martedì 18 febbraio 2014

"Solo chi entra nel Cammino riuscirà a seguire Dio come si deve"

Raccolta fondi per fare una corona a Kiko:
ma ti nascondono di essere neocatecumenali!
Salve, sono una ragazza di 32 anni che si è trovata ad andare al secondo incontro della catechesi, dopo che il mio fidanzato (nel cammino da 15 anni) ha insistito molto...vorrei fare le mie modeste riflessioni.

I catechisti che hanno parlato mi hanno interessato, si è semplicemente parlato di come oggi si è sempre più distanti dalla chiesa e di come ci si può ravvicinare. Ma le cose che non mi sono andate sono di più:

1) innanzitutto i catechisti si sono distanziati dal gruppo messi seduti uno vicino all'altro (erano più o meno 5 o 6 ma hanno parlato solo in due) e sono venuti accompagnati dal prete della parrocchia. Non frequento i gruppi religiosi dalle scuole superiori e dai miei ricordi i catechisti erano vicino a noi e non lontani in atteggiamento da maestri.

2) non si è accennato MAI al cammino neocatecumenale, si è parlato di comunità ma niente altro (quindi se c'era qualcuno presente che non sapeva ciò, si poteva benissimo pensare ad un semplice approfondimento della parola di Dio). Questa è una cosa per me molto scorretta, mi è sembrato come se si volesse prima far "appassionare", "conquistare".

3) la catechista parlando ha detto che solo chi entra in comunità riuscirà a seguire Dio come si deve, questo mi ha scandalizzato! Come fa lei a essere certa che il cammino sia l'eccellenza e che tutto il resto non vada bene?

Catechesi neocatecumenale:
ma non ti dicono
che è il Cammino!
Ne ho parlato con il mio fidanzato che immediatamente si è messo sulla difensiva, dicendo che lei non aveva detto ciò ma che aveva parlato della comunità come uno dei cammini possibili per avvicinarsi a Dio, era così convinto da far venire a me il dubbio di aver sentito male... per questo vi chiedo un consiglio.

Aldilà di tutto è lui ciò che mi preme. Vivo pochissimo la sua comunità e mi sono sembrate persone veramente corrette, ma dopo tutto ciò che ho letto sono un po' in allarme, vorrei poter aver un confronto con qualcuno che ne sappia di più e che possa essermi di conforto in questo momento di smarrimento.
(da: Giovanna)

67 commenti:

  1. Cara Giovanna,

    sposarsi un neocatecumenale equivale a sposarsi il cammino. E' chiaro che lui ti spinga al cammino perchè probabilmente non conosce altro e crede di non poterne vivere senza. Tutto normale. Non è importante se hai sentito bene o meno la catechista perchè l'essenza del pensiero neocat è quella: solo nel cammino c'è salvezza. Nel cammino i ragazzi vengono invitati a sposarsi solo tra cristiani e a portare eventuali fidanzati esterni dentro. Se questo non accade, come è successo a dei miei amici, alla fine il coniuge che sta dentro è stato messo fuori. Questo atteggiamento contiene solo una mezza verità infatti se da un lato vale il fatto che un cristiano se vuole essere tale fino in fondo dovrebbe preferire sposare una cristiana, per vivere certi valori in pienezza, dall'altro si confonde il cristianesimo con il cammino.
    Se decidi di entrare sappi che un buon 70% di quello che hai letto in questo blog è vero, qualche esagerazione a volte no. Te lo dice un ex dopo 19 anni di cammino vissuti molto intensamente che è stato anche catechista e itinerante.
    La comunità è un ambiente mediocre, dove le persone sono tenute in uno stato di sudditanza ai catechisti e dove si viene sempre denigrati. Tutto il contrario del cristianesimo che invece ci dice che siamo cosa molto buona e con Gesù Cristo, nonostante i nostri peccati, possiamo essere gioiosi e felici. La gioia in comunità è una falsa apparenza, così come la fratellanza.
    Se fossi mia figlia ti direi stanne fuori, fai il suo stesso gioco: se gli interessi proponigli di mettere Dio al centro e seguirlo in un altra via e vediamo che succede.

    Il Signore ti accompagni.
    A.

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  2. Purtroppo i tuoi dubbi sono in realtà certezze. Ti invito a leggere altri post su questo blog relativi a tante testimonianze di ex praticanti.
    Mark

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  3. Cara Giovanna, anche io ho frequentato qualche catechesi, su consiglio del mio fidanzato neocatecumenale, ma non sono entrata nella comunità che stava per formarsi e dopo un pò, il mio fidanzato mi ha lasciata, su ordine dei suoi subdoli catechisti. Ti faccio notare che, la famiglia del mio ex fidanzato, è interamente plagiata dal cammino neocatecumenale, da molti anni di lavaggio del cervello. Ovviamente, non poteva dirmi che il vero motivo per cui mi lasciava era "il cammino" e ha usato altri motivi illogici e senza fondamento, ma io ho scoperto che il vero motivo era il mio rifiuto di entrare in comunità, e l'ho scoperto grazie a persone che già avevano avuto esperienze negative con questi subdoli catecumeni. Amavo e amo tuttora il mio ragazzo, non riesco a farmene una ragione, ma è evidente che la sua "comunità" è più importante del mio amore. Giovanna, stai molto attenta!

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  4. @ Giovanna
    Si dia forza, gentile Giovanna. E se ne faccia una ragione: lei è scampata a situazioni di questo tipo, dove un catechista neocatecumenale, un laico, magari un suo vicino di casa o un collega di lavoro, dopo aver pubblicamente interrogato suo marito in merito ai suoi "idoli", eventuale "ossessione sessuale" compresa, le avrebbe fatto domande simili:

    «Kiko: (domanda alla moglie) Vediamo un pò, io vorrei chiederti, davanti a tutti i fratelli, qui pubblicamente, se tu credi una cosa sola: se tuo marito ha avuto veramente un principio di conversione, grazie al cristianesimo. Se sta cambiando di mentalità. E tu, siccome hai visto il suo comportamento in casa, puoi testimoniarlo. Se hai prove e fatti di che tuo marito, grazie all'incontro con Gesù Cristo che ha avuto in questo cammino, ha reazioni diverse che prima non avrebbe avuto.
    – X.: Sì.»

    (Da Orientamenti per lo Shema, p. 170, http://www.internetica.it/neocatecumenali/or-iiscr.pdf )

    Ringrazi il Cielo, Giovanna: lei è scampata a umiliazioni indicibili.

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  5. E' molto strano perché alle catechesi a san Giovanni c'ero anch'io, e non c'era alcuna Giovanna.

    Vi dirò di più. Che la corona misterica sia stata dipinta da Kiko, non è dispiaciuto proprio a nessuno. Quando Kiko è venuto, di persone non in cammino era piena la Chiesa. Tutti in quella parrocchia sono entusiasti dell'opera che è stata fatta: persone in cammino e persone non in cammino.

    Tutti in parrocchia erano stati informati che si trattava di Kiko, il fondatore del Cammino. Tutti sono stati messi a conoscenza di tutto. Anche a mezzo stampa, cattolica e laica.

    Liberi di non credere, come spesso accade in questo blog, che si spaccia parlare "secondo Verità".
    La polemica che state montando è faziosa e pretestuosa. Completamente distante dal vero.

    La sig.ra Giovanna si è intentata tutto, o non è mai venuta a messa in parrocchia da maggio dell'anno scorso a oggi, solo per screditare il cammino. Vergogna.

    E probabilmente vergogna anche a voi che non vorrete pubblicare questa smentita.

    G.F.

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  6. Il 90% dei matrimoni nel Cammino, sono giuridicamente e canonicamente nulli, in quanto il consenso è quasi sempre "viziato".
    Purtroppo questa nullità, più passa tempo,più diventa di fatto inapplicabile, per l'elevato numero di figli della coppia,di cui inevitabilmente ,non si può non tener conto.

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  7. Signor Lino, faccia la persona seria e pubblichi ciò che ho scritto.
    G.F.

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  8. Breve avviso tecnico:

    le immagini sono solo "illustrative" (non riguardano l'articolo).

    Inoltre non è detto che Giovanna sia il vero nome.

    Usare uno pseudonimo serve per evitare che qualche fratello neocatecumenale faccia delazioni o addirittura vendette (è successo più volte e i cosiddetti "catechisti" addirittura invitano alla delazione).

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  9. Bene signor Tripudio. Se le foto sono solo "illustrative", cambi il tono della didascalia, grazie.
    G.F.

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  10. Scusate ma già dal manifesto appeso visibile nella prima foto si legge :
    "minimo 25 euro di donazione" poi "la carità cancella tutti i peccati".
    Ma a nessuno sorge un leggerissimo sospetto ???
    Scusate ma questo striscione è scandalosamente schifoso.
    Senza vergogna ormai. Certo se poi la gente è così cefala da abboccare, allora certi personaggi hanno ragione a trattarci da imbecilli ebeti.

