giovedì 7 marzo 2024

UN PAIO DI ESEMPI RIGUARDO ALLA CRISI FINANZIARIA NEOCATECUMENALE

Per sgombrare subito il campo da ostili fraintendimenti, precisiamo che il presente articolo non si fonda sul sottile senso di godimento che molti neocatecumenali ci attribuiscono quando andiamo a focalizzare aspetti che preferirebbero rimanessero nascosti.

Se si parla di "crisi finanziaria", problematica che ad oggi affligge non solo molti singoli, ma interi stati e territori, è solamente perché vorremmo evidenziare come un sistema che si regge primariamente sul denaro sia destinato ad accusare duri colpi quando il denaro inizia a scarseggiare. E ci pare proprio il caso del Movimento Neocatecumenale che nel corso di sessant'anni di vita ha estratto dalle tasche dei "fratelli delle comunità" una quantità inimmaginabile di soldi (di cui le "Decime" sono solo un aspetto), soldi sui quali non viene mai fatta alcuna rendicontazione, mai trasparenza.

Che nel Movimento Neocatecumenale sia d’uso batter cassa in continuazione è noto a tutti fin dalla "convivenza" che avviene al termine delle "catechesi iniziali". Ma sappiamo anche che quando gli interessi sono alti, il modo di sopperire alle necessità interne l’hanno sempre trovato indipendentemente ed oltre gli introiti derivanti dai camminanti.

Qualche anno fa i capicosca della cricca neocatecumenale aveva speso parecchi milioni di euro per acquistare un appezzamento di poco più di mezzo ettaro sul monte degli Ulivi, con la prospettiva di costruire la seconda Domus kikolatrica in Israele che costerà chissà quante altre decine di milioni, oltre a tutte le spese annuali fisse per le "convivenze" dei cosiddetti "itineranti", dei seminaristi, dell’implantatio di qualche nuovo seminario Redemptoris Mater multimilionario, convivenze spesate per vescovi…

Eppure qualche anno fa la pandemia del 2020 deve aver prosciugato parecchio le casse, perché ci giunsero notizie che alcuni seminari Redemkikos Mater navigavano in acque piuttosto incerte. Per esempio, il Redemptoris Mater di Belem, Brasile, deve sloggiare dall’edificio che occupava solo da 6 anni: i kikos brasiliani implorarono donazioni a tambur battente.

Il vecchio Redemkikos Mater a Belém

Il fatto è che questo seminario dovette lasciare l'edificio (messo in vendita) e -che strano!- non avevano i soldi per acquistarlo. Da un video sulla loro pagina Facebook risulta che a fine 2021 trasferirono il seminario "IN UNA PARROCCHIA".

In una parrocchia?

Seminaristi nel 2020

Invece si incaponirono su quel seminario, tra l’altro neocatechumenal style ma, evidentemente, ”transitorio”.



Per essere provvisorio,
niente male...






In facebook si leggeva:

“Il nostro seminario non ha un reddito fisso e non riceve aiuto da nessuna istituzione. Viviamo di donazioni e generosità delle persone.”

Eppure, quando elencano gli enti su cui versare le contribuzioni, parlano di “nostri account”, ne hanno ben 4: Sem. Redemptoris Mater de Belém, BANCO DO BRASIL, BANCO ITAÚ, BANCO PAGSEGURO 290 (PagBank).

Per essere un organismo che vive di donazioni, finanziariamente sono molto ben organizzati. Anzi, ci chiediamo proprio come mai a loro non basti un solo conto corrente.

Di certo si rendono conto di star chiedendo molto, in un tempo difficile per tutti com’è questo:

“Cari amici, stiamo vivendo un periodo di crisi finanziaria che è già visibile in molte case.”

Siamo nel 2024 e ancora organizzano cenette di beneficenza e riffe, sempre senza soldi. Intanto ci chiediamo come mai, se la struttura non era stabile, ed il seminario era stato eretto solo pochi anni prima, abbiano speso così tanti soldi per adeguarlo alle architetture kikiane, per poi buttare tutto all’aria a fine 2021 per traslocare. Soldi buttati.

Forse non credevano di dover sloggiare così presto?

Da notare che il primo presbitero neocatecumenale di quel seminario fu ordinato solo ad agosto del 2017, quindi non può nemmeno vantare radici storiche.

Nell’articolo che parla dell’ordinazione di questo presbitero cinquantenne, si attribuisce al vescovo di Belém, mons. Alberto Taveira Corrêa, la dichiarazione fatta addirittura nell’omelia, che sarebbe stato proprio Papa Francesco a chiedergli di aprire un seminario missionario in Amazzonia.

Da come vediamo parlare ed agire Papa Francesco ci risulta difficile crederlo, ma forse voleva riferirsi ad altro tipo di seminario missionario. Non ne esistono solo di neocatecumenali.

Per dichiarazione esplicita, nel 2013, quel seminario ospitava solo 13 seminaristi.

Fatto sta che oggi son tempi di magra e il fiume di soldi neocatecumenali è sempre più striminzito, son finiti da tempo gli sciali e gli sfarzi dei neocatecumenali.

Nel frattempo, in quegli stessi anni, doveva correre ai ripari anche il Redemkikos Mater di Rio de Janeiro, con un video youtube altamente specializzato in raccolta fondi.

Spiegazione delle carte di credito e di debito:
è la "riscoperta del battesimo", fratelli!

E che dire di quando chiesero soldi per restaurare la chiesa di San Michel a Beirut, in Libano?

Estremi per le donazioni
da facebook

Pochi anni fa la situazione non era questa, al punto che per finire di costruire il seminario Redemkikos Mater di Beirut, nel 2018 ancora servivano 2 milioni e mezzo di euro, dato che l’intenzione era di ricostruirlo ex novo da un edifico enorme irrimediabilmente danneggiato dalla guerra e rimasto solo uno scheletro di macerie.

Inizio lavori di ristrutturazione



Ruderi da ristrutturare per il nuovo
Redemkikos Mater a Beirut

Non pare che il progetto, ad oggi, sia stato portato a termine, ma solo pochi anni fa si presumeva che i soldi ci fossero: si parlava di diversi milioni di euro solo perché, come diceva padre Guillaume Bruté de Rémur, rettore del Redemptoris Mater libanese, non volevano restare dov’erano già, cioè in una zona più confortevole e straborghese vicino al Patriarcato e alla Nunziatura. Attualmente pare ci sia meno di una decina seminaristi (come visibile dalle immagini facebook).

Nel 2018 padre Guillaume rivelava che il seminario si era già trasferito, anche se non ultimato:

“A Beirut, noi stavamo nella zona straborghese e cristiana di Ashrafieh. La domanda è stata: rimanere in quel posto confortevole e sicuro, vicino al mare e a due passi dal Patriarcato e dalla Nunziatura, oppure fare questa pazzia di prendere due vecchi palazzi distrutti dalla guerra, su un cimitero profanato dagli islamici, per ristrutturarli e metterci qui? SIAMO VENUTI QUI. A fare da ponte fra musulmani e cristiani. A proporci come un punto chirurgico, di quelli che cuciono una ferita mai chiusa... Il seminario è in costruzione, bisogna trovare ancora due milioni e mezzo di euro, ma i lavori procedono bene."

Mirabile intento (sarà davvero stata una loro eroica scelta anziché essere obbligati dalle circostanze?), ma come tutti gli intenti neocatecumenali... ha sempre bisogno di fiumi di soldi. "Armiamoci e pagate!"

La Chiesa di St. Michel El Nahr
devastata da un'esplosione

Forse davvero il "fiume carsico" di soldi neocatecumenali è in serio rinsecchimento.

A questo punto, però, ci viene in mente che non sia solo quello prodotto dalle impoverite famiglie neocatecumenali con le loro decime, bottini e collette straordinarie, ma forse anche quello proveniente da benefattori vari. Che i "benefattori" del Cammino abbiano smesso di essere di manica larga?

Spendere milioni di euro all’anno per costruire seminari, chiese kiko style, convivenze internazionali ed acquisti milionari di terreni in Terra Santa, dimostra che il giro di soldi annualmente si aggirava intorno alle decine di decine di milioni di euro.

Adesso invece, da più parti, stanno tutti chiedendo aiuti, siamo letteralmente al "ci paghi chi può": i Redemkikos Mater non hanno potuto fare le loro annuali cene di gala per precettare benefattori ed incamerare introiti, ogni iniziativa di autosostentamento è divenuta impossibile e queste strutture in qualche modo devono campare…

55 commenti:

  1. Da dove scaturiscono tutti questi soldi? I camminanti sono tutti così ricchi????????????????????

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    1. Ricordiamo ai lettori occasionali alcuni punti fondamentali del Cammino Neocatecumenale (clicca, neocatekiko pigrone, clicca su questi link per maggiori informazioni!), da anni nella sua fase di decadenza:

      1. a partire dalla tappa del cosiddetto "Secondo Scrutinio", i fratelli del Cammino sono obbligati a versare la "Decima", cioè il dieci per cento dei loro guadagni (l'avidità dei cosiddetti "catechisti" comanda solitamente che sia il dieci per cento al lordo, non al netto delle tasse): occhio che "ti individuano e te la fanno pagare cara";

      2. sono sempre stati Kiko e Carmen a comandare perentoriamente "darete la Decima!" (sottinteso: "ci darete"), e naturalmente col ricatto morale del "se non mollate il malloppo non vi siete convertiti" e siete addirittura attaccati al denaro (se non paghi sei "in braccio a mammona e attaccato al demonio");

      3. i versamenti delle "Decime", nel fatidico "sacco nero" o nelle mani dei cosiddetti "responsabili" (o dei cosiddetti "catechisti" pronti a riscuoterli casa per casa) avvengono quasi sempre in contanti, senza tracciabilità, senza ricevute, e soprattutto senza alcuna rendicontazione;

      4. oltre alle "Decime" ci sono continuamente altre richieste di soldi per i motivi più disparati ("i seminari", "l'evangelizzazione", "le missioni", i gadget kikolatri con il sovrapprezzo neocatecumenalizio...), altrettanto non rendicontati; ogni tanto salta fuori che tali soldi vengono invece usati per grosse speculazioni immobiliari (lo sono anche quando si inventano un "anonimo benefattore");

      5. tale "fiume carsico" di soldi dipende dal numero degli adepti, dalla loro generosità, e soprattutto dalla media dei loro guadagni, motivo per cui un kikolatra benestante è più gradito (e più tollerato, più coccolato) di fratelli "poveri", padri di famiglia monoreddito, pensionati minimi (fermo restando che tutti, anche i pensionati minimi, vengono accuratamente spennati con la scusa del "provarsi con mammona" - dopotutto il caviale, le aragoste e i sigari per Kiko - più i continui costosi regali e i passaggi in elicottero - costano un botto di soldi);

      6. tale "fiume carsico" di soldi puliti, in contanti, non rendicontati, si presta ad ogni sorta di bizzarrie, anche immorali e illegali (ivi incluso il riciclaggio di denaro sporco); chissà perché conservano gelosamente il minuscolo avamposto delle isole Turks e Caicos; nel frattempo i cosiddetti "catechisti" fanno la bella vita (e qualche volta si fanno regalare anche la macchina nuova);

      7. si può dunque sospettare che i capicosca e VIP della setta neocatecumenale siano interessati ai benefit (di denaro, potere, e magari anche lussuria) molto più che al cosiddetto "insieme di beni spirituali".

