domenica 5 luglio 2020

UN CAVALLO DI TROIA NELLA CHIESA: IL CAMMINO NEOCATECUMENALE (Segni e carismi di falsi profeti spagnoli) di Lino Lista

IL CAMMINO NEOCATECUMENALE E LA PROFEZIA DI PADRE ZOFFOLI

La battaglia di padre Enrico Zoffoli

Senza tema di essere smentiti, si può affermare che Enrico Zoffoli (Marino, 3/11/1915 - Roma, 16/6/1996) è stato il sacerdote che maggiormente si è impegnato in favore della retta dottrina contro le eterodossie del Cammino Neocatecumenale. Membro della Congregazione della Passione di Gesù Cristo, teologo, autore di decine di opere filosofiche, apologetiche, teologiche, agiografiche, catechetiche, di storia dei sacerdoti passionisti, già docente presso la Pontificia Accademia di san Tommaso d'Aquino e la Pontificia Università Lateranense, Enrico Zoffoli dovette rimanere sconvolto quando si ritrovò tra le mani il famigerato libro blu, il primo tomo del segretissimo catechismo neocatecumenale disponibile soltanto ai catechisti del Cammino. Negli scritti di Zoffoli i temi più ricorrenti sono quelli del Mistero eucaristico, della Transustanziazione e del Sacrificio. Figuriamoci, allora, lo sconforto che egli dové provare quando scoprì che i laici di un movimento che si presentava come cattolico diffondevano, addirittura dentro le parrocchie, il seguente insegnamento di Kiko Arguello:
"[...] Ma immaginate che, ora, con i problemi della filosofia cominci ad esserci una ossessione sul fatto se Cristo è presente nel pane e nel vino e come. Vi potrei mostrare discussioni teologiche su questo problema che fanno ridere. La vera teologia è un canto a Dio, è l'Eucarestia stessa, un canto completo di lode a Dio perché si è lasciato conoscere. Le teologie del secolo XVI non sono altro che elucubrazioni mentali senza una esperienza biblica da cui sgorga l'Eucarestia. Il mistero si incentra sulla presenza: i protestanti dicono... Calvino dice... La Chiesa cattolica diventa ossessionata riguardo alla presenza reale, tanto che per essa è tutto presenza reale. Cominciano le grandi esposizioni del Santissimo, (prima mai esistite), perché la presenza era in funzione della celebrazione eucaristica e non il contrario. Il pane e il vino non sono fatti per essere esposti, perché vanno a male. Il pane e il vino sono fatti per essere mangiati e bevuti.
Io sempre dico ai Sacramentini, che hanno costruito un tabernacolo immenso: se Gesù Cristo avesse voluto l'Eucarestia per stare lì, si sarebbe fatto presente in una pietra che non va a male.
Il pane è per il banchetto, per condurci alla Pasqua. La presenza reale è sempre un mezzo per condurci ad un fine, che é la Pasqua. Non è un assoluto, Gesù Cristo è presente in funzione del Mistero pasquale.
Invece da Trento in poi si celebrerà la Messa per consacrare ed avere presente Gesù Cristo e metterlo nel tabernacolo".
Il teologo passionista Enrico Zoffoli, allora, impugnò come una spada la sua penna e cominciò una strenua battaglia nella quale trovò pochi alleati.

I saggi per le verità della fede

In un tempo nel quale ancora il catechismo neocatecumenale era non solo ancora segreto per i più, ma la cui esistenza era addirittura negata, il volumetto di Enrico Zoffoli intitolato "Eresie del movimento neocatecumenale", dato alle stampe in due edizioni successive nel 1991 con i tipi dell'Editore Segno, deflagrò come una bomba nella notte più assonnata. I numerosi conoscenti di padre Zoffoli, sacerdoti e laici, vennero a conoscenza delle "chicche" della dottrina del Cammino. Tra esse, oltre a quelle del Tabernacolo inutile e della Messa privata (vana perché "non ci può essere una Eucarestia senza l'assemblea che la proclama"), spiccava lo svilimento di Trento e del Sacramento della Riconciliazione (Carmen Hernandez: "Con il Concilio di Trento, e dal XVI al XX secolo tutto rimane bloccato. Appaiono i confessionali, queste casette sono molto recenti. La necessità del confessionale nasce quando si comincia a generalizzare la forma della confessione privata, medicinale e di devozione portata dai monaci"). Il tutto in una incessante esaltazione di un congetturato cristianesimo primitivo e di un postconciliarismo Vaticano II di rottura, dei quali il CNC sarebbe stato la somma espressione per missione ricevuta direttamente dalla Vergine Maria, grazie a una apparizione a Kiko Argüello e a una locuzione interiore alla cofondatrice Carmen. Diciassette secoli di cattolicesimo furono messi tra parentesi, come è mostrato in un disegnino di Kiko presentato nelle catechesi iniziali del Cammino.

