sabato 17 maggio 2014

Neokatechumenat - ks. Michał Poradowski

Ksiądz Profesor Michał Poradowski: «Neokatechumenat» [testo completo su Rodzina Katolicka]

[...] W międzyczasie zaczęły się duże zmiany wewnątrz owego ruchu, a to w miarę jak przybywali zwolennicy i opiekunowie, tak iż z ruchu charytatywnego stał się rodzajem sekty religijnej wewnątrz Kościoła, o czym różni jego opiekunowie, głównie biskupi, niewiele wiedzieli, jako iż przez kierowników tego ruchu wypracowane instrukcje religijne nie zostały aż do dzisiaj opublikowane i są znane tylko wtajemniczonym, gdyż dostępne wyłącznie kierownikom owego ruchu, będąc wydane jako maszynopis do użytku prywatnego, liczący 373 stronice. Jest to tzw. "katecheza", której analiza wykazuje, że nie ma ów ruch neokatechumenalny nic wspólnego z nauką oficjalną Kościoła. Co więcej, nauka owej "katechezy", z punktu widzenia nauki tradycyjnej Kościoła, jest zbiorem najrozmaitszych herezji, głównie protestanckich.

[...] Co więcej, z powyższej krótkiej analizy jest oczywiste, że Ruch Neokatechumenalny jest zbiorem najrozmaitszych herezji, głównie sekt protestanckich ale także i gnozy oraz kabały.



Don Michał Poradowski (1913-2003), sacerdote e teologo cattolico (e prolifico autore di testi contro il comunismo, la teologia della liberazione, gli effetti della rivoluzione francese, i guai del postconcilio, le radici protestanti dell'hitlerismo, ecc.), ha pubblicato nel 1994 a Wrocław in lingua polacca il libro «Neokatechumenat», ripubblicato postumo nel 2006 dalla casa editrice Nortom in Polonia (ISBN 83-89684-06-3). Il testo del libro è ora disponibile on-line su Rodzina Katolicka.

Il libro denuncia in venti punti le ambiguità e le eresie del Cammino Neocatecumenale, basandosi anche sugli Orientamenti di Kiko (il volume di 373 pagine già mostrato da padre Enrico Zoffoli nel 1991 nel suo Eresie del movimento neocatecumenale), e giunge alla conclusione che il neocatecumenalismo è «un'accozzaglia di ogni genere di eresie... basato anche sulla gnosi e sulla Kabbalah... ed è principalmente la sintesi degli insegnamenti di diverse sette protestanti», oltre che essere radicato nella segreta convinzione che il sacerdozio (e dunque l'intera gerarchia ecclesiastica) sarebbe semplicemente «superfluo».

86 commenti:

  1. Un'altro principio fondamentale per Kiko & Carmen è il seguente:"PRIMA PAGARE, POI PREGARE!".

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  2. Più che protestantesimo,il Cammino Neocatecumenale sembra voler far regredire il cristianesimo all'ebraismo. E comunque, a proposito di massoneria, quando sono andato in Israele nel 2009, ho visto un occhio onniveggente massonico in una vetrata di una piccola chiesetta fatta dai neocat.
    Emanuele ex-neocat.

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  3. http://kairosterzomillennio.blogspot.it/2014/05/il-papa-conferma-la-liturgia-del.html?spref=fb sciacquatevi gli occhi e ammirate

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  4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  5. Per carità smettete di presentare stupidaggini, anche se si presentano come professori e teologi, se dicono il contrario della Chiesa, sono fuori dal contesto, possono anche essere prelati o sacerdoti o inutili poeti ma il loro pensiero conta quanto quello di pappagone.
    Ma vi entra in testa che a dire il contrario di quello che dice la Chiesa di roma, non si ha più voce in capitolo.
    Malgrado vi ostiniate a estrapolare monosillabi da interi discorsi, cercando di fare dire ai Pontefici e alle commissioni quello che voi sognate, quello che di fatto resta è l'approvazione del cammino neocatecumenale, secondo le linee guida degli iniziatori.
    Quando dovrebbe esserci un DOCUMENTO pari che revoca o sanziona o commissaria il cammino, ne riparliamo.
    Fino a quel momento tutto quello che dite o pubblicate sono solo squallide fetecchie eretiche.... (ovviamente con il sommo rispetto per la "persona").

    Pietro

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  6. @ anonimo 11:45:00
    E tu sciacquati le orecchie, non mi va di risponderti, sei OT, suggerisco di fare altrettanto:
    Tre tirate di orecchie andate a vuoto:
    Il topic conferma il dato più eclatante e ricorrente: quando un sacerdote e teologo cattolico ha modo di studiare il Kiko-catechismo, può esprimere un solo giudizio, il Cammino è "un'accozzaglia di ogni genere di eresie".

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  7. Podorowchi non è monsignore.

    La lettera di Becciu era stata presentata su questo blog settimane fa.

    www.neocatecumenali.blogspot.it/2014/04/kiko-fa-il-furbo-col-papa.html

    Nessuno ha messo in dubbio l'esistenza e la validità dello statuto.

    Gli articoli 12 e 13 vanno letti nella loro integralità. Le vostre liturgie di stasera sono illegali.

    Kiko è un mentitore perché lo Statuto non parla di girotondi. Lo Statuto non parla di decime. Lo Statuto non parla di comunione seduti.

    Padre Podorowchi non ha detto il contrario della Chiesa.

    Pietro non tentare di fare il furbo. Spiegaci cosa ha detto.

    Le linee guida degli iniziatori non sono autorizzate ad andare fuori dalle linee guida della Chiesa. Invece ci vanno.

    Gli eretici siete voi. Anche se dotati di Statuto. Voi stasera celebrate la messa di Kiko vietata dallo Statuto. Leggete bene gli articoli 12 e 13. Leggeteli integralmente.

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  8. Ma com'è che i NC sono tanto legalisti con il proprio Statuto (interpretato a modo loro), e non con la Dottrina della Chiesa?

    Allora noi che non accettiamo più le stravaganze di Kiko siamo eretici, e loro che stravolgono la Liturgia sono perfettamente cattolici?

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    1. Chi vive di statuto sarà giudicato dallo statuto.

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  9. E va bene, Pietro et anonimo. Riepiloghiamo.
    Kiko scrive una lettera per chiedere chiarimenti.
    Mons. Becciu, tra l'altro, risponde: "Sua Santità è convinto che le parole sopra menzionate, che intendevano sottolineare la necessità di salvaguardare il bene prezioso della comunione ecclesiale, non si prestino a fraintendimenti, tanto più che esse valgono per qualsiasi forma di vita cristiana".
    "Le parole... non si prestino a fraintendimenti: il che equivale a dire "Ma quali chiarimenti? Nelle orecchie hai i tappi di cera?".

    Chiedete a Kiko, cari Pietro et anonimo, di scrivere un'altra lettera al Papa nella quale domandare chiarimenti sul periodo "tanto più che...". Magari Kiko non sa che cosa vale per "qualsiasi forma di vita cristiana", considerato che quella vostra forma è una sua invenzione.
    Avesse risposto in versi allegorici, mons. Becciu, avrei capito che non capite: quella lettera, però, è in prosa chiarissima.

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  10. La prima bozza di questa pagina si intitolava "anche la Polonia ha il suo Zoffoli": è giusto farlo sapere a tutti. Il Signore suscita sempre difensori della verità in ogni parte del mondo.

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  11. Ancora in cammino (sconfortato)

    Mettiamo insieme anonimo e Pietro NC:

    Anonimo:
    "http://kairosterzomillennio.blogspot.it/2014/05/il-papa-conferma-la-liturgia-del.html?spref=fb sciacquatevi gli occhi e ammirate

    Ma scherziamo, cosa c'è da ammirare? Un Kiko che sembra sempre più alieno dalla realtà tanto da spacciare una lettera (piuttosto formale e di cortesia tra l'altro) del *segretario del Papa* come una accettazione della Liturgia così come la facciamo "sine glossa"? Essere nel cammino e vederne le cose molto buone non autorizza ad essere sconcertati per questo, così come della non obbedienza docile alle indicazioni e raccomandazioni di BXVI e Francesco. Per es. la prassi di ricevere la comunione nel senso di prenderla in mano e poi sedersi è una (pseudo) furbata che solo i fratelli più fanatizzati ed acefali possono ritenere completamente normale. Allora perché io lo faccio? Chiamiamolo mimetismo (non avrebbe senso che in una celebrazione uno o due facciano a modo loro) e quieto vivere; si sopportano questi "dettagli" perché il resto è ancora valido. E va già bene che il Vino non si presta minimamente a fare la stessa cosa perché il calice è unico ... E purtroppo in questi ultimi anni le bizzarrie sono aumentate: 20.000 presbiteri per la Cina, sinfonie che strizzano l'occhio al popolo eletto, esorcismi verso il deserto, ecc. ecc. Per arrivare alla lettera al Papa esprimendo la sua grande sofferenza.

