mercoledì 30 marzo 2016

Inginocchiarsi durante TUTTA la consacrazione

L'arcivescovo di Lingayen-Dagupan (Filippine), mons. Socrates Villegas, ci è già noto per i suoi interventi di correzione al Cammino Neocatecumenale: si vedano in proposito gli articoli:
Mons. Villegas, in qualità di presidente della conferenza episcopale delle Filippine ha scritto lo scorso 19 marzo 2016 una lettera a tutti i vescovi della sua conferenza episcopale.

Riportiamo qui sotto i punti salienti della sua lettera, la cui traduzione completa è disponibile a [questo link].


Negli anni '90 cominciò la pratica di alzarsi in piedi dopo l'inizio della consacrazione... [...] Nel gennaio 2003, all'86esima Assemblea Plenaria della CBCP, una delle proposte... era stata: “Adattamento proposto per le Filippine: ‘Nelle Filippine, i fedeli si inginocchiano da dopo il Sanctus, si alzano per l'acclamazione del memoriale, e si inginocchiano dopo l'Agnello di Dio.’

Per entrambi i casi, nelle Linee Guida per l'Eucarestia del 1990 and nelle proposte di Adattamenti per le Filippine dell'IGMR del 2002, non era mai giunto da Roma alcun riconoscimento.
[...] da allora ad oggi non abbiamo mai ricevuto una risposta formale scritta. [...]

Sulla base di quanto citato sopra, abbiamo chiesto consiglio ad alcuni dei nostri vescovi più esperti del Codice di Diritto Canonico. Ci hanno detto che la mancata risposta o il silenzio da parte di Roma indicano che non è stato dato alcun riconoscimento. Senza tale riconoscimento la CBCP non ha l'autorità di creare o implementare tali adattamenti. Essendo questo il nostro caso, dobbiamo riportare alla pratica preesistente alla richiesta.
Sulla base delle informazioni sopra documentate, il Concilio Permanente è giunto alla decisione che dobbiamo ABBANDONARE la pratica di stare in piedi da dopo la consacrazione fino all'Amen, a causa del fatto che non abbiamo l'autorità di creare tale adattamento, né abbiamo l'autorità di implementarlo. Dobbiamo ripristinare la pratica precedentemente stabilita di inginocchiarsi da dopo il Sanctus fino a dopo l'Amen della Preghiera Eucaristica.

[...] Vi ricordiamo qui alcune righe della nostra Esortazione Pastorale per l'Anno 2016 dell'Eucarestia e della Famiglia:
Inginocchiarsi è parte della nostra cultura cristiana. Non possiamo abbandonare la cultura dell'inginocchiarsi a favore dell'idea che gli uomini liberi devono stare in piedi di fronte a Dio. Piegare il ginocchio (genuflettersi) al Tabernacolo, inginocchiarsi alla celebrazione dell'Eucarestia, prostrarsi in adorazione del Santissimo Sacramento esposto - sono piccoli ma sublimi atti di adorazione che dobbiamo preservare e proteggere.
Sinceramente vostro,
+SOCRATES B. VILLEGAS


Nostro commento: come già fatto notare da JungleWatch, il punto più interessante per il Cammino è il fatto che la mancata risposta o il silenzio da parte di Roma, non indicano un "silenzio assenso", ma al contrario indicano l'assenza di un riconoscimento.

Per cui tutte le volte che i neocatecumenali dicono "finché non ce lo vietano, noi proseguiremo", stanno dichiaratamente disubbidendo alla Chiesa. Gli strafalcioni liturgici del Cammino, infatti, non hanno mai ricevuto alcun riconoscimento; al contrario hanno ricevuto la conferma di numerosi divieti che valgono già per la liturgia cattolica in uso in tutta la Chiesa (si veda lo Statuto del Cammino, articolo 3, nota 49, e l'articolo Dieci anni di disubbidienze).

I neocatecumenali infatti non si inginocchiano perché non adorano, e non adorano perché non credono (si vedano gli articoli: In ginocchio davanti a Kiko e Non credono alla presenza reale).

Infatti nelle loro chiassose carnevalate (che amano chiamare "liturgia"), nessuno si inginocchia, le seggiole sono disposte a mo' di teatrino e senza spazio per inginocchiarsi, il tavolinetto smontabile imbottito di fiori e gadget kikiani è fatto in modo da rendere l'idea della cenetta in trattoria piuttosto che dell'Altare del Sacrificio Eucaristico.

61 commenti:

  1. Non dimenticando latte e miele...

    RispondiElimina
  2. SCUSATE mi hanno detto che la traduzione completa sarà pubblicata domani mattina

    RispondiElimina

  3. Proprio a questo proposito volevo denunciare e chiedere come è mai possibile che la Chiesa della Parrocchia Santa Francesca Cabrini di Roma (guarda un po’ la combinazione) ha le panche senza inginocchiatoi? Come è stato possibile ottenere ciò? Non stiamo parlando delle sale in cui è prassi che si celebri l’eucarestia neocatecumenale, ma proprio la Chiesa, quella dei parrocchiani, quella in cui vanno le famiglie, le persone anziane, i bambini che si preparano a ricevere i Sacramenti. Perché sono stati tolti gli inginocchiatoi? Prima di conoscere quella Chiesa mai mi era capitato di vederne una sprovvista, quanti casi del genere esistono?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ti perdi niente. Gli inginocchiatoi spesso sono strumenti di tortura. Il sano pavimento è molto meglio e te lo dico per esperienza. Una corona di rosario sul marmo è indolore, su un inginocchiatoi è un supplizio

      Elimina
  4. Uno degli errori fondamentali dell'epoca postconciliare è stata l'eccessiva esaltazione dell'aspetto di «banchetto» eucaristico a danno del concetto di «sacrificio eucaristico».

