giovedì 15 ottobre 2009

Un accenno della mia esperienza nel Cammino

L'immagine parla di Tripode. Se pensiamo poi che, nel corso degli anni, il tripode è raffigurato anche nelle persone dei tre responsabili del cammino, in luogo delle persone della Trinità, come nell'immagine più in basso, forse qualche inquietudine dovrà pur cogliere chi non è indifferente a quel che accade nella Chiesa di Cristo!

Confesso un macigno emotivo che ostacola ancora l’esposizione di quanto mi accadde durante il biennio 1995-1996. Solo qualche impressione: la questione è complessa.
Nell’ottobre del 1994 partecipai al ciclo di catechesi preliminari, organizzate dal Cammino Neocatecumenale (da ora CNC) prima dell’accesso al pre-catecumenato (Parrocchia San Lorenzo di Trieste). Al termine delle catechesi accettai di entrare nella nuova comunità che si andava formando e, di fatto, iniziai il pre-catecumenato. Ero a digiuno di qualsiasi riferimento Magisteriale (ora ho provveduto).
Si avverte, da subito, cosa il CNC vuole da te: l’ascolto. O, più precisamente, l’ascolto docile. Richiesta sacrosanta, di per sé. Vengono letti o ricordati pressoché di continuo: «Se oggi ascoltate la sua Voce, non indurite i vostri cuori», «Chi mette mano all'aratro e poi si volge indietro non è degno del regno di Dio», ecc...
Parallelamente catechisti e presbiteri non perdono occasione di ricordare che se tutti gli Israeliti non avessero seguito Mosè, sarebbero ancora rimasti in Egitto a mangiare le minestre di cipolla.
Il messaggio che passa è limpido: la Sua Voce (di Dio) è quella dei Catechisti ed il deserto è il CNC. Quando comprendi questo è già tardi. Non ti senti di uscire dal Cammino perché, se lo facessi, volteresti di certo le spalle a Mosè - e quindi a Dio - e quindi alla salvezza. Ma non ti senti nemmeno di restare, perché sai che qualcuno ti ha teso una trappola, anzi un trappolone. Questo ti mortifica giorno dopo giorno.
Vuoi restare? Non devi fare domande. Vuoi andartene? Se vuoi sputare sulla Grazia, accomodati.
Una nevrosi, come minimo, è alle porte...
Chi non ha una preparazione catechetica o teologica non si avvede di un particolare, taciuto dal CNC: i battezzati, desiderosi della salvezza, hanno già abbandonato l’Egitto e sono già nel deserto. L’Egitto è il peccato, il deserto è il Mondo, la Manna i Sacramenti.
Qua (nel deserto della vita) certamente comincia il tempo delle “scelte definitive”, non a torto valorizzate dal CNC. Il CNC, però, offre un’eccessiva mortificazione per tutti e non considera di quanta delicatezza e stima abbiano bisogno le persone, specialmente le più deboli nel carattere e nella fede. Io personalmente sono stato spesse volte rimproverato, ma pochissime edificato - edificato non dai catechisti o dai presbiteri, ma dai miei stessi fratelli di cammino, con i miei stessi problemi. Dai Pastori ho ricevuto calci, sbadigli, ordini urlati, umiliazioni, scherno... sto male al solo ricordo.
È proprio per questo motivo che qualsiasi realtà della Chiesa - Francescani, Domenicani, Gesuiti, Presbiteri e religiosi di ogni ordine, ma anche lo stato coniugale - prevede un periodo di apprendistato o di noviziato, al termine del quale il candidato può dire: “non è la mia vocazione”.
Sì, nel CNC c’è il precatecumenato, ma durante questo tempo ti viene fatto capire che il CNC è la tua vera, definitiva, irreversibile vocazione, a prescindere dalla tua volontà. Questa è una novità dottrinale che, francamente, non trova alcun riferimento tra i Santi Padri e Dottori della Chiesa. Tantomeno nel Magistero è prevista un’obbligazione emotiva all’ingresso in un certo Ordine, se non dopo l’emissione dei voti perpetui.
Nel CNC nessuno ha emesso alcun voto.
Per ora mi fermo. Ananke stenai.

