lunedì 24 marzo 2014

«Prima che un linguaggio, è un condizionamento»

Riceviamo e pubblichiamo:

Nueva estetica di Kiko Argüello:
notate le braccia tonde in modo
innaturale verso l'alto (e il braccio
destro col pollice verso il basso)
Sono un sacerdote che segue da molti anni questo sito, anzi, qualcuno mi conosce anche.

Ho, purtroppo, avuto a che fare con i neocat e alla fine sono stati loro ad andarsene dalla comunità dove stavo.

È importante continuare con l'opera di informazione che è necessaria e urgente per evitare il più possibile e a più persone possibili di cadere in questo inganno del cammino neocatecumenale.

Ma una cosa che ho troppo spesso riscontrato è che il cammino neocat ha talmente condizionato le menti e la vita di chi vi ha preso parte o di chi vi è entrato in contatto in diversi modi, che anche il linguaggio ne resta condizionato e spesso distorto.

Ci sono molte parole, espressioni, modi di dire e contenuti pseudo spirituali e teologici che detti con le parole dei neocat subiscono una mutazione di senso e significato.

Noi che difendiamo la chiesa cattolica dovremmo parlare come cristiani cattolici.

Esempio. Un cristiano cattolico non "fa le lodi", ma "recita o celebra l'ufficio divino o le lodi mattutine".

Kiko perfeziona il suo autoritratto
Cosa significa "cristiani della domenica" o "religioso naturale"?

Dire: "avere le tappe", o "abbiamo gli statuti"... e via dicendo, è non solo un linguaggio, ma un condizionamento.

Esorto tutti coloro che cercano di fare il bene della Chiesa e smascherano le storture del Cammino Neocatecumenale, di parlare come Cristiani, non come neocatecumenali.
Vedete, non si tratta solo di affinare un discorso o il linguaggio, ma di scrollarsi di dosso tutto del Cammino Neocatecumenale per essere veri e retti nel parlare.

Il demonio non è forse subbdolo e gioca sui doppi sensi e l'ambiguità delle espressioni e della stessa Parola di Dio per ingannare l'uomo?

Il linguaggio esprime la persona, l'interiorità, la formazione e la spiritualità. Parliamo e scriviamo da cristiani senza cadare nella loro ambiguità.

51 commenti:

  1. A questo si aggiunga la costante ipocrisia, lo sparare a zero e giudicare chiunque, il perbenismo, i finti sorrisi. Tanti nc suonano la chitarra (come Kiko), le nacchere spagnole, i bonghi. Ho conosciuto una persona che dipinge icone, per emulare il suo idolo Kiko, pittore fallito. Questa persona è genitore di 7 figli del cammino, tutti plagiati, ma "perbene". Nei giorni scorsi, "Le Iene" si sono occupate dei testimoni di Geova, ma dovrebbero occuparsi anche dei Neocatecumenali.

    RispondiElimina
  2. Hai detto proprio bene Uomo Libero, ci vorrebbe un bel servizio delle Iene... può darsi però che il virus nc sia arrivato anche li

    RispondiElimina
  3. Come ha detto bene il sacerdote, c'è un autocondizionamento che parte proprio dal linguaggio usato e dai simbolismi e riti. Le catechesi iniziali servono proprio a questo.
    Sicuramente c'è del bene nel Cammino, ma è mischiato con cose che sono caratteristiche delle sette. All'interno del Cammino, chi ha una Fede matura sopporta tutte queste cose: forse non va via perché ha un familiare all'interno, oppure copre incarichi di responsabilità sul quale fanno affidamento persino i sacerdoti. Non è facile uscire.
    Certamente sa bene che non basta il Cammino per crescere nella Fede.

    RispondiElimina
  4. Papa Francesco mette in guardia dalla tentazione di clericalizzare i laici:

    http://www.news.va/it/news/il-papa-fuggire-dalla-tentazione-di-clericalizzare

    Questa tentazione, purtroppo, è molto presente nel Cammino. Per me, questa è un'ulteriore raccomandazione che il Papa fa ai vertici, anche ai sacerdoti, soprattutto del Cammino.

    RispondiElimina
  5. “E’ uno dei mali, è uno dei mali della Chiesa. Ma è un male ‘complice’, perché ai preti piace la tentazione di clericalizzare i laici, ma tanti laici, in ginocchio, chiedono di essere clericalizzati, perché è più comodo, è più comodo! E questo è un peccato a due mani! Dobbiamo vincere questa tentazione. Il laico dev’essere laico, battezzato, ha la forza che viene dal suo Battesimo”.
    “Servitore”, dunque, “ma con la sua vocazione laicale” e questa “non si negozia” perché conta l’identità. “Tante volte – ha proseguito il Papa - ho sentito dire nella mia terra sacerdoti che volevano “fare diaconi” i laici. “E’ la proposta del prete, subito: clericalizzare”.
    "Questo laico facciamolo… E perché? Perché è più importante il diacono, il prete, del laico? No! E’ questo lo sbaglio! E’ un buon laico? Che continui così e che cresca così. Perché ne va dell’identità dell’appartenenza cristiana, lì. Per me, il clericalismo impedisce la crescita del laico. Ma tenete presente quello che ho detto: è una tentazione complice fra i due. Perché non ci sarebbe il clericalismo se non ci fossero laici che vogliono essere clericalizzati".

    Parole di Papa Francesco

    RispondiElimina
  6. Dire che nel cammino ci sia clericlarismo, è quanto di più ridicolo si possa leggere.
    Comunque dovreste mettervi d' accordo, chi dice che non teniamo in considerazione i Sacerdoti e chi dice che siamo clericarizzati.
    Basta accusare

    RispondiElimina
  7. Finchè il Papa non prende una posizione seria purtroppo è difficile che la Chiesa li cacci via. Continuare a dare pacche sulle spalle a questi ipocriti e falsi non porterà del bene per i Cristiani ed alla Chiesa, ma Papa Francesco dorme, è complice o troppo timoroso per intervenire ???
    I neocatecumenali sono come un virus, trojan e malware informatico.....
    Tanta brave gente ci cade dentro purtroppo.

