martedì 1 ottobre 2013

Anche Gabriel ci rifila i soliti slogan

I neocatecumenali rispondono sempre con slogan. È una constatazione che ci accompagna da tanti anni, e che troviamo continuamente verificata.

Recentemente abbiamo ricevuto una commento firmato Gabriel, in difesa del Cammino e della bislacca nueva estetica kikiana. Ecco la "scaletta" il suo ragionamento:

Il Concilio Vaticano II
sarebbe «nettamente in linea»
con la Domus Jetsons di Kiko?
  1. afferma di essere «un professionista del settore» artistico - e perciò lo ascoltiamo volentieri
  2. dice che l'arte vive di «mode»: e su questo siamo tutti d'accordo
  3. dice che l'arte e l'architettura sacra del CV2 «sono nettamente in linea» col Cammino (ma lo dice senza dimostrarlo: notate poi come nel suo "ragionamento" è il Concilio a dover essere «in linea» col Cammino, e non viceversa...)
  4. invoca «il concetto di chiesa come popolo vivo celebrante attorno alla mensa del Signore» (ma perché? prima del Vaticano II il popolo era morto? e poi "celebrante" in che senso va inteso?)
  5. tira fuori una citazione della Sacrosanctum Concilium, che però è talmente generica da non dimostrare nulla di ciò che lui ha affermato
  6. dice che «la voce di Pietro» ha chiarito e approvato (senza precisare "cosa" e senza precisare cosa significa "voce di Pietro": il caro fratello tenta un'astuzia per far passare l'idea che l'orrenda nueva estetica di Kiko sarebbe approvata dal successore di Pietro)
  7. afferma che il «male» del Cammino sarebbe tutto sommato trascurabile
  8. ci accusa quindi di non aver «studiato»
  9. per difendere il Cammino dalle accuse di criptoebraismo, ci rifila un link al sito web della Conferenza Episcopale Italiana riguardante le iniziative di dialogo con l'ebraismo (con un sottinteso: la parodistica ebraizzazione del Cammino sarebbe equivalente al "dialogo"?)
  10. ci accusa di non aver visitato le chiese neocatecumenali ma solo di aver letto le recensioni ostili a Kiko.
Come vedete, ad eccezione dei punti introduttivi (1 e 2), in ogni punto della sua "scaletta" c'è qualche fallacia.

Come tutti gli attivisti neocatecumenali, ha bisogno di paroloni tanto eleganti quanto fumosi, in modo da ingannare: ha cioè bisogno della menzogna per difendere il Cammino.

Liturgia invalsa nelle comunità
del Cammino Neocatecumenale
Ormai sono anni che siamo abituati a simili "scalette", con voli pindarici e salti di palo in frasca, zeppi di paroloni altisonanti («la voce di Pietro! le modalità assunte dal Cammino! prima di giudicare, studiate!...»): i seguaci dell'idolo Kiko hanno sempre bisogno di nascondere anzitutto a sé stessi il fatto che il Cammino Neocatecumenale disubbidisce alla Chiesa e inquina la fede.

Tutto questo parolame fumoso, questo latinorum di don Abbondio, serve infatti per mettere la patetica "pezza a colori" sulla triste realtà del neocatecumenalismo: e cioè il grandissimo terrore, vissuto da ogni seguace di Kiko, di scoprire di aver investito il proprio tempo, la propria spiritualità, i propri soldi, la propria vita, in onore di un idolo, un totem, un falso profeta, dei suoi mirabolanti numeroni galattici, delle sue roboanti autoincensazioni, dei suoi potenti appoggi in Vaticano, degli incoraggiamenti spacciati per approvazioni, delle sue bislacche dottrine e delle sue liturgie zeppe di strafalcioni...

Non c'è niente di più doloroso, per un neocatecumenale convinto, dello scoprire di essersi lasciato ingannare e di aver a sua volta ingannato i suoi cari, inducendoli a commettere gli stessi errori, a lasciarsi scarnificare le coscienze, a celebrare gli strafalcioni, a «mollare il malloppo», a considerare la fede, la vocazione, i sacramenti, l'arte, il canto, solo ed esclusivamente secondo ciò che piace a Kiko.

Il caro fratello Gabriel sarà pure esperto di architettura sacra, ma fa di tutto per dimostrare che della verità non gliene importa niente. Gli interessa solo difendere il prestigio di Kiko, a costo di raccontare frottole e sputar fuori paroloni eleganti.
Concludo qui. A beneficio di Gabriel, pubblico il suo commento e gli rispondo personalmente.
Salve a tutti...

«Faccio parte del Cammino...»
Premetto che faccio parte del CN... quindi sono un nc come dite qui...
E sono anche un Architetto... con tanto di tesi in arte sacra...

Vi faccio presente alcune cose... per vostra cultura personale... nella massima umiltà ma anche da professionista del settore.

Innanzi tutto l'arte, che sia sacra o no, vive di vere e proprie "mode", che influenzano gli stessi architetti. Oggi è di moda lo "sperimentare" forme nuove di architettura sacra, e basta leggere una rivista come quella citata nei commenti per rendersene conto (date anche un occhio alla chiesa di Alvar Aalto a Riola dalle forme del complesso industriale, un precursore in tal senso).

Detto ciò l'arte e architettura sacra nate dal CVII sono nettamente in linea con le modalità assunte negli edifici costruiti dal CN... il concetto di chiesa come popolo vivo celebrante attorno alla mensa del Signore...
Vi rimando ad alcuni testi fondamentali: il Messale Romano, La Sacrosantum Concilium (esempio art 48. Perciò la Chiesa si preoccupa vivamente che i fedeli non assistano come estranei o muti spettatori a questo mistero di fede, ma che, comprendendolo bene nei suoi riti e nelle sue preghiere, partecipino all'azione sacra consapevolmente, piamente e attivamente; siano formati dalla parola di Dio; si nutrano alla mensa del corpo del Signore; rendano grazie a Dio; offrendo la vittima senza macchia, non soltanto per le mani del sacerdote, ma insieme con lui, imparino ad offrire se stessi, e di giorno in giorno, per la mediazione di Cristo, siano perfezionati nell'unità con Dio e tra di loro [38], di modo che Dio sia finalmente tutto in tutti.)
Architettura sacra oggi di Benedetti
L'adeguamento liturgico delle chiese (ECEI)

Tutti libri che ho avuto modo di leggere e che mi han fatto riflettere sul come la liturgia e l'arte sacra sperimentate dal CN siano in linea con la Santa Madre Chiesa...

Va detto anche che nella chiesa vi sono correnti diverse di pensiero...è vero... ma la voce di Pietro è stata chiara ed ha approvato.

«Sono un fervente neocatecumenale...»
Sono un fervente NC e non sono un fondamentalista come sembra siano tutti i NC da quello che scrivete qui... certamente c'è del male nel CN... ma come c'è in ogni cosa... chiesa cattolica universale compresa...

La pace a tutti voi e prima di giudicare studiate ;)

PS: quanto al presunto "ebraismo" del CN vi rimando a un sito molto utile (http://www.chiesacattolica.it/cci_new_v3/s2magazine/index1.jsp?idPagina=4062)
Che l'esperienza cattolica abbia le radici in quella ebraica è un dato di fatto... non a caso un certo Gesù era ebreo

;) ciao a tutti

PS: Gli Architetti dicono tutto e il contrario di tutto... è la categoria più eterogenea del creato... non basatevi sulle recensioni delle chiese (scritte da colleghi concorrenti o amici degli autori stessi)... ma visitatele e valutate voi stessi se vi aiutano o meno ad entrare in un clima di preghiera e di ringraziamento a Dio...

Gabriel
Il Gesù Bambino dipinto da Kiko
ha fosse nere al posto degli occhi
e benedice con la mano sbagliata
Caro fratello Gabriel,

anzitutto tu affermi che l'arte «vive di vere e proprie "mode"». Questo è esatto.

"Esatto" però non significa "adeguato alla fede".

Tu parli dell'arte e l'architettura sacra «nate dal CVII»: cioè - secondo le tue stesse parole citate un attimo fa - stai parlando di mode nate in seguito al Concilio Vaticano II. Saprai meglio di noi che seguire le mode non significa automaticamente fare qualcosa di migliore rispetto al passato. Saprai meglio di noi che le mode non sono qualcosa di pianificato (cioè non nascono per ubbidire a qualche indirizzo).

Citando il n.48 della Sacrosanctum Concilium tu stai dando per scontato che le mode successive al Vaticano II abbiano pienamente corrisposto al Vaticano II. Ma quest'affermazione è sbagliata, perché può significare due cose (entrambe sbagliate): o che il Vaticano II sarebbe una moda, oppure che le mode nascerebbero per ubbidire ai desideri della Chiesa.

Il preoccupante UFO di Kiko
a Porto San Giorgio
Chiarito questo errore, possiamo anche ragionare sull'architettura neocatecumenale (cioè sulle idee di Kiko) e sull'arte sacra neocatecumenale (cioè sulle opere di Kiko). Anzitutto dovresti chiederti come mai nel Cammino vige esclusivamente la nueva estetica di Kiko (arte sacra, architettura sacra, perfino musica sacra: tutto proviene da Kiko): con tanti milioni di adepti neocatecumenali nel mondo, l'unico vostro artista riconosciuto è l'inventore del Cammino? Come mai nei rarissimi casi (davvero rarissimi) si imita pappagallescamente lo stile di Kiko?

Vedi, queste domande sono legittime ancor prima di leggere i libri, ancor prima di considerare i documenti del Vaticano II, perché riguardano la realtà concreta. Se al posto di "Kiko" tu ci metti qualsiasi altro artista che impone la sua nueva estetica (cioè la sua moda) ai suoi seguaci, il ragionamento fila lo stesso.

Tu poi aggiungi che «la voce di Pietro è stata chiara ed ha approvato».

Oh, che bel parolone. Ma che significa esattamente? Cosa c'entra con l'architettura-arte-musica neocatecumenale?

Le orripilanti icone di Kiko:
secondo voi la «voce di Pietro»
davvero le avrebbe approvate?
La "voce di Pietro" cosa sarebbe in realtà? Che cosa ha detto? Cosa ha esattamente «approvato»? Avrà mica approvato qualche moda? Avrà mica approvato qualche particolare architettura? Avrà mica approvato qualche opera di arte sacra, o almeno qualche canto di Kiko?

Il tuo termine la "voce di Pietro" è solo un modo per indicare i potenti appoggi (non proprio angelici...) che il Cammino ha nella gerarchia ecclesiastica e attorno al Santo Padre.

Tu vorresti astutamente sottintendere che siccome il Cammino Neocatecumenale è dotato di uno Statuto, allora la nueva estetica del fondatore del Cammino godrebbe della chiara voce approvante del successore di Pietro.