Fig. 1: una panoramica della
storia della salvezza secondo Kiko


Il Cammino continuò a espandersi nel mondo come una fiumana priva di argini. Da una parte godeva, come tuttora gode, dell'appoggio di importanti amicizie in Vaticano, in particolare tra i vertici del Pontificio Consiglio per i Laici, oggi cessato. Dall'altra c'è da immaginare che sia Giovanni Paolo II sia l'allora cardinale Joseph Ratzinger, sin dal 1981 prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, avessero creduto di poter disciplinare il CNC dotandolo di uno statuto e correggendone il catechismo, ciò anche al fine di salvaguardare il grano dalla gramigna giacché con personaggi come Kiko Argüello uno scisma è sempre in agguato e, in termini velati, più volte è stato minacciato. I neocatecumenali, invece, proseguirono nella loro propaganda, attribuendo al Papa la conoscenza dei contenuti del controverso catechismo di Kiko. Da ciò Enrico Zoffoli impugnò nuovamente la penna e compose una difesa del Papa, nella quale in prefazione scrisse: "Si tratta di un'apologia del Papa, accusato di eresia perché i 'catechisti' del Cammino Neocatecumenale – da Lui approvati, protetti e autorizzati a presentarsi in suo nome – attribuiscono a Giovanni Paolo II la dottrina che insegnano: quella da me più volte dimostrata in aperto contrasto con fondamentali verità di fede". Questa volta, però, il teologo passionista non si limitò a scrivere e a pubblicare: con una nota di accompagnamento egli inviò il volumetto agli esponenti più in vista della Chiesa, dal card. Camillo Ruini presidente della Conferenza Episcopale Italiana ai Prefetti delle Congregazioni vaticane fino a un elevato numero di vescovi. In pochissimi risposero, il cardinale Ruini lo fece in modo autoritario e piccato: "Sono al corrente che la predetta catechesi è stata esaminata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Ritengo che la Congregazione stessa darà una risposta alla Sua lettera. Per parte mia devo invitarLa fermamente a non sostituirsi agli Organi competenti e a non emettere, sia pure con buone intenzioni, giudizi personali e prematuri su temi che riguardano l'ortodossia di realtà ecclesiali, o addirittura del Santo Padre". La replica di padre Zoffoli non fu remissiva: egli rivendicò il diritto di difendere le verità della fede giacché "la luce della Rivelazione non è esclusivo patrimonio o monopolio della Gerarchia"; reclamò altresì il dovere di farlo perché "sufficientemente illuminato per vagliare l'ortodossia di movimenti, idee e scritti contrari alla fede, denunziarli all'opinione pubblica, tentarne una confutazione, ricorrere alla gerarchia per indurla ad intervenire".
Padre Zoffoli morì a distanza di un anno da queste addoloranti corrispondenze. Agli inizi di giugno ricevette in ospedale la visita di Kiko Argüello, che gli portò in dono una "icona" del Buon Pastore. Negli anni successivi, quando le critiche del teologo passionista cominciarono a girare anche tra i neocatecumenali della base, nelle comunità fu fatta circolare la diceria – smentita da due testimoni presenti all'incontro – che padre Zoffoli in punto di morte avrebbe chiesto scusa a Kiko per le critiche al Cammino.

Gli sforzi della Chiesa

Il cardinale Ruini, in relazione all'esame del catechismo del Cammino da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede diretta dal futuro Benedetto XVI, aveva esposto un processo che realmente stava avvenendo da tempo, sicuramente con il consenso di Giovanni Paolo II: nel tentativo di non buttare il bambino con l'acqua sporca, si stava tentando di dotare il Cammino di un nuovo catechismo, elaborato congiuntamente con esperti del CNC. Un tentativo destinato al fallimento, però. Ne diede conto Kiko Argüello vari anni dopo, in un Annuncio di Quaresima. "Io quel libro non lo riconosco", informò il fondatore di aver detto al cardinale Ratzinger, il quale gli stava proponendo il frutto di cinque anni di lavoro, un risultato che Kiko definì "una tesi dottorale, un mattone (nel senso di gran volume) così di teologia, dicendo un po’ quello che dice la Chiesa sull’ecclesiologia, la cristologia. Potete immaginare se quelle erano le nostre catechesi...".

