giovedì 8 febbraio 2024

PERCHÉ IL VESCOVO NEOCATECUMENALE DEL CALLAO FU FREDDAMENTE RIMOSSO DA PAPA BERGOGLIO -- SECONDA PARTE

Vogliamo farci un'idea del perché il vescovo neocatecumenale Del Palacio fu "silurato" improvvisamente da papa Bergoglio ad aprile 2020.

Questa sotto è la seconda parte dell'articolo. La prima parte è stata pubblicata a questo [link].

Come sempre, riporteremo rigorosamente i commenti trovati in rete (sulla stampa e sui social), citando le fonti consultate all'epoca (alcune, dopo questi anni, potrebbero non essere più accessibili).

Parlavamo degli "amici" del vescovo Del Palacio, quelli che probabilmente gli sono costati la carriera in Perù.  Ne abbiamo ancora da citare qualcuno, più qualche notiziuola aggiuntiva.

SACERDOTE JORGE ESCORCIA ANGARITA

Era nel 2020 il vicario diocesano della diocesi del Callao, praticamente il "braccio destro" del vescovo. È nato a Fundacion, un paese della Colombia. Fu ordinato sacerdote nel 1987. Solo un anno dopo, nel 1988, sospese il suo ministero sacerdotale per divenire sindaco del comune di Curumaní, nel periodo 1988-2000, 12 anni.

Nel comune colombiano in cui divenne sindaco, in seguito furono riportate molte notizie di minacce di morte e corruzione, furono lanciate bombe a coloro che si lamentavano, proprio come ai 5 sacerdoti che hanno minacciato di morte qui a Callao.

"Sapevate che ci sono notizie in cui i paramilitari stanno colpendo il comune per protestare contro la cattiva gestione dell'amministrazione, che non ha risposto con gli impegni assunti con la comunità? Sapevi che ci sono commenti da parte di persone che affermano che fosse cattivo e bugiardo e che ci fossero inganni, promesse e bugie nell'amministrazione comunale?"

Essendo questo il vicario della diocesi, il secondo responsabile del vescovato, si può facilmente immaginare che esistano tipi di relazioni corrotte e mafiose tra IL POTERE GIUDIZIARIO DI CALLAO e CHIMPUN CALLAO (così tante foto e notizie insieme) e la PARTE DURA E CORROTTA DEL VATICANO che fa problemi al papa stesso.

Padre Escorcia nella cappella della magistratura

Naturalmente è parroco di una parrocchia neocatecumenalizzata, Santa Rosa del Callao.

Anonimo invito alle catechesi neocatecumenali
nella parrocchia di padre Escorcia

Il suo nome emerge
in relazione alle minacce di morte per aver denunciato scandali e stupri all'interno della chiesa cattolica al Callao: non erano quattro ma sette i preti colpiti dai membri più alti del "cammino neocateumenale"; quella fazione religiosa e criminale guidata in Perù dal vescovo spagnolo José Luis Del Palacio, oltre al suo luogotenente il colombiano Jorge Escorcia.

Alcuni commentano che Padre Escorcia "li ha trattati sempre con disprezzo e prepotenza come se la Chiesa del Callao fosse il suo chakra".

Quando lasciò la vita pubblica e riprese l'attività sacerdotale, mons. Valbuena (vescovo di Valledupur, Colombia, che appoggiava il Movimento Neocatecumenale) lo mandò in Perù per rafforzare le sue "virtù" missionarie, nel 2002. In quel paese ha svolto un arduo compito come consulente professionale presso il Seminario diocesano Mater Redemptoris e Giovanni Paolo II, dove ha trascorso due anni. Recentemente è stato incardinato nella diocesi del Callao in Perù, dove ha goduto della fiducia del suo vescovo a tal punto che è stato nominato vicario episcopale e generale di quella diocesi. 

CÉSAR HINOSTROZA PARIACHI

Nel 2018, si legge che è un giudice corrotto, in stretti rapporti con il vescovo di Callao. 

TUTTI I CASI CONTRO IL VESCOVO STANNO EVOLVENDO A SUO FAVORE. COINCIDENZA?
È noto degli interessi del vescovato di Callao nel rafforzare relazioni di lunga data con le autorità politiche di Callao, pubblicamente non ha scrupoli a stringere alleanze con Chimpun Callao e il suo corrotto, ancor più come vescovo dovrebbe denunciare la corruzione, ma gli piace essere vicino a essi e quindi anche con le autorità della magistratura di Callao, come si può leggere nella nota pubblicata nella magistratura di Callao.

Nel 2015 fu istituita una cappella alla Corte Superiore del Callao:
"LA NUOVA CAPPELLA DELLA CORTE SUPERIORE DI CALLAO INIZIA A FUNZIONARE COME UNA CASA DI PREGHIERA:

Lunedì 28 dicembre, la nuova Cappella della Corte Superiore di Giustizia di Callao ha aperto le sue porte per ricevere quotidianamente magistrati, operai e il pubblico in generale, per pregare, meditare, riflettere, chiedere la pace e la tranquillità di cui l'anima ha bisogno rendere giustizia.
Com'è noto, mercoledì 23 di oggi la casa di preghiera è stata inaugurata dal presidente della Corte superiore di Callao, il dott. César Hinostroza Pariachi in compagnia del vescovo di Callao, mons. José Luís del Palacio Pérez Medel.

Callao, 28 dicembre 2015"

Inaugurazione della Cappella della Corte Suprema
Il vescovo Del Palacio con Cesar Hinostroza Pariachi

Si dice
che il giudice Cesar Hinostroza Pariachi, sia LO STESSO CORROTTO CHE NEGOZIA E FA FAVORI GIUDIZIARI PER ANNULLARE ALCUNI PROCEDIMENTI, LO STESSO CHE SALE ALLE NOTIZIE, che ha brigato con il Vescovato e la Magistratura per aprire una sala di preghiera all'interno delle strutture dalla corte superiore presso la sede di Av. Colonial.

Vescovo Del Palacio benedice
il nuovo Palazzo di Giustizia del Callao

È successo che il vescovato ha incaricato un prete essere responsabile di detta sala, all'epoca responsabile della stessa stanza anche l'ex vicario Oscar Balcazar, in questo modo avrebbe dovuto "avvicinarsi alle autorità giudiziarie e consentire ai lavoratori avere un luogo di preghiera”: a quanto pare il vescovo era interessato ad essere vicino ai suoi amici i maiali sporchi e corrotti giudici di Callao, sembra che gli sia servito bene perché tutte le cause contro il vescovo stanno concludendosi a suo favore.

METTIAMO QUI UN ELENCO DELLE PRINCIPALI DENUNCE CHE IL VESCOVO HA NEL POTERE GIUDIZIARIO DI CALLAO:
Dozzine di denunce per il licenziamento illegale di vari insegnanti nelle scuole religiose.
Reclami per violazioni fatte da sacerdoti, alcuni recentemente nominati dallo stesso vescovo
Reclami per problemi immobiliari che il vescovato ha sequestrato.
Varie denunce presentate dal vescovato contro varie persone che si sono lamentate.

INOLTRE A TUTTI QUELLI CHE CERCANO DI SEGNALARE GLI ABUSI, IL VESCOVO INVIA IMMEDIATAMENTE I SUOI AVVOCATI PER INTIMIDIRE: SARÀ CHE  SI SENTE SUPPORTATO?

Perché così tanto interesse che si archivino questi casi? Perché non vuole che la verità sia conosciuta. Un coraggioso giudice aveva già condannato uno dei soggetti coinvolti, come Jefferson Joel Sánchez, condannato per regolamento e minacce di morte ai sacerdoti, che poi si appellarono alla camera superiore ma il caso fu archiviato. Tipica mossa di giudici corrotti che ora grazie alle lamentele dell'audio presentato da IDL Reporters, sappiamo come funziona il "meccanismo" della corruzione.

Speriamo che la stanza "di preghiera" del vescovo non sia la stanza per "negoziazione" o influenza che spacciano tra il Vescovado di Callao e i nuovissimi giudici "cattolici" della regione di Callao. CHIEDIAMO CHE IL SEGRETO DELLE COMUNICAZIONI DEL VESCOVO DI CALLAO E DEI SUOI VICARI SIA SOLLEVATO PERCHÉ LA CORRUZIONE E L'IMPUNITÀ SONO GIÀ TROPPO.

