lunedì 9 gennaio 2017

La doppia faccia del "NON GIUDICARE" degli istrionici neocatekiki

Mi piace mettere in evidenza il commento di Annalisa alle solite reazioni risentite dei camminanti che si aggirano nel blog. A parte il doppiopesismo sfacciato per cui essi che giudicano tutto non vogliono essere giudicati da nessuno, e' interessante analizzare lo stadio successivo di degenerazione del "non giudicare" che consiste nell'arbitrario interferire nelle scelte altrui: in questo caso, ulteriore aggravante, l'altro è la Chiesa. Ossia, al colmo della megalomania idolatrica, si giudica e si condanna il modus operandi della Chiesa stessa, nel seno della quale si dovrebbe agire, come tutte le altre realtà ecclesiali, in umile ascolto, filiale devozione, perfetta obbedienza. Come è possibile questo?

Sicuramente si ritiene di avere un grado di discernimento più elevato, di avere chiaro dove e come Dio vuole portare la sua Chiesa, cosa che neanche il Papa conosce. E dove Dio vuole portare la Chiesa? È Kiko che lo spiega al Papa (prima Udienza di Papa Francesco con il C.N. - 1 febbraio 2014): dopo aver descritto tutto l'itinerario battesimale, quando afferma che finalmente la Parrocchia è stata trasformata in comunità di comunità e i fratelli sono pronti per la Missione, questi i frutti del Cammino.

Ora viene il bello, ipse Kiko dixit, testuale: "TANTO È COSÌ IMPORTANTE QUESTO CHE NON SI CAPISCE COME NON ESISTE IN TUTTE LE PARROCCHIE LA INIZIAZIONE CRISTIANA DEGLI ADULTI. COM'È POSSIBILE!" (Intendendo per iniziazione cristiana, ovviamente, il SUO cammino e solo il SUO cammino, perché, evidentemente nella Chiesa non esiste altro).

Questo il commento di Annalisa:
@Pax e Pietro (NON del Cammino) che hanno detto:
noi non correggiamo nessuno. Mica siamo Vescovi. Noi, solo, ricordiamo le correzioni che avete avuto dall'autorità ecclesiastica.
Limpido!
Non solo fanno quello che vogliono, ma pretendono pure di non essere CRITICATI.


Tutti i neocatecumenali pretendono di non essere criticati perché gli è stata insegnata la scusa del "NON GIUDICARE"che per i catechisti ha una doppia faccia: i catechisti, il CAMMINO e soprattutto KIKO non possono mai essere "giudicati" (ossia è vietato DIRE LA VERITA' e RAGIONARE liberamente con il proprio cervello su questi argomenti), ma i catechisti (che sono semplici laici, molto spesso ignoranti, che non hanno studiato Teologia, e che non hanno nessun mandato da parte della Chiesa se non quello di essere dei semplicissimi "catechisti" proprio come quelli della Prima Comunione o della Cresima... nulla di più!) si permettono di GIUDICARE la tua vita (anche quella più intima) e la tua fede, ed hanno il potere assoluto di condannarti, di bocciarti ad un passaggio e dirti qualsiasi sciocchezza che gli passa in mente sulla tua vita.
Invece chi pretende di correggere ed offendere i Vescovi sono proprio quelli del Cammino che come bambini capricciosi non accettano non solo le correzioni della Chiesa o del Magistero, ma anche le loro scelte. Basta ricordare l'episodio di Kiko che sul palco del primo Family Day del 20 giugno 2015 osò offendere e riprendere pubblicamente il Vescovo Nunzio Galantino (segretario generale della CEI!) per il fatto che aveva preso, insieme al Papa, la decisione politica di prendere cautamente le distanze dal Family Day semplicemente per farlo essere un evento non etichettabile dai mass-media come voluto dalla Chiesa. La loro era stata una scelta "politica" intelligente e pensata. Ma Kiko lo riprese pubblicamente dal palco condannando (=GIUDICANDO in maniera grave!) la loro scelta.
Praticamente KIKO e il Cammino hanno il delirio di onnipotenza come in tutte le DITTATURE e SETTE! ...e pensano "io posso GIUDICARE, ma nessuno può giudicare me"..
Annalisa
1° febbraio 2014: Kiko indiavolato mentre protesta
lamentandosi col Papa che ancora non esiste
in tutte le parrocchie l'iniziazione neocatecumenale

35 commenti:

  1. Pax

    Grazie Anonimo Annalisa:
    Invece chi pretende di correggere ed offendere i Vescovi sono proprio quelli del Cammino che come bambini capricciosi non accettano non solo le correzioni della Chiesa o del Magistero, ma anche le loro scelte.
    Basta ricordare l'episodio di Kiko che sul palco.....

    Li hai inchiodati

    Vero, proprio bambini capricciosi,
    vogliono andare avanti come treni, con i paraocchi, e che nessuno ne rallenti la corsa sfrenata.
    L'arroganza di Kiko davanti al Papa che gli rimprovera, novello profeta vetero testamentario, di non sponsorizzare abbastanza le catechesi del cammino e denuncia la vergogna che l'indottrinamento kikiano non trovi posto in TUTTE LE PARROCCHIE di Roma, è inqualificabile ma perfettamente in linea col personaggio, che qui, come nelle altre esternazioni, si manifesta per quello che è, al di là delle sue intenzioni.
    E questo lo chiama zelo per la casa di Dio che lo divora, quando è solo megalomania idolatrica.
    Bugiardo abbindolatore di sprovveduti!

    Pax

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  2. Cito, per dare l'idea dei paraocchi con i quali vanno avanti i neocatecumenali e a conforto della correttezza dell'articolo relativamente al discernimento più elevato di questi signori, due commenti inviati ieri da un NC di ultradecennale militanza, un vero e proprio frutto del Cammino, in risposta all'argomentazione di una utente la quale sosteneva che "al cristiano è richiesto di conoscere il catechismo".

    I due commenti:
    1) "...dove sta scritto che il cattolico DEVE conoscere il catechismo? Un nuovo sacramento?".
    2) "Ma che CCC e BTP!!!! MA veramente andate avanti a citazioni del catechismo o a trattati di teologia? Ma è questo che è richiesto al cristiano? Suor Lucia dos Santos avrà saputo citare i BOT? E Natazza [sic!] Evolo ? Che poi katechéo che significa?".

