mercoledì 19 febbraio 2014

Neocatecumenale di 38 anni a processo: «Abusi su 2 fratelli ai ritiri spirituali»

Notizia dal Corriere: «Abusi su 2 fratelli ai ritiri spirituali». Neocatecumenale di 38 anni a processo. L’accusa: un incubo, andava anche a casa.
L’imputato, almeno fino a quando la denuncia nei suoi confronti non è arrivata in procura, partecipava al cammino neocatecumenale, ovvero a quel particolare percorso cattolico fondato negli anni ‘60 in Spagna, «per la riscoperta della fede», che coinvolge anche molte famiglie di Bergamo, con ritiri spirituali, raduni nazionali e internazionali. In quel contesto il trentottenne aveva conosciuto i due ragazzi, perché anche loro, con i genitori, partecipavano al cammino religioso. [...] Sia la difesa sia la procura osservano uno stretto riserbo su tutta la vicenda e anche il collegio dei giudici ha disposto che la prima udienza, quella di ieri, fosse celebrata a porte chiuse.
In attesa che la giustizia faccia il suo corso, intendiamo discutere non della notizia ma di come viene presa dai neocatecumenali.

Due anni fa, infatti, di fronte ad un caso simile, l'atteggiamento neocatecumenale era di coprire tutto per difendere il prestigio del Cammino.

A margine della notizia, un commento di Aldo su certe dinamiche del Cammino:
Il sesso e la sessualità nel Cammino hanno una particolare "attenzione"... c'è un attegiamento davvero "morboso"... i ragazzi devono raccontare se si masturbano (come le coppie devono raccontare "l'apertura alla vita"...), ci sono continui richiami usando/abusando sull'argomento... essendoci una "totale impreparazione", i catechisti/didascali si credono "psicoterapeuti"... è chiaro che in situazioni di debolezze umane tutto ciò può sfociare in devianze. Nelle comunità soprattutto durante le convivenze succede di tutto... i primi rapporti prematrimoniali... confessati poi negli scrutini (spesso eravamo costretti come responsabili a fare le ronde notturne).

E' difficile da spiegare, Lino, ma il rapporto didascalo/ragazzo è davvero "morboso"... il ragazzo racconta se i genitori litigano, se i genitori fanno le lodi, se i genitori dormono insieme... è una specie di informatore, "la cartina al tornasole" di quello che raccontano i genitori... i didascali non sono "guide" come le intendi Tu... ma come tutto nel cammino sono "figure esasperate"... spesso, molto spesso ci sono scontri tra i didascali e i genitori per le continue "invadenze"... per finire poi davanti al sinedrio/catechisti che, a seconda del loro tornaconto danno ragione ad una o all'altra parte...

40 commenti:

  1. @byTripudio:

    Nel trasmettere a Cruz Sancta il link di cui al blog, ho commesso un errore tecnico;rimuovi pure il post, e mi scuso per l'incoveniente.

    Ruben

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  2. ma è una notizia del Corriere della Sera di oggi!
    Questo signore da quello che ho letto ricopriva a figura di "didascalo" o sbaglio?
    Questa sarebbe la seconda volta che un appartenente al CNC si ritrova in tribunale con queste accuse.
    E' orribile ...

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  3. Una punta dell'iceberg... comincia a mostrare le turbative di chi è preposto alla ''guida'' di gruppi nc. Delitti di inaudita perversione!

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  4. Dove è finita la santità del cammino sbandierata nei mesi addietro su questo blog dai più fanatici n.c?
    Che condannavano la pedofilia nella Chiesa come se loro appartenessero ad una un'altra razza e fossero tutti immacolati e puri?
    come ha detto Aldo credo che questa sia veramente la punta di un iceberg

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  5. Bah! Non condivido. Si affidano due figli a una guida NC così come, in altri luoghi della Chiesa, sono stati affidati ad altri. E i porci non hanno né comunità né tessera.
    Mi spiace, mi asterrò dal commentare ulteriormente questo topic.