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    2. Ci permettiamo di ricordare sempre ai "paganti Decima" che i soldi che hanno già speso per la salute del coniuge, l'educazione dei figli, ecc., (anche in piccole cose come il pagare la bolletta per il riscaldamento e spese per l'igiene della casa), valgono come "Decima" già pagata (e come "già provato con Mammona") poiché sono stati spesi per onorare il sacramento del matrimonio anziché per lussi, ubriachezze e sfarzi.

      Se proprio volete versare la "Decima", vi invitiamo a mettere alla prova l'onestà e la correttezza dei capi del Cammino versandola a opere gradite a Dio (come ad esempio monasteri di clausura che non hanno nessun legame col Cammino, o anche istituti missionari - sempre totalmente estranei al Cammino): Nostro Signore apprezzerà il gesto ma i cosiddetti "catechisti" digrigneranno i denti e lamenteranno l'ammanco nel budget. Il che vi farà capire che i cosiddetti "catechisti" non hanno a cuore né la vostra salute spirituale, né il "provarsi con Mammona": vogliono proprio i vostri soldi, proprio come se Mammona fosse il Cammino.

      E ciò che spendereste (di tempo e denaro e pazienza) per andare ad una qualche "convivenza", spendetelo invece per un semplice pellegrinaggio ad un santuario mariano (non necessariamente Lourdes e Fatima, van bene anche i vari Oropa, Montevergine, Caravaggio, Tindari...): una chiassata autoreferenziale in albergo contribuisce alla vostra crescita spirituale molto meno che un devoto pellegrinaggio con confessione e comunione. Perché quest'ultimo lo avete scelto in libertà e semplicità, mentre la "convivenza" è un obbligo con controllo fiscale delle presenze.

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    3. Sono del CN e attualmente rimango nel cammino per provare nel mio piccolo a cambiare le cose. Prendo dal cammino ciò che c’è di buono e scarto ciò che c’è di falso. Non difendo né condanno il cammino, forse più lo condanno che lo difendo. Per la questione della decima però vorrei capire come funzionava dalle vostre parti. Per un tempo ho gestito io la decima della mia comunità e i catechisti non mi hanno mai chiesto quanto raccogliessimo di decima. Raccolti i soldi mensili, li tenevo in casa, li davo a qualche fratello se me li chiedeva (è accaduto solamente due volte in diversi anni) e alla fine del mese li davo in beneficenza. Così mi era stato detto di fare. Nessuno mi ha mai chiesto nulla su quanto raccoglievamo e nessuno dei catechisti mi ha mai chiesto quei soldi.

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    4. "Prendo dal cammino ciò che c’è di buono e scarto ciò che c’è di falso.".

      Ho sentito dire questa frase da molti che non hanno il coraggio di lasciare il Cammino per diversi motivi (hanno tutta la famiglia nel Cammino, non sanno dove altro andare se uscissero, si accontentano della socialità diffusa che il Cammino offre...).

      Normalmente sono persone che dichiarano, come il nostro commentatore, che il Cammino non va, che i catechisti sono da rifuggire, che le comunità sono false ed ipocrite, che che che...

      A loro non piace poi tanto il Cammino, ma non sopportano lo sforzo di abbandonarlo, quindi si giustificano credendosi in grado di prendere il buono e scartare il cattivo.

      Ti auguro di saperlo fare, commentatore anonimo, perché per operare un tale discernimento bisogna essere al corrente di tutte le cose, dalla dottrina della Chiesa Cattolica alla sua liturgia ed anche di tutto ciò che viene spacciato o taciuto nel Cammino.
      Non si può andare a sentimento, a lume di naso.

      Se, per esempio, non sai esattamente che nel lontano 2005 Benedetto XVI fece pervenire al Cammino le sue DECISIONI circa l'Eucarestia ed il modo di fare la Santa Comunione, dando 2 anni di tempo "per passare dal modo invalso nelle sue comunità di ricevere la Santa Comunione (seduti, uso di una mensa addobbata posta al centro della chiesa invece dell’altare dedicato in presbiterio) al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione", non non sai che le Eucarestie come le fate voi non sono ammesse.
      Mica poco.
      Non sai che i capi del Cammino hanno continuato imperterriti a disobbedire alle DECISIONI del Papa da vent'anni e a far disobbedire anche voi.
      Mica poco.

      Per poter ritenere o scartare, bisogna sapere esattamente cosa e perché.

      Alcuni mi hanno detto che alla fin fine, anche solo preparare e celebrare la Parola è un approfondimento. Non si fanno domande se dalle preparazioni escono esegesi sbagliate o se nelle risonanze la gente interpreta a convenienza propria la Parola di Dio.
      E questo accade regolarmente, perché i camminanti non sanno nulla della corretta esegesi o del magistero ed il presbitero manca sempre di default.
      È quindi resa vana la locuzione inserita nello Statuto "Ogni celebrazione della Parola è preparata accuratamente, a turno, da un gruppo della comunità, con l’aiuto, quando possibile, del presbitero".
      L'aiuto del presbitero NON C'È MAI, perché i presbiteri non vanno MAI alle preparazioni e la gente si inventa le peggiori cose.
      Ricordo una volta agli inizi, che uno portò tutta la preparazione sulla questione "se Gesù fosse nato donna". Anche chi tentava di rispondergli, non sapeva come farlo correttamente e si sentirono invenzioni di tutti i tipi.

      Quindi non credo che un camminante sia in grado di ritenere il buono e scartare il cattivo, perché nessun camminante ha la formazione e l'informazione necessaria per poterlo fare.
      Mi auguro che per te non sia così, ma non ci giurerei.
      Marco

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    5. Caro Marco, hai ragione, è un lavoro difficile. Ho 28 anni, sono in cammino da quando sono nata e penso davvero che solo dall’interno si possono cambiare le cose. Attualmente stiamo facendo gli scrutini della redditio, non sai quante diavolerie ascolto. Ma aiuto i fratelli cercando di aprire loro gli occhi su tante cose. Sto facendo da un po’ di tempo a questa parte la comunione in piedi, mi inginocchio durante la consacrazione…sto leggendo di tutto, ho letto tutto il catechismo, spiego ai fratelli le letture che vengono lette durante la parola facendo le esegesi come le ho studiate e non come certi nel CN le riportano, leggo tantissimo di ciò che i papi dicono e hanno detto, ho un padre spirituale fuori dal cammino e sto affrontando una situazione di vita che non è molto gradita al cammino. Ma sto provando a cambiare la loro visione delle cose, per l’anima dei miei genitori, dei miei fratelli di carne, di mio figlio e dei miei fratelli di comunità. Forse è un’impresa ardua, forse presuntuosa, ma uscendo dal cammino, come ho pensato di fare tante volte, so che non sarei loro di aiuto. Fino a che non mi manderanno via (e non credo manchi molto, visto le ”ribellioni” alle parole dei catechisti che ultimamente sto mostrando pubblicamente) io resisto e cerco di dare il mio contributo alla causa. Ci provo perlomeno, poi sarà quello che Dio vuole. So che il sistema cammino ha tantiiiissime falle, ma credo ci sia anche del buono, e su quel buono secondo me si può lavorare. Non tutto è perduto.

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    6. A quanto sento, tutta la tua famiglia sta nel Cammino, sei nata nel Cammino e hai anche un figlio nel Cammino. Non parli di tuo marito, né della situazione difficile che non è gradita al Cammino, mi auguro per te non riguardi questa omissione. Non ironicamente, me lo auguro davvero.

      Su quanto dici, tuttavia, continuo ad essere pessimista. Molti di noi fuoriusciti hanno prima provato a cambiare qualcosa (neanche tutto) dall'interno del Cammino ma poi, o se ne sono andati via loro, o hanno fatto in modo che se ne andassero.

      Dopo poco che ce ne andammo io e mia moglie, se ne andò anche una coppia che fino ad allora aveva dichiarato che avrebbe continuato a dare la vita sotto le angherie che ricevevano, la vita per i "nemici" come si dice nel Cammino.
      Appena decadde anche l'ultimo appiglio di persone che ancora li appoggiavano, ci misero un fiat ad andarsene, essendo rimasti completamente soli e inascoltati.

      Tutto quello che tu hai dichiarato di fare (controcatechesi, comunione in piedi, genuflessione alla consacrazione) dovrebbe aver già meritato severe reprimende sia dai fratelli neocatecumenali duri e puri, sia dai catechisti. A noi furono fatte e dette le peggiori cose per molto meno (non facevamo la comunione in piedi e non ci genuflettevamo, anche se un po' controcatechizzavamo).

      Tuttavia tu non parli di alcuna azione sanzonatoria nei tuoi confronti.
      Per la mentalità neocatecumenale, volta sempre a proteggere il gruppo da possibili influenze negative, avresti già dovuto subire la scomunica dalla chiesa neocatecumenale, perché sei un elemento spurio e pericoloso.

      Se solo "ultimamente" ti stai ribellando ai catechisti (che sanno perfettamente che ti inginocchi e resti in piedi), ma ancora non ti hanno demolita, vuol dire che hai dei catechisti "poco graditi" al Cammino, molli e permissivi. Può succedere, anche a dipendere a quale famiglia appartieni, se a un clan dominante o a uno servente. Di solito sono più tolleranti con chi appartiene alle sfere più accreditate.

      Non è per frustrare i tuoi tentativi, parlo solo per un'ampia esperienza.
      Se dovessi riuscire a cambiare anche una piccola cosa, ti pregheri di farcelo sapere, perché saresti la prima. La struttura Cammino sinora non ha pemesso a nessuno di essere cambiata in nulla.
      Marco

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    7. il problema è soltanto uno. Quando la volontà di Dio non coincide con la propria volontà, chiunque provi a dire che stai sbagliando tu e non Dio, ( il catechista in questo caso) diventa un nemico da cui prendere le distanze o da cui farsi allontanare.

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    8. Il problema è soltanto uno: la convinzione che i cosiddetti "catechisti" del Cammino siano una sorta di angeli discesi dal cielo le cui parole e azioni sarebbero volontà di Dio. Ma questa è idolatria.

