venerdì 21 marzo 2014

Il primo arcano: non dire che è il Cammino!

Monotono elenco di "annunci" kikiani nelle parrocchie, corredati dai soliti sgorbi di Kiko, caldi inviti altisonanti, tutti con inizio tra le 19:30 e le 21, onnipresenza dei cosiddetti "catechisti", quasi ovunque il servizio di baby sitter, da Racalmuto a New York tutto uguale ed ovviamente...  non ti dicono che la "catechesi" serve a racimolare gente per creare una nuova comunità del Cammino Neocatecumenale!












Beh, c'è qualche rara eccezione in cui compare un parolone kikiano sconosciuto ai cristiani della domenica: "Neocatecumenato". E che sarà mai? Arcano!



Ed infine -udite! udite!- c'è perfino qualcuno che lo ammette (ma forse è stato padre Franco ad imporsi): c'è scritto in piccolo "Le Comunità Neocatecumenali"... finalmente si capisce chi sono:


19 commenti:

  1. Ovviamente non bisogna mai dire quello che "si vende", termine appropriato visto che poi è un continuo tirar fuori denari, esattamente come fanno gli spacciatori di droga quando vogliono corrompere i giovani.

    Pensandoci bene....il CNC - con i suoi catechisti - sta alle anime come gli spacciatori di droga stanno ai giovani:

    -entrambi, inizialmente, si camuffano.
    -entrambi vogliono i tuoi soldi.
    -entrambi ti avranno alla loro totale dipendenza, rendendoti schiavo.
    -se riesci ad uscirne, porterai i segni per sempre. Con entrambi.
    -entrambi ti rovinano la vita e l'anima.

    Bella prospettiva, dietro quelli avvisi!


    RispondiElimina
  2. Le foto di avvisi e inviti presentati su questa pagina provengono da pagine pubbliche di Facebook.

    Ad essere onesto, mi sono meravigliato che in qualche rara eccezione si dica "Neocatecumenato" (che è pur sempre una parola da addetti ai lavori) o addirittura "Cammino Neocatecumenale".

    Tutti seguono lo stesso schema:

    - un orrido sgorbio di Kiko (non sia mai che la bellezza della fede venga comunicata con un'opera di Giotto, del Beato Angelico, del Guido Reni, ecc.)

    - il termine "catechesi" (che oggi è diventato un termine generico: non indica più l'insegnamento della Chiesa, ma indica un insegnamento qualsiasi)

    - l'indicazione "giovani e adulti" (cioè il target di mercato: i ragazzi e i bambini non servono)

    - qualche frase altisonante (tipicamente sempre le stesse: "Dio ti ama", "vieni e vedi", "venite a me voi tutti", "Cristo ti ama e ti vuole incontrare", o addirittura una frase a caso del Papa)

    - l'indicazione minuziosa di luogo, orario, numero di telefono, presenza di babysitter, nome del prete e indicazione "e i catechisti" (nella Chiesa cattolica i catechisti sono coloro che insegnano il Catechismo - quello della Chiesa, non le elucubrazioni dei due "iniziatori" spagnoli!)


    Se volessero essere onesti avrebbero dovuto scrivere come minimo:

    1) "venite a formare una nuova comunità del Cammino Neocatecumenale!"

    2) "invitiamo adulti e giovani, purché non squattrinati, poiché ci sarà sempre da contribuire per ogni genere di inevitabili attività, iniziative, acquisti di suppellettili e di fiori, ecc., tutte rigorosamente obbligatorie"

    3) "anzi, dopo appena due anni tutti dovranno obbligatoriamente versare la «decima», cioè il 10% del loro stipendio, in più ai continui giri di «collette» e «offerte», sui quali verrà giudicata la maturazione spirituale dei singoli"

    4) "anche se qui sotto c'è il nome del parroco, i veri protagonisti sono i cosiddetti «catechisti», laici ignoranti e arroganti, che si spacceranno sempre per inviati dal vescovo, dal Papa, dallo Spirito, da Dio, e che in realtà sono inviati da Kiko e CArmen per calarvi addosso il kikismo-carmenismo senza sconti e senza eccezioni (non è ammesso neppure che facciate una domanda di chiarimenti)"