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  6. Condivido il pensiero di Lino.
    Meglio rimuovere il topic, che tra l'altro è stato messo qui per errore, se ho capito bene.
    Ci sarebbe da pregare e per quei poveri ragazzi e per quel disgraziato, dato che sta scritto:
    "Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare". (Mt 18,6)

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  7. Salve, premetto che io non sono in cammino, anche se ho dentro tutta la famiglia, io e mia moglie eravamo entrambi non credenti, poi a causa di una tragedia che ha segnato la nostra famiglia, mia moglie fu invitata alle catechesi dalla sorella che era gia dentro da anni, io non ne volli sapere ed entro' solo lei. Intervengo perche' alcuni anni fa anche i miei figli sono entrati in cammino, appena formata la comunita', entro' a farvi parte una persona del sud italia da poco trapiantata da noi, che si offriva sempre quale accompagnatore agli incontri, siccome svolgeva un lavoro in ambito "legalita'" mi dava fiducia, solo che ricordo che il responsabile della comunita' di mia moglie e poi anche il capo delle cumunita', si adirarono con mia moglie e con il responsabile della neonata comunita' perche' gli permettevano di fare da autista a delle ragazzine, vietando categoricamente alla persona di svolgere detto "servizio" ne per i miei, ne per altri giovani della comunita', in quanto il servizio di "autista" poteva essere svolto solo da "coppie". Siccome di coppie ce ne stavano poche e non potevano trasportare tutti i ragazzini, quell'aiuto sembrava anche utile. Debbo pero' ringraziare quell'eccesso di zelo, che mi apparve esagerato (vista anche la persona) perche' a distanza di anni, quest'uomo che nel frattempo non frequentava piu' il ncn venne cacciato dall'organismo di appartenenza, per problemi con i ragazzini.....credo che a bergano siamo mancati in questo tipo di rigore.

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  8. Condivido quello che dici Caro Lino e sai che Ti stimo... però c'è un aspetto che Ti manca (per il solo fatto che non hai frequentato il cn)
    Il sesso e la sessualità nel cn hanno una particolare "attenzione"... c'è un attegiamento davvero "morboso".. i ragazzi devono raccontare se si masturbano (come le coppie devono raccontare "l'apertura alla vita"..)
    ci sono continui richiami usando/abusando sull'argomento... essondoci una "totale impreparazione" catechisti/didascali si credono "psicoterapeuti".. è chiaro che in situazioni di debolezze umane tutto ciò può sfociare in devianze.
    nelle comunità soprattutto durante le convivenze succede di tutto... i primi rapporti prematrimoniali..confessati poi negli scrutini (spesso eravamo costretti come responsabili a fare le ronde notturne)
    E' difficile da spiegare, Lino, ma il rapporto didascalo/ragazzo è davvero "morboso"... il ragazzo racconta se i genitori litigano, se i genitori fanno le lodi, se i genitori dormono insieme.. è una specie di informatore "la cartina al tornasole" di quello che raccontano i genitori... i didascali non sono "guide" come le intendi Tu.... ma come tutto nel cammino sono "figure esasperate"... spesso, molto spesso ci sono scontri tra i didascali e i genitori per le continue "invadenze"... per finire poi davanti al sinedrio/catechisti che, a seconda del loro tornaconto danno ragione ad una o a laltra parte...

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  9. Mi rendo conto, caro Aldo, che "il sesso e la sessualità nel cn hanno una particolare attenzione". E' uno degli aspetti che più mi ha infastidito negli scrutini CNC, così come si leggono dai vecchi mamotreti. Però: nessuna particolare attenzione, nessun rapporto stretto didascalo/ragazzo può deviare gli interessi sessuali di una persona, a meno che il didascalo non sia un degenerato in pectore, di suo. In questo mi sento di difendere il Cammino: non lo facessi, dovrei accusare l'opera di don Bosco per aver consentito a quei preti - se ce ne furono, ma è probabile considerata la diffusione di queste perversioni - di aver consentito agli operatori una eccessiva frequentazione degli spogliatoi dei campetti di calcio oratoriani e di averli tenuti nell'oratorio per giornate intere.

    Il dato statistico sul numero impressionante di porci che vanno in giro in ogni comunità, scuole comprese, rende poi irrilevante questo episodio ai fini del giudizio sul Cammino. Dovessero diventare mille questi accadimenti, cambierò opinione.

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  10. In sé la notizia significa poco, poiché -purtroppo!- scandali del genere possono avvenire dovunque e non è sempre detto che il colpevole sia proprio quello indicato dai giornalisti.

