lunedì 13 giugno 2011

L'Eucaristia secondo Carmen Hernandez. Dalle Catechesi per la formazione dei catechisti, 1999.

Pubblico il testo preso dal I Vol. degli Orientamenti alle équipes di catechisti: si tratta della prima parte, che contiene le catechesi iniziali, corrispondente ai testi già noti del 1972 (i famosi mamotreti), rivista e corretta nel 1999, ma poco o nulla ‘emendata’ dagli errori, come può notarsi da questo testo, già significativo, preso dalle prime pagine (290-294) della “Catechesi di Carmen Hernandez sull’Eucaristia”. Il resto è tutto su questa falsariga. E’ evidente che il testo ha l’immediatezza del discorso, da cui è stato ricavato; ma questo non può giustificare le gravi lacune ed anche le inesattezze, nonché il pressapochismo e l’uso di psicologismi da quattro soldi piuttosto che di solidi fondamenti tratti dalla Rivelazione Apostolica. In fondo, a pensarci bene, si tratta di una sintesi personale (non ecclesiale), infarcita di molti elementi giudaizzanti e protestanti, centrata sull’esperienza (fatto positivo, ma che diventa deviante nel momento in cui viene assolutizzato).
Di fatto è proprio l’esperienza personale della conversione dei due iniziatori, che si è andata (e va evolvendosi) nel corso del tempo con elementi nuovi da loro accolti e fatti propri, che è condivisa ed imposta a tutto il mondo attraverso una rigida struttura, funzioni, prassi e simboli che hanno preso il ‘guscio’ del Catecumenato del RICA per riempirlo con contenuti propri arbitrariamente pre-fabbricati e imposti a tutti nello stesso modo. Il Cammino non è altro che questo. Il resto è marketing ed esaltazione, frutto anche di dipendenza creata da diversi fattori: impegno totalizzante, canti coinvolgenti, esperienze dense di martellamenti strumentali ai fini della ‘costruzione’ kicarmeniana, senza escludere il sincretistico rito. Di questo abbiamo parlato a iosa e chi ci legge può trovarlo ben sviluppato sfogliando il sito e il blog e, con maggiore immediatezza, consultando i vari titoli messi a disposizione per un approccio essenziale, nella colonna in alto a sinistra del blog.

Ho inserito le mie chiose come note alla fine per consentirvi una lettura non frammentata. Forse la consultazione richiede un po’ di pazienza; ma è essenziale per scoprire le difformità e le eresie (nel senso di tagliar via tutto quello che non rientra nella propria visuale). Se pensiamo che questa è la predicazione che i cosiddetti ‘testimoni’ che oggi vanno per la maggiore impongono a troppe diocesi, grazie a gerarchie ammaliate e/o conniventi, possiamo renderci conto con sgomento della grave crisi in cui versa la nostra Chiesa, la quale sembra incoraggiare questa “nuova evangelizzazione”, talmente nuova da essere “altra” da quella che noi abbiamo ricevuto. Fa male al cuore e all’anima pensare che le nuove generazioni e i ‘lontani’, che non conoscono la Tradizione della Chiesa, prendono questi insegnamenti, accompagnati da un forte coinvolgimento nonché da tecniche attrattive e prassi manipolatorie, per oro colato.


Carmen Hernandez. Catechesi sull’Eucaristia.

Molte delle cose che sto per dirvi le ho imparate da p. Farnés (1), che è, credo, uno degli uomini che oggi in Spagna sanno più di Liturgia, che conosce bene le fonti. Per questo realizzerò il "dare gratis quello che gratis avete ricevuto" (cf Mt 10,8).
Non pretendo parlare di tutto ciò che è il sacramento dell'Eucaristia, cosa impossibile in così poco tempo. Voglio appena sottolineare alcune linee fondamentali che il concilio ha rimesso particolarmente in evidenza, perché vi aiutino a vivere la celebrazione dell'Eucaristia.

Ascoltando le vostre risposte vedo che "oggi saprete che è Jahve colui che passa", come dice l'Esodo (cf Es 12,12), che "oggi saprete che Jahve passa per l'Egitto". Spero che veramente oggi sia un'apparizione di Dio, che possiamo vedere veramente Jahve passare.

Il passaggio di Jahve pone sempre in movimento. Noi ci troviamo in una società in cui sembra che arrivare sia "sedersi": l'ideale della borghesia. Perciò passare da una mentalità di "seduti" ad una dinamica pasquale, che è il processo di cambiamento che avviene oggi nella Chiesa (2), è un po' forte. Lo dico perché personalmente è successo a me. Proprio dalle risposte che avete dato vedo la distanza percorsa dalla Chiesa in pochi anni.

Se veramente oggi ci avviciniamo alle fonti e riusciamo a metterci in contatto col vulcano esplosivo che è l'Eucaristia cristiana, questo ci entusiasmerà tanto da metterci in movimento come un Sinai.

Vedrete che l'apparizione di Dio, il suo intervento, provoca sempre una tensione, mette l'uomo in movimento. L'intervento di Dio provoca e apre immediatamente un cammino, un senso della storia e l'esistenza si mette in marcia.

Tutti i valori che a oggi la civiltà e la stessa filosofia della storia, tutta la visione della storia in senso lineare, sono valori biblici. Perché il Dio che appare nelle Scritture non è un Dio di un concetto o di un'idea. Se cercate nella Scritture una definizione astratta di Dio non la troverete (3) . Ma basta aprire le Scritture in qualsiasi punto ed incontriamo un Dio vivo, un Dio che incide realmente nella vita degli uomini e nella storia. Un Dio che appare, che si "vede".

Questa apparizione (4), di Dio apre immediatamente un cammino, dà un senso all'essere umano. In modo che Dio appare e Abramo si mette in cammino. Dio appare e le schiavitù di rompono, si aprono strade nel mare, si aprono cammini nel deserto. Dio appare e la vita ha un senso, si apre un orizzonte davanti e la felicità è presente. Per questo, quando appare Dio, l'eternità entra nel tempo e tutto ha senso. L'uomo ritrova il senso. E quindi l'uomo esulta all'apparizione di Dio. (5)

L'Eucaristia è principalmente una esultazione, una risposta all'intervento di Dio.(6)

E questo intervento di Dio non è un'idea; è un fatto storico; una cosa sperimentabile che la storia ha sperimentato, che gli uomini hanno sperimentato. (7)

Per poter continuare a parlare dovrei spiegarvi alcuni concetti, dire che cosa è fede, che cosa è l'Eucaristia. Perché quando io parlo di fede e di Eucaristia ciascuno pensa a una cosa diversa.

Uno dei termini che dobbiamo chiarire per poter continuare a parlare è quello di FEDE. Della fede abbiamo fatto concetti e ragionamenti, abbiamo dato definizioni della fede, ma che sono tutto meno ciò che è la fede nella Scrittura. Fede, nella Scrittura, è una garanzia, un'esperienza profonda, è una conoscenza storica sperimentale è una avvenimento sperimentabile (8).

