lunedì 18 giugno 2018

Foggia: neocatecumenalizzazione forzata della parrocchia, nonostante le migliaia di firme contrarie

Un parroco di Foggia vuole sostituire il grande crocifisso venerato dai fedeli con una «corona misterica neocatecumenale».

Il parroco è convinto che le immagini di tale "corona misterica" di Kiko sarebbero «bellissime», che «la bellezza salverà il mondo» (indovinate il sottinteso?), e che lo scopo dell'installazione dei dipinti kikiani è quello di «facilitare l'incontro con Dio» (dunque finora in quella parrocchia è stato difficile incontrare Dio?), per cui il crocifisso verrà relegato in una cappellina (insomma, il posto d'onore bisogna per forza darlo ai dipinti di Kiko).

Tempio di Kiko nella Domus Galilaeae in Israele

Citiamo da un articolo di Repubblica del 13 giugno 2018:
"Dostoevskij diceva che la bellezza salverà il mondo – replica, invece, il parroco Roberto Nesta. Le immagini ritratte nella corona misterica sono bellissime, il cui scopo è quello di creare un’aula liturgica bella e accogliente in cui facilitare l’incontro con Dio. Mi preme anche evidenziare – aggiunge il sacerdote – che il crocifisso non verrà rimosso, ma troverà spazio in una piccola cappellina all’interno della stessa chiesa. E’ un’opera mastodontica, della grandezza di 12 metri per 16, tutta dipinta in foglia d’oro, in cui vengono raffigurati tutti i misteri della vita di Cristo. Verrebbe realizzata gratuitamente da una equipe di pittori di fama internazionale: fanno questo servizio per amore al vangelo. La nostra è una comunità molto povera – chiosa il sacerdote - e siamo certi che attraverso le immagini riusciremo ad avvicinare a Dio anche le persone più umili".
Il parroco si affretta a dire che l'opera «mastodontica», «tutta dipinta in foglia d'oro», «verrebbe realizzata gratuitamente» (sarà gratis anche la foglia d'oro?), parlando di una non meglio precisata «equipe di pittori di fama internazionale», eccetera, eccetera.

Nessuno di questi argomenti è convincente per i fedeli cattolici, che vedono in tale operazione solo una neocatecumenalizzazione forzata, come al solito a discapito di tutti coloro che non appartengono al Cammino Neocatecumenale.

I cattolici hanno lanciato una petizione on-line (cliccare qui) che in pochissimi giorni ha raccolto oltre millesettecento adesioni.

Tempio di Kiko allestito in una parrocchia di Cagliari

Da un altro articolo comparso su Lettere Meridiane il 13 giugno 2018 leggiamo:
Sembra che il parroco, con il sostegno della comunità neocatecumenale della Parrocchia, intenda spostarlo in una cappella ubicata parte bassa della Chiesa, per collocare al suo posto una ”corona misterica” di Kikko Arguello (...), artista e nome molto noto del mondo cattolico, per essere tra i fondatori del movimento neocatecumenale.
L'autore della petizione conclude chiedendosi:
Cosa resterebbe delle nostre basiliche, delle nostre cattedrali, delle nostre chiese che custodiscono gioielli di arte che tutto il mondo ci invidia, se dovesse prevalere questa ondata di “nuovismo” che, a quanto pare, non risparmia neanche quei grandi custodi della tradizione francescana che sono i Frati Minori?
Tempio di Kiko realizzato in una parrocchia di Mestre

Ci permettiamo di far notare che nel caso della chiesa di sant'Antonio nel rione San Lorenzo a Foggia, il «nuovismo» in questione non riguarda solo il campo "artistico" ma anche quello della fede.

Il Cammino Neocatecumenale è infatti una «setta protestante-ebraica che di cattolico ha soltanto la decorazione», è un «cavallo di Troia nella Chiesa», come disse mons. Schneider. La neocatecumenalizzazione di una parrocchia non solo è un personalizzarsi lo spazio che sarebbe di tutti, non solo è un insulto a tutti i fedeli che non aderiscono al Cammino, ma è anche un modo per contribuire ad emarginare i cattolici che non hanno come idolo Kiko Argüello, che si vanta di essere esorcista, compositore sinfonico, architetto, pittore, santo, stregato dagli zingari, correttore di inni sacri, eccetera, uno che ama erigere monumenti a sé stesso, ecc., senza contare che il Cammino Neocatecumenale da lui fondato ha il vizietto di proteggere strani personaggi...

Vi invitiamo a riflettere su un paio di punti:

  1. Per venti secoli l'arte sacra ha accompagnato la preghiera e i sacramenti del popolo di Dio. Quale potrà essere, secondo voi, il motivo di sostituire le immagini sacre con quelle di un gruppo particolare?
  2. Per venti secoli il parroco, pur con le sue preferenze in fatto di spiritualità, ha sempre curato tutto il gregge che gli è stato affidato. Come mai all'improvviso un parroco decide di curare solo un gruppo particolare e di imporne la particolare "spiritualità" al resto dei fedeli?