    Cioè, il voler mostrare "meglio" l'aspetto di santa cena è andato a scapito del sacrificio.

    Per questo esistono parrocchie e cappelle dove è stato spazzato via tutto ciò che poteva ricordare il sacrificio: dagli inginocchiatoi al tabernacolo.

    Il Cammino Neocatecumenale è il posto dove tale errore è stato compiuto di più.

    Le celebrazioni del Cammino sono una cenetta in osteria, dove si mangia comodamente seduti, dove il cibarsi del Corpo e Sangue di Nostro Signore non è più un gesto personale ma è un simbolo "comunitario" di unità fraterna: infatti bisogna aspettare che venga dato il segnale manducatorio per mangiare tutti insieme contemporaneamente al sacerdote.

    RispondiElimina
  5. Quoto Tripudio su tutta la linea. I neocatecumenali diranno che non è vero, ma dai mamotreti si evince molto chiaramente cosa pensano K e C del sacrificio eucaristico.
    E non parliamo poi dell'osceno volume di Mattia del Prete sull'architettura delle chiese!! Ma abbiamo pronto un post anche per quello...

    RispondiElimina
  6. Leggo che a Guam il direttore del Catasto ha scritto lunedì scorso una lettera al Procuratore Generale per tentare una narrativa diversa, in modo da escludere la propria responsabilità a proposito della truffa del seminario kikiano Redemptoris Mater.

    È il tipico gesto dei disperati che tentano di coprire una menzogna con altre menzogne, sperando di distrarre l'attenzione.

    Vado subito alla chiosa di Tim, che chiede al direttore: «cosa sanno esattamente di te il supercatechista di Guam e la responsabile della comunità neocat?»

    E mi chiedo quanta gente, a causa delle proprie "confessioni pubbliche", dopo tanti anni è ancora sotto ricatto dei capibastone neocatecumenali?

    Quanta gente non può parlare del Cammino perché ogni cosa che giuravano che "non deve uscire da questa saletta" è loro malgrado prontissima ad "uscire" appena il Cammino ne avrà bisogno per pararsi il deretano?

    RispondiElimina
  7. Personalmente, mi inginocchio e mi sono sempre inginocchiato e mi inginocchiero' sempre, salette comprese, dal "Sanctus" al "Misterium Fidei".
    ---

    RispondiElimina
  8. Guam,
    è un protettorato degli Stati Uniti, dove, nel bene e nel male,
    oltre alla Giustizia, c'è anche la certezza della pena.
    ---

    RispondiElimina
  9. http://lascuredielia.blogspot.it/p/documenti.html

    RispondiElimina
  10. E 'la posizione più utilizzato durante la Messa. Quando i cristiani pregano in piedi "significa" la nostra dignità di figli di Dio. Come abbiamo in noi lo Spirito che ci fa gridare "Abba", "abbiamo il coraggio" per chiamare Dio "Padre" e stare davanti a lui. Si tratta di un atteggiamento di amorevole fiducia in Dio che vediamo, prima di tutto, come Padre.

    Si tratta di un atteggiamento che dice "prontamente" a disposizione, pronto per l'azione. Quindi indica la determinazione e la volontà di seguire il Signore. Fin dall'inizio è stato l'atteggiamento generale dei cristiani: pregare in piedi con le braccia aperte (o in rilievo) e guardando verso est (all'alba).

    E 'anche un segno di gioia. Nel corso del primo millennio, i cristiani sono stati vietati a inginocchiarsi nella liturgia di domenica, perché come sappiamo, il giorno del Signore commemora la Pasqua, la Risurrezione di Gesù.

    Come la morte è "prostrazione", la risurrezione è un aumento di "stand indietro". Quindi questa posizione esprime anche la nostra fede in Gesù risorto.

    RispondiElimina
  11. http://kairosterzomillennio.blogspot.it/2016/03/kiko-arguello-salve-regina-nuovo.html?m=1
    Non si capisce perché debba sempre aggiungere qualcosa.

    Xz

    RispondiElimina
  12. @ Xz
    Perché lui (Kiko) non è venuto per abolire, ma per portare a compimento :-)

    RispondiElimina
  13. La serqua di imbecillità proclamate nel commento delle 16:56, che rispecchia il gergo dell'autonominato "priore" di Bose, parte dall'idea sbagliata che dovremmo essere noi umani a dare un messaggio "significativo" a Dio... e che dunque dovremmo abolire (o spostare in altri àmbiti) il gesto dell'inginocchiarsi.

    Nella Lettera ai Filippesi, al capitolo 2, versetto 10, leggiamo invece:
    «nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra».

    Più chiaro di così!

    È falso che i "primi cristiani" (o addirittura nell'intero "primo millennio": la menzogna la sparano grossa solo per estenuare l'interlocutore) avessero abolito o drasticamente ridotto gesti come l'inginocchiarsi o il prostrarsi; piuttosto, visto che era un gesto comunissimo di umiltà, è stato talvolta ritenuto necessario chiarire che la vita cristiana non è esclusivamente di penitenza.

    Infine, la gigantesca boiata dello stare in piedi per esprimere «la fede in Gesù Risorto», suona del tutto arbitraria. Uno potrebbe dire che per esprimere la fede bisogna stare supini, un altro dirà che bisogna stare seduti, un terzo dirà che bisogna stare a testa in giù. Poi magari troveranno perfino qualche ridicola scusa (San Pietro crocifisso a testa in giù! Nove è il numero dell'evangelizzazione! ecc.), per continuare col loro arbitrio.