Un po' ingannevole come ragionamento, non trovi?

Non contento del tuo tentativo di venderci chiacchiere ingannevoli, ci propini un altro tuo ragionamento neocatecumenale: siccome la Chiesa intende dialogare con l'ebraismo, nessuno dovrebbe aver da ridire sul fatto che nel Cammino si opera una "ebraizzazione" ai limiti della parodia (siete voi neocatecumenali che fate gigantesche pagliacciate che offendono anzitutto l'ebraismo!).

Anche questo tuo tentativo di ingannarci coi soliti paroloni dà per scontate alcune menzogne, che qui vogliamo farti notare.

Pagliacciate neocatecumenali
per tornare "alle radici" di Kiko
Anzitutto il fatto che mentre è vero che il cristianesimo discende spiritualmente dall'ebraismo, è anche vero che da venti secoli non ha più bisogno di andare a pescare simboli dall'ebraismo. «Avete inteso che vi fu detto... ma Io vi dico...»: la fede in Cristo non distingue più «né giudeo, né greco», addirittura Paolo ebbe da sgridare pubblicamente Pietro perché quest'ultimo aveva troppo riguardo per i «circoncisi», e lo stesso Pietro fu divinamente avvisato («uccidi e mangia!») di lasciar perdere prescrizioni e tradizioni ebraiche. Lungo venti secoli di storia della Chiesa, nessuno ha mai ritenuto necessario usare le hannukkiah e le mezuzà, la Chiesa non ha mai aggiunto alla liturgia i tallit le menorà, e addirittura Nostro Signore critica l'ipocrisia dei filatteri...

In secondo luogo - ma non meno importante - per il fatto che l'ebraismo di oggi è diverso dall'ebraismo dei tempi di Gesù. La mishnà, il talmud, la ghemarà, sono tutti successivi alla Resurrezione di Cristo. La tradizione ebraica ha risentito fortemente della distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70 d.C. e del fatto che del Messia - che aspettavano come "imminente" - da allora non hanno più tracce.

Insomma, aggiungere alle liturgie cattoliche oggettistica ebraica, imbottire il frasario cattolico di paroloni ebraici, aggiungere simboli e gestualità recuperate dall'ebraismo, significa inquinare le cose della fede, significa fare e dire cose che in venti secoli di tradizione cattolica fino ad oggi sono state considerate inutili o addirittura dannose. Un conto è il dialogo con l'ebraismo, ben altra storia è lo scimmiottare l'ebraismo.

Ecco la "nueva estetica"
che "salverà la Chiesa":
gli autoritratti di Kiko
Come vedi, per risponderti non c'è bisogno di scomodare recensioni giornalistiche di chiese neocatecumenali (pardon: salette addobbate alla maniera kikiana-carmeniana).

Quanto al clima di preghiera e al ringraziamento a Dio, ti faccio un contro-invito: anziché andare dai neocatecumenali, prova ad entrare in una chiesa di un qualunque stile sacro precedente a Kiko. Per esempio, la maestosità di una chiesa gotica, specchio della perfezione divina a cui l'uomo è proteso, e che anche i più piccoli e semplici possono gustare. L'avvolgente ricchezza di dettagli di una chiesa barocca, che suggerisce le infinite opere di Dio, straordinarie in ogni dettaglio, che invita il cuore al ringraziamento. La semplice sublimità di una chiesa romanica, che non solo invita l'anima all'umiltà ma dà idea della gloria che gli umili raggiungeranno. A distanza di interi secoli, quell'arte e quell'architettura ancora parlano al cuore: dunque è arte sacra, non è una moda passeggera.

La nueva estetica kikiana, invece, è una delle tante mode. Rappresenta solo lo scombussolato disordine dell'anima del fondatore del Cammino Neocatecumenale. Vent'anni dopo la morte di Kiko saranno già dimenticate da tutti, laddove le opere di arte sacra del Caravaggio, del Beato Angelico, di Tiziano o di Michelangelo continuano ad ispirare preghiera ancor oggi.

Disubbidienza al Vaticano II:
si noti in particolare la faccia inebetita
del tizio seduto con l'ostia in mano
p.s.: visto che sei un neocatecumenale che mi cita la Sacrosanctum Concilium, te la voglio citare anch'io: nel suo paragrafo numero 55 c'è una cosa a cui voi neocatecumeni seguaci di Kiko disubbidite ogni volta: «Si raccomanda molto quella partecipazione più perfetta alla messa, nella quale i fedeli, dopo la comunione del sacerdote, ricevono il corpo del Signore con i pani consacrati in questo sacrificio».

Tu sei venuto qui per affermare che la nueva estetica di Kiko sarebbe frutto del Concilio (anzi, addirittura il Concilio sarebbe «in linea» con Kiko), e poi invece voi neocatecumenali fate la Comunione "tutti insieme contemporaneamente al sacerdote", disubbidendo al Concilio Vaticano II.

Dunque voi di "Pietro" e del "Vaticano II" prendete solo le cose che vi fanno comodo, eh?

52 commenti:

  1. (seconda parte)
    1- Kiko sulla torre - ristorante è stato ispirato dallo Spirito Santo manifestatosi in forma di colomba?
    2- Kiko ,laico, ha commesso un gravissimo abuso esorcizzando?
    3- Kiko ha mai chiesto l’autorizzazione ai vescovi cinesi fedeli al Papa? Secondo statuto sta agendo al servizio dei vescovi cinesi?
    4- Che pensi della doppia morale di Kiko che ordina in occidente ai giovani neocat di sposarsi solo fra loro e vieta fidanzamenti con chi pur cattolico praticante non va in comunità, e manda in Cina ragazze perché sposino atei?
    5- Che pensi di Kiko che ha negato per anni l'esistenza dei testi delle catechesi millantando l'ispirazione dello Spirito Santo, poi obbligato a presentarle ha rifiutato le correzioni. Dopo l'approvazione ha prima detto che era volontà del Papa che fossero pubblicate, poi che la pubblicazione era una catastrofe, ed poi ha segretato tutto?
    6- Kiko da decenni insiste con l'eresia dell'uomo schiavo del demonio per tutta la vita, che non può non fare il male. La Chiesa afferma il libero arbitrio. Chi sbaglia?
    7- La Comunione fatta contemporaneamente è un abuso liturgico?
    8- Che pensi delle apparizioni sbandierate al bar e di benedetta tu fra le donne?
    9- Kiko per ogni cosa che fa dice che è stato Dio a ordinarglielo, che ne pensi?
    10- Il direttorio è l'unico testo non consultabile di tutta la Chiesa, se è conforme al Catechismo perché?
    11- Tutti gli enti religiosi pubblicano il loro bilancio. Perché quello della Fondazione è segreto?
    12- Kiko ha ordinato di cancellarsi dai social network, che il Papa, su Twitter, ha elogiato. Chi sbaglia?
    13- I costosi arredi griffati Kiko sono obbligatori. Perché?
    14- Nella vulgata kikiana si favoleggia di "persecuzioni" . Nell'agiografia che il santino fa di sé racconta altro. A Madrid mons. Morcillo lo appoggia. A Roma immediata concessione di un RM a lui ignoto laico. Encomi da quattro (!) Papi; I tanti cardinali e vescovi "nostri amici", sempre invitati. Il permesso di costruire la megagalattica Domus. L'apertura di seminari in tutto il mondo, pur con pochissimi seminaristi che vivono nelle famiglie. Il gigantesco drenaggio di denaro che va alla Fondazione senza controlli. L'approvazione dello statuto strombazzata ai quattro venti. L'approvazione del direttorio quasi di nascosto, mai pubblicato nonostante il desiderio del Papa. Il seminario di Takamatsu mantenuto a Roma, anche se i vescovi giapponesi non lo volevano. Gli ostinati abusi liturgici mai corretti, le pubbliche eresie mai riprese. La volontà di sbarcare in Cina, facendo carne da macello di ragazze indifese spedite alla ventura, indipendentemente dai vescovi cinesi. Eccetera. Il tutto condito da una serie di apparizioni e ordini espliciti dell'Altissimo. CHI MAI ha perseguitato Kiko?
    15- Kiko: Gesù sporca col fango gli occhi del cieco nato per mostrargli i suoi peccati. Padri della Chiesa: è un'unzione con argilla bagnata con la saliva di Cristo che evoca la creazione dell'uomo: nuova creazione da parte del Signore. Chi sbaglia?
    16- Chiesa: il fico sterile è simbolo dell'infruttuosità del culto giudaico e della comunità farisaica che non riconobbe Cristo come Figlio di Dio. Kiko: è simbolo dei neocat che "raffreddano" la Comunità e che, dopo un altro anno senza frutti, dovranno essere "tagliati". Sono loro che dopo anni non riconoscono il Signore o è Kiko che ne stravolge il significato per "tagliare" quelli che si permettono di criticare qualche prassi NC?
    17- Perché la liturgia del cammino è intoccabile e quella della Chiesa no (es. comunione in contemporanea)?

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  2. p.s. scusate, dimenticavo Katartiko.

    Egregio Katartiko, cristiano illuminato e discernente, adulto nella fede, gradirei ci spiegassi come concili quello che dici -tu "eletto"- con il Vangelo e le Scritture.

    Mi spiego meglio.

    Sul sito del povero Baccalà hai scritto testualmente: "...la nullità di *; l'ossessione malata dell'* per le simbologie e il suo voler essere bambinescamente al centro dell'attenzione; le turbe disturbate dell'ultimo acquisto con evidenti problemi familiari. Ad eventuali laureandi in psicologia o specializzandi in psichiatria consiglio una bella tesi di laurea analizzando i personaggi "osservatori masturmentali"; sarebbe un bel lavoro..."..

    Nel Vangelo è scritto:

    -Mt 12,34b: "...poiché dall'abbondanza del cuore la bocca parla".
    Perciò quello che hai dentro, quello che sei davvero, hai espresso.

    -Rm 12,14: "...Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite".
    Dov'è che benedici e preghi per i (presunti) persecutori del santino?

    -Lc 6,37: "...Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato...".
    Forse hai frainteso, Vangelo dice "NON giudicate", anziché "giudicate" come fai tu.

    -Mt 5, : "...Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli...".
    Ho l'impressione che i neocat duri e puri del sito del povero Baccalà siano un po' scarsini quanto ad amore al nemico, ovvero verso i "giuda" che hanno tradito il signor Arguello e la sua organizzazione.
    Come la mettiamo?

    Puoi smentirmi? Dì fatti concreti!

