mercoledì 31 maggio 2023

Cagliari: non passate sotto il retablo di Kiko ma a lato. (da FungKu)

Esimii lettori del Blog: neocatecumenali, non neocatecumenali e Puntini (che è un ibrido di tutt'e due le cose); l'altro giorno entrando in redazione mi sono messo come sempre a sbirciare da dietro le spalle cosa scorreva nei monitor e intanto catechizzavo tutti quanti, con salmi imprecatorii e lamentazioni perché la Sampdoria scende in serie B, mentre il Genoa risale in serie A! Sono arrivati i tempi del dem@nio! Penitenziàgite!!

Mentre Valentina cercava gentilmente di scacciarmi, ho scorto, tra le email pervenute, una comunicazione dalla Sardegna ed ho iniziato a porre domande indiscrete. Ed è così che, per tenermi impegnato, la redazione mi ha incaricato di riferirvi il contenuto di questa segnalazione, che è tragicomica, con i nostri più sentiti ringraziamenti a chi ce l'ha inviata!

In breve, il contenuto è il seguente: da Cagliari, più precisamente dal quartiere Poetto, emerge la notizia che le magnifiche opere e progressive di Kiko Arguello il novatore stanno già ai restauriLa nueva estetica di Kiko il distruttore dell'antichità è già un'anticaglia, un successo conseguito in soli 50 anni. I ponti romani sono ancora in piedi, il retablo di Kiko ha bisogno di 150 mila euri dalla Regione (ma che siete matti? ma lo sapete cosa ci esce con 150 mila euri?!) per restaurarlo. 

La notizia la trovate a questo link da cui riportiamo solo una citazione degna di nota:

L’umidità, dovuta anche a celebrazioni affollate e della durata di ore, sta minacciando le opere d’arte della chiesa della beata Vergine della Salute. La giunta Truzzu dà il via libera ai lavori di restauro finanziati dalla Regione.

Le cosiddette opere d'arte in questione sono principalmente il suddetto retablo kikiano, che, per chi - fortuna sua - non lo sapesse, è quella pala gigantesca nelle tonalità nero-rosso-oro (ha intinto il pennello nella bandiera della Germania, Kiko?) piena di imprecisioni iconografiche (cioè di eresie) che il guru ha fatto copiare ovunque gli sia riuscito di colonizzare gli edifici di culto. In questo blog se ne è parlato, per esempio, qui (2010)qui (2011)qui (2013)qui (2018)

Ecco il capolavoro a cui non dovete passare sotto, che vien giù tutto! (Io non ci posso manco passare di lato, che le opere di Kiko mi ispirano lo stesso affetto di quelle del Rùppniqq).

Anche dal punto di vista tecnico, il retablo è stato dipinto con una tale maestria che i ragli, volevo dire, i canti, protratti per ore e ore, dei fratelli impacchettati in batteria, sono riusciti a farlo ammuffire! A questo link poi ci fan sapere che il retablo ha impreziosito la chiesa di Nostra Signora della Salute di via Ausonia – quartiere Poetto, nel 2013. 10 anni di gloria, 150 mila euri di riparazioni. Morale: appendi nella tua chiesa un Kikez di molto discutibile valore artistico, e sono subito 15 mila euri all'anno di spese di manutenzione! E siccome il sacco nero ormai gira e rigira a vuoto, andiamo pure a scroccare dai contribuenti, che saranno felicissimi di mollare questo malloppo al Kiko sottraendolo agli ospedali, alle scuole, alle strade da riasfaltare, al restauro del vero patrimonio artistico...

Un'altra citazione degna di nota, da stampare ed appendere in bacheca insieme alle vignette di Snoopy e alle citazioni di KungFu Panda e di Osho, è la seguente definizione di Cammino Neocatecumenale:

Il Cammino Neocatecumenale è la dottrina che promuove il ritorno al cristianesimo primitivo e la riduzione della distanza fra il potere temporale e quello spirituale al fine di ricondurre i fedeli alla Chiesa.
Il resto lo trovate ai link indicati, e con questo è tutto. Torno a piangere la Sampdoria e viva sempre la Sardegna! Una, autonoma, indipendente, libera (soprattutto dal Cammino) e repubblicana - oppure anche monarchica, ma questo sarà deciso grazie ad un referendum popolare.

Mellus unu burricu biu che unu dottori mortu! 
Meglio un asino vivo che un dottore morto, tradotto: se sei somaro è meglio rimanere vivo invece che ammazzarsi a studiare. Proverbio che, oltre a me e FAV, pure il 4v. Dottore HC Argutello ha capito benissimo.

56 commenti:

  1. Sapevo che, oltre alle équipe di pittori del Cammino, c'erano pure le équipe di restauratori, ed ecco il motivo! Evidentemente durano molto poco le croste applicate sulle pareti di chiese e catecumenium, al punto di avere bisogno molto presto di riparazioni, sicuramente ad opera degli artisti itineranti (non retribuiti in maniera stabile) specializzati a ripetere Kiko. Peccato che i costi vengano fatti ricadere sulla collettività!
    Mi chiedo se la base del retablo sia stata fatta con la tecnica dell'affresco digitale, poi ritinteggiata in superficie e magari con la foglia d'oro spplicata sopra: un bel guazzabuglio, la nueva estetica kikiana va di pari passo con la nueva evangelizzazione. Non c'è da stupirsi della breve durata di ambedue nel tempo, soprattutto con il "clima" che sviluppano.

