sabato 7 novembre 2009

Neocatecumenali: giudaizzazione e deformazione del cristianesimo

Prima di approfondire con il prossimo articolo il tema della "lavanda dei piedi", che ci ha portati a smascherare il senso del peccato e della riconciliazione nel Cammino Nc, diamo una lettura propedeutica delle altre implicazioni che sviscereremo -perché dovremo esaminarne altre oltre a quelle del thread precedente-, attraverso i seguenti insegnamenti di Carmen Hernandez durante la convivenza del settembre 2008 a Porto S. Giorgio (citiamo dal testo originale). Notare bene che questi insegnamenti vengono impartiti DOPO l'"approvazione" degli statuti da parte del Pontificio Consiglio dei Laici, trionfalmente esibiti nell'immagine proprio da mons. Rylko (!). Dopo la lettura di quanto segue sarà legittimo chiedersi dunque: COSA hanno approvato?
Dice Carmen Hernandez:
"Noi abbiamo riscoperto un po' (!?) l'Eucaristia attraverso il Pesach ebraico (!?), e anche grazie al Concilio abbiamo visto che non si può capire l'Eucaristia senza stare in Egitto nella schiavitù, nella morte e passare al vino, alla risurrezione, alla festa, perché nel deserto non c'è vino.
[Qui il vino tutto è tranne che il Sangue di Cristo: siamo ancora alla quarta coppa dell'haggadah ebraica. Ricordate anche le parole di Kiko nell’intervista di giugno? [vedi]
"Questo sarà il mio memoriale" (!?) :
[veramente Gesù ha detto: "Fate questo in memoria di me"(Lc 22, 19) e si riferiva alla ri-presentazione al Padre dell'offerta del Suo Corpo e del Suo Sangue nella Liturgia e nella vita -tutta la nostra vita in Lui- e non quanto la teologa improvvisata si appresta a dire]
"abbiamo riscoperto e sperimentato la risurrezione del Signore attraverso l'Eucaristia, passando dalla morte alla vita. Il sacramento della riconciliazione è importantissimo - dico io - perché l'eucaristia non si celebrerà più nel cielo, mentre questo sacramento è in fondo il Battesimo. "Innalzato sulla croce, Egli versò dal suo fianco sangue ed acqua", L'Eucaristia e il Battesimo. Questo è quello che stiamo portando avanti, l'Iniziazione cristiana. Questo sacramento non è altro che un Battesimo, .."
[Carmen fa molta confusione: dimentica che il Battesimo viene ricevuto una volta sola "Credo in un solo battesimo" e libera dal peccato originale, inserendo nella Chiesa, mentre non libera dall'inclinazione al male, che richiede l'ulteriore sacramento della riconciliazione ]
"entrare nella morte dei nostri problemi, come è disceso Gesù Cristo nel Giordano e lo Spirito Santo era su di lui. Allora la celebrazione ebraica dello Yom Kippur, che comprende anche 10 giorni di penitenza prima di arrivare all'assemblea che si veste tutta di bianco - il shabat degli shabat - e ha dovuto mandare a chiedere perdono a Tizio e a Caio, e se non ha ricevuto il perdono ha dovuto dirgli di andare da loro con testimoni e se no lo deve dire alla comunità. Ma non si può andare alla celebrazione se non ha perdonato i fratelli,.."
[Innanzittutto "la morte" non sono i nostri problemi, ma il "peccato" che ci distacca da Dio e ci tiene fuori dal suo progetto per noi e per il mondo. Inoltre i cattolici non vanno alla celebrazione semplicemente dopo aver perdonato i fratelli, certamente lo fanno pure, ma non senza avere chiesto e ricevuto il perdono di Dio nel sacramento della riconciliazione e non seguono il "rito" di chiedere perdono a Tizio e a Caio nella Comunità, come fanno gli ebrei nella teshuvà=il ritorno, la riconciliazione, nonché i loro emuli neocatecumenali]
"perché viene a chiedere perdono a Dio. Per questo dirà il Padre Nostro: "Perdona i nostri debiti come noi perdoniamo i nostri debitori".
[OK, ma che senso ha confondere la Riconciliazione con lo Yom Kippur?]
Di quello che viene dopo non si sa se piangere per la confusione e il traviamento riscontrati o ridere per la sorpresa e la sviante disinvoltura nel delirio di cose espresse in maniera slegata, senza costrutto e senza nessun ancoraggio al Vangelo; anzi, FALSIFICANDO il Vangelo e riconducendo la riconciliazione allo Yom Kippur ebraico, quando il vero Kippur (espiazione) di Gesù è il suo Sacrificio in Croce...!!!

"È importantissimo riscoprire questo sacramento e non si può fare male e in fretta, in due minuti,.."
[Tuttavia è quello che succede nelle penitenziali NC, quando si viene spinti a dire in fretta i peccati nel frastuono e nello strepito dei canti che impediscono ogni forma di interiorizzazione. Sembra che Carmen voglia rivalutare la riconciliazione, rispetto a precedenti catechesi che la vogliono superata come abbiamo visto nell'articolo precedente; ma vediamo come ora lo fa in termini giudaici e non cristiani! ]
"tanto che Israele ha 10 giorni per arrivare a Yom Kippur
[effettivamente nell'ebraismo, dopo il Capo d'anno Rosh haShana (che fa memoria della Creazione), si compie la teshuvà (il ritorno, la conversione): dieci giorni di penitenza prima dello Yom Kippur, il giorno dell'espiazione dei peccati commessi nel corso dell'anno sia nei confronti di Dio che nei confronti degli uomini, una volta vissuto ogni anno nel tempio con il sommo sacerdote ed oggi celebrato nelle sinagoghe e si entra in sukkot (Festa delle Capanne). È per questo che dopo kippur si comincia a costruire la sukkà, che ha solo tre pareti per simboleggiare l'apertura agli altri e il tetto di rami per vedere il cielo. Infatti la correlazione tra kippur e sukkòt è la ricomposizione delle relazioni frantumate. Ma la Chiesa non contempla la ripetizione della vecchia prassi giudaica]
"Questo tempo di autunno è molto importante perché in questo tempo c'era anche l'intronizzazione del re nel tempio: David, Salomone, e anche altre religioni, anche i faraoni che erano reputati come dei. Dopo l'esilio e la distruzione del tempio e tutto questo il più importante passa ad essere il sacerdote, Caifa, colui che presiede il Kippur.
[il Sommo Sacerdote nel Tempio, compreso Caifa - quello che giudica il Signore - c'era solo prima della distruzione del Tempio; ma Carmen 'gioca' sul successivo arbitrario riferimento: Caifa-Cefa ]
Per andare al Kippur il Sommo sacerdote deve passare tutta la notte vigilato perché non abbia neanche una polluzione notturna, perché non può entrare nel Sancta Sanctorum se ha un peccato [non è un peccato: è solo considerata una “impurità” ai fini del culto], perché all'apparire di Dio - che apparirà - morirebbero tutti. E per questo Israele non pronunzia mai il nome di Dio, perché pronunziarlo significa farlo presente e tutti moriremmo, come se entrasse il sole qui, resteremmo tutti morti."
[Si guarda bene dal dire che adesso Dio possiamo nominarlo, perché ha Nome Gesù ed è venuto a salvarci e si è reso Presente e continua e rendersi Realmente Presente in ogni Eucaristia ]
Pertanto è importantissimo questo sacramento
[quale: la riconciliazione o lo Yom Kuppur e su quale base riconduce la 'riconciliazione' allo yom kippur?]
E adesso viene il Vangelo secondo Carmen, completamente inventato!