    Quello che conta, invece, è il modo in cui i neocatecumenali si pongono di fronte alla notizia.

    Due anni fa, riguardo ad una notizia simile, venimmo a sapere che i neocatecumenali avevano tentato di insabbiare tutto perché per loro il dolore dei singoli vale meno del prestigio del Cammino.

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  11. Cari osservatori mi permeto di fare un appunto ai vs attacchi mirati perche' si parla di un fratello del cammino, a tal proposito volevo ricordarvi che non piu' di un mese fa e' sucesso lo stesso problema al catechismo in una parrocchia siciliana e il catechista non era del cammino. Non conosco la questione pero' conosco il cammino e mi sembra strano che i ragazzi abbiano parlato solo adesso visto che i didascali cambiano in base all'eta' e durante le convivenze parlano molto. Con questo non voglio dire che sia una notizia inventata pero' bisogna aspettare per puntare il dito. Vi ricordo che quotidianamente ci sono esponenti, anche importanti della Chiesa che sono accusati di pedofilia e voi non ne parlate affatto. Non giustifica nessuno pero' non si puo' fare di un peso due misure. Sara

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  12. Prego cortesemente di non usare strumentalmente questa vicenda per ricamare un non ben specificato e documentato atteggiamento che il cammino neocatecumenale avrebbe in queste situazioni particolari.

    Tragedie come queste accadono purtroppo in molti contesti e se si vuole fare una riflessione su come vengono gestite, la si faccia a tutto tondo. Non però facendo di tutta l'erba un fascio.

    Due precisazioni:
    1. Non era un didascalo;
    2. è stato allontanato dalla comunità e la denuncia è avvenuta.

    Gentilmente cancellate il post dopo questo mio messaggio.

    Firmato:
    Da una persona vicina alle vittime

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  13. ....ma il neocat a processo si chiama G.F. come il troll di ieri? HAHAHAHAHAHHA ECCO PERCHE' NON SCRIVE PIU'!!!

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  14. Come abbiamo già indicato chiaramente nella pagina (e perfino in neretto in modo che sia più leggibile da certi ciechi che sono tali solo perché non vogliono vedere), qui non intendiamo discutere della notizia in sé, ma dell'atteggiamento dei neocatecumenali di fronte a questioni del genere.

    Due anni fa, infatti, di fronte ad una notizia simile, venimmo a sapere che i neocatecumenali volevano mettere tutto a tacere, pur di difendere il Cammino (si legge il neretto o lo devo ripetere in corsivo? mettere TUTTO A TACERE, pur di difendere il Cammino).

    Anche all'epoca il presunto colpevole (occorre dire "presunto" finché non si conclude il processo), fu allontanato dal Cammino.

    Ma intanto i kikos correvano qui a frotte a dire che nel ripubblicare una notizia apparsa sui giornali, si "infangava" il Cammino...

    Ad infangare il Cammino sono coloro che considerano il prestigio del Cammino più importante del dolore dei singoli.

    E questo è vero sia nel caso degli "abusi", sia nel caso delle "decime", sia nel caso delle "vocazioni", sia nel caso dei "sentimenti", eccetera.

    In fin dei conti è ininfluente il fatto che sia stato o meno un didascalo. Infatti nel Cammino c'è troppo "fai da te" kikiano quanto alla liturgia, alla direzione spirituale, alla guida, eccetera.

    Come detto sopra (e lo ripeto pur sapendo che i neocatecumenali riusciranno a non leggerlo), qui non intendiamo discutere della notizia in sé, ma dell'atteggiamento dei neocatecumenali di fronte a questioni del genere.

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  15. Condivido perfettamente ciò che intendi Lino... probabilmente mi sono espresso male...non mi interessa l'evento né la persona che ha commesso... quello che denuncio è che nel cn "tutto" deve essere messo a tacere pu di "proteggere" il cammino...

    mia figlia(14 anni) è stata letteralmente "sequestrata" per 3 ore in casa con equipe al completo (senza sacerdote) ed "interrogata" sulle mie "probabili" relazioni extra con sorelle di comunità... quando ho denunciato pubblicamente la cosa mi hanno spostato in un altra Parrocchia (per il mio bene..) ecco ho fatto un errore avrei dovuto denuciare all'autorità giudiziaria l'accaduto.. io ringraziando Dio sono fuori ma l'equipe è ancora lì... anzi alcuni sono avanzati di "grado"...
    ecco come si gestiscono "gli affari interni" nel cn.