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    1. Ci informava un lettore di Osservatorio infatti:
      "Il gruppo "restauro" (ovvero gente che non sa che fare e si occupa di -appunto- restaurare opere in rovina dell'Argüello - ciò che dico è vero, conosco un paio che lo fanno e sono italiani) è del nord della Spagna.
      Se non sbaglio la coppia (sposata) a capo dell'equipe restauro (solo nominarlo fa ridere ma va bene... rientra nello stile neocat) è della Galizia o giù di li."

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    2. Cosa state insinuando, che le opere di Kiko vengono fatte a....per poi fare intervenire i restauratori e far spendere altri soldi????????????????????????????????????????????????????????????????????

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    3. La dicitura tecnica è "a.... di cane", cari Puntini. È il motto della scuola di architettura di Antistene. Ma come hai fatto a capire il messaggio tra le righe, mo sei ultra perspicace, mo ben!

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  2. Lo stesso sistema che si attua per le strade ed I lavori pubblici; materiali scadenti per poi rimetterci le mani, a spese dei contribuenti.
    Inviterei il Sovrintendente alle Belle Arti di Caglari, a considerare
    obbiettivamente il caso.
    Ruben.
    --

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  3. Molto simile, benché più tragica, la situazione del catecumenium de La Paloma a Madrid: un edificio adibito ad una "sistemazione più dignitosa" delle comunità neocatecumenali della parrocchia, del tutto kikizzato, esploso nel gennsio del 2020, uccidendo un presbitero ed un giovane che si occupava della manutenzione delle caldaie (lato neocat) e due passanti; per fortuna la responsabilità dell'evento non è stata attribuita ai neocatecumeni ma ad una nevicata eccezionale, altrimenti i danni alle persone avrebbe dovuto risarcirli la Diocesi. Nell'imminenza Kiko aveva fatto un comunicato borioso in cui sosteneva che il suo catecumenium sarebbe risorto più splendido di prima; recentemente ho visto sui social delle sottoscrizioni aperte per il restauro. Insomma, le strutture vengono costruite per loro, usate da loro, distrutte da loro, ma a pagare devono essere sempre gli altri.

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  4. Un altro aspetto emerge impetuoso e, a nostro modo di intendere, impietoso.
    Queste iniziative sono in linea con lo spirito kikiano inculcato (altro che "spirito del cammino" che è un paravento e basta. Precisando vieppiu' che: ma di che parliamo? Visto che il c.n. altro non è che iniziazione al kikianesimo; altro che battesimo!).
    Detto questo. Quale la sostanza dello Spirito inculcato?
    Idolatria dell'iniziatore allo stato puro. Punto.

    Pax

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    1. Punto, anzi puntini....................................................................................................................................

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    2. Grazie. Mi par di capire che appoggi anche tu la tesi esposta e la avalli con la tua sigla consueta.....................

      Pax

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  5. Se qualcuno fosse interessato alla delibera della giunta comunale (245 del 25/11/2022) ecco il link:

    Irene

    https://www.comune.cagliari.it/portale/page/it/pubblicati_da_agosto_2016?anno=2022&numero=245&dataRegistro=29%2F11%2F2022&annoRicerca=2022&dalNumero=&prev=https%3A%2F%2Fwww.comune.cagliari.it%2Fportale%2Fpage%2Fit%2Fpubblicati_da_agosto_2016%3FannoRicerca%3D2022%7Camp%3BdalNumero%3D%7Camp%3BpagerItem_5%3D5%7Camp%3Bparola%3D%7Camp%3BtipoRicercaParola%3DE%7Camp%3BtipoRicercaBacheca%3Darchivio%7Camp%3BdallaDataPubblicazione%3D%7Camp%3Bcaller%3Djiride%7Camp%3BallaDataAdozione%3D31%252F12%252F2022%7Camp%3BinternalServletActionPath%3D%252FExtStr2%252Fdo%252FComuneCagliari%252FbachecaAttiJIride%252FgetListaAtti.action%7Camp%3BmittenteInterno%3D%7Camp%3BallaDataPubblicazione%3D%7Camp%3BalNumero%3D%7Camp%3Bsorting%3D10%7Camp%3BinternalServletFrameDest%3D4%7Camp%3BdallaDataAdozione%3D01%252F11%252F2022%7Camp%3BtipoAttoRicerca%3D0003&parola=&tipoRicercaParola=E&numeroRegistro=13185&tipoRicercaBacheca=archivio&dallaDataPubblicazione=&caller=jiride&allaDataAdozione=31%2F12%2F2022&tipoAtto=0003&internalServletActionPath=%2FExtStr2%2Fdo%2FComuneCagliari%2FbachecaAttiJIride%2FattiDetailEntry.action&mittenteInterno=&allaDataPubblicazione=&alNumero=&sorting=10&internalServletFrameDest=4&dallaDataAdozione=01%2F11%2F2022&tipoAttoRicerca=0003#!#atto_detail


    (se il collegamento non funziona basta cercare nell'archivio degli atti https://www.comune.cagliari.it/portale/page/it/pubblicati_da_agosto_2016)

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    1. 150mila euro è la cifra limite per poter fare un affidamento diretto dei lavori senza dover fare una gara d'appalto...

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    2. Ma guarda un pò!
      Nemmeno di 10.000 € sotto si sono tenuti! 150mila euro?
      Tanti ne chiedono, tanti ne servono.
      Non fanno sconti proprio a nessuno...
      Insaziabili. Quanto più possono speculare su tutto. Senza soldi non sanno che fare, da mane a sera.
      Senza 💰 "l'evangelizzazione si deve fermare".