Dopo il "gran rifiuto" di Arguello, nel 1997 iniziò il faticoso lavoro di emendamento del catechismo neocatecumenale, che sarebbe durato fino al 2003. Immediatamente dopo le correzioni, il direttorio catechetico fu segretato, sia dal Cammino sia dal Pontificio Consiglio per i Laici che lo teneva in deposito. In tal modo Kiko Argüello ha potuto sostenere, fino a oggi, che le rettifiche consistettero nella revisione di piccole imperfezioni e nell'aggiunta di note con citazioni del catechismo della Chiesa Cattolica. Oggi, però, essendo in nostro possesso tutti gli Orientamenti alle Equipe di catechisti, sia nelle versioni originali sia in quelle corrette, qualche tomo anche in inglese, possiamo affermare che la segretazione è avvenuta per nascondere quello che già era stato lampante a mons. Landucci, a padre Zoffoli e a tanti altri che confutarono la dottrina neocatecumenale: non piccole imperfezioni furono corrette bensì grandi eresie e le note inserite a piè di pagina, più che esplicative, sono esse stesse correttive. Possiamo dimostrarlo – è solo un esempio – con la correzione alla catechesi dianzi citata sul Tabernacolo inutile e sull'Eucarestia finalizzata che non sarebbe un assoluto:


Possiamo mostrarlo con la correzione al disegnino della storia della salvezza, dove addirittura sono state emendate le parentesi, così restituendo dignità a diciassette secoli di cattolicesimo:

Fig. 2: una panoramica della
storia della salvezza nel "catechismo di Kiko corretto"

Nonostante le correzioni apportate, la Congregazione per la Dottrina della Fede non rilasciò mai una formale approvazione al direttorio catechetico del Cammino. Nel 2008 il Pontificio Consiglio per i Laici approvò lo statuto definitivo del CNC, statuto che nell'articolo 2 comma §2 recita che il Cammino Neocatecumenale si attua nelle diocesi "secondo «le linee proposte dagli iniziatori», contenute nel presente Statuto e negli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti". Da un punto di vista tecnico, quindi, lo statuto fu concesso con un gravissimo vulnus, l'assenza di una approvazione al catechismo di Kiko che ne era parte integrante e sostanziale. Soltanto nel 2010 il direttorio neocatecumenale fu approvato e non dalla Congregazione per la Dottrina della Fede bensì dal Pontificio Consiglio per i Laici diretto dal card. Stanisław Ryłko, grande amico del CNC. Il cardinale Ryłko, allo scopo di concedere "sicurezza all'attuazione del Cammino", aveva sollecitato la CdF, la quale anziché rilasciare l'approvazione di propria competenza delegò il PCpL a farlo. Oggi possiamo comprendere perfettamente la resistenza della Congregazione per la Dottrina della Fede: il direttorio del Cammino neocatecumenale è un catechismo iniziatico gnostico, fondato su una mistificazione della guarigione del cieco nato operata da Gesù in Gv 9. "Che cosa è il catecumenato? Un tempo in cui ti si metterà fango sugli occhi. Questa è l'azione di Gesù Cristo. Perché non sai che sei cieco. Non sai che sei sporco e perciò non ti vuoi lavare", insegna Kiko da decenni. Questa impostura permea tutto il percorso neocatecumenale, lo caratterizza come un itinerario gnostico tendente a trasferire agli adepti la conoscenza di se stessi, della loro sporcizia, della loro natura peccaminosa in atto e in potenza.