    RispondiElimina
  8. Accidenti cari amici anche il Papa adesso, come voi affermate di Kiko, non crede più nel battesimo. Guardate cosa dovrebbe dire un cristiano vero:"L’umiltà cristiana è dire la verità: “Sono peccatore, sono peccatrice”.

    Ma allora Cristo non ci ha salvato? Non siamo già battezzati? Qaunte volte vi siete espressi contro questo modo di parlare dei fratelli del cammino?

    Per questo il Papa dice: " i nazaretani non accettano Gesù, perché «erano tanto sicuri nella loro “fede”, tanto sicuri nella loro osservanza dei comandamenti, che non avevano bisogno di un’altra salvezza».

    «È il dramma dell’osservanza dei comandamenti senza fede: “Io mi salvo da solo, perché vado alla sinagoga tutti i sabati, cerco di ubbidire ai comandamenti, ma che non venga questo a dirmi che erano meglio di me quel lebbroso e quella vedova!”. Quelli erano emarginati!(ndr: Toh proprio come tanti poveri mentecatti neocatecumenali) E Gesù ci dice: “Ma, guarda, se tu non ti emargini, non ti senti al margine, non avrai salvezza”. Questa è l’umiltà, la strada dell’umiltà: sentirsi tanto emarginati che abbiamo bisogno della salvezza del Signore. Solo Lui salva, non la nostra osservanza dei precetti. E questo non è piaciuto, si sono arrabbiati e volevano ucciderlo»."

    Per favore non cestinate come fate abitualmente

    Ciao

    RispondiElimina
  9. @ anonimo delle 13:03

    I neocatecumenali sono come un virus, trojan e malware informatico.....
    Tanta brave gente ci cade dentro purtroppo.

    Sappiamo che la parrocchia è garanzia e protezione. Garanzia per la presenza del sacerdote cattolico che accoglie i gruppi NC e protezione in quanto il gruppo dà sicurezza. L'inganno è sorprendente e sgomenta!

    RispondiElimina
  10. Rosamaria, infatti clericalizzazione significa che i laici svolgono compiti che dovrebbero spettare ai sacerdoti, ovvero nel caso del CN la direzione e guida spirituale e spesso la somministrazione della comunione, che nel CN vengono svolti dai catechisti responsabili e ostiari.

    Carlo C., quindi mi stai dicendo ci emarginavamo dal resto della parrocchia, rinchiudendoci nelle salette, per umiltà?
    Ma fammi il piacere...

    Ciò che si contesta non è il fatto di dire "siamo peccatori", ma il fatto di insistere unicamente su questo aspetto e non sulla redenzione, né tanto meno sulla capacità e volontà di fuggire il peccato.
    C'è una bella differenza tra il dire "sono peccatore e schiavo del demonio, non posso farci nulla, Dio mi ama così" e "sono peccatore in quanto mortale, ma in virtù del battesimo non sono più schiavo ma figlio di Dio, e quindi posso e devo combattere la concupiscenza".
    Indovina, quale delle due affermazioni è eretica?

    RispondiElimina
  11. @ rosamaria ha detto...
    "Dire che nel cammino ci sia clericlarismo, è quanto di più ridicolo si possa leggere.

    Comunque dovreste mettervi d' accordo, chi dice che non teniamo in considerazione i Sacerdoti e chi dice che siamo clericarizzati.
    Basta accusare"
    ---
    Qui non si accusa nessuno ma ci si attiene a dati si fatto obbiettivi:

    La tua prima affermazione è in parte vera, infatti "voi", ab-
    borrite il Clero Ecclesiastico ordinato,preferendo tra le altre cose, il termine antico e desueto(presbitero),
    anziché il termine corrente e corretto: Sacerdote.
    Non disdegnate affatto però, la clericalizzazione di "voi stessi", attraverso figure para-sacerdotali tipo i cantori, gli ostiari e via dicendo adibiti spesso abusivamente a funzioni proprie del Sacerdote o quanto meno degli ordini minori.
    Non solo odiate il Clero(tranne quello che vi protegge),ma vi volete sostituire ad esso attraverso il cosidetto "Sacerdozio condiviso".

