giovedì 15 febbraio 2024

GLOSSARIO DEL GERGO NEOCATECUMENALE

"Hanno abolito il latino per far posto al greco e ancor più all'ebraico", come diceva argutamente qualche sacerdote un po' preconciliare. Nel Cammino non si fa eccezione, anzi, credono di dare enfasi e importanza alle cose usando paroloni altisonanti, per lo più in ebraico.
Ne elenchiamo e spieghiamo i più gettonati qui sotto, spiegando anche alcuni termini che in italiano significano una cosa e nel Cammino ne significano una completamente diversa.

AGAPE: rinfresco, banchetto fraterno, solitamente ha luogo dopo celebrazioni più importanti. La spiritualità neocatecumenalizia è ossessionata dall'idea di mangiare in abbondanza, pasti luculliani in cui ingozzarsi fino a star male. (Inutile precisare che ciò fa gran presa sul popolino bue che ha come principale orizzonte di vita quello del farsi il più spesso possibile Una Grande Mangiata).

ALLEANZA: celebrazione in cui ogni “fratello” proclama di fare alleanza col Signore su una parola specifica che viene celebrata. Alla fine, prima della benedizione (se c’è il prete, altrimenti il diacono, altrimenti il responsabile), ognuno si alza e dichiara a voce alta di voler “fare alleanza perché…”. Tale celebrazione si conclude con una cena (eh già: La Grande Mangiata) che deve essere "obbligatoriamente" sontuosa e super elegante, denominata appunto "cena dell'Alleanza".

BERAKHAH: significa benedizione, ringraziamento, esultanza per gli ebrei. È lo stato di chi ha ottenuto benefici da parte del Signore. “Questa beraka…”. Di solito lo dicono i cosiddetti "catechisti", mentre i cosiddetti "catecumeni" semplici lo usano poco.

BOTTINO: insieme dei valori in beni o denaro, che viene raccolto in seguito alla “rinuncia ai beni” nel rito del II° passaggio. Sebbene "volontaria", dipende fortemente da un ricatto morale (se non "molli il malloppo" significa che non ti sei convertito).

Bottino del II° passaggio…

CARISMA: ogni ruolo e incarico all’interno della comunità viene chiamato carisma: cantore, ostiario, catechista… Nella Chiesa Cattolica il carisma è un dono di Dio, non il frutto di organizzazione umana.

CATECUMENATO: nella Chiesa Cattolica indica il percorso (debitamente personalizzato caso per caso) che un adulto non battezzato fa per prepararsi a ricevere il sacramento del battesimo (i bambini, infatti, per essere battezzati non hanno bisogno di catecumenato, in quanto saranno genitori e padrini e madrine a trasmettere loro la retta fede). Invece nel Cammino "catecumenato" è il termine con cui viene indicato il Cammino vero e proprio, insieme agli altri pomposi sinonimi "riscoperta del battesimo", "itinerario di iniziazione", eccetera. A rigor di logica, chiamare "catecùmeno" un battezzato (o anche "neo-catecumeno", cioè "catecumeno" in formato nuovo), significa ridicolizzare e ignorare il battesimo che ha già ricevuto. Nei primi anni '80 Giovanni Paolo II acconsentì a che il movimento neocatecumenale parlasse genericamente di "neo-catecumenato", intendendo però non le tremende boiate inventate da Kiko e Carmen ma un generico percorso di approfondimento della fede cattolica e della liturgia cattolica. I membri del Cammino sono praticamente tutti già battezzati, pertanto vanno definiti "neocatecumenali" o "fratelli del Cammino", ma è sbagliato chiamarli "catecumeni" o "neocatecumeni", salvo che si stia ironizzando sul loro gergo da setta.

CHIESA DOMESTICA: la parodia di chiesa, addobbata per le occasioni con un tavolo/mensa provvisto di tutti gli orpelli designed by Kiko, in cui si svolgono celebrazioni familiari (tipo le Lodi a Kiko della domenica mattina). Anche in occasione di celebrazioni solenni della Chiesa Universale, da molti è utilizzata tale "chiesa-domestica" laica, senza sacerdote, per le cosiddette “messe del catecumeno”, senza sacramento, solo "parola".

"Veglia Pasquale 2020 in famiglia"
Dichiarato molto orgogliosamente su facebook.
Chissà quanto hanno speso di gadget nei kiko-shop

CHUPPÀH
: telo o tallit ebraico sotto il quale, ad un certo punto della messa nuziale, si coprono gli sposi. Per l’ebraismo simboleggia la casa che gli sposi costruiranno insieme. Per il cristianesimo non simboleggia nulla.
Non tutti lo utilizzano, ma molti. I più talebani, di solito. Molto scenografico.

Sposi ebrei o neocatecumenali?
Neocatecumenali!

CONVIVENZA
: una specie di ritiro spirituale di uno o più giorni. Avviene in alberghi, possibilmente lontani e non proprio economici, e deve contenere qualche Grande Mangiata, anche per giustificare l'insistenza con cui i cosiddetti "catechisti" esigeranno di farvi mollare il malloppo. Se fosse un vero ritiro spirituale, si terrebbe in una casa di spiritualità o più semplicemente nei locali della propria parrocchia. Ma agli autonominati "iniziatori" piaceva girare per alberghi, trovar tutto sempre pronto e pulito e cucinato, e farsi succulente Grandi Mangiate a spese dei loro adoratori, e così la "convivenza" è diventata un caposaldo del Cammino che resiste ancor oggi.