""L'interessante di Yom Kippur è che nasce la Chiesa in questo giorno (???), perché Gesù Cristo ha lasciato Gerusalemme ed è andato nell'Alta Galilea dove finisce il territorio d'Israele e comincia il mondo pagano. È molto importante la città di Cesarea di Filippo, Erode fu un grande costruttore e costruì molte cose: Cesarea Marittima e Cesarea di Filippo, dove già c'era un santuario del dio Pan, cioè un paganesimo terribile. Bene, fino a lì arrivò Gesù Cristo, già con miracoli precedenti come quello che fece con la Cananea, che tanto pubblicizzò la guarigione di sua figlia che Cana di Galilea fu la prima sede episcopale d'Oriente.
Lì arriva Gesù Cristo, dopo aver passato una serie di cose come l'attacco che fanno gli Apostoli perché prendono il grano dalle spighe e lo mangiano, dopo aver detto che il tempio cadrà e farà un nuovo tempio... e sarà il motivo per cui lo condannano, perché si fa Dio. Allora Gesù Cristo arriva a Cesarea di Filippo e lì celebra il giorno dello Yom Kippur
[pura invenzione di Carmen! ]
"E cosa succede lì? "Chi dice la gente che io sia?", chiede Cristo. E Pietro risponde: "Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivo", nomina Dio! Nello stesso momento in cui il sommo sacerdote Caifa - Caifa e Cefa sono lo stesso nome - sta pronunciando il nome di Dio nel tempio, sta celebrando Yom Kippur a Gerusalemme, ossia Cristo sta celebrando Yom Kippur fuori del tempio, e formerà la nuova Chiesa: "Tu sei Pietro - Cefa - e su questa pietra edificherò la mia Chiesa".
[È la prima volta che nel cammino si annuncia questo episodio (cioè l’istituzione della Chiesa), ma in maniera del tutto fuorviante, dal momento che la fondazione della Chiesa non può essere identificata con lo Yom Kippur: il vero Kippur, la vera espiazione avviene ad opera di Cristo sulla Croce! E la fondazione della Chiesa avviene dopo il riconoscimento della Divinità di nostro Signore da parte di Pietro. Mentre la istituzione del Sacerdozio e dell'Eucaristia avviene nell'Ultima Cena, completamente "reinterpretata" dagli iniziatori del Cammino...E' di questo che parleremo nel prossimo articolo]
"È molto interessante questo rito, nonostante dopo gli apostoli lo rinnegheranno. Sei giorni dopo, o otto giorni a seconda del calendario, cade la festa di sukkot (delle capanne), la grande festa ebrea che riprende tutta la storia d'Israele con luce e con acqua...""
[nessuno di noi pretende cancellare la relazione con l'ebraismo; ma conosciamo e viviamo quella autentica e non quella che giudaizza il cristianesimo, mettendo in primo piano il vecchio testamento, i detti dei rabbini, i midrashim, la quarta coppa, le Feste ebraiche... al posto dell'autentico Volto di Cristo Signore!
Invece Carmen - e Kiko in altri insegnamenti - oltre a dire una marea di inesattezze sul Vangelo, fa una confusione indicibile tra il sacramento della riconciliazione e Yom Kippur... e ciò è tanto più sconcertante in quanto lo stesso rabbino di Segni ha potuto scrivere sull'Osservatore Romano della fine di ottobre dello scorso anno: "Semplificando le posizioni contrapposte: un cristiano, in base ai principi della sua fede, non ha più bisogno del Kippùr, così come un ebreo che ha il Kippùr non ha bisogno della salvezza dal peccato proposta dalla fede cristiana."
Infatti il vero Kippur dei Cristiani è l'espiazione (termine espunto dagli insegnamenti Neocatecumenali e modernisti) consumata da Gesù sulla Croce... Del resto lo ha detto Lui durante l'Ultima Cena: "...prendetene e bevetene tutti questo è il mio sangue offerto in remissione dei peccati (espiazione: Kippur in ebraico) per voi e per i molti..." che bisogno c'è che il Cammino NC enfatizzi lo Yom Kippur ebraico, quando il cristianesimo vive ormai un rapporto diverso col Padre del nostro Signore Gesù Cristo?
]
È questa l'"iniziazione cristiana" che il Papa ha festeggiato con loro un fatidico 10 gennaio, 'mandandoli' ad "evangelizzare" 13 parrocchie della periferia romana?

49 commenti:

  1. Insomma qui Carmen non lo dice chiaramente, ma c'è l'aspetto, molto enfatizzato come nell'ebraismo - che abbiamo visto realizzato con solennità e significati diversi rispetto alla Chiesa nella lavanda dei piedi del Giovedì Santo - della riconciliazione tra le persone che non è solo semplicemente un segno simbolico (come nella messa lo scambio della pace col vicino), ma diventa un sacramentale, perchè il gesto viene ripetuto nella sua completezza (ci si lava veramente i piedi), e quindi si tende a ritenere che sia quello il gesto che attua davvero la riconciliazione, rendendo quindi la confessione personale, e l'eventuale penitenza qualcosa di secondario rispetto al 'segno forte' celebrato in comunità e che segna l'atteggiamento costante dei rapporti interpersonali nell'ambito della stessa.

    In realtà la "lavanda dei piedi" è una autocelebrazione della comunità, (quasi sempre senza sacerdote, e quando possibile nelle case private), per mettere in evidenza il peccato e il fango dell'uomo, e poi autoassolversi l'un l'altro con un gesto di apparente umiltà che, come sottolineava Aldo, non produce effetti concreti, perché in realtà è una 'rappresentazione' costruita da uomini e non un vero Sacramento...

    Tutt'al più ottiene un effetto immediato di sollievo, di pacificazione; ma è un dato psicologico, che non 'scrive' nulla nello spirito: Chi 'scrive' nello Spirito e realmente ci 'trasforma' con la Sua Grazia Santificante (che i NC non sanno neppure cos'è) è solo il Signore!

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  2. Scusate tutti, solo una reazione alla foto che illustra questo thread, quanto è carina quella mano di Arguello che tiene il braccio del card. Ryllko e quanto dolce e fraterna è la mano di Carmen Hernandez posta sulla spalla dello stesso cardinale!
    Quanta simbiosi, veramente rivelatrice dei rapporti che uniscono queste persone e il sorriso di Rylko non è magnifico? Non si legge forse la soddisfazione di chi è riuscito nel suo intento?
    Manca solo mons. Filoni e il quadro sarebbe completo.

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  3. Jeff, se ci leggi ancora, mi riscrivi la tua mail per favore?

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  4. Può essere interessante ripercorrere una conversazione del 2007 sullo yom kippur

    Un interlocutore NC chiede:
    nell'ultima convivenza d'inizio corso è stato fatto costantemente l'abbinamento tra feste ebraiche e feste cristiane. Fino ad arrivare al punto di dire che la festa della croce è stata messa il 14 settembre perchè in quel periodo gli ebrei fanno lo yom kippur (non so come si scrive) e quindi Gesù sarebbe come la vittima sacrificale a cui si sussurravano i peccati prima di essere immolata. Ma tutto questo è vero? Possibile che la Chiesa metta le feste basandosi sul calendario ebraico? Qualcuno più colto di me mi potrebbe rispondere. Le cose che ho scritto le ho sentite con le mie orecchie.
    Possibile che la Chiesa metta le feste basandosi sul calendario ebraico?


    La festa dell’Esaltazione della S.Croce è celebrata, secondo la Tradizione della Chiesa, nell’anniversario della dedicazione della Chiesa del S. Sepolcro in Gerusalemme.

    Quanto alle feste del calendario ebraico, non avevano nessun motivo di essere riprese dalla tradizione cristiana anche se sicuramente i primi giudeo-cristiani le seguivano pur essendo anche cristiani...

    Le uniche inequivocabilmente "riprese" sono la Pasqua (anche se la data ed il significato, ovviamente, cambiano) e la Pentecoste.
    Tuttavia il nostro calendario liturgico "risente" di insospettati echi sinagogali per chi li sa riconoscere.
    Può essere interessante leggere questo articolo Vita liturgica nella Sinagoga e nella Chiesa

    la vittima sacrificale cui il Gran Sacerdote sussurrava (non "si sussurravano") i peccati del popolo il giorno dello yom kippur è il capro espiatorio, ma richiamare l'attenzione su questo, significa fermare l'attenzione dei neocatecumeni su una cosa morta e sepolta: non è meglio ricordare e far interiorizzare, o meglio, ANNUNCIARE Gesù come il VERO agnello senza macchia sacrificato per noi sulla croce durante un tempo Pasquale?

    Sai, piuttosto, nella Messa celebrata in ebraico dove si trova il termine "kippur"? Nella formula della Consacrazione del Calice "versato per la remissione dei peccati (dice kippur)" cioè in espiazione, per noi...

    Quindi questa grande realtà la incontriamo e la viviamo ad ogni celebrazione, rettamente celebrata come Cristo comanda...