    RispondiElimina
  12. Caro amico Carlo C., il Battesimo non è una specie di rito magico che ti impedisce di peccare. Neanche la "riscoperta del Battesimo" è un cammino magico che ti impedisce di peccare quando avrai raggiunto la "veste bianca". Certo è che di Battesimo ce n'è uno solo. Riconoscersi peccatore davanti a Dio è anche impegnarsi, con il Suo Santo Aiuto, a non peccare più e a fuggire le occasioni di peccato, come recitiamo nell'atto di dolore. Nessuno può sentirsi "arrivato" in qualsiasi momento della sua vita, questo è il dramma dell'osservanza dei comandamenti senza fede ed è anche il miglior momento per cadere ancora più in basso del punto di partenza. Ma battersi il petto in maniera pessimistica e perseverare nell'errore, subendolo, senza pregare (perché anche la nostra volontà ha bisogno della Grazia) e sforzarsi per non ripeterlo, non è la strada giusta. Kiko ha detto davanti al Papa che il peccato perde la sua forza durante il cammino, ma non è così. Tutti siamo pronti per peccare in ogni istante della nostra vita, credere che dopo un percorso di fede uno sia immune dal peccato è sbagliato, questo è il messaggio che passa. Nessuno è immune dal peccato e tutti siamo peccatori, ma questo è il punto di partenza per chiedere perdono e aiuto a Dio, nella preghiera e attraverso i Sacramenti, affinché ci sostenga nella buona battaglia.
    Inoltre, c'è una bella differenza tra essere emarginati e fare gli emarginati, essere umili o fare gli umili.
    Battersi il petto, portare il cilicio o fustigarsi sono segni esteriori che possono nascondere realtà interiori diverse: apparire umile, emarginato o "mentecatto" non corrisponde necessariamente ad esserlo.
    La presunzione di salvarsi senza merito è peccanto contro lo Spirito Santo, quello che non viene perdonato. E' proprio contro questo atteggiamento che il Papa ci mette in guardia, raccomandandoci di essere umili e di riconoscere i nostri peccati per poi cambiare vita, non per ristagnare nei nostri errori. "Solo Lui salva, non la nostra osservanza dei precetti". L'osservanza dei precetti non dà in automatico la salvezza, la Fede nel Signore che salva, la volontà di fare la Sua volontà, la preghiera e la vita nella Chiesa invece ci conducono ad un cambiamento interiore.
    Un altro errore è usurpare il ruolo che non ci spetta per desiderio di prestigio, per sentirsi importanti, per avere potere o per superbia. Il ruolo dei laici è subordinato a delle precise indicazioni stabilite dalla Chiesa e che non si possono cambiare a proprio piacimento. Dico sempre che basta guardare l'esempio dei Santi, obbedienti alla Chiesa e per questo resi da Dio forti per cambiarne le sorti. San Francesco, San Benedetto... Ma anche Santa Caterina da Siena, terziaria domenicana.
    Caro amico, non leggere tra le righe, nelle parole del Papa o, peggio, nella Bibbia, sempre persecuzioni o riferimenti al cammino, oppure rimproveri per tutti quelli che lo "osteggiano". Il cammino si deve sottomettere alla Chiesa ed alle sue indicazioni, finché sarà disobbediente o finché vorrà pretendere che la Chiesa "lo ami così com'è", non curandosi delle anime dei fedeli che lo frequentano, non sarà uno strumento veramente valido.

    RispondiElimina
  13. Carlo spiegaci dove il Papa ha detto di non credere al battesimo. Spiegaci pure dove c'è scritto che neppure Kiko ci crede. Sei talmente adirato che non ti rendi conto delle idiozie che scrivi.

    Sicuramente tu fai parte degli arrabbiati visto come ti esprimi. I neocatecumenali credono che il cammino sia la salvezza e che non hanno bisogno di altro. Credono che i comandamenti della decima degli arcani e delle cefale bastino per la salvezza: infatti disubbidiscono anche allo statuto del cammino.

    Mark non si capisce cosa volevi dire.

    Il cammino è clericale, clericalissimo. I catechisti laici che pensano di essere importanti come preti o addirittura vescovi. Il cammino che crede che la propria liturgia personalizzata valga più di quella della Chiesa. Kiko che si sente superiore al papa e gli va a fare la lezioncina con la lavagnetta delle tappe del catecumenato. I fratelli di comunità che stanno sempre a fare i conti di quante comunità quanti seminari R.M. quante piazze quante alzate...

    RispondiElimina
  14. "Finchè il Papa non prende una posizione seria purtroppo è difficile che la Chiesa li cacci via."

    Il papa ha preso una posizione seria, basta saperla leggere, il metodo può non piacere ma l'ha presa. Ha iniziato a bastonare il cammino nel suo primo incontro ufficiale, cerca di applicare la logica della misericordia invece che quella delle norme, atteggiamento a mio avviso molto serio, perché punta alla crescita e non alla separazione/distruzione.


    Gv

    RispondiElimina
  15. "Hai detto proprio bene Uomo Libero, ci vorrebbe un bel servizio delle Iene... può darsi però che il virus nc sia arrivato anche li"


    Per l'amor di Dio, ma siamo forse iene noi che invochiamo altre iene?

    Credo che più che le iene ci voglia lo stile del buon pastore che va a cercare la pecorella smarrita.

    Crediamo davvero che per la Chiesa sarebbe salutare un approccio distruttivo, approssimativo, condizionato e spesso non professionale come quello delle Iene?

    Confidiamo e preghiamo a che il Buon Pastore che vada a recuperare la pecorella.



    Gv

    RispondiElimina
  16. Concordo con Gv in tutto. In primo luogo sulla proposta relativa alle iene, che considero inutile e dannosa al pari, come ho già scritto in precedenza, di denunce alla magistratura per plagio e altro.
    La soluzione sta nel recupero - che deve essere graduale, per evitare traumi alle persone più semplici e inconsapevoli - da parte della Chiesa della sua capacità di controllo e insegnamento. E' questo che è venuto a mancare. Ha voglia di lamentarsi Carlo, ma la gerarchia e i catechisti NC non soltanto sono clericali, ma si ritengono più importanti del clero.
    Voglio confidarlo: la recentissima esperienza della mia parrocchia mi ha rassicurato. Il nuovo parroco, giovanile, colto e gran "lavoratore", senza lotte e traumi, ha praticamente desertificato le salette. I cantori kikiani sono stati sostituiti da un coro parrocchiale, le lenzuolate catechetiche abolite, le icone si sono rarefatte. Sono aumentate le iniziative settimanali, c'è uno studio della Parola il giovedì sera, le omelie (sempre orientate a spiegare il Vangelo) sono diventate interessantissime e educative anche per me che un po' ne mastico di esegetica. Soprattutto, la parrocchia si è ripopolata in modo incredibile. Con grande scorno di quelli che citano "le poche vecchiette". Magari a spopolare le parrocchie sono proprio i "salettieri" e relativi "presbiteri".