    Pietro:
    Per carità smettete di presentare stupidaggini, ...
    Quando dovrebbe esserci un DOCUMENTO pari che revoca o sanziona o commissaria il cammino, ne riparliamo.


    Fratello Pietruzzo, non lo dire troppo forte. Il nostro leader negli ultimi anni sta tirando sempre più la corda, forse nella convinzione che lo strappo non ci sarà. Ma se continua cos', e con questo Papa, ho l'impressione che prima o poi arriveranno gli stop, e faranno moooooolto più male di quanto sarebbe stato con un approccio meno indipendente. Per questo spero, e proprio per il bene del cammino, che una correzione venga imposta, senza se e senza ma.

    E senza paura di scismi o baggianate del genere. Io ho sott'occhio tutti i giorni la realtà delle comunità e di come la pensino su questo i fratelli. E vi garantisco che se Kiko si dovesse azzardare a tentare un allontanamento minimamente serio da Roma, rimarrebbe "quasi" solo (metto il quasi solo perché non posso escludere che in qualcuno Kiko sia realmente considerato l'illuminato da seguire "a prescindere").

    Proprio per questo spero in uno stop serio che faccia capire realmente a Kiko che l'obbedienza non è solo una cosa da esigere verso il basso.

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  12. Infatti...anche nei commenti alle precise argomentazioni del sacerdote polacco ho letto "Ciò che ha scritto il prete è solo liquame ed eresia. Il Papa ha approvato i neocatecumenali e ioro statuti. Inoltre Giovanni Paolo II non ha mai criticato il cammino".
    Tutto il mondo è paese!
    Nessun appunto su nessuna delle 20 contestazioni del teologo.

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  13. @Pietro
    "quello che di fatto resta è l'approvazione del cammino neocatecumenale"
    ---
    Eh no! Nelle "approvazioni" non esiste il "de facto",ci vuole un documento, chiamalo breve, bolla o decreto!
    Bene voi il decreto lo avete, quello che approva lo Statuto del Cammino; ma se poi voi, regolarmente e metodicamente per la gran parte, lo disattendete sotto gli occhi di tutti, il problema "in primis" è vostro, ed in seconda battuta si rende rilevabile anche a terzi,che possiamo essere "noi",piuttosto che "CruxSancta"per la Spagna e latino-america e via dicendo...
    Per concludere,la vostra disubbidienza al "Vostro Statuto
    approvato dalla Chiesa",in quanto "visibile"si riduce ad una semplicissima constatazione di carattere "fisico"; poi se volete negare l'evidenza e trasgredire l' ottavo comandamento,è una scelta di libero arbitrio,usato male,ma pur sempre di libero arbitrio!

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  14. Pietro (Non del Cammino)17 maggio 2014 alle ore 14:09

    Non ho studiato approfonditamente il Cammino, ma posso parlare attraverso la mia esperienza con alcuni suoi membri.
    L'idea che me ne feci all'inizio fu positiva, anche perché ho 2-3 amici del Cammino che stimo molto. Nonostante ciò ben presto ho cominciato a notare nell'atteggiamento di molti neocat. alcuni limiti.
    All'inizio ho pensato a limiti umani, di alcuni di essi, o comunque a difetti di poco conto o correggibili. E li ho sempre difesi.
    Ma, col passare del tempo, si sono accumulati così tanti fatti negativi che, sebbene non potessi negare le cose buone, mi hanno fatto pensare ad un vizio di fondo che gli statuti non possono riportare. Per questo ho cominciato una ricerca più approfondita e sono capitato qui.
    Tra questi fatti negativi ce ne sono stati di clamorosi, come quando, in un raduno mariano, uno del Cammino, piccolo di statura ma dalla voce potente, cominciò a gridare, tanto per cambiare citando il Papa, che c'era bisogno di un cammino di riscoperta del Battesimo adatto ai nostri giorni. Come il Cammino fosse l'unico.
    Ma questo fatto potrebbe solo rappresentare l'esternazione di uno scalmanato.
    Ciò che invece ha lasciato il "solco" sono state un'infinita serie di "lezioni" che quelli del Cammino si sentono in dovere di dare. Lezioni che all'inizio mi facevano sorridere, poi mi hanno insospettito:
    dalla critica perché indossavo una mimetica, alla fatwa per avere avuto una TV in camera "profanava" il talamo nuziale, al pistolotto di un amico, di oltre un'ora, per "costringermi" a comprare un motorino per la famiglia. Ecc. ecc. ecc.
    A un certo punto ho pensato che nel Cammino, come tra i farisei al tempo di Gesù, si dovessero seguire, oltre ai Comandamenti e alle leggi della Chiesa, e oltre agli statuti, anche tutta una serie di tradizioni solo umane. Che, se anche non fossero codificate e fossero variabili, manifestano comunque una mentalità estremamente legalista e schiavizzate. Una mentalità che, al pari di una burocrazia ossessiva, ha la funzione, più o meno voluta, di inquadramento e controllo.
    Il problema è che l'obbedienza alle "tradizioni" solo umane può essere di intralcio sia all'obbedienza degli statuti che a quella delle leggi della Chiesa e, perfino, dei comandamenti (il primo dei quali è la carità).

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    1. Tra le strane imposizioni del Cammino ricordo anche quella di non mandare i figli alle gite scolastiche per evitare promiscuità

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  15. @ Valentina ha detto: "Nessun appunto su nessuna delle 20 contestazioni del teologo"

    "La quarta affermazione eretica Catechesi del Movimento Neocatecumenale si riferisce alla Redenzione, cioè, essi sostengono che la redenzione non è stata compiuta dalla morte e dalla passione di Nostro Signore sulla Croce, ma dalla Resurrezione".

    Infatti: essi lo sostengono e lo dipingono. E nemmeno ieri sono intervenuti, qui e altrove, sul dipinto eretico che raffigura la la cena eucaristica/pasquale come una cena di Resurrezione.

    Ma si sa: i NC hanno lo Statuto, hanno le approvazioni; tanto basta a Piffero per arringare le bestie della novella "Fattoria degli animali". Peccato che né lo Statuto, né le approvazioni (farlocche) trattino le questioni affrontate anche dal teologo don Poradowski. Simili fatti si definiscono "approvazione a scatola chiusa".

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  16. Che vergogna vedere oggi ai funerali del Card. Cé, due diaconi del cammino che servivano il Patriarca nella liturgia delle esequie.
    Pur di farsi notare farebbero di tutto. Hanno ormai avvelenato tutta la curia veneziana
    Indignato.

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  17. Concordo con Ancora in Cammino: ci vorrebbe uno stop. O una camicia di forza. Però ho l'impressione che Kiko non sia "diventato" fanatico, forse noi non l'avevamo capito bene, magari anche perché mediato e annacquato dalla catena di trasmissione catechistica.

    A Lino: anch'io mi aspettavo che qualcuno intervenisse sulla "Cena pascual". Non dovrebbero averla continuamente sotto gli occhi le comunità a fine cammino?

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  18. La verità è che la maggior parte dei NC non hanno mai visto quella icona. E' un arcano, che probabilmente viene rivelato solo ai più degni, oltre una certa tappa :D

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  19. In riferimento a Michał Poradowski, autore del libro di cui al tread,
    consiglio di dare un occhiata alla sua biografia su wikipedia:

    http://pl.wikipedia.org/wiki/Micha%C5%82_Poradowski

    la traduzione di google,va benissimo.

    Non mi sembra affatto un Sacerdote e uno studioso da quattro soldi,come stanno tentando e tenteranno di far passare come tale, i fratelli del Cammino!

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  20. Mi ripeto per l'ultima volta: gli statuti ci sono e sono "vincolanti". Gli statuti, rendono "liquame" tutte le invenzioni liturgiche del cammino e tutti gli usi "invalsi" nel cammino. Tra cui le "decime", che non sono previste.

    Gli statuti praticamente confermano quello che padre Podorowchi e padre Zoffoli e tanti altri hanno scritto contro il cammino.