      Pax

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  6. Poiché questi, invece di evangelizzare, mentre millantano "Caritas Christi urget nos", perdono tempo appresso a queste facezie.
    E fanno retabli e restaurano retabli di qui e di là. Questo il mandato della kikiana "madonna di kiko" minuscola come lui.

    Con tanti poveri che muoiono materialmente e spiritualmente ai bordi delle strade degradate delle nostre periferie (ascoltate papa Francesco), loro si sollazzano con lamine d'oro sbrilluccicanti buone a ipnotizzare meglio gli imboniti camminanti.
    Anche loro vivono di gloria riflessa. Altro che condividere le miserie di un'amanita' disorientata, altro che sporcarsi le mani coi loro peccati!
    Certo, sono figli di re!
    Nulla non facciamo a motivo dei soldi.
    Sganciate fratelli! Altrimenti siete figli di mammona... ovvio!
    E non sazi di quanto hanno estorto ai camminanti ridotti in braghe di tela, ormai. Adesso riescono (solo loro sanno come fanno ad infiltrarsi dappertutto) anche ad accaparrarsi pubblici finanziamenti, destinati ad opere migliori che ripigliare sti' retabli che di artistico non hanno niente, riprodotti con copia incolla, fatti in serie come tutto nel Cammino.
    È una vergogna. E non c'è chi se ne renda conto finalmente e li mandi almeno a lavorare per vivere e togliersi dalle scatole una volta per tutte.
    E Kiko, cosa più penosa di tutte, è davvero convinto di essere non solo un profeta ma un grande artista di fronte al quale Leonardo e Michelangelo impallidiscono.

    Hai fatto bene FungKu a passare in redazione.

    Pax

    Pax

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    1. FungKu.......................................................................................................................................................

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    2. Che c'è, Puntini! Passa pure tu in redazione e vedrai che anche per te ci sono articoli da scrivere!

      FungKu. Ma mi raccomando la punteggiatura, eh, che i correttori di bozze son precisissimi.

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  7. "Il complesso è considerato di fortissima valenza sociale. Anche perché la Chiesa della Vergine della Salute svolge una grande attività con partecipazione di fedeli molto elevata, con la presenza di svariate centinaia di persone."

    Quello che non dicono è che la chiesa è la base dei neocatecumenali, dove è iniziato il Cammino in Sardegna ed è frequentato quasi esclusivamente da loro.
    Speriamo che almeno tra i lavori ci sia in programma di rimettere la croce sulla cupola.

    Frilù

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    1. Il cammino non è nato li in Sardegna, li ci sono solo le grandi personalità Dotti, Medici e Sapienti...e soldi

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    2. Confermo quanto ha scritto Frilu : il Cammino in Sardegna è nato proprio al Poetto a opera del parroco di allora p. Erminio Passi coadiuvato da p. Fain Binda, entrambi dei Figli di Santa Maria Immacolata nel 1975, se volete altri dettagli farò un post un po' più lungo Aldo dei focolari di Cagliari

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    3. Eventualmente Aldo puoi mandarlo tramite mail a redazione.osservatorioncn@gmail.com

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    4. Aldo iinformati meglio
      Il cammino in Sardegna nasce a Silanus-Macomer-Bitti
      Gli itineranti avevano dimora a Silanus
      ma poi...si sono trasferiti in una casa dietro la chiesa del poetto

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  8. Cmq tra mica intendi togliere la gloria a dio! E' lasciate fare alla providenza , sempre alla caccia dello sterco del diavolo ,all'inizio cosi lo chiamano il denaro,i catecomani

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    1. Si el dinero es el estiércol del diablo, por qué los catequistas piden tanto ese estiércol?

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    2. 22:50, va' che neocatecùmane, neocatecùmami, neocatecùmania, cammino neocatecumaniacale sono ben azzeccati come epiteti.
      Puntini, segna nel librone!

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    3. Quale librone? Gli epiteti sono talmente tanti che non è stato possibile farlo e stamparlo............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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    4. Noooo Puntini non potete abbandonare un si'magnifico progetto editoriale e progressivo! Ma stampa un volumone per ogni lettera dell'alfabeto, includendo la k (kikate, kik4zz4t3) e quelle altre quattro lettere strane tipo la x etc, che nessuno ha ancora capito dove inserire nell'alfabeto!

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  9. Mi sono informato su questa chiesa del Poetto, che è completamente neocatecumenale.
    Il sito abbonda di informazioni e notizie sul neocatecumenalesimo.

    Nel sito si legge:

    "La Pastorale scelta ormai 32 anni fatta dal Parroco Padre Erminio Passi è una "pastorale di evangelizzazione" attravero il Cammino Neocatecumenale."

    "diversi fratelli si occupano delle diverse esigenze parrochiali. Sono quindi presenti periodicamente Catechesi per i fidanzati, Catechesi per i Padrini di Battesimo, Catechismo ai Sacramenti per bambini dalla 1° elementare alla 3° media, ed infine il Cammino di Post Cresima per adolescenti."

    Al di là dei vari refusi ortografici e sitattici, si capisce che tutto è in mano al Cammino Neocatecumenale.

    Lì il Cammino arrivò nel 1980 e il parroco di allora, padre Passi, così si esprimeva:

    "...desiderio dei più vicini alla parrocchia impegnati nella attività pastorale di avere uno strumento di formazione e di educazione della fede per coloro che, anche se adulti, desideravano diventare veri cristiani, cristiani adulti."

    Quindi questi parrocchiani impegnati nell'attività pastorale NON erano veri cristiani, cristiani adulti, finché non è arrivato il Cammino Neocatecumenale.