Gli Apostoli hanno visto Dio in Gesù Cristo, lo hanno sperimentato, e allora lo confessano. (9)

La fede non è un dubbio o una oscurità o un "salto nel vuoto" per quanto bella sia la frase e l'abbia detta Pascal. E' tutto il contrario: è un incontro con l'Assoluto (10) con Dio. La fede è una conoscenza piena (11) in modo tale che la fede, dice la teologia, è ragionevole, perché non si oppone in nulla alla ragione. Perché ci sono molte dimensioni dell'uomo che sono molto più grandi dell'intelligenza, e che non sono il sentimento.(12) Sono molto più profonde del sentimento e molto più stabili dell'inconscio. E' nella profondità assoluta dell'uomo, nell'essere dell'uomo, che si chiamo coscienza o come si voglia, dove si esplicita l'incontro con Dio, che supera la ragione, perché va molto più al profondo. E' nella pienezza assoluta dell'essere (13), dove l'uomo percepisce l'apparizione di Dio con questa perfezione che dà la conoscenza della fede. La fede è una conoscenza sperimentale. Non è una conoscenza razionalista in senso ellenistico (14)

Negli Apostoli non restano dubbi. La fede per loro non è un dubbio. Gli Apostoli hanno vissuto un avvenimento. Questo avvenimento non è solamente il vedere materialmente che Gesù Cristo è risorto dai morti. Perché vedere materialmente Gesù Cristo risorto che cosa importa a S. Pietro? Per S. Pietro che un morto ritorni alla vita è causa di paura; Gesù Cristo gli sembra un fantasma. E a noi stessi che importa che Gesù Cristo sia risorto dai morti? (15)

La fede nella risurrezione non presuppone solamente che Gesù Cristo sia risorto dai morti, presuppone VIVERE la resurrezione dei morti, aver ricevuto lo Spirito vivificante di Gesù Cristo Risorto, la vita eterna, essere testimone. (16) Perché l'opera che Dio ha fatto resuscitando Gesù Cristo non finisce in lui, ma è per essi, per S. Pietro e i cristiani. Hanno fede perché sperimentano e vivono Gesù risorto dentro di essi. Ha fede colui che ha avuto questo incontro con Dio, che ha avuto questa manifestazione di Dio. (17). Per questo dico che le Scritture non definiscono Dio né dicono concetti su Dio in astratto, ma confessano e proclamano come fanno gli apostoli, una esperienza di Dio, quello che è Dio. (18)

L’apparizione di Dio provoca immediatamente nell’uomo una risposta. Questa risposta è proprio l’EUCARISTIA. La parola “Eucaristia”, per le nostre mentalità, è in pratica solo sinonimo delle specie eucaristiche, il pane e il vino, particolarmente le ostie riservate nel tabernacolo. Così questo termine è male usato. Queste sono le “specie eucaristiche”. La parola ”Eucaristia” nel suo senso originario, e in quello che è per la chiesa primitiva, come vedremo, non è questo. “Eucaristia” per essi è anzitutto quello che esprime il termine ebraico “berakàh”. (19). Eucaristia è essenzialmente la risposta all’intervento di Dio. L’intervento di Dio provoca immediatamente una risposta esultante, una festa.

Il cuore della Eucaristia è l’esultanza, l’allegria, la festa, una gioia impressionante. L’intervento di Dio in Maria traduce immediatamente in lei in Magnificat (cf Lc 1, 46-55). Il Magnificat è una berakah, una vera eucaristia, una vera risposta di esultanza. (20)

Questa esultanza, che è il cuore dell’eucaristia, fa sì che questa sia prima di tutto una proclamazione, una confessione dell’opera di Dio, di ciò che Dio ha fatto. L’intervento di Dio che tira fuori Israele dall’Egitto - e tutti gli interventi storici e concreti di Dio che Israele ha percepito nella sua vita: che si rompono le catene della schiavitù e si apre la libertà, che Dio rimette in cammino, ecc. – produce immediatamente in loro una risposta che è la PASQUA, una grande festa, una grande eucaristia pasquale.

Un’Eucaristia è essenzialmente una proclamazione, prima che un’azione di grazie. Azione di grazie è ancora poco per ciò che è l’Eucaristia, che include anche l’azione di grazie. Ma essenzialmente – e prima di dare grazie a Dio come un interscambio commerciale per qualcosa che hai ricevuto – è una proclamazione, una confessione di quello che Dio ha fatto.

Questa proclamazione non è perché Dio è grande nel senso che cantano gli inni omerici e gli inni delle religioni pagane in cui si canta al Dio grande nel firmamento, nelle stelle, tra gli astri, in generale, in astratto. E’ una proclamazione del Dio potente, “che ha operato grandi cose in me”, come dice il Magnificat. Io sono un testimone, dice Israele, delle grandezze che Dio ha fatto: aprì il mare, il faraone restò sepolto. Ecc. Noi siamo testimoni. Non è stata un’opera nostra, sono opere di Dio. Ed essi così lo proclamano e confessano. (21)

L’Eucaristia è essenzialmente una risposta, una proclamazione, una confessione e un’azione di grazie e Dio per la sua Parola, che è azione, fatta presente in un’azione sacra.

Il Dio che appare nelle scritture non è un Dio che se ne sta seduto. “Oggi saprete che è Jahve colui che passa”. E’ il passaggio di Jahvè che trascina dietro a sé e mette l’umanità in cammino, pone l’esistenza storica in marcia. Gli apostoli vedranno in questo Gesù risorto che passa, Jahvè che passa. “E’ giunta l’ora di passare da questo mondo a mio Padre” (cf Gv 12, 23; 13, 1). (22)

In tutta la Scrittura si osserva questa dinamica del passaggio di Jahvè. Jahve è la merkabà, il “carro di fuoco” (cf Ez 1). (23). L’apparizione di Dio provoca sempre una tensione, una dinamica un cammino che è glorioso.

Gesù dice: “E’ arrivata la mia ora” (Gv 12, 23). Il Figlio dell’Uomo sarà glorificato, innalzato ed esaltato. Sarà posto in cammino. (24) E anche Gesù Cristo risorto, che appare agli apostoli, li mette in cammino e li incontrerete sempre in cammino. Gesù risorto non si ferma mai. Nei Vangeli si riconosce sempre Gesù allo spezzare del pane, perché i Vangeli che oggi abbiamo sono in fondo, come vi ha detto tante volte Kiko, raccolte della esperienza della Chiesa primitiva. E la Chiesa primitiva, che ha sperimentato Gesù Cristo, che ha fatto per prima cosa? Scrivere qualcosa? La prima cosa che ha fatto è stato cantare, celebrare l’Eucaristia, esultare, proclamare le grandezze che Dio ha operato.

Gli apostoli sono uomini dispersi dalla Croce, uomini ai quali essa ha dimostrato il loro peccato. Gesù Cristo morto in Croce ha fatto sì che S. Pietro si riconoscesse peccatore. (25) La croce di Gesù Cristo ha disperso tutti gli apostoli, ma Gesù Cristo risorto dalla morte è apparso a loro, non come uno spettro, come un fantasma, ma con carne e ossa, con un corpo nuovo e loro lo hanno visto. Non solo perché lo hanno visto con i loro occhi, ma soprattutto perché Gesù Cristo risorto dai morti e costituito Spirito vivificante li ha riuniti, ha dato loro il suo spirito di risurrezione (26) ed ha formato la “prima Chiesa” che è quindi opera di Dio, opera dello Spirito vivo di Cristo risorto. (27) comunione tra gli uomini, che è la comunione nello Spirito Santo, l’unità di un solo Spirito nello Spirito di Cristo risorto dai morti. (28)

