lunedì 3 luglio 2017

De-canonizatione di Carmen Hernandez.(parte seconda)

La Sora Carmen ne aveva per tutti!
Domanda:
"Cosa potremmo scoprire grazie a questo “diario” che non conoscevamo di Carmen?"
Risponde Kiko:
"Una Carmen profonda, fragile ma fortemente attaccata in Dio. Sempre noi abbiamo visto una Carmen energica, forte e decisa. Perché lo era. Ma mai triste un momento, mai sofferente, nemmeno davanti a me. Lei ha scritto questi pensieri sola con Dio. Era forte perché ha appoggiato le sue angosce sul Signore. Sofferenze anche forti, che mi hanno fatto dire, Carmen, perché non me ne hai mai parlato."

Domanda:
"Che effetto le ha fatto rileggere i fogli che hanno composto questa nuova opera?"
Risponde Kiko:
"Che effetto? Profondo. Ho scoperto l’amore profondo che Carmen aveva per Cristo. È stata semplicemente eroica, per i quarant’anni di sofferenze, tenute nascoste, che ha vissuto. Senza mai mostrarle a nessuno. Una vita vissuta silenziosamente per Gesù Cristo. Ma proprio questa unione forte in Gesù Cristo l’ha resa una donna libera."


Non solo Kiko è stupito, anche noi lo siamo.

Verrebbe da dire: "ma chi avete incaricato per questi Diari?"

Carmen era la persona più instabile del mondo, un giorno al settimo cielo e l'altro nella più profonda depressione e abbattimento, sempre pronta, però, al suo fianco, a sferrare attacchi micidiali di cui erano vittime a turno rettori, formatori e padri spirituali dei seminari e i seminaristi stessi, gli itineranti tutti - presbiteri delle équipe compresi - e alcuni in particolare, invisi da sempre e, chi sa perchè, sempre sotto tiro, come, ad esempio, alcuni spagnoli arditi.

Diciamo che Carmen ne aveva per tutti. 
Maliziosa, a caccia di retro-pensieri e di doppi fini negli interlocutori, per lei tutti facevano una cosa per farne un'altra, dicevano una cosa per dirne un'altra, nascondevano, per fare di testa propria, andavano di propria iniziativa, e a loro insaputa ovviamente, da Vescovi e Cardinali, per trafficare nell'ombra sull'obbedienza - sempre a loro - per aggirarla, accordandosi sottobanco con la Chiesa.

Che splendido discernimento! Capacità di leggere i cuori! 
O non, piuttosto, Carmen proiettava negli altri le sue doppiezze, le sue insoddisfazioni, il suo arrivismo smodato? Soprattutto il suo stesso "sistema di governo", basato su diffidenze e controlli incrociati che, con tanta perizia, metteva in azione, per cogliere i sospettati in castagna e per poi poter dire, alla fine: "Vedete? Avevo ragione, vi avevo capiti! Me non potete ingannarmi!"

In fondo, nella mia esperienza del Cammino, ho scoperto sempre più che le frequenti "Convivenze di Itineranti" erano finalizzate a mettere in chiaro chi comanda, a tenere tutti allineati, a realizzare il famoso "essere legati a noi" (a Kiko e Carmen) usato come una costante minaccia

Frase cult di Carmen: "Voi itineranti dovete essere persone legate a noi!", "Chi non è legato a noi, non lo mandiamo da nessuna parte". 
L'essere o no legati, ovviamente, lo valutavano loro, insindacabilmente, con cicliche prove di fedeltà.
Nota importante: in tutto questo gioco, di lacci e lacciuoli, il ruolo della Chiesa non ci è mai stato spiegato. Nemmeno una volta. C'è da riflettere!

Tanti fratelli ed ex fratelli del Cammino che hanno visto gli anni d'oro dell'impero Kikiano/Carmeniano possono testimoniare la stessa cosa.

E oggi cosa succede? Oggi Kiko "scopre" che Carmen sarebbe stata una grande mistica, una che avrebbe conosciuto le sofferenze spirituali delle anime privilegiate dalla grazia.

Strana scoperta, davvero, di fronte a quella Carmen che non si dava alcun freno, che non conosceva autocontrollo e che, nella sua "incontinenza" spirituale e caratteriale, ostentava di essere la persona più libera del mondo, mentre era solo capricciosa e senza nessuna misericordia.

Ora Kiko cade dalle nuvole e dice: oh Carmen, perché non me ne hai mai parlato? Come al solito, senza rendersi conto di quanto ciò sia ridicolo, e di quanti fratelli ed ex fratelli siano in grado di ricordargli cosa ha fatto e detto Carmen nell'arco di più di mezzo secolo.

Chi può credere a una Carmen che prega: "Gesù, Gesù mio, Gesù amore della mia anima"Espressioni da mistica, proprio quelle che lei apertamente disprezzava e derideva.
Ma chi può crederci che poi lei, nel segreto, pregasse davvero così?

Ma c'è di più: se infatti tutto questo fosse vero, come Kiko improvvisamente pretende di convincerci, è ancora peggio, per loro!

Forse non ha capito che in molti dobbiamo chiedere un serio "risarcimento " per essere stati ingannati sul modello del "perfetto camminante che fa il cammino come si deve"; visto che chi ci ha istruiti, una volta di più, è dimostrato che predicava male e razzolava bene e, delle cose che a noi predicava, non ne metteva in pratica una sola, anzi, una volta chiusa nella sua camera, faceva tutto il contrario e pregava nel segreto, facendosi ammaestrare dalla più solida Tradizione della Chiesa, da Costantino fino al Concilio di Trento, incluso

Ha tenuto tutto per sè il suo tesoro!
Ma dico io, tutto per lei si è tenuta questo tesoro, la compianta Carmen?  

Una donna strana davvero, sotto ogni aspetto e da qualunque angolatura la si osservi!
Per questo, dice Kiko, HO SCOPERTO. 
Perché c'è dell'incredibile, solo così poteva presentarlo, come una scoperta.

E poi, SILENZIOSAMENTE. 