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  16. @Lino ha detto...
    Bah! Non condivido. Si affidano due figli a una guida NC così come, in altri luoghi della Chiesa, sono stati affidati ad altri. E i porci non hanno né comunità né tessera.
    ---
    E' vero Lino, però non vorrei, che passasse il discorso "siccomme nella Chiesa succede che lo fanno anche altri(e ahimè sono in tanti!)",questo potesse passare come un'attenuante,anche se poi, la responsabilità penale, resta del "singolo".

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  17. Gentile pulce, G.F. non è che è sparito è stato bannato per decine di volte.
    Quanto ci sarebbe da ridire sui vostri di abusi.
    G.F.

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  18. In camminio si tende a minimizzare qualsiasi cosa, in nome di una specie di pax. Le violenze esistono eccome, il cammino è una delle poche realtà della chiesa che non divide le "comunità" per età. Dagli scout all'azione cattolica si sta con i propri coetanei. In cammino no, in cammino puoi avere la ragazzina di 17 anni messa vicino al signore di 70. Per di più vogliamo parlare del didascalo ? Che fa la spia ai catechisti di quello che il figlio dice e succede in casa. Trovate altri miei post di quando dicevo che il cammino prima o poi si riempirà di scandali. Pensate che esista solo la violenza fisica ? Quella morale ? Pensate che far lasciare un ragazzo di 17 anni con il suo primo amore xche non fa le catechesi non sia una sofferenza ? Lino hai la mia stima da anni, da quando scrivevo qua da catecumeno e battibeccavo con voi. Ora scrivo qua da ex, tranquillo di casi Del genere ce me so no, non verrano mail fuori. I'll Camino ha i suoi avvocati, i suoi psichiatri, i suoi dottori, i suoi politici oltre che i suoi preti !
    Ex la verità ( non ho più la gmail dei tempi passati )

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  19. Ad un ritiro spirituale del Cammino di 2-3 giorni, ci fu lo scandalo di una coppia "rumorosa" in un Monastero di benedettine: molte persone non poterono dormire quella notte.

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  20. Purtroppo nel Cammino

    1)Si fanno abusi liturgici con tanta disinvoltura, come succede anche in altri contesti:

    http://www.conciliovaticanosecondo.it/foto/

    2) Non pochi catechisti che fungono da preti fanno abusi moralistici sull'interiorità altrui

    3) questa notizia parla da se ed è una cosa triste. Cose come queste danno adito agli attacchi alla Chiesa e alla Santa Dottrina della Chiesa.
    Preghiamo per tutte le vittime di abusi.

    Mario

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  21. "Gentilmente cancellate il post dopo questo mio messaggio"

    Non poteva mancare: il solito NC - anonimo e bene informato - che ci dice quello che dobbiamo fare. Stranamente si tratta sempre di chiudere post, blog o altro.

    Cosa non farebbero questi ragazzi per il loro Kiko!

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  22. @Da una persona vicina alle vittime

    "Tragedie come queste accadono purtroppo in molti contesti e se si vuole fare una riflessione su come vengono gestite, la si faccia a tutto tondo. Non però facendo di tutta l'erba un fascio."
    ---
    Che analoghe tragedie accadono anche in altri contesti,da decenni lo sappiamo molto bene,ma questo,non costituisce un' attenuante morale.

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  23. "Il Camino ha i suoi avvocati, i suoi psichiatri, i suoi dottori, i suoi politici oltre che i suoi preti!"

    E i suoi giudici.