Osservazioni sul testo
(1) noto liturgista modernista, presente in diversi raduni del Cnc
(2) come se la dinamica pasquale presente nella Chiesa fin dalla sua fondazione fosse una scoperta di oggi!
(3) ne parla come di una sua illuminazione. Ma di fatto la Scrittura ci insegna e scopriamo che Dio si manifesta nel suo agire, in quello che fa per noi. La suggestione principale che emerge dal testo è questa visione del cammino - con l'uso reiterato del termine - della messa in movimento... ma è evidente che c'è tutta la suggestione del cammino di Israele nel deserto... Invece, con la venuta di Gesù, questo cammino nel deserto ha raggiunto la Terra promessa che è Lui e con Lui inizia non un nuovo cammino, ma la costruzione del Regno, quello del Padre nel Figlio per opera dello Spirito Santo, che richiede la nostra consapevole e fedele collaborazione e non la passività che si vive nel Cnc! Non è un'osservazione banale. Va approfondita e ben assimilata. Sono rimasti a Mosè e al vecchio testamento e non parlano mai di CHI E' Cristo e di cosa ha fatto e continuamente fa per noi. Ne parlano solo in maniera saltuaria e strumentale rispetto ai loro discorsi. Del resto questo testo ne è già una dimostrazione...
(4) notare l’annacquamento dato da questa insistenza su ‘appare’, ‘apparizione’, termine vetero-testamentario del Dio che agisce nella storia, rispetto al mancato uso del termine tutto neo-testamentario ‘incarnazione’ e successiva Presenza reale, del Dio che entra definitivamente nella storia, fino a farsi uomo e condividere la nostra sorte fino alla Croce: dono supremo di sé, sacrificio di espiazione al nostro posto, passaggio ineludibile per la Risurrezione
(5) Questo è ancora il Dio vetero-testamentario. Dov’è il Dio fattosi carne e morto in croce per espiare il nostro peccato e Risorto per introdurci nella Creazione nuova, quella dell’”ottavo giorno”? La schiavitù d’Egitto spezzata, la strada nel mare, il cammino nel deserto, sono cose accadute prima… La Salvezza è stata compiuta dalla Passione Morte-Risurrezione-Ascensione al cielo-invio del Suo Spirito, da parte del Signore Gesù, che ancora non vien nominato. Lo si farà poi, ma vedremo come!
(6) Nessun accenno, neppure successivo, all’Eucaristia come ri-presentazione al Padre del Sacrificio di Cristo (SC,7), che è innanzitutto Offerta oltre che Lode e ringraziamento e comunione. E, quando esplicita questa risposta all’intervento di Dio, non si riferisce alla risposta con la vita, il comportamento, ma con la gioia e l’esultanza: elementi sentimentali, emozionali. L’atto di volontà consiste esclusivamente nell’adesione continuamente rinnovata al Cnc e a tutte le sue proposte e insegnamenti e prassi.
(7) Oltre ad essere un “fatto storico” non può tralasciarsi che è anche e soprattutto l’irruzione del Divino, del Soprannaturale nell’umano, in virtù dell’Incarnazione di Cristo Signore e della sua Opera di Redenzione. Altrimenti rimaniamo, come di fatto avviene anche nel rito, nell’antropocentrismo, senza alcun riferimento alla Grazia Santificante.
(8) l'unica cosa che non dice è che, secondo la Scrittura, Fede= affidarsi attaccarsi, radicarsi, essere fedeli, vivere-con la Persona di Cristo Signore, riguardo a noi cristiani.
(9) non lo dice qui espressamente, ma emerge chiaro che è quello che può succedere solo nel Cnc. Vien detto ancor più apertamente in altri punti
(10) l’Assoluto non è il Dio Persona della Santissima Trinità che ci si rivela nella Persona del Figlio
(11) piena? da subito? in base a quello che rivela lei? o è una conoscenza che va aumentando attraverso la fedeltà e la perseveranza e il rapporto personale?
(12) paradossalmente, invece, le situazioni comunitarie create nell’ambito del Cnc sono TUTTE dirette a svegliare proprio l’emozione, il sentimento, esperienze forti e coinvolgenti dal punto di vista emotivo, ma che lasciano fuori la ragione: vietato fare domande e anche la volontà: assoluta iperdirettività dei catechisti esercitata perfino sui sacerdoti che perdono così il loro munus docendi et regendi, con annacquamento di quello sanctificandi nella esaltazione del sacerdozio regale dei fedeli e del protagonismo dell’Assemblea
(13) la pienezza assoluta dell'essere è solo di Dio, di Cristo Signore: dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e riceviamo in continuazione e grazia su grazia (gv 1, 1-18)
(14) si suppone che intenda: concetto, idea. Infatti per la Bibbia conoscere è sempre una conoscenza di esperienza ed è, anzi, una conoscenza intima profonda che allude al rapporto 'sponsale'
(15) come sarebbe? Se non è innanzitutto un fatto realmente avvenuto nella storia, anche se ci precede e ci supera, come potrebbe riguardarci?
(16) è importante la sottolineatura dell’esperienza; ma da QUALE testimonianza nasce? E chi può dire che hai lo Spirito Santo? Di fatto, nel Cnc, possono dirlo solo gli iniziatori e i catechisti, loro emanazioni
(17) sarebbe più esatto dire che la Fede, suscitata effettivamente da un ‘incontro’, precede l’esperienza e la rende possibile. Ha fede colui che, dopo l’incontro, pronuncia il suo sì. C’è un’adesione della volontà preceduta da una comprensione della ragione che tuttavia va oltre la ragione. Invece qui il discorso è molto semplicistico e strumentale al fatto che in seguito si pretenderà affermare che la manifestazione di Dio si ha in quel contesto comunitario e suppone una ‘elezione’
(18) E’ vero, ma è poi attuato in maniera strumentale, incompleta e distorta. Comunque un po’ azzardato affermare che gli apostoli – e si intuisce che lei intende i loro attuali epigoni, cioè loro: i camminanti - possano proclamare se non in aenigmate, come dice Paolo, ciò che davvero Dio E’! Attribuzioni molto sopra le righe!
(19) berakah, propriamente=benedizione
(20) già solo nella parola Magnificat c’è qualcosa di molto più che una berakah! Non basta un trattato per spiegarlo. E comunque attribuire il valore di Eucaristia –almeno in senso cristiano- al Magnificat è veramente assurdo.
(21) sorvolo, per ora, su tutte queste suggestioni vetero-testamentarie, che per noi cristiani sono solo ‘figura’ di ciò che Cristo ha operato e portato a compimento, che sconcertano se rapportate all’assoluto silenzio sul fondamento centrale dell’Eucaristia Sacrificio di espiazione oltre che rendimento di grazie, da ri-presentare al Padre come ci è stato consegnato dal Signore, prima di poter essere banchetto escatologico. Inoltre da nessuna parte appare l’autentica ragione dell’Eucaristia, funzione primaria della Chiesa, che è quella dello ius divinum di Dio al vero culto che gli è dovuto. E’ un discorso assolutamente antropocentrico da cui il Soprannaturale, il Sacro. È stato bandito!
(22) non ci sono parole per l’uso strumentale di questa Parola e ce ne vorranno molte, che spenderò, per spiegarne lo stravolgimento oltre che l’incompletezza: eresia consiste proprio nel ‘tagliar via’ qualcosa e prendere ciò che fa comodo alla propria visuale
(23) questo è un dato cabbalistico che ricorre in molti momenti e insegnamenti e anche nei simboli: soprattutto sotto la ‘croce astile’ opera di Kiko, usata in ogni celebrazione, ovviamente mai sull’altare, che in realtà è una mensa dove campeggia il candelabro ebraico. In ogni caso Elia e l’”opera del carro”, insieme a molte altre suggestioni veterotestamentarie, di cui alcune presenti in questo testo, sono dominanti nel Cnc
(24) del tutto non esplicitato, qui, che l’esaltazione sia =Crocifissione e non c’è nessun accenno a Passione Morte e Sepoltura. Notare il martellamento insistente sul “cammino”
(25) peccatore perdonato soprattutto perché salvato dalla morte espiatrice, no eh? C’è qui il concetto tutto luterano dell’inesorabilmente peccatore che non vincerà mai il suo peccato con l’aiuto della Grazia Santificante, perché ha già fatto tutto Cristo senza nostra risposta e responsabilità. E dov’è la Redenzione?
(26) comunque il Signore ha ‘mandato’ sulla Chiesa e sui Suoi, non un generico “spirito di risurrezione”, ma il Suo Spirito di Risorto, cioè del Verbo di Dio - Seconda Persona della Santissima Trinità già datore dello Spirito insieme al Padre, ma che dopo la Sua Incarnazione Passione Morte Risurrezione e Ascensione al Cielo, quando ha ri-consegnato al Padre l’umanità Redenta dal Suo Sangue Prezioso – attraverso l’invio del suo Spirito di Risorto, dota ogni uomo che Lo accoglie del potere di diventare figlio di Dio (Gv prologo). Ovviamente diveniamo figli per adozione e non ricevendo la natura divina. La nostra natura umana risulta divinizzata; ma non riceviamo la natura divina, come insegna Kiko, attribuendola come prerogativa ai camminanti…
(27) appunto! E che continua nella Chiesa di oggi e non solo in autoproclamati testimoni che ne ricevono la ‘patente’ dagli iniziatori del Cnc
(28) Questo è vero, ma non ha nessun senso se non passa dalla Croce, che è Offerta al Padre della propria suprema obbedienza

65 commenti:

  1. Grande è la responsabilità di chi non ha reagito, di chi continua a non reagire, di chi non ascolta i "piccoli" che non riescono a farsi sentire.