    Mi viene in mente un'altra riflessione che ci fa ritenere superato ogni riferimento allo yom kippur, almeno nei termini in cui lo indica kiko: il capro espiatorio veniva sacrificato ogni anno, proprio nello yom kippur (giorno dell'espiazione, tuttora celebrato ogni anno dagli ebrei). Il sacrificio di Gesù invece è stato compiuto una volta per tutte e si riattualizza (ma è sempre lo stesso) ad ogni Eucaristia... Forse qualcuno (magari qualche vescovo, o no?) lo dovrebbe insegnare a Kiko e Carmen....

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  5. ... segue

    L'accostamento dello yom kippur a quello di Cristo e' cosa vecchia di almeno un anno fa, quando fu detta alla convivenza di inizio corso. Dovrei avere anche la trascrizione conservata.

    Abbiamo visto l'ennesimo caso in cui anche i riferimenti all'ebraismo sono strumentali, non precisi, anche questi posso essere propinati a chi non conosce le radici autentiche della nostra Fede... veramente da dilettanti allo sbaraglio... il problema e che ci sono implicate e coinvolte molte vite e molte anime!!!!

    il problema vero è che non si tratta solo di fare commistioni improprie con l’ebraismo, ma soprattutto di distorcere e banalizzare le verità più sacre della nostra Fede... la cosa grave è che sicuramente c'erano sacerdoti presenti, che nella migliore delle ipotesi neppure sono stati in grado di accorgersene. Mi chiedo, perché? Come può succedere questo? Se erano Sacerdoti, pardon presbiteri R.M. me lo posso spiegare; ma gli altri?

    Innanzitutto vi ringrazio della vostra attenzione e cortesia nel rispondermi. Devo dire che purtroppo c'erano anche sacerdoti non usciti dai RM ma se ne sono stati zitti, anche perchè chi parlava erano i "grandi capi" dei catechisti che con la scusa che sono in missione vivendo alle spalle dei fratelli, vengono visti come dei semi-dei. Guai a contraddirli. La cosa che mi faceva di più pensare era che non si poteva mai intervenire, parlavano sempre e solo loro. Gli unici momenti per parlare sono stati i momenti per rispondere al questionario sulla famiglia e l'eco durante la messa. comunque nessuno osava dire qualcosa di diverso dalle loro idee per non essere considerato un cieco un lontano, sempre secondo loro

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  6. S. GIOVANNI CRISOSTOMO
    Omelia

    . Infatti, se i nemici della verità non si stancano mai di insultare i benefattori, tanto più noi dobbiamo desiderare di celebrare in continuazione il Dio dell’Universo. Ma cosa dobbiamo fare? Un altro male estremamente grave necessita delle cure offerte dalla nostra parola, un male riposto nel corpo stesso della Chiesa. Occorre anzitutto guarire questo male, di poi ci occuperemo del male esterno: infatti, ci si deve occupare prima dei familiari, poi degli estranei.
    Che male è questo? Sono ormai imminenti le feste di questi miseri e disgraziati Giudei, feste che si susseguiranno senza interruzione: le Feste delle Trombe, le Feste dei Tabernacoli, i Digiuni. Vi sono molti nei nostri ranghi che dicono di avere i nostri stessi sentimenti, ma poi di essi alcuni assistono allo spettacolo di queste feste, altri vi partecipano e digiunano con i Giudei: io voglio ora estirpare dalla Chiesa questa perversa consuetudine. I nostri discorsi contro gli Anomei potranno aver luogo in un altro momento e questo rinvio non recherà danno, invece se non curiamo i malati colpiti da questo male adesso che le Feste sono alle porte, temo che questa inopportuna abitudine e la loro ignoranza li facciano partecipi della dissolutezza dei Giudei e che più tardi le nostre esortazioni divengano inutili. Se infatti, non udendo nulla oggi, alcuni dei nostri partecipassero al digiuno dei Giudei, una volta commesso il peccato, invano cercheremmo di portarvi rimedio. Per questa ragione mi affretto a occuparmi di ciò. Nello stesso modo si comportano i medici i quali, quando si trovano di fronte alle malattie più acute e gravi, si occupano di curare queste per prime: ma la battaglia presente è strettamente legata a quella precedente. Infatti, dato che l’empietà degli Anomei è molto affine a quella dei Giudei, anche la nostra battaglia odierna si presenta molto simile a quelle precedenti. L’accusa che formulano i Giudei è la stessa che formulano gli Anomei. Qual’è tale accusa? (Gv. V, 18). Il fatto che Cristo dichiarasse che Dio era suo Padre e che si facesse l’eguale di Dio. Questa accusa, anche gli Anomei la formulano, anzi meglio, non la formulano, bensì cancellano la parola di Cristo ed il suo significato, anche se non materialmente ma con la mente e con l’animo.

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  7. Continua...

    2 - Invero non stupitevi se ho definito miseri i Giudei. Infatti sono ben sventurati e disgraziati poiché hanno ricevuto nelle loro mani tanti beni e li hanno ripudiati, ed hanno respinto i tesori che erano loro offerti. È sorto per loro il sole della giustizia ed essi, rifiutati i suoi raggi, stanno nelle tenebre: mentre noi che eravamo nelle tenebre, abbiamo attirato a noi la luce e ci siamo liberati dall’ombra dell’errore. Essi erano i rami della radice sacra (Rom. XI, 16 - 17) ma sono stati spezzati; noi non eravamo parte della radice, eppure abbiamo portato il frutto della pietà. Essi hanno letto i Profeti sin dalla più tenera età ed hanno crocifisso Colui che dai Profeti era stato annunziato. Noi che non avevamo mai udito parlare delle Sacre Scritture, noi abbiamo adorato questo stesso crocifisso. Perciò essi sono miseri, perché hanno respinto i beni che erano loro inviati mentre altri li hanno presi per sé, portandoli loro via. Ma essi, chiamati ad essere adottati come figli, si sono abbassati alla condizione di cani: noi che eravamo nella condizione di cani, con l’aiuto della grazia divina abbiamo potuto spogliarci di questa indole bruta ed elevarci alla dignità di figli. Cosa lo fa manifesto? Cristo ha detto alla donna di Canaan "Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cuccioli" (Mt. XV, 26), designando come figli i Giudei e come cani i gentili. Vedete quindi come l’ordine è stato invertito, i Giudei sono diventati cani e noi figli. "Guardatevi dai cani, dice Paolo, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi dai circoncisi.Siamo noi i circoncisi" (Filipp. III, 2-3). Vedete dunque come quelli che prima erano figli sono caduti nella condizione di cani? Volete sapere in qual modo noi che eravamo nella condizione di cani siamo diventati figli? "Invero, a tutti coloro che lo hanno ricevuto, Egli ha dato il potere di diventare figli di Dio" (Gv. I, 12).

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  8. E possibile avere per intiero codesta catechesi del CN?

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  9. Caro Gianluca. Abbiamo tutto il convegno in formato cartaceo, con gli insegnamenti di Farnes e di Schönborn... sul blog, a suo tempo ne avevmo in parte discusso qui:

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  10. Ti ringrazio
    Sarebbe molto utile mettere in internet tutto il testo

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  11. "È molto interessante questo rito, nonostante dopo gli apostoli lo rinnegheranno. Sei giorni dopo, o otto giorni a seconda del calendario, cade la festa di sukkot (delle capanne), la grande festa ebrea che riprende tutta la storia d'Israele con luce e con acqua...""

    Lo rinegheranno?

    S Crisostomo.

    4 - Concedete anche a me di dire contro di loro quello che disse il Profeta Elia. Vedendo i Giudei vivere con empietà, ora obbedendo a Dio, ora servendo gli idoli, così Elia parlò loro: "Fino a quando zoppicherete da entrambe le parti? Se il Signore è il vostro Dio venite e seguitelo; se al contrario il vostro Dio è Baal andate dietro a Baal" (III Re, XVIII, 21). Lo stesso io dico ora a costoro: se reputate che il giudaismo è la verità, perché importunate la Chiesa? Se il Cristianesimo è la verità, come lo è in modo certo, restate con lui e seguitene le pratiche: sarete con noi partecipi dei misteri. Suvvia ditemi: adorate Dio come cristiani, gli chiedete delle grazie e celebrate le festività con i suoi nemici? E, infine, con qual animo vi presentate in Chiesa?

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  12. si dovrebbero passare una marea di pagine non proprio nitide allo scanner!

    Ma non basta quel che abbiamo detto fin qui?
    Non dovrebbero bastare quelle parole sconclusionate di Carmen fatte passare per catechesi?