      Il cosiddetto "catechista" del Cammino, davanti a Dio, non ha alcuna autorità sulla tua anima. Nei tuoi confronti, ha solo il dovere di ogni cristiano, quello della carità. E la prima carità è la verità. Dunque quando costui ti infligge fardelli, ti insegna fandonie, ti trasmette il kikismo-carmenismo anziché la dottrina della Chiesa, ti induce a celebrare le carnevalate kikiste-carmeniste, il cosiddetto "catechista" compie solo l'opera del demonio (quello vero, non il simpatico portasfortuna che ti fa trovare pioggia sull'autostrada mentre vai alla "convivenza").

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    9. @leonardo
      Infatti quando la volontà di Papa Benedetto fu quella di veder pubblicati i volumi del mamotreto diventò immediatamente un nemico per il quale chiedere la morte. Ipocriti. Voi il Dio di Gesù Cristo non sapete chi sia. Al massimo venerate il dio (volutamente minuscolo) di Kiko Arguello. Fatto a sua immagine e somiglianza. Non vi invidio per nulla. Sul serio.

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    10. I problemi sono molti, ma la tua mentalità ristretta non li può vedere:

      1) la volontà di Dio, nella Chiesa Cattolica, è che ogni uomo sia salvato e che nessuno si perda. Qualunque scelta di vita uno faccia, sia sempre secondo Dio.

      2) Dio non ha una volontà particolare su ognuno di noi, altrimenti sarebbe tutto già preordinato e, se sbagliassimo, sarebbe un errore che ci costerebbe troppo caro. Dio ci lascia liberi di compiere anche le nostre scelte, basta che poi il nostro agire sia orientato a Lui.

      3) Non potendo esserci una preordinazione, cioè assenza di libertà, nessuno può arrogarsi il diritto di scegliere per un altro o dire ad un altro che sbaglia.

      4) I catechisti neocatecumenali si arrogano questo diritto e soprattutto lo fanno sulla vita degli altri. Si sentono superiori anche a Dio, che invece lascia liberi. È l'uomo che, dopo aver operato una scelta secondo le proprie inclinazioni e desideri, deve portare avanti questa scelta secondo la fede in Dio.

      5) Nessuno, quindi, può dire ad un altro che "sta sbagliando, perché la volontà di Dio su di lui è un'altra" (magari quella di farsi prete o suora neocatecumenale...). Chiunque lo faccia abusa di un potere e, per l'appunto, quello dei catechisti neocatecumenali è pure un potere auto-attribuito in quanto non ministeriale.

      6) I catechisti laici neocatecumenali, essendo privi di ministero, non hanno alcun titolo per parlare sulla vita degli altri. Al massimo possono fare le catechesi kikiane, ma non agire sulle vite altrui.

      7) Coloro che scappano perché i catechisti pretendono di discernere al loro posto, fanno benissimo e non è detto che considerino "nemici" coloro che abusano di un potere non riconosciuto. Magari vogliono solo disporre liberamente della loro vita, come lo stesso Dio concede.

      Quindi vedi, caro Leonardo, che quello che tu pensi è secondo il neocatecumenalesimo e non secondo la Chiesa Cattolica?
      Ti è mai venuto in mente che possa essere il catechista neocatecumenale a sbagliare sulla vita di un altro? E a lui chi glielo dice? Il neocatecumeno?
      Marco

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    11. non entro nello specifico di questioni che non conosco. Parlo di ciò che ho esperienza diretta. Il messale romano consente la comunione sotto le due specie. Quindi se Benedetto XVI avesse avuto davvero in mente di abolire l'eucarestia neocatecumenale, ancora prima, avrebbe dovuto cambiare l'ordinamento generale che disciplina la liturgia eucaristica.

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    12. Signore e signori, ariecco il fintotontismo neocatecumenale.

      Il fratello Leonardo finge di non capire niente e fa un guazzabuglio di argomenti sbagliati.
      Vediamo i suoi errori principali:

      1) la Comunione "sotto le due specie" è ammessa dal rito romano, ma è la modalità neocatecumenale a essere sbagliata (pagnottone sbriciolose, copponi-insalatiera con immersione di baffi, ecc.);

      2) non esiste una "eucarestia neocatecumenale", in quanto la "liturkikia" non è prevista da nessun documento della Chiesa. Gli strafalcioni celebrati dal Cammino provengono esclusivamente dalla volontà (e dall'ignoranza e dall'arroganza) di Carmen e Kiko;

      3) i documenti liturgici consentono la Comunione "sotto le due specie" ma con un gran numero di raccomandazioni intese ad evitare dispersione di frammenti e gocce. Nel Cammino, proprio a causa della modalità invalsa nelle "piccole comunità", si disperdono facilmente frammenti e gocce, addirittura calpestando anche materialmente il Santissimo Sacramento;

      4) di fatto, date quelle raccomandazioni, praticamente non esiste altra modalità accettabile che quella cosiddetta "per intinzione" (il sacerdote bagna il bordo della particola nel calice, e quindi amministra la Comunione alla bocca: è oggettivamente il modo più sicuro per evitare "incidenti", specie quando si ha a che fare con persone distratte o non troppo leste e precise nei movimenti). Nel Cammino, invece, si è sempre e solo usata la modalità "pagnottone e beveroni", perché così hanno sempre comandato Kiko e Carmen. Nel Cammino non si è mai usata - nemmeno per sbaglio - la Comunione "sotto una sola specie", o almeno "sotto le due specie ma per intinzione";

      5) Benedetto XVI aveva fatto sapere in almeno due occasioni che nel 2008 non intendeva approvare gli Statuti del Cammino. Che infatti furono approvati dall'oliatissimo Ryłko mettendo il Papa di fronte al "fatto compiuto" (tipico vizietto neocatecumenale di fare sempre tutto all'insaputa del Papa);

      6) Benedetto XVI, tra i primi atti del suo pontificato, esigette che il Cammino smettesse di celebrare la "liturkikia" e celebrasse alla maniera di tutta la Chiesa, consentendo solo lo spostamento del segno della pace (che nel Messale è facoltativo, dunque non la possiamo considerare una vera modifica della liturgia) e l'uso ordinario delle "due specie" (che il Messale consente ma con un gran numero di raccomandazioni, non certo come vogliono Kiko e Carmen e i loro adepti come il finto tonto Leonardo);

      7) dunque l'abolizione delle carnevalate liturgiche neocatecumenali non va considerata un fulmine a ciel sereno, ma semplicemente un mettere ordine, un esigere che il Cammino rispetti le norme liturgiche già valide per tutta la Chiesa. Ebbene, siamo nel 2024 e il Cammino ancora disubbidisce al Papa, al Messale, al proprio stesso Statuto. Solo il demonio può essere soddisfatto della "liturkikia".

      Ricordiamo poi che nella mentalità neocatecumenale "è più importante la quantità che la qualità": al punto che disprezzano le "ostie piccole", disprezzano la modalità "per intinzione", ecc.

      Quando l'asino raglia forte e incessante e finge ostinatamente di non capire, è perché si illude che a furia di proferire menzogne riuscirà ad ingannare non solo gli uomini ma anche Dio.

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    13. Leonado, bonariamente, ma ci sei o ci fai?

      Parli "per esperienza diretta"...
      E quale sarebbe questa esperienza?
      Non lo dici mica...

      Benedetto, nel 2005, XVI DECISE CHIARISSIMAMENTE:

      "Sul modo di ricevere la Santa Comunione, si dà al Cammino Neocatecumenale un tempo di transizione (NON PIÙ DI 2 ANNI) per passare dal modo invalso nelle "sue" comunità di ricevere la Santa Comunione (seduti, uso di una mensa addobbata posta al centro della chiesa invece dell’altare dedicato in presbiterio) al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione. Ciò significa che il Cammino Neocatecumenale deve camminare verso il modo previsto nei libri liturgici per la distribuzione del Corpo e del Sangue di Cristo."

      Mi pare di una CHIAREZZA DISARMANTE.

      Intanto, come dice Tripudio, NON ESISTE UNA EUCARESTIA NEOCATECUMENALE.
      È semplicemente una Eucarestia novus ordo a cui i neocatecumenali hanno apportato varianti non consentite.

      Forse dimentichi, o non sai, che il Messale prevede che:

      1) il sacerdote si comunichi PRIMA dei fedeli e non insieme.
      Prima cosa a cui tendeva BXVI dicendo di passare "al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione"

      2) Normalmente i fedeli fanno la comunione ordinandosi PROCESSIONALMENTE (ovviamente quindi sempre in piedi)
      Seconda cosa a cui tendeva BXVI dicendo di passare "al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione"

      3) Il pane azzimo (ostia) deve essere CONSUMATO SUBITO e non sostare nemmeno un attimo nelle mani del fedele.
      Terza cosa a cui tendeva BXVI dicendo di passare "al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione"

      4) si deve celebrare sull'altare dedicato in presbiterio e non su una una mensa addobbata posta al centro della chiesa.
      Quarta cosa a cui tendeva BXVI dicendo di passare "al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione"

      Se quindi tu riduci tutto alla "comunione sotto le due specie" senza curarti delle altre disposizioni, o non sai cosa prevede il Messale, o sei in malafede.
      Non sai nemmeno cosa c'è scritto nella lettera che BXVI fece scrivere al card. Arinze.