    Si evidenziano:
    1) Il solito svilimento della teologia, qui anche del CCC.
    2) Il solito misticismo gnostico degli illuminati NC i quali - con tutto il rispetto per Suor Lucia e Natuzza che non cambiarono dottrina e Liturgia - vanno avanti con una decina di concetti e slogan da cinquant'anni.

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  3. Pax

    Si Lino, .......Il solito misticismo gnostico degli illuminati NC i quali vanno avanti con una decina di concetti e slogan da cinquant'anni.
    Questa è la tristezza. Ma questa gnosi-conoscenza degli illuminati NC su cosa si fonda?
    Sulla predicazione di Kiko Arguello e sulla esperienza concreta di chi ascolta.
    Come tu dici: la conoscenza del peccato è conseguita mediante la sperimentazione, lo studio della dottrina è considerato inutile, se non fuorviante.
    Questo seguendo un disegno preciso, premeditato, ritengo.
    Perché mantenere nell'ignoranza e indottrinare con un "pensiero unico" gli adepti è fondamentale nella strategia del cammino.
    Lo svilimento della conoscenza della teologia e del catechismo, in favore della esperienza diretta che si acquisisce frequentando il cammino e obbedendo ai catechisti porta alla aberrante conclusione che la tua esperienza è l'assoluto,
    Lo studio in generale una ginnastica mentale buona per chi non ha fatto mai esperienza vera di Gesù Cristo nella sua vita.
    E SI CONTINUA SEMPRE E SOLO A GIUDICARE, GIUDICARE E CONDANNARE.

    Ritengo illuminanti alcuni passaggi del commento di a cui attingo:

    D.D. del 6 gennaio 2017, ore 15:17
    - si rinuncia alle proprie facoltà per consegnarsi interamente ad altre persone....
    - conviene al tiranno tenere inchiodata la gente nel terrore, attraverso l'autorità dei catechisti che, mostrandoti i peccati, instaurano
    un nefasto assolutismo sul pensiero e sullo spirito e di conseguenza sulla gestione della propria vita.
    - non vedo molta creatività né ricerca personale. L'energia e' spesa piuttosto in un doloroso adeguamento.
    - metodo tanto più pericoloso in quanto le persone ci si assoggettano, fino al punto di ripetere le frasi fatte, parola per parola, nel
    momento in cui scatta la "parola d'ordine che gliele fa ripetere.

    Infine, citando Santa Teresa d'Avila:
    "Io ho sempre amato di avere confessori istruiti.... I veri dotti non mi hanno mai ingannata....
    Sottolineo la conclusione di D.D.
    Cercare di valutare rettamente il proprio valutatore, per me è un atto di responsabilità umana e cristiana, anche questo fa parte del discernimento.
    Grazie D.D.

    Meditate, o voi che state ancora nel c.n., meditate!!!

    Pax

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  4. A parte che Suor Lucia (Beata Lucia Dos Santos) e Natuzza Evolo conoscevano il Catechismo alla perfezione! Ignoranti neocatecumenali studiate prima di parlare!
    Questi penosi si permettono di nominare i pastorelli di Fatima! Loro! che disprezzano ogni cosa del cattolicesimo! Loro! che nelle catechesi non nominano mai le pie pratiche raccomandate dalla Santissima Vergine Maria proprio ai pastorelli!

    Ma per favore, per favore! Lavatevi la bocca prima di nominare quei santi veggenti... li ho troppo cari per permettergli di insozzarne il nome. Leggete, neocatekiki ignoranti la storia della Beata Jacinta Marto, santa a 10 anni, altro che cammino di gnosi, per carità!
    Kiko può solo inchinarsi davanti a queste persone. Fosse stato per lui, li avrebbe affidati a uno dei suoi ignorantissimi "didascali", che "spezzano la parola" mentre i genitori passano il pomeriggio nei "giri d'esperienza". Avrebbe costretto quei piccoli a subire la sua "messa che vale 100", gnostica e sincretica, quindi eretica, celebrazione nelle "salette dei cavalieri" copiate a Schwarz. Avrebbe insegnato loro che la presenza nel Tabernacolo non è un assoluto, a loro! che si consumavano le mani e le ginocchia in presenza di Gesù-Eucaristia, pregando quotidianamente il Rosario. Oh per l'amore di Dio!

    Voi neocatecumenali dovreste piangere impallidire a scoprire che i veri santi lo sono per grazia e per amore, per aver messo la propria vita a disposizione di Dio e per aver compiuto anche sforzandosi di essere perfetti le opere del Vangelo di Matteo.

    E che dire di Santa Teresa d'Avila, dottore della Chiesa, erudita in dottrina e teologia, che raccomandava di scegliere direttori spirituali di provata scienza e intelletto, che conoscessero con serietà proprio quel catechismo che tanto disprezzano.
    Eretici gnostici, il vostro cammino non porta a Dio, ma solo ad adorare Kiko, nei canti, nelle immagini (dato che in quelle rappresenta costantemente se stesso), negli scritti, nelle preghiere persino! Ora pregherete e adorerete Carmen Hernandez, della quale avete ammirato esposto lo striscione "Santa Subito"...

    Scomparite, levatevi dalla vista, voi che disprezzate e disonorate la Chiesa Cattolica! Vi avranno pure approvato, ma vi ha approvato Simone, non Pietro. Falso carisma che uccide la vera Chiesa Cattolica.

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  5. Il meccanismo dell'idolatria non conosce ragioni, conosce solo l'idolo. Ricordo le scene di un film (forse "Gli ultimi giorni di Hitler", ma non sono sicuro) in cui erano efficacemente rappresentati i fedelissimi desiderosi di ubbidire ciecamente a uno riconoscibilmente psicolabile: lo erano non per coerenza con il proprio incarico, non per timore delle conseguenze, non per senso del dovere, ma per il solo scopo di sentirsi ubbidienti all'idolo. La coscienza veniva sostituita dall'idolo.

    Non appena si concede un minimo spiraglio alla ragione o al semplice buonsenso, infatti, l'idolo si rivela immediatamente per quello che è.