    Per usare parole tue, cosa pensi che scriverebbero eventuali laureandi o specializzandi in teologia e studiosi del Cristianesimo, se volessero valutare in base ai vostri commenti quanto il cosiddetto cammino vi ha colmato di spirito evangelico? Prova a pensarci...

    Già che ci sei, tu e qualche altro eletto di buona volontà, mi sapreste rispondere con argomenti a quello che ho chiesto prima?
    Prego astenersi perditempo insultanti...

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  3. @ Gabriel.

    Lei che è dotto in materia di architettura sacra mi può spiegare come si conciliano le chiese neocatecumenali con il seguente articolo dell'ORDINAMENTO GENERALE
    DEL MESSALE ROMANO (post CVII):

    "295. Il presbiterio è il luogo dove si trova l’altare, viene proclamata la parola di Dio, e il sacerdote, il diacono e gli altri ministri esercitano il loro ufficio. Si deve opportunamente distinguere dalla navata della chiesa per mezzo di una elevazione, o mediante strutture e ornamenti particolari. Sia inoltre di tale ampiezza da consentire un comodo svolgimento della celebrazione dell’Eucaristia e da favorire la sua visione."

    A me pare che lo stile di Kiko preveda la collocazione dell'altare in basso o sbaglio?

    Inoltre in alcune chiese di stampo nc mi risulta il tabernacolo sia relegato in cappelle a lato e ciò mi pare contraddica questo articolo:

    314. Tenuto conto della struttura di ciascuna chiesa e delle legittime consuetudini dei luoghi, il SS. Sacramento sia conservato nel tabernacolo collocato in una parte della chiesa assai dignitosa, insigne, ben visibile, ornata decorosamente e adatta alla preghiera.

    Attendo risposta.

    Gv

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  4. Premetto che non sono neocatecumenale, nè nutro simpatie verso il cammino. Voglio solo riportare la mia esperienza perchè non penso che per quanto riguarda la questione del CN si possa sempre generalizzare. Lo ripeto, esso non risponde alla mia sensibilità liturgica, dottrinale e pastorale.

    In parrocchia abbiamo un parroco che ha iniziato il seminario in un Redemptoris Mater per poi concluderlo nel nostro seminario regionale. Egli è di famiglia neocatecumenale. Ebbene, in parrocchia il cammino non c'è, la Santa Messa è celebrata fedelmente, si organizzano Adorazioni Eucaristiche, Rosari e durante le omelie si sente parlare di Sacrificio eucaristico. In più questo prete porta spesso il colletto. Non sarà il massimo, ma, visto i preti in t-shirt che vanno di moda e che hanno occhi solo per una pastorale sincretista e poco incentrata sulla morale, mi ritengo abbastanza fortunato. Inoltre parla sempre della carenza di vocazioni e promuove gli ordini religiosi.

    Certo mi rendo conto che è una anomalia ma penso che questo non possa essere un unico caso.

    Piero

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  5. Il fratello architetto Gabriel ha scritto:
    "Vi faccio presente alcune cose... per vostra cultura personale... nella massima umiltà ma anche da professionista del settore...
    ...Oggi è di moda lo "sperimentare" forme nuove di architettura sacra... Detto ciò l'arte e architettura sacra nate dal CVII sono nettamente in linea con le modalità assunte negli edifici costruiti dal CN..."

    Innanzitutto ringrazio il fratello architetto per il suo nobile intento di acculturarci/mi in materia di arte sacra. Sarebbe stato opportuno, però, che si fosse firmato con nome e cognome, onde farmi ricercare se, nell'acculturarmi, mi sono ispirato a un principio di autorità.
    A volergli rispondere in modo esaustivo, tante sono le banalità che scrive, occorrerebbe elaborare un trattato.
    La moda di sperimentare forme nuove nell'arte sacra, in primo luogo. Di cosa sta ragionando, l'architetto Gabriel, di sperimentazione sulle forme, o sui contenuti? Oppure su entrambi?
    Certo, è lecito sperimentare le forme (anche restando nel contesto di una tradizione ebraica):
    "Crocifissione bianca "
    ma è lecito stravolgere i contenuti?
    JesusOnCross.jpg
    Il fratello Gabriel, nel suo scritto, pare ignorare completamente che i contenuti di un'opera d'arte cattolica sono valori non disponibili all'interpretazione della critica. I messaggi artistici devono essere chiari per tutti. Ancora: è mai possibile ragionare di "sperimentazione artistica" nella cultura neocatecumenale, dove da quarant'anni tutto è fossilizzato sul modello di un pittore spagnolo, dove niente può essere aggiunto o toccato, dove basta andare nel sito del Caal per verificare che si tratta di arte industrializzata e non più sperimentale, ammesso che lo sia mai stata?

    ./. segue

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  6. bomba!

    vietate le catechesi in una suburbicaria romana!


    vai kikos si comincia a chiudere!

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  7. Il fratello architetto Gabriel ha scritto:
    "Detto ciò l'arte e architettura sacra nate dal CVII sono nettamente in linea con le modalità assunte negli edifici costruiti dal CN..."
    Il fratello Gabriel pare ignorare completamente che l'architettura sacra di cui parla nasce ben prima del CVII, almeno quarant'anni, dalle influenze di Rudolf Schwarz e dai rapporti di questi con Romano Guardini. Magari suggerirei a Gabriel di meditare il concetto espresso da Rudolf Schwarz - che ho qui più volte citato - osservandone la Sala dei Cavalieri, confrontandola con le chiese neocat e con la "liturgia" di questi:
    «È bello quando lo spazio sacro si fonda totalmente sulla comunità e sul suo operare, quando esso si sprigiona dalla liturgia e con essa di nuovo affonda, e si rinuncia a ogni messa in scena architettonica. All’inizio qui non c’è nient’altro che lo spazio cosmico e, dopo, non rimane altro che lo spazio cosmico: il Signore è passato.»
    Potrà scoprire, il fratello Gabriel, che in oltre ottant'anni - prima del CV II - la nuova estetica dell'architettura neocat ha sperimentato molto poco nelle forme ma, in compenso, ha veicolato contenuti assolutamente differenti. L'impatto, come ben sappiamo, addirittura è sull'Eucarestia.
    Quando si affrontano simili argomenti bisogna firmarsi, io lo faccio. Lino_Lista. Spero che il fratello Gabriel faccia altrettanto.

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  8. ecco qua

    Non si può dire che questo sia un'arcano...

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  9. @Piero

    l'esempio del tuo parroco non è unico.

    Ci sono Sacerdoti entrati nel R.M. ma che hanno finito il loro percorso in un seminario Diocesano.

    Questi Sacerdoti (Parroci o meno) sono fuori da ogni logica Kikiana-neocatecumenale.

    Alcuni di loro sono Sacerdoti NON neocatecumenali per scelta o perchè, non volendosi chinare ai voleri e agli ordini di Kiko, sono stati "banditi" dal camminoNC.

    Se cerchi nei post passati puoi leggere in dettaglio di cosa parlo.

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  10. Cammino neocatecumenale: 357 nuovi seminaristi nei 100 seminari diocesani missionari

    Il Cammino neocatecumenale ha appena terminato una convivenza di seminaristi in Italia alla quale hanno partecipato 357 nuovi seminaristi di tutto il mondo e nella quale sono nati sette nuovi seminari diocesani missionari Redemptoris Mater. In tutto, sono 100 i seminari del Cammino neocatecumenale presenti nei cinque continenti. I nuovi sette sono a Filadelfia (Usa), Vancouver (Canada), Belém (Brasile), Carúpano (Venezuela), Kampala (Uganda), Úzhgorod (Ucraina) e Campobasso (Italia).

    I 357 giovani sono stati distribuiti nei 100 seminari nei quali, a partire da ora, cominceranno a formarsi e studiare per il ministero al servizio della Nuova evangelizzazione. All’incontro hanno partecipato il card. Christoph Schönborn e vari vescovi, tra i quali l’arcivescovo di Philadelfia, mons. Charles Chaput; il vescovo di Carúpano mons. Jaime Villaroel e il vescovo greco-cattolico di Úzhgorod, mons. Milan Shashik. I seminari diocesani e missionari Redemptoris Mater sono eretti dai vescovi diocesani, in accordo con l‘equipe internazionale responsabile del Cammino, e si reggono secondo le norme vigenti per la formazione e l‘incardinazione dei clerici diocesani e secondo statuti propri, in conformità alla Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis. In questi, “i candidati al sacerdozio, trovano nella partecipazione al Cammino neocatecumenale, un elemento specifico e basico dell’iter formativo e, allo stesso tempo, vengono preparati alla genuina scelta presbiterale di servizio all’intero Popolo di Dio, nella comunione fraterna del presbiterio”. (R.P.)

    Cammino.info

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  11. Penso che nel caso del mio parroco si tratti di una scelta poichè la sua famiglia è quasi tutta nel cammino e hanno ottimi rapporti. Inoltre talvolta lo chiamano a celebrare l'Eucaristia il sabato sera. Quindi credo sia stata più una scelta personale.
    Nella mia diocesi c'è un altro sacerdote entrato in un RM e che ha completato la formazione nel Seminario Regionale. Posso dire che, pur non essendo un applicatore della riforma benedettiana, nè un prete in talare, si possono felicemente udire nelle sue omelie passi di Magistero anche antecedenti al Concilio.

    L'idea che mi sono fatto è che questi sacerdoti, pur non disdegnando il Cammino, avendo interrotto gli studi nei RM e avendo conosciuto le altre realtà della Chiesa, vedano la realtà Neocatecumenali come uno dei tanti modi di stare nella Chiesa. Inoltre questo prete una volta mi ha confidato questa sua opinione.

    Piero

    RispondiElimina
  12. altro che suburbicaria!

    sono ai ferri corti con vallini in persona, va avanti così da diverso tempo, mic immagino sappia gia.....

    RispondiElimina
  13. Ma chi se ne frega.
    In sto Blog potete scrivere tutte le frignacce che volete.
    Ma una sola è la Verità:

    PAPA FRANCESCO

    -Ripartire dal Concilio, aprire alla cultura moderna. Sono questi due punti cardine del progetto di Papa Francesco per cambiare la Chiesa.

    -Capi della Chiesa spesso narcisi

    -Proselitismo è una solenne sciocchezza

    Per non parlare dei CLERICALISTI come voi!

    Questo Papa è un Mito!

    Auguroni per i vostri intenti maldestri!

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  14. Se come dice l'anonimo il proselitismo è una solenne sciocchezza, allora i neocatecumenali dovrebbero smettere di avviare le cosiddette "catechesi"...

    Quanto a Vallini, benché potente, è ormai un astro in declino: presto dovrà lasciare il posto, e pertanto la lobby neocatecumenale può ben permettersi di fargli qualche "sgarro".