La profezia di padre Zoffoli

Qualsiasi persona in possesso di spirito critico e di capacità di discernimento, confrontando il mamotreto analizzato da padre Zoffoli con la versione emendata dalla CdF, anche analizzando le note introdotte che molto spesso rettificano il testo, non potrà fare a meno di osservare: "Padre Zoffoli ha vinto la sua battaglia, altro che richiesta di perdono a Kiko, padre Zoffoli ebbe ragione!". In un altro aspetto sembra che padre Zoffoli abbia ben inteso il fenomeno Cammino: la sorte che attende il movimento fondato da Kiko e Carmen. Non tutti ne sono al corrente; a una sua stretta collaboratrice il padre passionista confidò varie volte la seguente predizione: "La vostra generazione vedrà il tremendo tonfo del Cammino Neocatecumenale, proprio nel momento del suo più alto trionfo".
Il CNC si prepara a celebrare in pompa magna i suoi cinquant'anni di vita, che cadranno l'otto maggio prossimo venturo [ndr: avverrà il 5 maggio 2019]. Nonostante il gran battage pubblicitario, però, è da tempo che il movimento non cresce più. Sempre più parrocchie ne rifiutano le catechesi iniziali e in quelle dove il Cammino è presente le comunità si fondono, i fuoriusciti aumentano. I recenti scandali accaduti nell'isola di Guam, dove l'arcivescovo Byrnes ha chiuso il seminario neocatecumenale, il numero in aumento di vescovi e parroci che confutano la discordanza della liturgia eucaristica officiata nelle celebrazioni del Cammino con il Messale Romano, la traboccante megalomania del fondatore che nei suoi ultimi Annunci di inizio corso e di Avvento sembra aver perso ogni forma di controllo di sé, sono chiari segni che la profezia si sta avverando. In ogni caso, dalla morte avvenuta nel luglio del 2016 di Carmen Hernandez – la vera mente pensante degli anni d'oro del movimento, certamente colei che accreditò Kiko Argüello presso i vertici della Chiesa – il Cammino neocatecumenale non è più lo stesso. Kiko, divenuto monarca assoluto, è oramai tutto dedicato alla presentazione di libri e alla pretesa di far beatificare Carmen Hernandez, essendo speranzoso che se la numero due dovesse essere elevata alla gloria degli Altari necessariamente toccherà a lui, il numero uno, uguale sorte. Con questo obiettivo, Kiko di giorno in giorno sta mutando la dottrina ultradecennale del CNC. Fino a pochi anni fa deprecava il "miracolismo", oggi stimola la richiesta agli adepti di segnalare quelli avvenuti per intercessione di Carmen. Fino a pochi anni fa, in un intervento al Capitolo dei Frati Cappuccini tenutosi a Cracovia nel 2011, Kiko spiegava che nel Cammino il Rosario si consegna dopo dodici anni di iniziazione, altrimenti "la gente scappa". Oggi si fa filmare mentre consegna il Rosario ai dodicenni. Fino a pochi anni fa nel CNC le immaginette sacre erano considerate "devozionismi", oggi i santini di Carmen e Kiko sono distribuiti nelle comunità e nelle convivenze. Fino a pochi anni fa nei suoi discorsi Kiko si limitava a farcire le catechesi con le solite ripetizioni della sua epopea tra i baraccati della periferia di Madrid e delle sue esperienze nel teatro esistenzialista di Sartre. Oggi delizia i neocatecumenali presenti alla convivenza di inizio corso 2017 con balordaggini quali quelle dei trecentomila incestuosi che vivrebbero nella zona di Napoli, del ‘400 fiorentino che sarebbe un orrore, dell'arte sacra occidentale che sarebbe morta, di "un Raffaello che dipinge Madonnine dolci e carine, ma poco religiose. E non ti dico Michelangelo con tutti i suoi muscoli!". Oggi Kiko, oltre che in critico d'arte, si muta in professore di astronomia e spiega che "marciando, i pianeti fanno delle spirali che sono le galassie che si muovono a tutta velocità". Davvero pare che il tonfo del Cammino, che da decenni si identifica nel proprio fondatore, sia in atto.
Nel suo intervento alla presentazione dello statuto definitivo, Carmen Hernandez dichiarò: "E sapete per cosa ringrazio ancora? Perché non siamo caduti nel kikianesimo!". Alla luce degli eventi che stanno accadendo, è evidente che Carmen non fu profetica; padre Enrico Zoffoli sì.

di Lino Lista (1952-2019)


16 commenti:

  1. I MAESTRI DEL RINASCIMENTO HANNO COPIATO KIKO

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  2. Il commento di ieri sera di Roberta è pertinente anche riguardo al post di oggi.
    Roberta, giustamente, dice (riassumo con parole mie) che è vero che il Cammino è zeppo di eresie, ed è vero che ormai la cosa è nota anche tra i rappresentanti della Chiesa, ma poiché il relativismo etico e dottrinale (ad es. "non si può non peccare") ha ormai contagiato molti esponenti ecclesiastici e perciò sta prolificando nella Chiesa, il Cammino, attualmente, sta trovando terreno fertile.

    Non so se ha ragione la previsione di padre Zoffoli, che vuole il Cammino in procinto di finire, o quella di Roberta, che vede il Cammino ben piantato nel terreno limaccioso tipico del relativismo, presente in buona parte nella Chiesa di oggi. Le due previsioni potrebbero però essere compatibili, in quanto il terreno fertile non è detto che duri a lungo.

    Personalmente ritengo che, sebbene sia vero che il Cammino, a livello etico e dottrinale, sia un movimento poco spirituale e molto relativista, e in questo trova terreno fertile, riguardo alle proprie REGOLE e alle proprie LEGGI, finalizzate al proprio cammino di "illuminazione" gnostica, è tutt'altro che relativista.
    Il Cammino, riguardo alla LEGGE che gli ha dato Kiko, è inflessibile, e questo mi fa credere che siano malvisti dagli altri relativisti che, per lo più, detestano la disciplina.

    I camminanti hanno invece una forte disciplina, solo che non è finalizzata alla verità, ma a ciò che Kiko e Carmen hanno sostituito alla verità: il Cammino stesso, cioè le opere del Cammino, fatte di scrutini, decime, obbedienza cieca ai "catechisti" (mai riconosciuti né inviati dalla Chiesa) anche sulle questioni più profane e dozzinali, ecc.

