mercoledì 2 gennaio 2008

Chiarezza della Chiesa con i sacerdoti NC

Scrive Leo:
Vorrei evidenziare ai lettori il chiaro intervento di Baronio su Papanews.it a proposito della disobbedienza al papa di Korazym professata nell'editoriale "non serviam" del 27 dicembre, già stigmatizzata dagli animatori del blog.
Nel rilevare la sinergia tra le analisi fatte su questo blog e le osservazioni critiche di Baronio, non si può che essere d'accordo con quanto si scrive a proposito dell'esistenza di una vera e propria cordata anti-papa di cui fanno parte cardinali, vescovi e preti dello schieramento cosiddetto progressista.
Costoro sono evidentemente dimentichi sia del giuramento al Pastore supremo della Chiesa, sia del motto di Sant'Ignazio "perinde ac cadaver" che non dovrebbe valere solo per i gesuiti ma per tutti i ministri della Chiesa.
Una cosa non si spiega: perchè i disobbedienti al Papa non temono di esternare la loro impudenza in ogni circostanza (sulla rete, in televisione, sui giornali e riviste) mentre i fedeli al Papa se ne stanno in silenzio?
A parte le sortite di cardinali come Mons. Ranjith e Arinze, non si vede una schiera altrettanto numerosa ed esplicita nel difendere la ragioni del Papa e del suo pontificato.
Vi è forse il timore di mostrare una Chiesa spaccata e divisa? Oppure un calcolo personale di alcuni per non esporsi, nel braccio di ferro tra opposti schieramenti?
Perchè, i loro antagonosti si pongono forse il problema allorquando esplicitano senza alcuna vergogna e pudore le loro critiche velate o meno alle iniziative del Papa?
Non so cosa accade negli appartati uffici vaticani, ma chi si sente dalla parte del Papa deve dimostrarlo anche pubblicamente e con limpide prese di posizione e non solo nel riserbo delle discussioni tra porporati, di cui il popolo dei fedeli non sa niente.
In questa vicenda il silenzio non è d'oro ma di piombo perchè fa il gioco degli avversari interni ed esterni di Benedetto XVI, i quali disseminano sul suo percorso sassi, paletti e spine.
Come fedeli, abbiamo la necessità di sapere chi sta con il Vicario di Cristo nella Chiesa cattolica, poichè la Verità è di Dio e il mascheramento di Satana.

Aggiunge A.NC:
Ma ho anche bisogno che ci siano pronunciamenti chiari da parte della Chiesa Cattolica, soprattutto riguardo a quella parte del clero che celebra nel Cn.
Le chiacchiere stanno a zero: alcuni tra i sacerdoti, vescovi, cardinali appoggiano e celebrano nel Cn.
Kiko è un laico, Carmen pure, Padre Pezzi no ma sembra comunque avere un ruolo marginale.
E' la confusione!!!! Serve chiarezza ed è tempo che si faccia. Non ha più senso parlare di piccoli nel Cn; è tempo che ci sia una pronuncia chiara ma diretta al clero e non alla triade. La confusione non deve essere alimentata, come invece avviene adesso.

Le considerazioni qui riportate pongono un interrogativo non più differibile: un conto - anche se conta in ogni caso visti i suoi effetti - è la disobbedienza di laici come Kiko Arguello e Carmen Hernandez, un conto è la disobbedienza di sacerdoti...

203 commenti:

  1. kirikiki'

    si seby quello lo sapevo ma sta volta da quello che ho saputo io sta volta e' stato specificamente chiesto da kiko! E questa volta avrebbe piu' peso vista la scadenza dei tempi previsti dalla lettera di Arinze

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  2. kirikiki'
    ciao julius buon anno

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  3. Sarebbe bene far capire al neocatecumenale folle che si aggira bambinescamente su queste pagine che coloro i quali(tanti) gestiscono e curano questo blog non hanno nulla da nascondere e da temere:il servizio è reso solo alla verità!
    Che poi per i neocatecumenali questa verità sia scottante o non coincidente con la loro verità è tutt'altro discorso.

    Peraltro nessuno impedisce al neocatecumenale folle di curarsi un proprio blog,come ha tentato di fare,restando impigliato nei suoi stessi escrementi.

    Un fatto è certo: Sono passati oltre sei mesi dalla scadenza degli statuti e quasi due mesi dal tempo concesso dal cardinale Arinze e Kiko tutto ha fatto(plateali show di ogni genere,minacce insinuanti,promesse) meno che la cosa più semplice che a parer mio avrebbe dovuto fare: una pubblica dichiarazione di obbedienza alla Chiesa,in tutto e per tutto.

    Questa sfida cosi eclatante verso la Chuiesa qualifica, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di quale pasta siano fatti gli iniziatori del Cammino e qual è il loro vero obiettivo a medio e lungo termine: disgregare la Chiesa di Cristo dall'interno e soppiantarla con la loro idea di Chiesa,assolutamen te diversa dal Credo Cattolico,Apostol.ico e Romano.

    I catechisti più illuminati e meno coinvolti sul piano materiale e degli interessi dovrebbero incominciare a presentare questa realtà ai "piccoli" delle comunità neocatecumenali per non mandarli spiritualmente allo sbaraglio: ormai nessuno di loro crede più a,lla barzelletta che Kiko sta ripetendo da almeno sette mesi e cioè che l'approvazione dello Statuto è imminente!

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