, nell'accesso a quei vastissimi tesori spirituali di tutta la Chiesa.

    Infine notate come il discorsetto di Kiko sulla "lentezza" non abbia niente a che fare col Signore. Che quando si pone la pecorella smarrita sulle spalle l'ha già salvata. Che quando insulta e rimprovera i farisei, è parola di Dio per la loro salvezza. Che quando dice al paralitico "ti sono rimessi i tuoi peccati" non gli ha fatto fare nessun "itinerario di conversione". Il Signore salva "subito", non "lentamente": se certe volte percepiamo "lentamente", è solo perché il soggetto rifiuta di farsi salvare. La "lentezza" non è del Signore, ma del soggetto che non vuole farsi salvare: e perciò Kiko, "istituzionalizzando" quella lentezza, fa praticamente l'opera del demonio - tenere il soggetto il più lontano possibile dai tesori della fede.

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    1. Una delle patetiche giustificazioni dei kikolatri è che "ai bambini occorre dare il latte, non la bistecca".

      Ora, questo è vero, ma non comporta che ai bambini occorra "nascondere" la bistecca. Basta farsi un giretto in libreria - perfino dalle Paoline - e scoprire che accanto ai libri adatti ai bambini ("latte") ci sono anche i libri adatti agli adulti che hanno fatto studi teologici ("bistecche alla fiorentina"). L'insegnamento della Chiesa è pubblico, non ci sono sorprese, non ci sono arcani, non ci sono "consegne", è tutto già consegnato. Del resto, nel Cammino occorre continuamente "nascondere", per poi "consegnare", perché chi viene a conoscenza in anticipo degli "arcani" (come la Decima, come il dover ubbidire ad un laico ignorante e arrogante che deve smarcare la casellina del foglio Excel "nelle tue comunità non ci sono abbastanza vocazioni", eccetera), non entra più nel Cammino.

      C'è un altro "ma": il fatto che non tutti sono "bambini". Se la Chiesa ha già "consegnato" il rosario a tutti i fratelli della comunità fin dalla loro infanzia, chi sei tu eretico e amico del demonio per pretendere di rinviare la "consegna" del rosario per ben dodici anni? E di fronte ai santi pastorelli di Fatima - che il rosario lo recitavano quando non avevano neanche dieci anni di età, come tantissimi bambini della loro epoca, con l'approvazione della Chiesa che sa che la preghiera dei bambini è preziosissima -, chi sei tu laico eretico ignorante e arrogante e amico del demonio per pretendere di avere il potere di "consegnare" il rosario?

      Il Cammino viene dal demonio. Solo al demonio sono gradite le pratiche del Cammino. Al demonio piace non solo sovvertire, ma anche inquinare. Al demonio piace non solo affamare, ma anche sfamare con cibo velenoso.

      Così, le "famiglie numerose" del Cammino sono uno sfornar figli come conigli, e rifilarli alla babysitter, mentre in comunità ci si vanta di avere "venti figli di cui dodici in cielo". La vita vera - di grande famiglia numerosa - comincia solo quando escono dal Cammino.

      La libertà dei figli di Dio, quella libertà di donare, viene estirpata dal Cammino e trasformata in un ricatto morale: o versi la Decima, o sei in braccio a mammona e schiavo del demonio. È vietato compiere opere buone verso soggetti esterni al Cammino - a meno che ciò non sia assolutamente necessario a far crescere il prestigio del Cammino -, è vietato donare soldi (o addirittura la propria Decima) a opere buone che non c'entrano niente col Cammino, è vietato investire il proprio tempo per gesti di carità che non riguardano la pianificatissima attività neocatecumenale. I neocat sono di fatto schiavi.


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    2. Purtroppo e' cosi, nell passo della preghiera fatto un paio di settimane fa, alcune donne della comunita hanno detto di aver smesso di pregare il rosario perche lo facevano in modo "sentimentale" e non aveva effetti sulla loro conversione, quindi meglio le lodi...

      Questo passo della preghiera e' stato fatto dopo circa 10 annio di cammino, quindi ci vorranno altri 10 per arrivare al passo del rosario. Ma quali 12 anni, io direi almeno 20...

      Venti anni sprecati...

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    3. Scusa la domanda Texas, non per essere indiscreta ma solo perchè non ho ben capito. Ma tu frequenti ancora il Cammino e hai appena fatto l'Iniziazione alla Preghiera?

      Pax

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    4. Non lo frequento piu, se andai al passo fu solo per mia moglie...

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    5. Ecco, forse tu eri arrivato più avanti con le Tappe. Speriamo che anche tua moglie si renda conto e con serenità decida in autonomia anche lei di lasciare il cammino. Io te lo auguro di cuore. Così finisce completamente questo strazio. Basta sprecare i nostri anni, ma anche un solo minuto, appresso a loro.
      Per chi gli venga spontaneo chiedere: Scusa Pax, parli proprio tu che stai qui tutti i giorni a scrivere del Cammino! Rispondo che questo di dire ciò che i nostri occhi hanno visto, ciò che le nostre orecchie hanno udito, ciò che le nostre mani hanno toccato è puramente e semplicemente un obbligo. E' un'esigenza, prima ancora è un dovere. E' doveroso riferire, se ci sei passato, che per quella strada si annidano mille pericoli, mille trappole a causa delle quali ci si può fare molto ma molto male.
      Scrivere qui, insomma, è un servizio.

      Pax

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  5. Andrè Frossard subito dopo l'incontro con Gesù Eucaristico, disse al suo amico:
    – Sono cattolico, apostolico, romano... Dio esiste ed è tutto vero.
    Quella sera dell’8 luglio 1935 non andò più all’appuntamento con la biondina tedesca: Dio in persona era entrato nella sua esistenza e lui si sentiva un bambino appena nato e pronto al Battesimo. Si rivolse a un sacerdote cattolico per prepararsi.
    Così descrive quel momento:
    "Ciò che il prete mi disse del Cattolicesimo, io lo aspettavo e lo accolsi con gioia: l’insegnamento della Chiesa Cattolica è vero fino all’ultima virgola e io ne prendevo atto a ogni linea."

    Il libro autobiografico 'Dio esiste, io l'ho incontrato', descrive la vita di questo giovane, ventenne. È quasi inutile dire che era una vita sostanzialmente pulita, colma di laiche idealità, senza esistenzialismo e tormenti, senza nessuna kenosi nel peccato né prima né dopo.
    A Frossard successe esattamente come al cieco nato: l'incontro con Gesù gli aprì gli occhi una volta per sempre.
    E subito fu disposto ad accettare anche l'ultima riga di ciò che prevede la fede cattolica.
    Naturalmente non per tutti questa illuminazione, anche se si viene da un'educazione cattolica, è così improvvisa e radicale: ma nel momento in cui ci si innamora di Gesù tutto ciò che forse prima pareva vecchio e stantio viene visto sotto una luce nuova.
    Se però in quel momento di grande apertura del cuore, ci si trova davanti una organizzazione che dice di essere Chiesa e che addirittura dimostra disprezzo per la devozione, si subisce un'involuzione, una frustrazione, e si rimane sospesi in attesa del momento felice in cui ci si sentirà pienamente Chiesa, in comunione con tutti: ma questo momento nel Cammino non arriva mai, perché NON SI VUOLE che arrivi.
    E questa è la grave responsabilità che Daniel Lifschitz, ex catechista ed amico intimo di Kiko e Carmen, addebita loro nella sua lettera aperta: quella di aver costruito, con il Cammino, una gabbia in cui tenere imprigionate le anime.

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    1. Se però in quel momento di grande apertura del cuore, ci si trova davanti una organizzazione.....

      Ecco il punto cruciale.
      Quello che è il male del cammino è che Kiko proietta se stesso in tutti gli altri: essere disturbato, impenitente che ha conosciuto i suoi fallimenti ascetici e che non può non peccare, che non sa sacrificarsi....
      Kiko si è salvato convincendosi che tutti sono esattamente come lui.
      Ha creato un cammino su misura e nel suo vestitino devono entrarci tutti, che gli vada stretto o no, non importa.
      (Altro che "vestitino della prima comunione di cui blatera nelle catechesi iniziali!)

      Andrè Frossard se fosse caduto nella rete ben si sa come lo avrebbero "scrutinato" ben bene per dimostrargli che voler diventare santo era superbia, voler subito il battesimo e farsi cristiano - SENZA AVER SPERIMENTATO DI ESSERE IL PIU' SCHIFOSO DI TUTTI - becero moralismo di uno che non si accetta peccatore, che vuole giudicare gli altri e sentirsi migliore. Che poi, caro Andrè, tutta questa tua convinzione è solo sentimentalismo!

      Pax

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    2. Anche Kiko da giovane era ateo, poi....Quindi Frossard va bene, Kiko no?

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    3. No. Per il semplice fatto che Frossard non si è messo ad inventarsi un cattolicesimo della sua testa ed a propinarlo come se fosse l'unico vero

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  6. Questo thread mostra, ancora una volta la vostra grande ignoranza e malafede. Anzitutto vorrei sapere dove sta scritto che nella Chiesa dobbiamo essere tutti uguali, parlare nello stesso modo, dove è scritto il conformismo? Esiste un modo di essere cattolici uguale per tutti? La comunione non significa conformare le persone.Anzi più di un Papa e più di un documento della Chiesa ha auspicato di trovare nuovi schemi, nuovi metodi, nuove strutture che rinnovino la Chiesa e la parrocchia, non di conformare tutto e renderlo uguale. Non è vero che nel Cammino si vuole tenere lontani dalle devozioni della Chiesa e' una falsità. Come è falso che ti impediscono di recitare il rosario prima dei dodici anni, questa è una sciocchezza, puoi recitato anche prima. Il punto è come reciti il rosario, con quanta consapevolezza, o se reciti una cantilena meccanica. Se capisci il vero senso del rosario, molti.,compreso voi, non lo hanno capito, recitano delle Ave Maria e dei padre nostro, non il rosario che è una preghiera contemplativa. Quindici anni dal Papa poi e' una emerita cretinata non è vero. Che il linguaggio della Chiesa vada rinnovato lo dice la Chiesa stessa. Sbagliato noi non crediamo di essere una nuova Chiesa ma cerchiamo di rinnovare la Chiesa.Hai scritto una serie di cretinate.

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    1. Essere tutti uguali...parlare nello stesso modo...conformismo...sembrano peculiarità del movimento fondato da un pittore spagnolo, non mi sovviene il nome, potresti aiutarmi? Se la memoria non mi inganna, il blog ne ha parlato sporadicamente, ma potrei sbagliarmi.

      Tomista EX nc

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    2. Guarda che il "trip" della omologazione è tipico del cnc, dalla estetica in giù, di che parli? Il pensiero unico , l'unico metodo da "imporre" in tutto il mondo..etc etc Nella realtà ogni parroccha è diversissima da quella a 100 mt di distanza...contrariamente alle comunità che sono identiche in qualsiasi parte del mondo, e pretendono di rinnovare la parrocchia nello stesso identico modo in tutto il mondo, con l'ambizione di faro in ogni parricchia del mondo.
      "Sbagliato noi non crediamo di essere una nuova Chiesa ma cerchiamo di rinnovare la Chiesa." Le obiezioni a questo riguardo le puoi fare direttamente a Kiko.

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    3. ANONIMO delle 10 e 10.

      Ci mancherebbe che il Cammino PROIBISSE di dire il Rosario! Sarebbe chiaro a tutti che non è cattolico.
      Semplicemente lo ignora. Anzi, per dodici anni inculca il sospetto e lo descrive cpme una forma di devozionalismo.

      Tu ci chiedi dove sta scritto che "dobbiamo essere tutti uguali, parlare allo stesso modo...".
      In questo blog da nessuna parte.
      Ma tu il sabato sera prova per una sola volta a consumare la Comunione appena l'hai ricevuta, senza aspettare il "pronti... attenti... via!".
      Il Cammino NON lo proibisce (a parole). Allora provaci, poi ci racconti

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    4. "Il punto è come reciti il rosario, con quanta consapevolezza, o se reciti una cantilena meccanica. Se capisci il vero senso del rosario, molti.,compreso voi, non lo hanno capito, recitano delle Ave Maria e dei padre nostro..."
      Ecco che torna fuori l'eresia della 'consapevolezza', per raggiungere la quale sarebbe necessario per anni leggere temi biblici veterotestamentari (riporto quelli di una comunità che li ha scritti su internet: nel 2013 affrontava SAUL, DAVIDE, SALOMONE, nel 2014 TOBIA, GIUDITTA; poi nel 2015 retrocedeva alla TAPPA ESODO, per proseguire nel 2016 con ISACCO, nel 2017 con GIACOBBE, GIUSEPPE, nel 2018 MOSÈ, GIOSUÈ, nel 2019 GEDEONE, SANSONE, DELITTO DI GABAA, SAMUELE per poi riapprodare nel 2020 a SAUL…) e non certo 'Le glorie di Maria' di sant'Alfonso o il 'Trattato della Vera devozione' del Montfort.
      Ci si chiede da cosa poi dovrebbe venir loro questa consapevolezza? Ah sì: dalla vendita dei beni, dalla decima, dalla obbedienza ai catechisti kikiani, dai pellegrinaggi neocatecumenali, dall'imitazione dei testimoni di Geova casa per casa...

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    5. Pietro NdC: ti assicuro che invece lo proibisce. Basta provare a dire ai catechisti, prima che loro te lo impongano nei modi e nei tempi previsti, che vai a fare il rosario in parrocchia o che lo fai per devozione personale.
      Nelle catechesi iniziali il top del paganesimo e del bigottismo citato era quello di dire il rosario.

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    6. @pietro non del cammino, quello che hai è una stupidaggine, se si facesse la comunione appena ricevuta senza aspettare quello che voi chiamate "il segnale", ma che in realtà altro non è che il "o Signore non sono degno di partecipare...", la faremmo prima del presbitero cosa proibita dal messale romano, invece la facciamo tutti insieme, ma subito dopo il sacerdote. Se solo parlate di cose che conoscete...
      Fallacio Burro Vinicio

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    7. Il punto è come reciti il rosario, con quanta consapevolezza, o se reciti una cantilena meccanica....

      Guarda che sei proprio uno spasso, mi chiedo solo se non te ne rendi conto o lo fai proprio apposta!

      Voi dareste la consapevolezza nella recita del Rosario... che non sia una cosa meccanica... wow neanche per imparare a progettare un ponte sullo stretto ci vuol tanto... che formule matematiche complesse avete per far congiungere gli astri.

      Con Totò: "Ma mi faccia il piacere!!"

      Pax

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    8. Per 'Anonimo' delle 10:10.

      Le affermazioni di Kiko sono chiare ed esplicite, talmente palesi e dirette da non poter essere fraintese. La conseguente valutazione delle blasfeme dichiarazioni del vostro guru, sono il risultato di un ragionamento obiettivo che compie agevolmente qualsiasi persona libera, vale a dire non vincolata dalla sporca cecità kikiana.

      Ad ogni modo tu stai affermando che gli uomini non posseggono la facoltà di pregare il santo rosario da soli e ad un'età precoce perchè sono degli inetti. Secondo te serve sottostare alla disciplina kikiana per potersi permettere di toccare i grani della corona della Vergine Maria. Pronunci delle bestialità!

      Innanzitutto non tieni conto dei pastorelli poveri e analfabeti di Fatima, i quali vennero provvisti del santo rosario per mano della Vergine Santissima per uno scopo di ingente responsabilità. Tutto ciò nonostante fossero delle piccole creature.

      Quindi stai proclamando una teoria empia caratterizzata da una retorica banale e inutile. Si, perché il ragionamento della poesiola è intrapreso da molti eretici - tra cui voi nc - per contrastare in maniera banale e ignorante (in questo caso il termine 'ignorante' calza a pennello) questa splendida e antica devozione.

