venerdì 2 settembre 2011

Spunti di riflessione dopo la GMG

“In quello stesso giorno, alla sera, Gesù disse loro: «Passiamo all'altra riva». I discepoli, congedata la folla, lo presero, così com'era, nella barca. C'erano delle altre barche con lui. Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava le onde nella barca, tanto che questa già si riempiva. Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. I discepoli lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che noi moriamo?» Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!» Il vento cessò e si fece gran bonaccia. Egli disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?» Ed essi furono presi da gran timore e si dicevano gli uni gli altri: «Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?» [Mc 4,35-41]

Di fatto durante l'Esposizione del Santissimo, l'Adorazione e per tutta la Benedizione, si è vissuto "un momento di grazia così potente che il vento e la pioggia si sono interrotti per rispettare e lasciar sovranamente soffiare lo Spirito".
La veglia indimenticabile
Era sera. Nulla che facesse presagire quello che da lì a poco sarebbe successo. La Chiesa cattolica stava lì. C’era il successore di Pietro, c'erano cardinali, vescovi, sacerdoti e un’infinità di giovani. Tutto procedeva regolarmente. Fino a quando la barca di Pietro, la Chiesa, fu assalita da una bufera. Vento forte, pioggia battente. Il programma della serata stravolto. La paura di un crollo della struttura su cui stava il Papa, il crollo di alcune cappelle costruite per la custodia del Santissimo Sacramento. La paura di una fuga di massa, con tutte le conseguenze del caso. Niente di tutto questo. La Chiesa è rimasta lì con Pietro, il Papa Benedetto XVI, la tempesta è passata e tutto, seppur con qualche modifica, è ripreso.
Era la sera del 19 agosto scorso. A Madrid, Spagna. A duemila e passa anni dagli eventi raccontati dal Vangelo di Marco (ma anche da Matteo e Luca), la Chiesa rivive un episodio simile. In tutta Madrid (testimoni oculari l’hanno raccontato) non è successo niente. La tempesta si è abbattuta solo e soltanto là, dove stava Pietro con i suoi discepoli. La paura c’era. Le difficoltà anche. Ma nessuno si è mosso. Tutti hanno aspettato. Con fede. Piccola o grande che fosse. E il vento è cessato. La Giornata Mondiale della Gioventù è una festa della fede, come in molti si sono sollecitati a ricordare. Questa fede si è ben espressa, quando nessuno ci pensava, proprio lì, in mezzo alla tempesta. Fa pensare, e forse anche rabbrividire, costatare che su tutta Madrid l’unico posto dove ci sono state quelle condizioni metereologiche avverse era la spianata di Cuatro vientos, dove si stava svolgendo l’incontro di Papa Benedetto XVI con i giovani di tutto il mondo. Si può pensare, preoccupati, che si sia trattata di una persecuzione del maligno. Si può pensare che si sia trattata di una prova. In entrambi i casi la fede è stata messa di fronte ad una domanda: dov’è Dio? Qualcuno ironicamente me l’ha fatto presente in quei momenti “non può piovere proprio ora”. Eppure non solo ha piovuto, ma si è scatenata una bella tempesta. Questo conferma che la fede non porta a stravolgimenti esteriori delle cose e nemmeno ad una scomparsa dei problemi e delle difficoltà. Le tempeste rimangono, anzi, forse aumentano. Cambia che non si è più soli. Si è in compagnia di Gesù Cristo. Quella sera egregiamente rappresentato dal Suo Vicario per eccellenza: il Papa. Che è rimasto in silenzio. Non è stato a far discorsi e prediche su quanto accadeva. Ma è rimasto lì, con l’esempio. Benedetto XVI le miglior cose che ha detto e fatto, a differenza di quanto comunemente si pensa, non le ha pronunciate con la bocca. Tantomeno le ha dette usando il linguaggio degli uomini. Le cose migliori e più importanti le ha fatte con i gesti, le ha scritte con i documenti e le ha celebrate con i sacramenti. Invitando a fare lo stesso a tutta la Chiesa.
Questo nonostante tutte le avversioni, le incomprensioni e le ostilità che ogni Papa, Benedetto XVI non escluso, si trovi ad affrontare. Purtroppo anche, e soprattutto, all’interno della Chiesa stessa. Che è sì santa, ma non è un covo di santi. Così come ci sono le tempeste, ci sono anche i tradimenti di tanti novelli Giuda.
Il "giorno dopo" kikiano.
E uno dei più palesi (non l’unico sia chiaro) è stato egregiamente espresso lunedi sera. Durante il cosiddetto “incontro vocazionale” del Cammino Neocatecumenale. Per me che ci sono stato si è trattato di un trauma. Sono rimasto perplesso per tutto quel giorno e per alcuni giorni successivi. Non riuscivo a darmi una spiegazione sul senso di quella manifestazione. L’unica risposta che sono stato in grado di darmi è stata che quello che si stava facendo lì era una semplice (ed efficace) prova di forza. Della serie: noi siamo i neocatecumenali, siamo “tanti”, siamo forti, abbiamo un peso, un potere, stateci a sentire. Altrimenti non mi spiego niente di tutto quello che è successo. Perché quanto si è fatto e detto non era niente che potesse nemmeno minimamente avvicinarsi a quanto crede, vive e insegna la Chiesa cattolica.
Provo, facendo ordine nel turbine dei miei pensieri e delle mie considerazioni, a spiegare i punti focali di questa difformità con la Dottrina della Chiesa cattolica, con il Magistero dei Papi, con la Verità di Gesù Cristo.
Quella che si stava celebrando in quel momento, con le intenzioni di Kiko Arguello, era una liturgia della parola. Una liturgia. Un “qualcosa”, quindi, per cui “si attua l'opera della nostra Redenzione”. La liturgia, infatti, “contribuisce in sommo grado a che i fedeli esprimano nella loro vita e manifestino agli altri il Mistero di Cristo e la genuina natura della vera Chiesa [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 5]. Così il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica al punto 1068. In una liturgia, quindi qualcosa di sacro, andrebbe mantenuto un atteggiamento umile, devoto, semplice, in cui il protagonista è Dio non chi sta celebrando. Tra le altre cose è vero che a presiedere tale liturgia c’era il cardinale di Madrid (che con la sua presenza più che legittimare il Cammino Neocatecumenale, ha delegittimato la Chiesa cattolica dalla quale ha ricevuto il sacramento dell’Ordine), ma chi ha animato (come se la liturgia richiedesse un animazione e di animatori) e guidato tutto quanto è stato un laico: il suddetto Kiko Arguello, fondatore e guidatore del Cammino Neocatecumenale.
A sostegno della mia tesi secondo cui quell’evento è stato solo e soltanto una prova di forza e un culto al Cammino (e assolutamente non a Dio) è che, subito dopo aver invocato lo Spirito Santo (a suo modo ovvio), Kiko ha iniziato a sciorinare numeri sulla presenza del Cammino Neocatecumenale in tutto il mondo. Mentre elencava le varie realtà, incitava la folla innanzi a lui a farsi sentire e a farsi riconoscere sventolando le bandiere dei propri Paesi. Tutto questo, lo ripeto a scanso di equivoci, in quella che doveva essere una liturgia. I nostri Vasco Rossi, Renato Zero, Claudio Baglioni e co., nei loro concerti, sanno essere più ordinati e più consoni con quello che stanno facendo.
Dopo aver mostrato i muscoli al mondo (si era in diretta su alcuni canali video e su alcune stazioni radio), il signor Arguello è passato a leggere una lettera che l’allora (più di quarant’anni fa) professor Ratzinger gli aveva inviato. Questo è stato uno dei momenti più imbarazzanti (e violenti) della giornata. Infatti, cosa che ho notato fin da subito, il signor Arguello ha raccontato (leggendo la lettera in questione) come Joseph Ratzinger fosse favorevole, probabilmente anche entusiasta, del Cammino. Kiko quindi ha ricordato i vari provvedimenti che Ratzinger ha compiuto in favore del Cammino quand’era professore, quando era parroco, quando era vescovo e quando era cardinale. Punto. Di quando Ratzinger è diventato Prefetto per la Congregazione per la Dottrina della Fede e, soprattutto, di quanto Joseph Ratzinger ha detto e fatto verso il Cammino da quando è stato eletto Papa con il nome di Benedetto XVI, Kiko non l’ha minimamente ricordato. E il perché ci pare abbastanza evidente.
Nel frattempo c’è stato un intermezzo musicale di un qualcosa composto dallo stesso Kiko con l’ennesima dimostrazione che il Cammino Neocatecumenale è kikocentrico e non cristocentrico e con l’ennesima dimostrazione della bruttezza delle sue opere (musicali e visive).
A proposito della musica, mi concedo anch’io un piccolo intermezzo per dimostrare come sia ridicola, sterile e fuori luogo la pretesa di tirare dalla propria parte la persona del Santo Padre. La musica, ovviamente liturgica, per i Neocatecumenali (e non solo) è quella che si realizza con chitarre, bonghi, tamburelli, nacchere (stavamo a Madrid…) e non meglio specificati strumenti. Il capitolo VI della Costituzione Sacrosantum Concilium del Concilio Vaticano II parla (anche se in maniera poco chiara come molti dei documenti di quel Concilio) del fatto che devono essere utilizzati canti attinenti alla liturgia, che esprimano il senso del sacro, che lo strumento da utilizzare è l’organo e tante altre cose tranquillamente disattese in molte (troppe) parrocchie e in tutto il Cammino Neocatecumenale. La Tradizione della Chiesa in ambito liturgico è chiara. Basta leggersi i documenti che da Pio X in poi (tanto per rimanere in epoca moderna) fino a Benedetto XVI (compreso anche Giovanni Paolo II) richiamano alla dignità della musica sacra.
Dopodiché Kiko ha fornito prova della sua oratoria. Non voglio offendere nessuno e non voglio sentirmi migliore di nessuno, tantomeno di Kiko, ma la sua predica (i laici tengono prediche? Da quando questo è permesso nella Chiesa cattolica? Ma non era questa una prassi che i Neocatecumenali dovevano correggere?) è stata a dir poco confusa, inconcludente e priva di ogni senso. Fiorello avrebbe avuto più significato. Sembrava davvero un comico, un animatore, uno showman che si muove sul palco, che incita la folla, che invita a salire sul palco, a intervenire, ecc. Tutto sempre nella cornice di una liturgia sedicente cattolica. A Kiko si sono aggiunti i commenti di Carmen e di don Mario Pezzi che non hanno fatto altro che rendere agghiacciante tutta quella situazione e renderla, se ciò fosse possibile, priva di ogni altro senso.
E, infine, l’aspetto più drammatico, più scandaloso e più offensivo della dignità delle persone, oltre che della serietà della faccenda in questione, è stata la cosiddetta “alzata vocazionale”. Non so da dove partire, perché da qualsiasi cosa iniziassi, prenderei bene per parlare male. Questo è uno dei fiori all’occhiello, dei vanti del Cammino neocatecumenale. Infatti chiunque senti di loro si pavoneggia o addita a merito del Cammino quello di suscitare migliaia di vocazioni. Effettivamente uno dei pochi seminari attivi è quello gestito dai Neocatecumenali. Allo stesso tempo è però necessario domandarsi quanto bene facciano alla Chiesa questo tipo di vocazioni che di cattolico non hanno nulla, visti i presupposti sopra elencati, ma anche e soprattutto tutto quello che si sa sulla dottrina e sulla prassi dei Neocatecumenali. Ebbene, queste alzate vocazionali funzionano così: il signor Kiko esorta al silenzio più totale, invita ad accovacciarsi per terra e dopo un momento di silenzio (l’unico di tutta la giornata!) egli sollecita con forza ad alzarsi e correre sul palco tutti quelli che si sentono di voler abbracciare la vita sacerdotale. Il che è assurdo. La vocazione non è frutto di un momento, di un sentimento istantaneo che come nasce, muore. La vocazione è cosa seria, è una scelta, che si fa con l’uso di quella cosa che Kiko non ha per niente preso in considerazione: la ragione. Infatti, quello su cui lui ha fatto leva è l’emotività del momento. I Neocatecumenali cui questa cosa è stata fatta notare rispondono con sincera convinzione che non è così. Che dopo queste alzate le persone che hanno fatto questa scelta trascorrono uno o due anni in un corso per verificare la veridicità di questa vocazione. E poi, dopo aver superato questo percorso, si entra nel vero e proprio seminario. Eppure questa risposta non risponde e non placa l’angoscia per tale pagliacciata. Perché se anche fosse vero che quella manifestazione esteriore deve essere supportata da una interiore, non si vede il perché quella esteriore debba essere manifestata al mondo intero. Non se ne spiega il motivo se non per far vedere che il Cammino è forte ed è l’unico in grado di mandare avanti la Chiesa. E con questo, il cerchio si chiude.

109 commenti:

  1. Questa lettura mi ha angosciato. Ho partecipato alla GMG ed, avendo l'aereo di ritorno per l'Italia martedì 23, con il nostro gruppo lunedì 22 abbiamo fatto i turisti per le strade di Madrid. Volevamo visitare Plaza de Cibeles, chiusa nei giorni precedenti, ma ci è stato impedito da questo "incontro vocazionale". Anche i dintorni della piazza erano difficilmente accessibili e, quel che è peggio, intrisi del loro triste canto in chiave minore. Avevano tutti un'aria triste, non un sorriso, non un gesto di gioia... tutti in marcia verso la piazza cantando quell'orrida nenia che, peraltro, travia i loro bambini costretti fin da tenerissima età (c'era un'infinità di passeggini)!
    Mi auguro che, come tutti i movimenti carismatici, muoia col suo capo, altrimenti la Chiesa dovrà essere pronta a scelte dolorose!

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  2. Grazie davvero per questa testimonianza sentita ed efficace. Ci hai fatto vivere la suggestione e la Grazia della veglia, nonostante le difficoltà impreviste e in qualche modo, sì, anche 'strane'. Perché davvero -io c'ero- in TUTTA Madrid il tempo era splendido e caldo e CALMO e sereno.

    Le tue riflessioni sul fatidico e inesorabile "giorno dopo" non fanno altro che confermare le nostre perplessità, non solo di ordine religioso, ma anche di natura psichiatrica -supportate da chi in questo ne sa più di noi- sulla dinamica di eventi del genere.

    C'è solo da augurarsi che nella nostra Chiesa non abbia a tardare l'ineludibile ripareggiamento della Verità e tempora bona veniant...

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  3. Questo tuo tread, infinitoquotidiano, dallo stile pacato, ma anche denso di accuse di acattolicità (non credo che tu sia legittimato a sentenziare), diverso decisamente dal precedente (ma anche da quello di altri che non scrivono sui questo blog), consente anche a me, che sono invitato da più parti a disertare..., a dare un minimo di risposta, sul "giorno dopo" kikiano.

    Non c'ero, ma ho partecipato ad altri.

    Che tu abbia avuto la sensazione dell'autocelebrazione, riconosco che sia innegabile. fa parte di quell'attaggiamento elitario e supponente, che ahimè come vedi percorre tutta la "filiera". tanto ci sarà da fare, ma prima o poi il CNC si dovrà regolare anche in questo.

    Sulle "presentazioni", invece è bene che tu sappia che sempre ci presentiamo: lo facciamo nelle convivenze in cui partecipano più comunità, lo facciamo se partecipano alle liturgie persone che non conosciamo, e quindi anche in questi eventi. per noi non è concepibile partecipare a qualcosa senza sapere chi vi partecipa, perchè in una famiglia tutti sanno chi c'è e chi non c'è. tutto qui.

    Sull'ordine e l'atteggiamento poco composto, concordo, anche su questo ci sarà da lavorare. ma attenzione a non confonderlo per irriverenza, faresti un torto anche alla tua intelligenza che riconosco.

    Sulla musica sacra devo dissentire in pieno. ti ricordo che nello statuto vi è scritto che nel CNC si usa un innario che è pertanto appropriato. Che la musica sacra non è solo quella Gregoriana, che è una, citata anche nella SC, ma non dice che è l'unica.
    Se a te non piace, ahimè non può piacere a tutti. E' un bene anche questo, ma se a me quella musica piace e aiuta nella mia missione di cristiano, perchè me la vorresti togliere?

    Ultima cosa: tu parli di "ragione" nella scelta di seguire Cristo, ma secondo te Simon Pietro quanto ci ha pensato mentre scendeva dalla barca (lasciate le reti...)? Levi (Matteo) seduto al suo banco di riscossione delle tasse, quanto ci ha pensato?
    dare la propria disponibilità a Cristo non è sempre frutto di una decisione ponderata almeno all'inizio. E spesso si attua in un momento ben preciso della tua vita.
    Questi ragazzi avranno tutto il tempo per esaminare approfonditamente cosa fare nel futuro. ne conosco uno alzatosi a Madrid che inizia questo lunedì gli incontri vocazionali. e chi non ha finito la scuola (superiori), la deve completare, anche se gli ci voglioni anni.

    Nel "giorno dopo" kikiano, ricevono una benedizione impartita dai Vescovi (mica da Kiko) a meditare sulla loro chiamata, a non farsela strappare dal demonio che proverà in tutti i modi a convincerli del contrario.

    Queste vocazioni sono cattoliche, e non sta certo a te di giudicarle. Non sono cattoliche perchè non provengono da un decennio di "chierichetto"?
    Non hai mica la tentazione anche tu di salire in cattedra? spero di no.

    Alessio

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  4. ATTENZIONE....ATTENZIONE

    ascoltate il video con il concerto del cardinale Bartolucci al Papa, eseguito dal maestro Simone Baiocchi
    http://www.gloria.tv/?media=190379

    ascoltate attentamente le parole di Bartolucci all'inizio.... il suo non è semplicemente un grazie al Papa per il ritorno della TRADIZIONE nella Musica Sacra e nella Liturgia, ma è anche un forte richiamo, una denuncia a quanti ancora vi si oppongono.... e troviamo un Pontefice soddisfatto di questa amicizia, contento di questa opera, orgoglioso in Cristo nel trovare GIOVANI INTERESSATI ALLA MUSICA SACRA....
    Questa è la musica che il Papa desidera nelle Messe CATTOLICHE.... chi dice di stare con il Papa e procede ancora con chitarre e bonghi, è un ipocrita, un mistificatore, un adultero/a......