    Le cose dette e documentate molti le sanno: ne potrebbe bastare una per inorridire dal punto di vista della retta fede... io continuo a credere al mysterium iniquitatis

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  13. Certo che e' sufficiente cio' che e' stato ed e' detto, lo chiedevo solamente per mandare alle sedi competenti tutte queste nefandezze

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  14. Immagino che anche l'agape dopo la Veglia Pasquale rientri in questa giudaizzazione. Che brutta cosa quell'agape!

    Perché questo pasticciaccio? Che non rende onore alla religione ebraica, ma solo la contamina con significati che non le appartengono. E certamente sporca, annacqua il nuovo che il Cristianesimo instaura.

    Qual è lo scopo di questo pasticciaccio brutto? L'obiettivo, se ce n'è uno, e immagino di sì.

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  15. Certo che e' sufficiente cio' che e' stato ed e' detto, lo chiedevo solamente per mandare alle sedi competenti tutte queste nefandezze

    sono state mandate, Gianluca...

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  16. È questa l'"iniziazione cristiana" che il Papa ha festeggiato con loro un fatidico 10 gennaio, 'mandandoli' ad "evangelizzare" 13 parrocchie della periferia romana?

    Ebbene, pare proprio di si, lo stesso Kiko nella scandalosa conferenza stampa subito dopo la consegna dello statuto definitivo lo conferma:

    “Noi l'abbiamo finora sempre fatta da seduti, e non per disprezzo – ha affermato - ma perché per noi è sempre stato molto importante comunicarsi anche con il Sangue.
    Nelle comunità portiamo avanti infatti una catechesi basata sulla Pasqua ebrea , con il pane azzimo a significare la schiavitù e l'uscita dall'Egitto e la coppa del vino a significare la Terra promessa”.

    La prassi del CN,(tutta deviata dalla dottrina dei loro fondatori) e' completamente contraria alla prassi della vera Chiesa Cattolica, e questo fatto e' notissimo anche a chi oggi governa la Chiesa, ma nonostante che tutto cio' si sappia, hanno dato uno scandaloso mandato ad un movimento che, nelle persone dei suoi fondatori, dichiarano apertamente cio' che fanno fare ai fedeli da loro acalappiati.

    Dopo questi fatti, solo questo rimane da fare:

    San Crisostomo.

    ...Dunque, al fine di servire i fratelli, di ottenere il perdono per i peccati, per avere maggior fiducia, per glorificare il nome di Dio sopra ogni altra cosa, con le mogli, i figli, i servi mettiamoci alla ricerca della preda e secondo la Sua volontà liberiamo dalle reti del diavolo coloro che ha catturati e non smettiamo finché non avremo fatto tutto il possibile, sia che lo vogliano sia che non lo vogliano. Ma è impossibile se sono cristiani che non accondiscendano. Perché non abbiate scuse vi dico ancora questo: se dopo che avrai speso molte parole e fatto tutto il possibile vedrai che quel fratello non cede, portalo dal sacerdote e certo, per la grazia di Dio, lo convincerà e il merito sarà tuo che lo hai condotto per mano.

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  17. sono state mandate, Gianluca...

    Sono al corrente, io stesso con Annarita abbiamo fatto cio', ma io non mi arrendo, ascoltino o non ascoltino

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  18. Caro Gianluca, mi riferivo proprio e anche agli atti della convivenza di Porto S. Giorgio... so che hanno dell'altro -consegnato, non mandato- ma non serve a nulla

    E' per questo che siamo ancora qui. Continuerà a non servire a nulla per chi dovrebbe occuparsene, ma forse servirà a qualcosa per chi passa di qua e si sofferma...

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  19. Sono daccordo con te, oggi e' veramente difficile, ma questo solo io so e comprendo in questo momento storico che vive la Chiesa, "cio' che e' impossibile agli uomini e' possibile presso Dio" sono convinto che se ci capitasse di avere per mano un fratello da soccorrere, Dio stesso ci fara' incontrare il Sacerdote Santo, tutto passa dalla nostra personale fede, che se fosse piccola come un granellino di senape smuoverebbe le montagne

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  20. Oggi mi sono inbattuto in 8 omelie di San Giovanni Crisostomo che parlano di codesti problemi, l'aspetto Giudaizzante nella Chiesa, che si discutono e si denunciano, per amore del Signore e dei fratelli incappati nel CN,e codeste domande che il Santo pone ai suoi uditori mi hanno fortemente inerrogato se io faccio cio' che dice, o se sono uno che si nasconde colpevolmente, dato che il Signore mi ha liberato dalla setta dei CN:

    Se vedessi nella piazza qualcuno condotto al supplizio, giustamente condannato, e tu potessi strapparlo dalle mani del carnefice, forse che non faresti quanto puoi per portarlo via? Ora vedendo un tuo fratello trascinato ingiustamente e contro il volere divino, non dal carnefice, ma dal diavolo nel baratro della perdizione, ti rifiuti di fare lo sforzo col quale lo libereresti dal legame dell’iniquità. E come potrai essere degno di indulgenza? "Ma è più forte e robusto di me", voi dite. Ebbene mostratemelo: se ostinatamente rimarrà nel suo proposito, affronterò un pericolo mortale piuttosto che sopportare che egli entri nel vestibolo del tempio. Infatti cosa hai in comune con la libera e celeste Gerusalemme, o cristiano giudaizzante? Hai preferito la Gerusalemme terrestre. Sii schiavo con lei: infatti essa è schiava con i suoi figli, come dicono le parole dell’Apostolo (Gal. IV, 25). Digiuni con i giudei? Allora togliti con loro anche le scarpe e a piedi nudi cammina sulla pubblica piazza, partecipe dei loro comportamenti indecorosi e ridicoli. Ma tu non oseresti fare questi gesti, ti vergogneresti e arrossiresti. Certo è vergognoso comportarsi come loro, al contrario non arrossisci ad essere compagno della loro empietà. Che indulgenza chiederai se sei cristiano a metà? Credetemi, metterò in pericolo la mia vita prima di abbandonare qualcuno oppresso da questo male, se ne verrò a conoscenza! Altrimenti, se non ne verrò a conoscenza, che Dio lo perdoni! Ognuno di voi ripeta a sé stesso queste riflessioni e non stimi ciò cosa da poco e da farsi occasionalmente. Non siete stati attenti a quanto dice ad alta voce il Diacono nei Sacri Misteri? "Riconoscetevi gli uni gli altri" dandovi la facoltà di scoprire con diligenza i fratelli. Fate la stessa cosa con i giudaizzanti. Se conoscerai qualcuno che è favorevole ai Giudei, fermalo, denuncialo, affinchè tu non sia esposto allo stesso pericolo. Infatti negli accampamenti militari, se un soldato è scoperto come complice dei barbari o dei persiani, non mette in pericolo soltanto la sua vita, ma anche quella di chi, conscio di ciò, non ne informa il comandante dell’esercito. Allora siccome voi siete l’esercito di Cristo, ricercate diligentemente e accuratamente se mai qualche straniero si è mescolato a voi, e riferitene il nome, non perché lo si uccida (come avrebbero fatto quelli), né per infliggergli un castigo o un supplizio, ma perché si possa liberarlo dall’errore e dall’empietà e ricondurlo a noi pentito.
    Se non vorrete fare questo, se scientemente lo nasconderete, anche voi, lo sapete bene, subirete la stessa pena esattamente come lui. Paolo infatti punisce con pena e castigo non solo coloro che compiono azioni malvagie, ma anche coloro che li approvano (Rom. I, 32). E pure il Profeta condanna alla stessa pena e per la stessa colpa non soltanto i ladri, ma anche quelli che fuggono con loro (Salmo IL, 18). Perché veramente colui che, consapevole, nasconde e protegge la colpa di un altro, favorisce la sua viltà e gli dà maggior sicurezza nel commettere il male.

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  21. Queste omelie si trovano alla pagina, poi non disturbo piu':

    http://www.mariamadremia.net/massoneria.html

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  22. Oggi mi sono inbattuto in 8 omelie di San Giovanni Crisostomo che parlano di codesti problemi

    curioso, Don Curzio Nitoglia mi ha appena regalato il libro delle Omelie di San Giovanni Crisostomo, noto per ben altro che queste, ma che ora sono molto attuali.
    Il che, per quanto mi riguarda, non significa essere antisemiti, ma rispettando gli ebrei, difendere la nostra identità e pretendere da loro altrettanto rispetto...