37 commenti:

  1. Cosa significano le parole del parroco secondo cui lo scopo delle immagini è di "creare un aula liturgica bella e accogliente in cui facilitare l'incontro con Dio"?
    -----
    Non è dentro la chiesa che vuole mettere le immagini? Perché chiama la chiesa "aula liturgica"?
    E non chiesa? Non avevo mai sentito definire così la chiesa.

    RispondiElimina


  2. Andando a leggere la petizione ho visto l'immagine del crocifisso .. non ne avevo mai visti di così, è molto originale e, per quello che si può capire dalle foto, mi pare adatto allo stile della chiesa .
    Leggendo alcuni commenti dei firmatari condivido chi dice che un'opera d'arte sacra non andrebbe mai spostata dal luogo per cui è stata progettata. Infatti secondo me non è solo 1 questione estetica , in un edificio sacro ci deve essere 1 armonia tra tutte le parti che lo compongono, un significato nella storia che ha portato alla costruzione della chiesa fatta in un certo modo, con le statue e le immagini che la compongono, che non è solo storia dell'arte ma è legata alle vicende di vita vissuta da quella comunità, fa parte della vita di fede che continua da 1 generazione all'altra; perciò se si introduce un qualsiasi elemento "nuovo", innanzitutto dovrebbe trattarsi di una "aggiunta" e non di una "sostituzione" (come se si trattasse di mettere il salotto moderno al posto di quello antico) e poi l'unica condizione da rispettare sarebbe proprio quella che tale elemento non sia elemento di "rottura" col già l'esistente ma vi si inserisca in modo direi "naturale" .. e non c'è bisogno di essere esperti d'arte per accorgersi che i dipinti di Kiko sarebbero proprio questa "rottura" con le caratteristiche tradizionali della chiesa in questione.

    In fondo anche Kiko quando può segue lo stesso criterio no?

    La Domus G. non esprime forse la dottrina, la "storia di vita" di Kiko in ogni più minuscolo particolare? Dall'architettura ai dipinti, al mobilio, agli arredi, agli spazi esterni?
    Mica gli verrebbe in mente di sostituire qualcuna delle sue icone con una Madonna di Raffaello ad es. o con 1 immagine di Gesù Misericordioso?

    Perché allora lui, quando trova parroci compiacenti, inserisce i suoi dipinti anche in chiese antichissime e dallo stile agli antipodi del suo, nelle quali le sue icone risultano proprio stridenti? Sarà pittore ma così facendo dimostra di non avere senso artistico al livello più elementare (come ho detto altre volte sarebbe interessante 1 parere professionale di Sgarbi sulle opere di Kiko).

    Infine, circa la strumentalizzazione della frase di Dostoevskij (la quale è seguita nel suo romanzo dalla domanda: "ma QUALE bellezza salverà il mondo?") , riporto il commento di un altro firmatario la petizione che cerca di ricordare ( purtroppo pare ce ne sia proprio bisogno!) l'esempio e l'insegnamento di San Francesco a quelli che dovrebbero essere "suoi figli francescani":

    "La bellezza è nell'ESSENZA e non nell'APPARENZA “caro principe”, ascoltare le voci di chi ha vissuto ai piedi prima di una SEMPLICE croce e poi illuminato da un Cristo inconsueto, voci solo in parte emerse in questa petizione, forse potrebbero illuminare di NUOVA LUCE quei pilastri che il buon Francesco ci ha lasciato come eredità SEMPLICITA’, UMILTA’ e POVERTA’ …. anche per i “novelli prìncipi innamorati” che non riescono a riconoscere la VERA BELLEZZA!!! "
    ----------------

    RispondiElimina
  3. Questo parroco vuole "agevolare l’incontro con Dio " col luccichio dell'oro?
    In che modo immagini sfarzose possono agevolare il raccoglimento, la preghiera di adorazione, la meditazione personale .. che sono gli strumenti per eccellenza atti a favorire l'incontro con Dio?
    O forse gli basta che a "incontrarsi con Dio" siano solo i NC della parrocchia, adattando quindi tutto, secondo il loro gusto?
    O forse spera di riempire la chiesa di gente usando le immagini come 1 spot pubblicitario? Certo i primi tempi qualcuno in più verrebbe, ma solo x "vedere", così come si va al museo.
    Il guaio è che si inizia con "l'innocente" decisione di mettere 1 immagine nuova in chiesa e si finisce col rovinare una comunità ... l'immagine è solo la "fessura" attraverso cui la serpe NC si insinua sempre più vicina alle potenziali vittime per "catturarne", anche con quest'esca, almeno qualcuna. Si comincia spostando il crocifisso .. poi si sposterà il tabernacolo ecc. ..

    Che tristezza deve essere per San Francesco, "riparatore" della Chiesa, vedere dei suoi figli che collaborano a sbriciolarla .. spero che il piccolo "resto d'Israele" dei fedeli di questa parrocchia possa essere ascoltato .. sarebbe 1 grande incoraggiamento per altri, e forse insegnerebbe qualcosa ad altri sacerdoti non ancora completamente compromessi.