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  6. ai due commentatori NC

    1) "...dove sta scritto che il cattolico DEVE conoscere il catechismo? Un nuovo sacramento?".
    2) "Ma che CCC e BTP!!!! MA veramente andate avanti a citazioni del catechismo o a trattati di teologia? Ma è questo che è richiesto al cristiano? Suor Lucia dos Santos avrà saputo citare i BOT? E Natazza [sic!] Evolo ? Che poi katechéo che significa?".


    Allora perché i kikatekisti devono imparare a memoria i Mamotreti e ripeterli a pappagallo?

    Dite fatti concreti.

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  7. Nel caso dei neocatecumenali, un altro ostacolo oltre l'idolatria è di blocco all'uso della ragione. Come scrisse il defunto De Mauro riportando i dati di ricerche internazionali, il 71 % della popolazione italiana è situato al di sotto sotto del livello minimo di comprensione nella lettura di un testo di media difficoltà. Purtroppo questa percentuale aumenta enormemente per la popolazione neocatecumenale, figuriamoci se un testo non è di media difficoltà. E' un'impresa ardua, quindi, far intendere al neocatecumenale-tipo le balordaggini di Kiko che leggiamo nei mamotreti, nelle interviste e nei libri quando invitiamo a leggere i Vangeli e scritti vari della dottrina e a confrontare. I mamotreti (che non sono di media difficoltà, farciti come sono di sincretismi, psicologismi, filosofeggiamenti ecc. eccetera) possono perciò essere dai catechisti soltanto imparati a memoria. A questo aggiungiamo lo scarso rispetto per lo studio che nel Cammino viene indotto è il quadro è dipinto: emeriti ciucci si siedono in cattedra.
    Fateci caso: i fuoriusciti del Cammino sono persone che - come quelli che qui commentano - possiedono una buona competenza di comprensione testuale.

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  8. Il parere del camminante sul Catechismo, riportato da Lino, è esilarante.

    Un cristiano che non conosce il Catechismo, non conosce la FEDE, perciò non è cristiano.
    E' vero, è battezzato, in tal senso è cristiano, ma in Italia TUTTI o quasi sono battezzati: si possono forse dire cristiani in senso pieno?
    I camminanti, riferendosi agli altri, parlano sempre di religione naturale, ma ne sono loro il massimo esempio.

    A loro non interessa il catechismo. Ma i mamometri? Quelli sì, e molto.

    E' evidente che la santità non coincide con la conoscenza intellettuale della FEDE, ma questa guida la volontà verso la santità.
    La conoscenza della FEDE (questo è il catechismo) è come il mirino di un fucile: se vuoi fare centro, devi prendere la mira.
    I mamometri sono un mirino tarato male e per questo la Chiesa li ha corretti.
    Ma Kiko vuole che si usi il mirino tarato male.

    Sandavi ha fatto l'esempio giusto: Santa Teresa d'Avila diceva ache il direttore spirituale deve essere dotto e virtuoso, ma se proprio doveva sceglierne tra uno dotto e uno virtuoso, non aveva dubbi: meglio il dotto.

    Le più grandi opere, se non sono secondo la fede, sono solo umane. Ad esempio l'inutile e stupida confessione pubblica. Religiosità naturale.

    E la FEDE è riassunta nel Catechismo della Chiesa Cattolica che, dopo la BIBBIA, è IL LIBRO per eccellenza. Altro che i mamometri!

    San Paolo scriveva: Se anche un angelo (figurarsi Kiko) dovesse annunciare un Vangelo diverso da quello che vi ho annunciato, sia anatema!
    L'esempio dell'angelo è un paradosso, ma i mamometri di Kiko sono realmente pieni di errori. Lo dice la Chiesa, che li ha corretti da cima a fondo.
    Ma Kiko continua a proporre i suoi errori.

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  9. In missione per conto di Kiko: presbitero 84enne, già famoso per aver proclamato l'eresia secondo cui "Gesù è un peccatore", si imbarca in aereo per andare a Taiwan a cercare lavoro per i missionari neocatecumenali andati lì a fare i dilettanti allo sbaraglio per conto di Kiko.

    Notare come l'articolo eviti accuratamente di dire che sono neocatekiki e invece accuratamente precisi la spesa per i bancarielli da gelataio ("tre da tremila euro ciascuno"). Indovinate i sottintesi.

    p.s.: sarebbe possibile evitare di pagare tremila euro di biglietto andata/ritorno al presbitero e usarli per cominciare a comprare il primo bancariello?

    p.p.s.: ma la Chiesa Cattolica di Taiwan ha davvero così tanto bisogno di padri di famiglia missionari disoccupati disperatamente bisognosi di denaro?

    E che cosa pensare di quei tre preti missionari italiani che sono andati lì dopo aver studiato a tempo pieno per tre anni cinese, e il primo giorno hanno celebrato Messa e tenuto l'omelia in cinese? Quali missionari è più conveniente aiutare: i padri di famiglia disoccupati allo sbaraglio (e che probabilmente conoscono più l'arabo antico che il cinese moderno), oppure i preti che hanno sostenuto la Chiesa locale fin dal primo giorno in cui sono sbarcati?

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  10. Volevo citare tre articoli del CCC e riflettere sul ruolo (inutile) del cammino neocatecumenale:
    art. 1705: ...in virtù della sua anima e delle sue potenze spirituali d'intelligenza e di volontà, l'uomo è dotato di libertà, segno altissimo dell'immagine divina.
    art. 1704: ...grazie alla ragione è capace di comprendere l'ordine delle cose e grazie alla volontà è capace di orientarsi da sé al suo vero bene.
    ed allo stesso tempo:
    art. 2022:...l'iniziativa divina nell'opera della grazia previene, prepara e suscita la libera risposta dell'uomo.

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  11. Anche io come Fab mi sento in vena di citazioni.

    Ecco la bellissima pagina dell CCC sulle virtù teologali e cardinali

    http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s1c1a7_it.htm

    da cui

    1833 La virtù è una disposizione abituale e ferma a compiere il bene.

    1834 Le virtù umane sono disposizioni stabili dell'intelligenza e della volontà, che regolano i nostri atti, ordinano le nostre passioni e indirizzano la nostra condotta in conformità alla ragione e alla fede. Possono essere raggruppate attorno a quattro virtù cardinali: la prudenza, la giustizia, la fortezza e la temperanza.

