giovedì 29 febbraio 2024

L'arcidiocesi di Madrid ci chiede testimonianze sulla Hernández

Riceviamo dalla delegazione episcopale delle cause dei santi dell'arcidiocesi di Madrid una richiesta di testimonianze sulla cofondatrice del Cammino:

«In questa prima fase del processo, la legislazione richiede che vengano raccolte tutte le prove, e soprattutto tutte le testimonianze, che possano essere sia favorevoli che contrarie alla causa. È nostro dovere, in qualità di Tribunale Delegato nel suddetto processo, cercare un numero adeguato di testimoni che possano contribuire a chiarire con certezza morale ciò che riguarda la vita, le virtù e la fama di Carmen Hernández Barrera.»

Ci chiedono la possibilità di contattare testimoni che vadano a Madrid ad essere interrogati sotto giuramento e sotto segreto (come prassi in questi casi) relativamente alla vita, alla virtù e alla fama della Carmen, in base a ciò che i testimoni «hanno vissuto in prima persona o hanno visto direttamente», «e non sul Cammino Neocatecumenale».

Chi volesse proporsi disponibile ad andare a Madrid per testimoniare, può scrivere all'indirizzo email causasdelossantos@archidiocesis.madrid

Ricordiamo brevemente ai nostri lettori alcuni punti fermi:

  • la vita della Carmen è inscindibile dal Cammino:
    • ciò che hanno detto e fatto Carmen e Kiko fuori del Cammino, risale a prima del 1964
    • il Cammino è fondato su ciò che Carmen e Kiko hanno sempre insegnato e comandato
    • nel Cammino si celebrano liturgia e sacramenti nella bislacca maniera in cui Carmen e Kiko hanno sempre voluto che si celebrassero
    • nel Cammino non si è mai fatto nulla senza che Carmen e Kiko lo richiedessero e approvassero
    • nel Cammino nessuno ha mai osato ignorare - men che meno criticare o correggere - ciò che Carmen e Kiko hanno detto o fatto
    • gli errori rilevabili nel Cammino sono gli errori propalati da Carmen e Kiko
  • nel Cammino si è sempre creduto che la Carmen e Kiko fossero "ispirati dallo Spirito", qualsiasi cosa dicessero o facessero, anche di molto discutibile
    • nonostante la discutibile trovata pubblicitaria dei Diari, è irragionevole credere che esista qualcosa di personale di Carmen e Kiko (tranne gli "scheletri nell'armadio") che non abbia subito trovato pubblici applausi dai fratelli del Cammino
    • al di fuori del Cammino, nessuno ha mai considerato "ispirati" Carmen e Kiko, tant'è che c'è stato bisogno di inventare movimenti cripto-neocatecumenali
  • la vita della Carmen è di fatto inscindibile da quella di Kiko:
    • i due spagnoli sono stati alleati per tutta una vita in quanto capi del Cammino
    • il Cammino, loro invenzione, non ha mai rappresentato il loro ideale di vita (infatti non sono mai stati "scrutinati", non hanno mai versato "Decime", non hanno mai dovuto fare "matrimonio spirituale con la comunità", ecc.)
    • Carmen stessa si è vantata di aver gestito Kiko senza condividerne tutte le posizioni («gli ho servito il Concilio su un piatto d'argento», «non voglio morire kika», «propaganda kikiana»...)
    • non basta sciorinare espressioni altisonanti su "amorediddìo" "seigiàperdonato" "siamopeccatori" per essere qualificabili come cattolici, men che meno come santi
  • la vita della Carmen, tolto il Cammino, è poco più dell'essere un'accanita fumatrice che ha vissuto di rendita, nell'arroganza, in lussi e sfarzi, nell'essere idolatrata da un intero popolo di neocatecumenali (al punto di divertirsi a calpestarne la vita e la spiritualità, specialmente ai sacerdoti)
    • le interazioni della Carmen con soggetti non strettamente legati al Cammino sono rarissime e... sono funzionali al Cammino.

Detto questo, cosa possiamo pensare dell'invito dell'arcidiocesi di Madrid?

Il processo è ancora nella fase diocesana - la Carmen non è ancora neppure "venerabile", ed è classificata "serva di Dio" solo per l'arcidiocesi di Madrid -, per cui si sta facendo tutto ancora a Madrid, in Spagna.
Cioè il maggior ostacolo è il fatto che per dare una testimonianza occorra andare fino a Madrid e sperare che l'interrogatorio avvenga in lingua italiana senza bisogno di interpreti.

Le testimonianze devono riguardare non il Cammino ma la persona della Carmen:

  • non sono interessati a sapere come i membri del Cammino consideravano Carmen
  • non sono interessati (o vogliono sorvolare) su ciò che si fa nel Cammino
  • ma è di interesse sapere ciò che Carmen ha fatto e detto, anche se lo ha fatto e detto ai membri del Cammino
  • gli argomenti devono riguardare le virtù cristiane (fede, speranza e carità) e ciò che ci si aspetterebbe di trovare (o di non trovare mai) in una figura di santità.

Le testimonianze devono essere il più possibile circostanziate (non per niente si chiama "processo"). Per esempio:

  • non va bene: "Carmen spesso diceva che..."
  • va bene invece precisare e spiegare: "nel discorso di giugno 2002 Carmen disse che il Pontificio Consiglio avrebbe avuto «un futuro immenso» se avesse appoggiato il Cammino, nonostante Carmen non avesse potere - in quanto laica - di decidere del futuro dei dicasteri vaticani"
  • va molto meglio invece: "nel giorno X, presso Y, Carmen mi disse/fece Z"; "nel giorno X Carmen disse queste parole"; "nella convivenza X Carmen mi fece questo"...

Come in tutti i processi del genere, lo scopo è di stabilire con ragionevole certezza se è il caso di passare alla fase successiva ("venerabile") oppure no. Dunque i sentito dire valgono nulla, le impressioni personali dei testimoni (favorevoli e contrari) valgono poco o nulla, le cose già documentate su internet valgono di più se le si è viste/udite di persona, mentre i fatti oggettivamente testimoniabili e documentabili valgono molto.

Non sappiamo fino a che punto questo iter di "beatificazione" possa essere oliabile alla maniera neocatecumenale (cioè con soldi, minacce, promesse di carriera, vendettine trasversali, e altri strumenti tipici del Cammino).
Chi è in grado di dire la sua, faccia le proprie valutazioni, e decida come agire. Nel dubbio, si può contattare la diocesi di Madrid a quell'indirizzo anticipando sommariamente i punti fondamentali di ciò che si andrebbe a testimoniare. Non è necessario menzionare questo blog (forse non è neppure conveniente, perché ciò che conta è il contenuto della testimonianza, non la provenienza).

Non abbiamo idea di quanto sia stato già testimoniato da cattolici spagnoli e italiani.
Non abbiamo idea di quanto il processo in corso sia oggettivo (ma procrastinato solo per non provocare immediate vendette neocatecumenali) o una farsa (che se pure andasse in porto, riguarderà solo il titolo di "venerabile").

Tranne che ai madrelingua di spagnolo, invitiamo ad evitare di esprimersi in modi che possano dar luogo a equivoci. Ricordiamo anche di evitare espressioni che possano sembrare polemiche: qualunque sia l'orientamento di quella delegazione dell'arcidiocesi di Madrid, conviene testimoniare i fatti.

Gli autonominati "iniziatori"
danno il (pessimo) esempio
di "comunione seduti",
infischiandosene delle norme liturgiche
e dello stesso Statuto del Cammino


Ricordiamo alcuni articoli sulla falsa santa Carmen Hernández Barrera, cosiddetta "santadecategoriasuperiore":

61 commenti:

  1. Purtroppo moltissimi di noi hanno avuto un pessimo rapporto con i catechisti, ma siamo stati catecumeni di terza quarta generazione ( catechizzati da catecumeni dei catecumeni- e forse ancora dei catecumeni, di Kiko e Carmen). Se si poteva fare una testimonianza su questo... va beh.. ci si andava a piedi a Madrid. RC

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  2. Noto con una certa soddisfazione, la prima volta, che un Ente Ecclesiastico periferico, ma di consistente importanza,
    facente capo all'atrettanto importante Arcidiocesi di Madrid, noti ed ammetta che qualcuno possa essere contrario alle
    "pratiche del Cammino Neocatecumenale" e che possa esprimere "leggittime riserve" in merito alla Beatificazione di Carmen. Leggendo un pò tra le righe, mi permetto affermare, che la parola "pratiche" può essere letta in modo molto
    ambivalente.
    Ruben.
    ---

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  3. Alla quarta generazione di caporionicatechisti ,conta solo chi sei,che fai,quanti soldi tieni .Non sè prima era tutto celato dall'arcano ,ma ora vedi dito del secondo passaggio ti indicano comodamente la porta, sè non (servi) all carozzone /merkabà !

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  4. È comprensibile che la diocesi voglia approfondire, ma in questa richiesta c'è qualcosa di fantasy.

    La motivazione per recarsi a Madrid, specialmente se si è italiani, è molto più forte in coloro che fanno parte del "giro" neocatecumenale e vogliono vedere beatificata la loro profetessa.
    In questo vengono anche costantemente istigati all'interno del movimento. Imbeccati.

    Per chi invece non sta più nel Cammino ed ha ormai acquisito un altro modo di vivere il proprio cattolicesimo, andare a Madrid di persona per testimoniare può risultare ingombrante, anti economico e complicato (ferie da prendere, spostamenti...).

    Un conto è attivarsi per dire "Sì, sì, dateci una santa" e remare per il proprio movimento, un conto è andare a spiegare perché Carmen non era santa da parte di persone alla quali ormai di Carmen non importa più nulla.
    Se lavoro per la mia azienda, è chiaro che son disposto anche alle trasferte.