    Grazie perché le hai messe in rete!

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  23. "L'accostamento dello yom kippur a quello di Cristo e' cosa vecchia di almeno un anno fa, quando fu detta alla convivenza di inizio corso."

    Questa catechesi in realtà è molto più vecchia di quanto si dica: io stessa la ricevetti da Giorgio Filippucci, mio primo catechista, nel 1995 o '96 (Giorgio poi morì nel 1997).Stessa comparazione del giorno dello Yom Kippur con il giorno della "nascita della Chiesa", fatta coincidere con la "nascita" di Pietro(e forse si capisce perchè Kiko ed i kikiani non tengano in conto il Sacramento della Confessione individuale, ma vagheggino la diffusione di quello comunitario: come a dire che il Kippur si sarebbe "cristianamente compiuto e realizzato", da quel momento in poi, con l'inizio della comunità ecclesiale, vista come "sacramento vivo di riconciliazione fraterna", riconciliazione - manco a dirlo - orizzontale e non verticale).
    Stessa comparazione anche fra Caifa e Cefa (stesso nome)per cui Simon Pietro veniva eletto in quel momento come il nuovo vero Sommo Sacerdote del "nuovo Israele". Giorgio ci disse che la prova di questo è che Gesù dice: "Beato te, Simone figlio di Giona" quando invece nel Vangelo di Giovanni gli dice "Simone di Giovanni, mi ami tu?" Ma quel giorno gli disse "figlio di Giona" per paragonarlo al primo sommo sacerdote della storia di Israele, che di trova in Siracide 50, e che si chiamava appunto Simon bar Jonas. Storie vecchie, che ogni tanto rispuntano fuori.....

    Piuttosto il colmo del ridicolo stava nel fatto che questa catechesi ci veniva fatta per inculcarci l'assoluta importanza della figura di "Pietro", cioè del Papa, nella Chiesa, e che a Lui deve essere data piena obbedienza (!)

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  24. "Immagino che anche l'agape dopo la Veglia Pasquale rientri in questa giudaizzazione. Che brutta cosa quell'agape!"

    Cara Jonathan,
    non solo l'inopportuna agape neocatecumenale, celebrata dopo la Veglia Pasquale (unica vera Agape in Cristo Risorto)fa parte della giudaizzazione, ma anche il digiuno: la Chiesa chiede ai fedeli nel giorno del Venerdì Santo che ci si astenga dalle carni e si digiuni meditando la Passione e morte di nostro Signore. Ma questo per i super cristiani neocat è troppo poco, non sono mica "cristianucci della domenica" loro! Loro sono gli unici "veri cristiani" perchè hanno "riscoperto le radici ebraiche", senza riscoprire le quali "non è efficace il battesimo"(!!) Cosicchè ad imitazione degli ebrei che fanno? Digiunano per 40 ore: dall'ora di pranzo del Venerdì Santo per quaranta ore, fino all'alba della mattina di Pasqua. E siccome gli ebrei fanno digiunare anche i bambini, loro fanno digiunare anche i bambini. Ed il loro digiuno non è come lo chiede: a pane ed acqua, oppure - per chi riesce - assoluto; no, loro digiunano assumendo solo liquidi, di tutti i tipi, basta che siano liquidi. Ed i tempi non sono quelli che chiede la Chiesa: da mezzanotte alla mezzanotte successiva: no, a loro premono i simbolismi cabalistici di certi numeri perciò devono digiunare 40 ore perchè il 40 rappresenta l'attesa, la purificazione, il castigo, e l'inizio di un qualcosa dal quale non si può tornare indietro(come per esempio...il Cammino e la giudaizzazione della Chiesa!) perciò certe frasi di San Crisostomo sono davvero tutte per costoro:

    "Sono ormai imminenti le feste di questi miseri e disgraziati Giudei, feste che si susseguiranno senza interruzione: le Feste delle Trombe, le Feste dei Tabernacoli, i DIGIUNI. Vi sono molti nei nostri ranghi che dicono di avere i nostri stessi sentimenti, ma poi di essi alcuni assistono allo spettacolo di queste feste, altri vi partecipano e DIGIUNANO CON I GIUDEI: io voglio ora estirpare dalla Chiesa questa perversa consuetudine.

    Se infatti, non udendo nulla oggi, alcuni dei nostri partecipassero al digiuno dei Giudei, una volta commesso il peccato, invano cercheremmo di portarvi rimedio.

    Infatti cosa hai in comune con la libera e celeste Gerusalemme, o cristiano giudaizzante? Hai preferito la Gerusalemme terrestre. Sii schiavo con lei: infatti essa è schiava con i suoi figli, come dicono le parole dell’Apostolo (Gal. IV, 25). Digiuni con i giudei? Allora togliti con loro anche le scarpe e a piedi nudi cammina sulla pubblica piazza, partecipe dei loro comportamenti indecorosi e ridicoli. Ma tu non oseresti fare questi gesti, ti vergogneresti e arrossiresti. Certo è vergognoso comportarsi come loro, al contrario non arrossisci ad essere compagno della loro empietà. Che indulgenza chiederai se sei cristiano a metà?"

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  25. Non ci sono assolutamente dubbi sul fatto che il CN, nei suoi fondatori non abbiano nessuna intenzione di procedere in comunione col Papa, nella mente di codesto personaggio tutto ci sta' tranne che amare la Santa Chiesa Cattolica:

    (dice Kiko)“Cioè abbiamo bisogno di presbiteri, DI UN NUOVO CLERO, SOLAMENTE UN NUOVO CLERO SALVERA’ LA CHIESA.” - …Le abbiamo contate dopo…1.500 famiglie! Che lasciano tutto e partono…. Già il Papa ha inviato quest’anno 200 famiglie in Cina, Shangai, Australia… cioè noi stiamo vivendo in un evento impressionante, perché queste famiglie che vanno al mondo hanno bisogno di presbiteri , per questo penso che mi spenderò anche se
    sono stanchissimo, mezzo morto, però anche spendersi perché sia possibile che il Signore susciti vocazioni, susciti presbiteri per portare avanti nuove comunità…”.
    In definitiva per fare cosa? Kiko stesso lo spiega nello stesso documento e dice: “Cominceremo una specie di parrocchia personale, con degli appartamenti, con tutto un progetto di missione ad gentes” ( Perugia, 26 Settembre 2006, incontro con le Comunità NC Umbre). Nell’Annuncio di Quaresima 2006, fatto in Spagna, Kiko dice apertamente: che il tutto è gia stato progettato e organizzato, difatti dice: “ Il Sacerdote con il suo socio a metà di un grattacielo enorme, li messo, in un appartamento con due sorelle maggiori che li serviranno, abbatteremo i tramezzi, metteremo la moquette e pittureremo… in questa zona, ogni famiglia pagana – formata da non battezzati – visiterà le case, l’inviteremo a prendere un aperitivo, ad ascoltare la sacra Scrittura, sono Cristiani e se gli interessa conoscere la religione di certo non andranno in Chiesa, è gente che mai ci andrà, ma sei tu che vai da loro. E quando ci saranno diversi nuclei, ci sarà una catechesi nell’appartamento del Sacerdote e si costituisce una seconda comunità di pagani. Ma sempre ci sarà una prima Comunità “luce delle genti”, persone che hanno terminato il Cammino con i giovani, fantastici, che portano con loro anche i propri compagni di Università, capite? E’ necessario dare, presentare una nuova forma di parrocchia “una nuova presenza di Chiesa”.

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  26. Naturalmente il tutto , nella mente di Kiko, si fara' con le abberranti loro catechesi in possesso del Vaticano e non ancora approvate, oramai da svariati anni

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  27. E’ necessario dare, presentare una nuova forma di parrocchia “una nuova presenza di Chiesa”.

    ed è quello che stanno facendo, indisturbati, anzi garantiti da oltre 40 anni.

