martedì 20 luglio 2010

Qual è il fondamento logico teologico giuridico del Rito neocatecumenale?

L'ostinazione con cui nel Cammino neocatecumenale si continua a praticare ed a difendere strenuamente il "Rito", che presenta contaminazioni sincretistiche introdotte dall'iniziatore, rende ineludibili alcune precisazioni. Da rilevare che le innovazioni, anzi i veri e propri abusi liturgici introdotti, sono opera di un laico, peraltro né teologo né liturgo. Egli si arroga la prerogativa di parlare in nome di Dio, che trasferisce ai suoi catechisti, 'formati' esclusivamente dalle sue catechesi e dalle sue prassi iniziatiche. Essi risultano poi formalmente 'mandati' a catechizzare nelle diocesi da vescovi ignari o ammaliati o conniventi.

Prima di riproporre di seguito il testo commentato della Lettera del Culto Divino del 1 dicembre 2005, che quasi certamente molti 'camminanti' non conoscono o ne hanno sentito parlare in termini di 'concessioni' e non di 'prescrizioni', inseriamo una breve premessa alla luce dei fatti successivi all'approvazione dello Statuto e qualche osservazione su alcune anomalie logiche e giuridiche di questo documento. Inoltre, la Lettera, nonostante le contorsioni mentali dei legulei del Cammino NC, tendenti a delegittimarla e che certamente riemergeranno, resta perfettamente valida su tutte le prescrizioni che non riguardano le 'formalità' di assunzione della comunione, essendo tra l'altro citata, sia pure in nota, nello Statuto. Pertanto, dopo aver esaminato le due anomalie più evidenti dello stesso, riprendiamo l'esame della lettera e le sue implicazioni.

Le due anomalie più macroscopiche dello Statuto riguardano
  1. il riferimento all'art. 2 ... il Cammino Neocatecumenale si attua nelle diocesi:
    1°. sotto la giurisdizione, la direzione del Vescovo diocesano e con l’assistenza, la guida dell’Équipe Responsabile internazionale del Cammino, o dell’Équipe responsabile delegata, di cui all’art. 3, 7º; [si parla della direzione del Vescovo, ma ci piacerebbe conoscere quanti vescovi hanno letto le catechesi 'segrete' e conoscono le prassi che violano l'intimità della persona degli scutini. Di fatto quella che entra in campo è la “guida dell'Equipe responsabile internazionale del cammino”, cioè il suo vertice, che garantisce la ferrea disciplina e la rigida struttura e prassi imposte dagli iniziatori, compreso il 'segreto' di sospetta matrice gnostica, dell'interno lunghissimo percorso iniziatico a tappe. Ciò avviene attraverso catechisti-ripetitori acritici degli insegnamenti kicarmeniani, totipotenti sulla vita e sulla psiche delle persone della loro comunità, compresi i presbiteri, assoggettati ad essi con l'obbligo di percorrere lo stesso iter di formazione di ogni camminante ]
    2º. secondo «le linee proposte dagli iniziatori», contenute nel presente Statuto e negli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti. [Testi rimasti invariati dal oltre 40 anni, con alcune modifiche solo di facciata e mai approvati dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, quindi mai resi pubblici. Di conseguenza lo Statuto fa riferimento e si basa su testi mai approvati! Inoltre non esiste alcuna Associazione laicale che nella Chiesa usi un catechismo proprio... ma che senso ha, che esista un catechismo proprio?]

  2. Art. 13 [Eucaristia] § 2. I neocatecumeni celebrano l’Eucaristia domenicale nella piccola comunità, dopo i primi vespri della Domenica. Tale celebrazione ha luogo secondo le disposizioni del Vescovo diocesano. Le celebrazioni dell’Eucaristia delle comunità neocatecumenali al sabato sera fanno parte della pastorale liturgica domenicale della parrocchia e sono aperte anche ad altri fedeli. [ Notare che il Papa, attraverso il Culto Divino, prescriveva l'inverso: i neocatecumenali erano tenuti a partecipare saltuariamente anche alle altre celebrazioni parrocchiali. Quanto all'essere le comunità aperte agli altri fedeli, resta solo sulla carta, perché la messa comunitaria, finalizzata alla cementazione della comunità, attraverso le risonanze, l'"esultazione dell'Assemblea" e l'esaltazione emotiva indotta dai canti e dalla danza finale, ammette solo chi aderisce al cammino ed entra quindi nella comunità]
    § 3. Nella celebrazione dell’Eucaristia nelle piccole comunità si seguono i libri liturgici approvati del Rito Romano, fatta eccezione per le concessioni esplicite della Santa Sede. Per quanto concerne la distribuzione della Santa Comunione sotto le due specie, i neocatecumeni la ricevono in piedi, restando al proprio posto. [estenuanti trattative hanno ottenuto solo questa minima variazione formale, che non rende neppure ragione della diversa teologia che sottende il rito, peraltro modificando - senza averne titolo - una prescrizione già data in base alla propria competenza dalla Congregazione del Culto Divino - peraltro citata alla nota 49 di questo comma- ma di essa resta solo questo fantasmatico accenno e nulla più. A riprova di ciò, Kiko poteva esclamare: "ora è il Papa a dover combattere con Arinze!", nella conferenza stampa della presentazione degli statuti 2008. Vi invito a leggere i nostri commenti sull'intera intervista di cui al link... Di conseguenza la "norma" risulta di fatto vanificata dall'approvazione dello statuto nei termini di cui all'articolo citato, frutto di snervanti e annose trattative e evidente compromesso, come se la Verità possa essere oggetto di trattative e frutto di compromessi!]
    § 4. La celebrazione dell’Eucaristia nella piccola comunità è preparata sotto la guida del Presbitero, da un gruppo della comunità neocatecumenale, a turno, che prepara brevi monizioni alle letture, sceglie i canti, provvede il pane, il vino, i fiori, e cura il decoro e la dignità dei segni liturgici. [N.B. Si parla di 'monizioni' e non delle 'risonanze' e abbiamo visto che c'è differenza e cosa comporta anche riguardo al rispetto dalla 'forma' Liturgica [vedi], che è sacra e tale dovrebbe essere considerata da chiunque voglia dirsi cattolico. Ma vedremo meglio a proposito delle "Testimonianze"]
TESTO DELLA LETTERA DEL CULTO DIVINO E COMMENTI
(Il testo della lettera è evidenziato dai caratteri in blu e vi sono inseriti i nostri commenti)

A seguito dei dialoghi intercorsi con questa Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti circa la celebrazione della Santissima Eucaristia nelle comunità del Cammino Neocatecumenale, in linea con gli orientamenti emersi nell’incontro con Voi dell’11 novembre c.a., sono a comunicarVi le decisioni del Santo Padre.

Nella celebrazione della Santa Messa, il Cammino Neocatecumenale accetterà e seguirà i libri liturgici approvati dalla Chiesa, senza omettere né aggiungere nulla.

Ecco la prima decisione del Santo Padre: il Cammino non può modificare la Messa “omettendo” o “aggiungendo”.

Il Papa ha deciso che il Cammino accetterà e seguirà i libri liturgici approvati. Perché mai c'è bisogno di specificarlo ufficialmente? Perché mai il Papa scomoda i massimi responsabili del Cammino? Se il Cammino già accettasse e seguisse, senza omettere né aggiungere, non ci sarebbe alcuna necessità di chiederlo.

A meno di ipotizzare che il Papa sia completamente disinformato sulle liturgie del Cammino, la logica più elementare suggerisce che in molte (possibilmente tutte) le comunità del Cammino si celebri una Messa che “omette” alcune cose, ne “aggiunge” altre, con la motivazione che “non accetta” e “non segue” i libri liturgici approvati dalla Chiesa.

Questa decisione del Santo Padre è una conferma indiretta delle critiche che sono state rivolte ai neocatecumenali per le loro liturgie.

Il neocatecumenale che legge questa pagina, provi a chiedersi se le liturgie della sua comunità abbiano mai seguito i libri liturgici approvati, e – nel frequente caso di risposta negativa – provi a domandarsi se dalla pubblicazione della lettera ad oggi la sua comunità si sia adeguata alle decisioni del Papa.

Inoltre, circa alcuni elementi si sottolineano le indicazioni e precisazioni che seguono:
La lettera potrebbe già essere conclusa, ma vengono fatte di proposito alcune sottolineature.