    Deduco quindi che in questo senso otterranno un numero maggiore di testimonianze dai "figli" di Carmen, se non esclusivamente da essi.

    Quello che mi parrebbe opportuno fare, per compiere una valutazione oggettiva, sarebbe invece considerare se le testimonianze in favore di Carmen arrivano da tutta la Chiesa o solo dal proprio movimento.
    Se arrivano solo dal proprio movimento, la vox populi è un po' troppo limitata e partigiana, tira acqua al suo mulino.

    Siccome un santo è per tutta la Chiesa, mi parrebbe essenziale comprovare la fama di santità anche oltre il recinto in cui operava la neocatecumenale.

    Se nessuno, o molto pochi esterni al movimento testimoniano a favore della santità di Carmen, significa che tanta fama di santità non ce l'aveva al di fuori del suo giro e della sua fondazione (occhio all'Opus Dei a ad altri movimenti a sostegno del Cammino).
    E siccome chi sta in un certo giro, specialmente i neocatecumenali, si adoperano SOLO per quel giro, c'è da dubitare che le loro testimonianze siano del tutto oggettive, potendo tralasciare gli aspetti negativi.

    Del resto, che il Cammino è un movimento molto controverso, lo si legge ovunque da anni.
    Ergo, se fondo un movimento controverso, è da me che parte la problematica, perché quello è un mio prodotto, un frutto mio.
    Se poi all'arcidiocesi di Madrid non importa la purezza del frutto, significa che va loro bene ogni albero, anche quello selvatico.
    Marco

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  5. P.S. al mio post precedente, data odierna
    11,24:

    Il nostro omologo spagnolo "Crux Sancta",
    e stato informato sempre dell'Arcidiocesi di Madrid, in modo analogo, sull' "argomento".
    Ruben.
    ---

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  6. Mi permetto anche di suggerire che l'Eccellentisima Delegazione, venisse informata, in merito alla Causa in corso,
    prendendo visione dei 13 tomi del Direttorio Catechetico, giacenti e segreti, presso l'erede del soppresso PCL, ovvero il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la VIta, fermo restando che non siano andati smarriti durante il "trasloco".
    E' noto a tutti, amici e nemici, che Carmen era la "teologa" del Cammino; di conseguenza è più che lecito pensare che il
    Direttorio sia opera sua.
    In ogni caso, se l' Eccellentissima Delegazione, decidesse positivamente in tal senso, si sabrebbe finalmente "chi" ha redatto i 13 volumi, infatti ritengo molto improbabile, direi impossibile, approvare un Catechismo di autori anonimi.
    Personalmente, sono disposto a scrivere a mezzo posta elettronica certificata, con le mie vere generalità per notificare
    quanto sopra detto, con la disposizione di farmi una bella passeggiata a Madrid, per meglo perfezionare l'assunto.
    Ruben.
    ---

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  7. Come dice Ruben io non ho mai conosciuto di persona Carmen, ma ho conosciuto le sue eresie propagate nel cammino. Quindi, come si può parlare di Carmen senza menzionare tute le eresie che ha trasmesso attraverso il cammino? Se a Madrid vogliono ascoltare, che lo facessero bene

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  8. Risposte
    1. No, perché non ho mai visto/udito Carmen (se non da Youtube), e non ho mai fatto il Cammino.
      Chi invece l'ha vista, udita, o avuto a che farci, farà le proprie valutazioni e deciderà liberamente e personalmente come agire.

      Ricordiamo in particolare che comunque vadano le cose, non sono ancora in ballo né canonizzazione né beatificazione ma è solo un passo intermedio e "locale" dell'arcidiocesi di Madrid, parecchio prima di mandare gli incartamenti alla Santa Sede. Il risultato di tutta quest'indagine non è né definitivo, né da considerarsi completo (fino a un minuto prima possono sempre giungere nuove prove riguardo la non santità della megera).

      Quello della commissione dell'arcidiocesi di Madrid è un "atto dovuto" per completezza dell'indagine (persino se fosse tutta una montatura dovranno pur fingere di aver sentito anche voci sfavorevoli).

      Molti anni fa, facendo volontariato presso la curia diocesana, ho assistito a situazioni concettualmente simili in cui soggetti ufficialmente favorevoli a una cosa la ostacolavano prendendo troppo sul serio le minime critiche, e viceversa soggetti ufficialmente incaricati di vagliare procrastinavano in attesa di trovar scuse per defilarsi o almeno liberarsi di ogni responsabilità, mentre altri soggetti si davano da fare per una cosa in cui non credevano ma che erano convinti che facesse acquisire un qualche punteggio. Non era esattamente la scaltrezza evangelica, visto che in tutti e tre i casi c'è almeno una spruzzata di ipocrisia, ma il vederli di persona fu fondamentale per capire certe dinamiche clericali. Ed infatti non mi sono meravigliato dell'apprendere che è lo stesso andazzo del discernimento nei seminari e conventi, dello stuzzicare idolatrie di certi finti cattolici per vender meglio i propri libri, e persino nei consigli pastorali parrocchiali...

      Dunque, non conosco le dinamiche interne dell'arcidiocesi di Madrid, e pur avendo visto come i kikolatri siano sempre stati accuratissimi pianificatori, non posso escludere l'ipotesi (sottolineo: solo un'ipotesi, non necessariamente più probabile delle altre) che a Madrid vogliano tirarla per le lunghe quanto basta perché sanno che dopo la morte di Kiko il crollo del Cammino avrà una notevole accelerazione (e non ci sarà più bisogno di fingere di credere alla possibilità che i due eretici siano "santi"). E come diceva Sun Tzu, meglio di cento battaglie combattute e vinte c'è solo una battaglia vinta senza combattere.

      I titoli di beato e santo, infatti, non sono titoli nobiliari da far guadagnare ai VIP che si autoritengono importanti per la Chiesa. Sono invece la garanzia che l'autorità della Chiesa ci dà riguardo ad anime che hanno vissuto in modo eroico (sottolineo: "eroico", cioè assolutamente fuori dall'ordinario) le virtù cristiane, e che hanno confermato intercedendo per veri miracoli (cioè con intervento soprannaturale "al di sopra di ogni sospetto"). Ai bei tempi esisteva la figura dell'avvocato del diavolo (cioè del sacerdote incaricato di scovare difettucci, furbate, ipocrisie, nelle testimonianze favorevoli dei processi di canonizzazione) proprio per evitare che qualcuno fosse riuscito a fingere perfettamente una virtù agli occhi dei favorevoli.

      Purtroppo, dai tempi di Giovanni Paolo II, la semplificazione dei processi di canonizzazione è stata interpretata come un distribuire a pioggia titoli di santità, cioè ognuno voleva il titolo nobiliare per il proprio fondatore (famosa quella scena delle suore nei corridoi della Santa Sede: "e il vostro fondatore, è santo?" "No, ma ci stiamo lavorando", come se la santità fosse un risultato di lavori umani e per giunta di natura burocratica... e quindi figuratevi Kiko che si lecca i baffi: «pensi che mi canonizzeranno?»).

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    2. Mi permetto di ricordare agli indiavolati kikolatri che a differenza loro, qui non abbiamo nessuna curiosità di sapere chi testimonerà e cosa testimonierà riguardo alla megera cofondatrice del Cammino.
      In qualità di cattolici, infatti, sappiamo che Nostro Signore non consentirà che eretici vengano ingannevolmente indicati come santi da imitare e da pregare.

      Inoltre sappiamo che tutta questa fretta del diavolo di dare alla megera il "titolo nobiliare", deriva dal fatto che sono gli stessi kikolatri ad essere convinti che non è santa e che tutta l'operazione è solo un tentativo di "metterla al di sopra delle critiche" (oltre che di preparare il trampolino di lancio del "titolo nobiliare" a Kiko che già si leccava i baffi), poiché alla luce della fede ci sono fin troppi validi argomenti contro di lei e contro il Cammino.

      Che dunque codesti asini si rassegnino e smettano di ragliare, perché se pure riuscissero nell'impresa impossibile di ingannare gli uomini, non potranno certo ingannare Dio.

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  9. È una bellissima notizia.
    Spero vivamente che qualcuno che scrive qui ed ha avuto Carmen come catechista abbia la possibilità di andare a testimoniare. Un pensiero a quei neocatecumenali che qui scrivevano che eravamo 4 gatti senza nessuna importanza. Pensate un po' invece che il blog è stato preso in considerazione dell'Arcidiocesi di Madrid per eventuali testimonianze. E fatevele ogni tanto due domande...e scendete da quel piedistallo che vi siete posti sotto ai piedi.

    Frilù

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  10. Questo blog è "particolarmente contrario alle pratiche del Cammino Neocatecumenale" ed esprime "legittime riserve sul contenuto di questa causa di beatificazione".

    Non solo questo blog, ma centinaia di scritti e siti reperibili online, ovunque sul globo.
    Dovrebbe bastare a far dubitare della "fama di santità" della ricca ereditiera, ma non basta. Evidentemente.

    Si torna al punto di partenza.
    Un albero buono produce frutti buoni, un albero cattivo frutti cattivi.
    Il Cammino Neocatecumenale è un frutto dell'aspirante alla santità Carmen Hernández Barrera, quindi non dovrebbe essere scisso dal suo albero.