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  24. L'unica cosa che non va, riguardo al cammino è che si da per scontato, per l'aria che si respira lì dentro di superiorità, che chi vi partecipa sia automaticamente una brava persona. Invece non è così molte volte. Senza giudicare nessuno, perché le intenzioni le conosce solo Dio Onnipotente, ci sono in cammino anche ex-drogati, ex-spacciatori, ex-prostitute, ex-carcerati, ex-pervertiti ecc. e di questi non si sa la loro storia fino almeno al II scrutinio. Non è sempre facile discernere, e, a differenza di quel che si crede, i catechisti non sono sciamani, che leggono nel pensiero, perciò se uno vuole può nascondere molte cose di sé.
    Ovviamente facendo del male a se stesso e ad altri.
    Non c'è un collegamento cammino-crimini, ovviamente, anzi direi il contrario, ma siccome ci si presenta come il vero cristianesimo, quando poi succede qualcosa di drammatico si tenta di tutto per mettere a tacere, perché il buon nome del cammino non venga danneggiato.
    Che sia stato allontanato questo ragazzo mi sembra il minimo sindacale, ma è bene (e glielo auguro) che sconti tutta e il massimo della pena possibile e mi augurerei che chi sa nella sua comunità parli, non per farsi una giustizia umana, ma dargli un'opportunità per salvarsi l'anima. L'omertà non è cristiana e non c'entra nulla col perdono.

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  25. Se fosse stato un esperimento, avremmo potuto dire che è perfettamente riuscito: totale silenzio neocatecumenale di fronte alla notizia.

    In questi ultimi due giorni, da quando abbiamo indicato la notizia sul Corriere a proposito del fratello NC trentottenne a processo, il numero di visite al blog è stato lievemente superiore alla media ma i commenti NC sono letteralmente scomparsi.

    Vengono qui, leggono e... spariscono. Sono andati a protestare sul Corriere.

    E indovinate un po' il tema delle discussioni? "I NC sono bravissime persone", (oh, certo, dal primo all'ultimo), "Chissà come mai i giovani non si lamentano quando ricevono abusi", (oh, già, sicuro, il Cammino sarà innocente, come al solito), "Bisogna mettere attenzione sul pericolo generale" (cioè: smettetela di parlare del Cammino), "altro materiale per l'ONU" (insomma, quando c'entra il Cammino, bisogna sempre dimenticare?), "ma siete sempre tutti pronti ad attaccare?" (chissà se dice la stessa cosa in tutte le notizie sul tema "abusi"), e poi i soliti che dichiarano di essere ex NC ma che il Cammino ha "moltissimi lati positivi"... dando modo anche a commentatori anticattolici (che sono la maggioranza) di notare il malumore neocatecumenale per la pubblicazione della notizia.

    Qui, invece, silenzio tombale. Nemmeno una voce NC che avesse deprecato "gli abusi", da chiunque vengano commessi. Solo silenzio (a parte i soliti due o tre "troll" che però stavolta per cambiare discorso non hanno copiaincollato le solite lenzuolate ma lanciato solo brevi insinuazioni).

    Probabilmente temono l'obiezione più imbarazzante: se durante le vostre "confessioni pubbliche" un fratello accennasse a situazioni di "abusi", voi cosa fareste? Anche in quel caso vale il comando che «nulla deve uscir fuori»? Anche in quel caso vale il principio secondo cui il prestigio del Cammino è al di sopra di ogni cosa?

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  26. salve vorrei raccontare anch'io la mia esperienza a che indirizzo e-mail posso inviarla?

    ho recentemente contattato neshama@tiscali.it qualcuno segue questo indirizzo? mi potete dare conferma?

    grazie in anticipo

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  27. Cara sorella Sara,

    è vero che "accusato" non significa "colpevole": ma qui, come scritto in neretto più volte in questa stessa pagina (si riesce a leggere almeno il neretto?), non stiamo discutendo la notizia, ma le reazioni dei fratelli NC riguardo alla notizia.

    È infatti abbastanza istruttivo notare come i fratelli del Cammino, sempre pronti a gridare «voi non capite! voi mentite! voi non conoscete! voi non avete fatto esperienza dell'amore di Dio! voi dividete!», eccetera, si eclissino a velocità supersonica quando l'evidenza dei fatti dà torto al Cammino.

    Così come non si è mai trovato un kikos che ammetta che la "comunione seduti" è un gesto antiliturgico, così pure non si trova mai un kikos che ammetta che la verità e la giustizia vanno perseguite anche quando ne dovesse risentire il prestigio del Cammino.

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  28. Sicuramente questa vicenda non ha nulla a che fare col Cammino in sé. Voglio dire che nella Chiesa, e in genere in moltissimi ambienti al di fuori di essa, esiste il problema della pedofilia.