Cosa? Carmen "silenziosamente"? Questa certo è un'altra novità; ad esempio ricordiamo tutti "la donna taccia!" di Giovanni Paolo II
Ma anche noi abbiamo visto quanto era "discreta" e "silenziosa" (virgolette obbligatorie): pensiamo, ad esempio, quante volte Kiko, rivolgendosi a lei, diceva:
"Carmen! Carmen! Per favore, Carmen, statte calma, statte zitta, statte buona, statte ferma, siediti Carmen, mi fai perdere la pazienza! Fammi parlare, mi interrompi sempre, Carmen, Carmen!".

Sulla DONNA LIBERA, poi, che dire? 
Piuttosto che libera, direi "sfrenata", nel senso di senza freno alcuno, mai seconda a nessuno, tanto meno sottomessa o obbediente a qualcuno, mai, che io ricordi, una sola volta.
Intanto, per il primo anniversario della sua morte, si sta preparando una novena per invocare la sua potente intercessione. 
Accidenti, questi neocatecumenali all'improvviso si sono proprio convertiti tutti!
Credono anche nelle novene, ora!

Kiko, come alle Nozze di Cana, ha lasciato per ultimo il vino migliore. 
Un teatro patetico davvero, direi!

Conclusione:
Ormai è chiaro, Kiko sta inventando, secondo i suoi desiderata, una persona che non è mai esistita, una vera trasfigurazione ante litteram (ricordiamo la predilezione di Carmen per la Trasfigurazione! Forse Kiko pensa così di renderle omaggio!).

Ma mi domando, per concludere:
Questi due spagnoli hanno creduto davvero in tutto quello che ci hanno predicato? 
Se ne erano convinti - in particolare ora parlo di Kiko - perché non descrivere Carmen come realmente era?
Ma forse Kiko lo sa che quella Carmen mai diverrebbe santa!

Hanno ostentato, per una vita intera, un cristianesimo che non ha nulla di "cattolico", di fronte al quale tutto quello che è esistito nella Chiesa, da Costantino fino al Concilio Vaticano II, doveva essere cancellato.

Ora sanno che il loro Cammino, se lo esplicitano per quello che è stato e lo esplicitano fino alle estreme conseguenzealtro che canonizzazione di Carmen, è messa a rischio la loro stessa permanenza nella Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica.  

Ma allora ci hanno ingannati, sapendo di farlo!
Kiko ha preso la sua decisione, ora scimmiotta, tenta di imitare, modelli di santità che ha sempre ignorato o ritenuto totalmente inutili.

E ai buontemponi che volessero ribattere col solito mantra del "non è vero quel che dite", bisogna ricordare che gli autonominati "iniziatori" lo hanno sempre molto ben camuffato; nelle catechesi Kiko, è vero, ogni tanto raccontava qualche singolo episodio di vita dei santi - molto raramente - ma è pur vero che se qualcuno, dando l'esperienza, diceva di aver trovato nella Chiesa qualche riferimento diverso, che lo aiutava, insieme al neocatecumenato, nel suo cammino personale di perfezione, la reazione dei due autodiscernenti, autoproclamati santi iniziatori Kiko e Carmen era immediata ed era sempre la stessa: "Far bene il cammino neocatecumenale significa che NON HAI BISOGNO DI NIENTE ALTRO"; di più, se il Cammino non ti ha purificato da tutte, dico TUTTE, le forme di religiosità naturale - lì dove, è utile ribadire, per religosità naturale si intendono proprio tutte le altre forme di stare nella Chiesa che non siano le successive e concatenate obbedienze previste nel loro percorso a tappe - significa che "Dobbiamo rimandarti a fare le catechesi daccapo."

Fine seconda puntata
(la prima è a questo link)

35 commenti:


  1. Eccezionale questo articolo Pax!

    Una testimonianza diretta vale più di molti ragionamenti .. anzi è alla base di qualunque serio ragionamento si voglia fare sul cammino neocatecumenale ...

    perchè se il CN non avesse prodotto tanto danno nella vita di tante persone non ci sarebbe motivo di ragionare su di esso ..

    e tale testimonianza può essere sottoscritta da tanti che hanno conosciuto Carmen da più o meno vicino ..

    e ciò che ne consegue non riguarda tanto Carmen come "persona" ma ciò che lei ha "costruito" insieme a Kiko, cioè questa SETTA distruttiva della vita delle persone che è il cammino neocatecumenale ...

    qualunque cosa Kiko vorrà farci "scoprire" all'interno di questi "diari" gli si ritorcerà contro, non resisterà davanti all'evidenza della REALTA' dei fatti ..

    cadrà miseramente la presunta "santità" di Carmen e con essa tutta la sua "costruzione" , un "gigante dai piedi di argilla"!

    Oggi mi sento insolitamente "ottimista" ...

    .. sarà l'esempio di S. Tommaso, che non dimostra "mancanza" di fede ma desiderio di sperimentare, proprio nell'evidenza della REALTA', la presenza di Gesù vivo..

    .. e Gesù lo "accontenta" e così ho motivo di pensare che "accontenterà" anche noi che abbiamo un forte bisogno di "risarcimento" come viene detto nel post ...

    che coincidenza che anch'io, pensando alla mia storia con i NC, uso sempre questa parola, "risarcimento".. intendendola non tanto in senso materiale ma soprattutto intendendola come la "fame e sete di giustizia" di cui parla Nostro Signore.

    Oggi ho trovato questa frase che mi sembra proprio pertinente col nostro argomento:

    di S. Gregorio Magno -

    "Crede infatti davvero colui che mette in pratica con la vita la verità cui crede.
    Dice invece S.Paolo di coloro che hanno la fede soltanto a parole: dichiarano di conoscere
    Dio, ma lo rinnegano con i fatti (Tt1,16). E Giacomo scrive:
    <> (Gc2,26) "

    Grazie.