1. La Domenica è il “Dies Domini”, come ha voluto illustrare il Servo di Dio, il Papa Giovanni Paolo II, nella Lettera Apostolica sul Giorno del Signore. Perciò il Cammino Neocatecumenale deve entrare in dialogo con il Vescovo diocesano affinché traspaia anche nel contesto delle celebrazioni liturgiche la testimonianza dell’inserimento nella parrocchia delle comunità del Cammino Neocatecumenale. Almeno una domenica al mese le comunità del Cammino Neocatecumenale devono perciò partecipare alla Santa Messa della comunità parrocchiale.

Almeno una domenica al mese? Dunque vuol dire che chi entra nel Cammino trascura completamente la Messa che non sia celebrata dal Cammino? Chi ha accusato il Cammino di ergersi a una sorta di “chiesa parallela” trova in questa lettera una conferma indiretta.

Il Cammino deve entrare in dialogo con il Vescovo diocesano poiché, se la lettera ha da rimarcarlo, vuol dire che nelle liturgie del Cammino finora traspare che le comunità “inserite” in parrocchia lo siano solo... geograficamente.

Qui il neocatecumenale ha un bel po' di domande da porsi. Nei suoi panni mi chiederei: «ma la mia comunità, ci va a Messa in parrocchia o no? almeno una volta al mese?» (c'è da supporre che le festività solenni non possano valere da “bonus” per aggirare la norma, altrimenti ad aprile c'era Pasqua, a dicembre c'erano Natale e l'Immacolata, ad agosto c'era l'Assunzione, ecc.ecc., e quindi ad aprile “no, abbiamo già dato”, ad agosto “no, abbiamo già dato”, a dicembre “no, abbiamo già dato, e dato pure per gennaio”, ecc.ecc.) Naturalmente, quell'almeno è un valore minimo consentito, non il valore medio auspicato.

2. Circa le eventuali monizioni previe alle letture, devono essere brevi. Occorre inoltre attenersi a quanto disposto dall’“Institutio Generalis Missalis Romani” (nn. 105 e 128) e ai Praenotanda dell’”Ordo Lectionum Missae” (nn. 15, 19, 38, 42).

Le eventuali monizioni: dunque non possono avere carattere di sistematicità. “Eventuale” significa che non ci deve essere sempre, e neppure molto spesso (altrimenti sarebbe stato usato un aggettivo diverso: “le frequenti monizioni” è ben diverso da “le eventuali monizioni”).

Leggiamoci le indicazioni dei Praenotanda citati:
«15. Nella liturgia della Parola si possono premettere alle letture, e specialmente alla prima di esse, delle brevi e opportune monizioni. Si deve porre attenzione al genere letterario di queste monizioni: devono essere semplici, fedeli al testo, brevi, ben preparate e variamente intonate al testo a cui devono servire come introduzione».
«19. (...) Potranno recare un certo aiuto brevi monizioni che illustrino la scelta del salmo e del ritornello e la loro concordanza tematica con le letture».
«38. Colui che presiede la Liturgia della Parola... riserva di norma a se stesso sia alcune monizioni, per ravvivare l'attenzione dei fedeli, sia specialmente l'omelia, per favorire nei fedeli stessi una più feconda recezione della parola di Dio».
«42. Spetta a colui che presiede introdurre talvolta i fedeli alla liturgia della Parola con opportune monizioni prima che vengano proclamate le letture. (...) Il compito delle monizioni può essere però affidato anche ad altri, per esempio al diacono o al commentatore».

Si “possono”, capite? E devono essere brevi e opportune, e possono essere talvolta introdotte, e solo da persona qualificata...

Nei panni di un neocatecumenale, comincerei anzitutto a chiedermi se dal giorno in cui Kiko, Carmen e Pezzi hanno ricevuto la lettera, le monizioni siano diventate eventuali (cioè càpitino di quando in quando, e solo negli spazi e tempi previsti dall'Institutio e dai Praenotanda citati nella lettera) e se quelle eventuali siano diventate brevi.

Faccio un esempio: dato che le letture della Messa durano circa uno-due minuti ognuna, scommetterei che con tutta la buona volontà quel “brevi” non possa essere interpretato più largamente di una trentina-quarantina di secondi. Ciò è avvenuto o no? E se non è avvenuto – se cioè nel Cammino le “monizioni” siano sempre onnipresenti e lunghe – perché non è avvenuto

3. L’omelia, per la sua importanza e natura, è riservata al sacerdote o al diacono (cfr. C.I.C., can. 767 § 1).

Chi ha accusato il Cammino di stravolgere la liturgia eucaristica facendo “predicare i laici”, trova qui una conferma. Questa precisazione (fondata sul canone 767 del Diritto Canonico) può essere dovuta solo alla preoccupazione (evidentemente condivisa dal Papa) che nel Cammino viga in modo generalizzato l'abitudine di far predicare certi laici -magari attraverso monizioni di portata abnorme- riducendo o eliminando del tutto l'omelia del sacerdote celebrante.

Questo canone del Codice di Diritto Canonico infatti dice:
«Can. 767 - §1. Tra le forme di predicazione è eminente l'omelia, che è parte della stessa liturgia ed è riservata al sacerdote o al diacono; in essa lungo il corso dell'anno liturgico siano esposti dal testo sacro i misteri della fede e le norme della vita cristiana».

Quanto ad interventi occasionali di testimonianza da parte dei fedeli laici, valgono gli spazi e i modi indicati nell’Istruzione Interdicasteriale “Ecclesiae de Mysterio”, approvata “in forma specifica” dal Papa Giovanni Paolo II e pubblicata il 15 agosto 1997.

In tale documento, all’art. 3, §§ 2 e 3, si legge:
§ 2 - “È lecita la proposta di una breve didascalia per favorire la maggior comprensione della liturgia che viene celebrata e anche, eccezionalmente, qualche eventuale testimonianza sempre adeguata alle norme liturgiche e offerta in occasione di liturgie eucaristiche celebrate in particolari giornate (giornata del seminario o del malato, ecc.) se ritenuta oggettivamente conveniente, come illustrativa dell’omelia regolarmente pronunciata dal sacerdote celebrante. Queste didascalie e testimonianze non devono assumere caratteristiche tali da poter essere confuse con l’omelia”.
§3 - “La possibilità del ‘dialogo’ nell’omelia (cfr. Directorium de Missis cum Pueris, n. 48) può essere, talvolta, prudentemente usata dal ministro celebrante come mezzo espositivo, con il quale non si delega ad altri il dovere della predicazione”.

Gli interventi di testimonianza (le famose "risonanze") da parte dei laici devono dunque avvenire occasionalmente, anzi, eccezionalmente e comunque sempre adeguatamente alle norme liturgiche e offerti solo in particolari giornate e solo se ritenuti oggettivamente convenienti... ed in ogni caso non devono confondersi con l'omelia.

Ugualmente si raccomanda prudenza per le omelie “dialogate”, sempre precisando che possono capitare “talvolta”. In poche parole: le testimonianze sono la rara ed adeguata eccezione, non la regola!

Non c'è scampo: se c'è bisogno di ripetere tutte queste raccomandazioni e precisazioni, vuol dire che nel Cammino la funzione dell'omelia è stata almeno svilita fino a preoccupare seriamente il Papa e la Congregazione. C'è inoltre da notare che queste disposizioni risalgono almeno al 1997, cioè a cinque anni prima dell'approvazione degli Statuti e oltre otto anni prima la lettera di Arinze che stiamo commentando. Non sono perciò “concessioni” al Cammino, tanto meno “novità”.

Si tenga inoltre attentamente conto di quanto esposto nell’Istruzione “Redemptionis Sacramentum”, al n. 74.

Rileggiamoci attentamente il numero 74 della Redemptionis Sacramentum:
«Se vi fosse l’esigenza di fornire informazioni o testimonianze di vita cristiana ai fedeli radunati in Chiesa, è generalmente preferibile che ciò avvenga al di fuori della Messa. Tuttavia, per una grave causa, si possono offrire tali informazioni o testimonianze quando il Sacerdote abbia pronunciato la preghiera dopo la Comunione. Questo uso, tuttavia, non diventi consueto. Tali informazioni e testimonianze, inoltre, non abbiano un senso tale da poter essere confuse con l’omelia, né si può a causa loro totalmente sopprimere l’omelia stessa».

4. Sullo scambio della pace, si concede che il Cammino Neocatecumenale possa usufruire dell’indulto già concesso, fino ad ulteriore disposizione.

Questo è l'unico punto della lettera che non ha un carattere restrittivo. Però ci ricorda che il momento dello scambio della pace (anticipato nelle liturgie neocatecumenali all'offertorio) era un permesso già concesso da tempo (un indulto) e che comunque conserva il carattere di approvazione temporanea, visto che il Cammino ne potrà usufruire solo fino ad ulteriore disposizione.

