sabato 24 ottobre 2009

La Madonna di Fatima “Dio vuole introdurre la devozione al mio Cuore Immacolato”


L’entusiasmo che constatiamo nel mondo intero per la nostra crociata del rosario ci riempie di consolazione e ci incita a ritornare ancora una volta su questo soggetto con voi.
Se sollecitiamo il Cielo con questa moltitudine di Ave Maria è sicuramente perché l’ora è grave. Abbiamo la certezza della vittoria della Madonna poiché ella stessa lo ha promesso, ma gli eventi che si sono succeduti da circa un secolo, da quando questo trionfo è stato annunciato a Fatima, ci obbligano a supporre che altri mali potrebbero ancora colpire l’umanità prima di questa vittoria.

Eppure il messaggio dato a Fatima dalla Madre di Dio era molto semplice: se il mondo non si convertirà sarà castigato: “ci sarà una seconda guerra, più terribile della prima”. Il mondo non si è convertito e la risposta di Dio non si e fatta attendere a lungo. Dalla seconda guerra mondiale il mondo non si è ancora convertito. Se si pensa che la Russia si è convertita, bisognerebbe allora spiegarci in che cosa essa si è convertita, e a chi... al liberalismo economico?

Dopo quasi cent’anni, costatiamo che il mondo non è certamente divenuto migliore, al contrario. La guerra di coloro che non hanno la fede continua in maniera più aspra, ma ha preso un aspetto del tutto inatteso: la demolizione prosegue in particolare grazie ad una sovversione, un’infiltrazione interna alla Chiesa. La Santa Chiesa, nostra Madre, si sta trasformando in un ammasso di rovine spirituali, mentre la facciata esterna ancora si mantiene più o meno bene, ingannando cosi la moltitudine sul suo stato reale. Siamo obbligati a constatare che questa sovversione ha trovato una efficacia accresciuta e insperata in occasione del Concilio Vaticano II non c´è bisogno di fare alta teologia, questo è un fatto storico.

Quale parte di responsabilità bisogna attribuire al Concilio stesso?, È una domanda difficile, ma è evidente che questo Concilio non è restato senza effetto e le sue conseguenze sono evidentemente disastrose. A causa sua si è realizzato un accordo con il mondo. “Anche noi più di ogni altro, abbiamo il culto dell’uomo”, diceva Paolo VI, in occasione della chiusura del Concilio. L’orientamento antropocentrico del Vaticano II è stata sottolineato a sazietà da Giovanni Paolo II. Ora questo orientamento è totalmente estraneo alla Chiesa di Dio, soprannaturale nella sua essenza; questa ha ricevuto da Nostro Signore Gesù Cristo non soltanto la sua costituzione, i suoi mezzi, ma anche e soprattutto il suo fine, che non è nient’altro che la continuazione della missione redentrice e di salvezza delle anime di Gesù stesso: “Andate nel mondo intero, proclamate il Vangelo a tutta la creazione. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, chi non crederà sarà condannato”. (Mc 16,15)
Adesso, ed è questo il dramma, alla sua missione divina è sostituita una missione tutta umana. Questo è un grande mistero che lascia stupefatti. La salvezza è passata in secondo piano per non dir peggio.

Pochi uomini, molto pochi purtroppo, comprendono che la terribile crisi della Chiesa dal Concilio Vaticano II è una punizione più terribile di tutte le altre, poiché questa volta la catastrofe è spirituale; ciò che è ferito, ciò che è ucciso senza rumore e in un’indifferenza peggiore della morte, sono le anime. La perdita della grazie in un’anima è la catastrofe più terribile che possa capitare, ma non fa rumore sensibile, non si percepisce. E la voce delle sentinelle ha taciuto. L’appello alla conversione, alla penitenza, alla fuga del peccato, delle tentazioni e del mondo, ha ceduto il posto ad una compiacenza o almeno ad una simpatia verso il mondo. C´è una vera volontà di fare la pace con il mondo moderno.

