giovedì 25 maggio 2023

Spargere a terra il Corpo di Cristo: è ciò che avrebbe fatto Giuda

«Poco tempo addietro ho partecipato a una Santa Messa dove è stato consacrato pane azzimo: era a forma di disco, di dimensione media, circa 14-15 centimetri. Sebbene è stato diviso in cinque parti, siamo stati costretti a prendercele con la mano, per poterle mangiare. 

E' lì che ho capito meglio perché delle persone che erano inserite in un Movimento religioso cattolico che consacra sempre il pane azzimo sotto forma di pagnotte, le quali sono fatte dalle appartenenti al Movimento, sono poi uscite disgustate dal Cammino che effettuavano, nonché dalla Chiesa. 
 

Ho faticato non poco, per aiutare queste persone a riavvicinarsi a Santa Romana Chiesa. 

Erano contrariate, e anche talora profondamente sofferenti, per quello che avevano visto e udito alle S. Messe a cui avevano partecipato (dove ovviamente il pane azzimo casereccio viene consumato dagli astanti): alcuni non avevano apprezzato che la Mensa eucaristica fosse ridotta a una cena comunitaria, a una agape gioiosa, altri erano rimasti sconvolti dai commenti di cui era oggetto il Corpo Santo di Cristo, dopo che il pane era stato consacrato: "Ma quanto è bruciato, ma quanto è salato...". 

I loro compagni di merenda non parevano avere coscienza che parlavano del corpo di Gesù

Quel giorno di poco tempo fa ho capito meglio i racconti che mi avevano fatto quelle persone. 

Ho capito meglio le profanazioni. Non da parte dei satanisti, ma da parte dei cosiddetti "nostri". 

Quando ti trovi di fronte a del pane che non ha la perfezione di purezza della Sacra Particola, quando sei di fronte a del pane comune, in tutti i sensi, con una crosta o una bruciatura, è difficile ancora di più Credere. 

E fin qui ci potremmo anche essere, nel senso che il problema, per chi veramente ha fede, è superabile. 

Però poi lo prendi in mano, pensi che è il corpo di Gesù anche se è bruciacchiato, e lo mangi. Anzitutto il senso devozionale si attenua, quando non va a farsi friggere malgrado la buona volontà.

Una mia amica, che è al vertice di un Istituto e quindi si presume che stupida non sia, ha partecipato in una paesino del Sud a una Santa Messa dove il prete, molto apprezzato dai suoi parrocchiani per il suo impegno nel sociale, ha consacrato pane casereccio. Davanti a lei un vecchio ha dato alla moglie un pezzo del pane pagnotta che il prete gli aveva consegnato, dicendole: io non ho fame, la vuoi tu? 

Era pane consacrato, era il corpo di Gesù. Ma come è possibile non capire che si perde la coscienza, la sacralità della sostanza fisica che si sta per prendere in bocca? L'Ostia aiuta ad avere la fede, la focaccia aiuta a perderla.

Tra noi, ci può essere il senso devozionale, anche in presenza del pane casereccio consacrato, ci può essere anche in questo Movimento che ne ha fatto uno dei suoi portabandiera: ma non è come prenderlo in bocca, c'è poco da fare. Non è come prenderlo in bocca da un prete. E poi: il pane si sbriciola con le mani, per poterlo mangiare, o si addenta. In entrambi i casi le briciole finiscono da qualche parte. 

Un anziano, accanto a me nella Santa Messa a cui stavo partecipando, teneva in mano il pane consacrato con la destra e lo mangiava. La sinistra era lungo il corpo. L'ho pregato di metterla sotto il pane a mo' di trono, onde evitare che le briciole finissero per terra e poi calpestate. Le briciole, cioè la cosa più sacra in Cielo e sulla terra. Perché in ogni briciola c'è il corpo Santo di Gesù. Meminisse iuvabit. Non è difficile, nella situazione suddetta, che delle briciole cadano. O rimangano in mano. 

Al sacerdote, sull'altare, erano avanzate nella patena delle briciole, che poi ha riversato nel calice. Però quando invece di un pane a forma di disco si consacra una pagnotta di pane casereccio, lo sbriciolamento è consistente, e il pane rimane nella tovaglia, non sulla patena. 

E' malizioso credere che delle briciole cadano per terra, nel lavoro di pulizia? Temo che sia solamente realistico. Provare per credere, se è facile o difficile toglierle tutte. 

E' un trauma, per chi ama Gesù, vederlo trattato in certi modi.


Anche a Gerusalemme la folla lo acclamava, ma il giorno dopo lo ha tradito: occorre vigilare, per non trovarci anche noi nella stessa situazione di quella folla.

Ai suoi Sacerdoti, che avevano un compito particolare nei Suoi intendimenti, portare l'Eucarestia nel mondo, Gesù concede di prendere il Suo corpo in mano. A Giuda, che non lo amava e stava per tradirlo, dà Lui il pane consacrato in bocca. Chi non mi dice che glielo ha offerto Lui in bocca perché temeva che Giuda potesse lasciar cadere delle briciole in terra? Cosa lascia credere che fosse unicamente un segnale, una indicazione per il discepolo che Gesù amava? Poteva ben lasciare cadere delle briciole Giuda, anche inavvertitamente o involontariamente: briciole di pane consacrato, Suo corpo prezioso. Gesù non rischia, glielo mette Lui in bocca.»

(da: Sorella Angela Musolesi -laica francescana collaboratrice di padre Amorth)

53 commenti:

  1. È significativo che il tradimento di Giuda si consumi proprio mentre Gesù istituisce l'Eucarestia e il sacerdozio: fa pensare, e veramente succede così, che la peggiore delle profanazioni da parte dei credenti si verifichi proprio in questi due ambiti.
    Giuda, avrebbe dovuto essere sacerdote di Cristo, come gli altri apostoli, ma lo tradì, prima ancora di consegnarlo, disprezzando il Suo Corpo e Sangue, mettendo la sua mano sacrilega nel piatto.
    Dovrebbero tremare le vene e i polso a coloro che osano allungare le loro mani sull'Eucarestia e sul sacerdozio trattandoli come fossero un simbolo del proprio potere personale. E che magari traggono conferme proprio dal fatto che Gesù li lascia fare, anzi, li facilita e in qualche modo li riconosce e li invia, chiedendo loro di farlo presto, ciò che devono fare.