5. Sul modo di ricevere la Santa Comunione, si dà al Cammino Neocatecumenale un tempo di transizione (non più di due anni) per passare dal modo invalso nelle sue comunità di ricevere la Santa Comunione (seduti, uso di una mensa addobbata posta al centro della chiesa invece dell’altare dedicato in presbiterio) al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione. Ciò significa che il Cammino Neocatecumenale deve camminare verso il modo previsto nei libri liturgici per la distribuzione del Corpo e del Sangue di Cristo.

Questo è un vero e proprio “ultimatum” dato al Cammino. Viene dato un “tempo di transizione” per passare dal modo invalso nel Cammino al modo normale di tutta la Chiesa. Viene ribadito ancora una volta che il Cammino deve camminare non a modo suo, ma verso il modo previsto dai libri liturgici.

Dunque il modo invalso nel Cammino non è normale: se ne deduce che andrebbe corretto subito. L'abuso contestato viene brevemente riassunto in “seduti” (la Messa è la ripetizione incruenta del sacrificio della Croce, non un “banchetto” conviviale; l'Ultima Cena non fu mica un'allegra mangiata tra amici con annessa chiacchieratina religiosa) ed in “uso di una mensa addobbata ecc. ecc.” (la tradizione liturgica della Chiesa ha un significato che non può essere ignorato ed insultato).

Il Pontefice aveva tenuto conto dello sforzo richiesto alle comunità del Cammino (il che non torna certo a loro onore) e aveva concesso generosamente un breve “tempo di transizione”, non più di due anni a partire da dicembre 2005. Pertanto il termine ultimo sarebbe stato dicembre 2007.

Domanda retorica: se il Papa vuole un cambiamento, per giunta sulla liturgia (àmbito serissimo) e per di più entro “non più di due anni”... si può forse interpretare questo tempo di transizione come una sorta di “bonus” da sfruttare fino all'ultimo? Oppure è “più cattolico” chi intende obbedire subito al Papa senza sfruttare la moratoria concessa?

Ci è più facile supporre che un cattolico – che si dichiara tale, e dichiara di seguire un itinerario di fede cattolica che lo porti ad essere ancora più tale – avesse subito accolto con gioia le indicazioni del Papa, così precise, specialmente per il fatto che esse sono restrittive (e perciò urgenti), specialmente per un ambito così importante (quale la liturgia), e le mettesse in pratica immediatamente dopo averle accolte con gioia (altrimenti che “accoglimento” è? «Ah, caro Papa, grazie delle indicazioni di ubbidienza; decideremo poi se, quando e come ubbidire»). E poi abbiamo visto com'è andata a finire: prescrizione vanificata dal PCL nell'approvare lo statuto che concede diversamente quanto alla comunione

6. Il Cammino Neocatecumenale deve utilizzare anche le altre Preghiere eucaristiche contenute nel messale, e non solo la Preghiera eucaristica II.

Anche quest'ultima precisazione va a correggere un eccesso dei neocatecumenali. Non a caso la "preghiera eucaristica II" è quella in cui risulta più diluito l'aspetto sacrificale della Messa

In breve, il Cammino Neocatecumenale, nella celebrazione della Santa Messa, segua i libri liturgici approvati, avendo tuttavia presente quanto esposto sopra ai numeri 1, 2, 3, 4, 5 e 6.

Ancora una volta la lettera torna a ribadire la necessità di seguire i libri liturgici (questa lettera comincia e finisce dicendo qualcosa come: “basta con le liturgie neocatecumenali, potete celebrare la Messa solo nello stesso modo di tutta la Chiesa”), avendo “tuttavia” presenti i sei punti esposti.

Osserviamo che quel “tuttavia” è formalmente riferibile al solo punto 4 (l'indulto temporaneo per lo scambio della pace), poiché tutti gli altri punti non fanno altro che confermare ed appoggiare quanto esposto nei libri liturgici.

Riconoscente al Signore per i frutti di bene elargiti alla Chiesa mediante le molteplici attività del Cammino Neocatecumenale, colgo l’occasione per porgere distinti saluti.
+ Francis Card. Arinze Prefetto Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum

Conclusione della lettera: la condanna degli errori dei Neocatecumenali non implica (ancora, per adesso) una condanna definitiva del Cammino.

Si sperava – con questo ennesimo atto di generosità e pazienza – che i Camminanti smettessero di andare avanti di testa loro e procedessero con la Chiesa anziché nonostante la Chiesa. Il ritorno alla normalità nel campo liturgico non poteva che dare i suoi frutti a suo tempo (sempre nel caso che a questa lettera si obbedisse di cuore).

Considerazioni conclusive:

La sola lettura di questa lettera e delle citazioni contenute porta necessariamente ad alcune conclusioni:
  1. la Messa dei neocatecumenali non è buona per la Chiesa cattolica; (chi è interessato può consultare la pagina relativa all'approfondimento dei perché teologici)
  2. per la Chiesa cattolica, la Messa è solo quella definita dai libri liturgici approvati; non sono ammesse “omissioni” o “aggiunte”;
  3. le più importanti critiche che il Cammino aveva ricevuto sulla liturgia preoccupano anche il Papa, che con tutta evidenza ha deciso di porre un freno;
  4. il fatto che una lettera del genere arrivi dopo tre anni e mezzo dall'approvazione del primo Statuto indica che nonostante quest'ultimo gli abusi del Cammino continuavano (e –purtroppo– continuano anche oggi dopo l'approvazione dello Statuto defintivo);
  5. alcune osservazioni valgono evidentemente anche per altri ambienti; qui ci siamo limitati a commentare la lettera al Cammino;
  6. lex orandi, lex credendi!

54 commenti:

  1. Perdonate l'OT ma queste parole di Alino sono importanti e che riporto dal piano di sotto:

    Psyco ha detto...
    Alino non scrive più in quanto è monitorato dal suo catechista

    sul blog dei chi sono, scrive:

    Continuerò a fare il CNC come ho sempre fatto, mi sta leggendo infatti il mio catechista che ci segue. perchè nel CNC ho ritrovato la gioia in Gesù Cristo e l'amore per la Chiesa.
    Un abbraccio e che Dio ti benedica.
    Alessio

    Vorrei solo chiarire una cosa:
    nonostante abbia deciso di non scrivere più sui blog, in quanto mi sono effettivamente esposto troppo dal punto di vista personale, confermo con chiarezza che voglio continuare il CNC. anzi ritengo che questa scelta rafforzi il mio camminare...


    ***************************

    è fondamentale fare due considerazioni:

    Alino-Alessio "si è esposto troppo personalmente" ergo fa una sorta di MARCIA INDIETRO PER TIMORE DI ESSERE RIPRESO...

    Caro Alino e cari NC un vostro fratello mi denunciò l'anno scorso ai miei superiori domenicani....riferendo al mio Provinciale una marea di balle e di contorte interpretazioni ai miei interventi...
    Si permise perfino di ritoccare la risposta del mio superiore con il quale ovviamente mi premunii immediatamente di contattare personalmente e, poichè certo male è permesso dal Signore per un bene maggiore...alla fine dovetti ringraziare in cuore questo NC perchè mi permise di conoscere più a fondo il mio superiore, di entrare in contatto con lui e di ricevere da lui la sua benedizione dopo aver chiarito la mia posizione e dopo aver provato con i vari link la mia innocenza alle accuse diffamatrici...

    Vedi caro Alessio e a voi cari NC
    san Domenico insieme all'Ordine fondò la prima vera ed autentica forma di DEMOCRAZIA... ^__^
    la quale non è soggetta alle voglie dei superiori o ai capricci di pochi, ma è il fondamento dell'USO STESSO DELLA RAGIONE...
    per questo dei Domenicani si dice che sono molto studiosi...non perchè ne sanno di più o perchè sono più bravi, ma piuttosto perchè USANO RAGIONARE... e in questo ragionare ognuno è libero di muoversi come meglio crede e naturalmente occorre essere coerenti con il Carisma dell'Ordine in obbedienza al Magistero di sempre...di ieri e di oggi...ma sempre ragionando, naturalmente anche INNAMORANDOSI DELLA SPOSA, LA CHIESA...

    Alino non si è premunito di dare un messaggio a noi nella COMUNIONE, o di rispondere alle domande da lui stesso sollevate, ma si è premunito di assicurare i suoi catechisti che lo leggono, che lui NON LA PENSERA' MAI COME NOI...NON LA PENSERA' MAI CON LA CHIESA, MA COME I SUOI CATECHISTI EGLI CONTINUERA' A SEGUIRE KIKO...