CORONA MISTERICA: un gruppo di brutti dipinti di Kiko Argüello che viene replicato (da gente malpagata o gratis) nelle chiese più neocatecumenalizzate. Vorrebbe significare la storia della salvezza. Ma il Redentore vi viene rappresentato con le fattezze di Kiko, così, tanto per capire chi è il vero dio dei neocatecumenali.
Corona misterica del franchising kikiano 
Modello franchising McDonald's

CROCE GLORIOSA: per i neocatecumenali dovrebbe rappresentare la propria croce individuale (nel senso evangelico di "sofferenze") quando è stata resa gloriosa dal Signore e quindi non fa più soffrire (cioè in Paradiso). È anche il titolo di un canto molto in uso, che si insegna al "II° passaggio", quando nello scrutinio viene chiesto ad ogni adepto neocatecumenale “quale è la sua croce” (bisogna rispondere in modo enfatico e spettacolaristico, ad esempio: "la mia croce sono i miei figli"). È anche la denominazione della brutta croce astile progettata da Kiko ("astile", cioè montata su un'asta: a Kiko piace recitare la parte del vescovo, vedi foto qui), una specie di crocifisso-sogliola schiacciato ed esteticamente orrendo se non blasfemo:
"Croce gloriosa" astile designed by Kiko
Obbligatoria nel franchising neocatecumenale

DANZA (o DANZA EBRAICA)
: balletto-girotondo piuttosto infantile e triste (nonostante sia chiassoso), spacciato come di origine ebraica, che viene eseguito attorno alla "mensa" al termine delle celebrazioni eucaristiche neocatecumenali (vedi imbarazzante video) ed anche in numerose altre occasioni, come le "100 piazze" (vedi foto del povero nonnetto).

Danza o balletto neocatecumenale attorno alla "mensa"

DECIMA
: implacabile tassa comunitaria equivalente al dieci per cento delle proprie entrate economiche (quindi non solo dello stipendio, ma di ogni entrata economica) che i catecumenali devono versare mensilmente a partire dal "II° passaggio". È la componente principale del fiume di soldi che entra nel Cammino. Ai cosiddetti "scrutini" la tipica domanda accusatoria è: sei aperto alla vita? fai le Lodi la domenica? la dai la Decima? Per far infuriare qualche cosiddetto "catechista" che tenta di adescarti per farti aderire alla setta, è sufficiente fargli notare che sai già dell'esistenza delle "decime".

DIDÀSCALO: maestro per i bambini, che viene eletto al "II° passaggio" e si occupa dell’istruzione religiosa dei bambini della comunità. Alle "convivenze", durante la preghiera delle Lodi mattutine domenicali, porta a spasso i bambini (mentre gli adulti terminano il cerimoniale kikolatrico) e li istruisce sul Vangelo del giorno (in versione kikizzata) o su argomenti di sua scelta (sempre compatibili col neocatecumenalismo). Porta periodicamente i bambini in gita, al cinema o organizza giornate per loro. Insegna loro anche i canti neocatecumenali, specialmente durante la preparazione della Pasqua il sabato mattina.

ELEZIONE: penultimo "passaggio" del Movimento Neocatecumenale, in cui i catecumeni diventano ELETTI. La divisa d'ordinanza è una costosissima vestina bianca, che fino a non molti anni fa era griffata da Kiko, e che serve a far sapere agli altri di avere una "Fede Adulta":
Gli ELETTI neocatecumenali sfilano con le vesti bianche.
Laici di qualità superiore, tutti gli altri vestiti in borghese…

FONTE BATTESIMALE
: le chiese maggiormente neocatecumenalizzate lo costruiscono davanti alla mensa/altare. È una mini-piscina a base ottagonale e scavo a forma di croce quadrata, con scalini per la discesa dove, nella notte di Pasqua, si battezzano bambini e adulti per immersione totale. Poveri voi se avete la sfortuna di nascere qualche giorno dopo Pasqua. Nelle chiese in via di kikizzazione ma non ancora attrezzate si costruisce un fonte mobile, provvisto di disegni e simboli kikiani.

Fonte battesimale Kiko style.
Anche in vendita nei negozi specializzati a prezzi esorbitanti.

KÈNOSIS
: vorrebbe indicare la discesa dell’uomo per conoscere il proprio peccato ("conoscenza" in senso biblico, cioè esperienza totale) e sperimentarne le umiliazioni. Nella Chiesa Cattolica, invece, si insegna che il peccato va evitato (e che l'uomo non deve discendere nel peccato ma al contrario deve elevare l'anima verso Dio). Tutta la pseudo-teologia neocatecumenale è una specie di "autorizzazione a peccare" (basta solo "fare bene il Cammino") perché tanto "il Signore mi ha salvato". Questa immaginetta di Kiko è un concentrato di gnosticismo, cioè la convinzione che per convertirsi e salire a Dio occorrerebbe prima scendere il più possibile nel peccato:
La "kenosis"

KETUBAH
: contratto matrimoniale ebraico che i neocatecumenali “stipulano” con Dio e con la comunità nell’ultimo passaggio, il Matrimonio Spirituale. Nel Cammino è un gadget puramente scenografico, perché nella mentalità neocatecumenale bisogna sembrare più cristiani dei cristiani stessi.
Ketubah ebraica, modello di quella neocatecumenale

LIBRO DELLA VITA
: è contemplato sia dal cristianesimo che dall'ebraismo. È il libro (di natura spirituale) che contiene i nomi di quelli che si salvano e nella Bibbia vi sono vari riferimenti ad esso, sia nel Vecchio che nel Nuovo testamento. Invece nel Cammino è un vero e proprio volume cartaceo: nel "I° passaggio" dell'itinerario neocatecumenale, ogni catecumeno scrive il suo nome di battesimo su un foglio, a simboleggiare l'iscrizione nel "libro [kikiano] della vita [kikiana]". Questo foglio viene custodito all'interno della Bibbia della comunità (sperando di non perderlo). Tipico cerimonialismo neocatecumenale che non serve a nient'altro che a sentirsi "più cristiani dei cristiani".
Questa cosa apparentemente innocua è altissimamente fuorviante, perché in tutte le Scritture si deduce che il "libro della vita", dei salvati, non viene scritto dagli uomini, ma lo scrive solo Dio nella sua infinita giustizia.