    Roberta

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  2. Già. Tutto è cambiato. Un ribaltamento di scenario da strategie di 1984 e da socing, la neolingua orwelliana.
    Chissà se nei diari sarà citata la catechesi sull'Eucarestia firmata dai due santini e censurata - questa sì che è una censura, Pasqualone! - dalla Congregazione per la dottrina della Fede, nei due testi che ripropongo a buon pro dei pasqualoni tutti (che magari risponderanno con un'altra recensione idiota da Amazon):
    Le eresie dei medesimi anni del diario: http://i.imgur.com/dK47oEm.jpg
    La cesoia della CdF: http://i.imgur.com/LvIDT0A.jpg

    Ai neocatecumenali dovrà essere chiara una cosa: sarebbe inconcepibile l'elevazione alla gloria degli Altari di persone che in vita negarono gli Altari e il Tabernacolo per tre decenni nel loro direttorio; per chi ha studiato o conosciuto i personaggi in questione ogni Messa sarebbe una fitta al cuore soltanto a immaginare che tra i santi dei quali si chiede l'intercessione sono annoverati i due.
    Noi non siamo bravi come gli amici di Guam a organizzare manifestazioni di protesta. Un po' di volantinaggi però, sapremo farli: qualche migliaio di copie di un volantino, giusto quello con i testi sopra linkati, da distribuire davanti alle sedi opportune nei pressi del Vaticano.

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  3. P.S.
    Voglio aggiungere all'ottimo articolo di Pax un inconfutabile passaggio tratto dal mamotreto 1972 (usato per 30 anni!) di Kiko e Carmen, nel quale si critica il "cristiano di 20-30 anni fa" il quale "è dentro ad una Chiesa che sta attraversando un momento grave, perchè è una Chiesa monolitica, molto dommatica, una Chiesa eccessivamente ritualistica, una Chiesa in cui non c'è Parola di Dio perchè è tutto in latino, perchè la Bibbia era praticamente proibito leggerla, una Chiesa dove il popolo è alimentato da devozioni particolari, come il Sacro Cuore, novene, culto dei santi, ecc."

    Capito? E' cambiata la strategia del Grande Fratello neocatecumenale. Ora la "devozione particolare" (nel socing neocatecumenale di Kiko il vocabolo "devozione" è sempre negativo) è lecita. Le comunità NC possono praticarla, chiedendo intercessioni e miracoli alla cara estinta.

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  4. Carmen amava tanto il suo Gesù? Allora perché non ha trasmesso a nessuno un po'di sana devozione? Perché guardava con occhio torvo medaglie della Madonna e rosari? Perché le novene, come quella che adesso stanno facendo per lei, come fosse una santa, le facevano accapponare la pelle e levare urla scandalizzate?
    Ma pazienza...sono tanti i cattolici d'oggi che non capiscono l'importanza della devozione e, tirando in ballo persino papa Francesco, stabiliscono il primato dell'amore al prossimo, rispetto a quello dovuto a Dio, come don Milani, che ammise di aver amato più i suoi ragazzi che il Signore.
    Il fatto è che Carmen neppure a questo amore al prossimo dimostrava di credere! E qui sono molte le frasi storiche dette da lei e Kiko, a partire dalla cognata malata, alla ragazza lasciata che si suicidi come le pare, le raccomandazioni a portare la Parola di Kiko rispetto all'aiuto al prpssimo.
    Quindi l'amore a Dio no, quello al prossimo nemmanco...rimane solo quello verso se stessa e verso il cammino, sua creatura. E forse anche quello, malato, verso il Golden boy, il ragazzo che, con il suo grande potere dell'assimilazione, aveva creato delle "missioni" a sua misura, come il convento-giocattolo di cui il padre industriale l'avrebbe fatta badessa.
    Il mio consiglio è che, alla stregua dei seminari RM, vengano create anche le "canonizzazioni per santi di categoria superiore".
    Solo così troveranno posto adeguato e confacente a certi atei di fatto che hanno disprezzato le virtù cristiane e che, soprattutto, hanno indotto gli altri ad astenersene.
    Grazie Pax per questo thread, perfetto complemento del precedente, chiaro, netto ed illuminante.

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  5. @ Roberta Salerno
    Gc.2,26: Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.

    Grazie a te Roberta, riporto San Giacomo.
    Una conferma in più che quello che si predica deve trovare riscontro nella vita.
    Quando questo non avviene e, anzi, le opere, gli atti concreti sono il preciso opposto di quanto si predica, è d'obbligo porsi qualche seria domanda e bisogna trovare una risposta.

    @ Lino

    "per chi ha studiato o conosciuto i personaggi in questione ogni Messa sarebbe una fitta al cuore soltanto a immaginare che tra i santi dei quali si chiede l'intercessione sono annoverati i due."

    Bravo, hai capito bene, da non dormire la notte, certo qualcosa faremo, grazie per la solidarietà.

    Pax

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  6. Io che vado in cammino debbo raccontare tutto ai miei fratelli, nelle convivenze e nelle celebrazioni. Debbo raccontare tutto durante gli scrutini e i giri di esperienza, e Carmen non lo ha mai fatto ? Gli iniziatori del cammino non seguono il cammino ? Kiko non sapeva cosa pensava Carmen ?

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  7. A leggere i passi dei diari citati da Kiko viene da ridere. Ma questo che paragona la Carmen a Santa Teresina di Lisieux ha mai letto i diari della santa? Crede veramente che Santa Teresina abbia riempito pagine e pagine di Gesù mio oh Gesù mio ohh Gesù che amore che provo?
    A me pare ridicolo. Lei era profonda, intelligente, acuta e raccontava fatti, naturali e soprannaturali, non era sdolcinata e melensa. Pensano che basti scrivere ohhhh Gesù mio per accertare la santità?

    "Bisogna aver viaggiato sotto questo tunnel cupo per capirne l'oscurità. Cercherò tuttavia di spiegarmi per mezzo di un paragone.
    Come il genio di Cristoforo Colombo gli fece intuire che esisteva un mondo nuovo, allorché nessuno ci pensava, così io sentivo che un'altra terra mi avrebbe servito un giorno di stabile dimora.
    Da lungo tempo ho capito che il buon Dio non ha bisogno di nessuno (ancor meno di me che di altri) per far del bene sulla terra.
    Dandosi a Dio, il cuore non perde la sua tenerezza naturale, anzi, questa tenerezza cresce divenendo più pura e più divina.
    Desidero essere santa ma sento la mia impotenza e vi domando, mio Dio, di essere voi stesso la mia santità.
    Esistono davvero anime senza fede, le quali per l'abuso delle grazie hanno perduto questo tesoro immenso, sorgente delle sole gioie pure e vere.
    Gesù mio, l'anima che si sprofonda nell'oceano del tuo amore, attira con sé tutti i tesori che possiede."