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  2. Ricordiamo ai nuovi lettori che il termine "pane azzimo" indica il pane non lievitato, senza precisare la quantità.

    Quindi è sbagliato usare il termine "pane azzimo" in contrapposizione alle ostie piccole usate in tutta la Chiesa, ché infatti anch'esse sono pane azzimo. La Chiesa, ormai da tempi immemorabili, ha usato ostie piccole proprio allo scopo di ridurre drasticamente il rischio di dispersione di briciole e frammenti. Anche se non vi sono ostacoli teologici all'uso di pane lievitato (come fra i cattolici "di rito greco"), nella Chiesa cattolica si usa solo il pane azzimo (cioè di farina e acqua, senza ingredienti aggiuntivi).

    Sempre per ridurre rischi su briciole e frammenti si è imposta col tempo la "comunione alla bocca", che peraltro è teologicamente più carica di significato perché rende l'idea che il Signore si dona a te ma attraverso l'indispensabile mediazione del sacerdozio. La Comunione, infatti, non è un self-service di snack e gettoni di presenza. È proprio il mangiare il Pane di vita eterna, cioè un gesto personale di comunione con Dio (comunione percepibile anche fisicamente, perché ai sensi risulta come un "mangiar pane azzimo").

    C'è anche l'ulteriore vantaggio (piccolo ma non trascurabile) che il formato delle ostie aiuta i distratti a ricordare la differenza tra pane e Pane. Come spiegato da Angela, quel pane azzimo "casereccio" neocatecumenale contribuisce a ridurre il sacrificio eucaristico a cenetta comunitaria. Cioè "desacralizzazione", "eliminazione del sacro". Kiko e Carmen volevano davvero la "cenetta protestante" dove si facesse tanta caciara ("dalla tristezza all'allegria"), dove si potesse sradicare la coscienza che quello è il Corpo di Nostro Signore.

    Inoltre ricordiamo che nella Chiesa il pane azzimo (le ostie) è per l'uso, non per la "preparazione".

    È solo nel neocatecumenalismo che la preparazione dei pani è diventata un bislacco rituale kikizzato, con tanto di "ostiari" delle comunità. Per di più con una simbologia raffazzonata (sul serio, che c'entrano sulle ostie le crocette delle "12 tribù di Israele? perché diavolo i kikolatri devono sempre fare in modo diverso da come fa tutta la Chiesa?).

    Come spiegato da Angela già dalle prime righe, è stata costretta a fare la Comunione "con le mani". Come al solito il Cammino Neocatecumenale ti costringe a compiere errori. Il fatto che la Comunione "con le mani" sia stata consentita in Italia a partire dal 1989 (attenzione: "consentita", poiché il modo normale per tutta la Chiesa resta quello "alla bocca"), non implica mai che il comunicando debba essere costretto a farla in quel modo.

    Vien poi ironicamente da ridere al sapere del "quanto è salato".

    Ebbene, il sale si usa per le focacce, un pane azzimo non può avere sale o altri ingredienti altrimenti non è più valida come materia per la consacrazione. Cioè non è stata Comunione, e quindi i frammenti sparsi e calpestati erano di focaccia, non del corpo di Cristo. Questo ci rallegra, perché in qualità di cattolici siamo felici che in quelle occasioni di "quant'è salato!" non c'è stato sacrilegio eucaristico neocatecumenale.

    p.s.: padre Pio sentì Nostro Signore definire «macellai» i sacerdoti che non celebravano con adeguata sobrietà l'Eucarestia. I pretonzoli neocatekiki che si prestano a celebrare la «macelleria» del Corpo e Sangue di Nostro Signore riceveranno la loro adeguata "ricompensa"... e ancor più la riceveranno, ancor più giù nell'inferno, coloro che li hanno indotti ad acconsentire a celebrare tali «macellerie», cioè i loro cosiddetti "catechisti" e gli autonominati "iniziatori" del Cammino.

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  3. Un "pane azzimo" ideale, è composto da
    un impasto di sola fsrina di frumento ed
    acqua, che va cotto immediatamente, in
    modo da impedre alle spore batteriche
    presenti allo stato saprofita, sia nell'aria che nell'acqua, da agire come fattore lievitante.
    Quindi, pane del Cammino, assolutamente
    fuori norma.
    Per quanto riguarda la specie del vino, stesso discorso; nelle eucarestie NC, ho
    visto per la bisogna, bottiglie pregiate di
    vini commerciali che, come si sa, contengono solfiti come agenti conservanti.
    Un po' di chiarezza non guasta mai.
    Ruben.
    ---

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    1. A quanto hai detto, aggiungi il mio commento delle 16:41. Il pane dell'Eucaristia deve essere di qualità, non un esperimento culinario malriuscito.

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  4. Secondo voi Gesù nell'ultima cena cosa ha usato, pane o ostile? e quando l'ha spezzato per distribuirlo ai suoi, briciole non ne sono cadute? E allora.....

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    1. Repetita iuvant (forse non ai neocat, ma agli altri sì) :

      https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/ccdds/documents/rc_con_ccdds_doc_20170615_lettera-su-pane-vino-eucaristia_it.html

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    2. Anonimo delle 14 e 33:
      per cui non credi che la voce autentica della Chiesa è quella di Gesù?
      Non credi che se oggi la Chiesa OBBLIGA a usare le ostie, e non delle pagnotte, Gesù ha "legato" questa decisione anche in Cielo? E che l'ha anche ispirata? Inomma, che è lui che vuole così?

      Nell'ultima cena Gesù ha usano pane azzimo perché le ostie non esistevano, e se fossero esistite, penso che le avrebbe usate.
      In ogni caso la Chiesa a parlato e i camminanti devono stare MUTI.

      Dici che nell'ultima cena sono cadute delle briciole consacrate? Tu c'eri? O te lo ha raccontato Kiko?
      Io dico che non sono affatto cadute e che, anzi, in quel momento solenne anche per tutti i partecipanti, e non solo perché era la Pasqua ebraica, ma soprattutto perché il Messia si comportava in modo solenne (alzò gli occhi al cielo... rese grazie a Dio... ecc), gli Apostoli si sono ben guardati dallo sprecare quel Pane e quel Vino.