MATRIMONIO SPIRITUALE: termine che nel Cammino indica un legame “contrattuale” con Dio e con la COMUNITÀ, legame che viene sottoscritto dal cosiddetto "responsabile" e dall’equipe di "catechisti" durante l’ultimo passaggio, che avviene all’incirca dieci anni dopo l’Elezione. (Dobbiamo precisare "all'incirca" sia perché i cosiddetti "catechisti" possono bocciare e far impiegare più tempo a completare una "tappa" del Cammino, sia perché Kiko inventa sempre nuove "tappe"; una volta il Cammino finiva in 5-7 anni, quindi sono diventati 15-20 e più, quindi 30 e più...).

MENORÀH: candelabro ebraico a sette o nove braccia (quello ebraico ne ha sette; Kiko volle fare di più e ne aggiunse altre due) che viene posto sulla mensa/tavolinetto/altare per le celebrazioni e nelle "chiese domestiche" (cioè negli allestimenti in casa). Normalmente nessun catecumeno sa cosa voglia significare, esistono interpretazioni libere e diverse. Una volta Kiko disse che "nove è il numero dell'evangelizzazione", ma sembrò una battuta inventata lì al momento solo per mettere a tacere un interlocutore che aveva fatto una legittima domanda:
Menorah ebraica (7 braccia)

Hannukah ebraica (9 braccia)
Nel Movimento Neocatecumenale si usano
indifferentemente sulle mense per l'Eucarestia
o nelle "chiese domestiche".
Tanto chiamano tutto "menorah",
non sapendo minimamente la differenza tra
Menoràh e Hannukkàh…
Basta che sembrino "ebraiche" ed abbiano più braccia…

MENSA
: tavolinetto centrale attorno al quale i neocatecumenali si siedono in cerchio a simboleggiare la “cena” attorno alla mensa eucaristica, come dei commensali che consumano le due sacre specie del sacramento (specie del pane e specie del vino). Normalmente si ottiene con l’accostare tavoli pieghevoli non consacrati, e nelle chiese maggiormente neocatecumenalizzate sostituisce stabilmente l’altare:
Mensa neocatecumenale.
Hannukah, coppe e piatti designed by Kiko, pane azzimo.
Notare anche l'esposizione di prodotto ortofrutticoli

MERKABÀ
: termine ebraico che indica il “carro” della visione del  profeta Ezechiele. Nel Cammino invece indica un carro virtuale su cui si imbarcano i sorteggiati (cleromanzia) per le missioni neocatecumenali o per i seminari neocatecumenali Redemptoris Mater, disposti ad andare “da ogni parte”, dovunque i capi del Cammino vogliano. Il carro di Ezechiele e il carro di fuoco di Elia, così come il misticismo ebraico, non c'entrano nulla con la pagliacciata neocatecumenale delle "estrazioni" (già famose per dare inspiegabilmente destinazioni comode ai figli dei VIP neocatecumenali, e destinazioni remote e scomode ai fratelli delle comunità sprovvisti di pedigree kikiano).
Merkabah ebraica. Sorpresi?
Non è solo il "carro", nell'ebraismo.
È anche "il cuore pulsante della Kabbalah,
il suo centro segreto…"

MIDRÀSH: termine ebraico che indica un metodo di esegesi biblica (e modalità di presentazione) della tradizione ebraica. Nel Movimento Neocatecumenale, invece, il termine viene usato per indicare i raccontini devozionali (ma in stile kikiano) per “passare la fede ai figli” e si raccomanda l’acquisto dei libriccini che li contengono, anche come regalo da fare ai bambini (poverini). A volte i "midràsh" neocatecumenali vengono inflitti nelle "catechesi degli adulti" con l'intento di far intendere come il popolo ebreo interpretasse certi eventi della sua storia.
Midrash ebraici
Lo dice il titolo "Trasmissione della fede". Quale?
Il libro è scritto da
una figlia di itineranti neocatecumenali,

non da un'ebrea…

OBBEDIENZA
: nella Chiesa Cattolica è quel rispetto dovuto all'autorità poiché l'autorità viene da Dio (infatti non si deve ubbidire quando ti comandano di peccare, perché Dio non ti comanda di peccare). Nel Cammino, invece, consiste in un'ubbidienza cieca ai cosiddetti "catechisti" e soprattutto al sommo "catechista" più grosso, cioè Kiko (che si vanta di essere "il Vostro Catechista"). La scusa per chiedere tale ubbidienza cieca è che i cosiddetti "catechisti" sarebbero ispirati dallo Spirito Santo e perciò ti farebbero del bene anche quando ti fanno volontariamente del male. A chi disubbidisce al "catechista" gliela fanno sempre pagare cara, in un modo o nell'altro, fino ad arrivare all’estromissione dalla comunità ad opera di quest'ultimo, mobilitando l'intera comunità contro di te, all’infliggere umiliazioni e ostacoli, stigmatizzazioni e diffamazione, accuse infondate, forme di costante persecuzione alla persona, divieto persino di salutarti, isolamento...

OSTIARIO: pomposo titolo nobiliare neocatecumenale assegnato nel Cammino al suo membro che nella Chiesa Cattolica verrebbe definito sagrestano. Ovviamente il nobile ostiario agisce esclusivamente per la propria comunità neocatecumenale: si occupa di cucinare le pagnottone (dette "pane azzimo") per l’Eucarestia, di preparare la sala delle celebrazioni, di tenere puliti tutti gli orpelli kikiani… Può anche delegare alcune delle sue mansioni.
"Piccola guida per l'ostiario" trovata su facebook.
Iniziativa personale, che ha suscitato contrastanti reazioni:
"Non inviate la vostra e-mail,
Kiko non ha scritto nessun libro per quanto riguarda gli ostiari!"
Spassosissima discussione, ma sospettiamo che la censureranno presto.