La missione di salvezza ha ceduto il passo ad una nuova sorta di missione umanitaria; si tratta di aiutare gli uomini di tutte le condizioni, di tutte le religioni a vivere bene e insieme sulla terra.

Non c’è alcun dubbio: tutto ciò che riguarda il messaggio della Madonna a Fatima, ciò che è chiamato il segreto di Fatima, non è un argomento chiuso Sicuramente quello che viviamo è necessariamente iscritto in quell’insieme di eventi che terminerà alla fine con il trionfo di Maria. Come questo avverrà? Come lo vedremo? Sappiamo in ogni caso che ciò avverrà attraverso la conversione della Russia, secondo le parole stesse della Madonna.

Nel 1917 a Roma gli empi celebravano i 200 anni della massoneria e i 400 anni del protestantesimo, con delle sfilate particolarmente virulente contro la Santa Sede. I manifestanti vociferavano e proclamavano il regno di Satana sul Vaticano ed il Sommo Pontefice.

Ancora seminarista, Massimiliano Kolbe assisteva a questi dolorosi eventi e diceva: “Quest’odio mortale contro la Chiesa di Gesù Cristo e contro il suo Vicario non è una semplice ragazzata di individui disturbati, ma un’azione sistematica che viene dal principio della massoneria: “distruggete ogni religione qualunque essa sia, soprattutto la religione cattolica”. [Pisma Ojca Maksymiliana Marii Kolbego franciszkanina, Niepokalanow, maszynopsis, 1970]. (…) “È possibile che i nostri nemici debbano dispiegare tanta attività, fino ad avere la superiorità, mentre noi restiamo senza far niente, tutt’al più applicati a pregare, senza metterci all’opera? Non abbiamo forse delle armi più potenti, la protezione del Cielo della Vergine Immacolata? L´Immacolata, vittoriosa e trionfatrice su tutte le eresie, non cederà il posto al nemico che rialza la testa, se troverà dei servitori fedeli e docili ai suoi ordini: riporterà nuove vittorie più grandi di tutto quello che si può immaginare.
Dobbiamo divenire strumenti docili tra le sue mani, impiegando tutti i mezzi leciti, introducendoci dappertutto con la parola, la diffusione della stampa mariana e della medaglia miracolosa, valorizzando la nostra azione con la preghiera e con il buon esempio.” [Testimonianza del P. Pignalberi riportata nel processo di beatificazione].

Egli fondò la Milizia dell’Immacolata soltanto qualche giorno dopo l´apparizione del 13 ottobre della Madonna a Fatima, quando si verificò il grande miracolo del sole. Sarà infatti il 16 ottobre che, con sei compagni di seminario, si consacrerà al Cuore Immacolato di Maria per ricondurre a Dio il mondo intero, per mezzo dell’Immacolata.

Quando si considera il legame fra il messaggio di Fatima e la risposta del francescano polacco, non si può che essere impressionati, leggendo il suo atto di consacrazione: “Degnate ricevere come lode, oh Vergine benedetta, Immacolata Concezione, Regina del Cielo e della terra, Rifugio dei peccatori e Madre amantissima cui Dio ha voluto affidare tutto l’ordine della misericordia, eccomi ai vostri piedi, io, povero peccatore. Vi supplico, accettate tutto intero il mio essere come vostro bene e vostra proprietà; agite in me secondo la vostra volontà, nella mia anima e nel mio corpo, nella mia vita, nella mia morte e nella mia eternità. Prima di tutto disponete di me come lo desiderate, perché si realizzi infine ciò che è detto di voi: “La Donna schiaccerà la testa del serpente” ed anche “Voi sola vincerete le eresie nel mondo intero”. Fate che possa divenire, nelle vostre mani purissime, così ricche di misericordia, uno strumento del vostro amore, capace di rianimare e di far sbocciare pienamente tante anime tiepide o smarrite. Così si estenderà senza fine il regno del Cuore Divino di Gesù. Davvero la vostra sola presenza attira le grazie che convertono e santificano le anime, poiché la grazia sgorga dal Cuore divino di Gesù su di noi, passando attraverso le vostre mani materne”. [Scritti di Massimiliano Kolbe, Nuova edizione volume unico ENMI Roma, 1997]