    1840 Le virtù teologali dispongono i cristiani a vivere in relazione con la Santissima Trinità. Hanno Dio come origine, motivo e oggetto, Dio conosciuto mediante la fede, sperato e amato per se stesso.

    1841 Tre sono le virtù teologali: la fede, la speranza e la carità. Esse informano e vivificano tutte le virtù morali.

    Personalmente, apprezzerei di più omelie e catechesi che insistano in questa direzione, invece del ritornello sadomaso e truffaldino del "la TUA vita è uno schifo! e anche TU fai schifo! ma DIO ti ama immensamente!", che tanto va di moda tra i "presbiteri".

    e invece...

    s’i’ fossi papa, allor serei giocondo,
    ché tutti cristiani imbrigarei

    per dirla alla Cecco Angiolieri.

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  12. Citare il catechismo fa bene per capire che le elucubrazioni di K&C sono essenzialmente spazzatura. Il catechismo, e ancora più il compendio, e il catechismo di San Pio X sono comprensibili anche ai bambini e aiutano a vivere seriamente la propria vita.

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  13. Come al solito Lino ha centrato il problema: la comprensione testuale dei neocat.
    E' una cosa che ho osservato in me stessa, e non ne ho mai ben compreso le origini. Ricordo che anni fa c'erano utenti del blog che postavano lunghi brani tratti dal magistero per confutare le tesi dei neocat che intervenivano. Per me era chiaro, invece, che nessun neocat avrebbe potuto leggere - e comprendere - un post più lungo di 10 righe.
    Certamente il linguaggio religioso dei neocat è fatto di slogan, di suggestioni emotive, di riferimenti a esperienze personali. Ci si abitua a parlare e pensare senza una base logica.
    Oppure si tratta di una forma di shock mentale. Chi accetta il metodo delle catechesi iniziali, impara ad entrare in un mondo dove le regole nomali sono stravolte, dove tutto è meraviglioso, e se c'è qualcosa che non va, è colpa del singolo che non è in risonanza emotiva e psicologica con la comunità.
    La continua sollecitazione emotiva unita alle richieste anomale richiedono un grande dispendio di energie e per resistere , evidentemente, bisogna uccidere il pensiero razionale, rinunciando ad una parte importante di se stessi. Abbiamo notato tutti che i neocat sono un fascio di nervi/emozioni ed è difficile relazionarsi con loro che sono sempre o tristi o arrabbiati e comunque sempre sulla difensiva.

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  14. Confermo, tutto verissimo. I parenti acquisiti kikiani e kikisti passano ore e ore a rimuginare sparlare e incavolarsi sulla minima frecciatina che gli viene lanciata da un prete della domenica o qualche cristiano della domenica, si sentono giudicati da tutti ma poi trattano dall'alto in basso, con la puzza al naso gente normale, magari brave persone fuori dal cammino, anche loro parenti, perché convivono o hanno altri difetti, o anche solo perché hanno tatuaggi o look strani, o albergatori e gente che lavora nel viaggio e turismo perché non gli fanno sconti speciali per comitive kikesi; giudicandoli eccome.
    Carlo.

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  15. Penso che questo blog stia facendo un grande favore al Cammino, se questo recepisce certi messaggi.

    Dicono che ora Kiko ora ammette, bontà sua, perfino i metodi naturali. Forse la sua è una concessione fatta per la "durezza del cuore " di molti.
    Comunque bene, perché fino a qualche anno fa li aborriva e si infuriava al solo sentirli nominare.
    Vuol dire che, almeno in questo, le critiche (anche del blog) gli sono state utili.

    Naturalmente questo fare MARCIA INDIETRO significa che prima diceva delle FESSERIE.
    Ma non pretendo che faccia autocritica e ammetta i suoi errori riconoscendo i meriti di chi gli ha fatto cambiare idea, questo sarebbe forse troppo.
    Mi accontento che su questo temqa si sia "normalizzato".

    Ma il problema è che Kiko deve ancora cambiare su molte cose essenziali. Ad esempio deve riconoscere le eresie scritte sui mamometri, che la Chiesa corretto ma che lui non rinnega. E poichè nel Cammino TUTTI la pensano come Kiko, solo se Kiko cambia, il Cammino cambia.
    Finché questo non avviene (e forse non avverrà mai) occorre aiutare i singoli camminanti che sono in crisi.

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  16. Scusate neocatecumenali ... Vorrei chei spiegaste che senso / scopo ha inserire fin da piccoli i bambini nelle eucarestie che voi fate il sabato sera . Questa esperienza di chiesa diventerà l unica esperienza con la quale si misureranno negli anni avvenire . Infatti all età di 13/14 anni i genitori saranno caldamente invitati a portarli alle catechesi ( per adulti) e tutto questo per fare un cammino di fede che durerà tutta la vita . Mi sembra molto limitante per i vostro figli proporre a loro come unica esperienza nella chiesa il cammino neocatecumenale . È limitante e ingiusto anche se fosse il cammino più bello del mondo ( e non lo è )hanno il diritto di conoscere la chiesa nella sua pluralità e bellezza e vuoi glielo impedite costringendolo fin da bambini a seguire le vostr stesse orme . Mancate di carità e rispetto . Alberto

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  17. @Tripudio
    E che cosa pensare di quei tre preti missionari italiani che sono andati lì dopo aver studiato a tempo pieno per tre anni cinese, e il primo giorno hanno celebrato Messa e tenuto l'omelia in cinese? Quali missionari è più conveniente aiutare: i padri di famiglia disoccupati allo sbaraglio (e che probabilmente conoscono più l'arabo antico che il cinese moderno), oppure i preti che hanno sostenuto la Chiesa locale fin dal primo giorno in cui sono sbarcati?