    Attenzione, che nel mondo ebraico è diffusa questa concezione, purtroppo condivisa, a loro dire, da Autorità espiscopali (leggerei Kasper e altri e per fortuna non nominano il Papa) d'intesa con Autorità rabbiniche:

    Cito un passo eloquente di Benamozegh, un grande rabbino livornese, delle cui opere postume che reinterpretano il ruolo dell'ebraismo e del cristianesimo sono piene tutte le librerie cattoliche:
    «La riconciliazione sognata dai primi cristiani come una delle condizioni della Parusia, o avvento finale di Gesù, il ritorno degli ebrei nel seno della Chiesa, senza di cui le diverse confessioni cristiane sono concordi nel riconoscere che l’opera della redenzione rimane incompleta, questo ritorno si effettuerà non come lo si è atteso, ma nel solo modo serio, logico e durevole, e soprattutto nel solo modo proficuo al genere umano. Sarà la riunione dell’ebraismo e delle religioni che ne sono derivate, e, secondo la parola dell’ultimo dei profeti, il sigillo dei veggenti, come i dottori chiamano Malachia, “il ritorno del cuore dei figli ai loro padri”» (Ml 3,24).

    Dunque capite bene che si sono riappropriati di Gesù, ma come Messia (che non significa Figlio di Dio Verbo incarnato, che ha donato il Suo Spirito alla Sua Chiesa). E non pensano di doversi convertire ma, giudaizzando il critianesimo col far rientrare nell'alveo ebraico il messaggio di Cristo, essi -che chiamano la conversione "apostasia" dal Dio e dalla legge di Mosè- raggiungerebbero il "compimento" e, alla fine, saranno i cristiani a dover confluire nell'ebraismo, non loro nel cristianesimo...

    A questo derve la giudaizzazione del cristianesimo del cammino e di un certo post-concilio!

    Perché non si parla più del Sacrificio di Cristo, che è il cuore della nostra Fede e la sola Salvezza del mondo? Proprio perché l'Incarnazione e la Passione di Cristo sono rinnegate un'altra volta... Gesù non viene riconosciuto come Figlio di Dio Salvatore.

    Vi ricordate Giovanni? Cito a memoria, ma è questo che dice: "riconoscerete i falsi profeti dal fatto che negheranno che Gesù è Figlio di Dio"...

    E siamo esattamente a questo punto. La gravità della situazione è che tutto questo è penetrato e agisce all'interno della Chiesa!

    E' per questo che dobbiamo gridare inorriditi al nostro Signore, che salvi la Sua Chiesa!

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  28. E, se non bastasse, vi cito un brano di una lettera scritta nel 1971 da Maritain (uno dei grandi ispiratori del Concilio e di Paolo VI) a Couraqui:

    «Sono persuaso che lo scopo supremo della storia sia questa riconciliazione definitiva tra il popolo eletto e la cristianità che san Paolo descrive come una risurrezione dei morti e come la gloria del vecchio tronco d’Israele sul quale, allora, la Chiesa di Cristo apparirà a tutti come innestata. Allora tutto sarà compiuto. Ma comprendiamo anche che nel tempo questo non è ciò che precederà, bensì ciò che completerà la realizzazione della nostra speranza.
    Nel frattempo, quello che si esige con assoluta necessità è lo sviluppo, per tutto il tempo che sta davanti, di un’amicizia sempre più stretta. Non dico amicizia vera, ma veramente fraterna, e veramente efficace, e veramente dono di sé, tra i figli della Casa d’Israele e i figli della Chiesa di Cristo
    ».

    Avete compreso, ora, cosa stanno facendo della nostra Fede?

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  29. per loro i veri cristiani sono i primi giudeo cristiani, la cui missionarietà parte dalla Chiesa ex circumcisione, ignorano ciò che accadde al concilio di Gerusallemme e i successivi dialoghi tra Pietro e Paolo così ben riportati da Luca negli Atti: “Abbiamo deciso lo Spirito Santo e noi...” (At 15,28).

    Il regno di Dio, infatti, non è questione di cibo o di bevanda, [e quindi di mitzwot= prescrizioni della legge mosaica, tra cui la circoncisione] ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo” (Rm 14,17).

    La circoncisione dei cristiani è il Battesimo e l'essere uomini-nuovi in Cristo, il Figlio di Dio, Incarnato, Morto, Risorto, Asceso al Cielo...

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  30. Il nostro Papa, in una delle sue catechesi del 2008, ha ben illustrato la situazione

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  31. Ieri nella giornata degli incensamenti di Paolo VI il Papa ha detto, (riguardo al battesimo):

    Cari fratelli e sorelle, non dimentichiamo il dono immenso ricevuto il giorno in cui siamo stati battezzati! In quel momento Cristo ci ha legati per sempre a sé, ma, da parte nostra, continuiamo a restare uniti a Lui attraverso scelte coerenti con il Vangelo? Non è facile essere cristiani!

    Ci vuole coraggio e tenacia per non conformarsi alla mentalità del mondo, per non lasciarsi sedurre dai richiami talvolta potenti dell’edonismo e del consumismo, per affrontare, se necessario, anche incomprensioni e talora persino vere persecuzioni. Vivere il Battesimo comporta restare saldamente uniti alla Chiesa, pure quando vediamo nel suo volto qualche ombra e qualche macchia.

    Invece Carmen, falsamante, Mischia e unisce, come se fossero la stessa cosa il Sacramento dell'Eucaristia e il Sacramento del Battesimo:

    "abbiamo riscoperto e sperimentato la risurrezione del Signore attraverso l'Eucaristia, passando dalla morte alla vita. Il sacramento della riconciliazione è importantissimo - dico io - perché l'eucaristia non si celebrerà più nel cielo, mentre questo sacramento è in fondo il Battesimo. "Innalzato sulla croce, Egli versò dal suo fianco sangue ed acqua", L'Eucaristia e il Battesimo. Questo è quello che stiamo portando avanti, l'Iniziazione cristiana. Questo sacramento non è altro che un Battesimo, .."

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  32. Continua...

    ...Vivere il Battesimo comporta restare saldamente uniti alla Chiesa, pure quando vediamo nel suo volto qualche ombra e qualche macchia...

    Qualche ombra e macchia? Il CN non e' certo una piccola ombra o macchia, ma un pozzo nero senza luce di cui non si vede il fondo, e questo pozzo la stessa Chiesa l'ha approvato e mandato a predicare cio' che si denuncia da tempo.

    Certamente che si deve rimanere all'interno della Chiesa e amarla nonostante tutto cio', ma quando e' la stessa Chiesa che avalla queste pratiche chiaramente non Cristiane e' veramente difficile rimanerle fedele, sopratutto per chi vive una fede non impregnata della vera dottrina cattolica, che ti permette di riconoscere l'errore, quindi rigettarlo, dalla verita' che ti permette di camminare secondo la Vera Volonta' di Dio.

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  33. "Questo è quello che stiamo portando avanti, l'Iniziazione cristiana. Questo sacramento non è altro che un Battesimo,"
    --------------

    l'ha già osservato mic nell'articolo

    "Carmen fa molta confusione: dimentica che il Battesimo viene ricevuto una volta sola "Credo in un solo battesimo" e libera dal peccato originale, inserendo nella Chiesa, mentre non libera dall'inclinazione al male, che richiede l'ulteriore sacramento della riconciliazione"

    non ne parla qui e abbiamo visto come ne parla altrove!

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  34. Dice Carmen nelle abberranti catechesi CN:

    Bouyer dice: non so cosa sarebbe più pericoloso, se
    lasciare le cose come stanno col nostro canone romano lì ben
    ricoperto o lasciare che questi facciano le loro innovazioni. In
    pochi anni rimaremmo con quasi nulla di quello che la tradizione
    ha custodito, se lasciassimo questi improvvisatori fare le loro
    cose. Perché credono che Gesù stia facendo una cena di amicizia,
    questo è vero,con una grande carica sentimentale; ricordate quei
    giovedì santi in cui si facevano le ore sante pieni di questa
    pietà sentimentale sull'ultima cena. Non è cosa.
    Non crediate che io sia ebrea per tutto quello che vi dirò.
    Ma Cesù Cristo sì che era ebreo. Alcuni ebrei mi hanno aiutata
    moltissimo: tra essi l'autore di un libro che da otto anni non
    leggevo più e ieri ho riletto: "Gli anni oscuri di Gesù". Ve lo
    raccomando perché è un libro meraviglioso di un giudeo, AAron.
    Dice: "Nessun ebreo può leggere il Nuovo Testamento e rimanere
    freddo, se veramente ha una fede da ebreo, se è veramente
    giudeo, gli nascerà dentro una grande impressione". Così pure il
    cristiano se vuole rinnovarsi veramente non può rescindere dalle
    sue radici: così che una vera rinnovazione del cristianesimo
    sarà il ritorno alle sue fonti, alle sue radici.