      Anonimo, dimostri di non aver compreso nulla durante i tuoi molteplici anni di cammino, se non ad essere un pappagallo senza criterio.
      Nello svolgimento del rosario i credenti sono chiamati a meditare gli eventi della vita di Cristo e a rifletterne vita e luce sulla loro esistenza quotidiana (inaccettabile per chi crede agli agghiaccianti pensieri di Carmen: "Cristo non è modello di santità per nessuno!").
      La rinnovazione dell’Ave Maria sta a ricordarci che questa contemplazione va fatta mettendosi dal punto prospettico migliore di tutti: la mente e il cuore di Maria. - Ma d'altronde cosa importa a Kiko di Maria, da lui sfruttata e resa un mero oggetto da piazzare in ogni saletta per sfoggiare una devozione mariana che non gli appartiene, e che proprio per questa motivazione risulta fallace e iniqua?

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    9. Vinicio: intanto chiariamo che il "Signore non sono degno" è stato abolito da Kiko e Carmen per trent'anni e reintrodotto malvolentieri e perché obbligati dalla Chiesa.
      In secondo luogo l'obbligo del Sacerdote è quello di comunicarsi all'altare prima della distribuzione al popolo e non dopo.
      Infatti:
      Pubblicato su Notitiae 45 [2008], pag. 609):
      [Domanda] Se sia lecito al sacerdote celebrante assumere la Comunione solo dopo che la Santa Eucaristia sia stata distribuita ai fedeli oppure di distribuire la Santa Eucaristia ed in seguito assumere la comunione contemporaneamente al popolo?
      [Risposta] Negativa ad entrambe.
      L'uso di questo modo di celebrare da parte del sacerdote, cioè di assumere la comunione solo dopo che la santa Eucarestia è stata distribuita ai fedeli, oppure, avendo già distribuita la santa Eucarestia, assumere la comunione allo stesso tempo con tutti, deriva da una singolare opinione, ovvero che i fedeli, come ospiti della mensa eucaristica, debbano essere serviti per primi.
      Il tentativo di gabbare la Chiesa e le sue disposizioni, per le quali il Sacerdote si deve comunicare all'altare prima della distribuzione al popolo e la Comunione si deve assumere direttamente subito dopo la ricezione è persino rivoltante e penosi i tuoi tentativi di giustificarlo.


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    10. @FAV
      NO! il segnale, se proprio lo vogliamo chiamare così è "il corpo di Cristo ci custodisca per la vita eterna" e tutti rispondono "Amen".
      Tant'è che se stai attento ad una Messa domenicale "sgami" i cnc che se sentono il presidente che dice "il Corpo di Cristo mi custodisca per la vita eterna" sono gli unici che dicono "Amen" .
      Adesso non utilizzare il cronometro per contare i nanosecondi tra il presbitero e gli altri, nella consegna è esplicitato proprio come TUTTI INSIEME senza differenza, ed è il concetto portante.

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    11. Giusto Mav! Dopo il “Signore non son degno”, il sacerdote, rivolto all’altare, dice: "Il Corpo di Cristo mi custodisca per la vita eterna" prima di comunicarsi con reverenza al corpo di Cristo.
      È una delle frasi fra l'altro che il sacerdote dove pronunciare sottovoce, infatti è strettamente legata alla persona del Celebrante.
      Invece nella Messa degli abusi liturgici per eccellenza, quella che si celebra in Cammino, viene trasformata e pronunciata a voce alta.
      Un altro abuso che i presbiteri neocatecumenali commettono in violazione al Messale per obbedire ad un laico senza né parte nè parte svilendo il proprio stesso ministero.

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    12. In ogni caso, non c'è bisogno nemneno di contate i nanosecondi, perché il presbitero e i fedeli fanno la comunione insieme, nello stesso momento, e FAV lo sai benissimo che nel CNC il presbitero NON fa la comunione prima dei fedeli, come invece dovrebbe. Ti senti bene a mentire continuanente pur di difendere il Cammino? Sono questi i segni della "fede adulta", della "consapevolezza"? Bah!

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    13. @porto, anche mentitore... Va bene. Io non mento, a noi i catechisti hanno sempre detto di aspettare che il presbitero si comunicasse e subito dopo tutti gli altri.
      Fallacio Burro Vinicio

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    14. No comment...a questa frase 'a noi i catechisti ci hanno detto' non occorre aggiungere nulla, si commenta da sé.
      Sono i catechisti a decidere della liturgia, non la Chiesa, non il Messale con le sue rubriche, non il sacerdote.
      Il presbitero prende ordini dai catechisti che a loro volta prendono ordini da Kiko.

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    15. Io non mento, a noi i catechisti hanno sempre detto di aspettare che il presbitero si comunicasse e subito dopo tutti gli altri......

      BUUMMMM!!!!!

      Pax

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    16. "a noi i catechisti hanno sempre detto di aspettare che il presbitero si comunicasse e subito dopo tutti gli altri" Che bravi catechisti che hai, a noi invece in sede di I.C. gli itineranti ci dissero l'esatto contrario, ci si comunicava tutti insieme. Poi se vogliamo parlare dell'Agnello di Dio, da messale previsto in piedi, ed invece l'indicazione è di cantarlo seduti ( tanto poi "ecco l'Agnello di Dio" lo dirà dopo la distribuzione seduto dalla presidenza, e si starà comunque tutti seduti ).
      Continuo a ripetere non c'è bisogno di giustificare una scelta "particolare" cercando di arrampicarsi sugli specchi, si può anche ammettere che qualcuno ha deciso che si fa così e pace, ognuno sarà responsabile della sua parte,e la tua, se la pianti di difendere l'indifendibile, sarà comunque trascurabile, se in buona fede, come per la maggior parte dei cnc. Il problema/responsabilità sarà di chi "guida" e di chi doveva vigilare.

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    17. A me certe affermazioni fanno venire l'ispirazione di cambiare una nota barzelletta in questo modo:
      San Pietro in Paradiso, per una scommessa fatta con un altro santo, intima ai nuovi arrivati, tutti neocatecumenali, di formare due file, una di quelli che si sono fatti mettere i piedi in testa dai catechisti e una di quelli invece che non si sono fatti mettere sotto. Fatto sta che, mentre la prima fila che si forma è lunghissima, nella seconda c'è un unico sparuto neocatecumenale. E quando san Pietro gli si avvicina per complimentarsi, il poveretto, confuso, balbetta: Grazie, ma io non c'entro nulla...è stato il mio catechista che mi ha detto: 'Tu mettiti là e non ti muovere!'

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    18. @Vinicio Fallacio
      Si vede che i tuoi catechisti sono davvero unici e irripetibili... sarei curioso di conoscerli!
      In 27 anni di cammino fatto in parrocchie diverse di città diverse non ho MAI visto un presbitero comunicasrsi prima dei fedeli, sempre allo stesso momento e da seduti (sia presbitero che fedeli). Sarà mica un caso?

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  7. "Così Gesù Cristo converte gli atei, non certo Kiko, che invece converte a sé i cattolici."
    Ed io aggiungerei :
    E li fà diventare adepti di una "nuova" setta.

    LUCA

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    1. Quando diciamo che il Cammino viene dal demonio intendiamo proprio questo. Cioè che estirpa dalle anime - per quanto possibile - le ultime possibilità di convertirsi, trasformandole in idolatria (kikolatria, carmenlatria, camminolatria: il sacro Tripode neocatecumenale), sotto le ipocrite spoglie di una "riscoperta del battesimo primi cristiani origini cristiane fede adulta eccetera eccetera".

      Ricordiamo ai cattolici che leggessero questo blog per la prima volta, che i Pontefici - in un atteggiamento paterno talvolta incomprensibile - si sono sforzati di trasformare il Cammino in ciò che dovrebbe essere: cioè un luogo dove coltivare la conoscenza della vera dottrina cattolica, dove vivere la sana liturgia cattolica, dove praticare le virtù cristiane secondo il Signore anziché secondo il signor Kiko.

      Per esempio quarant'anni fa (10 febbraio 1983) Giovanni Paolo II ammoniva severamente i kikolatri dicendo loro:

      «Celebrate l’Eucaristia e, soprattutto, la Pasqua, con vera pietà, con grande dignità, con amore per i riti liturgici della Chiesa, con esatta osservanza delle norme stabilite dalla competente autorità, con volontà di comunione con tutti i fratelli».

      Sappiamo bene che tantissime "esortazioni" del Papa sono in realtà rimproveri severi, espressi in modo "gentile" per non far infuriare i destinatari più suscettibili.

      Il Papa comandava dunque ai kikos di celebrare «con vera pietà» anziché con falsa pietà (spettacolarismo neocatecumenale); comandava di celebrare «con grande dignità» anziché senza alcuna dignità (infantilismo neocatecumenale: girotondino imbecille, sgrattugiata di chitarrelle, canzonette urlate, scenografia kikizzatissima, eccetera); comandava di celebrare «con amore per i riti liturgici della Chiesa» anziché con disprezzo per i riti liturgici della Chiesa e con gli strafalcioni inventati da Kiko e Carmen che non sono liturgici; comandava di celebrare «con esatta osservanza delle norme» anziché con arrogante sprezzo delle norme valide per tutta la Chiesa; comandava di celebrare «con volontà di comunione con tutti i fratelli» anziché con volontà di comunione solo con Kiko e i suoi adepti, sentendosi superiori a tutti i fratelli che non idolatrano il tripode Kiko-Carmen-Cammino.

      I fratelli del Cammino, dall'alto della loro arroganza-ignoranza-ipocrisia, citano arbitrariamente la lettera "Ogniqualvolta" (30 agosto 1990) scritta dall'oliatissimo Cordes e sulla quale la firma di Giovanni Paolo II venne letteralmente estorta dopo un lauto pasto in cui il vino scorse a fiumi. L'Osservatore Romano si rifiutò di pubblicarla; negli Acta Apostolicae Sedis, non potendo negare la firma del Papa né ammettere le circostanze in cui fu estorta, la lettera venne pubblicata con una nota che spiegava che la mens del Santo Padre era di «incoraggiare» ma non di «vincolare» i vescovi. Ciononostante i kikos, grandissimi amici della menzogna e del Padre della Menzogna, affissero la lettera in tutte le parrocchie dove avevano messo piede, riuscendo così ad azzittire pressoché tutti i parroci ostili. Il Cammino si fa strada con gli inganni e le menzogne, e persino truffe ai danni del Papa.

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    2. Sempre il 10 febbraio 1983 Giovanni Paolo II continuò il rimprovero ai neocatecumenali dicendo: «Le leggi sono munifico dono di Dio e la loro osservanza è vera sapienza. Il diritto della Chiesa è un mezzo, un ausilio e anche un presidio per mantenersi in comunione col Signore. Pertanto le norme giuridiche, come anche quelle liturgiche, vanno osservate senza negligenze e senza omissioni».

      Chiaro il concetto? I neocatecumenali furbescamente insinuavano che l'ubbidienza alle leggi di Dio e della Chiesa sarebbe stata la negazione dello Spirito e della sapienza, e il Papa invece disse chiaramente che era il contrario. Kiko e Carmen blateravano che per portare novità nella Chiesa occorreva trasgredire le regole, e Giovanni Paolo II li ha smentiti. Kiko e Carmen vedevano il diritto ecclesiastico come un ostacolo all'espansione del Cammino (per loro "evangelizzazione" significava solo "crescita del Cammino": che bugiardi, che viscidi mentitori!), e Giovanni PaolO II ha smentito Kiko, Carmen e i loro adoratori.

      E ha rincarato la dose dicendo che «le norme giuridiche, come anche quelle liturgiche, vanno osservate senza negligenze e senza omissioni».

      I cari fratelli del Cammino menzionano continuamente Giovanni Paolo II ma "stranamente" dimenticano sempre queste espressioni che Giovanni Paolo II ha rivolto loro. Citano solo quei paterni abbracci - perché sono le uniche cose comodamente citabili dalla propaganda kikiana - addirittura mistificando il contesto (per esempio: quando il Papa invita ad «evangelizzare», sta invitando ad evangelizzare secondo la Chiesa, non sta mica invitando a "far crescere il Cammino").

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  8. Il Cammino si condanna da solo con questa storia del “è troppo presto per” “ci vuol tempo per”… ecc. ...Fino alla dichiarazione coult: “Non abbiamo fretta, fare cristiani adulti è una cosa seria!
    (N.B. = per questi è tutto un FARE! Che incubo!) Se ci vorranno 10 anni? 10 anni. 30/40 o anche 50? Ne impiegheremo 50….
    N.B. = ECCO CHE KIKO SI E’ “FATTO” DA SOLO UN’ASSICURAZIONE SULLA VITA, IL FURBACCHIONE CAPO DI UNA COMBRICCOLA DI FURBASTRI COME LUI).

    Ingannarono Giovanni Paolo II il quale, a ragione, rimase sgomento, lui che pensava che il Cammino Neocatecumenale durasse due o tre anni, quando si sentì dire da Kiko candidamente che il Cammino ne richiedeva 7. Al papa già questo sembrò uno sproposito. 7, ripeto 7 anni di neo-catecumenato sono troppi davvero.
    (N.B. = Ma cosa direbbe il Papa Santo oggi che abbiamo tutti sotto i nostri occhi che nel cammino ci resti 30/40/50 anni? Magari per finirlo ne hai impiegati al massimo 32 o 35 – ci sono casi così, con le millemila fusioni – ma son 50 gli anni trascorsi e, oramai, ti è chiaro che dal Cammino non potrai mai più venirne fuori. La tua comunità si estinguerà solo per fine naturale – estinzione dei membri – e per nessun altro motivo – qui vediamo come, nella divina economia, che l’uomo sia “mortale” a volte è di per sé una salvezza!).
    ……..

    RispondiElimina
  9. ……..

    Ma poi, ci chiediamo, e una volta finito? Ecco che non finisce mai! E Kiko ha escogitato la “formazione permanente” che ha ficcato pure negli Statuti.

    Ma prevengo gli asini raglianti dicendo che vadano a rileggere a proposito cosa è scritto: il ruolo del catechista CHE ANCHE DURANTE IL PERCORSO E’ SOTTOPOSTO GERARCHICAMENTE E SOSTANZIALMENTE IN TUTTO AL PARROCO E AL VESCOVO si attenua ulteriormente, regredendo a un “mantenersi a disposizione” per questa fantomatica e opinabile, in ogni caso EVENTUALE “formazione permanente” che non significa niente.

    Voglio chiarire: se uno ha fatto un cammino di iniziazione, un percorso e lo ha completato (come chi dopo l’università acquista il titolo accademico, mutatis mutandis) ha conseguito la preparazione necessaria per proseguire con i suoi piedi, se no cosa ha studiato a fare? Al massimo dopo potrà prendere una specializzazione, un dottorato… ma il Professore non sarà più professore come prima, ma collega comunque. E’ tutto lo scenario che cambia.

    Nel cammino il catechista è sempre catechista e tu non conti una benemerita cippa. Mai.
    Il cammino condanna ad un eterno infantilismo: i neocatecumeni restano neocatecumeni tutta la vita (sì, anche quando il neo-catecumenato è strafinito si dovranno chiamare sempre E A RAGIONE neo-catecumeni, questo titolo nessuno glielo leverà mai; loro resteranno infanti per sempre (neofiti mai e tanto meno “adulti nella fede”, che se no non dovrebbero obbedienza più ai loro “formatori”) e i kikatekisti, che sono nati GIA’ adulti, saranno adulti per sempre.
    ……..

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    1. Bene, bene, anche qui si parla di asini raglianti, dove l'abbiamo sentito?