      Tu stai trattando la cena del Signore proprio come ti hanno insegnato: come faresti col pane durente una bisboccia in osteria.
      E il tuo dare per scontato che il Pane consacrato possa essere disperso peché lo hanno trattato così gli Apostoli e Gesù stesso, ne è la prava. Una prova che, per un cattolico, è sconcertante.

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    3. @Anonimo25 maggio 2023 alle ore 13:33
      Il pane degli ebrei è ed è sempre stato azzimo.
      Nostro Signore ed i suoi discepoli
      erano ebrei, quindi nell'Ultima Cena,
      Cristo consacro' del pane azzimo.
      Non abbiamo filmati dell'Ultima Cena per stabilire eventuali dispersioni.
      Abbiamo però filmati è testimonianze in merito, delle vostre pseudo-eucarestie.
      Ruben.
      ---

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    4. EC: l'anonimo a cui mi riferisco è delle 13 e 33

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    5. Ne approfitto per ricordare ai finti tonti che l'espressione "il Signore ci ama così come siamo" è ambigua.

      Da un lato è vera - infatti il Signore ci ama gratuitamente, cioè senza pretese, poiché il Signore è infinito amore.

      Dall'altro lato non è vera, poiché il Signore ci ama ma ci comanda di «non peccare più» (cfr. Gv 8,11). Infatti il Signore non ama il peccato. E il peccato non ci porta alla felicità, non ci porta alla comunione piena col Signore.

      Quindi un'espressione come "il Signore ci ama così come siamo", essendo interpretabile in due modi completamente diversi, è ambigua, e va contestualizzata, altrimenti qualcuno prende fischi per fiaschi... come nel Cammino, dove la usano come scusa per autorizzarsi a peccare di più. "Mi faccio schifo... ma il Signore mi ama così come sono... sottinteso, non ho alcuna intenzione di smetterla di peccare...".

      Per questo il Cammino Neocatecumenale è davvero molto gradito al demonio.

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    6. Non definirei nè pane nè pane azzimo la schifezza immangiabile che preparano in Cammino.
      La ricetta tradizionale del pane azzimo aggiunge tre volte tanto di acqua rispetto a quanta ne mettono le massaie neocatecumenali secondo la "ricettina" a cui devono forzatamente attenersi; l'acqua deve essere fresca e non calda; l'impasto va lavorato per pochissimi minuti e non per mezz'ora; con la stessa quantità di ingredienti si fanno ben quattro dischi dello stesso diametro, cotti in forno per pochissimi minuti in modo da risultare sottili e ben cotti.
      Così il pane azzimo acquista la sua caratteristica principale: quella di essere preparato velocemente e di durare per molto tempo.
      Il pastone neocatecumenale, tutta farina e poca acqua, generalmente lasciato semi-crudo perchè resti morbido per quelle poche ore prima d'essere consumato (motivo per cui viene avvolto scrupolosamente), il giorno successivo perde l'acqua residua, si asciuga assumendo una consistenza cementizia ed è da buttare; se viene conservato in un sacchetto chiuso, diventa ben presto ricettacolo di batteri e muffe.
      Nessun ebreo avrebbe sprecato la propria farina per un alimento del genere, che non definirei neppure pane, e nessuna massaia presso nessun popolo della terra.
      Bisogna proprio dire le cose come stanno, una buona volta.

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    7. una buona volta.............

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    8. @Anonimo
      Se è per questo Gesù parlava aramaico ed era circonciso. LA CHIESA da secoli usa le ostie di PANE AZZIMO (non di carta, come dice Kiko) e c'è un motivo. O forse "pensate di saperne di più" della Chiesa?

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    9. @anonimo
      Gesù Cristo se è per questo era circonciso e parlava aramaico. Detto questo LA CHIESA da secoli usa le ostie di pane azzimo (non di carta, come dice Kiko). Ci sarà un motivo, o no? O forse "pensate di saperne di più" della Chiesa?

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    10. Aggiungerei che spesso le massaie prima di fare "il pane" si lavavano le mani con il detersivo o con saponi profumati, così che quel profumo rimaneva nel sapore del pane.... Una tortura e una cosa orrenda dover mangiare siffatto "pane"...
      Porto

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  5. arrivati a questo punto i camminanti dovrebbero fare un corso da uno chef che gli insegni a spezzare il pane senza lasciare briciole

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    1. ...................ma non dal Puntini (altrimenti noto come Pollicino)

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    2. Non lo farebbero nemmeno se esistesse. I kikos non credono nella Presenza Reale di Nostro Signore nel Santissimo Sacramento. Cioè il "problema briciole", per loro, è solo una questione di "evitare rimbrotti dall'autorità ecclesiastica". Nel 2008 Kiko andò dicendo che "se fosse accaduto tre volte [di disperdere briciole o gocce], ce l'avrebbero proibita [la Comunione carmeniana-kikiana]". Ovviamente era già stata proibita dal 1° dicembre 2005, ed era già successo molto molto più di "tre volte". Ma Kiko e Carmen non hanno mai avuto intenzione di ubbidire alla Chiesa. Kiko e Carmen sono davvero «i nuovi falsi profeti».

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    3. Piccolo promemoria: il tipico fratello di comunità viene addestrato a "vincere" adoperando argomenti pretenziosi, trucchetti, astuzie. Per non cadere nei loro tranelli basta attenersi ai fatti. Per esempio se qualche asino ragliasse che "Gesù non ha voluto le ostie piccole", i fatti da ricordargli sono: 1) che Nostro Signore ha comandato di fare «questo» in memoria di Lui; 2) che lo ha comandato a Pietro e agli Apostoli; 3) che Pietro e gli Apostoli - e dunque i successori di Pietro e i successori degli Apostoli uniti con lui - hanno l'autorità di stabilire "come si fa" il «questo» in memoria di Nostro Signore.

      E soprattutto: 4) il fatto che nel Cammino ci si ostina a fare diversamente da come ha comandato il successore di Pietro e i successori degli Apostoli uniti con lui. Preferiscono ubbidire a Kiko e Carmen, piuttosto che ubbidire al Papa e alla Chiesa. Cioè si sono posti loro stessi fuori dal recinto della Chiesa.