    E' una sorta di testamento rassicurante per evitare ritorsioni...
    E' davvero triste che delle persone possano sentirsi così talmente SCHIAVI da rinunciare alla LIBERTA' DELLA RAGIONE...

    Cari amici del CN il mio invito attenzione NON è affatto quello di USCIRE dal Cammino...al contrario, il mio invito è che vi sentiate, ovunque siate, LIBERI DI USARE LA VOSTRA RAGIONE...liberi di discutere con i vostri superiori per opporre alle loro catechesi il vero insegnamento della Santa Chiesa...che dimostrate ampiamente di NON conoscere!
    Le vostre citazioni al Magistero sono esclusivamente quelle che dove vi si appoggia, punto, ma tutto il resto è a voi disconosciuto, storpiato dall'imposizione dei catechisti che vi tolgono la libertà di ragionare...
    Non vi chiedo l'ammutinamento, ma di usare la vostra libertà...con la carità LA VERITA'...


    Auguri a tutti!
    Lunedì è Festa dei Genitori della Beata Vergine Maria, prendiamo il Rosario e preghiamo con la Chiesa!

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  2. I neocatecumenali sono soliti glissare sul fatto che Papa, oltre a lodare il cammino, nel discorso del 10 gennaio 2009 di cui di solito citano solo gli elogi, da due indicazioni precise:
    In quel discorso dopo le lodi c’è il riferimento chiaro e continuo alla necessità che il Cammino neocatecumenale rimanga fedele a Cristo e alla Chiesa, in un percorso di “docile adesione alla direttive dei Pastori”, secondo uno spirito di “piena disponibilità al servizio del Vescovo”. L’evangelizzazione va condotta in spirito di unità (Benedetto XVI parla di “condizione indispensabile”) e il Cammino deve sapersi inserire in modo organico nella pastorale diocesana: obiettivo evidentemente tuttora da raggiungere
    […]
    “Ringrazio il Rettore e i suoi collaboratori del Seminario Redemptoris Mater di Roma per l’opera educativa che essi svolgono. Il loro compito non è facile, ma molto importante per il futuro della Chiesa. Li incoraggio pertanto a proseguire in questa missione, adottando gli indirizzi formativi proposti tanto dalla Santa Sede quanto dalla Diocesi. L’obiettivo a cui occorre mirare da parte di tutti i formatori è quello di preparare presbiteri ben inseriti nel presbiterio diocesano e nella pastorale sia parrocchiale che diocesana“.

    Ma come conciliare queste centrate parole col fatto che lo statuto continua ad assegnare il ruolo dominante di guida ai laici, ai quali i sacerdoti sono assoggettati come chiunque altro, a dispetto del loro "triplice munus" discendi, regendi, sanctificandi?

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  3. Ecco come avvengono le VERE APPROVAZIONI NELLA CHIESA:

    http://it.gloria.tv/?media=88982

    tutto questo NON ci fu nel CN ma solo sotterfugi, occultamenti, imposizioni per 30 anni senza mai essere approvati!!!
    Kiko NON era satato ancora approvato e già distruggeva le Chiesa cancellando il Presbiterio e sfrattando Tabernacoli e Statue...imponendo esclusivamente le sue icone...

    Il Cammino Neocatecumenale si è sviluppato nell'ambiguità e nella menzogna, al Papa si faceva vedere una cosa, nella pratica si agiva nelle parrocchie come il Cuculo...

    Lodiamo Dio che il piano di Kiko di IMPORSI IN TUTTE LE PARROCCHIE QUALE UNICO CAMMINO E' FALLITO!!!!

    ci sono nuove realtà che stanno fiorendo e che la Chiesa sta approvando...

    ^__^

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  4. Ci chiedono preghiere per una famiglia CNC, con prole numerosa. Il figlio maggiore di 25 anni e già padre si è suicidato ieri.

    Oremus pro eis

    RispondiElimina
  5. Ma come conciliare queste centrate parole col fatto che lo statuto continua ad assegnare il ruolo dominante di guida ai laici, ai quali i sacerdoti sono assoggettati come chiunque altro, a dispetto del loro "triplice munus" discendi, regendi, sanctificandi?

    ******************************

    cara Mic...tale ruolo di "dominante guida ai laici" deve essere soggetto AGLI AGGIORNAMENTI DEL PONTEFICE ;-)
    e dice infatti il Papa:

    adottando gli indirizzi formativi proposti tanto dalla Santa Sede quanto dalla Diocesi. L’obiettivo a cui occorre mirare da parte di tutti i formatori è quello di preparare presbiteri ben inseriti nel presbiterio diocesano e nella pastorale sia parrocchiale che diocesana“.


    è lo Statuto che deve aggiornarsi a queste direttive, non il contrario...

    Cosa sono gli Statuti?
    Intanto si possono modificare!
    Lo Statuto è una LINEA GUIDA, ma non è IL CONTENUTO DELLA GUIDA...
    ;-)

    il CONTENUTO che ne determina la linea deve essere continuamente aggiornato negli INCONTRI MENSILI O ANNUALI...attraverso i quali, appunti, si fa sempre il punto della situazione con degli aggiornamenti...

    lo Statuto NON E' LA LEGGE...ma bensì protegge la Legge (in questo caso la legge della Chiesa) da qualsiasi manipolazione...tuttavia lo Statuto NON garantisce mai la corretta applicazione della Legge in quanto è soggetta spesso a DIVERSE INTERPRETAZIONI per questo a ragione il Papa dice queste parole e usa questo termine:

    adottando gli indirizzi formativi proposti tanto dalla Santa Sede quanto dalla Diocesi

    INDIRIZZI FORMATIVI -proposti dalla Santa Sede-....questa è la Legge che lo Statuto deve proteggere e mettere in pratica...
    infatti il Papa parlando proprio a loro, non ha detto "indirizzi formativi DEL CAMMINO, MA DELLA SANTA SEDE... ;-)

    Non dimentichiamo infine, Mic, che il Papa fu messo di fronte al fatto compiuto con questi Statuti....^__^
    abbiamo analizzato l'episodio da tutti i punti di vista, la prassi del Concilio è questa e non ci possiamo fare nulla, ma il Papa sta CORREGGENDO LE FALSE INTERPRETAZIONI...sta dando indicazioni, sta dicendo come deve essere applicato lo Statuto il quale deve essere garanzia, dice il Papa AGLI INDIRIZZI FORMATIVI della Santa Sede e non a quelli del Cammino...

    Un autentico Neocatecumenale, che davvero usa la propria libertà in modo corretto e ragionevole, non può non porsi queste domande....
    il problema è, come ci ha fatto capire Alino, che i catechisti stanno all'erta per evitare che i fedeli del CN usino ragionare ed evitare che si pongano queste domande...

    continua.....

    RispondiElimina
  6. Ricordate quando Kiko vietò al CN di tenere siti e blog e li fece chiudere?
    Io ero su un forum di MSN con un NC padrone di casa che aveva dieci figli, da qui il suo nik..."diecifigli"...
    questa persona era davvero eccezionale!!!!
    faceva il diacono nostante la mole di lavoro che aveva in famiglia e si prodigava a propagandare continuamente la pastorale diocesana della sua parrocchia e serviva Messa sia il sabato sera quanto la domenica in Parrocchia...
    metteva foto e raccontava i fatti...e spesso SGRIDAVA IL COMPORTAMENTO DI ALCUNI CATECHISTI che riteneva troppo chiusi e IMPRIGIONATI nel loro ruolo...

    Quando arrivò l'ordine di Kiko di chiudere i siti web, scrisse una lettera di addio commovente (se la ritrovo ve la comunico, ora ho imballato tutti i CD)...
    si diceva dispiaciuto per questa richiesta e che lui a malincuore obbediva per dare il buon esempio, ma che NON riconosceva saggia quella decisione...

    Avanzò anche l'ipotesi che quella richiesta di Kiko penalizzava di fatto la comprensione dell'opera missionaria del Cammino e che andava anche contro le richieste del Pontefice che invitava invece ad usare internet...

    Infine, denunciò questa scelta come MASCHERAMENTO ad una serie di problemi collegati AGLI STATUTI AD EXPERIMENTUM dati al Cammino e che Kiko probabilmente NON aveva nessuna intenzione di modificare...
    Accusò perfino un atteggiamento di rigidità nei confronti del Prefetto card. Ratzinger che molti catechisti CRITICAVANO perchè lo sapevano e lo vedevano quale responsabile del ritardo sulla approvazione del Cammino stesso...