    Per dire.

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  8. Proprio una scena orwelliana. Come nella Fattoria degli animali di Orwell, scritta due anni prima che Guareschi motteggiasse i comunisti col tragicomico "contrordine, compagni!" della serie di vignette Obbedienza pronta, cieca e assoluta (nota: riguardavano i comunisti, non i cosiddetti "catechisti" del Cammino).

    Nella Fattoria vige lo slogan "quattro zampe: buono; due zampe: cattivo", inteso contro gli esseri umani. Poi, quando i maiali cominciano a camminare su due zampe, fanno cambiare lo slogan in "quattro zampe: buono; due zampe: meglio".

    Ecco, nel Cammino succede proprio così. Contrordine, fratelli! Le novene sono buone, purché si facciano solo a Carmen Hernàndez... la religiosità naturale è buona, se è di Carmen... i diari spirituali vanno benissimo, ma solo se li scrivono gli iniziatori...

    E incredibilmente il popolo dei neocatecumenali - già abbondantemente "zombificato" - non si sente ancora abbastanza preso per il sedere da Kiko e dai kikatekisti.

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  9. ciao , Paolo Villaggio
    fai buon viaggio

    molti neocatecumenali li vedo come fantozzi a subire le angherie del catekistone di turno.
    Ribellatevi alla fine ai vostri aguzzini , questo è il mio augurio perchè alla fine siete delle vittime , pecore da tosare.
    Ormai kiko è in corsia di sorpasso ma davanti non c'è la luce della fine del tunnel , ma è un tir che gli sta venendo addosso.
    Scendete! che il suo viaggio non sia il vostro .



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  10. Riporto qui il commento di un lettore da Santiago de Compostela del 29 maggio:

    Ci siamo alzati come famiglia in missione ed eravamo alla convivenza di invio a Porto San Giorgio nell'ottobre del 2000.
    Coincideva con il giubileo delle famiglie, e si trovavano a Roma rappresentanti di vari movimenti.
    Carmen criticò Chiara Lubich.
    Se la prese con i suoi capelli (credo la invidiasse perché era una donna molto elegante), però la cosa peggiore fu che criticò il suo carisma.
    Disse che chi si credeva d'essere questa donna per accompagnare Cristo abbandonato.
    Credo che non avrà mai inizio un processo per canonizzare Carmen, ma nel caso si facesse, io testimonierò sulla Sacra Scrittura che quello che dico è vero.
    Tanti saluti da Santiago de Compostela.
    Josè Antonio

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  11. @ Valentina Giusti ha detto...
    "(credo la invidiasse perché era una donna molto elegante)"
    ---
    Penso proprio di si;

    Chiara Lubich aveva un'eleganza, sobria, austera ma non bigotta, e così era il suo modo di porgersi.

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  12. Riassumiamo all'eccesso:
    Per Kiko & Ca. il Cammino non è un movimento ecclesiale, una nuova realtà di aggregazione laicale frutto del concilio, è una iniziazione cristiana e di conseguenza la Chiesa stessa. Logica conseguenza è guardare tutti dall'alto in basso convinti di essere meglio di tutti. Questo sentire si trasmette addirittura amplificato verso il basso e alla fine gli ultimi della catena sono addirittura più realisti del re.

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  13. @ Valentina
    @ Ruben

    Grazie Valentina, per la testimonianza di Jose' Antonio, scritta, come dici, il 29 maggio di quest'anno?
    Questo dobbiamo fare, raccogliere testimonianze dirette sul modo di comportarsi, di parlare, di agire con le persone di Carmen Hernandez Barrera, quale era il suo pensiero, la sua predicazione.

    Non servirà altro per scongiurare la sua canonizzazione.

    Pax

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  14. "Da lungo tempo ho capito che il buon Dio non ha bisogno di nessuno (ancor meno di me che di altri) per far del bene sulla terra".

    Aggiungiamo da Santa Teresa di Lisieux : "Quante anime arriverebbero alla santità se fossero ben dirette! Lo so bene, il Signore non ha bisogno di nessuno per far l'opera sua, ma, come permette a un giardiniere abile di coltivare piante rare e delicate e gli dà le cognizioni necessarie per far ciò, riservando a sé la cura di fecondarle, così Gesù vuole essere aiutato nella sua divina cultura delle anime".

    Già, BPS. Per dire, anche come poetica delle espressioni.
    Si nota qualche lieve differenza con la supponenza dei fondatori che hanno raccontato di aver ricevuto la missione di salvare la Chiesa del terzo millennio, di convertire il popolo ebraico al cristianesimo, di "gestare il cristiano", di salvare famiglia, matrimoni, di rinnovare dottrina, liturgia e arte sacra, eccetera eccetera eccetera.

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  15. @Lino
    caro Lino ben tornato!
    Il sacro Kiko è stato paragonato a San Francesco, la SanCarmen a Santa Teresina.
    Basta confrontare le parole di San Francesco sul sacerdozio per capire la bidonata che Kiko rappresenta per la Chiesa Cattolica. I pastori non sono solo ciechi, sono anche, da tempo, scappati dall'ovile e hanno lasciato in blocco le pecorelle se permettono a questo falsario di "convertirli"

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  16. @ Valentina

    Infatti, non mi era nuova, grazie.

    @ Lino

    Citi Santa Teresa di Lisieux : "Quante anime arriverebbero alla santità se fossero ben dirette! .....

    E tu aggiungi.... che "differenza con la supponenza dei fondatori che hanno raccontato di aver ricevuto la missione di salvare la Chiesa del terzo millennio"

    Appunto, cantano e suonano loro: autodiscernimento incontestabile, che offrono alla Chiesa in un'unica soluzione, della serie: "cara Chiesa prendere o lasciare!"