PADRINO
: nella Chiesa Cattolica è la figura che accompagna il cresimando a ricevere la Cresima e che garantisce per quest'ultimo una formazione spirituale. Nel Cammino invece è una figura da padrino di mafia che entra in funzione col cosiddetto corso di "post-cresima", corso fatto a gruppi di 7/8 ragazzi (spesso anche meno) per attirarli ad aderire al Cammino o almeno kikizzarli. Tale padrino è incaricato di "entrare in confidenza" coi ragazzi affinché possano confidargli le loro angustie e le loro necessità... con tutti i rischi che ciò comporta, visto che il padrino di solito è un soggetto (o una coppia) avente zero studi teologici e zero competenze in fatto di educazione. I ragazzi vanno "accompagnati" (verso il Cammino) fino al compimento dei 18 anni, ma talvolta si va anche oltre. I padrini accompagnano i loro “figliocci” in un pellegrinaggio finale gratuito.

PALMA DELLA VITTORIA ("palme alte"): gadget onorifico neocatecumenalizio che si "riceve" alla conclusione del "passaggio della Redditio" e sostituisce l’olivo benedetto la domenica delle Palme. Tutti coloro che hanno superato questo passaggio, invece dell’olivo che spetta a tutto il resto della parrocchia, ottengono la palma, che poi hanno il dovere di esibire all'esterno delle loro case, in modo che chi passa sappia che “lì vive un cristiano [kikiano]”. Vi è Grande Onore neocatecumenale per coloro che hanno Ricevuto le Palme Alte.

Palma "della vittoria neocatecumenale" ad un balcone.
Ammirate e applaudite e  dite: "lì vive un cristiano!"

PANE ÀZZIMO
: significa "pane di frumento, non lievitato, e senza aromi o ingredienti aggiuntivi", ed è quello che si usa nella Chiesa Cattolica per la Comunione. Le ostie, nella Chiesa, sono di piccole dimensioni in modo da facilitare la ricezione ai comunicandi e in modo da evitare dispersione di briciole (che costituirebbe sacrilegio). Nel Cammino, il termine pane àzzimo è stato invece abusivamente messo in contrapposizione a ostie piccole e adoperato per indicare le pagnottone neocatecumenali, grosse e sbriciolose, cucinate dai cosiddetti OSTIARI secondo la ricetta dello chef Kiko, rintracciabile anche su Youtube (i KIKO-SHOP vendono anche uno stampo preconfezionato):

Pane azzimo con relativa ricetta su youtube
Cammino Neocatecumenale.
Ostia
Chiesa cattolica

REDDITIO
: per i neocatecumenali significa “rendere ciò che si è ricevuto” ed è un "passaggio" durante il quale il cosiddetto "catechista" fa un approfondito scrutinio (cioè interrogatorio) per evidenziare come il soggetto è cambiato rispetto al “prima” del Cammino. Terminato il passaggio, nel tempo di Quaresima, coloro che dai "catechisti" vengono reputati “promossi”, riportano la loro esperienza davanti a tutta la parrocchia, invitando ad ascoltarli anche parenti ed amici. Talvolta vengono confessati anche peccati seri, relativi al foro interno, come tradimenti o peccati capitali, nell’intenzione di mostrare il “cambiamento”. Spesso invece le persone si scandalizzano nel sentire peccati che dovrebbero essere menzionati esclusivamente nel segreto del confessionale...

Addirittura la torta della Redditio!
Su facebook, cliccando sull'immagine, compaiono dei nomi,
probabilmente di coloro che faranno la "solenne professione di fede"…

REDEMPTORIS MATER
: indica i seminari neocatecumenali sparsi per il mondo, in cui vengono "formati" (secondo spiritualità, liturgia e metodo kikiani-carmeniani) i futuri sacerdoti ("presbìteri") in servizio al Cammino. È stato necessario inventarli perché le cosiddette "vocazioni" neocatecumenali venivano puntualmente sbattute fuori dai seminari e dai conventi, in quanto una vera vocazione cattolica è al servizio di tutta la Chiesa (non esclusiva al Cammino) e ubbidisce ai propri superiori religiosi (anziché esclusivamente ai cosiddetti "catechisti" del Cammino). È uno dei rari casi in cui il Cammino adopera un parolone in latino anziché in ebraico. C'è da notare che se uno o due "seminaristi" e un "presbitero" neocatecumenali abitano in una stessa casa, per i vertici del Cammino è già sufficiente per proclamare che quello è nientepopodimeno che un "seminario missionario diocesano internazionale Redemptoris Mater al servizio del vescovo e della diocesi bla bla bla". Vedi approfondimento.

RISONANZA o "eco della parola". Consiste nel pronunciare qualche fervorino spontaneo, vere e proprie omelie laicali estemporanee che i neocatecumenali fanno durante le loro celebrazioni, anche dell'Eucarestia (sebbene i documenti liturgici le prevedano solo con grosse restrizioni perché il culto a Dio non può essere annacquato da parolame umano). In queste stupide omelie, uno sterile spontaneismo da bigotti, i fratelli del Cammino dicono ciò che la parola ascoltata ha loro "suscitato". Così, tragicomicamente, molte volte si ascoltano risonanze che distorcono completamente il Vangelo appena ascoltato, come ad esempio il sentirsi "giudicati" da un Vangelo di speranza. È un'applicazione alla carlona del principio protestante del "sola fide e sola scriptura". Nel Cammino è tutto un cerimonialismo parolaio, un diluvio di parole umane che offusca e annacqua la Parola di Dio.

SCRUTATIO: lettura della Bibbia avvalendosi di riferimenti e note a margine, seguendo un filo conduttore che - a loro dire - “Dio traccia”. Ora, sebbene  il clero e i vescovi spesso consigliano di leggere la Bibbia, non intendono certo trasformarla in un giocattolino magico da cui estrarre portentose ricette e inauditi suggerimenti. Invece nel Cammino vige questo cerimonialismo della scrutatio - anche durante le "convivenze", o nelle domeniche per i giovani a questa dedicate, così che i giovani si trovano due domeniche mensili occupate, una per la Scrutatio (ma ormai moltissimi non ci vanno) e una per la convivenza mensile. Il Cammino è tutto un affannarsi di attività e di preparazioni.

Adesso i Kiko-shops vendono anche il
"quaderno per la Scrutatio" dotato nientemeno che
di scritta "SCRu+aTIO" col font di Kiko Argüello.