    Naturalmente non ho più incontrato questa persona onesta che diceva le cose come stavano...
    ma queste sue affermazioni denotano una realtà ancora oggi presente: si prende dal Papa ciò che fa comodo e si tralascia ciò che vuole Ratzinger....

    ^__^

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  7. OK. Cate, tutto sacrosantamente logico e vero...

    ma chi interviene per sanare le cose se i responsabili sono renitenti ad oltranza?

    Certo il tuo richiamo alla personale valutazione di ogni camminante è più che giusto; ma conoscendo il clima intimidatorio e coercitivo che di fatto impedisce l'uso libero di ragione, dobbiamo ragionevolmente dedurre che, se non interverrà qualcosa dall'alto (non dico direttamente dal Signore, ma da chi ha responsabilità nella Chiesa), la renitenza ad adeguarsi continuerà nonostante dubbi e sofferenze e crisi...

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  8. "Ci chiedono preghiere per una famiglia CNC, con prole numerosa. Il figlio maggiore di 25 anni e già padre si è suicidato ieri."

    Che notizia bruttissima. :(
    Preghiamo per queste famiglie. Puoi dare qualche notizia in più, se ti è possibile? Di dove è questa famiglia?

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  9. Un lettore ci riporta una richiesta generica... il luogo di provenienza della mail viene indicato con "Mountain view": non sempre appare la città...

    in ogni caso la nostra preghiera giungerà al Signore e Lui sa dove e come intervenire...

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  10. mic ha detto...
    OK. Cate, tutto sacrosantamente logico e vero...

    ma chi interviene per sanare le cose se i responsabili sono renitenti ad oltranza?

    ************************

    Domanda da un milione di euro!!!!
    ^__^
    non lo so!, il Concilio ci ha indirizzati verso le triple e quadruple interpretazioni e che ora che se ne comprende quale sia quella giusta, passano gli anni ^__^

    La mia intuizione è quella dell'uso della ragione...studiare, cercare, parlare, confrontarsi, far comprendere...con tutto alla base esclusivamente il Magistero Ecclesiale-Pontificio...e tutto ciò che ci allontana da esso, via, lo cestino...
    Il Papa stesso dice: NON ABBIAMO RICETTE!"
    ma spinge sempre all'osservanza delle linee maestre della Chiesa...

    Mic! la Chiesa è in una profonda crisi che per superarla è necessario soprattutto riacquistare LA FIDUCIA....dobbiamo avere fiducia nonostante tutto!
    Il Papa vuole SALVARE LE PERSONE dentro al CN? benissimo, abbiamo fiducia in questo e facciamo da eco alle sue parole di correzione verso il CN il resto non spetta a noi ;-)

    Se avessimo risposte facili, non saremo giunti neppure a questo grado di apostasia e di sfacelo!
    Ma ho fiducia nello SPOSO...
    ce la faremo ^__^

    RispondiElimina
  11. ... ancora nessun commento sulle anomalie dello statuto né sulla Lettera di Arinze.

    non interessa far uso della ragione in un certo contesto?

    RispondiElimina
  12. Ma ho fiducia nello SPOSO...
    ce la faremo ^__^


    quoto!

    RispondiElimina
  13. Già, chi non avrebbe fiducia nello Sposo ? Il "brutto guaio" è che lo Sposo ha dato tutto quanto poteva di potere alla Sposa, ma se questa non agisce e i figli continuano a gridare allo scandalo chiedendo aiuto allo Sposo, lo Sposo si muoverà di certo, ma che GUAIO, per la Sposa! Menate a non finire...in Belgio sono cominciate, proprio alla parte più disgregata dalla Chiesa,Daneels in testa. Naturalmente ho fiducia anche io nello Sposo, ma poca nell'altra,visto come finora sta agendo.E' inutile,la situazione si è radicata con dei papi che usano le parole non più il dito per indicare in modo chiaro.Scusate, ma vi pare normale che dei laici debbano sviscerare dottrina, leggersi libri per capire da che parte sia la Chiesa cattolica? Quale rito segua l'ordinamento corretto? Ma come siamo finiti? Ma vi rendete conto che chi segue qui è una minoranza di minoranza dei fedeli? Perchè obbligare i fedeli cattolici a ristudiare dottrina perchè nessuno più la insegna,nemmeno i "pastori" nemmeno un Papa che non osa più indicare con coraggio la strada corretta e le aberrazioni ,ma sopporta aspettando...Aspettando cosa? Che tutto proceda in malora,in modo da "obbligare" il Signore ad agire? Tutte le apparizioni indicano che quando il Signore agisce è perchè non può farne a meno perchè tutte le possibilità all'uomo sono state date ma non ha usato intelligenza ed umiltà.Ma quando il Signore agisce, o MEGLIO,LASCIA FARE ALL'UOMO, SOLO, SON DOLORI PER TUTTI !

    RispondiElimina
  14. Credo che le parole di mardunolbo siano più che eloquenti. Non ho voglia nemmeno di commentarle, sarebbe superfluo.

    Quanto a te mic, che mi rispondi sempre di sfuggire il confronto dialettico, ti ricordo solo quante volte l'ho provato negli ultimi anni, purtroppo oggettivamente con scarsi risultati.
    Pertanto, per non infangarci come al solito su discorsi triti e ritriti fino alla nausea (davvero, ancora non vi siete stancati?) ti rispondo con le vostre parole:

    "... ancora nessun commento sulle anomalie dello statuto né sulla Lettera di Arinze.

    non interessa far uso della ragione in un certo contesto?"


    Come puoi chiedermi di far uso della ragione? Sono zombificato!!









    Ecco, ora siamo tutti contenti :)

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  15. Caro mic,

    GRAZIE per il tuo contributo monumentale, approfondito, documentato e di una importanza capitale.

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  16. Ma quando il Signore agisce, o MEGLIO,LASCIA FARE ALL'UOMO, SOLO, SON DOLORI PER TUTTI !

    Quoto per intiero il tuo discorso.

    per quanto riguarda il suicidio credo che questo evento confermi il fatto che questo movimento non e' ispirato dallo Spirito Santo ma da ben altro Spirito, eppure tutte queste denuncie sono state portate davanti alle sedi competenti della CHiesa che non ne ha assolutamente tenuto conto, difatti parlando con un cara persona che ci ha raccontato che una sua amica di vecchia data si era prodigata per denunciare i numerosi abbusi della setta eretica CN, in particolar modo quelli dei suicidi, l'allora prefetto della congregazione della dottrina della fede gli rispose che loro sapevano tutto.
    Quale scandalo...

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  17. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  18. Condivido pienamente la linea di analisi dello Statuto e il raffronto con la realtà.

    Dissento su alcune interpretazioni date agli articoli in esame.

    Nel ribadire la indiscutibile incompletezza dello Statuto e l'emersione di compromessi, è anche vero che una lettura ATTENTA e non solo superficiale degli articoli, comprendendone i riferimenti che li fanno sussustere, non mette affatto il CnC in una situazione di "approvazione" della sua prassi invariata! Al contrario!
    Negli articoli esaminati, c'è un problema che a volte si ripete anche in altre parti dello statuto: l'interpretabilità, se ci si ferma alla semplice lettura dell'articolo. Il chiarimento definitivo, ripeto, avviene con i riferimenti e le note.

    Ad esempio, per l'Articolo 2. I Catechisti, nello Statuto, vengono definiti come gli altri Catechisti diocesani, con la peculiarità della formazione al catecumenato post-battesimale. Nello statuto (vedere) viene specificato come e con chi debbono essere formati! Inoltre sempre nello statuto Viene specificato chi è che deve DIRIGERE pastoralmente la Comunità Nc (vedere nota all'articolo 2$1): il VESCOVO! Per cui, a livello pratico, tutto ciò che va fuori da questi dettami NON E' APPROVATO DALLO STATUTO!

    Poi: nel comma 2 dell'Articolo si dice che il CNC si attua "secondo «le linee proposte dagli iniziatori», contenute nel presente Statuto e negli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti". Questo articolo chiarisce un fatto importantissimo. Gli "Orientamenti" non possono essere un "catechismo". Essi, debbono essere un "vademecum", un metodo di attuazione. Ciò non toglie la grandissima anomalia della segretezza a cui ancora oggi sono soggetti, ma apre uno spiraglio in ciò che dovranno mostrare una volta pubblicati: dovranno essere un "semplice" manuale metodologico! Infatti l'articolo non dice che il neocatecumenato si attua secondo le CATECHESI contenute negli Orientamenti e le Linee guida contenute nello Statuto. Dice che si atttua seconodo le "linee proposte dagli iniziatori" presenti SIA negli Orientamenti CHE nello Statuto. E codesta analogia mette una impoteca in più sugli Orientamenti: non possono contraddire lo Statuto! Mentre sappiamo che la pressi è altra.