    Gli statuti regolano e normano il cammino nel mondo, ma non hanno il potere di cambiare le leggi della Chiesa. Non possono cambiare la dottrina della Chiesa. Se le linee tracciate dagli iniziatori deviano dagli statuti - per esempio esigendo le decime - allora il cammino sbaglia. Se la liturgia neocatecumenale devia da quella della Chiesa - per esempio con la comunione mangiata stando seduti - allora il cammino è sbagliato. Se gli insegnamenti neocatecumenali deviano da quelli della Chiesa - per esempio Kiko che fa sembrare facoltativa la confessione - allora il cammino è sbagliato e voi fratelli del cammino siete in grande errore.

    Voi fratelli del cammino se siete a conoscenza di abusi o deviazioni, a norma degli statuti, siete in 《obbligo !》 di denunciare i fatti alle commissioni competenti. Altrimenti siete complici di quegli errori.

    In caso contrario siete davvero dei "gessi", induriti in una teoria che non potrete mai provare, ma sopratutto FUORI DALLA CHIESA, perché fate il contrario di quello che la Chiesa vi ha comandato.

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  21. Correggo: "Poradowski". Scusate la troppa fretta.

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  22. @ Valentina
    Ma no, Valentina, hanno altro a cui pensare. Pettegolare, schernire, scritinare, inquisire. Sui tuoi "alias", per esempio - hanno imparato il vocabolo. E su di me, che non potrei sperare di vendere qualche mio "stupido libro sotto altro nome". Immagino che li abbiano letti.

    Sono talmente stupidi che ieri mi sono trattenuto dal confutare e ridicolizzare ulteriormente quel dipinto eretico "Cena pasqual" di Kiko, che imita (stravolgendola ereticamente) la Cena giovannea.

    Lo riferisco a te, a voi: tutti sanno che "Giovanni bada con premura a non presentare l’ultima cena come cena pasquale. Al contrario: le autorità giudaiche che portano Gesù davanti al tribunale di Pilato evitano di entrare nel pretorio «per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua» (18,28). Pasqua comincia quindi solo alla sera; durante il processo si ha la cena pasquale ancora davanti; processo e crocifissione avvengono nel giorno prima della Pasqua, nella «Parascève», non nella festa stessa." (Benedetto XVI).

    Se uno si riferisce alla Cena di Giovanni, quindi, non può chiamare il dipinto "Cena pascual". E nemmeno può poi dire che quella celebrata da Gesù fu una Pasqua ebraica, non può portare avanti "una catechesi basata sulla Pasqua ebrea, con il pane azzimo a significare la schiavitù e l’uscita dall’Egitto e la coppa del vino a significare la Terra promessa".

    Spero che non si mettano a tentare di capire il presente commento: non vorrei osservare, dal mio balcone, un fumo in lontananza a Scampia fuoriuscire da un cervelletto fumante (quello di Pasquale - sic! - Troisi, auguri Pascà).

    E' più salutare per loro che si mettano a ragionare sulla "carta risparmiata" dei miei libri e sui tuoi "alias", non ti pare, Valentina?

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  23. Ad Anonimo Ancora in cammino (sconfortato), vorrei solo dire che anche io sono passato per quella fase in cui mi rendevo conto che c'era qualcosa di sbagliato, in particolare sulla modalità di Comunicarsi nell'Eucaristia, epperò non riuscivo ad oppormi. Le mie timide obiezioni cadevano nel nulla, e sembravo l'unico a rendermene conto. Ero ancora molto condizionato, per cui mi convincevo che ero io a sbagliare. Quando poi Kiko cominciò a sbandierare l'approvazione definitiva della liturgia NC, mi dissi che ero proprio uno sciocco a dubitare. Tuttavia accadde che vennero approvati i "riti para-liturgici dell'itinerario NC", quindi non la Liturgia Eucaristica, e in seguito venne fuori il tentato (e all'ultimo sventato) raggiro ai danno di Benedetto XVI. Finalmente iniziai a riconnettere il cervello e ad usare la Ragione, e non solo la (falsa) fede nei catechisti.

    Allora, tornando al punto, per non disubbidire alla Chiesa provai ad evitare di prendere la Comunione in comunità e a inginocchiarmi, durante la Consacrazione. Ma non durò molto, mi sentivo proprio fuori posto. E' qui il punto. Ubbidire alla Chiesa, ovvero seguire fedelmente e con amore le norme liturgiche (come auspicato da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, e non solo per i NC), stride con tutta la prassi NC, ti fa sentire fuori posto. Sono inconciliabili. Prima o poi ti senti dentro un contrasto tra le due cose.

    E ti sorge anche una domanda. Perché la prassi NC è così rigida e immodificabile, mentre le Norme Liturgiche del Rito Romano possono essere stravolte e interpretate a proprio comodo?
    E' normale sentirsi fuori posto in un movimento sedicente cattolico per dover aderire alle norme valide per tutti i cattolici?

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  24. Che c'è vi dispiace che la gente non perda tempo a rispondervi sul blog, a proposito di dipinti? Avete paura che gli interventi diminuiscano e voi dobbiate chiudere? Ma sapete che gliene frega alla gente che stava all'inferno e attraverso questo cammino ha incontrato Cristo RISORTO, di entrare nelle vostre polemiche?

    SI CRISTO E' RISORTO e se non fosse risorto no ci sarebbe nessuna redenzione perché è risorto per la nostra giustificazione.

    Ha dimenticavo... in effetti nel cammino non serve il sacerdozio... affermazione così stupida che è smentita dal fatto che domenica scorsa mentre voi perdevate il tempo qui, il Papa ordinava in San Pietro alcuni sacerdoti, scusate presbiteri, de seminario Redemptoris Mater.

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  25. Carlo fai finta di non capire che la teologia di kiko contiene grossi errori. I dipinti di Kiko li esprimono bene perciò tu non vuoi parlarne. Cosa significa che la gente stava all'inferno? Kiko fa risorgere i morti dannati? Ma come parli?

    Cosa significa che voi incontrate Cristo Risorto? Nel resto della Chiesa si incontra solo Cristo morto?

    Cosa significa che il Papa ordina dei sacerdoti che vengono dai R.M.? significa che il Papa amministra il sacramento del'ordine oppure significa che il Papa comanda di fare abusi nella liturgia?

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  26. "Tra le strane imposizioni del Cammino ricordo anche quella di non mandare i figli alle gite scolastiche per evitare promiscuità"

    Quella storia di non mandare i figli in gita fu detta anche a me quando mandai mio figlio in vacanza con la classe delle medie: il responsabile della prima comunità arrivò a stracciarsi le vesti davanti a tutto l'oratorio (eravamo lì per una riunione).
    Io, davanti a tutto l'oratorio, mi permisi allora di fargli presente che forse lui era l'ultimo a poter parlare di promiscuità, visto che uno dei suoi figli conviveva con una compagna già con prole dalla precedente unione.
    Ricordo che cambiò tutti i colori in volto, dal bianco all'indaco, per poi dire che era una prova che Dio aveva mandato alla sua famiglia per convertirli. Dovetterlo quasi tenerlo fermo quando gli risposi che, nonostante la prova, evidentemente non si erano ancora convertiti!

    :)

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  27. SI CRISTO E' RISORTO e se non fosse risorto no ci sarebbe nessuna redenzione perché è risorto per la nostra giustificazione.


    E' vero che il Mistero di Redenzione si chiude con la Risurrezione (Gesù è Dio, può Dio morire senza risorgere?), ma non si limita a questa, bensì a tutta l'Opera di Gesù: i suoi insegnamenti, i suoi miracoli, le sue manifestazioni, e in particolare culmina nella Morte in Croce. Lo dice il Catechismo, mica io:

    517 Tutta la vita di Cristo è Mistero di Redenzione. La Redenzione è frutto innanzi tutto del sangue della croce, [Cf Ef 1,7; Col 1,13-14; 1Pt 1,18-19 ] ma questo Mistero opera nell'intera vita di Cristo: già nella sua Incarnazione, per la quale, facendosi povero, ci ha arricchiti con la sua povertà; [Cf 2Cor 8,9 ] nella sua vita nascosta che, con la sua sottomissione, [Cf Lc 2,51 ] ripara la nostra insubordinazione; nella sua parola che purifica i suoi ascoltatori; [Cf Gv 15,3 ] nelle guarigioni e negli esorcismi che opera, mediante i quali “ha preso le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie” ( Mt 8,17 ); [Cf Is 53,4 ] nella sua Risurrezione, con la quale ci giustifica [Cf Rm 4,25 ].

    [...]