    Tuttavia questa vicenda è utile per capire alcune cose, come è stato sopra riportato da vari utenti (Ruben, FDF, Aldo, byTripudio...).

    - La morbosità nei confronti del sesso.
    - Strani rapporti che si creano tra adulti e adolescenti nelle comunità.
    - Il fatto che si creda che il CN sia perfetto e quindi catechisti e responsabili non possono sbagliare.
    - La reazione dei NC volta sempre e solo a difendere l'immagine del proprio idolo, al punto di non voler dare credito ai due ragazzi.

    Questi ultimi due punti sono molto importanti. Infatti non è forse la stessa cosa che fanno con i fuoriusciti? Ovviamente non è mai colpa dei catechisti: il problema è sempre il fuoriuscito di turno che non vuole passare per la porta stretta, che è un debole, o un tiepido, un giuda, un non-salato, un superbo...
    Quindi, perché stupirsi se qualcuno insinua che i due ragazzi si sono inventato tutto? E' la stessa cosa che dicono di tutte le esperienze negative di fuoriusciti.

    Vengono qui a sfidarci a denunciare, poi quando qualcuno si decide a farlo (non è mai una cosa piacevole entrare in un processo, specialmente in Italia) insinuano che si tratta di falsità.

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  29. @by Tripudio

    Cosa vuoi che dicano...i panni sporchi si lavano in casa.

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  30. @ by Tripudio: "Probabilmente temono l'obiezione più imbarazzante: se durante le vostre "confessioni pubbliche" un fratello accennasse a situazioni di "abusi", voi cosa fareste? Anche in quel caso vale il comando che «nulla deve uscir fuori»? Anche in quel caso vale il principio secondo cui il prestigio del Cammino è al di sopra di ogni cosa?"

    Hai perfettamente ragione: la questione passa proprio da qui. Oltre al fatto che l' omessa denuncia è già reato in sé, sono proprio tali comportamenti ciò di cui dovremmo parlare di fronte alla notizia apparsa su Corriere.
    Vero è che se ad ore il cn guiderà il Viminale le insabbiature diventeranno sistema.

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  31. Per Trypudio. Come al solito eludi le domande io ho detto perche' non date risalto al fattto che quotidianamente si sentono notizie su saverdoti o addirittura vescovi che sono accusati di pedofilia!!! Solo questo. Sara.

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  32. Caro fratello che oggi ti firmi "Sara" e che parlando di me dici «come al solito» (come se tu fossi un assiduo frequentatore di questo blog, anche se la firma "Sara" l'hai usata solo in queste ultime 24 ore),

    l'esistenza di "altri" peccatori non giustifica nessun peccatore.

    Chi viene colto in flagrante a rubarti qualcosa, è un ladro e basta: non può giustificarsi dicendo che dopotutto oggi tutti sono mariuoli.


    Come già scritto più volte in neretto su questa stessa pagina (riesci a leggere il neretto oppure devo scrivertelo in corsivo?) non ci interessa la notizia in sé: aspetteremo l'esito del processo prima di commentare i fatti.

    Quello che ci interessa è il modo in cui i neocatecumenali commentano la notizia: infatti, in altri casi del genere, la loro priorità assoluta era il prestigio del Cammino. Leggiti questo articolo:

    Per la credibilità del Cammino... mettere tutto a tacere! [clicca qui]

    Il commento di Aldo pubblicato in questa stessa pagina fa emergere la bizzarra questione dei didascali.

    Che magari non c'entra niente con quella precisa notizia sul neocatecumenale trentottenne a processo.

    Ma che dà idea di un gravissimo problema del Cammino: cioè il fatto che a dei laici vengono assegnati incarichi delicatissimi non per loro preparazione, non per loro stato di vita, ma solo perché sono dei fedelissimi del kikismo-carmenismo.

    E così vediamo che dei laici si arrogano prerogative sacerdotali (guida delle anime, direzione spirituale, ecc.), si autoinventano "psocoterapeuti", vanno scavando nelle anime dei malcapitati per poter fare qualche delazione ai cosiddetti "catechisti", eccetera.

    (nota bene: i cosiddetti "catechisti" del Cammino non sono catechisti della Chiesa poiché insegnano il kikismo-carmenismo anziché il Catechismo della Chiesa cattolica).