    RispondiElimina
  17. Kiko ha sempre pubblicamente combattuto il clericalissimo, ma non si è reso conto di aver suscito nella chiesa un clericalismo dei laici da porsi al secondo posto solo rispetto alla Chiesa protestante. Ieri per curiosità ho ascoltato le prediche in tv di un pastore protestante ed ho avuto la stessa sensazione di quando mi trovavo nel Cammino. Le parole dei pastori sono accattivanti, usano e parlano di Dio, della nostra nullità e del bisogno di lasciarci guidare da Dio in tutto.
    Dopo ho ascoltato la catechesi di un Vescovo ed ho notato una gran differenza.

    ex neocatecumenale

    RispondiElimina
  18. Un intervento più di Papa Francesco sarebbe opportuno per evitare scempi come quelle Chiese dove hanno tolto tutte le raffigurazioni classiche, gli addobbi e solita la posizione dell'altare per renderla come la vuole Kiko. Per me è un atto gravissimo, il sacerdote della parrocchia ed il vescovo relativo dovrebbero essere puniti. Questo da parte del Vaticano non dovrebbe essere accettato e quindi condannato pesantemente.
    Mark

    RispondiElimina
  19. Per rafforzare il commento di Mark. Questa è la parrocchia San Vitale a Napoli. Perdete 30" a spostare lo slide-show in alto nella Home Page, fino alla vista dell'interno (settima immagine). Riuscite a immaginare cosa c'è dietro il "cartongesso" kikiano,
    quale arte è stata occlusa alla vista dei fedeli, dal basso?
    Vergogna!
    Una laica soprintendenza per i beni architettonici non avrebbe mai consentito e tollerato un simile scempio!

    RispondiElimina
  20. @Lino
    Nell'abside, dietro lo sgorbio Kikiano si percepisce un coro; chissà, forse volutamente ferito e cancellato, in nome delle angosciose chitarre...

    RispondiElimina
  21. OT
    Perdonate l'OT. Il famoso Baccalà, di tanto in tanto - fin troppo spesso - mi dedicata un articolo. Interessante, vuol dire che colgo nel segno.
    Questa volta si è interessato di una corrispondenza tra me e padre Angelo Bellon. Perché, caro Baccalà, quello che tu hai discusso è uno scambio privato di mail tra me e padre Angelo, non un mio inquinamento del sito. Era una domanda, io m'informo da persone serie, non come te che studi Kiko. Ed è stato padre Angelo a voler pubblicare, non io, non è possibile pubblicare sul sito dei domenicani, non è un blog, nemmeno questo capisci? Non mi dispiace, naturalmente, ha fatto bene. Ometto io di pubblicare il seguito della mail dell'ottimo domenicano, relativo a un'icona, non sono autorizzato e non pubblico.
    A te non risulta quel discorso di Kiko, Baccalà? Sta qui,
    ascolta dal minuto 49' (dopo il riferimento al racconto di San Girolamo): https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=89vFICBzaok#at=18

    Padre Angelo, naturalmente, già conosce il video. A scanso di equivoci, lo segnalerò di nuovo. Quando la finirai, Pasquale Troise detto P.T, di fare pessime figure e di citarmi con nome e cognome?

    RispondiElimina
  22. Anche qui, dal minuto 48, casomai dovessi dubitare del primo traduttore: http://www.youtube.com/watch?v=bekKugPSaS8
    Vergognati, Pasquale: la menzogna ha sempre le gambe corte.

    RispondiElimina
  23. Perdonate ancora l'OT, ma mi pare molto significativo del pensiero NC. Pasquale Troise ha scritto: "Ma siamo a sua disposizione se ci dimostra in quale punto Kiko avrebbe detto simili cose".

    L'ho dimostrato, Pasquale Troise? Oppure i video e le traduzioni sono dei miei falsi? Bene: chiedi tre volte scusa sul tuo blog perché la "sbobinatura" è assolutamente corretta. E scrivi a Padre Angelo, chiedendo scusa anche a lui che ha pubblicato il testo della nostra corrispondenza, in piena onestà e consapevolezza.

    RispondiElimina
  24. @Lino
    Sto ridendo, credo, da quindici minuti, per la figuraccia storica, direi galattica, azzeccata da questo soggetto.
    Meno ridere mi fa il fatto che abbia il coraggio presuntuoso di molestare un Sacerdote Domenicano intimandogli di rimuovere il post perché non farebbe un servizio alla verità.
    E nella sua furia (che non so se definire comica, ridicola o patetica) non si è accorto che è stato lui stesso a sbugiardare il Cammino e Kiko, mentre nella tua domanda non c'era scritto da nessuna parte che si trattasse del Cammino Neocatecumenale.
    Poi chiede al mite e immensamente preparato Padre Angelo se ha verificato la veridicità della fonte, quando lui stesso non ha avuto la dignità di controllare quello che è lapalissiano, e comprensibile pure a un sordo: Kiko lo ha detto, in spagnolo, e nel video ci sono pure i sottotitoli.

    Facci un piacere, PT, VAI A LAVORARE!

    RispondiElimina
  25. Vergognati, Pasquale: la menzogna ha sempre le gambe corte.

    Impossibile, non ha vergogna uno che cerca di dare ordini ad un Sacerdote come farebbe nelle sue salette.

    Sveglia, qua non siamo in uno dei tuoi scrutini dove puoi martirizzare la gente.

    RispondiElimina
  26. Salve sono appena approdato a questo sito tramite un amico. Ho frequentato il "cammino" per 7 anni con la mia attuale moglie. Ora ne sono uscito, posso dire che il cammino nasce come buona intenzione ma purtroppo é distorto dall'intervento dell'uomo. Il motivo principale del mio abbandono é il fatto che molti sostituivano Il cammino a DIO. Detto questo é il Signore che ci rende liberi, siamo noi che dobbiamo aprire gli occhi. Ogni esperienza serve per fortificare la struttura del buon cristiano, io ho imparato a "camminare" ma ora voglio andare avanti nella fede. Non dobbiamo cadere anche noi nell'inganno e nel giudizio, dobbiamo anzi pregare per chi é nell'inganno e stargli piu vicino possibile, come Gesú avvicinava scribi e farisei per portargli la Parola. Ripeto Il cammino é una ottima iniziativa, ma il cuore degli uomini inquina tutto, non giudichiamo ma amiamo, non additiamo ma abbracciamo, non battiamocci il petto dicendo "Ti ringrazio Signore perché non sono come quel pubblicano" perche il Signore ci dice: " Io vi dico questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato" (Luca 18,10-14)

    RispondiElimina
  27. @Lino
    Secondo me nn è tanto OT questo intervento.
    Uno dei linguaggi di determinati NC (quelli più fanatici) è proprio quello dell sputtanare la persona dicendo quelle che son solo ed unicamente bugie.