Vi sembra di vedere la Trinità di Rublëv; ma se ingrandite l'immagine vi accorgete della mistificazione. Kiko Argüello strumentalizza un'immagine sacra per rappresentare il "Tripode" dei responsabili del Cammino neocatecumenale: lui stesso, Carmen Hernández e don Mario Pezzi. Stiamo anche illustrando via via cosa c'è dell'altro...

30 commenti:

  1. Grazie Sivan di questo contributo così diretto e così coincidente con le esperienze di noi tutti e di quanti ci scrivono, ma anche di quanti altri -e sono molti- in tutto il mondo dicono le stesse cose.

    Basta girare un po' sul web. Ricordate "los kikos" che ci hanno scritto più di una volta?

    Se le esperienze e le testimonianze coincidono, insieme a tutte le documentazioni che abbiamo fornito, dovrà pur signficare qualcosa... Se non ne tiene conto chi dovrebbe vigilare, può almeno farlo chi, conoscendo, può evitare di cascarci.

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  2. Sì cara Mic, mi sono reso conto delle molte esperienze coincidenti, leggendo anche le storie degli altri colleghi del blog.
    Mi sento di dire che, comunque, nessuna umiliazione o mortificazione va perduta dinnanzi a Dio. Non odio chi mi ha fatto del male. Forse non se ne rendeva nemmeno conto. Prego per lui e spero che possa salvarsi.
    Un saluto in Gesù e Maria

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  3. Condivido i tuoi stessi sentimenti Sivan

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  4. Un saluto in Gesù e Maria anche a te a a tutti

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  5. inanzitutto Ti ringrazio Sivan per averci raccontato la Tua testimonianza, sei un fortunato, solo 2 anni e di pre-catecumenato (latte e miele) eppure avevi già assaporato l'amaro..
    oggi è il compleanno della mia terza figlia.. mi ha detto "Papà Ti ricordi quante volte non ci sei stato al mio compleanno? sempre quelle maledette convivenze.."
    sai solo oggi comprendo quanto faceva stare male (ho 2 figlie nate ad ottobre mese pieno di convivenze) le mie figlie la nostra assenza.. ma per amore a noi non si lamentavano, oggi scopro dopo 2 anni che odiavano il cn perchè ci teneva lontani, e nei momenti importanti... con la scusa dell'aratro..
    io mi rendo conto che ho ancora tanta rabbia nei confronti di queste persone.. perchè molte di loro mi/ci hanno fatto del male volontariamente - e forse scrollarsi di dosso 15 anni non è così facile.. non nego che in molte occasioni cerco/aspetto la "mia vendetta"..
    che il Signore mi possa aiutare..

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  6. Caro Aldo,
    ti comprendo: è più facile perdonare il male che è stato fatto a te che non quello fatto ai tuoi figli.
    Mi viene in mente che in senso biblico "vendetta" è spesso attribuito al Signore e, nelle sue mani, equivale a "ripristino della giustizia".
    La Sua vendetta è già in qualche modo realizzata per te e per la tua famiglia con la vostra liberazione dalla schiavitù neocat.
    La nostra vera vendetta è proprio e soltanto il desiderio e la volontà che si ripristini la Giustizia, attraverso la Verità... che è anche un atto di amore nei confronti della Chiesa e dei fratelli a rischio

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  7. Ma, se restano anche sentimenti di rancore, pregando, il Signore guarisce e subentra la capacità di perdonare, che da Lui solo può venire e, se chiediamo, ci ascolta...

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  8. Non credo che nessun catechista faccia il male volontariamente.
    E' anche lui vittima di un meccanismo, e non può far altro che perpetuarlo, a meno di non ammettere di aver sbagliato tutto.