    Si vadano a leggere (e spero lo faranno) la catechesi sull'Eucarestia della signorina Hernández:

    1) È Jahvé colui che passa (nell'Eucarestia).
    2) L'Eucarestia è principalmente una esultazione (non un sacrificio incruento).
    3) L'Eucaristia per essi (la chiesa primitiva) è soprattutto la Berachà ebraica.
    4) Il cuore della Eucarestia è l'esultanza, l'allegria, la festa, una gioia impressionante.
    5) Il Magnificat è una Berachà, una vera Eucaristia.
    6) Non c'è eucarestia senza assemblea.
    7) Nella Messa del rinnovamento non c'è il Gloria, non c'è il Credo...
    8) Il pane e il vino non sono fatti per essere esposti, perché vanno a male. Il pane e il vino sono fatti per essere mangiati e bevuti.
    9) se Gesù Cristo avesse voluto l'Eucarestia per stare lì (nel Tabernacolo), si sarebbe fatto presente in una pietra che non va a male. Il pane è per il banchetto.
    10) Quello che bisogna fare dapprima è evangelizzare quelli che sono nella Chiesa, rievanqelizzare la stessa Chiesa.
    11) Per questo li si invita (i parrocchiani che ascoltano le loro catechesi) a iniziare un cammino verso il cristianesimo; dato che il fatto di essere lì ad ascoltare è già un segno della elezione di Dio ad entrare in questo cammino.
    12) Dio ha elevato Gesù al di sopra di ogni potere e potestà. Ossia, che quest' UOMO, CHE ERA INFERIORE AGLI ANGELI, Dio lo ha elevato al di sopra di tutto (negazione della divinità di Cristo, molto dilagante nel Cammino).
    13) Lo Spirito Santo non è affatto uno Spirito di buone opere e di fedeltà al Cristo morto. La croce ha denunciato tutti di peccato.
    14) la confessione, così come è oggi, risponde ad un'idea legalista del peccato.
    15) Adesso comprendete che molte delle cose che diceva Lutero avevano un fondamento.
    16) La Chiesa non compare da nessuna parte ed è un uomo che ti perdona i peccati (nella confessione).
    17) la confessione personale è odiosa

    Ma che cercano testimonianze a fare?
    La Carmencita si testimonia da sé.
    Marco

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  11. Ragazzi quando citano il demonio che ti stà capovolgendo la storia , è ti vuol rovinare ,non ci sono parole sè non scapparsene perchè poi pensi che è Satana che tien in commercio la tua vita ,perchè è lui il nemino non i katekiki !

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  12. Il cammino ha sempre insegnato eresie.
    Carmen si è sempre presentata come coiniziatrice del cammino ed è sempre stata riconosciuta come autorità da tutti i fratelli del cammino.
    Sillogismo: Carmen è eretica.
    Carmen non ha mai fatto nulla per correggere le eresie del cammino, non ha mai usato l'autorità (che si vantava di avere) per eliminare gli errori.

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    1. Alcune considerazioni:

      - un soggetto fonda un movimento eretico, viene riconosciuto come massima autorità del movimento, ma non fa nulla per correggerne le eresie: come diavolo fate a considerarlo "santo" nonostante abbia fondato e sostenuto e mai corretto il movimento eretico? Chi volete prendere in giro? Vi illudete di ingannare oltre che gli uomini, anche Dio?

      - ipotizziamo per assurdo che il soggetto volesse invece fondare un movimento cattolico ma per tutta una vita ottiene solo eresie: come diavolo ha fatto a non rinnegare mai tali eresie, a non ripudiare mai il movimento? era più importante considerarsi "iniziatore" di tale movimento, che presentarsi davanti a Dio senza gravissime responsabilità?

      - nel caso della falsa santa Carmen (l'unica donna che abbia mai osato interrompere un Papa che faceva un discorso), come diavolo si può parlare di "santità" se ha sempre preteso approvazioni, rifiutato correzioni, disubbidito e addirittura fatto pressioni sul Santo Padre per far approvare la propria eretica opera?

      Vedete, chi analizza le storie dei santi scopre che sono diametralmente opposte a quelle dei due eretici spagnoli autonominatisi "iniziatori" di una realtà eretica e calpestatrice della dignità dei fratelli e della dignità sacerdotale.

      Per esempio, può darsi il caso che dei sedicenti francescani virassero verso l'eterodossia. Ma non si può dire che Francesco d'Assisi fingesse di non vederli, men che meno vi acconsentisse, e ancor meno che li incoraggiasse in nome della propria autorità. Il santo di Assisi predicava bene e razzolava benissimo e non pretese mai di imporre la propria regola ad altri, per cui esistono numerose branche di francescani, ognuna col suo "accento" - conventuali, riformati, ecc. -, che potremmo definire "approvabili da Francesco" perché pur tra i difetti dei singoli peccatori, l'ideale comune a quella diversità di carismi è quello della santità così come la intese Francesco.

      Il santo, infatti, è colui che vive in modo eroico le virtù cristiane (fede, speranza, carità), al punto che la Chiesa ritiene doveroso e benefico segnalarlo come esempio. Il santo non è il VIP "personaggio famoso" che ha allestito "opere gigantesche": infatti abbiamo nel santorale figure clamorose come bambini, casalinghe, soldati, emerite sconosciute monache vissute nell'anonimato e "socialmente irrilevanti". Ciò che accomuna i santi è l'aver vissuto personalmente e in modo eroico le virtù cristiane. Il santo non è misurato sul Rilevante Impatto Politico Sociale Ecclesiale.

      Quando un soggetto si ritrova fondatore di qualcosa (anche suo malgrado) cosa farà? Tenterà di riportare la fondazione nei giusti binari di fede, speranza e carità, oppure preferirà fare vita da nababbi come Carmen e Kiko?

      Ricordiamo poi che l'opera di un santo può degradare col passare del tempo. I salesiani, che pure han dato vari santi alla Chiesa, oggi sono in una situazione penosa; e non parliamo poi di oratoriani, passionisti, redentoristi, dei vari francescani, di tanti ordini religiosi femminili, o addirittura dei gesuiti... Tutte realtà che i loro rispettivi fondatori e fondatrici oggi reclamerebbero di ridimensionare drasticamente, se non di sopprimere subito. Invece il degrado del Cammino è fin dalle sue radici, è stato eretico e idolatrico fin dall'inizio, ha calpestato liturgia e dottrina fin dalle celebrazioni nelle capanne "tavolaccio, chitarrella e pagnottone".

      Vedete, se la commissione di Madrid intende indagare sulla "santità" di Carmen, e fingere che il Cammino c'entri poco o nulla, significa che vuol affossare il processo senza sporcarsi le mani. Sarebbe come il meccanico che quando il motore è guasto si mette puntigliosamente a indagare nel bagagliaio per decidere quanto è sgonfia la ruota di scorta: cioè cerca solo l'occasione per venir esautorato e poter rispondere "ma io stavo solo facendo scrupolosamente il mio dovere".

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  13. Chi sa perché l'ha conosciuta deve andare, non può sprecare questa occasione e apertura, sebbene sia una fase prevista dall' iter canonico: anche dell'omissione si renderà conto davanti al Signore.

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    1. Ognuno valuterà personalmente se e cosa fare, magari confrontandosi col proprio direttore spirituale (anche se trattandosi di una questione da decidere "in coscienza", liberamente, personalmente, il massimo che il direttore spirituale farà sarà di aiutare a riflettere sui pro e sui contro, senza dare indicazioni).

      Vorrei solo che si evitasse l'illusione del "se vado e denuncio, è fatta", che è perfettamente speculare all'illusione del "qualsiasi cosa faccio, andrà tutto per il verso sbagliato".

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  14. Quando si e' fatto il processo di beatificazione dei santi religiosi si e' indagati sul loro ordine religioso forse oppure sulla loro vita?Il processo di beatificazione si fa sulla vita personale, poi insisti con queste eresie ma quali sarebbero?Ho il sospetto che tu non sappia il vero significato di questa parola. Hai una vera fissazione per le eresie una idolatria.

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    1. Sbagliato.

      Il caso di Carmen è il caso di una "coiniziatrice", tecnicamente una fondatrice, peraltro di una che nel '64 voleva davvero diventare fondatrice di qualcosa. La terminologia furbetta di "itinerario", "iniziatori", ecc., è una panzana che i kikolatri amano raccontarsi a vicenda sia per evitare che Kiko e Carmen siano soggetti all'ubbidienza alla Chiesa, sia per giustificare l'opacità delle loro procedure, del fiume carsico di soldi, dell'inammissibile "ubbidienza al catechista è tutto", ecc.

      E comunque, anche quando uno non è fondatore, in caso di processo di beatificazione ci si chiede anche in che ambiente è vissuto e come ha reagito. L'ordine era in decadenza e il soggetto ha vissuto comunque fede, speranza e carità? Oppure l'ordine era tutto sommato un ambiente comodo in cui si riuscirebbe a vivere anche simulando quel tanto che basta di fede, di speranza e di carità? Il soggetto ha avuto un minimo di cariche importanti all'interno del suo ordine? Cosa ne ha fatto per la gloria di Dio?

      Poi, quando diciamo che il Cammino è un "movimento" o "associazione", lo diciamo sia perché quando il Papa parla ai movimenti ecclesiali e associazioni, i kikolatri si sentono sempre chiamati in causa come destinatari degli incoraggiamenti pontifici, sia perché il Cammino è tecnicamente un'associazione privata di fedeli (tant'è che la diabolica "spiritualità del Cammino" non si può vivere al di fuori dell'entità "Cammino"; se il Cammino fosse solo un "itinerario" - come falsamente affermano i kikolatri - allora altri potrebbero seguirlo senza ubbidire a Kiko e Carmen, senza idolatrarli, e senza versar loro le Decime - che peraltro non sono previste dallo Statuto del Cammino; oppure, ve l'immaginate una comunità di gente che vive l'equivalente del Cammino ma ne critica le eresie e condanna l'arroganza della gerarchia kikolatrica?), sia perché il Cammino "funziona" proprio come se fosse un movimento ecclesiale (i "movimenti" vengono chiamati così proprio perché c'è movimento di gente; gente che aderisce, gente che frequenta poco, gente che abbandona, senza che ciò comporti tessere di iscrizione o elenchi di nomi dati al parroco, alla curia, al vescovo).