Con questo spirito, cari fedeli, noi abbiamo lanciato questa crociata del rosario. Ma la preghiera non ne è che una parte: non dimentichiamo gli altri due elementi che sono anch’essi molto importanti: la penitenza e la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Vogliamo riparare con la mortificazione le ingiurie fatte a Maria; vogliamo, in unione con il suo Cuore doloroso, associarci il più strettamente possibile al Sacrificio della Croce di Nostro Signore, poiché è in esso che si realizza la nostra salvezza. Siamo così al cuore del messaggio di Fatima: “Dio vuole introdurre la devozione al mio Cuore Immacolato”. Forse non si insiste abbastanza su quest’ultimo aspetto, che a noi sembra ancora più importante della consacrazione della Russia, e che è la seconda condizione indicata da Maria al Papa per il suo trionfo: consacrare la Russia E promuovere la devozione al suo Cuore Immacolato.

In questo mese di ottobre comincia una nuova fase delle nostre relazioni con il Vaticano, quella delle discussione dottrinali. La posta in gioco è molto alta e le raccomandiamo alle vostre preghiere. Anche questo fa parte, senza alcun dubbio, della nostra crociata, ed è evidente che questa intenzione è inclusa nel trionfo del Cuore Immacolato di Maria che noi tutti desideriamo. Ciò sorpassa completamente le nostre forze e sarebbe follia pura e semplice lanciarci in una tale impresa, se essa non fosse sostenuta dai mezzi soprannaturali che sono la preghiera e la penitenza.

Non vogliamo terminare questa lettera senza ringraziarvi per i vostri sforzi generosi che permettono alla nostra opera di svilupparsi dappertutto nel mondo. C’è però qualcosa che ci rallenta: la messe è abbondante ma mancano gli operai per la raccolta. Già Nostro Signore lo diceva e indicava il rimedio: pregate per le vocazioni. Come vorremmo venire in aiuto di tutti i fedeli, molti dei quali hanno la S. Messa una sola volta al mese o soltanto la domenica, non potendo così beneficiare di tutto il sostegno sacerdotale normale... Comunque il Signore ci ha fatto la grazia quest’anno di 27 nuovi sacerdoti; e aspettiamo per l’anno prossimo un numero un po’ più elevato. Ma ciò non è sufficiente, tanto la richiesta è grande nel mondo intero.

Siate tutti ringraziati profondamente per i vostri sforzi. Che Dio ve li renda in grazie e benedizioni abbondanti che noi invochiamo con tutto il cuore su voi, sulle vostre famiglie e i vostri figli. Che la Madonna del Rosario, il Cuore Immacolato di Maria vi protegga.

Festa della Maternità divina di Maria, 11 Ottobre 2009.

+ Bernard Fellay
Superiore Generale della Fraternità sacerdotale San Pio X

15 commenti:

  1. Bella lettera. Tranne questo:

    "Quale parte di responsabilità bisogna attribuire al Concilio stesso?, È una domanda difficile, ma è evidente che questo Concilio non è restato senza effetto e le sue conseguenze sono evidentemente disastrose. A causa sua si è realizzato un accordo con il mondo"

    Eccellenza, vi scongiuro, abbandonate questo radicalismo sul Concilio! Vi supplico, per il bene vostro e della Chiesa intera!

    Non fissatevi sul Concilio, facendo il gioco dei modernisti, dando implicitamente più valore di quello che ha ai suoi dcoumenti!

    S'è detto, ormai ufficialmente, che è un Concilio Pastorale, dichiarato tale alla sua apertura, quindi da leggere obbligatoriamente con la lente della Tradizione e da interpretare con essa le parti ambigue.

    Non date la Concilio il valore di "superdogma"! E' la stessa, identica, cosa che fanno i modernisti o neo-modernisti!