    Roberta

    RispondiElimina
  4. A scanso di equivoci da parte dei soliti stupidoni che non riescono a vedere al di là del proprio naso, proviamo a chiarire alcuni punti.

    In linea di principio ci sta bene che un parroco, convinto della bontà di una particolare esperienza religiosa, la proponga a tutti i fedeli. Sottolineo: proponga. Che è molto diverso dall'imporre.

    Nel caso del Cammino Neocatecumenale il problema è decisamente più grave a causa del fatto che gli aderenti a tale setta letteralmente idolatrano i propri fondatori e il proprio Cammino. Al punto che hanno sempre fretta di qualificare la propria appartenenza (apponendo in ogni dove i loro gadget progettati dal "fondatore", le loro "icone" dipinte dal fondatore, strimpellando le loro "canzonette" composte dal fondatore, i loro cartelloni con lo sgangherato "font" del fondatore, eccetera).

    La Resurrezione è avvenuta, sì, ma non durante la Passione. Perciò considero teologicamente sbagliato quel crocifisso con una mano alzata, che contrappone la Passione alla Resurrezione. È un crocifisso con un errore, non è un'allegoria intesa a descrivere Passione e Resurrezione e rapporto di Dio con l'uomo.

    Ma considero ancor più sbagliato sostituire quell'immagine con i dipinti del signor Argüello perché quest'ultimo rappresenta sé stesso nei panni del Risorto, dandogli le proprie sembianze, proponendosi di fatto come il centro della preghiera dei suoi adepti. Il serio problema dei neocatecumenali è l'idolatria per il "tripode", cioè per Kiko Argüello, per Carmen Hernàndez, e per il Cammino stesso. I due spagnoli, ancor prima che si incistassero in Italia nel novembre 1969, erano già stati definiti da padre Pio da Pietrelcina «i nuovi falsi profeti».

    Il fatto che il Cammino sia dotato di uno Statuto non cambia le carte in tavola. Infatti l'essere dotati di patente di guida non significa essere autorizzati a violare le norme del Codice della strada. Il Cammino dotato di Statuto non è autorizzato a violare le leggi della Chiesa, né in materia liturgica, né in altre materie - eppure, notoriamente, i neocatecumenali celebrano carnevalate con "comunione seduti" (previa alzatina ipocrita), balletti e girotondi, omelie di laici (spacciate per "monizioni"), eccetera; disubbidiscono ai vescovi (esempio: Faenza); promuovono tutta una mentalità fondamentalmente sbagliata, addirittura addossando alle vittime le colpe dei carnefici...

    Insomma, non lasciatevi prendere per il naso: il caso Foggia non riguarda un parroco che vuole introdurre "arte" nella propria parrocchia per "facilitare l'incontro" bla bla bla, ma riguarda una setta che sta fagocitando la parrocchia stessa, con la complicità del parroco.

    In tutti gli altri posti del mondo dove è successa la stessa "neocatecumenalizzazione della parrocchia", sono stati rapidamente emarginati e calpestati tutti i fedeli non del Cammino (che infatti ai kikos non servono, visto che non pagano la "Decima" al Cammino!), con metodi che non hanno nulla di cristiano, fino a renderla uno sterile deserto.

    Vogliamo sperare che il clamore destato dal caso Foggia faccia riflettere soprattutto il clero e i vescovi.

    RispondiElimina
  5. Se quel crocifisso fa la fine del Tabernacolo a San Leone a Catania, quei fedeli se lo dovranno cercare nel magazzino delle scope. Altro che "cappellina". Qlc spieghi al parroco che "la bellezza che salverà il mondo" è quel Gesù Crocifisso, non certo gli sgorbi di Kiko.

    RispondiElimina
  6. Non me ne intendo, forse quella mano alzata del crocefisso nella chiesa di Foggia è contraddittoria, confonde i segni della Resurrezione con quelli della Passione. Però, nella sua essenzialità, dice qualcosa che per la dottrina neocatecumenale giunge nuova, e cioè che Gesù Cristo trionfante è pur sempre crocifisso dai nostri peccati.
    Provate a dire qualcosa in comunità sul dolore che infliggiamo a Gesù con le nostre mancanze, per vedere la reazione di fratelli indottrinati e catechisti!
    Come già commentavo ieri, in quella Chiesa sono stati già introdotti molti elementi finto-bizantini: mi ha colpito per esempio un pannello con la Merkabà sull'ambone, che fa un'associazione fra l'ascolto della parola della Scrittura e della predicazione con l'ascesa al cielo del profeta Elia su un carro di fuoco. Ma è così? Se fosse così, a cosa servirebbe il sacrificio di Cristo?
    Ecco perché quella croce deve scomparire, sostituita dalla foglia d'oro e dal trionfo della comunità degli eletti.
    Poi volevo osservare che un parroco può pure proporre una particolare esperienza spirituale, come ha detto Tripudio, proporre e non imporre: ma deve creare ricchezza spirituale ed unità. Il fatto che siano già migliaia le firme contro la corona misterica, fa intendere che ne siamo molto lontani.
    Ieri ricordavo il Callao: ebbene, il presbitero neocatecumeno che definì la tela del Signore dei miracoli (guarda caso, un crocifisso) "un disegno dipinto da un negro scemo" ed impedì il passaggio alla processione chiudendo un lato della parrocchia, fu quasi linciato dai fedeli cattolici.
    Questa vicenda vagamente somiglia a quella: devozione a Gesù contro devozione a Kiko. Si sa già chi vincerà, alla fine, certo che nel frattempo i danni saranno gravissimi.