    Noialtri, "cristiani della domenica", siamo cattolici. La fede non ce la inventiamo, ma la ereditiamo. E i gesti e le parole che riteniamo validi, sono quelli che hanno nutrito la spiritualità dei santi perché consigliati dall'autorità della Chiesa.

    RispondiElimina
  14. L'anonimo delle 16.56 con la sua traduzione da Google vorrebbe far credere che nel primo millennio (cioè fino al XI secolo!) nessuno si sia mai inginocchiato durante la Messa. Ebbene questo è TOTALMENTE FALSO!.
    Il Concilio di Nicea, cui la maggior parte degli attivisti neocat fa riferimento improprio, non nomina affatto la Liturgia Eucaristica, ordina di non inginocchiarsi a pregare durante le Domeniche e il tempo Pasquale.

    Lo ripetiamo così anche il più asino fra i troll neocat lo capisce bene: "DIVIETO DI INGINOCCHIARSI A PREGARE"

    Durante la Consacrazione non si "prega" ma si adora il Cristo e il Suo Sacrificio perenne che si rinnova. Il Concilio di Nicea NON SI RIFERIVA al momento della Consacrazione, nel quale solo il Sacerdote "prega".

    Ripetiamolo ancora, anzi citiamo il Canone:

    "Poiché vi sono alcuni che di domenica e nei giorni della Pentecoste si inginocchiano, per una completa uniformità è sembrato bene a questo santo sinodo che le preghiere a Dio si facciano in piedi."

    Se anche fosse corretta l'interpretazione degli scemi, e non lo è, il successivo Magistero ecclesiastico infallibile ha invece decretato che ci si debba inginocchiare. Ricordiamo inoltre che la genuflessione è prevista sia dal Messale Tridentino (stabilito infallibilmente da Pio V, ex-cathedra e con la condanna dell'anatema) sia dal Messale di Paolo VI.

    Dunque, a essere proprio fiscali, non inginocchiarsi è un abuso molto grave e ripescare il concilio di Nicea per giustificarlo è un'imbroglio bello e buono!

    RispondiElimina
  15. @ anonimo 16:56

    "...Il Signore passerà per colpire l'Egitto, vedrà il sangue sull'architrave e sugli stipiti: allora il Signore passerà oltre la porta e non permetterà allo sterminatore di entrare nella vostra casa per colpire. Voi osserverete questo comando come un rito fissato per te e per i tuoi figli per sempre. Quando poi sarete entrati nel paese che il Signore vi darà, come ha promesso, osserverete questo rito. Allora i vostri figli vi chiederanno: Che significa questo atto di culto? Voi direte loro: È il sacrificio della pasqua per il Signore, il quale è passato oltre le case degli Israeliti in Egitto, quando colpì l'Egitto e salvò le nostre case». Il popolo si inginocchiò e si prostrò." (Esodo, 12,23-27).

    Dimmi, anonimo: questo inginocchiarsi e prostrarsi del popolo Kiko l'ha mai musicato?
    Mi sa mi sa che dell'AT Kiko musica solo quello che gli conviene, aggiungendo quello che vuole.

    RispondiElimina
  16. https://www.facebook.com/JMJCaminoNeoC/photos/a.366134446822413.1073741829.365192590249932/744227702346417/?type=3&theater EN TODO EL MUNDO LA GEAN MISSION NEOCATECUMENAL

    RispondiElimina
  17. Lino, un padre che sacrifica il suo unico figlio e il figlio carissimo che gli offre la golaaaaaaaaaa........akkedà

    RispondiElimina
  18. Il cammino circoncide i cervelli non i cuori.SPTK

    RispondiElimina
  19. C'ê da rimarcare che Socrates Villegas ha avuto l'invidiabile primato di aver messo a tacere i neocatecumenali (e i loro responsabili itineranti arroganti e maldicenti) a suon di severi decreti episcopali. Statuti alla mano. Se altri avessero seguito il suo esempio, non saremmo a questo punto.

    RispondiElimina
  20. Vorrei spezzare una lancia in favore del povero Anonimo delle 16,56

    che ha scritto: "...con le braccia aperte (o in rilievo) e guardando verso est (all'alba)..."

    Il tapino, palesemente circonciso nella ragione, ha confuso gli argomenti e le discussioni. In effetti credeva di trovarsi su un Blog riguardante il Signore degli Anelli.

    Lui stava pensando a Gandalf, quando dice ad Aragorn di guardare al quinto giorno all'alba verso est.

    Poi ha aggiunto tutte quelle scempiaggini, ma quelle i neocat addomesticati come lui non le pensano nemmeno, partono in automatico indipendentemente da qualunque contesto, ragionamento, interlocutore.

    Pensate ad esempio alla signora/signorina Lignani: tratti di eresie, di abusi, di disobbedienze? E lei ti risponde "che beeeello", oppure magnifica l'importanza di scopa e straccio nella Settimana Santa.

    Contenti loro, contenti tutti.

    p.s. Come si tengono le braccia "in rilievo"? Le ho provate tutte, ma non riesco a capire. Mi illumini, Anonimo?

    RispondiElimina
  21. A Roma il 2aprile inizia la missione 100piazze.

    Xz

    RispondiElimina
  22. Anonimo ha detto... "Il cammino circoncide i cervelli non i cuori.SPTK"

    Sbagliato, SPTK. Quale Antico Testamento studiate voi, che avete per maestro il sommo profeta Kiko? Ecco perché non riconoscete i midrash e li confondete con i salmi, ecco perché non vi inginocchiate: nemmeno l'AT conoscete.