    5) "durante tutto il tempo che parteciperete a questa iniziativa di crescita del Cammino, potete scordarvi i canti della Chiesa (si usano solo quelli di Kiko), potete scordarvi l'arte cattolica (si usano solo gli sgorbi di Kiko) potete scordarvi la liturgia della Chiesa (si usa solo quella inventata da Carmen e Kiko) potete scordarvi le devozioni cattoliche (sono ammesse solo quelle di Kiko e solo al momento in cui i cosiddetti «catechisti», dopo anni e anni, vi «consegneranno» qualche croce del Kiko glorioso o oggetto affine)"

    6) "chi entra in questa neonata comunità, deve anche dimenticare i suoi affetti a meno che fidanzati, parenti, amici, non entrino a loro volta nel Cammino, e chi non è nella stessa «tappa» del Cammino è tenuto agli «arcani» (non deve svelare nulla!)"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi dispiace davvero che tu abbia questa idea che, senza presunzione, è errata. Il cammino non ti vieta e mai lo farà di frequentare persone al di fuori, perché noi non siamo un movimento a parte, siamo CATTOLICI. non siamo chiusi in noi stessi come i testimoni di geova o che ne so io. Soprattutto la cosa più grave che hai detto è che la liturgia che seguiamo è stata inventata da Kiko. Niente di più sbagliato, evidentemente sei poco informato. Cerca le disposizioni sulla celebrazione dell'Eucarestia nei documenti UFFICIALI del Vaticano e vedrai che, potendo celebrare in piccole comunità, il cammino rispetta alla lettera le disposizioni, non aggiungendo nulla.

      Elimina
  3. Aggiungiamo pure che lo scopo normale dei movimenti ecclesiali e di qualsiasi percorso di catechesi cattolica posto al di fuori delle strutture ordinarie (cioè al di là di ciò che offre la parrocchia: corsi di cresima, omelie della Messa, ecc.), è quello di riproporre il Catechismo e il Magistero, mentre sul piano spirituale dovrebbe avere come tratto distintivo la spiritualità cattolica (quella che ha alimentato tanti santi e che già solo per questo motivo può essere considerata "ottima").

    Intendo dire che se nella "mia" parrocchia io organizzo un "mio" corso di catechesi e di avvicinamento alle cose della fede, il punto di arrivo può essere uno solo: dare ai tiepidi, ai lontani, e magari anche ai pagani e agli atei, una conoscenza chiara dell'insegnamento della Chiesa (secondo le capacità intellettuali di ciascuno), oltre che il desiderio di rivolgersi alla Chiesa per la propria crescita spirituale.

    Insomma, il "mio" scopo, in qualità di fedele cattolico, è quello di far crescere la Chiesa cattolica. Anche se io ritenessi di aver avuto chissà quali "visioni" e chissà quali "conoscenze", resta il fatto che venti secoli di santità cattolica valgono molto più di tutto ciò che io posso "riscoprire". Dopotutto, se dei giganti della fede come don Bosco, padre Pio e san Francesco d'Assisi, erano convinti di ciò, chi sono io per proporre una mia "iniziativa"? Se anche un angelo disceso dal cielo mi insegnasse cose diverse da quelle della Chiesa, chi sono io per sentirmi "riscopritore" a modo mio?

    Il Cammino Neocatecumenale è un'operazione di marketing religioso fine a sé stesso: ti dà un pacchetto preconfezionato in cui ci sono solo le invenzioni di Kiko e Carmen, e lo scopo del Cammino è quello di alimentare sé stesso anziché la Chiesa.

    Kiko e Carmen insegnano sé stessi e portano avanti la loro liturgia personalizzata su sé stessi: dunque, anche se fossero in buona fede, stanno deviando dalla linea della Chiesa.

    Ricordiamo poi che coloro che partecipano agli altri movimenti ecclesiali sono normalmente invitati a prendere sul serio la liturgia e la dottrina della Chiesa.

    Nel Cammino chi studia il Catechismo viene disprezzato come "religioso naturale" (ed è sospettato di "giudicare Kiko", poiché il Catechismo contraddice Kiko); negli altri movimenti viene apprezzato come uno che "prende sul serio la fede".

    Nel Cammino chi partecipa alla Messa parrocchiale viene visto come uno che perde tempo; negli altri movimenti viene invece apprezzato come uno che non perde tempo.

    Se il Cammino non pretendesse che i suoi errori vengano dichiarati "fede cattolica", questo blog non avrebbe ragione di esistere.