    613 La morte di Cristo è contemporaneamente il sacrificio pasquale che compie la redenzione definitiva degli uomini [Cf 1Cor 5,7; Gv 8,34-36 ] per mezzo dell'“Agnello che toglie il peccato del mondo” ( Gv 1,29 ) [Cf 1Pt 1,19 ] e il sacrificio della Nuova Alleanza [Cf 1Cor 11,25 ] che di nuovo mette l'uomo in comunione con Dio [Cf Es 24,8 ] riconciliandolo con lui mediante il sangue “versato per molti in remissione dei peccati” ( Mt 26,28 ) [Cf Lv 16,15-16 ].

    614 Questo sacrificio di Cristo è unico: compie e supera tutti i sacrifici [Cf Eb 10,10 ]. Esso è innanzitutto un dono dello stesso Dio Padre che consegna il Figlio suo per riconciliare noi con lui [Cf 1Gv 4,10 ]. Nel medesimo tempo è offerta del Figlio di Dio fatto uomo che, liberamente e per amore, [Cf Gv 15,13 ] offre la propria vita [Cf Gv 10,17-18 ] al Padre suo nello Spirito Santo [Cf Eb 9,14 ] per riparare la nostra disobbedienza.

    In sintesi

    619 “Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture” ( 1Cor 15,3 ).

    620 La nostra salvezza proviene dall'iniziativa d'amore di Dio per noi poiché “è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati” ( 1Gv 4,10 ). “E' stato Dio infatti a riconciliare a sé il mondo in Cristo” ( 2Cor 5,19 ).

    621 Gesù si è liberamente offerto per la nostra salvezza. Questo dono egli lo significa e lo realizza in precedenza durante l'ultima Cena: “Questo è il mio Corpo che è dato per voi” ( Lc 22,19 ).

    622 In questo consiste la redenzione di Cristo: egli “è venuto per. . . dare la sua vita in riscatto per molti” ( Mt 20,28 ), cioè ad amare “i suoi sino alla fine” ( Gv 13,1 ) perché essi siano “liberati dalla” loro “vuota condotta ereditata dai” loro “padri” ( 1Pt 1,18 ).

    623 Mediante la sua obbedienza di amore al Padre “fino alla morte di croce” ( Fil 2,8 ), Gesù compie la missione espiatrice [Cf Is 53,10 ] del Servo sofferente che giustifica molti addossandosi la loro iniquità [Cf Is 53,11; 623 Rm 5,19 ].

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  28. “Missio ad Gentes”.
    Andare per il mondo, in nazioni secolarizzate in modo quasi irreversibile, per riportarvi il Vangelo, la Chiesa...
    Decisione sofferta, impegno nobile, impresa difficile e non esente da rischi e pericoli di varia natura..
    ““…ma non c’è nulla per cui aver timore… Non siamo noi a scegliere l’evangelizzazione, bensì è lo Spirito che lo richiede e guida ogni nostro passo. Il Signore Dio Nostro a tutto pensa!””
    Queste parole, ascoltate nell’approssimarsi della partenza per la “Missio ad Gentes”, avevano in me provocato sincera ammirazione nei confronti del catechista del Cammino che con tanta gioia me le riferiva, e non nascondo che tuttora provo affetto e gli sono vicino così come ad altri fratelli che si apprestano oppure hanno già intrapreso questa non facile missione.
    Questa è volontà di Dio, l’aspirazione suprema del cristiano ma…
    ad un certo punto il mio stato d’animo è cambiato e tanti dubbi ed interrogativi mi hanno assalito. Ciò è avvenuto quando sono venuto a conoscenza che la missione era destinata a tutta la famiglia, compresi i figli, di qualunque età, e soprattutto che la missione stessa comportasse nella quasi totalità dei casi lo stabilirsi definitivamente nella nazione assegnata dai responsabili NC…
    Mi chiedo.. e vi chiedo: è giusto?
    Se da un lato è giusto, nobile e degno di ammirazione portare il Vangelo nei luoghi ove più è necessario, è altrettanto giusto che tanti bambini (anche neonati) debbano essere inconsapevolmente partecipi della scelta dei propri genitori?
    Che diritto abbiamo noi di imporre ai nostri figli l’allontanamento definitivo da casa, dai propri affetti, dalle proprie sicurezze, costringendoli a vivere in realtà a volte ostili, che non potranno in alcun modo comprendere?
    I bambini non sono capaci di intendere e di volere! Questa non può essere una loro libera scelta!
    Esistono altre missioni in giro per il mondo promosse e sostenute dalla Chiesa e non presentano caratteristiche così “fondamentaliste” e “definitive” come quelle avviate dagli NC… Esistono tanti luoghi, tante situazioni, tanti eventi attraverso i quali si può evangelizzare…
    Sto ragionando male? Sto sbagliando?
    “””Tu, abituato a vivere delle tue “certezze”, non puoi capire la grandezza di queste missioni, dell’evangelizzazione….””””
    Questo è ciò che mi è stato detto da altro appartenente al cammino nc.
    In questo caso le mie “certezze” vengono sostanzialmente ritenute “limitanti” per la mia fede.
    Il lavoro, una casa, una famiglia, gli affetti e le amicizie sono in questo ambito chiamati “certezze” oppure “idoli” (tanto per usare un termine caro al Cammino NC… )
    Forse che queste “certezze” non sono anch’esse doni elargiti dal Signore nella sua infinita misericordia?
    O forse hanno ragione i neocat. e le mie considerazioni scaturiscono da errati pregiudizi ovvero dalla mia piccola fede?
    Pace e Bene.

    RispondiElimina
  29. “Missio ad Gentes”.
    Andare per il mondo, in nazioni secolarizzate in modo quasi irreversibile, per riportarvi il Vangelo, la Chiesa...
    Decisione sofferta, impegno nobile, impresa difficile e non esente da rischi e pericoli di varia natura..
    ““…ma non c’è nulla per cui aver timore… Non siamo noi a scegliere l’evangelizzazione, bensì è lo Spirito che lo richiede e guida ogni nostro passo. Il Signore Dio Nostro a tutto pensa!””
    Queste parole, ascoltate nell’approssimarsi della partenza per la “Missio ad Gentes”, avevano in me provocato sincera ammirazione nei confronti del catechista del Cammino che con tanta gioia me le riferiva, e non nascondo che tuttora provo affetto e gli sono vicino così come ad altri fratelli che si apprestano oppure hanno già intrapreso questa non facile missione.
    Questa è volontà di Dio, l’aspirazione suprema del cristiano ma…
    ad un certo punto il mio stato d’animo è cambiato e tanti dubbi ed interrogativi mi hanno assalito. Ciò è avvenuto quando sono venuto a conoscenza che la missione era destinata a tutta la famiglia, compresi i figli, di qualunque età, e soprattutto che la missione stessa comportasse nella quasi totalità dei casi lo stabilirsi definitivamente nella nazione assegnata dai responsabili NC…
    Mi chiedo.. e vi chiedo: è giusto?
    Se da un lato è giusto, nobile e degno di ammirazione portare il Vangelo nei luoghi ove più è necessario, è altrettanto giusto che tanti bambini (anche neonati) debbano essere inconsapevolmente partecipi della scelta dei propri genitori?
    Che diritto abbiamo noi di imporre ai nostri figli l’allontanamento definitivo da casa, dai propri affetti, dalle proprie sicurezze, costringendoli a vivere in realtà a volte ostili, che non potranno in alcun modo comprendere?
    I bambini non sono capaci di intendere e di volere! Questa non può essere una loro libera scelta!
    Esistono altre missioni in giro per il mondo promosse e sostenute dalla Chiesa e non presentano caratteristiche così “fondamentaliste” e “definitive” come quelle avviate dagli NC… Esistono tanti luoghi, tante situazioni, tanti eventi attraverso i quali si può evangelizzare…
    Sto ragionando male? Sto sbagliando?
    “””Tu, abituato a vivere delle tue “certezze”, non puoi capire la grandezza di queste missioni, dell’evangelizzazione….””””
    Questo è ciò che mi è stato detto da altro appartenente al cammino nc.
    In questo caso le mie “certezze” vengono sostanzialmente ritenute “limitanti” per la mia fede.
    Il lavoro, una casa, una famiglia, gli affetti e le amicizie sono in questo ambito chiamati “certezze” oppure “idoli” (tanto per usare un termine caro al Cammino NC… )
    Forse che queste “certezze” non sono anch’esse doni elargiti dal Signore nella sua infinita misericordia?
    O forse hanno ragione i neocat. e le mie considerazioni scaturiscono da errati pregiudizi ovvero dalla mia piccola fede?
    Pace e Bene.