    Rispondo poi a Piero:

    il problema del Cammino non comincia nel comportamento, ma nelle convinzioni.

    A fondare ogni errore "umano" c'è sempre un errore "teologico" (che non è necessariamente "peccato": può anche essere un'idea sbagliata e mai corretta da nessuno, può anche essere una convinzione in buona fede ma non confrontata col Magistero, eccetera).

    Per questo si può essere eretici in buona fede. Per questo stesso motivo l'eretico non ammetterà mai di essere eretico: o è in buona fede, o ha capito bene cosa comporta l'ammettere la verità.

    Qui dunque parliamo delle storture del Cammino allo scopo di far emergere la mentalità sottostante. Cioè gli errori gravi insegnati da Kiko e Carmen.

    Ciò che tu hai detto del tuo parroco non è sufficiente come dimostrazione, per due motivi: il primo, è che allontanandosi dal seminario R.M. potrebbe aver ben avuto occasione di cambiare idea sulla liturgia e sull'insegnamento della Chiesa; il secondo - che non auspico di certo - è che si stia semplicemente mimetizzando in attesa che il Cammino lo tiri fuori dagli obblighi diocesani.

    Abbiamo avuto notizia qualche tempo fa di un sacerdote che il sabato sera alle 17 celebrava la liturgia tridentina e alle 20 celebrava quella neocatecumenale. Chi non conosceva questo secondo dettaglio giurava che il sacerdote in questione fosse poco meno che uno stinco di santo. In realtà il soggetto si era lasciato convincere dalle cospicue offerte in denaro dei kikos, quei trenta denari che evidentemente trasformavano il dr.Jekyll in mr.Hyde... In nome dei soldi, perfino la sensibilità liturgica può andare a farsi friggere.

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  15. Mi permetto di rispondere a Gabriel su questo argomento, avendolo trattato sia professionalmente che con altri architetti del cammino.

    Io non sono architetto ma ho fatto parte del cammino per molti anni e, fino a che non fui cacciato dai catechisti, ero un "fervente nc", con itineranze e missioni, anche se mi permettevo di obiettare, nella verità, se alcune cose all'interno del cammino e della comunità non andavano.
    Per via di questa mia, chiamiamola "franchezza", fui allontanato definitivamente dai miei catechisti e, ancor oggi a distanza di diversi anni, nessuno della mia antica comunità mi ha più voluto rivolgere la parola o chiamarmi.

    Come dicevo io conobbi molti anni fa Alberto Durante, un architetto molto valido e che realizzò la chiesa di Scandicci e altre opere come il seminario di Newark.
    Opere che, a mio avviso, potevano interpretare il messaggio di Kiko in chiave architettonicamente valida...

    Da quello che io riuscii a sapere dalle mie conoscenze, purtroppo, Kiko ad un certo punto non volle più lavorare con Durante, il quale non amava che il suo lavoro fosse prevaricato dal "carisma" del fondatore.
    Kiko, però, considerandosi "ispirato" nel suo carisma di evangelizzatore attraverso la "nuova estetica", rimpiazzò Durante con Mattia del Prete, attuale architetto del cammino ed autore delle attuali chiese e della Domus Galilae (sulla carta, in realtà questi progetti sono interamente ascrivibili a Kiko).

    Io mi chiedo, Gabriel, come tu architetto possa accettare una simile cosa. Se una persona si mettesse a fare il mio mestiere senza una laurea o aver sostenuto un ciclo di studi io non gradirei la cosa.

    Tu, invece, sei fiero che quello che dovrebbe essere il tuo lavoro lo faccia uno che non sa assolutamente nulla di architettura. Citi poi, permettimelo, cose a casaccio, perché la chiesa di Alvar Aalto (che io ho visitato) è una opera:
    - a) fatta da un architetto, non da uno che non sa nulla di costruzioni.
    - a) unica, l'artista l'ha pensata per quel sito, per quella particolare posizione. Indipendentemente dal fatto che sia bella o non bella.

    Le chiese e le altre opere del cammino, invece, sono fotocopie uguali a se stesse in ogni angolo del mondo come potrebbe esserlo un grande store come IKEA, Leroy Merlin, etc.

    Io, obiettivamente, non ho mai amato questa "serialità" del cammino, anche quando vi ero dentro. Criticavo il cammino di non promuove nessun "carisma" artistico, tutti li dentro debbono uniformarsi alle stramberie del fondatore.
    Tu, Gabriel, potresti anche essere un bravissimo architetto, ma al cammino di questo non frega nulla! Al cammino servono solo "sterili imitatori", come scrisse Daniel Lifschitz.

    Se a te ed agli altri neocatecumenali questo piace ben contento per voi.
    Il Signore lascia ognuno libero con il diritto di suicidarsi mentalmente nel modo che ritiene più valido...

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  16. Ai ferri corti con Vallini? E' rottura conclamata. Tanto per cominciare ha cambiato i vertici del Redemptoris Mater di Roma.

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  17. @ FDF ha detto...
    "ecco qua"
    Grazie, FDF :-)
    Quelli del Cammino hanno dimenticato, però, di riferire che un noto architetto statunitense (mica un anonimo) ha collegato la Sala dei Cavalieri di Rudolf Schwarz alla Tavola Rotonda di Re Artù. Forse la questione anticipa il CVII e lo stesso Schwarz, forse riguarda, come nella tradizione gnostica del Graal, una differente discendenza apostolica, magari Kiko ha il sangue reale del Re Pescatore ed è venuto a sanare la Terra Desolata della Chiesa :-)

    @ l'apostata ha citato:
    "Sul sito del povero Baccalà hai scritto testualmente: "...la nullità di *; l'ossessione malata dell'* per le simbologie..."
    All'ignorantissimo disertore siculo-baccalaro, che legga:
    Il Catechismo pertanto ha chiaramente messo in luce la dimensione cosmica della liturgia cristiana, che è essenziale per la scelta e la spiegazione dei suoi simboli. Al riguardo si dice: "Le grandi religioni dell'umanità testimoniano, spesso in modo impressionante, tale senso cosmico e simbolico dei riti religiosi. La Liturgia della Chiesa presuppone, integra e santifica elementi della creazione e della cultura umana conferendo loro la dignità di segni della grazia, della nuova creazione in Gesù Cristo" (1149). Purtroppo in alcuni settori della Chiesa la riforma liturgica è stata concepita in modo unilateralmente intellettualistico - come forma di ammaestramento religioso - ed inoltre è stata spesso in modo preoccupante culturalmente impoverita, sia nell'ambito delle immagini come della musica e della configurazione dello spazio liturgico e della celebrazione. Con un'interpretazione orientata unilateralmente sulla comunità, che intendeva guardare solo alle esigenze dei presenti, il grande respiro cosmico della liturgia e così la sua ampiezza e dinamica sono stati in diversi modi ridotti in modo preoccupante. Contro tali deviazioni il Catechismo offre gli strumenti necessari, che proprio la nuova generazione attende".

    Lo sai chi ha detto queste cose - e non vado O.T., citandole nel presente articolo - ignorantissimo garzone di una baccaleria? Un tal signor cardinale Joseph Cardinal Ratzinger - ossessionato dalla simbologia - al Congresso Catechistico promosso dalla Congregazione per il Clero, 8 ottobre 2002.
    Ebbe, sì: io sono ossessionato dal sicomoro. Voi dal fango. Scegli tu.

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  18. @Piero

    Hai ragione è sbagliato generalizzare, io personalmente stimo alcuni preti che vengono da un ambiente nc e che ne sono ancora affezionati, ma questi, giustamente, diventati sacerdoti hanno abbandonato il cammino (è assurdo che un laico spesso mal formato vada ad istruire un sacerdote che qualche studio in materia l'ha fatto), magari celebrano il sabato sera, ma tramite il seminario hanno conosciuto così tante belle realtà della Chiesa che non assolutizzano il cammino come alcuni fanatici.


    Inoltre c'è da specificare che ogni comunità è un microcosmo a se stante. Nella stessa diocesi si possono trovare comunità molto rigorose e chiuse ed altre un po più aperte, ma in tutte appena provi a mettere in discussione qualunque cosa la reazione è di chiusura a riccio e difficoltà a dialogare.

    @ all'anonimo delle 15:22

    Mi spieghi in che modo il cammino è aperto alla cultura moderna? Eccetto forse per l'antropocentrismo? Ma mi risulta che sia un ambiente molto chiuso dove non vi è ne dialogo pubblico ne dibattito.

    Un esempio di apertura alla cultura moderna è lo scambio di epistolare a mezzo stampa tra Francesco e Scalfari.

    -Capi della Chiesa spesso narcisi

    Ma chi vuoi prendere in giro. Stiamo parlando di uno che si circonda di eventi con folle il più numerose possibili, non accetta di essere messo in discussione e dipinge il Cristo con fattezze molto simili alle sue.


    "-Proselitismo è una solenne sciocchezza"

    Ma voi cosa fate nelle piazze e con le vostre catechesi? Non per nulla ricordo che nelle prime catechesi uno di quelli che le seguiva con me mi domando :"ma non ti sembra che facciano solo proselitismo".

    Poi parli di clericalismo senza sapere che diavolo significa. Io personalmente sono un liberale (non liberista), e credo che la chiesa non debba intervenire direttamente nella vita pubblica ma i cattolici debbano essere in prima linea utilizzando argomentazioni laiche spinti dalle certezze che gli da la verità di fede. E detesto i politici che usano la religione a fini elettorali. Comunque è un discorso lungo, fuorviante e fuori tema.



    In conclusione caro mio, mi dispiace ma il discorso maldestro è il tuo in quanto non sai nemmeno di quello che stai parlando ne hai posto un singolo argomento a sostegno delle tue tesi. Ti sei limitato ad accusare, ma ricordati che quando punti il dito verso una persona ne hai tre puntati verso di te, prima di accusare gli altri rifletti su te stesso.


    Gv

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  19. No, no, non siamo a tanto, Vallini non ha sostituito Strazzari.

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  20. e' pieno di boatos cmq, corre voce che faranno vescovo don mario (non padre mario, non e' piu' comboniano da un bel pezzo!)almeno così dicono in parrocchia alcuni di ritorno dalle marche.


    nel caso un bel Promoveatur ut amoveatur.

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  21. Se davvero facessero vescovo Mario Pezzi, allora sarebbe un gral bel risparmio: i vertici neocatecumenali riuscirebbero a far ordinare "presbiteri" senza dover allungare troppe "oliature"...

    Il Pezzi ha 71 anni: dato che i vescovi residenziali vanno "in pensione" a 75, è logico che i kikos abbiano una certa fretta di vederselo promuovere.