    Si passa dalla realta' di Cristo per tornare alle figure.

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  35. Cosi il suo socio di eresie(KIko Arguello)che descrive il suo personale amore alla tradizione:
    pag 334 catechesi sull'eucaristia

    Abbiamo la tentazione di assimilare le cose
    razionalmente. Questa notte celebreremo una meravigliosa
    Eucarestia. Rallegratevi, perché la celebreremo come dice il
    Concilio. Ricordate l'epoca in cui ascoltavate la Messa in
    latino senza omelia. Io ricordo le Messe che ascoltavo a Madrid
    nella Chiesa del Buon Successo. Tutto in latino; stavi lì dieci
    minuti, suonava un campanello e ci inginocchiavamo per la
    consacrazione; subito dopo suonava un'altra volta il campanello;
    poi sette minuti ancora e quello vicino a me si faceva il segno
    della croce, che voleva dire che la messa era finita. Pensate a
    quell'epoca in cui non avevamo Parola perché era in latino; non
    c'era omelia, né orazione dei fedeli, né bacio della pace, né
    anafora in volgare; il pane in forma di carta, nessuno
    comunicava, il calice lo beveva solo il sacerdote, etc..
    Questo lo abbiamo vissuto tutti.
    Immaginatevi la cosa meravigliosa che il Concili
    presuppone: uomini, diceva Carmen, che hanno dato tutta la loro
    vita per studiare l'Eucarestia della Chiesa primitiva. Ma accade
    che il popolo continua a non capire nulla per mancanza di
    catechesi.

    RispondiElimina
  36. Ma accade che il popolo continua a non capire nulla per mancanza di catechesi.

    ora continua a non capire nulla, o meglio ad essere sviato, a causa di catechesi che hanno riscritto la tradizione e la storia della Chiesa.

    La testimonianza di Kiko sulla Messa Tridentina è tipica di uno che l'ha vissuta SENZA FEDE e per questo non poteva né capire né partecipare e non fa altro che trasmettere ai suoi adepti i suoi pregiudizi orrendi, col pretesto del ritorno alle radici - mutuato dai modernisti e dalle sue frequentazioni che evidentemente non sono solo quelle moderniste e protestanti note - ha creato una liturgia 'fai da te', e la Chiesa lo ha consentito a lui, laico e neppure teologo e neppure liturgista e abbiamo dimostrato con che scempi teologici, architettonici, ma soprattutto delle anime...

    Banalizzando e non cogliendo la Sacralità e i significati profondi dell'Antico Rito, parlandone come ne parla, ha poi banalizzato enfatizzandone solo aspetti esteriori, anche il nuovo...

    RispondiElimina
  37. mic: "La circoncisione dei cristiani è il Battesimo e l'essere uomini-nuovi in Cristo, il Figlio di Dio, Incarnato, Morto, Risorto, Asceso al Cielo..."

    vorrei solo confermare, a beneficio degli amici lettori non neocat, che in cammino non veniamo (grazie a Dio) circoncisi.

    *********

    cruccas: "E possibile avere per intiero codesta catechesi del CN?"

    intiero... codesta... e' possibile sapere da quale epoca storica e' stato catapultato qui gianluca a nostro beneficio?

    zufolo (servizio aringhe rosse)

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  38. Così pure il cristiano se vuole rinnovarsi veramente non può rescindere dalle sue radici: così che una vera rinnovazione del cristianesimo sarà il ritorno alle sue fonti, alle sue radici.

    c'è continuità ma anche discontinuità negli insegnamenti di Gesù. Egli ha portato a compimento la Legge antica sostituendola con la Sua Persona e ciò che essa opera nella Chiesa e nel mondo.
    Noi cristiani dobbiamo essere ben consapevoli che nel Battesimo abbiamo ricevuto il dono della Fede e che la nostra vita è ri-generata e fecondata dallo Spirito del Signore Risorto, quello che è stato mandato e fluisce continuamente nella Sua Chiesa e ci inserisce nella Vita Trinitaria.
    Questo è l'UNICUM, del cristianesimo, incompatibile con qualunque altro tipo di contraffazione!


    Un ritorno alle radici ccome viene predicato e attuato dal Cammino è una contraffazione: è giusaizzazione e basta!

    RispondiElimina
  39. vorrei solo confermare, a beneficio degli amici lettori non neocat, che in cammino non veniamo (grazie a Dio) circoncisi

    circoncisi no, ma per il resto giudaizzati sì ;)

    RispondiElimina
  40. Mic:
    "La circoncisione dei cristiani è il Battesimo e l'essere uomini-nuovi in Cristo, il Figlio di Dio, Incarnato, Morto, Risorto, Asceso al Cielo..."

    Zufolo:
    "vorrei solo confermare, a beneficio degli amici lettori non neocat, che in cammino non veniamo (grazie a Dio) circoncisi."

    La circoncisione dei cristiani è il battesimo in Cristo Figlio di Dio. E siccome, caro Zufoletto delle favole del Bosco Viennese, secondi i tuoi falsi profeti una vera rinnovazione del Cristianesimo consiste non solo nella "riscoperta" delle radici ebraiche (che già sarebbe molto azzardato, basta leggere San Crisostomo),ma addirittura ad un "ritorno" alle stesse (quindi torniamo tutti allegramente ebrei!)ti dirò di più: che voi SIETE PROPRIO CIRCONCISI! Perchè quello che vi fanno passare per "rinnovazione del battesimo" come ultimo passaggio del Cammino, quando andrete a farvi il bagnetto nel fiume Giordano,non è affatto la riscoperta del battesimo cattolico, ma una nuova immersione all'insegna di un "ritorno" alle fonti ebraiche, dopo aver passato vent'anni, come dice Mic, a ricevere una catechesi mentalmente giudaizzatrice, impartita a tamburo battente. E' chiaro?

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  41. Più tardi, Mic, farò un'osservazione sul Link che hai messo, circa la catechesi del Papa.

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  42. Abbiamo la tentazione di assimilare le cose
    razionalmente

    dice Kiko, ma mi sembra che egli per primo abbia ceduto a questa tentazione, ossia quella di razionalizzare, appunto, di addomesticare il Mistero.

    Lo stesso errore che ha fatto Giuda, senza per questo voler teorizzare somiglianze tra i due personaggi.

    Anche Giuda avrebbe voluto condurre il Messia, che pure poteva vedere e sentire e toccare, a indossare la sua idea di giustizia, la sua umana speranza di salvezza.

    Giuda si è lasciato governare nelle sue scelte da quell'umano tormento che spesso accompagna chi vuol capire tutto e discernere autonomamente il vero dal falso, il giusto dall'errore. Ha preferito un conveniente compromesso perché in fondo incapace di 'perdersi' nella nuda fede di Pietro : 'Tu sei il Cristo...Tu solo hai parole di vita eterna...'

    Kiko non capiva nulla della Messa Tridentina perché lì era chiesto di 'perdersi' nel silenzio che parla, nella supplica che accende la nostalgia di Dio, nei gesti che bucano il Cielo.
    Lì è chiesto di arrestarsi alle soglie del Mistero, non di capirlo, né tanto meno di spiegarlo. E' chiesto il rischio, l'avventura della fede che trova il suo naturale approdo sull'Altare del Sacrificio.

    Kiko col suo studiare l'Eucarestia degli inizi, col suo voler spiegare i pensieri di Dio, i gusti dello Spirito, mostra l'argilla dei suoi piedi. Mostra di aver bisogno di una chiesa rotonda, col pane fatto in casa, perché incapace di arrendersi di fronte alla Maestà dell'Assoluto con la fede nuda di Pietro: Tu solo hai parole di vita eterna.

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  43. «La riconciliazione sognata dai primi cristiani come una delle condizioni della Parusia, o avvento finale di Gesù, il ritorno degli ebrei nel seno della Chiesa, senza di cui le diverse confessioni cristiane sono concordi nel riconoscere che l’opera della redenzione rimane incompleta, questo ritorno si effettuerà non come lo si è atteso, ma nel solo modo serio, logico e durevole, e soprattutto nel solo modo proficuo al genere umano. Sarà la riunione dell’ebraismo e delle religioni che ne sono derivate, e, secondo la parola dell’ultimo dei profeti, il sigillo dei veggenti, come i dottori chiamano Malachia, “il ritorno del cuore dei figli ai loro padri”» (Ml 3,24).