    Applicatevi, vi scongiuro, a risolvere la crisi della Chiesa DIVENTANDO LE BRACCIA E IL CUORE DI BENEDETTO XVI!

    Abbiate a mente che questa occasione è UNICA. E adesso, per quello che può valere la mia opinione, la responsabilità grava su di voi.

    Vi supplico, in nome della Beatissima SempreVergine Maria, Madonna di Fatima, SUPERATE I VOSTRI SCOGLI! Lei, Eccellenza, è un Vescovo intelligente, che spero non si faccia intimidire dalle spinte separatiste che vi sono nelle vostre fila! LE IGNORI! CHISSENE FREGA DEI NUMERI! La Santa Causa è più importante dei numeri!

    Vi supplico!

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  2. Vorrei citare di nuovo parte di una citazione che ho già fatto di recente:

    Da "La Vera Religione" di Sant'Agostino

    "6. 11. Spesso la divina Provvidenza permette anche che, a causa di alcune rivolte troppo turbolente dei carnali, gli uomini buoni siano espulsi dalla comunità cristiana. Ora essi, se sopporteranno pazientemente l'ingiusto affronto per la pace della Chiesa, senza cercare di dar vita a qualche nuovo scisma o eresia, con ciò insegneranno a tutti con quanta autentica disponibilità e con quanta sincera carità si deve servire Dio. È loro intenzione infatti ritornare, una volta cessata la tempesta; oppure - se ciò non è loro concesso sia per il perdurare della tempesta sia per il timore che, con il loro ritorno, ne sorga una simile o più furiosa - non abbandonano la volontà di aiutare coloro che, con i loro fermenti e disordini, ne provocarono l'allontanamento, difendendo fino alla morte, senza ricorrere a segrete conventicole e mediante la loro testimonianza, quella fede che sanno proclamata dalla Chiesa cattolica. Il Padre, che vede nel segreto, nel segreto li premia

    13. Questo caso sembra raro; gli esempi però non mancano, anzi sono più numerosi di quanto si possa credere [ce n'è uno prorpio in questi tempi, giusto?]. Così la divina Provvidenza si serve di ogni genere di uomini e di esempi per guarire le anime e formare spiritualmente il popolo."

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  3. Caro Gianluca,
    quando ho inserito il nuovo articolo non avevo visto questo tuo.
    Ma come vedi è la Madre che li unisce :)

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  4. Caro Stefano,

    tranquillo! E' lo stesso Papa che riconosce certe distorte applicazioni del concilio rese possibili da alcune ambiguità presenti nei suoi documenti. Si stanno susseguendo anche scritti illustri: Mons. Gherardini in primis.

    Il discorso oggi è molto più chiaro e aperto e consapevole da parte di molti, che non sono ideologizzati né settari.

    I colloqui saranno salutari per tutti

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  5. Dopo quasi cent’anni, costatiamo che il mondo non è certamente divenuto migliore, al contrario. La guerra di coloro che non hanno la fede continua in maniera più aspra, ma ha preso un aspetto del tutto inatteso: la demolizione prosegue in particolare grazie ad una sovversione, un’infiltrazione interna alla Chiesa. La Santa Chiesa, nostra Madre, si sta trasformando in un ammasso di rovine spirituali, mentre la facciata esterna ancora si mantiene più o meno bene, ingannando cosi la moltitudine sul suo stato reale. Siamo obbligati a constatare che questa sovversione ha trovato una efficacia accresciuta e insperata in occasione del Concilio Vaticano II non c´è bisogno di fare alta teologia, questo è un fatto storico...

    Cio' che dice Monsignor Bernard Fellay e' un analisi veritiera di cio' che sta' accadendo oggi alla Santa Chiesa Cattolica. E' la storia che parla, lo stesso Paolo VI (uno dei principali fautori di questo disfacimento ) ha dovuto ammettere che si aspettava una nuova primavera ma fosche nubi si sono addensate sulla Chiesa, (e nonostante lo abbia ammesso non ha fatto assolutamente niente per riportare codesto concilio alla vera tradizione della Chiesa), difatti non ci sta' da stupirsi che la Gerarchia approvi un movimento eretico come i Neocatecumenali.