    Invece, nonostante lo Statuto, nonostante gli incoraggiamenti e i rimproveri di più Pontefici, il Cammino continua a distribuire i suoi errori e la sua idolatria (facendoseli pagare).

    RispondiElimina
  4. FINALMENTE LIBERO!!21 marzo 2014 alle ore 15:17

    by Tripudio ha detto:

    "Nel Cammino chi partecipa alla Messa parrocchiale viene visto come uno che perde tempo;

    Hai detto bene!!!
    Ricordo di una quaresima nella quale io avevo scelto di seguire la messa ogni mattina, prendere l'Ostia consacrata, invece di andare a fare le lodi in Chiesa o di farle a casa.
    Una sorella di comunità mi disse "che vai a fare a messa ogni mattina!! Fai le lodi che ti sono state consegnate che è molto meglio!!
    Rimasi molto male dalla sua risposta perchè mi sentivo criticato nella mia scelta "libera" di andare a messa.

    Sul fatto che "tutto si deve tenere segreto" devo dire che c'erano molti figli di coppie di catechisti che sapevano tutto quello che c'era da sapere del cammino (come la decima ad esempio, o le preghiere della notte da fare durante il passaggio della preghiera) nonostante loro fossero entrati da poco in comunità!!!


    FINALMENTE LIBERO!!!

    RispondiElimina
  5. Giusto per precisare, visto che i NC si attaccano a ogni minimo pretesto, le decime si iniziano a pagare dopo il 2 passaggio, quindi dopo circa 5 anni, non due.

    A proposito di ciò su cui si discuteva nel thread precedente, ora che ci penso i primi tempi i soldi bastavano e avanzavano sempre, e ciò era indicato come una specie di miracolo, sapete la provvidenza... Gli ultimi tempi (post 2 scrutinio) invece i soldi non bastavano mai e si facevano almeno 2-3 giri di raccolta. Alla fine eravamo sempre tutti frustrati e coi sensi di colpa perché non riuscivamo a pagare, come se ci fosse una mancanza di fede nella comunità per cui la provvidenza non agiva.

    Ora con queste rivelazioni tutto torna. Che schifo.

    RispondiElimina
  6. Il cammino èuna miniera per kiko.IN SARDEGNA STANNO CHIEDENDO 2000 EURO PER COMUNITà PER PARTECIPARE ALLE SPESE DELLA PARROCCHIA DEL POETTO. In sardegna i cammino è presente in 37 parrocchie con 2-3 comunità

    RispondiElimina
  7. Buonasera. Sonon un sacerdote che segue da molti anni questo sito, anzi, qualcuno mi conosce anche.
    Ho, purtroppo, avuto a che fare con i neocat e alla fine sono stati loro ad andarsene dalla comunità dove stavo.

    è importante continuare con l'opera di informazione che è necessaria e urgente per evitare il più possibile e a più persone possibili di cadere in questo inganno del cammino neocatecumenale.

    Ma una cosa che ho troppo spesso riscontrato è che il cammino neocat ha talmente condizionato le menti e la vita di chi vi ha preso parte o di chi vi è entrato in contatto in diversi modi, che anche il linguaggio ne resta condizionato e spesso distorto.

    Ci sono molte parole, espressioni, modi di dire e contenuti pseudo spirituali e teologici che detti con le parole dei neocat subiscono una mutazione di senso e significato.

    noi che difendiamo la chiesa cattolica dovremmo parlare come cristiani cattolici.

    esempio. Un cristiano cattolico non "fa le lodi", ma "recita o celebra l'ufficio divino o le lodi mattutine".

    Cosa significa "cristiani della domenica" o "religioso naturale"?

    Dire: "avere le tappe", o "abbiamo gli statuti"... e via dicendo è non solo un linguiaggio, ma un condizionamento.


    Esorto tutti coloro che cercano di fare il bene della Chiesa e smascherano le storture del Cammino Neocatecumenale, di parlare come Cristiani, non come neocatecumenali.
    Vedete, non si tratta solo di affinare un discorso o il linguaggio, ma di scrollarsi di dosso tutto del Cammino Neocatecumenale per essere veri e retti nel parlare.

    Il demonio non è forse subbdolo e gioca sui doppi sensi e l'ambiguità delle espressioni e della stessa Parola di Dio per ingannare l'uomo?

    Il linguaggio esprime la persona, l'interiorità, la formazione e la spiritualità. Parliamo e scriviamo da cristiani senza cadare nella loro ambiguità.