      Quando diciamo che il Cammino è eretico, lo diciamo sulla base dei fatti. Per esempio nel Cammino non credono nella presenza reale di Nostro Signore nel Santissimo Sacramento; anche se a parole dicessero di credervi, nei fatti si comportano esattamente come se non ci credessero (soprattutto gli autoeletti "iniziatori"). E comunque l'eresia - cioè la distorsione di qualcuna delle fondamentali verità di fede - avviene non tanto per negazione diretta (non troverete mai un kikolatra che dice "non credo nella Presenza Reale!"... anche se troverete pretucoli kikolatri che blaterano che "Gesù era un peccatore", eresia vera e propria), ma si manifesta nelle ambiguità (sia quelle dette, proclamate, insegnate, sia il comportamento ambiguo e ipocrita; gli asini presbikikos si permettono di dire "Gesù era un peccatore" perché lo avranno sentito dire da Kiko, è impossibile che dicano qualcosa che Kiko e Carmen condannerebbero; e intanto facciamo pure notare che nessun kikolatra si è mai sdegnato riguardo a tale eresia...).

      Infine, ricordate che nella mentalità neocatecumenale i kikolatri sono convinti di saper fare più e meglio della stessa Chiesa. Per esempio il ridicolo rituale liturgico-kikolatrico del latte e del miele, che è una delle tante cose che la Chiesa non si è mai sognata di fare, e che il Cammino arbitrariamente fa.

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    2. Penso che albero e frutto vadano considerati insieme.

      A nessuno, credo, sarebbe mai venuto in mente di considerare solo la santità della persona di Ario o Lutero (anche se quest'ultimo non credeva nei santi), se per puro caso la Chiesa locale di allora avesse accettato di aprirne la causa di santità soccombendo ad un gruppo di pressione.

      Lutero era zelante, aprì ospedali, curava gli orfani, si considerava umile strumento, visse per la fede e scrisse un catechismo. Come Carmen aveva una personalità tormentata. Invece che fumare, beveva.

      Ario inizialmente combatté alcune eresie, venne accolto da diversi vescovi, si mostrò obbediente e subordinato all'autorità. Umanamente carismatico, pacifico e moderato, si ritenne giusto e perseguitato.

      Eppure Ario e Lutero sono gli "iniziatori" di correnti eretiche poi condannate dalla Chiesa.

      Se si scinde la persona dal suo prodotto, la valutazione non può che essere parziale.

      Carmen Hernández avrebbe anche potuto essere la persona più mite, spirituale e retta del mondo (e non lo era), ma se propugnava una chiesa parallela non è santa di certo per il cattolicesimo.

      La frase : "QUEST'' UOMO, CHE ERA INFERIORE AGLI ANGELI" riferito a Gesù, avrebbe potuto dirla Ario nella sua negazione della natura divina di Gesù.

      Ma i moderni "innovatori" hanno imparato dal passato: non si oppongono più apertamente, fanno finta di obbedire e poi non obbediscono, vedasi DECISIONI di Benedetto XVI del 2005.
      Marco

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    3. Decisioni è l'acronimo di :

      Demenziali Eresie Catecumenalmente Incistate Straordinariamente Ignobili Ostentano Neocatecumenali Indegni

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  15. ByTripudio ma tu conosci la differenza tra iniziatore e fondatore?Mi sembra di no,Kiko e Carmen non hanno fondato nulla,perche' fondare vuol dire inventare qualcosa dal nulla.Iniziare vuol dire invece dare inizio a qualcosa che hia esistevo esisteva in un altra forma il catecumenato,seppure battesimale, esisteva già nella Chiesa primitiva inoltre il Vaticano II aveva già prescritto la reintroduzione del catecumenato ,dunque che furbetto!Sei tu che vuoi fare il furbo sei ignorante e vuoi ostinarti a ripetere sempre le stesse sciocchezze.

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    1. Il CUGINO della Pulce Pellegrina3 marzo 2024 alle ore 15:12

      Ma tu conosci la differenza fra CEO e PADRINO? mi sembra di no! Pascariello Pisciaiuolo non ha affondato nulla, perche' affondare vuol dire portare molto sott'acqua qualcosa da nulla. Gennariello è il CEO che ha dato inizio ai corsi SOTTOCRESIMA e SOPRACRESIMA. Prima esistevano in un'altra forma: il corso di cresima e il corso di post cresima, seppure facoltativo, già nella chiesa primitiva e seconditiva. Inoltre il Vaticano II aveva già riformato il rito della cresima, dunque che furbetto! Sei tu che vuoi fare il furbo sei ignorante e vuoi ostinarti a inventare sempre nuove sciocchezze!

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    2. Te la sei bevuta tutta eh? E a te è parsa anche buona vero?

      Kiketto e Carmencita sono i FONDATORI della FONDAZIONE AUTONOMA CAMMINO NEOCATECUMENALE, eretta con decreto del PCL del 28 ottobre 2004, Prot. N. 1761/04 AIC-110.

      Questo sono per la Chiesa Cattolica, sta pure nello Statuto 2008.

      Altro che iniziatori...
      Quella è la favoletta per gli sciocchi, anche se nello Statuto hanno impropriamente usato il termine "iniziatori" ben 7 volte. Altra anomalia giuridica.
      Iniziatori di una FONDAZIONE...

      Sai cosa sono le Fondazioni, tu, ignorantone che vuoi ostinarti a ripetere sempre le stesse sciocchezze che vi hanno inculcato?
      Sciocchezze per borricos.

      Dice Papa Francesco che il Cammino Neocatecumenale è ancora in fase fondazionale.
      La fase fondazionale di un'iniziazione?
      Maddai, svegliaaa.

      Sei confuso. Confusissimo.

      Il Vaticano aveva prescitto la reintroduzione del CATECUMENATO, infatti i Dicasteri hanno approntato l'OICA o RICA. I Dicasteri Vaticani, non due spagnoli laici sconosciuti e venuti dal nulla.
      Il Vaticano NON AVEVA PRESCRITTO l'introduzione (non re-introduzione, perché non c'è mai stato) del NEO-CATECUMENATO.

      Infatti la Chiesa utilizza il RICA e non il Cammino Neocatecumenale. Ovunque.
      Il Direttorio del Cammino Neocatecumenale lo utilizzate SOLO VOI e, per la precisione, POTETE UTILIZZARLO SOLO VOI, dato che il Decreto di riconoscimento specifica che queste catechesi sono valide e vincolanti "per il Cammino Neocatecumenale" e non per tutta la Chiesa Cattolica, come sarebbe piaciuto ai FONDATORI.
      Danno ridotto...

      Kiketto voleva un Breve che riconoscesse il "metodo" del Cammino, come una Bolla Papale riconobbe gli esercizi spirituali di Sant'Ignazio. Per tutta la Chiesa Cattolica.
      NON GLIELO HANNO MAI CONCESSO.
      Gli hanno invece concesso che il "metodo" della sua Fondazione si possa applicare solo ai neocatecumenali.

      Quindi, gli esercizi di Sant'Ignazio li possono fare 1.359.612.000 di cattolici.
      Il "metodo" della Fondazione Cammino Neocatecumenale lo può adottare solo quel millantato milione di neocatecumenali.
      Bella limitazione eh?
      Chissà Kiketto com'è ribollito di rabbia, pur facendo buon viso a cattiva sorte.

      Sarà per questo che ancora, dopo 14 anni, non ha pubblicato il Direttorio che POTETE utilizzare "SOLO" VOI?
      Marco

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  16. Domanda a by Tripudio : usare latte e miele in una messa è così terrificante? Ma lei pensa che il giorno del giudizio Dio mandi all'inferno quelli che usavano latte e miele durante la messa? Se è così mille volte meglio gli atei.

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    1. Da come parli si deduce che non sei cattolico ma idolatra.

      Un fedele cattolico desidera adeguarsi a ciò che la santa Chiesa comanda. Specialmente su temi delicatissimi come la liturgia. E la liturgia oggi in vigore nel nostro paese è quella dei cosiddetti riti latini, cioè il rito romano (forma ordinaria ed "extraordinaria") e, a Milano e dintorni, il rito ambrosiano (forma ordinaria ed "extraordinaria"). E nessuna forma liturgica prevede di consumare cibi e bevande in un contesto liturgico. La liturgia non è uno spettacolino. La liturgia è culto a Dio.

      Qualsiasi volontà di modificare arbitrariamente la liturgia, dimostra che non si vogliono celebrare i divini misteri al modo in cui la Chiesa comanda (e garantisce efficace), ma solo uno spettacolino autogestito in cui il centro non è Nostro Signore (anche se venisse nominato tante volte), ma l'autore delle modifiche. Cioè, nel tuo caso, gli eretici Kiko e Carmen.

      Nella vostra insistenza di giustificare il ritualismo abusivo del "latte e miele", voi state insinuando che la volontà di Kiko e Carmen è molto più importante di ciò che la Chiesa comanda e raccomanda. Cioè siete idolatri, perché al di sopra della liturgia cattolica mettete le modificazioni kikarmeniane, e considerate il culto a Dio solo un appoggio per celebrare il culto agli idoli Kiko e Carmen.