    Mark

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  11. Ruben ha detto...
    Il 90% dei matrimoni nel Cammino, sono giuridicamente e canonicamente nulli, in quanto il consenso è quasi sempre "viziato".
    Purtroppo questa nullità, più passa tempo,più diventa di fatto inapplicabile, per l'elevato numero di figli della coppia,di cui inevitabilmente ,non si può non tener conto.

    se sei una persona seria chiedi scusa a quel 90% di coppie che hai insultato deliberatamente, visto che dubito abbia fatto un censimento a supporto della tua "affermazione"...

    se sei un buffone cerca di dimostrare l'assurdità di quello che hai scritto...(se la tua idea di "vizio" formatasi dalla lettura del post è il fatto che un coniuge forzi l'altro a seguire il cammino capirai subito anche tu che cozza con l'accusa sempre fatta di endogamia).

    se sei un onesto cittadino sappi che sei tenuto a denunciare il fatto (mi raccomando, vorranno tutti i nomi).

    mentre continui ad atteggiarti come sondaggista di qualche partitino ricorda che non si insultano le persone che neanche hai mai visto o sai che esistono su una cosa importante come il loro matrimonio.

    Dalle mie parti questo modo di operare si chiama sfogare la propria frustrazione.


    Giacomo


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  12. peccato che ve lo scrivete da soli....

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  13. G.F. ha detto...
    "Signor Lino, faccia la persona seria e pubblichi ciò che ho scritto.
    G.F.
    "

    Signor G.F., lei è talmente poco serio che nemmeno ha capito che io sono soltanto un ospite di questo blog, al par suo. Se legge il mio nick di un colore differente dal suo - la informo - è perché non si sa che il mio è un account Google, che non significa amministratore o moderatore del blog. Quindi - come sempre capita ai neocatecumenali - lei pubblica commenti privi di senso, cioè insignificanti. Vada a farsi una passeggiata in qualche blog di ragazzini, anzi: se ne torni nella sua saletta NC, là le cretinate ve le dite tra intimi.

    P.S.
    Mai farei da moderatore di questo blog, tali sono le idiozie da leggere e sorbirsi: Tripudio e gli altri, dal mio punto di vista, sono da annoverarsi tra i "beati" di Internet.

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  14. "Tutti in quella parrocchia sono entusiasti dell'opera che è stata fatta: persone in cammino e persone non in cammino"

    Vedi buon G.F. il problema è che il popolo cristiano neanche riesce più a comprendere quello che vede per il semplice fatto che gradire cose del genere palesa la perdita del depositum fidei.
    Ora, visto che non comprenderai, posso solo scriverti di fartene una ragione, d'altronde hai il vantaggio di essere appoggiato considerevolmente dal nuovo corso...i "retrogadi" siamo noi.

    un ortodosso

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  15. @Lino
    "lei pubblica commenti privi di senso"

    Gentile Signor Lino, io ho contestato la descrizione di una foto e le credenziali di questa Giovanna, e lei mi dice dal suo pulpito napoletano che i miei commenti sono privi di senso?

    "Vada a farsi una passeggiata in qualche blog di ragazzini, anzi: se ne torni nella sua saletta NC, là le cretinate ve le dite tra intimi."

    Di questo non le rispondo qui, usando il suo stesso tono, perché offenderei l'intellingenza di molti napoletani (non NC) amici miei.

    Che personaggio! Che personaggi!
    "Tutte chiacchiere e distintivo". Intoccabili, quello che pensate essere parandovi dietro a questo blog.

    G.F.

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  16. Sarai mica l'ortodosso spara panzane di qualche tempo fa. Perché i tuoi fratelli ortodossi veneziani hanno già lodato l'opera, dopo averla visitata.

    Quanta malafede!

    G.F.

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  17. "Scusate ma questo striscione è scandalosamente schifoso."

    Signor Mark, qua di schifoso vedo ben altro.
    Fosse uno dei miei figli le sarebbe arrivato un ceffone.

    G.F.

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  18. @Giacomo
    se sei una persona seria chiedi scusa a quel 90% di coppie che hai insultato deliberatamente, visto che dubito abbia fatto un censimento a supporto della tua "affermazione"...
    ---
    E perché dovrei farlo,quando è sufficiente che tu ed i "presunti" da me insultati, andiate, se ne avete tempo e voglia, a leggervi gli articoli giusti del Codice Civile e di Diritto Canonico!?...
    Tra le altre cose, io no mi "atteggio", mai.

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  19. I catechisti hanno dominio completo sulla vita degli adepti catecumenali visto che dicono di avere il discernimento secondo volontà di Dio e dicono alle coppie quanto è giunto il momento di sposarsi quindi è corretto dire che gran parte dei matrimoni catecumenali sono giuridicamente e canonicamente nulli

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  20. @Giacomo
    se sei un onesto cittadino sappi che sei tenuto a denunciare il fatto (mi raccomando, vorranno tutti i nomi).
    ---
    E perché!?...Il "vizio di consenso"
    non è mica un reato; è solo un illecito che, ove richiesto, si può sanare con l'annullamento del matrimonio.


    P.S: Comincio ad avvertire un vago sentore, di pesci salati ed essiccati, dei mari nordici!

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  21. La verità darà sempre fastidio ed anche di fronte all'evidenza ci sarà comunque chi non vorrà accettarla. E' necessario però denunciare tutte le angherie e le distorsioni presenti nel nc per aiutare le persone di "buona volontà" a non rimanere impigliate nella morsa del settarismo. Giovanna ha chiesto aiuto, avendo da sola constatato le storture, tanto evidenti. Per poter scegliere bisogna conoscere, poi ognuno, rimane libero di fare le dovute considerazioni. Intanto, con molta chiarezza va delineandosi il clima che vige in seno a questi gruppi, mimetizzati come fedeli in parrocchia, ma despoti nel loro agire. Dio ce ne scampi e liberi dalle loro imposizioni!

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  22. Tornando a Giovanna (perhè spesso si parte da un tema concreto e poi si deborda).
    Purtroppo sei incappata in una situazione difficile e delicata. Penso che solo una cosa deve tenere in considerazione: difficilmente potrà esistere del buonsenso che consentirà di contemplare situazioni "diverse". Là dentro o sarà tutto bianco o sarà tutto nero. Devi solo fare un passo forte e probabilmente doloroso: mettere in atto il prima possibile dei comportamenti che ti faciano apire se il tuo fidanziato pone te prima della comunità. probabilmente non accetterai il risultato di questa "verifica" (passami il crudo termine ma è reale): proverai e riproverai. Lì correrari il rishio di finire nella tela del ragno. Lì capirai cosa sarà la cosa migliore per te. Un caro augurio.

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  23. @Giacomo
    se sei un buffone cerca di dimostrare l'assurdità di quello che hai scritto...(se la tua idea di "vizio" formatasi dalla lettura del post è il fatto che un coniuge forzi l'altro a seguire il cammino capirai subito anche tu che cozza con l'accusa sempre fatta di endogamia).
    ---
    Caro Giacomo(?), l'endogamia, già in partenza, contiene un concetto limitativo,che non trova spazio in un consenso liberamente universale! Tra le altre cose il post parla di fidanzati,e se il "fidanzato esterno" diventa Neocatecumenale, c'è endogamia a tutti gli effetti!

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  24. Anonimo G.F. ha detto...
    ..."e lei mi dice dal suo pulpito napoletano che i miei commenti sono privi di senso?"
    Oltre che privi di senso, sono anche da idiota, signor G.F.: come fa a sapere che io scrivo da un pulpito napoletano? Anche dovrebbe sapere, allora, che io non sono in grado di pubblicare o censurare quello che lei scrive, perché sono soltanto un utente dell'Osservatorio. Lei è uno dei soliti tre o quattro stupidissimi troll che qui intervengono, G.F.
    Fosse dipeso da me - lo sappia - non uno dei suoi commenti sarebbe passato. Sbagliando, forse: anche la stupidità degli interlocutori è un argomento.

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  25. Il caro fratello G.F. manifesta una certa dimestichezza con i collaboratori di questo blog, riconoscendo perfino il fatto che un ortodosso è stato assente per qualche tempo.

    Non sarà mica che il caro fratello G.F. è una delle nostre vecchie conoscenze con un nuovo pseudonimo?


    Vediamo qui sotto un breve elenco delle sue affermazioni.