    Però...

    Padre passi (deceduto nel 2021), all'epoca dello scritto dichiarava 31 comunità, mentre invece oggi pare siano solo 24, cioè 7 di meno.
    Vedi: https://www.castedduonline.it/addio-a-padre-passi-cagliari-piange-il-papa-del-cammino-neocatecumenale/

    Con tutta questa pubblicità esclusivamente neocatecumenale nel sito parrocchiale, suona strano che la sezione "eventi" si fermi al 2018, cioè a 5 anni fa.
    Anche la pagina facebook (con tutte immagini neocatecumenali) si ferma al 2020.

    Nonostante dal sito della diocesi ancora risulti parroco don Enrico Spano (non aggiornato), pare che nel 2020 sia stato trasferito a Roma.
    Vedi: https://www.facebook.com/enrico.spano.35/posts/pfbid02UDTqfxzojY7voh7nDKyLH7H5X3MX1sXTwP6DamRFtn383cADxfi7NWqehzmAAPSql
    E non risulta nemmeno più parroco nell'elenco dei preti della diocesi (questo aggiornato).
    Infatti ora è parroco della parrocchia Santa Madre della Divina Provvidenza a Fiumicino (da ottobre 2020), che di neocatecumenale non pare avere nulla.
    Vedi: https://www.fiumicino-online.it/articoli/cronaca-2/avvicendamenti-alla-guida-pastorale-di-due-parrocchie-di-fiumicino-e-isola-sacra?fbclid=IwAR1TM58gFmByjIBb5etcS2K9-RM5K6ZbDipRaSUwCxggVKx2iV7p-fHdPkI
    Insieme al suo trasferimento, nel 2020 termina anche la sua pagina facebook.
    Vedi: https://www.facebook.com/enrico.spano.35/posts/pfbid02UDTqfxzojY7voh7nDKyLH7H5X3MX1sXTwP6DamRFtn383cADxfi7NWqehzmAAPSql

    Questo don Enrico Spano, ad oggi, risulta sia parroco di una parrocchia in Sardegna (Poetto) che di una nella diocesi di Porto-Santa Rufina (Fiumicino).
    Vedi: http://www.diocesiportosantarufina.it/home/pages.php?dpid=128

    Chi è quindi attualmente il parroco del Poetto?
    Online non si trova (il sito della diocesi cita ancora padre Spano, ancora dopo 3 anni dal trasferimento).

    Comunque l'articolo segnalato dice che i 150mila euro non sono solo per i murales di Kiko, ma per varie migliorie elencate fin troppo in dettaglio.
    Ciò contrasta con la delibera della giunta segnalata da Irene, in cui si parla SOLO del retablo e del fonte battesimale.

    Soldi sprecati ed eccessivi, se si pensa che tante parrocchie bisognose di restauri non ricevono niente.
    Qualche neocat alla Regione?
    Marco

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    1. Confermo anche questo. Il parroco del Poetto attuale è p. Ruben Sirera, è argentino e c'è da soli 3 anni, non è neocatecumenale come p. Passi e p. Spano, diciamo che ci convive, la cosa per adesso funziona. Aldo dei focolari di Cagliari

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  10. Dipinge a secco...ecco il motivo

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    1. Che poi lui non dipinge, arriva alla fine e firma (come giustamente aveva rilevato Carmen). E comunque non dipinge mai a secco, si fa portare un numero congruo di birre.

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  11. Correggo l'informazione sulla parrocchia della Divina Provvidenza in cui attualmente è parroco don Enrico Spano.
    C'è (o c'era) il Cammino Neocatecumenale (3 comunità al 2015).
    Vedi: http://www.diocesiportosantarufina.it/home/pages.php?dpid=106

    Don Enrico Spano comunque segue anche le comunità neocatecumenali della parrocchia S. Rita da Cascia a Casalotti, quella in cui il catechista neocatecumenale abusò di una ragazza per 5 anni, ora a processo per violenza sessuale.

    Il vescovo Ruzza lo dice in un articolo (2021) del sito della diocesi:

    "il vescovo ha celebrato la Messa «per far sentire la vicinanza della Chiesa, perché vi sentiate accolti e amati», in un momento in cui queste comunità, cresciute nella parrocchia di Santa Rita, vivono un momento di sofferenza e di fatica. Assieme al pastore sull’altare don Roberto Leoni, cancelliere vescovile, padre Enrico Spano, parroco della Provvidenza che segue il movimento da vicino, e altri sacerdoti."
    http://www.diocesiportosantarufina.it/home/news_det.php?neid=4314

    A S. Rita le comunità "vivono un momento difficile".
    Eh, lo credo...
    Probabilmente sono anche state allontanate: https://italiarecensioni.com/lazio/church-of-saint-rita-of-cascia-426571

    Commento di Claudia:
    "Il nuovo parroco fantastico!
    Dopo anni di morte e monopolio del cammino neocatecumenale (terrificanti).
    Finalmente si respira aria fresca.
    La messa finalmente è LA SANTA MESSA.
    Anche se dovrà ancora far molto per completare la pulizia.
    Mi auguro riesca nel suo intento.
    Sarebbe opportuna maggior partecipazione del vescovo, ma ahimè, si sa, non aiuta. Oltre che, promette e non mantiene.
    Cmq, anche lui non resterà sulla poltrona in eterno."

    Commento di Ester:

    "Da quando è cambiato il parroco sono cambiate tutte le tradizioni precedenti. Sono affezionata alla chiesa ma non la frequento molto con il nuovo parroco. Ci manca don Italo."