    Sarebbe semmai da capire quali sarebbero i motivi concreti per ordinare Pezzi successore degli Apostoli... a parte l'essere sempre stato fedelissimo a Kiko, a costo di farsi cacciare via dai Comboniani (caso praticamente unico nella storia postconciliare di quello che una volta era un glorioso ordine missionario).

    Probabilmente le voci relative alla sua elezione a vescovo sono tornate alla ribalta circa un minuto dopo la notizia dell'abdicazione di papa Ratzinger. Non sarebbe la prima volta che i kikos ragionano così:

    - convivenza 1, dietro le quinte: "ah, sarebbe bello che facessero vescovo Pezzi"

    - convivenza 2, dietro le quinte: "sai, alla scorsa convivenza ho sentito che potrebbero far vescovo Pezzi"

    - convivenza 3, dietro le quinte: "ormai in parecchie convivenze corre voce che faranno vescovo Pezzi"

    - convivenza 4, il catechista: "come molti di voi già hanno avuto notizia, ed io stesso ne sono stato più volte testimone, tra i grandi riconoscimenti al Cammino stanno per arrivare anche importanti nomine episcopali" (tra la gente si vocifera "Pezzi! si tratta sicuramente di lui!")

    L'idolatria (e specialmente l'idolatria di sé stessi) porta sempre a confondere i propri sogni di gloria con la realtà. Fino ad azzeccare mostruose figuracce planetarie (come Kiko).

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  22. Il Santo Padre Papa Francesco è solito rispondere e telefonare a chi gli scrive. Perché come è successo per Scalfari, il Blog non si fa promotore "denunciando" direttamente a Sua Santità Papa Bergoglio questo enorme scompenso eretico NC che esiste ormai da troppo tempo nella Chiesa Cattolica? Non è lui il Vicario di Cristo? Chi informare allora? Coraggio, diamo un'accelerata al Cammino, che con il suo fondatore Kiko, ritrovi la sua "giusta" collocazione!
    Grazie se vorrete pubblicarmi!

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  23. Buonasera.Sono un ortodosso

    Volevo riflettere con voi su questo...perché la vostra Chiesa attuale contraddice sé stessa dando adito a eretici come i neocatecumenali di esistere al suo interno?

    Concilio di Nicea II del 787

    Canone VII.

    Bisogna completare le nuove chiese, consacrate senza le reliquie dei santi.

    Dice il divino apostolo Paolo: I peccati di alcuni uomini si manifestano prima, quelli di altri dopo. Quindi ai peccati precedenti, seguiranno altri peccati. Per questo, all'empia eresia dei calunniatori dei cristiani, sono seguite altre empietà. Come infatti hanno tolto dalla chiesa la vista delle venerande immagini, cosi hanno abbandonato anche altre consuetudini, che bisogna ripristinare secondo la legislazione sia scritta, che solo tramandata.

    Comandiamo che nelle chiese che sono state consacrate senza le reliquie dei santi martiri, venga fatta la deposizione delle reliquie, naturalmente con la consueta preghiera. Da oggi in poi un vescovo che consacrasse una chiesa senza reliquie, sia deposto per aver trasgredito le tradizioni ecclesiastiche.

    Canone XIV.

    Senza imposizione delle mani non si può leggere dall'ambone nelle liturgie.

    L'ordine deve regnare nelle cose sacre e pertanto si osservino con diligenza i vari livelli del sacerdozio.

    Dato che alcuni, che fin da bambini hanno ricevuto la tonsura clericale, senza altra ordinazione da parte del vescovo, leggono dall'ambone nelle adunanze liturgiche, contro i sacri canoni, ordiniamo che da questo momento ciò non sia più consentito, neppure ai monaci.

    Tuttavia ciascun superiore di un monastero potrà creare un lettore nell'ambito del proprio monastero, se però egli stesso ha ricevuto l'imposizione dal vescovo ed è sicuramente prete. Ugualmente bisogna che i corepiscopi, secondo l'antica consuetudine, promuovano i lettori solo per comando del vescovo.

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  24. Fino a qualche anno fa, il grandioso “disco volante” edificato al Centro Internazionale Neocatecumenale di Porto San Giorgio chiamato “Tenda Della Riunione”, dava ragione al suo nome in quanto era, effettivamente, un grande tendone retto da uno scheletro d’acciaio.
    Una volta chiesi quale fosse il significato di quella tenda, e mi fu detto “Noi siamo pellegrini su questa Terra e la tenda è il simbolo del nostro essere nomadi...e come i nomadi che montano la loro dimora la sera e la smontano la mattina per rimettersi in viaggio, così noi siamo sempre in cammino”!
    Evidentemente, la “Nueva Estetica “del signor Kiko, prevedeva dei viaggi si...ma INTERGALATTICI visto l’UFO che la sua mente contorta, ha ideato....ma dico io...non poteva rimanere in Spagna e propinare a casa sua la sua “celestiale Nueva Estetica”?

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  25. IL CUGINO DELLA PULCE PELLEGRINA2 ottobre 2013 alle ore 09:19

    100 seminari Rm?
    ma allora hanno conteggiato pure quello di TAKAMATSU che è stato chiuso?

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  26. Kiko è un uomo fortunato perchè venendo in Italia ha trovato del terreno fertile dove vincere i suoi capricci e, li ha vinti tutti
    restando in Spagna non sarebbe stato nessuno,In Italia c'è stato qualcuno che ha alimentato il suo "fuoco"
    Io credo che all'inizio Kiko fosse in buona fede ed annunciasse veramente il Vangelo,col passare del tempo ha avuto un mondo suo sotto i piedi ed ora non vuole rinunciarci.
    Ricordo che alle convivenze dei cantori molti proponevano a Kiko dei nuovi canti da loro composti, da porre sotto la sua visione,ma lui li rifiutava, non dava loro spazio, era una esclusiva sua e di qualche suo amico sostenendo che molti canti venivano loro ispirati sul monte Tabor dove si riunivano,
    Riguardo alla nuova estetica nc nella mia città si è conclusa con un fallimento totale.
    E' stata edificata una chiesa nc che, alla morte improvvisa del giovane parroco è tornata sotto la giurisdizione di un prete non n.c.le comunità sono dovute andare via,accolte nella parrocchia madre dei n.c. dopo un po il parroco fondatore del c.n.c. a Teramo ha chiuso sbattendo tutti "Fuori",
    Ora abbiamo un'orribile chiesa n.c. nata ed edificata sotto tutti gli aspetti a "gusto" del fondatore,inutilizzata dai n.c., e in più la parrocchia "madre"con le sue innumerevoli sale n.c. chiuse.

    Era in progetto una nuova chiesa n.c. ma è stato tutto bocciato.

    Evidentemente la Nueva Estetica incomincia a fare acqua.

    ODG

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  27. "Buonasera.Sono un ortodosso

    Volevo riflettere con voi su questo...perché la vostra Chiesa attuale contraddice sé stessa dando adito a eretici come i neocatecumenali di esistere al suo interno?"

    Io sinceramente mi son dato una risposta che è semplice e personale.

    Innanzi tutto nella Chiesa ci sono persone più interessate alla carriera che al bene dei fedeli, la Chiesa è fatta di uomini e le tentazioni del potere sono facilmente mascherate con buone intenzioni (basta solo pensare a noi stessi e a quanti errori facciamo in buona fede, più aumentano potere e responsabilità più è facile cadere in questo tranello) in secondo luogo c'è parte della Chiesa che come don Abbondio è interessata a non essere disturbata e per il quieto vivere scende a qualsiasi compromesso, in terzo luogo ci sono diversi cattolici, che pensano a quel buon pastore che abbandona le 99 pecorelle per cercar di recuperare quella che si è persa. Tra questi, molti temono anche una ulteriore scissione. Visto che il cammino ha una sua liturgia, un sua identità ed una sua dottrina parallela e per molti aspetti incompatibile con quella cattolica il rischio non è trascurabile e si preferisce guardare a tempi più lunghi cercando di imbrigliare il cammino un po alla volta dentro le istituzioni, la saggia Chiesa sa anche che un movimento incentrato su un leader carismatico è molto più facile da gestire una volta che il leader viene a mancare (se Kiko paventasse una scissione almeno un 20-30% dei nc gli andrebbe dietro ed i restanti comunque resterebbero traumatizzati e schifati, se la scissione la paventasse un suo X successore neanche i suoi famigliari gli andrebbero dietro).


    L'istituzione cattolica gioca su tempi lunghi e sa che provocare un leader irascibile è più pericoloso che cercare con pazienza e calma di addomesticare il movimento per non perdere quello che di buono c'è in esso.

    Comunque le cose che mi preoccupano di più come cattolico non sono i due canoni da te citati ma la negazione della transustanziazione, del'importanza del sacramento della confessione e la concezione che si evince dalle catechesi del cammino di un Dio che ti costringe a soffrire per il tuo peccato per poterti liberare (c'è una distruttiva pars destruens nelle catechesi che non è accompagnata da un efficacie e sana pars construens), o la totale chiusura al dialogo e al confronto o ancora la chiusura distaccata in piccoli gruppi che celebrano a se stante in messe dove la liturgia è stata creata a tavolino da tre persone e modificata arbitrariamente secondo criteri personalistici dove il centro della celebrazione è la comunità umana e non Nostro Signore e la totale scomparsa di ogni dimensione di sacralità oltre che la scomparsa della dimensione sacrificale dell'eucarestia.

    A me non importa molto se una persona qualsiasi legge le scritture (purché lo faccia con dignità e si prepari) mi importa che non faccia delle ammonizioni,frutto dell'interpretazione personale slegata da una comprensione del testo biblico, che non centrano nulla con quello che dicono le Scritture. Non si può fare opinionismo sulla Bibbia.


    Gv

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  28. a proposito dell'intervista su Repubblica:

    il Papa dice a Scalfari, rispondendo alla domanda se il Papa volesse cercare di convertire il Direttore del Giornale:
    "Convertirla? Il proselitismo è una solenne sciocchezza. Bisogna conoscersi e ascoltarsi e far crescere la conoscenza del mondo che ci circonda....

    Il Papa ha risposto con semplici parole, una frase gli è bastata per rispondere alle "nuove evangelizzazioni" promosse dai neocatecumenali durante quest'anno con le 100 piazze e le" missioni popolari" per chiarire la loro inutilità.

    "Conoscersi e non fare proselitismo..."

    A cosa serve strimpellare in una piazza con tanto di striscione neocatecumenale quando la gente passa ti guarda e se ne va?
    Serve solo per appagare l'ego di chi lo fa, di chi si sente di aver fatto il "missionario per un giorno"e serve sopratutto all'ego smisurato di kiko.