    ^__^

    tornando alla descrizione, AGGHIACCIANTE, sulla testimonianza alla Gmg... che dire?
    Ciò che mi sorprende, MI SCANDALIZZA e mi rattrista è sempre più una chiara evidenza dell'esistenza di DUE CHIESE PARALLELE: una guidata dal Pontefice, l'altra guidata da Kiko o da quanti come lui, che impongono una applicazione della vita della Chiesa a seconda delle proprie voglie....

    Riguardo alla questione del richiamo vocazionale, siamo al SENSAZIONALISMO ma anche ad una certa evidente DIFFICOLTA' DI KIKO.... mi spiego meglio:

    sto seguendo di recente i tanti interventi di Kiko, sia senza il Papa sia davanti al Papa, la tecnica è la medesima descritta dall'articolista, ma ciò che si denota chiaramente è un crollo DELLA CREDIBILITA'....SONO IN PIENO STALLO... non vanno più ne avanti ne dietro....e Kiko URLA, senza più un fil di voce, le MALINCONICHE GRIDA DELLA MORTE DEL CIGNO(nero).... ^__^

    questa è l'impressione che si ha se, senza prosciutto sugli occhi, si scorrono i tanti video di PROPAGANDA kikiana...
    il concetto della morte del cigno non ci risparmierà, ovviamente e almeno per ora, i gruppi kikiani nelle Parrocchie.... ma le forze nuove che si stanno sollevando SONO VIVI NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE E DEL SUMMORUM PONTIFICUM.... e Kiko continuerà a simboleggiare la chiesa modernista nata con la falsa interpretazione del Concilio.... ma non adnrà più oltre... se guardate bene e attentamente i video, NON CI SONO PIU' NOVITA', LA NOVITA' KIKIANA E' FINITA.... ciò che vediamo oggi sono ancora i frutti di quella mentalità modernista che ci porteremo dietro, senza dubbio, ancora per molti anni....ma senza più novità ^__^

    guardate al RnS per la prima volta nella Gmg il loro "spirito" era assopito....guardate i video della Gmg del 2000 il RnS e il Cnc erano la roccaforte della propaganda cattolica.... guardate alle immagini della Gmg di Madrid...il senso ECCLESIALE HA PREVALSO SUL SETTARISMO....
    Kiko non rinuncerà mai al GIORNO DOPO della Gmg, gli è VITALE, senza quella giornata sarebbe FINITO.... è tutto apparenza e poca sostanza...

    l'osso più duro da spolpare sarà ripulire i Redemptoris Mater....
    abbiate fiducia in Cristo, il vento è cambiato e non siamo più in quella MALEDETTA PRIMAVERA....^__^
    come il vento di Cernobil portò nell'europa il male che non si vedeva, così è il movimento kikiano.... un vento malato che il Papa sta cercando di ripulire dalle scorie....
    abbiate fiducia...qualcosa sta cambiando!
    ^__^

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  5. Qualcosa è cambiato è vero e ci sono segni di speranza. E' altrettanto vero che non c'è da star sereni.

    Non so se il Cammino Neocatecumenale si estinguerà con la morte del suo fondatore e del suo centro (Kiko); la mia soddisfazione sarebbe che morisse prima per mancanza di numeri o, ancora meglio, per una condanna dei loro errori.

    Il Papa ha però scelto un'altra strada. Forse l'unica necessaria e, come al solito, la più dolorosa, ma anche la più efficace.

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  6. abbiate fiducia...qualcosa sta cambiando!
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    Si chiama "istituzionalizzazione del carisma". nella storia della Chiesa ci sono centinaia di casi simili.

    Ci sono 3 alternative:
    - il carisma si scioglie
    - il carisma diventa una nicchia legittimata (vedi quanto vorrebbe la Chiesa con la FSSPX)
    - l'istituzione per istituzionalizzare il carisma, finisce per assomigliargli, cambiando essa stessa.

    Altre alternative non ci sono.
    Spero che non avvenga la soluzione 2, quella delle nicchiette. Forse voi preferireste la busta numero 1, ma invece si sta avverando la busta numero 3.

    E fai attenzione, dietro a quel "cigno" c'erano 6 cardinali e 59 Vescovi. Sei sicura che sia così solo, che tutto il CNC poggi solo su Kiko?

    Alessio

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  7. Quale sarebbe tale strada? Forse quella dei richiami (forse troppo "soft" e non semplici da cogliere per chi, come il 90% di loro, ha perso il senso critico) che più volte ha fatto?

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  8. Caro infinito.... non credo che il Cnc si estinguerà ^__^

    dobbiamo valutare come si muove Dio e non come vorremmo noi che fosse e l'esempio ce lo abbiamo con i più grandi eretici della storia....
    Kiko ha avuto la partita facile perchè dal Concilio la Chiesa ha deciso, legittimamente, di procedere diversamente contro chi assumesse stramberie dottrinali o liturgiche, ed una falsa interpretazione del Concilio medesimo ha permesso poi che Kiko si piazzasse con tanto di onori, mentre prima avrebbe ricevuto dalla Chiesa solo onoranze funebri...

    Ora, l'esempio eclatante è Lutero....
    scomunicato si, ma la cui scomunica cessa alla morte del reo...ma la sua opera non è morta, in stallo da 400 anni, non va ne avanti ne indietro, ma si sta sbriciolando al suo interno...^__^
    queste eresie vanno a far parte anche di quella zizzania nel cui monito il Cristo CI IMPEDISCE DI SRADICARE ^__^
    ossia, le eresie vanno denunciate e sradicate, LE PERSONE NO!

    I frutti di una forma eretica, che vuol dire appunto "credere diversamente da ciò che insegna la Chiesa" si sono raffinati dopo il Concilio, ossia, si sono camuffati sempre di più di cattolicità tanto da prendere nelle proprie reti VESCOVI, CARDINALI, CLERO E FEDELI...
    in questo caso, spiega lo stesso sant'Alfonso quando denuncia i frutti e l'apostasia del protestantesimo: è necessario cercare di RECUPERARE QUELLE ANIME INGANNATE, perchè il Signore non vuole perdere nessuno di quanti erano suoi...
    ;-)

    Io credo che il Papa stia lavorando proprio verso questa soluzione.... sarà il cammino a dover cambiare e credo che ciò avverrà con la morte del fondatore...
    Infine: quanti hanno tentato di soffocare la Tradizione?
    per 40 anni abbiamo dovuto SUBIRE NELLE CATACOMBE ogni maldicenza se si difendeva la Tradizione, ma oggi il Papa ce l'ha riportata, offerta su un vassoio d'argento...ma questo non eliminerà ciò che già esiste nella ZIZZANIA...

    Il Signore lavora per recuperare le Anime, pertanto non eliminerà mai una realtà nata dall'apostasia o dall'eresia ^__^ ma senza dubbio limiterà i danni e ci darà TEMPI NUOVI E TEMPI PROPIZI... il fedele neocatecumenale è, nella maggiorpate dei casi, un 'anima IN PENA DA SOCCORRERE, un'anima sulla quale i catechisti di Kiko intereagiscono a proprio piacimento.... questa non è solo opera di Kiko, ma è anche VOLONTA' DEL SIGNORE...ed anche se NON comprendiamo i perchè, FIDIAMOCI DI LUI ^__^

    Ieri un'amico la cui famiglia è sempre stata devota e FEDELISSIMA a Dio ed alla Chiesa, mi chiedeva perchè sia sta colpita duramente da ben 4 tumori che hanno colpito 4 persone del nucleo familiare uno dietro l'altro... mi citava il Salmo dove si legge che Dio DIFENDE I SUOI, li protegge e dove il fedele gli chiede: "Confondi i miei nemici, proteggi la mia vita così che essi abbiano a riconoscere che Dio mi sostiene, è con noi..."

    Non sapevo cosa rispondergli... ma ragionando insieme siamo convenuti nel dire e credere fermamente che il Signore ha sempre progetti più grandi anche se non li comprendiamo... ^__^
    Dio SI SERVE DEL MALE...Dio si serve degli errori dell'uomo... Dio ha a cuore la sorte di ogni Anima...e se spesso sembra che Egli in qualche modo ci abbia abbandonati, non è così...TUTTO PASSA, passa Lutero, è passato Enrico VIII, è passato Ario, Donato, Calvino.... le loro IDEE ancora fermentano, ma l'opera di Dio è decisamente al di là di ognuno di loro...è nella CHIESA guidata da Pietro...sta a noi decidere se stare DENTRO LA BARCA DI PIETRO O.... NELLA SCIALUPPA che tenta di seguire la BARCA...

    Kiko vuole e comanda LA SUA SCIALUPPA... furbamente si è messo sulla scia della Barca di Pietro, ma il suo comando cesserà, mentre quello di Pietro continuerà..
    ^__^

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  9. ad alessio che fa gli esempi della chiamata degli apostoli: intanto gli apostoli erano stati scelti uno per uno da Gesù che non ha certo radunato una folla immensa e ha cominciato a gridare "animo adelante " e altro che non sto a ripetere perchè agghiacciante... e ne ha scelti 12, non 12.000 che poi effettivamente hanno seguito Gesù e non hanno detto "scherzavo" come molti di quelli che si alzano.Ma soprattutto hanno seguito la chiamata di Gesù non quella di un uomo qualunque.
    Ma prova a pensare: se in un raduno megagalattico che non sia nc uno dal palco cominciasse a dire alla folla : animo, adelante, forza alzatevi per cambiare vita, per seguire quello che vi dico io per fare come vi dico io e per farvi condizionare la mente da me, tu lo faresti? o lo prenderesti per matto?

    riguardo alle presentazioni: in una famiglia non ci si presenta, ci si presenta agli ospiti, esattamente come fate nelle vostre celebrazioni cosidette "aperte" e esattamente come non accade in Chiesa quando nessuno prima della messa presenta chi c'è e chi non c'è proprio perchè la Chiesa è una famiglia aperta a tutti e non un luogo chiuso dove chi entra deve presentarsi.
    R

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  10. Vedi Alessio, a dire che non siete cattolici non sono io (che non ho nessuna autorità, se non quella della ragione e dell’evidenza), ma siete voi stessi a dimostrarlo. La liturgia che celebrate non è cattolica perché non rispetta quello che il Papa (Colui che legifera in maniera di liturgia) ha stabilito. E non solo Papa Benedetto XVI, ma tutta la Tradizione della Chiesa. Il Papa con voi ha legiferato con la lettera di Arinze. E voi non la rispettate. Così come non rispettate (ma non solo voi) il rispetto e il decoro della musica sacra e degli strumenti da utilizzare. Non farmi il discorso “a me piace”, perché nella liturgia non va bene (è perverso, sbagliato e deleterio) questo discorso. Perché siccome a te piace ballare, balli? Siccome a te piace la chitarra, il bongo e le nacchere, le usi? E se a me piace fare la ola da stadio durante la Messa la faccio perché per me quello esprime la festa? E per i giovani allora distribuiamo alcool a volontà. Per alcuni di loro la festa, la gioia è lì. Essi la sperimentano il sabato sera. La Domenica (ah, voi non celebrate di Domenica scusa…) diamo alcool puro, come la purezza del Signore, così sì che capiscono davvero l’essere cattolici. Capisci che così, sul discorso “a me piace”, non si va da nessuna parte. Il sentimentalismo, il relativismo, non è cattolico. Lo ha ribadito Benedetto XVI. Ma con voi è lettera morta.

    Ammetti che ci sono molte cose da migliorare (anche se riconosci solo nelle cose marginali), ma nelle intenzioni di Kiko queste sono da cambiare? Perché le intenzioni che valgono nel Cammino sono quelle di Kiko e non quelle del Papa? Perché nella liturgia introducete elementi non liturgici?
    Sul discorso vocazioni ho già risposto nell’articolo. Se le vocazioni necessitano di tempo (ovvio), non hanno bisogno di queste pagliacciate (le alzate vocazionali), che sono solo e soltanto (non trovo altra motivazioni) dimostrazioni di forza e di culto al Cammino.
    La cattedra dalla quale apprendo è quella di Pietro. Non mi ci siedo sopra come il fondatore del vostro movimento ha fatto in maniera di liturgia e probabilmente non solo. Vedremo, se ce lo concedete (comandate voi, no? non la Chiesa…), quando pubblicherete il Direttorio su cui si fonda la vostra dottrina. Perché temo sia la vostra dottrina, non quella della Chiesa. Quindi, va da sé, che non siete cattolici.

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  11. Caro Alessio....restando a ciò che appena espresso sopra, le allego le tre sue possibilità alla luce dell'insegnamento della Chiesa, cosa che lei disconosce un tantino ^__^

    - il carisma NON si scioglierà: un Papa l'ha confermato, un Papa dovrà sconfessarlo e al momento non mi sembra neppure la soluzione ottimale ;-) se si evitasse di fare di Kiko un dio come accade, si comprenderebbe che il Papa ha confermato quel carisma soprattutto per un aspetto QUELLO DELLE FAMIGLIE...
    il carisma del Cammino ha qualcosa di ottimale PER LE FAMIGLIE, ed è su questo che il Papa opera, su questo il Papa l'ha confermato, non altro...
    Kiko non ha il carisma DEL NUOVO LITURGISTA o del nuovo catechetico, pertanto ciò che moriranno saranno le sue catechesi e ciò avverrà quanto prima la si smetterà di idolatrare Kiko...

    - il carisma è già di per sè UNA NICCHIA LEGITTIMATA...
    ma la legittimazione del Papa è stata fatta proprio PER FAR USCIRE ALLO SCOPERTO tale carisma.. il quale E' UTILE SOLO PER RAFFORZARE IL CONCETTO DI FAMIGLIA, E DEL MATRIMONIO... è un lavoro duro e lungo ma che al Papa non spaventa ^__^
    piuttosto è Kiko e chi ha fatto di Kiko il proprio dio o il proprio pontefice che ha reso e rende tale gruppo UNA NICCHIA che si fa così paravento della legittimazione...

    - con la busta n.3 spero che lei non intenda pretendere che TUTTA la Chiesa diventerà o dovrebbe diventare kikiana ^__^ suvvia! è la Chiesa che cambia la gente e non il contrario!
    e ciò che sta avvenendo è proprio invece L'ECCLESIALITA' PAPISTA ad emergere mentre Kiko deve gioco forza ritagliarsi dei momenti propri scimmiottando il Papa, per avere adepti... ma l'aria è cambiata...

    quanto alla presenza di fior fiore di cardinali, le rammento che l'apostasia peggiore degli anni '70 l'abbiamo avuta grazie a vescovi e cardinali disobbedienti al Papa...
    inoltre quel giorno la Carmen ha rattristato il cardinale di Madrid con la sua triste farneticazione, si veda il video.... un segnale di cedimento nella struttura kikiana senza precedenti che è un netto segnale di una SOPPORTAZIONE ai limiti del sopportabile...
    ^__^

    Kiko SFRUTTA LE PARROCCHIE come il Cuculo...e trova Vescovi consenzienti anche perchè PAGA PROFUTAMENTE I SUOI INVITI... ^__^
    non è una calunnia... quando Kiko invita un vescovo, LO PAGA, FA ELARGIZIONI ALLA DIOCESI....e promette vocazioni sacrificando il proprio gregge, mortificandolo, umiliandolo...RIEMPIE a modo suo le chiese....e questo fa gola...

    ma vede... nella rivoluzione del Concilio la maggiorparte dei Vescovi, altro che i miseri 59 da lei citati, ben oltre le migliaia, cedettero AL VENTO MODERNISTA...
    lo stesso Ratzinger parla di "UNA SPECIE DI FOLLIA CHE, in buona fede, AVEVA INVASO MOLTISSIMI PADRI CONCILIARI...."
    con Giovanni Paolo II LA MAGGIORPARTE DEI VESCOVI LO CRITICAVA e volevano le sue dimissioni nel 2000....

    come vede, lei Alessio non ha ancora compreso che la Chiesa NON avanza CON I NUMERI O LE MAGGIORANZE o le chiese piene ^__^
    l'autentica VOLONTA' di Dio opera SILENZIOSAMENTE NEI PICCOLI NUMERI, nei piccoli gruppi...nelle modeste aspettative, nelle semplici CATECHESI:
    chi ci ha creati? ci ha creati Dio!
    punto!
    prendere o lasciare...
    questo è il modo di lavorare di Cristo nella sua Chiesa, il resto viene permesso per motivi che forse ci sono anche sconosciuti, ma che non sostituiranno mai LA TRADIZIONE della Chiesa...
    ^__^

    stia in pace...

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  12. Sulle "presentazioni", invece è bene che tu sappia che sempre ci presentiamo: lo facciamo se partecipano alle liturgie persone che non conosciamo"


    Ma non si rende conto Alessio che già questa frase mostra che vive in un mondo a parte che NON è cattolico?
    Da quando in qua si fanno le presentazioni in una Santa Messa?
    La Messa si svolge a PORTE APERTE, è aperta a chiunque volesse entrare, È il SIGNORE ad essere Presente, non è la comunità che decide chi ammettere e chi no, e che chi è ammesso deve prima essere presentato!
    Quante persone entrando per la prima volta in una chiesa in cui si svolgeva una sacra Liturgia, evidentemente degnamente celebrata, sono state toccate dalla Grazia, hanno aperto il loro cuore e la loro mente al nostro Signore!
    La Messa non appartiene ad una comunità, non è una "cosa"privata, non è un momento a cui possono essere ammessi gli estranei solo su presentazione!
    Capite che il vostro modo di fare NON è cattolico?

    RispondiElimina
  13. Interessantissimo spunto da Fides et Forma, che io commenterei così:

    quando il Papa pronuncia qualche scemenza, allora potete star sicuri che gliel'ha scritta un cardinale.