    RispondiElimina
  30. Quando io scrivo "baccalà" intendo l'intera specie, anche quando mi riferisco a un singolo individuo.
    Il topic riguarda un articolo su 20 eresie del Cammino esposte dal teologo Sac. Poradowski e cosa viene a insegnarci qui il neocatecumenale Carlo?
    "SI CRISTO E' RISORTO e se non fosse risorto no ci sarebbe nessuna redenzione perché è risorto per la nostra giustificazione".
    Viene a confermare giusto la quarta eresia!
    "La quarta affermazione eretica catechetica del Movimento Neocatecumenale si riferisce alla Redenzione, cioè, essi sostengono che la redenzione non è stata compiuta dalla morte e la passione di Nostro Signore sulla Croce, ma dalla Resurrezione. Ora tutte le "Confessioni di Fede" ufficiali della Chiesa cattolica, da più di duemila anni, cioè, (chiamati "Credo") affermano che la redenzione è attraverso la sofferenza e la morte sulla Croce di Cristo Signore, la Formula è comunemente usato più: "Qui es passaggio pro saluto Nostra "(che ha sofferto per la nostra salvezza). Denzinger, oc, p 37, par. 137. Tuttavia, in nessun "Credo" è assegnata una resurrezione di riscatto. Ogni cattolico sa che la resurrezione è la prova della divinità di Cristo Signore, perché è una vittoria su della morte".

    Kiko, impedisci a questi di commentare in rete, togli loro la linea ADSL, liberali dall'idolo di Internet: questi riferiscono alla gente quello che "la gente non capirebbe"! Tu fai tanto per dipingere i tuoi Quadri di Loggia criptici e questi vanno in giro a spiattellare il tutto!

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  31. P.S.
    Quando vidi il dipinto "cena pascual", dopo aver letto le Kiko-catechesi sull'Eucarestia, mi dissi: ecco, questa è la madre di tutte le eresie, quella che genera i Tabernacoli e "le casette" dei confessionali inutili, le mancate genuflessioni, la finta gioia, i balletti della resurrezione neocatecumenale.
    Dite a Kiko che abbia il coraggio di riferirla in un'udienza pubblica con il Papa questa "cosa", invece di raccontarla nelle salette e nei quadri.
    E poi parlano di evangelizzazione, di "missio ad gentes"! Figuriamoci che Kerygma annunciano!

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  32. x Carlo C.
    Intanto l'interiezione "ah" della frase "ah dimenticavo!" si scrive "ah" non "ha" come hai scritto tu, tanto per sottolineare ancora una volta l'analfabetismo e l'ignoranza di voi Neocat. ma forse tu non sai neanche che significa "interiezione". Comunque, nella mia prima convivenza NC (ottobre 2007) era stato detto che ai tempi dei primi cristiani non c'era il sacerdozio, quindi non è necessario, per cui lo scopo vostro è dichiarato: eliminare il sacerdozio. Inoltre un prete del rinnovamento nell'anno 2011 ci aveva rimproverato che confessavamo i peccati più ai catechisti che ai preti.
    Emanuele ex-neocat.
    P.S. smettetela di dire tutte quelle parolacce per sembrare più virili che tanto siete solo patetici e volgari. Nel CNC non si fa altro che imprecare.

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  33. cammino=rigidità.

    regole

    1) non contraddire i catechisti
    2) kiko fa e dice sempre bene
    3) tutto ciò che opera nel cammino è sempre bene, ma se si esce dal cammino è inganno del demonio
    4) stare in comunità significa stare nella comunità neocatecumenale (come se fosse una setta)
    5) sostenere le spese del cammino sono prioritarie rispetto alle altre (comprare un dipinto di kiko è più importamte di aiutare i poveri o la parrocchia)
    6) i dubbi bisogna chiarirli con un catechista il quale riuscirà a convincere sulla liturgia e su tutto, persino sostenendo che i canti di kiko son migliori di quelli gregoriani


    RispondiElimina
  34. Infatti Carlo dice:

    Ha dimenticavo... in effetti nel cammino non serve il sacerdozio... affermazione così stupida che è smentita dal fatto che domenica scorsa mentre voi perdevate il tempo qui, il Papa ordinava in San Pietro alcuni sacerdoti, scusate presbiteri, de seminario Redemptoris Mater.

    Nessuno ha mai negato che nel cammino non serva il sacerdozio. Serve eccome! Chi celebrerebbe le liturgie NC? Quale sacerdote accetterebbe di essere sottomesso ai catechisti? Chi farebbe da specchietto per le allodole di cattolicità nel divulgare al mondo il verbo kikiano (accanto ai catechisti)? Di cosa si vanterebbe Kiko, se non dei seminari in giro per il mondo e dei 20000 sacerdoti per la cina?

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  35. A @un francescano:
    Sì è vero. Se leggi quanto ha scritto @la verità vi farà liberi, vedrai che c'è il preciso intento di subentrare ai genitori nell'educazione dei figli (anzi, si comincia dal concepimento, rifiutando come anti cristiano il concetto di paternità e maternità responsabile).
    I figli, una volta generati, sono la dimostrazione vivente della tua fede, che nessuno può mettere più in dubbio ("Per arrivare a questa statura di fede c'è bisogno di un'iniziazione cristiana seria.Se questo prete dice che ha fede, bene, dimostracelo . Sei cristiano ? Hai dentro la vita eterna? Dimostralo, con i fatti, noi non crediamo alle tue parole" - Kiko).
    Poi però devono entrare in comunità ancora adolescenti e subire una catechesi per adulti, assolutamente inadeguata ai loro bisogni e personalitá. Infine, sono indotti a fare delle scelte matrimoniali all'interno della comunità o ad andare in seminario RM.
    Nulla di strano che molti di coloro che se ne vanno, lo fanno perché non vogliono che i propri figli subiscano un tale trattamento.
    Ritengo, di fronte a ciò, che obbligarli a seguire i genitori nelle Missio ad Gentes possa essere considerato quasi il male minore.

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  36. @un francescano ha detto...
    “Missio ad Gentes”.
    Andare per il mondo, in nazioni secolarizzate in modo quasi irreversibile, per riportarvi il Vangelo, la Chiesa...
    Decisione sofferta, impegno nobile, impresa difficile e non esente da rischi e pericoli di varia natura.
    ---
    Ah sii!?
    Per fortuna che le "nazioni secolarizzate" pur essendo comode e dotate di tutti i comfort "non" sono esenti da rischi!(?).
    Perché il "turismo missionario" con auto di lusso e baby sitter al seguito, non lo andate a fare in Sudan od in Arabia Saudita, dove per un Segno di Croce in pubblico,
    puoi finire "appeso"?!
    E non mi venite a parlare di Cina,
    tanto ormai lo sanno tutti che si tratta solo di Hong Kong,Taiwan e Macao!

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  37. http://kairosterzomillennio.blogspot.it/2014/05/il-papa-conferma-la-liturgia-del.html?spref=fb%20sciacquatevi%20gli%20occhi%20e%20ammirate

    Interessante intervista al sommo kiko dove parla, tra le altre cose, di una alzata vocazionale in polonia prevista per oggi e della lettera del tre aprile...è talmente finto che mistifica anche se stesso. Leggete.

    Ted

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  38. Anonimo ha detto...P.S. smettetela di dire tutte quelle parolacce per sembrare più virili che tanto siete solo patetici e volgari. Nel CNC non si fa altro che imprecare.

    Verissimo, è quasi un'esigenza.

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  39. Caro Ruben, fornisci il tuo nome e indirizzo che vengo con guato a romperti il naso per le stronzate che spari

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  40. Nella mia comunità c'era un ragazzo malato di AIDS e quando facevamo la comunione naturalmente seduti il sacerdote passava con la coppa del vino e tutti bevevamo uno dopo l'altro in questa coppa.Naturalmente la gente cominciò a protestare allora i catechisti dissero a questo ragazzo di mettersi in fondo e di bere per ultimo.Non so quanto sia liturgico e igienico bere tutti nello stesso calice. Per quanto riguarda Podorowchi mi pare dica cose giuste.

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  41. Scusate Poradowski,ha sbagliato a scrivere il compiuter

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  42. Ecco la carità pelosa del Cammino: dichiarano solennemente che tra "alcuni anni" (quanti? perché bisogna aspettare?), quando la Domus dell'idolo Kiko sarà troppo costosa da mantenere, la sbologneranno ai Francescani della Terra Santa (dunque finalmente ammettono che quella Domus è del Cammino, non della "diocesi").

    Passiamo poi alla carità minacciosa del Cammino: le minacce anonime a Ruben del commento delle 8;37.