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  2. Ai catechisti insegnano questo? Siam messi bene! Se fossi stata presente mentre la pronunciava le avrei risposto punto per punto. E non scherzo...

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  3. Leggetevi la nuovissima lettera dell'arcivescovo Villegas sul Cammino Neocatecumenale!

    http://www.cammino.info/2011/06/istruzioni-pastorali-sul-cammino-neocatecumenale-nellarcidiocesi-di-lingayen-dagupan/

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  4. Estenuanti trattative, sulla falsariga di quelle con i vescovi giapponesi, hanno attenuato, ma non completamente mutato, l'atteggiamento del Vescovo sul Cnc.
    Conosciamo i metodi e anche gli argomenti...

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  5. A me pare che quella lettera non ceda di una virgola sui punti fondamentali. Io sono abituata a guardare il positivo delle cose...

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  6. Se fossi stata presente mentre la pronunciava le avrei risposto punto per punto.

    carissima,
    non sai che non è consentito a nessuno intervenire né fare domande?
    Se osi fare un'osservazione, sia pur centrata, come minimo sei superba o non puoi ancora capire perché il bello viene dopo.

    Ma quel che emerge da questo testo è già fin troppo chiaro per chi è davvero cattolico... Non lo è, purtroppo per un ignorante o per un lontano!

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  7. A me pare che quella lettera non ceda di una virgola sui punti fondamentali.

    in parte è vero, ma ha ceduto sulla messa una volta al mese e sulla ripresa delle catechesi, anche se insiste con i paletti.

    Ma loro vedranno solo gli elogi, che non gli ha fatto mancare, e continueranno a fare come prima più di prima...

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  8. Non posso intervenire?

    E che mi fanno? Mi sparano? Mi placcano stile football americano?

    Posso dire che mi viene da ridere?

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  9. Cara Mic,
    permettimi per una volta di farti un appunto.

    Quella lettera non mi pare poca roba. Vanno alla messa "normale" tre volte su quattro. Dicono il Rosario, partecipano al RESTO della vita parrocchiale.

    Evinco anche che i sacerdoti della diocesi collaborano con lui fattivamente.

    Poi se si ci ferma a leggere le prime 10 righe peggio per loro.

    Li si mette di fronte al fatto compiuto.

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  10. Evinco anche che i sacerdoti della diocesi collaborano con lui fattivamente.

    hai ragione. Questo è un dato non da poco che non avevo ben visto...

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  11. E che mi fanno? Mi sparano? Mi placcano stile football americano?

    ovviamente no. Ma, se insisti, il tuo cammino finisce lì. O ti adegui o te ne vai, tertium non datur

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  12. Carissima aleCT, forse non conosci i "metodi" NC ...
    Se fai parte di una comunità, e stai partecipando ad una convivenza, credimi, hai gia avuto modo di capire che in certi momenti è meglio tacere ...
    Il dibattito, in seno ad una catechesi, viene magistralmente evitato.
    Poi, se dopo i tanti martellamenti riguarrdo alla "durezza di cervice" del popolo (quindi la tua) e la varie ammonizioni riguardo ai modi in cui il demonio vuole fuorviare le anime, riesci comunque a parlare con i catechisti e dire la tua, alla fine, se proprio sbattono con un muro, diranno che non sei obbligata a fare il cammino, che puoi benissimo andare a messa la domenica come fanno la stragrande maggioranza delle persone e che alla fine Dio è misericordioso e ti salvi lo stesso; però non sei fatta per il cammino.

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  13. Dice Mic

    "ovviamente no. Ma, se insisti, il tuo cammino finisce lì. O ti adegui o te ne vai, tertium non datur"

    Simpatici. Gli citerei tutti gli episodi del Vangelo in cui Gesù parla ai discepoli e loro LO INTERROMPONO e GLI FANNO DOMANDE.

    Le cose sono due

    1) o Kiko e Carmen si sentono al di sopra di Gesù Cristo

    2) o più semplicemente, hanno più timore e meno sapienza di lui nel rispondere...

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  14. la suggestione principale che emerge dal testo è questa visione del cammino della messa in movimento... ma è evidente che c'è tutta la suggestione del cammino di Israele nel deserto...

    Invece, con la venuta di Gesù, questo cammino nel deserto ha raggiunto la Terra promessa che è Lui e con Lui inizia non un nuovo cammino, ma la costruzione del Regno, quello del Padre nel Figlio per opera dello Spirito Santo, che richiede la nostra consapevole e fedele collaborazione e non la passività che si vive nel Cnc!

    Non sono banali queste osservazioni. Vanno approfondite e ben assimilate!

    Sono rimasti a Mosè e al vecchio testamento e non parlano mai di CHI E' Cristo e di cosa ha fatto e continuamente fa per noi. Ne parlano solo in maniera saltuaria e strumentale rispetto ai loro discorsi.

    Del resto questo testo ne è già una dimostrazione...

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  15. "però non sei fatta per il cammino.

    Non sarebbe meglio dire che è il Cammino che non è fatto per me?

    Cosa è più importante? Il fine o il mezzo? E' più importante la persona oggetto dell'evangelizzazione o il mezzo che (ammesso che lo faccia veramente) evangelizza?

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  16. No ale, loro sono fermamente convinti che hanno da combattere una religiosità che nella migliore delle ipotesi porta ad un devozionismo sterile e per loro questo fa parte della religiosità naturale che non ha nulla a che vedere con l'esperienza concreta di Dio.

    Soltanto che con le loro catechesi, non fanno mai prendere coscienza del soprannaturale, dell'azione salvifica della preghiera. Ti iniziano alla Liturgia delle Ore ma non sviluppano affatto alcuna crescita spirituale.
    Come dice Michela, arriverai a conoscere la Bibbia a memoria ma, ogniqualvolta parlerai o sentirai parlare, non ci si staccherà da quella base di peccato che non ti fà realizzare quanto il Signore vuole da te.
    Rimarrai costantemente in un atteggiamento di prostrazione e lo inculcherai anche a coloro che incontrerai.

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  17. mic ti ho mandato una mail. Ci tengo ad un tuo parere. Seminarista

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  18. o Kiko e Carmen si sentono al di sopra di Gesù Cristo

    cara Alect,
    è una cosa sconcertante verificare come sia loro che i catechisti di fatto presumano di parlare in nome di Dio...
    questo è quello che emerge dalle prassi. Pensiamo agli scrutini ed alle loro pilotate dinamiche, ad esempio, alle scelte di vita che impongono...

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  19. combattere una religiosità che nella migliore delle ipotesi porta ad un devozionismo sterile e per loro questo fa parte della religiosità naturale che non ha nulla a che vedere con l'esperienza concreta di Dio.

    ho già spiegato come questo sia insostenibile, perché non si può accusare un cristiano, sia pure "della domenica" e da loro considerato di serie B, di vivere una "religione naturale", quando questa rappresenta l'anelito religioso di ogni uomo, mentre un cristiano vive una Religione rivelata, dalla Rivelazione Apostolica e dalla Soprannaturalità dei Sacramenti.

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  20. ... solo che loro considerano valida in esclusiva la loro pseudo-rivelazione, che ormai conosciamo in fin troppi dettagli

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  21. mic ti ho mandato una mail. Ci tengo ad un tuo parere. Seminarista

    ti ho risposto.
    Che il Signore ti benedica e ti custodisca!

    RispondiElimina
  22. Ho letto volentieri questa catechesi.

    Mi è bastato subito il primo capoverso per capire bene quale debba essere il senso di questa catechesi.

    "Non pretendo parlare di tutto ciò che è il sacramento dell'Eucaristia, cosa impossibile in così poco tempo. Voglio appena sottolineare alcune linee fondamentali che il concilio ha rimesso particolarmente in evidenza, perché vi aiutino a vivere la celebrazione dell'Eucaristia."