    Padre Gabriele Allegra, mio conterraneo che nacque vicino a Catania. Sapete che fece?
    "Il giorno dell’Assunta 1930, in una delle sue prime Messe, ha chiesto alla Madonna di assisterlo nel proposito di tradurre la Bibbia in cinese. Comincia subito gli studi di missiologia e di Sacra Scrittura.
    Il 3 luglio 1931 è già in Cina: Henkow, Chamgaka, Heng Yang. Studia il cinese e la Sacra Scrittura a fondo, con passione. Quattro mesi dopo, già esercita il suo apostolato in mezzo al popolo cinese: battezza, confessa, celebra la S. Messa, predica e fa catechismo in cinese, come se fosse la sua prima lingua." Inizia nel 1935 a tradurre la Bibbia in cinese. La completerà nel 1961.

    Sottolineo: dopo 4 mesi già parlava correntemente il cinese.
    Uno zelo veramente frutto dello Spirito.
    I cari fratelli missionari NC forse dopo 4 anni biascicano qualche parola, chissà...
    Ma del resto si va a portare la propria esperienza NC, il proprio modus operandi NC, la propria estetica NC... mica si ha tempo di integrarsi come Papa Francesco raccomandava nel 2014.Eh!

    Etneo

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  18. "E poichè nel Cammino TUTTI la pensano come Kiko, solo se Kiko cambia, il Cammino cambia."
    Vero, Pietro!
    Sulla liceità dei metodi naturali, io sono rimasta al recente intervento di Kiko durante la catechesi di don Pezzi nel quale, non contento di averli assimilati a pillola e coito interrotto, ha detto "La paternità responsabile significa accettare di non limitare i figli, significa accettare il piano di Dio. Ma nessuno ha ripetuto queste cose dette dal papa. Grazie a Dio voi siete stati salvati perché avete obbedito a noi!"
    Non ho ricevuto aggiornamenti.

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  19. Pietro (NON del Cammino) ha detto...
    ....
    Dicono che ora Kiko ora ammette, bontà sua, perfino i metodi naturali. Forse la sua è una concessione fatta per la "durezza del cuore " di molti.
    Comunque bene, perché fino a qualche anno fa li aborriva e si infuriava al solo sentirli nominare.
    Vuol dire che, almeno in questo, le critiche (anche del blog) gli sono state utili.
    ...
    Mi accontento che su questo temqa si sia "normalizzato".


    Pietro, io invece non ci credo per niente.
    Il messaggio neocat non è razionale. Basta un lungo applauso alle famiglie numerose, una bella inquadratura in sala Nervi all'invio delle famiglie missionarie, e ogni neocat capisce che i metodi naturali sono una mancanza di fiducia in Dio.
    Il neocat è impermeabile al testo scritto e lo è in buona parte anche verso la catechesi orale. Kiko per opportunismo può dire una cosa, salvo smentirla il giorno dopo, e nessuno si farà domande perchè il messaggio è chiaro, indipendentemente dalle parole: tanti figli = tanta fede e tanto riconoscimento all'interno del cammino.

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  20. Il cammino, nei suoi vertici, non recepisce nessun messaggio dall'esterno.
    Il cammino è fondato sulla menzogna, sul segreto, mentiva all'inizio e mente adesso, se ne ricava un tornaconto.

    Anzi, è prevista un'altra gita alla domus Galileae, altro giro di parroci e probabilmente vescovi che andranno a lodare il cammino in erezt israel, come dicono loro. Altre collette e altre manipolazioni di sacerdoti ( non neocat )che credono di potersi accostare al cammino senza restarne invischiati e addirittura si illudono di poter guidare una comunità e di fare omelie che verranno ascoltate dai camminanti.

    Se cambia qualcosa, cambia a livello di singoli, e siccome si sta riducendo il numero di adepti i catechisti sono un po' meno severi e cercano di non cacciare nessuno.

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  21. Grande Lino... l'ho sempre saputo che avevo una "buona competenza di comprensione testuale" ho raggiunto la quota di 2763 libri letti... ecco il motivo per cui sono "scappato" dal cammino.

    Ricordo quando in una convivenza di inizio corso kiko tirò fuori dal cilindro la frase "la bellezza salverà il mondo" (chiaramente si riferiva al fatto che la sua "nuova estetica" di Chiesa avrebbe salvato il mondo) e tutti a "pappagallo" nelle varie convivenze di riporto ripetevano la stessa frase, io sono un appassionato di Dostoevskij ed avevo letto "l'Idiota"... chiesi al catechista se conosceva il libro e/o l'autore, non vi dico l'imbarazzo...99% dei camminanti non sapeva di cosa parlava... solo frasi a pappagallo, anzi qualcuno credeva che fosse una frase di kiko.
    Ha ragione Michela, il catecumeno è "impermeabile al testo scritto"

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  22. Relativamente alla comprensione del testo: nel CNC è proprio scoraggiata, anzi mi azzardo a dire "impedita" (un post a parte lo meriterebbero le scrutatio, che a mio avviso nel CNC sono estremamente fuorvianti). Ci sono i catechisti che ti ripetono quello che Kiko o chi per lui ha compreso del testo. Un esempio su tutti: c'era una frase che negli anni è stata continuamente ripetuta, e viene tuttora ripetuta, che ogni volta che la sentivo mi provocava un disagio/turbamento interno che solo qualche mese fa si è sciolto. La frase in questione è: "Tu ti scandalizzi", "Tu ancora ti scandalizzi" (un appunto: il pretesto da cui sempre si parte è che l'uomo non può compiere il bene, se lo fa è perché è un superbo. Quindi se ti scandalizzi vuol dire che ancora non hai coscientizzato questa verità e ad essa con lo scandalo ti ribelli: ti aspetti ancora che col tempo e un percorso di fede tu o le persone intorno a te possano smettere di fare il male?). Questa frase mi è stata più volte ripetuta ogni volta che portavo alla luce qualche tipo di problema. Il problema non era mai quello che accadeva, ma il fatto che io denunciassi il problema (un esempio di problema è stato un annuncio del kerygma palesemente e inequivocabilmente eretico). L'ultima volta che l'ho sentita dire è stata alla convivenza di inizio corso ("Il punto è resistere e non farsi scandalizzare"). Ma l'ultima volta che un catechista mi ha ripetuto questa frase, sottolineando che il vero problema era interno a me e non il fatto che era successo (forse aspettandosi una manifestazione di colpa da parte mia) la mia risposta è stata molto semplice: "Gesù nel Vangelo non ha detto 'Guai a chi si scandalizza' ma 'Guai a colui per il quale avvengono scandali'". Non ho ricevuto risposta, né mi è stata più ripetuta. L'interpretazione CNC sovrasta il contenuto del Vangelo, lo copre e alla fine a te in mano resta una risposta che non può soddisfarti, semplicemente perché non è veritiera.