Evidentemente i quaderni comuni per annotare
passi biblici e pensieri, non erano sufficienti…

SCRUTINIO
: questo termine, nel Cammino, denota sia l'interrogatorio da parte dei cosiddetti "catechisti" che il ritualismo del "passaggio" da una tappa all'altra del percorso iniziatico. L’interrogatorio avviene ad opera dei cosiddetti "catechisti" contro il singolo "neocatecumeno" che è tenuto a rispondere sinceramente anche alle domande più vergognose e imbarazzanti e in presenza di tutta la comunità. Il più importante di questi avviene al "II° passaggio" e può durare anche più di un'ora. Il sorteggiato si siede al centro della stanza, davanti ai cosiddetti catechisti e con la croce kikiana accanto, e il "catechista" scrutinante gli interpreta la vita, dando consigli e stimolando il neocatecumeno ad "aprirsi" su ogni qualsivoglia aspetto personale. Durante questi scrutini spesso e volentieri si viola il foro interno da parte dei "catechisti" (facendo domande invadenti, specie su temi imbarazzanti, soprattutto su temi sessuali) o si danno consigli che poi si rivelano deleteri per la persona. È una delle principali fonti di scandalo, ben nota fin da quando padre Zoffoli la documentava negli anni '80.

SHEKINÀH: secondo la tradizione ebraica significa la presenza "fisica" di Dio. Siccome si utilizza questo termine anche per indicare il Tempio di Gerusalemme, non di rado viene impropriamente utilizzato nel Movimento Neocatecumenale per indicare la Chiesa cristiana.
Canto neocatecumenale "Maria piccola Maria".
Intanto "piccola" Maria. Piccola?!
Poi tutti gli attributi di Maria nella strofa finale.
Maria, per i cattolici Madre della CHIESA,
per l'Argüello è la "nube che protegge ISRAELE",
il "santuario della sua SHEKINÀ".
CHIESA, il Kiko non riesce proprio a dirlo…

Shekina SAS, Società in Accomandita Semplice.
Pagina facebook di un kiko-shop.
Notare il font kikiano e il logo ottagonale.



SHEMÀ: è una delle più importanti preghiere della Liturgia Ebraica e significa “Ascolta”. Shemà Israel = Ascolta Israele. Per i neocatecumenali, siccome la “fede viene dall’ascolto”, il termine Shemà è onnipresente nei discorsi e nelle cosiddette "catechesi". Esiste una tappa, dopo il "I° passaggio", che si chiama appunto Shemà ed è preparatoria all’importantissimo "II° passaggio" che promuove, per chi lo supera, dal neocatecumenato al cosiddetto "catecumenato" (cioè si diventa Paganti Decima). In tale occasione si insegna il canto kikiano Shemà, che i neocatecumenali cantano spessissimo in ogni occasione. Sull’”ascolto” ebraico vi sono continue catechesi.
Shemà Israel, Ascolta Israele.
ISRAELE.
È infatti la preghiera per eccellenza dell'ebraismo

SHÉOL
: termine poco usato, ma che ogni neocatecumenale conosce perché indica l’«inferno» ed è contenuto anche in un canto di Kiko: “mi hai tratto dal profondo dello shéol…”. In ebraico infatti, shéol indica il regno dei morti, in greco è l’Ade. Il neocatecumenalismo ha una vera fissazione nel menzionare l'inferno, ma non si tratta dell'inferno secondo la dottrina cattolica, ma solo di un concetto di infelicità meramente terrena, infelicità dovuta solo al... non aver fatto abbastanza bene il Cammino.

TORÀH: per gli ebrei è l’insieme degli insegnamenti scritti (Pentateuco: i primi cinque libri della Bibbia) e orali di interpretazioni e narrazioni rabbiniche. Per i neocatecumenali, insieme al Talmùd (altro testo sacro dell'ebraismo), è semplicemente il riferimento generico all’Antico Testamento, al rotolo della legge e spessissimo, nelle cosiddette "catechesi", vi viene fatto riferimento (sono talmente fissati con l'ebraismo da non riuscire a fare a meno di infilare paroloni ebraici in ogni frase). Un prezioso rotolo della Torah è gelosamente ostentato anche alla Domus Galiaeae (ennesimo monumento che Kiko ha fatto erigere a sé stesso), quartier generale neocatecumenale in Terra Santa: anziché esporre il Vangelo, espongono la Toràh.

La Torah preziosissima custodita nella
Domus Galilaeae di Kiko in Israele.
Per loro è più importante del Vangelo...

TRADITIO
: è un "passaggio" del Cammino in cui i neocatecumenali vanno a bussare alle porte delle case (come i testimoni di geova) per portare la “buona novella” (cioè per tentare di adescare nuovi proseliti per Kiko). Tale iniziativa estremamente imbarazzante dura normalmente due anni. Le persone coniugate col coniuge fuori dal Movimento, fanno la Traditio a casa propria e quindi stanno lontane dalla comunità per tutto il tempo della Traditio, tranne in occasioni particolari. Traditio, in latino, significa “trasmissione”, che è poi l’intenzione di coloro che bussano alle porte: trasmettere il messaggio di Kiko, la pace di Kiko, la fede in Kiko... Così i neocatecumenali vanno a “tràdere” - non ciò di cui pensano di essere in possesso (la fede) ma il kikismo-carmenismo.

La torta della Traditio, da facebook.

Yeshivah ebraica = sessione di studio della Scuola Rabbinica
Yeshivah neocatecumenale = Santuario della Parola di Kiko

YESHIVÀH: per gli ebrei è un'istituzione educativa che si basa sullo studio dei testi religiosi tradizionali, quali Talmud e Torah ed è generalmente diretta da un rabbino. Di solito tale termine definisce anche una “sessione” di studio della Scuola Rabbinica. Per i neocatecumenali è invece il luogo della preghiera e della scrutatio che si trova in ogni seminario Redemptoris Mater, dove si trova anche il tabernacoloa due piazze” che oltre al Santissimo contiene anche la Bibbia. La chiamano Santuario della Parola. Nel delirio della spiegazione fornita dal seminario neocatecumenale Redemptoris Mater di Perth, Australia, si legge che: i sedili sono “troni perché il trono è sempre il luogo utilizzato da un re. La scrittura infatti, ci fa re..." e altre supreme asinerie.