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  6. Quanto al dialogo con i fratelli delle comunità neocatecumenali, la loro posizione è sempre la stessa: "qualsiasi cosa direte, qualsiasi cosa diranno il Papa e i vescovi, noi continueremo a fare come comandano Kiko e Carmen".

    Per loro infatti se il Papa contraddice il Cammino (come ad esempio nella lettera del 1° dicembre 2005 con le «decisioni del Santo Padre», pienamente recepita dal loro Statuto del 2008), è il Papa ad aver sbagliato, è il Papa a «non aver capito il Cammino», anche se il Papa comanda semplicemente di attenersi alla liturgia valida per tutta la Chiesa (come è il caso della lettera del 1° dicembre 2005).

    Quando dunque venti o trent'anni fa ci si lamentava che per i neocatecumenali "la parola di un loro «catechista» vale più di quella del vescovo, la parola di Kiko e Carmen per loro vale più di quella del Papa", avevamo ragione. Da allora ad oggi non è cambiato nulla. Fanno ipocritamente la recita dei fedelissimi del Papa, e poi puntualmente continuano a disubbidirgli - specialmente in materia liturgica, cioè calpestando i "diritti di Dio".

    E pertanto restano uguali anche le osservazioni critiche sul Cammino: sono sempre le stesse perché sono sempre state valide.

    Con la differenza che trent'anni fa il Cammino era in crescita, vent'anni fa ha smesso di crescere, dieci anni fa era in costante decrescita, e oggi è in crisi profonda. L'attivismo neocatecumenale è un ossessivo tappar buchi per continuare a spennare fino all'ultima piuma gli adepti. Il Cammino accusa cocenti sconfitte - come in Giappone, come a Guam - e i topi dell'alta gerarchia kikolatrica hanno già preparato per bene i piani per fuggire dalla nave che affonda (avendo già "sistemato" lavorativamente ed economicamente i propri pargoli, le proprie amanti e i propri amiconi).

    Per capire la mentalità neocatecumenale possiamo considerare come esempio l'argomento "preti pedofili". Noi cattolici sappiamo benissimo che la percentuale di "preti pedofili" è clamorosamente inferiore alla percentuale di "avvocati pedofili", "banchieri pedofili", eccetera, e sappiamo benissimo che i nemici della Chiesa ingigantiscono senza sosta qualsiasi accusa disprezzando la verità. Però, di fronte all'argomento, noi cattolici siamo convinti che un prete pedofilo vada punito in modo severissimo perché davanti a Dio il suo comportamento è profondamente malvagio (e lo sarebbe anche se non fosse prete).

    Lo stesso argomento, invece, nella mentalità neocatecumenale viene affrontato in diversi modi. Se ad essere accusato (non c'è bisogno che sia "condannato", per loro basta l'accusa) è un prete non del Cammino, allora è segno che la Chiesa è degradatissima e che solo il Cammino la può salvare. Se invece, per ipotesi, fosse un prete "contro il Cammino", per loro sarebbe una punizione divina inflitta all'accusato, anzi, per loro "chi non fa il Cammino vive tra le braccia del demonio in braccio a mammona". Infine, se il presbiteronzolo è un neocatecumenale - anche se entrato in Cammino solo da poco - applicano immediatamente la legge del non pensare (che loro furbescamente chiamano "non giudicare").

    Come noterete, mentre per i cattolici vale anzitutto la responsabilità davanti a Dio (poiché sappiamo che chi dispiace a Dio, non può fare alcun bene alla Chiesa), per i neocatecumenali vale invece l'appartenenza alla loro setta. Riguardo al vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron non hanno mai proferito una singola parola di condanna, o almeno di solidarietà alle vittime.

    Così come per loro Kiko e Carmen valgono più del Papa, allo stesso modo l'appartenenza al Cammino vale per loro più di qualsiasi norma morale (per cui non osano criticare un pedofilo neocatecumenale - o almeno dire una preghiera per le sue vittime - nemmeno quando tale pedofilo viene condannato come tale dalla Santa Sede, e la condanna confermata in appello dal Papa).

    Avranno pure uno Statuto, ma stanno di fatto fuori dalla Chiesa, quanto a fede, a morale, a comportamenti.

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    1. Dentro la Chiesa, senza se e senza ma..................................................................................................

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    2. Anche il parassita vuol rimanere nel corpo altrui "senza se e senza ma", finché non lo avrà devastato e ucciso, e allora il parassita passerà ad un altro corpo...

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  7. se un presbitero del Cammino è un presbiteronzolo, padre Pio è un fratachionzolo

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    1. Ma c'è una certa differenza fra un cattolico (per giunta santo) e un eretico.

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    2. Non è la prima volta che leggo qualche neocatecumenale mettersi a paragone con San Pio: ma vi ha dato di volta il cervello? Credete forse che il processo-farsa di canonizzazione per l'improponibile Carmen vi faccia diventare ciò che non siete mai stati? Il Cammino ha sempre preso in giro misticismo e santità cattolica, ha distolto i fedeli dalla sequela di coloro che danno esempio di fede autentica e di rigore morale.
      San Pio, che teneva in gran conto l'onestà anche nelle più piccole cose, direbbe agli inventori del CN, come disse a quella penitente per mancanze ben minori: "Hai detto bugie tutta la vita! Credi forse di poter ingannare anche il Paradiso? Vai, vai via!". E di certi sacerdoti, direbbe, come fece un Gesù dolente e sanguinante in una visione, che sono semplicemente dei "macellai".

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  8. Ma se in tanti anni non ci avete convinti ci sarà un motivo?Se nonostante vi sbattete, non ottenere nulla, questo non vi fa riflettere?Vi mettete mai in discussione ?Secondo me dovreste farlo seriamente.

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    1. E mica dobbiamo convincere voi kikolatri.
      Nostro Signore non riuscì a convincere i farisei, figurarsi noialtri convincere qualche asino ragliante che interviene qui solo per disturbare le discussioni e proclamare le solite fandonie già smentite dai fatti e dalle testimonianze.