Alcuni commenti dalla pagina Facebook dei cattolici del Callao:
  
- Tutto questo intrigo già è noto al Santo Papa a Roma, per questo hanno richiamato Del Palacio e lo hanno destituito per essere processato per la sua colpa, perché non è possibile che ci siano tante denunce di pedofilia e stupri dei suoi neocatecumenali al suo comando e tutte siano puntualmente finite nel nulla per la dannata relazione di amicizia con Rios-Hinostroza (facile rendersene conto)

è il tremendo intrigo che ha questo diabolico vescovo Del Palacio che è una massa tremenda che galleggia nel water, per tutti quegli abusi e soprusi che ha realizzato nella sua breve gestione, con i suoi seguaci e interessi oscuri di potere nella Chiesa, nel mandare sicari a inseguire e eliminare preti diocesani che non si accomunano  con il loro Neoabuso, e il licenziamento dei docenti nelle scuole religiose, molte denunce di chalacos onesti rimaste inascoltate e altre nell'oblio, forse non è facile rendersi conto che è uno dei potenti dell'organizzazione criminale del Callao "colletti bianchi e camicie nere"

Mafia completa. Vescovo. Giudici. Governo.

- Chiediamo che si tolga il segreto delle comunicazioni del vescovo del Callao e dei suoi vicari perché è già troppo la corruzione e l'impunità.

- Lasciamo che il marciume del vescovato venga scoperto una volta e vedranno quello che troveranno. Nulla dura per sempre e Dio solo è giusto giudice. BASTA CHE IL MALE DEL VESCOVO CORROTTO E PERVERSO VENGA DAI PRINCIPALI SACERDOTI AFFOSSANDOLI: LO HAI FATTO CON MOLTI. Finché non li prenda la morte ora, vuol fare lo stesso con un sacerdote che l'unica cosa che ha sempre fatto è lavorare e risolversi e prendersi cura del suo ministero sacerdotale, ha intenzione di consegnare le parrocchia San Pedro ai neos? Non ti permetteremo di rinchiuderlo in quel posto sporco dove vuoi confinarlo per finire i suoi giorni.

Infatti, nel 2018 Hinostroza fu incriminato come capo dei Colletti Bianchi del Porto e fuggì in Spagna, dove è stato arrestato, detenuto e poi estradato a maggio del 2019.

SACERDOTE OSCAR BALCAZAR

Oscar Balcazar è stato vicario generale della diocesi. Un emerito bugiardo, secondo i residenti di La Macarena. "DICE CHE LA SINDACO PATRICIA CHIRINOS GLI HA REGALATO ¼ DEL PARCO, MA IL COMUNE LO NEGA." (2016)

Come già sapevamo alcune settimane fa, Oscar Balcazar, vicario generale della diocesi di Callao, ha costruito un muro nel cuore del parco di La Perla, afferma che il sindaco Patricia Chirinos glielo ha dato, ma il comune dice il contrario. Il muro illegale ora facilita rapine e assalti ostacolando le telecamere di sicurezza.

"Qui si nascondono i delinquenti"

Ecco un video del 15 settembre 2016 in cui gli abitanti si lamentano delle recenti rapine a causa del muro di Oscar Balcazar, questo prete rifiuta di rimuovere il suo muro, gli piace impossessarsi delle cose:

Il "muro" di Oscar Balcazar
VIDEO QUI su youtube

Prepotente e autoritario, è l’attitudine del sacerdote Oscar Balcazar
, come abbiamo già visto: "smettila di scardinare la porta di padre Antonio Arbulú e rimuovere i suoi averi nascondendoli in sacchi della spazzatura dalla parrocchia di Viru", come è consuetudine da parte di questo prete di disfare, con il permesso del vescovo di Callao.

Ora ricordiamo alcune cose, questo sacerdote è anche un giudice della Corte ecclesiastica di Lima, cioè colui che valuta crimini e problemi religiosi come stupri, abusi di autorità, furti all'interno della Chiesa del Perù. Riesci a immaginare perché le cose sono così? Perché non ci sono progressi con le denunce dei sacerdoti minacciati di morte?

Il vescovo Del Palacio e padre Oscar Balcazar
ad una conferenza alla Corte Superiore di Giustizia

Alcuni residenti del Callao commentano:

- È un lupo vestito da pecora, se è in grado di impossessarsi di qualcosa che non gli spetta, non credo che controlli nemmeno le denunce.

- Spero che questo spazio si riprenda al 100 %, questi preti, invece di unire i fedeli disuniscono, per loro è facile chiedere perdono sapendo quello che fanno. Quando se ne andranno i sacerdoti del neocatecumenato della diocesi del Callao?

E per ultimo, vediamo uno degli insuccessi del vescovo Del Palacio, seguito solo da una manciata di neocatecumenali:


Grandi prove della mancanza di sostegno, della riluttanza e della stanchezza degli assistenti, delle pressioni che molti laici hanno da parte dei loro coordinatori parrocchiali, insegnanti e scuole che sono praticamente obbligati a partecipare ancora una volta a un altro bingo del vescovato.

Le persone si stancano, i laici sono sfiniti, non bastano le offerte alla messa, con attività parrocchiali ma costringono a vendere carte da bingo per un vescovato che fino ad oggi non ha documentato o rendicontato l'investimento del denaro dei precedenti bingo.

Il fallimentare Bingo del 2016
"Dov'era la gente?
In vacanza col presbitero Richard"

I cattolici sono stufi che con una mano si chieda e con l’altra si colpisca. Questa è la prova di un disaccordo. Non convince più, dicono alcuni, non richiama, dicono altri. Potrebbe essere che si stanno già accorgendo che chiamarli prostitute o criminali non è nello stile di un pastore? 

Finora tanti bingo... per estrarre altri soldi dalle tasche dei cattolici

La prima volta è stato chiesto il bingo per creare la parrocchia della missione meridionale, fino ad ora…

Il secondo bingo, per la "casa di Papa Francesco": in realtà si cambiò solo il nome della Casa di Emmanuel, e ora ci sono solo 9 ragazze.

Il terzo bingo è stato convocato per celebrare l'anniversario d'oro della diocesi, però davanti all’imbarazzo della Caritas è stato indicato che sarebbe stato per questa istituzione, denunciata dalla stampa per la mancanza di 8 milioni di sol in una verifica di bilancio.

Si esige gran parte del reddito parrocchiale: è richiesto per i sacramenti quando questi, secondo le raccomandazioni di Papa Francesco, dovrebbero essere il minimo o non riscuoterli.

Tuttavia, la diocesi importa costantemente centinaia di litri di vino che molte volte finiscono per essere venduti dal Cammino Neocatecumenale.

6.000 sol (che nel 2016 equivalevano a circa 1600€) vengono richiesti e pagati per un dipinto di Neocatecumenale che non ha nulla a che fare con la parrocchia di Maria Ausiliatrice, e beffardamente il Vescovo dirà in seguito: "qual è il problema se è la stessa Vergine?"

Si chiedono e si spendono migliaia di soldi per viaggi di pellegrinaggio, lasciando le parrocchie abbandonate senza messe o celebrazioni, spesso negandole ai diaconi che rimangono per fare liturgie.

Il vescovato sa solo chiedere

Alcuni commentano:

- La maggior parte sono del Cammino hanno votato molti laureati del Paulo VI o Salesiani, il collegio Junior che ha sempre mantenuto quel carisma salesiano di lavoro con giovani in un luogo di molta violenza ora è per lo più di insegnanti neocatecumeni, sembra già un partito politico questo.

- Da molto tempo la Chiesa del Callao è in caduta libera; questo già lo sanno tutti!;... i problemi della Chiesa sono passati in background; il popolo ha imparato a meno di loro... il loro unico obiettivo è lucro; lucro e ancora lucro.

E per finire, alcune immagini di come si sfrutti l'immagine di Papa Francesco per gli striscioni di invito alle catechesi, che nel Callao sono giganteschi.



















 
Volete sapere da quante persone è composta mediamente una comunità neocatecumenale in Callao?

Guardatevi le presenze alle convivenze di 3 giorni o ai passaggi alla Casa di Convivenze Juan Pablo II:




















Il massimo sono "30 hermanos", rare volte, altrimenti spesso anche 10.

E' finita l'epoca di comunità con 30-40 "fratelli"...

Caduta libera...
 
Nota conclusiva: ad aprile 2020 ci giunse notizia che Del Palacio fu costretto a lasciare l'incarico di vescovo del Callao, nonostante non avesse raggiunto i limiti di età. Si lamentò che la notizia gli era arrivata, dopo un "processo sommario", durante la veglia pasquale [come se si volesse minor pubblicità possibile]. Nel 2020 su questo blog avevamo pubblicato altri tre articoli sul caso Del Palacio, sempre attingendo dalle notizie pubblicate sui giornali peruviani e dai commenti dei cattolici sul gruppo Facebook "Callao necesita pastor", il cui ultimo aggiornamento, nel 2020, sembra far notare che molti kikolatri sono ancora irremovibili dai loro posti. I danni fatti da un neocatecumenale non si riparano mai in un sol giorno...