    Ciò che non è detto, non vuol dire che non vi si creda. Attenzione Mic, alcune delle tue note (a proposito quali sono quelle del CCC?) dicono infatti "è esclusa, è escluso, è eresia perchè prende solo una parte..."

    Ed infatti anche io sento la mancanza di alcune cose importanti, come la morte di Gesù come sacrificio espiatorio, e tante altre cose che conosco bene e che compiutamente sono indicate nel CCC.

    In chi, queste cose sono date per scontate e assodate, nulla toglie questa catechesi. in chi invece questa cose non sono assodate, poco dà su questo aspetto.

    ecco la mancanza che ricordavo ieri. mancanti di qualcosa. non possono essere considerate come un catechismo, che deve rimanere il CCC. Su questo concordo, ma concordano anche gli iniziatori del CNC.

    ma ci sarà tempo di approfondire meglio le conseguenze di questa catechesi su chi le ascolta (e non le legge).

    Alessio

    PS credo che sia rimasto attivo l'antispam sul mio account ... ;)

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  23. Allucinante.
    Teologia fai da te, filosofia fai da te, psicologia fai da te, il tutto dà una religione fai da te.
    Un miscuglio fatto di elementi diversi, alcuni accettabili, anche se approssimativi, altri chiaramente eterodossi, purtroppo solo una persona con una media, a buona, formazione cattolica, saprà riconoscerli e rifiutarli, la maggioranza ingoierà quella pozione senza rendersi conto del veleno che contiene, progressivamente ma sicuramente sarà intossicata.

    Aspetto con impazienza la PUBBLICAZIONE del direttorio catechetico , VEDREMO AD ESEMPIO SE E COME QUELLA CATECHESI È STATA CORRETTA!

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  24. troppo semplicistico, Caro Alessio.
    Una catechesi sull'Eucaristia che dice che il cuore dell'Eucaristia è l'esultanza e parla di tutto tranne che del Sacrificio di Cristo ed anche dell'Incarnazione, è eretica... ha già fatto dei tagli!

    Scusa, ma non puoi cavartela con
    ecco la mancanza che ricordavo ieri. mancanti di qualcosa. non possono essere considerate come un catechismo, che deve rimanere il CCC. Su questo concordo, ma concordano anche gli iniziatori del CNC.

    intanto non si tratta di "mancanza di qualcosa" di secondario, che nessuno starebbe lì a contestare, ma di mancanza dei dati e soprattutto del dato fondamentale.
    Che tu concordi non dimostra che concordino anche gli iniziatori, se tra l'altro non lo predicano nemmeno. Ma dai! Avuto riguardo poi alle prassi e a quello che si vive!

    Non puoi cavartela con gli accenni al catechismo. Anche qui io non mi metto a citare il catechismo se non saltuariamente a supporto di un mio discorso. Non parlo attraverso il catechismo, ma parlo dal cuore attraverso ciò che ne ho assimilato e che vivo... mentre questi testi dimostrano di aver assimilato e di vivere tutt'altro!

    In quegli Orientamenti il catechismo è inserito come "note" o come richiamo iniziale di un testo che prende qualcosa per poi sviluppare tutt'altro. Per me, se proprio devo dirla come la penso, è un gioco sporco ed ingannevole!

    E ricordati che so di cosa parlo perché conosco il cammino dal di dentro e non per approssimazioni!

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  25. ... ti ricordo che si tratta di "Catechesi", quindi di incontri formativi e in qualche modo fondanti essenziali. Non puoi sostenere che

    In chi, queste cose sono date per scontate e assodate, nulla toglie questa catechesi.

    in tanto cominciamo a chiederci in chi queste cose sono date per assodate. Lo sono oggi, per te, dopo kilometri di post, ma i giovani e coloro che non hanno mai ricevuto l'Annuncio?

    E il dramma dei presbiteri formati, anzi de-formati in questo modo?

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  26. Teologia fai da te, filosofia fai da te, psicologia fai da te, il tutto dà una religione fai da te.
    --------
    la teologia, la filosofi e la psicologia, o meglio antropologia, sono sempre frutto di un'analisi personale, altrimenti perchè ci sarebbero tanti teologi, tanti filosofi, tanti psicologi e tanti antropologi?

    Ciò che fa la religione è il Credo, e credere fermamente nel Catechismo della Chiesa Cattolica.

    Distinzioni fra "natura divina e natura umana divinizzata" sono così impossibili da afferrare in una catechesi ascoltata, che neppure ci si fa caso.

    Comunque secondo me Emma ti aspetti una diversità che non c'è con il direttorio approvato. Semmai vorrei sapere le note al CCC, per capire se su quei punti ci sono rimandi particolari, oppure non ce li possimo leggere per farci una analisi un po' più completa? Aspetto anche che le catechesi sia mostrate su internetica. se ci sono già puoi riportare un link?

    grazie, Alessio

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  27. e poi come sarebbe a dire nulla toglie? A lungo andare tutto ciò di cui non si parla e viene tralasciato, risulta desueto, inconsistente, sparisce dall'orizzonte anche di chi ce l'aveva forse non ben radicato.

    Minimizzi con la pagliuzza del "nulla toglie", il che è tutto da dimostrare, e non cogli la trave di "quello che non dà", che è la cosa più importante????

    E questo lo si spaccia per "iniziazione cristiana"?????

    RispondiElimina
  28. troppo semplicistico, Caro Alessio.

    ----
    Lo so è che "non pretendo parlare di tutto ciò che è il sacramento dell'Eucaristia, cosa impossibile in così poco tempo. Voglio appena sottolineare alcune linee fondamentali che il concilio ha rimesso particolarmente in evidenza, perché vi aiutino a vivere la celebrazione dell'Eucaristia".
    ;)

    Comunque non minimizzo affatto, calma abbiamo appena iniziato a discuterne....
    Equesta mia frase devi accettarla come un rimprovero alle stesse catechesi:
    "in chi invece queste cose non sono assodate, poco dà su questo aspetto."

    Se dà poco, è mancante e quindi per me non sufficiente: già ieri ricordavo che è impossibile scindere i vari aspetti dell'eucarista, ma poi è intervenuta la cesoia....

    Alessio

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  29. Semmai vorrei sapere le note al CCC

    ma lo vuoi capire o no che con QUESTA predicazione orale, che è quella che 'passa' ai catechisti e da essi agli adepti. il catechismo va a farsi benedire?

    forse un po' meno di prima perché visto che ci sono alcuni articoli citati qualcuno se li può leggere... ma quali sono gli adepti, o perfino i catechisti, che dispongono del testo integrale degli Orientamenti o Direttori che dir si voglia? E che peso ha il catechismo, eventualmente solo sfiorato e messo lì come specchietto per le allodole, di fronte a quello che 'passa' e forgia le persone - e si parla delle loro anime, del loro spirito - attraverso le prassi e le 'convivenze' varie?

    RispondiElimina
  30. Se dà poco, è mancante e quindi per me non sufficiente: già ieri ricordavo che è impossibile scindere i vari aspetti dell'eucarista, ma poi è intervenuta la cesoia....

    non è che dà poco ed è per questo solo insufficiente: è che non dà la cosa più importante, il fondamento: il Sacrificio di Cristo - e scusa se è poco!!!! - viceversa dà "altro", cioè tutte le suggestioni vetero-testamentarie... le hai lette le mie note?

    Mi riferisco innanzitutto al cammino nel deserto, rispetto alla Terra promessa, cioè Cristo, in cui avviene la Costruzione del Regno

    Hai notato la prevalenza del sentimento (rispecchiata non solo dai contenuti, ma anche dall'enfasi, dal sopra le righe) rispetto alla ragione ed alla volontà? Anche questa ti sembra una cosa da poco??

    RispondiElimina
  31. ... non è solo insufficiente è anche sviante!

    RispondiElimina
  32. A distanza di tempo, andandomi a rivedere il sito di internetica, mi sono strabiliato della terminologia del Cammino e mi sono reso conto a posteriori che è un vero e proprio invasamento generale.

    Quoto Larus, quando intende che nelle convivenze durante le catechesi non hai diritto a parola, se non a posteriori forse. Non è contestabile ogni catechesi dei catechisti, e sei libero di andartene, ma quando te ne vai cercano sempre di riportarti all'ovile, destabilizzandoti.