    Altro che 20.000 persone invitate a rientrare, attraverso le catechesi del CNC (ovviamente), nella Chiesa!
    Conosco piu' di una comunità in parrocchie differenti, sia quelle che ho frequentato, sia quelle che frequentano i miei parenti o amici e ci fosse stata una persona entrata dopo le missioni 100 piazze!

    Tutta la gente che conosco ha riferito che non una persona si fermava se non per curiosità e in alcune Chiese non sono nemmeno partite le catechesi!

    In alcuni casi le 100 piazze sono state fatte in delle ville per permettere ai neocatecumenali di stare all'aria aperta e di divertirsi .. ma nulla di piu'. Perchè tutto è finalizzato SEMPRE al loro essere neocatecumenali.

    IL Papa continua:
    "...ascoltarsi e far crescere la conoscenza del mondo che ci circonda..
    la conoscenza del mondo rinchiusa in una sala di 3 metri per 3?
    La conoscenza cosi' vasta del mondo restando per 20/30 anni ancorati ad un cammino che porterà le persone (che si sono conosciute) ad uscirne piano piano?
    Che porterà i fedeli a non conoscere nemmeno una Messa della domenica, facendoli trovare cosi' FUORI dal mondo cattolico?

    "Ascoltarsi..." certo ma per i neocatecumenali, e ne ho di esperienza in merito, l"ascoltarsi" è il restare CHIUSI nel piccolo gruppo di persone dove, per via delle confessioni pubbliche degli scrutini delle risonanze e dei giri di esperienza, si sa tutto di tutti e tutto quello che concerne la tua sfera privata, persino i rapporti intimi con tua moglie!
    E questo "conoscersi" resta fine a se stesso.

    Sul discernimento, sullo scegliere il Bene o il Male il Papa è stato chiarissimo:
    "..E qui lo ripeto. Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo».

    non esiste il lasciarsi andare al peccato giustificandolo perchè come dice kiko "l'uomo è incapace di fare del bene"..

    Che riflettessero i neocatecumenali duri e puri e si facessero un esame di coscienza.

    E la prossima volta si aprissero a chi gli sta intorno, ai gruppi parrocchiali, ai crsitiani della domenica condividendo con loro l'incontro con il Cristo, si aprissero ai colleghi di lavoro, ai vicini di casa, ai famiglairi che non sono nel cammino.

    Facessero meno i sapientoni e quelli destinati alla salvezza e si aprissero di piu'!

    E poi la frase del Papa sull'agape".. Papa Francesco gli da un'altro valore ben piu' profondo spiegando a Scalfari:

    ".. le nostre missioni hanno questo scopo: individuare i bisogni materiali e immateriali delle persone e cercare di soddisfarli come possiamo. Lei sa cos’è l’“agape”?...È l’amore per gli altri, come il nostro Signore l’ha predicato. Non è proselitismo, è amore. Amore per il prossimo, lievito che serve al bene comune».»"

    Quante false agapi passate in comunità!
    "Agape" dove il solo scopo era mangiare e ridere dopo uno scrutinio o la penitenziale con l'unica cosa condivisa era il cibo...

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  29. @ODG
    Anonimo ha detto...

    "Kiko è un uomo fortunato perchè venendo in Italia ha trovato del terreno fertile dove vincere i suoi capricci e, li ha vinti tutti
    restando in Spagna non sarebbe stato nessuno,In Italia c'è stato qualcuno che ha alimentato il suo "fuoco"
    ---
    E' vero, in Spagna hanno un tradizione pluricentenaria e tradizionale dello "Stato/suddito/serietà".
    Noi siamo uno Stato giovanissimo,appena 150 anni,con almeno il 25%(per essere buoni)dei cittadini,i quali molto bene o meno bene, tirano a campare prontissimi a mille transazioni,molte delle quali sul filo del Codice Penale;una vera manna per tutti i Movimenti Ecclesiastici.
    Anche un movimento come l'Opus Dei,
    di ben altra levatura e serietà morale, ha trovato da noi il sucesso,da quando Escrivà,nel 1946,
    dalla Spagna,si trasferì e stabiilì definitivamente a Roma, con l'Italia distrutta dalla guerra!...

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  30. @DG
    "In alcuni casi le 100 piazze sono state fatte in delle ville per permettere ai neocatecumenali di stare all'aria aperta e di divertirsi .. ma nulla di piu'. Perchè tutto è finalizzato SEMPRE al loro essere neocatecumenali."
    ---
    A tal proposito mi piace ricordare, che le comunità della Parrocchia di San Luigi Gonzaga ai Parioli, sede dell'intellighenzia Neocatecumenale(giornalisti,politici e dirigenti),
    avevano la "100 piazze" al Parco dei Daini a Villa Borgese,uno dei posti più belli di Roma; si sono ben guardati dal recarsi,nella disatrata e pericolosa borgata di Tor Bella Monaca!!

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  31. x ODG, a Teramo la Chiesa ad estetica kikiana, credo abbia ancora le comunita', su internet ho trovato una foto recente del parroco, che lo immortala vicino ad una croce in stile nc.....che almeno che non se la sia conservata qualcosa vuol dire....

    ho visto su fides et forma che a teramo in effetti stanno per costruire una nuova chiesa, ma non mi pare in stile kikiano, ma in stile fuksasiano....pero' il parroco e' kikiano almeno da quello che esce dalla rete.

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  32. Quando il Papa ha detto che non bisogna fare proselitismo ma annunciare il Vangelo,credo si possa accostare molto al CN.Infatti il Cn si preoccupa solamente di fare proseliti che entrino a far parte delle loro comunità,di tutto il resto della Chiesa se ne fregano altamente.
    Speriamo che questo sia un buon inizio.

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  33. Grazie della risposta Gv.

    Concordo con quel che scrive e mi sembra effettivamente una strategia corretta, riferendomi ai tempi lunghi.

    La invito però a non sottovalutare i sacri canoni.
    Sono legge ecclesiale irreformabile stabilita in un concilio ecumenico.
    La trasgressione di tali norme è un vizio tutto occidentale a cui noi ortodossi , quantunque potremmo esser additati da voi di scisma e di eresia, non ci siamo mai permessi di trasgredire.
    Molti dei vostri problemi derivano da questo, per questo non mi sembra affatto strana l'insubordinazione dei NC visto l'esempio che la vostra stessa Chiesa dà di sè stessa nella sua incoerenza, che dal CVII è divenuta esorbitante.
    Mi concetravo su questo fatto perché le dottrine eretiche professate dai NC ( che si sono sempre vantati di essere vicini alla spiritualità orientale ed ad esempio in Russia si vantano di fare catechesi al servizio della Chiesa ortodossa e di favorire l'ecumenismo )sono infondo un elemento di differenziazione, di "purezza" ed intrasigenza, da come loro le presentano, frutto più che altro di superbia appunto e non tanto di una probabile riflessione teologica od esistenziale che almeno potrebbe avvalersi di una certa dose di buona fede.
    Chiaramente è un'opinione personale.

    Un ortodosso

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  34. Ritorniamo all'articolo. Avevo sperato che il fratello Gabriel rispondesse alle riflessioni mie e alla citazione di FDF dal sito del Cammino. Sarebbe stato interessante. Cosa fa il fratello architetto NC Gabriel, butta la pietra (quella che non va a male nei kiko-templi) e nasconde la manina?
    Vabbeh, che fosse poca roba in materia d'arte si era capito. Naturalmente, il fratello Gabriel potrebbe essere un troll. Capita, in Internet. I famosi catechisti onniscienti Baccalà e Katartiko, però perché non rispondono loro sulla questione? Perché non intervengono gli NC che leggono il sito?
    Non credo che "Crescenzio" sia esperto in simili questioni. I catechisti NC sì, però, dovrebbero esserlo: che roba è, quell'ambiente nel quale "lo spazio sacro si fonda totalmente sulla comunità e sul suo operare", mica quello del quale il Cardinale Ratzinger disse: "Purtroppo in alcuni settori della Chiesa la riforma liturgica è stata concepita in modo unilateralmente intellettualistico - come forma di ammaestramento religioso - ed inoltre è stata spesso in modo preoccupante culturalmente impoverita, sia nell'ambito delle immagini come della musica e della configurazione dello spazio liturgico e della celebrazione. Con un'interpretazione orientata unilateralmente sulla comunità, che intendeva guardare solo alle esigenze dei presenti, il grande respiro cosmico della liturgia e così la sua ampiezza e dinamica sono stati in diversi modi ridotti in modo preoccupante..."
    Via, catechisti NC onniscienti: vi sto "sfottendo" da qualche tempo; voi, però, oltre le fallacie citate da Tripudio, non sapete andare. E i fratelli NC che qui giungono restano frastornati sì, ma dalla vostra pochezza nell'argomentare. Magari realizzeranno: "Fanno così, i catechisti nelle salette della nuova estetica, bla... bla... bla... a memoria dal direttorio catechetico, ma come gli fai una domanda si appellano alle rivelazioni dello Spirito Santo e alle approvazioni della Chiesa".
    Mistero della fede in Kiko creato/dipinto a immagine e somiglianza di Cristo. Mistero della fede in Carmen benedetta tu tra le donne.

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  35. @ Un ortodosso
    La sto leggendo con attenzione.

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  36. @ un ortodosso.

    La sua riflessione mi sembra molto intelligente, sintetica ed efficacie, non so quanto sia forte il legame tra la trasgressione dei canoni e i problemi della Chiesa cattolica, ma in questo, personalmente vedo più un sintomo che una causa che ritengo essere l'antropocentrismo e l'incapacità di una parte considerevole del clero (e dei laici) di rendere comprensibili e spiegare sia i canoni sia il messaggio del Vangelo puntando troppo al sensazionalismo ed all'emotività che distinguono l'odierna cultura (non che siano a tutti i costi da evitare ma devono essere relegati a certi ambiti e situazioni).


    Per questo è più importante tornare all'essenzialità del messaggio dei testi perché da quel logos derivano i canoni, se si capisce quello si capiscono i canoni se no vengono percepiti solo come formalismo.

    Cerco di fare un parallelismo azzardato e sintetico per far capire ciò che voglio dire ( non guardate al contenuto come messo qui ma cercate di capire il significato, per spiegarmi bene ci vorrebbe un saggio breve più che un post su un blog): se si legge le catechesi di Kiko sul cieco nato presente negli orientamenti (di cui in questo blog abbiamo speso molte parole) ne viene fuori il concetto di un uomo che deve scendere nelle profondità del peccato per poter incontrare Dio e deve stare li a fustigarsi in quanto impossibilitato a non peccare. Da questo concetto scaturisce anche la base dell'estetica nc e la loro liturgia, altare posto in basso e discussioni scorrelate dal significato del Vangelo dove spesso si sentono reciproche autoaccuse di essere peccatori e non si vede nel peccato l'occasione per cogliere la grazia.