    Sbagliato: il cuore, nella cultura ebraico-giudaica, è sede del pensiero.
    Proverbi 14,33: "In un cuore assennato risiede la sapienza / ma in seno agli stolti può scoprirsi?"
    Capito perché la corona di spine come simbolo di circoncisione della mente è una balordaggine neocatecumenale?

    I sentimenti risiedono nelle viscere: "Per questo le mie viscere si commuovono per lui, provo per lui profonda tenerezza" (Cfr. Geremia 31,20).
    Informati, studia.
    Siete ignoranti, e i fondatori fondano sulla vostra ignoranza.

    RispondiElimina

  23. SPTK significa " Sono Pronto a Tutto x Kiko "

    RispondiElimina
  24. Non era un intervento a favore del cammino di conseguenza sig. Lino la invito a moderare i termini. Lei non deve essere convinto di avere sempre ragione, mi creda non e' sempre cosi. Saluti.SPTK

    RispondiElimina
  25. Ah, sì? E in quali casi invece "è così"?

    RispondiElimina
  26. La lettera di mons. Villegas è molto "ridondante": ripete le stesse cose parecchie volte, in tutte le salse.

    Cioè è stata scritta per quei vescovi poco intenzionati ad accettarla (o timorosi di farlo). Per cui mons. Villegas è costretto a ricordar loro perfino il fatto che è lo stesso Ordinamento Generale del Messale Romano a lodare la pratica dell'inginocchiarsi.

    Quando occorre ricordare delle cose così evidenti, significa che c'è qualcuno che diabolicamente intende perseverare nell'errore (si pensi ai neocatecumenali, ai quali è stato messo per iscritto - e poi anche nello Statuto - che «l'omelia spetta al ministro ordinato (sacerdote o diacono)»: notare la doppia precisazione, come se il Papa già prevedesse che in mancanza di quell'inciso fra parentesi i kikos avrebbero già considerato "ministri ordinati" i cosiddetti "catechisti" laici del Cammino).

    RispondiElimina
  27. Signor Tripudio fino a quando non farete un bagno di umilta' non avrete mai ragione. Mi spiace apprezzo il blog ma l'arroganza di taluni e' esagerata. SPTK

    RispondiElimina
  28. Il non inginocchiarsi è uno degli irrinunciabili del cammino. Una volta in una chiesa hanno avvicinato le panche in modo da rendere impossibile inginocchiarsi. Me ne sono accorta solo alla consacrazione. Nella processione iniziale il vangelo era stato introdotto con il velo omerale, come l'Eucarestia, nessuno si è inginocchiato e il vescovo celebrante non ha avuto nulla da ridire.

    RispondiElimina
  29. Da ultimo vogliamo mettere in luce l'atto di inginocchiarsi alla Consacrazione e, dove si conserva quest'uso, dal Sanctus fino alla fine della Preghiera Eucaristica, o anche ricevendo la sacra Comunione. Si tratta di segni forti, che manifestano la consapevolezza di stare davanti a Qualcuno di speciale. È Cristo, il Figlio del Dio vivo, e davanti a Lui cadiamo in ginocchio. Nell'inginocchiarsi, il significato spirituale e corporeo formano un'unità, perché il gesto corporeo implica un significato spirituale e, viceversa, l'atto spirituale esige una manifestazione, una traduzione esteriore. Inginocchiarsi davanti a Dio non è qualcosa di "poco moderno"; al contrario corrisponde alla verità del nostro stesso essere. «Chi impara a credere, impara anche ad inginocchiarsi, ed una fede e una liturgia che non conoscesse più l'inginocchiarsi sarebbe malata in un punto centrale. Dove questo gesto è andato perduto, dobbiamo impararlo di nuovo, per rimanere con la nostra preghiera nella comunione degli Apostoli e dei martiri, nella comunione di tutto il cosmo, nell'unità con Gesù Cristo stesso» (J. Ratzinger, Teologia della liturgia [Opera omnia 11], LEV, Città del Vaticano 2010, p. 183).

    RispondiElimina
  30. @ anonimo ore 16:56

    Mi sembra che la spiegazione del Papa emerito Benedetto XVI dica l'esatto contrario di quello che voi fate passare nelle vostre "catechesi" e nei vostri "insegnamenti". Certo, Benedetto XVI non vi era forse molto simpatico, per ovvi motivi!

    RispondiElimina
  31. Il caro fratello SPTK ci spieghi esattamente cosa intende per "bagno di umiltà".

    Ci dica anche quali sono i "taluni" quando dice che «l'arroganza di taluni è esagerata». "Esagerata", poi, rispetto a cosa?


    RispondiElimina
  32. Lo scorso anno i neocatecumenali insistevano a dire che la Messa della parrocchia così come prescritta dalla Santa Sede sarebbe stata “parziale, incompleta e non altrettanto significativa” rispetto alla Messa neocatecumenale. Secondo il nostro giudizio pastorale, i membri del Cammino non hanno ancora compreso correttamente che non esiste alcuna differenza tra la Messa della parrocchia e la Messa dei gruppi particolari. Prendiamo dunque a cuore le parole del beato Giovanni Paolo II: “anche quando è celebrata all'umile altare di una chiesetta di campagna, l'Eucarestia è sempre in qualche modo celebrata sull'altare del mondo. Unisce il cielo e la terra. Abbraccia e permea la creazione” indipendentemente dai canti e dai gesti speciali che vi vengono effettuati.

    Che legnata! Ma anche su questo non avete niente da dire... mettiamolo in grassetto e maiuscolo:

    I MEMBRI DEL CAMMINO NON HANNO ANCORA COMPRESO... dopo un anno di mazzate da Villegas. Notevole.