45 commenti:

  1. Bingo è l'acronimo di :

    Bravi Individui Neocatecumenali Generano Orrori

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    1. Lo scopo di questi due articoli è di gettare un pochino di luce in più sulla mentalità neocatecumenale che è tutt'altro che cattolica.

      Un fedele cattolico non ha né bisogno, né desiderio di usare inganni, menzogne, malversazioni, per promuovere la propria fede. Invece un neocatecumenale considera inganni e menzogne come azioni sante, qualora utilizzate per difendere i soldi e il prestigio della propria setta e dei suoi autonominati "iniziatori".

      In particolare, un sacerdote o vescovo, che per quanto peccatori e per quanto possibilmente stupidi sono sempre consci di essere personaggi "piuttosto in vista" sulla scena pubblica, cercano di non impantanarsi in situazioni che li farebbero finire su tutti i giornali insieme a mafiosi di mezza tacca, a gente notoriamente molto corrotta, a soggetti già invisi all'opinione pubblica. Fra cattolici ci siamo lamentati spesso dell'eccesso in tale atteggiamento da parte della gerarchia, eccesso costituito da una parlantina clerically correct, dal mostrarsi mielosamente "al di sopra delle parti" perfino quando ci sarebbe da ammonire i corrotti anziché farsene intervistare, ecc.

      Il sullodato Del Palacio, dubbia vocazione in quanto frutto dei seminari kikolatri Redemkikos Mater, assurto "chissà come" alla dignità episcopale, non ha fatto altro che applicare i metodi neocatecumenali (inganni, menzogne, malversazioni), calpestando i cattolici, calpestando la fede, calpestando tutto ciò che non dà gloria (e soldi) all'idolo Kiko e alla cricca kikolatrica, proteggendo nel frattempo pretonzoli scandalosi e intrecci di malaffare fra diocesi ed enti pubblici.

      È questo, signore e signori, il Cammino Neocatecumenale: padri che suonano mazzate alle figlie perché viste mangiare banane senza usare forchette e coltelli (perché vedono peccato grave anche laddove non c'era neppure malizia), gente che puntandoti il dito ti comanda di non "giudicare" ma di chiedere perdono al tuo stupratore (impenitente e bramoso di ripetersi) in quanto lo avresti (a tua insaputa) "indotto in tentazione", e quella stessa gente che pur riempiendosi la bocca di "ilsignore-ilsignore" va mentendo e ingannando mentre vi estrae soldi dalle tasche per proteggere gli affari di pedofili e malavitosi.

      E tutto questo lo chiamano "riscoprire il battesimo", "fede adulta", "itinerario di iniziazione", "come i primi cristiani". Hanno proprio ragione, alla tappa del Padre Nostro, ad autoproclamarsi non come figli adottivi di quel Padre Nostro, ma come -letteralmente- "figli del demonio". Magari con una punta di malcelato orgoglio, viste le opere del demonio che sono stati capaci di compiere da quella prima convivenza in poi.

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  2. Agli asini raglianti neocatecumenali ricordiamo alcuni punti fermi già ripetuti praticamente in ogni singola pagina di questo blog:

    - i vari Papi che si sono succeduti non hanno mai approvato la liturgia del Cammino (cfr. anche Statuto, art.13, nota 49, lettera del 1° dicembre 2005);

    - i vari Papi che si sono succeduti non hanno mai approvato le eresie del Cammino (contenute nella predicazione degli autonominati "iniziatori" e dei loro cosiddetti "catechisti");

    - i vari Papi che si sono succeduti non hanno mai approvato il calpestare i fratelli più piccoli e deboli (pensionati minimi e padri di famiglia torchiati per la "Decima", mentre i VIP del Cammino fanno la bella vita a spese degli altri, e fanno magheggi per piazzare figli e parenti in comodi posti di lavoro, e per far fare buoni affari alle aziendine intestate a parenti e amici);

    - i vari Papi che si sono succeduti non hanno mai approvato la protezione di pedofili, abusatori sessuali, e altri soggetti del Cammino che con la scusa che "l'uomo non può non peccare" ne vanno combinando di cotte e di crude rinfacciandoti che "non devi giudicare";

    - lo Statuto del 2008, così come quello del 2002, venne approvato da un Pontificio Consiglio dei Laici (oggi soppresso), con la firma dell'oliatissimo Rylko, amicone del Cammino, al quale la Carmen Hernández aveva mafiosamente promesso «un futuro immenso» se avesse appoggiato il Cammino; per di più, Giovanni Paolo II nel 2002 tacque per interi mesi (neanche una parola di felicitazioni), come se non avesse voluto l'approvazione ma lo avessero messo di fronte al fatto compiuto, mentre Benedetto XVI nel 2008 tacque praticamente per un intero anno (neanche una parola di felicitazioni), come se non avesse voluto l'approvazione ma lo avessero messo di fronte al fatto compiuto;

    - lo Statuto del Cammino non prevede né le "Decime", né la liturgia inventata da Kiko e Carmen, né le altre bizzarrie kikolatriche e carmenlatriche;

    - i mastodontici monumenti che Kiko fa erigere a sé stesso (le Domus, i cosiddetti "seminari" Redemkikos Mater, i catechumenium, le cattedrali kikolatriche nel deserto, ecc.) recano alla Chiesa solo danni, e nessun beneficio;

    - tutti i sottoprodotti della kikolatria (canzonette, "icone", stile liturgico, vita comunitaria, ecc.) nella Chiesa Cattolica non vengono presi a modello da nessuno, nemmeno dai gruppetti più scalcagnati, perché si sa benissimo che è idolatria per il vitello d'oro di categoria superiore, il triplice idolo Kiko-Carmen-Cammino;

    - i neocatecumenali si comportano proprio come se non credessero nella Presenza Reale di Nostro Signore nel Santissimo Sacramento (oltre a professare numerose altre bislacche eresie);

    - i vari Papi che hanno benedetto i fratelli del Cammino, intendevano il buon cuore dei singoli, non le eresie; intendevano la missione della Chiesa, non la diffusione del Cammino; intendevano la promozione del Vangelo, non delle cosiddette "catechesi" kikolatriche.

    p.s.: gli asini neocatecumenali che ragliano di approvazioni e benedizioni oltre a ignorare del tutto la ferrovia sotterranea neocatecumenale per predatori sessuali ignorano del tutto gli strani movimenti finanziari-immobiliari (e di riciclaggio di denaro sporco) che avvengono dietro le quinte con la scusa del "dovete provarvi con Mammona". E magari non sanno neppure dell'esistenza di una fondazione neocatecumenale, costituita nel 2004, di cui stranamente nel Cammino si parla pochissimo e in modo sempre più fumoso (non sia mai che i fratelli delle comunità abbiano rendicontazione di ciò che versano al Cammino!)...

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    1. Prendo spunto da quest'ultima affermazione per puntualizzare un paio di cose.

      Nel 2004 non fu costituita semplicemente una fondazione neocatecumenale (come le decine di Fondazioni Famiglia di Nazareth che afferiscono al Cammino Neocatecumenale).
      Fu costituito proprio il Cammino Neocatecumenale con la forma giuridica di Fondazione.
      La Fondazione Cammino Neocatecumenale.
      Questa è la "natura" giuridica del Cammino Neocatecumenale.

      Anche se hanno cercato di disperdere l'informazione nelle note dello Statuto 2008 (a posteriori), ad un'attenta lettura risulta chiarissimo che il Cammino Neocatecumenale, lungi dall'essere giuridicamente considerato ed eretto come "itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni" (cosa giuridicamente impossibile) è stato eretto come Fondazione Autonoma (di soli beni spirituali) simile in tutto, nella figura giuridica, alla Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù, anch'essa eretta dal PCL nel 1991 e di cui allego il link allo Statuto per mostrare come deve essere lo Statuto delle Fondazioni (comprensivo della "natura" (Fondazione), dell'identificazione degli "organi di governo", dei fini dell'ente e di altri aspetti omessi nell'estratto al link segnalato).

      https://www.fondazionegiovani.va/wp-content/uploads/2022/12/Statuto-decreto-approvazione-estratto.pdf

      Tutta un'altra cosa dallo Statuto della Fondazione Cammino Neocatecumenale, no?