    Solo che Padre Bellon non è neocatecumenale..lui sicuramente il video di YT in cui Kiko afferma quello che afferma se lo vedrà.

    Ma non è a lui che si riferisce primariamente. Quello che interessa a Baccalà è "rassicurare" gli NC.

    eppure ne abbiamo già parlato di questo exploit di Kiko e non mi pare che gli NC che scrissero allora dicessero le stesse cose di Baccalà!

    Al massimo dicevano: "Kiko non voleva dire quello che affermate voi...è stato frainteso"

    Al che gli si è risposto ESATTAMENTE come ha risposto Padre Bellon ovvero che dire quelle cose ai ragazzi è estremamente fuorviante nonchè errato.

    Visto che lo si scrive qui ovviamente non ha valore ;-)
    Ora che Padre Bellon dice la stessa medesima cosa l'unica è mentire e sputtanare chi ha fatto la domanda.

    Ora, per me questo è un atteggiamento che è quanto di più lontano dal cattolicesimo.
    C'è qlc che ha dubbi in proposito a questo riguardo?

    Se sì lo dica.

    Detto questo il "clericalismo" si attua quando il laico non fa il laico.
    E il laico fa il laico quando offre a Dio la realtà (familiare, sociale, lavorativa) in cui vive e offrendola in questa vi mette Dio.

    Il CVII (Lumen Gentium) afferma "la chiamata universale alla SANTITA' ognuno secondo IL PROPRIO STATO.

    Quando il laico si arroga il diritto di "fare il prete" diventa clericale.

    RispondiElimina
  28. Io sono uscito dal cammino perché mi sono reso conto che si tende a vedere il cammino motivo di salvezza e non DIO, ma non giudico nessuno perché farei il fariseo. Ricordiamo : Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato » (Luca 18,10-14 saluti

    RispondiElimina
  29. Pasquale dice di avergli scritto una email, ma non dice di aver ricevuto risposta. E intanto la risposta di Padre Bellon è ancora sul sito.

    Ma come dice giustamente Ale, l'unica cosa che gli importa è tranquillizzare i NC, per i quali basta tanto poco per stare a posto con la coscienza.

    Per quanto riguarda un eventuale servizio delle Iene, servirebbe soltanto a farli sentire ancora più delle vittime. Allora verranno a dire: quelli sono anti-cattolici, siamo perseguitati, è la prova che il CN è santo!

    RispondiElimina
  30. @ Sandavi
    Infatti, Sandavi, a me non interessava sbugiardare nessuno,
    non avevo citato né Kiko né il Cammino:
    amicidomenicani
    A me interessava soltanto sapere se, nelle "pastorali" del post-post-post-post CV II fosse cambiato qualcosa in materia di Confessione :-). Nemmeno sapevo che padre Angelo avesse pubblicato (molto recentemente, il 19 marzo 2014) il contenuto della mia mail e (parte) della sua risposta, che sono di oltre sei mesi fa. Ha fatto benissimo, naturalmente, perché le sue precisazioni sono un insegnamento.
    Il nostro "catechista" NC anche ha fatto bene a diffondere il tutto, io non lo avrei mai fatto, così come in sei mesi non l'ho fatto: gli saranno grati quei neocatecumenali che vedono la partecipazione alla rete come fumo negli occhi e gli altri che gli hanno suggerito di chiudere la sua sottospecie di blog, che fa più danni al Cammino di quanti ne possiamo fare qui nell'Osservatorio.

    P.S. per i moderatori
    Purtroppo ho un po' di impegni in questi giorni: il caso meriterebbe un articolo. A questo punto, la risposta di padre Angelo è già pubblica.

    RispondiElimina
  31. @ aleCT
    Hai ragione. Fa parte del sistema. Giacché non posso difendermi lì perché il suo è un blog-saletta segretato agli esseri umani, gli rispondo da qui. Baccalà (mai soprannome fu più azzeccato) ha detto:
    «A noi,il quesito di Lino sembra il festival del sofisma e della mistificazione,ci dispiace che Padre Angelo si sia fatto abbindolare e sia caduto in questo tranello.La scorettezza di "'o strologo" è palese e le sue intenzioni sono chiare.Vuole coinvolgere il Padre Domenicano nella loro squallida polemica contro il Cammino».
    Merluzzo affumicato di un P.T.: dove sono citati il Cammino neocatecumenale e Kiko nella domanda e risposta PUBBLICATE da padre Angelo e non da me? Sei incapace di capire perfino che era una domanda sulla contrizione perfetta perché la catechesi di Kiko, essendo stata pronunciata in presenza di ecclesiastici, aveva messo in crisi anche me? Quale coinvolgimento in quale polemica? In sei mesi non avevo mai riportato la corrispondenza con padre Angelo! La polemica l'hai suscitata tu, ora, e il Cammino l'hai coinvolto tu, non io, perché io avevo semplicemente scritto "l'iniziatore laico di un noto movimento ecclesiastico".
    Ma vai a zappare, vai, non sottrarre due braccia alla terra!