    RispondiElimina
  33. vorrei gridare tutta la mia amarezza, il mio dispiacere e la mia impotenza, ma anche il mio amore non più corrisposto da quelli che sono stati per me più che fratelli per tantissimi anni, al Santo Padre.. e' un dolore immenso quello che porto nel cuore, la mia vita è trascorsa tra evangelizzazioni, preparazioni, celebrazioni, convivenze..mettendo sempre quel "Dio" che loro mi dicevano di mettere al primo posto, bè io l'ho fatto anche lasciando i miei figli in balìa di baby sitter piccole d'età, perchè mi dovevo fidare..questo mi dicevano... ho fatto figli come conigli... ma non sono partita per l'itineranza, solo perchè mio marito non se la sentiva.. conosco il cammino dal di dentro, conosco atteggiamenti di sberleffo quando si contava il bottino, quando alle prime catechesi veniva gente che diceva di avere una grande fede..conosco le lotte di chi voleva proclamare il kerigma solo perchè aveva la voce più forte e incisiva... le lotte con i parroci.. le separazioni con tutto quello che era ed è, e sono ancora oggi le parrocchie. Sono uscita da questo girone infernale, ma ci son voluti tanti anni, ora so per certo che cosa si vuol fare della nostra chiesa: azzerare e ricostruire come il cammino comanda. Non se ne rendono conto i miei fratelli, come anche io ero cieca a suo tempo, ma dubito che sia il demonio a mettermi questi pensieri anche perchè la realtà è sotto gli occhi di tutti, davvero si sta insinuando nella Chiesa un'altra chiesa! Tutto sta andando in questa direzioni, c'è un esercito di seminaristi che stanno uscendo dai redemptoris mater indottrinati come vuole kiko, chiese e suppellettili a immagine di kiko, arredi sacri canti tutto gira intorno a questo IDOLO. Che cosa si può fare per impedire tutto ciò? Pregare? Certo! Ma c'è bisogno che nelle parrocchie ognuno di noi metta freno a questo scempio di liturgie abusate, di soprusi, anche mettendoci contro i parroci che sembrano come imbambolati e privi di autorità per tenerli a freno. Mi viene davvero lo sconforto al pensiero che i nostri vescovi non alzano un dito perchè forse oliati economicamente dal cammino, non voglio creedere che sia davvero così! Possibile che la Chiesa sia diventata solo questo? Il Papa non sente il grido di tanti fuoriusciti a cui stanno facendo perdere anche quel poco di fede? Scusate lo sfogo, ma mi rendo conto che il loro è diventato un potere enorme di persone che stanno sull'attenti senza avere un filo di ragione propria, questo è plagio! Michela

    RispondiElimina
  34. @ sandavi

    Tu ne hai fatto parte, per questo mi sento di poter dire che forse non comprenderanno mai, per lo meno coloro che continueranno a farne parte! Come tu ed altri utenti di questo blog avete evidenziato più volte, purtroppo gli "insegnamenti" e le "catechesi" che gli vengono proposte sono quelle e rimarranno sempre e solo quelle. Ragion per cui, ritengo sia molto difficile che possano capire che la Chiesa si comporta in maniera differente rispetto a quanto "fanno" loro! Discorso diverso, invece, potrebbe essere per chi ne esce, a patto che non sia rimasto troppo traumatizzato!

    RispondiElimina
  35. SPTK ha detto: "Lei non deve essere convinto di avere sempre ragione, mi creda non e' sempre cosi"

    Infatti non sono convinto di avere sempre ragione. Siccome non mi hanno circonciso il pensiero, studio, ricerco e mi correggo.
    Lei, invece, deve argomentare diversamente, non deve generalizzare. Ho ragione sull'Akedà e sulle sedi del pensiero e dei sentimenti nella cultura ebraico-giudaica, o no? Se ho torto, me lo dimostri. Può utilizzare il criterio per ogni mio commento, e io farò molti bagni di umiltà. Saluti. Lino

    RispondiElimina
  36. by Tripudio ha detto... "Il caro fratello SPTK ci spieghi esattamente cosa intende per "bagno di umiltà"

    Il caro fratello Speech Signal Processing Toolkit (da informatico così leggo il suo acronimo e i suoi messaggi, roba programmata) anche aveva scritto: "Il cammino circoncide i cervelli non i cuori".
    Intendeva dire che nel Cammino il pensiero viene obnubilato dalle emozioni, dai sentimenti. Roba gnostica. Sedi delle categorie a parte, non è roba cattolica questa: FIDES ET RATIO, diciamo noi.
    Il fratello SPTK è ignorante (voce del verbo ignorare): il fratello SPTK non sa che nei Vangeli della koinè Cristo è il λόγος. Logos che è "discorso", "ragione", "parola". I neocatecumenali ricevono la Parola e non il Logos nella sua pienezza di significati evangelici?
    Mi fanno sbellicare i neocatecumenali tra i quali SPTK: al λόγος - venuto per "l'ultima ora" - giusto nell'ultima ora i neocatecumenali circoncidono la ragione. Con l'Akedà, addirittura nella liturgia pasquale, cantano un Kiko-copia-e-incolla da un Midrash che lega il λόγος!

    Non starò qui a spiegare a SPTK che, nella divina processione, il λόγος precede lo Spirito d'Amore - ha ricevuto il Filioque, il nostro fratello SPTK? - anche quando per sedi del pensiero e dei sentimenti si vogliano fissare quelle della tradizione occidentale e cattolica, mente e cuore. Ergo: se "il cammino circoncide i cervelli non i cuori", nel Cammino non hanno capito un fico secco. SPTK, però, saprà correggermi, e io sarò felice di fare un bagno di umiltà nella sua sapienza neocatecumenale.