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  23. Come dice Valentina, i camminanti sono orientati sulle sensazioni, sul SENTIRE e non sulla dottrina.

    Sia chiaro: sul vivere la fede anche col cuore non ho nulla da eccepire. Anzi approvo. Se la fede deve incarnarsi nella vita, perché escludere il cuore, visto che siamo fatti anche di quello?
    Ma il punto è che il CUORE PUO' SBAGLIARE, mentre la Rivelazione che Dio ha affidato alla Chiesa, no.

    Che ha fatto allora la psiche di Kiko per mantenersi abbastanza libera alla Chiesa?
    Ha reso INFALLIBILE il suo “sentire” e quello dei suoi sudditi più fedeli, i CATECHISTI, che sarebbero ISPIRATI dallo Spirito Santo in ogni circostanza.

    Ma quando il “sentire” prevale sulla dottrina della Chiesa, non si può parlare di FEDE.

    I camminanti diranno: ma quanta emozione, quanta volontà nel fare i sacrifici...
    Vero: ma sono tutte sensazioni UMANE, che può testimoniare qualunque fervente adepto di qualunque setta.
    Gioia naturale, forza naturale, generosità naturale… Spesso buona fede, ma la grazia non c’entra o c’entra poco.
    Convinzioni umane e NON fede, convinzioni di Kiko e NON Dottrina della Chiesa.

    Ma questa si chiama RELIGIOSITA' NATURALE.

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  24. Pax
    Ad Autore della Lettera:
    Tu ancora ti scandalizzi?
    l'uomo non può fare il bene.
    Ti aspetti ancora che con un percorso di fede tu possa smettere di fare il male?
    Di più "Sei una moralista, sei entrata in cammino per diventare Santa, e ti scandalizzi dei peccati....
    Ma perché a te il potere non piace, se togli quel tal responsabile (che ha dato scandalo, appunto)' pensi che quell'altro che metti è migliore di lui....."
    È così via... . Tutto.
    Quando sollevavi problemi o denunciavi comportamenti scandalosi,
    "Chiediti perché tu vedi queste cose, ricorda il peccato del tuo fratello è specchio dei tuoi peccati,
    Se tu lo vedi è perché tu sei peggio di lui...."

    Da questo il paradosso il problema non è mai quello che tu sollevi all'attenzione, ma il problema sei tu che sollevi il problema.
    Verissimo.
    Il vero catechista è colui che non si scandalizza di nulla, non si fa coinvolgere emotivamente da nulla, ma di che razza di mostri parliamo?
    Queste cose mi hanno fatto fuggire via dal cammino.
    Più itineranti, più responsabili, più vicini a Kiko più queste le caratteristiche.
    Perché Kiko è così, un insensibile totale e un cinico.
    Anche di fronte a fatti tremendi che capitavano nelle comunità, dove fondamentale era intervenire, ti fanno subito uno scrutinio, per colpevolizzarti e metterti a tacere.
    Spostano l'attenzione dal fatto che è successo a te, perché il problema non è mai fuori, ma dentro di te.
    Qui la manipolazione del Vangelo è diabolica
    Banale ricordare che il diavolo, quando tenta Cristo, lo tenta con la stessa Parola.
    Ti dicono che l'uomo è contaminato da ciò che esce dal suo cuore, non da ciò che entra, e se tu vedi i peccati degli altri e non riconosci che tu sei peggio sei un falso, e non giudicare, .....
    C'è anche la parabola di Gesù che chiama il servo e gli dice : "cosa è questo che mi riferiscono di te....? Gli altri servi?
    Ma alla fine punisce il servo malvagio, non coloro che lo hanno denunciato perché si sono scandalizzati di lui che maltrattava i più piccoli.
    Pare proprio che Gesù non ha nulla da ridire a chi ancora riesce a distinguere il bene dal male e a non sopportare le prepotenze, le violenze e i soprusi dei forti sui deboli.

    Pax

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  25. Ogni volta che vi leggo ringrazio Dio per aver avuto la possibilità di iniziare a leggere questo blog e le vostre preziose esperienze. Tutte le vostre riflessioni sono preziose, e aiutano tanti dubbiosi o ex-sorelle/fratelli a comprendere sempre meglio il Cammino e la grazia che hanno avuto ad uscirne.
    Grazie a tutti e continuate così. Che Dio vi benedica e vi renda merito.

    Annalisa

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  26. Cara Pax, certo che Cristo non si scandalizza di chi denuncia il male, e come potrebbe? Lui per primo lo ha fatto! Quando chiamava ipocriti i farisei non ci andava molto leggero...
    Distinguere il bene dal male è appunto discernimento, che si acquista proprio mediante Gesù.
    Gesù vuole che noi riconosciamo e denunciamo il male, come ha chiesto lui stesso fino a chiedere di portare il peccatore incallito davanti all'assemblea.
    Ma questa è la schizofrenia neocat, che usa la stessa parola prima a proprio favore e poi contro di te.

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  27. @Pax

    "Ti dicono che l'uomo è contaminato da ciò che esce dal suo cuore, non da ciò che entra, e se tu vedi i peccati degli altri e non riconosci che tu sei peggio sei un falso, e non giudicare"