      Ma ciò che presentiamo su questo blog - testimonianze, documenti, discussioni - è utile per quei fratelli di comunità che hanno cominciato a capire che il Cammino ha qualche serio problema di cui i cosiddetti "catechisti" vietano di parlare.
      E se trovano risposte più su questo blog che dai loro cosiddetti "catechisti"... beh, sapete già come va a finire.

      Il Cammino cadrà entro la nostra generazione, e il tonfo sarà enorme, proprio perché vi siete illusi di aver tanto successo.
      Il Cammino è opera di mani d'uomo, e in quanto tale è destinato a perire miseramente.
      I frutti dell'idolatria per Kiko e Carmen, e la ridicola messinscena della beatificazione, si ritorceranno contro di voi.

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    2. A me personalmente non interessa convincerVI. A me interessa che non mi si confonda con voi. E che gli altri non confondano la Chiesa Cattolica con voi.

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    3. Raccomando ai lettori di tener sempre presente la tattica neocatecumenale del difendersi da accuse che nessuno aveva mosso.

      Sono talmente amici della menzogna che fingono di aver capito male ciò che dici, alterano deliberatamente il senso delle tue parole (allo scopo di estenuarti) e procedono con tutto il possibile vittimismo. Se avessero davvero a cuore il Signore, non avvertirebbero la necessità di usare trucchetti, furbate e astuzie.

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    4. @Anonimo 26 maggio 2023 alle ore 17:38
      by Tripudio ed aleCT ti hanno già
      risposto; comunque, questo blog
      avrebbe ragione di esistere, come in effetti esiste da 17 anni, anche
      se fosse riuscito a portar via al Cammino una sola anima, ma ti
      assicuro che son molte di più.
      Ruben.
      ---

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  9. Ricordo una volta ne rimase uno non consacrato. L'ostiaria me lo lascio portare a casa perché era di troppo e ci misi sopra la Nutella non era male...ero un figlio disubbidiente NC..adesso ex NC

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  10. @Alect

    Dunque anche tu perché scrivi?Se non vuoi convincerci, perché perdi tanto tempo inutilmente?Ogni nostro gesto,parola,azione sarà giudicata da Dio e punita , se cattiva,dunque, perché scrivi qui?A chi ti rivolgi ?Ai catecumeni indecisi?Dunque fai una direzione spirituale on line?Anche noi siamo parte della Chiesa Cattolica, checché' tu ne dica, e che ti piaccia o meno, siamo un itinerario di formazione cattolica, non e che decidi tu chi e cattolico e chi non lo e', tu non sei nessuno, non conti nulla, e' già molto che ti fanno ancora entrare nelle chiese, figurati se puoi stabilire il cattolicesimo degli altri.Di certo nemmeno io voglio confondermi con voi, perché di cattolico avetebben poco.

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    1. Quello delle 9:25 è un buon esempio della parlantina neocatecumenale, tipica di un asino che raglia, poi raglia più forte,quindi raglia fortissimo, pur di disturbare le discussioni a lui sgradite.

      Vi prego di notare la sua "scaletta" argomentativa, punto per punto:

      1) "non vuoi convincerci, perché perdi tempo?" - tecnica neocatekika del difendersi da accuse che nessuno aveva posto.
      Nessuno ha stabilito che questo blog debba "convincere" gli asini raglianti - che intervengono su queste pagine non per argomentare, ma solo per infastidire, estenuare, deviare altrove il discorso.
      Avevamo invece detto e ripetuto (da tanti anni) che a trovare utile questo blog sono i fratelli del Cammino che non sono totalmente infognati nell'idolatria per Kiko e Carmen. Ed anche i cattolici che non conoscono il Cammino, o che lo conoscono solo attraverso la sua propaganda.

      2) "...perché perdi tempo?" - tecnica neocatekika del sentirsi sempre al centro dell'attenzione.
      Dunque l'asino ragliante prima insinua che non lo convincerai mai, poi lamenta che scrivi su un blog che (secondo lui) servirebbe a convincerlo ma senza riuscirci, infine lamenta che il tentativo di convincerlo sarebbe un "perdere tempo".
      Si sente al centro dell'universo, finge di credere che il blog esista contro di lui.
      Finge di prenderla sul personale: "aiuto, aiuto! nel mare di internet esiste un blog che non mi piace!". E allora bisognerebbe chiedere all'asino ragliante perché perde tempo a leggere e commentare, ogni santo giorno?

      3) "ogni nostra azione sarà giudicata da Dio..." - tecnica neocatekika del mettere a tacere l'interlocutore infilando arbitrariamente "Dio" nel discorso.
      Immaginate se quella stessa tecnica l'avesse usata un qualsiasi criminale: "perché parlate dei miei crimini? solo Dio può giudicarmi, quindi tacete! aprirò un nuovo campo di concentramento e voi non dovete giudicarmi, perché mi giudicherà solo Dio".
      Insomma, per il tipico permaloso kikolatra, vi è vietato avere opinioni sul Cammino e su di lui, che non siano quelle "autorizzate".

      4) "ti rivolgi ai catecumeni indecisi?" - tecnica neocatekika dell'adoperare termini del lessico cristiano per indicare qualcosa della setta di Kiko e Carmen.
      "Catecumeno", nella Chiesa cattolica, è il non battezzato che si sta preparando (anche studiando il Catechismo, ecc.) a ricevere il battesimo.
      Gli adepti del Cammino, invece, sono tutti già battezzati. Chiamare "catecumeni" dei già battezzati è -come minimo- uno sminuire il battesimo. Anche il chiamarli "neo-catecumeni" è inutilmente ampolloso, perché quello che fa il Cammino (attività formative e liturgia) lo fanno tutti gli altri gruppi, associazioni, movimenti ecclesiali.
      "Catecumeno". Ma dai. Con tantissimi termini adatti a indicare la persona che segue un itinerario di formazione ("partecipante", "membro", "iscritto", ecc.), Kiko e Carmen scelsero quelli più altisonanti, senza nemmeno capire cosa significassero (o forse, perfidamente, lo sapevano benissimo).
      E nel 2023 gli asini ancora corrono a ragliare fortissimo ripetendo acriticamente quei termini ("siamo catecumeni! sono catecumeno!") senza possederne il significato. Proprio come quei bambini capricciosi e ribelli che ripetono parolacce senza capire cosa significano, solo perché sanno che tali parole provocano effetti negli adulti.