    Mi sono sempre chiesta, senza mai riuscire a darmi una risposta, chi "dirige" Kiko?

    Intendo, ogni uomo di Chiesa ha un Direttore Spirituale, un Confessore, come diceva Teresa d'Avila, che sia, prima di ogni cosa, colto, preparato, saldo nella dottrina della Chiesa e in teologia - se poi anche santo, un vero dono di Dio prezioso - penso che a questo si riferisca Santa Teresa di Lisieux quando parla del "giardiniere abile" da cui Gesù VUOLE essere aiutato nella divina cultura delle anime, mentre riserva a se' il renderle feconde.

    Chi è il "padre/direttore spirituale di Kiko Arguello?
    Chi lo è stato di Carmen Hernandez, durante tutta la sua vita?

    Non è dato saperlo.

    Qualcuno, comunque, Kiko avrà come mentore nella sua vita? Qualche autorevole punto di riferimento? Qualcuno che lo guidi, lo consigli, lo indirizzi?

    Il mistero si infittisce.

    Pax



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  17. Anonimo ha detto...

    Io che vado in cammino debbo raccontare tutto ai miei fratelli, nelle convivenze e nelle celebrazioni. Debbo raccontare tutto durante gli scrutini e i giri di esperienza, e Carmen non lo ha mai fatto ? Gli iniziatori del cammino non seguono il cammino ? Kiko non sapeva cosa pensava Carmen ?

    interessante questo commento! finalmente qualcuno si pone delle domande.
    devo dire che io stessa ho iniziato a conoscere veramente il marcio del CN da quando sono uscita. Fin quando sei dentro annusi che c'è qualcosa ma certo non vieni aiutato a vedere e comprendere ciò che intuisci.
    Verissimo quanto dice Anonimo ma, mi chiedo, quanti in buona fede che sono nel CN si sono resi conto di questa madornale contraddizione?
    Una coppia che si reinventa la Chiesa ma che non si è mai sottoposta a discernimento, mai si sono fatti seguire da un direttore spirituale, anzi, confermo che i catechisti nc queste figure le rifiutano categoricamente.
    Allora, se anche il Papa ha bisogno di esercizi spirituali, ecc, tutti i Santi hanno avuto dei direttori spirituali, chi sono questi duenella mani dei quali abbiamo messo la nostra vita?
    Questa la domanda che si dovrebbero fare tutti i nc e credo che, allora, molti se ne uscirebbero.

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  18. @BPS
    Ciao, carissimo.

    @ Pax ha detto: "Mi sono sempre chiesta, senza mai riuscire a darmi una risposta, chi "dirige" Kiko?"

    Io mi sono fatta una mia idea, Pax. Kiko è stato diretto a lungo da Carmen Hernandez, solo lei è stata la sua mentore, perlomeno fino a quando l'istrionico artista-tuttologo non si è imposto sulle masse NC con i canti, le icone, gli addobbi e gli ammennicoli vari. I duetti apparentemente comici ma nella sostanza polemici tra i due - rileggi l'intervento di Carmen alla consegna dello Statuto - ne danno un debito conto. Le relazioni altolocate erano di Carmen, fu Carmen a spiegare "Io dico sempre che gli ho servito il Concilio su un piatto d’argento, in mezzo a lotte infinite". E con il CV II, naturalmente, gli fornì gli appoggi dei fautori della discontinuità, degli sperimentatori, di quanti intendevano rompere con la tradizione. E degli gnostici che nelle "accademie teologiche" della Chiesa abbondano, come mi scrisse un noto giornalista che gli ambientini vaticani li conosce bene. Perciò Kiko riuscì a "trasferirsi" dal Borghetto Latino ai Martiri Canadesi. Senza Carmen oggi, probabilmente, le sue icone le dipingerebbe non nelle cattedrali ma sui marciapiedi, facendo ridere i veri "madonnari".

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  19. P.S.
    Rinnovo l'invito a ragionare sull'intervento di Carmen nel momento epocale per il Cammino:
    http://www.camminoneocatecumenale.it/new/default.asp?lang=it&page=statuto02_04

    E' un intervento nel quale Carmen rivendica la propria preminenza rispetto a Kiko nella fondazione del Cammino, addirittura sminuendo e ridicolizzando Arguello in alcuni passaggi. Carmen si contrappone a Kiko anche citando la propria esperienza soprannaturale di Ein Karem. "Dio non mi ha preparato con il teatro, ma con la scienza e con la chimica e mi ha dato grazie enormi" è una batosta al chitarrista-pittore. Per il resto, Carmen dà a intendere che le relazioni di alto livello erano le sue, addirittura riferendo di aver "conosciuto il Padre Escriva de Balaguer e don Marcelino Olaechaga".

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  20. La Lubich aveva una notevole abilità in termini di pubbliche relazioni (tutt'altra storia rispetto alla figuraccia di Kiko sul "femminicidio"), sebbene il suo cerchio magico fosse composto di sue cloni (in particolare in termini di acconciatura di capelli e vestiario).

    In più, delle sue presunte esperienze soprannaturali (che nella sua cerchia venivano dette "il Paradiso"), erano a conoscenza solo i più stretti collaboratori, uno di quei segreti super segretissimi a cui accedevano solo i fedelissimi di livello più alto. Ovviamente la Lubich si guardò bene dal sottoporle al vaglio delle autorità della Chiesa, ma almeno ebbe il buon gusto di non vantarsene al bar e in ogni pubblica predica.

    Il fatto è che già prima che venisse inventato il Cammino si stava diffondendo in diversi ambienti ecclesiali l'errore di pensare che un qualche improbabile "carisma" dovesse salvare la Chiesa dall'esterno modellandola a propria immagine e somiglianza. Tale errore era perfettamente in accordo coi piani dei nemici della Chiesa.

    Un vero carisma si sottopone alla Chiesa e partendo dal presupposto che questa è indispensabile e garantita fino alla fine dei tempi, mentre il carisma è inutile e passeggero. Pertanto, nella misura in cui la Chiesa lo riconosce come utile, si dà da fare per sostenere la Chiesa stessa.