    Cruccas Gianluca

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  6. Sì, sono abbastanza d’accordo con Stefano.
    La sensibilità verso la Tradizione è troppo importante: i lefebvriani sono più utili dentro che fuori la Chiesa. Un po’ di machiavellismo adesso non farebbe male. La posizione lefebvriana è chiarissima, nel merito del CV2 e, per avere una efficacia futura, sarebbe meglio agire dall’interno.
    L’attacco frontale ai documenti, anche se giustificatissimo, non produrrà granchè, se non una reazione di chiusura.
    Insomma ci vuole ora, a mio parere, una santa “faccia tosta”, come dice Josemaria Escrivà. Tanta almeno quanta ne hanno i modernisti.
    Una volta "dentro" l'azione potrà essere più incisiva. Serve una certa scaltrezza.

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  7. Inoltre, i modernisti pur essendo sostanzialmente contrarissimi al CV2 (paradossalmente tanto quanto i lefebvriani), si guardano bene dal criticarlo apertamente.
    Da gran furboni e opportunisti, sanno che solo restando “interni” possono compiere l’opera di devastazione della Chiesa. Da scomunicati non potrebbero più fare nulla di incisivo. Lo sanno bene - sono scaltri al massimo grado - e si tengono ben stretti il CV2.
    Consiglio alla FSSPX di considerare maggiormente l’arte della strategia… nel loro caso a servizio della verità.

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  8. Caro Silvan ti ricordo che i cosidetti modernisti stavano tutti presenti al Concilio ed hanno insozzato pesantemente tutte le commissioni, inoltre erano presenti, nelle varie commissioni, protestanti ed ebreo massoni, e questa e storia.

    Quindi i modernisti altro non vogliono che il cosidetto Concilio Vaticano II rimanga cosi' come e' stato partorito, ti consiglio di aquistarti il libro di Romano Amerio Iota Unum, ti fara' capire molte cose.

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  9. Intervista concessa ieri da mons. Fellay al giornale argentino La Naciòn.

    - Quanto tempo ritiene che durerà il dialogo con il Vaticano durerà?
    È difficile dire... In Vaticano parlano di un anno, almeno. Allora, significa un lungo tempo.

    - Il risultato di questo processo potrebbe essere l'integrazione definitiva della Fraternità nella Chiesa?
    Dobbiamo distinguere la discussione di temi dottrinali da quello che Lei chiama integrazione. Sono due cose parallele. Tuttavia, in Vaticano stesso dicono che questa integrazione non avverrà prima del chiarimento dei punti dottrinali che per noi sono molto importanti perché oggi c'è molta confusione. Per mantenere l'unità della Chiesa, c'è bisogno di questo chiarimento.

    -In questi giorni che era in Salta, Lei ha detto che alcuni settori progressisti della Chiesa starebbero ostacolando l'avvicinamento della Fraternità alla Santa sede?
    E’ così. Un esempio è che il Presidente della conferenza episcopale tedesca ha detto a un gruppo di parlamentari che la Fraternità sarà nuovamente fuori della Chiesa prima della fine di quest'anno. Questo manifesta molto chiaramente una intenzione più che ostile. Il nostro problema è un po' complicato perché ci sono dissidi in Vaticano. Insomma, qual è il nostro partner? I progressisti e i conservatori o solo uno di loro? È molto difficile sapere perché non è chiaro... Nella Chiesa, tentano di mantenere una certa unità nonostante queste divisioni.

    -E il Papa che cosa fa in tutto questo?
    È più o meno nel mezzo. Vuole essere il Papa di tutti. È molto difficile.