      Prima di parlare, informati.
      Marco

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    14. La mia situzione personale non mi sento di esporla, tuttavia si, riguarda una situazione non gradita dal cammino ma assolutamente in comunione con la chiesa. Fino ad ora non sono stata allontanata perché ci sono dei legami personali con i catechisti che penso li mettano in difficoltà. E perché oggettivamente non c’è un motivo valido per potermi mandare via. Aggiungo anche che sono in un tempo della mia vita in cui l’opinione degli altri per me non conta assolutamente nulla. Conta solo ma mia (non intendetela come presunzione, parlo di critica o giudizio degli altri, non consiglio, quelli buoni sono sempre ben accetti). Ho un padre spirituale che non è del cammino e che per ora mi ha invitato a rimanerci. Mi dispiace leggere che nel cammino avvengano certe cose, io nonostante tante oscenità che vedo, sento che c’è speranza di cambiare le cose, soprattutto quando morirà Kiko. Agli scrutini mi è stato detto che parlo come un libro stampato, per aver citato le vite dei santi e il CCC. Ma non mi importa, vado avanti per il bene dei miei fratelli e della mia famiglia. E per ora anche mio, sento ancora che quello è il mio posto, poi del domani non ho certezza. Sicuramente non difendo il cammino a spada tratta, ma non mi sento nemmeno di sputare sul piatto un cui fino ad ora ho mangiato. E mi dispiace sentire tanti del cammino così chiusi e poco informati. So però che non lo fanno in cattiva fede. I miei genitori sono catechisti importanti (io sono catechista a mia volta eh) e so che non sono malvagi o doppiogiochisti, sono ingannati su tante cose. Non li giudico per questo, hanno commesso anche nei miei confronti azioni non proprie amente cristiane diciamo così, ma io sono fiduciosa che Dio possa intervenire. Se così non sarà, quando sarà il momento lascerò, ma non mi posso arrendere senza provare a lottare. Sicuramente qualche cosa di buono fino ad ora l’ho fatto. Uno tra tutti nella vita di una coppia di fratelli, in una situazione difficile, che hanno per tanto tempo ascoltato i consigli sbagliati dei catechisti rischiando grosso, e finalmente dopo anni (non solo grazie a me ma molto) sono fuori pericolo e i catechisti si sono dovuti adeguare…

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  2. Semmai io rimango ancora impressionato da come il cammino riesca a portare avanti tutta questa roba. Conoscendo dall'interno la dinamica della decina, al netto di chi nel segreto del sacco nero, versa poco e niente oppure al contrario pure.di più, i soldi ne se vanno in gran parte per esigenze parrocchiali o di sostentamento dei seminaristi neocat della parrocchia, che non ricevono aiuti dalle diocesi di provenienza e di regola nemmeno da quelle di assegnazione.
    Il grosso I neocat non lo fanno con gli spicci della decima, ma arriva da "benefattori", solitamente tycoon della industria o delle professioni, so che ce ne sono di livello internazionale, soprattutto in sud america e spagna, meno o per niente in Italia, dove non mi è nota la partecipazione presente o passata di super ricchi.

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    1. Può darsi il caso che una grossa donazione sia solo la copertura di un do ut des: ti "dono" 10 milioni sotto forma di immobili, beni e servizi, e tu mi regali sottobanco 5 milioni in contanti puliti, utilissimi per la mia rete di spacciatori, killer professionisti e spie. Cioè la transazione è stata letteralmente un comprare soldi puliti (tipica delle mafie: più son puliti i soldi - cioè di provenienza molto variegata e da prelievi di gente normale che non ha né grosse ricchezze né problemi con la legge -, e più valgono).

      Anche se i capicosca della setta sono ottimi nella pianificazione, càpita che per accontentare Don Kikolone (o qualche suo pretoriano) facciano il passo più lungo della gamba, sottovalutando i costi astronomici delle operazioni immobiliari, o mettendo a budget le future "Decime" di fratelli che stanno già con un piede fuori dal Cammino, o dando per sicuramente riuscita qualche operazione di riciclaggio che magari viene bloccata da altre circostanze (non necessariamente dai tutori della legge).

      La questione della "crisi finanziaria" del Cammino ha dunque più aspetti: da un lato la crescente diminuzione dei "credenti in Kiko" (e quando un credente "benestante" lascia la setta, il danno è alquanto maggiore), dall'altro l'imprevedibilità di certe operazioni immobiliari ("bisogna fare un grosso seminario super lussuoso! Kikus vult! poi a riempirlo faremo le «alzate» e a pagarlo faremo una raccolta fondi straordinaria! armiamoci e partite!"), e per di più le circostanze sfavorevoli (scandali come in Perù e a Guàm, avvicendamenti di parroci e vescovi non altrettanto "oliabili", fedeli cattolici poco propensi a entrare in un costoso club di carnevalate - cfr. l'irrilevanza neocatecumenale in Francia e Giappone e anche negli USA -, ecc.).

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    2. Pensa a quanto uno come Jesus Navas (che ha giocato anche nel Manchester City) può versare di decima.

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    3. Jesus Navas ha uno stipendio di 2,5 milioni di dollari. Cioè 2.500.000 : 12 = 208.000 euro mensili circa. L Decima sarebbe 20800 euro al mese. Però...................................................................................................

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    4. Appunto, immagina la furentissima ramanzina dei cosiddetti "catechisti" quando dal sacco nero risultano ventimila euro in meno del previsto. E l'angelica faccia di Navas che si lamenta "ehi, ma la Decima è Segreta, e poi i Poveri possono anche Prendere dal Sacco Nero!"

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    5. Qui negli stati uniti l'economia e sempre meglio che in Italia, e anche con la crisi, lavoro c'e' sempre, e si guadagna piu o meno bene.
      Lo stipendio medio e' di 4mila al mese quindi $400 di decima, sono abbastanza credo io. Cosi come gli stati uniti aiutano i paesi poveri, cosi, i kikos degli stati uniti equilibrano la bilancia dei kikos dei paesi poveri che non possono donare troppo.

      La farsa che i soldi della decima sono per aiutare le spese della parrocchia non me la bevo.

      Quando dissi ai catechisti che se davo la decima non potevo dare piu alla parrocchia, se ne fregarono. Mi dissero che quello era un problema della parrocchia...

      Al 2ndo scrutinio dissi come dice Tripudio, domandai se era valido per me dare la decima a mia mamma, che ne ha tanto bisogno o ad altre fondazioni cattoliche.

      Dissero che prima viene la decima, tanto a mia mamma Dio provvede...

      Ma come disse Gesu in Marco 7: 11 Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, 12 non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre, 13 annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

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    6. I Kikos hanno anche i loro presidi sforna soldi.
      Un lampante esempio è la UCAM, l'università privata spagnola del fu neocatecumenale José Luis Mendoza Pérez, noto come abile truffatore, aggiratore di regole, non laureato multimilionario, con molte cause pendenti sia in passato che negli ultimi anni.

      Tale signore, ex pseudo itinerante nientedimeno che nei Caraibi, ha sempre donato milioni e milioni anche all'Obolo di San Pietro.
      Ha iniziato nel 1997 (anno di fondazione della UCAM), andando anche di persona a portare soldi (in 15 anni 50 milioni di euro!).
      Finché non è arrivato Papa Francesco, che nel 2015 ha ordinato di indagare sui finanziamenti del Vaticano negli ultimi anni, compresi quelli di José Luis Mendoza (il famoso "Corvo" Paolo Gabriele era in possesso di un assegno da 100.000 euro firmato da Mendoza per Benedetto XVI).
      In Spagna, Mendoza veniva considerato uno dei laici più potenti della Chiesa.

      E poi mi sono sempre domandato come stia la faccenda dei diritti d'autore su tutte le opere che l'Argüello si è divertito a produrre in 50 anni di operato.
      Siccome le sue creazioni vengono riprodotte per la vendita in grande quantità per formato e materiale, è ragionevole pensare che Kiketto abbia ceduto i diritti d'autore (tramite un contratto) alle ditte che provvedono materialmente alla riproduzione e alla vendita delle copie.
      In questo caso all'autore spettano royalties sulle vendite.
      Dell'argomento non mi pare che se ne sia mai interessato nessuno, ma credo improbabile che Kiketto abbia ceduto le sue creazioni a titolo gratuito.

      Se non è così, ma percepisce delle royalties, lo potremmo definire un "lavoratore" ad alto reddito, visto che ogni sua minima opera e operetta viene venduta in molti negozi sia fisici che online (a caro prezzo).
      E non importa nemmeno aprire partita IVA!
      Se percepisce le royalties, deve pagare anche le tasse.
      Ciò sfaterebbe la convinzione di sempre che Kiketto non abbia mai "lavorato", anche se così facendo avrebbe preso due piccioni con una fava: la diffusione della sua "nueva estetica" (utilizzata solo ed esclusivamente dai neocatecumenali) e il guadagno.

      Inoltre esistono o esistevano molti benefattori multimilionari in America Latina.
      Mi sono sempre chiesto perché dessero soldi a un movimento discutibile invece che direttamente alla Chiesa Cattolica.
      E poi ci sono alcuni vescovi, come O'Malley e Schönborn, benefattori della Domus Jerusalem, anche se non si sa da dove prendano i soldi. Dalla diocesi forse?

      Insomma, il Cammino Neocatecumenale gode di un sistema "interno" ed uno "esterno" per foraggiare i suoi lussi.
      Ma è "senza patrimonio proprio"...
      Pare possibile?
      Marco

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    7. Kiketto è l'acronimo di :

      Kiko Induce Kikiane Eresie Terribilmente Troppo Orride

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  3. Vorrei inoltre sottolineare che, come in uno schema Ponzi (vietato dalla legge), nel Cammino Neocatecumenale i maggiori beneficiari e privilegiati dal sistema sono sempre e solo coloro che arrivano all'inizio.

    Questo vale non solo per i privilegi economici, ma anche per quelli relativi alla posizione interna.

    Esemplifico: non solo i fondatori, ma anche quelli della prim'ora, se sono partiti itineranti hanno avuto pieno sostegno economico anche attraverso le Fondazioni Famiglia di Nazareth (una specie di paga a nero per l'operato svolto, in qualche modo dovevano pure campare), oppure non sono partiti ma sono stati sostenuti in loco perché magari certe famiglie con tantissimi figli fossero d'esempio per i subordinati.
    È decisamente impossibile che famiglie con 10 figli possano sopravvivere con un solo stipendio o addirittura senza lavorare, ma te lo fanno credere attribuendolo alla provvidenza. Io l'ho creduto per decine di anni.
    Da qui si vede che viene operata una vera manipolazione, perché ho creduto una cosa impossibile.
    I soldi non crescono sugli alberi, da qualche parte devono arrivare.

    Se anche non fosse il Cammino a mantenerli, vorrebbe dire che magari dispongono di affitti (quindi di immobili) o entrate mensili di altro genere che tengono per sé, non "liberandosi dei beni".
    Quello che è impossibile, è impossibile. E Dio non ti fa trovare tutti i giorni la spesa per 12 persone davanti alla porta di casa, senza contare tutte le altre necessità.

    Stessa cosa avviene, sempre per le stesse persone, riguardo alla posizione "sociale" interna all'organizzazione.
    Senza alcun merito particolare se non l'"anzianità" di servizio, ricoprono le più alte cariche interne ed ottengono i maggiori favori collocando varia prole in posti di lavoro ambiti e remunerativi. Viaggiano gratis e alloggiano gratis nel lusso.

    Schema Ponzi, perché?

    Perché "i primi" in cima alla piramide ottengono sempre i maggiori benefici allargando il giro delle persone coinvolte successivamente (cioè sfruttandole), le quali nello schema piramidale otterranno sempre meno benefici via via che si scende verso la base.
    Esiste una sperequazione, una forte disparità.