      Voi neocatecumenali celebrate uno spettacolino pseudoreligioso, parodia della liturgia cattolica, solo per celebrare il triplice vitello d'oro di categoria superiore, Kiko-Carmen-Cammino. Non siete cattolici. Siete idolatri e persino fieri di esserlo, poiché non vi è mai passato per la testa di dover correggere gli strafalcioni kikisti-carmenisti, ma venite a difenderli a spada tratta perché per voi è inammissibile che qualcuno possa ricordare che gli errori e le eresie di Kiko e Carmen sono effettivamente errori ed eresie.

      Nel giorno del giudizio non potrete giustificarvi dicendo che nessuno vi aveva avvisato.

      p.s.: "meglio gli atei" lo dicono solitamente gli atei e gli apòstati.

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    2. Usare "latte e miele" nella Messa, oltre anon essere mai stato consentito, non lo è, anche in base alla recente Dichiarazione Comtrofirmata da Francesco ovvero la "Gestis Verbisque".
      Rubem.
      ---

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    3. Anche Lutero pensava che non andassero all'inferno quelli che come lui credevano che le specie dovessero essere consumate tutte durante la SANTA CENA (BANCHETTO per i neocatecumenali) e non dovessero esistere i Tabernacoli.

      Ma Lutero fu scomunicato.

      Carmencita ha ripreso pari pari questa convinzione luterana e l'ha anche rafforzata nella sua catechesi sull'Eucarestia, con l'esempio della pietra al posto del pane.

      Se quindi voi neocatecumenali vi preoccupate soltanto dell'inferno, visto che la salvezza è un mistero per tutti, di certo non vi preoccupate di seguire il deposito della Chiesa Cattolica.
      Il che vi fa cristiani (forse) ma non Cattolici.

      Non sei tu che devi "pensare" se vanno o no all'inferno quelli che usano latte e miele durante la Messa.
      Tu non puoi penetrare il mistero.

      Se vuoi essere cattolico tu devi solo pensare a credere e vivere quello che la cattedra di Pietro ti presenta.
      Altrimenti ti puoi dichiarare cristiano, ma non cattolico.
      Marco

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    4. Errata corrige:
      La "Gestis Verbisque" non è
      una Dichiarazione ma una Nota,
      in quanto riafferma quanto già
      stabilito.
      Ruben.
      ---

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    5. @ANONIMO
      ti rispondo anche io. E' terrificante per le motivazioni che adducete per farlo. E la motivazione è semplicemente che voi pensate di saperne di più di tutta la tradizione apostolica. E già questo vi condanna. Per il resto il tuo discorsetto sul "giudizio" fallo ai tuoi catechisti che minacciano tragedie e vendette di Dio ( affibbiando a Lui tutti i loro difetti) quando qlc prova a non "seguire le regole" che non vengono certo dalla Chiesa, ma dagli autoproclamati "inviati del Signore".
      Cmq su una cosa hai ragione. Ho conosciuto decine di atei (o sedicenti tali) che erano molto meglio DI VOI.

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  17. La clausola di dover andare a Madrid a testimoniare di persona sembra funzionale a non fare andare nessuno che sia veramente contrario... Mi sembra una clausola vessatoria, perché mi risulta che in altri casi si siano prese in considerazione anche testimonianze giurate fatte in luoghi diversi ma presso un cancelliere diocesano (di diocesi diversa) ma riconosciuto affidabile dalla diocesi presso cui si svolge il processo.

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  18. A proposito, che ne è stato dei diari di Carmen? Dopo la pubblicazione del primo nel 2017 non ne ne dovevano seguire altri?

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    1. Sicuro! I diari postumi, a parte il primo, fortemente sospettato di apocrifia, ci saranno, in modo soprannaturale,
      direttamente fatti pervenire, dalla pseudo-Serva di Serva di Dio, che tutto può!

      Colgo l'occasione, per dedicare un pensiero di umana pietà, alle vedove, Serve di Kko, in servizio permanente effettivo(gratuito), presso gli pseudo-Diocesani, seminari del Cammino.
      Ruben.
      ---

      Elimina
  19. Dov' é Daniel Lif...? Il suo testimonio sarebbe capitale

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  20. Ho scritto a padre Angelo Bellon chiedendogli cosa pensasse del passo dei monutretto dove Carmen parla della presenza reale e dei sassi, ecco la sua risposta:
    Carissimo, quell'estratto mi sembra di una superficialità impressionante.
    Non si può parlare a vanvera di realtà così grandi. È necessario portare la documentazione.
    Speriamo che al processo si valutino anche gli scritti di Carmen, ma quelli non riveduti e corretti.

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  21. Caro Osservatorio,

    sono un fedele del Cammino Neocatecumenale e vorrei esprimere il mio parere sulle vostre accuse e diffamazioni. Mi dispiace che non pubblicate le mie risposte, forse perché non avete argomenti validi per confutarle. O forse perché avete paura della verità, che vi farebbe scoprire la bellezza e la ricchezza del Cammino, che è un dono di Dio per la Chiesa e per il mondo.

    Voi dite che il Cammino è una setta, che manipola le coscienze, che divide le famiglie, che disprezza il magistero, che inventa dottrine eretiche, che fa proselitismo aggressivo, che ha un culto della personalità verso i suoi iniziatori, che è una minaccia per la comunione ecclesiale. Ma vi rendete conto di quanto siano false e calunniose queste affermazioni? Avete mai frequentato una comunità neocatecumenale? Avete mai ascoltato le catechesi di Kiko e Carmen? Avete mai letto i documenti della Santa Sede che approvano e lodano il Cammino?

    Io vi invito a fare un esame di coscienza e a chiedere perdono a Dio per le vostre ingiustizie. Vi invito anche a conoscere meglio il Cammino, magari partecipando a una convivenza o a una celebrazione eucaristica. Vi assicuro che ne rimarreste sorpresi e ammirati. Il Cammino non è una setta, ma una famiglia, una scuola di vita cristiana, una via di santificazione, una missione di evangelizzazione. Il Cammino non è contro la Chiesa, ma è nella Chiesa e per la Chiesa. Il Cammino non è un'opera umana, ma un'opera dello Spirito Santo.

    Spero che il Signore vi apra il cuore e vi faccia scoprire la sua volontà. Spero anche che il vostro blog diventi un luogo di dialogo e di testimonianza, non di polemica e di denigrazione. Spero infine che pubblichiate questo messaggio, così da dimostrare la vostra onestà e la vostra apertura. Vi saluto con affetto e vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

    Un fratello del Cammino

    RispondiElimina
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    1. Questo intero blog consta di oltre 2800 pagine contenenti testimonianze, documenti, spiegazioni, discussioni.

      Prima di venir qui a giudicare dall'alto del vostro anonimato, potreste benissimo usare la casellina di ricerca (in alto a sinistra, per chi naviga da desktop) e sfogliare quelle pagine per cominciare a capire perché diciamo certe cose, e perché siamo stufi di doverle trascrivere di nuovo in ogni nuova pagina pubblicata.

      Per rispondere al tuo giudicare possiamo sommariamente riassumere così:

      1. i commenti "totalmente anonimi" non meritano di essere pubblicati; si fa eccezione solo quando effettivamente contribuiscono alla discussione (segnalazione link di notizie, ecc.); il "firmarsi" con uno pseudonimo (o con un "account google") è solo per correttezza nei confronti degli altri che frequentano il blog (nel presente o nel futuro); chi ha da ridire sul Cammino, userà uno pseudonimo perché purtroppo conosciamo troppo bene la vendicatività neocatecumenale (i kikolatri credono di rendere gloria all'idolo Kiko anche mediante il compiere ogni sorta di vessazioni contro chi non adora il loro adorato idolo; in certi casi è stato necessario denunciare alle forze dell'ordine i vari stalking-mobbing-ecc. compiuti dai neocatecumenali).

      2. nella mentalità neocatecumenale mentire e ingannare sono considerate azioni sante, se adoperate per difendere il prestigio e i soldi della setta e dei suoi autoproclamati "iniziatori". Un fratello del Cammino che dia più valore alla verità che al triplice vitello d'oro di categoria superiore (Kiko-Carmen-Cammino), è uno che ha già un piede dalla setta, e forse pure l'altro piede. Abbiamo numerose testimonianze di ex fratelli che sono tali perché pur essendo fedelissimi del Cammino, hanno osato prendere sul serio un singolo versetto delle Scritture, o un singolo invito alla carità da parte di qualche Papa, vescovo o sacerdote, o un singolo passo del Catechismo.

      3. il Cammino è "bello" e "ricco" solo per il demonio. Così come il proverbio dice che la goccia scava la roccia, allo stesso modo il Cammino devasta le anime goccia dopo goccia, ipocrisia dopo ipocrisia, prepotenza dopo prepotenza... Abbiamo un'infinità di testimonianze di fratelli delle comunità calpestati, sfruttati, umiliati, derisi dai capicosca della setta. Da un lato c'è Kiko che dice che "l'ubbidienza al catechista è tutto", dall'altra vi dicono che quei cosiddetti "catechisti" quando calpestano la vostra vita e la vostra spiritualità "è un disegno del Signore, lo fanno per il vostro bene, se ti ribelli il Signore ti manderà una disgrazia ben peggiore". Ebbene, questa non è la spiritualità cattolica, e la guida delle anime non prevede che dei cosiddetti "catechisti" ignoranti e arroganti (e quasi sempre laici e sempre senza alcun titolo davanti alla Chiesa e davanti a Dio) facciano la bella vita sfruttando, umiliando, calpestando i fratelli delle comunità.