    I movimenti ecclesiali e i loro autoproclamati "carismi" diventano improvvisamente inutili e addirittura dannosi ogni volta che promuovono sé stessi (anche soltanto affermando insistentemente la propria identità) a scapito della Chiesa. Per esempio il fatto che le parrocchie siano in crisi non autorizza ad adescare adepti dalla parrocchia per trasbordarli nel movimentino e in fin dei conti desertificare ulteriormente la parrocchia stessa (è desertificazione anche il celebrare in una saletta isolati di fatto dalla parrocchia). Il vero carisma è al servizio della Chiesa, non al servizio di sé stesso, del proprio "fondatore" e della cricca dei suoi fedelissimi.

    Il vero atteggiamento del portatore di carisma, di fronte alla Chiesa, è quello di san Giovanni battista: «Lui deve crescere, io diminuire». Immagino l'enorme soddisfazione che avrà provato Giovanni quando alla domanda «sei tu quello che deve venire?» ha ricevuto come risposta un elenco di fatti ben noti. Avrà pensato qualcosa del tipo: "missione compiuta!", avrà ripensato a quando diceva «io non sono degno nemmeno di scioglierGli i legacci dei sandali», avrà detto a sé stesso "ho speso una vita intera (e sono perfino diventato famoso) per prepararGli le strade, e ora Lui c'è, perciò tutto ciò che ho fatto finora non serve più, anzi, è di ostacolo".

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  21. Notate i commenti dove si parla del Cammino:

    https://www.reddit.com/r/italy/comments/6kyvk7/lidea_del_parroco_prosecco_patatine_e_aria/

    Ne esce fuori quello che sappiamo, ma con qualche spunto interessante.

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  22. E Giovanni sono convinto che realmente avrà provato enorme gioia per aver capito di aver compiuto la missione che Dio gli aveva affidata, di aver combattuto una buona battaglia in nome Suo, primo fra tutti i cristiani.

    A proposito di visioni, guardavo or ora un bellissimo e commovente documentario a proposito di Cornacchiola e delle Tre Fontane.
    La cosa che più mi ha commosso è stato il fatto che quest'uomo che avrebbe potuto ottenere fama e gloria magari fondando un qualche "movimento" laico, non fece altro che il proprio mestiere di bigliettaio del tram, per tutta la vita. Uno che aveva a malapena la seconda elementare. Viveva in una casetta minuscola e venne sempre trattato come un ultimo, un uomo senza importanza.

    Ebbene, a quest'uomo non solo la Madonna concesse grandi grazie, ma ha suscitato un luogo di preghiera e vera conversione e centinaia di grazie e miracoli accertati. Senza itinerari, senza riscoperte dei primi cristiani, con vera devozione.

    Mi ha colpito anche che a convertire il cuore di Cornacchiola, prima anticristiano ai limiti della pazzia, fu la pratica dei primi nove venerdì del mese che la moglie gli impose all'inizio del loro matrimonio. Quella devozione schifata da Carmen, la novella santa di categoria superiore.
    La vera carità non si insuperbisce e soprattutto non sale sui palchi davanti alle folle, ma si manifesta nella piccolezza. Il Santuario della Tre Fontane è microscopico, una piccola grotta, segno dell'umiltà della Vergine Maria che partorì in un luogo misero il Figlio di Dio.

    Ecco, i veri grandi santi diventano piccoli e spariscono davanti alla grandezza di Dio: "Lui deve crescere, io diminuire".

    Kiko invece è cresciuto e nel suo cammino staliniano ha fatto diminuire Gesù Cristo e la Vergine Maria.

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  23. Ho raccolto l'invito di Lino e ho riletto quanto da lui segnalato.

    P.S.
    Rinnovo l'invito a ragionare sull'intervento di Carmen nel momento epocale per il Cammino:
    http://www.camminoneocatecumenale.it/new/default.asp?lang=it&page=statuto02_04

    Estremamente interessante se si mette a confronto di quanto dichiara Kiko parlando dei Diari postumi di Carmen, della sua devozione coltivata nel segreto, del suo amore mistico, nascosto, a Cristo.

    Perché?

    Perché inverte completamente l'itinerario spirituale, l'evoluzione negli anni che Carmen descrive quando, al tempo degli statuti, dà ella stessa la sua esperienza personale, in forma solenne, quindi non confutabile, davanti alla Santa Madre Chiesa.
    Riporto la prima parte di questa esperienza:
    _______________________________
    Sono stata devotissima dell’Eucarestia. Dio non ha permesso che lasciassi una comunione né viva né morta. Al mattino mi alzavo e prima di andare all’Università, di corsa, facevo – in modo "gesuitico" – la mia ora di orazione a Gesù Cristo prima della Messa. Volevo dire che Dio, mediante l’Eucaristia, mi ha liberato da mille problemi. Anche durante i viaggi che ho fatto con mio padre a Rabat, a Casablanca, e in altri luoghi dove è molto difficile trovare una chiesa, ho sempre trovato una Messa per comunicare. Non lasciavo la comunione per nulla al mondo. Era per me la Presenza di Gesù Cristo che mi aiutava, ed è così. Ma dopo, attraverso una kenosi molto grande della mia vita, a Barcellona, grazie a Padre Farnés, Dio mi aprì l’orecchio per comprendere cosa significava il Concilio Vaticano II.

    N. B. quanto segue......dice Carmen
    Non c’è solamente questa presenza di Gesù Cristo che ti viene a fare visita nel cuore e ad aiutarti, ma ciò che lì si fa presente è la Risurrezione del Signore dalla morte, ed Egli ti invita ad entrare con Lui nella morte per risuscitare con Lui. C’è una dinamica e un canto alla Risurrezione. C’è bisogno di una comunità perché ciò si esprima. Il Concilio ha fatto tutto questo come rinnovazione.
    _______________________
    Quanto riportato sono le parole di Carmen.
    1. CARMEN PARLA DEL SUO DEVOZIONISMO COME DI UNA FASE SUPERATA, PREISTORICA.
    dice: "ma dopo, attraverso una Kenosi - SIAMO ALLE SOLITE KENOSI/FANGO - Dio mi aprì l'orecchio.
    Alias, prima il mio approccio era SBAGLIATO.