    Guardate le foto, i catechisti sono quelli nelle prime file, se si mettessero un cappello sarebbero identici agli ebrei ortodossi ( vestito nero e barba). Guardate i volti duri, mai sorridenti, sono persone che hanno dovuto far addormentare i loro sentimenti di amore e di cura verso i familiari, persone che non sanno più cosa è l'empatia, cosa sono le emozioni che ci rendono umani.
    hanno sacrificato tutto in nome della legge.
    Hanno scelto di vivere così, e la Chiesa glielo permette. Per adesso sono contenta così, sarebbe un disastro se queste persone fossero costrette ad aprire gli occhi improvvisamente.

    Per me il problema non è di perdonare chi mi ha fatto del male, ma è quello di perdonare me stessa per aver fatto mie le loro idee balorde e aver fatto, anche involontariamente, del male alla mia famiglia.
    ma anche questo è un 'cammino' da fare, molto più interessante di quello neocatecumenale, perchè questa volta non siamo soli con le nostre paranoie, come quando eravamo nel cammino, ma siamo accompagnati da una chiesa, e dal Signore in persona che non ci ha mai abbandonato.

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  9. @ Aldo, sì sono arrivato alla fine del precatecumenato e ho fatto il “primo passaggio”.
    Quando tutti abbiamo firmato sul “libro della vita” il presbitero ha infierito con toni che ancora oggi mi addolorano: “eppure, dopo tutto questo, c’è qualcuno che abbandona: è proprio vero che molti sono chiamati ma pochi gli eletti!”.
    Traduzione: se esci dal CNC non sei più un eletto e Gesù passerà senza fermarsi più da te.
    Mi dispiace per quello che ti è capitato. A mio parere, l’unica cosa da fare è offrire tutte queste umiliazioni a Gesù, accettandole, anche se ci sono arrivate da persone sbagliate. Come appunto dice Mic.
    Personalmente, in effetti, mi sono salvato dal peggio, essendo uscito dopo due anni. Anche perché prevedevo come sarebbe andata a finire…

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  10. @ Michela: concordo. I nostri catechisti hanno sempre specificato di essere persone semplici, non istruite. Ma questa è una falsa modestia. Chissà perché, allora, la Chiesa ha sempre formato i presbiteri dopo anni ed anni di istruzione teologica. Curato d’Ars compreso, Padre Pio compreso, San Giovanni Bosco compreso ecc…
    Certamente il santo può essere umilmente “ignorans et idiota”, come San Francesco si autodefiniva, ma la prassi non dev’essere questa. A contatto con i fedeli dovrebbero esserci persone preparate e di grande discernimento, così come è avvenuto per la maggioranza dei santi.
    Molti dei danni, nel CNC, sono causati dall’impreparazione dei catechisti e, alle volte, da quella di qualche prete post-conciliare.

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  11. è un pò diversa la mia storia oltre ai sopprusi/abusi che in linea di massima si subiscono durante le varie tappe - ed io nè ho fatte tante, di cui 3 volte il 2° passaggio - io ho subito attacchi /calunnie da parte di queste persone al di fuori del cn.. nella vita privata (che con loro non è più privata ma pubblica)...
    io non posso rimproverarmi, cara Michela di aver aderito alle loro "false idee" .. io non conoscevo nulla.. solo il male del mondo... quindi tutto per me era nuovo , c'era un prete.. quindi mi sembrava di stare nella Chiesa...tutto il resto è staoria...

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  12. Molti dei danni, nel CNC, sono causati dall’impreparazione dei catechisti e, alle volte, da quella di qualche prete post-conciliare.