    E stavolta quell'uscita cretina sull'intingere il pennello nei colori della Bibbia... indovinate da chi proviene? dal solito Ravasi. Che ama citare se stesso (chissà, magari pensava che avrebbe poi potuto addirittura vantarsene in giro dicendo: "il Papa cita un mio discorso del 1997").


    Come già dicevamo da tempo, il Papa non può certo scriversi da solo tutti i discorsi che pronuncia.

    E non può star certo a tagliuzzare e aggiustare i discorsi man mano che li legge.

    Ricordiamoci di questo dettaglio ogni volta che il Papa parla in modo curioso (come per esempio quando parlando ai neocatecumenali sembrava ripetere certi soliti slogan della propaganda neocat).


    Quanto alle "pennellate", quelle che aggiunge il Papa sono ben riconoscibili (cfr. link qui sopra), e valgono più dei discorsi preconfezionati.

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  14. "l'istituzione per istituzionalizzare il carisma, finisce per assomigliargli, cambiando essa stessa."

    Questo è il leit motiv di Alessio, la Chiesa sarà assorbita dal cammino neocatecumenale!
    Non sarà la Chiesa a correggere e integrare il carisma (ammesso e non concesso che ne sia uno)ma sarà il "carisma" a integrare la Chiesa!
    Tutta la Chiesa non sarà più che un cammino nc allargato, al diavolo la Dottrina, la Tradizione, la Liturgia!
    E Alessio vede questa ipotesi già in via di realizzazione!

    E la vede perchè alcuni chierici, molti o pochi che siano, stanno legittimando tutte le gravissime storture neocat, anche quelle agghiaccianti delle "alzate" di Madrid.
    La vede perchè il Papa li loda e li manda ad evangelizzare con quelle prassi non cattoliche.

    Ma non vede che il Papa è stato tradito dai suoi collaboratori, non vede il fatto compiuto che ha subito, ignora i richiami e le decisioni del Papa rivolti al cammino nc, non vede l`esempio del Papa e delle sue parole estrae solo quelle che potrebbero rinforzarlo nella sua idea, osserva l`apparente forza del cammino nc, il palese appoggio che riceve dalla gerarchia, e ne deduce che la Chiesa sta diventando neocatecumenale!

    Non so se lo dice con orgoglio o con inquietudine, non so se ci crede o se è un scenario catastrofico che immagina, ma se è vero che una certa parte della Chiesa, quella che crede che una nuova Chiesa è nata dopo il Concilio Vaticano II, ha creato confusione e divisione nella Chiesa, se costoro, senza sorprese, appoggiano il cammino nc, il Papa sa, noi sappiamo, i cattolici che hanno una coscienza rettamente formata sanno che quelle aberrazioni, quelle storture, quei deliri, quelle prove di forza, quelle manipolazioni agghiaccianti, quelle strumentalizzaioni, sono solo e unicamente il frutto e la manifestazione dell`ego ipertrofico, dell`orgoglio smisurato di un uomo e non rappresentano in niente la Chiesa cattolica.
    Se poi una parte del clero li legittima, rendendosi complice di chi vuole sovvertire i fondamenti stessi della nostra Fede, ciò non significa che quella sia la Chiesa di Cristo.

    Quella Chiesa che ha attraversato 2011 anni di storia, vissuto crisi e strappi profondi, che è fedele al fiume vivo della sua Tradizione, una Tradizione immutabile, che conserva, custodisce e trasmette il tesoro della Fede,la Dottrina immutabile, il Magistero perenne e immutabile, quella Chiesa, la Chiesa cattolica, ha già vissuto tante tempeste, traverserà anche questa.

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  15. I ragazzi che si alzano alla chiamata di Kiko vanno ai rispettivi centri vocazionali di diverse città o capoluoghi d'Italia. Lì sono seguiti da un gruppo di laici e da un presbitero circa 1 volta al mese. Nel cammino non esiste il "padre spirituale" (che dovrebbe essere invece fondamentale per i candidati al sacerdozio) ma solo la comunità. Durante gli incontri ogni giovane risponde ad alcune domande ed è invitato a dire le cose anche più intime e profonde della sua vita dinanzi a tutti i presenti che dovrebbero avere l'accortezza di non dirlo a nessuno fuori dal gruppo. Il presbitero e i catechisti in quel momento lo umiliano e lo provano duramente. Talvolta, in questi luoghi, ci sono anche i figli dei catechisti stessi che hanno un "trattamento" diverso.
    Alla fine dell'anno rimangono la metà e di questi un'altra metà viene scelta per andare a Porto San Giorgio dove Kiko sceglie il seminario per ogni persona (chi va in Brasile, chi in Cina, chi in America, ecc)
    Oggi, l'alternativa diocesana è il seminario propedeutico minore, ma anche questo è stato dichiarato "scandaloso" da alcuni sacerdoti, persino qualche Vescovo:
    http://www.uaar.it/news/2011/08/31/don-mazzi-abolire-i-seminari-minori/
    Meglio per gli aspiranti al sacerdozio è scegliere qualche ottimo Istituto Religioso o qualche ordine di stretta osservanza dove si vive bene la regola (questo lo potete trovare scritto anche in una lettera di Sant'Alfonzo Maria De Liguori).
    http://vocazione-religiosa.blogspot.com/2011/08/rilassamento-dei-religiosi.html

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  16. Oggi, l'alternativa diocesana è il seminario propedeutico minore, ma anche questo è stato dichiarato "scandaloso" da alcuni sacerdoti, persino qualche Vescovo:
    http://www.uaar.it/news/2011/08/31/don-mazzi-abolire-i-seminari-minori/


    Il parere di cui a questo link non è di certo commestibile.

    Si sa che i vescovi modernisti oggi sono i più -frutto del V2- e, purtroppo, se i seminari non vengono TUTTI adeguatamente riformati, non usciremo mai da questa brutta crisi.

    Vien da dire che se scopriamo ogni tanto qualche santo sacerdote è quasi malgrado tutto e proprio perché la Grazia del Signore non abbandona la Sua Chiesa.

    In ogni caso, come ricorda Caterina, c'è un grosso risveglio tra i giovani del senso del Sacro e della Tradizione Apostolica, l'unica che lo veicola...

    E la battaglia non si vince con i numeri né con i proclami more kikiano ma con la Fede, la preghiera e la costanza...

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  17. "c'è un grosso risveglio tra i giovani del senso del Sacro e della Tradizione Apostolica, l'unica che lo veicola..."

    La questione è molto semplice: se alla fine la Pastorale Giovanile si riduce SOLO alla messa con i palloncini e all'animazione ballata i risultati sono che i giovani si sentono considerati come bambocci e non vengono presi sul serio nel loro desiderio di INFINITO.

    Ho letto molti articoli in cui i vescovi si dicevano: "impressionati" dal nostro silenzio...GRAZIE PER LA FIDUCIA!

    Io di quella veglia ho anche un'altra immagine: quella dei ragazzi sul palco che, all'arrivo del Papa lo circondano. Intervengono le guardie e li allontanano.

    Alla fine della Veglia (con ancora i paramenti indosso) i ragazi ci ritentano e stavolta le guardie rimangono fuori e non possono fare altro che "lasciar fare".

    Vorrei dire a quei vescovi che magari erano sul palco, che magari giudicano con sufficienza questo o qel documento di Benedetto, che loro non hanno il problema delle guardie che li allontanano.

    Insomma che imparino un pò cosa vuol dire volergli bene al Santo Padre...

    RispondiElimina
  18. Evidentemente Kiko, sentendosi prossimo alla morte, inizia a trasmettere ai suoi le sue supposizioni riguardo al futuro della sua opera.
    Mi sbaglierò ma, nell’intervento di Al, noto alcune frasi molto vicine a quanto detto da L89 qualche giorno fa.

    Ve lo evidenzio:
    L89 ha detto... (30 agosto, 2011 11:04)

    Dalla panoramica che ho fatto deduco gli unici quattro scenari possibili per il futuro della Chiesa e del movimento:

    1) Il movimento come fuoco di paglia finisce con la morte del suo fondatore a causa dell'eccessiva personalizzazione.
    2) Il movimento conquista tutti vertici della Chiesa e diventeremo tutti kikkiani (è lo scenario meno probabile se è vero che lo spirito santo elegge il Papa e lo guida non avverrà).
    3) Ci saranno di nuove lotte interne e come ai tempi di Lutero avremo un'altra scissione.



    ALESSIO ha detto... (02 settembre, 2011 10:55)
    Si chiama "istituzionalizzazione del carisma". nella storia della Chiesa ci sono centinaia di casi simili.

    Ci sono 3 alternative:
    - il carisma si scioglie
    (vedi punto 1 di L89)
    - il carisma diventa una nicchia legittimata (vedi quanto vorrebbe la Chiesa con la FSSPX) (vedi punto 3 di L89)
    - l'istituzione per istituzionalizzare il carisma, finisce per assomigliargli, cambiando essa stessa. (vedi punto 2 di L89)


    Avrò preso certamente una cantonata, chissà, magari è davvero lo spirito che parla agli NC rendendoli profeti dello stesso messaggio?

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  19. Ancora altre informazioni, e ringrazio Anonimo, che vengono a confirmarci che anche l`iter vocazionale del cnc NON È CATTOLICO!
    Prima, durante e dopo.

    Agghiacciante il modo in cui i giovani sono spinti ad alzarsi, non cattolico il modo in cui sono accompagnati in seguito con le oramai tristemente conosciute o, forse, non poi così tanto conosciute,violazioni del foro interno.

    È ogni anno una visione sconcertante quella del Papa che consacra in San Pietro novelli sacerdoti, fra i quali anche alcuni che escono dal RM di Roma.
    È sconcertante sentire quei giovani, e meno giovani, promettere di obbedire al Papa mentre sappiamo che obbediranno sempre in primis a Kiko Arguello.
    Basta ricordarsi la gravissima disobbedienza dei presbiteri neocatecumenali alle NORME trasmesse da Benedetto XVI.
    Il Papa dice : DOVETE CAMBIARE,
    Kiko Arguello dice: Non cambiate niente.

    A chi hanno obbedito?
    A Kiko Arguello.
    Queste non sono storielle, questa è la realtà, una realtà di cui i presbiteri neocat non dovrebbero andar fieri.

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  20. ...e perchè, il versamento della decima è cattolico? A proposito, dove finiscono quei soldi? (ehm, pardon: spazzatura)

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  21. - il carisma diventa una nicchia legittimata (vedi quanto vorrebbe la Chiesa con la FSSPX) (vedi punto 3 di L89)

    La Cattolica, cioè la nostra Chiesa, non ha nicchie legittimate. Essa è cattolica proprio perché è, come Cristo la volle e la fondò, la stessa in ogni luogo e per TUTTI: aperta e destinata al mondo intero, dotata di una Parola impermeabile dinanzi al mutare dei tempi e delle culture, titolare di poteri sempre identici a se stessi dall'uno all'altro capo della terra.

    Non ci sono "nicchie" né "élites". Tanto meno possiamo parlare di "nicchia" riferendoci alla FSSPX che è quanto di più cattolico possa esistere. E' evidente che è una forzatura ignorante o in mala fede e comunque VOLUTA.

    Stiamo assistendo ad un terribile e pilotato tentativo di USURPAZIONE: ma non praevalebunt!

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  22. Dalla Liturgia dell'ordinazione secondo il rito romano (forma ordinaria)


    V: Figli carissimi prima di ricevere l'Ordine del Presbiterato dovete manifestare davanti al popolo di Dio la volontà di assumerne gli impegni.

    V: Volete Celebrare con devozione e fedeltà i misteri di Cristo secondo la tradizione della Chiesa,specialmente nel sacrificio eucaristico e nel sacramento della riconciliazione a lode a Dio e per la santificazione del popolo cristiano?

    O:Si lo voglio

    Lo vuole?
    Ma se quel presbitero SA che celebrerà, come lo ha fatto sino a quel momento, non secondo la Tradizione della Chiesa ma secondo la volontà e l`orgoglio di un uomo!
    Che valore ha quel "volo"?


    V: "Prometti a me e miei successori filiale rispetto e obbedienza?"

    O: Lo prometto

    Che valore ha quella promessa quando si sa che obbedirà in primis a Kiko Arguello e al Papa solo se non va contro i diktat kikiani?

    RispondiElimina
  23. gigikop, dal Catechismo della Chiesa Cattolica (§ 2043):

    Il quinto precetto (“Sovvieni alle necessità della Chiesa”) enuncia che i fedeli
    sono tenuti a venire incontro alle necessità materiali della Chiesa, ciascuno
    secondo le proprie possibilità [ Cf Codice di Diritto Canonico, 222; Codice dei
    canoni delle Chiese Orientali, 25. Le Conferenze Episcopali possono inoltre
    stabilire altri precetti ecclesiastici per il proprio territorio; Cf Codice di Diritto
    Canonico, 455].

    Dove vadano a finire è evidente: per le necessità della Chiesa, che non significa "per ingrassare i preti". Laddove ci sono abusi, di abusi si tratta e non di norma.

    Nel Cammino Neocatecumenale, invece, la stortura è norma.

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  24. E' spassoso sentire Alessio "profetizzare" che il Cammino fagociterà la Chiesa. Sembra di sentir parlare un bambino che sogna di diventare campione di Formula Uno.

    L'eresia ariana aveva conquistato la maggioranza assoluta dei vescovi cattolici... eppure si spense da sé. Questo precedente storico, da solo, è già sufficiente a bloccare chi canta vittoria prima del tempo.

    Kiko al momento può esibire al più trecento vescovi e cardinali su un totale di oltre cinquemila nel mondo. E non è neppure detto che gli siano tutti fedelissimi: provate a diminuire le ricche offerte ad un vescovo e misurate per quanto tempo vi resta ancora amico...

    RispondiElimina
  25. E' spassoso sentire Alessio "profetizzare" che il Cammino fagociterà la Chiesa.
    ------
    dove l'hai letto, sul libro di biologia quando parla della amebe e dei parameci?

    No ho detto questo, ho detto solo che il processo di "approvazione" del CNC (se vuoi la Chiesa che fagocita il CNC), comporta per la Chiesa stessa un cambiamento inevitabile.

    Non ho mai sognato da piccolo di andare in formula uno... semmai di fare l'astronauta... ;)

    Sii meno cattivello By Tripudio...

    RispondiElimina
  26. Molto interessante il commento delle 13:49:


    Nel cammino non esiste il "padre spirituale" (che dovrebbe essere invece fondamentale per i candidati al sacerdozio) ma solo la comunità. Durante gli incontri ogni giovane risponde ad alcune domande ed è invitato a dire le cose anche più intime e profonde della sua vita dinanzi a tutti i presenti che dovrebbero avere l'accortezza di non dirlo a nessuno fuori dal gruppo. Il presbitero e i catechisti in quel momento lo umiliano e lo provano duramente. Talvolta, in questi luoghi, ci sono anche i figli dei catechisti stessi che hanno un "trattamento" diverso.
    Alla fine dell'anno rimangono la metà e di questi un'altra metà viene scelta per andare a Porto San Giorgio dove Kiko sceglie il seminario per ogni persona (chi va in Brasile, chi in Cina, chi in America, ecc)

    RispondiElimina
  27. Me lo auguro anche io un cambiamento inevitabile:che la Chiesa torni ad essere obbediente al Papa e che la Chiesa torni a ricordarsi di essere la custode della Verità e di annunciarla e di difenderla.

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  28. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  29. " No ho detto questo, ho detto solo che il processo di "approvazione" del CNC (se vuoi la Chiesa che fagocita il CNC), comporta per la Chiesa stessa un cambiamento inevitabile."

    Sì hai detto questo!
    Lo hai detto ma non te ne rendi conto, non ti rendi conto dell`enormità che hai scritto.

    La Chiesa o, meglio, il PCL o, meglio ancora, il card. Rylko con l`aiuto di mons. Filoni, ha approvato il cammino nc, e lo ha fatto bypassando la volontà del Papa, dopo aver incitato i neocat a disobbedire.
    MA, e sì c`è un ma, non un piccolo "ma" ma un grande "MA",il PAPA NON HA APPROVATO le storture neocatecumenali, il PAPA VUOLE CORREGGERLE e per questo vi ha trasmesso delle NORME, che voi continuate ad ignorare.

    NON è la Chiesa che cambierà inevitabilmente(!! l`orgoglio del capo è decisamente contagioso), è il cammino nc che, se vuole sopravvivere dovrà cambiare, e se non lo farà spontaneamente ci sarà CHI se ne occuperà dall`alto perchè la chiesa di Kiko NON è la Chiesa di Cristo e non è la Chiesa di Cristo che si piegherà alla volontà, all`arroganza, alla prepotenza e ai deliri di un pittore spagnolo.

    RispondiElimina
  30. Nella Chiesa di Cristo c`è una gerarchia, c`è il Successore di Pietro, ci sono i successori degli apostoli che in principio dovrebbero essere i custodi del sacro deposito della Fede, i garanti del rispetto della Liturgia e dell`ortodossia della Dottrina, purtroppo fra costoro ci sono anche i traditori, c`è chi dimentica la sua missione, le sue promesse, le sue responsabilità e finiamo per trovarli anche su un palco a interpretare come dei burattini il copione allucinante e grottesco scritto da chi calpesta la Liturgia, devasta le parrocchie, rifiuta la Tradizione, da chi si è inventato un insegnamento perchè quello della Chiesa non gli andava bene, e noi cattolici stiamo ancora aspettando di potere leggere quei testi ancora secretati in modo vergognoso.
    Ma non è perchè continuate liberamente a disobbedire al Papa, a fare tutto come se le norme della Chiesa non vi riguardassero, non è perchè certi vescovi scelgono di tacere o di appoggiarvi nelle vostre disobbedienze e anomalie, che la Chiesa approva e, ancor meno, che la Chiesa finirà per neocatecumenizzarsi!
    Suvvia, un pò di umiltà non guasterebbe, se vi è possibile, se ne siete capaci, almeno non seguite il vostro maestro in tutti i suoi deliri.
    Guardate piuttosto il Papa, seguite il suo esempio, ascoltatelo ma ascoltatelo veramente e non solo ciò che i vostri responsabili amplificano, guardate il Papa celebrare la Santa Messa, come potete anche solo immaginare che abbia approvato e approvi quello che fate!
    P.