    -Voi avete denunziato che la diffusione dell'intervista a Williamson, alla data in cui fu comunicata la revoca della scomunica dei quattro vescovi lefebvriani, è stato manipolato anche da quei settori.
    Sì; anche in Vaticano è circolato uno studio che mostrava la possibilità molto grande di una strumentalizzazione abusiva del caso. Solo il fatto che fosse diffusa a metà gennaio un'intervista fatta all'inizio di novembre, è già molto raro. Inoltre, questa intervista è stata utilizzata prima di esser diffusa massivamente per impedirci l'uso di diversi templi in Svezia. La mostravano a quelli che amministrano quei templi. Ciò significa che c’era un'intenzione maligna.

    -Chi è dietro questa manipolazione?
    Ci sono, sicuramente, i progressisti, la sinistra politica e probabilmente i massoni. Hanno usato questo episodio per colpire noi e molto di più il Papa stesso. Questo è il tragico della storia. Vedere un Papa che poco a poco cerca di apportare correzioni ad alcune riforme, a loro non piace. Per questo hanno utilizzato quell’episodio infelice come un bastone d’oro per colpire la Chiesa.

    -In quel momento, Lei ha chiarito che la posizione di Williamson era personale. Qual è la sua situazione ora?
    La posizione di mons. Williamson è personale. Quel tema non è mai stato per noi un problema. Lui è ora in ritiro, un uno dei nostri priorati di Londra, dove prega e studia.

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  10. Caro Cruccas,
    di Amerio ho letto praticamente tutto, da Iota Unum a Stat Veritas.
    Consiglio a te, invece, di capire molte cose che non hai ancora capito: i modernisti vogliono il Concilio Vaticano Terzo - vedi Carlo Maria Martini. Se non è chiaro questo, consiglio di convincersi almeno con l’evidenza.
    Per i neoterici il CV2 è stato al tempo stesso un cavallo di troia ed un clamoroso insuccesso. Tant’è vero che ogni loro iniziativa contrasta clamorosamente con la lettera del CV2 che essi, fingendo, sostengono.
    Non ci cascare. Consiglio a te, piuttosto, di cominciare a leggere qualche libro e, soprattutto, di capirlo.

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  11. Il Concilio Vaticano III e' stato invocato dallo sconcertante Martini, insieme con la sua combriccola di modernisti, per ribadire in forma do dogma della fede cio' che e' stato ampiamente cambiato nel concilio vaticano II che e' solo pastorale.

    Non mi sembra che Romano Amerio abbia tessuto le lodi dello sconcertante Concilio Vaticano II, anzi tutto il contrario, in secondo luogo non saro' colto ma non sono imbecille, ripeto la storia parla, basti guardare la messa ecumenica di Paolo VI che ci tocca sorbire ogni santo giorno.

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  12. Caro Gianluca,
    non sei né poco colto, né tantomeno imbecille. Ma dal momento che, non conoscendomi, mi hai dato velatamente dell’ignorante, mi sono limitato a rigirare al mittente il rilievo.
    Ho la massima stima di te, quindi ti ascolto con estrema attenzione, nella certezza di avere dinnanzi una persona preparata. Parto, quindi, dal fatto che entrambi conosciamo la storia.
    Nel merito, però, non ho capito con precisione la tua conclusione.
    La mia è la seguente: ai neoterici non è sufficiente il CV2. Non solo, come tu dici, per “dogmatizzare” i cambiamenti o variazioni che dir si voglia. Ma, proprio sulla base di quello che anche tu constati, perché non sono soddisfatti della lettera del CV2. Vogliono, cioè, rimpiazzare la lettera del CV2, mediante un altro Concilio modernista.
    È mia opinione che la Scuola di Bologna (assieme a molte altre realtà cattoprogressiste) tessa le lodi del CV2 solo per opportunismo. E che Alberigo, Melloni & soci siano lontanissimi dal ritenere che lo “spirito del Concilio” si sia realizzato, nonostante le tonnelate di incenso bruciate al CV2.
    Ma - e questo il punto - sanno che un Concilio Vaticano Terzo sarà per loro un successo se e solo se rimangono nella Chiesa. Vorrei che anche la FSSPX comprendesse questo, si turasse il naso e fosse, quindi, ben presente e battagliera ad un eventuale futuro Concilio Vaticano Terzo.
    Ti pregherei, pertanto, di indicare dove non sei d’accordo sul mio opinabilissimo giudizio, lasciando perdere la stucchevole diatriba sulla quantità di libri che ciascuno di noi ha letto.