Trono presidenziale nella Yeshivah
del seminario Redemptoris Mater di Perth,

completo di "croce gloriosa" astile designed by Kiko
e "Madonna del Cammino" dipinta by Kiko.
Kiko e le sue deiezioni sono sempre il centro di tutto.

Il tabernacolo "a due piazze" contiene sia la Bibbia che il Santissimo Sacramento, che è un modo tutto neocatecumenale per dire che nel Santissimo Sacramento non vi sarebbe la Presenza Reale di Nostro Signore.

Tabernacolo a "due piazze"
Santissimo e scrittura insieme.
Pari dignità, secondo loro…

Di fronte al Tabernacolo si trova l’imponente struttura chiamata Bemà (oppure Bimah), il luogo in cui si canta e si proclama la Parola. Nei riti neocatecumenali è tutto uno spettacolino di omelie laicali, grattugiamenti di chitarrella e di canzonette, letture bibliche a sostegno delle omelie laicali, eccetera. Nel Cammino si è voluto prendere un po’ dal cristianesimo e un po’ dall’ebraismo (e aggiungere parolame a iosa) per mescolare il tutto in un insieme ibrido che ha dato come prodotto una religione ibrida: il kikianesimo. Totalmente diversa nei contenuti e nel credo da quella della Chiesa cattolica.

27 commenti:

  1. Per noi è tutto ottimo magnifico meraviglioso nonché opportuno e così continueremo.

    Per sempre.......................................

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    1. Ricordiamo agli altri lettori del blog che:
      - noi cattolici ci fidiamo dell'autorità che Nostro Signore ha istituito, cioè quella della Chiesa
      - gli eretici si fidano dell'idolo che si sono scelti loro, ritenendolo (opinione personale loro, e discutibilissima) "ottimo magnifico meraviglioso eccetera".

      Noi cattolici seguiamo la via indicata da Nostro Signore.
      Gli asini preferiscono seguire il cammino indicato da due eretici ignoranti e arroganti.

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    2. Glossario è l'acronimo di :

      Grandiose Larvate Obbrobriosità Seguono Solo Assurdi Ridicoli Individui Ora

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    3. Ho capito e ti capisco, quando uno trova il modo di mangiare, bere, dormire, andare in vacanza e agapi e pranzi e convivenze tutto spesato e ti credo che hai trovato il paradiso che ti auguri non finisca mai.
      Aoh, che ti devo dire, goditela finché un branco di rincoglioniti ti pagano tutto questo ma dalle avvisaglie non durerà per molto ancora visto che il guru ormai è vecchio e rincoglionito anche lui e presto dovrà fare I conti con i Novissimi: morte, giudizio, inferno o paradiso, come li dovrai fare tu come ogni uomo della terra.
      Certo che vivere come un mantenuto ... ma so che nel cammino si perde ogni dignità.

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  2. celebrazione in cui ogni “fratello” proclama di fare alleanza col Signore su una parola specifica che viene celebrata. Alla fine, prima della benedizione (se c’è il prete, altrimenti il diacono, altrimenti il responsabile), ognuno si alza e dichiara a voce alta di voler “fare alleanza perché…” $ postate laparte del mamotetro o canovvacio deve kiko fà alleare le persone al kikianismo?

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  3. Questo glossario ci serve di spunto per i nostri acronimi. Iniziamo

    Agape è l'acronimo di :

    Ancora Grandi Abnormita' Perennemente Eretiche

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  4. Alleanza è l'acronimo di :

    Adesso Le Larvate Eresie Annunciano Neocatecumenalmente Zelanti Assurdità

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  5. Berakhah è l'acronimo di :

    Belle Eresie Ridicolmente Annuncia Kiko Hurra' Ancora Hurra'

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  6. C'è una imprecisione... L'ostiario per la chiesa cattolica (preconciliare) non era il sagrestano, come affermato sopra, che è un laico, bensì un chierico ordinato con l'ordine minore dell' ostiariato, abolito da Paolo VI nel 1972.
    Ostiario: era l'addetto alle custodia delle porte della chiesa. Il suo compito era quello di accogliere i fedeli, respingere gli indegni (da cui il nome popolare di scaccino), suonare le campane per avvisare dell'imminenza del culto.

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  7. Bottino è l'acronimo di :

    Bellamente Orrido Tragicamente Tarato Insomma Neocatecumenalmente Obbrobioso

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  8. Io ho vissuto tutte queste cose e conosco bene il linguaggio.
    Su alcuni punti, specialmente di fine Cammino, avrei qualcosa da dire.

    - ALLEANZA: la sera della cena dell'Alleanza inizia con l'ultima delle 4 celebrazioni previste su un aspetto predeterminato. È l'unica volta in cui deve fare catechesi anche chi non è catechista, naturalmente solo alla propria comunità. Poi ciascuno, prima della fine, si alza in ordine sparso e dice che vuole fare alleanza col Signore sull'aspetto in esame e relative Scritture. Naturalmente tutti si alzano e ripetono più o meno le stesse motivazioni. A me questa cosa imbarazzava abbastanza perché mi sembrava una forzatura, ma per adeguarmi lo facevo lo stesso. Il gruppo che per almeno un mese aveva preparato tutte le celebrazioni, si incaricava anche di approntare una sontuosa cena per tutti, appunto la cena dell'Alleanza, con la tavola agghindata a festa e pietanze prelibate.
    All'inizio tutti facevano a gara a chi allestiva meglio la tavola e preparava cibi più ricercati, talvolta anche facendo trovare il menù scritto elegantemente vicino ai piatti.
    Dopo qualche anno le persone si erano già stufate e la cena dell'Alleanza si trasformò in una normale cena, senza fasti né ricercatezze. Naturalmente per il gruppo era un superlavoro e la gente non ne aveva più voglia.
    Questo per dire che anche i neocatecumenali si entusiasmano per le novità ma poi, come tutti, si abituano e si annoiano.