    1) alle 12:19 afferma che gli sgorbi di Kiko "piacciono". Dunque sta implicitamente sostenendo che l'arte sacra non deve insegnare e non deve neppure indurre alla preghiera, ma deve solo "piacere". Inoltre, per il particolarissimo senso estetico del fratello G.F., gli orridi e cupi sgorbi di Kiko sarebbero piacevoli mentre Michelangelo, il Beato Angelico, il Reni, ecc., sarebbero invece degli imbrattatele; invece Kiko è un pittore, un artista, un piacione. Evidentemente una fede distorta promuove anche un senso estetico distorto (il Cammino è in fin dei conti idolatrare Kiko e Carmen);

    2) per il caro fratello G.F. la venuta di Kiko è un grande evento a cui tutti devono partecipare esibendo il massimo entusiasmo, e ne sarebbe prova la sua convinzione che dalle sue parti nessuno si sarebbe lamentato (avrà mica intervistato tutti i visitatori dal primo all'ultimo?)

    3) da questo lui deduce che chi si lamenta dev'essersi per forza «inventato tutto» restando comodamente a casa "da maggio a oggi". Evidentemente oltre ad intervistare "tutti", il caro fratello G.F. tiene anche accuratamente traccia di tutti i visitatori della parrocchia, a qualsiasi ora di qualsiasi giorno, come in certi film di fantascienza con riconoscimenti biometrici e tracciamenti GPS...

    4) senza minimamente considerare l'ipotesi che le foto possano essere "redazionali", subito spara ad alzo zero la solita calunnia neocatecumenale (cioè l'idea che chi ha da ridire sul Cammino intenderebbe solo screditarlo gratuitamente) confermando così la sua idolatria per Kiko;

    5) subito dopo alle 12:58 accusa Lino di non aver pubblicato la propria lamentela (i punti da 1 a 4), come se sapesse già bene che Lino è uno dei collaboratori del blog piuttosto che un commentatore di passaggio;

    6) alle 13:35 esige che il sottoscritto cambi il "tono" della didascalia. Ma cosa significa «cambiare il tono»?

    7) alle 15:23 afferma di aver contestato "foto e credenziali", come se le "foto" fossero contestabili (domanda: c'è scritto o non c'è scritto "Cammino Neocatecumenale" sui soggetti fotografati?)... notate poi l'uso del termine "credenziali": sta implicitamente affermando che qualsiasi critica al Cammino, anche la più blanda (come Giovanna in questa pagina), non sarebbe "credibile".

    8) alle 15:25 chiama «spara panzane» chi non elogia il Cammino e con sommo sprezzo del ridicolo afferma che «gli ortodossi veneziani hanno già lodato l'opera» di Kiko; cfr. la famosa figuraccia planetaria di Kiko che si vantava di aver convinto gli ortodossi ad adottare il cammino degli strafalcioni...

    9) alle 15:28 lancia uno «schiaffone» a Mark: evidentemente è questo il modo con cui il caro fratello G.F. si confronta con la verità.

    Complimenti, caro fratello G.F. delle comunità neocatecumenali: sei veramente un ottimo esempio di come gli attivisti neocat si pongono di fronte alla verità.

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  26. Hai sbagliato sito cara Giovanna: infatti questo mio commento non verrà mai pubblicato da chi ha il potere di confondere e non il dovere di informare. Osserva solamente non cercare consigli!
    Paolo

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  27. per chiarezza e per rispondere ai vari quesiti e dubbi di Giovanna (e delle persone che si trovano nella sua stessa condizione) riporto i miei post di ieri:

    1)DG ha detto...
    @Giovanna

    se il tuo fidanzato ti ha portato alle catechesi è perchè i suoi catechisti gli avrano detto di farlo.
    Questo perchè i matrimoni fuori dal cammino neocatecumenale non sono ben visti
    Te ne espongo le ragioni.
    Dopo il matrimonio la coppia neocatecumenale sarà obbligata ad aprirsi alla vita cioè ad avere figli anche uno ogni anno due anni, anche se le ragioni della salute della donna non lo permetterebbero.
    La coppia, nel proseguire il cammino in comunità, sarà obbligata a passare gran parte delle sere infrasettimanali in comunità perchè ci saranno sempre piu' impegni e cioè passaggi, scrutini, catechesi da dare e preparazioni da fare, oltre che le normali "celebrazioni" del merocledi e sabato. Inoltre una domenica al mese ci sarà la convivenza e due volte l'anno ci saranno le convivenze di piu' giorni (scrutini e riporto/inizio anno comunitario)
    Poi c'è la "decima" da versare (dopo il secondo passaggio) e cioè il 10% degli stipendi della coppia e si dovrà fare di comune accordo. Ci saranno le Lodi da fare insieme tutte le mattine e la domenica mattina invece di andare a Messa ci saranno da fare le Lodi in famiglia.
    Come vedi è necessario che la coppia vada insieme nella stessa comunità altrimenti se un coniuge va in comunità e l'altro non ci va, ci saranno problemi sia per le sere che il coniuge "comunitario" si assenterà per seguire gli impegni, sia per le domeniche che dovrà andare in convivenza, sia per la decima che dovrà versare di nascosto dell'altro coniuge, sia per le collette che dovrà fare in comunità, sia per l'apertura alla vita che deve essere seguita chiaramente da entrambi i coniugi.
    La vita di coppia deve essere vissuta in comunità e anche l'educazione dei figli deve essere data alla maniera neocatecumenale.
    Se la coppia non è in comunità insieme ad un determinato momento del "cammino" il coniuge che è in comunità sarà "invitato" a restare a casa per circa due anni. E la cosa per il coniuge "comunitario" non è facile perchè si ritroverà isolato e senza l'appoggio della comunità che ha avuto per tutti gli anni precedenti.
    Allora ci potranno essere dei seri problemi perchè il coniuge "comunitario" dovrà cercare di portare l'altro coniuge a seguire il cammino altrimenti i catechsiti lo faranno sentire un fallito
    In poche parole durante quel periodo deve portare "la propria catechesi" in famiglia e convincere il coniuge ad entrare in comunità.
    In generale questo periodo di due anni (poi ce ne sarà un altro alla fine del cammino) non viene vissuto bene dal coniuge che è in comunità perchè incolperà della sua situazione l'altro coniuge.
    Insomma è praticamente impossibile non condividere il cammino neocatecumenale in una coppia
    17 febbraio, 2014 22:19


    2) DG ha detto...
    @ Giovanna
    non ti vorrei spaventare ma pensando a tutti gli anni che ho passato in comunità, alle tre comunità che ho cambiato per ragionid trasferimento in altre città e a tutti i fratelli che ho frequentato ti posso dire con franchezza che coppie "miste" (nel senso uno dentro la comunità e l'altro fuori) non sono durate molto.
    Le coppie che ho conosciuto o si sono separate dopo un pochi anni o il coniuge che era dentro è uscito (con dolore e rimproverando all'altro di averlo fatto uscire).

    Mi sono sforzato di ricordare se c'è stata una coppia che è resistita cosi' per anni, ma a parte uan signora già anziana quando è entrata (ora non c'è piu) altre coppie giovani che hanno resistito non le ricordo.

    Coraggio non voglio spaventarti ma questa è la realtà NC.

    Mi ricordo che c'era un ragazzo che scriveva in questo blog e che aveva la ragazza in cammino..ma non so piu' che fine ha fatto,né ricordo il suo nome.
    Magari lui potrebbe dare la sua testimonianza.
    17 febbraio, 2014 22:29

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  28. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  29. Caro Tripudio... caro Lino, serviva una risposta a Giovanna... lasciar passare GF/PT è stato utile, la cara Giovanna capirà da sola con chi avrebbe avuto a che fare... mai discutere del "problema", inanzitutto negare... negare sempre.. poi screditare la persona, il "dio cammino" non si mette in discussione .."MAI"...
    ecco, cara Giovanna, da cosa sei
    scampata... restane fuori e se il Tuo ragazzo Ti ama veramente dovrà seguirTi nella via che Dio a scelto per Te... foss'anche quella di essere una "fedele della Domenica"...

    RispondiElimina
  30. Cara Giovanna
    mi chiamo Marco Aurelio Bianchi...
    Non è davvero mia intenzione farmi pubblicità, ma io ho scritto un libro il cui titolo è "Correrai Di Nuovo (Il Tunnel Della Frangia)"...ti dico...compralo e leggilo, e non per fare ricco me, ma perchè leggendolo ti renderai conto che la mia esperienza è uguale e identica a quella di altre persone, deluse e schifate, che postano i loro tristi commenti in questo blog.
    Io e mia moglie siamo sull'orlo della separazione perchè, Giovanna, o sei con loro, o contro di loro e io ho deciso di essere contro di loro!
    Di cuore, Giovanna, salvati...non entrare in quel tunnel maledetto!! Che Dio t'aiuti

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  31. Nel rispondere a Giovanna e a tutti coloro che cominciano a nutrire dubbi sul Cammino bisogna sempre tenere presente che la verità è ancora più dolorosa quando cozza contro abitudini, sentimenti, mentalità...