    RispondiElimina
  8. Ma una cosa che ho troppo spesso riscontrato è che il cammino neocat ha talmente condizionato le menti e la vita di chi vi ha preso parte o di chi vi è entrato in contatto in diversi modi, che anche il linguaggio ne resta condizionato e spesso distorto.

    ne sono assolutamente convinta.
    Da sempre dico che uno dei problemi più grossi del cammino è il linguaggio, e questo confonde anche i non neocat che non conoscono il vero significato del gergo neocat.

    e così ne resta influenzato anche il pensiero. Per fare un esempio mi capita ancora oggi, e me ne accorgo dopo, di piegare la Sacra Scrittura al senso che le voglio dare io, come quando ero nel cammino.

    come si dice nel primo post di questo thread, la soluzione che finora ho trovato a questo problema è di considerare il cammino come una dipendenza, e come fanno gli alcolisti anonimi,che si ritengono sempre degli alcolizzati che oggi non hanno bevuto,
    mi considero una neocatecumenalizzata a vita che cerca di disintossicarsi.

    RispondiElimina
  9. @Michela
    "ne sono assolutamente convinta.
    Da sempre dico che uno dei problemi più grossi del cammino è il linguaggio, e questo confonde anche i non neocat che non conoscono il vero significato del gergo neocat."
    ---
    Anche dal punto di vista morfologico è "disturbante",pieno di ispanismi tradotti letteralmente,tipo "fare le lodi",
    anziché recitare, "fare la decima" anziché versare e così via, senza considerare che in spagnolo, il verbo "hacer" è molto più usato del corrispondente "fare" italiano.
    Secondo me, consci di questo, ne fanno quasi un vezzo, un motto di distinzione!..

    RispondiElimina
  10. @ anonimo 21 marzo 2014 17:17:00
    Non è un linguaggio, egregio anonimo. E' un linguaggio speciale di un gruppo, una vera e propria microlingua, mediante la quale la prima informazione che s'intende trasferire è l'appartenenza al gruppo medesimo, nel quale gruppo il segno linguistico - come i simboli, anche sonori, e l'iconografia (non siamo OT, osservando i manifesti) - hanno una valenza sociolinguistica che caratterizza gli individui appartenenti al medesimo ambiente. Chiedere a un neocatecumenale di rinunciare al proprio linguaggio speciale - diciamolo pure gergo, perché incomprensibile ai non addetti ai lavori - significa chiedergli di uscire dalla propria "comunità di discorso", quindi dal Cammino.

    RispondiElimina
  11. Secondo me, Ruben, la cosa è ancora più complessa.
    Se dico 'Eucarestia', in ambiente cattolico si intende una cosa ( la Messa normale)
    ma se un neocat dice Eucarestia, si intende un mondo di significati che sono comprensibili solo all'interno del cammino.

    la semplificazione del linguaggio che fa Kiko ( usando il verbo 'fare') è voluta, perchè permette di veicolare contenuti emozionali e non razionali, e impedisce a chi ascolta di comprendere le vere intenzioni di Kiko.

    Come è stato detto: perchè dire 'fare le Lodi ' invece che 'recitare o pregare le Lodi', e perchè si usa il termine celebrazione quando si parla di Eucarestia o liturgia della Parola?
    io non ho la risposta, so solo che alterando il linguaggio si alterano anche i contenuti, e non è un caso e non è spagnolismo.

    RispondiElimina
  12. Una volta alcuni neocatecumenali presero in giro persino un sacerdote, credendo erroneamente che fosse contro di loro, mentre invece non aveva nulla a che fare con loro. La cosa più brutta che abbia mai visto in vita mia: un laico credersi superiore al sacerdote perché, secondo lui, aveva "molti anni" di Cammino alle spalle e aveva superato molte "tappe".

    In un Monastero, c'era una persona che è stata in Cammino per molti anni svolgendo il ruolo di responsabile. Ad un certo punto, decise di lasciare tutto e farsi monaco. Nonostante ciò, ha continuato per molti anni, a rimproverare persino l'Abate, sullo stile tipicamente neocatecumenale, con grandissima pazienza di quest'ultimo.