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    2. 5) "dunque fai direzione spirituale on-line?" - tecnica neocatekika del mistificare le intenzioni dell'interlocutore, per costringerlo a difendersi.
      Inutile ricordare all'asino ragliante che la direzione spirituale la fa solo il sacerdote, e che comunque il semplice dar consigli, discutere, ragionare, non equivale alla direzione spirituale.
      Tanto meno su un blog - che uno deve cercarsi di proposito.
      Ma l'asino raglia fortissimo perché nel Cammino credono che qualsiasi "consiglio", richiesto e non richiesto, sia appannaggio dei loro falsi direttori spirituali, arbitrariamente definiti "catechisti", gli eletti di Kiko che non possono essere contraddetti in nessun modo, nemmeno quando ti insegnano corbellerie, neppure quando ti comandano cose assolutamente sballate. E che in qualità di laici, arroganti, ignoranti, idolatri oltre che eretici, non dovrebbero avere alcuna autorità nei confronti dei fratelli delle comunità.
      Il terrore ancestrale del sullodato asino è che qualche fratello di comunità capisca che i cosiddetti "catechisti" non hanno alcuna autorità - né spirituale, né materiale.

      6) "noi stiamo dalla parte della Chiesa cattolica" - tecnica neocatekika del raccontar frottole.
      A parole è facile dirsi dalla parte della Chiesa, ma nei fatti?
      Nei fatti abbiamo un insegnamento ambiguo, eretico, e per giunta segreto - il "Direttorio" mai pubblicato, ecc.
      Abbiamo nei fatti una disubbidienza ostinata e deliberata al Papa e ai vescovi - si considerino ad esempio le carnevalate liturgiche che proseguono nonostante le «decisioni del Santo Padre» del 1° dicembre 2005 pienamente recepite dallo Statuto del 2008.

      7) "siamo un itinerario di formazione cattolica" - tecnica neocatekika del raccontar menzogne.
      Se guidi l'auto come un pazzo ubriaco, non puoi giustificare le tue azioni dicendo "ma tanto io ho la patente".
      Se lo Statuto definisce il Cammino come un "itinerario di formazione", e poi il Cammino celebra carnevalate liturgiche (nonostante l'art.13 nota 49 lettera 1° dicembre 2005 le vieti), e poi nel Cammino si insegnano ambiguità e vere e proprie eresie, e la dignità dei membri viene continuamente calpestata, ecc., non puoi giustificarti dicendo "siamo un itinerario".

      8) "non decidi tu chi è cattolico e chi non lo è" - tecnica neocatekika del vietare di maturare convinzioni non approvabili da Kiko.
      Noi semplici fedeli non "decidiamo", ma possiamo farci un'idea piuttosto precisa.
      Non c'è bisogno di drogarsi per sapere che la droga fa male - alla salute e alla vita, propria e degli altri.
      Non c'è bisogno del documento del Congresso Mondiale di Matematica per sapere che due più due fa quattro.
      Non c'è bisogno di essere il Papa per capire che chi ostinatamente celebra carnevalate liturgiche e zeppe di sacrilegi, nonostante i divieti del Papa e dei documenti liturgici, e propina insegnamenti ambigui ed eretici, e rifiuta l'autorità del Papa e dei vescovi, ecc., si pone con ciò stesso fuori dalla Chiesa. Il Cammino non è cattolico nonostante lo Statuto del Cammino auguri e desideri il contrario.

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    3. 9) "non sei nessuno, non conti nulla" - tecnica neocatekika dell'aggredire, insultare, calpestare l'interlocutore sgradito al kikismo-carmenismo.
      Fateci caso, l'asino ragliante che non ha neppure il fegato di firmarsi con uno pseudonimo, si permette di giudicare chiunque non lodi il Triplice Vitello d'Oro di Categoria Superiore, il Tripode Kiko-Carmen-Cammino.

      10) "è già molto che ti fanno ancora entrare nelle chiese" - tecnica neocatekika del confondere i propri sogni con la realtà.
      Il kikolatra sogna di escludere dalle chiese chiunque non lodi il kikismo-carmenismo.
      (A titolo di curiosità comica: esiste davvero qualcuno a cui oggi materialmente impediscono di entrare nelle chiese?)

      11) "stabilire il cattolicesimo degli altri" - tecnica neocatekika del proiettare addosso agli interlocutori i propri viziacci.
      Proprio dopo aver detto "è già molto che ti fanno ancora entrare nelle chiese", cioè dopo che l'asino ragliante ha giudicato la fede di chi non loda il Cammino.

      12) "non voglio confondermi con voi" - tecnica neocatekika del difendersi furiosamente da pericoli immaginari.
      È impossibile che qualcuno confonda i normali cattolici con i kikolatri, anche perché questi ultimi fanno veramente di tutto per farsi notare come diversi dai "cristiani della domenica", termine dispregiativo con cui definiscono i fedeli che non fanno il Cammino.

      13) "di cattolico avete ben poco" - tecnica neocatekika del proferire giudizi temerari contro chi non loda la loro setta.
      E sta ragliando proprio l'asino che da chissà quanto tempo (e con chissà quanta spesa) frequenta una setta che gli insegna vere e proprie eresie, celebra strafalcioni chiamandoli "Eucarestia", idolatra i propri autonominati "iniziatori", disubbidisce alla Chiesa, al Papa, ai vescovi, e tenta truffe di ogni genere a danno della Chiesa (cfr. i casi Guam e Giappone).

      Ringrazio dunque l'asino ragliante delle 9:25, che consente ai cattolici che passano per caso su queste pagine, di farsi un'idea e di maturare certezze sulla mentalità neocatecumenale, settaria, tracotante, ipocrita, arrogante. E soprattutto eretica e sacrilega, considerati i loro insegnamenti e le loro liturgie.