      Dove sono gli organi di governo nello Statuto 2008 (presidente, vice presidente, segretario, consiglio di amministrazione...?)
      Dov'è l'elenco spurio dei fini dell'ente nello Statuto 2008?
      Dov'è la sede della Fondazione nello Statuto 2008?
      E poi, soprattutto, dov'è la dotazione patrimoniale nello Statuto 2008?

      Non mi si risponda che la "dotazione patrimoniale" (fondo di dotazione), elemento costitutivo necessario delle Fondazioni, non c'è perché il Cammino Neocatecumenale è una fondazione "senza patrimonio proprio", perché giuridicamente non possono esistere Fondazioni senza patrimonio, nemmeno nel diritto canonico.
      Quindi, giuridicamente, come la mettiamo con l' "assenza di patrimonio"?

      Non rispondetemi nemmeno che il legalismo "giuridico" è un sofisma, perché gli Statuti sono atti "giuridici", specialmente in caso di enti con personalità giuridica pubblica. E gli "atti giuridici" devono necessariamente seguire delle norme, non si inventano.
      Lo sanno i neocatecumenali che l'erezione costitutiva a Fondazione è un atto giuridico?
      Lo sanno che gli Statuti sono atti giuridici?
      Oppure pensano che siano parole al vento in cui si può liberare la fantasia?

      Signori, se si tratta di una Fondazione, e giuridicamente si tratta della Fondazione Cammino Neocatecumenale (eretta tale nel 2004), come mai il suo Statuto (2008) non ottempera alle normative previste dalla legge civile (a cui rimanda la legge canonica) sugli elementi costitutivi necessari?

      Dove si vede, nello Statuto 2008, che il Cammino Neocatecumenale è una FONDAZIONE?

      Solo nelle note 2 e 3 dell'art. 1?

      Insomma, possibile, giuridicamente, che la Fondazione Cammino Neocatecumenale abbia uno Statuto che non ha nulla a che vedere con gli Statuti propri delle Fondazioni?
      Il diritto si inventa? Anche quello canonico?
      Marco

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  3. Intanto la ex suora cistercense Theresa Brenninkmeijer, che fece scandalo a Sostrup in Danimarca rifugiandosi poi in Perù sotto l'ala protettrice del vescovo Del Palacio e ordinando addirittura nuove suore (una italiana), sembra che continui imperterrita la sua attività, un po' qui, un po' là.

    È del 2022 la notizia di un ritiro presso le Hermanas de Claraval di Valencia, Real de Gandia, dove hanno la loro sede spagnola (le altre due sono al Callao in Perù e a Düsseldorf in Germania).
    Inequivocabilmente compare nella foto la suddetta ex suora, accanto ad un prete, tale padre Pablo, molto probabilmente neocatecumenale.

    http://sisterbriege.com/Images%20Real%20de%20Gandia,%20Valencia,%20Spain%20January%202022/Read%20de%20Gandia,%20Valencia,%20Spain%20January%202022.htm?profile=1097

    Riescono sempre a rimanere sulla cresta dell'onda...

    Singolare che al Callao, nonostante la rimozione di Del Palacio, continui a comparire sul sito della diocesi tale ex suora, ancora come badessa del Monastero della SS. Trinità - Suore di Chiaravalle.
    Idem per le Hermanas de Claraval di Spagna, dove la rappresentante è sempre la Brenninkmeijer.
    https://www.ayuntamiento-espana.es/entidades-religiosas-el-real-de-gandia.html

    In Danimarca, nel 2022 su DR 2 hanno anche fatto un documentario a puntate sulla vicenda del monastero, intitolato "Klostrets mørke hemmeligheder” (Gli oscuri segreti del monastero).
    Ma la Brenninkmeijer è sempre "badessa" delle suorine neocatecumenali.
    Marco

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  4. Finalmente ho trovato l'appartamento che cercavo ed a breve inizierò davvero a lavorare con la fotografia che è la mia più grande passione! Gesù Cristo non abbandona mai chi lo invoca incessantemente! Sono letteralmente emozionato dalle tante Grazie che sto ricevendo, per chi pensa che sia tutto frutto della mia testa non m'interessa neanche più rispondergli, sarei un grandissimo romanziere se fosse davvero così! Lasciate il Cammino e abbracciate Cristo! Il vostro caro Simich..

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  5. Anche padre Ariel si domanda se i neocatecumenali sono esonerati dalla Gestis verbisque.

    https://www.facebook.com/photo?fbid=7283392231696162&set=a.100612623307528

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    1. Come ragliò qualche asino, «...anzi, per quel che mi riguarda, padre Ariel è proprio Tripudio!» Il bello è che padre Ariel neanche sapeva dell'esistenza di un certo "Tripudio".

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    2. Nel sopralluogo effettuato da me, ieri sera, sabato, in Santa Maria Goretti Roma; non mi sembra proprio che si siano adeguati alla "Gestis Verbisque", che portavo con
      me in copia/originale, per ogni evenienza, assistento tra l'altro a fatti riprovevoli:
      -Dopo la Consacrazione, due "ostriari", omaccioni dell'abbigliamento sciatto e trasandato, hanno iniziato a dividere, senza alcun rispetto,per la Specie(?), una "focaccia",
      degna di una pizzeria a taglio.
      A seguito di questo, cominciavano
      a distribuire(solo i Minisrtri Straordinari dell'Eucaristia possono farlo), i "pezzi di pizza" assieme al presbitero, come vuole la loro tradizione, ognuno al proprio posto ; offrendo anche a me quanto sopra , declinavo l'offerta dicendo, " grazie, la mia Messa è domani a mezzogiorno".
      Altra anomalia degna di segnalazione:
      Avendo frazionato la "specie" più del necessario, hanno redistribuito ai presenti ulteriori frazioni ovvero,
      il mio vicino nelle sue mani, aveva ben cinque "pezzi" da consumare il che equivarrebbe a comunicarsi
      contemporaneamente per cinque volte!
      Il seguito a qualche mio futuro post.
      Ruben.
      ---

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    3. P.S. al mio delle 13,04
      Mi scuso per alcune dissonanze, nella punteggiatura del post; scrivevo scomodamente da un cellulare.
      R.
      ---

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  6. Del Palacio è l'acronimo di :

    Demenziali Eresie Larvatamente Potenti Annunciano Le Assurde Catecumenali Idee Ormai

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    1. P.S. per salute mentale avviso che cancellerò tutti i commenti dei fanatikos neokatekiki che senza avere letto una sola riga del documento del Dicastero per la dottrina della fede si metteranno a sparare commenti in bilico tra fantascienza e demenza al grido "siamo approvati ... siamo approvati!"

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  7. O.T.https://corporate.ansa.it/sicilia/notizie/2024/02/11/uccide-la-moglie-e-due-figli-e-si-consegna-ai-carabinieri_3ffe06d0-504d-496d-b6f8-0027613c54e0.html . Di che SETTA parlano ?

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    1. forse è meglio fermarsi un momento prima di postare cose del genere, invece di vomitare sulla tastiera la prima cosa che passa per la testa, qui non facciamo così mi sembra, o almeno mi sembrava.

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    2. Chi ha fatto questo è una persona evangelica che però non seguiva la chiesa evangelico-pentecostale della città. Nel suo profilo FB spesso citava tale Roberto Amatulli, evangelico anche lui e autoproclamatosi pastore. Ci sono molte info su di lui in rete.

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    3. Nonostante "setta" sia un termine considerato dispregiativo (infatti il giornale usa il termine "fanatici religiosi"), è indicativo di certe realtà come il Cammino (o certi gruppi evangelici-pentecostali, cioè protestanti).
      "Setta", infatti, fa capire che all'interno del gruppo vige la mentalità del "noi abbiamo ragione, il resto del mondo ha torto, noi siamo i giusti, il resto del mondo è il demonio, noi facciamo sempre bene, e chi non fa come diciamo noi è dalla parte del demonio..."
      E quindi qualche soggetto un po' più svitato, che magari comincia a prendere assai sul serio gli insegnamenti della setta, può finire per compiere gesti insani (non necessariamente come quello della notizia: pensate per esempio a un kikolatra che fa testamento a favore del Cammino lasciando in braghe di tela la moglie e i figli: qualche tempo fa Kiko si lamentava che i suoi adoratori spagnoli erano più propensi a far testamento per lasciare tutto al Cammino, mentre quelli italiani erano meno propensi, cioè meno fessi).