    (continua)

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  19. Sotto la direzione del vescovo E con la guida dell’ Equipe Responsabile internazionale del Cammino .
    Direzione bicefala dunque?
    Chi guida? Chi dirige? E se il vescovo non è d`accordo con i catechisti? Quid? A chi obbedisce il nc? Risposta ovvia :al catechista!
    Dunque o il vescovo dice sì e amen a tutto o il cammino non si attua.
    La direzione, la guida è unica, è quella dell`équipe responsabile.

    Secondo le linee proposte dagli iniziatori. Ma allora quale è il margine di manovra del vescovo? Deve solo seguire e dire: quanto è bello e buono il cammino nc, quanto sono rette e conformi le linee che proponete ?

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  20. (segue)
    Il comma 2 dell'articolo 13, non credo abbia quel carattere compromissorio e abrogativo della lettera del Papa che i Nc, e purtroppo a volte anche noi (dandogli implicitamente ragione!), gli diamo!
    Primo, perchè una Norma di una Congregazione, anzi DEL PAPA, non è abrogabile! Secondo, perchè l'articolo inserisce una condizione per lo svolgimento di dette Messe vespertine: "Tale celebrazione [Vespertina NELLA PICCOLA COMUNITA'] ha luogo secondo le disposizioni del Vescovo diocesano"
    Non si capisce per quale motivo, se tali Messe Vespertine dovessero essere "ordinarie" per i membri del CnC, il Vescovo Diocesano dovrebbe dare disposizioni affinchè queste addirittura ABBIANO LUOGO. Se la lingua italiana non è un'opinione, sappiamo cosa significa disporrenorme affinchè una Messa ABBIA LUOGO? Senza quelle disposizioni, le Messe possono avere luogo lo stesso? Inoltre: se queste Messe, come ripeto, sono ORDINARIE per il CnC (ovvero sono la CONSUETUDINE per il CNC!), a che serve che il Vescovo disponga norme affinchè si tengano? Bastava scrivere: la Messa Vespertina E' la Messa con cui le Comunità NC soddisfano il precetto festivo. PUNTO. Oppure: è la Messa consueta delle Comunità. Inoltre: perchè specificare "nella piccola Comunità"? Questa "specificazione" totalmente superflua (Il Cammino, come definito nello statuto, si FONDA sulla piccola comunità!), ha senso alla luce della lettera del Papa: "almeno una Domenica al Mese si partecipi in Parrocchia". Così ha senso anche il richiamo alle disposizioni del Vescovo. Ovvero: il Vescovo decide in quale/i Sabato/i il CnC possa riunirsi in PICCOLA COMUNITA' per celebrare la Messa Vespertina, la quale è comunque parte della Pastorale Liturgica Parrocchiale (quindi deve obbedire alla Parrocchia in quanto a ORARI e Norme); così la DOMENICA o LE DOMENICHE rimanenti il gruppo starà in parrocchia!

    Il Comma 3 ribadisce il ragionamento alla Luce della Lettera del Papa. Ricordo che la Lettera del Papa, in nota, è citata PER INTERO. Non vi sono riferimenti parziali a punti particolari, come a volte avviene nei documenti della Santa Sede per circoscrivere una citazione o un fondamento. La lettera è citata per INTERO. Non è affatto "abrogata" dallo Statuto perchè solo nel mondo dei pazzi si può ipotizzare che una Lettera viene "abrogata" citandone il riferimento per intero! Se viene abrogata NON VIENE CITATA! Nè per intero, nè parzialmente!

    Inoltre, questo comma riprende il discorso di cui sopra: NELLA PICCOLA COMUNITA' si deve comunque obbedire ai Libri Liturgici romani, ma si può ricevere la Santa Comunione in Piedi e al Posto. Questo non inficia minimamente il contenuto della Lettera del Santo Padre, il quale ha fatto un discorso volutamente generico per comprendere tutti i "luoghi" di celebrazione del CnC.
    Ciò non toglie nulla alle norme prescrittive della lettera, la quale, ripeto, viene citata per intero!

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  21. Credo che le parole di mardunolbo siano più che eloquenti. Non ho voglia nemmeno di commentarle, sarebbe superfluo.

    commentare un commento che parla per iperbole, ma in questo modo inquadra la situazioneti pare superfluo

    Quanto a te mic, che mi rispondi sempre di sfuggire il confronto dialettico, ti ricordo solo quante volte l'ho provato negli ultimi anni, purtroppo oggettivamente con scarsi risultati.

    gli scarsi risultati nonn sono dovuti al mio 'sfuggire'. Guarda meglio l'ESEMPLARE percorso con Alino-Alessio e tanti, tanti altri con te... ma si arriva a un punto oltre il quale non si può andar oltre e, di fatto, stai intervenendo 'cazzeggiando' (perdonate, ma quando ce vò ce vò dicono a Roma!) un po', ma eludendo il tema dell'articolo

    Pertanto, per non infangarci come al solito su discorsi triti e ritriti fino alla nausea (davvero, ancora non vi siete stancati?) ti rispondo con le vostre parole:
    "... ancora nessun commento sulle anomalie dello statuto né sulla Lettera di Arinze.
    non interessa far uso della ragione in un certo contesto?"


    io ho dimostrato che la lettera non è affatto superata e ne ho indicato i motivi... si attenderebbe l'uso di ragione di chi ha qualcosa da dire o da contraddire...

    Come puoi chiedermi di far uso della ragione? Sono zombificato!!

    beh, certo! Ti stai dando dello zombificato da solo, così hai l'alibi per non rispondere e, nel frattempo mi hai presa per i fondelli un altro po', ché tanto non guasta mai!

    Ecco, ora siamo tutti contenti :)

    io no, e forse nemmeno tu...

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  22. ma apre uno spiraglio in ciò che dovranno mostrare una volta pubblicati: dovranno essere un "semplice" manuale metodologico!

    esattamente come il concilio, definito non dogmatico ma pastorale... e si è visto la pastorale (che ha disinvoltamente eluso i dogmi) dove ci ha portati

    altrettanto accade applicando il cosiddetto 'metodo' che, proprio attraverso una prassi che di fatto instaura una rivelazione "altra" e la concretizza con comportamenti, passaggi, scrutini, atmosfere esalanti, rito e qualt'altro conosciamo bene de-forma anzichè formare la mente e l'anima delle persone

    RispondiElimina
  23. Dice Mic

    esattamente come il concilio, definito non dogmatico ma pastorale... e si è visto la pastorale (che ha disinvoltamente eluso i dogmi) dove ci ha portati


    ...questo accade quando si strumentalizza e si travisa il significato di "metodo" e "pastorale". Ma il significato autentico è quello che rende anche il Concilio discutibile...

    RispondiElimina
  24. ...in soldoni: se il mio libro di "orientamenti" deve essere uno strumento metodologico, non può contenere Teologia, Dottrina e Catechesi "proprie".

    RispondiElimina
  25. Sotto la direzione del vescovo E con la guida dell’ Equipe Responsabile internazionale del Cammino .
    Direzione bicefala dunque?


    Bicefala solo sulla carta, perché ad Imola, quando il vescovo è intervenuto chiedendo la rimozione di una coppia di itineranti che aveva provocato scandalo nel Centro Regionale emilian nel Cnc, pur di non obbedire al vescovo, Kiko ha chiuso il cammino e le comunità si sono riprodotte a macchia di leopardo sparse in diocesi limitrofe, senza l'assenso dei rispettivi vescovi, ma con la connivenza o la dabbenaggine dei parroci

    se il cammino non può essere il cammino, chiude e se ne va, vescovo o non vescovo. Rimane solo se e dove può fagocitare tutto!

    RispondiElimina
  26. ...in soldoni: se il mio libro di "orientamenti" deve essere uno strumento metodologico, non può contenere Teologia, Dottrina e Catechesi "proprie".

    ma neppure struttura, gerarchia, passaggi e scrutini, e soprattutto un rito, ecc. propri!

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  27. ...questo accade quando si strumentalizza e si travisa il significato di "metodo" e "pastorale". Ma il significato autentico è quello che rende anche il Concilio discutibile...

    Stefano, caro

    stiamo perdendo tempo con bizantinismi, sapendo che il nocciolo del problema sempre in soldoni, è che il significato autentico che noi ribadiamo è quello disatteso e non c'è nessuno che fa valere questo dato, che non è affatto ininfluente, anzi è quello che inficia tutto!