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    4. Cercasi hacker per polverizzatre il blog Osservatorio. Offresi lauta mancia e immunità legale. Astenersi perditempo

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    5. @anonimo
      ti rispondo in maniera concisa perchè non ho tempo di sprecare parole con te.
      1) Mi rivolgo a tutti coloro che pensano di crescere spiritualmente attraverso di voi e che invece avranno solo danni. i rivolgo a tutti coloro a cui AVETE GIA' FATTO DANNO per dire loro che la Chiesa cattolica è ben altro
      2) di direzione spirituale ne so molto di più dei vostri preti dato che io, almeno, ho fatto gli Esercizi e sono cresciuta con la spiritualità Ignaziana.
      3) Grazie a Dio nelle chiese non ci sono le "guardie giurate" come da voi. Altrimenti gente come Edith Stein non avrebbe potuto meravigliarsi della gente che, con le borse della spesa, entrava a conversare con Gesù Sacramentato.
      4) Quello che è "cattolico" lo giudicate voi dato che è lo stesso Kiko che dice che la vostra celebrazione vale 100 e quella "normale" 20. Chi giudica chi, caro anonimo?
      Infine, di cosa hai paura? Perchè il tuo intervento questo denota. Oramai non potete nascondere più nulla. La gente confronta quello che dite con il CCC e vi trova mancanti e/o falsi. Fate un poco di autocritica e FORSE salverete il salvabile. Che è rimasto ben poco. Il danno che avete fatto invece è palese.

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    6. Stando al commento delle 10:30 e agli altri triggeratissimi che non meritavano di essere pubblicati (poiché invece di argomentare si limitavano ad aggredire, insultare, minacciare, infangare, calunniare, eccetera - sono i frutti del Cammino, se ci fate caso), anche in questa pagina testo e commenti hanno "centrato il bersaglio". E, soprattutto per chi vuole nasconderla, non c'è nulla di più doloroso della verità.

      Intanto oggi è sabato, e stasera nelle comunità del Cammino avverranno gli strafalcioni liturgici, i (purtroppo) sacrilegi eucaristici, l'esibizione di gadget kikizzati, le omelie laicali, i girotondini col "passetto", l'assalto finale ai prodotti ortofrutticoli esibiti sul tavolinetto smontabile, e tutto il resto della pagliacciata.

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    7. Eresia. Paolo Atti degli Apostoli «io adoro il Dio dei miei padri, seguendo quella Via che chiamano setta [αἵρεσιν]» (24,14).

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    8. Dopo le risposte di aleCT, Pietro e la completissima requisitoria in 13 punti di Tripudio, non resta molto da dire al fanatico Anonimo. Viene solo da chiedersi se per caso non sia in realtà un avversario del Cammino, perché fa più danno al Cammino lui con un commento di poche righe che tutti noi con i nostri ragionamenti e deduzioni!
      Perché è proprio vero: solo quando li si sente aprir bocca in libertà, ci si rende conto di quanto possano essere elitari, fanatici e insolenti, questi figliolini di Kiko e Carmen.

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    9. ecco perché diciamo a FAV e company di non scrivere sul blog.

      Chiaro??????????????????????

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    10. Triggeratissimi è l'acronimo di :

      Troppi Ridicoli Individui Generano Grandiose Eresie Rovinosamente Abnormi Terribilmente Ignobili Sacrosantamente Satanassiche Insomma Mamotreticamente Irricevibili

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    11. Poiché l'amico Pietro ha sollevato l'argomento Gisella di Trevignano ONLUS, vorrei solo proporre una semplice caccia al tesoro: andate nel loro sito e cercate il settimo sigillo nella casella di ricerca! Intanto, qui sotto vi do la soluzione:

      19 Ottobre 2016
      Gli angeli e gli arcangeli stanno combattendo contro i demoni su una sfera più alta del cielo, ormai il settimo sigillo è stato aperto e mio figlio lo vedrete tra poco.

      18 agosto 2018 (due anni dopo, non due anni prima)
      Amati miei, venite a me, il settimo sigillo presto sarà aperto e sentirete le trombe degli Angeli suonare.

      ...servono commenti? Meglio di no!
      E che non mi vengano a dire che "i messaggi della Madonninah vanno lettih col cuohreh" (Puntini, le h te le tieni e pure il corsivo), perché sennò, per davvero che commento!

      FungKu, Falso Profeta ONLUS. #IoStoColFalsoProfetaFungKuONLUS.
      Firmate, firmate, firmate per il 5 permille in favore di FungKuONLUS! A suon di tribunali e scomuniche ne rimarrà uno solo (e sarà il falso profetaFungKu ONLUS), e questo lo dicono tutte le mie finte profezie!

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    12. La comica questione dei guanti di lattice svela una sorta di "pensiero magico", secondo cui la presenza di Nostro Signore non sarebbe sostanziale ma "passeggera", "simbolica", o quant'altro, e addirittura condizionata da elementi esterni come il tipo di guanti usati.

      Vedete, per noi cattolici la situazione è semplice. Gesù dice che chi mangia la sua carne e beve il suo sangue, avrà la vita eterna.

      Sì, gli viene obiettato che è un "linguaggio duro": i discepoli hanno capito che non si tratta di cannibalismo, ma non sanno cogliere il significato. Nostro Signore chiarisce che «è lo Spirito che dà la vita... le parole che vi ho dette sono spirito e vita» (cfr. Gv 6,48-69). Così, quando all'Ultima Cena dice «questo è il mio corpo che è dato per voi» (cfr. Lc 22,19-20), nessuno ha più da obiettare. Hanno capito tutti che se Costui è in grado di risuscitare Lazzaro o guarire lebbrosi e paralitici con solo un atto di volontà, allora quando prende il pane e il vino e ti dice «questo è il mio corpo... questo è il mio sangue» fa sul serio, sta agendo sulla realtà, sta cambiando la "sostanza" delle cose poiché è Dio e quindi decide dell'essere di ogni cosa.

      Quel "pensiero magico" di cui sopra, invece, sottintende che la presenza di Nostro Signore sarebbe un'aggiunta a quel pane e quel vino... magari addirittura un'aggiunta passeggera - come per i neocatecumenali, che dicono che "il Signore passa", col sottinteso che fino a un momento prima di passare non c'è, e un attimo dopo che è passato non c'è più; e quest'idea protestante, che va sotto il pomposo nome di "transignificazione", cioè quel pane prima significava pane, poi significa Gesù, poi un attimo dopo non significa più niente, ha fatto disprezzare il pane eucaristico ai neocatecumenali, che lo hanno trattato come fastidiose briciole di cui pulirsi, come un sacro "snack" simboleggiante l'unità della comunità, come un gadget o un gettone di presenza, come una roba di cui incuriosiscono solo la quantità, la forma, il sapore, e che "tutti mangiano" (sottinteso: anche chi è in stato di peccato mortale), e contemporaneamente (altrimenti sembrerebbe un gesto personale fra te e il Signore)...