    Leggendo il post c'è da rimanere esterrefatti da quanto siano chiare e indiscutibili le eresie sulla Presenza reale e sulla Confessione proclamate a viva voce da Kiko e Carmen. Ed è stupefacente come il Cammino abbia trovato poca opposizione nella Chiesa.
    Sicuramente c'è stato il terreno fertile relativista a cui Roberta fa riferimento. Forse il clima relativista ha contagiato anche i non relativisti non nel renderli relativisti, ma tolleranti, cioè troppo tolleranti.
    Tanto tolleranti da tollerare perfino l'errore

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  3. Grazie carissima Rebel per aver riproposto questo splendido articolo di Lino Lista.
    Mi pare di ascoltarlo argomentare. Con il suo spirito arguto, la sua capacità logica, analitica e soprattutto, dote rara davvero, la sua grande capacità di sintesi. Esprimere con frasi chiare e poco complesse i concetti che si desidera condividere, senza divagazioni inutili.
    Cerco di ricordare sempre i suoi consigli preziosi, anche se non sempre mi viene facile metterli in pratica. E' un'arte, un tratto di genialità e intelligenza.
    Kiko Arguello, maestro di travestimenti e abilissimo nel giocare a nascondino appare nudo, indifeso e indifendibile. Lino, oltre tutto il resto, ha anche estrapolato dalla dottrina perversa neocatecumenale il cuore pulsante, la madre di tutte le menzogne:
    identificare il processo di conversione del c.n., percorso iniziatico e "gnostico" come Lino ben lo ha definito, con la catechesi del cieco nato by Kiko. Tu devi conoscere che sei un peccatore, il peggiore di tutti e che non puoi non peccare...
    Non ci soffermeremo mai abbastanza su queste cose.

    Ricordavo che padre Zoffoli avesse anche fatto una profezia relativa alla fine imminente del cammino.
    Lino la riporta citando anche la fonte:

    "La vostra generazione vedrà il tremendo tonfo del Cammino Neocatecumenale, proprio nel momento del suo più alto trionfo".

    Musica per le mie orecchie! Testimone anche recente delle loro iniquità. No, mai sono stanchi di seminare distruzione e morte. E lo fanno senza il minimo non dico rimorso ma moto di coscienza.
    Penso anche che il Coronavirus abbia inferto un gran colpo, un colpo mortale, appunto.
    Ma non è ancora la fine!
    Voglio proprio vedere come richiamerà dai quattro angoli della terra i suoi giannizzeri quest'anno per programmare il futuro (IMMENSO!!! profezie by Carmen) dell'evangelizzazione, per l'inizio corso e quant'altro! Voglio proprio vedere! Col contagio al seguito.

    Il trionfo c'è, tronfio trionfo che sopportiamo di vedere da anni e che pare non conosca ostacoli.
    Il tonfo sia tremendo, come si addice a chi ha osato tentare di innalzarsi impunemente fino al cielo, fino al trono di Dio.

    Pax

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  4. Spero con tutto il cuore che la previsione di padre Zoffoli sia giusta e si verifichi presto, non solo sul fatto della fine CERTA del CN ma anche nella modalità.
    Infatti finire con 1 "tremendo tonfo" non è la stessa cosa che spegnersi lentamente, che mutare a poco a poco in qualcosa di "diverso" trasformando i propri contenuti e caratteristiche per inserirsi sempre meglio, non è la stessa cosa che cadere nel dimenticatoio per mancanza di affluenza .. no! Significa che il CN resta quello che è e che era, col "potere" di Mammona a trionfare su piccoli e grandi che preferiscono la carne e che si sentono debitori verso la carne anziché verso lo Spirito, ma che proprio dalla grande altezza di questa illusione (perché è solo lo Spirito che dà la Vita, chi pensa di trovarla nelle carnali opere neocatecumenali si illude) cadrà sfracellandosi.
    Ho sempre pensato che questa caduta possa essere solo una scomunica dalla Chiesa cattolica ..
    (e ciò non dipende dal CN ma dalla Chiesa) ..
    Cosa cambia, se tanto è destinato a finire? Cambia molto per me, è quel risarcimento morale (per essermi fidata della Chiesa) di cui non smetto di sentire l'esigenza e che, se arriverà dopo che sarò morta, sarà TARDIVO .. perché allora, avrò perdonato e dimenticato tutto, mentre è ora che ne ho bisogno, è ora che serve la Giustizia, è ora che serve dire la Verità .. se no, ad ogni generazione, ci sarà sempre più 1 indebolimento della speranza nella vita, della fiducia reciproca, anzi, della capacità di distinguere di chi fidarsi ..
    Un risarcimento per noi, perché possiamo tornare a credere nella Chiesa .. un esempio a cui possano riferirsi i giovani alla ricerca di una strada buona nella vita.