    RispondiElimina
  32. Ricordo che quando ero nel Cam. Neoc. e parlai con qualche sacerdote del Cammino, loro stessi mi facevano capire che le decisioni le prendevano i catechisti. Lo stesso dicasi per alcuni seminaristi. Kiko stesso in alcune catechesi si adoperava per istruire i sacerdoti dando qualche consiglio.
    Quindi, alla fine nel Cammino il clericalismo laicale - condannato dal Papa ultimamente - è molto presente.

    ex neocatecumenale

    RispondiElimina
  33. Avete mai letto miei turpiloqui? Ora ne leggerete uno. Soltanto per far sbellicare dalle risate ancora Sandavi.

    L'intelligentissimo e coltissimo Elio (qual è il suo cognome? Dove possiamo leggere le sue geniali ideazioni?), dopo aver riferito al Baccalà che "la catechesi in questione riporta quelle parole", ha scritto:
    "...Non parlo del termine strologo, io in questi termini gli ho detto di peggio, parlo di scemo stupido e cretino. Detto questo, aspetto anche io la risposta di Padre Angelo, ma penso la questione non si ponga in questi termini.. La catechesi in questione riporta quelle parole, ma non nel fine che intende " o strologo", ma per accoglienza del momento, se ora in questo momento.....il poi se vuoi, é riferito alla suprema libertà della confessione, che rimane comunque un atto di libertà individuale".

    Qual è il turpiloquio?
    E' il seguente: "Elio, vai a cagare". E non ti mando a cagare per quello che hai scritto a me, ma perché hai detto: "Ripeto aspetto conn curiosità la risposta del Padre, ma se ha un poco di luce, capisce di cosa parliamo".

    Capite? Un sacerdote docente di teologia morale, "se ha un poco di luce", deve capire quello di cui parla un imbrattatele spagnolo e i suoi ignorantissimi accoliti.

    Ti mando a cagare, Elio, perché prima pretendi il perdono dei peccati ma poi, per andare a confessarti, invochi il libero arbitrio.

    Di cosa parlate, vi capite solo tra voi: infatti tutto è segretato. Perché è segretato? Perché a diffonderlo, c'è sempre uno "scemo stupido e cretino" come me che vi fa spernacchiare. Anche se non ce ne sarebbe bisogno: vi spernacchiate da soli, in fondo.

    Così, soltanto per ribadire che, secondo i neocatecumenali, se un sacerdote "ha un poco di luce", capisce di cosa parlano i neocatecumenali.

    C'è considerazione, qui, per un sacerdote, Rosamaria? Il nome del sacerdote lo conosci e gestisce un sito dei domenicani. Il neocat si chiama Elio (punto e basta).

    RispondiElimina
  34. Sul blog della "Vergogna..." è cominciata l'operazione specchi, con
    fraintendimenti e contestualizzazione della catechesi incriminata.

    PT dice di aver scritto a Padre Bellon; non ci credo neanche un pò,
    se il Domenicano rispondesse, sarebbe un sonoro boomerang!...
    ---

    RispondiElimina
  35. P.S.
    Pasquale Troise (o Troisi? Non so) ed Elio, (senza cognome) sono, naturalmente, soltanto archetipi, modelli esemplari del genere neocatecumenale: se così non fosse, nemmeno me ne curerei.

    RispondiElimina
  36. @ Ruben
    Sì, è vero, ma il Baccalà sta... friggendo :-)
    Si chiede a quale minuto Kiko abbia detto "le parole". La figuraccia storica, galattica, l'ha azzeccata - come si dice a Napoli - soprattutto con padre Angelo, che potrà verificare nel video.

    RispondiElimina
  37. Chi siete voi che vi azzannate come bestie nascondendovi dietro l'ombra del cristianesimo? Io ho abbandonato il cammino perché volevo crescere in spirito affrontando la vita "reale" fuori dalla "bambagia" del cammino. Certo che il cammino non é perfetto, ma voi mi state dando esempio di non essere da meno. Guardatevi fratelli, voi dovreste essete cristiani, ma di Cristo non parlate e non fate altro che insultarvi ed Insultare gli altri con una cattiveria che non è da DIO. State attenti, l'inganno diabolico si nasconde ovunque e non solo dietro il cammino. Dico questo per amore non per rimprovero fratelli miei, guardatevi dal giudicare perché sarete giudicati. Con amore peppe.

    RispondiElimina
  38. PT, questa mattina dichiara che "faccio l'infiltrato"(nel Cammino).

    E'assolutamente vero,e magari non sono il solo.
    Penso che sia opportuno, da ora in poi, che gli adepti, si guardino reciprocamente con sospetto; il tuo vicino,potrebbe essere "il nemico"!..

    RispondiElimina
  39. @ruben
    Se è per questo ora dice che gli avrebbe persino risposto, ma che lo avrebbe pregato di mantenere segreta la risposta....

    Peccato che subito dopo però dica: "Padre Bellon mi ha scritto che.." dove ovviamente quello che gli ha scritto è che Lino è una persona poco raccomandabile e che lo ha ingannato "perchè non gli aveva detto del suo ruolo nell'Osservatorio" !!

    SE non ci fosse da piangere sarebbe da ridere! E perchè mai doveva dirlo DATO CHE NELLA DOMANDA IL CAMMINO NON E' NEANCHE CITATO DI STRISCIO?

    Complimenti per la coda di paglia.
    Ora, senza considerare i suoi precedenti, si può credere a quello che scrive?

    Basta usare la semplice logica (dono di Dio Padre) perchè la risposta sia chiara.

    RispondiElimina
  40. @ciuppino

    Personalmente io non ho mai insultato nessuno. Anzi una volta ho commentato con un "ma si può essere così stupidi" all'ennesimo intervento NC in cui si diceva: "quello che si fa in parrocchia non conta niente, noi facciamo 100 volte meglio)

    Ovviamente al mio commento si è sentito offeso...per il mio commento...non per l'affermazione di cui sopra ovviamente.