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  13. Proprio dal fatto che non ti conosco non avevo nessuna intenzione di offenderti dandoti dell'ignorante, cosa che non penso, semplicemente abbiamo una visione un po' diversa del Concilio Vaticano II che secondo me e' stato ed e' fautore del cambiamento della Lex orandi e della Lex Credendi, difatti come esempio ti ho citato la messa ecumenica di paolo VI. Giovanni XIII ha indetto il concilio dalla mattina alla sera senza consultare i suoi collaboratori, come invece si e' fatto nei precedenti concili, facendo intendere che questa illuminazione gli sia venuta improvisamente dall'alto. Io sono convinto che questo concilio Vaticano II era in preparazione gia' da svariati anni dai modernisti, ma ne furono impossibilitati dai Pontefici del pre Concilio, difatti lo stesso Pio XII parlo di codesti nemici: “Sento tutt’intorno a me questi innovatori…”, ( in effetti per quanto riguarda il Concilio Vaticano II, molti di questi personaggi erano stati fermati da Pio XII, per le loro posizioni dottrinarie contrarie alla vera Dottrina Cattolica, per poi essere incredibilmente riabilitati da Giovanni XXIII e costoro sono Padre Karl Rahaner, Hans Urs von Balthasar, Yves Congar, Hans Kùng, Padre Shillebeeckx, Domunique Chenu, l’Arcivescovo Bugnini Annibale, progressista, che fu uno dei principali artefici della rivoluzione della liturgia culminata nella nuova Messa “Novus Ordo”. Quest’ultimo fu alla fine esiliato in Iran dal Vaticano perché Paolo VI ricevette prove inconfutabili che dimostravano l’appartenenza di Bugnini alla Massoneria. [Michael Davies dedica un intero capitolo all’Arcivescovo Bugnini nel suo “Pope Paul’s New Mass” - Angelus Press, Kansas City, 1992, cap. 24]. Il Cardinale Jean Villot, che di fatto ideò e portò a termine la ristrutturazione della Curia Romana: se si cerca nei registri dei Massoni, richiesto dalla legge Italiana, si può leggere benissimo tra i vari nomi quello di Jean Villot. Lo stesso Villot che operò la ristrutturazione della Curia! Dopo la morte del Cardinal Villot, fu trovato nella sua biblioteca privata un messaggio scritto dal Gran Maestro della sua Loggia di appartenenza, il quale lo lodava per aver sostenuto le tradizioni massoniche. Inoltre Padre Pedro Farnes, Don Bernard Botte, Odo Casel, Louis Bouyer, Paul Ricoeur, Carl Barth, ecc…) ebbene, tutti costoro vengono chiaramente nominati ad ampiamente lodati da Kiko e Carmen nelle catechesi del Cammino Neocatecumenale,uno dei frutti di codesto Concilio, e penetrarono in ogni angolo della Santa Sede infestando con le loro deviate dottrine milioni di persone, molti di questi personaggi vengono sistematicamente studiati nei seminari della Chiesa Cattolica dai vari seminaristi, che a sua volta, divenendo Sacerdoti, andranno nelle varie parrocchie insegnando cio' che hanno studiato nei seminari.
    per il resto mi scuso con te ma non era mia intenzione offendert.

    Cruccas gianluca

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  14. Ma no, perché una visione diversa?
    Queste cose le condivido…
    Stavo solo consigliando una strategia diversa per la FSSPX, riallacciandomi a quanto aveva detto Stefano.
    Grazie comunque per quanto hai scritto.

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