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  5. Bisogna avere pazienza.
    La battaglia per la verità è lunga e tortuosa, ma inarrestabile.
    Non si può fermare la forza della verità.
    Non è possibile nascondere all'infinito le storture, le ingiustizie, le nefandezze, le parole vuote e le cattiverie gratuite perpetrate in nome del Signore, in una setta inumana lontana anni luce dalle verità di Cristo.
    Ormai è Inutile e dannoso nascondere la vera dottrina neocatecumenale, segregare il Direttorio catechetico e pretendere che la gente creda a tutto quello che dicono questo personaggi ambigui che si sentono ispirati da Dio.
    Il castello di carte crolla quando è fondato sulle menzogne, sulle falsità e sull'ipocrisie.
    Forse avremo il privilegio di assistere alla fine del CN o forse no.
    Forse il CN tenterà di riciclarsi, forse tenterà di cambiare per l'ennesima volta pelle, forse si consumerà come una candela o diventerà un'altra cosa che rinneghera' il passato.
    Non è che la fine del CN risolverà tutti i problemi della Chiesa, perché il CN ha evidenziato grossissimi problemi interni proprio nella gerarchia della Chiesa.
    Senza l'appoggio di queste persone, il CN non avrebbe avuto vita facile.
    Dio ha un grosso problema con la gerarchia della sua Chiesa che sicuramente va risanata, forse è marcia dalle fondamenta, forse no, ma il problema è reale.
    Forse anche la Chiesa di oggi è destinata alla fine.
    Quello che mi interessa è il messaggio di Cristo, il resto non è importante.
    L'unica cosa importante è quel messaggio di 2020 anni fà.
    Tutto il resto non conta nulla.

    LUCA

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  6. Sono ancora su questa terra.... è già molto dopo varie minacce o avvertimenti..
    Ormai la morale e i valori non esistono, quindi immagino sia un mettersi in mostra,compiacere o godere dei feedback da parte dei più anziani o esperti..
    Mi chiedo che ***** sia o che ***** serva una simile ***** di impostazione di vita e benefico territoriale e sociale....
    Immagino in alcune zone o realtà funzioni meglio che in altre..
    Non finisco mai di stupirmi...

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  7. Una cosa difficile da capire per i kikos - e talvolta anche per i nostri lettori - è che con Lino Lista avevamo una grande amicizia. Condividevamo con lui più di quanto possiate immaginare leggendo i commenti di questo blog. Era qualcosa fondato sulla fede.

    Era tutto iniziato quando Lino, imbattendosi per caso in questo blog, giunse - partendo dalla sua esperienza, dai sua cultura, dal suo personalissimo punto di vista - a riconoscere le madornali storture del Cammino Neocatecumenale e la tremenda asineria (quando non diabolica perfidia) dei kikos. Con noialtri del blog, in breve tempo, nacque un'amicizia che andava molto al di là della condivisione di idee.

    Lino scrisse anche un libro, unico nel suo genere, Il fango e il segreto, riguardo agli aspetti settari e gnostici del Cammino, partendo dalle considerazioni sulla bellezza (a differenza degli altri testi sulle eresie del Cammino, dove si fanno analisi dottrinali, liturgiche, sociali e familiari, ecc.). Già solo questo libro gli ha assicurato grande merito presso Nostro Signore, perché lo smascherare le eresie equivale a riaffermare la verità, il condannare gli errori contro la fede richiede la riaffermazione della verità.

    Aggiungo pure che anche al di là dei meriti spirituali che ha guadagnato con quel libro, Lino si era convertito alla fede in età adulta, una conversione genuina, prettamente di carattere spirituale, l'esatto contrario dell'attivismo neocatekiko e di certi ambienti ecclesiali scenografici. Me ne parlò più volte, e in quella voce sommessa riconoscevo non una cronaca, tanto meno un ricordino o una vanteria, ma quel timor di Dio di chi ha ricevuto un dono grandissimo e ancora non si capacita di come può essere stato scelto senza suo merito né fatica.

    Quindi, sì, anche dopo la sua morte, abbiamo ancora motivo di pubblicarne gli scritti relativi al Cammino che ogni tanto riemergono da qualche archivio, buona parte dei quali purtroppo sepolti nell'oblio da Facebook perché qualche kikos troppo zelante ha creduto di rendere gloria a Kiko mediante il "segnalare" (cioè azzittire) Lino.