    RispondiElimina
  31. Beh, le parole "cambiamento inevitabile" in cosa altro può mai consistere?

    Se la Chiesa "facesse proprio" quello che è il "carisma" (cioè gli abusi e gli strafalcioni) del Cammino... sarebbe la stessa cosa che il farsi fagocitare.

    RispondiElimina
  32. ..In tutte le generazioni il Dio di Abramo, di Giacobbe, di Gesu'Cristo si è servito di uomini, di poveri uomini, chiamati da Lui, per aprire una via, un cammino di conversione...In tutte le generazioni c'è stato chi si è scandalizzato, chi ha gridato all'eresia, allo scandalo.. lo è stato per San Francesco, per Padre Pio,..oggi per Kiko. Benedetto sia Iddio, Egli sa quello che fa. Beati quelli che non si scandalizzano della sua opera.

    RispondiElimina
  33. Un OT..la mia ragazza mi ha detto che il 10 settembre va ad Ancona con la sua famiglia per sentire il pittore profeta spagnolo Kiko al Congresso Eucaristico Nazionale (e detta così fa già "ridere" di per sè)...ma "purtroppo" nel programma ufficiale non ho trovato l'intervento dell' Argu-tambur-ello...mi domando... è l'ennesimo incontro parallelo solo per invitati vip CNC o non l'hanno messo in programma per altri motivi?

    Preoccupato

    RispondiElimina
  34. ..In tutte le generazioni il Dio di Abramo, di Giacobbe, di Gesu'Cristo si è servito di uomini, di poveri uomini, chiamati da Lui, per aprire una via, un cammino di conversione..

    capite, amici, a che livelli siamo?
    Un Kiko paragonato a S. Francesco e a Padre Pio, che non hanno cambiato uno iota della Rivelazione e semmai ne hanno incarnato le parti più pure...

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  35. E brava Daria: hai messo Kiko sullo stesso piano di san Pio e di san Francesco.

    Dopotutto anche la Carmen Hernandez già lo chiama san Kiko: ti sarai dunque detta "che c'è di male?"

    Lo sapevi che ancor prima che si insediassero a Roma nel 1968, padre Pio chiamò Kiko e Carmen «i nuovi falsi profeti»?

    RispondiElimina
  36. "In tutte le generazioni c'è stato chi si è scandalizzato, chi ha gridato all'eresia, allo scandalo.. lo è stato per San Francesco, per Padre Pio,..oggi per Kiko."


    Oh, poveri noi!
    O poveri loro?

    Poveri loro, perchè solo chi ha la mente, la psiche, la coscienza totalmente, incondizionalmente, assoggettite a Kiko Arguello può osare paragonarlo ai grandi Santi della Chiesa, a San Francesco e a Padre Pio!

    I santi, sappi Daria, sono sempre stati OBBEDIENTI, NON hanno MAI MODIFICATO una virgola della sacra Liturgia, della divina RIVELAZIONE, NON hanno MAI costruito una chiesa parallela, rifiutando l`esempio, le prassi e l`insegnamento della Chiesa, MA hanno personificato, incarnato, nel modo più puro, più totale, l`essere testimoni di Cristo nella fedeltà alla Sua Chiesa, nell`obbedienza al Successore di Pietro,anche quando era difficle farlo, anche quando obbedire era fonte di sofferenza e di lotte interne.

    Se puoi ancora farlo, ma ne dubito, la prossima volta, prima di ridicolizzarti, rifletti!

    RispondiElimina
  37. Se a san Francesco fosse giunta la "lettera di Arinze con le decisioni del Santo Padre", san Francesco avrebbe obbedito (come padre Pio) oppure avrebbe disobbedito (come Kiko)?

    Se i vescovi giapponesi avessero detto a padre Pio "non ti voglio in diocesi", padre Pio se ne sarebbe partito subito (come san Francesco) o avrebbe -come Kiko- disobbedito per vent'anni e messo in subbuglio la Santa Sede pur di rimanere?

    RispondiElimina
  38. dice Alessio
    "l'istituzione per istituzionalizzare il carisma, finisce per assomigliargli, cambiando essa stessa."

    mi permetto di interpretare il pensiero di Alessio.
    Probabilmente ci sono tanti ncn che si sono stupiti dell'approvazione in blocco del cammino,
    esattamente come ci siamo stupiti noi che ne conosciamo gli errori e le tendenze settarie.
    I ncn hanno pensato, forse in buona fede, che l'approvazione significasse accettare tutto del cammino,
    senza capire che chi appartiene alla Chiesa, non può continuare a fare quello che vuole, magari cercando di tenerlo nascosto.
    Ecco perchè hanno interpretato male l'approvazione ( più o meno estorta alle gerarchie) e la giustificano con l'ipotesi che la Chiesa possa neocatecumenalizzarsi.

    Comunque, Alessio, alla fine del nostro tempo terreno, ci verrà chiesto a chi abbiamo affidato il nostro cuore, a chi abbiamo obbedito,
    quindi non guardare all'apparenza, ( mi sembra che vuoi interloquire solo con chi usa toni moderati) ma guarda alla sostanza e sganciati dal cammino.
    Il cammino è solo una rampa di lancio che ti ha fatto entrare/ritornare nella Chiesa, Ringrazialo per questo dono e riprenditi la tua libertà!

    RispondiElimina
  39. Daria ripete quello che si dice sempre nel cammino.

    Ricordo un catechista che per dare valore alle sue parole, disse che nel giudizio particolare ci sarebbe stato chiesto se avevamo ascoltato le sue parole.
    " Tu hai ascoltato le parole di quel poveraccio che ti portava le catechesi ecc. ecc. ?"

    Ho sempre pensato che nel cammino resta ingannato chi vuole farsi ingannare.
    In fondo se avessi ascoltato bene avrei capito che era meglio ascoltare le parole di Gesù, del suo Vicario, piuttosto che quelle di un poveraccio...

    dice Daria "Beati quelli che non si scandalizzano della sua opera"

    immagino che intendi la "Sua" opera, quella di Gesù,
    E' vero, Daria, beati quelli che non si scandalizzano e continuano a frequentare le chiese insieme ai cristiani di serie b, non si richiudono in salette riservate solo a loro, non costruiscono una chiesa diversa, ma lavorano nella vigna del Signore, fianco a fianco con gli altri.

    RispondiElimina
  40. A Caterina vorrei dire che è vero che il cammino si presenta come depositario di un carisma particolare nei confronti della famiglia.
    Ma in realtà in 15 o 20 anni di cammino, molte famiglie si spezzano,
    la pressione psicologica di queste catechesi porta a fare 'giudizi' molto pericolosi sul coniuge, e molti matrimoni non reggono.

    La caratteristica che è più specifica del cammino, a mio parere, è quello dell'apertura alla vita, che se fosse ripulita da eccessive esagerazioni, se fosse fatta rispettando le esigenze di salute, anche psichica, delle madri, restebbe un annuncio importante nella Chiesa di oggi.

    RispondiElimina
  41. Caro preoccupato, non sarei affatto stupita dalla presenza di Kiko Arguello al CEN.

    Partecipa della grave confusione che regna nella Chiesa oggi, come giustificare in effetti la presenza al Congresso Eucaristico Nazionale di colui che ha devastato, stravolto la sacra Liturgia?

    RispondiElimina
  42. Ripetere giova ^__^



    ATTENZIONE....ATTENZIONE

    ascoltate LE PAROLE del cardinale Bartolucci al Papa,
    http://www.gloria.tv/?media=190379



    Beatissimo Padre,
    sono qui a ringraziare Vostra Santità per tutto quello che ha fatto e sta facendo per ridare nobiltà e splendore alla Santa Liturgia della Messa per quanto riguarda la musica che voglia veramente essere consona al sacramento del Sacrificio Eucaristico.

    Come non ricordare il cantico “Et, hymno dicto, exierunt in montem Olivarum” che Gesù cantò nell’Ultima Cena insieme agli apostoli nel cenacolo dopo la prima Messa. Certo, quell’antico bellissimo inno, non poté non accrescere una santa profonda commozione interiore in quegli straordinari cantori. È la stessa cosa oggi.

    Ecco, Beatissimo Padre, io sono qui a ringraziare Vostra Santità per il forte richiamo all’uso della musica delle celebrazioni odierne della Santa Messa. Io sono certo che l’aver richiamato un musicista a far parte del Collegio Cardinalizio ha voluto essere un richiamo all’uso della musica sacra nella Sacra Liturgia.

    (...)
    Poi i tempi, purtroppo, cambiarono. Ma oggi si nota con soddisfazione un vero e proprio risveglio da parte di tanti giovani che vogliono rivivere la bellezza della Messa in latino, il maggior frutto spirituale che ne deriva, cioè grande grandissimo conforto. E ci da a sperare in un futuro liturgico quale Vostra Santità desidera.
    Ne ringraziamo il Signore, che vorrà aiutare tutti coloro che si stanno impegnando per la serietà della musica sacra. Confido fermamente, con l’aiuto di Dio, ci sarà il vero ritorno alla bimillenaria tradizione della musica sacra.
    Grazie Santità!


    ^__^

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  43. Quella che vige nel Cammino è una paternità irresponsabile mascherata da accettazione della vita.

    Come Mussolini, anche Kiko ha bisogno di "famiglie numerose" per ampliare il numero dei propri sudditi.

    L'equivoco, sottile e diabolico, sta nel dire che se due sposi non hanno abbastanza figli allora deve per forza darsi il caso di contraccezione o altre pratiche proibite dalla Chiesa.

    Ma non è così! Ho presente il caso di due sposi che solo dopo dieci anni (e tante preghiere, e nessun sistema per accelerare o impedire nascite) hanno avuto finalmente il primo figlio.

    Se fossero stati neocatecumenali sarebbero stati continuamente torchiati dai "poveracci" cosiddetti "catechisti" che portano (pedissequamente a memoria) il verbo kikiano: ancora non avete figli? ammettetelo: voi usate contraccettivi! siete dei peccatori!

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  44. Vorrei ricordare ad Alessio, che ha paragonato Kiko a San Francesco, che quest'ultimo prima andò dal Papa a chiedere l'autorizzazione per la Regola e poi fondò i primi conventi. San Francesco non ha mai contestato la Chiesa, ma anzi le ha sempre offerto sincera obbedienza. Uguale a Kiko, non trovate?

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  45. Certo che nel cammino è tutto solo esteriorità, anche la vita cristiana matrimoniale deve essere messa in pubblico e dare i 'frutti' altrimenti ti mettono sotto pressione.

    Io dicevo solo che l'apertura alla vita è certamente apprezzata dalla chiesa, dal papa, e sicuramente se ne è tenuto conto quando il papa ha rivolto parole cortesi al cammino.
    Poi anche questo aspetto va guidato, corretto,
    - e questo devono cominciare a farlo anche i ncn stessi!- affinchè il cammino possa continuare a considerarsi in comunione con la Chiesa.

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  46. So che è ot, sono assolutamente d'accordo con te, Tripudio,
    e ricordo anche come il cammino si sia rifiutato di collaborare con il comune sull'affido temporaneo di bimbi in difficoltà
    Famiglie numerose, madri casalinghe non dovrebbero avere difficoltà ad accogliere per un tempo limitato un altro bambino.
    Ma evidentemente non si vuole che persone estranee al cammino entrino nelle case ncn...
    Alla faccia della missionarietà e dell'evangelizzazione del cammino!

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  47. Il discorso delle "nicchie" sta degenerando nel solito equivoco favorevole ai neocatecumenali perché il termine "nicchie" suona tanto negativo.

    Sarebbe meglio parlare di "spazi", che è più generico. Ed è anche questione di onestà: se il parroco non ti dà spazio quando legittimamente te lo meriti, allora la Santa Sede deve provvedere in qualche modo.

    Solo che oggi il mondo gira a rovescio: i neocatecumenali conquistano "spazi" per diffondere ambiguità dottrinali e strafalcioni liturgici e tutto il resto, mentre i cattolici che vorrebbero pregare in modo più sano e meno cabarettistico si vedono negare gli spazi e addirittura etichettare come gente di "nicchia" che mendica una sorta di riserva indiana per non disturbare -con inginocchiamenti, adorazioni silenziose e canto gregoriano- le liturgie fracassone di Kiko e dei suoi seguaci.


    Altro argomento: l'articolo di Socci sulla scomparsa del Tabernacolo dimentica che c'è in giro una tendenza ancor peggiore: quella dei neocatecumenali...

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  48. Confermo la presenza di Kiko e degli iniziatori del CNC al Congresso Eucaristico di Ancona, perchè non dovrebbero esserci?

    Io vi sarò, sabato 10. Il loro intervento sarà molto importante, perchè sarà incentrato proprio sull'Eucaristia ed Evangelizzazione. Non sarà affatto segreto, lo potrete poi trovare sul sito ufficiale o su altri.

    X Michela
    vedo che cominci a capirmi.

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  49. Non sarà affatto segreto, lo potrete poi trovare sul sito ufficiale o su altri.

    sono sicura che sarà perfettamente 'commestibile'... ma è noto come nelle sette i contenuti ad extra siano difformi da quelli ad intra.

    Quanto al Cnc, il processo di 'mimetizzazione' è fin troppo avanzato e subdolo per doversi meravigliare.

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  50. "Confermo la presenza di Kiko e degli iniziatori del CNC al Congresso Eucaristico di Ancona, perchè non dovrebbero esserci?"


    Perchè è SCIOCCANTE che ci siano!

    È scioccante che venga ad un Congresso sull`Eucaristia chi ha STRAVOLTO l`Eucaristia, chi ha DISOBBEDITO a Benedetto XVI e alle sue NORME.

    La presenza di Kiko Arguello al CEN non fa che confermarci, ahinoi, che i custodi della Liturgia sono i primi a tradirla rendendosi complici di chi ha RIFIUTATO LA LITURGIA CATTOLICA CONSIDERANDOLA UNA CATASTROFE!

    C`è un uomo che rifiuta di obbedire al Papa,

    che rifiuta di correggere il rituale partorito ddlla sua mente,

    che considera la Liturgia della Chiesa cattolica una CATASTROFE,

    ed è invitato a parlare ad un Congresso sull`Eucaristia?

    Ma hanno ancora una coscienza i nostri vescovi?
    Possibile che se ne stiano tutti zitti, che tutti approvino quella presenza?

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  51. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  52. Posso domandarvi di riprendere il thread precedente?
    Guardate e ascoltate il video di Pamplona, chi,in coscienza (messi a parte i nc), oserebbe affermare che ciò che vede, e ascolta, è una Messa, è una liturgia cattolica?
    E noi dovremmo trovare normale che l`autore di quello scempio liturgico sia invitato ad intervenire ad un Congresso sull`Eucaristia?

    Che chi ha invitato il signor Arguello, guardi quel video, l`ultimo in data, e poi interroghi la sua coscienza.

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  53. Ho il forte e fondato timore che continuando di questo passo, prima o poi, Dio non voglia, si arrivi allo scisma. Dobbiamo pregare affinché il CN si renda consapevole che il bene più prezioso della Chiesa è la Comunion. Non quella a chiacchiere e di facciata che, di fatto, la nega ma quella sostanziale che, umiliando se stessi si apra agli altri. Rino

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  54. La presenza degli iniziatori del cammino neocatecumenale al Congresso Eucaristico nazionale è la conferma dell`apostasia non più strisciante e silenziosa ma sempre più evidente.
    E sono i vertici della Chiesa ad avallarla nel modo più inconcepibile.
    E mi vengono in mente le profezie della beata Emmerich.

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  55. risp ad Emma:

    io affermo che quella è una messa cattolica

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  56. ^__^ vi confesso che l'idea di Kiko al Congresso Eucaristico mi diverte...

    scusate ma io credo nell'Onnipotenza divina e non in quella economica di Kiko ^__^

    lasciate che venga allo scoperto...
    ho visto l'intervento a Madrid... la Carmen è stata un pianto, il cardinale da dietro scuoteva la testa, magari gli servirà per svegliarsi....
    io avevo disagio solo nell'ascoltarla... per non parlare dei volti presenti, visibilmente imbarazzati...
    per non parlare di Kiko....
    una folla di robot... confesso che ci fosi stata anch'io perchè magari mia madre mi ci aveva OBBLIGATO o invogliata per fare una bella gita a Madrid, bè... a quegli urli avrei contribuito anch'io...
    ma amici... la VERITA' di cui parliamo è qualcosa di VIVO E CONCRETO, E' UNA PERSONA!!
    Lasciate che Kiko dimostri tutta la sua ignoranza in materia o peggio, lasciate che la gente ascolti, poi parlerà il Papa... allora faremo tanti bei confronti e daje oggi e daje domani, anche i vescovi dovranno tirare le somme...

    Non posso fare nomi ma... ( a mic glielo dico ^__^ )
    il segretario di un vescovo - inviato da lui per rappresentarlo proprio all'incontro kikiano (Kiko ha invitato quanti più vescovi poteva ma non dice che quasi la maggioranza degli invitati NON è andato) e riferirgli tutto -
    di ritorno da Madrid ha detto:
    ".... l'unica nota stonata, l'unica delusione, è stato ascoltare l'Arguello e la Carmen. Mi sono sentito a disagio ed imbarazzato. Ero stato due volte al Monte delle Beatitudini sempre per conto del mio vescovo, ed ero entusiasta all'epoca, però... mi sto rendendo conto del vuoto e della noia nella ripetitività dei gesti, delle parole, di questi inviti. Ci sarà molto da lavorare per rimettere molte cose sui binari giusti..."

    non la prendo come una consolazione, ma se non altro come una presa di coscienza....davanti alla presa per i fondelli che da 40 anni subiamo...
    ^__^

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  57. Quante parole, quanti giudizi, quante sentenze. Eppure il Cristianesimo non è una morale, non è neppure una religione, è qualcosa di più. lasciate che la Chiesa come Madre abbia la possibilità di allevare i propri figli, ed anche sacrosanto seguire gli insegnamenti della Chiesa, ma vorrei ricordare molto umilmente che vivere il Signore è una cosa molto personale.
    Un ex-fratello di comunità che crede ancora nella validità del cammino e degli altri CARISMI nati nella Chiesa.
    Fabrizio

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  58. "Lasciate che Kiko dimostri tutta la sua ignoranza in materia o peggio, lasciate che la gente ascolti, poi parlerà il Papa... allora faremo tanti bei confronti e daje oggi e daje domani, anche i vescovi dovranno tirare le somme..".