    RispondiElimina
  28. Dice Mic

    Stefano, caro

    stiamo perdendo tempo con bizantinismi


    Mah...dipende dai punti di vista. Io credo che il modo migliore per contrastare un errore è quello di far ricircolare la Verità. Verità delle cose, delle interpretazioni, dei riferimenti, dei documenti, della realtà di fatto. La Verità, insomma, a tutti i livelli. Ma, inevitabilmente si comincia sempre dall'inizio.

    Un analfabeta non potrà certo prendere direttamente una laurea, anche se questo è la cosa migliore per lui e lo mette al sicuro. Dovrà prima imparare l'ABC... Inevitabilmente.

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  29. Il Comma 3 ribadisce il ragionamento alla Luce della Lettera del Papa. Ricordo che la Lettera del Papa, in nota, è citata PER INTERO. Non vi sono riferimenti parziali a punti particolari, come a volte avviene nei documenti della Santa Sede per circoscrivere una citazione o un fondamento. La lettera è citata per INTERO. Non è affatto "abrogata" dallo Statuto perchè solo nel mondo dei pazzi si può ipotizzare che una Lettera viene "abrogata" citandone il riferimento per intero! Se viene abrogata NON VIENE CITATA! Nè per intero, nè parzialmente!

    stai confermando pienamente la mia interpretazione... a differenza delle conclusioni a cui intendevano portarci anche recentemente: lettera, peraltro qualificata artatamente "interna", quando il Papa pubblicamente in udienza a parlato di "norme date a mio nome" ed inoltre superata dallo statuto quando non ci sono argomenti seri per sostenerlo...

    Inoltre, questo comma riprende il discorso di cui sopra: NELLA PICCOLA COMUNITA' si deve comunque obbedire ai Libri Liturgici romani, ma si può ricevere la Santa Comunione in Piedi e al Posto. Questo non inficia minimamente il contenuto della Lettera del Santo Padre, il quale ha fatto un discorso volutamente generico per comprendere tutti i "luoghi" di celebrazione del CnC.
    Ciò non toglie nulla alle norme prescrittive della lettera, la quale, ripeto, viene citata per intero!


    infatti, si parla appunto delle 'formalità' di ricevere la comunione, peraltro aberranti se se ne conosce la teologia... ma transeamus, sconcertati, su questo.

    Il resto ha acquistato un contorno fantasmatico, come non fosse mai esistito. E sono "norme" impartite dal Papa, alle quali si tenta dare un'identità di comodo ad usum cammini, come avviene per ogni cosa: e tutto continua come prima più di prima!

    Ma ha ragione Mardunolbo: è il colmo che siano i fedeli a doverlo riconoscere, segnalare... e come 'voce che grida nel deserto'!

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  30. Mi hanno chiuso la mia pagina personale di facebook, senza motivo e senza preavviso, che io utilizzavo per sensibilizzare le persone sulla setta neocatecumenale mettevo spesso gli articoli di questo Blog ed altri articoli che parlavano della Chiesa, comunque andro' avanti con il Blog di Mic e il mio personale

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  31. Kiko NON era satato ancora approvato e già distruggeva le Chiesa cancellando il Presbiterio e sfrattando Tabernacoli e Statue...imponendo esclusivamente le sue icone...

    Interessante nonostante che si sappia tutto cio' si continua a difendere uno statuto che per il solo e semplice fatto che non contenga una dottrina approvata e da considerare iniquo, iniquo proprio per quello che si sa, 1 le catechesi sono eretiche 2 lo statuto rimanda sempre a tali catechesi.
    Se poi ci mettiamo il fatto che si conoscono tutte le malefatte di questi falsi preofeti, non si capisce come si possa ancora difendere qualche cosa che va' contro Dio in primis e l'uomo, in secondo ordine.

    Lodiamo Dio che il piano di Kiko di IMPORSI IN TUTTE LE PARROCCHIE QUALE UNICO CAMMINO E' FALLITO!!!!

    Questo e' ancora da dimostrare dato che dove ci sono i CN con il parroco compiacente buttano fuori tutti, seconda considerazione bisogna vedere queste nuove realta' se sono conformi alla tradizione della Chiesa, daltronde guardando la scandalosa approvazione con relativo mandato missionario non ci sta' veramente di che rallegrarsi.

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  32. ciao e con rammarico che vi scrivo
    i miei ultimi scritti non sono stati pubblicati, per carità il gestore di questo blog e padrone di fare quello che vuole, ma a mio avviso il fatto che non ha scritto dei messaggi che possono aiutare chi come me vuole saperne di più e avere consigli, fa pensare che si tratti di un blog solo per persone che si voglio scontrare e accendere attriti all'interno della chiesa, quindi la verità centra veramente poco .
    buona giornata .

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  33. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  34. Certo che poi quando leggo di quel ragazzo, per cui anche io prego e mi associo alle tue sincere preghiere MIC, e che Gianluca ne trae una strumentalizzazione, che sottintende "si è ucciso perchè la famiglia è nel CNC o che in una famiglia cristiana e cattolica autentica questo non sarebbe successo", sento di rinnovare con fermezza che il mondo dei blog (di qualunque blog) non fa decisamente per me.

    il problema, Alino, è che Gianluca non strumentalizza quel fatto, ma è stato testimone diretto non di uno ma di diversi altri casi drammatici del genere nel suo contesto e in altri a lui vicini,

    cui vanno aggiunte depressioni e turbe psicologiche serie, alcune causate dalla "regressione" a stadi infantili, effetto dei metodi usati negli "scrutini", non governata e non governabile dai catechisti improvvisati psicologi nonché pseudo-guide spirituali...

    Per il resto ho capito perfettamente la tua posizione e prego il Signore che ti accompagni insieme a quanti si trovano nella tua stessa situazione

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  35. dice "apocalisse"
    il fatto che non ha scritto dei messaggi che possono aiutare chi come me vuole saperne di più e avere consigli, fa pensare che si tratti di un blog solo per persone che si voglio scontrare e accendere attriti all'interno della chiesa, quindi la verità centra veramente poco .
    buona giornata .


    i tuoi messggi erano confusi, non si capiva neanche se chi scrive è italiano o ha difficoltà con la lingua, parlavano di cose (catechesi prematrimoniali) in maniera confusa e che non avevano attinenza con il thread e, alla fine, si capiva a cosa volevi arrivare: non a sapere di più, ma a dire quello che hai detto qui...

    Ebbene, hai detto una cavolata. Chiunque legge questo blog facendo uso della ragione anche senza la fede si accorge chi è che crea 'attriti' nella Chiesa: noi con la nostra informazione corretta o chi vi si è introdotto per mezzo di inganni?

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  36. Resto del mio avviso e cioè che quanto è stato riportato da Psycho, ciò che Alino ha scritto in quel blog, mostra una persona che è sotto lo sguardo scrutatore del suo catechista, il suo bisogno di CONFERMARE CON CHIAREZZA che vuole continuare il cammino come ha sempre fatto è sintomatico e rivelatore.
    Come il suo repentino cambiamento di opinione da un mese all`altro, forse sincero e dovuto ai suoi scambi con mic, forse no, ma se è sincero Alino dovrebbe andare su quell`altro blog e rettificare la traccia maldicente che ha lasciato.

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  37. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  38. OK Alino,
    grazie della rettifica, che risponde alla giusta osservazione di Emma.

    Sei uno dei pochi che mostra onestà intellettuale, anche se non sei riuscito a non tirar fuori il tuo sarcasmo con la 'pagina su Repubblica' ;)

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  39. Alino perchè dici qui che hai scritto quel che hai scritto dal tuo amico LVVFL per chiudere con quel blog, e in un altro thread dici che ti ripropporai presto su quel blog?

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  40. Cara Emma,
    Alino si riferisce ad un altro blog che io avevo aperrto su Chiesa e concilio ed era in stand bay e che lui non so come aveva scovato...

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  41. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  42. chissà se riuscirai a stuzzicarmi...

    Uhmmm, interessante! Riuscirà Mic in questa grandiosa impresa? Staremo a vedere. Ma stia tranquillo il nostro innominabile (ha chiesto infatti di non essere più nominato, mi raccomando) ospite: noi poveri cialtroni ce ne staremo a distanza di sicurezza, giusto una sbirciatina, se ce lo consente…
    PS- Il tono è sarcastico, come piace ad Al…ops, pardon

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  43. PS- Il tono è sarcastico, come piace ad Al…ops, pardon

    :)))

    speriamo che i 'poveri cialtroni' non prendano alla lettera il sottile tono sarcastico di Jonathan!