    chi ha insegnamenti solidi, riconosce immediatamente le 'dissonanze' con l'insegnamento cattolico, e non sono poche.
    Io le coglievo immediatamente, ma quando, cercandone l'occasione perché spesso non è possibile confutare in diretta, le facevo notare a persone di formazione esclusivamente kikiana, facevano subito entrare in campo la mia superbia: è così che ti costringono a tacere.
    Ora, se la predisposizione a mettermi in discussione c'era, perché non mi ritenevo immune dalla superbia, entravo in crisi perché loro parlavano come Chiesa, e il presbitero, di formazione neocat, assentiva; ma le mie convinzioni restavano salde perché erano troppo radicate.
    Quando, parlando con p. Zoffoli ho scoperto che ancora non erano Chiesa, perché all'epoca non avevano neanche gli statuti ad experimentum, sono stata confermata nella MIA FEDE CATTOLICA.
    Inoltre, un briciolo di spirito critico e di maturità psicologica mi faceva identificare i meccanismi di certi comportamenti, che alla fine vedevo stereotipati e manipolatori, vedendone anche l'effetto sulle persone e anche questo non mi è piaciuto, diciamo che l'ho trovato ripugnante... e allora ne ho preso le distanze e ho cambiato parrocchia.

    Questo percorso, invece, ha tutta un'altra storia: è cominciato, non volendo, tre anni fa, reagendo con quello che sapevo essere la verità alle menzogne propinate alla stampa dopo che è stata resa pubblica la lettera del card Arinze e non riuscendo più a tacere di fronte all'arroganza e alla protervia con cui si pretendeva di difendere l'indifendibile e alla presa di coscienza di come stava incuneandosi nella Chiesa e di quanto male potesse fare alle persone, che non avevano voce e il cui grido rimaneva e rimane inascoltato... almeno qui, ma certo non Altrove

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  13. @ Mic: la vicenda di Arinze è paradigmatica.
    Arinze diede tempo due anni ai NC per correggere alcuni abusi liturgici (2005). Il portavoce NC disse pressappoco: “tranquillo, tra due anni ci adegueremo”. Nel 2007 la comunione veniva distribuita ancora con i fedeli seduti.
    Altro che “se oggi ascoltate la sua voce, ecc…”.
    I catechisti pretendono un’obbedienza immediata (se “oggi” ascoltate…), ma sono i primi ad obbedire in forte ritardo o a non obbedire affatto.
    Questa prassi ha un nome ben preciso: fariseismo.

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  14. …non nego che in molte occasioni cerco/aspetto la "mia vendetta"…

    Il virgolettato attenua, grazie a Dio, il significato crudo di “vendetta” e, tuttavia carica la frase con un senso di sofferenza che deve ancora trovare la via della pace piena e completa.
    Proviamo, però, a leggere quel virgolettato come un dono da decifrare pur nelle difficoltà che il termine stesso implica.

    Una delle derivazioni di “vendetta” è quella che si riferisce alla verga “vindicta” con la quale il padrone affrancava lo schiavo e lo rendeva libero. Qui, lo “schiavo” non è stato affrancato dal “padrone” a cui aveva aderito ma, apparentemente, si è autoaffrancato, autoliberato, acquistando consapevolezza del soffocamento lento e graduale a cui si era offerto.

    Molto probabilmente, invece, la liberazione può essere stato un dono Alto e Altro, non quello del “falso padrone” che mai si giova del diritto di liberare, ma sempre anatematizza colui che alla libertà di cuore ambisce e verso la quale tende.
    Questa libertà, giunta improvvisa, non senza le sofferenze causate per la giustizia verso i figli che ogni paternità esige, è tuttavia giunta: forse invocata nell’intimo foro della coscienza, forse dono di Colui che conosce i desideri del cuore prima che la bocca li esprima, prima che l’annientamento conduca alla corruzione dell’intimo più profondo e che un padre cessi di fare il padre in obbedienza al “falso padrone”.

    Perché padrone non è Padre: è ingigantimento arrogante di una funzione tenera e amorevole, tanto grande nella sua reale Paternità, da mettere in gioco il Figlio prediletto, l’Appeso innocente, l’Agnello senza macchia per toccare con la Sua misericordia la nostra schiavitù. Il Figlio, allora, è “vindicta-vendetta” del Padre in quanto è la verga che sfiora lo schiavo, lo libera e, insieme, vendica l’oltraggio del peccato divenendo spada che recide i nodi stretti dal Male.