    P.S. Inserite come terminologia "durezza di cervice" :)

    RispondiElimina
  33. Lo so è che "non pretendo parlare di tutto ciò che è il sacramento dell'Eucaristia...

    non te la puoi cavare per il rotto della cuffia in un modo così semplicistico dopo tutto quello che viene dopo questa frase iniziale che è oltretutto è ovvia perché chi è che, in una qualsiasi occasione, può parlare di tutte quelle infinite mirabilia Dei contenute nell'Eucaristia?

    Soprattutto tenendo condo di ciò che viene dopo che di tutto parla tranne che dell'essenziale?

    RispondiElimina
  34. "Comunque secondo me Emma ti aspetti una diversità che non c'è con il direttorio approvato."

    Quella catechesi NON può passare tale e quale senza correzioni, è palese.
    Quando i testi saranno PUBBLICATI ognuno potrà verificarne l`ortodossia, che normalmente deve esserci visto le correzioni della CDF, sopratutto, chi è nel cammino nc potrà verificare se quel che gli viene trasmesso corrisponde ai testi corretti o se al contrario i catechisti continuano ad usare i testi "sacri" originali

    RispondiElimina
  35. "la teologia, la filosofi e la psicologia, o meglio antropologia, sono sempre frutto di un'analisi personale...

    Stiamo parlando di catechesi,
    stiamo parlado di Fede cattolica,
    stiamo parlando di strumentalizzazione, di manipolazione delle coscienze!

    I diversi approcci psicologici, delle diverse scuole, con i loro iniziatori e autori, aiutano chi desidera fare un lavoro di ricerca su di sè, la ricerca è personale, l`analisi, i frutti sono personali, altro è quando un guru, o una guru, si serve di concetti psicologici, più o meno elaborati, studiati, assimilati, per strumentalizzare un uditorio, per piegarlo alla propria visione, quello è un uso malvagio delle qualche conoscenze racimolate qua e là, è psicologia da supermercato, è una psicologia fai da te ma che purtroppo può aver degli effetti devastanti su chi la subisce.

    Ma quell`uso malvagio della psicologia, con i suoi effetti, è al servizio di qualcosa di ancor più devastante, accompagna e serve la teologia fai da te che inganna le anime, che le porta su una via altra.

    RispondiElimina
  36. quando ho scritto ke il Papa ha celebrato un messa neocatecumenale avete prontamente quanto falsamente risposto subito ke non è vero, ke non è mai successo ecc ecc... quando xo ho mandato ripetutamente il link di un video dove Giovanni Paolo II celebra un eucarestia del cammino neocatecumenale non l'avete mai pubblicato...

    come mai???

    RispondiElimina
  37. perché non ce ne può importare di meno!

    Giovanni Paolo II è colui che ha preteso lo statuto e vi ha dato un sacco di correzioni più volte ricordate; ma nel contempo sappiamo quanta benevolenza venisse fuori dal profumo di molta pecunia per solidarnosc e da una informazione pilotata (basta conoscere i retroscena della tanto sbandierata Lettera "Ogniqualvolta", documento interno per Cordes, basato sulla documentazione da lui esibita e su una cospicua 'unzione', che non ha nulla a vedere con quella dello Spirito)...

    Comunque, qualunque celebrazione abbiano fatto sia lui che Ratzinger, sicuramente sarà stato un NO (magari usando il "pagnottone" tipico) ma giammai il vostro sincretistico rito

    RispondiElimina
  38. Dice Emma

    chi è nel cammino nc potrà verificare se quel che gli viene trasmesso corrisponde ai testi corretti o se al contrario i catechisti continuano ad usare i testi "sacri" originali

    Esatto. Infatti finchè la pubblicazione non sarà adempiuta, COME DA RICHIESTA DELLA CHIESA, si potrà dire tutto e il suo contrario. Per questo la pubblicazione dei testi del CnC, che sono segreti, è alla fine relativa. Perchè inaugura la diatriba: sono approvati-sono veri/sono falsi.

    In ogni caso, QEULLO CHE IO STO LEGGENDO, che viene identificata come Catechesi di Kiko e Carmen (doppia firma) E' UNA AUTENTICA ERESIA. E cercare di "minimizzarla" o di "spiegarla" è qualcosa di ASSURDO. Questa è UNA ERESIA. Punto.

    RispondiElimina
  39. NON esiste una "messa neocatecumenale", vi rendete conto della gravità di una tale affermazione?

    BENEDETTO XVI NON HA MAI CELEBRATO UNA SANTA MESSA CON IL "rituale neocat"!

    Lo avrà fatto da cardinale, ma poi diventato Papa vi ha trasmesso le sue DECISIONI per le modifiche del vostro rituale.

    Chiaro?
    O volete continuare a mentire pretendendo che quelle decisioni non vi riguardano più?

    Strano che su questo punto , si sorvola,ma la verità è che state DISOBBEDENDO al Papa.

    RispondiElimina
  40. "In ogni caso, QEULLO CHE IO STO LEGGENDO, che viene identificata come Catechesi di Kiko e Carmen (doppia firma) E' UNA AUTENTICA ERESIA. E cercare di "minimizzarla" o di "spiegarla" è qualcosa di ASSURDO. Questa è UNA ERESIA. Punto."

    Esatto, Stefano!
    Ed è con quel genere di eresie che sono stati e sono "formati" gli adepti di quella "formazione cattolica!

    È URGENTE che il direttorio catechetico sia PUBBLICATO.
    Sono già passati 6 MESI.
    Il segreto su quei testi che perdura è uno SCANDALO.

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  41. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  42. "Voglio appena sottolineare alcune linee fondamentali che il concilio ha rimesso particolarmente in evidenza, perché vi aiutino a vivere la celebrazione dell'Eucaristia."

    Vorrei poi sapere dove,in quale passaggio, in quali parole della Sacrosanctum Concilium, la costituzione conciliare sulla Liturgia, la signorina Hernandez, trova quelle sue affermazioni eretiche che osa far passare come "lineee fondamentali" del Vaticano II, mentendo e ingannando tutti coloro che assorbiranno quelle "catechesi".

    RispondiElimina
  43. Parole di Benedetto XVI all`apertura del Convegno diocesano: :

    "La catechesi è azione ecclesiale e pertanto è necessario che i catechisti insegnino e testimonino la fede della Chiesa e non una loro interpretazione. Proprio per questo è stato realizzato il Catechismo della Chiesa Cattolica, che idealmente questa sera riconsegno a tutti voi, affinché la Chiesa di Roma possa impegnarsi con rinnovata gioia nell’educazione alla fede.
    ....
    Per tutto questo è necessario educare al silenzio e all’interiorità. Confido che nelle parrocchie di Roma gli itinerari di iniziazione cristiana educhino alla preghiera, perché essa permei la vita ed aiuti a trovare la Verità che abita il nostro cuore.

    RispondiElimina
  44. "La catechesi è azione ecclesiale e pertanto è necessario che i catechisti insegnino e testimonino la fede della Chiesa e non una loro interpretazione.

    Interessante, perche' allora ha approvato la setta eretica neocatecumenale che fa' proprio quello che Lui chiede di non fare?

    Pascendi Dominicis Gregis...
    ...È parimente officio dei Vescovi impedire che gli scritti infetti di modernismo o ad esso favorevoli si leggano se sono già pubblicati, o, se non sono, proibire che si pubblichino. Qualsivoglia libro o giornale o periodico di tal genere non si dovrà mai permettere o agli alunni dei Seminari o agli uditori delle Università cattoliche: il danno che ne proverrebbe non sarebbe minore di quello delle letture immorali; sarebbe anzi peggiore, perché ne andrebbe viziata la radice stessa del vivere cristiano. Né altrimenti si dovrà giudicare degli scritti di taluni cattolici, uomini del resto di non malvagie intenzioni, ma che digiuni di studi teologici e imbevuti di filosofia moderna, cercano di accordare questa con la fede e di farla servire, come essi dicono, ai vantaggi della fede stessa. Il nome e la buona fama degli autori fa si che tali libri sieno letti senza verun timore e sono quindi più pericolosi per trarre a poco a poco al modernismo.