    Cara,cara Caterina,ti ho già detto su Messa in latino quanto invidio il tuo "bicchiere mezzo pieno"!
    È vero il Papa parla, ma chi lo ascolta?
    Lo ascoltano i vescovi?
    Senza dubbio fra di loro ve ne sono di sinceri e sinceramente obbedienti ma non sono, purtroppo, la maggioranza.
    Lo sappiamo, inutile insistere.

    Tutti quei vescovi che saranno a Ancona, SANNO che Kiko Arguello è un disobbediente, arrogante e presuntuoso, ma a loro fanno comodo le casse piene e i numeri eventuali da sventolare, se poi sono di loro già modernisti postconciliari, sappiamo anche che il rispetto della sacralità della Liturgia è l`ultima delle loro preoccupazioni, le priorità sono altre.....

    Lo scandalo,almeno normalmente dovrebbe esserlo,è che chi si è inventato un "rito" tutto suo che NON è cattolico ma sincretista, sarà a quel congresso, e che la sua presenza non farà che passare il messaggio che le sue invenzioni eretiche sono accettate dalla Chiesa, questo è grave.

    Che chi ascolta Kiko Arguello e Carmen Hernandez, provi un grande imbarazzo, non è sorprendente, significa che ha ancora un pò di coscienza, ma se poi se ne sta zitto e forse anche diventa complice di ciò che sa essere sbagliato, non farà che raggiungere la schiera dei burattini che corrono in Galilea, che salgono sui palchi delle "alzate", che invitano uno dei tanti distruttori della Liturgia ad esprimersi ad un Convegno Eucaristico.

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  59. Leggendo tutti questi commenti mi viene spontanea una riflessione:
    il fondamentalismo, l'ipocrisia, il giudizio sono cose comuni anche ai cristiani e questo non dovrebbe meravigliare, ma non ci riesco a trattenere il mio senso di vivere il cristianesimo. Troppe parole, troppi giudizi fine a se stessi, riempiendosi la bocca di citazioni dei Padri della Chiesa, di vescovi e così via.Il cammino certamente come tutte le cose intraprese dall'uomo, soprattutto quando si diffonde così come si è diffuso in tutto il mondo, può generare tante cose che non vanno, ma questo non significa che non possa essere una cosa valida. la Chiesa oggi vive momenti difficili certo, ma essendo la sposa di Cristo saprà certamente allevare i propri figli. Non mettiamoci sulla cattedra a giudicare qua e la. Siamo invece attenti al soffio dello Spirito Santo che va dove nessuno lo sa.
    Un ex-fratello di comunità

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  60. Mi sono presa la briga di guardarmi con attenzione il programma ufficiale del congresso che è questo:

    http://www.congressoeucaristico.it/siti/allegati/4926/Programma%20CEN.pdf

    Come potete vedere Kiko Arguello non terrà nessuna relazione.

    Quindi le cose sono 2:

    1) o ci va come spettatore (e secondo me non può fargli che bene, come farebbe bene a tutti)

    2) oppure avrà un altro dei suoi incontri "paralleli" stile Madrid e quindi "niente di nuovo sotto il sole"

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  61. O no Luisa!.... in questo caso non guardo al bicchiere mezzo pieno ^__^
    il mio ardire era anche un pò ironico ovviamente...e provocatorio...
    "lasciare" che Kiko parli... bè se avessi un esercito come Giovanna d'Arco glielo impedirei, pur rischiando di finire al rogo ^__^
    in questo senso spero si comprenda anche la mia affermazione e dunque quel ricorrere ad una consolazione: il Papa parlerà alla fine e almeno su questo, in internet, sarà il suo testo a fare il giro del mondo e non ciò che avrà detto Kiko...

    Ma si! che parli e si sfiati... cosa non fece Lutero per farsi ascoltare... e quanti adepti che fece TRA I CATTOLICI e quanti Vescovi attirò a sè...
    ci fu perfino la guerra...
    non siamo più a quei tempi e la Chiesa ha scelto un metodo diverso... io non lo condivido totalmente, lo sai bene... e non ho soluzioni, scrivo per condividere, suscitare ed anche provocare ^__^ ma soprattutto per incoraggiare non semplicemente al bichiere mezzo pieno, ma alla certezza della buona battaglia ed alla vittoria finale...
    Kiko morirà, il Papa in quanto tale no, fino al ritorno di Cristo dove tutto verrà svelato...

    Ma leggo ora la buona nuova di AleCT.... la mia consolazione, se il programma è quello, era ben riposta ^__^
    probabilmente Kiko sta spargendo la voce e L'ORDINE di portare le sue truppe ad Ancona per FARSI VEDERE DAL PAPA...nessuno può impedirglielo, è la gente che dovrà svegliarsi e sentirsi libera di non ascoltarlo...

    il Protagonista dell'Incontro E' GESU' CRISTO... e per la prima volta, segnalo invece, LA MESSA NELLA FORMA STRAORDINARIA che sarà celebrata prima dell'arrivo del Papa e per mettere in pratica le sue richieste.... e questa si che è una notizia UFFICIALE... ;-)

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  62. Il link non si vede del tutto, cmq è facilmente visibile dall'homepage...

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  63. Hai ragione, Caterina, il Protagonista dell`Incontro è Gesù Cristo, ma per mons. Menichellil, arcivescovo di Ancona, i protagonisti dell`incontro di Ancona sono...i giovani!

    "Durante il Congresso saranno approfonditi in maniera particolare tre ambiti - l’affettività, la fragilità e la cittadinanza – tutti con un occhio particolare ai giovani, che dopo il successo della Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid, saranno i veri protagonisti dell’incontro."

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  64. Mi rendo conto che non ho ringraziato infinitoquotidiano per la sua testimonianza e le sue riflessioni molto pertinenti.

    Io non ero a Madrid ma grazie alla televisione dei vescovi ho potuto vedere quella che si potrebbe senza dubbio definire una pagliacciata grottesca,perchè lo è stata,ma purtroppo quella pagliacciata fa delle vittime e sono dei giovani, è uno scandalo che non mi fa ridere ma piuttosto piangere, non posso restare insensibile e posso restarlo ancor meno vedendo quei prelati legittimare il tutto con la loro presenza.

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  65. Una vez más se trata el tema de la desobediencia de Kiko, a este tema se le debe agregar; además de su falta de respeto, de querer ser fiel a la Iglesia y al Papa, de ser humilde para aceptar la corrección, hay que agregar también que ha faltado mano dura de parte de la jerarquía de la Iglesia, para frenar y hacer un alto, no se puede seguir con esto. El daño es muy grande y NO HAY QUE TEMER hablar con la verdad, recordemos que "la verdad os hará libres", recordemos que lo que se evidencia es una crisis interna de la Iglesia, pues cada quién hace lo que quiere con la libertad de hacerlo hasta el tiempo que quiera. Las madres de familia corregimos a nuestros hijos en el momento y no 3, 10, 20, 40 años después. Si el árbol no se endereza a tiempo crece torcido y su corrección ya no se puede dar. No debemos de tener miedo a que un %60 de sus seguidores se retiren de la Iglesia por si ésta los corrige, pues vale más %40 de personas bien instruidas en la Doctrina de la fe, que otro tanto mal instruídos,y aplicando herejías. Recordemos las profecías de María, y comparémoslas con el instructor Kiko y sus seguidores. Veamos que sinónimo de las falsas doctrinas, de las herejías que nos demuestran cómo se ha camuflado el demonio en cosas que se dicen "santas" como los ritos de Kiko, yo soy testigo de profanaciones grandes, de agresiones psicológicas, de manipulaciones de la conciencia, donde sus daños han sido irreversibles y la Iglesia no ha hecho nada; donde se me habló que el hijo único es un maldito, pues no pude tener más, y otras cosas más. Entonces es hora DE QUE YA LA IGLESIA PROCEDA A UNA FUERTE CORRECCIÓN, QUE SI QUEDAN 20 PERSONAS EN LA IGLESIA, PUES ESAS SERÁN LAS QUE HAY QUE INSTRUIR POR EL VERDADERO CAMINO, de lo demás se encargará Dios. Revisen las profesías marianas, y vean cómo coinciden con lo que se está viviendo en la Iglesia y con Kiko.

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  66. Cara Luisa,
    l'ho scritto già da altre parti e voglio fare partecipi anche voi.

    In questi giorni ho letto diversi articoli in cui "i vescovi erano impressionati dalla nostra attenzione alla Veglia" (e questo dimostra l'idea che avevano di noi...)

    oppure già ci dicono come la pensiamo: Schoenborn (gran conoscitore della gioventù con messe western e palloncini annessi) afferma che "i giovani della gmg si sento minoranza ma forti testimoni di fede”----

    Ma posso dire che non ci hanno capito un tubo? Mica è questione di maggioranza e minoranza, la questione è che il cornutazzo (come lo chiamo io) non ci sta e si inca...MA CI VUOLE TANTO??

    Chiunque dei ragazzi che, come me , si sono imbattuti negli indignatos lo ha capito perfettamente.

    Chi ci stava di fronte non aveva semplicemente "un'altra opinione"

    Insomma: già mi mettono (la prendo come una cosa personale) nei loro schemi "da vecchi"

    I protagonisti al CEN saremo noi? E allora ci ascoltino, ma ci ascoltino veramente. E riflettano SUL SERIO su quello che è successo alla Veglia (se tanto li ha impressionati).

    NON ABBIAMO BISOGNI DI SACERDOTI, CATECHISTI, EDUCATORI CHE CI TRATTINO COME BAMBOCCI (ennò l'adorazione eucaristica non la facciamo, tanto non sanno stare fermi, e poi chissà che capiscono...meglio qlc balletto di gruppo con annesso "messaggio edificante! PATETICO)

    NON ABBIAMO BISOGNO DI SACERDOTI, CATECHISTI,EDUCATORI CHE ci facciano sentire SEMPRE, COSTANTEMENTE, RIPETUTAMENTE INADEGUATI e poi magari si "scandalizzano" perchè, mentre si aspetta il Papa, ballano il Waka Waka..

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  67. "yo soy testigo de profanaciones grandes, de agresiones psicológicas, de manipulaciones de la conciencia, donde sus daños han sido irreversibles y la Iglesia no ha hecho nada;"

    Cara Maria,
    le grandi profanazioni, le agressioni psicologiche,le manipolazioni della coscienza, i cui danni possono essere irreversibili, di cui sei stata testimone, sono state testimoniate anche su questo blog, tante volte, troppe volte.

    Non sono il frutto di un caso isolato, di una comunità, di un catechista, troppo "zelanti" che interpreterebbero male le direttive di Kiko Arguello, non sono dovute ad un catechista scheggia impazzita, ma sono l`espressione di un sistema programmato e applicato con cieca obbedienza dai soldati di Kiko Arguello.

    Sempre e ovunque e da ognuno è applicato lo stessa schema con le stesse domande, le stesse riposte, le stesse manovre e pressioni psicologiche,le stesse strategie studiate a tavolino che aggrediscono il sacrario della coscienza, che ne violentano l`intimità, sempre e ovunque con lo stesso obiettivo, quello di formatare l identità neocatecumenale, di creare ciò che un nc ha definito "il popolo" neocatecumenale.

    Senza dimenticare la "nueva estetica" kikiana che stravolge e devasta lo spazio sacro.

    Capisco il tuo grido sofferto:
    "E la Chiesa non ha fatto niente"!

    È vero, la gerarchia SA, i vescovi SANNO, forse, dico forse, nel passato non sapevano, nella folle tempesta postconciliare è stato lasciato crescere senza correzioni anche il cammino nc, ma da tempo oramai le gravi storture neocatecumenali sono conosciute, eppure niente è fatto per correggerle, anche quando IL PAPA DECIDE DI CORREGGERE niente cambia.

    Noi possiamo solo dire che vediamo e sappiamo, possiamo solo testimoniare con grande sofferenza la nostra totale incomprensione e possiamo, anzi,dobbiamo PREGARE, pregare tanto,pregare sempre.

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  68. Vorrei rispondere semplicemente a Emma per il suo messaggio delle ore 23,45 di ieri, di calmarsi e di farsi venire qualche dubbio sulle sue certezze. Ma chi è il depositario della verità? Piangere per quello che hai visto? Ma non ti è mai capitato nella vita di provare una felicità smisurata, di sentirti tanto amata da LUI da saltare di gioia? di agire anche in modo strano secondo la propria razionalità? E allora che cosa c'è stato di strano in quello che hai visto.

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  69. Sono credente cattolico, abbastanza estraneo, per differenti interessi culturali, alla dialettica tra i movimenti interni alla Chiesa. I miei studi sono orientati alle Sacre Scritture e, sul piano della critica estetica, alla poesia e al simbolismo. Taluni miei saggi sul rapporto tra simbolo e segno hanno valicato i confini nazionali e sono stati oggetto di riflessioni in ambiti anche accademici. Parecchio interesse ha riscosso la mia analisi simbolica che nella Primavera di Botticelli identifica l'Eden di Dante.
    Non conoscevo Kiko, i neocatecumenali e i loro simbolismi (ripeto: simbolismi, non iconografie). Due giorni fa, nel sito più frequentato dai cattolici romani, sebbene riscuotessi la stima di numerosi utenti, hanno censurato tutti i miei commenti nei quali spiegavo la differenza tra attributo iconografico (le chiavi e il gallo, per san Pietro) e una croce capovolta, la quale non può essere definita un segno univoco di riconoscimento perché estranea alla Tradizione dell'enclave culturale cattolico-cristiana. L'unica definizione possibile per una croce capovolta è quella di simbolo, giacché al significante/forma/immagine sono associabili varie stratificazioni di significati. La censura mi ha molto impressionato perché una censura di simili argomentazioni non avviene mai per caso, ecco perché sto facendo una ricerca sui neocatecumenali e mi sono imbattuto in questo vostro interessante blog. Una sola riflessione, prima di salutarvi: il simbolismo non è materia da poco. Chiunque voglia creare una propria autonomia e supremazia intellettuale, una capacità di aggregare e far identificare le persone nelle proprie idee, deve operare sui riti e sui simboli, producendo una propria estetica. Non a caso l’organizzazione simbolica e rituale per antonomasia, opposta alla Chiesa, è la Massoneria. Sul simbolismo del “tempio” e del “cammino” di Kiko ci sarebbe molto da ragionare.
    Lino

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  70. Carissimo Lino,
    ti ringrazio a norme di tutti per queste tue interessanti osservazioni che molto mi intrigano, perché anch'io sono una studiosa dei simboli e condivido perfettamente le tue affermazioni, che andrebbero approfondite.

    Vuoi per favore metterti in contatto con noi a questa mail
    neshama@tiscali.it, perché possiamo raccordarci meglio direttamente?

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  71. ho inserito il nuovo thread con le prime impressione su Ancona.

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  72. Un "congresso eucaristico" non riesce a convertire un'anima tiepida, figurarsi se riesce a convertire uno che è convinto di sapere già tutto dell'Eucarestia per di più senza aver mai letto il Catechismo della Chiesa Cattolica...

    Se i congressi eucaristici fossero fatti per ricercare onestamente ciò che fa diminuire la devozione all'eucarestia, finirebbero sempre inesorabilmente a raccomandare le solite cose che hanno sempre dato frutto lungo i secoli: adorazione silenziosa, solennità senza banalizzazione, comunione in ginocchio e alla bocca...

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  73. Rispondo a Fabrizio.

    Il mio commento di ieri sera si riferiva alle "alzate" neocat, non di certo alla GMG in generale.
    Mi scuso se non stata abbastanza chiara.
    Non ho bisogno di calmarmi e, sì, assistere a quello spettacolo indegno della Chiesa cattolica che suscita l`ilarità di chi lo vede, che ne deduce che la Chiesa lo approva e lo incoraggia, fa molto male, come cattolica quello che ho visto non mi fa ridere ma piuttosto piangere, non posso restare insensibile e posso restarlo ancor meno vedendo quei prelati legittimare il tutto con la loro presenza.

    RispondiElimina
  74. Risposta a Tripudio
    Vorrei precisare che non faccio più parte del Cammino da un certo numero di anni e, le cose che ho scritto le ho vissute davvero. Non mi ha mai comandato nessuno, non confondiamo l’obbedienza cristiana con l’obbedienza servile del mondo. A distanza di anni non posso parlare male dell’esperienza che ho vissuto per un certo numero di anni. Come posso dimenticare momenti indimenticabili che ho vissuto. Non ho mai visto nessuna irriverenza verso il momento sacro dell’Eucaristia. Queste cose che dico le dico senza nessun interesse ma solo per spirito di verità e non la mia verità, ma quella di persone che ho conosciuto personalmente e che hanno lasciato tutto per seguire la voce di Nostro Signore. Sicuramente tante sono le cose che possono e devono essere cambiate sicuramente, ma una cosa è certa, l’importante è sapere che Cristo è presente nella propria vita per la mia conversione. Sono eresie quelle che dico?

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  75. Allora, cerchiamo di non confondere le carte in tavola.

    La spiritualità kikiana è qualcosa di pagliaccesco: questo è il primo dato di fatto incontrovertibile, come chiunque può verificare di persona. Abbiamo recentemente fornito un esempio nel video dei giovani tristi e plaudenti e danzanti...