    Ma vedi Pax, secondo me il tranello sta proprio in questo: in fondo stanno dicendo la verità. Quelle sono parole di Gesù ("Non è quel che entra nella bocca che contamina l’uomo; ma quel che esce dalla bocca, ecco quel che contamina l’uomo" Mt 15, 11; "Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo?" Mt 7, 3) e un catecumeno fedele sicuramente le ha sentite e sa che è vero che Gesù ha detto questo. Il problema però è che vengono applicate in un contesto e a situazioni che non c'entrano niente. Se il problema, ti parlo del mio caso, è che ritengo che un fratello abbia affermato un'eresia mentre avrebbe dovuto evangelizzare, e ti dimostro che non me lo sto inventando, non ha alcun senso coprirsi dietro queste parole come se io stessi accusando tale fratello, perché sto denunciando un fatto che richiede semplicemente una correzione. Quello che poi io posso pensare di Tizio o Caio, non c'entra proprio niente, perché il problema non sono Tizio o Caio, ma il fatto che è successo. Se al posto di Tizio e Caio ci fossero Sempronio e Pinco Pallino non cambierebbe niente. Ma nel CNC al centro della questione non c'è il fatto: c'è che nell'affrontare il problema, il primo passo da fare è, per l'appunto, riconoscerlo. E riconoscerlo significa ammetterlo. E, parlando di un cammino che si propone in fin dei conti "perfetto" ("Per questo io dico sempre che nel cammino non c'è nulla di inutile", una delle tante affermazioni della catechesi sul CNC all'ultima convivenza I.C.), va da sé che non si può ammettere che ci siano errori.
    Il centro non è cosa è bene e cosa è male, il centro è il CNC buono per definizione in ogni sua azione di un qualsiasi suo portavoce. Magari si allontanano o vengono rimossi catechisti che hanno un senso critico, ma un catechista che annuncia concetti falsati non viene invitato ad approfondire quello che deve annunciare prima di riaffidargli una catechesi, ma viene giustificato con "Dio è buono e protegge chi ascolta, all'occorrenza tappa le orecchie". L'amato fatto concreto è affidabile solo se a vantaggio del CNC. Basta pensare ai questionari dei passaggi: lo spartiacque è l'incontro con il CNC. Un semplice esempio dal secondo scrutinio:

    1. a) Prima del cammino in che cosa mettevi le tue sicurezze?
    b) Hai visto un cambiamento di direzione?
    c) Oggi in che cosa metti concretamente le tue sicurezze? Di' fatti concreti.

    Questa è solo una delle domande, ma nei vari passaggi, lo spartiacque è sempre quello: prima del cammino e dopo. A mio avviso è questo a falsare tutto.

    Io non so se è chiaro il concetto e chiedo scusa se sono andata OT.

    RispondiElimina

  28. Autore della lettera ha detto:
    Se il problema, ti parlo del mio caso, è che ritengo che un fratello abbia affermato un'eresia mentre avrebbe dovuto evangelizzare, e ti dimostro che non me lo sto inventando, non ha alcun senso coprirsi dietro queste parole .......
    (la solita cantilena del non giudicare)
    ........come se io stessi accusando tale fratello, perché sto denunciando un fatto che richiede semplicemente una correzione. Quello che poi io posso pensare di Tizio o Caio, non c'entra proprio niente, perché il problema non sono Tizio o Caio, ma il fatto che è successo.

    centro non è cosa è bene e cosa è male, il centro è il CNC buono per definizione in ogni sua azione di un qualsiasi suo portavoce. Magari si allontanano o vengono rimossi catechisti che hanno un senso critico, ma un catechista che annuncia concetti falsati non viene invitato ad approfondire quello che deve annunciare prima di riaffidargli una catechesi, ma viene giustificato......

    Grazie, perfetto.
    Il concetto è chiarissimo, le conferme che ci diamo a vicenda sono fondamentali:
    STO DENUNCIANDO UN FATTO CHE RICHIEDE. S E M P L I C E M E N T E UNA CORREZIONE
    sono concetti semplici, elementari ma, quando li metti in evidenza in quel contesto, tipo sinedrio che si pianta davanti a te che osi denunciare!!!! Ti si girano tutti contro, ti ritrovi solo, e col dito puntato ti accusano
    Tu stai giudicando
    Credi di essere meglio tu
    Il Signore ci invia poveracci, diciamo cose sbagliate, lo Spirito santo le corregge in chi ascolta
    Chi credi di essere tu.....

    Dici bene, il Cammini è cosa buona, deve essere perfetto, non può sbagliare nelle azioni dei suoi portavoce, anche quelli che sono così approssimativi da fare ancora più danni.
    Ma poi com'è che
    Magari si allontanano o vengono rimossi SOLTANTO quei catechisti che hanno un senso critico, che pongono problemi che si fanno domande e che ancora usano il proprio cervello?

    Grazie Autore della lettera
    Tranquillo, è chiaro il concetto. Chiarissimo.

    Pax

    RispondiElimina
  29. Pax ad Annalisa.

    Grazie a te e al tuo prezioso contributo.
    Alla tua bella capacità di analisi che ho voluto condividere con altri, in questo post.
    La speranza è che uniti possiamo aiutare non solo gli ex, come noi, ma soprattutto chi è dentro ad aprire gli occhi e prendere presto la benedetta decisione.

    Pax

    RispondiElimina
  30. A Sandavi

    Gesù vuole che noi riconosciamo e denunciamo il male, come ha chiesto lui stesso fino a chiedere di portare il peccatore incallito davanti all'assemblea.

    Ma questa è la schizofrenia neocat, che usa la stessa parola prima a proprio favore e poi contro di te.

    Ti confermo con la mia esperienza:

    Il discernimento,
    non quello di Kiko del conoscere il tuo peccato : tu credi di essere umile e invece sei un superbo, bla bla bla

    Ma il discernimento del saper distinguere il bene dal male, che ci dona Gesù,
    (Che tante volte riconosciamo presente in persone dotate di razionalità e un sano buon senso, non necessariamente praticanti o religiosi, ma "uomini di buona volontà " su cui Dio veglia e che certamente ispira.)
    Ci porta a riconoscere e denunciare il male, che, a quel punto, è nient'altro che un dovere sacrosanto.

    Sai l'assurdo?
    Quella che tu chiami la schizofrenia nc?
    Tu denunci, parliamo di peccatore incallito, ossia richiamato più volte persevera nel male.

    Davanti all'assemblea, questo avviene nel cammino, VIENI PORTATO TU che hai denunciato
    perché il peccato più grande, che non trova perdono, è che tu giudichi e condanni quel fratello.
    È' il trionfo degli impuniti!
    La baldoria dei buontemponi, l'isola felice degli impenitenti cronici.

    Pax

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  31. Il punto è che travisano intenzionalmente il senso cristiano del non giudicare.

    Se dico che Tizio, Caio, Sempronio o Sankiko è un fannullone che vive a scrocco, perché lo è, dico la verità.