    In questo senso, la miglior “vendetta” è quella di toccare con la “vindicta-verga” del perdono colui o coloro che hanno causato il male, affrancandoli dall’ “odio” che verso loro si prova perché loro stessi ne sono stati artefici.
    Può essere difficile, certo, ma “Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa”.
    Conosce il dolore perché è Padre e non padrone, conosce i figli perché ha un Figlio, conosce il perdono perché Egli stesso è misericordia perdonante e senza fine.

    E allora rimane la gioia di riscoprirsi padre con la gioia ancora più grande di trasformare il tempo perduto come tesoro da recuperare, ogni giorno in un compleanno da festeggiare, ogni momento per legare nel binomio “padre-figli” i frutti d’amore che crescono e riscoprono l’albero dal quale sono provenuti.
    Rimane la gioia del tempo futuro da vivere e recuperare, perché “Io gli sarò Padre e lui mi sarà figlio”, anche se per un po’ non lo si è stati.


    Chisolm

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  15. Nel senso meravigliosamente descritto da Chisolm chiedo anch’io la vendetta: che possano andare tutti in Paradiso ed avere le consolazioni che a me hanno negato.

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  16. Grazie di cuore Chisolm..pensa un pò non conosco il Tuo volto.. non ho mai sentito la Tua voce... chi mi ha "guidato" (loro sono le guide e hanno "discernimento" sulla mia vita) non solo è letteralmente sparito.. ma non hanno mai dato un solo "verso" (non gesti.. o parole) per consolare il mio cuore.. hanno solo cercato di mettere a tacere la vicenda.. hanno coperto, nascosto.. Tu sei riuscito a trovare una "chiave di lettura".. a me sconosciuta.. ma quantomai "vera".. è questo lo comprendo dal fatto che ho riletto le Tue parole per ben cinque volte.. e le lacrime scorrevano sul mio viso, hai toccato il mio cuore.. e Ti assicuro che sono molto duro con me stesso.. da tempo ho smesso di piangere..
    forse non Ti conoscerò mai.. ma Ti sei mostrato molto più "fratello" di tanti con i quali ho "camminato" insieme per più di 15 anni...

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  17. Chisolm, Sivan e Aldo, non commento per commozione e per non sciupare quel che, grazie a 'parlanti' in ascolto del Verbo della Vita è accaduto, ma sono qui e condivido con gioia

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  18. Questa icona della trinità kikiana è un inganno, perché fa credere una cosa, ma intende dirne un'altra, tutta diversa. Un inganno blasfemo.
    Perché è blasfemia, se non peggio, dichiarare, con la forza evocativa dell'immagine artistica, che "Dio è comunità-liturgia-parola".

    Credo sia questo inganno di fondo la causa della mia ferita.Credo sia questa la colpa più grave del cammino.

    Oggi vivo un tempo indecifrabile per me. Una sorta di limbo, dove quasi tutto tace.
    Sono ferma a questo oggi, che però è prezioso, a suo modo.

    Non provo rancori per nessuno. Conservo l'affetto di sempre per i fratelli di comunità, anche per i catechisti. Credo sia perfino corrisposto. Perché in realtà l'inganno non proviene da loro. Anche per questo è insuperabile la distanza che ormai ci separa.

    Nel mio limbo c'è amarezza, soprattutto. Per quel che avrebbe dovuto essere e non è stato.

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  19. X Aldo
    "
    è un pò diversa la mia storia oltre ai sopprusi/abusi che in linea di massima si subiscono durante le varie tappe - ed io nè ho fatte tante, di cui 3 volte il 2° passaggio - io ho subito attacchi /calunnie da parte di queste persone al di fuori del cn.. nella vita privata (che con loro non è più privata ma pubblica)..."