      Nella mentalità cattolica, invece, il buonsenso è apprezzato, la carità - anche da parte di chi non ha fede, anche nei confronti di chi non ha fede - è apprezzata (poiché sappiamo che Dio l'apprezza), e un soggetto che oggi indicheremmo come estraneo alla Chiesa e ostile alla fede, potrebbe un giorno convertirsi e smettere di esserlo (e ne abbiamo casi notevoli, per esempio).

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    4. Da ByTripudio Ore 11,00:
      "tempo fa Kiko si lamentava che i suoi adoratori spagnoli erano più propensi a far testamento per lasciare tutto al Cammino, mentre quelli italiani erano meno propensi, cioè meno fessi).
      ---
      Non conosco le norme successorie
      In Spagna, ma, grazie a Dio in Itala,
      le successioni, sono regolate da una buona legge, che tutela gli "aventi diritto" ex lege.
      Di conseguenza il testatore, può conferire a parenti e/o a terzi a sua discrezione una quota legittima, pari
      al 25% dei propri beni.
      Ruben.
      ---

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    5. In ogni caso, in vita, a meno che non sei malato di mente, puoi disporre dei
      beni, come meglio credi.
      Ruben.
      ---

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  8. Leggendo un post in una pagina di filosofia su una pagina telegram mi sono imbattuto nei dipinti di Kiko alla Cattedrale di Madrid, non ho resistito ed ho chiesto se l'autore stesso o qualche altra persona fosse a conoscenza dei dipinti e di chi l'ha fatti soprattutto.. mi ha risposto un ragazzo in privata sede chiedendomi lumi visto che sta frequentando le catechesi perché trovandosi all'università, un suo coinquilino ne fa parte e lo ha invitato.. insomma alla fine gli ho scritto la mia testimonianza ed è rimasto naturalmente sconvolto e mi ha scritto: facciamo che rimango fedele al Vangelo e basta.. Questo è Gesù che mi permette di contribuire alla Salvezza di altre anime che non devano passare da quelle forche caudine, almeno non prima di esserne ben consapevoli.. per oggi è tutto.. il vostro Caro Simich

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    1. Il Signore ha voluto che ti trovassi al posto giusto nel momento giusto, per salvare un'anima dalle grinfie del Cammino. Tempo fa mi sono giunte notizie della mia ex-comunità, pare che i catechisti stiano spadroneggiando più del solito, molti si sono allontanati e quei pochi che sono rimasti hanno fifa e si stanno zitti... Cosa c'è di cristiano nelle comunità neocatecumenali? Davvero nulla.
      Porto

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  9. Ricordiamo ai gentili lettori che il Cammino Neocatecumenale è «una setta protestante-ebraica che di cattolico ha solo la decorazione».

    E che né lo Statuto, né gli interventi dei sommi pontefici, hanno mai approvato la liturkikia, la kikolatria, le Decime, eccetera.

    Quando il Cammino viene etichettato "chiesa parallela", "una chiesa nella Chiesa", "una setta idolatrica", eccetera, è solo per rimarcare il fatto che il Cammino ubbidisce alla gerarchia cattolica solo quando gli fa comodo. E quando i vescovi prendono decisioni sgradite al Cammino, il Cammino fa guerra ai vescovi (o li corrompe), come ad esempio nel caso dei seminari neocatecumenali di Takamatsu e di Guam, "seminari" oggi felicemente soppressi, oppure nel caso della liturgia (ignorando del tutto la lettera del 1° dicembre 2005 contenente le «decisioni del Santo Padre» Benedetto XVI, e addirittura recepita dallo Statuto all'articolo 13 ma ancor oggi disubbidita e mistificata).

    Dunque il Cammino non è una "realtà" ecclesiale ma è un vero e proprio tumore della Chiesa. Tutte le volte che blaterano di doni dello Spirito, sono dei sepolcri imbiancati, perché lo Spirito non può ispirare - tanto meno donare - abusi liturgici, idolatria, inganni, menzogne, "ferrovie sotterranee per predatori sessuali", eccetera.

    Ricordatevi che non basta ripetere "ilsignore-ilsignore", non basta blaterare "riscopertadelbattesimo" o "donodellospirito": son cose che anche gli eretici protestanti sono capacissimi di fare (e persino senza usare brutture pittoriche e canore, come quelle di Kiko).

    p.s.: la "nuova evangelizzazione", come la intese Giovanni Paolo II, è di rispiegare ai cattolici le verità fondamentali della fede (proprio quelle che l'insegnamento neocatecumenale ha sempre mistificato o ignorato). Invece nel Cammino tale termine viene ingannevolmente adoperato come sinonimo del formare nuove comunità neocatecumenali e propagandare l'eresia kikista-carmenista.

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  10. Grazie per gli asini raglianti

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    1. Prego!
      E avevo anche usato il termine «sepolcri imbiancati» neocatecumenali, prendendolo in prestito direttamente dal Vangelo.
      "Fuori" sono imbiancati, tutti pii, tutti mansueti, tutti sinceri, tutti evangelizzanti.
      "Dentro" la comunità, invece, sono pieni di ogni sozzura, menzogne, inganni, arroganze, idolatrie, abusi, prepotenze, giudizi temerari, addirittura dando a sé stessi una sorta di autorizzazione a peccare, perché -sapete- «quando il Signore mi toglie la mano dalla testa, ne combino di ogni!», disse l'auto-autorizzato leccandosi i baffi.

      La caratteristica di un asino è di concentrarsi su un punto del tutto secondario e voler sindacare lì all'infinito. E per evitare che le sue orecchie vengano sfiorate da un qualsiasi argomento ragionevole, l'asino raglia, raglia fortissimo, cambia argomento, devia il discorso, finge di non aver capito, insulta, aggredisce, adopera frasi fatte che non c'entrano niente...

      Di fronte al fatto che i capi del Cammino proteggono pedofili e abusatori sessuali, l'asino fa il finto tonto, e raglia forte (fortissimo) per non ascoltare. Di fronte al fatto che ancor oggi, nel 2024, le carnevalesche liturgie del Cammino siano zeppe di abusi e strafalcioni (e di sacrilegi eucaristici), l'asino neocatecumenale non fa altro che ragliar forte (fortissimo), perché non vuol sentirne parlare. Di fronte al fatto che i fratelli delle comunità neocat vengono letteralmente considerati vacche da mungere (la Decima e tutto il resto), non ha niente da dire, anzi, difende quelle porcherie come se temesse di perdere soldi qualora qualche "fratello" smetta di pagare.

      L'asino neocatecumenale è tutto concentrato a cercare il pelo nell'uovo su argomenti secondari, su questioni irrilevanti, su faccende che con la fede della Chiesa e con la vita della Chiesa non c'entrano niente. L'urgenza più urgente di un neocatecumenale è evitare che le porcherie del Cammino vengano spiegate, discusse, documentate, osservate.

      Infatti per il tipico fratello neocatecumenale contano solo il prestigio, i soldi, e il numero di membri della sua setta. Tutto il resto - compreso il belare continuamente "ilsignore-ilsignore" - è solo una foglia di fico per coprire i madornali errori liturgici e dottrinali, e per coprire le magagne (non solo finanziarie e sessuali) degli autonominati "iniziatori" e dei loro pretoriani.

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  11. Questo fatto che i canovacci degli annunci (vedi quello di quaresima 2024) non sono piu' pubblici rende il club delle vesti bianche firmate kiko, ancora piu' inquietante !

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    1. Eccoli sul sito Kairos

      https://kairosterzomillennio.blogspot.com/2024/02/kiko-arguello-annuncio-di-quaresima.html?m=1

      Frilù

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    2. Per la serie: oh no no no no ahahahahah!

      I capicosca della setta comandano di non pubblicare su internet e i presbikikos pubblicano sui loro blog...

      Bei tempi quando il pbrò Vitoluigi correva a scopiazzare i testi da questo blog. Ora invece se li fa mandare dalle "talpe" neocatecumenali, quelle a cui i pasqualoni hanno sempre incessantemente dato la caccia.

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    3. Un annuncio molto stringato che però fa capire molte cose:
      1) lasciamo stare il "resoconto" dell'ultima udienza da Papa Francesco. Tutta fuffa e niente di più
      2) Tutta la "catechesi" di Padre Mario sulla Salvifici doloris è omessa? Perchè non è interessante o per cosa?
      3)Anche la catechesi di Kiko non è riportata interamente.
      4) Le indicazioni per i giovani. In pratica raccomandano un ritiro di qlc giorno "in un santuario" anche "dormendo per terra". In pratica stanno facendo come ogni gruppo giovanile di "cristianucci della domenica" . Prima li prendevano in giro perchè "loro erano figli di re" e quindi si meritavano di stare negli hotel a 4 stelle". Ora li mandano a dormire per terra? Finiti i soldi? O finiti gli alberghi disposti ad ospitarli dato che, ed erano loro stessi a raccontarlo gongolando, facevano danni su danni?
      Un grandissimo ridimensionamento nella forma. Nella sostanza ne dubito. Ma chissà, forse andando nei santuari e vedendo l'arte "devozionistica" forse gli si smuoverà qlc.