    Padre Lucchetti, monsignor Innocenti, padre Garbolino, don Marighetto, monsignor Landucci, don Conti, padre Rotondi, don Villa, don Di Gualdo, Rohr, e tanti altri, in nome di quella stessa fede che abbiamo condiviso con Lino, in nome di quello stesso amore al Signore realmente presente nel Santissimo Sacramento, sono intervenuti nel corso di almeno questi ultimi quattro decenni a riaffermare la fede cattolica e a far notare i grandi errori del Cammino, mettendo in guardia i fedeli più semplici. È un'opera di carità, ed è la più grande di tutte perché riguarda la fede e la salvezza delle anime, ed è per questo che ho la certezza che Nostro Signore si ricorderà persino dell'aver collaborato ad un anonimo blog sperduto nell'internet. Ogni singola anima che a causa di qualche vecchia pagina o commento comincia a riflettere sulle eresie del Cammino, procura gioia nel regno dei cieli (e torcimenti di fegato nel regno di Kiko). Qui non ci facciamo illusioni - non siamo mica all'altezza dei nomi che abbiamo citato - però il solo fatto che siamo stati insistentemente minacciati, infangati, ridicolizzati, messi a tacere quando ci mettevamo il nome e la faccia, vale già da solo come conferma che questo misero blog ha ripetutamente centrato il bersaglio.

    Quando un giorno non troppo lontano il Cammino cadrà con un colossale tonfo, sarà piacevole - lo dico sinceramente, senza alcuna ironia - poter dire che questo blog è diventato inutile e poterci dedicare ad altri argomenti di fede.

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  8. Come scritto nell'articolo, Kiko di giorno in giorno sta mutando la dottrina ultradecennale del CNC. Quindi rosari, santini, immaginrtte che suscitavano le convulsioni dei catechisti duri e puri, ora sono sdoganati.
    Ma attenzione: solo se questo atti di devozione sono collegati al Cammino!
    Perché comunque i rosari o le immaginette o il culto dei santi sono di per sé ancora e sempre considerati pagani se in uso presso i cattolici della domenica.
    Questo perché il Cammino, dice Lino Lista, è gnosi, e solo la pratica devozionale giusta nel momento giusto, fatta secondo le indicazioni degli illuminati catechisti, possiede la 'magia' di farti scattare al livello più alto.
    Per questo ancor oggi il Cammino è uguale alle origini: aumenta solo la dissonanza cognitiva nei poveri adepti che non sanno mai cosa è giusto fare e quando e se un atto li renderà santi o li condannerà.

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    1. E' proprio così.
      Cambiare per non cambiare nulla. Usare male delle cose buone per continuare nell'eresia mimetizzandosi come cattolici.
      Non a caso Kiko non fa mai autocritica: insultare le devozioni mariane o usarne le forme (ma senza la devozione), per Kiko è la stessa cosa. Si fa ogni volta quello che più conviene in termini di tornaconto strategico.

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  9. Certo rileggere la risposta di Ruini a padre Zoffoli fa gelare. In sintesi: stai al tuo posto, fatti gli affari tuoi, a vagliare Kiko c'è chi ci pensa! E si è visto,
    Kiko è riuscito a menare il can per l'aia e a raggirare chiunque, Lo dico per esperienza, con costoro non bisogna mai mettersi a discutere o a ragionare, come non bisogna farlo col demonio. Questi sono demoni!
    Come il demonio sono bravissimi a confondere le acque e riescono sempre a svicolare dall'ubbidienza. Per questo diciamo, da sempre inascoltati, che per costoro ci vogliono solo gli aut aut e non comprendiamo perchè per la Chiesa sia tanto complicato fare quanto di più semplice esista. Quanta inutile fatica nelle Congregazioni Romane! Si riscrivono le catechesi di sana pianta e Kiko riesce a farle fuori. Ricordo la costernazione sua e di Carmen al pensiero di dover adottare il "mattone". Mattone che di fatto mai ha circolato, come le stesse catechesi corrette e con le note, puro arredamento nelle librerie delle case di catechisti neocatecumenali. Tanto ogni catechista ha continuato tranquillaqmente con i suoi vecchi mamotreti e nessuno di loro mai ha letto una nota a corredo del testo "approvato"... se di approvazione si può parlare.