      4. gente molto più qualificata di noi - da padre Enrico Zoffoli a don Ariel Levi di Gualdo - ha documentato e spiegato molto meglio di noi i motivi per cui il Cammino è una setta, che manipola le coscienze, divide le famiglie, disprezza il Magistero e la Tradizione, propugna dottrine eretiche, fa proselitismo nelle parrocchie ingannando i fedeli cattolici, ha una vera e propria idolatria per gli autoeletti "iniziatori", che dovunque va a incistarsi ha creato seri problemi all'interno della comunità ecclesiale, ecc. Di fronte ad ognuna di queste affermazioni c'è una valanga di testimonianze (talvolta persino dall'interno del Cammino) e di documentazione (e persino interventi specifici degli ultimi Pontefici, come quello del 1° febbraio 2014).

      5. tutti quelli che giudicano dannosa la droga non hanno mai avuto bisogno di drogarsi per maturare tale giudizio. Tu forse credi che per formarsi un giudizio sulla sodomia occorra prima farsi adeguatamente sodomizzare? Non c'è bisogno di "fare il Cammino" per capire cos'è il Cammino.

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    2. 6. Un qualsiasi movimento o associazione ecclesiale, per quanta importanza vorrà dare alle proprie catechesi, rinvierà sempre al al Magistero (e al Catechismo, che ne è sua espressione specifica) e alla Tradizione, perché tali catechesi non possono non essere finalizzate a comprendere meglio Magistero e Tradizione. La Chiesa non è una "federazione" di club, tanto meno club che propinano "liturgie diverse" o "catechesi diverse". Pertanto troverai in praticamente qualsiasi movimento o associazione, che l'ideale resta sempre e solo ciò che la Chiesa ha sempre fatto, detto, celebrato. In qualità di cattolici, abbiamo bisogno del Magistero e della Tradizione persino per comprendere le Scritture (altrimenti, se ci affanniamo principalmente sulle Scritture, finiamo per diventare protestanti). Nel Cammino, invece, le sue cosiddette "catechesi" (e la sua cosiddetta "liturgia") deviano vistosamente da ciò che la Chiesa insegna e celebra. Ma stranamente nessun neocatecumenale si accorge che ciò è deleterio per la propria anima e per quella dei suoi cari infognati nella stessa setta.

      7. Le cosiddette "catechesi" le abbiamo ascoltate e lette, sappiamo cosa contengono, addirittura abbiamo spesso pubblicato i testi dei cosiddetti "annunci" prima che venissero diffusi nelle comunità kikolatriche, al punto che su quei testi è divenuta prassi scriverci in prima pagina di non diffonderli su internet... Tante di quelle cosiddette "catechesi" furono pubblicate e commentate già quarnt'anni fa da mons. Landucci, da don Marighetto, da padre Zoffoli, da don Conti, e tutti spiegarono l'enorme quantità di errori, strafalcioni, e vere e proprie eresie.

      8. Chi sei tu che vieni a giudicarci e a "benedirci", senza aver voluto minimamente ascoltare quello che abbiamo da dire?

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    3. @Anonimo
      Già il fatto che ti definisci "un fedele DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE" e non "un fedele CATTOLICO è già la riprova che ve ne andate per i cavoli vostri.
      Cmq le catechesi quelle sono..e sono tutto fuorchè cattoliche. Quando "ve le hanno approvate" non si sa che cosa vi abbiano approvato nè si sa cosa EFFETTIVAMENTE viene insegnato. Questo perchè EVIDENTEMENTE ve le hanno talmente corrette che non le avete più riconosciute come "vostre" (e questo dovrebbe farti fare due domande) e allora avete deciso (e quando dico "avete" vuol dire "ha deciso KIKO") che non si dovevano pubblicare. Questo nonostante Papa Benedetto XVI lo avesse chiesto esplicitamente. Ma Kiko disse: "per noi sarebbe un male" e infatti nessuno può averle...neppure i parroci che lo richiedono espressamente. Già questo dovrebbe farvi sprofondare dalla vergogna, ma evidentemente al peggio non c'è mai fine. Infatti Kiko ha pregato per la morte di Benedetto XVI (e lo ha detto lui eh) e poi ha tentato di lisciarsi Papa Francesco come il peggiore dei leccaculo. Solo che ad un gesuita vecchio stampo i leccaculo stanno sulle scatole e difatti vi ha snobbato. Neppure negli annunci lo si cita più. Facci caso.
      Amico mio..la verità è che voi con Gesù Cristo e con la Chiesa Cattolica non ci c'entrate nulla. Infatti siete profondamente ignoranti sulla dottrina e peggio ancora sulla comunione. Non siete niente di quello che hai scritto. Ed il bello è che pensate pure di essere i soli ad esserlo. Poveri illusi.

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    4. Io ho frequentato il Cammino Neocatecumenale per 35 anni, praticamente per tutta la mia vita, in qualità di responsabile della comunità, catechista e responsabile dell'équipe dei catechisti.
      Ho completato tutto il percorso, anche il Matrimonio Spirituale.
      E tu?
      Non so se come credenziali ti possono bastare.

      Conosco il Cammino come le mie tasche, compresi i mamotreti studiati a memoria. Conosco tutti i suoi metodi (interni, naturalmente) e molti fatti da galera.

      Le mie sono certo accuse, ma non diffamazioni.
      Potrei portare nomi, date e luoghi di ogni affermazione che faccio, quindi è storia vera e non diffamazione, come invece ho subito io nel Cammino.
      Anche su questo potrei riportare da parte di chi, nome e cognome, quando e perché.

      Di argomenti ne ho a bizzeffe, anche perché una volta uscito ho conosciuto la Chiesa Cattolica, che nel Cammino non si conosce MAI.
      Ho avuto sete di apprendere il suo deposito e il suo magistero, il Catechismo, il Rica e ogni documento utile.
      Di certo però non risponderò a te, perché so che i neocatecumenali stravolgono sempre tutto e non c'è verso di avere un dialogo sincero e disteso con loro. MAI.

      Tutto quello che tu elenchi io lo dico perché l'ho vissuto sulla mia pelle ed ho assistito anche ad altre distruzioni di persone a me ben note.

      È una setta? Sì, perché se esci non approvando più le loro cose ti escludono e isolano totalmente. Mai rispetto. Non così per chi esce per motivi più personali che non coinvolgono il sistema.

      Manipola le coscienze? Sì. Anche io fui manipolato a credere errori e invenzioni, per poi sentirmi dire che alla fine, siccome ero stato obbediente in tutto, ero diventato "superbo e giudicatore".

      Divide le famiglie? Sì, io ho ancora due figli lì dentro (gli altri se ne sono andati) e, pur mantenendo un legame non troppo stretto, siamo sempre in disaccordo su tutto e ci sono molti argomenti tabù.

      Inventa dottrine eretiche? Sì. L'ho compreso quando ho incontrato la Chiesa Cattolica. Su tantissime cose c'è disobbedienza e odore di eresia. Non importa che dai mamotreti corretti siano state tolte le peggiori cose. Nel Cammino si continua a fare e a credere come prima (come catechista ho anche alcuni mamotreti “corretti” e ho visto cos’è stato tolto. Nonostante tutto, le credenze sono sempre rimaste uguali).

      Fa proselitismo aggressivo? Sì, anche con la Traditio, che feci per 3 anni. Con le 100 piazzate, che ho organizzato personalmente per anni. Col fatto che vieni invitato SOLO al Cammino e MAI alla Chiesa o alla parrocchia. Proselitismo SOLO per sé. Ingordi ed esperti di love bombing.

      Ha il culto della personalità dei fondatori (non iniziatori)? Sì. Anche se molto meno nelle ultime generazioni, che tengono più a ciò che dice Kiko che non a Kiko come persona. Davanti a Kiko si prostrano quelli che si alzano per la missione, ed anche alcuni preti stupidi.

      È una minaccia per la comunione ecclesiale? Sì, sì e sì. Ovunque, e conosco moltissimi luoghi, il Cammino ha portato divisione. Un tempo pensavo che fosse una sana persecuzione che subivano i neogatti a causa della loro fede. Oggi so perfettamente, per averlo visto e vissuto, che è perché i neogatti non comandano solo sulle comunità, ma anche sulle parrocchie che "guidano".
      Io fui aggredito dai catechisti bellamente perché lavoravo "anche" per la parrocchia.

      QUINDI, queste affermazioni non sono né false, né calunniose, ma fanno parte di un bagaglio di esperienze che era molto meglio non avere fatto.
      È storia, vita vissuta direttamente e indirettamente, conoscenza di ciò che nel Cammino non conoscete perché lo tengono nascosto. Solo se esci e ti snebbi dalla manipolazione, ti si apre la possibilità di capire tante cose e di tenerle pure nella giusta considerazione, visto che voi minimizzate ogni alterazione che fate, come più sopra il "fratello" a proposito del latte e miele. Io l'ho bevuto per anni, e tu?

      Continua...

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    5. Purtroppo per te ho letto TUTTI i documenti delle approvazioni, ed avendo una formazione specifica, vi ho anche visto tutte le magagne e le trappole. Non ne parlerò qui.

      Io invito per primi i miei catechisti, poi i catechisti regionali e poi tutti gli ex "fratellini" di comunità a fare un serio esame di coscienza (sanno cos'è davvero?) e a chiedere perdono a Dio per le loro ingiustizie su di me e su molti, coma anche per il sistema ingiusto che vige da sempre nel Cammino.
      So che non lo faranno mai. Se avessero voluto farlo, l'avrebbero già fatto.

      Declino il tuo invito a partecipare a una convivenza o a una celebrazione eucaristica. Già dato anche troppo e per troppo tempo, anche come responsabile delle convivenze, sia come catechista che come responsabile della comunità.
      Ogni volta mi veniva il mal di testa, chissà perché...