    Molto difficile, se non del tutto impossibile, che le persone alla base vengano raccomandate per lavori prestigiosi, per esempio (vedasi giornalisti noti, avvocati, ecc.) e ancora più impossibile che ricevano aiuti finanziari che non siano quelli che potrà dare loro la propria comunità.
    Se sei itinerante, ma la comunità non ti mantiene o non ti supporta, te ne puoi tornare a casa, come disse il responsabile della Cina ad una famiglia spagnola con 10 figli in grave difficoltà (l'ho letto su Crux Sancta).
    Ma lui non ha mai avuto questo problema: lui, la sua famiglia e i suoi figli sono stati mantenuti comunque, magari ricorrendo anche al supporto di più comunità "gemellate".
    Per loro, in qualche modo si fa.

    Ho conosciuto una famiglia ormai ex neocatecumenale con 10 figli, persone semplici, che alla fine se ne andarono dal Cammino perché nessuno li aiutava e si sentirono fregati dalla "famiglia" neocatecumenale. Anzi, nel loro caso addirittura venivano giudicati.
    Aderirono all'apertura indiscriminata alla vita ma, essendo emeriti nessuno, poi dovettero fare i conti con la cruda realtà. Lasciati soli a gestire una famiglia super numerosa in difficoltà economiche. A fronte di altri che, con lo stesso numero di figli, se la passavano più che bene (specchietto per le allodole).
    Quella povera famiglia aveva creduto alla provvidenza neocatecumenale e al dictat dell'apertura selvaggia alla vita. Avevano creduto che quello che vedevano nelle famiglie numerose dei VIP si potesse realizzare anche per loro. Per loro però la provvidenza neocatecumenale non funzionò, perché stavano alla base.

    Continua...

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    1. Ringrazio DIO di essere uscito dal Cammino prima di sposarmi!
      Conoscendomi so che all'epoca prendevo per oro colato tutto quello che dicevano i catechisti.
      Avrei finito per fare anche Io 10 figli e adesso non saprei come mantenerli!

      PREGO per tutte quelle famiglie che per colpa del Cammino hanno fatto troppi figli e adesso sì trovano nell'indigenza.
      Soprattutto mi chiedo come sono cresciuti questi poveri ragazzi....

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    2. Essendo cattolici, sappiamo che i figli sono un dono di Dio, e come tali vanno trattati.

      Ma un dono di Dio non puoi "estorcerlo". Per questo il "far figli come conigli" non è apertura alla vita, ma è irresponsabilità, è il procreare solo per aumentare qualche numeretto. Ed infatti i kikolatri smollano i figli a parenti, babysitter, "didàscali", li lasciano soli a casa per andare alla "convivenza"... cioè non trattano i propri figli come un dono di Dio. Non a caso c'è una sorta di "epidemia" di figli neocatecumenali spediti da qualche psicologo neocatecumenale: i genitori troppo assenti non stanno facendo la volontà di Dio ma quella di Kiko.

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  4. Lo schema Ponzi è una truffa iniziata da persone che ti promettono guadagni se investi nel loro prodotto.

    Il prodotto del Cammino Neocatecumenale sarebbe la "fede" ed il guadagno l'ottenimento della "fede adulta".

    L'investimento è sicuramente in denaro fin quasi dall'inizio del percorso, quando ti iniziano a chiedere la decima, il "malloppo" del II° scrutinio e mille mila collette per questo o per quello. Ma ti fanno credere che sia "per liberarti dall'idolo del denaro", quindi ingenuamente dai loro credito.

    Poi vieni sollecitato a precettare altri "investitori", allargando il giro alla base: amici, parenti, colleghi. Ma ti fanno credere che sia per portarli alla "fede".

    Così facendo, la base foraggia l'apice della piramide non guadagnando nulla, nemmeno la fede.
    Se poi si accorge dell'inganno, allora perde proprio tutto, anche i "fratelli".

    Qualcuno potrebbe dire: "Ma il Cammino non vende un prodotto, il Cammino dà la fede!"

    E noi rispondiamo: "Vende, vende. E tu "compri", spesso anche a caro prezzo. Ti inducono a "comprare" la fede, con tutti i soldi che ti chiedono".
    Non dico il conteggio che ho fatto io su quanto ho dato economicamente al Cammino in tutto il tempo che ci sono stato, dico solo che sono cifre con molti zeri.

    Tuttavia, non essendo in cima alla piramide, non ho beneficiato di niente, tantomeno della "fede adulta", perché la fede neocatecumenale è relativa ad un modo di credere diverso da quello cattolico.
    Marco

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  5. Dichiaro qui che quanto dice questo blog è vero. Ci sono testimonianze sui cosiddetti "catechisti" che durante i lockdown andarono casa per casa a riscuotere le "Decime". Ci sono testimonianze in cui i "responsabili" parlano di raccolte fondi in comunità usando espressioni tipo «speriamo di insaccare mille euro». Ci sono testimonianze su come i bisogni della piccola comunità vengano sempre più ignorati. Ci sono testimonianze su cui il "dare alla parrocchia il resto" significa al massimo destinare qualche soldino per corrompere qualche parroco e qualche vescovo, e deviare il resto dei fondi "chissà dove". Ci sono testimonianze che i soldi estratti dalle tasche dei "camminanti" finiscono dritte in speculazioni immobiliari milionarie. Il Cammino ha assolutamente zero "trasparenza" e zero "rendicontazione".

    In particolare, i cosiddetti "catechisti" del Cammino non hanno alcun valore davanti a Dio e davanti alla Chiesa, poiché vengono nominati tali solo da Kiko e dai suoi pretoriani, e solo in funzione della loro ubbidienza a Kiko e ai suoi pretoriani, del loro ripetere pedissequamente ripetere le menate di Kiko, del loro essere utili alle porcate fatte dal Cammino. I cosiddetti "catechisti" del Cammino non hanno alcun valore davanti alla Chiesa e davanti a Dio, perché non è stata la Chiesa a prepararli e a nominarli, e non è stato Dio a comandar loro di sostenere il Cammino delle eresie e delle ingiustizie.

    Fra parentesi, per i cosiddetti "catechisti" c'è tutta una lista di benefit diretti e indiretti, oltre che il poter spadroneggiare (potere, sfruttamento, e a volte pure lussuria) sui poveri membri delle comunità (si consideri ad esempio la testimonianza sul cosiddetto "catechista" pedofilo). Ed infatti, se un cosiddetto "catechista" prendesse sul serio un singolo versetto della Parola, o compisse davvero gesti di carità nei confronti dei suoi "sottoposti", potete star certi che a breve abbandonerà il Cammino (per espulsione subìta o per scelta personale meditata e deliberata).

    Ricordiamo poi che gran parte delle testimonianze che questo blog ha pubblicato, erano state precedentemente notificate anche agli ecclesiastici di competenza (parroci, curie, vescovi) e perfino a cardinali e papi. E talvolta anche alle forze dell'ordine. Quando tali testimonianze restavano inascoltate dagli ecclesiastici (perché magari c'era un topo neocatecumenale in segreteria/curia/dicastero a filtrare e "aggiustare", o perché il chierico destinatario temeva le rappresaglie neocatecumenali), sono state spesso riportate anche sui giornali. Gli scandali del Cammino e le vergogne dei suoi capicosca son talmente tanti che è impossibile che un kikolatra non ne sia al corrente, e bisogna essere particolarmente bugiardi e mentitori per dire che dopo tutti quegli scempi (liturgici, dottrinali, economici, ecc.) il Cammino sarebbe buono.

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    1. Promemoria:

      1. nella mentalità neocatecumenale, una testimonianza sfavorevole al Cammino dev'essere per forza "falsa e inventata". I kikos fingono di non sapere che ciò implica giudicare e calunniare chiunque abbia detto qualcosa di sfavorevole al Cammino (e meno male che van cantando "amate i vostri nemici");

      2. nella mentalità neocatecumenale, bisogna "circoncidere la ragione", cioè smettere di ragionare ogni volta che la logica, i fatti, le evidenze, non danno pienamente ragione al Cammino e ai suoi capicosca. Così, ad esempio, sul tema proposto in questa pagina (i kikolatri che devono abbandonare quelle strutture del Redemkikos Mater perché troppo grosse e troppo costose per le loro esigenze), i kikos sono perfettamente incapaci di ricordarsi quante altre volte è successo, incapaci di ragionare sul caso, incapaci di trarre le logiche conclusioni;

      3. nella mentalità neocatecumenale, ingannare e mentire sono considerate azioni sante, qualora adoperate per difendere i soldi e il prestigio della setta. Nessun kikolatra ha mai osato affermare che davanti a Dio è meglio ammettere gli errori del Cammino (o dei suoi autonominati iniziatori) piuttosto che mentire e ingannare... proprio perché sono prontissimi a mentire e ingannare ogni volta che il prestigio e i soldi della loro setta e dei suoi "iniziatori" e "catechisti" sembrassero in pericolo;

      4. nella mentalità neocatecumenale, la vita cristiana è un elenco di attività da svolgere e di discorsetti da fare. Attività e discorsetti - ricordiamolo sempre - che non coincidono con ciò che la Chiesa insegna, con ciò che la Chiesa vive, con ciò che la Chiesa raccomanda. Infatti il kikismo-carmenismo ha sempre avuto la maniacale ossessione di apparire diverso da ciò che è la Chiesa, e di fare diversamente da come fa la Chiesa. Dunque quando i kikos vogliono giudicare qualcuno, gli sciorinano i soliti slogan: "ma tu evangelizzi? e come?" (sottinteso: i kikos come me, in quanto tali, "evangelizzano", cioè diffondono il Cammino e ne glorificano gli autoeletti "iniziatori"), "ma tu cosa fai nella vita oltre a scrivere su questo blog?" (sottinteso: io perdo ore a scrivere su questo blog che avete torto, e mi permetto pure di giudicarvi!"), "non è come dite voi!" (sottinteso: è solo come dico io, cioè come dice la propaganda kikiana, ma non so spiegarvi perché; io sono buono perché kikolatra, voi siete cattivi perché non siete kikolatri), "voi non avete fatto il Cammino, dunque non lo conoscete" (sottinteso: per capire la pericolosità della droga bisogna prima drogarsi molto e molto a lungo...);

      5. nella mentalità neocatecumenale, per giustificare i propri errori si fa ricorso anche al metodo del "tarallucci e vino": cioè usare quelle espressioni untuose ("siamo tutti fratelli", "Cristo ci vuol bene così come siamo!"...) intese solo a chiudere subito ogni discussione. Orbene, il fatto di essere "tutti fratelli" non cambia il fatto che il Cammino notoriamente propala eresie, strafalcioni liturgici, ambiguità, idolatria; e non possono dire che siamo "tutti fratelli in Cristo" perché non possiamo considerare nostri fratelli in Cristo chi propala eresie, calpesta anche materialmente il Santissimo Sacramento, adopera inganni e menzogne per difendere i propri errori (e il prestigio e i soldi della loro setta).