    Le ferite del Cammino difficilmente si rimarginano.
    Ha ragione il sacerdote che ha scritto prima. Condivido.

    un ex neocatecumenale

    RispondiElimina
  13. Sono necessari la preghiera e l'umiltà del Cuore per non impadronirsi della Parola del Signore e ucciderla nel cuore, sono parole di Papa Francesco
    http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/santa-marta-32875/
    Dice il Papa
    "Si sono impadroniti della Parola di Dio. E la Parola di Dio diventa parola loro, una parola secondo il loro interesse, le loro ideologie, le loro teologie… ma al loro servizio. E ognuno la interpreta secondo la propria volontà, secondo il proprio interesse".

    Quando sono stato nel Cammino, mi sembrava che la Parola di Dio fosse proprietà dei catechisti e di coloro che ci istruivano che spesso la interpretavano secondo il linguaggio tipicamente del cammino, così come ha ben spiegato il sacerdote anonimo di prima.

    ex neocatecumenale

    RispondiElimina
  14. Nella comunità di Bose non dicono "celebriamo i vespri" ma dicono "facciamo vespro". Il rettore del seminario e i seminaristi andarono in un convento di Bose: al ritorno avevano tutti cambiato terminologia: "facciamo vespro".

    Anche Bose lo fa per sembrare più cristiana dei cristiani. Stesso vizio del CN.

    RispondiElimina
  15. Con tutto il rispetto...
    Ma che problema c'è a presentarsi con nome e cognome?
    Se è tutto approvato e "il Papa vi vuole bene" che problema c'è'?

    La gente si spaventa?
    Peggio per voi che non siete in grado di affrontare questa cosa.
    CL è da quando è nata che viene attaccata

    (tanto è vero che la definizione "ciellino" in determinati ambienti è fortemente spregiativa)

    eppure mai si sono sognati di nascondersi...

    E quindi?

    RispondiElimina
  16. Mi dispiace davvero che tu abbia delle idee fondate su dei presupposti che si possono facilmente verificare essere falsi.

    Sappiamo bene tutti che nel Cammino vigono dei divieti non perché ti dicano "no", ma perché te lo fanno capire.

    Uno sguardo di sufficienza di un cosiddetto "catechista" è sufficiente a mettere in seri guai un neocatecumenale.

    Chiunque abbia fatto il Cammino, sa che per forza di cose dovrà azzerare tutto ciò che nella sua vita non riguarda il Cammino.

    Lo diciamo in base ad innumerevoli testimonianze di persone che una volta uscite dal Cammino hanno ripreso a vivere, accorgendosi con dolore che non avevano più legami perché li avevano dovuti cancellare a causa del Cammino.

    Può darsi che in vita tua tu non abbia mai sentito dire "vietato frequentare gente esterna al Cammino". Però sai bene che di fatto è così. Sai bene che i cosiddetti "catechisti", con una parolina distratta, uno sguardo di sufficienza, una piccola allusione, possono ridurti ad una larva.

    Il fatto che nei poster e negli inviti non si fa praticamente mai il nome del Cammino la dice lunga su come il Cammino adoperi la menzogna e l'inganno.

    I neocatecumenali sono chiusi in loro stessi a guardare il proprio ombelico e a dire: "siamo tanti! cinquemila comunità! diecimila alzate! cento seminari!"

    Voi celebrate una liturgia inventata da Carmen Hernàndez e da Kiko Argüello.

    È una liturgia zeppa di strafalcioni ed invenzioni, corredata solo ed esclusivamente dai canti di Kiko, solo ed esclusivamente dalle suppellettili sacre designed by Kiko, solo ed esclusivamente con le sedie pieghevoli attorno al tavolone (decisione by Kiko e Carmen in spregio all'altare cattolico), cantando la consacrazione alla maniera stabilita da Kiko, usando il bislacco menorà a nove fuochi stabilito da Kiko, coi coprileggii e i copribibbia e perfino le fascette reggichitarra tutto designed by Kiko... e soprattutto la "comunione seduti", in spregio al Santissimo Sacramento, che voi neocatecumenali calpestate anche in senso non metaforico.