    Commento di Biancamaria:

    "Da quando c'è il nuovo parroco, la chiesa è tornata a splendere sia per la bellezza e sia per la bontà e la cordialità di tutto lo "staff" che la coordina"

    Ovunque vadano...
    Marco

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    1. Anche noi cattolici ci affezioniamo "alla chiesa" ma frequentiamo altrove a causa del "nuovo parroco".

      Per noi cattolici è uno scempio vedere le carnevalate del "nuovo parroco" neocatecumenale.
      Per i neocatecumenali è uno scempio vedere che per il "nuovo parroco" non kikizzato, «la messa è finalmente la SANTA MESSA».

      Il neocatecumenalismo è letteralmente un'altra religione, che maldestramente si finge cattolica senza esserlo.

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    2. Per comprendere meglio la questione dei sacrilegi eucaristici neocatecumenali - sia in tema di dispersione di briciole e gocce, sia in tema di "far la Comunione per abitudine anche in stato di peccato mortale" - occorre confrontare su un punto specifico (la transustanziazione) la mentalità cattolica rispetto alla mentalità neocatecumenale.

      Nella fede cattolica vale ciò che ha detto Nostro Signore: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo... chi mangia questo Pane vivrà in eterno» (cfr. Gv 6,48-59). Per questo, per noi cattolici, è fondamentale la differenza fra pane e Pane, cioè tra il semplice pane e il Pane vivo disceso dal cielo. Cioè non ci basta qualcosa di "simbolico", vogliamo proprio il Pane di vita eterna. Nostro Signore ci ha parlato chiaro: non ha detto "chi mangia simbolicamente" ha detto proprio "Pane", e in quei pochi versetti vediamo ripetere più volte esplicitamente il concetto. Ed essendo Dio - capace di rendere vivo ciò che è morto, capace di creare, guarire, alterare il corso della natura... - quando ci dice che quel pane è Pane di Vita Eterna, ha usato il verbo essere, "è", non ha usato il verbo "simboleggiare".

      Una delle logiche conseguenze è se la Comunione fosse solo qualcosa di "simbolico", allora non è necessario essere in grazia di Dio per riceverla (basterebbe qualcosa che simboleggi la grazia, no?), anzi, più il gesto "simboleggia" e meglio è: perciò gli adepti del kikismo-carmenismo fanno la Comunione "tutti insieme contemporaneamente", per aggiungere alla "simbologia" l'idea di unità della comunità. (Ma se la Comunione è solo un "simbolo", allora Gesù si è sbagliato a spiegarci la questione).

      Che poi se cambiate il termine da "simbolo" a "transignificazione", la situazione è la stessa. "Transignificazione", cioè durante il rituale "quel pane cambia di significato ma non di sostanza", il che è un concetto protestante molto gradito ai capicosca della setta neocatecumenale, anche se a parole dichiarassero il contrario...

      Un'altra delle logiche conseguenze è che quando la materia per la consacrazione è "invalida", la consacrazione non avviene, anche se la formula era corretta, anche se il presbitero era convintissimo di star facendo ciò che fa la Chiesa.

      Cioè le cose come le pagnottone neocatecumenali salate e oliate, e il vino pregiato ma che per facilitarne la fermentazione era stato addizionato di zuccheri, restano pagnottone e vino, non avviene la transustanziazione. "Transustanziazione" significa che avviene il miracolo che una "sostanza" diventa un'altra "sostanza" (la sostanza di pane e vino che diventa Corpo e Sangue), dove "sostanza" (substantia) è nel gergo teologico la realtà ultima "sottostante" alle cose - infatti ai nostri sensi risultano ancora pane e vino, ma la realtà ultima sottostante è che sono Corpo e Sangue di Nostro Signore.

      A noi cattolici non può che rasserenare il fatto che tante cosiddette "eucarestie" del Cammino, non compiendo la transustanziazione (a causa dell'aver utilizzato focacce arricchite di olio, sale, o altri ingredienti per insaporirle, a volte addirittura pezzetti di olive), e usando vini non composti di sola uva, nel momento in cui disperdono frammenti, briciole, gocce, stanno solo disperdendo pagnotte e vino, cioè non avviene un sacrilegio ma solo uno spreco materiale. Pazienza per i fratelli che pensavano di star facendo la Comunione e invece stavano solo facendo "l'aspetto del banchetto".

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    3. Breve storia triste:

      - un monaco agostiniano, senza vera vocazione (si era fatto monaco per "espiare" un omicidio commesso in gioventù), in preda ai rimorsi decide che è indegno di ricevere i sacramenti, cioè decide che sono tutti indegni, cioè decide che i sacramenti sono sbagliati, cioè decide che la gerarchia sacerdotale è sbagliata, cioè decide che le opere buone non contano nulla e che basta solo la fede, e che alla fede basta solo la Bibbia con la libera interpretazione;

      - in quel momento lì in Germania imperversa lo scandalo dei banchieri Fugger incaricati di fare la "raccolta indulgenze" (che in altri paesi aveva la forma di libere donazioni, non di esazione a suon di ricatti morali e di slogan da venditore avido), il monaco ne approfitta per pubblicare 95 tesi eretiche (secondo la leggenda, affisse sul portale della cattedrale di Wittenberg), e quando i principi tedeschi sentono odor di rivoluzione vanno in piena ingordigia e cominciano a sequestrare le proprietà ecclesiastiche con la scusa di essersi convertiti a Lutero;