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    2. Ma fai questi continui appunti didascalici o puramente lessicali per darci conferma che anche oggi ci hai letto o ci stai leggendo?

      Una specie di: "Presente!" Alzando la manina, come a scuola....

      Ma che simpatico che sei! Oramai se non scrivessi iù ci mancheresti pure.
      Che cosa è mai l'abitudine!?!

      Pax

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    3. Leggo tutto quello che scrivete sul blog riguardo il Cammino, articoli seri, faceti, barzellette, amenità tipo FungKu, poesie (sic!), acronimi, sillogismi, ricette di carmen in spagnolo maccheronico, ecc.. ecc...ecc... Dove lo trovo un altro blog cos'ì?

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  10. ……..

    Ora vi chiedo: che futuro ha una società organizzata in un simile modo? (Infatti nel cammino non c’è alcun ricambio generazionale)... N E S S U N O.

    Siamo vicini al giorno in cui vedremo la fine di questo mostro che si distruggerà da solo. Questione di tempo e dobbiamo avere solo un altro po' di pazienza. Pensando a quanti danni continua a fare alle persone, siano esse consapevoli (molto o poco) o inconsapevoli e ingenue del tutto! Danni in quantità…

    Intanto mi son persa. Per ora vi lascio queste considerazioni e dopo tiro le fila…

    Pax

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    1. Epiteti del blog Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale

      N.B. E' solo una bozza, non esaustiva; per essere tale bisognerebbe leggere tutti i commenti del blog dal 2006 a oggi. Avete 25 anni di tempo per farlo?

      Epiteti classici : pasqualoni, cretineocatecumenali, asini raglianti e loro varianti
      Epiteto estemporanei : sturmtruppen, falsi, ipocriti, mentitori che sanno di mentire, bugiardi, infingardi, viscidi, eretici, protestanti, ebrei, settari, simil massoni, pedofili, boriosi, arroganti, si credono meglio degli altri, ci sono solo loro, liturgie ridicole, cialtronesche, carnevalesche, schitarrate grattugiate, balletti intorno all'altare, don Mario pesce rosso, idolatri, kikolatri, kikatechisti, kikiani, kikkoni,kikkoloni.

      Per adesso basta. vi aggionrneremo, mica è finita qui.

      Contrariis quibuslibet minime obstantibus

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    2. Inserisci pure kikkoglioni

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    3. Mi era sfuggita questa antologia. Confermo che tu qui ti diverti proprio. Hai ragione c'è bisogno di un poco di vivacità, nel cammino è tutto così palloso che non si sopporta proprio.

      Pax

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  12. FALLACIO:

    il lavaggio del cervello ti ha tolto ogni facoltà di ragionare?

    Come ti ha dettagliatamente risposto Valentina, al sacerdote è proibito comunicarsi dopo aver ditribuito la Comunione, e has anche l'obbligo di comunicarsi prima dei fedeli.
    Mai i fedeli hanno l'obbligo di comunicarsi appena ricevuto il Corpo del Signore.

    Per cui quello di comunicarsi prima dei fedeli è un obbligo del sacerdote, mentre quello di comunicarsi appena ricevuto il Corpo del Signore è un obbligo dei fedeli.

    Ma se il sacerdote disubbidisce e prima di comunicarsi distribuisce la Comunione, perché il fedele dovrebbe a sua volta disubbidire per permettere al sacerdote di comunicarsi prima (in realtà insieme) a lui?

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    1. @pietro non del cammino, altro argomento fantoccio (straw man), non c'è nessuna disubbidienza né del sacerdote né dei fedeli. Ha distribuito così anche San Giovanni Paolo II a porto San Giorgio (guardate il video) e tutti i vescovi e cardinali che hanno celebrato.
      Ps. Aggiungere "lavaggio del cervello" agli epiteti, ma per carità che non si parli di odio!
      Fallacio Burro Vinicio

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    2. Papa Giovanni Paolo II fece la comunione all'altare e la distribuì ai concelebranti. Poi fecero una cortina intorno a lui al momento della comunione dei fedeli. Fu così felice del trappolone che gli combinarono, che neppure nessun Pontefice dopo di lui volle replicare l'esperienza e papa Benedetto voleva proibire loro di celebrare una Messa di fatto piena di abusi. Addirittura per il 50esimo del Cammino Kiko non volle rischiare neppure di proporre la Messa a Papa Francesco, il quale, dopo un discorso in cui non nominò né sankiko né santacarmen, se ne andò in tutta fretta prima del TeDeum (non avendo nessuna voglia di ringraziare Dio per l'esistenza del CN).

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    3. E poi @valentina, nell'88 sarebbe stato gabbato Papa Giovanni Paolo II, con tutti i suoi cerimonieri e non è uscita una riga su una sola testata giornalistica? E del gomblotto se ne è accorto il blog 30 anni dopo?
      Fallacio Burro Vinicio

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    4. Possiamo sperare che ci sia un altro Vatileaks che sveli i documenti riservati dell'epoca, oltre a quello che ha rivelato la trappola, sventata da Burke, per far approvare i riti neocatecumenali.

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    5. Fallacio Burro Vinicio

      Pensaci bene prima di dire menzogne tanto grosse pensando che nessuno possa smentirti. Le cose andarono precisamente come ti ha descritto Valentina, io c'ero. E tu lo sai meglio di noi. Ma diciamo che ci provi che potrebbe pure andarti bene. (Tipica strategia neocatecumenale)
      Fecero un gioco a metà: provarono a convincere il Papa e i cerimonieri a concedere qualcosa in più nella direzione delle loro consegne. Non ci riuscirono più di come poi fu celebrato. Allora cercarono di minimizzare, perchè apparisse evidente il meno possibile che il Papa non avrebbe celebrato secondo i loro desiderata. Da una parte fecero come una cortina intorno al Papa (come dice Valentina) perchè vedesse e non vedesse; dall'altra cantarono vittoria coi fratelli mezzi attoniti dicendo come tu hai scritto oggi: "Il Papa ha celebrato a modo nostro... ha fatto tutto come lo facciamo noi"...
      Ok? E questa è la parola che è passata. Tanto vale il verbo dei catechisiti. Vale più aver detto "Il ciuccio vola" che se il ciuccio vola veramente!
      Capito?

      Poi non so com'è che quando si parla con voi si arriva sempre a parlare di asini e famiglia.

      Pax

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    6. E quindi @Pax, questa cosa accaduta al Papa, la persona "più pubblica" della regina Elisabetta, del presidente della repubblica, o del presidente degli stati uniti, insieme ai suoi cerimonieri... Non è mai trapelata alla stampa in oltre 35 anni. Nessun giornalista è venuto a conoscenza di questa storia e solo voi del blog la conoscete. Complimenti per la fantasia.
      Fallacio Burro Vinicio

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    7. Ma chi avrebbe dovuto raccontarlo alla stampa? Secondo te a quella Messa neocatecumenale hanno invitato i giornalisti, i vaticanisti? Chi avrebbe dovuto spifferare la cosa ai giornali?
      Chi ne ha parlato sono solo stati i soliti neocatecumenali, di quella Messa, per vantarsi a destra e a manca, naturalente senza scendere nei particolari: non certo il seguito del Papa o il Pontefice stesso.
      A questa tua osservazione ho già risposto: c'è già stato un Vatileaks che ha svelato uno dei tanti trappoloni neocatecumenali per fortuna andato a vuoto per l'intervento del cardinal Burke. Può essere che in futuro verremo a sapere gli sviluppi anche di questa (sporca) vicenda.

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    8. FAV è proprio coerente : scrive, ma perchè scrive? Qual'è il suo fine? Chi lo scopre, se del Cammino, avrà uno sconto del 3% sulla decima, per gli altri una copia omaggio del nostro futuro libro sugli epiteti.

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    9. Ci spiegate nel dettaglio la storia dei trappoloni del Cammino, e come il card. Burke li avrebbe sventati?

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    10. Clicca sul link Vatileaks del mio commento sopra, delle 16:08

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  13. Mi domando e scrivo :

    Ma Kiko Arguello chi lo ha formato?
    Chi sono i suoi catechisti?
    Che percorso ha fatto, se già da ragazzotto ha fondato il suo CN?
    Dove sono i 30/40/50 anni di "svezzamento controllato" per essere portato alla vera Fede?
    Chi ha scrutinato Kiko Arguello?
    Cosa ha donato Kiko al "segno" del secondo passaggio?
    A chi ha pagato 30/40/50 anni di " decima"?
    Chi ha deciso che Kiko Arguello sia "primo catechista a vita"?
    Perché Kiko Arguello non può ritirarsi?
    Perché non è possibile fare come la comunità di Bose ed eleggere un nuovo "presidente"?
    Perché, tutto quello che rigurda il CN deve essere "segreto"?
    Perché, tutto quello che riguarda il CN è a "porte chiuse"?
    Perché la dottrina della Chiesa è pubblica mentre quella del CN è segreta?
    Perché la liturgia del CN è diversa da quella della Chiesa?
    I camminanti sono consapevoli di questa diversità?
    Qualcuno dei camminanti che ci segue sul blog, si è MAI posto queste domande?

    Qualche camminante, che ci segue da anni, ha mai risposto a queste domande?

    LUCA

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    1. Aggiungo: e perché proprio in piccole comunità vi dividono? Perché non catechizzare in uno spazio pubblico, ad accesso libero?

      Perché così avete intorno quattro mura, un soffitto, un pavimento ed una porta chiusa. Una bella scatola per contenere il segreto ed impedirvi di porre domande, magari tra di voi, fosse mai che qualcuno sappia rispondere ed i catechisti non possano controllarlo.

      Canti a ripetizione, divieto di domandare, obbligo di esprimervi, altro che "il nuovo profeta ispirato, venuto a rinnovare la chiesa". Quello è un novello Osho, ma non la parodia. Un imitatore delle sette americane di fine anni 60.

      Ma li avete visti i primi secondi di questo video? Un oratore stentoreo che gioca a fare il prete, con la stola nera, e non sa manco lui cosa deve dire. E ci fa pure lo scemo.

      A. Non.

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  14. In 30 anni di cammino non sono mai stato invitato a cercare la comunione con la chiesa , anzi ! A differenziarmi il più possibile se è questa la novità del cammino dico , no grazie . Io amo la chiesa e io cammino mi ha fatto sentire lontano per tanti anni . Qualsiasi esperienza del cammino veniva sempre prima di tutto , anche in occasione della Pentecoste invitati più volte dai focolarini fare una veglia in parrocchia insieme ad altre realtà altri gruppi , mai e poi mai andati . ,Esisteva solo e sempre la nostra comunità la nostra eucarestia la nostra veglia la nostra parola. Qualcuno la chiama comunione ma non sa neanche cosa sia la comunione . Un vescovo in passato mi ha detto che i neocatecumenali non voglio e entrare nella chiesa ma vogliono che sia la chiesa a entrare dentro la loro realtà ....

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    1. Ma perchè il resto della Chiesa sarebbe più Chiesa del Cammino?Io le veglie di Pentecoste le ho fatte sempre in parrocchia e mi sono sempre integrato nella parrocchia.Ma poi la parrocchia in generale cosa da?Quello che si riceve nel Cammino, lo riceviamo nella parrocchia?Secondo me in molti casi non lo si riceve.I neocatecumenali non hanno bisogno di entrare nella Chiesa, perchè già ci sono, quindi quel Vescovo ha detto una sciocchezza.

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    2. @anonimo
      "In parrocchia cosa si riceve"

      In qualunque parrocchia puoi entrare e trovare il Signore nel Tabernacolo e per Lui un atto di amore al Sacramento vale più di ogni cosa.

      Poi se vuoi ti faccio un elenco di quello che puoi trovare nella mia parrocchia, ma è solo un esempio: AGESCI, coro, servizio civile, cooperatori salesiani, ex allievi, oratorio, campi estivi,corsi prematrimoniali e attività varie, oltre che una scuola paritaria

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    3. Ma che vuoi ricevere tu anonimo? medaglie di partecipazione, banchetti (agapi) o la spilla del passo della palma? E queste cose ti danno piu fede? certo ti daranno un senso di appartenenza a un gruppo e una piccola gioia terrena, ma la chiesa offre molto di piu che piccole gioie terrene...ma il problema e che tu disprezzi la chiesa quella fondata da Gesu.

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    4. Ecco un esempio lampante della validità del metodo neocatecumenale, della sua efficacia e degli splendidi risultati che consegue nel formare le persone:
      l'Anonimo 24 maggio 2021 15:46 in carne ed ossa e testimonianza resa.

      Ma smettetela! Presuntuosi, arroganti... "Quello che ricevete dal Cammino e quello che ricevete dal Cammino..." Ma fatela finita!
      E poi faresti bene a riflettere sulle parole di quel Vescovo che non è il solo a pensarlo, magari solo uno dei pochi che lo dice pure. Purtroppo pensano di potervi tenere a bada. Dovrebbero cacciarvi via a pedate, dovrebbero.

      Pax

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  15. Grazie Valentina di questo post. Le poche parole dell'iniziatore kiko sono sufficienti a mettere in luce tutta la boria, superbia, ambiguità che lo caratterizzano. Intanto nell’uso del noi, evidentemente per riferirsi a se stesso, visto che poi parla del Buon Pastore, implicitamente paragonando se stesso a Gesù Cristo. L’oggetto dell’azione di apparente “nuova cristianizzazione” o “riscoperta” del battesimo nelle prime due righe non è invece esplicitato, come una massa indistinta di pecoroni, quasi incapaci di pensare con la propria mente. Alla terza riga leggiamo “la gente”, un sostantivo collettivo che si riferisce anch’esso a una massa indistinta di persone. E poi la presunzione di sapere, lui, un pittorucolo senza né arte né parte, senza nessun amore per nessuno, tano meno per i poveri (e basta ricordare come prendeva a calci i suoi poveri allievi all’accademia di arte di Madrid e come prende a male parole chi osa fare domande o obiezioni o chi non ha pedigree o protettori potenti come quel povero seminarista africano a Porto San Giorgio; e basta ricordare come invitavano dei missionari in paesi poveri dell’Africa a non curarsi dei poveri, nemmeno dei bambini orfani che soffrivano l fame, ma di lasciarli morire nei pozzi), la presunzione di sapere, dicevo, quello che gli altri pensano e credono, quello che è bene per chi ha accettato di entrare in comunità perché genuinamente convinto della bontà di questo cammino. Ma come si permette? Chi pensa di essere? Ha ragione chi dice che il guaio è proprio di chi lo prende a ridere, e non capisce la gravità delle sue parole e il tipo di azioni che sta dietro ad esse. Ha ragione Pax a dire che non bisogna stancarsi di rivelare la vera natura del cammino neocatecumenale. E non è affatto vero che le persone scappano se si parla di rosario o delle apparizioni di Fatima. Le persone scappano quando vedono la falsità, quando vedono che tu predichi agli altri di fare una cosa (ad esempio lasciare i propri beni) e tu invece ne fai un’altra (ad esempio tenerti i tuoi beni, ma si potrebbero fare molti altri esempi). Quando capiscono che nel cammino non c’è nessun amore all’altro, tanto meno nei catechisti.

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    1. Ti ringrazio, ma devo dire che basta riportare ciò che dice Kiko, non occorre neppure commentarlo perché di commenta da sè!
      Fai bene a ricordare che pure il comportamento di queste persone li qualifica e li descrive: rozzi, maleducati e indifferenti alle debolezze altrui, pieni di sé e mistificatori.

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    2. rozzi, maleducati, indifferenti alle debolezze altrui, pieni di se, mistificatori : cinque epiteti in due righe....