    RispondiElimina
  41. Peppe,
    è proprio per amore di Dio che sbugiardiamo le cretinate che si dicono nel Cammino.
    Io sono il primo a sostenere che il Cammino potrebbe essere forse il migliore strumento di crescita spirituale mai ispirato, ma purtroppo questa crescita non si realizza pienamente a causa della superficialità di Kiko nei confronti dell'obbedienza alla Chiesa e della retta Dottrina.

    Noi non sopportiamo che la Verità, così come consegnata da Cristo alla Chiesa, venga alterata, approssimata, infangata, calpestata.
    Se si dice a diecimila giovani che la Confessione si può farla "domani, se vuoi", come un semplice "sigillo", ma che la contrizione è già condizione sufficiente perché lo Spirito Santo si faccia "Uno con te", cioè si realizzi l'intima unione di ogni cristiano con Dio, si sta pronunciando una vera e propria eresia, contraria alla Verità. In questo caso, come possiamo noi tacere? Si può tollerare che la Verità venga alterata, diventando una colossale bugia?
    Non si può, Peppe, sarebbe un peccato grave di omissione.
    Non sto dicendo che Kiko sia un mostro, ma che ha sbagliato, il suo è un errore e non il primo. E Peppe, anche se siamo tutti fallibili e peccatori, (quindi lungi da me il considerarmi meglio di Kiko o di chiunque) quanto più ci vengono affidate anime da guidare, tanto più bisogna essere prudenti, cauti, umili, obbedienti e sapienti. Di questo sicuramente ci verrà chiesto conto, quando il Padrone tornerà!
    Se vuoi parlare del pentimento, della riconciliazione, prendi il Catechismo, i Padri, il Magistero e studi, poi parli e riporti quello che la Chiesa dice, non quello che pare a te. Gli eretici si reinventano le verità e le reinterpretano a proprio uso. I cattolici NO. Per il semplice motivo che la Verità non ci appartiene, è un bene in comodato d'uso (mi si passi l'espressione), che dovremo restituire quando saremo chiamati all'altra vita.
    Confessarsi è necessario alla Riconciliazione, assolvere alla penitenza data dal confessore è necessario, altrimenti il Sacramento è incompleto.
    Punto.
    Non si abusa della Misericordia di Dio, del Suo perdono infinito. Pentirsi nel cuore è necessario ma non sufficiente, e, tra le altre cose, P. Angelo ha specificato pure che la contrizione per essere vera e perfetta deve essere mossa dal dispiacere per aver nuovamente crocifisso Dio, esponendo il Corpo di Cristo nuovamente all'infamia. Capisci quanto è grave l'approssimazione di Kiko?
    Se non si capisce apro una parentesi, per far capire da dove arriva questa superficialità.
    Kiko parla da qualche parte del Dogma della Redenzione. Dice, più volte, che questo dogma è stato "spiegato male" e ne da una diversa interpretazione. La parte sbagliata, secondo lui, comprende il fatto che si è sempre insegnato e detto ovunque che il peccato non solo offende Dio, ma corrisponde a flagellare nuovamente il Cristo, a esporlo di nuovo alle percosse e agli sputi. Questa è Verità: quando volontariamente ci abbandoniamo al peccato di nuovo crocifiggiamo Cristo. Capire questo aiuta moltissimo nel resistere alle tentazioni, ma per Kiko questo discorso semplicemente non vale nulla.
    Ora ti è più chiaro perché sembriamo "belve"? Non è rabbia cieca, ma rabbia che viene dal vedere la Verità falsificata!

    RispondiElimina
  42. Grazie sandavi la penso al 100% come te e ti ringrazio per avermi spiegato le ragioni. Ripeto anche io dopo 7 anni di cammino ho capito, purtroppo il cammino é una opera buona data in mano a chi la sta trasformando (un po come Lutero che voleva chiarire alcuni aspetti del cattolicesimo ed é finito con il ribellarsi a Madre Chiesa), peró alcune persone nel blog usano parole e termini pesanti e linguaggio un po ,concedimi il termine, scurrile. Io non voglio accusare nessuno, per amore metto in guardia i miei fratelli di non farsi "infervorare" piu del dovuto o si rischia di passare dalla parte sbagliata di campo, un po come la "santa" inquisizione. Detto questo approvo quello di cui parlate e lo condivido, ma forse il modo migliore per aiutare i fratelli ingannati é cercare di parlargli, spiegando loro con estremo amore chi é DIO e perché il cammino non va nella giusta direzione e se per caso non volessero ascoltarci: "Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. 15 In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città." Matteo 10
    Con tanto affetto vostro fratello peppe

    RispondiElimina
  43. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  44. "...purtroppo il cammino é una opera buona data in mano a chi la sta trasformando"
    Nessuno sta trasformando il Cammino, caro Ciuppino: questa è una tesi di comodo, forse una forma di de-responsabilizzazione di chi lo ha condiviso e poi ne è uscito, una versione oltremodo pericolosa perché miticizza il Cammino. Il Cammino è un movimento basato sul direttorio catechetico di Kiko Arguello. Il quale direttorio, sin dagli anni '70, plasma il Cammino così come è adesso, com'è sempre stato. La catechesi di Kiko a Rio si sposa perfettamente con la catechesi di Carmen e Kiko sulla penitenza negli Orientamenti. Kiko e Carmen fondarono il Cammino, Kiko e Carmen lo governano oggi: chi mai potrebbe trasformarlo?

    RispondiElimina
  45. Ecco cosa intendevo quando citavo " Io vi dico questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato"
    Ed aggiungo " Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. 28 Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità."
    Ora se qualcuno ha qualcosa da ridire puó parlare direttamente al Signore Gesù Cristo dato che sue sono queste parole. E mi sa che nessun linguaggio forbito possa non essere inteso da Lui. ... Aprite gli occhi... Con fraterno amore Peppe.