    Come dice il Vangelo: verrà un giorno in cui i neocatecumenali crederanno di rendere gloria a Dio minacciandovi, calunniandovi e odiandovi. Ma questi sono proprio i frutti della liturgia neocatecumenale di ieri sera, dove hanno disubbidito ancora una volta al Papa facendo la "comunione seduti" e celebrando il loro idolo Kiko.

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    Risposte
    1. Per trypudio
      Sei il solito sbruffone che risponde se pubblicare.
      La dimissiona come tutte le strutture costruite dalle Comunita, non sono proprietà del Camminoo Neocatecumenale, ma restano in uso al cammino dopo la costruzione per un certo numero di anni in quanto soño proprietà della dioçesi di apppartenenza, nel caso della Dimissiona va ai francescani perché custodi di Terra Santa.
      sii serio pubblica e non distorcere, il mio intervento era una risposta al francescano che tu non hai pubblicato, penso che sia l'unico francescano al mondo che si scandalizza per chi lascia tutto e va in missione, la vita di quelle famiglie non e' cosi agiata come volete far credere.

      Elimina
    2. ..sicuramente non sono stato sufficientemente bravo nell'esprimere il mio pensiero. .. non mi scandalizza affatto la missione e come detto ne sono anche sinceramente ammirato. Le mie perplessità nascono quando un bambino di dodici anni si ribella
      per una scelta non sua e che non condivide... non ritengo giusto imporre una
      scelta e per giunta definitiva! È una scelta mia non di mio figlio!!!!

      Elimina
    3. Forse non sai che non e' cosi semplice andare in missione. Prime di tutto i figli devono essere piccoli, se sino grandicelli la famiglia non va in missione, ma ci andra' la coppia quando i figli saranno grandi e sistemati, cioè capaci di autosostenersi. Ricordati che i genitori decidono quando i figli sono piccoli e non il contrario, per piccoli intendo età prescolare, non e' POSSIBILE che una famiglia vada in missione con un figlio di dodici anni, di sicuro e' partita molti tempo fa quando era piu' piccolo. Quella che hai riportato e' una notizia sicuramente vera, ma come tante viziata da pregiudizi, ricorda che per i genitori c'è sempre uno stato di Grazia che da il Signore che di sicuro non puoi giudicare. Come @francescano lasci un po a desiderare!

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    4. ...è una situazione che vivo da vicino.... due figli di 12 e 10 anni e partono a giugno ... come vedi non è proprio come tu dici... quello di 12 anni non vuole partire quello di 10 non ne parla... comunque ti chiedo perdono se lascio a desiderare come francescano e spero, per migliorare, di essere investito come tutti voi NC della Grazia del Signore. Pace e bene

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  43. Mi colpisce molto quello che questo fratello francescano ha detto a proposito delle famiglie in missione .Nella nostra comunità i figli delle famiglie in missione in cina erano scontentissimi e le persone della comunità cominciarono a mormorare su questo e a vedere che c'era qualcosa di sbagliato ma ci fu detto che noi eravamo giovani nel cammino e non capivamo i disegni di Dio. E ci chiusero la bocca.Io insegno e ho avuto nella mia sezione bambini di famiglie NC purtroppo abbiamo constatato che avevano tutti dei problemi i genitori invece vivevano questi problemi con molta serenità.Oltre non posso andare per segretezza professionale

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  44. Pietro (Non del Cammino)18 maggio 2014 alle ore 11:36

    Un conto è quando i genitori che si trasferiscono hanno i figli molto piccoli, altra cosa è quando i figli sono grandi. Credo che per fare cose come trasferirsi in Cina occorra, anche pensare il bene dei figli. E alle loro esigenze. Il fatto che l'autorità è dei genitori, non annulla il comandamento di Dio che chi ha autorità è un servo. Il servo di chi deve dirigere.

    RispondiElimina
  45. Pietro (Non del Cammino)18 maggio 2014 alle ore 12:02

    Domande che vorrei fare a quelli del Cammino che scrivono in questo blog:
    1) perché non capite che, anche con gli statuti approvati, se disubbidite, non seguite la Chiesa? E saranno proprio gli statuti a evidenziare la non comunione con essa?
    Certamente delle disubbidienze singole non intaccano l'autenticità del Cammino, ma se le disubbidienze sono generalizzate, vuol dire che qualcosa è da cambiare.
    2) Ho notizie contrastanti sui frammenti del pane consacrato nelle liturgie del Cammino. Se è vero che c'è poca cura verso di essi, lo capite che il fatto è gravissimo?
    3)Perché tanta smania di "suonare la tromba" per attirare l'attenzione sul Cammino? Siete, approvati, fate la carità, siete aperti alla vita, ecc. Anche altri lo fanno ma non sono autoreferenziali e non lo manifestano in modo tanto mondano.
    4)Leggendo questo blog pare che Kiko viva nel lusso. Cioè ABITUALMENTE usa elicotteri, viaggia in prima classe, soggiorna in alberghi a 5 stelle, ecc. Ma il cristiano coerente DEVE perseguire una vita semplice e lontana da ogni lusso. La domanda è: davvero Kiko vive abitualmente nel lusso? Se sì, perché non glielo dite? San Paolo, quando vide Pietro comportarsi ipocritamente, glielo disse chiaramente.

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  46. Ted ha detto: "è talmente finto che mistifica anche se stesso..."

    Kiko Argüello ha detto: "L’articolo 13 è molto importante perché dice che il Cammino Neocatecumenale celebra l'Eucaristia dopo i primi vespri della domenica in piccole comunità, e che queste celebrazioni fanno parte della pastorale liturgica della parrocchia e sono aperte a tutti".

    Ma no, Ted: soltanto ha dimenticato di aggiungere un aggettivo e di specificare a chi sono aperte.
    "queste celebrazioni fanno parte della pastorale liturgica segreta della parrocchia e sono aperte a tutti i neocatecumenali" intendeva dire.
    Mai vista una comunicazione nella bacheca degli avvisi, nella mia parrocchia!

    Questo ispanico si può valutare già soltanto dalle menzogne che dice e dai cavalli di Frisia che innalza per difendere il proprio castelletto. Delle raccomandazioni del Papa ne ha fatto un casus belli: richiesta di spiegazioni, commenti alla lettera di risposta, interviste e proprie interpretazioni sulla lettera di risposta. Questo l'obbedienza e il rispetto nemmeno sa cosa sono.

    Non credo che con questa sua serenità di comportamento sortirà grandi effetti con un Papa che ha formato il proprio carattere anche sui consigli del Cammino (quello di J. Escrivá, non di Kiko).

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  47. L'anonimo di ieri che dice:

    http://kairosterzomillennio.blogspot.it/2014/05/il-papa-conferma-la-liturgia-del.html?spref=fb
    sciacquatevi gli occhi e ammirate


    Ha talmente spento la capacità di pensiero critico che gli è bastato leggere il titolo di un articolo di un sito pro-cammino per credere che il Papa abbia approvato la liturgia NC. Sicuramente non l'ha nemmeno letto. Peraltro è un articolo-intervista scorretto perché riporta solo l'interpretazione di Kiko, senza rimandare al testo completo della lettera di Becciu.

    Kiko dice:

    Questa è una cosa meravigliosa perché le comunità sono piene di giovani e siamo riusciti a far sì che i giovani, invece di andare nelle discoteche il sabato sera, vengano all’Eucarestia della domenica. La Santa Sede, comprendendo questo motivo pastorale, ha permesso alcune concessioni per aiutare la partecipazione di tanti giovani.

    Quindi ci svela che per mantenere le celebrazioni esclusivamente al sabato sera, ha dovuto far leva sulla solita balla della discoteca. Come se tutti i giovani vadano in discoteca il sabato sera! E soprattutto, come se i giovani del CN non vadano in discoteca dopo la celebrazione! Non sa Kiko che le discoteche sono aperte tutta la notte? Cammino o non cammino, se uno vuole andare in discoteca in un modo o nell'altro ci va, non sono certo le celebrazioni del sabato sera a impedirlo. Anzi, queste impediscono di passare serate tranquille, come andare a cena fuori o al cinema, o a trovare un amico.

    Inoltre, tra una cosa e un'altra, se vogliono uscire la sera, prima delle 23:30 non ci si muove, col risultato che spesso si fa molto tardi in giro per la città.

    Kiko dice:

    La Santa Sede, nel documento fondamentale per la Veglia pasquale Paschalis Solemnitatis, esprimeva dolore vedendo che la Veglia pasquale, invece di essere “la madre di tutte le veglie” e il centro della vita liturgica dei Fedeli, è diventata invece in molte parrocchie soltanto una Messa vespertina. L’articolo 12 dello statuto stabilisce appunto che “il neocatecumenato stimolerà la parrocchia ad una celebrazione più ricca della veglia pasquale”.