    Il testo invece dice tutt'altro. Spiega come Dio riversi su di noi gratuitamente la sua grazia e come la conversione del cieco sia un percorso tutto in salita, dove prende coscienza di se e si confronta con gli altri conscio che qualcosa che è più in alto di lui è intervenuto nella sua vita. Prima è un uomo poi un profeta ed infine lo riconosce nel Signore. Che metodo usa? Va nella piscina di Sìloe che rappresenta la Legge, poi si confronta con i farisei che dovrebbero essere i detentori della conoscenza e progressivamente si rende conto dell'indipendenza dai suoi familiari e di essere in grado di ragionare per conto suo intuendo chi era Cristo e spiazzando i farisei per poi riconoscerlo alla fine del capitolo. Se noi capiamo bene il significato di quel testo di cui qui ho fatto un grezzissimo abbozzo capiamo anche l'importanza del rispetto per le Sacre Scritture, la loro interpretazione, il metodo di confronto con i fratelli, e l'importanza dei canoni liturgici come veicolo per aiutarci ad arrivare più vicini a Lui e metodo per comprendere meglio il Verbo.

    Quindi in sintesi la causa prima per me è l'allontanamento di una parte consistente della Chiesa da un confronto profondo con il messaggio dei testi Sacri ed il rispetto per questi dal quale derivano il resto dei problemi, o la non vigilanza su quelle interpretazioni.


    Gv

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  37. ...e poi, farebbe bene a tornare in Spagna così quel "rudere antico" di Carmen, potrebbe finalmente riuscire a parlare con qualcuno che la capisca...vive in Italia da quarant'anni e ancora biascica la nostra lingua! Bene o male (più male che bene...invero!), il suo compare di merenda, quando spara i grandi numeri, le grandi cifre, le sue sante rivelazioni, insomma, le storture che si inventa, si fa capire dai suoi Kikiani!

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  38. x infiltrato:
    La foto che hai visto è del nuovo parroco ma,ti assicuro che non fa parte del cnc ,all'indomani della sua nomina la prima cosa che fece fu chiudere il cammino,poi purtroppo ricevette delle lettere anonime con minaccia di morte e, le forze dell'ordine che vegliavano per la sua incolumità una sera trovarono davanti al portone della chiesa delle taniche con del liquido infiammabile (vox populi)

    Riguardo alla nuova chiesa con progetto del cnc,il tutto è stato presentato, ma a sua volta è stato bocciato e si è passati ad un'altro progetto.

    ODG

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  39. Caro Gv quell'essenziale è l'assicurare il risultato del mezzo/strumento Chiesa ossia la santificazione ( che noi orientali chiamiamo deificazione ).
    Tale risultato non può essere assicurato se la Chiesa non garantisce la corretta dottrina, la corretta liturgia, la corretta prassi.

    A conti fatti, oggi, tale risultato è veramente difficile, molto ma molto più difficile.

    La causa è evidentemente dottrinale ed è una risposta coerente e che spiega l'evoluzione della vostra Chiesa, solo che oggi , quella che per noi ortodossi è sempre apparsa come una degenerazione, diviene una deviazione.

    Molte delle istanze dei neocatecumenali non sono affatto banali ma sono abilmente congegnate.
    Pensiamo al loro riferimento alla Chiesa di san Giovanni rispetto alla Chiesa di Pietro.
    Anche nell'ortodossia ci si rifà a questa tipologia ma non secondo i criteri dell'occultismo occidentale; non si crea distinzione né antagonismo ma sinergia.

    Un ortodosso.

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  40. @ Lino che ha scritto: "...Avevo sperato che il fratello Gabriel rispondesse alle riflessioni mie e alla citazione di FDF dal sito del Cammino. Sarebbe stato interessante...".

    Come sempre gli illuminati discernenti ispirati catechisti non sono capaci di rispondere.

    Ogni volta che vengono messi di fronte ad argomentazioni fondate, a fatti e documenti inoppugnabili, tacciono e fuggono.
    Chi risponde sull'estetica, sull'esegesi, sulle balordaggini scritte e filmate del signor Arguello?
    Mai nessuno! Brutta cosa la paura, specialmente se associata a malafede e ignoranza.

    Salvo ovviamente coprire di insulti quelli che raccontano le vicissitudini sofferte nel cosiddetto cammino, accusandoli con la celebre frase: "il cammino non fa per te"!
    Vi immaginate un parroco che intima ai fedeli di andarsene perché la Chiesa Cattolica non fa per loro?
    E c'è pure chi li giustifica...

    Piccoli neocat in buona fede che visitate questo sito, e so che siete tanti, vedete che gente è quella che pretende di dettare legge nelle vostre coscienze? Rammentate solo che il cosiddetto cammino NON è la Chiesa, e che solo a quest'ultima Nostro Signore ha assicurato la perenne assistenza dello Spirito Santo.

    Provate a chiedere conto ai vostri catechisti e responsabili di quel che scriviamo, vedete se e cosa vi rispondono!

    Checché ne dicano la signorina benedetta tu fra le donne e il signor Arguello, pittore celebre che ha vinto da adulto un concorso di pittura per bambini, e se ne vanta pure...

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  41. "La causa è evidentemente dottrinale ed è una risposta coerente e che spiega l'evoluzione della vostra Chiesa, solo che oggi , quella che per noi ortodossi è sempre apparsa come una degenerazione, diviene una deviazione."

    Concordo con il resto di ciò che hai detto, su queste parole non molto, per me ovviamente non vi è degenerazione nella dottrina cattolica, mi son quasi sempre ritrovato d'accordo con essa (magari spesso dopo aver messo in discussione ogni punto) ed ho ancora delle perplessità in alcuni ambiti dove tal volta non sono d'accorto e in alcuni casi mi fido della Chiesa nella speranza di comprendere meglio in futuro, ma credo che il problema sia più che la dottrina in se la profonda ignoranza di questa anche da parte di una fetta non trascurabile di tutto il clero.

    E' questa ignoranza o incapacità di comunicare la dottrina con parole nuove che ha portato alla deviazione diffusa in varie forme un po in tutte le parrocchie. Forse ciò è dovuto all'incapacità di comprendere le esigenze dei fedeli dinnanzi ad un mondo in rapido mutamento, questa paura ha trasmesso l'idea che qualunque cosa va bene pur di avvicinare più persone possibili alla chiesa e si è subordinato la qualità del messaggio alla quantità degli uditori (dimenticandosi che Gesù non è mai sceso a tale compromesso).

    In un terreno simile ha avuto facile gioco per inserirsi il cammino, magari le idee di partenza erano buone e magari è pure stato ispirato dallo Spirito santo (chi sono io per dubitarne) quello di cui sono certo è che l'evoluzione di questo movimento dimostra come, se pur ci fosse una spinta divina, l'ego dei vertici del cammino abbia impedito qualunque correzione per migliorare e rendere retto un movimento che rispondeva a bisogni di fedeli che in molte parrocchie non trovavano modo di coltivare la fede.

    Credo che una restaurazione dell'ortodossia della nostra dottrina potrebbe essere una buona medicina (e per ortodossia della dottrina cattolica io intendo anche il Concilio Vaticano Secondo che i nc vanno tanto sbandierando ma che non conoscono minimamente).

    Solo che al giorno d'oggi bisogna metterci molto impegno per far comprendere con termini giusti l'importanza della dottrina, in modo particolare con alcuni nc che per come è strutturato il cammino non sono disposti a mettere in discussione nulla di esso neanche quando nei testi degli orientamenti si ritrovano ripresi concetti chiaramente derivanti da una matrice ateista.



    Gv

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  42. @ Un ortodosso ha detto:
    "Pensiamo al loro riferimento alla Chiesa di san Giovanni rispetto alla Chiesa di Pietro"
    Questa non la sapevo. Conosci qualche loro citazione, sull'argomento? Non discorsi privati, intendo, bensì testi scritti o video a cui riferirsi.
    Nei fatti, concordo. La presenza dei due San Giovanni (patroni delle conventicole esoteriche, simboli dei solstizi) è dominante negli Orientamenti e apre il mamotreto della fase di conversione. Il Battista apertamente e con la morte rituale, l'Evangelista per figura della luce. E l'Evangelista non come nell'incipit del IV Vangelo (dove è evidente che le tenebre rappresentano quelli che non hanno accolto Cristo) bensì L'Evangelista che riferisce della luce degli illuminati, intendo, del sole che risorge, della vittoria nella perenne lotta gnostica tra bene e male, sul peccato che incombe nelle catechesi kikiane, come nell'esegesi NC del cieco-nato.
    La tua osservazione "Anche nell'ortodossia ci si rifà a questa tipologia ma non secondo i criteri dell'occultismo occidentale" è estremamente interessante e, in relazione ai due San Giovanni, motiva quello che avevo sin dal primo momento intuito: la scelta di aprire le catechesi con la discesa nella morte rituale e con l'episodio del cieco nato che ritorna alla luce riconoscendo (secondo Kiko) i propri peccati non è casuale.

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  43. Lino, ne abbiamo parlato.
    Ti pesco più tardi link e immagini.
    Ringrazio il nostro interlicutore ortodosso, profondo e pertinente.

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  44. Caro Lino,

    intanto guarda questa immagine.
    La Chiesa è in Sicilia (la foto l'ha mandata un lettore non ricordo da dove)

    Intanto è enfatizzata la dicotomia tra Pietro e Paolo.

    Nota, oltre alla solita estetica neocat, il simbolismo rappresentati da Paolo (colonna di destra con la spada) che simboleggia il cammino e Pietro (colonna di sinistra con chiavi e croce rovesciata) che simboleggia la chiesa.
    Ora, la croce rovesciata può anche significare il martirio di Pietro, ma il significato che danno loro è che la Chiesa "petrina" è superata...

    Immagine 1

    Immagine 2

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  45. ripeto il secondo link che non si apre:

    Immagine 2

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  46. @ Mic ha scritto: "Lino, ne abbiamo parlato... Ringrazio il nostro interlocutore ortodosso, profondo e pertinente".