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  33. @byTripudio:
    È infatti abbastanza istruttivo notare come i fratelli del Cammino, sempre pronti a gridare «voi non capite! voi mentite! voi non conoscete! voi non avete fatto esperienza dell'amore di Dio! voi dividete!», eccetera, si eclissino a velocità supersonica quando l'evidenza dei fatti dà torto al Cammino.

    Scusami ma di cosa stai parlando? Quale sarebbe il torto del cammino in questa vicenda? Stai per caso affermando che il mandante morale di tale disgrazia sia il CN?

    Un lettore

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  34. Sono un ex neocatecumeno, in 12 anni di percorso, ho avuto modo di sentire centinaia la storiella del giovane annoiato a causa delle banalita' del mondo e che e' salvo grazie a Kiko, questa difatti e' la prima testimonianza secondo istruzioni di Kiko, che danno per attirare gente. Il fatto e' che non testimoniano la Chiesa e Gesu', ma testmoniano il cnc. A me, una volta indottrinato, mi avevano isolato persino dagli altri Cattolici, senza mai parlare chiaro, ma sempre inducendo a pensare, dire ed agire. Ero nervoso e non capivo che questo nervosismo, faceva parte di un lento lavaggio del cervello. Quando me ne accorsi, venni accusato e diffamato in ogni maniera, con menzogne degne soltanto di una setta satanista ed una cattiveria che non puo venire da Dio.
    Daniel

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  35. Sul metodo di scelta di catechisti e didascali, mi spiace per tutti i NC, ma ha ragione Tripudio alla perfezione. Anzi, essi si vantano di poter essere catechisti senza essere preparati, perché (dicono) non è importante la persona che porta il messaggio, ma il messaggio in sé, dimenticando (a bella posta) che la maggior parte dei grandi difensori della Fede, missionari, Dottori della Chiesa, erano persone che brillavano come stelle per la SANTITA' della loro vita.
    Al contrario, coloro che si vantavano della propria ignoranza improvvisandosi predicatori erano per la maggior parte eretici (ad es. Valdo).
    A conferma di quel che dico, osservate che San Francesco (oltre ad essere figlio di buona famiglia e quindi istruito) nutriva un enorme rispetto per i Sacerdoti e non mancava di sottolineare come lui (LUI!) fosse da meno di un Sacerdote che aveva il compito santo di celebrare l'Eucarestia.
    I catechisti sono scelti per sorteggio, mentre i didascali si offrono, quando c'è la necessità.
    Del resto la preparazione nell'essere catechisti del CN non ha nessun senso: il compito del catechista è ripetere le catechesi a memoria e basta, niente aggiustamenti, niente interpretazioni.

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  36. Armiamoci dell'armatura di Cristo e scendiamo in piazza! Abbiamo una Chiesa colonizzata e non la difendiamo a dovere! Ora basta.

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  37. Vero è che se ad ore il cn guiderà il Viminale le insabbiature diventeranno sistema

    Questa è una notizia "ghiotta". Di chi si stratta? A quanto ne so l'unico NC noto in ambito sindacale politico è Bonanni della CISL

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  38. colgo l'occasione triste di questa notizia del didascalo accusato di abusi per sottolineare una cosa molto importante.

    Lo dico perchè ho 26 anni di "esperienza" NC, figli che sono nati e cresciuti nel CNC e che hanno avuto anche loro i didascali..con tutto cio' che ne consegue.
    Nella mia esperienza NC, i miei figli hanno avuto sempre didascali uomini, forse perchè il didascalo ad un certo punto deve sostituire il padre naturale e una donna non avrebbe abbastanza credibilità.

    Dicevo che la figura del didascalo e dell'educazione NC che comincia dalla piu' tenera età e finisce con l'entrata in comunità dei figli dei NC, è alla base di parecchie storture neocatecumenali.

    Chi non ha vissuto il CNC forse non puo' capire cosa c'è dietro.

    Per questo vi prego di fare un articolo a parte sulla figura del didascalo a partire dalla convivenza di KIKO con i didascali.
    E' datata certo, ma persone come me che nell' 1985 già stavano nel cammino e che ci sono state per molti anni ancora, sanno che a parte piccolissimi cambiamenti la figura e i compiti del didascalo sono sempre quelli.