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  16. "Infine Papa Francesco ha ribadito che il carisma dei neocatecumenali “È UN GRANDE DONO DI DIO PER LA CHIESA DEL NOSTRO TEMPO”. E ha concluso: “Ringraziamo il Signore per questi cinquant’anni. E guardando alla sua amorevole fedeltà, non perdete mai la fiducia: Egli vi custodirà, spronandovi al tempo stesso ad andare, come discepoli amati, verso tutti i popoli, con umile semplicità. Vi accompagno e vi incoraggio: andate avanti! E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Grazie!”."
    Avvenire, 5 maggio 2018.

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    1. Formidabile il discorso di papa Francesco, tagliato e cucito su misura addosso ai neocatecumenali. Se solo fossero in grado di ascoltare e di recepire!
      Ne riporto i punti salienti:
      "Ecco, dopo cinquant’anni di Cammino sarebbe bello che ciascuno di voi dicesse: Grazie, Signore, perché mi hai davvero liberato; perché nella Chiesa ho trovato la mia famiglia
      Egli invia: “Andate”. Non usa mezze misure. Non autorizza trasferte ridotte o viaggi rimborsati.
      Solo una Chiesa svincolata da potere e denaro, libera da trionfalismi e clericalismi testimonia in modo credibile che Cristo libera l’uomo.
      E chi, per suo amore, impara a rinunciare alle cose che passano, abbraccia questo grande tesoro: la libertà. Non resta più imbrigliato nei propri attaccamenti, che sempre reclamano qualcosa di più ma non danno mai la pace.
      Pienamente missionario non è chi va da solo, ma chi cammina insieme. Camminare insieme è un’arte da imparare sempre, ogni giorno. Bisogna stare attenti, ad esempio, a non dettare il passo agli altri. Occorre piuttosto accompagnare e attendere, ricordando che il cammino dell’altro non è identico al mio.
      Si va avanti insieme, senza isolarsi e senza imporre il proprio senso di marcia; si va avanti uniti, come Chiesa, coi Pastori, con tutti i fratelli, senza fughe in avanti e senza lamentarsi di chi ha il passo più lento.
      Ed è bene farlo personalmente, con cura e rispetto per il cammino di ciascuno e senza forzare la crescita di nessuno, perché la risposta a Dio matura solo nella libertà autentica e sincera.
      Gesù risorto dice: «Fate discepoli». Ecco la missione. Non dice: conquistate, occupate.
      Missione è tornare discepoli con i nuovi discepoli di Gesù. È riscoprirsi parte di una Chiesa che è discepola.
      Amate le diverse culture dei popoli, senza applicare modelli prestabiliti. Non partite dalle teorie e dagli schemi, ma dalle situazioni concrete: sarà così lo Spirito a plasmare l’annuncio secondo i suoi tempi e i suoi modi."

      Unità con la Chiesa, rispetto del cammino di ciascuno, rispetto della cultura altrui: esattamente le tre tirate d'orecchio riproposte dopo quasi 5 anni.
      È evidente che il Cammino, da allora, non è cambiato, non ha ascoltato e non si è adeguato al modello di evangelizzazione proposto dal Papa e dalla Chiesa.

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    2. @valentina, è solo la vostra malizia e l'odio inconscio che avete verso il cammino che vi fa leggere le cose al contrario e con il punto di vista vostro. Non si capisce per quale motivo, se secondo voi il Papa ce l'ha con il Cammino, non si riferisca chiaramente contro il Cammino. Siete sempre voi a darne una lettura diversa. Che strano... Tutti vedono il bello dai discorsi del Papa, voi vedete solo marcio. Il Papa con tante realtà non ha avuto problemi a dirne quattro, ma guarda caso verso il cammino vedete marcio solo voi. Il Papa al 50 imo ha fatto uno dei più bei discorsi che siano stati fatti al Cammino, ma voi li vedete sempre con una accezione negativa. Come le famose "presunte" tirate d'orecchi, il Papa qualche giorno dopo smentì di riferirsi al Cammino, ma disse che era un discorso generale rivolto a tutti i movimenti e alla Chiesa.
      Fallacio Burro Vinicio

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    3. Papa Francesco fece un bel discorso e non per nulla fece quelle raccomandazioni, che sicuramente non valgono solo per il Cammino, ma non c'è dubbio che siano state pensate e 'tagliate' su misura proprio per i neocatecumenali.
      Sono state ascoltate? Mai nessuno ha detto in comunità che qualcosa sarebbe cambiato seguendo i suggerimenti del Pontefice, lo sappiamo per certo. E, stranamente, Kiko non parla più nemmeno di lui. Nell'ultimo annuncio ne parla don Pezzi per attribuirgli la teoria del Grande Reset.
      Comunque il Cammino è come un ragazzo che dice: mio padre mi approva, gli vado bene così come sono. E il padre gli ha appena detto: sei un bel ragazzo, simpatico, carino: dovresti solo studiare per non farti bocciare, non rubacchiare nei supermercati e smettere di farti le canne.

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    4. Infatti vi ha detto chiaramente di RISPETTARE chi esce dal cammino e sceglie altri percorsi cattolici.
      TE NE SEI DIMENTICATO FORSE?
      infatti vi ha detto di RISPETTARE le culture nelle quali andate ad "evangelizzare".
      TE NE SEI DIMENTICATO FORSE?
      Infatti vi ha detto che PER AMORE DELL'UNITA' dovete rinunciare a qualcosa del vostro percorso.
      TE NE SEI DIMENTICATO FORSE?
      Sai qual è la verità, caro Fallacio? E ' che voi i discorsi dei PApi li ascoltate quando vi fanno comodo...altrimenti sono cose che "dovevano dire".

      Poi se un giorno Papa Francesco dice che è sbagliato fare FIGLI COME CONIGLI gli unici che "se la sono sentita" siete stati voi...chissà come mai?
      Chissà come mai Papa Francesco non vi vuole più vedere neppure dipinti...
      Chissà perchè Kiko non lo cita da un mare di tempo neppure per sbaglio...

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    5. @alect, a proposito di figli come conigli...

      <>

      Fallacio Burro Vinicio

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    6. @alect, a proposito di figli come conigli...

      Quando è passato vicino a me ho gridato: Papa Francesco siamo del Cammino Neocatecumenale e stiamo pellegrinando a Roma e Loreto!

      Si è fermato e mi ha detto: “questa è una benedizione!”, e si è avvicinato a noi. Gli ho chiesto di benedire il piccolo Santiago di 5 mesi che avevo in braccio, mi ha chiesto che numero era, e gli ho detto: “l’ottavo, Padre”. Mi ha risposto: “l’ottavo? Voi siete la speranza dell’inverno demografico che sta vivendo l’Europa. Coraggio! E ti dico una cosa: ai bambini bisogna educarli alla fede, non educarli con stupidaggini e chiacchiere, siate sempre fermi nella fede. Sai, oggi nella società italiana è di moda comprarsi un cane e educarlo, per cercare in lui l’affetto, lo educano secondo l’affetto che ognuno desidera; non sono disposti a morire e non sanno che morire per i figli è trovare la vita e la vita è avere Cristo”.

      “Coraggio (ci ha ripetuto), siete del Cammino Neocatecumenale, questa speranza di cui ha bisogno l’Europa di oggi, perché questa società di oggi… che sarà di lei domani? chi si prenderà cura dei cani? No! Quanta sofferenza per non dare la vita. Molto coraggio, siete coraggiosi in questo mondo dove avete tutto contro, confidate sempre in Cristo! Camminate sempre!

      Tutta la conversazione è stata molto intima e affettuosa. Il Papa mi parlava molto tranquillo e lentamente e mi trasmetteva una pace che insieme all’emozione del momento è stata per me un sigillo; in quel momento gli ho detto: “Padre, lì stanno le madri ma non le lascia passare la polizia”. Il Santo Padre molto attento e affettuoso mi ha detto: “come? queste madri coraggiose dove stanno? sono disposte a partorire otto volte e non le lasciano passare?”.

      Mi ha guardato e gli ho indicato il posto, ha alzato le mani e ha gridato al poliziotto: “fate passare queste madri coraggiose, che non facciano caso alla polizia…”.

      Fallacio Burro Vinicio

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    7. ?? NOn ho capito. Spiegati meglio. Cmq si sa cosa pensa Papa Francesco: i figli bisogna anche CRESCERLI perchè Dio ti dà la RESPONSABILITA' di farlo

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    8. @alect, a proposito di figli come conigli...

      <>

      Fallacio Burro Vinicio

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    9. Questa storia l'ho già sentita....e non aggiungo altro.

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    10. @fallacio
      Ma che bella storiella!
      Peccato che è altamente probabile che tutto il discorso di Papa Francesco sia in realtà una invenzione. Primo perché non è la prima volta che lo fate (se vuoi ti cito qlc esempio) e poi perché me lo immagino proprio Papa Francesco che passa,si ferma e fa tutta sta tirata con tipico linguaggio kikiano.

      Ma non vi vergognate di mettergli in bocca certe cose? A questo siete ridotti?

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    11. @mav
      Nono AGGIUNGI! Questa gente va sputtanata come merita

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    12. @alect, certo e anche questa "storiella" fa parte del grande gooomblotto alle spalle dei Papi...
      Fallacio Burro Vinicio

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    13. "Siamo Juan Manuel e Cinta, responsabili della quarta comunità neocatecumenale della parrocchia di Ntra. Sra. de la O de Chipiona," la lettera era firmata, tutto verificabile.
      Fallacio Burro Vinicio

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    14. No, fa parte della vostra faccia di bronzo! Andiamo,Fallacio! Tutti sanno come parla Papa Francesco. Ora mi vuoi dire che si è fermato in mezzo alla strada ed ha fatto tutto sto pippotto che sembra uscito dalla bocca di Kiko Arguello ( ci sono praticamente tutti i suoi cliché)
      Il punto è che voi VE LA CANTATE E VE LA SUONATE DA SOLI.
      E se non c'è niente da suonare..vi inventate la canzone e dite che la suonano gli altri.

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    15. Amico mio..il massimo che il Papà può avergli detto saranno state due parole contate e generiche. Il punto è che raccontate BALLE con una facilità impressionante.
      Quando fu eletto Papa Francesco Kiko subito a dire: "lui ci conosce" e poi per i due anni successivi alle udienze si presentava con i cartelli esplicativi e diceva: " gli dobbiamo spiegare chi siamo perché non ci conosce". E la vogliamo ricordare la storiella dei responsabili dell'Argentina che lo avevano incontrato all'aeroporto prima che partisse per il conclave? E ce lo vogliamo ricordare quando i tuoi fratellini camminanti giuravano e spergiuravano che sarebbe venuto a celebrare la VOSTRA messa a Porto San Giorgio?
      Sai come si chiamano quelli come voi dalle mie parti? MINCHIATARI!

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    16. @alect, la tua incredulità e odio verso i "minkiatari", "fratellini", conta balle, ecc... ha solo un nome: neocatecumenofobia.
      Fallacio Burro Vinicio

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    17. @FAV

      https://www.youtube.com/watch?v=StkSV1aAEBc

      Mi ricordavo bene la "storiella" è contenuta nell'annuncio di Quaresima 2019, Ascension ne legge uno stralcio ed è fornita in allegato
      nel mamotreto. Unica nota, sia i diretti interessati che i destinatari della lettera sono di ligua spagnola e la lettera viene allegata tradotta in italiano, con una rilegatura formalissima, non sembra proprio una lettera di un catecumeno al suo catechista, e manca soprattutto il sugello finale "la pace" prima di ogni qualsiasi firma che è presente in tutti i messaggi tra cnc ( e figuratevi verso l'alto )
      Tutto questo per dire cosa....che ne io e ne te c'eravamo...

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    18. Se vuoi ti faccio l'elenco di tutte le balle che sono state scritte qui e altrove per autogiustificare le vostre assurde pratiche. Ci vorrebbe un volume dell'enciclopedia.
      Caro mio, io non ho paura di voi mentecatti, ma dei DANNI CHE FATE

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  18. FALLACIO:

    nessun odio. Al contrario: presuppongo il cervello lavato proprio per non presupporre la mala fede.

    Tu sai bene che la liturgia del Cammino si svolge contravvenendo alle norme del Messale, ma quando ti ho proposto per una volta di comunicarti col Corpo del Signore appena ricevuto, allora diventi legalista: per la Comunione si aspetta il via perché il sacerdote DEVE comunicarsi prima!
    Il tuo è un trasformismo allucinante che mi spiego o con la mala fede, e non voglio, o con un condizionamento a difendere il Cammino.

    Per quanto riguarda la celebrazione con Giovanni Paolo II, due considerazioni.

    1) Il Papa è il legiferatore supremo e se quello che concede al momento non assume significati teologici strani, come il fatto che la Messa è soprattutto un banchetto, mentre invece è soprattutto il Sacrificio di Cristo, può farlo. Ma finita la Messa col Papa, vale il Messale. Anche perché probabilmente il Papa è stato messo davanti al fatto compiuto, per cui, non potendo interrompere la Messa, la sua è stata un concessione "estorta" e non voluta. Per cui a maggior ragione non vale come norma definitiva.
    In ogni caso è stata una concessione che non si ripeterà più, né sotto Giovanni Paolo II né sotto gli altri Papi.

    2) Il Papa ha fatto delle concessioni al Cammino perché lo voleva cattolicizzare. Al Cammino infatti tutto si può rimproverare fuorché lo zelo, un po' come ai TdG.
    Il Papa era ben disposto, ma penso sia rimasto deluso, infatti finché è rimasto in vita il Cammino non è stato approvato.
    Lui evidentemente voleva approvare un Cammino cattolico e ubbidiente e invece si è accorto che non lo era.
    Fatto sta che se dalla lettera ogniqualvolta alla sua morte (17 anni di distanza) il Cammino non è stato approvato, un motivo ci sarà stato.

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    1. Dimenticavo:

      3) Non necessariamente tutto quello che fa il Papa è una concessione lecita e da seguire, se non corrisponde alla verità della fede. Ad esempio Papa Francesco ha venerato e fatto venerare la Pachamama.
      Io non lo farò mai nemmeno se me lo ordinasse, sicuro di ubbidire al ministero petrino che incarna, che è quello di promuovere e difendere la fede.

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    2. @FALLACIO
      Ebbasta con sta storia. Anche se ve l'avesse permesso (si fa per dire) una volta, NON MI RISULTA che successivamente vi abbiano dato deleghe speciali. Dacci un taglio: durante la messa fate quello che Kiko dice, non quello che dice la Chiesa. Evidentemente Kiko pensa di saperne più della Chiesa. E questo mi basta per capire che tipo sia.

      Detto questo, carissimo... E' ILLECITO PRENDERE LA COMUNIONE TUTTI INSIEME.
      Vi avevano dato una concessione: di ricevere la comunione al vostro posto. Solo che, nella CHIESA CATTOLICA quando si riceve la comunione AUTOMATICAMENTE la si consuma. Il contrario E' VIETATO.
      Voi però m che vi pensate più furbi, che avete fatto? Avete istituito la PAGLIACCIATA del "manducare" dopo. Quindi prendete la comunione in piedi, VI SEDETE e POI la prendete TUTTI INSIEME. La qual cosa, caro Fallacio, NON SI PUO' FARE! E non perchè lo dico io, ma perchè lo dice la Chiesa.

      Per la Chiesa l'incontro con Dio è PERSONALE.

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  19. L'Anonimo delle 10:10 ha involontariamente introdotto la testimonianza che mi accingo a raccontare, andando preventivamente a confermare quanto espongo.