    RispondiElimina
  45. Vorrei tornare sulla riflessione in ordine del testo:

    Un’Eucaristia è essenzialmente una proclamazione, prima che un’azione di grazie. Azione di grazie è ancora poco per ciò che è l’Eucaristia, che include anche l’azione di grazie. Ma essenzialmente – e prima di dare grazie a Dio come un interscambio commerciale per qualcosa che hai ricevuto – è una proclamazione, una confessione di quello che Dio ha fatto

    Questo "insegnamento" viene dopo lo snocciolamento di tutte le suggestioni vetero-testamentarie, che per noi cristiani sono solo ‘figura’ di ciò che Cristo ha operato e portato a compimento. Esse sconcertano, soprattutto se rapportate all’assoluto silenzio sul fondamento centrale dell’Eucaristia Sacrificio di espiazione oltre che rendimento di grazie, da ri-presentare al Padre come ci è stato consegnato dal Signore, prima di poter essere banchetto escatologico. Inoltre da nessuna parte appare l’autentica ragione dell’Eucaristia, funzione primaria della Chiesa, che è quella dello ius divinum di Dio al vero culto che gli è dovuto. E’ un discorso assolutamente antropocentrico da cui il Soprannaturale, il Sacro, è stato bandito!

    Oltre a questo, bisogna ritornare su "Eucaristia-proclamazione".
    Non mancano le preghiere in cui si ricorda la creazione e anche la redenzione e si chiede qualcosa di più... O Dio, che in modo mirabile creasti nello splendore della sua dignità la natura umana e in modo ancor più mirabile le ridonasti nuova vita: per il mistero di quest'acqua (qualche goccia aggiunta al calice) e di questo vino, concedici di partecipare alla divinità di colui che si è degnato di partecipare alla nostra natura umana...

    Per Carmen l'Eucaristia diventa la proclamazione -per quanto conosciamo del Cnc anche sguaiata- delle "cose grandi" che Dio ha fatto. La Chiesa, invece, insegna che la cosa più grande LA FA Cristo Signore durante la S. Messa, Actio sua e non dell'Assemblea, che è un'Assemblea di communicates a tutta la Comunione dei Santi e non di protagonisti. Infatti il vero Protagonista, come scritto dal S.Padre è il Signore!

    La cosa più grande e davvero salvifica che ACCADE durante l'Eucaristia è il Sacrificio di Cristo che, offrendosi al Padre ed espiando il nostro peccato, lo redime e ci trasforma... è solo questo che rende l'Eucaristia un'opera-evento umano-divino che ci vede partecipi grati gioiosi e riconoscenti e non esaltati, urlanti prima e danzanti poi, calpestatori di sagrati e di cose sacre...

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  46. Caro Gianluca,
    ti ringrazio del tuo contributo.
    Abbi pazienza se ho cancellato il tuo secondo riferimento alla Pascendi perché, lungo com'è, poco leggibile e soprattutto distraente dalla riflessione, credo basilare che ho appena inserita.

    Guarda che c'è notizia che il Papa ha convocato proprio ieri tutti i dicasteri e sono emersi due punti molto seri, che riguardano direttamente proprio il Cnc.
    http://2.andreatornielli.it/?p=2103

    Sta in campana perché ne parleremo nel prossimo articolo, una volta esaurita l'attenzione a questo, che mi sembra ancora da tener desta perché rivela qualcosa di serio e di fondamentale.

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  47. Continua...

    Questo e' il sunto e credo non sia troppo lunga da leggere e credo che sia fondamentale proprio perche' le eresie neocatecumenali ad oggi non vengono fermate ma anzi approvate, e credo non sia fuori tema, difatti l'articolo parla delle eresie di carmen e kiko sull'Eucarestia...

    Per dar poi, o Venerabili Fratelli, disposizioni più generali in sì grave materia, se nelle vostre diocesi corrono libri perniciosi, adoperatevi con fortezza a sbandirli, facendo anche uso di solenni condanne. Benché questa Sede Apostolica ponga ogni opera nel togliere di mezzo siffatti scritti, tanto oggimai ne è cresciuto il numero, che a condannarli tutti non bastano le forze. Quindi accade che la medicina giunga talora troppo tardi, quando cioè pel troppo attendere il male ha già preso piede. Vogliamo adunque che i Vescovi, deposto ogni timore, messa da parte la prudenza della carne, disprezzando il gridio dei malvagi, soavemente, sì, ma con costanza, adempiano ciascuno le sue parti; memori di quanto prescriveva Leone XIII nella Costituzione Apostolica "Officiorum": "Gli Ordinari, anche come Delegati della Sede Apostolica, si adoperino di proscrivere e di togliere dalle mani dei fedeli i libri o altri scritti nocivi stampati o diffusi nelle proprie diocesi"

    RispondiElimina
  48. Caro Gianluca,
    vedo che nel testo che ha inserito si parla di "libri perniciosi".

    Ebbene, possibile che non ci sia uno dico un vescovo che abbia chiesto di esaminare questi testi più che perniciosi al pari dei cattivi maestri che li hanno partoriti, prima di lasciarli proliferare nella sua diocesi?

    Sul Papa mi astengo, perché conosciamo tutti l'articolata vicenda del famoso "mattone" rifiutato da Kiko.

    Ora sembra dare dei segnali di attenzione al problema. Anche ieri sera ha esortato ad usare il CCC senza interpretazioni personali. Ma alla fine il problema è quello di sempre: invita, esorta, suggerisce, ma non sanziona chi non lo ascolta e quindi tutto resta come prima perché, a questo riguardo, le autentiche "dure cervici" non sono i renitenti al cammino, ma sono proprio i suoi iniziatori e i più convinti i invischiati accoliti.

    RispondiElimina
  49. La cosa più grande e davvero salvifica che ACCADE durante "l'Eucaristia è il Sacrificio di Cristo che, offrendosi al Padre ed espiando il nostro peccato, lo redime e ci trasforma... è solo questo che rende l'Eucaristia un'opera-evento umano-divino che ci vede partecipi grati gioiosi e riconoscenti e non esaltati, urlanti prima e danzanti poi, calpestatori di sagrati e di cose sacre..."

    Ormai di sagrati non profanati ne sono rimasti ben pochi.

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  50. "perché non ce ne può importare di meno!"

    rispondi secco alla domanda: dite ke l'eucarestia così come la fa il cammino sia eretica. il Papa ha presieduto più volte a tale eucarestia. allora dimmi: il Papa non si è accorto ke sia eretica perchè ne sa meno di voi? si o no. se no vuol dire ke si è accorto ke è eretica anke lui e abbiamo dunque un Santo Padre ke presiede celebrazioni eretiche? si o no...

    o forse come piu probabile non c'è niente ke non va in tali eucarestie?

    prego di pubblicare poiche non ci sono ne insulti, ne slogan, ne niente. chiedo solo una risposta ke non sia il solito giro di parole

    RispondiElimina
  51. In realtà abbiamo già risposto nel messaggio cui replichi e che evidentemente non hai letto perché ti interessa solo affermare che il Papa ha celebrato e questo basta. punto.
    E, sostanzialmente abbiamo risposto anche con questo articolo ed i suoi commenti, che tutto sono tranne che "giri di parole".

    Vedo che l'unica cosa da dire che hai, con tanti argomenti e input sostanziosi a disposizione è la benevolenza del Papa. Ebbene, se è questo che ti è sufficiente, vai pure avanti così, senza nemmeno accorgerti che il Papa non solo incoraggia, ma anche corregge, indirizza. E questo, purtroppo, per voi resta lettera morta perché siete addestrati al fatto che il "cammino non si discute" ma si fa e basta!

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  52. le note al CCC?

    scusa, ma perché non le chiedi ai tuoi catechisti?

    RispondiElimina
  53. Alessio, tu che sei neocatecumenale, sai che in occasione di Eucarestie presiedute da persone importanti, le risonanze ( ammesso che siano consentite) sono preparate prima, così come le preghiere 'spontanee'.