    Sapessi come è comune quello che ti è capitato!!
    Come scrissi qualche tempo fa il cammino divide, di fatto, le persone in tre gruppi: i neocat(tutti fantastici), i non neocat (ciechi ma recuperabili) e gli ex neocat (i peggiori della terra perché apostati, giuda, amici del faraone etc. etc.).
    E siccome te ne sei andato DEVONO TROVARE UN MOTIVO PER SCREDITARTI! Specie se eri catechista!
    DEVONO DIMOSTRARE CHE SEI "PESSIMO" E CHE TE NE SEI ANDATO CAUSA I TUOI PECCATI CHE TI HANNO SCHIACCIATO!
    Altrimenti come fanno a continuare a sostenere che il "Cammino è un bene (e molto di più) per tutti gli eletti"?

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  20. DUE NOMINE MOLTO IMPORTANTI....


    Nostre Informazioni



    Il Santo Padre ha nominato Membri della Congregazione per i Vescovi l'Eminentissimo Signor Cardinale Antonio Cañizares Llovera Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, e l'Eccellentissimo Monsignore Raymond Leo Burke, Arcivescovo emerito di Saint Louis, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica



    .
    ^__^

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  21. ATTENZIONE: sondaggio DOXA di Messainlatino per saggiare la cattolicità degli italiani e la partecipazione o simpatia verso la forma Straordinaria della Messa....i risultati sono INCORAGGIANTI....

    http://blog.messainlatino.it/2009/10/risultati-del-sondaggio-assolutamente.html

    ^__^

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  22. ...e il 29 novembre alle ore 10,30 RADIO MARIA TRASMETTERA' LA MESSA SAN PIO V PER L'INIZIO DEL PERIODO D'AVVENTO

    http://difenderelafede.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8864751&a=2#last

    ^__^

    tre belle notizie in una sola giornata...bè direi che il TRE resta sempre il numero perfetto...^__^

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  23. Domenica 11 gennaio 2009, il Cardinale Antonio Cañizares Llovera, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, è intervenuto alla convivenza internazionale del Cammino Neocatecumenale a Porto S. Giorgio e ha presieduto l' Eucarestia.

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  24. non ci meraviglia, persino il Papa vi ha accolti in S. Pietro e vi ha anche dato delle indicazioni.

    In ogni caso lui ha sicuramente celebrato il NO e non il rito neocatecumenale. Chissà se gli sono note le interpretazioni di Kiko sul simbolismo del pane e del vino (devo pensare di no...)

    Piuttosto qualche domanda:

    1 Sono state fatte le danze davidiche?
    2 e le risonanze dopo le letture?
    3 C'era Farnes come l'anno scorso?
    4 Carmen ha dato la sua nuova interpretazione del vangelo come quella del kippur dello scorso anno?

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  25. tutto pubblico sul sito del cammino!!

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  26. non vado neanche a vedere, tanto non farà una grinza. Le nostre documentate critiche dell'anno scorso con documenti alla mano hanno avuto l'effetto di accelerare la mimetizzazione!
    Ma noi non ci potete ingannare, e nemmeno il Signore

    Ma credo che anche tu sei uno degli ingannati, senza saperlo...

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  27. ... altrimenti sei uno degli ingannatori... tertium non datur!

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  28. BRAVO MIC _ COSI' FUNZIONA - quando le cose sono contro le vostre teorie la risposta è "non le vado nenche a vedere".
    noi non inganniamo nessuno - per chi a vogli ainvece si vada a vedere il video e tragga le sue conclusioni -
    PS non censurare questo per favore!!! ciao

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  29. ho detto non vado a vedere, perché ho la certezza che sul sito non c'è niente di men che corretto, quindi che ci spreco tempo a fare?

    Al di là di qualunque recita sia stata fatta alla convivenza di quest'anno, io so - e non solo io, ovviamente- qual è la verità e la sanno in molti dubbiosi anche all'interno del cammino, se ancora non è stato completato il processo di zombificazione...

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  30. la pubblicità ingannevole del cammino ormai è ben nota è anche l'opera di mimetizzazione per "quelli di fuori"; ma la nostra informazione corretta serve proprio perché chi entra poi ne verifichi, appunto la correttezza, con suo sommo beneficio, evitando la manipolazione subdola e raffinata per chi non sa decriptarla

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