    Attendo, cara Mic. Forse mi è sfuggito, forse stavo ancora a dare lezioni a quelli di cattoliciromani in materia di croci capovolte sulla sedia di un Papa :-)
    Avevo notato la profondità e la pertinenza del nostro interlocutore. Mi fa piacere che tu la pensi come me: si può dialogare, nel rispetto reciproco, con un ortodosso pensante: con gli ignoranti e offensivi NC, anche quando si definiscano "cattolici", mai.
    Il fratello ortodosso ha espresso una tesi notevolissima: "Molte delle istanze dei neocatecumenali non sono affatto banali ma sono abilmente congegnate". Tu sai che è questo il mio giudizio sul loro direttorio catechetico, da sempre: eretico sì, ma coeso, informativo, coerente, progressivo, chiaro nelle sue intenzioni, simbolicamente comunicato ai livelli più alti mediante le "icone" delle cene pasquali di Kiko. Al punto tale che ho sempre creduto che non può esserne stato il solo Arguello la mente pensante, che Arguello è - come i catechisti - soltanto il declamatore a memoria e l'illustratore di un racconto scritto da altri - non Carmen e don Pezzi, naturalmente.

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  47. @ Mic ha detto:
    "Intanto è enfatizzata la dicotomia tra Pietro e Paolo..."

    Mumble... mumble...
    Ho visto Mic. Tu sai che io - da simbolista, perfettamente d'accordo con Umberto Eco - tendo a ricercare l'intenzione dell'opera (non dell'autore né del lettore). Simbolicamente, non mi pare sufficiente per dedurne la conseguenza, intanto perché Pietro e Paolo sono le due colonne che (nello spazio fisico, soltanto nello spazio fisico) necessariamente sono in opposizione. Poi perché gli attributi iconografici (croce capovolta e chiavi per S. Pietro, spada per S. Paolo) sono corretti.
    Il problema è il significato che danno loro: la Chiesa "petrina" è superata. Dove lo leggiamo, oltre che nei fatti?

    Io, se vuoi il mio parere, leggo del primato giovanneo nella solita terribile icona:
    L’inquietante “Cena pasquale”
    Cristo è già risorto e ancora ha Giovanni come confidente, che domanda per conto di Pietro.

    Il peggio di Kiko sono le sue "cene pasquali". E' nelle varie cene di Kiko che si ritrova la "teologia" NC. E' in questi dipinti che si "specchiano" gli Orientamenti. Kiko, credo, è soltanto l'illustratore, il comunicatore, il chitarrista, il cantante. Il pensiero di fondo è molto più sottile, tanto sottile che mi spaventa.

    RispondiElimina
  48. Il portale camineo.info (il cui nome è tutto un programma) è uno dei tanti che fu chiuso da un giorno all'altro quando Kiko ripeté ad una convivenza che internet è il demonio. Poi, lentamente e timidamente, il portale riaprì dedicandosi un pochino meno al Cammino e molto di più alla mimetizzazione.

    Però ogni tanto compaiono notizie sul Cammino, come quest'ultima - che non riporta niente di nuovo, se non i soliti slogan - segnalata dal blog Crux Sancta, dove si dice che l'opera «inestimabile» del Cammino» comprende anche il «...suscitare ventimila vocazioni sacerdotali da mandare nel continente asiatico...»

    Naturalmente celebra quel momento nel «1968» (anno in cui Kiko dipinse lo sgorbio con simboli massonici, ndr) in cui lo Spirito Santo avrebbe ispirato l'annuncio del «kerygma» kikiano, ossia una «evangelizzazione, diciamo così, nuova».

    Attualmente, dopo 45 anni, conta nientemeno che «6000 parrocchie in un centinaio di nazioni, con più di 3000 sacerdoti e 1500 seminaristi» (traduzione: i «ventimila» presbiteri kikiani per la Cina sono un obiettivo ancora molto lontano).


    Il commento di Crux Sancta è matematico:

    - 1500 seminaristi in cento seminari significa una media di 15 a seminario

    - dato che il corso durerebbe 7 anni, la media finale è che in ognuno dei seminari kikiani cresce di soli 2,14 seminaristi l'anno

    - è ragionevole mantenere 100 strutture del genere (formatori, professori) per un numero così basso di ingressi?

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  49. Io non ci capisco molto, ma negli anni trascorsi nel cammino mi è sembrato di capire che Kiko dia un'importanza primaria a San Paolo, identificandolo come l'ideale a cui ispirarsi, ovvero il primo catechista "neocatecumenale" della storia.
    Ad esempio, ad ogni convivenza di inizio corso c'è sempre un momento in cui Kiko (o il catechista di turno) prende a leggere un lungo brano di una lettera di Paolo (spesso 2 o 3 capitoli interi), e "spezza" la Parola. Ovvero, nel gergo NC, ogni tre versetti Kiko inserisce un proprio commento. In questo modo la lettura diventa una specie di lunghissima catechesi, in cui la voce di san Paolo e quella di Kiko (o del catechista) sono messe sullo stesso piano, fino quasi a non distinguersi.
    Insomma, è come se Kiko vedesse in se stesso un nuovo san Paolo.

    Scusate, non so se mi sono spiegato bene. Si tratta di una mia sensazione.

    RispondiElimina
  50. Il peggio di Kiko sono le sue "cene pasquali". E' nelle varie cene di Kiko che si ritrova la "teologia" NC. E' in questi dipinti che si "specchiano" gli Orientamenti. Kiko, credo, è soltanto l'illustratore, il comunicatore, il chitarrista, il cantante. Il pensiero di fondo è molto più sottile, tanto sottile che mi spaventa.

    Caro Lino, devo convenire con te, su questo punto.
    Sì, e non solo qui. c'è qualcosa di tanto sottile che spaventa...

    Ma quella dicotomia tra Pietro e Paolo, ricordo di averla interiorizzata nell'esperienza, da quel che si 'sentiva'.
    In questo caso altro non so dire.

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  51. Per trovare un punto d'unione comunque mi appare molto probabile , come dite, che la situazione attuale nella comprensione della dottrina sia troppo deficitaria e mi pare scontato che essa comporti confusioni e quindi errori teologici importanti.

    E' evidente che tra noi ortodossi e voi ci sono molte differenze che non possono venire minimizzate in barba allo sviluppo che le nostre diverse realtà hanno avuto.
    L'ecumenismo per come viene affrontato e diffuso quest'oggi è un'opera essenzialmente mondana; per quanto certe "aperture" del vostro concilio vaticano II possano essere viste da noi con favore ( ma ciò è irrilevante ) il problema posto è per l'appunto il cedimento all'umanesimo ed è per questo che con l'impostazione preconciliare si era senz'altro più vicini nell'approccio, diciamo così, verso la realtà della Rivelazione che professiamo proprio perché sia noi che voi ci professiamo la unica Chiesa cattolica di nostro Signore.
    E' quindi normale che la mia spiegazione del vostro stato attuale sia profondamente diversa, come normale è il fatto che essa non sia in fin dei conti da voi accettabile.
    Mi sembra doveroso non nasconderlo.

    Veniamo al cammino neocatecumenale che conosco personalmente avendo parte della mia famiglia al suo interno.

    Che cos'è il cammino neocatecumenale se non una pseudo iniziazione senza alcun valore?
    Il fatto che ricalchi delle tappe misteriche prive di qualsivoglia efficacia spirituale è prima di tutto alquanto ridicolo.
    Gli esami con cui trattano i loro aderenti svelano una mentalità di tipo prettamente scolare e prettamente esteriore giacché sono solo un continuo apprendere una lezione reiterata nel tempo che per chi conosce la vita spirituale ed interiore è una pura inutilità che li porta d'altronde verso una totale passività che ne è la cosa caratterizzante( che il cristiano non può assolutamente avere ).
    Inoltre è proprio la meccanizzazione di tipo seriale che ne segnala l'assenza di Spirito, parodiato tramite artifizi psicologici, cosa che dimostra il loro attaccamento alla pura quantità e non alla qualità dei propri aderenti, che dimostrano ancora nella loro propaganda fastidiosa.

    Quel che noto nel CN è l'animosità ed il risentimento verso l'istituzione ecclesiastica prima ancora dell'abilità con cui confezionano le loro dottrine, che in fin dei conti non svelano nulla di nuovo.
    Proprio la loro insubordinazione li porta a queste derive dottrinali incresciose, come se in definitiva il cammino neocatecumenale non sia altro che una profanazione degli insegnamenti sacri e quindi una contraffazione degli stessi.
    Questo è molto pericoloso giacché mina l'integrità della tradizione cui si riferisce oltre che far credere agli ingenui che i segreti della spiritualità non siano più detenuti dalla Chiesa di Cristo, deviandone la retta interpretazione.
    Notiamo infatti come si pongano i NC, come dei riscopritori. Smascherati nel loro sincretismo non esitano a rovesciare i rapporti e dichiararsi il sale della terra, il resto d'Israele, detentori della vera chiave d'interpretazione della Rivelazione.

    Cordiali saluti, un ortodosso

    RispondiElimina
  52. Un ortodosso.

    Analisi impeccabile.

    Vedi è strano ma paradossalmente è più facile il dialogo con un ortodosse piuttosto che con i nc.

    Io ho seguito alcune esperienze di ecumenismo, ma alcune cose non mi sono piaciute come il tentativo di eliminare le diversità in virtù del volemosi bene e l'importante è stare assieme. Io nelle diversità vedo una fonte di accrescimento, quando queste diversità sono fondate su ragioni ed argomentazioni solide (che possono essere più o meno condivisibili), perché credo che solo in un confronto simile ci si possa avvicinare alla Verità.

    Alla fine siamo giunti alla sintesi condivisa che "comprensione della dottrina sia troppo deficitaria".

    Che ha permesso "la profanazione degli insegnamenti sacri".

    E' certo che la Chiesa cattolica non ci fa una bella figura, e se fossi ortodosso troverei in questo una valida ipotesi per considerare la Chiesa cattolica come degenerazione dell messaggio originario.

    E devo dire che personalmente quando mi son reso conto di cos'era il cammino e di come avesse messo radici profonde nella Chiesa ho molto dubitato su di essa.

    Personalmente cerco di guardare più nel complesso e ovviamente nella Chiesa cattolica (in toto nonostante i grossi difetti) vedo la miglior evoluzione possibile di istituzione terrena adatta a custodire la retta dottrina (nonostante di fatto negli ultimi anni molti chierici sembrano ignorare questo compito), ma in ogni spinta evolutiva ci sono sia vantaggi positivi, sia errori e problemi, più è veloce e drastica l'evoluzione più essi sono possibili, ma sono convito che il Signore si sforzi per aiutarci a correggerli e con il tempo riuscirà ad agire sui cuori delle persone per eliminare almeno quelli più gravi.

    Vedo già, dalle mie parti, che in alcune comunità negli ultimi anni si son fatti passi avanti, nella speranza che qualche super catechista non rovini tutto.

    Comunque vorrei ringraziarti di cuore per i tuoi commenti, hanno stimolato in me molte riflessioni su cui devo rimuginare.


    Gv

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