    Mi ritrovai ad una convivenza brulicante di comunità, presieduta da un'équipe costituita da due catechisti ed un sacerdote esageratamente taciturno. I partecipanti erano chiassosi e scomposti, dediti, nei momenti di pausa, al fumo di sigaretta e al bicchierino alcolico rigenerante. Il vociare era insistente e consisteva perlopiù in accuse sferzanti dirette a danneggiare i più fragili. Questi ultimi erano perennemente da soli. Essendo i più timidi e sensibili non erano ritenuti degni di ambire ad un ruolo di responsabilità nel contesto o di rivolgersi in tono confidenziale ad un componente di "grado maggiore", pertanto venivano scartati dai 'fratelli' e massacrati dai catechisti. Durante gli intervalli tra le varie catechesi, questi poveretti si eclissavano oppure si rannicchiavano in un angolino della sala di attesa dell'albergo o dello spazio esterno con una Bibbia, facendo finta di pregare per non dover fronteggiare quella realtà così spiacevole.
    Poi vi erano gli entusiasti, i personaggi più frivoli e rumorosi che imbracciavano la chitarra e cantavano a squarciagola i canti kikiani disturbando la quiete dei clienti esterni alla setta.
    Ebbene, in questo clima caotico e a tratti inquietante mi disposi in un posticino tranquillo poco distante dall'entrata dall'hotel con il mio rosario. Mi misi a sgranarlo pregando per come mi riusciva. D'improvviso giunse il catechista padrone, così definito a causa delle maniere brusche che esercitava a discapito dei nc più sottomessi, del presbitero ed anche della moglie, che mi schernì:

    - "cosa combini?"

    - "prego no? Non si vede?"

    - " non stai pregando, stai recitando una poesia!"

    Ah, che disgrazia se gli avessi creduto! Se mi fossi fidata della sua parola - che è la parola di Kiko - avrei vissuto l'inferno!

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    1. Bell'ambientino che hai descritto. E meno male che erano in "convivenza"!
      Per il resto quel catechista è stato fortunato a non avere me davanti perchè l'avrei "scrutinato" a dovere.
      MENTECATTI.

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    2. Disonesti! Bella la conclusione ma sono troppi che invece l'inferno lo vivono purtroppo

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    3. Che ambiente squallido. Mi hai fatto rivivere certe convivenze

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    4. Grazie Rebel per questa testimonianza che mi ricorda le non poche convivenze vissute, luoghi di esclusione per eccellenza se non facevi parte del giro, se non eri figo, se venivi considerato fragile e non interessante agli occhi dei più. Della comunione neanche l'ombra. Ricordo che ogni volta tornavo da quelle convivenze con un senso di disagio, con lo spirito affranto,e spesso con un malessere vero e proprio.

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    5. @Porto
      credevo di essere l'unica a essermi sempre sentita esclusa alle convivenze, purtroppo allora il sistema è lo stesso ovunque; mi dispiace per quello che hai passato!

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    6. È vero aleCT, quel catechista meritava un sonoro calcio nel sedere (metaforico ovviamente...o forse no).

      Porto, grazie a te, riporti uno degli aspetti più rilevanti e tragici delle convivenze, vale a dire il senso di afflizione, smarrimento e depressione che coglie i nc e che si enfatizza al termine, quando il vortice di parole, pianti, canti strillati, bonghi e cembali colpiti con veemenza si esauriscono e la vita quotidiana si impone come una realtà scioccante. L'impatto è sconvolgente. Il conseguente disorientamento causa un'insoddisfazione profonda e inesorabile che travolge come un cappio soffocante. Ecco, queste sono le conseguenze di quei tre giorni di convivenza che - dicono - dovrebbero rigenerare lo spirito e concedere sapienza. Invece cagionano la morte!

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    7. Questo sentimento fa onore alla tua sensibilità Gloria. Io che sono più 'coriacea', a ragion veduta invece, dico che è una gran fortuna essere reietti, perché chi si trova a suo agio, lodato, ammirato, padrone del campo, con un proprio ruolo, da lì non ne esce più.
      Si avvera anche in questo frangente la parola evangelica: gli ultimi saranno i primi.😘

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    8. Chiarisco che per fortuna molto spesso anche chi fa la parte del leone in certi contesti, soffre per l'esclusione dei più deboli, si rende conto delle angherie subite dagli altri, non solo delle proprie difficoltà. E alla fine se ne esce. I neocatecumenali se lo bisbigliano fra loro: ma come, quel catechista o quel fratello tanto convinto, da un giorno all'altro se ne è andato? E dicono pure che 'ha perso la fede', stupendosi assai nel constatare incontrandolo in seguito che non è così, anzi, che è esattamente l'opposto!

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    9. Ancora grazie Porto, la tua testimonianza è preziosa, essa chiarisce quanto ingiusto e ignobile sia il cammino. Un sistema terribile dove i piccoli del Signore subìscono le angherie dei diavoli. D'altronde si tratta di un ambiente contrario dove sussiste un capovolgimento di prospettiva rispetto alla logica cristiana: i preferiti di dio (lettera minuta non casuale) sono i forti, i ricchi, gli avversi, i delinquenti, i volgari.
      I boss della setta (Kiko e Carmen con le loro urla isteriche e padre Mario con il suo silenzio compiacente e omertoso) hanno escluso Cristo dal cammino, pertanto, finché si rimane imprigionati nelle celle/salette non vi è opportunità di ristoro.

      Gesù: "Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro! "

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    10. @Valentina
      Ti ringrazio, io non ho mai voluto essere ammirata, mi bastava avere un minimo di considerazione, considerando anche che ero molto giovane e già avevo subito dinamiche simili a scuola. Io e altre persone che non erano del giro avevamo problemi anche solo a trovare un posto a tavola, oppure mi è capitato di essere messa in stanza con persone più grandi e che non conoscevo quasi per niente. Mi ero resa conto che se non fai parte del giro, ovvero se non sei figlia di catechisti o di famiglie del Cammino, né imparentata con uno di loro per matrimonio/fidanzamento allora difficilmente ti inseriscono e alla fine questo contribuisce all'uscita definitiva. Non c'è bisogno di aggiungere che una volta uscita quelle persone neanche ti contattano più, tranne rarissime eccezioni (nel mio caso è una mia cara amica che purtroppo viene trattata allo stesso modo ma che crede ancora nel Cammino ed è una persona molto buona), e che alcuni non mi hanno contattata neanche in occasione di un lutto importante, ma che poi hanno fatto commenti spiacevoli sulla mia situazione, ed io ancora oggi non capisco se li hanno fatti per scherzare o perché pensavano davvero quelle cose.

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    11. @Valentina
      Ti ringrazio ☺️ io sono entrata a 15 anni nel Cammino, e ho sempre sofferto questo fatto di essere esclusa solo per non essere nata nel Cammino e dopo per non essere sposata/fidanzata con uno di loro; alle convivenze io e altre persone nella stessa situazione avevamo problemi anche solo per il posto a tavola e per la disposizione delle camere (a volte sono capitate con persone più grandi con cui non avevo confidenza), e nell'ultima convivenza, in un monastero di clausura, la sera molti, compresi gli adulti, sono usciti al pub senza avvisare me ed altre persone. Tutta questa sofferenza, insieme ad altri motivi, alla fine mi ha portato ad uscire; inutile dire che apparte rarissime eccezioni, dopo che sono uscita i contatti si sono azzerati.

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    12. Rebel mi hai fatto ricordare quando durante una convivenza, mentre ero nella stanza ho iniziato a tremare e a piangere senza motivo. O il motivo c'era ma allora non lo capivo. Non mi era mai capitato prima, sentivo dentro di me una disperazione assurda.

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    13. Carissima Gloria, un abbraccio. 💖

      Il cammino è un ambiente nocivo predominato dalla prepotenza.
      Dentro la scatola magica (e oscura) del movimento si concentrano le peggiori discriminazioni esistenti.
      Mi dispiace per ciò che ti è accaduto, poiché conosco la sofferenza provocata dalla solitudine e dell'esclusione, ma tengo a rimarcare ciò che Valentina ha saggiamente espresso, poiché è pura verità: "...è una gran fortuna essere reietti, perché chi si trova a suo agio, lodato, ammirato, padrone del campo, con un proprio ruolo, da lì non ne esce più. 
      Si avvera anche in questo frangente la parola evangelica: gli ultimi saranno i primi."

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    14. @Rebel
      Ti ringrazio davvero ❤️ ora che ne sono uscita vedo tutto in modo più oggettivo e ringrazio Dio per avermi aiutato a fare questo passo importante, il che non vuol dire perdere la fede o attirarsi disgrazie, anzi ricordo ancora la prima Messa a cui sono andata dopo essere uscita dal Cammino, ho avuto la sensazione bellissima di essere amata e riaccolta dalla mia parrocchia 🙏 ora se scrivo qui è per aiutare le persone con l mia testimonianza, e prego per chi ancora non vuole riconoscere le cose negative del Cammino, o che soffre per le stesse cose che mi sono successe; non posso fare altro perché tentare il dialogo è difficile ma confido nel Signore 🙏

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    15. @anonimo
      Mi dispiace! Posso chiederti quale convivenza era? Di inizio corso oppure di un passaggio in particolare?

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    16. Grazie ragazze, e anche Porto, dei vostri esempi, vi volevo mettere i cuoricini e anche i fiori come fate voi ma ho solo gli ASCII, su questa macchina da scrivere.

      Margherite ****** E Rose @@@@@@@ Da Antiquariato FungKu.

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    17. @FunKu
      Grazie a te, i tuoi interventi sono davvero simpatici mi regalano sempre un sorriso 😃

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    18. Fortissimo questo FungKu. Purtroppo Volo d'Aquila non scrive più....

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    19. @anonimo
      O magari sono la stessa persona 😄

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    20. Ah, no. Posso ben certificare che io non sono lui! Ora lui deve solo certificare di non essere me, così avete anche il controllo incrociato.

      Fung Asino Ku. Se Vi Dicono Che So Volare, Non Ci Credete!

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    21. @Gloria, @Rebel e @FungKu (che mi fai sempre sorridere e ridere!)

      Grazie anche a voi delle vostre parole. Quello che credo che sia importante sottolineare e che mi ha colpito da quando per la prima volta mi sono avvicinato al blog è la somiglianza delle testimonianze riguardo alla tipologia di azioni e avvenimenti che si sperimentano nel cammino. Credo che anche per un osservatore esterno questo dato abbia una non piccola rilevanza. Mi spiego: se persone che non si sono mai incontrate e non si conoscono di persona, come noi, che hanno fatto il Cammino in parrocchie diverse, in città diverse, in regioni e paesi diversi, con catechisti diversi, testimoniano di aver sperimentato cose simili, vuol dire che non si tratta di singole esperienze negative dello “sfortunato” camminante, ma di modalità di azioni che scaturiscono da una impostazione generale del Cammino neocatecumenale, che sotto molti aspetti va in direzione opposta a quella della Chiesa cattolica. Dalla consumazione dell’eucaristia, alla protezione dei carnefici contemporaneamente all’isolamento delle vittime di abusi, dall’istigazione a litigare e a scagliarsi con veemenza e violenza contro il fratello e la sorella che non ci va a genio, alla richiesta di parlare di fatti intimi della propria vita e del rapporto coniugale. Dal chiamare “giudizi” e qualificarli come peccati le opinioni personali negative su fatti e persone. Dal perdono alla rovescia, che deve essere chiesto dalla vittima per aver “giudicato” chi le ha fatto del male (cioè per averne una opinione negativa), alla richiesta implicita di trascurare i propri doveri familiari a favore dei sempre crescenti impegni che richiede il Cammino. E si potrebbe continuare l’elenco molto a lungo.
      È proprio questo che ad alcuni camminanti che intervengono sul blog dà fastidio, e infatti spesso ribattono con “giustificazioni” simili, tipo “nella mia comunità non si fa così”, “da noi questo non avviene / non è mai avvenuto”, “queste affermazioni non sono vere”, ecc. ecc. ecc. Il punto è che a forza di stare nel Cammino avviene una sorta di assuefazione anche nelle menti più vivaci e (positivamente) critiche, cioè si cominciano a considerare “normali” fatti o comportamenti che tali non sono, ma che in realtà sono frutto di storture e di interpretazioni errate dell’insegnamento cristiano. Solo alcuni anni dopo aver lasciato il Cammino, grazie alla lontananza fisica e mentale e grazie soprattutto alla lettura delle esperienze di altri ex sul blog, sono riuscito a mettere a fuoco con chiarezza tutto quello che non mi tornava.
      Spesso ci si accusa di essere mossi da odio verso il Cammino, ma non è così. Conosco persone che ancora sono nel Cammino e ho provato a parlare con alcune di esse, ma mi rendo conto che parliamo due linguaggi diversi. Loro ragionano ancora in termini di “giudizio”, “grazia di stato” (che avrebbe il responsabile della comunità e capo catechista), “obbedienza ai catechisti”, “arcano”, “buon nome del Cammino”, ecc., ecc., e non si rendono conto che le ingiustizie che hanno subito e che subiscono non derivano dal “cattivo carattere” di questa o quella persona, ma dall’impostazione generale del Cammino, un’organizzazione rigidamente gerarchica, profondamente anti-cristiana in cui gli ultimi sono gli ultimi e devono solo eseguire e subire, mentre i primi sono i primi e possono comandare ed esercitare il loro potere come più aggrada loro. Queste persone (purtroppo per loro) continuano a non capire che nel cammino non avranno MAI giustizia. Infatti, ogni volta che hanno cercato giustizia e chiarezza non le hanno mai trovate, sono stati fatti “girare in tondo” e dopo anni sono ancora al punto di partenza.

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    22. @Porto,
      Ti ringrazio e condivido tutto quello che hai detto, a volte anche le parole che ci sono state rivolte sono esattamente le stesse, e per di più esistono testimonianze anche di blog esteri in cui tante cose coincidono; ed è vero, alcuni appena ti vedono criticare il Cammino iniziano subito con il discorso dell'odio, della vendetta, del giudizio, di "la tua esperienza non è quella di tutti", e il dialogo è difficile perché ti rendi conto che ormai la mentalità è quella che è e difficilmente cambieranno idea, ci vorrebbe un fatto eclatante che gli faccia aprire gli occhi, ma a quel punto dovranno essere forti e riprendere in mano la loro vita dall'inizio

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  20. C'è un video del Papa che dice: basta con i gruppi che si isolano dagli altri. E continua. Di quali gruppi sta parlando?
    Poi ha detto: questo non viene da Dio...
    Vi invito ad andarvelo a sentire.
    Se non erro, forse, è l'ultimo Angelus.

    CDD

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    1. Questo è un tema scottante che manifesta tutte le contraddizioni del Cammino riguardo alla Chiesa.
      I camminanti dicono che la comunità è importante, che l'unità è fondamentale, che senza ubbidienza non c'è unità, ecc.
      Cose giuste, peccato che non le riferiscono alla Chiesa, ma al Cammino.

      In rapporto alla Chiesa, che è la vera comunità dei credenti in Cristo, il Cammino si comporta in modo totalmente opposto: rompe la comunione, disprezza i "parrocchiani", disubbidisce perché per loro l'ubbidienza è solo quella dovuta al Cammino, a cui in realtà nessuno è tenuto...

      Con la Chiesa il Cammino non costruisce affatto l'unità, ma la rompe.
      Questo è evidente nelle catechesi e nei fatti concreti.

      I camminanti ci accusano di detestare il Cammino: no, il nostro è amore per la verità.
      E la verità è che, se pure il Cammino opera con tanto zelo, rompe l'unità con gli altri cattolici, perché è il Cammino a disconoscerne la diversità. Il disprezzo verso le parrocchie e i parrocchiani ne è la dimostrazione.

      In realtà questo blog fa un servizio al Cammino cercando di recuperarlo alla pienezza della cattolicità.
      Anche se l'impresa appare disperata, visto che non è riuscita nemmeno ai Papi.