    Con la proverbiale astuzia ingannatrice e mistificatrice tipica dei rabbini ebrei l'amico Benamozegh, pace all'anima sua, pur di rimettere comunque al centro "dell'ombelico del mondo" Israele e la sua supremazia sionista, si permette di falsificare pure la parola del profeta Malachia, che i n realtà dice:
    "Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore, perchè CONVERTA IL CUORE DEI PADRI VERSO I FIGLI e il cuore dei figli verso i padri; così che venendo Io non colpisca il paese con o sterminio."

    Ma, come giustamente osserva Mic il problema non sono gli ebrei ma la Gerarchia ecclesiastica che va loro dietro:

    "Proprio perché l'Incarnazione e la Passione di Cristo sono rinnegate un'altra volta..."

    Chi sono costoro che dopo essersi consacrati al Figlio Unigenito di Dio tradiscono il loro Santo Battesimo, rigettano l'effusione dello Spirito Santo e rinnegano il loro sacerdozio, grazie al quale sono i ministri del salvatore del mondo? Qualche mese fa ho seguito su Sat2000 la ripresa di una catechesi tenuta dentro a Basilica di San Pirtro dal Prof. Giuseppe de Rita, il Card. Vallini e Mons. Ravasi. Mi colpì Vallini che parlava disinvoltamente della nostra fede definendola "la religione ebraico-cristiana".
    Chi sono costoro, che rigettano la libertà dei figli di Dio ottenuta loro dal Sangue di un Dio, per tornare ad essere "schiavi di uomini rimasti schiavi"? E soprattutto : che ci fanno ancora a piede libero nella Chiesa Cattolica??

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  44. Una riflessione, Mic, sulla catechesi del Santo Padre del 2008, che hai fornito oggi: dice il Papa:
    “Pietro aveva cominciato a evitare i contatti a tavola con i pagani, per non scandalizzare coloro che continuavano ad osservare le leggi di purità alimentare; e la scelta era stata condivisa da Barnaba.

    Questo comportamento, che minacciava realmente l’unità e la libertà della Chiesa, suscitò le accese reazioni di Paolo, che giunse ad accusare Pietro e gli altri d’ipocrisia: “Se tu che sei giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei giudei?” (Gal 2,14). In realtà, erano diverse le preoccupazioni di Paolo, da una parte, e di Pietro e Barnaba, dall’altra: per questi ultimi la separazione dai pagani rappresentava una modalità per tutelare e per non scandalizzare i credenti provenienti dal giudaismo; per Paolo costituiva, invece, un pericolo di fraintendimento dell’universale salvezza in Cristo offerta sia ai pagani che ai giudei.

    Molto probabilmente erano diverse le prospettive di Pietro e di Paolo: per il primo non perdere i giudei che avevano aderito al Vangelo, per il secondo non sminuire il valore salvifico della morte di Cristo per tutti i credenti.

    Strano a dirsi, ma scrivendo ai cristiani di Roma, alcuni anni dopo (intorno alla metà degli anni 50 d.C.), Paolo stesso si troverà di fronte ad una situazione analoga e chiederà ai forti di non mangiare cibo impuro per non perdere o per non scandalizzare i deboli: “Perciò è bene non mangiare carne, né bere vino, né altra cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi” (Rm 14,21). L’incidente di Antiochia si rivelò così una lezione tanto per Pietro quanto per Paolo.”

    Volevo osservare due cose in particolare: suona strana la “preoccupazione” di Pietro e Barnaba di non scandalizzare i credenti provenienti dal Giudaismo, allo scopo di “non perderli”; e suona strana perché se un giudeo si converte al Cristianesimo è segno evidente che ha incontrato Gesù, ha riconosciuto in Lui il Messia Salvatore ed ha abbandonato le cose di prima. Anche San Paolo era un giudeo, ma quando conobbe Cristo tutto il passato lo considerò “spazzatura” a favore della libertà dei figli di Dio. Che conversione era dunque quella di gente che era rimasta attaccata alla Legge che preparava la venuta del Messia (ma che una volta venuto lasciava a Lui essere il termine ultimo di ogni legge)? E che senso aveva preoccuparsi dello scandalo di gente così poco convertita? Per questo l’atteggiamento di San Pietro, che il Papa cerca di difendere, mi lascia molto perplessa …
    (segue)

    RispondiElimina
  45. Seconda cosa: Ratzinger dice che poi toccò a San Paolo, a Roma, a difendere i convertiti dal paganesimo affinché non si scandalizzassero, perché i cristiani più adulti si facevano vedere a mangiare le carni offerte agli idoli, cosicché Paolo chiederà ai forti di non mangiare cibo impuro per non perdere o per non scandalizzare i deboli. Per questo il Papa conclude che “L’incidente di Antiochia si rivelò così una lezione tanto per Pietro quanto per Paolo.”
    Ma non è così, perché è diverso il contesto: poiché i giudei venivano comunque da una pedagogia divina ricevuta per secoli da Dio, che invece ai piccoli pagani mancava, era giusto che fossero “i primogeniti” ad usare più comprensione verso i più piccoli, perciò è assurdo lo scandalo dei giudei, mentre non è affatto assurdo lo scandalo dei pagani di Roma, i quali per altro non si scandalizzavano di “troppa libertà negli usi” come nel caso di Antiochia, ma della schiavitù della pagana superstizione di chi osava mangiare carne offerta agli idoli! Perciò NESSUNA CONTRADDIZIONE nell’atteggiamento di San Paolo ad Antiochia e a Roma perché in entrambi i casi egli ha difeso lo spirito di Libertà nel Signore: nel primo caso libertà dalla schiavitù delle antiche prescrizioni, ormai superate da Cristo, nel caso di Roma libertà dalle superstizioni provenienti dal paganesimo.

    Io perciò non credo proprio che Paolo si sia ricreduto rispetto alla sua posizione tenuta ad Antiochia: egli ha sempre tutelato lo spirito di libertà dalle credenze precedenti e la debolezza dei più “piccoli”: i pagani. Non comprendo perciò questo tentativo di dare ragione ad entrambi (Pietro e Paolo) dando come al solito una botta al cerchio ed una alla botte…

    E forse è proprio per questo cerchiobottismo che certa Gerarchia resta a piede libero nella Chiesa, potendo flirtare indisturbata con gli ebrei.

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  46. cruccas: "E possibile avere per intiero codesta catechesi del CN?"

    intiero... codesta... e' possibile sapere da quale epoca storica e' stato catapultato qui gianluca a nostro beneficio?

    Zufolo anziche' concentrarti sulla mia data di nascita perche' non commenti gli strafalcioni dei tuoi grandi profeti del nulla?

    Forse ai ricevuto ordine di non commentare mai?

    Forse non ne sei capace?

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  47. Zufolo se ci riesci prova a commentare codeste frasi del tuo idolo Kiko:

    LA MISSIONE DI GIUDA

    “Giuda era il più intelligente degli apostoli, per questo teneva la borsa… Questa missione è molto impor¬tan¬te, perché senza Giuda non c'è mistero di Pasqua di Gesù. E se voi siete chiamati ad essere Gesù Cristo dovete avere il vostro Giuda” (OR, p. 89).
    “Per questo, questo terzo cerchio, come Giuda, ha una missione molto importante nel cristianesimo. Giuda ha una parte molto attiva nel Mistero Pasquale di Gesù: è incaricato di uccidere Gesù Cristo. Coloro che attaccano la Chiesa hanno la missione importante di far risplendere davanti a tutti che Cristo continua a vivere lasciandosi uccidere e perdonando.
    “Il sangue dei cristiani continua a versarsi nel secolo XX per la remissione dei peccati” (OR, p. 361).
    “Giuda è un intellettuale, era un politico, uno zelota ma era un tipo intelligente, il più intelligente di tutti, per questo doveva portare la borsa, perché sono gli intelligenti quelli che s’interessano della questione dei soldi” (PR, p. 43).
    “Anche qui sta Giuda... Anche lui ha la sua missione, è stato eletto per questo” (PR, p. 54).

    Hai capito che dice Kiko?

    Sei al corrente che il concetto di predestinazione e' stato condannato dalla Chiesa?

    Non ti sorge qualche domanda su tutto cio' che viene denunciato in questo blog sulle affermazioni dei tuoi fondatori?

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