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  44. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  45. AVVISO per Alino, se legge qui

    devi riaggiornare la URL dell'altro blog, perché ho cambiato il titolo

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  46. Ok, niente sbirciatina. Tanti auguri.

    RispondiElimina
  47. Ok, niente sbirciatina. Tanti auguri

    che significa?
    spero intenda niente sbirciatina nel senso di qualcosa di più!

    RispondiElimina
  48. Ok, niente sbirciatina. Tanti auguri

    che significa?



    Mi riferivo all'invito personale ad aggiornare la URL dell' "altro" blog, tutto qui, molto semplice. Ciao.

    RispondiElimina
  49. Ciao Alino77,
    ho letto, purtroppo spezzettati in più giorni, i tuoi interventi e penso che tu sia sincero nonché spiritoso.

    Intervengo solo, in fretta e furia, su questo pezzo perché il termine zombificato è stato da me "esportato" nel blog...

    "Forse a qualcuno conviene pensare che siamo tutti zombificati e sottoposti a condizionamenti psicologici."

    Io non penso che tutti sono zombificati. Penso che però molti sono condizionati psicologicamente.
    E ti invito a non sopravvalutarti. Tutti noi (con noi intendo chi ha fatto una lunga esperienza del Cammino) siamo stati, ad un certo punto, zombificati... cioé incapaci di essere oggettivi sui fatti che vedevamo e sentivamo!
    La zombificazione è un qualcosa che arriva e neanche te ne accorgi! Inizi a dire quello che in realtà non pensi e non credi.
    Ti pare di capire tutto ed invece sei solo entrato in un ruolo.
    Pensi di esserti liberato delle maschere ed invece ti sei messo, senza volerlo, una maschera ancora più grande.
    Spero che non ti accada mai!
    ciao
    strl

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  50. Ho scoperto questo sito da poco tempo e lo trovo illuminante. Allo stesso tempo,tuttavia, genera in me molte domande. Ho avuto in passato un'esperienza NC durata 5 anni, poi sono fuggita perché ho "compreso" le subdole intenzioni dei catechisti e della loro cricca costituita da decine di figli che poi si sposano tra loro e generano altri figli...ma non è questo il punto. E' l'invasione senza rispetto con cui ti obbligano a rendere pubbliche le tue esperienze più intime, anche attraverso la scrutatio, che è, di fatto, un perverso strumento nelle mani dei catechisti con il fine di manipolare le menti degli adepti.Ricordo ancora quando mi un catechista (in tono perentorio e usando un linguaggio "finto", già sentito e sempre uguale fatto di frasi "fatte" come quello dei promotori di marketing)mi fece sentire in colpa perché anziché andare in convivenza per tre giorni con la mia comunità, preferissi presentarmi all'appello dell'ultimo esame universitario che precedeva la tesi di laurea!In quel caso era il demonio dello studio che mi guidava lontano dalla vera luce, il mio idolo era la laurea invece di Cristo!Senza poi raccontare dei "segreti" del cammino che ogni tanto qualche sorella più anziana si faceva "scappare"....come la "decima" a cui erano obbligati tutti i fratelli e sorelle dopo un certo passaggio. E poi questa ipervenerazione di Kiko, non si parla d'altro, Cristo, la Chiesa, i sacramenti....tutto era dopo Kiko. Anche il tono con cui bisognava cantare certe frasi senza senso e sconfortanti per l'anima. Non è vero che le celebrazioni liturgiche NC siano aperte a tutti, provai a rendere partecipe un'amica non NC: i catechisti non me lo permisero. Dedussi, così, che il cammino in realtà è una setta e la Chiesa di Cristo non prevede chiusure, anzi.
    Però una domanda in fondo al cuore ce l'ho ormai da diversi anni (ne sono passati 10 da quando ho abbandonato il cerchio NC): perché il Santo Padre, la Chiesa tutta non frena questo cammino che si sta insinuando come una serpe nelle comunità parrocchiali?Come si è potuto procedere all'accettazione, al riconoscimento del percorso di un esaltato come Kiko? C'è qualcuno che mi sa dare una risposta? Vorrei capire se si può fare concretamente qualcosa per bloccare questo "cancro" oppure ci dobbiamo accontentare di scriverne male su un blog? Possibile che non ci siano sacerdoti che di fronte a questo scempio della liturgia cristiana alterata da tutto questo improbabile, confuso e inidoneo minestrone di simboli ebraici (con tutto il rispetto nei confronti della religione ebraica)? Attendo una risposta da chi ne sa più di me al riguardo.

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  51. Ho scoperto questo sito da poco tempo e lo trovo illuminante. Allo stesso tempo,tuttavia, genera in me molte domande. Ho avuto in passato un'esperienza NC durata 5 anni, poi sono fuggita perché ho "compreso" le subdole intenzioni dei catechisti e della loro cricca costituita da decine di figli che poi si sposano tra loro e generano altri figli...ma non è questo il punto. E' l'invasione senza rispetto con cui ti obbligano a rendere pubbliche le tue esperienze più intime, anche attraverso la scrutatio, che è, di fatto, un perverso strumento nelle mani dei catechisti con il fine di manipolare le menti degli adepti.Ricordo ancora quando un catechista (in tono perentorio e usando un linguaggio "finto", già sentito e sempre uguale fatto di frasi "fatte" come quello dei promotori di marketing)mi fece sentire in colpa perché anziché andare in convivenza per tre giorni con la mia comunità, preferissi presentarmi all'appello dell'ultimo esame universitario che precedeva la tesi di laurea!In quel caso era il demonio dello studio che mi guidava lontano dalla vera luce, il mio idolo era la laurea invece di Cristo!Senza poi raccontare dei "segreti" del cammino che ogni tanto qualche sorella più anziana si faceva "scappare"....come la "decima" a cui erano obbligati tutti i fratelli e sorelle dopo un certo passaggio. E poi questa ipervenerazione di Kiko, non si parlava d'altro, Cristo, la Chiesa, i sacramenti....tutto era dopo Kiko. Anche il tono con cui bisognava cantare certe frasi senza senso e sconfortanti per l'anima. Non è vero che le celebrazioni liturgiche NC siano aperte a tutti, provai a rendere partecipe un'amica non NC: i catechisti non me lo permisero. Dedussi, così, che il cammino in realtà è una setta e la Chiesa di Cristo non prevede chiusure, anzi.
    Però una domanda in fondo al cuore ce l'ho ormai da diversi anni (ne sono passati 10 da quando ho abbandonato il cerchio NC): perché il Santo Padre, la Chiesa tutta non frena questo cammino che si sta insinuando come una serpe nelle comunità parrocchiali?Come si è potuto procedere all'accettazione, al riconoscimento del percorso di un esaltato come Kiko? C'è qualcuno che mi sa dare una risposta? Vorrei capire se si può fare concretamente qualcosa per bloccare questo "cancro" oppure ci dobbiamo accontentare di scriverne male su un blog? Possibile che non ci siano sacerdoti che di fronte a questo scempio della liturgia cristiana alterata da tutto questo improbabile, confuso e inidoneo minestrone di simboli ebraici (con tutto il rispetto nei confronti della religione ebraica)non dicano BASTA? Attendo una risposta da chi ne sa più di me al riguardo.

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  52. Ma perchè tutto questo veleno e questa invidia, perchè si tratta solo di invidia, verso di chi probabilmente ha trovato la propria identità nella Chiesa, cosa che probabilmente non ha fatto chi scrive queste baggianate. Quanto meno, se non credete nel Cammino cercate di credere nella Carità verso quelli che forse stanno "sbagliando". Ma penso che l'indirizzo della Carità deve essere andato perduto, Mi dispiace proprio per chi scrive.... Se hai il coraggio approva il messaggio così com'è.

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  53. Per farti capire che non c'è nessun "veleno" e nessuna "invidia", ti invitiamo a leggere le pagine di questo stesso blog (non necessariamente le discussioni e i commenti; sono sufficienti le pagine).

    La prima carità verso i fratelli che sbagliano è la verità: sarebbe falsa carità il tacere o l'annacquare.

    La liturgia del Cammino Neocatecumenale gode del poco invidiabile privilegio di essere stata condannata da più Pontefici diversi: nonostante il beato Giovanni Paolo II e Benedetto XVI abbiano comandato al Cammino di «seguire fedelmente i libri liturgici», i neocatecumenali hanno sempre fatto di testa loro.

    E hanno fatto di testa loro perché il loro iniziatore Kiko comanda di fare così. Disubbidendo addirittura allo stesso Statuto del Cammino.

    Per esempio leggi le citazioni dei Pontefici e di Kiko raccolte alla pagina a cui ti rinvia questo [link] (clicca qui).

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