      Chiaro che le parole di Papa Francesco sono riferite al Cammino.
      Ci mancava che alla fine dell'Angelus dicesse: "Capito Kiko?".

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    2. @pietro non del cammino, quindi Papa Francesco è sempre diretto con tutti, non la manda a dire a nessuno. Condanna, scomunica, riduce vescovi allo stato laicale, commissaria gruppi ecclesiali ecc... Ma quando deve parlare contro il Cammino diventa "ipocrita" e "parla a suocera perché nuora intenda". Non c'è che dire, avete proprio una bella concezione del Santo Padre.
      Fallacio Burro Vinicio

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    3. Infatti non vi vuole più vedere. E Kiko non lo cita più, neanche per sbaglio. Poi certo, in occasioni ufficiali del cammino possiamo tirare fuori qualche bella letterina scritta ad arte in cui si dice: "ma io ci ho parlato e mi ha detto questo".

      Una volta eravate più epici...tipo quando raccontavate del vescovo tal dei tali che veniva alla convivenza superando la tempesta.

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    4. @Fallacio
      Io credo che il Papa più che con le parole parli con i fatti, il motu proprio è un esempio attuale; penso anche che conosca molto bene questi gruppi, ricordo che anni fa avevo sentito parlare di come a Buenos Aires aveva avuto problemi con i carismatici nella sua diocesi,non vorrei sbagliarmi ora, quindi sa bene quali sono le dinamiche anche del Cammino, infatti ogni volta ha parole anche di rimprovero. Poi considerando anche che Kiko ha minacciato lo scisma, più i vari problemi della Chiesa in questo momento (come la situazione in Germania) penso che sia molto cauto, anche con Bose non ha preso provvedimenti pubblici gravi, e la sua disobbedienza mi ricorda molto l'atteggiamento di Kiko in occasione della lettera di Arinze, come credo anche che magari il Papa stia operando senza che noi lo sappiamo e al momento giusto rivelerà tutto.

      Parlando di Papa Francesco, in un commento di ieri @Pietro Non del Cammino parlava della Pachamama, il Papa ha già chiarito che non aveva intenzioni idolatriche, e in ogni caso anche Papa Wojtyla una volta pubblicamente bacio' il Corano per sbaglio in pubblico, tra le altre cose, per cui questi errori non minano la santità di un Papa

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  21. E' molto importante smantellare le teorie inventate da Kiko per giustificare lo strazio che è il Cammino Neocatecumenale, nella sua lunghezza esagerata, esasperante per poi conseguire quali risultati? Quelli che sono sotto gli occhi di tutti.
    Ma cari ex come me, ma quando li incontrate i vostri "fratelli del cammino", ditemi voi, come li trovate?
    Che ne parliamo a fare! Gente che parla per slogan, dicono tutti le stesse cose. Della mega-conversione promessa, neanche l'ombra, si trascinano stancamente ma continuano a giudicarti, come il primo giorno, a compatirti perchè hai lasciato il cammino. Quasi meravigliati che ti vedono ancora in buone condizioni e sereno, convinti che quando tu dici che va tutto bene, menti. Increduli se ti vedono uscire dalla Messa. Uno una volta mi disse: "Ma tu vieni ancora in Chiesa?": Roba da matti!
    E poi, mai sono sfiorati dal dubbio, domande non se ne pongono mai. Camminano sì, ma solo sulle certezze indimostrabili che Kiko ha seminato in loro. Conoscono tutta la tua storia e sono testimoni delle stesse nafandezze che tu hai conosciuto, eppure sono riusciti a non interrogarsi mai profondamente, mai a farsi un serio esame di coscienza. Tu sei andato via, o sei stato cacciato fuori, dai "misericordiosi" catechisti ispirati e questo evento accaduto a un loro fratello di 30 anni di cammino non ha scalfito minimamente la loro vita. Ti hanno cancellato e rimosso, non solo, hanno completato l'opera dei loro condottieri giudicandoti e condannandoti e molte volte, cosa davvero da non credere se non fosse accaduta come la riporto, ricoprendoti di calunnie assurde pur di giustificare che se te ne sei andato è solo colpa tua e dei tuoi peccati....
    I misericordiosi catechisti (kikatekisti/carmeniani) Kiko li descrive ai frati cappuccini come "il Buon Pastore che prende la pecora perduta e la mette sulle spalle e la porta lentamente a Cristo". (Ossia, dice Kiko, noi facciamo tutto per amore alla pecora... ma quale amore? Kiko ama solo se stesso!)
    Tanto lentamente che durante il lungo tragitto l'hanno tosata ben bene, ne hanno bevuto il latte e si sono appropriati dei suoi agnellini e, infine, l'hanno cotta e mangiata pure, gettando via quel che ne resta cancellandone ogni traccia.
    Forse pensano di rispondere a Dio quando gliene chiederà conto: "di quale pecora perduta parli?" "chi mai l'ha vista!" (Oblio neocatecumenale!).
    Ma non se la caveranno tanto a buon mercato, si rileggano con attenzione il Libro del Profeta Ezechiele a proposito dei pastori, loro che srutano le scritture, notte e giorno, convinti di trovare in esse la salvezza.

    Perdonate l'excursus. Ma Kiko provoca proprio con queste giustificazioni bislacche. Ha messo su, e lo ripetiamo, un sistema vantaggioso per lui e quelli come lui e vuole pure giustificarlo vestendosi da Buon Pastore che sta consumando la sua vita (poverino!) per la missione.... Ma quale missione?

    Pax

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  22. Leggere di Andrè Frossard mi ha riportato alla mente La conversione di Alphonse Ratisbonne per mezzo della Medaglia Miracolosa.

    Mi pare preziosa da leggere questa storia sorprendente e meravigliosa, certificata dalla Chiesa nella sua autenticità dato che qui è artefice proprio la Santa Madre di Dio, invocata per la conversione e che si è manifestata anche con una apparizione. Per dire: ecco i frutti dell'intervento di Maria. Ella non tarda a beneficare completamente chi ritorna a lei e a lei si affida. Non può la Vergine Maria aver ispirato un cammino che mai finisce, promesse non mantenute, cambiate in corso d'opera, che tarda a produrre i suoi frutti o non ne produce affatto. E tutto il resto.
    Non è vero che ci vuole tempo, molto tempo per... tutto quello che Kiko dice ai Cappuccini e che è riportato nel post.
    Kiko è solo un ciarlatano. E poi, questa frase lo inchioda: "noi dobbiamo dimostrare che non siamo eretici e che facciamo le cose per amore a loro"

    Allora, Kiko bello? Lo fai per loro o per te... e che devi dimostrare? Manco a dirlo che certe cose si fanno per amore, per cos'altro si potrebbero fare? Emerge l'nconscio!!
    Poi: chi ha messo in mezzo l'"eresia"? Mamma mia che parole pesanti usi! Che c'entra l'eresia? Caro te. E poi se devi dimostrare l'amore significa che non ami. Semplice.
    Hai sempre parlato a vanvera e nel molto parlare non si è esenti da colpa.
    Poi è banale ma è verissimo sempre: exscusatio non petita, accusatio manifesta.

    Pax

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  23. L’apparizione privata e la conversione spettacolare di Ratisbonne fecero molto clamore: si aprirono a Roma un’inchiesta e subito dopo un processo canonico. Esso si concluse con il riconoscimento dell’autenticità dei fatti. Il 3 giugno 1842, un decreto del cardinale Patrizi, vicario di Roma, assicurò «che era certo che un vero ed insigne miracolo operato da Dio, ottimo e massimo, per l’intercessione della Vergine Maria, ha generato la conversione istantanea e perfetta di Alphonse Ratisbonne dal giudaismo al cattolicesimo». È grazie a questo Decreto che la Sacra Congregazione dei Riti accordò, il 23 giugno 1894, l’istituzione della Festa della Manifestazione della Vergine Immacolata, detta della Medaglia Miracolosa. Questa festa si celebra il 27 novembre, ricorrenza dell’apparizione di Nostra Signora a santa Caterina Labouré. L’ufficio del breviario, in questa data, racconta proprio la conversione di Alphonse Ratisbonne. In ringraziamento delle preghiere a Nostra Signora delle Vittorie per la sua conversione, nel 1843 Ratisbonne fece benedire da Monsignor Affre una cappella consacrata al Santissimo ed Immacolato Cuore di Maria.

    da questo link la Storia: https://www.centrostudifederici.org/la-conversione-alphonse-ratisbonne-mezzo-della-medaglia-miracolosa/

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    1. Questo per sottolineare l'importanza di questa conversione che è alla base dell'Istituzione della Festa della Medaglia Miracolosa, quindi non una cosa così. Inoltre rileva l'immediatezza e pienezza dell'intervento divino, senza rimandi, senza estenuanti fasi preparatorie interminabili.

      Pax

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    2. Conclusione : Ratisbonne batte Kiko 50 a 0

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  24. Questa la storia della conversione:

    Alphonse Ratisbonne disse di se stesso: «Ero ebreo di nome, ecco tutto, poiché non credevo nemmeno in Dio». Quando suo fratello maggiore Théodore si convertì nel 1827 e divenne sacerdote nel 1830, i rapporti familiari si deteriorarono e il disprezzo di Alphonse verso la religione cattolica aumentò.
    Egli in un viaggio a Roma incontrò il fratello di un suo amico di infanzia, convertito dal protestantesimo, il barone Théodore de Bussières, fervente cattolico e devoto della Medaglia Miracolosa, strumento di tante conversioni.

    Ispirato dalla Santa Vergine, questi sfidò Ratisbonne: «Giacché lei detesta la superstizione e professa dottrine tanto liberali, giacché è uno spirito forte tanto illuminato, avrà il coraggio di sottoporsi a una prova innocente?». Questa prova invitò Ratisbonne ad indossare la Medaglia Miracolosa e a recitare mattino e sera il Memorare, il «Ricordatevi» che san Bernardo compose in onore della Vergine Maria, una preghiera molto efficace: «Ricordatevi, o piissima Vergine Maria, che non s’è inteso mai che alcuno che è ricorso alla vostra protezione, che ha implorato il vostro patrocinio e chiesto la vostra protezione, sia rimasto abbandonato. Animato io da tale confidenza, vengo, o Vergine delle Vergini a gettarmi nelle vostre braccia e gemendo sotto il peso delle mie colpe mi prostro ai vostri piedi. O Madre del Verbo, non disdegnate le mie preghiere ma benignamente ascoltatele e degnatevi di esaudirle». Ratisbonne accettò: «Oh! Non importa, esclamò, scoppiando a ridere; voglio quantomeno provarvi che si fa torto agli ebrei accusandoli di ostinazione e di testardaggine insormontabile».
    ........

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    1. Théodore de Bussières pregò Alphonse perchè si trattenese a Roma più a lungo e fece pregare alcuni suoi amici, fra i quali il conte de La Ferronays, per la conversione di un ebreo.

      Giovedì 20 gennaio 1842 Théodore de Bussières andò nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte accompagnato da Ratisbonne. Lo lasciò solo per un poco. Lo ritrovò inginocchiato davanti alla cappella dell’Arcangelo san Michele e san Raffaele, con il viso bagnato di lacrime, dicendo tutto emozionato e riconoscente: «Che Dio buono! Che pienezza di grazia e felicità!». Théodore de Bussières lo portò al Gesù, convento dei Gesuiti, affinché parlasse a Padre de Villefort.
      Ratisbonne tirò fuori la sua Medaglia che aveva attaccata al suo collo, l’abbracciò e gridò: «L’ho vista! L’ho vista!». Il Padre de Villefort gli chiese di parlare. Ratisbonne si mise in ginocchio e raccontò che entrando in chiesa aveva visto un cane nero che saltava e abbaiava davanti a lui. In seguito, il cane disparve (il cane sembra essere l’immagine del diavolo). «D’un tratto – dichiarò – mi sono sentito di un turbamento inesprimibile. Tutta la chiesa disparve; la chiesa mi sembrava tutta oscura, eccetto una cappella, quasi che tutta la luce della chiesa si fosse concentrata in quella. Alzai gli occhi verso la cappella raggiante di tanta luce e vidi sull’altare della medesima, grande, maestosa, bellissima, misericordiosa, la Vergine Maria, simile nell’atto e nella forma, all’immagine che si vede nella Medaglia Miracolosa; una forza irresistibile mi spinse verso di Lei, che parve dicesse: “Basta così”. Non lo disse, ma lo capii». E aggiunse: «Uscivo da una tomba, da un abisso di tenebre, ed ero vivo, perfettamente vivo… Ma piangevo! Vedevo nel fondo dell’abisso le miserie estreme dalle quali ero stato strappato da una misericordia infinita».
      Si trovava alla presenza di Dio, ma gemeva sapendo di avere ancora in sé il peccato originale e rifugiandosi nella cappella della Santa Vergine, affermò: «Qui, non posso avere paura; sento che sono protetto da una misericordia immensa»
      ........

      Elimina
    2. .......

      Alphonse Ratisbonne si fece istruire secondo i dettami della religione cattolica, come già aveva osservato in una delle sue tante lettere, affermando che nel cattolicesimo «intravedeva il senso e lo spirito dei dogmi»
      Entrò nel convento dei Gesuiti per un ritiro spirituale sotto la direzione di P. de Villefort e secondo le sue richieste, fu battezzato il 31 gennaio 1842, 11 giorni dopo la sua conversione. Scrisse: «Gli ebrei che udirono la predicazione degli apostoli furono immediatamente battezzati, e voi volete farmi attendere dopo che ho udito la Regina degli apostoli!»

      Il così breve tempo intercorso fra la sua conversione ed il battesimo si giustifica grazie alla conoscenza della dottrina cattolica da lui dimostrata ai sacerdoti incaricati di istruirlo, sebbene non avesse mai aperto in precedenza alcun testo religioso.

      Dicendo «la Santa Vergine non mi ha detto niente, ma ho capito tutto», Ratisbonne affermò che Lei gli aveva fatto conoscere le verità del cristianesimo tutte in una volta; l’apparizione fu per lui un centro di luce dal quale tutto s’irradiava, come una formula matematica che spiegava il mondo intero.

      20 gennaio 1842 apparizione
      31 gennaio 1842 battesimo

      Appena 11 giorni si è presi Maria per istruire completamente Alphonse Ratisbonne. Un lontano nel vero senso della parola.

      Questa la solleictudine di Madre.
      Ma come può Maria aver consentito in un Cammino di ispirazione mariana lasciare i suoi figli senza rivolgersi a Lei per ben 12 o 15 anni, se non di più? Com'è possibile?

      Questo miracolo sorprendente è in linea con tutte le manifestazioni mariane riconosciute dalla Chiesa.
      Kiko no, Kiko non è in linea affatto, va per conto suo, per la sua strada, per un Cammino che è solo suo.

      Pax

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  25. Ma cosa c'entrano le apparizioni della Madonna non capisco? Sono fatti eccezionali e fanno parte della rivelazione privata, non vincolante, la nostra fede non si basa su esse. Dio è la madonna si servono di mezzi ordinari, normali, non eccezionali, la fede si nutre soprattutto della rivelazione pubblica, cioè sacra scrittura e la rivelazione pubblica e'terminsta con l'apocalisse di Giovanni. Le apparizioni mariane non sono fondamentali, benché importanti.