      - tale rivoluzione ("rivoluzione" = sovvertire l'ordine esistente per sostituirlo con qualcos'altro) viene erroneamente denominato Riforma ("riforma" = ridare forma a qualcosa di già esistente, senza distruggerlo), e fin da subito si divide in tantissimi rivoli diversi, in contrasto fra loro (quando non in guerra sanguinosa) al punto che l'unico modo di calmare gli animi è di istituire il principio cuius regio, eius religio ("di chi è il regno, di lui sia la religione": cioè i sudditi vengono obbligati a a seguire la religione del proprio governante, oppure emigrare) e l'assolutismo monarchico e tutte la altre rogne figlie delle mentalità ispirate a Lutero;

      - ad oggi si contano almeno ventimila "denominazioni" protestanti diverse ufficialmente censite, ognuna convintissima di detenere la verità assoluta e la miglior interpretazione possibile... ma anche nella Chiesa cattolica alligna il cancro protestante sotto la forma di aggregazioni ecclesiali che pur proclamandosi cattoliche considerano i propri capi più importanti del Papa, i propri insegnamenti più importanti della fede cattolica, le proprie liturgie più "valide" di quelle garantite dalla Chiesa. Tra queste sette protestanti che si fingono cattoliche c'è anche il Cammino Neocatecumenale, che grazie ai soliti metodi (approfittare della crisi interna della Chiesa, "oliare" con soldi e prebende i prelati favorevoli, minacciare e crear problemi a quelli non favorevoli) continua falsamente a presentarsi come "valido itinerario di iniziazione alla fede";

      - Kiko Argüello, quando si parava all'orizzonte la possibile chiusura del seminario neocatecumenale di Takamatsu in Giappone, minacciò, durante una "convivenza": «vogliono che ce ne andiamo dai protestanti?». Evidentemente è da tanti anni che in cuor suo non vede l'ora di fare il dispettuccio a tutta la Chiesa, «ce ne andiamo dai protestanti!», sapendo benissimo che il 99% dei suoi adepti ubbidirà senza farsi domande, così come ha sempre ubbidito a Kiko e Carmen senza farsi domande, per tutta una vita. Ma ai veri burattinai di Kiko e del Cammino non serve l'ennesima chiesuola protestante: a loro serve invece che il Cammino continui a far danno dentro la Chiesa Cattolica.

      E quindi potremmo chiedere ai fratelli del Cammino: "se Kiko decide che il Cammino lascia la Chiesa cattolica, voi cosa farete?" Ma è inutile chiederlo, poiché nella loro mentalità mentire è legittimo e addirittura doveroso, quando serve per difendere il prestigio e i soldi della setta.

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    4. Ester, tipico nome neocatecumenale.

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    5. Parafrasando un canto fascista : noi tireremo diritto, noi seguiremo Kiko che l'ha scritto......................

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    6. Parafrasando il canto fascista dei sommergibilisti : "come un siluro, filava via, che ti sembrava un treno sulla ferrovia" ............................................ (cit.)

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    7. @Anonimo 1 giugno 2023 alle ore 16:49
      "Parafrasando un canto fascista : noi tireremo diritto, noi seguiremo Kiko che l'ha scritto......................"
      ---
      Siete in buone mani, infatti, l'autore
      dello sloogan è finito appiccato a testa in giù, in una piazza di Milano.
      Ruben.
      ---

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  12. La parrocchia del Poetto, che ben conosciamo perché spesso citata in articoli e commenti del blog, è un preclaro esempio di parrocchia neocatecumenalizzata, che si è trasformata da chiesa per turisti in vacanza ad hub kikiano in Sardegna. La mancanza di una forte struttura con substrato parrocchiale ha fatto sì che non venisse opposta molta resistenza a questa appropriazione.
    Per quanto riguarda tutta questa enfasi per il retablo e la vasca battesimale di Kiko, per me semplicemente è un modo "intelligente" per utilizzare fondi regionali dedicati al patrimonio artistico per risistemare un edificio che nulla ha di artistico, e che ha un bel po' di problemi, come molte chiese tutto cemento costruite un po' ovunque dagli anni 50 dello scorso secolo che stanno cadendo a pezzi.

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    1. Sempre per testimonianza di verità, devo dire che, pur avendo la chiesa del Poetto al confine con la mia, s. Bartolomeo, e con l'altra, la Palma, rette dalla stessa congregazione, la FSMI (Figli di Santa Maria Immacolata) non ho assolutamente sentito nulla sui restauri dei retabli. Non sto dicendo che la notizia è falsa, semplicemente non è trapelato nulla, questo per dimostrare come la chiesa del Poetto è anomala, è un gruppo molto chiuso, oggi chiederò qualcosa al mio parroco ma sono sicuro che mi dirà che non sa nulla, come non sapeva nulla della croce sul tetto della Chiesa che è sparita da 12 anni, ufficialmente per essere restaurata, ma quando mai ci vogliono anni per restaurare una croce? Quando il mio parroco chiese a p. Ruben che fine avesse fatto quella croce, lo stesso p. Ruben rispose che non ne sapeva niente, sapeva che in 3 anni che è al Poetto quella croce non c'era già. Chi può sapere qualcosa forse è p. Enrico Spano che ora è a Fiumicino, ma non chiedo niente neanche a lui, pur avendo il suo numero di cellulare, perchè non mi direbbe nulla. Aldo dei focolari di Cagliari

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  13. Dal mamotreto di Inizio corso 2018, laddove Kiko annuncia che ci sarà un museo a lui dedicato a Madrid (per il momento abbiamo visto che hanno "costruito" la fondazione per raccogliere los dineros):