    Se dico che io al posto suo, con il suo identico vissuto, non sarei stato mai un fannullone, allora giudico.

    Tutto qui.

    Invece nel cosiddetto Cammino, dal signor trettre dottor (h.c.) inquisitor Arguello in giù fino ai kikatekisti di più basso rango, è tutto un trinciare giudizi e condannare.

    Infallibilmente, ovvio.

    Kikatekisti, imparate e insegnate il Catechismo, e basta; per il resto tenete il becco chiuso.

    Sankiko, vai a lavora', sarebbe ora.

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  32. Questo post ed i commenti di seguito mi hanno aiutato a mettere a fuoco qualcosa di cui avete sicuramente parlato ma che vorrei lo stesso riportare come mia personale osservazione in anni di co-camminanza.

    ll CNC offre a molte persone, che arrivano animate da una grande richiesta di significato, la certezza che le loro difficoltà siano opera di Dio e creata espressamente per la loro conversione. A queste persone viene quindi offerto un attraente bene superiore, l’amicizia salvifica con Dio, in cambio dell’adesione a tale non meglio delineato “sistema giudiziario divino” una mistura di bene e male con relazioni causa-effetto del tutto imperscrutabili, e decifrabili unicamente dall' “ispirazione” di iniziati autorizzati. (E per chi osa di più, c’è sempre in agguato lo spauracchio del “serpente sull’albero nel centro del giardino”, che ci ricorda la nostra superbia.)
    un sistema dove Dio:
    - ha fatto morire quella persona cara per la mia conversione
    - ha voluto che molestassi tutte quelle ragazze per farmi capire che sono un peccatore e che ho bisogno della sua misericordia
    - mi ha messo in questo matrimonio senza amore e senza gratificazione per farmi capire cosa è l’amore vero
    - etc

    Di per sé trovo ovviamente un po’ di vero in queste affermazioni. Per esempio può succedere di rimettere in discussione la propria vita in seguito ad un lutto.
    Quello che trovo forzoso ed indegno è il costringere le persone ad accettare passivamente il principio dell’azione sadica di Dio per il nostro bene, con quello che comporta. Infatti, una volta accettato questo modus operandi da Dio, la porta è spalancata per accogliere lo stesso metodo tra le persone all’interno di una comunità chiusa ed autoritaria, e da lì nella vita personale. Catechisti su camminanti, camminanti di lungo corso su matricole, camminanti su non camminanti, la critica ha un senso unico, la controcritica non è ammessa.

    A chi fa comodo tutto questo ce lo dirà forse un giorno la Guardia di Finanza.

    Ma perché le persone non si ribellano?

    Parte 1/2 continua

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  33. Continua e finisce, parte 2/2

    Secondo me, perché ribellarsi a questo modello di giustizia comporterebbe simultaneamente tradire l’idea iniziale di Dio che si occupa di me, anche mandandomi questa o quella sofferenza, ma sempre con amore. Smettere di obbedire ad un presbitero o ad un catechista o contestarli se sbagliano, significherebbe chiudere drammaticamente la bocca a Dio che si serve di loro per parlarci, e tagliare quel legame con l’Altissimo, che ci dava il significato esistenziale tanto cercato all’inizio e magari faticosamente conquistato in anni di cammino.
    “Perché è tramite quel peccatore che Dio ha voluto convertirmi”.
    (Può darsi, ma non puoi farne una regola).

    Rifiutare il sistema giudiziale NC sarebbe, in ultima analisi, come essere andati da Dio, avergli dato un’ assaggiatina oziosa e poi venirsene via schifati “no, non mi piaci”. Una cosa effettivamente terribile.
    Pur di non rinunciare a quel Dio che molti cercano e amano sinceramente, o pur di non mettersi contro di lui ed “entrare nella morte”, quando non per mera convenienza,
    le persone sottostanno ad un vero e proprio ricatto ben orchestrato.

    Il problema è che, come avete già ribadito in diversi e a più riprese, i beni che il cammino promette lontanamente (lontanamente inteso come dall’altra parte del fossato, o come si chiama quella cosa con i gradini che scendono e risalgono), come l’unione con il Signore ed una vita di fede piena, questi beni le persone li possiedono già in quanto create ad immagine e somiglianza di Dio, ed anche battezzate, comunicate, cresimate. Che bisogno c’è di fare tutte queste scale per acquistare a caro prezzo qualcosa che è già in nostro possesso?

    Come avete ribadito lucidamente più volte, se le persone si rendessero conto, e se la Chiesa aiutasse i cristiani a rendersi conto, del loro patrimonio di fede e di come farlo fruttificare, per poi farlo ricadere a pioggia nella propria vita e su quella altrui, le persone non scenderebbero neppure di un gradino in quel fossato.

    RispondiElimina
  34. @Autore della lettera:
    "Non è quel che entra nella bocca che contamina l’uomo; ma quel che esce dalla bocca, ecco quel che contamina l’uomo" Mt 15, 11; "Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo?" Mt 7, 3

    Entrambe le pericopi vengono totalmente rivoltate a favore del cammino.
    La prima era rivolta ai farisei (come anche altre perfettamente analoghe: la pericope dell'interno e dell'esterno del piatto, così come il sarcofago bianco fuori e pieno di ossa di morti e di ogni putridume). Queste frasi di Cristo non vogliono dire che non bisogna giudicare il male, ma che prima di poterlo discernere anche nell'altro fratello bisogna attuare in noi stessi il bene e perseguirlo (togliere la trave, pulire l'interno, ecc.) Diversamente non vediamo un fico secco.
    Perciò Sacramenti: Eucarestia e Confessione frequenti, e preghiera assidua. Infatti il discernimento cresce con l'amicizia verso Cristo e l'amicizia verso Cristo aumenta solo mediante la Grazie che si riceve solo nei sacramenti e nella preghiera.

    Dunque, tutto torna. ;)

    RispondiElimina
  35. OT:

    scusate, ma non c'è qualche discrasia con il fatto che la stessa Miriano, abbia scritto il libro "Sposati e sii sottomessa"?...

    https://costanzamiriano.com/2016/12/31/te-deum-laudo-per-mio-marito/#more-17553
    ---

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