    RispondiElimina
  7. Fortunatamente,
    nella nostra Parrocchia, abbiamo un Parroco laureato anche in Storia dell'Arte, innamorato di quella vera pero'; quindi, una garanzia.
    Ruben.
    ---

    RispondiElimina
  8. La riflessione sui due punti proposti è molto semplice:
    lo scopo di Kiko, dal primo giorno che ha messo piede in una Parrocchia, è sempre lo stesso: far passare nel suo convertitore, brevettato nelle baracche, tutta la realtà preesistente, per neocatecumenalizzarla.
    Ha sempre subdolamente inculcato che la fede si dà solo facendo il cammino.
    Questa l'interpretazione che ha fatto passare del famoso "prima o dopo il battesimo non importa, importante è fare un catecumenato"...il catecumenato oggi nella Chiesa ce lo ha solo lui, questo ha dato ad intendere ogni volta che ha potuto.
    Trarre le conclusioni è semplice.
    Forse pensava di infestare tutta la realtà molto di più di quello che è avvenuto in tutti questi anni, ne è prova l'arroganza di molti suoi interventi.
    Il suo piano: Impossessarsi a cascata di parrocchie e parrocchie e intere diocesi.
    Un piano espansionistico volto ad esautorare tutto il resto. Una specie di Attila che dove passa non cresce più l'erba.
    Sappiamo bene che il cammino è in evidente difficoltà e si sta essiccando alla fonte. Le catechesi nelle parrocchie non portano, come tanti anni fa avveniva spesso, a parti gemellari, neanche nasce una comunità di più di dieci fratelli, molte volte. Le comunità esistenti sempre più si assottigliano e subiscono fusioni. Quelli della "prima ora", tanti di loro talebani della peggiore specie, ormai, per motivi anagrafici, sono in via di estinzione.
    Certo fa male vedere che, neanche di fronte a questi "fatti concreti" si chiedono, come insegnano agli altri: "Cosa ci vuole dire il Signore con questa storia che fa con noi?". Il loro progetto espansionistico è fallito nel suo impianto strategico, questo è chiaro.
    Ma loro continuano con queste codate, tipiche del dragone ferito.
    Speriamo che presto finisca, prima che lascino altre tracce orride del loro passaggio, sfigurando l'architettura delle chiese, l'arte che ci rende unici al mondo e, soprattutto, devastando tantissime anime, che dovrebbero stare a cuore, prima di ogni altra cosa, ai parroci a cui esse sono state affidate.
    Dio ne chiederà conto ai pastori del gregge, questo è sicuro!

    http://zloris.blogspot.com/2014/08/duomo-di-spoleto-cathedral-of-spoleto.html

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "ne è prova l'arroganza di molti suoi interventi"
      Più che arroganza direi nervosismo, in fondo se ci pensi, tutto il sistema si poggia sul fatto che "il cammino ci sarà per sempre", negli ultimi anni invece si delinea chiaramente che non sarà così per niente, e allora ci sono vari tipi di sgomento davanti a questa nuova realtà davanti alla quale nessuno vuole soffermarsi. Il primo è dei vertici che vedono arrivare come un fiume in piena questa "catastrofe" e hanno il terrore di perdere i loro privilegi, ma in fondo sapendo che stanno pure per morire se ne fregano, tanto pensano che durerà ancora per i pochi anni che gli mancano. Il secondo è dei piccoli, di tutti quelli che hanno di fatto poggiato la loro vita sul cammino, tutte le loro scelte si sono basate sul sostegno, anche economico della comunità, atrimenti molte scelte non le avrebbero fatte, e questi sono angosciati dal solo pensiero di doversela cavare da soli. Perchè il più grande fallimento del cnc è quello di avere portato le persone a fidarsi del cammino invece che di Dio, arrivando in moltissimi casi a tentare Dio con le proprie scelte. Lascio a te trarre le tragiche conseguenze di quanto ho scritto.