      Nel dire che il Cammino è ispirato dal demonio non lo diciamo per far ragliare di più quegli asini che idolatrano Kiko e Carmen, ma lo diciamo perché solo al demonio è gradita quella mentalità.
      Solo il demonio ha interesse a che una setta si spacci per cattolica ma promuova un guazzabuglio di strafalcioni e di asinerie, oltre che di pessime abitudini riguardo ai sacramenti e alla vita spirituale.
      Solo al demonio è gradito che il culto a Dio diventi uno spettacolino autogestito fatto di chiassate, di fiumi di parole, di grattugiata di chitarrelle, di urla scomposte.

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    2. Io ci sono stata 20 anni, mio marito 10. Setta eretica e manipolatoria a tutti gli effetti, liturgia completamente stravolta, corpo di Cristo preso sulle mani, commettendo quindi un gesto sacrilego e offensivo...balletti idioti intorno all'altare in stile indigeno...questo e molti altro, frequentate piuttosto la messa in rito antico, li a liturgia non vi sbagliare di certo

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  6. Ringrazierò per tutta la vita questo Blog, chi l'ha creato e chi vi ha scritto e letto in questi anni.. la mia vita si è letteralmente ribaltata dopo essere stato a Medjugorje ed esser sopravvissuto ad un brutto incidente con il mezzo di lavoro.. la Madonnina mi ha protetto in un modo incredibile insieme agli Angeli.. quelle persone quando le incrocio per la strada abbassano la testa da sole, già questo dovrebbe farvi capire la paura che hanno a parlare con me ed è bene che l'abbassino di molto perché altrimenti nel paese in cui sto io li faccio chiudere e gli faccio smettere di rovinare la vita di innocenti ragazzi adolescenti i quali devano scappare di casa per salvarsi la vita dall'inferno che sono in grado di creare intorno.. io in casa ho avuto enormi problemi, cioè i miei genitori hanno enormi problemi comportamentali da sempre ma chi se ne approfitta e prova a far passare questo come se fosse colpa dei figli mi fa ancora più schifo.. non li voglio più vedere per il resto della mia vita.. ho trovato dei professionisti che mi supportano nella mia passione e diventerò magari uno dei più grandi fotografi italiani degli ultimi anni alla faccia loro e allo schifo che mi fanno.. l'importante ovviamente è aver ritrovato la Pace nel Cuore grazie alla Preghiera e alla partecipazione alla Messa quando posso! Addirittura sono riuscito quasi a sconfiggere la malattia che si trasmette per via sessuale, ero messo veramente male ed ora sto divinamente.. sono fiero ed orgoglioso di me stesso, di tutto quello che ho fatto e non ho fatto, come denunciarli, soltanto per Pietà Cristiana cosa che loro non conoscono minimamente.. ancora non sono riuscito ad andare via di casa ma i rapporti di forza sono un pò cambiati, ho un' energia addosso che solo il Signore sa quanto si può diventare potenti per sua Intercessione.. Buona giornata a tutti ed uscite dal cammino che porta all'inferno, costi quello che costi Iddio vi proteggerà, non vi farà mai mancare il suo supporto per chi prega e chiede aiuto! Il vostro caro Simich.. se poi non diventerò uno dei più grandi bene, si vede che Dio ha altri progetti ma i suoi sono sicuramente meglio di quello che penso io e soprattutto che pensano loro.. il vostro caro Simich

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  7. La malattia l'ho già praticamente sconfitta solo che di questo passo posso arrivare addirittura a farla sparire e non sarebbe il primo caso al mondo ma sicuramente sarei uno dei pochi.. son già contentissimo così, ho ancora le mie debolezze, le mie cadute, i miei peccati ma Santo Iddio sto iniziando a vivere ora dopo 31 anni di sofferenze inaudite che solo Iddio sà quante volte mi sono sentito solo, abbandonato, umiliato e schernito da tutti, dai ragazzi come me e dai loro genitori che mi fanno ancora più schifo dei ragazzi.. quando mi ospitarono in una delle loro famiglie mi nascondevano la cioccolata per capire se avessi anch'io disturbi alimentari sapendo che la mia mamma è 30 anni che vomita dopo aver mangiato e prima lo faceva giorno e notte per 14 volte.. si devano vergognare solo a guardarmi in faccia.. per quello non c'è la fanno a guardarmi negli occhi perché sanno, in fondo lo sanno dove sta la Verità e la Verità è Gesù Cristo e il suo Amore Immenso per i suoi Figli.. credo che Amo tutti in qualche modo sicuramente ma le Grazie le concede solo a chi lo riconosce come Unico Salvatore! Ora vado a lavoro e domani a fare foto e poi si starà a vedere dove si arriva! Ora ho un po' meno tempo ma non perdo di vista questo blog, Dio Ve ne renderà Merito sicuramente! Buona giornata a tutti anche a chi è ancora ingabbiato lì dentro.. il vostro caro Simich

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  8. ByTripudio sei satana.

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    1. Come ben sapete, per i neocatecumenali "demonio" (o "satana") è la simpatica mascotte porta-sfortuna del Cammino, che vi fa trovare pioggia (o code al casello) quando andate alla convivenza ("il demonio non voleva che io partecipassi a questa convivenza!") e robette così.

      Dunque, dal momento che il sottoscritto vi ha invitato a mettere alla prova il Cammino - mediante il versare le "Decime" ad opere cattoliche che col Cammino non c'entrano nulla, mediante il non andare alle "convivenze" ma fare pellegrinaggi a santuari mariani, ecc. -, il fratello kikolatra si sveglia una domenica mattina alle nove e un quarto e il suo primo pensiero è di correre anonimamente su questo blog a ragliare che il sottoscritto sarebbe "satana" (nel commento delle 9:19).

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    2. @anonimo
      Scusa, ma satana non era quello che vi faceva scoppiare le ruote della macchina quando andavate in convivenza? Adesso è Tripudio? Avete le idee confuse...chissà perchè.

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    3. Piccola postilla: se il medico ti dice che l'alluce sta benone ma per il resto hai un serio tumore, tu ti concentri sulla buona notizia o sulla cattiva?
      Così, uno che sia convinto della bontà del Cammino, di fronte alle testimonianze "negative" (numerosissime) si concentrerà su quelle "positive"?
      Possibile che "tutte", "tuttemapropriotutte" le testimonianze sfavorevoli al Cammino sarebbero infondate, menzognere, sbagliate?
      Oppure, più semplicemente, sono in malafede i kikolatri che ossessivamente rifiutano "a prescindere" qualsiasi testimonianza "negativa"?
      E questo ossessivo rifiutare (e addirittura parlare come se nel Cammino non ci fosse nulla da correggere), può forse venire da Dio?

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  9. So di essere fuori tema, ma mi è parso opportuno far conoscere a chi non lo segue, come il Pbro "giapponese" cambi letteralmente registro quando parla delle cose "sue".

    Sappiamo già per averlo letto tutte le volte (immancabilmente tutte!) che egli predica sempre che "noi" cattolici (lui compreso, quindi) non abbiamo fede, siamo pieni di peccati, sottomessi al demonio, orfani, sempre da convertire, vuoti, perversi, impauriti dal fetore che alberga dentro di noi, intenti a loschi traffici, ricattatori di familiari e amici, viziosi, tristi, angosciati, frustrati, stolti, spinti dalla menzogna del demonio che ci fa dubitare che Dio è un Padre buono...

    Scusate l'elenco, per nulla esaustivo, ripreso letteralmente dalla predicazione online del Pbro.

    Ma quando si tratta delle cose "sue" il registro cambia totalmente.
    Come quando scrisse della morte dell'itinerante Cordero, suo compagno di avventure. Un santo in terra.

    Ora, per la festa pagana della donna, 8 marzo, scrive una poetica elegia di sua madre, che da buon figlio non-nevrotico portò anche con sé nella missione giapponese.

    Di lei, come di Cordero, leggiamo solo il meglio del meglio.
    Loro non erano "come tutti noi", descritti nelle righe più sopra.

    Nella festa pagana della donna, il Pbro così scrive di sua madre (magari anche davvero una santa donna, però come molti altri di "noi"), riferendolo all'amore che lei ha avuto verso di lui:

    "L'amore che ti ha voluto, accolto e amato è un volto più familiare del tuo stesso volto, una voce che contiene anche le parole delle verità più difficili...
    L'amore che fa crescere senza distruggere o dissipare, ha conosciuto senza darlo a vedere ogni millimetro e ogni istante dei tuoi passi...
    L'amore discreto intriso di sacrificio ha impresso nella tua lingua sapori e profumi irripetibili che hanno colorato e riempito di gusto infanzia e gioventù...
    L'amore nato dal primo istante della tua esistenza, forse ancor prima, cresciuto con il tuo crescere, irrobustito nelle tue debolezze, purificato dalle tue bizze di superba indipendenza, divenuto soave e leggero per non pesare sulle tue cadute, libero per i "no" e misericordioso per i "sì", inaspettato nella pazienza dove ti aspettavi la frusta e sorprendente di severa correzione quando eri certo di averla fatta franca...
    L'amore invincibile dinanzi a tradimenti e delusioni, sincero di fronte alle bugie, mite davanti all'ira, coraggioso all'apparire della paura, paziente nella debolezza, dolce per stornare l'ira, attento per ricomporre il disordine, preciso per allontanare la dissipazione...
    Questo amore puntuale e gratuito nella dedizione quotidiana, inesauribile pur nella stanchezza e più coriaceo della prova più dura, questo amore unico nella carne e nella memoria è mia madre, la donna sposa Fedele di mio padre, che Dio ha scelto per me come grembo e prima dispensatrice della sua Grazia...
    prima di tutto sposa innamorata ogni giorno del loro lungo matrimonio, dedizione pura sin dentro gli angoli più remoti della loro storia, amore così soprannaturale da sembrare naturale e indistruttibile persino nelle discussioni, mai sfociate in crepe e divisioni avvelenate...
    Mia madre, ovvero l'amore straordinario perché reale nell'ordinario di ogni istante della mia vita...
    Anche oggi... più debole e fragile certo, ma proprio per questo ancor più feconda e succosa nell'amore che per primo, e sempre, mi ha dischiuso il Cielo dell'amore eterno di Dio di cui, come un riflesso bellissimo, ha diffuso e diffonde per me e in me luce, calore e pienezza...
    donna autentica, perché se stessa secondo il disegno e l'opera di Dio l'8 marzo e ogni giorno di ogni anno, perché mossa dal suo amore eterno e incorruttibile. Donna di fede granitica perché unita alla Chiesa, madre di ciascuno..."

    Continua...