    2. Rileggi dopo il N. B. Quanto Carmen dice, QUESTA È LA CARMEN CHE CONOSCIAMO
    LA CARMEN DELLA MATURITÀ
    C'è un totale superamento di Gesù che fa visita nel cuore ( ecco il tono a cui ci ha abituati, quando derideva devozioni Mariane o al Sacro a Cuore di Gesù,...poi.....tutta la solita pappardella
    Della dinamica della Resurrezione.....del fatto che questo si esprime
    IN UNA COMUNITÀ ........

    Oh Kiko, poi si chiudeva nella stanza e tornava alle antiche pratiche che, come dice più avanti, ha faticato tanto per sradicare dal tuo cuore
    di BIGOTTO CURSILLISTA amante del Servo di Jahwe'?

    Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi.
    Le bugie hanno le gambe corte.

    Neanche abbiamo bisogno di argomentare per smentirvi,
    Un poco di pazienza,
    Vi smentite da soli,
    A noi basta mantenere alta l'attenzione e
    qualche proverbio della saggezza popolare.

    PAX

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  24. "LA CARMEN DELLA MATURITÀ
    C'è un totale superamento di Gesù che fa visita nel cuore "

    Cosa che si ricollega alla citazione fatta da Tripudio riguardo a Steiner, che avrebbe incontrato Gesù in un povero e quindi superato la Presenza Reale di Cristo nelle specie eucaristiche.

    RispondiElimina

  25. Pax, mi hai letto nel pensiero! Anch'io ho guardato la segnalazione di Lino ..

    (a proposito, 1 saluto di bentornato a Lino e 1 ringraziamento per il brano di Santa Teresina ..
    come anche a @BPS per il brano di Santa Teresina e l'altra vicenda che non conoscevo ..

    trovo molto interessanti tutti questi esempi ..

    e visto che è la parentesi dei ringraziamenti, grazie anche a Valentina per l'articolo di Crux Santa .. se e qndo possibile avrei interesse a leggerlo in italiano ..)

    Il discorso di Carmen credo sia il primo che leggo in modo intelliggibile perchè ogni volta che l'ho sentita parlare alle GMG non ho mai inteso un discorso di senso compiuto ma solo frasi sconnesse, accostamenti di parole che io non capivo e giustificavo con 1 scarsa padronanza della lingua ..

    Cmnq vorrei dire che anch'io sono rimasta perplessa della parte riportata da Pax ... è tutto il giorno che ogni tanto mi torna in mente e ci rimugino senza trovare 1 spiegazione ..

    innanzitutto perchè parla della sua devozione all'Eucaristia AL PASSATO .. perchè parla di Gesù che VIENE nel CUORE come fosse 1 cosa di secondaria importanza .. ma non dovrebbe invece essere 1 punto di arrivo, che contiene tutto il resto che dice dopo: "entrare con Lui nella morte per risuscitare con Lui" .. e cos'altro è questo se non avere Gesù nel cuore?

    L'Eucaristia non è forse TUTTO questo?

    Ma invece cos'era per lei l'Eucaristia, solo un "aiutino" per superare gli esami all'Università?

    Infatti non capisco perchè dopo aver parlato della sua devozione all'Eucaristia la deve mettere in contrapposizione con il "significato del Concilio Vaticano II" , dicendo
    "MA DOPO" ..

    Dopo che cosa?

    Cos'è questa "kenosi molto grande della mia vita, a Barcellona" di cui parla?

    E poi anche quando parla della Veglia di Pasqua come se questa dovesse essere 1 punto di arrivo, uno scopo (almeno così io ho capito) ... ma invece non è il contrario?
    Cioè , la Veglia di Pasqua non dovrebbe essere un aiuto a vivere la fede "feriale" di ogni giorno?
    E la Messa ogni Domenica cosa sarebbe MENO importante della Veglia di Pasqua? La Domenica non è detta "la Pasqua settimanale"?
    E l'Eucaristia non è sempre la partecipazione al SACRIFICIO di Gesù in qualunque momento dell'anno?

    Non è Gesù che viene in ogni momento e in qualunque luogo la si celebri?

    Inoltre dice ".. com'è importante il battesimo di immersione per significare il passaggio del Mar Rosso" ... ma anche questo non dovrebbe essere all'incontrario?
    Cioè non è il passaggio del Mar Rosso a rappresentare nel Vecchio Testamento il Battesimo che poi donerà Gesù con la sua morte e Risurrezione?

    Scusate, non è necessario rispondere ... sono più che altro domande che faccio a me stessa insieme a tante altre sulla mia vita .. come ad es. perchè queste domande non me le sono fatte prima ..
    quando ero nel cammino, davvero su queste cose non mi interrogavo per niente .....

    Grazie

    Roberta

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  26. Rispondere è semplice, Roberta, nel cammino non si crede nella transustanziazione ma nella transfinalizzazione. La presenza reale è un fine, e lo dicono pure in modo chiaro.

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  27. Ma se lo dicono in modo chiaro

    perchè sono ancora dentro alla Chiesa Cattolica?

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  28. Misteryum iniquitatis. Una cricca di potenti appoggi li ha aiutati.

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    Risposte

    1. Sì, lo so che è così ..

      Era solo 1 sfogo ...

      Ogni cosa a suo tempo ..

      Grazie Bps

      Elimina
  29. @ by Tripudio ha detto:

    l'errore di pensare che un qualche improbabile "carisma" dovesse salvare la Chiesa dall'esterno modellandola a propria immagine e somiglianza.

    Un vero carisma si sottopone alla Chiesa e partendo dal presupposto che questa è indispensabile e garantita fino alla fine dei tempi, mentre il carisma è inutile e passeggero. Pertanto, nella misura in cui la Chiesa lo riconosce come utile, si dà da fare per sostenere la Chiesa stessa.