    Per chi è pressato dalle circostanze (come ad esempio questioni economiche o questioni affettive), il venire a sapere che il Cammino è eretico può sembrare molto meno importante dell'accorgersi che i cosiddetti "catechisti" invadono la tua vita personale decidendo di fatto su "matrimoni" e "vocazioni", invadendo di fatto la sfera degli affetti e della privacy, mettendo di fatto la comunità contro di te (raramente un cosiddetto "catechista" comanda di emarginare qualcuno; però, quando il cosiddetto "catechista" lo vuole, tutti capiscono, e si muovono tutti automaticamente nella stessa direzione: ne abbiamo infinite testimonianze!).

    Il "carisma" del Cammino (cioè i loro «rituali caserecci» fondati su una bizzarra concezione della fede e della vita) hanno come diretta conseguenza il non credere nella libertà dei singoli e un rapporto con la verità decisamente inquinato.

    Un cattolico normale, adescato dal Cammino, e che abbia la grazia di non lasciarsi turlupinare, prima o poi chiederebbe: ma questo Cammino spirituale come mai esige soldi? Non sono più libero di donare a chi voglio? tutti i miei gesti di carità devono essere per forza interni al Cammino?

    Come mai questo Cammino "spirituale" esige che io faccia di tutto per portare il coniuge dentro il Cammino? Perché mai sotto sotto mi stanno facendo capire che o la fidanzata entra in Cammino, oppure la devo lasciare? Come mai sotto sotto minacciano di farmi "scendere da cavallo" se non lo faccio?

    E soprattutto: come mai degli arroganti, ignoranti e stupidi "catechisti" devono decidere della mia vita?

    Se uno è "catechista", non dovrebbe limitarsi a insegnare il Catechismo della Chiesa cattolica?

    Perché mai la comunità neocat ha tanta paura di fare qualcosa di non gradito al "catechista"? Perché mai la comunità neocat è totalmente "kikizzata"? Cosa c'è di marcio nel Cammino?

    Per questo è sempre utile mostrare direttamente "cosa fa" il Cammino, come "ragionano" i neocat".

    L'accusa teorica (eresie, ambiguità, strafalcioni liturgici) deve essere sempre corredata dalla dimostrazione pratica (discorsi di Kiko, testimonianze sui cosiddetti "catechisti", esperienze comunitarie... e soprattutto foto e video).

    Chi è dalla parte della verità non ha paura di sfidare alla verifica.

    A Giovanna - come a tanti altri in questi anni di presenza del blog - propongo anzitutto di verificare personalmente tutto ciò che diciamo: a cominciare dalle ingannevoli affermazioni propagandistiche NC.

    Dire che il Cammino ha migliaia di comunità, ha tante famiglie felici e numerose, canta sempre le lodi del Signore, non significa niente: anche i testimoni di geova ce le hanno, anche loro cantano...

    Dire che il Cammino fa ritrovare la fede, fa leggere la Bibbia, ecc., non significa niente: anche i protestanti lo dicono, anche loro leggono...

    Dire che il Cammino è approvato non significa niente: lo Statuto del Cammino, infatti, non affatto è la certificazione di santità passata, presente e futura di ogni vaccata neocatecumenale.

    Quando ti dicono "il Cammino non fa per te", stanno in realtà dicendo che tu non sei un adepto adatto al club neocatecumenale e alle sue costosissime tasse di iscrizione.

    RispondiElimina
  32. @Giovanna: purtroppo credo che tu non abbia molta scelta : o entri nel Cammino oppure il tuo fidanzato ti lascia. Troverà una scusa, forse anche buona.... ma ti lascia.

    @Tutti gli altri: attenzione a GF... ha minacciato ceffoni!

    RispondiElimina
  33. @ Aldo
    Ciao, Aldo, è sempre un piacere leggerti. Sì, sono d'accordo: infatti ho scritto: "anche la stupidità degli interlocutori è un argomento".
    "Mai discutere del problema" è la legge.

    RispondiElimina
  34. P.S.
    Però, Aldo, fatemi spendere una parola buona a favore dell'ingresso in Comunità di uno dei coniugi :-))
    Dagli Orientamenti, conv. della rinnov. I scr. batt. si apprende:
    "Inoltre se uno è nella comunità, e sua moglie no, la moglie, questo è sicuro, si salverà grazie al marito, perché sono sempre una sola cosa. Se tu sei cristiano non ti preoccupi che Dio non lascerà perdere tua moglie, anche non venendo mai in comunità. Questo è di buon senso".

    Questo è sicuro, l'ha detto Kiko, siete d'accordo?

    RispondiElimina
  35. Mi ricordo che c'era un ragazzo che scriveva in questo blog e che aveva la ragazza in cammino..ma non so piu' che fine ha fatto,né ricordo il suo nome.
    Magari lui potrebbe dare la sua testimonianza.



    Ero io. E questa è la mia testimonianza. Ho trovato un'altra ragazza e sto molto meglio di prima. Giovanna, non pensarci più. Il mondo è pieno di opportunità.

    RispondiElimina
  36. Promemoria per i soliti "troll" neocatecumenali che piombano qui a gridare che tutte le testimonianze contro il Cammino sarebbero "false":

    1) le lamentele sul Cammino non sono fatti isolati, ma vanno avanti fin da quando esiste il Cammino. Quando una cosa viene testimoniata da tantissime persone diverse, da tantissimi contesti diversi, da qualunque posto del mondo in cui si è incistato il Cammino, allora sono le testimonianze "a favore" ad apparire poco credibili e bisognose di conferme;

    2) come detto sopra, gli "ex" neocatecumenali sono almeno il quadruplo dei neocatecumenali che hanno completato il Cammino;

    3) il gridare "falso! falso!" ad ogni testimonianza sfavorevole al Cammino rifiutandosi sistematicamente di ragionarci, è indice che i kikos hanno un terrore nero che siano veritiere;

    4) se qui tutti si lamentano che fa caldo e io invece sono convinto di avvertire freddo, comincio ad interrogarmi su cosa non vada bene in me anziché in loro... Invece i neocatecumenali sono convinti che il resto del mondo (ed in particolare i "cristiani della domenica") debbano per forza essere dalla parte del torto quando non elogiano Kiko e il Cammino (e poi si lamentano che il Cammino viene riconosciuto come setta);

    5) il Cammino ha le sue pecche, e il rifiutare di vederle significa solo farle crescere. La più grande ingiustizia nei confronti degli ex fratelli di Cammino è negare che questi ultimi abbiano sofferto a causa del Cammino

    6) giudicare "falsa" ogni testimonianza sul Cammino (perfino la semplice richiesta di Giovanna) significa anche avere la pretesa di leggere nei cuori degli sconosciuti (giudicandoli "buoni" se elogiano il Cammino e "cattivi" se non lo elogiano)

    7) non c'è niente di male del cercare anche su internet risposte ai propri quesiti, sia che riguardino l'arredamento della cucina, sia che riguardino il Cammino Neocatecumenale. Quando infatti il tuo parroco è «oliato» dal Cammino, e qualche altro parroco aspira alla stessa «oliatura», e qualche altro ancora teme rappresaglie neocatecumenali e quindi nicchia, banalizza, rinvia, tace, allora che si fa? Si cercano conferme e consigli anche altrove, no? anche su internet, no?

    8) di fronte alla testimonianza della cattiveria di qualche neocatecumenale, non si può rispondere che "la prassi è diversa": se un automobilista investe il tuo cane, tu non puoi consolarti dicendoti che "la prassi degli automobilisti è diversa", e nemmeno puoi chiamarlo "caso isolato" perché non è affatto un caso isolato... Quando qualcuno banalizza o minimizza il tuo dolore, come ti sentiresti? Come mai il prestigio del Cammino è più importante del dolore di una persona?

    RispondiElimina
  37. Ciao Giovanna!
    mi chiamo Marco e faccio parte del cammino. Ti scrivo non per schierarmi a favore ma solo per darti un consiglio! questo Blog di certo non e' il luogo adatto per schiarirti le idee...Come avrai letto e' frequentato da persone contro il cammino, quindi cosa vuoi che ti consiglino?? Io penso che per avere un quadro esatto di cio' che e' il cammino, dovresti (non andare nei siti pro neocatecumenali) ma andare a vedere cosa dice la Chiesa a riguardo. Vai in siti "sicuri" come quello del vaticano, leggiti i discorsi dei Papi rivolti al cammino.
    Ma soprattutto, puoi pensare con la tua testa, fatti una TUA opinione e ascolta la catechesi per poi dare un giudizio!! Questo blog e' frequentato da persone che conoscono piu o meno il cammino e da altri che giudicano per sentito dire, quindi il mio consiglio e' di farti una TUA opinione...se alla fine pensi che la catechesi e' roba da matti, lascia stare, non ti innietteranno nessuna sostanza nel sangue per convincerti a rimanere tranquilla :)

    Di certo, se ti leggi tutte le maledicenze che si scrivono qui...non ti farai una tua idea!!