    - ELEZIONE: anticipo che ho letteralmente gettato le vestine bianche (mia e di mia moglie), appena ho capito che la vera Elezione avviene col Battesimo e l'unica veste bianca significativa è quella che si riceve all'atto di questo sacramento. È quella che significa che si è risorti con Cristo come persone nuove, non certamente quella che ti fanno indossare i neocatecumenali.
    Inoltre, nel rito del Battesimo, l'Elezione si chiama anche "iscrizione del nome", perché i candidati, come pegno della loro fedeltà, iscrivono il loro nome nel "Libro degli eletti". Dice il RICA.
    Invece nel Cammino il nome si iscrive all'inizio, al 1° scrutinio, e il libro non si chiama "Libro degli eletti", ma addirittura "Libro della vita" (dice il mamotreto del 1° scrutinio), il libro che nelle Scritture scrive Dio.
    Ora mi inquieta sapere che il mio nome e quello di mia moglie sono iscritti nella lapide lungo la scalinata alla Domus Galilaeae e, se potessi, lo farei cancellare.

    - PALMA DELLA VITTORIA: primissima cosa all'uscita dal Cammino è stata la rimozione della palma "della vittoria". Vedendola si capisce che lì abita un neocatecumenale, non un cattolico. I cattolici non espongono palme alte fuori dalle loro case. Imbarazzante quando la domenica delle Palme noi ricevevamo la palma ed il resto della parrocchia riceveva l'olivo. Segno distintivo del nulla, utile solo a discriminare i neocatecumenali dal resto della parrocchia. Divisione???

    - PANE ÀZZIMO: mi sa che ho fatto diverse comunioni invalide, non sapendolo. Ero giovane e quando l'ostiaria raccontava di essersi consultata con altre ostiarie sulla ricetta del pane azzimo, veniva fuori che mettevano "un po' di sale", "un po' di olio", "un pizzico di farina diversa"... tutto allo scopo di far venire meglio la focaccia. All'epoca non ci facevo caso, nemmeno sapevo dell'obbligo che la materia, per essere valida, non debba contenere altro che farina di frumento e acqua.
    Questo è quanto si ottiene facendo cucinare la focaccia in casa o addirittura in albergo, dove non c'è alcun controllo e le variazioni in tema sono probabilissime.

    Scoprendo queste e molte altre cose ho capito come sia possibile che il Cammino procuri tanti guai e dolori a molti (cosa che non si addice a chi "ha la fede adulta"): è una cosa spuria, inventata, incontrollata e non risponde ai requisiti minimi per potersi definire cattolico.
    Marco.

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  9. Carisma è l'acronimo di :

    Catecumeno Assurdo Ridicolmente Ideologizzato Segue Mamotreti Allucinanti

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  10. Catecumenato è l'acronimo di :

    Continuano Adesso Terrificanti Eresie Con Uomini Mamotreticamente Evasivi Neocatecumenalmente Assurdi Travolgentemente Orridi

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  11. Aggiungo a questa lista la parola MIRACOLO. Per i kikolatri è quando una persona fa la volontà dei kikatekisti, o presbikikos, o quando va in una convivenza dopo un "attacco del maligno", o quando semplicemente partecipa ad una qualsiasi attività del CNC quando non aveva voglia. Oppure anche quando torna a casa ed accetta le proprie croci (moglie o marito e figli/e. Si riferisce anche al "bottino" del 2 scrutinio ecc. Esempi: tizio/a si è alzato/a con la sua esperienza che fede! È un miracolo. Sono riuscito ad andare in convivenza nonostante il litigio con mogli, marito, figli suoceri, capufficio, colleghi, ecc che miracolo. Ho guidato senza imprecare, che miracolo! Nell'albergo dopo il digiuno della giornata di conversione abbiamo mangiato bene, è un miracolo! Al bottino di tale comunità sono stati raccolti tot euri, che miracolo!
    Per i fedeli cattolici invece un miracolo è un atto soprannaturale scientificamente inspiegabili e comprovabile di guarigione del corpo.
    Ex

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  12. Dimenticavo, per i cattolici il miracolo è istantaneo e perfetto atto soprannaturale di guarigione fisica da mali o infermità irreversibili e progressivamente debilitanti, in alcuni casi mortali, diagnosticate da medici e umanamente e scientificamente incurabili.
    Ex

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    1. Aggiungo ai miracoli l'aver ottenuto gravidanze con inseminazione artificiale o aver trovato i soldi per sposarsi in pompa magna (centinaia di invitati).

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  13. Pietro (Non del Cammino)18 febbraio 2024 alle ore 11:51

    Se è normale che all’interno di un gruppo possano esserci delle espressioni che solo gli appartenenti del gruppo possono intendere in tutte le sfumature, creare un linguaggio parallelo all’interno della Chiesa è pericoloso e occorre vigilare perché alle parole estranee a quelle usate comunemente dalla Chiesa non corrispondano concetti teologici estranei.

    A tale proposito è interessante notare che, per tutto il primo secolo, i cristiani di origine giudea, nonostante tante incomprensioni, frequentavano le sinagoghe, e durante questo periodo moltissimi ebrei si convertirono, perché vedevano nel cristianesimo la continuazione dell’ebraismo.
    Allora molti rabbini decisero che occorreva una separazione, e per questo cominciarono una nuova traduzione, riveduta e “corretta” a proprio uso e consumo, dei testi biblici, che andò avanti per secoli: il così detto testo masoretico. Mentre i cristiani erano legati ai testi tradizionali dell’Antico Testamento, citato anche nei Vangeli.