    I movimenti ecclesiali e i loro autoproclamati "carismi" diventano improvvisamente inutili e addirittura dannosi ogni volta che promuovono sé stessi (anche soltanto affermando insistentemente la propria identità) a scapito della Chiesa.
    _____________

    Mi pare importante sottolineare questo, detto benissimo da Tripudio, per completare la comprensione di quanto andiamo analizzando.
    Al di là delle ammissioni esplicite, il fine del Cammino è, senza ombra di dubbio, quello di sostituirsi alla Chiesa, auto definendoli "Chiesa".

    Questo è noto a tutti noi che il Cammino lo abbiamo fatto, molto più che a chiunque altro.
    Perché questa cosa viene ripetuta a tutti i livelli dai catechisti, iniziando da Kiko e Carmen, giù giù, dagli itineranti, dai responsabili di Centri Neicatecumenali, fino all'ultima equipe di evangelizzazione.
    "Noi non siamo una associazione, un movimento, noi siamo il Battesimo, che è la porta della Chiesa, noi siamo la Chiesa".

    Lì dove, poi, si rimarcano le differenze del Cammino, che va ricostruendo la Chiesa sul modello della Chiesa Primitiva, liberandola da tutte le "sovrastrutture", si capisce che tutta la Chiesa, se non si rinnova in un cammino iniziatico, di riscoperta del Battesimo è, in ultima istanza, da gettare via.
    OVVIAMENTE LA RICETTA È LA LORO.
    CHIAMATECI NELLE PARROCCHIE, PENSIAMO NOI A TUTTO.
    E qui voglio ricordare ancora una volta la arrogante pretesa di Kiko, davanti al Papa,,
    con inaudita arroganza,
    di essere accolto in TUTTE LE PARROCCHIE DI ROMA,
    se no che facciamo?

    VOI OBBEDITE E FATE IL CAMMINO, TUTTI, a cominciare dai PARROCI che sono chiamati a FARE IL CAMMINO PRIMA PER LA LORO VITA.

    Vedete come tutto si fa chiaro?
    Del disegno Kikiano/Carmeniano?
    Non c'è n'è più per NESSUNO.

    Ricordo il famoso:
    Ecclesia semper reformanda est, a cui facevano costante riferimento.
    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Ecclesia_semper_reformanda
    Ovviamente a loro uso e consumo

    CONTINUA
    Pax

    RispondiElimina
  30. CONTINUA

    Voglio segnalare dall'intervista di Messori all'allora Cardinal Ratzinger, bellissima da leggere tutta, ecco il link...
    http://www.ansdt.it/Testi/CulturaMonastica/Ratzinger-Messori/
    Quanto segue:
    __________________
    Domanda:
    Dove possono indirizzarsi, dunque, quelle "rifor­me" che pur siamo sempre chiamati ad apportare alla nostra comunità di credenti che vivono nella storia?
    Risposta:
    « Dobbiamo avere sempre presente che la Chie­sa non è nostra ma sua. Dunque, le "riforme", i "rinnovamenti" – pur sempre doverosi – non pos­sono risolversi in un nostro darci da fare zelante per erigere nuove, sofisticate strutture. Il massimo che può risultare da un lavoro del genere è una Chiesa "nostra", a nostra misura, che può magari essere interessante ma che, da sola, non è per questo la Chiesa vera, quella che ci sorregge con la fede e ci dà la vita col sacramento. Voglio dire che ciò che noi possiamo fare è infinitamente inferiore a Colui che fa. Dunque, "riforma" vera non significa tanto arrabattarci per erigere nuove facciate, ma (al contrario di quanto pensano certe ecclesiologie) "riforma" vera è darci da fare per far sparire nella maggiore misura possibile ciò che è nostro, così che meglio appaia ciò che è Suo, del Cristo.
    È una verità che ben conobbero i santi: i quali, infatti, rifor­marono in profondo la Chiesa non predisponendo piani per nuove strutture ma riformando se stessi. L'ho già detto, ma non lo si ripeterà mai abbastan­za: è di santità, non di management che ha bisogno la Chiesa per rispondere ai bisogni dell'uomo ».
    __________________________

    Metto in evidenza. L'ultimo capoverso, che non ha bisogno di ulteriori commenti, poiché da solo sbugiarda il grande, colossale inganno del Cammino.

    Esso si propone come una INFALLIBILE RICETTA, senza nessuna primaria, fondamentale ricerca/perseguimento di una irrinunciabile santificazione personale, da parte di chi lo propaganda e lo porta avanti, in obbedienza agli iniziatori,
    CHE anche tutto hanno fatto nella vita, tranne che applicarsi alla loro PERSONALE SANTIFICAZIONE (come stiamo dimostrando e dimostreremo) e aggiungo, per essere sempre estremamente precisi,
    CHE hanno dissuaso in ogni occasione (non dovendo dedicare eccessivo sforzo alla cosa, devo dire) i loro seguaci ad applicarsi a loro volta in questo che dovrebbe essere il primario impegno di ogni cristiano - cosa giova all'uomo conquistare il mondo intero, se poi perde la sua stessa ANIMA? -

    C'è, viceversa molta arroganza e presunzione di essere, aprioristicamente, investiti di una missione, a prescindere.....da tutto!
    Ma guardateli, uno a uno, tutti sti' Donnini, Gennarini, Cometto, Del Prete, altri non li cito perché sono passati a miglior vita con Carmen, lasciamoli in pace, oltre a tutti i preti, pretonzoli, presbiteri, che gli fanno codazzo.
    Concludo col Papa Emerito:
    Ripetendo....

    "ma non lo si ripeterà mai abbastan­za: è di santità, non di management che ha bisogno la Chiesa per rispondere ai bisogni dell'uomo ».
    Amen.

    Pax

    RispondiElimina
  31. @ Pax: "Ma guardateli, uno a uno, tutti sti' Donnini, Gennarini, Cometto, Del Prete, altri non li cito perché sono passati a miglior vita con Carmen, lasciamoli in pace, oltre a tutti i preti, pretonzoli, presbiteri, che gli fanno codazzo."

    Fuori dal contesto del cammino neocatecumenale sono persone assolutamente normali...contano qualcosa solo lì dentro.
    Sono katekisti di katekisti di katekisti. E da qui la loro arroganza.
    Ma solo lì dentro.
    Al bar o in un parco sono vecchietti, come gli altri.

    Giorgio

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