    A dire il vero la Paschalis Solemnitatis esprimeva dolore anche per la frammentazione e la moltiplicazione delle veglie pasquali, auspicando la maggiore unione possibile tra i vari gruppi. E bel modo di aiutare la parrocchia a una veglia più ricca, prendendo i propri arredi e chiudendosi in una sala di albergo o di ristorante!

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  48. Sulla vita nel lusso aggiungo: a quanto so io, lo stesso criterio è in uso presso i super catechisti.
    A suo tempo Gennarini figlio ci fece una ramanzina facendo del sarcasmo su coloro che giudicano i catechisti in base alla sobrietà dei costumi.
    Disse più o meno: "Volete che siamo dei poveracci? Che risparmiamo sul centesimo? Siete schiavi di Mammona ! I soldi servono per dar gloria al Signore! E quindi noi catechisti, che vi portiamo la parola di Dio, alloggiamo in alberghi 5 stelle, pranziamo nei ristoranti migliori...e voi vorreste che fossimo dei poveracci? Non avete rispetto per la parola di Dio?".
    Riporto a memoria, sicuramente "addolcendo" i toni che, dato il personaggio, furono sicuramente più aspri.
    Dopo che era passato lui, trovavamo i vasi delle piante pieni di mozziconi dei suoi sigari pestilenziali.
    Caro Pietro, i soldi sei tu che devi darli, perché ne sei schiavo e potrebbero farti male.
    Loro no, sono liberi nel Signore, non ne sono soggetti, e quindi ne possono usare liberamente!

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  49. Qualche anno fa, Kiko venne nella nostra parrocchia per fare un incontro, al termine del quale andò a cena in canonica insieme al parroco e a qualche super-catechista.

    Per cena gli fu servito un catering a base di pesce, con tanto di spumante. Mi dissero che Kiko va matto per le aragoste. La cosa che più mi fece impressione, fu vedere le signore della 1° comunità (nostre catechiste) fare le serve per Kiko, preparandogli i piatti e servendolo. Alla fine, quando Kiko fu andato via, fu concesso loro di mangiare gli avanzi di Kiko.

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  50. Pietro (Non del Cammino)18 maggio 2014 alle ore 13:28

    Valentina,
    la tua testimonianza è agghiacciante. Anche perché è nelle sette che i capi si arricchiscono (e gozzovigliano) coi soldi degli adepti.

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  51. Anonimo ha detto: "Sei il solito sbruffone... penso che sia l'unico francescano al mondo che si scandalizza per chi lascia tutto e va in missione"

    No, credo che non lo sia. Penso che siano in molti che si "scandalizzano" - è un esempio - per i TdG che vanno in giro per il mondo a "evangelizzare". Certo, i TdG mostrano un badge - con tanto di foto e nome - appeso al collo, mentre voi andate con l'icona e il canto kikiano.

    Quando imparerete a ragionare sul messaggio, sul Cristo che si annuncia, e non sulla missione?

    Quali Eucarestia, Confessione, Grazia, Battesimo, perdono dei peccati, rilevanza di Satana tra i cattolici annunciate? Questo è il problema: le missioni, poi, le fanno anche gli Hare Krishna.

    Parlami di quel dipinto eretico, fratello, e dell'occhio onniveggente. Le missioni in giro per il mondo si fanno anche diffondendo messaggi subliminali. La massoneria docet.

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    1. Caro Sig. Lino
      Soni anni che faccio la tradizio nella mia parrocchia, non porto le icone di kiko, non porto il canto di kiko, ma solo la bibbia e l'annuncio del vangelo. Molte famiglie soni contente di accogliere, non sanno nemmeno che siamo del cammino, loro sino contenti che qualcuno Casa a parlargli di Gesù a casa loro.

      Elimina
  52. Pietro si :-) a Pietro no :-(

    Tu chiedi risposte, ma non devi parlare con noi, lo devi dire a kappler.
    Ma tanto da questo orecchio non ci sente, oggi era troppo impegnato a chattare per sentire quello che diceva il mio Pontefice.
    Dialogare confrontarsi pregare insieme.
    Dialogo.....dicasi quando due persone parlano tra loro esprimendo ognuno la propria opinione, condivisibile o meno, ma quando uno dei due nascondendosi dietro la fandonia degli insulti e delle minacce cestina l'opinione altrui, il dialogo è finito.

    Confronto....nel rispetto di entrambe le opinioni messe a confronto, cristianamente si cerca un punto di unione che comunque rispetti le opinioni, e non dia lo scandalo alla quale si riferiva il Papa.

    Preghiera.....io so che tu sei dentro la Chiesa, tu sai che io sono dentro la Chiesa, eleviamo le nostre preghiere perché il Dio dell'amore sia visibile nella nostra preghiera.

    Pietro, di quello che dice Papa Francesco, tu cosa ci vedi in questo blog ?
    Che arriva a inventarsi un francescano per fare punto.

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  53. https://www.youtube.com/watch?v=igxCfDVE98I#t=2422 Kiko Arguello 17.05.2014

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  54. Ecco il furbo neocat irenista e relativista.

    Ma non è un confronto di opinioni. Gli abusi liturgici non sono opinioni. La vita da nababbi (di Kiko e dei catekisti, a spese di tutti i fratelli piccoli e semplici) non è un'opinione.

    Pietro: pregare insieme? Con le icone di Kiko e i canti di Kiko? con la liturgia di Kiko e la tavola ipertrofica di Kiko?

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  55. Beh, Lino, padre Poradowski scrisse che il Cammino è una raccolta di tutte le eresie comparse nella Storia della Chiesa ed inoltre è la sintesi delle credenze di varie confessioni protestanti per cui...non resta loro che la scelta!
    1-L'uomo non può non peccare.
    2-La conversione è solo il riconoscimento della propria miseria morale.
    3-Il peccato non offende Dio, perché peccare è la normalità nella vita dell'uomo.
    4-Cristo Signore redense l'umanità non con la sua Passione e morte in Croce, ma con la sua resurrezione.
    5-La Chiesa non è stata fondata da Cristo ma dalla prima Comunità dei credenti. Di conseguenza tutti sono uguali, anche nelle altre religioni, e possono essere salvati indipendentemente dalla fede che professano.
    6-Il Sacerdozio non ha nulla a che fare con l'ordinazione perché ogni cristiano è sacerdote in virtù del Battesimo.
    7-La Messa , chiamata Eucaristia, non è un sacrificio e quindi non c'è bisogno dell'altare, basta una tavola.
    8-L'Eucaristia è solo una festa.Una festa, non un sacrificio.
    9-La consacrazione del pane e del vino è solo un simbolo della resurrezione di Cristo.
    10-La Santa Messa non è celebrata dal Sacerdote ma dall`Assemblea.
    11-Non c'è presenza reale di Cristo nell'Eucaristia e quindi non sono giustificati atteggiamenti di adorazione come la genuflessione.
    12-Il sacramento della penitenza è identificato con il Battesimo e la confessione dovrebbe essere pubblica, fatta all'Assemblea e non al sacerdote.
    13-Tutti gli uomini sono peccatori e quindi non esiste lo "stato di grazia".
    14-Cristo non può essere imitato.
    15-Cristo richiede ad ogni cristiano di odiare i genitori, i fratelli e i parenti.
    16-Per essere cristiano devi rinunciare ad ogni attività e seguire la comunità neocatecumenale.
    17-Dei beni comuni si può usare ed abusare. Non è peccato non praticare ascesi o moderazione.
    18-Ognuno sarà salvato dalla misericordia di Dio. Non esistono Purgatorio e Inferno. Inutili le preghiere per i defunti.
    19-La storia della Chiesa si conclude con l'editto di Costantino e riprende con il Concilio Vaticano II.
    20-La Bibbia si interpreta da sè, non dalla Chiesa.

    RispondiElimina
  56. Nel frattempo, Tim Rohr dell'isola di Guam viene addirittura minacciato da un facinoroso e accusato di diffamare il cammino e i "bravi cattolici di Guam" a livello internazionale dopo il thread a lui dedicato sul nostro blog... leggi qui

    RispondiElimina
  57. anonimo 17:18 ha detto: "Caro signor Lino... non porto le icone di kiko, non porto il canto di kiko, ma solo la bibbia e l'annuncio del vangelo"

    Carissimo anonimo, mi compiaccio con lei. Noto che lei assolutamente si distingue da quelli che, stamane in piazza, portavano le icone di Kiko, cantavano i canti di Kiko e annunciavano le solite testimonianze del tutto simili a quelle degli scrutini di Kiko. Spero che lei, nel portare l'annuncio del Vangelo nelle case, eviti anche di portarsi il fango ("Paff!... Non vedi come mi hai conciato col fango?"), quello sbattuto sul cieco nato da Kiko.