      Non assicurare NULLA quindi, niente sorprese, solo la piena coscienza che fate tutto come pare a voi. Vi basta sentirvi parte di qualcosa che apparentemente non nuoce, ma non sapete nulla.
      Vacci tu, a sorprenderti e ad ammirare. Vai a vivere la tua fede irreale fatta di sensazioni ed emozionalità, ma senza base.

      Il Cammino NON È UNA FAMIGLIA, perché una famiglia non fa del male ai suoi componenti, anche se dovessero avere opinioni divergenti.
      Quella della famiglia l'ho creduta anch'io per decenni, salvo poi scoprire che la famiglia Cammino Neocatecumenale è in grado di espellerti, calunniarti, umiliarti, farti molto male e non pensarci più.
      Non so se augurarti di continuare a crederci, nella tua fantasiosa illusione, o sperimentare il calvario che ho sperimentato io, liberandomi però da ogni costrizione mentale e incontrando la vera fede della Chiesa Cattolica.
      Ti assicuro: tutta un'altra cosa.

      Il Cammino non è un'opera umana, no.
      È opera di uno spirito non santo che subliminalmente opera nella Chiesa e che ha trovato posto nei fondatori della Fondazione Autonoma Cammino Neocatecumenale.
      Uno spirito capace di farti vedere il bello dove c'è il brutto, il santo dove c'è la corruzione, l'amore dove c'è il cinismo, la Chiesa dove c'è il nemico della Chiesa.
      Lo dite anche voi che il demonio (parola a voi così cara) fa passare per buone e belle le cose cattive, no? È una delle sue migliori capacità.

      Io so già qual'è la mia volontà, ora chiarissimamente, una volta che il Signore mi ha aperto il cuore alla Chiesa Cattolica, passando dal calvario e riconoscendo il nemico.
      Una di queste volontà è che faccia conoscere a tutti cos'è il Cammino Neocatecumenale per davvero, dietro la patina e la parvenza di "guardate com'è bello stare con i fratelli".
      Io ho guardato fin troppo ed alla fine del buco ho visto solo perdizione.

      Questo è già un blog di testimonianza, ma di quelle che non piacciono a te.
      Quella che tu chiami denigrazione (che poi è quella che il Cammino fa sistematicamente verso le parrocchie) è semplicemente verità vissuta. Molti avrebbero preferito non viverla, ma una volta che è successo è bene che si sappia.

      Noo. Non mi benedire.
      Le benedizioni neocatecumenali non sono sicure.
      Non si sa chi sia il padre, né il figlio, né lo spirito.
      Io un'idea ce l'avrei, ma so che è totalmente diversa dalla tua, fratello neocatecumenale.
      Marco

      Elimina

    6. Marco ha detto:
      "Noo. Non mi benedire.
      Le benedizioni neocatecumenali non sono sicure.
      Non si sa chi sia il padre, né il figlio, né lo spirito.
      Io un'idea ce l'avrei, ma so che è totalmente diversa dalla tua, fratello neocatecumenale."
      ---
      Infatti,
      se la superstizione non fosse un peccato contro il Primo Comandamento,
      dopo tale "benedizione"; farei i debiti scongiuri!...
      Ruben.
      ---

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    7. Qualcosa mi stonava come improprio ed aulico nella benedizione impartitaci dal fratello laico neocatecumenale, perciò sono andato ad informarmi nel Benedizionale.

      Questo fratello laico neocatecumenale ha benedetto con una benedizione IMPERATIVA coloro che scrivono in questo blog.
      L'ha fatto nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

      Poteva farlo in questo modo?

      Secondo quanto stabilisce il Benedizionale NO.

      Il Benedizionale è chiaro:
      "Anche altri laici, uomini e donne, in forza del sacerdozio comune, di cui sono stati insigniti
      nel Battesimo e nella Confermazione, - A CONDIZIONE che esista un COMPITO SPECIFICO
      (quello, per esempio dei genitori verso i figli), o l' ESERCIZIO DI UN MINISTERO STRAORDINARIO, o lo
      SVOLGIMENTO DI ALTRI UFFICI PARTICOLARI nella Chiesa..."

      Da qui, approfondendo, ho appreso che le benedizioni impartite dai ministri ordinati (sacerdoti e diaconi) sono IMPERATIVE: “Vi benedica Dio onnipotente, Padre, e Figlio e Spirito Santo”, mentre le benedizioni dei laici sono INVOCATIVE, come ad esempio: “il Signore ci benedica e ci doni la sua pace”.

      Padre Angelo Bellon lo spiega benissimo:

      "Quella del sacerdote (la benedizione) in quanto è ministro del Signore è più potente. La sua benedizione talvolta è imperativa... NESSUN LAICO PUÒ DARE UNA SIMILE BENEDIZIONE.
      Il sacerdote la dà perché è ministro di Dio e la sua benedizione non è solo invocativa, ma costitutiva, imperativa... La benedizione del laico è un’invocazione, una supplica, una preghiera, e che se è animata dalla carità è senza dubbio anche meritoria, ma il laico non la dà in persona Ecclesiae, perché non la rappresenta e non ne è ministro."

      https://www.amicidomenicani.it/sulla-diversa-potenza-della-benedizione-data-dal-sacerdote-o-da-un-laico/#

      Quindi, praticamente, padre Angelo Bellon spiega al nostro neocatecumenale laico benedicente che non può benedire le persone come se fosse un ministro ordinato, con benedizione imperativa.

      Lui non può benedire "Nel nome del Padre..." perché non rappresenta sacramentalmente la Chiesa e non agisce a nome di tutta la Chiesa.

      C'era qualcosa che mi stonava in questa benedizione data nel nome del padre...

      Parlano, parlano, discettano, partecipano a convivenze e celebrazioni eucaristiche... ma non sanno davvero nulla e, spero per ignoranza, usurpano la funzione sacerdotale.
      Marco

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  22. Vi invito anche a conoscere meglio il Cammino, magari partecipando a una convivenza o a una celebrazione eucaristica. Ma sè per 40 anni ho fatto il cammino ,qualcosa uno la sà !

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    1. Lo conosci il detto
      "non c'è eggior sordo di chi non vuol sentire"?
      Tu non ci senti perché hai la tua bella convenienza.
      Con te il.bastone e la carota funziona alla grande, il realizzarti in qualche modo vale qualche calcio nelle terga e qualche bastonata sulla schiena.
      Dimenticavo, io conosco tutto del cammino, il serpente è riuscito ad ipnotizzarmi per un tempo simile al tuo.
      Il Signore però, nella sua immensa bonta è fedeltà mi ha strappato dalla mano di coloro che spadroneggiavano sulla mia vita riempiendoni di sensi di colpa per tenermi schiavo, e mi fermo qui per il momento.

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    2. Se vi state così "aprendo", probabilmente c'è qualcosa che non va':
      - Abolizione della "dogana" per le celebrazioni del sabato sera.
      - Addirittura, invito alle convivenze così "tout court"....
      Fidarsi è bene, non fidarsi e meglio.
      Ruben.
      ---

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    3. @Ruben
      L'invito alla partecipazione alla
      convivenza, ovviamente, è subordinata alla frequenza delle catechesi . Come la partecipazione alla celebrazione Eucaristica da molte parti ancora non puoi entrare senza terzo grado.

      Frilù

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  23. Fratello dacci retta non scrivere. FAV l'ha capito. Tu no?????????????????

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    1. Il "fratello" applica la tipica tattica neocatecumenale del fintotontismo. Facci caso come in nessuno dei suoi interventi ammetta la pur minima possibilità che sia il Cammino a contenere errori, che siano gli autoinventati "iniziatori" (e i loro cosiddetti "catechisti") a spargere per davvero errori e ingiustizie.

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    2. Nota pure come il "frarello" oltre a fare il finto tonto sembra farsi scrivere le risposte dal fratello stonato di ChatGPT.

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  24. In ogni caso, probabilmente qualcosa si sta muovendo, forse una certa "normalizzazione" imposta dall'Alto?
    Oltre alle aperture di cui a qualche post precedente, ho notato che quest'anno, gli striscioni di reclutamento, alle catechesi di gennaio, avevano come premessa la scritta CAMMINO NEOCATECUMENALE, quindi, magri timidamente ma si comincia a giocare a carte scoperte.
    Altra cosa di un certo rilievo, è stata l' attenzione dell'Arcidiocesi di Madrid verso
    il presente blog, sia in modo si può dire speculare, verso Crux Sancta, che, con una
    sorta di "proprietà transitiva" ci affratella ancora di più nei confronti dei nostri omologhi spagnoli.
    L' Arciocesi di Madrid, penso sia sotto gl'occhi di tutti, non è una Diocesi permettetemi l'espressione, "da quattro soldi", è la Diocesi-Madre della Spagna,
    ovvero, il paese più Cattolico del mondo.
    E' quindi giusto pensare che la Chiesa Cattolica spagnola, non voglia fare magre figure, nel proseguire senza le dovute cautele, nei confronti di una persona platealmente discutibile.
    già suddita del Cattolicissimo Regno.
    Ruben.
    ---

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  25. Questo blog è proprio morto ormai, pochissimi commenti.

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    1. Assolutamente no; fino a quando rimarremo anche in tre, in Nome di Nostro Signore(quello Vero), il blog continuerà ad essere più vivo che mai.
      Hai letto il Vangelo? O preferisci soltanto la Bibbia?
      Ruben.
      ---

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    2. Se si guardasse ai numeri, il Cammino avrebbe i giorni contati. Forse è in agonia.

      Pochissime new entries.

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    3. Come se la vitalità fosse proporzionale a "quanti vogliono commentare".
      In realtà la quantità di lettori del blog (che non lasciano mai un commento) continua lentamente a salire, da tanti anni. E vengono cliccate anche pagine piuttosto vecchie, perché quei lettori provengono da motori di ricerca.