    Il cabaret neocatecumenale del sabato sera è praticamente un sostituire la liturgia con una festicciola che di liturgico ha ben poco.

    Non si tratta semplicemente di una liturgia vissuta in modo distratto; si tratta proprio di qualcos'altro rispetto a ciò che la Chiesa ha fatto per decine di secoli.

    Ora, il fatto che tu dichiari di aver vissuto momenti indimenticabili non è un dato che parla di liturgia, ma è una tua personale sensazione. Sbaglio?

    Tu dici di non aver assistito a irriverenze verso il Santissimo Sacramento, ma con questo stai sottintendendo che per "riverenza" s'intende il balletto col girotondo, gli ossessivi ed interminabili battimani, il divieto formale di inginocchiarsi... Mi sto sbagliando?

    Qualunque protestante può affermare che "Cristo è presente" nella sua vita.

    Ma questo "Cristo" come si fa a prenderlo sul serio? Con tamburelli e balletti? Oppure con l'inginocchiarsi?

    Come si fa a rendergli un minimo dell'onore che merita? Con un diluvio di "monizioni" e "risonanze" oppure con il silenzio?

    Come si fa ad appartenere alla Sua Chiesa? Seguendo quello che è sempre stato fatto ovunque per una ventina di secoli, oppure inventando "variazioni liturgiche" da eseguire anche se il Papa le ha proibite?

    Come si fa a cantare le Sue lodi? Nella sublimità del gregoriano, oppure nelle nenie tristi e calanti strimpellate alla chitarra al ritmo di rumba e flamenco?


    Tu affermi di essere uscito dal CNC, per cui presumo che ti abbiano trattato come tutti gli altri fuoriusciti: ti hanno tolto il saluto, ti hanno chiamato "demonio" o "satana", ti hanno reso un non-persona.

    Vedi, in vari decenni abbiamo raccolto un'infinità di testimonianze dentro e fuori il Cammino. L'opera di Kiko e Carmen ha come riconoscibile caratteristica di aver sempre funzionato nello stesso modo, in ogni epoca, in ogni parte del mondo: sempre gli stessi errori, sempre le stesse disobbedienze, sempre la stessa idolatria del fondatore...

    Per cui non si può non guardare con sospetto le testimonianze che sono riducibili agli slogan propagandistici di Kiko.

    Si fa presto a dire "Cristo mi salva": ma se la liturgia è una festicciola da cabaret, di quale "Cristo" stiamo parlando?

    Ci vuol poco a dire "il Cammino mi ha salvato": ma di quale salvezza stiamo parlando? Di un fattore puramente emozionale oppure di qualcosa che ti porta verso ciò che la Chiesa ha sempre fatto e detto?

    Si fa presto a dire "obbedienza": ma agli occhi di Nostro Signore varrà più l'obbedienza al Papa o l'obbedienza a Kiko? E quando Kiko e i suoi scagnozzi vi nascondono le decisioni del Papa?

    RispondiElimina
  76. Caro Fabrizio,

    anzitutto ti invito a leggere le pagine di cui ti ho segnalato i link negli scorsi commenti, e confrontale con la tua esperienza. In particolare la testimonianza di un itinerante che ha lasciato il Cammino e che sebbene abbia qua e là qualche buon ricordo, conserva di Kiko e Carmen e della loro opera un ricordo non proprio gioioso.


    Se hai avuto a che fare con i neocatecumenali anche per una sola settimana, avrai certamente presente certi atteggiamenti che provo qui a ricordarti brevemente... ma solo a beneficio degli altri che leggono queste pagine, giacché tu non sembri uno sprovveduto.

    Il Cammino Neocatecumenale porta dichiaratamente novità in campo liturgico (pomposamente chiamate "variazioni") e diversità di interpretazioni in campo dottrinale (pomposamente chiamate "sintesi kerygmatico-catechetica").

    Ancor prima di dire che ciò comporta seri pericoli per la fede, dobbiamo per onestà ammettere che quelle novità creano una barriera, una distinzione, una separazione tra chi le accetta e chi le rifiuta.

    Questo è il motivo delle deviazioni "da setta" (gli arcani, la gerarchia arrogante, la ripetizione pappagallesca di slogan, la scarsa trasparenza nella gestione dei soldi, la messinscena delle "alzate"...) ed è anche il motivo per cui chiunque abbia avuto a che fare non superficialmente col Cammino, nel momento in cui ne esce lo porterà come peso. Peso che tu sembri non avere, pur dichiarandoti un "ex".


    Nel tuo messaggio delle 19:58 ti sei presentato come un "ex fratello che crede ancora nella validità del Cammino"... ma se credi nel Cammino, come fai ad esserne "ex"? Sarebbe come se un marito dopo aver voluto divorziare dalla moglie vada poi raccontando a tutti gli amici "ma io la amo ancora", e però non le fa nemmeno una telefonata...

    Nel tuo messaggio delle 21:04, per difendere il Cammino, inviti a "non giudicare"; ma le tue osservazioni delle 11:40 su Emma non erano forse un giudizio? gli insulti di cui mi hai gratificato alle 23:31 non erano peggio di un giudicare temerariamente? Allora secondo te il Cammino non va giudicato, ma il resto del mondo sì? E meno male che sei un "ex"...


    Dunque tu vorresti portare la tua testimonianza da "ex" favorevole al Cammino: sei il benvenuto, ma finora non hai fatto altro che difendere il Cammino, giudicare severamente chi non difende il Cammino, mentre i fatti concreti (i danni fatti dal Cammino che su queste pagine continuamente documentiamo) li hai ridotti ad un generico soggettivismo. Senza dire in modo convincente come e perché conserveresti un buon ricordo di qualcosa che hai abbandonato.

    Insomma, fino a prova contraria sembri un cosiddetto "catechista" neocatecumenale sotto mentite spoglie.

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  77. "non confondiamo l’obbedienza cristiana con l’obbedienza servile del mondo."


    L`obbedienza cieca e servile ottenuta dai catechisti, a loro volta ciecamente obbedienti a Kiko Arguello, è tutto salvo un esempio di obbedienza cristiana, al contrario, è tutto ciò che l`obbedienza cristiana NON È.
    L`assoggettimento delle coscienze ottenuto con i metodi più volte testimoniati da chi li ha subiti, NON è cristiano.
    L`obbedienza cristiana NON è ottenuta con manipolazioni, colpevolizzazioni, pressioni psicologiche, "svuotamenti di falsi concetti di sè e di Dio" che sono altrettante violazioni del foro interno della persona.
    L`obbedienza ottenuta con quei metodi non è l`obbedienza cristiana che è adesione libera e consapevole, anche se talvolta sofferta, della coscienza.

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  78. "Non ho mai visto nessuna irriverenza verso il momento sacro dell’Eucaristia."

    Forse che nella sua comunità non seguivate la prassi liturgica creata da Kiko Arguello e che tutti i neocatecumenali, ovunque nel mondo, applicano senza nulla modificare, anche quando si trovano in una chiesa cattolica e non in una saletta privata, come abbiamo visto a Pamplona?

    Forse che quello che abbiamo visto sul video di Pamplona non è una grave irriverenza verso " il momento sacro dell’Eucaristia"?

    Perchè crede che Benedetto XVI vuole che modifichiate la vostra prassi liturgica?

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  79. Scusatemi la digressione, continuo a interessarmi dei simbolismi kikiani e, almeno credo, ne avrò per un po’ di tempo. Intervengo nella discussione per chiedere un’informazione, magari preferibilmente a qualcuno che abbia partecipato a riunioni nelle quali è stato spiegato l’Arcano. Il quesito riguarda il dipinto "Madonna con Bambino" di Kiko Arguello. Come è stata motivata - se è stata motivata - la scritta "AM", dove la M è chiaramente dipinta come un’Omega rovesciata? E’ stato riferito che c’è un equivoco (vale a dire un doppio senso) e che, su un terzo piano interpretativo, con riferimento all'alfabeto ebraico, è possibile ritrovare (ancora una volta) l’inversione del più cristiano dei segni?
    Ancora: perché quelle doppie, antiestetiche (per non dire mostruose) orecchie nel Bambino? Mica si vuol dare a intendere una doppia capacità di ascolto? Sarebbe un ridicolo, banale simbolismo che emula (e si contrappone) all’iconografia apocalittica dove Cristo è raffigurato con una spada a due tagli che esce dalla bocca.
    Lino

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  80. E’ stato riferito che c’è un equivoco (vale a dire un doppio senso) e che, su un terzo piano interpretativo, con riferimento all'alfabeto ebraico, è possibile ritrovare (ancora una volta) l’inversione del più cristiano dei segni?

    Caro Lino,
    l'osservazione sull'omega rovesciata è venuta da noi, meravigliati che nessun sacerdote vescovo o fedele ci avesse fatto caso. Addirittura nel sito di Scandicci si parla chiaramente del simbolo dell'Alfa-Omega (Gesù inizio e compimento insieme), ma senza alcun accenno alla lettera rovesciata.
    C'è chi ha anche osservato con raccapriccio le mani della vergine che sembrano in decomposizione e gli abissi neri degli occhi del Bambino vestito di nero?

    RispondiElimina
  81. Dopo appena qualche giorno di attenzione rivolto all'argomento io credo, gentile Mic, che Kiko Arguello - il quale è un artista imitativo che trasforma a suo uso e consumo le opere imitate, non un Beato Angelico e nemmeno un teologo, come teologo fa sghignazzare - con il suo "AM" abbia inteso inviare un doppio messaggio: sia "Ave Maria" sia "Alfa e Omega (capovolto)". Il problema è che come simbolista è molto scarso (o troppo sottile). All'Omega (nell'antico alfabeto degli ebrei ai quali Kiko si riferisce spesso) corrisponde come ultima lettera la Tau, il segno di salvezza per Caino e per l'umanità secondo le interpretazioni cristiane: vale a dire la tau-croce. Ancora una volta, quindi, Kiko, invertendo la Omega, ha invertito la croce. Non sostengo, al momento, che lo abbia fatto apposta: semplicemente affermo che un artista ispirato (o quantomeno meditativo) non avrebbe commesso un simile errore perché, nel mondo, ancora vive qualcuno formato a leggere nei vari piani.
    Sono d'accordo con te: il dipinto è
    è inquietante per colori e fattura. Queste, però, sono impressioni non razionalizzabili, la comunicazione è nei simboli, giacché costui è un artista che sta dimostrando di voler comunicare con i simboli.
    Emozionalmente, intuitivamente, trovo in questo "cammino neocatecumenale", nei suoi simboli e nell'architettura del suo"tempio" numerosi riferimenti gnostici e massonici, magari della prima massoneria stuardista, di tendenza cattolica.
    Vi disturberò ancora per confermare le mie impressioni.
    Lino

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  82. Credo piuttosto che a Kiko piaccia un po' troppo invertire.

    Ha invertito la "emme" del nome della Santissima Vergine...

    Ha invertito la croce sul seggio di Giovanni Paolo II...

    Ha invertito tanti altri particolari (per esempio: Nostro Signore che benedice con la mano sbagliata)...

    "Sottile" sì, ma diabolico. Che senso ha disegnare a Nostro Signore due profondissime fosse nere al posto degli occhi? Che senso ha disegnare la Madonna con una mano sproporzionata e terribilmente invecchiata mentre regge il Bambin Gesù?

    E il guaio è che su quegli sgorbi (brutti quanto il demonio che li ha ispirati) i poveri fratelli neocatecumenali sono costretti a pregare e perfino ad elogiarne la "nueva estetica".

    RispondiElimina
  83. @ Tripudioche ha scritto: "Ha invertito tanti altri particolari (per esempio: Nostro Signore che benedice con la mano sbagliata)..."

    Infatti. Si potrebbe affermare che è un ignorante e che non sa che è dalla mano destra che viene ogni bene (Cfr. Mt 6,3), che è alla sinistra che porrà i capri (cfr. Mt 6,33), che “se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso” (Mt 6,23). Anche si potrebbe affermare, però, che è molto sottile, perché lui conosce bene le Scritture al rovescio (Cfr. Mt 4,11).
    Lino

    RispondiElimina
  84. Continuo da excatecumeno a non capire la concetnrazioni di attacchi fatti al cammino solo sula liturgia. L'errore del cammino è solo uno, la mancanza di rispetto della persona. Punto e Basta.

    RispondiElimina
  85. L'errore del cammino è solo uno, la mancanza di rispetto della persona. Punto e Basta.

    questo può dirlo solo chi non conosce la Rivelazione Apostolica e, quindi, non ri-conosce le eresie che vengono diffuse nel cammino.

    Il mancato rispetto della persona lo abbiamo sottolineato e dimostrato molte volte e in molti modi.

    La nostra attenzione alla Liturgia è dovuta la fatto che essa rappresenta in primo luogo lo ius divinum di Dio al culto come Lui ce lo ha comandato, oltre che fonte di salvezza e di edificazione della nostra persona.
    E' inscindibile il legame tra il mancato rispetto del Signore nella liturgia arbitraria e deformata del Cnc e il mancato rispetto della persona consumato nelle sue prassi rigide e inesorabilmente indiscutibili e immodificabili.

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  86. Vi disturberò ancora per confermare le mie impressioni.

    nessun disturbo, ci mancherebbe! Anzi grazie.
    Ti scriverò presto privatamente perché ho apprezzato molto il lavoro che mi hai inviato e ho da aggiungere alcune osservazioni che credo possano interessarti al simbolismo delle Nozze di Cana, che è una miniera aurea e, credo, inesauribile...

    RispondiElimina
  87. Caro Lino,
    vorresti gentilmente leggerti queste nostre osservazioni sull'uso kikiano dei simboli?
    [vedi anche]

    Questi documenti non esauriscono la nostra analisi. Manca, ad esempio, l'accenno al simbolo della mercavàh, il famoso "Carro di Ezechiele" che viene riproposto in senso cabbalistico e addirittura richiamato anche nell'Eucaristia, dove si dice che Gsù viene a portare sul carro di fuoco, senz'alcun accenno all'espiazione redentiva operata dal Signore.

    Come vedi io metto l'accento sul piano religioso e di fede; ma è anche giusto e interessante allargare la lettura ad altri piani...

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  88. Caro anonimo ex-neocatecumeno, questo blog è zeppo di informazioni, analisi e testimonianze sulle gravi e inammissibili violazioni del foro interno della persona che avvengono nel cammino nc.
    Grave è la responsabilità di chi manca di rispetto alla persona, prima o poi dovrà renderne conto, se non su questa Terra, verrà il giorno in cui si troverà davanti a Colui che tutto sa e tutto vede.

    Ma i gravi abusi liturgici commessi durante il rituale creato da Kiko Arguello, il suo orgoglio che ha stravolto ciò che È sacro, non possono lasciare indifferenti.
    L`Eucaristia, come ci ha detto Papa Benedetto XVI è la migliore delle catechesi, è formatrice, è fonte e culmine della nostra vita di fede,l`Eucaristia non può essere manipolata, un laico non può decidere che l`Eucaristia come la celebra la Chiesa non va bene, che è addirittura una catastrofe.
    Per questo Papa Benedetto vuole correggere quelli che sono ben più e ben altro che dei semplici errori, purtroppo, ed è grave, ancora oggi, le sue decisioni sono disattese.

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  89. @ Mic (07 settembre, 2011 10:38)
    Gentile Mic, concordo in linea di massima con i contenuti dell'articolo che hai segnalato. Mi limito, considerato lo spazio possibile per una risposta, a commentare un brano che ritengo molto chiarificatore: "L'iniziatore del Cammino NC si intestardisce a rispolverare i contenuti antichi della religione cristiana, e con essi i simboli, che lui chiama "segni" perché devono avere una forte riconoscibilità semantica per i fedeli".
    Da un punto di vista semantico, il fatto che Kiko chiami "segni" gli antichi simboli della religione cristiana – per strategia, ritengo, non perché sia intestardito – conferma le mie opinioni: il personaggio possiede una conoscenza ben chiara, propria delle culture esoteriche, del ruolo che sempre ha avuto il simbolismo nel catturare e trattenere ‘profani’ inconsapevoli, al fine di fondare nuove consorterie. Tu, forse, hai letto che nel mio saggio "Per un approccio razionale al simbolo antico" la comprensione di un'opera simbolica avviene mediante il tentativo di ricondurre il simbolo a segno, vale a dire al significato (più probabile) che esso poté avere tra i 'parlanti' dell'enclave culturale in cui fu utilizzato. Il tentativo di Kiko, all'opposto, è quello di imporre un proprio significato – che non potrà mai essere quello antico, perché differenti sono i parlanti e il contesto – alle immagini che egli utilizza. Il metodo, in realtà, non è nuovo e, specie negli ultimi secoli, è stato tipico di filosofie sincretiche che fabbricano un proprio symbolarium a partire da enclave culturali varie, magari con l'aggiunta di creazioni originali. La Massoneria speculativa, la quale fonde simboli ebraici, cristiani, mitologici, delle arti e dei mestieri, dell’alchimia, è il caso più noto. Il fenomeno Neocatecumenale, seppur preoccupante, dal punto di vista sociologico è molto interessante. Io non so come i Neocat strutturano i percorsi (chiamiamoli pure Gradi) di iniziazione e avanzamento; se essi dovessero basare i contenuti su “simboli” e “parole”, l’imitazione sarebbe notevolissima.
    Lino

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  90. "..una cosa so: prima ero cieco e ora ci vedo." Gv 9,25

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  91. Purtroppo, quando si parla di qualcosa che sembra una guarigione spirituale, questo versetto può essere citato da chiunque, anche da un protestante e da un testimone di geova.

    Qui nessuno ha mai messo in dubbio il fatto che incontrare il Cammino Neocatecumenale è qualcosa che cambia la vita.

    Solo che la cambia in peggio, perché una dottrina zeppa di ambiguità e una liturgia zeppa di strafalcioni producono effetti orribili sulla vita e sulla fede.

    Quel cancro è talmente avanzato che il Papa non può far altro che appellarsi al buon cuore dei neocatecumenali più semplici - cioè coloro che ancora non hanno deciso che Kiko vale più del Successore di Pietro.