    Il Cammino rispetta alla lettera solo le disposizioni di Kiko e Carmen. Che divergono nettamente da quelle della Chiesa Cattolica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Forse prima di rispondere non hai veramente letto gli Statuti del Vaticano (non sul cammino, attenzione: quelli sulla Messa), non hai dimostrato che i miei presupposti sono falsi, quello che dici lo stai basando solo sulla tua parola, io ho dei documenti alla base che invito tutti a leggere, anche se so che non lo farete perché un po' di timore nel scoprire che andate contro la Chiesa c'è e si vede.
      Per rispondere a questi "divieti impliciti" che credi ci siano, l'unica spiegazione che riesco a darmi è che abbiate fatto il cammino in maniera sbagliata, non voi, non per colpa vostra, ma in qualche modo, e capita spesso, i vostri catechisti erano inadatti. Purtroppo ci sono anche situazioni di questo tipo. A me mai è stato vietate quello che pensate voi, neanche implicitamente, anzi i miei genitori neocatecumeni sono i primi a spronarmi per uscire (ho 17 anni), nonostante esca con persone lontane dal cammino: atei, appartenenti ad altri gruppi parrocchiali, altre religioni, di tutto e di più. Mai un'occhiata, un rimprovero per le mie frequentazioni, tantomeno dai catechisti! Credemi, non so in che modo ci abbiano fatto fare il cammino e per la vostra amarezza nel parlare temo che davvero non vi abbiano mai spiegato niente e che siate solo delle vittime del cammino fatto davvero male. Per come ne parlate sembriamo una setta. Ma non è affatto così. Non ho mai visto più libertà che nel cammino...spesso ho lasciato per qualche mese per riflettere, i fratelli non mi hanno mai lasciata sola, mi chiamavano sempre, poi io tornavo perché avevo bisogno della Parola di Dio, e preparando, scrutando riesco a averla più vicina e ne ricevo in abbondanza. Però vedo come voi siete prevenuti nel parlare del cammino, perché potrei continuare ancora... Ringrazio i mediatori per aver pubblicato il precedente commento anche se privo di firma, rimedio subito.
      A.B.

      Elimina
  17. Per "Statuti del Vaticano" cosa intendi?

    Quali sarebbero i documenti in tuo possesso? Ne esiste una copia su internet?

    Se parlavi dello Statuto del Cammino Neocatecumenale, sono costretto a farti presente che i neocatecumenali non lo rispettano quantomeno per ciò che riguarda la liturgia (articolo 13, comma 3, nota 49: la lettera delle «decisioni del Santo Padre» e relativo discorso di conferma di Benedetto XVI: eppure ancor oggi voi kikos disubbidite e fate la "comunione seduti" insieme ad altri strafalcioni ugualmente proibiti dal vostro stesso Statuto; clicca sui link per saperne di più).

    Per fare il Cammino in maniera giusta occorrerebbe seguire il Catechismo della Chiesa Cattolica (anziché le cosiddette "catechesi" di Kiko e Carmen) e la liturgia della Chiesa cattolica (anziché le cosiddette "variazioni liturgiche" inventate da Kiko e Carmen).

    Infatti, stravolgendo la liturgia e la dottrina, voi di fatto vi ponete fuori dalla Chiesa, ed andate contro tutti i paterni incoraggiamenti dei Pontefici (che pure hanno elogiato la propensione alla missione e il desiderio di vivere in unione con Dio).

    Tu hai diciassette anni e quindi non sei ancora totalmente assoggettata alle paturnie dei cosiddetti "catechisti" del Cammino (sono «cosiddetti catechisti» perché i veri catechisti della Chiesa cattolica si chiamano così proprio perché insegnano solo il Catechismo della Chiesa cattolica!).

    Tra qualche anno, quando magari vivrai un fidanzamento, la situazione sarà drammaticamente diversa: abbiamo tante precise testimonianze sul fatto che i cosiddetti "catechisti" vogliono invadere anche la sfera dei tuoi affetti (lo fanno in modo sottile, sorridente, delicato, ma in modo deciso e determinato); per esempio ti segnalo alcuni link che puoi cliccare:

    - il Cammino prevale sugli affetti

    - fidanzato neocat ? guai in vista !

    - il "processo sovietico" fatto ad un cattolico che non voleva entrare in Cammino per seguire la fidanzata.

    Vedrai come col passare degli anni la libertà che vivi oggi verrà ridotta sempre di più, e che sarai tu stessa ad assaggiare quella "amarezza" di cui accusi noi.

    Capirai che le cose che sono dette qui, sono dette non per "prevenzione" ma per esperienza diretta, vissuta, personale, concreta.

    Per questo sfidiamo la tua libertà e ti invitiamo a verificare giorno dopo giorno se tutto ciò che hai trovato in queste pagine è vero.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.