    Pax

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  10. Il cammino è una setta, è ormai abbiamo quasi detto tutto del suo schifo, ma più colpevole e responsabile di tutto è la Chiesa, dal Papa, precedenti ed attuale e tutta la cricca di papponi di cardinali vescovi sacerdoti, che hanno permesso la sua diffusione. La verità è che i danni del cammino che ha fatto a tutti noi, è conseguenza di un'altro potere, quella della chiesa, che per soldi è prestigio non si è preoccupata dei danni che faceva e fa a chi frequenta il cammino. La Chiesa solo parole ma fatti zero. Non è cambiato nulla dai tempi passati in cui la chiesa era uno stato temporale, oggi il suo potere è subdolo, ed inoltre influisce anche sulle decisioni politiche e condiziona il voto, oltre che non da a cesera a quel che è di Cesare. Per me è chiuso sia la comunità naturalmente che la chiesa. Non ne voglio più sentire parlare di comunità perché mi fa troppo male, quindi probabile non so se verrò più sul blog, perché voglio cercare di rimuovere lo schifo del cammino e della sua gente e leggere il male che continua a fare,mi fa sta male.E dopo i fatti del sacerdote in Campania morto per avere partecipato ad una convivenza, ed i responsabili non hanno chiesto scusa,e dispiaciuti, anzi si sono difesi che non c'era ancora il divieto di incontri, lavandosene le mani,preoccupandosi di difendere la setta,mi ha fatto vomitare. E chi oggi c'è ancora, che si sa tutto, non ho pietà e non mi fanno pena,e non li giustifico. Grazie di tutto, grazie a questo blog, mi sono sfogato, mi sono sentito capito, ho compreso tante cose grazie alla vostra preparazione e conoscenze. Grazie di tutto a tutti, nessuno escluso, anche ai catecumeni che scrivono qui, che hanno confermato il loro essere chiusi, inutili e dentro una setta. Continuate con questo ottimo servizio, anche se la Chiesa continuerà a tenere gli occhi chiusi e Dio con la scusa della libertà continuerà a permettere il male dei catecumeni. Grazie davvero, vi stimo e vi auguro il meglio. Mi dispiace non leggervi più ma ho bisogno di staccare dal mondo catecumeni.
    Vi abbraccio tutti con affetto
    ex fratello

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  11. La pulce (il ritorno)6 luglio 2020 alle ore 13:55

    Grandi manovre attorno al patriarcato latino di Gerusalemme (in bancarotta), vaticano, Opus e Kikos, in conclave con la partecipazione straordinaria anche di un prelato che si pensava scansato con un incarico onorifico..la cosa è bombastica, siccome non mi voglio fare dare del cazzaro dai kikos, attendo conferma..... cmq sono delle anguille e dentro le mura hanno solo incapaci....altrimenti non si arriverebbe a simili provvedimenti

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  12. Ohhhh...
    Sti qua avranno anche la Sagrada familia e il Lourdes di confine..
    Ma mi sa tanto che nemmeno gli extraterrestri riuscirebbero...

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  13. avevo inviato un commento, ma avrò fatto qualche errore di invio. In quel commento dicevo che la colpa della diffusione della setta e dei danni da essa prodotti, sono dovuti all'assenza della chiesa più impegnata a giochi di potere che a fare quello che dovrebbe, "salvare le anime". Poi vi ringraziavo per il lavoro che fate e per avermi dato la possibilità di sfogarmi sulla setta e del male che mi ha fatto e per avermi capito essendo sulla stessa barca. Però ora ho bisogno di cancellare dalla mente il cammino, e liberarmi dai ricordi che mi fanno arrabbiare, quindi non vengo più a leggere il blog anche se utile e mi dispiace non leggervi più, perché mi sono affezionato a tutti voi. Ma ho bisogno di disintossicarmi totalmente dalla setta e non pensare anche alle colpe di una Chiesa assente. un abbraccio a tutti, vi auguro il meglio per tutto. E grazie per ciò che fate, anche se la Chiesa continuerà a chiudere gli occhi, e i catecumeni ad essere sempre peggio. Un abbraccio a tutti.
    ex fratello

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    1. Grazie per le tue testimonianze e per questo affetto, ex fratello, da parte mia è reciproco .. sono contenta che hai trovato 1 strada buona che ti dà coraggio e speranza .. ho tanto piacere di questo .. ti auguro che anche per te vada sempre meglio ..
      Un abbraccio a te! 👍🙂

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    2. Ex fratello, hai tutta la mia comprensione.
      Anche io come te vorrei che la Chiesa intervenisse, vorrei la scomunica per Kiko Arguello e soci.
      Vorrei che i neocatecumenali facessero questo scisma che il loro Guru minaccia continuamente.
      Capisco anche la tua voglia di dire basta, di smettere di parlare della setta neocatecumenale.
      Prima o poi smetto anche io, ho la nausea e mi viene il vomito quando leggo e sento notizie di qualcuno della Chiesa che loda questa setta anticristiana.
      Ti ringrazio per il tuo contributo prezioso nel togliere la maschera a questi ipocriti vestiti da cristiani.
      Ti auguro ogni bene e spero che tu possa dimenticare il male ed abbracciare il bene.
      Con affetto.
      LUCA

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