    A quelli di questo Blog vorrei dire soltanto una cosa con le parole di un Santo:
    A una donna che si accusava di frequenti maldicenze, San Filippo Neri domandò: "Vi capita proprio spesso di sparlare così del prossimo?".
    Molto spesso, Padre", rispose la donna.
    "Figliola, il vostro errore è grande. E' necessario che ne facciate penitenza. Ecco cosa farete: uccidete una gallina e portatemela subito, spennandola lungo la strada da casa vostra fin qui".
    La donna ubbidì, e si presentò al santo con la gallina spiumata.
    "Ora", le disse Filippo, "ritornate per le strade attraversate e raccogliete ad una ad una le penne della gallina...".
    "Ma è impossibile, Padre", ribattè la donna; "col vento che tira oggi non si troveranno più".
    "Lo so anch'io", concluse il santo, "ma ho voluto farvi comprendere che se non potete raccogliere le penne di una gallina sparpagliate dal vento, come potrete riparare a tutte le maldicenze gettate in mezzo alla gente, a danno del vostro prossimo?".

    Se non vi bastano le parole del Santo allora andatevi a leggere il Sermone della Montagna direttamente da Gesu'...

    "non giudicate", "non condannate", "beati i poveri in spirito","beati gli operatori di pace","Beati i MISERICORDIOSI"

    Ciao Marco

    RispondiElimina
  38. Cara Giovanna, leggendo il tuo post vedo tante similitudini alla mia ex relazione (vedi post e commenti su questo sito del 28 dicembre). Pur di stare con la mia ex fidanzata sono entrato a far parte della comunità NC. Ho resistito "solo" 6 mesi. Con questa ragazza sono stato assieme più di un anno ed avevamo anche programmato di sposarci ma purtroppo la dura realtà è che dopo qualche mese di cammino, non accettavo di far parte del cammino e soprattutto non riuscivo ad accettare tutte le imposizioni dettate dalla comunità e dalla mia ex. Avevo quasi sempre l'impressione che venivo messo al secondo posto (per la mia ex la vita della comunità era la cosa più importante) e non accettavo che la vita di coppia doveva purtroppo dipendere dai ritmi imposti dalla comunità (esempio: non si poteva andar un week end in montagna o al mare se in quel week end c'era una semplice convivenza o un altro evento). Non ti dico poi le liti per il periodo Pasquale (bisogna per forza andar a messa il venerdì sera e guai a non andare la notte dal sabato sera alla domenica mattina). Dunque dovevo rinunciare a far visita ai miei genitori che vivono a 4h di macchina perché bisognava a tutti i costi trascorrere la messa NC fino alle 5 della mattina della domenica. In tutta sincerità ora è quasi passato un anno da quando ci siamo lasciati e tante volte mi rattrista questa cosa perché l'amavo con tutto me stesso ma non si può accettare tutto in nome dell'amore. Inoltre non va bene che sia una sola persona della coppia a fare dei compromessi. Da questo lato non ho trovato nessuna apertura da parte delle mia ex.

    Ti auguro di tutto cuore che se veramente ci tiene a te, il tuo ragazzo riesca ad aprire gli occhi. Io purtroppo ho perso questa speranza x la mia ex. Infatti se queste persone sono da tanti anni in cammino ben difficilmente riusciranno ad uscirne. Spero inoltre che non ti farà sentire in colpa per un'eventuale vostra rottura.

    RispondiElimina
  39. Cara Giovanna, leggendo il tuo post vedo tante similitudini alla mia ex relazione (vedi post e commenti su questo sito del 28 dicembre). Pur di stare con la mia ex fidanzata sono entrato a far parte della comunità NC. Ho resistito "solo" 6 mesi. Con questa ragazza sono stato assieme più di un anno ed avevamo anche programmato di sposarci ma purtroppo la dura realtà è che dopo qualche mese di cammino, non accettavo di far parte del cammino e soprattutto non riuscivo ad accettare tutte le imposizioni dettate dalla comunità e dalla mia ex. Avevo quasi sempre l'impressione che venivo messo al secondo posto (per la mia ex la vita della comunità era la cosa più importante) e non accettavo che la vita di coppia doveva purtroppo dipendere dai ritmi imposti dalla comunità (esempio: non si poteva andar un week end in montagna o al mare se in quel week end c'era una semplice convivenza o un altro evento). Non ti dico poi le liti per il periodo Pasquale (bisogna per forza andar a messa il venerdì sera e guai a non andare la notte dal sabato sera alla domenica mattina). Dunque dovevo rinunciare a far visita ai miei genitori che vivono a 4h di macchina perché bisognava a tutti i costi trascorrere la messa NC fino alle 5 della mattina della domenica. In tutta sincerità ora è quasi passato un anno da quando ci siamo lasciati e tante volte mi rattrista questa cosa perché l'amavo con tutto me stesso ma non si può accettare tutto in nome dell'amore. Inoltre non va bene che sia una sola persona della coppia a fare dei compromessi. Da questo lato non ho trovato nessuna apertura da parte delle mia ex.

    Ti auguro di tutto cuore che se veramente ci tiene a te, il tuo ragazzo riesca ad aprire gli occhi. Io purtroppo ho perso questa speranza x la mia ex. Infatti se queste persone sono da tanti anni in cammino ben difficilmente riusciranno ad uscirne. Spero inoltre che non ti farà sentire in colpa per un'eventuale vostra rottura.

    RispondiElimina
  40. A me interesserebbe effettuare un'analisi del cammino per quando riguarda la responsabilità di tutto ciò, spesso sento dire "i Kikos, i Kikos", non che io nutre simpatia per loro, però mi rendo conto che in quanto vittime di un vero e proprio lavaggio del cervello non sono responsabili di quello che fanno, poiché parlano e agiscono tutti allo stesso modo non possono essere quindi giudicati responsabili delle proprie azioni. Il singolo Kikos lo vedo più come una vittima da liberare che un carnefice.

    La responsabilità potrebbe quindi essere della Chiesa? In fondo le lamentele dei fuoriusciti sono giunte ai piani alti del Vaticano così come anche i proventi di questa setta, del resto basterebbe una lettera del Papa per bloccare questo scempio...nonostante tutto la Santa Sede ha sempre avuto un atteggiamento costruttivo nei confronti del movimento mai distruttivo ne tantomeno promozionale, diciamo che lo tiene in sordina cercando di correggerlo quindi non lo avalla in pieno.

    La responsabilità potrebbe quindi essere dei fondatori? Teoria più probabile, ma qui sorge lo stesso dubbio che sorge quando si studiano fenomeni come il nazismo: come è possibile che un solo uomo possa aver causato tutto ciò?
    Se nessuno avesse operato con kiko le sue sarebbero state semplici baggianate, come può un solo uomo realizzare tutto ciò ???

    E se invece ci fosse un concorso di responsabilità, le tre figure (adepto, Santa Sede, KIko) sarebbero parimenti responsabili

    voi cosa ne pensate?


    Il consigliere

    RispondiElimina
  41. Grazie a tutti per i consigli! Sono Giovanna! So già che il tutto dipenderà da me e da quello che mi sentirò di fare, ma è utile avere un confronto in un momento di smarrimento. Non voglio far polemiche ma ho solo raccontato le mie sensazioni e non credo di aver emesso giudizi sul cammino (come invece mi è sembrato di percepire in alcuni commenti). Non credo, inoltre, che ci sia nulla di sbagliato nel cercare informazioni su internet e nel volersi confrontare con altre persone, e ciò che ho detto è veramente ciò che ho vissuto (mi meraviglio sempre di come si creda sempre meno alla buona fede delle persone!). So che ora mi spetta il compito più difficile parlare con il mio fidanzato e cercare di capire qualcosa. La cosa che però più mi meraviglia è notare che io e lui siamo fidanzati da un po' e che solo ora io sentì di più da parte sua e dei suoi amici della comunità una pressione e un volermi inserire. Mi chiedo come mai sia arrivato ora, e purtroppo, con profonda tristezza, la sola risposta che trovo ora e' il fatto che ora lui stia vivendo un passaggio (non so quale, so solo che stanno facendo gli scrutini, si chiamano così vero?)... forse ora stanno facendo su di lui ancora più pressione??? Giovanna

    RispondiElimina
  42. Giusto per completezza di informazione riguardo alla prima foto postata: come al solite scrivete una cialtronata.
    In quella parrocchia (a Mestre) tutti conoscono perfettamente il Cammino, essendo nato prima lui della parrocchia stessa. E sanno perfettamente a cosa serve quella raccolta fondi. Visto che vi fregiate di dire la verità, dovreste pubblicare didascalie corrette e verificate.