    “Ho fatto alcuni dipinti degli arcangeli. Ora portano l’originale dell’arcangelo S. Gabriele e la riproduzione dell’arcangelo Michele che è nella stanza di Mario, l’originale lo ha mons. Cordes.
    …Ho fatto un inno allo Spirito Santo per questa convivenza. L’ho fatto qualche anno fa e qualcuno lo ha conservato, me lo ha fatto vedere e l’ho messo in musica… inno che ho fatto nel 1989. In una convivenza l’ho regalato a tutti e uno l’ha conservato nella Bibbia e lo teneva lì dall’89.
    [Indicando il dipinto] Questo è l’arcangelo S. Michele. Qui c’è scritto: caritas, humilitas. Sullo scudo dell’arcangelo S. Michele, con la spada, c’è scritto “caritas, humilitas”. Su quest’altro non c’è scritto nulla.
    Guardatelo perché questo è l’originale e presto andrà in un museo. Stanno preparando un museo con tutte le mie opere, perché morirò presto. Manca S. Raffaele che ho regalato a un medico che mi ha curato e che si chiama Raffaele. Gli ho chiesto una scrittura che dica che alla sua morte l’icona sia data al museo. Questo museo sarà importante perché oggi non c’è quasi arte sacra nelle chiese, niente o pochissimo. Mario dice che l’opera più importante, fra tutte queste, siamo noi: la vera opera d’arte! L’arte è un dono…”

    Insomma, se le opere di Kiko sono soggette a così rapido deterioramento, questo museo dovrà essere visitato a gruppi limitati e le orde di neocatecumenali genuflessi (gli unici visitatori che prevedono possa avere) dovranno prenotarsi e fare la fila, come per il Cenacolo leonardesco.
    Ma anche le sue altre opere hanno dimostrato di non sopravvivere all'ingiuria del tempo, per questo tanto fervore nel "riscoprire le radici" e mettere sotto vetro qualcosa che non ha più sostanza vitale, non ha attualità, ha perso la propria scommessa (il sale che si scioglie e neocatecumenalzza l'impasto, la parrocchia atomica, l'evangelizzazione delle missioni ad gentes, i 20mila presbiteri per la Cina, le communitates in missionem, le 100piazze eccetera eccetera), ormai già solo ricordo passato.
    Kiko e Carmen non hanno cambiato la Chiesa, la Chiesa ha cambiato loro (non loro come persone, raramente si sono visti soggetti tanto inveterati nei propri errori).

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    1. Link all'articolo sull'inizio corso 2018, tutto dedicato all'auto esaltazione del grande artista.

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    2. Los dineros........

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    3. Però, un museo dedicato a Kiko, appena lo fanno andiamo subito a visitarlo.....................

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    4. Portatevi da casa la zuppa di verdura da lanciare sulle opere, Puntini, perché non è compresa nel biglietto...

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    5. Tutta le opere di Kiko finiranno in un museo....a partire dal cnc.
      Così tutti potranno ammirare quello che c'era e ora non c'e più.
      Alla stregua delle passeggiate in Normandia...rovine di un'era che doveva durare 1000 anni.

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  14. Valentina Giusti, ore 12:29

    "Ho fatto... Ho fatto..."
    "Ho fatto un inno allo Spirito Santo per questa convivenza"... Lo avevo scritto tanti anni fa, uno di voi lo ha conservato... ora l'ho musicato e ve lo ri-dono oggi....
    Sono tutte opere d'arte quelle che Kiko produce, degne di essere tramandate, degne di essere custodite.
    Perfino un museo stanno preparando per lui, perchè "morirò presto", diceva Kiko di se stesso, già qualche tempo fa. E nulla deve andare perduto! Parola sua, sempre. Se la canta e se la suona.
    Non basta:
    ... dice Mario Pezzi che "l’opera più importante, fra tutte queste, siamo noi: la vera opera d’arte!"... d'arte ineffabile! "L’arte è un dono…”
    Kiko è un dono, un dono grande. A quanto pare anche con la sua Iniziazione di nulla poichè non finisce mai.
    Che iniziazione è?
    Ma come si fa a parlare così?
    Solo perchè sono totalmente fuori, fuori dalla realtà e fuori da ogni contesto, fuori come balconi.
    Kiko è pure veramente convinto di quello che dice, questo il dramma.
    Un narcisita cronico, innamorato di se stesso.
    Ma, ripeto, cosa ha a che fare tutto questo con le piccole comunità che vivano come la Famiglia di Nazareth... ? Che eredità cattolica, evangelizzatrice, è mai questa? Cosa egli lascia di duraturo?
    Il C.N. perirà con lui, perchè è lui. Egli stesso lo afferma e conferma con ogni cosa che fa o dice.
    A che serve tanta ostentazione?
    Fino al punto di dichiarare che senza il suo contributo la Chiesa non sa più neppure cosa sia l'arte sacra, oltre tutto il resto.
    Davvero stupefacente! E i suoi, padre Mario in testa, lo seguono come pecoroni dalla zucca completamente vuota.
    Un giorno si dovrà studiare la sua "arte" di imbambolare la gente che lo ha seguito in questi 50 anni, questa arte sì è degna di essere approfondita.

    Pax

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    1. ah, pecoroni con la zucca completamente vuota eh? aggiungiamo questi epiteti al nostro elenco, vai con i prossimi......