      Molti commenti non vengono pubblicati perché non aggiungono nulla alle discussioni, oppure chiedono cose che sono state chieste quasi in ogni pagina del blog. Pubblicare spazzatura del genere significherebbe distrarre i lettori (anche occasionali), ed estenuare chi si cimenta a rispondere.
      E comunque non dimenticate che nel Cammino mentire e ingannare sono considerate azioni sante, qualora adoperate per difendere il prestigio e i soldi della setta e dei suoi cosiddetti "iniziatori" e "catechisti". Dunque non vale la pena di rispondere al "cugino scemo di chatgpt" che ripete ossessivamente e compulsivamente la solita cantilena di propaganda kikiana fingendo di non conoscere i significati delle parole che dice. Tanto più quando mente e inganna per difendere i soldi e il prestigio della setta e dei suoi capi e capetti.

      Vedete, su temi anche piuttosto rilevanti - come ad esempio il caso del vescovo pedofilo neocatecumenale -, non s'è mai visto un kikolatra ammettere che sarebbe stato opportuno espellerlo immediatamente dal Cammino. I kikolatri vengono qui a giudicarci temerariamente, ma poi il loro conclamato e impenitente pedofilo lo difendono in ogni modo (persino dando la colpa alle sue vittime) e cambiano furiosamente argomento (o fuggono dalla discussione) quando non hanno altra scelta. Ricordo con quanta pompa magna un pasqualone ci annunciò roboante che il vescovo pedofilo neocatecumenale, condannato dalla Santa Sede, aveva presentato ricorso. Lo dava già per assolto con tutti gli onori. Quando poi il Papa respinse il ricorso e condannò in via definitiva il vescovo pedofilo neocatecumenale, il pasqualone cambiò nickname e continuò a ragliare su altri argomenti, senza minimamente chiedersi che senso aveva il suo difendere il pedofilo.

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  26. Ai fratelli del Cammino che digrignano i denti (come nel commento delle 10:44), ricordiamo ancora una volta che:

    - che il titolo di "santo" non è affatto un titolo nobiliare da assegnare ai propri "VIP" ma indica quelle anime che hanno vissuto in modo eroico le virtù cristiane, al punto che la Chiesa le raccomanda a tutti i cristiani presenti e futuri;

    - che nel Cammino i santi non sono mai stati né pregati per intercessioni, né conosciuti attraverso i loro scritti e le loro opere, né raccomandati alla preghiera o almeno a pellegrinaggi, e quindi è completamente ridicolo quel baccano idiota dei kikolatri che vogliono "beatificare-santificare" l'eretica Carmen (che è stata "iniziatrice" proprio di quel Cammino che vi ha sempre detto sprezzantemente che è da "superbi", "religiosi naturali", "preconciliari", chiedere l'intercessione dei santi);

    - che la "spiritualità" della megera Carmen è consistita nella superbia del voler essere a tutti i costi "fondatrice di qualcosa" a costo di disubbidire alla superiora di quell'ordine missionario in cui lei stessa aveva scelto di entrare; dato che voleva fare la "missionaria a modo suo" nei baraccati vicino casa anziché nella missione boliviana dove era stata destinata, fu scacciata dall'istituto (anche per le ripetute disubbidienze precedenti); inutile precisare che ha sempre avuto la pretesa di aver qualcosa da insegnare alla Chiesa, ai preti, ai vescovi, al Papa (laddove i veri santi desideravano invece di essere vagliati e approvati dalla Chiesa); inutile ricordare che tutta la presunta "vocazione" carmeniana ad "evangelizzare" nei baraccati è ignominiosamente sfumata da un giorno all'altro quando si trasferì a Roma insediandosi in parrocchiette tutt'altro che "povere" (nonostante la narrativa kikolatrica);

    - che Carmen non è santa e che tutta la sua vita è stata un darsi da fare a calpestare i suoi adepti (calpestando specialmente sacerdoti) e a vivere di sfarzi e lussi (a spese di tali adepti), distribuendo occasionalmente omelie ambigue o eretiche (cosa ne avrebbero pensato padre Pio, don Bosco, padre Kolbe, delle cosiddette "catechesi" di Kiko e Carmen?);

    - che nessun discorso o incoraggiamento degli ultimi pontefici (badate, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco; mica Pio IX e Pio X) ha mai almeno lontanamente alluso a una qualche presunta bontà degli strafalcioni liturgici e dottrinali del Cammino. E basterebbe già solo questo per derubricare a "cringe" il tentativo kikolatrico-carmenlatrico di assegnare il "titolo nobiliare" ai propri VIP, illudendosi che ciò metta a tacere le fondate e documentate "critiche".

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  27. Caro By Tripudio Monsignor Anthony Sablan Apuron appartiene all'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, ci spieghi perché continui a chiamarlo vescovo pedofilo neocatecumenale?Semmai fa il Cammino Neocatecumenale ,ma appartiene all' Ordine Cappuccino.Vorresti spiegare grazie.

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    1. Ariecco il solito fintotontismo neocatecumenale. Essendo ipocriti e idolatri, i kikos devono sempre fingere di cadere dalle nuvole, devono sempre fingersi sbigottiti davanti alla realtà dei fatti. Realtà che è sempre fastidiosa per il Cammino.

      Il sullodato Apuron ha fatto "carriera" nei cappuccini, abusando di chierichetti ancor prima di diventar prete. Ha abusato di chierichetti anche da prete, e persino dopo essere diventato vescovo, aggredendo tra gli altri anche suo nipote minorenne. I chierichetti avevano età anche di 9-10 anni, per cui è legittimo chiamarlo pedofilo.

      Apuron, da vescovo, ha aderito al Cammino (è possibile che i vari Gennarini & compani ci stessero già lavorando da un pezzo, perché per il Cammino è comodissimo avere in pugno soggetti importanti - specie chierici - facendo leva sulla loro ignoranza, sui loro sensi di colpa, sul loro non volersi pentire: è più comodo proclamare "mi faccio schifo" davanti ai fratelli di comunità, che intraprendere un sincero percorso di pentimento e di conversione personale; nel Cammino, infatti, è come se i membri si dessero da soli una sorta di autorizzazione a peccare: "sapete, quando il Signore mi toglie la mano dalla testa, ne combino di ogni!").

      A Guam, nella comunità neocatecumenale a cui aveva aderito, Apuron si faceva chiamare "fratello Tony". Divenne famoso alle cronache per un'infelice uscita riguardo agli omosessuali, e per essere stato letteralmente l'unico vescovo al mondo ad aver elogiato la "comunione seduti" dei neocatecumenali. Ma era già infognatissimo nella setta di Kiko. Stava solo docilmente ubbidendo ai suoi cosiddetti "catechisti", il carmelitano Sammut e il laico Gennarini.

      Nota: quando un religioso ascende all'episcopato, non è più soggetto all'ubbidienza ai propri superiori religiosi. Pertanto, anche ricordando che è stato cappuccino, una volta diventato vescovo è soggetto solo al Papa (e, in qualche misura, alle strutture che aiutano il Papa, come i dicasteri vaticani, la conferenza episcopale locale, ecc.).

      Non solo Apuron non risulta mai essersi pentito delle sue malvagità e della sua pedofilia, ma ora che la Santa Sede lo ha condannato a non tornare mai più a Guam (e privato del titolo di arcivescovo; non sarà più nemmeno "emerito" negli annali di Guam), si è magicamente rifugiato presso le comunità neocatecumenali (per le quali, si dice, starebbe ancora ordinando pretuncoli kikolatri; ed è certamente allarmante per un'anima ricevere sacramenti da un pedofilo impenitente, figurarsi l'ordine sacro) che gli pagano vitto, alloggio e lussi (tutto a spese dei fratelli di tutto il mondo obbligati a "provarsi con mammona"...). Dopotutto il Cammino mantiene una sorta di "ferrovia sotterranea per abusatori sessuali"...

      Intanto dovremmo chiederci a che titolo un vescovo - cioè un successore degli Apostoli, cioè avente pienamente il triplice munus sacerdotale: insegnare la fede, santificare coi sacramenti, guidare le anime - debba farsi allievo di un branco di laici ignoranti, arroganti e idolatri, debba farsi "scrutinare" da tali cosiddetti "catechisti", eccetera. È la stessa scena di quando esimi presbiteri neocatecumalizzati si inginocchiavano davanti a Kiko per riceverne la "benedizione": proprio ciò che piace al demonio, l'inversione dei ruoli, il contrario esatto del piano di Dio.

      Infine chiedetevi perché diavolo un asino ragliante e kikolatra vuole difendere la figura di Apuron per la quale viene invece in mente quel versetto del Vangelo a proposito della macina al collo...

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  28. Te lo spiego io.
    Perché..
    1) lo ha ammesso lui stesso di farne parte
    2) lo hanno difeso a spada tratta sia in neocatecumenali di Guam (che lo chiamano Fratel Tony) sia Kiko in persona dicendo che era tutta una "persecuzione"
    3) è stato messo IN Prima FILA sul palco delle celebrazioni del quarantennale del cammino a Roma. Questo anche se era già stato condannato.
    4) È notorio che, durante il suo governo nell'isola, ha dato tutti i ruoli di responsabilità a neocatecumenali. Ha PRETESO che tutti i seminaristi facessero IL CAMMINO,. Ha perseguitato e buttato fuori dalle parrocchie tutti i parroci che in qualche modo non appoggiavano in toto il cammino.
    Ha ceduto proprietà della diocesi al Cammino facendo anche un atto illegale.
    Ti basta?

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