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  12. Intanto stiamo aspettando che lo Statuto 2008 venga modificato e regolarizzato secondo le normative previste nel Decreto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita del 3 giugno 2021.

    L'art. 35 dello Statuto 2008, infatti, al § 3 prevede che l'Équipe Responsabile internazionale (una volta eletto il successore di Kiko) duri in carica 7 anni (e non 5 come da Decreto) e possa essere rieletta più volte (e non una sola volta, come da Decreto).

    Altre realtà ecclesiali ci hanno già pensato a modificare il loro Statuto ma, come sempre, il Cammino Neocatecumenale ancora no.

    Capisco però che nel caso dello Statuto del Cammino Neocatecumenale, che è una Fondazione anomala e non un'associazione, l'adeguamento comporti dei problemi sul punto dell'organo adibito all'elezione dei futuri leader (il primo mandato della signorina Romero, che non fu nemmeno eletta ma scelta, sarebbe scaduto nel 2023 e pare sia stato rinnovato "tacitamente", il prossimo scade nel 2028).

    Gli organi delle Fondazioni sono: Presidente, Consiglio di Amministrazione, Assemblea, Organo di Controllo.
    Nello Statuto 2008 però non è previsto alcun organo, se non l'Équipe Responsabile internazionale e un non meglio specificato "Collegio elettivo" scelto dalla stessa équipe che sceglie sempre tutto, nominato "a vita".

    Inoltre il Decreto del 2021 prevede che "Tutti i membri "pleno iure" abbiano voce attiva, diretta o indiretta,
    nella costituzione delle istanze che eleggono l’organo centrale di governo a livello internazionale" (art. 3).
    Tutti i membri pleno iure (con pieni diritti).
    Chiaramente questo è possibile applicarlo alle associazioni, dove si sa chi sono i membri. Nelle Fondazioni però non esistono membri, essendo costituite da un fondatore per destinare un patrimonio ad un determinato scopo. Quindi, chi sarebbero "tutti i membri pleno iure"?
    Non tutti, infatti, solo il Collegio elettivo.

    La confusione ingenerata dalla testardaggine dei capi neocatecumenali che, non volendo costituirsi in associazione, alla fine si sono comunque dovuti costituire in Fondazione (sebbene dubbia), adesso fa sì che gli adeguamenti siano problematici.
    Hanno fatto un miscuglio tra le norme delle associazioni e quelle delle fondazioni.

    È vero che il Decreto 2021 prevede all'art. 7 che l'art. 3 (tutti i membri pleno iure) non si applichi a "gli altri enti non riconosciuti né eretti come associazioni internazionali di fedeli, a cui è stata concessa personalità giuridica e che sono soggetti alla vigilanza diretta del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita (quindi al Cammino Neocatecumenale che non è eretto come associazione, ma ha personalità giuridica ed è soggetto alla vigilanza del Dicastero).
    Rimane però da capire se il Collegio elettivo (che non è un organo delle Fondazioni), possa assolvere ancora al compito assegnatogli nello Statuto 2008, perché nelle Fondazioni normalmente gli organi di governo non si eleggono ma vengono nominati da un organo specifico.

    Troveranno la soluzione anche stavolta, senza Ryłko?
    Marco

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  13. O.T. Qualcosa che non quadra o da pensare:
    In data di ieri, ho apprenso dal blog "Silere non possum", che il Vicariato di Roma,
    ha chiesto il rientro immediato di tutti i prestiti erogati alla Parrocchie dell' Urbe.
    La cifra, che il Vicariato stesso, reputa "considerevole", ammonta ad Euro 1.059.371,30; se si divide la cifra tra le circa 300 Parrocche della Capitale,
    non mi sembra che l'importo sia poi così tragico.
    Mo domando quindi come ha fatto la parrocchia di Santa Maria Goretti, notoriamente "controllata" dal Cammino, ad aver spesso pe lavori recenti, Euro
    537.363,60 , per lavori consistenti in: "restauro e risanamento delle facciate", tenendo anche conto, che la Chiesa e relative pertinenze sono state costruite in cortina piena a vista ed i lavori si sono traddotti nel togliere una patina temporale(72 anni).
    Il sorroscitto, che dalle sue finestre vede tutto il complesso, ha soltanto notato
    le mura più pulite e basta.
    Ruben.
    ---

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  14. Chiarisco cosa intendo per "Fondazione anomala".
    Il diritto canonico rimanda al diritto civile per le regole generali e, sebbene non esista una definizione codiciale per le fondazioni in nessuno dei due, alcuni punti sono fermi.
    La definizione unanimemente accettata è che le fondazioni sono "enti in cui un soggetto o più soggetti fondatori (Kiko e Carmen) destina/no il PROPRIO patrimonio al perseguimento di uno scopo".

    Nelle fondazioni l'elemento preponderante è il PATRIMONIO (inteso come valore economico), a differenza delle associazioni dove l'elemento preponderante sono le persone.
    Naturalmente il patrimonio deve essere PROPRIO, perché non si può disporre del patrimonio altrui.

    Come si arguisce, ai fondatori della FONDAZIONE CAMMINO NEOCATECUMENALE è stato concesso di costituire la loro Fondazione disponendo di un PATRIMONIO che non assolve a nessuno dei due requisiti richiesti per le fondazioni:
    1) non è un patrimonio dal valore economico (soli beni spirituali)
    2) non è loro proprio, perché il patrimonio spirituale della Chiesa Cattolica è della Chiesa Cattolica e non di due persone spagnole che ne possano disporre come a loro piace e conviene.

    A posteriori, nei commenti allo Statuto 2008, alcuni legulei neocatecumenali (compreso mons. Arrieta, all'epoca e tuttora Segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi ) hanno tentato di spiegare questa anomalia.
    Intanto è singolare che l'abbiano fatto 4 anni dopo, nel 2008, e non quando fu eretta la FONDAZIONE CAMMINO NEOCATECUMENALE nel 2004.
    Allora tutti tacquero, invece che esultare.

    Nel 2008 ci fu un labile richiamo all'"analogia", interpretando le norme del CIC in maniera eccessivamente estensiva ed indubbiamente contro ogni logica e normativa giuridica attinente alle fondazioni, dette anche "pie volontà" o "pie fondazioni" dal diritto canonico.

    Nemmeno mons. Arrieta fece mai riferimento né alla richiesta né all'ottenimento di una risposta da parte dell'allora Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, SOLO al quale spettava la funzione di interpretazione delle leggi della Chiesa.
    Non è che un solo uomo, anche se Segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, possa validamente interpretare da sé stesso le norme del CIC, c'è una procedura da seguire, naturalmente.
    Come si sarebbe dovuto procedere?

    In primis il PCL avrebbe dovuto sottoporre un dubbio interpretativo al Dicastero per i Testi Legislativi, perché trattandosi di introdurre una nuova tipologia di Fondazione (quella di soli beni spirituali e senza l'elemento essenziale della patrimonialità economica), la questione necessitava di una "interpretazione autentica" (che ha forza di legge e deve essere promulgata) e non di un semplice "chiarimento" (che comunque avrebbe dovuto sfociare in una Dichiarazione o in una Nota esplicativa).

    In secondo luogo, il Dicastero per i Testi Legislativi avrebbe dovuto rendere nota la sua risposta ai dubbi in forma scritta e pubblica.
    Questo perché se si introduce una nuova tipologia giuridica (e va fatto con legge o atto avente forza di legge), tutti ne possono beneficiare e non solo il Cammino Neocatecumenale, che potrà essere il primo, ma non l'unico.
    E ciò deve essere noto a tutti, per chi volesse avvalersene.

    Continua...

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  15. Ma dicevamo che Mons. Arrieta, Segretario del Dicastero per i Testi Legislativi, non ha mai prodotto la prova che sia stata seguita questa procedura cosa che, se fosse accaduta, avrebbe fugato ogni dubbio sulla legittimità di un'interpretazione talmente estensiva da risultare contraria ad ogni certezza relativa alle fondazioni (anche canoniche).
    Inoltre, sul sito del Dicastero per i Testi Legislativi non figura alcuna interpretazione autentica, né alcuna nota esplicativa, né alcuna dichiarazione relativa alle fondazioni.