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    1. Dato che Kiko dice di "aver visto la Madonna" dovrebbero esserci dei frutti COERENTI nella sua vita e nella sua opera. Dato che non ci sonobe tutto va nella direzione inversa mi permetto di dire che Kiko ha detto l'ennesima FREGNACCIA

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  26. @anonimo del 25 maggio ore 9.56

    Più passa il tempo e più mi rendo conto che il cammino tra le altre controindicazioni rincretinisce.
    Il mantra di Kiko e che la Madonna gli è apparsa alle spalle e quindi come fa a sapere che era la Madonna, ma tutto il cammino si basa su quello che Kiko ha sentito lui dice dalla Madonna che bisogna fare comunità che vivano in umiltà, semplicità e lode dove l'altro è Cristo e tu mi vieni a dire qui che le apparizioni, vere o presunte non sono importanti per il cammino.
    Ma fa quello che vuoi, continua a farti prendere per i fondelli ma risparmiarci le tue cretinate.

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  27. Ho trovato il mensile di dicembre dell'Osservatore Romano 2020, in cui si afferma il valore della pietà popolare e della devozione come "forza evangelizzatrice molto importante per la Chiesa" da parte di tutti i Papi del post-Concilio, a partire da Paolo VI a Francesco.

    Paolo VI: "La pietà popolare manifesta una sete di Dio che solo i SEMPLICI e i POVERI possono conoscere”.
    Giovanni Paolo II: "è autenticamente popolare una fede radicata profondamente in una cultura precisa, immersa sia nelle fibre del cuore e nelle idee, e soprattutto CONDIVISA largamente da un popolo intero"
    Benedetto XVI: "la pietà popolare è un GRANDE PATRIMONIO della Chiesa"
    Francesco: "La pietà popolare «è il SISTEMA IMMUNITARIO della Chiesa»".
    Benedetto XVI e Francesco: "la pietà popolare non può essere considerata un aspetto secondario della vita cristiana, perché nella preghiera SEMPLICE del popolo si crea «uno spazio d’incontro con Gesù Cristo e un modo di esprimere la fede della Chiesa"

    Per questo: "Con il Papa (Giovanni Paolo II) che ha iscritto nello stemma episcopale l’affidamento a Maria, viene quindi definitivamente superato il DISPREZZO DELLE ELITE che considerano la religiosità popolare come una manifestazione SUPERFICIALE e IMPURA della fede"

    https://media.osservatoreromano.va/media/osservatoreromano/pdf/dcm/2020/12/DCM_2020_012_0112.pdf

    Meditate élitari, meditate.

    Risale solo a 5 mesi fa, non è del 1500.

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    1. Certo la pietà popolare, non il devozionalismo o il miracolismo, medita tu fratello.

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    2. Anonimo delle 122 e 23:
      mi puoi descrivere brevemente cosa è per te la pietà popolare? Quella che predilige Rosari, novene, le immagini sacre tradizionali, candele accese, baci delle reliquie, e cose simili?

      Lo so queste forme, da sole, sono esteriorità, esattamente come le come le tappe del Cammino.
      Ma la pietà popolare non è tanto questione di forme, ma di pietà, appunto, che si esprime in modo AUTENTICO e VERO attraverso quelle forme che Kiko e Carmen detestano e detestavano per se stesse.

      Carmen aveva una repulsa del Rosario a prescindere, indipendentemente se rappresentava una pura formalità o se invece era una sincera espressione di fede.
      Non se lo chiedeva nemmeno cosa rappresentasse: se lo vedeva strillava improperi.
      Lo dico perché ho letto la testimonianza su questo blog.

      La pietà popolare è data dall'amore, che trova le sue forme per manifestarsi conformi alla natura umana e alla cultura dei luoghi e dei tempi.
      E l'amore si esprime anche attraverso il corpo, con forme di tenerezza.
      Il bacio delle reliquie perciò è impuro solo per gli impuri, mentre è puro per i puri.

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    3. Sì Pietro dici bene, a Carmen mancava quello spirito dell'infanzia che fa dire a Gesù che il regno dei cieli è dei piccoli e solo chi si fa bambino entra in esso.

      Pax

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    4. Anonimo, allora, per chiarirti le idee, continua a leggere dallo stesso documento:

      "la PIETÀ POPOLARE sprigiona una FORZA EVANGELIZZATRICE MOLTO IMPORTANTE PER LA CHIESA e di conseguenza per il mondo, come hanno ricordato i Papi del post-concilio, da Papa Montini a Papa Bergoglio. NEGARLO sarebbe come DISCONOSCERE L'OPERA DELLO SPIRITO SANTO che proprio tramite la DEVOZIONE INDIVIDUALE o COLLETTIVA conduce su sentieri di riscoperta delle origini e della radicalità del messaggio cristiano favorendone la testimonianza. La stessa devozione alla recita del ROSARIO, se non viene ridotta a cantilena ripetitiva o pratica quasi superstiziosa, diventa una preghiera contemplativa che aiuta a
      leggere la nostra storia personale e quella universale in chiave di fede e ci CONVERTE quindi più profondamente ai valori evangelici."

      "Bergoglio, fin dagli anni di ministero episcopale a Buenos Aires ha sempre valorizzato la DEVOZIONE dei semplici. Per il futuro Papa, camminare insieme al popolo di Dio verso i Santuari — tra tutti quello della Vergine di Lujan — è sempre stato un modo privilegiato per assumere quell’ODORE DELLE PECORE che ogni BUON PASTORE dovrebbe avere. Questo mettersi in cammino con il popolo per partecipare alle manifestazioni di PIETÀ POPOLARE è, nell’esperienza di Bergoglio, al tempo stesso un atto di EVANGELIZZAZIONE e di impulso MISSIONARIO."

      La pietà popolare è devozione.
      Non lo dico io, lo dice la Chiesa.

      Certo, come tutte le cose può essere deteriorata. Ma anche no.

      Ti rinnovo quindi l'invito a meditare, élitario.

      Io ho già meditato, come puoi vedere.

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  29. Credo che chi si trovava escluso nel Cammino e poi è uscito, non era escluso perché più debole, ma perché era se stesso, come la testimonianza di Rebel che prega il Rosario dimostra.
    Se questi esclusi fossero stati deboli, non sarebbero usciti.
    Per uscire dopo anni da un ambiente coinvolgente come il Cammino occorre determinazione, volontà, essere disposti a correrre il "rischio".

    Chi rimane nel Cammino è chi ha motivazioni solo umane, oppure chi è davvero debole e fragile (il che non è una colpa ma è dovuto a fattori esterni, come qualcuno che ha subito un incidente di cui porta le cicatricio fisiche).
    Purtroppo i veri deboli rimangono a convivere coi prepotenti perchè non ce la fanno ad uscire.
    Almeno non ce la fanno finché non interviene la grazia di Dio che guarisce e dona forza.

    Dalle testimonianze lette di chi è uscito dopo essere stato coinvolto nel Cammino, ed è uscito anche se umanamente era molto difficile farlo, trovo qualcosa di epico.

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    1. Poi ho notato c'è un'altra tipologia di persone che rimane nel Cammino (ma forse ce ne sono anche altre).
      Sono persone che non hanno particolari incarichi, fedeli ma da cui non ci si può aspettare troppo. Persone semplici ma che hanno avuto una solida formazione cattolica che li rende come impermeabili e certi messaggi del Cammino perché interpretano tutto alla "vecchia maniera", perfino le idiozie, che "traducono" a forza scorporandole dal pensiero kikiano e ripuliscono e restaurano, facendole diventare sensate.

      Persone che non ci pensano nemmeno per un secondo alla possibilità di lasciare il coniuge se non è del Cammino, e che non sono neanche tentate ad andare alla convivenza se hanno un famigliare malato che ha bisogno di assistenza.
      E che, se pure ricevono la Comunione al modo del Cammino, stanno bene attenti che i frammenti non si disperdano.
      Persone da cui non ci si può aspettare un'aperta ribellione al Cammino, ma nemmeno che diventino camminanti nell'anima.

      Forse le uniche persone che nel Cammino trovano l'occasione di ricevere qualcosa, anche se la ricevono non dal Cammino ma dalla Chiesa, così come chi senza propria colpa non conosce Cristo, ma segue la legge naturale iscritta nella propria coscienza, si può salvare ugualmente, ma sempre grazie alla Chiesa.

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  30. @AleCT

    Che Kiko abbia visto o meno la Vergine è secondario, non è molto importante, conta molto di più che la Chiesa Cattolica abbia approvato il suo carisma.Nel Cammino noi prestiamo poca importanza a questo, solo voi ne parlate e ne siete ossessionati.Lo ripeto, le apparizioni della Vergine, non fanno parte del deposito della fede, sono aiuti alla fede non il fondamento, infatti non c'è obbligo di credere alle apparizioni, la Chiesa non ci obbliga a credere nemmeno alle apparizioni di Fatima e di Lourdes, che sono riconosciute, quindi smettetela di strumentalizzare le apparizioni della Madonna contro il Cammino e Kiko, siete sacrileghi.La Madonna non appare per fare polemica o per dare ragione o torto a questi o quello. Lasciate la Vergine fuori da queste polemiche.La Vergine a Lourdes disse a Bernedette, che non doveva venire alle apparizioni, se doveva andare alla Messa e che quest'ultima era più importante delle apparizioni.Chiaro Alect? Fatela finita con queste sciocchezze che offendono la Vergine Maria, oltre che l'intelligenza di chi legge.Il rosario è una preghiera di contemplazione, molti pur recitandolo, non contemplano un bel nulla, perchè non sono stati sufficientemente edotti e non hanno capito, anche perchè nessuno lo spiega.Credono che il rosario consista nel recitare tante ave maria e padre nostro.Su questo non c'è dubbio, per questo è importante essere catechizzati per recitare bene il rosario, con cosapevolezza, non c'entra ciò che la Vergine fece con i pastorelli, con Bernadette o Alfonso Ratisbonne, sono fatti eccezionali, nei quali è la Vergine stessa a intervenire.Del resto in tanti casi, nei quali la Vergine è intervenuta, non è stata accettata nè creduta.E' famoso il fatto che accadde durante le apparizioni di Fatima, l'aurora boreale preannuciata dalla Vergine, che fu un segno premonitore dell'imminente castigo della sedonda guerra mondiale.Era stato preannuciato dalla Vergine, ma la gran parte degli uomini non se ne curò e non credette a quel segno miracoloso, infatti dopo poco scoppiò la seconda guerra mondiale.Questo significa che non è il miracolismo a convertire i cuori, altrimenti basterebbe una apprizione della Madonna o di Gesù o dei santi, per conventire tutti, invece nonostante tante apprarizioni tanta gente conserva la durezza dei cuori e l'indifferenza, l'incredulità.Se anche apparisse la Madonna tutti i giorni, molti non accetterebbero, non crederebbero, Dio opera con segni ordinari, attraverso la sua Parola, i sacramenti, la comunità, i fatto della vita.Quindi inutile che dite queste sciochezze, fatela finita con queste cretinate.

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    1. Tu sei ossessionato dal miracolismo. Il blog non tratta di miracolismo ma degli errori del Cammino e voi vi difendete parlando di miracolismo.
      Ma non si può contrastare il miracolismo con le eresie.

      Le "apparizioni" avute da Kiko e Carmen c'entrano eccome col Cammino, perché ce le hanno fatte entrare loro, i fondatori. Sono all'origine stessa del Cammino: senza di esse non ci sarebbe il Cammino.

      Ma purtroppo i mamotreti originali, proprio quelli conseguenza diretta delle presunte apparizioni, sono pieni di eresie. Vere eresie, perché Kiko si è sempre rifiutato di correggerle.
      Ora, la Chiesa dice che per giudicare dell'autenticità di un'apparizione è molto importante considerare la sana dottrina tradizionale, che non deve essere alterata.

      Per cui la domanda è: come fanno ad essere autentiche le apparizioni avute da due eretici?
      E, di conseguenza, come fate a dare tanta importanza alle catechesi di due falsi veggenti?
      Tu dici che non dai importanza alle apprizioni, ma le dai alle catechesi. Appunto: catechesi di falsi veggenti dei falsi veggenti.
      Come vedi, tra esse e le apparizioni c'è un nesso importante.

      Per la precisione, la Chiesa ha approvato non il carisma di Kiko, ma il carisma degli statuti.
      Ma il carsima di Kiko coincide con quello degli statuti?
      Lui ha sempre detto che gli statuti gli vanno stretti... Che il cammino è più... Non si può racchiudere negli statuti (dice lui).

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    2. La Chiesa Cattolica non ha approvato la presunta apparizione di Kiko, né l'ha vagliata, ma, nonostante ciò, Kiko ha ordinato recentemente che si facessero pellegrinaggi a Madrid laddove "è apparsa la Vergine".
      È abbastanza chiaro che in Cammino la cosiddetta apparizione a Kiko ha un'importanza strategica (d'altronde l'immagine più nota è quella della 'Madonna di Kiko' con il presunto messaggio in bella vista) al punto tale che Kiko richiede che vengano fatti addirittura dei pellegrinaggi.
      Sappiamo benissimo che la Chiesa non autorizza pellegrinaggi nei luoghi di apparizioni non riconosciute, quindi Kiko agisce in violazione alle norme della Chiesa.
      Anche solo la frase 'sapete che la Vergine è apparsa in Spagna' è un assurdo in termini dal momento che la Chiesa non ha riconosciuto la veridicità del racconto di Kiko (nè ci risulta sia mai stato sottoposto a verifica) quindi assolutamente la frase stessa è un abuso e un voler mettere le proprie auto referenziali affermazioni alla pari con le apparizioni riconosciute, quelle di Lourdes, di Rue De Bac, di Fatima.
      E sappiamo che uno dei criteri per riconoscere le visioni è il fatto che ci sia stato di esse un racconto coerente e mai immutato negli anni da parte del veggente: sappiamo invece che Kiko ha cambiato versione almeno tre volte.
      Quindi le sciocchezze e le cretinate non le diciamo noi ma il nostro commentatore e, prima di lui, il suo guru.

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    3. 1. no, la visione di kiko non è secondaria perché potrebbe essere millantata come anche di origine psichiatrica o demoniaca. questo cambia, e di molto, le radici del cammino.

      2. se una visione è certificata dalla Chiesa, invece, gliela diamo un'ascoltata o no? oppure le approvazzzionihhhh!!!11!!11 valgono solo quando servono medaglie (di latta) da esibire per far avanzare l'eretico cammino?

      3. non ci vogliono 15 anni per capire il Santo Rosario, tanto più che, più lo si prega, più lo si capisce. soprattutto non ci vogliono né 15 anni né 15 minuti in una setta giudaizzante e protestantizzante, due ideologie radicalmente arcinemiche della Santa Vergine.

      4. rinunciate quindi alla proibizione di leggere, e leggetevi per esempio il Montfort, se volete iniziare a conoscere il Rosario. la consapevolezza è solo una sensazione e la sensazione non è verità. inoltre essere catechizzati dal cammino è essere manipolati.

      5. in ambiente cattolico o sedicente tale, "formulette senza senso blaterate a memoria" per qualificare il Santo Rosario l'ho sentito dire solo ai neocatecumenali e ai cattocomunisti. per dire che gente rozza e ignorante mettete in cattedra. e chi lo dovrebbe "insegnare" il Rosario? i vostri "catechisti"?

      bonus. un diploma non fa cultura e non fa cultura neppure l'essere informati. e la cultura non fa sapienza. e figuriamoci chi non ha né informazione né cultura né sapienza. ma che volete insegnare.

      malus. se cercate degli ossessi dovete andare a bussare alla porta di padron-kiko, se sapete dov'è. qui siamo cattolici , quel che facciamo è semplicemente qualificare la ragnatela delle eresie del suddetto, che la deve smettere di incancrenire la Chiesa.