    RispondiElimina
  37. Legami, legami forte Lino, se no lo meno... ;-)

    RispondiElimina
  38. A Michela e Vincenzo che ha scritto
    Discorso diverso, invece, potrebbe essere per chi ne esce, a patto che non sia rimasto troppo traumatizzato!

    noi fuoriusciti abbiamo un doppio problema. C'è ill trauma che condividiamo con tutti i fuoriusciti da una setta, quindi la perdita delle amicizie, il dover ricostruire da soli il proprio mondo, anche banalmente il riappropriarsi del tempo che nella setta neocat era invece ben scandito e riempito di cose da fare. Poi bisogna ricostruire le relazioni, non vedendo nemici dappertutto in famiglia e sul lavoro.
    Poi c'è da ricostruire una visione del mondo positiva, recuperare la bellezza delle cose semplici, reimparare a godere della bellezza del mondo, non sentirsi sempre investiti dalla missione di salvare gli altri, imparando a fermarsi e a contemplare di più.
    Poi c'è il danno spirituale che è difficile da sanare perché, anche guardando il post di oggi, il cammino ti insegna una falsa immagine di Gesù Cristo e ti riempie di sensi di colpa.
    Perché non si inginocchia e si mette sullo stesso piano Eucarestia e scrittura, e si fa la comunione seduti?
    Non saprei dire chi è Cristo per loro, so che il Suo sacrificio non è necessario per la salvezza, perché basta 'fare' il cammino ed obbedire. So che non è il Mediatore perché ci sono già i catechisti che hanno la funzione di guidare e condurre e perché è la comunità stessa che celebrando in prima persona rende superfluo il Cristo liturgo. Non è neppure salvatore perché il cammino è un tutt'uno con Kiko che diventa quindi il nuovo Messia ( ipse dixit!) e per estensione ogni camminante diventa un salvatore quando sale sulla sua croce, permettendo agli uomini di guardarlo sulla croce mentre offre la sua vita e perdona i 'nemici'.

    E' faticoso liberarsi da tutto questo, anche perché ogni dubbio genera ulteriori sensi di colpa.
    E poi come dice Michela, vedi che nessuno dà importanza a ciò, come se si trattasse di piccole cose rispetto al grave problema di mancanza di credibilità della fede dei giorni nostri.

    RispondiElimina
  39. A LIno,
    in effetti la Trinità è un argomento off limits per i neocat. Probabilmente SPTK non capisce neanche quello che hai scritto, il filioque potrebbe essere anche arabo, per quanto gliene importa a loro.
    Non dimentichiamo che Adonai ehad

    RispondiElimina
  40. L'ultima grossa novità da Guam è che si è scoperto che la attuale Attorney General è una "kikos".

    Negli stati americani, la figura dell'Attorney General è di carattere politico (equivale ad un ministro) ed include competenze che in Italia diremmo simili a quelle del Procuratore della Repubblica e dell'Avvocatura di Stato. La sua funzione è di fornire consulenza giuridica al governo.

    Ora, questo spiega il motivo per cui i neocatecumenali erano quasi riusciti nel loro intento - sgraffignare alla Chiesa Cattolica una proprietà di 40-70 milioni di dollari, tener tutto dietro le quinte per cinque anni, e perfino permettersi di pubblicare un certificato di proprietà falso, senza che ancora la faccenda sia finita in tribunale e senza che nessun kikos sia ancora finito in gattabuia. Immaginate una cosa del genere, di ritrovarvi un giorno privati di una delle vostre proprietà (un terreno, un edificio, per chi ce li ha), perché qualche certificato alla Conservatoria dei Registri Immobiliari è stato rimaneggiato cinque anni prima con la collaborazione di un notaio e dell'allora vostro amministratore di fiducia...

    L'escalation di questa faccendaccia a Guam (territorio incorporato degli Stati Uniti) potrebbe far presto rendere conto alle autorità americane che il Cammino è una setta i cui membri sono disposti a ingannare e mentire pur di difenderne il prestigio, anche e soprattutto a danno della Chiesa Cattolica e della società.

    Immaginate la stessa situazione in Italia, in cui un pubblico funzionario, essendo un kikos, "aggiusta" tutte le pratiche illegali dei fratelli della sua setta (si veda un esempio in Spagna), a scapito di tutte quelle legali dei "cristiani della domenica" e dei "pagani".

    Fra parentesi qui in Italia gli scagnozzi di Kiko stanno alacremente brigando nei dicasteri vaticani per far diventare al più presto vescovo il famigerato vicario generale neocatecumenale della diocesi di Guam, il presbitero kikiano David Quitugua, uno di quelli che rischia di finire dietro le sbarre quantomeno per la faccenda dei certificati pubblici falsi. Vero è che se il successore del vescovo neocat Apuron fosse ostile al neocatecumenalismo, i kikos hanno sempre in ostaggio la proprietà del Seminario Kikiano Redemptoris Mater di Guam.

    RispondiElimina
  41. Giuro non volevo aprire un caso. Ho solo detto che i camminanti vengono plagiati. Stop, non e' il caso di farne un caso di stato. Capisco, dovete trovare qualcosa da fare per riempire le vostre giornate ma non voglio essere io l'interlocutore che si vuole sorbire le solite cose. Auguri e figli maschi. SPTK

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @SPTK oggi 17:03
      Affermi che i camminanti, anche se non è più reato,vengono plagiati, e su questo non ci piove.