      Per questo padre Garbolino (1913-2000) procedette a espellere i neocatekikos dalla chiesa di sant'Andrea delle Fratte: lamentava il loro arianesimo anti-eucaristico, descrivendoci nel 1992 le stesse scene che vediamo nel 2023: «...per la consacrazione una specie di "pizza" e una grossa brocca di vino, che poi hanno consumato senza badare "né a briciole né a gocce", profusamente finite a terra...». E di quando in precedenza si erano permessi di celebrare al Laterano, anche lì con la stessa profanazione e sacrilega manipolazione delle specie Eucaristiche, più il ridicolo girotondino col passetto al quale partecipò anche qualche eminentissimo cardinale (dettaglio riferitomi da testimone oculare), segno che le "oliature" già funzionavano a pieno regime, e che le massonerie si stavano dando tanto da fare.

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  11. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello di Cecchi Paone

    Kiko ha letto su Il Fatto Quotidiano che Cecchi Paone ha scoperto che le lacrime della Madonna di Trevignano sono un volgare trucco di prestigio, del quale ha spiegato anche la tecnica. Kiko ha implorato Carmen e lei, da Lassù, gli ha detto che ha ispirato Cecchi Paone perchè la Madonna ha ispirato Carmen a fare ciò. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, se Carmensita es intervenida è signo evidiente que la Madonna è apparsa a Kiko nel 1964 facendogli fondare el Cammino, quindi c'è una sanctitad de fondo in tutto ciò. Procedamos ordunque con la beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con dentro un libro di Tony Binarelli, ed. Garzanti, del 1978 dal titolo : "Manuale per prestigiatori dilettanti : trucco per far lacrimare sangue alle statue della Madonna".

    e la causa continua...

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  12. by Tripudio dice di non essere mai stato nel Cammino e critica il Cammino; non osiamo pensare cosa scriverebbe se fosse stato nel Cammino

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    1. Se è per questo dico anche che la droga fa male, pur non essendomi mai drogato. E tu, per formarti un'opinione su droga, omosessualità, aborto, divorzio, come hai fatto?

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    2. E ora, caro Puntini, non puoi rispondere "Ho solo fatto degli Studi di Categoria Superiore" perché studiare, nel Cammino, è proibito!
      Speriamo sempre che tu non sia veramente del Cammino, dopotutto.

      FungKu. La proibizione di studiare è il motivo per cui ogni anno mi presento alle catechesi iniziali per provare ad entrare in Cammino anche io, ma però mi buttano sempre fuori dopo due o tre sedute.

      A proposito, qualcuno ha poi capito che vuol dire "ermeneutica"?

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  13. Elenco dei frutti del Cammino :

    arance, pere, mele, mandarini, albicocche, nespole , fichi, kiwi, ciliegie, banane, ananas, meloni, angurie tutto di ottima qualità e a prezzi modici presso tutti i supermercati, con sconti Lidl

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  14. Le mie non sono risposte, se rispondessi mica mi pubblicherebbero.

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    1. You had us in the first half, not gonna lie.

      Che poi scrivete sempre gli stessi insulti, sempre le stesse fandonie, sempre gli stessi slogan, quindi nemmeno un lettore molto attento si accorgerebbe che alcuni dei vostri commenti non sono stati pubblicati.

      E non è che nel giorno del giudizio potrete presentarvi davanti al Signore dicendo: "eh, sul blog non mi hanno pubblicato un commento delle 18:04".

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    2. Qualche volta ho usato il termine "diritti di Dio".

      L'ho sentito adoperare nel gergo teologico tradizionale per rispondere all'obiezione "non si possono ledere i diritti degli uomini". E dunque non avrebbe senso, allo scopo di proteggere questi ultimi, l'assurdo ledere i diritti di Dio.

      E quindi il culto a Dio, il vero culto a Dio gradito, va celebrato come il Signore ha esplicitamente comandato. Sono i successori degli Apostoli - uniti col successore di Pietro - a spiegare come si celebra la liturgia, e quali sono le condizioni affinché sia efficace. Lo hanno fatto pubblicamente (infatti i libri e documenti liturgici non sono affatto segreti, se volete fare un regalo alla parrocchia potete comprare un intero set e donarlo), lo hanno fatto in modo chiaro (nei documenti è spiegato tutto - cosa dire, cosa fare, e per maggior chiarezza a volte spiegano anche cosa non dire e cosa non fare), lo hanno fatto in modo completo (tutto ciò che è davvero liturgia è esplicitamente previsto nei documenti liturgici). Dunque chi si fida del Messale e degli altri documenti, si fida dell'autorità della Chiesa, autorità garantita da Nostro Signore, che l'ha assistita in modo speciale.

      E dunque come prima conseguenza, chi altera la liturgia, non si fida della Chiesa, non si fida di Nostro Signore. Come ad esempio il Cammino Neocatecumenale.

      Ora, tanti fratelli del Cammino sono sufficientemente ignoranti da non capire bene la questione liturgica, accecati come sono dall'idea che la liturgia sarebbe un mero spettacolino, anche se è un argomento comprensibile perfino a un bambino del primo anno di catechismo: "celebrano come la Chiesa? no? allora rifiutano la Chiesa". Quei fratelli di comunità che capiscono quest'ultimo punto essenziale, che capiscono che il Cammino celebra di proposito diversamente dalla Chiesa, sono complici dello scempio liturgico ogni volta che vi partecipano. "Ledono i diritti di Dio", come hanno fatto stasera - sabato sera - nelle loro polverose salette. Se fossero cattolici, rinfaccerebbero ai cosiddetti "catechisti" che la liturgia va celebrata secondo i libri liturgici - cosa che ha comandato anche Benedetto XVI il 1° dicembre 2005 al Cammino, esplicitamente, e che è stata anche inserita nello Statuto del Cammino, articolo 13, nota 49. E che finché non sarà celebrata come la Chiesa ha stabilito, loro non parteciperanno.

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