    Un mestrino

    RispondiElimina
  43. Scusa Tu che sei di Mestre, puoi dirci a che cosa serve quella raccolta fondi?
    Visto che i pittori come dite voi lavorano gratis a che servono questi fondi?

    Forse a comperare la polvere d'oro per adornare i quadri?

    Non ti sembra uno spreco?

    guarda che con la polvere d'oro le icone acquistano solo un valore materiale mai pittorico,e soprattutto mai spirituale, sono preziose solo perche ci appiccicate dell'oro.

    Poi mi risulta che, anche se i pittori non si fanno pagare, uno in particolare qualcosa prende,anche se poi quel qualcosa verrà messo a disposizione del cammino ........ così almeno spero.

    sei pregato anche tu di dire la verità ed essere chiaro quando parli di raccolta fondi, non è che dovete pagare il pittore?


    RispondiElimina
  44. Rispondo a Mestrino:

    stai parlando come se quella parrocchia fosse un luogo chiuso ed esclusivo del Cammino.

    A differenza del Cammino, la parrocchia è aperta a tutti, e quindi non deve costringere i malcapitati a domandare come mai sono stati scelti quegli sgorbi kikiani anziché opere artistiche che aiutino alla preghiera.

    La faccenda dei "dipinti gratis ma ci sono le spese" sembra robaccia da telemarketing selvaggio, perfino nel prezzo ("minimo 25 euro" altrimenti Dio non ti cancella i peccati).

    Infine, applicando il tuo stesso ragionamento io dovrei togliere le targhe alla mia autovettura poiché qui sanno tutti che quell'utilitaria è mia.

    Rispondo al Consigliere ricordando ancora una volta che qui abbiamo sempre fatto distinzione tra due tipi di kikos:

    - ci sono quelli in buona fede che credono che il Cammino sia la Chiesa solo perché non conoscono alternative: non sanno che la vera Chiesa è madre anziché esattore dell'Equikiko; non sanno che la vera Chiesa accoglie anziché emarginare chi non si lascia omologare a Kiko; non sanno che la vera Chiesa predica la vera fede anziché le invenzioni dei due spagnoli; non sanno che la vera Chiesa propone una liturgia sublime che è culto a Dio anziché un farraginoso culto a Kiko; eccetera;

    - ci sono quelli non in buona fede che hanno capito benissimo che il Cammino è una religione diversa dal cattolicesimo e perciò hanno bisogno di pretendere dalla Chiesa di essere riconosciuti come cattolici (altrimenti finisce la pacchia del pescare adepti paganti da ogni parrocchia). Siamo addirittura al punto che se la Chiesa dice una cosa, gli attivisti neocatecumenali rispondono: «non può essere! infatti Kiko non lo dice!», oppure si censura e si mistifica (perfino le parole del Papa, perfino sui giornali, lo fanno perfino i presbiteri kikos!)

    Gli attivisti kikiani si comportano come ossessi perché hanno paura che si eclissino i loro "privilegi" e finisca la pacchia della raccolta delle "decime" (ricordi l'episodio dell'auto nuova per il cosiddetto "catechista"?).

    La responsabilità del cammino è sicuramente dei due fondatori spagnoli perché hanno sempre avuto intenzione di essere fondatori di una qualche comunità (lo ha detto la Carmen stessa di essersi alleata con Kiko perché avevano entrambi tale obiettivo).

    Ma è anche dei prelati che hanno concesso loro spazio: penso al cardinale Dell'Acqua, che li fece incistare nel novembre 1968 nella parrocchia romana dei martiri canadesi (non penso però all'arcivescovo Morcillo e a don Torreggiani, che li avranno pure incoraggiati molto ma non li hanno messi in condizione di nuocere; invece Dell'Acqua li ha portati a Roma nel '68 avendo in mente un preciso progetto: e il '68 era proprio l'anno in cui Kiko dipingeva simboli massonici nei suoi dipinti a tema religioso...).

    RispondiElimina
  45. Nota: i kikos fanno di tutto per non dire chi sono. Basta guardare gli striscioni delle catechesi "per adulti" dove non dicono mai chi sono.

    Cliccare qui per alcuni esempi.

    RispondiElimina
  46. by Tripudio ha detto...

    Nota: i kikos fanno di tutto per non dire chi sono. Basta guardare gli striscioni delle catechesi "per adulti" dove non dicono mai chi sono.

    Cliccare qui per alcuni esempi.

    19 febbraio, 2014 10:25

    CAZZO. Le ho già detto che tutti in quella parrocchia sanno che si tratta di Kiko, l'iniziatore del Cammino.
    Lei è un farabutto mistificatore.
    E mi denunci pure visto che traccia il mio indirizzo I.P.

    RispondiElimina
  47. Vorrei dire a tutti che il cammino neocatecumenale e composto da persone che come tutti possono fare degli errori. In rispeto alle persone che hanno trovato Dio in questo cammino o che lo potrebbero trovare non giudicate publicamente i vostri nemici perche se dite che il cammino sta contro la comunione nella chiesa questo blog dove e migliore?.
    saluto a tutti

    RispondiElimina
  48. Ecco cosa succede nel cammino neocatecumenale...(cara Giovanna) e questa è solo la punta dell' iceberg
    "i didascali"... prima o poi verranno fuori tutte le porcate..
    questi due ragazzi hanno avuto il coraggio di denunciare... ma sono sicuro che in comunità tutti sapevano... ma mai tentare di attaccare il "dio cammino"... chissà i super-catechisti cosa sanno e cosa hanno tenuto nascoto...

    http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie/cronaca/14_febbraio_19/abusi-2-fratelli-ritiri-spirituali-bbf3dd40-9945-11e3-89bf-8cd8af0e5a04.shtml

    RispondiElimina
  49. ALDO, PERCHE' CALUNNIE? PERCHE'? ANCHE SE LA NOTIZIA FOSSE VERA, DI SICURO I CATECHISTI GIA' AVRANNO RIMOSSO IL FRATELLO DAL SUO RUOLO.

    RispondiElimina
  50. In realtà quello che ci interessa è come reagiscono i neocatecumenali di fronte a scandali del genere: è più importante fare giustizia, oppure è più importante il prestigio del Cammino?

    Infatti un paio d'anni fa una notizia simile [clicca qui] pure era vista come lesiva del prestigio del Cammino.

    RispondiElimina
  51. @Anonimo ha detto...
    ALDO, PERCHE' CALUNNIE? PERCHE'? ANCHE SE LA NOTIZIA FOSSE VERA, DI SICURO I CATECHISTI GIA' AVRANNO RIMOSSO IL FRATELLO DAL SUO RUOLO.
    ---
    Che i catechisti abbiano rimosso il "fratello", magari a calci nel sedere,non abbiamo alcun dubbio;ma lo scandalo e la responsabilità penale sicuramente non li rimuovi,restano.

    RispondiElimina
  52. @ ca..one
    Emerito ca..one che scrive che in quella parrocchia tutti lo sanno, si rende conto che lei è un volgarissimo individuo che, con i suoi interventi, danneggia il Cammino? "Tutti in quella parrocchia sanno che si tratta di Kiko"? E allora? Non vi rivolgevate ai "lontani", voi?
    Lo devono sapere quelli di fuori alla parrocchia, ca..one, non i parrocchiani!
    Non c'è bisogno di denunciarla: lei si autodenuncia a sufficienza.

    RispondiElimina
  53. @Lino
    Cosa c'entra quello striscione con i lontani.
    E' uno striscione per la raccolta fondi di un opera artistica.
    Sa cosa le dico.
    Invito formalmente lei, e tutti frequentatori del blog all'inaugurazione: domenica 16 marzo alle ore 16.00. La farò sedere vicino al sindaco di Venezia, che ha lodato l'opera, o ai fratelli Ortodossi, che hanno lodato l'opera. Terrò lontano da lei tutti gli NC, e lei con la sua dottrina potrà contestare la schifezza di quelle icone.

    Fatemi solo sapere se devo venirvi a prendere in aeroporto, in stazione, o se vi arrangiate a venire da soli.

    Siete i benvenuti.

    G.V.