    RispondiElimina
  58. @ Velentina
    ...
    21- per paura della morte l'uomo è schiavo del demonio per tutta la vita

    22- i battezzati sono figli del demonio (vedi dichiarazione all'ultimo passaggio del Padre Nostro)

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    1. @l'apostata: mi ricordi questa cosa dei "figli del demonio" al Padre Nostro? Devo averla rimossa...

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  59. "He is even advertising his own book for them, in a burning desire for fame..."
    Accipicchia! Questo è il gemello monovulare di Baccalà! Oppure è Baccalà stesso, in missione sul sito di Guam. Che voi sappiate, parla inglese Pasqualone?
    "Paese che vai, medesima cultura NC esportata che trovi", potrebbe dire Papa Francesco in un'udienza a Kiko & C. :-)

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  60. "12- Il sacramento della penitenza è identificato con il Battesimo e la confessione dovrebbe essere pubblica, fatta all'Assemblea e non al sacerdote"

    Kiko alla GMG: "domani se vuoi lo sigillerai nella confessione, ma se tu ti penti di aver toccato quella ragazza o di esserti mas... ora stesso i tuoi peccati vengono perdonati..."

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  61. @ Valentina

    Nel corso della rappresentazione/rito alla presenza degli illuminati discernenti catechisti, quelli ritenuti degni si dichiararano "figli del demonio". Che siano dei battezzati ovviamente è solo uno stupido dettaglio.

    Sempre la solita solfa, il tutto inquadrato nel percorso gnostico fabbricato dal signor dottor (h.c.) Arguello, ovviamente condito dalla salvezza "a pagamento", vedi "El kerigma", la decima e quant'altro.

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  62. https://www.youtube.com/watch?v=igxCfDVE98I#t=2422
    Kiko Arguello 17.05.2014


    Mi viene da ridere, ma dovrei piangere. Secondo Kiko, Isaia si riferiva al CN quando profetizzava:

    Is 66, 20-21
    20 Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutti i popoli come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari al mio santo monte di Gerusalemme, dice il Signore, come i figli di Israele portano l'offerta su vasi puri nel tempio del Signore.
    21 Anche tra essi mi prenderò sacerdoti e leviti, dice il Signore.


    Kiko strumentalizza la Parola di Dio per i suoi fini. E infatti storpia il testo originale, nel seguente canto:

    E raduneranno tutti i vostri fratelli da tutte le nazioni come dono per il Signore.
    E tra di essi prenderò sacerdoti per me [per Kiko, ndr], sacerdoti che annunzino la mia gloria [di Kiko, ndr]


    Pensate che suggestione, in un raduno vocazionale dove ci sono persone di svariate nazionalità, cantare queste parole. Non a caso questo canto è immancabile ai raduni kikiani.

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    1. Kiko non strumentalizza; kiko é un Profeta. Il tuo problema é che sei geloso perché a te non ti si fila nessuno

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  63. @ Sebastian

    A proposito del santino e di Isaia

    Non so se lo sai, ma mi risulta che il signor dottor (h.c.) Arguello, per santa umiltà, ha evitato di citare un passo del Vangelo che parla di lui e dei suoi "fedelissimi cefa". Sai, è il passo: "...guai a voi, scribi e farisei ipocriti...".

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  64. @Anonimo di domenica 18 maggio 2014 08:37:00 ha detto...

    Caro Ruben, fornisci il tuo nome e indirizzo che vengo con guato a romperti il naso per le stronzate che spari
    ---
    Non credevo di essere stato così incisivo!...
    Ti va bene da domani, tutti i giorni alle 12:00, "bar Escada" via Ufente
    5,Roma? Normalmente sono lì per l'aperitivo.
    Avrò con me ben visibile un foglio
    A/4 con la copia di questo post.

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  65. Il neocatecumenale anonimo a caccia di guai che se la prende con Ruben (e che meritatamente finisce nella cartella commenti spam) sta sbroccando in maniera sempre più ossessiva.

    I suoi catequisti evidentemente non sono ancora informati della sua minacciosa iniziativa catequetica che ne dimostra solo la totale infermità mentale, utile argomento quando verrà processato per ciò che fa e ciò che minaccia di fare.

    Quelli come lui - che non sanno far altro che dipingere il mondo in bianco e nero, pro Kiko o contro Kiko - ci interessano solo dal punto di vista statistico.

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  66. Ad Anonimo che ha scritto:

    "...kiko é un Profeta...".

    Vero! Bravo neocat!

    Il signor dottor (h.c.) è Re, Sacerdote, Profeta!

    Re di denari, Sacerdote di se stesso, Profeta di sventura (chi lascia il cammino è perduto per sempre).

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  67. Ha ragione Ancora in Cammino a dire come purtroppo, per qualcuno, (speriamo per pochissimi!)
    Kiko sia realmente considerato l'illuminato da seguire "a prescindere"

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  68. Altre buone notizie:

    leggo che il sacerdote Henryk Czepułkowski ha tradotto in polacco il libro Eresie del Cammino Neocatecumenale di padre Enrico Zoffoli.

    È una notizia alquanto vecchia ma il fatto interessante è che viene segnalata su un forum di... cucina e ricette: è evidente che si tratta di un passaparola, tanto più che aggiunge: «un libro che tutti dovrebbero leggere».

    I neocatecumenali possono perfino addomesticare tutte le agenzie di stampa, ma non possono nulla contro il semplice passaparola.

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  69. Anche se non con le parole, ma nei fatti, si può essere kikiani anziché cristiani. San Paolo mette in guardia da ciò in 1 cor 12 e seguenti.

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  70. Kiko non strumentalizza; kiko é un Profeta. Il tuo problema é che sei geloso perché a te non ti si fila nessuno


    Si dice che trasformi l'acqua in vino, e qualcuno l'ha anche visto camminare sul lago di Tiberiade.

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  71. Il Cammino garantirebbe ai fedeli la Parola di Dio, la Comunità e la Liturgia. Ma in che modo?
    Stare a cantare i salmi musicati da Kiko è già un po desacralizzante e triste.
    Stare in una comunità e allo stesso tempo staccarsi da quella parrocchiale è settarismo.
    La Liturgia Eucaristica con le Sacre Briciole che cadono
    è irriverente
    Attaccarsi poi a questa preferendola alla liturgia Eucaristica comunemente celebrata è chiusura, golosità spirituale.


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  72. Fare un balletto al termine della Messa significa non aver capito nulla della Messa.
    Ma peggio è scappare come, purtroppo, fanno in molti.
    Dopo aver ricevuto un Dono così grande come non fermarsi un momento a ringraziare?
    Se una persona ci regalasse 1000 euro noi non diremmo "grazie"?
    E a Gesù che ci dona se stesso?

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  73. @ Ruben

    No, la storia dell'acqua in vino è apocrifa, fa parte dell'agiografia popolare del santino.
    Lo stesso per la presunta passeggiata sulle acque. Figurati se il signor dottor (h.c.) Arguello si sposterebbe a piedi! Lui va solo in prima classe o niente.

    E' invece certo un altro miracolo: riesce a trasformare in oro tutto quello che tocca...

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  74. @ Sebastian ha detto...
    Si dice che trasformi l'acqua in vino, e qualcuno l'ha anche visto camminare sul lago di Tiberiade

    Noooo! Ma, allora, io qui perdo tempo? Sto disperatamente tentando di dimostrare che Kiko rovescia, ribalta i simboli: http://www.internetica.it/neocatecumenali/images/Papa-crocerovesciata.jpg

    Allora Sebastian: si dice che Kiko trasformi il vino in acqua e qualcuno ha anche visto il lago di Tiberiade camminare sopra Kiko. :-)

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  75. Grazie Lino per le tue battute, ogni tanto si deve anche sdrammatizzare :)

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  76. Sì, Sebastian: per non piangere, perché questi davvero fanno venire da piangere, da ogni punto di vista.

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  77. Lino ha detto...
    Sì, Sebastian: per non piangere, perché questi davvero fanno venire da piangere, da ogni punto di vista.

    Ma perché invece di piangere non si impedisce di fare e dire cavolate! La Chiesa, non potrebbe mettere un freno a tutte queste imposture? Le persone che frequentano il cn non ci capiscono più niente e si lasciano assuefare, non conoscendo la Dottrina. Sembra fare un buco nell'acqua, il tempo passa e il pesce puzza.

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