    RispondiElimina
  46. Ecco cosa intendevo, Ciuppino, quando dicevo che tu ancora parli il linguaggio neocatecumenale. Citazioni evangeliche a vanvera per confutare il prossimo fuggendo le argomentazioni, il Signore nominato fuori luogo e invano in ogni discussione, il costante riferimento al pubblicano (chi sarebbe?) e al fariseo (chi sarebbe, il fariseo?). Hai dimenticato il faraone, il giuda, il fico sterile e san Tommaso mondano.
    «Prima che un linguaggio, è un condizionamento» è il titolo del topic. Il sacerdote ha perfettamente ragione.

    RispondiElimina
  47. -A Lino
    Come vuoi, il Signore ci insegna ad essere crocifissi come hanno crocifisso Lui. Sono felice perchè il Signore ha detto: Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; e scusatemi se continuo a citare i versi delle Sacre scritture, ma per me sono SACRE, piuttosto ti invito a non lasciarle mai nel dimenticatoio perchè il cristianesimo si basa anche sulla Bibbia che è parola di DIO. Scotolo i miei sandali e vado avanti.
    Vi voglio bene comunque, con tanto affetto ciao peppe.

    RispondiElimina
  48. Anche io ti voglio bene, Peppe: perciò non capisco che senso abbia la citazione: "Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi...". Chi ti perseguita, Peppe? Chi ti crocifigge? Perché "scotoli i sandali"? Dove pensi di stare qui, nel luogo che non accoglie te apostolo CIUPPINO1 il quale porta il Vangelo a me miscredente, che lo rifiuto?

    Questi tuoi commenti sono impressionanti, Peppe, credimi. Ma sei certo di essere uscito dal Cammino?

    RispondiElimina
  49. Fra l'altro, Peppe/Ciuppino1, sappi che per molto meno, i Papi del passato recente fino a Pio XII avrebbero incenerito Kiko, Carmen e tutta la ghenga a forza di anatemi per una sola di quelle parole sfasate o poco chiare. A loro cosa avresti detto? "Santità Lei mi perseguita"?
    E la Verità caro Peppe non è cambiata, non muta e non si trasforma. Cambiano i metodi di trasmissione, ma la sostanza è sempre quella.
    La Confessione è nata in epoca antica, è tradizione cattolica e Magistero vincolante. Chi non si vuole adeguare che se ne vada, il mondo è grande e pieno di sette protestanti, che sarebbero felicissime di accogliere chiunque.
    L'Eucarestia viene ancora prima, è lo stesso Nostro Signore Gesù Cristo che l'ha istituita e oggi la adoriamo nella Santa Messa come comanda la Chiesa. Se Kiko non è d'accordo, si accomodi, la porta è quella, direbbe il mio datore di lavoro.
    Il resto, purtroppo, è fuffa. Possiamo citare le Scritture quanto vogliamo, ma la realtà è quella descritta. Per inciso, citare le Sacre Scritture per avallare le proprie ragioni è esattamente l'atteggiamento dei Protestanti. I Cattolici, Peppe, quando citano le Scritture guardano anche il Magistero e la Tradizione cosa dicono su quel passo della Bibbia, proprio per evitare di attribuire alle Scritture significati che non hanno e magari cadere in gravi errori.

    RispondiElimina
  50. La cosa che fa più male è sentire parlare così un ministro della Chiesa Cattolica. Lui mette in guardia i fedeli davanti all'opera dello Spirito Santo. Se oggi l'Accidia è un grave peccato dei sacerdoti, ancora più grave è opporsi alla grazia di Dio. Caro don, ti giudichi il Signore per il male che fai contro la Chiesa. Non credo che dire "fare le lodi" sia un peccato, piuttosto chiedi ai tuoi parrocchiani (se qualcuno ti ha "dato" una parrocchia!) se loro - non neocat quindi BRAVI, BRAVISSIMI sicuramente migliori - "RECITANO L'UFFICIO DIVINO OGNI MATTINA". Poi chiediti se è bene o no pregare ogni mattina come "la chiesa comanda" oppure attaccarsi a piccole questioni di linguaggio e di "potere" (che in fondo è quello che fa più male a tanti preti che si sentono feriti nel loro ruolo di pastori). Pasci le Sue pecore, non confonderle, caro Don.

    RispondiElimina
  51. La cosa che ti fa più male è sentire la verità che vorresti nascondere.

    L'opera dello Spirito Santo non è composta da strafalcioni liturgici, da corbellerie dottrinali, dall'arroganza dei cosiddetti "catechisti", dalla incessante ed asfissiante raccolta di soldi, dalle canzonette di Kiko che escludono qualsiasi musica sacra, dai costosi arredi kikiani che sostituiscono i calici, le paténe, i candelieri, ecc., usati in tutta la Chiesa, dall'isolamento e dal modo con cui emarginate chi esce (o viene espulso) dal Cammino...

    Per questo fa bene a mettere in guardia dal Cammino.

    Tu, poi, caro fratello anonimo pronto ad accusare di "accidia" i sacerdoti che non elogiano il Cammino, quando sarai di fronte al Signore cosa gli risponderai? «Avevamo lo Statuto! eravamo approvati! avevamo 5000 comunità! avevamo i seminari R.M.! avevamo le 100 piazze!»

    Il sacerdote in questione non ha detto che l'espressione «fare le lodi» sia un peccato: ad essere peccato è invece il tuo calunniarlo. Ma evidentemente, come tutti gli attivisti neocatecumenali, tu giudichi prima di leggere, prima di ascoltare, prima di verificare.

    Quanto all'Ufficio divino da recitare "ogni mattina", ti ricordo che l'Ufficio è richiesto solo ai consacrati. Il fatto che i laici lo recitino non cambia nulla, ed è anzi un'aggravante nel momento in cui celebrano male la liturgia e i sacramenti (come avviene nel Cammino, con gli strafalcioni inventati da Kiko e Carmen e falsamente spacciati per liturgia nonostante i divieti di più Pontefici).

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.