    RispondiElimina
  54. Carissima Giovanna, forse le mie esperienze con il Cammino, trentennali, possono aiutarti.
    Intanto ti dico che ho fatto tutto il Cammino, anche come catechista, e dopo 40 anni, gli ultimi 10 passati fuori posso fare un bilancio e dare un consiglio come se tu fossi una mia figlia. Il Cammino ti da certamente un vantaggio rispetto ad altre forme di esperienza nella Chiesa. Questo vantaggio è la possibilità di ascoltare la Parola di Dio con assiduità ed entrare in una profonda iniziazione alla Preghiera, personale e comunitaria.
    In trenta - quaranta anni di Cammino però si sono instaurate, prassi comune a tutto il Cammino, certe forme di autoreferenzialita' assieme ad un crescendo smisurato che se (cito il concetto) se Dio ti ha fatto incontrare il Cammino, allora la Sua volontà è che tu lo segua, altrimenti altrove potresti non trovare più la strada per incontrarlo" .
    Questa è una opinione non solo presuntuosa, rivestita di buonismo nei confronti della gente, ma addirittura oso dire blasfema e anche limitante. Come forse saprai, Madre Teresa di Calcutta abbandonò il suo Ordine dopo molti tormenti dell'anima nei quali percepiva che Dio la chiamava altrove - e non sapeva dove - e le "sorelle" le dissero prima che se ne andasse "se passi quella porta non potrai mai piu' tornare indietro". Lei, vestita di un modesto Sari si incammino' verso l'ignoto e il resto lo conosciamo.
    Il tuo ragazzo se ha già tanti anni di Cammino credo che si trovi in una situazione molto difficile, perché non può rivelarti il contenuto delle "tappe" del Cammino e il coinvolgimento che, nel bene e nelle difficoltà esso comporta. Io ti do una idea. Metti alla prova il suo cuore, vedi di trovare una alternativa al Cammino con un gruppo serio nel quale potresti trovati bene ( Com. E Liberazione, una Comunità di Gesuiti (sono sempre molto ben preparati a seguire gruppi di giovani come fa mia figlia trentenne ora che è sposata e vive in un altra città, era nel Cammino ma ha seguito mio genero che è maturato nella Fede frequentando i Comboniani e i Gesuiti e si trovano benissimo ) e prova a proporgli un anno sabatico fuori dal Cammino per accompagnarti in una esperienza "altra", da cominciare assieme. Poi c'è il rischio che se il tuo ragazzo frequenta una Comunità che ha raggiunto una certa tappa del Cammino siate separati, tu nella Com. che nasce dalle catechesi, e lui nella sua e non vi lasciano fare la esperienza assieme a meno che non vi sposiate. Questo particolare è molto serio e lo devi chiarire con il tuo ragazzo.
    Pregherò la Vergine che ti illumini, fai tutto con calma e confida nel Signore !

    RispondiElimina
  55. Quanto è distante o quanto è lontano il Cammino da questo scempio liturgico:?

    http://www.conciliovaticanosecondo.it/foto/

    A mio pare, Papa Francesco non ha toccato questo tema semplicemente perché altrimenti il Cammino sarebbe finito subito, senza altre possibilità.
    Ha voluto puntare così su tutti gli altri aspetti importantissimi, lasciando pur sempre valide le raccomandazioni del suo Emerito Predecessore. In altre, parole è come se lo permettesse, a patto che si dia maggior importanza alle parole del Papa. Ricordiamoci che i gesuiti fanno voto di obbedienza al Papa e Papa Francesco ha avuto una formazione ignaziana. Se nel Cammino si ascolta di più il Papa...le cose vanno molto meglio.


    Mario

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  56. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  57. Il buon Lino ha spiegato molto bene, molte volte, il perché una data struttura dell'edificio tipica dei neocatecumenali quando fondano templi da sé, oltre che la distorta teologia sottesa nelle pseudo-icone, non rappresentino il sentire della Chiesa.
    Che poi ci siano ortodossi a cui piacciono, è normale, come d'altronde piacciono a vari cattolici.
    Il problema però non è il piacere,ahinoi.Preciso: un ortodosso faticherebbe a mettere piede non solo in un tempio neo-moderno, ma anche in un tempio barocco e finanche gotico, se è un ortodosso.

    Un ortodosso

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  58. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  59. Una risposta a Marco:

    Si può criticare un certo tipo di livore e di pregiudizio ma qui vengono riportati dati e fatti.
    L'ortoprassi, la liturgia e la dottrina espresse dal cammino non sono sbagliate tou court, ma hanno molti errori e deviazioni incontraddicibili.
    Di conseguenza le maldicenze che tu dici qui vengano scritte, perché allora, usando il tuo stesso ragionamento, non potrebbero che essere verità da te lette come tali per il semplice fatto che sei parte in causa?
    Suvvia...qui ci si rifà ai testi dubbi(secretati) stessi del cammino, alla alterazione artistica, ai moniti papali, ai medesimi statuti disatessi ogni sabato sera ed ogni mese con la decima, ai video in cui kiko o chi altri dicono amenità ed eresie proprie, al comportamento oggettivo che si constata nelle parrocchie che hanno a che fare con il subdolo cammino del cammino verso il monopolio della stessa ( contraddicendo l'apertura del cammino stesso ai lontani o atei) , alle menzogne dette e ridette e qui documentate.
    Diamine.
    Hai proprio la faccia come il sedere...

    un ortodosso

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  60. @Giovanna
    è probabile che stia passando un determinato scrutinio (tappa).
    E' possibile che i catechisti (in genere fanno proprio cosi) gli avranno chiesto di portarti in "cammino" per poi "fidanzarvi in comunità" una volta entrata.

    E' possibile che se tu non entri in cammino lui, se debole e troppo legato al CNC o se ha i genitori in comunità, ti possa lasciare.

    A me fu posto questo out out allo shemà molti anni fa.
    La mia ragazza entro' e ci sposammo in comunità ma credo, anzi ne sono sicuro che lo fece solamente per me.
    Non è stata mai entusiasta e non ci ha creduto veramente. Questo era uno dei motivi di "sofferenza" (si fa per dire) che usciva sempre durante i miei scrutini.
    Siamo usciti insieme
    Stiamo bene e stiamo insieme nonostante i tanti problemi anche di salute e nonostante ci avessero detto i catechisti che il nostro matrimonio sarebbe fallito o in sofferenza se uscivamo dal CNC

    A proposito di questi posso solo dirti che sono stato TOTALMENTE abbandonato dalla Comunità in un periodo che per una grave malattia invalidabte NON potevo frequentare la comunità se non sporadicamente.

    Vedevo solo il responsabile quando veniva a casa nostra a riscuotere il denaro della decima e delle collette

    Al fratelo NC che dice che chi scrive in questo Blog odia il CNC o ne parla male io rispondo: vieni a vivere TUTTA la sofferenza da me vissuta e poi scriverai la stessa cosa.

    Non è odio nè rancore è, purtroppo, vita vissuta.

    Se posso con i miei racconti evitare questa sofferenza a qualcuno lo faccio volentieri, anche se mi costa parecchio aprirmi e scrivere cio' che ho vissuto.

    RispondiElimina
  61. Cara Giovanna,
    prenda la cosa dal lato comico: in fondo con queste persone alla fine si ride...
    Tale è l'ignoranza spacciata per verità, la falsità spacciata per umiltà, la schiavitù psichica di soggetto purtroppo così deboli che necessitano di avere figure "genitoriali" anche da adulti che li guidino in ogni loro scelta, che alla fine si finisce per trovarsi di fronte un circo equestre zeppo di pagliacci!
    La Fede, quella Fede cristiana che la Chiesa Cattolica Apostolica Romana insegna non nasce dalla obbedienza pedissequa ai diktat di presunti "catechisti" ( spesso energumeni arroganti e ignoranti, che sfogano nel Cammino neocatecumenale la loro frustrazione e il loro desiderio represso di "contare" qualcosa per qualcuno..). La Fede che la Chiesa insegna nasce dal cuore, dall'accettazione responsabile dei fatti che la vita quotidiana ci impone. Siamo noi che scegliamo, in virtù del nostro libero arbitrio, dono di un Dio che per amore ci ha creati liberi e ci ha redenti attraverso il sacrificio di Suo Figlio in croce. E spesso sbagliamo. Ma possiamo rialzarci. La Confessione è un Sacramento della Chiesa. Ed è INDIVIDUALE. Non ci sono "comunità" che tengono, al proposito...
    Lo faccia presente al suo fidanzato. E preghi: per la sua vita e per quella del suo fidanzato. Se Dio vorrà costruirete una famiglia. Ma dovrete volerlo anche voi due. Insieme.
    I miei rispetti.

    Pi Erre

    RispondiElimina
  62. X LINO
    Fagli sapere se deve venirvi a prendere in aeroporto, in stazione, o se vi arrangiate a venire da soli.

    Tanto non paga lui pagano gli scroccati CON LA DECIMA!!!!