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  92. Rimango abbastanza sconvolta dal commento sul Cammino Neocatecumenale da parte di infinito quotidiano, soprattutto quando dice che NON SIAMO CATTOLICI....vuol dire che siamo eretici? Paolo VI, Giovanni Paolo II e lo stesso Benedetto XVI, allora sono persone labili che riescono a farsi raggirare da Kiko? proprio ultimamente è uscito un libro che parla del Cammino attraverso i discorsi di questi tre Pontefici e ti posso assicurare che sono lettere, omelie e discorsi UFFICIALI, in cui i pontefici stessi riconoscono il Cammino come realtà della Chiesa!! lo stesso Benedetto XVI ha voluto festeggiare nella basilica di S.Giovanni in Laterano i 40 anni del cammino a Roma, con la Sua presenza!! anche questa deliggittima la Chiesa come per il cardinale di Madrid che ha presieduto l'incontro a plaza cibeles?!? un Papa, poi, che presiede e ospita in una basilica così importante un movimento di NON CATTOLICI, o è pazzo o è davvero psicologicamente labile, non credi? hai letto il discorso che ha fatto in quell'occasione, dove addirittura HA RINGRAZIATO IL CAMMINO per il suo operato, sapendo tutti, Kiko compreso, che tutto questo è opera di Dio?!? il Papa lo ascolti solo quando fa comodo a te? perchè poi, non riconosci il valore dei pensieri di Ratzinger sul cammino quando era parroco, vescovo o addirittura cardinale. Forse sei proprio tu quello legato alla forma e meno alla Verità di Cristo!!! E' vero che il Cammino non sarà perfetto (ma chi di noi lo è) ma dire che NON E' CATTOLICO è davvero troppo!! a proposito dell'incontro, poi, vorrei fare alcune precisazioni: innanzitutto, quella che fa Kiko nella celebrazione della Parola è una catechesi e non una omelia; i laici fanno le catechesi e non le omelie!! e tutto questo, ti ricordo,è autorizzato da tutti i cardinali presenti all'incontro!! ma tu riconosci autorità a queste persone? e ti riconosci così cattolico?! infine, le presentazioni dei partecipanti, di solito, avvengono prima dell'inizio ufficiale della celebrazione della Parola, quindi lo sventolare delle bandiere è limitato all'inizio dell'intero incontro, dove è importante anche vedere e "toccare" l'entusiasmo dei giovani presenti; hai idea di cosa vuol dire essere cristiani in pakistan o in cina? vedere che qualcuno, in nome della Chiesa (e mi riferisco a tutti i cardinali e vescovi presenti), ti accoglie, non pensi che sia importante per queste persone? anche i cori che partono per il Papa durante la Veglia di preghiera o la Santa Messa non dovrebbero essere ammessi, o meglio, il Papa dovrebbe interromperli subito e dire:"scusate ragazzi, siamo durante una funzione religiosa e quindi vi pregherei di fare silenzio!!"...il Papa, invece, mi è sembrato piuttosto entusiasta di sentire le voci e i cori dei giovani; Giovanni Paolo II, durante la GMG del 2000 ha detto:"Roma deve sentire questo CHIASSO!!"...ma a te forse, manca proprio questo entusiasmo cristiano, che ti lega molto dottrina in quanto tale, senza lasciar molto spazio alla forza irrazionale dell'Amore di Dio; sinceramente, vedo molta più cattolicità e cristianità in Kiko(con tutti i suoi difetti), che sta spendendo la sua vita nell'evengelizzazione, con pieno appoggio del Papa e di molti cardinali e vescovi, piuttosto che in uno come te, capace solo di citare articoli e definizioni senza riconoscere in alcun modo l'operato di Dio in una realtà come quella del Cammino!!

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  93. Caro Anonimo,
    ti sei sfogato?

    Bene.

    Innanzitutto lascia che ti dica una cosa. Io a Madrid c'ero (a quella di TUTTI e non all'incontro con Kiko) e ti posso dire tranquillamente che prima della Via Crucis e della Messa è stato detto CHIARO E TONDO di abbassare le bandiere e partecipare con devozione. Cmq sia è stato un avviso inutile perchè i partecipanti avevano già provveduto da soli. Senza parlare poi del silenzio assoluto dell'adorazione Eucaristica.

    Quando GPII a Tor Vergata parlava del chiasso (ero presente pure là) eravamo alla fine dell'incontro e non certo nel bel mezzo di un momento liturgico.

    Quindi non confondiamo le situazioni tirandoci Papa e vescovi per la giacchetta, ok?

    Il Santo Padre ha dato al Cammino direttive ben precise e purtroppo molte di queste non sono state messe sotto le scarpe e cmq non sono state accolte nella loro sostanza.

    Altri vescovi hanno date direttive al cammino che sono state prese come punizioni (lascio stare le accuse di non comunione con il Papa)

    Era una Liturgia della Parola quella? A me è parso solo un gran casino con annesso show.

    Kiko "spende la sua vita nell'evangelizzazione"? A me sembra (da quello che dice e da come ha risposto al Santo Padre in occasione della famosa lettera di Arinze) che spenda la sua vita nel portare avanti la sua personale visione della Chiesa.

    Un pò di umiltà non gli farebbe male...

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  94. Caro AleCT,
    io non riesco a capire come si possa parlare tanto di una cosa che non si conosce. In questo blog molti parlano del CNC come ne parlano i siti anti cattolici!
    Vi meravigliate di come ancora il CNC ruoti intorno a Kiko dimenticando che l'Opus Dèi si è sempre raccolto intorno a Maria Escrivà, che i focolari avevano Chiara Lubich e Comunione e Liberazione legge continuamente Don Giussani. Siamo in un'epoca in cui la Chiesa è fortemente attaccata da ogni lato e noi cristiani non ci difendiamo l'un l'altro!
    Parlate tutti di Chiesa Cattolica, aperta a tutti, e poi vorreste i Neocatecumenali FUORI dalla chiesa. E questo nonostante il Cammino, la struttura delle sue liturgie e le sue catechesi siano stati più e più volte studiati e analizzati dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Il CNC è stato riconosciuto, ormai due anni fa, unico caso insieme agli esercizi di S. Ignazio, come bene spirituale della chiesa. Le catechesi che i catechisti di Kiko, come li chiamava qualcuno qualche post fa, fanno sono state innalzate al rango di direttorio catechetico della chiesa. Ma al di là di questi fatti, che già di per sè dovrebbero aiutare le altre realtà ad accettare con animo più aperto il CNC, non capisco come si possa attaccare così animosamente i de ragazzi neocatecumenali che hanno postato su questo blog. Nonostante ne abbiano sentite di tutti i colori da parte vostra sul CNC non hanno reagito malamente ma hanno solo cercando di spiegare e le reazioni sono di nuovo state spropositate. Quello che non capisco è la radice di quest'animosità. A me per esempio non piace molto lo stile del rinnovamento dello spirito, ma devo dire che alcune delle persone che ho incontrato e che vi aderiscono ne hanno tratto giovamento per la loro fede e per la loro vita. Come giudicare male un movimento che porta giovamento? Lo sentiamo spesso anche a messa:"il frutto del peccato è la morte". Se il CNC non fosse stato da Dio non sarebbe stato approvato dalla Chiesa, non avrebbe avuto tante vocazioni (ricordo che i sacerdoti del cammino non se li tiene il cammino ma vanno nelle diocesi dove i vescovi ne fanno richiesta), non sarebbe cresciuto così tanto. Poi, è naturale, da qui a dire che nel CNC tutto è buono ce ne passa. Ci sono sicuramente delle cose da rivedere, da rifare, ma questo è avvenuto in ogni realtà nuova che si è formata nella Chiesa. Noi cristiani dovremmo sempre gioire quando vediamo delle nuove realtà affacciarsi nella chiesa, perchè non negano la tradizione della chiesa, ma ne esaltano alcuni suoi aspetti, Se i francescani hanno lasciato che la Chiesa riscoprisse l'importanza della povertà e l'umiltà, i benedettini hanno valorizzato il lavoro e la preghiera, le suore di clausura l'amore alla preghiera e al raccoglimento, gli eremiti l'essenzialità e la centralità del rapporto con Dio. D'altra parte i movimenti laicali dei nostri tempi stanno riscoprendo altri aspetti dell'essere cristiano: Comunione e Liberazione vive in particolar modo l'aspetto di essere cristiani nel lavoro, l'Opus Dei vive e opera dentro la Chiesa, nelle sue strutture, il Cammino ha riscoperto con forza la centralità del messaggio dell'Humanae Vitae, dell'apertura alla vita e all'evangelizzazione. Ognuno di questi carismi sarebbe vuoto fuori dalla Chiesa, sarebbe vuoto senza Cristo. Chiedi a uno dei ragazzi che si è alzato perchè lo ha fatto, nessuno di loro ti dirà:"perché Kiko mi ha emozionato" oppure:"perchè voglio diventare come Kiko".

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  95. Il centro della loro vocazione, che poi sarà vagliata PER ANNI (non come avviene in tutti gli ordini, specialmente in questo periodo di calo vocazionale), è Dio. A questi ragazzi viene detto espressamente che il loro diventare sacerdoti non gli permetterà di continuare a fare il cammino ma che questo non è importante, loro saranno di maggiore aiuto alla Chiesa attraverso il loro sacerdozio. Vabbè, tutto questo quindi per dire che, specialmente noi cristiani, dovremmo imparare ad essere un po' meno prevenuti verso le nuove realtà, cercando di carpire quali ricchezze della Chiesa esse vogliono riscoprire e valorizzare.

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  96. Ciò che dici è di buon augurio, ma purtroppo non è la realtà.

    Esistono troppe testimonianze che confermano il contrario: ne conosco io stesso parecchie.

    Per esempio, un seminarista diocesano di mia conoscenza affermava candidamente che lui, da prete, avrebbe fatto di tutto per portare il Cammino nelle parrocchie dove sarebbe stato assegnato.

    Un altro, appena entrato in un ordine religioso, insisteva coi superiori a "proporre" il Cammino.

    E via di questo passo (ne potrei citare altri ma voglio fermarmi qui).

    Ora, il problema è che chi proviene dal Cammino non capisce che gli errori liturgici e dottrinali del Cammino sono errori.

    E perciò tenta di diffonderli.

    Anche perché se non ci prova, i suoi cosiddetti "catechisti" lo sgrideranno...

    Vedi, qui non siamo ostili ai movimenti. Siamo ostili invece agli strafalcioni liturgici. Siamo ostili alle ambiguità dottrinali.

    A questo punto infatti potresti chiederti come mai Kiko ha avuto bisogno di inventare dei suoi seminari invece di mandare le vocazioni direttamente alle diocesi e agli ordini religiosi.

    E quando anche si inviano vocazioni alle diocesi e agli ordini religiosi, succede sempre quanto descritto sopra...

    RispondiElimina
  97. Tripudio,
    non cadere in un facile qualunquismo...io stesso ho conosciuto personalmente alcuni di questi famosi catechisti e non sono affatto come li descrivi tu. Allo stesso modo ho conosciuto tanti, non due, ma tanti ragazzi entrati in seminario dopo essersi alzati nel cammino neocatecumenale, e ne ho conosciuti altri che nonostante si siano alzati e abbiano fatto anni di seminario poi hanno deciso di tornare alla vita laicale. Non è affatto come dici tu, i catechisti che sgridano (che stiamo all'asilo?) se il cammino non viene proposto, bah. E poi, francamente non capisco. Se un ragazzo vive la sua esperienza di fede grazie al cammino noecatecumenale, perchè non dovrebbe proporlo ad una parrocchia in cui non c'è? Cosa c'è di male? Il CNC, nonostante gli errori liturgici di cui parli tu, è l'unico caso (oltre agli esercizi spirituali di sant'ignazio) di bene spirituale della Chiesa. E, sempre nonostante gli errori liturgici, le catechesi dei famigerati Kiko e Carmen sono state recentemente innalzate al rango di Direttorio Catechetico della Chiesa Cattolica. Io cercherei un pochino di ampliare la prospettiva: un movimento, nel riscoprire alcune ricchezze della Chiesa, può accadere che si imbatta in atteggiamenti che vadano corretti. Bandirlo come blasfemo e non cogliere la sua ricchezza è perdere il treno dei tempi che invece la Chiesa ha sempre saputo prendere. Pensa se la Chiesa politicizzato dei tempi di S. Francesco non avesse colto il suo richiamo all'umiltà e all'essenzialità o se la Chiesa non avesse colto la spinta laicale di Don Giussani a vivere la dimensione cristiana nel lavoro!

    RispondiElimina
  98. Caro Rubio,
    lo sai qual è il problema? Che quando un catechista agisce chiedendo OBBEDIENZA TOTALE (anche quando ha torto marcio) in nome dello SPIRITO SANTO, quando si permette di dare del fragile psicologicamente a persone che neanche conosce tramite web (e figuriamoci quello che fa con chi conosce) con il risultato di calpestare la dignità delle persone NON VIENE CORRETTO.

    Tutto passa in cavalleria.
    Tutto va bene.


    Non metto in dubbio quindi che tu abbia conosciuto catechisti "umani", ma finora non ho mai trovato un NC (tranne uno) che mi dicesse con onestà che questo senso DI SUPERIORITA' esiste e che non cercasse scuse e giustificazioni.

    Guardiamo i fatti: c'è mai una volta in cui, a casi concreti citati in questo blog, si sia risposto NEL MERITO?

    MAI! Si generalizza, si MINIMIZZA, si squalifica, si MENTE, ma il problema non si affronta mai.

    Quando il cammino AFFRONTERA' SERIAMENTE il problema sarà un gran giorno.

    Poi: " Il CNC, nonostante gli errori liturgici di cui parli tu, è l'unico caso (oltre agli esercizi spirituali di sant'ignazio) di bene spirituale della Chiesa"

    Non mi ricordo più dove ho letto questa gran cavolata per cui il cammino sarebbe un "bene spirituale" (addirittura l'unico caso!) per la Chiesa assieme agli Esercizi.

    Lascia che ti dica una cosa. Se il cammino fosse davvero un bene spirituale il Direttorio (assurto a Catechismo) dovrebbe essere PUBBLICO. Vatti a fare un giro alle Paoline e vedi quante versioni degli Esercizi ci sono! (commentati e no). A TE RISULTA CHE IL DIRETTORIO SIA PUBBLICO? A me no!

    Ultima cosa. S. Francesco e Don Giussani havevano una cosa che Kiko non ha: l'OBBEDIENZA.

    San Francesco e Don Giussani avrebbero cancellato tutta la loro opera se il Papa glielo avesse detto. Kiko invece ha dato prova che PRIMA viene la sua intuizione E POI le decisioni del Santo Padre e le seconde si attuano solo ed ESCLUSIVAMENTE se coincidono con la prima.
    Pe

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  99. Vediamo una per una le argomentazioni neocatecumenali di Rublo:


    1) non cadere in un facile qualunquismo...

    Chi manifesta le magagne del Cammino è un "qualunquista"?

    Il Cammino è al di sopra di ogni osservazione?


    2) io stesso ho conosciuto personalmente alcuni di questi famosi catechisti e non sono affatto come li descrivi tu.

    Sono contentissimo per te. Però spiegami come mai, di fronte alle chiare decisioni del Santo Padre hanno voluto seguire Kiko anziché il Santo Padre.


    3) Allo stesso modo ho conosciuto tanti, non due, ma tanti ragazzi entrati in seminario dopo essersi alzati nel cammino neocatecumenale, e ne ho conosciuti altri che nonostante si siano alzati e abbiano fatto anni di seminario poi hanno deciso di tornare alla vita laicale.

    E' normale che durante il periodo di verifica vocazionale (seminario o noviziato) alcuni capiscano di aver intrapreso una strada non adatta a loro. Ma tu stai cambiando discorso perché i problemi delle "alzate" sono tre:

    a) sono "telecomandate" dai cosiddetti "catechisti" (non puoi negarlo, visto che lo testimoniano gli stessi neocatecumenali)

    b) sono un gesto "pubblico", uno "spettacolo" che si svolge ai piedi di Kiko (quando tu ed io sappiamo bene quanto sia delicato e difficile il momento in cui una vocazione esce allo scoperto)

    c) sono funzionali alle esigenze del Cammino Neocatecumenale, non della Chiesa. Sono vocazioni a Kiko anziché vocazioni per la Chiesa.


    4) Non è affatto come dici tu, i catechisti che sgridano (che stiamo all'asilo?)

    Caro fratello, non prendiamoci in giro: sia tu che io sappiamo bene quante e quali possibilità hanno i catechisti di farti sentire in colpa, di come possono essere opprimenti senza aver bisogno di urlare (anche se spesso e volentieri urlano comunque), sanno come farti sentire "uno schifo" (tant'è che fin dagli inizi si viene educati a ripetere il mantra del "mi faccio schifo")...


    5) Se un ragazzo vive la sua esperienza di fede grazie al cammino noecatecumenale, perchè non dovrebbe proporlo ad una parrocchia in cui non c'è? Cosa c'è di male?

    In teoria non c'è niente di male. Ti avevo già detto che non sono ostile al fatto che uno riproponga in parrocchia l'esperienza di fede che lo ha fatto crescere.

    Ma c'è un problema: gli errori del Cammino. Se vuole diventare prete per promuovere errori liturgici e dottrinali allora non va bene. Lo stesso vale anche per chi non è del Cammino.

    Purtroppo il problema è che il Cammino è fondato proprio su quegli errori liturgici e dottrinali che il Papa ha condannato e che Kiko e Carmen hanno invece continuato imperterriti a proporre.

    Allora converrai che una vocazione è per la Chiesa se intende far crescere la Chiesa, oppure è per Kiko se intende promuovere le dottrine e le liturgie di Kiko.

    Dunque, se una vocazione proveniente dal CNC non condanna gli errori liturgici e dottrinali del Cammino, allora significa che non vuol far crescere la Chiesa, ma vuole solo continuare a seguire l'idolo Kiko.