      Elimina
  9. ...sì Mav, una vera catastrofe, come fondare la casa sulla sabbia. La Parola si compie in loro.
    Dici bene, anche quando descrivi il cinismo che riconosco, conoscendo i soggetti, con le parole "ma in fondo sapendo che stanno pure per morire se ne fregano".
    La tragedia è per i piccoli ingannati, sono i kikatechisti che, per step successivi, ti conducono pian piano a far coincidere totalmente il fidarsi del cammino col "confidare in Dio" e dato che il Cammino NON è Dio precipiterà fragorosamente nel nulla, tirandosi dietro, purtroppo, tutti quelli che si sono "appoggiati in lui".
    Non resta che confidare nella misericordia di Dio che certamente soccorrerà chi è dentro, magari in seconda, terza e quarta fila, con retta intenzione del cuore.
    Dici "sono vicini a morire e se ne fregano", ti rispondo "fino ad un certo punto"...ci sono di mezzo le nuove generazioni educate, da genitori sconsiderati, ad un'idea di "precarietà" folle, idolatrica, buona solo come strumento per abbindolare le persone.
    Penso ai figli di tanti genitori talebani che conosco bene e mi viene la pelle d'oca.

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si Pax, confermo quanto dici per la generazione intermedia educata in modo sconsiderato, ma per fortuna sono, dnumericamente meno degli altri, ma in un certo senso sono ancora più pericolosi, anche se in realtà lo sono solo per se stessi. In ogni caso a tutti è capitato di dover "ricostruire" la propria vita a seguito di eventi non previsti, e nella natura delle cose, non dico sia semplice, ma lo fanno tutti, cristiani e non cristiani, se non ti fermi per piangerti addosso per tutto il resto della tua esistenza ne esci comunque più maturo e più forte. La vita è una grande scuola, sempre che uno la voglia "frequentare". Tutto questo per dire cosa, semplicemente che non essendo il cnc non essendo l'assoluto tutti possono imparare a farne a meno. Per onore della verità devo dire che per persone "deresponsabilizzate" questo processo sarà più duro che per altri, ma alla fine renderà a tutti la propria vita e sarà una occasione di crescita personale, prima che di fede, perchè ci devi mettere tutto lo smarrimento che comporterà per la Fede di queste persone, ma anche li si cresce e si arriva alla Fede adulta quella vera, quella che hanno i santi e non si sono mai sognati di sbandierare, l'avevano punto, e chi gli si avvicinava veniva contagiato.

      Elimina
    2. Qui posso addurre fatti concreti, perché la mia vita, prima interamente scandita dal cammino, da più di cinque anni è stata completamente ristrutturata, avendo dovuto eliminare tutte le attività del cammino per sostituirle con la vita normale di tutti i giorni. Perdere considerazione, amici, impegni non è stato semplice ma parecchio doloroso, un parto spirituale, che però presto è stato sostituito dalla gioia della libertà in Dio.
      "...lo pota, perché porti più frutto".

      Elimina
  10. Ma quale foglia d'oro, al massimo foglia plastificata! Le corone misteriche nc sono solamente riproduzioni che vengono stampate e incollate alle pareti. Non ci sarà nessun pittore a dipingerle, soltanto operai che applicheranno i fogli al muro. False pure le patetiche foto in cui Kiko posa col pennello mentre "dipinge" i suoi cicli pittorici, é tutto marketing! In ogni tempio nc, le corone misteriche sono riproduzioni plastificate, acquistabili con i relativi arredi e accessori nc, sui siti specializzati online.

    RispondiElimina
  11. Si, ma la parrocchia in questione e' una colata di cemento e basta. va bene, i fedeli non vogliono la corona misterica di Kiko, perché in tutti questi anni nessuno di questi" fedeli" ha mai pensato di abbellire la Chiesa? Dietro c'e' sicuramente lo zampino di qualcuno, chissa' chi sara'!!!!!!!!! Aldo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Qui nessuno ha detto che la parrocchia in questione sarebbe «bellissima» e che il crocifisso in questione sarebbe «bellissimo».

      Stiamo solo facendo notare che il parroco, «sostenuto dalle comunità neocatecumenali», ha detto che il mega-sgorbio di Kiko è «bellissimo» e pertanto pretende di imporlo anche ai fedeli che non sono idolatri di Kiko.

      Elimina
    2. Salve.sono stata una parrocchiana di s Antonio finché ho vissuto a Foggia.la chiesa non è una colata di cemento ma è costruita di tufi bellissimi provenienti dai dintorni. Il design fu fatto da un architetto polacco. Di certo le chiese moderne non sono le belle cattedrali del medioevo e del barocco, ma sotto a quel crocifisso,di bronzo e non di vetroresina e progettato da un grande artista, in molti si sono genuflessi perché l immagine è semplice e immediata. Evoca amore sofferenza e voglia di libertà, voglia di gridare. A me quella robaccia che vogliono mettere Evoca solo di gridare a quanto sia orrenda. Una accozzaglia di racconti evangelici resi in 2 dimensioni. A parte questo, un parroco che appena arriva decide senza convocare il consiglio pastorale e che non ascolta la sua comunità,questo è ciò che sta avvenendo. Vi garantisco che molti neocatecumeni di s Antonio dissento no dalla sua veduta perché riconoscono il valore di una comunità che ha condiviso tanto insieme, grazie a padre Luigi che per anni è stato il parroco che ha voluto che ci fosse fiducia e amore tra i neocatecumeni e i gruppi francescani.