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  10. Solo due cose:

    1) Questa donna santa, insieme all'itinerante Cordero, è l'unica che si salva da tutte le ignominie e le infamie umane che il Pbro predica sempre degli uomini cattolici. A loro non sono mai state dirette le su omelie, non ne avevano bisogno. Stranamente ambedue erano neocatecumenali legati al Pbro: una la madre e uno il compagno d'avventura.
    Gli altri, "noi", siamo solo schifo e peccato.

    2) Questo Pbro non è nevrotico nel suo amore verso la madre. Noo...
    Non si può essere nevrotici nell'amore verso una santa...
    Non fu nevrotico nemmeno quando se la portò insieme in missione con lui. E lei non fu nevrotica a seguirlo andandogli appresso. Quasi una simbiosi, ma non marito e moglie.
    Siete nevrotiche solo voi, mamme neocatecumenali, che avete un amore verso i vostri figli per nulla uguale a quello di questa madre santa.
    Se l'aveste scritta voi, questa poetica elegia, vi avrebbero distrutto la vita con i loro giudizi malevoli ed infondati sulle immancabili nevrosi delle madri verso i figli.

    Se non sapessimo già che questa dicotomia, questo spartiacque categorico, fa parte della tecnica neocatecumenale di esaltare le proprie cose ed infangare quelle altrui, potremmo pensare ad una forma di schizofrenia.
    Ai vertici della piramide c'è solo il meglio: la madre del Pbro della prim'ora, il compagno itinerante del Pbro.
    Alla base della piramide, quella che da questo vertice dipende, nei cattolici ci sono solo schifo e bassezze umane.

    8 Marzo, festa totalmente pagana, proprio il giorno adatto per celebrare una "santa".
    Marco

    Ps. A proposito, gliela avranno già comprata la casa, al Pbro?

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    1. Ne approfitto per ricordare che il sullodato "Pbro" veramente si firma "Pbro", nonostante sia una sigla in uso solo fra certi clericali spagnoli, mentre lui è italiano e per giunta non ancora "naturalizzato" giapponese nonostante i molti decenni passati lì a pascolare a spese dei fratelli neocatecumenali.

      Intanto notiamo che le testimonianze sulle malefatte del Cammino e dei suoi esponenti, più quelle sulle eresie, sulle ambiguità, sugli svarioni liturgici, sulle vere e proprie menzogne, si susseguono ormai da almeno mezzo secolo, e sono state documentate da persone molto più valide di noialtri del blog. Dunque chi nega il valore di quelle testimonianze commette gravissimo peccato davanti a Dio, perché se uno avesse veramente a cuore il Cammino si darebbe da fare per ascoltarne le vittime e per correggere gli errori (e punirne i colpevoli) anziché spostare "la volpe nel pollaio" col promoveatur ut amoveatur...

      Ne approfitto pure per ricordare che qui preferiamo non pubblicare commenti che contengono indirizzi email (tanto più se commenti anonimi, che potrebbe scrivere chiunque), e per ricordare - a coloro che volessero contattare l'arcidiocesi di Madrid riguardo alla falsa santa Carmen - che le testimonianze migliori da inviare all'arcidiocesi sono quelle del tipo: "in data X, presso luogo Y, ho sentito Carmen dire/fare Z, ne ho la certezza perché A,B,C; firmato: Nome Cognome e contatti". Una testimonianza del genere non può venir ignorata (non possono certo derubricarla a "qualche anonimo blogger scrisse che"), e di cose gravi la megera ne ha fatte e dette proprio tante: non basta dire "ilsignore-ilsignore, benedettatùfraledò" per azzerare magicamente la portata dei propri madornali errori.

      Molto utile se "Z" riguarda il disprezzo di giaculatorie, devozione ai santi, novene, ubbidienza al Papa e ai vescovi, ecc., specialmente se si riesce a far notare che i postulatori neocatecumenali della causa sono gli stessi che prendevano estremamente sul serio Carmen e Kiko quando disprezzavano quelle cose e calpestavano crudelmente chi cercava di viverle. Prima ti apostrofavano "religioso naturale" perché eri devoto di padre Pio, e ora all'improvviso -contrordine, fratelli!- ti comandano di fare "novene" alla (falsa) "santa" che te le aveva sempre denigrate?

      Ricordiamo poi che 50 anni fa, nel 1974, il Cammino era una realtà del tutto irrilevante nella Chiesa, visto che il numero dei suoi adepti era di poche decine. Pertanto se un massone come Bugnini nel '74 dedicava loro una "Nota laudatoria", si può facilmente dedurre che il Cammino fosse già gradito alle massonerie e ai nemici giurati della liturgia tradizionale (che appena cinque anni prima i modernisti e i nemici giurati della Tradizione cattolica avevano malamente tentato di spedire in soffitta).

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    2. megèra s. f. – 1. Propriam., nome (Megera, lat. Megaera, gr. Μέγαιρα) di una delle tre Furie o Erinni della mitologia classica (v. furia, n. 3 a). 2. Per antonomasia, donna di carattere aspro, litigioso e violento, per lo più brutta e vecchia, o fisicamente malmessa: quella m. di portinaia non ci ha lasciati entrare; che m. di moglie si ritrova quel poveretto!; e come epiteto offensivo: brutta m.!, vecchia megera!

      Carmen Hernandez Barrera : donna di carattere aspro ☑️ litigioso ☑️ violento ☑️ per lo più brutta e vecchia ☑️ fisicamente malmessa ☑️

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  11. Ai caporionikikocatekikki frega un cavolo seè tieni o meno lo spirito santo , a loro interesse il money e pure cash . O:T

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    1. Per evitare di farsi intortare dalla propaganda kikiana, ricordiamo alcuni punti:

      1) non appena è morta la Carmen Hernandez, il tam-tam nelle comunità kikolatriche era "santasubito-santasubito". I kikos hanno una fretta del diavolo di assegnarle il titolo nobiliare perché sono convinti che a qualificarla "santa" metterebbero finalmente a tacere chi l'ha conosciuta, l'ha udita insegnare eresie, ne ha visto l'arroganza, la vita di lussi, la superbia;

      2) nonostante la Carmen nutrisse un profondo disprezzo per le pratiche di pietà cattoliche, il tam-tam nelle comunità kikolatriche era anche di "Carmen-orapronobis". Hanno una colossale ipocrisia oltre che la memoria cortissima;

      3) Carmen non è santa: ha insegnato (insieme a Kiko) ambiguità e vere e proprie eresie, ha comandato (insieme a Kiko) che si celebrasse una liturgia zeppa di strafalcioni (in grande disubbidienza alla Chiesa e alle «decisioni del Santo Padre» e allo stesso Statuto del Cammino), ha disprezzato sommamente il sacerdozio cattolico (e ha calpestato continuamente anche la dignità dei cosiddetti "presbìteri" del Cammino), eccetera; chi la spaccia per "santa", o non conosce per niente il Cammino e i suoi iniziatori, oppure è in malafede e sta mentendo;

      4) l'unica "eredità" che Carmen ha lasciato è il Cammino (pessima eredità!); Carmen non aveva una vita spirituale (infatti gliel'hanno dovuta fabbricare dopo la morte - in modo che non potesse smentirli -, "reinterpretando" in modo estremamente fantasioso poche righe scritte in momenti di nichilistica depressione); Carmen non è mai stata "di esempio" ma solo di pessimo esempio;

      5) il rapporto di Carmen con la Chiesa non è mai stato quello filiale e di ubbidienza, ma è sempre stato quello di ribellione, arroganza, tracotanza («siamo andati a vescovi!»... «le regalini per le cardenali!»...).

      Gli asini neocatecumenali hanno ricevuto l'ordine di scuderia di ragliare il più forte possibile riguardo alla fantasiosa "canonizzazione" della perfida spagnola, convinti che a furia di ragliare riusciranno ad ingannare oltre che gli uomini, anche Dio.

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    2. Mi avete fatto ricordare di quel giovanotto che andò tutto disperato e scrupoloso a chiedere al suo direttore spirituale "ho ancora la fede?" Il sacerdote gli chiese: "ma tu, quando entri in cappella che non c'è nessuno, sei lì da solo, ti inginocchi davanti al Tabernacolo?" "Sì" "E allora la fede ce l'hai".

      Quel sacerdote spiegava che la fede è un "riconoscere una Presenza". Nostro Signore è veramente presente nel Tabernacolo: se non riconosci quella Presenza, non hai fede, perché in tal caso per te il Signore non è davvero presente, è come se fosse solo un concetto astratto, solo qualcosa di fumoso e dai contorni imprecisi, qualcosa che è "un po' dappertutto" ma che non lo è "abbastanza" nel Santissimo... Certo, il Signore è presente con la sua opera anche nel creato, è presente "ovunque" (poiché è Dio), eccetera, ma se non lo riconosci nel Santissimo Sacramento allora sei praticamente un protestante, un testimone di Geova, un eretico qualsiasi.

      L'episodio di cui sopra mi ha ricordato un certo seminarista neocatecumenale (poi divenuto un presbikiko nonostante le gravi lacune teologiche ed altri aspetti "poco sacerdotali") che, convinto che nessuno lo vedesse, entrò e uscì dalla cappella diverse volte senza degnare mai di uno sguardo il Tabernacolo, peggio che se stesse entrando e uscendo dal capanno degli attrezzi in campagna, quasi come se volesse testimoniare che i neocatecumenali non credono nella presenza reale di Nostro Signore nel Santissimo Sacramento. (Fu lo stesso che poi disse che faceva "l'inchino profondo" - profondità peraltro piuttosto aleatoria -, per giustificare il fatto che anche in presenza di gente si guardava bene dal genuflettersi).

      Infatti il Cammino è «una setta protestante-ebraica, che di cattolico ha solo la decorazione». Il Cammino «è un cavallo di Troia nella Chiesa», perché dietro la facciata di "riscoperta del battesimo", di "itinerario di iniziazione" e tutto il resto, coopta parrocchiani sprovveduti e li conduce all'eresia e all'idolatria del triplice vitello d'oro di categoria superiore Kiko-Carmen-Cammino (clicca, neocatekiko pigrone!).

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    3. Vedete, è facile dire "il Signore salva!", è facile cantare le lodi del Signore, è facile proclamarsi fedeli al Vangelo... è tutto tremendamente facile quando non riconosci Nostro Signore presente nel Santissimo Sacramento. C'era un romanzo minore di Bernanos (L'impostura, originariamente pubblicato nel 1927) il cui protagonista era un prete che nel momento in cui perde la fede comincia a celebrare in maniera più elegante e raffinata. Quando aveva fede viveva la liturgia con un'inquietudine, perché ogni volta che consacrava quel pane e quel vino capiva di essere per davvero davanti a Gesù; nel perdere la fede, istintivamente trasforma la celebrazione in uno spettacolino, trasforma la Messa (culto a Dio) in una messinscena (recita, spettacolino, teatrino, zecchinodoro), e quindi "riesce" a celebrarla in maniera appariscente, scenografica, "sentita".