    Anzi, proprio nel 2004, una Nota Esplicativa a proposito dei beni ecclesiastici delle associazioni e delle fondazioni con personalità giuridica pubblica "DICHIARA tali beni sottomessi alla potestà dell’autorità ecclesiastica competente, fermo restando che la PROPRIETÀ appartiene alle singole persone giuridiche."
    (i neocatecumenali sono forse PROPRIETARI dei beni spirituali?)

    Quale persona, se disponesse di un documento che legittima questa interpretazione analogica, non lo rammenterebbe nemmeno?

    Penso che la risposta più logica è che non si dispone di un documento ufficiale.
    Allora le parole di mons. Arrieta sono solo opinioni personali, senza alcun valore d'autorità.

    Ci mostrino il documento ufficiale del Dicastero per i Testi Legislativi che autorizza ad interpretare analogicamente ed estensivamente il § 3 del can. 115 sulla presunta possibilità che i beni di una fondazione possano essere anche soltanto di natura spirituale e non materiale (o temporale), perché nel sito del Dicastero per i Testi Legislativi non lo troviamo.
    Altrimenti siamo costretti a chiederci: com'è stato legittimato il ricorso all'analogia nel caso di specie?
    Marco

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    1. Quando Giovanni Paolo II fu posto davanti al fatto compiuto dello Statuto ad experimentum del 2002, tacque per mesi (mentre i kikolatri, pur avendo per le mani copia di quello Statuto firmato da Ryłko, andavano falsamente dicendo che era firmato dal Papa).

      Dopo mesi interi finalmente lo menzionò e disse che ora al Cammino spettavano passi decisivi da fare.
      Passi che non sono mai stati fatti.
      Lo Statuto del 2008 fu solo una blanda revisione di quello del 2002, giunta anch'essa a sorpresa, nonostante papa Benedetto XVI fosse stato notoriamente contrario.
      Gli Statuti del 2002 e 2008 non autorizzano né le Decime, né altre porcate del Cammino.

      Intanto abbiamo la bizzarra "Fondazione" del 2004, passata furbescamente sotto silenzio.
      I fratelli del Cammino dovrebbero chiedersi a cosa diavolo servono tutte quelle stranezze, visto che la tensione di ogni "fondatore" è sempre stata quella di regolarizzarsi davanti alla gerarchia cattolica, quantomeno per difendersi da eventuali furbetti di sagrestia che attraverso pieghe legislative/organizzative facessero i propri porci comodi.

      Invece il Cammino ha sempre avuto questa stranissima ossessione del far le cose dietro le quinte e al di fuori delle regole. Come se fosse uno strumento del demonio anziché un "dono dello Spirito".

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  16. domattina vado a fare una bella chiacchierata con la Digos della mia provincia.. se viene superata la linea rossa ne risponderanno penalmente.. ogni fine settimana ho deciso che oltre alla Messa andrò in qualche santuario a pregare e fare foto.. più di così non è umanamente possibile fare.. il vostro Simich

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  17. La questione esposta sull’ “anomalia” della FONDAZIONE CAMMINO NEOCATECUMENALE non è di lana caprina, ma ha un valore giuridico sostanziale.

    Ci immaginiamo se chiunque non sia legittimato, nel diritto civile come in quello canonico, potesse bypassare le normative e l'unanimità interpretativa di esse, per poi porre validamente atti giuridici di conseguenza?
    Sarebbe il caos.

    Ecco la necessità della dimostrazione che sia stata seguita la corretta procedura, anche perché l'introduzione di una nuova figura giuridica (fondazione di soli beni spirituali e senza patrimonio proprio), in ogni caso deve essere operata da una legge o da un atto avente forza di legge, perché si tratta di un istituto totalmente nuovo e in contraddizione con le normative che disciplinano la materia (anche in ambito canonico).

    Ogni singolo articolo informativo dell'epoca non sfiorava minimamente la questione giuridica, qualcuno al massimo dando per scontato che frugando nelle norme si potesse liberamente fare uso dell'analogia.

    Linko il discorso di Mons. Arrieta in costanza dell'approvazione dello Statuto 2008 (a posteriori di 4 anni, ovviamente).
    Dovesse sparire, l'ho salvato.

    https://www.sanpietroapostolo.org/Cammino/DocumentiCammino/Annotazioni%20Canoniche%20-%202008.pdf

    Poi, magari, provo a commentarlo.

    Marco

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    1. So che potrà non essere di interesse per tutti, ma provo a commentare il discorso di Arrieta al rilascio dello Statuto 2008, perché anche la parte giuridica delle approvazioni ha la sua fondamentale importanza (oltre a mostrare in che modo sibillino procede il Cammino).

      Dice Arrieta:

      1) “Ad onor del vero, PUR NON ESSENDO UNA CATEGORIA ISTITUZIONALE TIPIZZATA come tale nell’ordinamento canonico, che per essere costruita RICHIEDE L'USO DELL'ANALOGIA rispetto ad altre norme canoniche – sulla persona giuridica, le associazioni, fondazioni, ecc. –, va pure detto che questa impostazione, ricevuta sei anni fa come una novità...”

      Intanto è un po' un problema ricorrere a categorie non tipizzate istituzionalmente, soprattutto se contraddicono ogni norma che disciplina proprio quella categoria.
      Poi parla dell'uso dell'analogia in modo generico, come se fosse di normale utilizzo da parte di chiunque. Ma non lo è.
      Nessuna procedura viene rammentata.

      2) "A differenza del testo del 2002, gli Statuti ora approvati affermano la personalità giuridica pubblica del Cammino Neocatecumenale (art 1 § 3), erezione che avvenne per iniziativa del Pontificio Consiglio per i Laici, con Decreto del 28 ottobre del 2004"

      Ma il Decreto del 28 ottobre del 2004, rammentato anche nello Statuto 2008, non si trova da nessuna parte e non è visionabile al pubblico. Tuttavia si riferisce alla Fondazione autonoma, ma Arrieta non lo dice.
      Anche questa cosa è del tutto anomala, perché è proprio l'atto che conferisce la personalità giuridica pubblica e nel 2004 c'era da esultare, non da nascondere.

      3) "Ci si potrebbe anzitutto domandare qual è il sostrato della personalità giuridica pubblica del Cammino o, in altri termini, a che cosa sia data personalità giuridica nella Chiesa..."

      Questo è il punto cruciale, sapere a "cosa sia data personalità giuridica", ma cambia argomento per riprenderlo dopo.

      Continua...

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    2. 4) "Ciò che in questo caso RICEVE PERSONALITÀ GIURIDICA PUBBLICA nella Chiesa È propriamente L’ITINERARIO di formazione cattolica, cioè, il METODO di catecumenato post-battesimale che gli Statuti descrivono. Detto metodo rappresenta, infatti, quell’insieme di beni – in questo caso beni di natura spirituale – che secondo il can. 114 § 3 CIC (cfr. anche 115 § 3) è suscettibile di ricevere nel diritto canonico personalità giuridica, a determinate condizioni. SI PUÒ DEFINIRE il Cammino come una FONDAZIONE DI BENI SPIRITUALI"

      E qui ce ne sarebbe da obiettare...

      1) un metodo NON PUÒ RICEVERE PERSONALITÀ GIURIDICA, perché la "persona giuridica" è un "soggetto di diritto" titolare di diritti e doveri o più in generale di situazioni giuridiche attive e passive, nonché di autonomia patrimoniale perfetta (cose che non possono applicarsi ad un metodo). Inoltre, le persone giuridiche sono definite dalla legge (anche canonica) ed un METODO (mi vien quasi da ridere…) NON È CERTAMENTE TRA QUESTE.
      2) Il § 3 del can. 115, norma oggetto all'analogia (legittima?) non dice affatto che si tratta di un "insieme di beni" di sola natura spirituale, da qui il ricorso all'analogia. In effetti la norma non è chiarissima, ma se solo si valutano tutte le norme, tutta la giurisprudenza e la mens del legislatore, si capisce benissimo che non si può ammettere un "insieme di soli beni spirituali", essendo le Fondazioni disciplinate nel CJC sotto il titolo di "Beni TEMPORALI" (e norme a seguire).
      3) In diritto non è ammissibile dire "si può definire..." ci vuole certezza. O è o non è una "fondazione di beni spirituali". Se lo è, è perché è ammissibile in diritto. Se non lo è, è perché non è ammissibile. Il grigio non esiste.
      4) Anche nelle Fondazioni regolarmente costituite, non è mai il “patrimonio” o “insieme di beni” a ricevere la personalità giuridica, bensì l’ente che amministra tale patrimonio. Se quindi anche accettassimo (ma non lo accettiamo) che la Fondazione Cammino Neocatecumenale amministri un “insieme di soli beni spirituali”, non sarebbero mai questi a ricevere la personalità giuridica, ma l'ente-Fondazione.
      Tuttavia Arrieta non riesce a dire che a ricevere la personalità giuridica è stata la FONDAZIONE Cammino Neocatecumenale.