      Elimina
    3. Grazie Gabri. Purtroppo sono pochi i parroci in grado di mantenere rapporti eqilibrati con i Neocatecumenali. Anche i parrocchiani del cammino che, presi singolarmente, non concordano con le scelte del parroco, non potranno opporsi a ciò che è prescritto dal proprio fondatore, cioè una visione della "bellezza" che impone l'installazione di quattro tavoloni fotocopiati e dorati sostituendo un crocifisso che ha una propria ragione d'essere. È proprio della spiritualità neocatecumenale fare piazza pulita della fede della Chiesa e sostituirsi ad essa, rifiutando l'integrazione.

      Elimina
  12. Purtroppo è una Parrocchia neocatecumenalizzata, la conosco bene essendo di Foggia... è una di quelle Parrocchie dove il Parroco è completamente "assorbito" (miei parenti sono catechisti lì)... la cosiddetta "corona misterica" è l'ultimo dei problemi, la cosa che mi sembra strana e che i "parrocchiani" si svegliano solo ora che qualcuno vuole toccare il Crocifisso.
    Hanno permesso l'invasione a tutto campo ed hanno dormito.

    RispondiElimina
  13. Ha ragione Tripudio, il "campo artistico" è l'ultimo dei problemi... sul fatto che sia "gratis" è vero; per i parrocchiani, ma per i nc sarà un bagno di sangue di collette

    RispondiElimina
  14. Puo' la Soprintendenza ai Beni artistici fare qualcosa? Se, come capisco, il crocifisso fa parte del progetto della chiesa, non credo che il parroco possa rimuoverlo motu proprio.
    Come funziona? Fossi nei parrocchiani farei una visita alla Soprintendenza. Forse non serve a nulla, ma forse qualche vincolo o vincoletto scappa fuori...

    Simonetta

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Simonetta, ho visto parroci NC "reinterpretare" i beni culturali, in modi che noi umani non possiamo neanche immaginare... con i soldi dei NC e non so quali permessi. Spero tu abbia ragione. Per me, l'unico vincolo che funziona con certi parroci sarebbe una tunica con le braccia legate di dietro.

      Elimina
  15. Buona sera . Ricordo che dalla Chiesa trasformata in quell'orrendo tempio kikiano di Cagliari è stato rimosso, già da molti anni, il più bel segno della cristianità : la Croce

    RispondiElimina
  16. E' un fatto che il Cammino non lascia occasione per manifestare il fastidio verso tutto ciò che sa di tradizione.
    E non parlo solo della Sacra Tradizione che è la stessa Rivelazione di Dio affidata alla Chiesa, ma anche delle tradizioni ecclesiali che sono sempre servite a realizzare concretamente la Tradizione.
    E' vero, cambiano i tempi e, in una certa misura, cambiano le tradizioni, ma in continuità.
    Il Cammino invece detesta le tradizioni proprio perché detesta la Rivelazione di Cristo affidata alla Chiesa. E vuole cambiare tutto non perché cambiano i tempi, ma perché prima sarebbe stato TUTTO SBAGLIATO.
    Non è questione di tempi: il Cammino se ne frega dei tempi, altrimenti in 50 anni si sarebbe evoluto, e invece si è solo RADICALIZZATO. Sì, per convenienza ha cambiato qualche espressione, ma a livello essenziale non ha ceduto su NULLA.
    Del passato detesta tutto: crocifissi, processioni, devozioni riconosciute e raccomandate... un po' come certi indemoniati danno fuori di matto se mettono piede in una chiesa.

    A parole il Cammino salva solo il Papa. Lo salva anche se lo detesta perché è il Capo della Chiesa che il Cammino vuole inglobare e perciò il cammino ne cerca l'approvazione attraverso l'ADULAZIONE. Come se il Papa potesse sussistere da solo, senza la Chiesa.

    RispondiElimina
  17. Come "profetizzato" e successivamente confermato da Jungle Watch a Guam, il presbitero pedofilo neocatecumenale Cristobal, ex responsabile delle vocazioni della diocesi, ex cancelliere di curia, è tuttora latitante. Da venerdì scorso, dopo inutili tentativi di rintracciarlo, è stato sospeso a divinis, cioè da tutte le funzioni sacerdotali - incluso anche l'uso di segni distintivi (il colletto da prete, il clergyman, ecc.).

    Tale presbitero pedofilo neocatecumenale è sotto accusa da almeno tre uomini, uno dei quali abusato da quand'era ragazzino nel 1995 e fino al 2013, cioè per un periodo di ben diciotto anni. Provate solo ad immaginare quanto sia profondamente indegno e diabolico un prete che nella stessa giornata celebra Messa (predicando lamorediddìo-lamorediddìo) e abusa sessualmente da ben diciotto anni (chissà con quale livello di perversione e intimidazione) quello che a suo tempo era solo un chierichetto. Tale prete, attualmente latitante, è molto probabilmente ospitato e protetto dai neocatecumenali (chissà quanta percentuale delle "Decime" viene utilizzata per farlo: se c'è la possibilità che anche solo un tuo centesimo sia stato usato per proteggere un pedofilo, è tuo dovere rifiutarti definitivamente di dare soldi al Cammino).