    RispondiElimina
  63. @Giovanna
    Non mi sentirei mai di darti un consiglio, perché i rapporti affettivi sono talmente delicati, che a dar consigli si rischia di fare la fine dell'elefante nella cristalleria. Come riflessione generale, invece, vorrei dire che sono più che convinto che semplicemente non è possibile frequentare separatamente un'esperienza di Fede, di qualunque tipo essa sia. Quindi, in linea generale, la coppia, specialmente dopo sposata, deve seguire un percorso (QUALUNQUE) insieme nella Chiesa. Ciò non perché sia importante questo o quel cammino, ma perché per una coppia cristiana è semplicemente impensabile non avere un cammino insieme.
    Il Cammino NC però è molto duro. Inizialmente sembra leggero (gli impegni sono raramente più di due e una domenica al mese), in più si conoscono tante persone, si sta insieme, ci si conosce.
    Dopo il secondo passaggio invece le cose cambiano. Gli impegni possono essere molti e faticosi, e in generale (sotto la maschera della "libertà") si tratta di impegni obbligatori.
    Se inizi il Cammino devi sapere che in sostanza ti aggreghi a una specie di "ordine religioso laico" nel quale vigono tutte le regole di un ordine religioso, e anche di più.
    Devi anche sapere che il Cammino non sbaglia mai e che il Cammino viene prima di tutto.
    Se tu con il tuo fidanzato una sera vuoi uscire un sabato in pizzeria e andare a rimirare le stelle e andare a Messa il giorno dopo, commetterai una specie di peccato mortale, sarai una "pagana" attaccata agli affetti, che preferisce divertirsi piuttosto che andare in comunità.
    Se un giorno insieme a tuo marito penserai che sia necessaria per voi una vacanza, ma nello stesso tempo c'è un passaggio, voi dovrete annullare la vacanza, perché altrimenti sarete duramente rimproverati.
    Devi sapere che se cercherai di conservare l'intimità della coppia, di proteggere i vostri problemi (che magari vorrai raccontare al tuo confessore e non a 30 persone), è possibile che tuo marito invece non sia così prudente.
    Insomma, dev'esserci un accordo forte fra voi due che sia SUPERIORE al cammino. Il problema è che questo tipo di pensiero non è affatto bene accetto in cammino, perché per loro PRIMA viene la comunità e DOPO tutto il resto. Il che significa che o accetti tutto quello che il cammino vuole oppure ti ritroverai a litigare (come è capitato a me) con fratelli di comunità e catechisti, i quali si sentivano in diritto di insegnare a me e mia moglie come impostare il nostro rapporto.
    Ammetto di essere un osservatore parziale, dato che non sono rimasto molto contento del Cammino che ho lasciato da mesi dopo decenni di frequentazione assidua e da "figlio" del Cammino.
    Dunque prendi quel che dico con beneficio di inventario, vale quel che vale, perché devi essere tu a decidere.
    Io non ti direi mai né si, né no, perché due strade possono entrambe portare ad un fosso. La domanda che mi farei piuttosto è: cosa è buono per noi?
    Si può ricavare del bene anche nel cammino, ma è molto difficile difendersi dalle vaccate e ritenere le cose buone.
    Ho una esperienza che dimostra che Dio può servirsi anche di quei catechisti e di quel cammino per aiutare una persona. Kiko e i suoi trasformano queste esperienze in qualcosa di eterno, immutabile e intoccabile, addirittura predestinato per te, "prima della fondazione del mondo". e se ne esci sei una specie di demente (non per tutti ma per la maggior parte).
    Lui ti dirà: sei mi ami entra in cammino (glielo dicono i catechisti stessi), tu rispondigli se mi ami, andiamo... (dove ti pare) in un gruppo diverso. Vedi che ti dice (ma io già lo so... ;)

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  64. p.s: se metti alla prova il suo cuore, sta certa che lo dirà ai suoi catechisti, i quali diranno a lui che deve lasciarti. Questa sarà additata come "una prova" oppure come "opera del demonio che vuole rubarti il cammino" a seconda di chi risponde.
    Ciò è quasi certo, ma potrei essere smentito.
    Può essere che gli diranno "fa come vuoi, sentiti libero" mentre si aspettano che lui faccia ciò che loro vogliono.
    Perciò sì, sarà sotto pressione e anche parecchio.

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  65. Cara Giovanna ti scrivo perché ho un esperienza personale simile alla tua

    Per prima cosa devi tener presente un dato di fatto, se come nel mio caso la persona che ami ha i genitori nel cammino e vi è nata li dentro non puoi non tener conto che una parte della sua storia è il cammino e gli è stato insegnato a veder e il mondo con gli occhi da neocatecumenale per il quale il cammino è il meglio e senza esso non esistono certezze ("maledetto l'uomo che confida nell'uomo").

    Se desideri in futuro sposarlo sappi che questo è un inconscio pensiero del quale il tuo amato a fatica riuscirà a staccarsi.

    Per prima cosa devi imparare a rispettare la sua storia spirituale ma allo stesso tempo pretendere che anche la tua venga rispettata.

    Poi devi capire chi ama di più, se te o il cammino. Spesso anche se ama più te può sembrare che ami più il cammino, ma abbi pazienza c'è una morbosa dipendenza di cui è difficile rendersi conto ed ancor più difficile staccarsene.

    Altro consiglio è cercare di fare assieme diverse attività spirituali al di fuori del cammino in modo da fargli capire e toccare con mano che il mondo ha altri colori, e che solitamente sono molto più carini dei grigi che offre il cammino.

    Cercate un prete che vi segua come coppia (uno che va bene ad entrambi, magari non del cammino ma neanche dichiaratamente nemico, in modo che per voi sia un punto di incontro che vi aiuti a riflettere su di voi) organizzatevi per vedersi almeno una o due volte al mese.

    Quando ti abbandona per seguire il cammino non rinfacciarglielo, chiedi alla Madonna la mitezza e stupiscilo con ancor più dolcezza (il rosario può essere un ottimo mezzo per allenare questa qualità).

    Abbi pazienza, ogni tanto seguilo e suportalo facendogli notare le piccole incongruenze ma un pochettino alla volta ed in maniera più tenera possibile. Ricordati che per un figlio di nc criticare il cammino equivale a criticare la propria esistenza (so che può sembrare assurdo ma i meccanismi subconsci sono questi).


    Infine assicurati che il vostro amore sia fondato sulla Vera Fede in Dio, se Egli è il fondamento un poco alla volta i problemi si superano (ma non pensare si tratti di mesi ma ragiona su ottiche temporali di anni) preparati che dopo ogni convivenza ti verrà involontariamente rinfacciato di non essere nel cammino, accetta queste sofferenze per amore con la stessa mitezza con cui Cristo ha sopportato le flagellazioni, e con pazienza cerca di farlo ragionare su cosa è veramente importante, se il vostro Amore in Dio o il cammino.

    Se senti che Dio ti chiama a stare con questa persona stacci pure, sposatela, ma prepara come armi tanta preghiera, tenerezza, amore gratuito, pazienza e mitezza. Non con l'aggressività puoi sperare di fargli capire che il cammino non è necessario per il vostro futuro, ma con la carità che ci insegna San Paolo.


    P.S. con i suoceri sarà ancora peggio ma questa è un altra storia, cerca di vederli come occasioni che ti offre Dio per raggiungere la santità. :)


    Gv

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  66. @Gv
    Hai scritto delle belle parole, molto vere, solo che per fare quel che dici tu, praticamente lei dovrebbe essere la Beata Teresa di Calcutta :)
    La vita fra separati dal CN, quando si è sposati non è così facile. Immagina se lui sceglie di non andare a una convivenza di 3 giorni per stare con la sua famiglia. Prima lui si dovrà subire il fuoco di fila dei fratelli di comunità che in buona fede penseranno di fare "il suo bene", poi sarà la volta dei catechisti. Pensi che questo non influenzerà la sua capacità di giudizio?
    Purtroppo, per l'esperienza che ho ci sono solo due modi per affrontare il cammino separatamente: o la moglie (o il marito) accettano in tutto e per tutto il cammino anche standone fuori e non mettono mai bocca, oppure quello che è dentro ne esce.

    A margine, per far capire anche la distanza che c'è tra l'integralismo talebano del cammino e la realtà della Chiesa, invito a leggere quanto viene riportato riguardo al ruolo delle spose, alla loro importanza e al rispetto che si deve loro e al sacramento del matrimonio nel servizio di diacono permanente sposato e invito a confrontarlo con quanto succede nel Cammino.

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  67. "Signor Mark, qua di schifoso vedo ben altro. Fosse uno dei miei figli le sarebbe arrivato un ceffone."

    Caro signor Anonimo, non sono suo figlio, solo suo fratello.
    Io le porgo la mia guancia, lei che fa ? Forse è troppo impegnato a porgere qualcos'altro al suo padroncino catechista ?
    Cari saluti
    MARK

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