      Poi, secondo il pensiero dei Camminanti duri e puri,
      ci contesti il fatto di "come riempire le nostre giornate", che in uno stato democratico dal 1946, saranno anche fatti nostri.

      SPTK(sembri la sigla di una sqadra di calcio dell' est europeo anni '70); da che parte stai, come ti collochi?...
      ---

      Elimina
  42. Per la verità, siccome non campo di decime e con i rimborsi spese delle Fondazioni CNC, le mie giornate lavorative le passo al computer elaborando progetti, e al telefono per discuterli. Di tanto in tanto mi rilasso, anzi mi diverto, aprendo l'Osservatorio e una pagina FB. Più che divertirmi, anzi, mi rilasso sbellicandomi.

    Di neocatecumenali che si sorbiscono "le solite cose" dichiarandosi neutrali questo blog è pieno.

    SPTK avrebbe potuto dimostrare che Michela si sbaglia (e Sandavi va legato), ma tant'è: quando uno Speech neocatecumenale legge λόγος, Filioque e Midrash, soltanto sa rispondere "Auguri e figli maschi". Sapienza dei figliocci di Kiko, rendiamo grazie a Kiko.

    RispondiElimina
  43. Ma per caso c'è qualche «ordine di servizio» del Cammino che impone ai fratelli di difenderlo fingendo di non essere kikos?

    Anche un cristiano "non kikos" sinceramente convinto che qui ci sia troppa polemica, tenterebbe come minimo di capire gli argomenti, di informarsi, di confrontare le baggianate del Cammino con le verità di fede e con la propria esperienza ecclesiale.

    E invece no. I sedicenti "non neocatecumenali" seguono tutti lo stesso schema: entrano criticando, accusano generalizzando, e subito dopo escono lamentando, senza minimamente sfiorare le questioni presentate nelle 1678 pagine di questo blog.

    RispondiElimina
  44. Può anche darsi che abbia detto così solo per rispetto.

    Intanto aveva anche previsto che l'Attorney General avrebbe difeso la kikos del suo ufficio che aveva fatto diversamente da quanto l'AG aveva stabilito in precedenza.

    Praticamente l'AG ha difeso le porcherie dei kikos, tentando di salvare la faccia a scapito della legge (il che apre alla possibilità di indagare sull'AG: chissà se la legge di Guam prevede l'avviso di garanzia...).

    Per cui se non è una kikos a sua volta, allora avrà altre grossissime motivazioni per fare una cosa del genere.

    Come sempre, una pessima teologia (quella di Kiko e Carmen) invariabilmente genera una pessima vita morale. Non basta dire che "siamo tutti peccatori": dietro ogni errore sociale, civile, familiare, ecc., c'è sempre un errore teologico. Ed il perseverare negli errori è davvero diabolico.

    RispondiElimina
  45. Al di là e al di fuori di ogni polemica, vorrei sapere da SPTK cosa vuol dire che i neocatecumenali non circoncidono i cuori. Mi pare azzardato generalizzare mettendo in discussione la loro Fede, se è questo il significato della frase, a meno che non riguardi uno specifico vissuto personale. Grazie.

    RispondiElimina
  46. Già, Valentina. Non credo proprio, però che si sia espresso con il senso mosaico della dizione. Lo avrebbe chiarito, sin dal secondo commento. Comunque la metti, ha infastidto.

    RispondiElimina
  47. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  48. @by Tripudio ha detto...
    "Ma per caso c'è qualche «ordine di servizio» del Cammino che impone ai fratelli di difenderlo fingendo di non essere kikos?"
    ---
    Infatti si scoprono immediatamente, proprio per la loro "genetica" prosopopea, ovvero, sono troppo orgogliosi "per fare i vaghi" o, quanto meno, anche per fingere di essere tali...

    Un consiglio a questo proposito: amici e fratelli del Cammino Neocatecumenale, quando dite le balle e/o le volete spacciare o accreditare come verità, innanzi tutto ci dovete credere voi stessi, il che prevede un certo non facile ed immediato lavoro di preparazione a monte, altrimenti, come diciamo a Roma "ve svaghiamo" subito!!!

    Fare gli attori, non è per nulla facile!...

    RispondiElimina
  49. Le contraddizioni insite al Cammino Neocatecumenale e alla sua propaganda

    Rispondendo anche ad una domanda presente sulla pagina precedente, affermiamo che chi, per grazia di Dio, ha ricevuto il battesimo non può, né deve tornare catecumeno. Non deve, perchè non ci si può preparare a ricevere una cosa già ricevuta, non può, perchè il catecumenato, è formalmente un "ordine", una classe di persone, che sono fuori dalla Chiesa, ma unite almeno in voto ad essa, e in cui si entra con un rito formale.

    Il cammino neocatecumenale ha voluto copiare la prassi del catecumenato, riproponendola per chi aveva già ricevuto il battesimo e in più inventandosi una serie di simboli e metodi che nulla hanno a che fare con la Chiesa né sono stati approvati dalla stessa. Ma l'essere membri del CNC, non significa affatto essere dei catecumeni, anche se ci si chiama così. Giudichiamo inoltre altamente inopportuno, atteggiarsi a chi non ha ricevuto la grazia del Battesimo ed il carattere di Figli di Dio, da parte di chi lo è. Chi ha ricevuto il battesimo merita di essere incoraggiato e sostenuto nella dignità che ha, non di essere degradato nella prassi, ad acattolico, oltretutto facendo delle bizzarre commistioni: i catecumeni non potevano partecipare alla Messa, ma solo alle letture, né potevano avere ruoli nella chiesa, mentre i neocatecumenali suppliscono a ciò facendo partecipare alla messa, tuttavia eliminando parti della messa, a seconda dei gradi di catecumenato, e ammettono i neo-catecumeni, ad avere dei ruoli attivi, come quello di catechista, formato soltanto alle catechesi eretiche ti kiko, subordinando alla sua autorità perfino i sacerdoti che dovrebbero essere i garanti della fede trasmessa.
    Chi non avesse ricevuto il battesimo, ugualmente può essere efficacemente iniziato ad accogliere la fede in Cristo senza bisgno di ricevre il Battesimo al Giordano passando per la Domus Galileae, essendo per questo sufficiente qualunque Chiesa cattolica (il battesimo al Giordano non ha senso a maggior ragione per chi lo ha già ricevuto)