    L'autorità paterna e materna viene cancellata (a parte l'obbligo di fare le Lodi la Domenica mattina tutti insieme) e viene sostituita dalla figura del didascalo che poi sarà sostituita, con gli anni, da quella del catechsita a cui devi obbedienza cieca e rispetto.

    Insomma i bambini fin da subito vengono incanalati alla vita e agli atteggiamenti neocatecumenali

    Aggiungerei: vengono isolati già da bimbi da tutti gli elementi esterni, compresi i compagni di classe NON neocatecumenali, che possono "influire negativamente" nella crescita educazionale neocatecumenale e nella futura vita neocatecumenale del ragazzo/adulto.

    Il bambino una volta adulto non avrà che 2 scelte:
    la prima è quella di entrare naturalmente nel CNC
    la seconda è rompere anche con violenza la spirale neocatecumanle e rifiutare l'inseganmento della comunità e quindi decidere di NON entrare in comunità (o uscrne dopo poco tempo)
    Questa seconda scelta è pero' fonte di grandi sofferenze del ragazzo perchè soggetto a ricatti morali e psicologici dei genitori e a isolamento dagli altri suoi amici/fratellini nocatecumenali con cui è cresciuto.

    Veramente non è da sottovalutare questa figura del didascalo e dell'educazione NC.

    Leggere questa convivenza puo' essere anche d'illumminazione per le persone che stanno affrontando un fidanzamento con un o una neocatecumenale.

    ecco il link magari poi se ne puo' parlare insieme valutando punto per punto

    http://www.camino-neocatecumenal.org/neo/iniciadores%20camino/KIKO%20CATECHESI%20PER%20I%20MAESTRI%20DEI%20BAMBINI.pdf

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  39. Kiko ha detto: "...In questo senso dovete avere le idee molto chiare perché voi, come didascali, dovrete a volte lottare con certi atteggiamenti sentimentali dei genitori; in questo senso dovete avere autorità..."

    Provaci, Kiko, a mandare un didascalo (o altra bestia kikiana) davanti alla porta di una normale famiglia cattolica, come la mia per esempio: sto al quarto piano, sarebbero non pochi i calci nel culo che si dovrebbe sorbire il didascalo, per ritornare al piano stradale.

    Perdonatemi il commento "pedestre" :-)

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  40. Alcune considerazioni sparse:

    - Delrio non è NC (in una intervista ha dichiarato "nessun associazionismo, solo vita di parrocchia"), ma anche se lo fosse non vedo dove sta concretamente il problema. Anzi, certe volte i catechisti vanno contro chi si occupa attivamente di politica e di sociale, quindi capace che questi soggetti impegnati non sono nemmeno tanto "Neo-fondamentalisti"

    - Riguardo ai fatti di Bergamo, personalmente, fosse capitato ai miei figli avrei tirato dritto con la denuncia anche con 20 anni di cammino alle spalle. Perdonare il peccatore ok, ma questo deve assumersi le conseguenze del peccato.

    - I didascali nella mia parrocchia fortunatamente sono "a mezzo servizio", limitandosi per lo più a radunare i bambini poco prima della Messa e spiegare loro le letture del giorno, giusto per far comprendere loro di cosa si parla. Spero vivamente continuino così.

    - Non entro nel merito di certe testimonianze definite "pre-confezionate", primo perchè non conosco queste persone quindi non posso stare a sentenziare se siano vere o meno, a prescindere dal linguaggio utilizzato. A me bastano quelle che ho visto di presenza. Mi fanno sorridere al contrario quelle esperienze che riportano i catechisti riguardo a missioni e traditio con gente con la corda per impiccarsi sotto la panchina o di quello che apre la porta di casa con il tubo della bombola del gas... ma dai!

    - Pertinente l'osservazione di byTripudio, con il quale stavolta concordo: nel caso specifico di questa notizia non si contesta al CN il reato (prechè sarebbe potuto capitare, e purtroppo è capitato, in qualunque altro tipo di movimento/associazionismo/oratorio/parrocchia), ma il modo come lo si affronta. Ovverosia: 1) insabbiando tutto, mettendo a tacere, per evitare scandali...
    2) denunciando il reato, pregando e avendo pietà per il colpevole e confortando e sostenendo le vittime.

    Saluti. Etneo.

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