    Per il pedofilo neocatecumenale Cristobal, a differenza del caso Apuron (che affronterà un processo sul piano civile), sul livello penale alcuni dei fattacci non sarebbero del tutto prescritti (per mancanza di denuncia entro dieci anni dal caso). In altre parole, Cristobal rischia seriamente l'arresto e la galera: questo è il motivo per cui aveva maneggiato per farsi spedire lontano da Guam "a studiare diritto canonico" e poi, quando la situazione è precipitata, si è dato alla latitanza (il direttore dei Concerned Catholics of Guam pensa comunque che questa non sia la motivazione principale della sua fuga).

    Come al solito i neocatecumenali si guardano bene dal commentare il caso (i vari Eliseo, Simone Pienotitolo, ecc., sono tutti magicamente muti). Cos'altro potrebbero cristianamente dire, infatti, a parte il condannare i loro membri pedofili e promettere pubblicamente in comunità di non dare più un centesimo al Cammino finché i vertici non agiranno secondo la giustizia di Dio anziché secondo la comodità dei pedofili?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I soldi delle decime vanno ai fratelli della comunità che sono nel bisogno e quelli che avanzano vanno al Parroco per le opere di carità della parrocchia, smettetela di dire balle. Per quanto riguarda il prete sospettato di essere un pedofilo, se saranno accertate le accuse dovrà marcire in carcere, così come le altre centinaia di preti pedofili. Che siano salesiani, del rinnovamento, dell'opus Dei o del cammino non importa. Se sono colpevoli non possono più essere preti e il loro posto è il carcere. Purtroppo la pedofilia nella chiesa è una piaga che sta creando molto scandalo. Papa Francesco sta facendo già molto per contrastarla, ma il cammino sarà ancora molto lungo.

      Elimina
    2. Smettila tu di raccontare balle! Ho fatto 30 di cammino! Le decime vanno a chi vogliono loro. Riguardo la pedofilia cosa intendi dire? "Mal comune mezzo gaudio"?

      Elimina
    3. Gli anonimi che vengono qui a gridare "non è vero!" non meritano spazio su questo blog, ma è significativo notare come il neocatecumenale di turno voglia minimizzare il problema della pedofilia pur di difendere la setta fondata da Kiko.

      Elimina
    4. Anonimo delle 14:09, l'edilizia creativa neocatecumenale nelle parrocchie è finanziata con i soldi dei fratelli del Cammino, anche perché gli altri parrocchiani rispondono picche.
      Se poi questi soldi non sono decime ma tredicesime o quattordicesime, poco gli fa, sempre dai neocatecumenali vengono.
      E, almeno in un caso di follia edilizia a me noto, si trattava di famiglie neocatecumenali niente affatto ricche. La vera carità sarebbe stata quella di lasciare i denari nelle tasche di chi se li era guadagnati.

      Elimina
    5. Carissimo anonimo, è inutile che spari sempre le solite balle. Qui c'è gente che il cammino lo ha finito. Smettila di prenderci e prenderti in giro.. Detto questo sull'aspetto pedofilia forse non hai capito. Il cammino Difende i pedofili! Li protegge, li sposta e fa in modo che continuino a far danni. L'importante che è siano dei loro. Perché il problema non è il danno delle vittime (chissene).. Il problema è il possibile danno verso il cammino. Se il cammino non avesse danni giustificherebbero di tutto. A Guam è successo così. Peccato che poi le cose saltano fuori. E Kiko è talmente orgoglioso da mettere quella bestia di Apuron sul palco d'onore per il 50ennale.