    Inoltre nessuno poteva impedire al papa di pronunciare tutte le formule ( l'orate frates, l'agnus Dei, ecc..) per cui il papa ha certamente celebrato una messa diversa da quelle che si celebrano al sabato sera.
    Inoltre l'ambientale sarà stata una formula di saluto, e non di sicuro il solito discorso sulla mensa e sulla festa.

    Ecco perchè non si può dire che il papa ha celebrato nel modo dei neocatecumenali.

    Inoltre non risulta che papa Benedetto abbia celebrato da papa una messa coi neocat.

    E GpII solo una volta nel 1998 a porto S. Giorgio.( e poi ha chiesto prima la rendicontazione, e poi gli statuti)

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  54. Secondo me andrebbe dato un grande spazio a due fatti:

    -Discorso del Papa al Convegno della Diocesi di ROma

    - Riunione interdicasteriale

    Magari con un articolo apposito.

    RispondiElimina
  55. le note al CCC?

    al.


    Ti Tranquillizzersti leggendole? Sarebbe sufficiente? Le note, anche mettendole, si riferirebbero inevitabilmente e raginevolmente a singole frasi del Catechismo. Ma come potrebbero annullare le solenni eresie della catrechesi? E' la catechesi quella che "forma" i neocat...Non le note del Catechismo. E chi, da "non catechizzato o lontano", dovesse formarsi con queste catechesi, ne risulterebbe TRAVIATO. Conoscerebbe QUESTA VERSIONE di presunto "cattolicesimo" e non la VERITA'

    RispondiElimina
  56. Il Papa ieri al Convegno Diocesano:

    La catechesi è azione ecclesiale e pertanto è necessario che i catechisti insegnino e testimonino la fede della Chiesa e non una loro interpretazione.

    Proprio per questo è stato realizzato il Catechismo della Chiesa Cattolica, che idealmente questa sera riconsegno a tutti voi, affinché la Chiesa di Roma possa impegnarsi con rinnovata gioia nell’educazione alla fede. La struttura del Catechismo deriva dall’esperienza del catecumenato della Chiesa dei primi secoli e riprende gli elementi fondamentali che fanno di una persona un cristiano: la fede, i Sacramenti, i comandamenti, il Padre nostro.


    a buon intenditor....

    RispondiElimina
  57. Magari con un articolo apposito

    lo sto già preparando.
    questo intanto è il testo del Discorso

    Poi c'è l'estratto della riunione interdicasteriale, che è molto importante. Messi insieme sono molto eloquenti... staremo a vedere.

    RispondiElimina
  58. le note al CCC?

    scusa, ma perché non le chiedi ai tuoi catechisti?
    ----
    loro ritengono importante l'arcano, non ricordi?

    Tu no, però. quindi perchè le nascondi?


    Ti Tranquillizzersti leggendole? Sarebbe sufficiente? Le note, anche mettendole, si riferirebbero inevitabilmente e raginevolmente a singole frasi del Catechismo. Ma come potrebbero annullare le solenni eresie della catrechesi?
    -------
    perchè stefano non lo fai giudicare agli altri se quelle note sono significative o meno? sai, non tutti siamo eruditi e quindi abbiamo bisogno di capire se ci sono corrispondenze con il CCC. tutto qui. Come puoi chiedere la pubblicazione del direttorio, e poi alla prima occasione censurarne una parte?

    Appare tutto molto strano, poi Mic non mi dire che ti accuso invano di strumentalizzare.... dimostraci che non ne hai la voglia.

    Al.

    RispondiElimina
  59. Tu no, però. quindi perchè le nascondi?

    primo, non ho nessuna intenzione di nasconderle; secondo, non sono obbligata a fare "il piccolo scrivano fiorentino" per la tua comodità; inoltre l'Arcano non credo possa esser fatto valere anche per le note del catechismo, che comunque sono alla portata di chiunque se lo può consultare anche on line; inoltre ancora, ti ho già detto, ma non VUOI recepire, che le note del catechismo, in rapporto a catechesi e prassi che veicolano altro, lasciano il tempo che trovano. E' evidente che sono state messe lì per rispondere a delle indicazioni ed è altrettanto evidente che per la maggior parte sono tranquillamente bypassate o quanto meno interpretate strumentalmente.

    Io non sto 'censurando' una parte del Direttorio (sei maestro nel rigirare le frittate). Non è mia la responsabilità di renderlo pubblico. Ho semplicemente dato una dimostrazione di cosa vi insegnano. Questa è l'unica responsabilità che ho come credente e appartenente al Signore e alla Sua Chiesa.

    RispondiElimina
  60. guardando un po' più da vicino la seconda immagine che ci proponi (per altro microscopisca), risulterebbe anche che all'inzio vi è una parte riferita integralmente al CCC, oltre alle note a piè di pagina. perchè non ci fornisci almeno quella? quella non è in nota. tu che ne pensi? Cattolicamente quella va bene?

    Su Mic, perchè ti comporti come una dei tanti catechisti che tengono all'arcano? cosa c'è scritto che credi possa turbare chi le legge?

    Al.

    RispondiElimina
  61. Al,
    ma davvero mi prendi per cretina?

    Credi che non sia evidente che sia con questo che con gli altri post, che non passo, stai usando strategie dialettiche di bassa lega?

    RispondiElimina
  62. È evidente mic, è molto evidente.
    Strategie di bassalega che qui non prendono ma possiamo immaginare l`uso devastante che ne è fatto presso i neocatecumenali della base.

    RispondiElimina
  63. Posso fare una considerazione di fondo? Se io faccio una tesi in cui affronto in maniera "parziale" un argomento e poi nella bibliografia metto testi che affrontano quell'argomento in maniera GLOBALE non è AUTOMATICO che la mia tesi da PARZIALE diventi GLOBALE.

    Anche la Bibbia, se citata male, diventa uno strumento simile.

    Es. "Dio non esiste...dice lo stolto" (salmo 53)

    Di conseguenza io posso anche mettere una marea di note del CCC al testo di Carmen ma non è detto che in questo modo diventi "cattolico" perchè se quel testo spinge e preme costantemente su una visione PARZIALE dell' Eucarestia

    (che proprio quell'aspetto che non si può trattare in maniera "parziale")

    non c'è niente da fare: non è COMPLETAMENTE Cattolico. E non si può essere cattolici a metà, o lo si è in toto o non lo si è.

    RispondiElimina
  64. Cara Alect,
    la tua conclusione è di una chiarezza incontrovertibile.

    Ciò nonostante il solito Al insiste nel propinare elaborati sofismi per dimostrare l'indimostrabile:

    Ma se avesse voglia Mic di pubblicare questo capiresti che quelle note non sono illustrative, ma normative ( se non le leggi e non le assimili contravvieni proprio quanto detto da benedetto XVI che chiede che si usi il CCC per trarre gli argomenti della catechesi.

    ecco l'espediente ormai stantìo: i mancati chiarimenti sono tutti attribuili a "mic che non pubblica", quando lui insiste a considerare normative note e piè di pagina di testi come quelli che abbiamo esaminato qui e sui quali la tua conclusione cade come un maglio definitivo...

    Inoltre mi chiedo PER CHI sono normative quelle note, se dei testi di cui parliamo neppure i catechisti vengono dotati? Infatti è ben noto che viene privilegiata la predicazione orale, la cui ossatura non è cambiata per niente!

    L'ho detto e lo ripeto. Quelle note sono state messe come 'specchietti per le allodole' cercando di camuffare, del tutto impropriamente e subdolamente, testi eretici come quello qui esaminato per il solo fatto che ad essi si aggiunge la compresenza di qualche citazione canonica, che lascia il tempo che trova, perché non è quel contenuto che 'passa' né dagli insegnamenti né dalle prassi...

    Questo ormai è più che evidente. Ogni tentativo di portarci fuori strada è pretestuoso e distorcente la realtà, addirittura con acrobazie dialettiche delle quali ormai ne abbiamo fin sopra i capelli!

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