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  100. 6) Il CNC, nonostante gli errori liturgici di cui parli tu, è l'unico caso (oltre agli esercizi spirituali di sant'ignazio) di bene spirituale della Chiesa.

    Il "bene spirituale" viene però azzerato dall'orgoglio e dall'arroganza dei leader del Cammino.

    Se il Cammino è un "dono dello Spirito", certamente non lo possono essere le storture dottrinali e liturgiche. Da quando in qua lo Spirito insegnerebbe errori e disobbedienze? A meno che non si tratti di uno spirito ribelle, angelo decaduto...

    E poi: ti pare forse che l'approvazione del Cammino significhi approvazione dei suoi errori? Ma in che mondo vivi? Forse pensi che la Chiesa possa approvare un errore?


    7) E, sempre nonostante gli errori liturgici, le catechesi dei famigerati Kiko e Carmen sono state recentemente innalzate al rango di Direttorio Catechetico della Chiesa Cattolica.

    Benissimo: soltanto che non sono state pubblicate. Perché? Come mai Kiko dice che sarebbe un male se il Direttorio fosse pubblicato? C'è qualcosa da nascondere? Quel Direttorio non è un bene per la Chiesa?


    8) Io cercherei un pochino di ampliare la prospettiva: un movimento, nel riscoprire alcune ricchezze della Chiesa, può accadere che si imbatta in atteggiamenti che vadano corretti.

    Concordo con te, ma è stato proprio il Cammino Neocatecumenale a rifiutare le correzioni.

    Il Papa si aspettava che le sue norme venissero da voi attentamente osservate ma Kiko e Carmen hanno risposto per iscritto che avrebbero fatto comunque di testa loro. Come te lo spieghi? Come mai tu stesso hai ubbidito più a Kiko che al Papa? (sto infatti facendo l'ipotesi che di fronte a degli evidenti abusi, tu non abbia protestato né con i cosiddetti "catechisti" né con i cosiddetti "presbiteri": ho ragione? ho indovinato?).


    9) Bandirlo come blasfemo...

    Quando calpestate i frammenti del Corpo e Sangue del Signore, come dovremmo qualificarvi?


    10) ...e non cogliere la sua ricchezza è perdere il treno dei tempi che invece la Chiesa ha sempre saputo prendere.

    Qui tu stai insinuando che la Chiesa avrebbe "saputo prendere il treno dei tempi" approvando gli errori del Cammino.

    Ti rendi conto della tua affermazione?


    11) Pensa se la Chiesa politicizzato dei tempi di S. Francesco non avesse colto il suo richiamo all'umiltà e all'essenzialità o se la Chiesa non avesse colto la spinta laicale di Don Giussani a vivere la dimensione cristiana nel lavoro!

    La differenza con il Cammino è che i vari san Francesco, Giussani, sant'Escrivà, eccetera, e perfino Maciel, hanno rispettato la Tradizione, non hanno stravolto la liturgia, non hanno inventato catechesi segrete ma hanno promosso la fede della Chiesa.

    Vedi, il Cammino è un "dono dello Spirito". Ma per promuovere questo dono devi rifiutare tutto ciò che non viene dallo Spirito, altrimenti sei tu stesso ad inquinare il dono.

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  101. Caro Simone,
    innanzitutto sono una LEI (tanto per avere le idee chiare)

    Ti rispondo brevemente

    1) la mia esperienza del cammino l'ho raccontata molte volte. Non ho MAI nascosto niente. Tutto quello che ho detto corrisponde alla mia esperienza, anche gli aspetti positivi (che non ho nascosto).

    2) Ho sempre fatto domande PRECISE E CIRCOSTANZIATE alle quali mi si è SEMPRE risposto CON FRASI FATTE.

    3)Prova a leggerti l'ultima testimonianza di Aldo (15 anni responsabile di comunità) e e poi leggiti il fuoco di fila del catechista di lungo corso lvvl.

    ANCHE ALDO PARLA PER SENTITO DIRE??

    Lui è stato abbastanza coraggioso di metterci nome e cognome. Lvvl si è limitato a dire "sul tuo conto io so qlc di diverso" senza avere il coraggio di dire quali scottanti rivelazioni. A casa mia questo si chiama "buttare il sasso e ritirare la mano" nonchè "svicolare dalla questione"

    Io stesso sono prontissima a discutere con te (la mia mail è sul mio profilo) e a raccontare la MIA esperienza di fede.

    4) Io non voglio il cammino FUORI dalla CHIESA. IO LA VOGLIO PIENAMENTE DENTRO. Sul serio però! Non per finta!

    5) Sulla "ricchezza spirituale del cammino" ho già detto. Il direttorio (che è parte di questa ricchezza della CHIESA e quindi di TUTTI) E' SEGRETO! E Kiko (KIKO) ha detto IN CONFERENZA STAMPA ha detto che la pubblicazione SAREBBE UN MALE PER LORO!

    MA TI SEI CHIESTO PERCHE'??

    6) Qui non si accusano i ragazzi che si sono alzati. Si discute IL METODO DELLE ALZATE IN PUBBLICO. Leggi, prima di parlare!

    7) "Poi, è naturale, da qui a dire che nel CNC tutto è buono ce ne passa"

    Vallo a dire a chi ritiene il cammino con il suo direttorio, la sua liturgia, i suoi canti, le tappe, l'antropologia L'UNICO PARADIGMA della sua vita. E tutto il resto è CACCA!

    Vallo a dire a chi, a testimonianze precise, rispondono facendo spallucce. "Anche i catechisti sono peccatori" Ma và! Sai che novità! Peccato che non si prendano la briga di ascoltare niente e nessuno perchè attraverso di loro PARLA LO SPIRITO SANTO e se loro sbagliano è perchè DIO LO PERMETTE!

    Ora se hai qualcosa da rispondermi puoi farlo benissimo anche in privato (ripeto la mia mail è nel mio profilo). IO TI RISPONDERO'.

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  102. La cosa che più ferocemente viene negata dai neocatecumenali è che i problemi del Cammino sono strutturali.

    Non si tratta di problemi sporadici di qualche cosiddetto "catechista" o di qualche cosiddetto "fratello di comunità".

    Sono problemi strutturali del Cammino: è da decenni che i seguaci di Kiko guadagnano sempre le stesse accuse perché creano sempre gli stessi problemi.

    Creano gli stessi problemi ovunque nel mondo. Lo sottolineo: ovunque nel mondo! Nelle Filippine come negli USA, in Italia come in Giappone, a Malta come nell'ex Jugoslavia, ovunque. Sempre gli stessi problemi.

    Una tale uniformità di testimonianze sul Cammino da parte di persone di diversissima estrazione sociale, di diversissima provenienza, sparse nell'arco di interi decenni e provenienti da ogni posto in cui il Cammino si è incistato, sarebbe già da sola argomento convincente.

    Un esempio tra i tanti: in Giappone, ad un popolo dalla mentalità molto ordinata, molto attenta alla forma, un popolo abituato alla disciplina ed estraneo al fracasso, i neocatecumenali cosa hanno portato? Il kikismo-carmenismo, naturalmente. Ed ecco che i giapponesi vedono per la prima volta in vita loro un funerale "animato" dalle chitarre e dai tristi, calanti e deprimenti canti di Kiko! Nulla di più lontano dalla loro mentalità.

    I neocatecumenali creano nel mondo sempre gli stessi problemi perché ovunque nel mondo si comportano allo stesso modo. La stessa liturgia. Le stesse dottrine. Lo stesso stile, la perfetta coerenza con il kikismo-carmenismo fino all'ultima virgola. Oggi nel 2011 così come ieri nel 1981: trent'anni fa il beatificando mons. Landucci elevava le stesse obiezioni che oggi si trova a elevare chi per la prima volta osserva il Cammino in azione.

    Qualunque giudizio si abbia del Cammino, non si può negare che questa ostinazione cieca e totale nel seguire Kiko implica che ogni minimo errore di Kiko viene propagato ovunque nel mondo. Propagato con furia ed entusiasmo dai suoi adepti. L'orgoglio e l'arroganza di Kiko e Carmen è infatti automaticamente diventato l'orgoglio e l'arroganza dei cosiddetti catechisti. Anche il cosiddetto catechista di buon cuore prima o poi è costretto a scegliere tra il metodo kikiano e la carità fraterna. Per caso voi che leggete avete mai avuto notizia di un cosiddetto catechista che tradisce il metodo di Kiko?

    Per un neocatecumenale l'ammettere uno solo degli errori di Kiko implica il non poterlo più idolatrare.

    Implica non doverlo più seguire ciecamente in ogni modo (certuni fino alla foggia del pizzetto della barba).

    Implica il dover dissociarsi quando Kiko dice una qualsiasi balordaggine (come il ridicolo numero dell'evangelizzazione).

    Implica il dover gridare di sdegno quando Kiko a Porto San Giorgio minaccia uno scisma e nessuno degli astanti ha da ridire.

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  103. La maggior parte della nostra fatica è dover smascherare i trucchetti verbali dei neocatecumenali.

    Gli stessi Kiko e Carmen danno l'esempio ai loro seguaci utilizzando costrutti del tipo: siamo contentissimi delle norme del Papa ma comunque il modo di ricevere la Comunione resterà lo stesso (cfr. lettera di Kiko, Carmen e Pezzi a Benedetto XVI, 17 gennaio 2006).

    Cari fratelli neocatecumenali, per quanto tempo ancora vorrete far finta di niente?

    L'ineffabile Gennarini, all'uscita della lettera di Arinze, argomentò che era una "lettera privata", che non riguardava i neocatecumenali, anzi, che addirittura "non esisteva"! Fu smentito nientemeno che da papa Benedetto XVI che personalmente disse: sono certo che queste norme, che riprendono quanto è previsto nei libri liturgici approvati dalla Chiesa, saranno da voi attentamente osservate.

    Ma queste parole, per i neocat, vanno censurate: non sia mai che un neocatecumenale abbia da ascoltare il Papa anche quando non elogia il Cammino...

    Non sia mai che un neocatecumenale debba essere evangelicamente chiaro ("il vostro parlare sia sì, sì, no, no"): per coerenza, dopo, dovrebbe condannare tutti gli errori dei suoi idoli Kiko e Carmen.t

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  104. Chiedo gentilmente a Tripudio di pubblicare i commenti di Simone.

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  105. Salve... voglio solo dire una cosa molto importante...
    qui la gente osa accusare il CAMMINO NEOCATECUMENALE ed io mi chiedo allora, se voi tutti accusate il cammino di non seguire le "regole" cristiane, come mai il PAPA lo ha approvato? il 17 gennaio 2011 è stato approvato nel Direttorio Catechetico il Cammino Neocatecumenale, e vi riporto le parole :" Un altro passo significativo si è compiuto in questi giorni con l'appovazione ad opera dei competenti Dicasteri della Santa Sede, dell'"Direttorio catechetico del Cammino Neocatecumenale".Con questi sigilli ecclesiali, il Signore conferma oggi e vi affida nuovamente questo strumento prezioso che è il Cammino, in modo che possiate, in filiale obbedienza alla Santa Sede e ai Pastori della Chiesa, contribuire, con nuovo slancio e ardore, alla riscoperta radicale e gioiosa del dono del Battesimo ed offrire il vostro originale contributo alla causa della nuova evangelizzazione" Benedetto xvI
    Allora? perchè mai il Papa lo avrebbe permesso se il Cammino è una cosa nociva per l'uomo?? io faccio parte del Cammino, ma la mia famiglia no, non sono stati loro a coinvolgermi, ma è stato il SIgnore a farmi conoscere per caso questo cammino di fede.. e se devo dirla tutta il SIgnore mi ha salvato attraverso il cammino...
    Kiko non è il capo, non comanda lui. anche lui deve stare al di sotto del volere del PApa. i canti che voi tanto criticate non sono canti tristi, sono canti gioiosi che per vostra informazione provengono dalla BIBBIA!!!! il canto triste che avete sentito era una sinfonia. CARISSIMI... io vi chiedo solo di conoscere le cose per poi giudicarle, il demonio vi attacca da tutti i punti per non accostarvi a DIo, le persone che sono uscite dal Cammino sono solo delle persone ingannate, perchè il cammino non ti fa il lavaggio del cervello. è il demonio che ve lo fa credere. Io invito voi tutti ad andare alle catechesi per provare l'amore che Cristo ha su di voi.
    La pace

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    1. Cara sorella Roberta,

      "approvare" non significa "dichiarare infallibile".

      Per esempio: anche i Salesiani sono stati approvati dal Papa, eppure recentemente abbiamo scoperto che certi salesiani (clicca a questo link) erano tutto sommato favorevole alla pedofilia...

      Allora, come la mettiamo? Vorrai mica difendere i loro errori dicendo che "i salesiani sono approvati"?

      Vedi, per analogia (e sottolineo "per analogia") questo vale anche per il Cammino Neocatecumenale.

      Tutte le "approvazioni" che il Cammino riceve, sono purtroppo macchiate dai peccati dei neocatecumenali. Peccati che non si limitano alla vita quotidiana, ma che riguardano ciò che ha esplicitamente deciso il Papa.

      Qui nessuno ignora gli elogi che il Papa ha fatto al Cammino. Ma il Papa ha comandato di "seguire i libri liturgici, senza aggiunte, né omissioni".

      Quelle «decisioni del Santo Padre» del 2005 (più il discorso del Papa che ve le confermò esplicitamente il 12 gennaio 2006) sono state messe per iscritto a Kiko, Carmen e Pezzi. Sono poi diventate parte dello Statuto definitivo nel 2008 (leggiti l'articolo 13, alla nota 3, comma 49). Infine il Papa ve le ha di nuovo confermate, con le stesse parole, il 20 gennaio 2012.

      Quindi, tutte le volte che fate dei "balletti e girotondi" state disobbedendo al Papa! Nei libri liturgici non esistono né balli né girotondi né chiassate da osteria!

      Tutte le volte che le monizioni e risonanze occupano più tempo delle letture della Messa, state disobbedendo al Papa! I libri liturgici prevedono monizioni "eventuali" (cioè non ci devono essere "sempre"!) e per di più "brevi" (capisci? se la Prima Lettura dura in tutto 45 secondi, si può mai fare una monizione di due minuti o più?)

      Tutte le volte che le celebrazioni neocatecumenali si riempiono di strafalcioni, chiassate, aggeggi bislacchi come la menoràh a nove fuochi, voi state disobbedendo al Papa!

      Quando il Papa dice che "il Cammino è un dono dello Spirito" voi dovreste tremare e trepidare, dovreste provare vergogna e timore, poiché l'orgoglio e l'arroganza dei leader del Cammino danneggiano gravemente quel "dono dello Spirito"!

      Ripeto: "approvare" non significa "dichiarare infallibile".

      Il Cammino contiene ambiguità ed errori: bisogna correggerli! Altrimenti il Cammino si pone contro lo Spirito!

      Il Cammino deve ubbidire alle «decisioni del Santo Padre» specialmente per quanto riguarda la liturgia: ossia deve tornare al Messsale Romano, senza aggiunte né omissioni, senza balletti, senza strafalcioni, altrimenti il Cammino si pone contro la Chiesa, si pone contro lo Spirito!

      Elimina
  106. Cara Roberta,
    ti sei sfogata? Bene.
    Facciamo una premessa. la mia esperienza del cammino l'ho raccontata centinai di volte. Ti dico solamente che non mi azzarderei ad aprire bocca su cose che non conosco. Ti posso dire che molte delle persone che scrivono qui hanno avuto esperienze del cammino molto più traumatiche e distruttive delle mie.

    E già questo dovrebbe fare riflettere. Anche solo riflettere.

    Detto questo:

    1) il Cristianesimo non è fatto di "regole", ma di un incontro personale con Cristo dal quale scaturisce un sensum fidei che nasce proprio da un incontro con la STESSA persona. Questo sensum fidei è vagliato dal Magistero.

    Per questo motivo avete un approvazione ed io di questo NE SONO FELICE, ma ciò non toglie che c'è sempre qualcosa che non va. Vale per voi e vale per tutti. Nessun rimprovero quindi. Il peccato allora dove sta? Nel dire che non c'è NESSUN PROBLEMA.

    Ammettere che ci siano problemi (PER POI LAVORARE PER RISOLVERLI SIA CHIARO) non vuol dire che TUTTO il cammino sia sbagliato. Non mi pare così difficile da capire.

    Il Santo Padre vi ha fatto il 20 gennaio un discorso chiarissimo, lapalissiano. Ma, dai commenti che finora ho sentito, sembrate non averlo capito. Pazienza. Ma prima o poi i nodi verranno al pettine...
    E non sarà colpa di nessuno, nè del Papa, nè mia, nè di questo blog.

    2) Kiko non sarà il capo, ma DALLE SUE PAROLE, si comporta come tale. Il papa dice una cosa e lui ne dcie un'altra. Vedi interpretazione della famosa lettera di Arinze quando fu promulgata. Ancora oggi c'è chi crede che quella fosse una "letterina privata" (segno che forse chi di dovere non glielo ha spiegato)

    Io l'italiano lo capisco. Se tizio di A e Caio dice B non si può dire che Caio dica la stessa cosa di Tizio

    3) Sulla musica non dico nulla. Anche se forse ne capisco un poco.
    Ti faccio solo una proposta. Compra qlc cd di musica liturgica come i GEN, FRISINA oppure qlc cd di gregoriano (nel mio profilo c'è la mia mail, se vuoi te li passo io)...

    Così, per conoscenza. Per vedere che oltre KIko c'è altro. Poi ti invito a sentire le SINFONIE di Beethoven e Mahler e vedere la differenza.

    Tutto qua.

    Sempre a tua disposizione.

    P.S. Io sono contenta che Il Signore ti abbia salvata attraverso il cammino.Ma tieni a mente una cosa: non pensare che se c'è qlc da migliorar il cammino non sia più uno strumento valido. Vai in parrocchia e conosci altre realtà. Puoi farlo senza farti inglobare. Tranquilla che si può. Esperienza personale.

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