      Continua...

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    3. 4) "Quale rilevanza pratica può avere adesso l’erezione della personalità giuridica pubblica?
      Va detto anzitutto che la principale conseguenza – o una delle principali – NON VA TROVATA NELL'AMBITO PATRIMONIALE, come di solito accade con le persone giuridiche di natura pubblica nella Chiesa."

      Intanto sta dicendo che "di solito" accade diversamente. Il "di solito" significa SEMPRE.
      Quindi la FONDAZIONE CAMMINO NEOCATECUMENALE è l'UNICA che differisce da ciò che accade SEMPRE.
      Inoltre è inaccettabile che una Fondazione esuli dall'ambito patrimoniale perché, come spesso ripetuto, l'elemento fondamentale delle Fondazioni è proprio la patrimonialità (economica).
      Affinché ciò potesse essere anche solo minimamente possibile, sarebbe occorsa una legge e non un generico ricorso ad un'analogia che non è nemmeno certo provenga dall'organo legittimato ad operarla (Dicastero per i Testi Legislativi).

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    4. 5) "I soggetti con personalità giuridica pubblica, anziché privata, hanno la peculiarità che i loro beni sono tecnicamente “beni ecclesiastici” (can. 1257 § 1 CIC), e quindi sottoposti ai controlli giuridici stabiliti dal diritto. Nel caso presente il PROBLEMA non si pone, poiché l’art. 4 § 1 degli Statuti – uguale a quello del 2002, dove la personalità pubblica non veniva affermata – dichiara apertamente: “Il cammino Neocatecumenale, in quanto itinerario di formazione cattolica che si
      attua nelle diocesi mediante servizi resi a titolo gratuito, non ha patrimonio proprio”. La rilevanza della personalità giuridica pubblica del Cammino va trovata altrove."

      Eh no.
      Il PROBLEMA si pone eccome.
      Non ha alcun valore che lo Statuto 2008 "dichiari apertamente" che "Il Cammino Neocatecumenale non ha patrimonio proprio".
      Il PROBLEMA È A MONTE: può una Fondazione, quale è il Cammino Neocatecumenale, non avere patrimonio proprio?
      NO, finché non lo dice la legge (e la legge non potrà dirlo mai, perché le Fondazioni sono a base patrimoniale e nel loro atto costitutivo, come nello Statuto, DEVONO pure indicare la “dotazione patrimoniale” in termini economici).
      Di certo non lo dice la legge civile, ma non l'ha detto neanche la legge canonica, essendo tuttora le Fondazioni normate su base patrimoniale, senza eccezioni.
      Non esiste alcuna norma di legge che legittimi e regolamenti una Fondazione senza patrimonio e scusate l'ironia, ma il "patrimonio dei beni spirituali" non è PROPRIETÀ DISPONIBILE del Cammino Neocatecumenale, eventualmente.

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    5. 6) "A mio modo di vedere, la maggiore conseguenza di questa personalità pubblica, applicata all’itinerario di formazione neocatecumenale, riguarda la particolare autorevolezza ecclesiale..."

      A suo modo di vedere?
      Può valere in diritto un'opinione personale, come se avesse un valore giuridico effettivo?
      Certo che no.
      Con tutto il rispetto, Arrieta può pensare quello che vuole, ma i suoi pensieri non hanno valore giuridico effettivo.

      7) "Risulta ABBASTANZA COERENTE. Essendo caratteristica della persona giuridica pubblica eretta dalla gerarchia della Chiesa il fatto di agire a nome della Chiesa (cf., per analogia, can. 313 CIC), sembra ABBASTANZA COERENTE che il METODO CATECHETICO CONFIGURATO ADESSO CON PERSONA GIURIDICA sia presentato facendo parte della pastorale organica della Chiesa..."

      Non ci crede nemmeno lui.
      "Abbastanza coerente...."
      O è coerente o non lo è, in diritto.
      O è ammissibile o non lo è, in diritto.
      Ripetere che è il METODO CATECHETICO ad aver ottenuto la "personalità giuridica" non fa altro che mettere a rischio la credibilità di un giurista accreditato. E tutto per compiacere il Cammino Neocatecumenale.
      La personalità giuridica, com'è ovvio, l'ha ottenuta la FONDAZIONE (anomala) CAMMINO NEOCATECUMENALE e il "metodo catechetico" è solo, appunto, il suo "metodo", ammesso e concesso che le Fondazioni possano avere un “metodo”.

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    6. Forse ora è più chiara la necessità che sia dimostrata l'avvenuta correttezza della procedura per l'interpretazione analogica, dato che si pretende di introdurre nell'ordinamento canonico una nuova figura giuridica (non normata né disciplinata) e addirittura si tenta di attribuire la “personalità giuridica” ad un "metodo".

      I neocatecumenali, gli inventori della terza categoria di persone giuridiche canoniche: Associazioni, Fondazioni e… METODI!
      Marco

      PS Quanto scritto sopra non è una j'accuse, è solo l’esposizione di dubbi in assenza di dimostrazioni dovute al popolo cattolico. In caso di produzione di documenti ufficiali (Decreto del 2004 e responso del Dicastero per i Testi Legislativi), ci potremmo ritenere soddisfatti, consapevoli che comunque sia non avremmo mai accesso diretto ad un contraddittorio.

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    7. Scusate,
      intervengo, provando a fare un po' di chiarezza:
      -Il Cammino Neocatecumenale avendo ricevuto "Personalità Giuridica Pubblica" da un ex Pontificio Consiglio Vaticano, la stessa, è operante solo all'interno
      dello Stato della Città del Vaticano.
      Almeno, per quanto riguarda lo Stato Italiano, no.
      La Repubblica, riconosce infatti,
      come Persone Giuridiche di Diritto Pubblico, soltanto quelle previste dal Diritto Amministrativo(Stato, Regioni, Province, Comuni ed altri Enti).

      -Altro discorso è per le Fondazioni
      che, per essere costituite, debbono
      avere dotazione patrimoniale ed alle quali, lo Stato riconosce la sola
      "Personalità Giuridica Privata".

      Ruben.
      --

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    8. Cerco di puntualizzare.
      Le associazioni e le fondazioni erette canonicamente possono (non devono) richiedere il riconoscimento civile.

      Quando nel diritto canonico viene riconosciuta la personalità giuridica "pubblica" significa che quell'ente agisce "a nome della Chiesa".
      Altrimenti, se la personalità giuridica rimane "privata", non agisce "a nome della Chiesa" ma in nome di sé stesso.

      Tutti gli enti ecclesiastici che nel diritto canonico hanno ricevuto la personalità giuridica "possono" (non devono) richiedere il riconoscimento in sede civile attraverso la procedura stabilita da una legge apposita del 1985 e vengono iscritti nel registro delle persone giuridiche.
      Per la legge civile il riconoscimento e l'iscrizione comportano l'acquisizione della personalità giuridica "privata".

      Tuttavia, la FONDAZIONE CAMMINO NEOCATECUMENALE non potrebbe mai ottenere il riconoscimento civile, perché difetta dei requisiti necessari (dotazione patrimoniale e altro), per cui è riconosciuta soltanto nel diritto canonico.
      Le sue Fondazioni Famiglia di Nazareth, invece, debbono obbligatoriamente essere riconosciute civilmente, altrimenti non potrebbero porre in essere atti giuridici. Quelle sì, ce l'hanno la "dotazione patrimoniale" ed il rispetto degli organi di governo.

      La differenza tra "personalità giuridica pubblica" e "personalità giuridica privata", quindi, nel diritto canonico ha una valenza diversa da quella che ha nel diritto civile.
      Nel diritto canonico, avere personalità giuridica "pubblica" significa poter operare in nome della Chiesa.
      Nel diritto civile, avere personalità giuridica "pubblica" significa invece perseguire uno scopo pubblico di interesse generale e, come ben diceva Ruben, si riferisce precipuamente agli enti territoriali.
      Marco

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  18. Il disegno della kenosis sembra opera di Keith Haring.

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