    La copiatura dell'iniziazione cristiana non ha molto senso e crediamo debba essere sostituita da un approccio differente, eventualmente di riscoperta della Cresima, ossia di scoperta e confermazione del proprio essere cattolici, e non di una cosa che ha già operato, "ex opere operato" e soprattutto guidati da scardoti e/o catechisti formati e 'mandati' dalla Chiesa e non da kiko & C...

    Ma è anche da sottolineare che in passato - e in buona sostanza ancora oggi - l'atteggiamento di molti del CNC non è possibilista ed umile, ma totalitario: il CNC sembra essere l'élite del cattolicesimo, o almeno il modo per essere degni di questo nome, e non la massa informe dei pecoroni da messa la domenica e stop. Invece c'è molto altro, oltre al CNC. Mille sono i modi di essere cattolico in modo sano e pieno, senza frequentare Arguello, o conoscere le sue catechesi e i suoi canti. I santi del passato, sono diventati santi senza RICA e senza CNC, forse significa che non è indispensabile.

    Sarebbe opportuno riflettere e spiegare, che la vita cristiana è una vita di coerenza a Cristo, e non ad un gruppo, e che l'espressione "itinerario di formazione cristiana valida per l'uomo di oggi", significa che, tra le varie pratiche, ANCHE questa, ma opportunamente depurata delle storture e a determinate condizioni di obbedienza al Magistero, può avere una collocazione, senza però essere l'unica via per la salvezza e senza spacciarsi per la vera Chiesa dopo averne sovvertito ruoli, gerarchie, metodi, simboli, prassi, sacramenti riscrivendone deformandola 2000 anni di storia, con l'abolire tutta la Tradizione da Costantino fino al Vaticano II, peraltro completamente strumentalizzato ad uso del cammino
    Encant.Disk.half.broken



    RispondiElimina
  50. ....secondo voi QUANTO COSTA IL BIGLIETTO per visitare la SACRA CELLA DI SAN KIKO ?????
    ......e .quale TAPPA bisogna superare prima di poter comprare il bglietto???

    RispondiElimina
  51. @Psyco
    Se parli dei problemi di Guam penso che Kiko ne uscirà pulito. I kikos sono così plagiati che per il loro santone si addosseranno tutte le colpe senza metterlo in mezzo.

    Xz

    RispondiElimina
  52. FINALMENTE LIBERO!!!1 aprile 2016 alle ore 09:42

    Kmq ricordo che ero l unico a inginocchiarmi...gli altri sempre in piedi..mah. Kmq la notte di Pasqua le comunità di un' altra parrocchia hanno celebrato la veglia in una palestra di una scuola. Questo fatto l ho raccontato ad un catechista della mia parrocchia non nc e mi ha risposto: Ma perché celebrano in questi luoghi non consacrati?? E i sacerdoti??

    RispondiElimina
  53. Sì, Kiko certamente ne uscirà pulito - ma con tanto sufrimiento, poiché anche se tutta la vicenda di Guam venisse totalmente insabbiata adesso, resterebbero comunque legittimi sospetti su tutte le operazioni future che riguardano la setta neocat.

    RispondiElimina
  54. Nella processione iniziale il vangelo era stato introdotto con il velo omerale, come l'Eucarestia, nessuno si è inginocchiato e il vescovo celebrante non ha avuto nulla da ridire.

    Questa mi interessa. Durante le eucarestie delle cinquantine c'è la processione di ingresso, sulle note del canto "Alla mensa dell'agnello ..." con nell'ordine:

    - il portatore del turibolo (acceso per l'incensazione dell'altare prima della preghiera iniziale,
    - il portatore della croce astile (kikiana),
    - il portatore della bibbia (quella di Gerusalemme in formato grande con la custodia in argento e pietre dure, quasi sicuramente disegnata da Kiko),
    - la comunità in vesti bianche a due a due,
    - il/i presbitero/i.

    Chi porta la Bibbia la tiene con le braccia semialzate e indossando appunto il velo omerale, nello stesso modo con cui si porta il Santissimo nelle adorazioni, cioé tenendo le mani avvolte nel velo omerale così che sia questo a toccare la bibbia e non le palme delle mani.
    La mia domanda è: questo uso del velo omerale è previsto/contemplato/ammesso/tollerato? E sono solo i NC a farlo o no?

    RispondiElimina
  55. Il Velo Omerale si usa solo per il Santissimo Sacramento.

    Ma ai kikos piace far carnevalate.

    RispondiElimina
  56. Tutto torna: se il loro tabernacolo è a due piazze significa che il Santissimo e l Bibbia sono sullo stesso piano e quindi vengono trattati allo stesso modo. Tommaso

    RispondiElimina
  57. Si Tommaso, dove i kikos possono ricostruire una chiesa il tabernacolo si trova in una cappella laterale ed è a due piazze.

    RispondiElimina
  58. Cioè hanno abbassato Nostro Signore, presente nel Santissimo Sacramento, al livello del libro che parla di Lui.

    Protestanti.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.