    Un esempio importante: mentre la “Bibbia dei settanta” dice che una vergine, come segno, avrebbe partorito un figlio, il testo masoretico dice che una giovane donna avrebbe partorito un figlio (e che segno sarebbe?).
    Cambiando il significato alle parole, i giudei di allora ottennero il distacco dei cristiani, ma divennero eretici.
    Se non fossero diventati eretici, avrebbero riconosciuto il Messia.
    Staccandosi dal cristianesimo si sono staccati anche dall’ebraismo più genuino.

    I camminanti, perciò, devono fare attenzione a non ritrovarsi, senza saperlo, fuori dalla fede della Chiesa, così come gli ebrei di oggi, senza saperlo, hanno deviato dal più profondo significato dell’ebraismo.

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  14. Il Papa all'Angelus di oggi ha salutato il Cammino Neocatecumenale😁ma non avevate detto che doveva smontare la Domus e Porto S
    Giorgio🤣.Ciao n' vidiosi!

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    1. No, non lo avevamo detto.

      Avevamo invece detto che il Cammino ancor oggi disubbidisce alle «decisioni del Santo Padre» del 1° dicembre 2005, peraltro già "decise" nei documenti liturgici (ai quali il Cammino ancor oggi disubbidisce), e persino confluite nello Statuto del 2008 (a cui il Cammino ancor oggi disubbidisce).

      Avevamo anche detto che il Cammino impone un sacco di fardelli non previsti dallo Statuto (come ad esempio la Decima).

      Avevamo persino fatto notare che nella mentalità neocatecumenale, il mentire e l'ingannare sono considerate azioni sante, qualora usate per difendere il prestigio e i soldi della setta kikolatrica.

      Infine, tanto per essere precisi, avevamo detto che tutti gli ultimi Pontefici, in un paterno disperato tentativo di salvare i fratelli del Cammino dal kikismo-carmenismo, pur avendo elogiato il buon cuore dei fratelli, non hanno mai approvato né gli strafalcioni liturgici, né l'oppressione dei fratelli (Decime e obblighi vari e la cosiddetta "ubbidienza al catechista").

      p.s.: il fratello delle 13:32 ci giudica ("n'vidiosi"), ma forse è solo il raglio asinino di chi vomita paroloni di cui non ne conosce il significato. Del resto, nel giorno del giudizio, l'essere stati "salutati all'Angelus" non sconterà malizie né peccati..

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    2. Sai come fa il Papa a salutare i gruppi?

      Lo dico per esperienza.
      Si devono far avere agli addetti i foglietti di richiesta e il Papa non fa che leggerli.

      Altrimenti come credi che farebbe il Papa a sapere che ci sono pellegrini americani, neocatecumenali dalla Repubblica Ceca...

      Bel saluto "personalizzato"... a richiesta...

      Svegliaaaa o tu che dormi...
      Marco

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  15. Chiesa domestica è l'acronimo di :

    Catecumenato Humus Incredibilmente Eretico Straordinariamente Abnorme Decisamente Orrido Mamotreticamente Escrementizio Se Troppo Ideologizzato Combina Assurdità

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  16. https://www.vatican.va/content/francesco/it/angelus/2024/documents/20240218-angelus.html

    "Saluto i fedeli di Roma e di diverse parti d’Italia e del mondo, in particolare i pellegrini provenienti dagli Stati Uniti d’America, le Comunità neocatecumenali di varie parrocchie della Repubblica Ceca, della Slovacchia e della Spagna, gli alunni dell’Istituto “Carolina Coronado” di Almendralejo e l’Associazione di volontariato “Sulle orme dei Servi-verso il mondo”. E saluto i coltivatori e gli allevatori presenti in piazza!"

    Non mi sembra questa grande approvazione...

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  17. O.T.
    Vista l'imbarazzante scarsità della folla;
    oggi in Piazza S.Pietro, Bergoglio s'e dovuto costretto a salutare, Comunità
    Neocatecumenali provenienti dall'estero.
    Ruben.
    ---

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  18. Link https://youtu.be/fon1Y0XOU_c Neocatecumenali (ed ex) in Scozia ! https://www.youtube.com/watch?v=fon1Y0XOU_c

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    1. Sì, ci provano.
      Mica ci riescono.
      Nel 2019 i neocatecumenali in Scozia erano 80 su 750.000 cattolici. Naturalmenteil numero neocatecumenale è comprensivo delle famiglie in missione con 7/9 figli (che da soli fanno già una comunità).

      In un'intervista di allora si legge: "stanno portando il movimento nelle parrocchie"...
      Hanno cercato di portarlo alla parrocchia di St Ambrose a Baillieston (nel 2018 non c'era) e i catechisti di St Thomas' a Riddrie hanno fatto le prime catechesi nel 2019. Non pare abbiano avuto successo. Il parroco ha anche fatto andare una famiglia ad abitare in una casa della parrocchia, com'è uso per i neocatecumenali:
      https://www.facebook.com/stambrosebaillieston/posts/2242298439388815/?paipv=0&eav=AfYKgWZVssDpmDpmlbwyCLbJarKSUQljAfFcyfEnatCyIa6vRwGa0lBZi9a1CCaA9Ls&_rdr

      Per il resto, il Cammino in Scozia c'è solo in due parrocchie: St Thomas' a Riddrie, Glasgow e Cattedrale di St Mary a Edimburgo (anche se non compare nel sito di quest'ultima, quindi boh).

      A St Thomas' a Riddrie un prete è stato condannato per abuso su 4 ragazzine tra il 2017 e il 2020.

      Niente paura, quindi, se la cantano e se la suonano anche lì.
      Marco

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  19. Cmq alle 06:00 sono cominciate come ogni tempo di quaresima e di avvento le lodi degli eletti griffati kikoland .Internos tutto a pagamento a latere s'intende !

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  20. Ribadisco che di queste sopra la parola che mi fa più paura è OBBEDIENZA.
    Ti inculcano il concetto di OBBEDIENZA nel senso di "obbedienza ai catechisti" fin dall'inizio e da lì nasce il plagio.
    Di questo ne sono testimone diretto.
    Tutto il resto è giudaizzazione del cristianesimo con le aberrazioni che ne conseguono.

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