      Anche quel romanzo mi ricorda il Cammino Neocatecumenale con le sue farraginose e teatrali "celebrazioni" parolaie, dove il chiasso e l'ambiente denotano che l'assemblea celebra sé stessa (pur menzionando mille volte il nome del Signore), dove il fiume di parole annacqua e seppellisce la Parola, dove l'unico silenzio è quello dopo che tutti sono andati via. E dove il tabernacolo è solo un armadietto designed by Kiko in cui la Bibbia è stata messa alla pari con il Sacramento; come se Nostro Signore avesse detto "prendete, leggete, ballate, fate caciara, parlate, festeggiate, mangiate ingozzandovi". E dove persino i pretuncoli neokikolatri non badano a briciole né a gocce.

      Ricordo un articolo (che non riesco più a rintracciare) in cui si raccontava di come un sacerdote di poca fede avesse pigramente incaricato alcune parrocchiane di pulire e sistemare le suppellettili sacre dopo le celebrazioni. Le donne, che pure non avevano chissà che fede, a poco a poco si resero conto che quei sacri panni e piattino e calice avevano ospitato per qualche minuto il Sacramento, e che perciò non potevano meritare il frettoloso trattamento "lavatrice e lavastoviglie" come i panni e le stoviglie che si usano tutti i giorni. E così, cominciarono a trattarli con maggior rispetto, con devozione, anche pregando. Quelle pie donne, senza alcun baccellierato in teologia e senza nessuna laurea honoris causa, avevano letteralmente "scoperto" il senso della liturgia, della differenza fra "cerimonialismo" umano e "culto" a Dio, finendo per stupire quello stesso sacerdote (e probabilmente riaccendergli il fuoco della fede).

      Per questo troviamo tanto grave quanto significativo il disprezzo neocatecumenale per il Santissimo Sacramento - trattato alla stregua di un "sacro snack che serve solo a simboleggiare l'unità della piccola comunità" -, la loro abitudine a "desacralizzare" (e dissacrare) tutto ciò che è tradizione cattolica, per mettere al centro sempre e solo le deiezioni di Kiko, con quel loro borghesissimo clericalissimo atteggiamento di "ma noi Facciamo l'Eucarestia, che porta i fratelli dalla Tristezza all'Allegria".

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    4. Carmen la falsa santa, nell'Orientamento alle Equipes di catechisti del Cammino Neocatecumenale: "Il pane e il vino non sono fatti per essere esposti, perché vanno a male. Il pane e il vino sono fatti per essere mangiati e bevuti. Io dico sempre ai sacramentini che hanno costruito un tabernacolo immenso: se Gesù Cristo avesse voluto l’Eucaristia per stare lì, si sarebbe fatto presente in una pietra che non va a male. Il pane è per il banchetto, per condurci alla Pasqua. La presenza reale è sempre un mezzo per condurci ad un fine, che è la Pasqua. Non è assoluto. Gesù Cristo è presente in funzione del mistero Pasquale."

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  12. Riguardo al tema in articolo, sollecito i fratelli neocatecumenali a DONARE su buonacausa.org, perché questo NUOVO MEGA SEMINARIO in Tanzania pare stenti a decollare.

    Ci vogliono € 2.015.000!!!
    Questo il costo dei mega seminari kikiani costruiti ex novo!!!

    https://buonacausa.org/cause/costruzione-nuovo-seminario

    Forza, nel 2016 il vescovo concesse il terreno e le ultime notizie risalgono al 2021: ancora si era allo spianamento del terreno...
    Poi non hanno detto più nulla per più di due anni.
    Anche le notizie di presbiterati e admissio varie si fermano al luglio 2022.

    https://www.srmtanzania.org/it/construccion

    Nel 2018, presumibilmente il rettore, indisse una raccolta fondi di 15.000 € su buonacausa.org.
    Siamo nel 2024 e ne hanno raccolti solo 9.000!!

    Dico "presumibilmente il rettore" perché adesso sul sito del seminario figura come rettore uno ordinato nello stesso RM, ma con un nome diverso rispetto a quello posto sotto "presbiteri ordinati" nel RM.
    Refuso... o...?

    Su, neocatecumenali avaroni, donate, mancano ancora 6.000 €!
    E mancano solo 3 mesi a fine raccolta (ma penso li rinnovino, perché mancano 3 mesi anche a quello di Armagh, in Irlanda).

    Non si sa ancora dove prendano i restanti 2.006.000 €, ma qualche "santo" sarà...

    2 mattoni costano 100 €, 5 mattoni € 250 e così via, fino ad € 1.000 per 20 mattoni...

    Ma siete forse avari?
    Per arrivare ad oltre 2 milioni di € bisogna sborsareeeee...

    Molto più facile comprare casa al Pbro...

    Marco

    Ps. Poi vedremo la stessa cosa per quello di Armagh.

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    1. Ancora con questo Pbro? Si può sapere chi è una volta per tutte? O è un mistero come l'eunuco di Kiko ??????????????

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    2. Una caratteristica asinina di chi raglia come nel commento delle 11:34, è il fintotontismo neocatecumenale, talmente eclatante da diventare automaticamente incapacità totale di leggere i commenti pubblicati, unita alla tracotante foga di esigere spiegazioni in ogni singola pagina del blog. I kikolatri vogliono letteralmente che in ogni momento, alla fine di ogni spazio commenti, vengano spiegate daccapo tutte le discussioni precedenti sul blog, da diciotto anni fa fino a un minuto fa.

      p.s.: abbiamo parlato dell'autoproclamato "Pbro" parecchie volte in queste ultime settimane, praticamente in ogni pagina blog.

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    3. Grazie per gli asini raglianti

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  13. Seminario di ARMAGH, Irlanda.

    Fondato nel 2012 (insieme ad altri 9 RM in altre nazioni).
    Hanno iniziato con 7 seminaristi. Nel 2021: 9 seminaristi. Nel 2014, invece, erano 15.
    Solo 4 ordinazioni in 9 anni (2014-2023).
    Posa della prima pietra 2022.

    In questo caso, però, il vescovo ha acquistato una casa per loro, quindi va solo ampliata e rinnovata.

    Raccolta fondi su:
    - idonate.ie, aperta fino al 2025. Raccolte 1.995 €.

    - buonacausa.org hanno chiesto € 90.000. Per ora hanno avuto solo 435 €.

    - gofundme.com nel giugno 2021 hanno chiesto 500.000 € (che sarebbe il costo totale indicativo) e per ora hanno avuto 11.546 €.

    Donate avaroni neocatecumenali, mancano ancora diversi soldi!!!
    I nove seminaristi neocatecumenali hanno bisogno di spazio!

    Quelli del RM di NEWARK (32 seminaristi!!), nel 2022 hanno chiesto 100.000 $ per il pellegrinaggio in Terra Santa, ed hanno ottenuto solo 11.389 $.
    Costo medio per seminarista 3.200 $.
    Mi sa che molti non ci sono andati... o no? Pare che siano andati, ma con quali soldi?

    Nel 2023, ancora un'altra raccolta. Stavolta per 120.000 $. Obiettivo GMG in Portogallo.
    Raccolti 1.995 $.
    Saranno andati anche stavolta?

    Quelli di BOSTON (22 seminaristi), nel 2020, per costruire la cappella hanno chiesto 500.000 $. Ne hanno ottenuti 10.683 $.
    Sono ancora senza cappella?

    Potete verificare tutto a questo link:

    https://www.gofundme.com/s?q=redemptoris+mater

    Domandina facile: ma se ottengono solo una minimissima parte rispetto a quello che chiedono, poi costruiscono, rinnovano e vanno ai pellegrinaggi?
    Se sì, come fanno?

    Marco

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  14. Ti sei fatto un tesoro nel cielo ? Hai venduto TUTTI i beni ? La decima la versi & la richiedi ? NO ! allora sei un superbo avaro ecc ecc ecc ......

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    1. Questa del "tesoro in cielo", fatto coi soldi, mi fa venire in mente il "Campo dei miracoli" di Pinocchio.

      Pinocchio incontra il Gatto e la Volpe che lo convincono a "seminare" le sue monete d'oro nel "Campo dei MIRACOLI", un campo BENEDETTO, di modo che poi possa crescere un albero che FRUTTIFICA zecchini d'oro.
      Un tesoro ottenuto con i soldi.
      Menomale viene salvato dalla Fata!

      Il Gatto era "CIECO" e la Volpe era zoppa. Il cieco si faceva condurre dalla Volpe.
      Ma fingevano.
      Convinsero Pinocchio a NON andare a STUDIARE, perché lo studio fa diventare ciechi e zoppi.
      Un Merlo Bianco tentò di avvisare Pinocchio: "Non dar retta ai consigli dei cattivi compagni: se no, te ne pentirai!".
      Ma il Gatto cieco ZITTÌ il Merlo mangiandoselo in un sol boccone.
      Pinocchio rimproverò il Gatto per aver trattato così male il Merlo, ma questo rispose: "Ho fatto per dargli una lezione, così impara a non metter bocca nei discorsi degli altri!".
      Poi il Gatto e la Volpe proposero a Pinocchio di "investire" i suoi soldi dicendogli: "La maniera è facilissima. Invece di tornartene a casa tua, dovresti VENIR CON NOI".
      Quando Pinocchio seppe che poteva quintuplicare il suo avere, generosamente ne offrì una parte al Gatto e la Volpe, per riconoscenza.
      Ma la Volpe rifiutò: "Dio te ne liberi... non lavoriamo per il vile interesse: noi lavoriamo unicamente per ARRICCHIRE GLI ALTRI".
      "Che BRAVE PERSONE" pensò dentro di sé Pinocchio.
      E fu così che venne ingannato.

      Uno scrittore cattolico, Domenico Vescia, così commenta:
      "Per smascherare il pericolo subdolo occorre la virtù della TEMPERANZA che, come recita il Catechismo della Chiesa Cattolica, "modera l'attrattiva dei piaceri e rende capaci di EQUILIBRIO NELL' USO DEI BENI"

      Vedo qualche analogia con quei due che hanno convinto molti a "farsi un tesoro in cielo" con i soldi.
      Marco

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    2. in sostanza Kiko è il gatto e Carmen è la volpe. Pinocchio è il camminante tonto che si fa abbindolare dai due...................

      Elimina
  15. A proposito di
    "attenti alle bidonate neocatecumenali della "comunione dei beni"!",
    mi sorge una curiosità:
    Nei matrimoni del Cammino, chi stabilisce
    il Regime Patrimoniale da scegliere, gli
    sposi od I catechisti?
    Nel secondo caso, il matrimonio sarebbe
    nullo in quanto "viziato".
    Ruben.
    ---

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