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    4. @Anonimo
      "Nel Cammino noi prestiamo poca importanza a questo" Infatti nel 2010 mandavate i vostri ragazzi non alle catechesi dei vescovi, non alle adorazioni, non alle innumerevoli iniziative che si tenevano a Madrid durante la GMG...ma li mandavate dritta alla casa natale di Kiko ad ammirare il luogo dell'"apparizione"

      A CHI VUOI PRENDERE IN GIRO?

      "Il rosario è una preghiera di contemplazione, molti pur recitandolo, non contemplano un bel nulla, perchè non sono stati sufficientemente edotti e non hanno capito, anche perchè nessuno lo spiega."

      IMBECILLE (quando ci vuole ci vuole) di cosa farfugli? Leggete i cuori della gente per caso? Ti ho raccontato la mia esperienza, te ne potrei citare almeno 10 di casi simili. LA verità è che PRETENDETE di spiegare agli altri (poveri cattolici naturali) quello che voi NON SAPETE E NON SAPRETE MAI! E questo per il semplice fatto che, nella vostra spocchia, pensate di sapere già tutto e di non avere bisogno di imparare da nessuno. SIETE UNA MASSA DI PRESUNTUOSI.

      Un bambino del primo anno di catechismo può tranquillamente smontare Kiko in persona.

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    5. molti pur recitandolo, non contemplano un bel nulla,....

      ma che ne sapete voi di contemplazione? Se minimamente sapeste di cosa si parla non osereste esprimervi così perchè lo capireste da voi che fate una figura barbina. Ma no con la vostra smisurata presunzione parlate di cose del cielo quando siete solo terra e... fango raggrumito.

      Pax

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    6. E poi tu dici "finitela con le aparizioni"? Ma se ci avete fatto una testa così. Se non era importante o dirimente Kiko poteva anche non raccontarla e tenerla segreta tra lui e il suo confessore (SE MAI NE HA AVUTO UNO, IO NE DUBITO MOLTO). Bastava ci mostrasse le sue opere di vita eterna, non credi? La sua santità, di uno che ripete che l'uomo non può non peccare per preservare se stesso dal giudizio della sua doppiezza.
      Dici a noi di smettere di strumentalizzare le apparizioni della Madonna e io ti rispondo: Guarda chi parla! Ma siete proprio dei fenomeni, una faccia di corno avete. Si vede che Kiko sa bene che deve buttare fumo negli occhi perchè la sua credibilità sta a ZERO. Fosse solo per quante versioni ha cambiato: sia dell'apparizione sia del progetto che andava ad attuare che ha cambiato millemila volte in corso d'opera. Così non si fa!

      Pax

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    7. @ ale CT 25 maggio 2021 14:07
      "Un bambino del primo anno di catechismo può tranquillamente smontare Kiko in persona."

      Sante parole ale CT; ai mieti tempi il Catechismo durava un anno, ed era in vigore il Catechismo di San Pio X(mai abrogato). In un anno di catechesi seria ma semplice, venivi abilitato alla Prima Comunione ed alla Cresima.

      Ruben.



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    8. Per Anonimo delle 12:22

      Davvero sconvolgente questo tuo discorso che incarna l'apostasia dei nostri tempi, senza fede né speranza! Caro pasqualone credi di poter evangelizzare su questi tuoi laceranti connotati, dove si evince l'assenza totale del Credo Cristiano? Forse non ti ricordi che la Vergine Maria è la Madre di Dio, la Prescelta sin dall'eternità, Madre della Chiesa e Regina degli Angeli. Le sue virtù preclari la rendono benedetta al di sopra di ogni creatura. Concepita senza peccato è stata Assunta in Cielo in anima e corpo. Ma di questo, tu pasqualone, non sai fartene una ragione, plausibile.

      Ma che dici....kiko scimmiotta i Santi che invece hanno avuto apparizioni e messaggi veri, riconosciuti dalla Chiesa Docente. Per te non è importante tutto ciò. È importante che la Chiesa abbia approvato il suo carisma! Ma dove....ma quando! Affermi falsità. La Chiesa non approva i carismi.....Approva uno Statuto se risulta coerente con la dottrina cattolica. Di certo non ha approvato tutte le eresie contenute nei discorsi kikiani raccolti nei mamotreti, tanto discussi e contestati da sacerdoti e vescovi. S.R.

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    9. "molti non recitandolo non contemplano un bel nulla"

      Ma rimettiamo le cose per il verso giusto:

      È chiaro che neppure proveranno a recitarlo, il Rosario, se hanno un catechista o peggio un presbitero catto-egotista che non conosce trascendenza e che gliene ha parlato così male e che incoraggia solo per le psico-preghiere spontanee e l'attivismo socio-liturgico.

      È chiaro che questi sbufferanno se per caso si troveranno in un contesto dove tutti pregano il Rosario, mentre loro, male abituati come sono, penseranno tutto il tempo come ogni buon neocat duro e puro: "Quando finisce questa tiritera infinita, così posso finalmente parlare di meee? Quando posso finalmente cantare urlando e schitarrando, così tutti mi sentonoo?"

      Ormai vi conosciamo, mascherine.

      A. Non.

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    10. EC - era "molti pur recitandolo non contemplano un bel nulla" A. Non.

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    11. un altro pasqualone

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  31. Proprio oggi nel sito Amici Domenicani parlano dei benefici del Santo Rosario

    Perché la preghiera del Santo Rosario, se è ben fatta, comunica purezza

    un breve estratto:

    "La preghiera del Santo Rosario porta alla purezza. Non è difficile comprenderne il motivo perché la Chiesa è persuasa che quando si pronuncia con devozione il nome di Maria la si rende presente. Con la preghiera del Santo Rosario la presenza di Maria viene invocata molte volte: “Ave Maria, piena…”, “Santa Maria, Madre di Dio…”. La Madonna dunque si rende presente in continuazione, piena di grazia e di santità. Contemplare gli eventi di Cristo con la mente e con il cuore di Maria fa sì che la sua santità e la sua grazia entrino dentro di noi. "

    per dire addio alla kiko-kènosis!

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    1. Ecco. Della serie: provare per credere. Ossia è semplice: prendere una Corona del Rosario in mano e snocciolarne i grani al ritmo delle Ave Maria che sono come l'ordito e i cinque grani grandi il ricamo.
      La preghiera come uno stillicidio penetra l'anima e il cuore, fino a rinvigorire le ossa e dare vigore alle membra e rigenerarci tutti.
      Nessuna catechesi ci facevano le nostre nonne, ma ci mettevano la Corona in mano e in ginocchio insieme a noi pregavano con fede la Madonna.

      Pax

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  32. Ogni tanto tornando indietro trovo qualcosa che mi son persa.
    Ricopio qui un commento che mi interpella in prima persona:

    Anonimo 25 maggio 2021 12:15

    E quindi @Pax, questa cosa accaduta al Papa, la persona "più pubblica" della regina Elisabetta, del presidente della repubblica, o del presidente degli stati uniti, insieme ai suoi cerimonieri... Non è mai trapelata alla stampa in oltre 35 anni. Nessun giornalista è venuto a conoscenza di questa storia e solo voi del blog la conoscete. Complimenti per la fantasia.
    Fallacio Burro Vinicio

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    1. Era in risposta a questo:

      Pax24 maggio 2021 17:52

      Fallacio Burro Vinicio

      Pensaci bene prima di dire menzogne tanto grosse pensando che nessuno possa smentirti. Le cose andarono precisamente come ti ha descritto Valentina, io c'ero. E tu lo sai meglio di noi. Ma diciamo che ci provi che potrebbe pure andarti bene. (Tipica strategia neocatecumenale)
      Fecero un gioco a metà: provarono a convincere il Papa e i cerimonieri a concedere qualcosa in più nella direzione delle loro consegne. Non ci riuscirono più di come poi fu celebrato. Allora cercarono di minimizzare, perchè apparisse evidente il meno possibile che il Papa non avrebbe celebrato secondo i loro desiderata. Da una parte fecero come una cortina intorno al Papa (come dice Valentina) perchè vedesse e non vedesse; dall'altra cantarono vittoria coi fratelli mezzi attoniti dicendo come tu hai scritto oggi: "Il Papa ha celebrato a modo nostro... ha fatto tutto come lo facciamo noi"...
      Ok? E questa è la parola che è passata. Tanto vale il verbo dei catechisiti. Vale più aver detto "Il ciuccio vola" che se il ciuccio vola veramente!
      Capito?

      Poi non so com'è che quando si parla con voi si arriva sempre a parlare di asini e famiglia.

      Pax

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    2. Scusa se ho ricopiato, ma magari sopra te lo perdi come me lo son perso io.

      Quanto espongo era a conferma della sintesi di Valentina, questa:

      Valentina Giusti 24 maggio 2021 15:06

      Papa Giovanni Paolo II fece la comunione all'altare e la distribuì ai concelebranti. Poi fecero una cortina intorno a lui al momento della comunione dei fedeli. Fu così felice del trappolone che gli combinarono, che neppure nessun Pontefice dopo di lui volle replicare l'esperienza e papa Benedetto voleva proibire loro di celebrare una Messa di fatto piena di abusi. Addirittura per il 50esimo del Cammino Kiko non volle rischiare neppure di proporre la Messa a Papa Francesco, il quale, dopo un discorso in cui non nominò né sankiko né santacarmen, se ne andò in tutta fretta prima del TeDeum (non avendo nessuna voglia di ringraziare Dio per l'esistenza del CN).

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    3. Allora Vinicio Fallacio forse non hai capito bene.
      Le cose sono andate precisamente come descrivo, ti ripeto: io ero lì.

      Lo sporco gioco che replicano in tutte le circostanze è sempre lo stesso:

      ingannare la Chiesa nella persona dei suoi Pastori con cui devono avere a che fare: dal Papa fino all'ultimo Parroco;

      ingannare i fratelli perchè non capiscano mai tutto fino in fondo.

      Trionfalismo ostentato in una direzione e nell'altra.

      Chiaro?

      Questo atteggiamento è schifoso perchè menzognero, perchè pilota la realtà in loro favore. In sostanza sanno dove vogliono arrivare e ci arrivano a tutti i costi.
      Non gliene frega niente se la Chiesa è d'accordo o no. Se non è d'accordo "la fanno essere d'accordo" con le loro macchinazioni.
      Poi non sono sinceri coi fratelli (intendo i comuni camminanti), non dicono quello che pensano veramente del Papa, del tal Cardinale o Vescovo.

      Ho avuto il privilegio di partecipare anche a qualche riunione ristretta e lì era tutta un'altra musica che a me mi ha profondamente scandalizzata.
      Poi vederli salire sul leggio, restavi a bocca aperta: dei sparapalle mondiali, come neanche nel mondo ne ho mai conosciuti!

      E questo ci tenevo a ribadirlo, se non fosse stato sufficientemente chiaro.

      Ma ci torneremo, anche per altre casistiche, appena se ne presenterà l'occasione.

      Ora, tu chiedi in modo esplicito della stampa e dei giornalisti: come mai in 35 anni nessuno ne ha parlato?

      Questo mistero si aggancia a quello della Chiesa.

      Qualcuno pensa che noi "giochiamo" a fare i criticoni solo qui sul Blog. Devi sapere che molti di noi si sono recati di persona a parlare con alti prelati, hanno scritto in Vaticano e al Papa rendendosi disponibili a essere sentiti.

      Abbiamo anche riferito più volte e in piena onestà (e grande amarezza e delusione) che nulla abbiamo sortito, fino ad oggi.

      Con la stampa è lo stesso. Molti mezzi di comunicazione questi trafficoni di Kiko e compagnia bella li hanno agganciati e sono riusciti a farsi propaganda con chi meno credi. Alcuni nomi anche importanti di giornalisti che scrivono sul mondo cattolico, che pure tanti anni fa hanno scritto articoli molto molto critici sul C.N., hanno fatto i voltagabana. E chi non ha proprio cambiato bandiera si è molto ammorbidito comunque (arcano neocatecumenale nell'arcano). Non c'è bisogno che faccio i loro nomi, perchè neanche ho voglia di nominarli, alcuni in particolare.

      Poi c'è Radio Maria. Poi le Edizioni San Paolo.

      Che ci vuoi fare! Dobbiamo riconoscervelo: Voi siete i poteri forti, e vi facciamo i nostri complimenti. Se questo è ciò che vi è piaciuto essere. Per me è solo una vergogna nella vergogna.

      Ti sei mai chiesto perchè Kiko chiama la sua creatura "il potente cammino"? Che brutta definizione, ma non provate - ancora una volta - vergogna?

      Io anche per la crescente vergogna me ne sono andata.

      Ma che cammino cristiano è questo?

      E' un sistema, una mezza mafia. Segue logiche macchiavelliche.

      Allora quando parliamo noi, Vinicio caro, faresti bene a stare molto attento a contraddire mentendo pure, cercando anche tu di avvolgerci in una cortina fumogena, mischiando illazioni a menzogne intenzionali agli inganni in cui tu stesso, in qualche caso forse anche in buona fede, sei caduto.

      Qui sappiamo bene di quel che parliamo. La nostra forza è che non ci siamo venduti a nessuno e non siamo ricattabili. E non abbiamo paura di parlare.

      E poi con noi, non so perchè, le cortine fumogene NON FUNZIONANO. Anche questo Segreto di Maria.

      Pax

      Pax

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    4. Grazie Pax. Solo leverei "mezza" davanti a "mafia". Il Cammino neocatecumenale agisce come un sistema mafioso a tutti i livelli. Riguardo ai giornalisti che hanno fatto voltafaccia o si sono "ammorbiditi" con il Cammino, mi viene da pensare che siano stati minacciati e blanditi al tempo stesso con chissà quali metodi e ricatti. Li conosciamo, sappiamo come agiscono. Non agiscono mai alla luce del sole e con chiarezza, dall'ultimo camminante che viene qui a sparare balle e non risponde MAI nel merito, su su fino al capo e "iniziatore". Come una vera piovra, un po' alla volta si sono infilati nelle redazioni, hanno raggiunto posti importanti grazie ad amici potenti e influenti ed esercitano il potere piccolo o grande che hanno raggiunto per favorire il Cammino e combattere contro i suoi "nemici'.

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    5. Pax: la tua testimonianza è preziosa. TU ERI LI'.

      E poi, anche se il Papa se ne fosse accorto, cosa doveva fare? Interrompere la Messa?

      Fatto sta che correva l'anno 1988: sono passati 33 anni e mai più un Papa ha celebrato una Messa per il Cammino con la distribuzione della Comunione in quel modo.
      Probabilmente il Papa nemmeno si aspettava di dover consacrate un pane a forma di pagnotta!

      La cortina fatta dai camminanti perché il Papa non vedesse è un'ulteriore colpa. Forse la più grave, perché l'inganno è ripugnante di per se, ma l'inganno al Papa è gravissimo.
      Ricorda quello di Anania e Saffira.

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    6. Secondo me gliel'hanno estorta la distribuzione in quel modo. Il Papa comunque si comunicò prima, come sempre. La cortina serviva perchè vedesse il meno possibile cosa comporta quel gira rigira nell'assemblea distribuendo pezzi di pane azzimo mal diviso, con il rilascio di tante briciole e preti camminanti di lato tra una fila e l'altra...

      Pax

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    7. beh il video proiettato al Family Fay era stata una novità anche per i giornalisti...
      ...niente niente che hanno dovuto aspettare che morisse per tirarlo fuori..
      in 40 di cnc si sono visti e sorbiti video di ogni tipo..in convivenza di I.C...quello mai...non sono soltanto i giornalisti a non avae "cavalcato l'onda"

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    8. Molto interessante Mav questa tua osservazione. Sì, hanno aspettato la morte di Giovanni Paolo II per tirare fuori quel video in cui si dimostra come l'hanno turlupinato. Basterebbe questa vigliaccheria per dimostrare di che pasta sono fatti.

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