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    2. https://www.youtube.com/watch?v=D7BUzKhemEQ

      Premetto che metto questo video solamente come un esempio. Alcune cose sono fuori luogo (da film), altre sono azzeccatissime come esempio per far arrivare il messaggio. Questo è un messaggio dedicato a tutti i Talebani NC, di ogni grado e livello, vi dedico specialmente il finale. Da Isaia Paolo Geremia.

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  15. Piccolo promemoria: i neocatecumenali affermano che gli “scrutini” del Cammino sarebbero uguali al RICA (Rito dell'Iniziazione Cristiana degli Adulti, anche conosciuto con la sigla OICA), ma ciò è spettacolarmente falso.

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    1. Una trentina d'anni fa il vicariato di Roma pubblicava il Dizionario del Cristianesimo di padre Enrico Zoffoli, nel quale si affermava che i neocatecumenali sono eretici.

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  16. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello del 2 giugno

    Oggi, festa della Repubblica, è consuetudine che le Frecce Tricolori volino sopra l'Altare della Patria. Kiko, ritenendo la cosa un pò pacchiana e ormai desueta, ha implorato Carmen e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita ha modificato la coreografia delle Frecce, per cui gli aerei hanno fatto una figura nel cielo che era la faccia di Carmen. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, esto interviento de Carmensita demonstra l'amore alla patria, que va premiado con la beatificasion. Procedamos". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un plico contenente un DVD con un programma che permette di modificare le immagini, e un biglietto : "Sancto Padre, le garantisco che non es el programma di Arenzulla. Saludos Kiko". Il Papa ha cosi commentato : "Allora va bien".

    e la causa continua...

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    1. Vogliamo un miracolo per la liberazione della Sardegna dal Cammino Neocatecumenale!

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  17. Vogliamo un miracolo per la liberazione del MONDO dal Cammino Neocatecumenale.
    LUCA

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  18. Kiko pur di esaltare la sua persona esclude la bellezza, ciò deriva dal fatto che non possiede ulteriori opportunità per primeggiare se non quella di annullare tutto ciò che di edificante esiste.
    La bellezza nell’arte, affermava Giovanni Paolo II, è via della conoscenza, perché è percezione unita della totalità e della cattolicità della vita. Sappiamo che i grandi temi teologici vengono sviluppati non solo intellettualmente, ma anche artisticamente nell’arte figurativa e nella poesia (Lino potrebbe istruirci a riguardo. Esorto chi volesse saziarsi di bontà e verità a ricercare e leggere le poesie di Lino Lista), perciò il tema artistico è di grande rilevanza sia per i fedeli che per i seminaristi. Per questi ultimi non si tratta semplicemente di inserire la storia dell’arte nei curricula, ma di fare una lettura teologico-spirituale dell’arte, una questione impossibile per i futuri sacerdoti formati nei Redemptoris Mater kikiani. Per questo ci vogliono persone preparate, che non verniciano semplicemente ciò che hanno imparato negli studi artistici con qualche impalcatura religiosa come Kiko - il quale, in fondo, di arte pare saperne un lume sfocato, e forse nemmeno ("appare un Raffaello che dipinge Madonnine dolci e carine, ma poco religiose. E non ti dico Michelangelo con tutti i suoi muscoli!...", il terribile e supponente testo integrale di Argüello è contenuto nel mamotreto di I.C. 2017-18) -, ma di gente che abbia discernimento e che trasmetta un'arte che genera l'unione con Dio. Un’arte quindi che è autenticamente liturgica e che sia testimonianza della Chiesa, in maniera che le pareti dell’edificio ecclesiale lavorate secondo una tale arte siano l’autoritratto della Chiesa e non del cammino neocatecumenale!
    Noi cristiani consideriamo la bellezza come espressione della santità, nel cammino, invece, la bellezza viene scartata perché non ritenuta una dimensione indispensabile della sacralità, ma come una dimensione della ricchezza economica (quanto guadagna Kiko con i suoi..., 'dipinti' e 'cimeli' vari? Un profitto incalcolabile, non soltanto per il quantitavo di "zeri" ma anche per il mancato rendiconto) e dei sentimenti estetici personali e narcisistici di Argüello.
    Personalmente approfitterei di questo deterioramento dell'opera di Kiko per cancellarla totalmente e immettere qualcosa di più appropriato per una Chiesa, la quale dovrebbe abbracciare tutti i fedeli e non autoconsegnarsi ad una setta serrata e individualistica che mira a far proselitismo (oltre che ad invadere e colonizzare).
    Dov'è nel retablo angosciante e traviante di Kiko il linguaggio teologico profondamente simbolico nel senso patristico, e dunque liturgico? Non c'è, al suo posto riscontriamo il pensiero peculiare del cammino, perciò di Kiko e Carmen. Dov'è nel suo operare artistico - ma anche catechetico e morale - l'Icona splendente di Bellezza e di manifestazione visibile del bene che è, ovviamente, la Madre del Signore? Non vi è né l'una nè l'altra prerogativa, anzi, il guru riserva alla Vergine offese e insulti. Per rendersene conto basta buttare uno sguardo ai suoi dipinti, che reputare indegni e ingiuriosi risulta quasi un complimento. Ergo, il cammino, mortificando l'immagine della Madonna rifiuta a priori l'Amore, semplicemente perché l'amore risiede proprio in Maria.

    "Come l'amore cresce dentro di te, così cresce la bellezza.
    Perché l'amore è la bellezza dell'anima"
    (Sant'Agostino)

    Attenzione neocatecumenali: "Così ha ordinato Dio, che a nessuno sarà concessa Misericordia, se non per intercessione di Maria Santissima (beato Alano della Rupe)

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