      Elimina
  18. Nel corso di una conversazione, questo pomeriggio, Lino Lista mi ha fatto notare che c'è un motivo più profondo, al di là del protagonismo di Kiko Argüello e della idolatria dei suoi adepti, per il quale il crocifisso deve essere tolto per essere sostituito dalla iconostasi similbizantina, detta corona misterica.
    Questo motivo ha a che fare anche con la critica dell'arte occidentale, alla quale non si attribuisce la dignità di arte sacra, mentre solo l'icona avrebbe questo potere di essere "porta regale", come nel titolo dell'opera di Pavel Florenskij, cioè di porta dimensionale che mette in contatto con l'altrove, con il divino.
    Non è l'icona quindi una raffigurazione del sacro, non è una immagine che può pure essere venerata e considerata miracolosa, ma mai per le proprie caratteristiche intrinseche: è essa stessa invece una parola vivente, un tramite che mette magicamente in contatto con la divinità.
    È da leggere in questa prospettiva la frase del parroco di Foggia "siamo certi che attraverso le immagini riusciremo ad avvicinare a Dio anche le persone più umili".
    Questo avvicinamento a Dio non nasce dalla meditazione della vita di Gesù raffigurata nell'iconostasi, ma da una vera e propria mediazione che queste icone opererebbwro, come per magia, tra Dio e l'uomo.
    Da cattolici, sappiamo che l'unico mediatore è non certo un'opera fatta da mani d'uomo, ma Gesù Cristo, realmente presente con il Suo Corpo e il Suo Sangue nel Sacrificio Eucaristico.
    Per questo un crocifisso che raffigura la passione di Cristo non potrà mai campeggiare in una chiesa kikiana che questo Sacrificio nega con pervicacia, o sul quale scivola con leggerezza con troppa fretta di passare alla Resurrezione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. So per certo che i grandi progetti kikiani sono stati pagati con i soldi dell'intera comunità parrocchiale,la quale ha contribuito in parte ai debiti contratti per l'edificarsi di tale progetto.
      A fine lavoro della mega struttura vi erano 250.000 euro di debiti da saldare,il parroco non sapeva dove sbattere la testa, non aveva più risorse,tutte le porte dove bussava chiuse,molti parrocchiani si rifiutarono di contribuire nuovamente al saldo del debito.I nc si inventarono un micro mutuo da 1000 euro da far accollare a famiglie della parrocchia vicine alla chiesa (i tanto spregevoli cristiani della domenica)non so se questo progetto sia andato in porto ma so di molte lamentele di parrocchiani stanchi di essere munti per un qualcosa che loro non voleveno fin dal principio,tanto era faraonica la struttura,esempio: so che solo il tabernacolo by Kiko sia costato 25.000 euro,un mio amico prete lo chiama "il congelatore"visto che ha la forma di un frizer.
      In quanto alla corona misterica all'interno della kikokiesa questa fino all'anno scorso era incompleta e nella bacheca posta all'ingresso della Domus kikoe vi erano le intere foto della stessa con l'invito ai parrocchiani (quelli della domenica)a contribuire economicamente per finalizzare l'opera.

      Altro che decime e autofinanziamenti,
      poveri cristianucci della domenica

      Elimina
    2. I riferimenti di quanto dici porterebbero ad una ben identificata realtà ( intendo proprio un ben definito luogo geografico ) nella quale i cristiani della domenica, praticamente non esistono, trattasi di parrocchia completamente nc dove non esiste nessun'altra realtà ( AC Rinnovamento etc. ). Sempre partendo dal presupposto di avere individuato il luogo, sono le comunità che stanno pagando tutto ( impegni fissi per ogni comunità di ogni ordine e grado ) e sono stremate, per onore della verità i lavori si sono dovuti pagare due volte in quanto la prima impresa è fallita, e credo ci sia dietro qualche "scandaletto" interno. Senza contare l'invasione dei "pittori" spagnoli con tutte le loro pretese che hanno soggiornato per tre mesi, creando anche li qualche scandaletto.

      Elimina
  19. Mav puoi gentilmente scrivere solo l'iniziale della regione dove dici che sono avvenuti questi fatti?
    Secondo me potrebbe trattarsi di una situazione gemella a quella da me scritta.
    e sarebbe importante informare che potrebbero esserci due situazioni identiche ma in due differenti luoghi ,quella dei decoratori spagnoli non la sapevo siccome vivo in un "paese è piccolo,la gente mormora" se è la stessa città sono riusciti a nascondere l'arcano.perchè quello che succede nelle comunità anche le cose più segrete dopo due giorni non lo sono più, ma di dominio pubblico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una delle due menzionate con foto nell'articolo

      Elimina
    2. Caro Mav ne ero certo,qui parliamo di due situazioni geograficamente diverse ma uguali nei contenuti.
      E' prassi del cammino accendere mutui su mutui pur di portare avanti la "Nueva Estetica"ed il prestigio del cammino.

      Se devi andare ad una gmg e non hai soldi non preoccuparti ti accendono un mutuo
      Devi edificare il nuovo Katekenium non preoccuparti ti accenderanno tanti mutui
      Devi costruire una nuova Domus Kikoee ci saranno tanti gonzi che pagheranno per il prestigio del cammino.

      e' una triste realtà chi cammina da oltre trentanni sicuramente è diventato sia spiritualmente che economicamente POVERO

      Elimina
  20. Grazie Anonimo, grazie Mav, queste testimonianze fanno riflettere davvero e chiudono la bocca ai difensori del cammino a prescindere.
    Quello che descrivete è una vergogna!
    La Madonna in qualche apparizione - di quelle autentiche, non inventate, come la apparizione/visione/suggestione..di Kiko - ha chiesto espressamente che fosse costruita una Chiesa o una Cappella, come a Luordes, ad esempio.
    A Kiko NO! Avrebbe detto al nostro impostore di fondare PICCOLE COMUNITA', di costruzioni NON ha parlato affatto. Dico io: caro Kiko, se dici bugie, almeno dille per bene. Così, oltre che impostore, sei anche un gran bugiardo, te la potevi risparmiare, almeno questa!

    Pax

    RispondiElimina
  21. Sono francescano. Vada a cercare sulla Treccani chi era l’architetto Pacanowski e l’importanza delle sue opere. Lo stile della nostra chiesa è minimalista e si adatta a quello francescano. I neocatecumenali con i parroci loro adepti ce la stanno rovinando

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.