giovedì 10 ottobre 2013

«Vogliono kikizzare anche te!»

Arrivano i neocatecumenali! si salvi chi può!

Cosa succede quando in parrocchia ti arriva un prete neocatecumenale? La prima cosa che fa è neocatecumenalizzare la parrocchia, infischiandosene dei fedeli.

Ecco per esempio cosa è successo a Chipiona (in Andalusia, nella diocesi di Jerez), in una bella chiesa retta per quasi quarant'anni dai francescani: arriva il presbiteronzolo neocatecumenale e il suo primo provvedimento è piazzare al centro della chiesa il tavolone quadrato kikiano, che ci sta bene come i cavoli marci a merenda:


Potete star certi che è solo l'inizio della ineluttabile neocatecumenalizzazione della parrocchia, che si trasformerà ad immagine e somiglianza dell'«iniziatore del Cammino» Kiko Argüello, infischiandosene dei fedeli cattolici.

Chi ha commentato questo scempio, pur dicendosi favorevole ai neocatecumenali (sulla base del fatto che hanno uno Statuto), con sorpresa e disgusto si lamenta che quando arrivano i kikos, vogliono kikizzare tutto, vogliono kikizzare anche te. E questo, oltre ad essere un indice di superbia e tracotanza, è anzitutto un male per i fedeli cattolici che non hanno mai avuto necessità delle brutture (spirituali, artistiche, liturgiche, musicali, ecc.) del Cammino Neocatecumenale.


(l'articolo completo è sul blog spagnolo La Cigueña de la torre,
che abbiamo trovato citato dall'ottimo Crux Sancta)

18 commenti:

  1. "Solo una nuova estetica salverà la Chiesa del terzo millennio. Quale deve essere questa nuova estetica?"
    Fonte: la-nuova-estetica-a-scandicci
    E' evidente, allora, che se la Nuova Estetica kikiana (nell'accezione più ampia di estetica sacra) ha cotanta missione, essa non può limitarsi a essere una delle possibili estetiche. Deve diventare totalizzante.

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  2. Sulla chiesa di S. Bartolomeo in Tuto vorrei spezzare una lancia, se me lo si permette.

    Come avevo scritto in un altro post, ho avuto la fortuna di conoscerne il progettista: l'architetto Alberto Durante, una persona colta e preparata. L'intero complesso a mio avviso rappresenta, comunque, un tentativo di integrazione tra le teorie di Kiko ed una ricerca artistica seria.

    Chi ha potuto visitarla non può non riconoscere che essa si discosta comunque dai canoni delle attuali chiese del Cammino. Infatti è molto differente, i dipinti di Kiko trovano una loro collocazione, l'architettura ha una sua dignità. Non è un anonimo scatolone bianco dove collocare l'immenso dipinto color oro di Kiko...
    Se si fosse continuato in quel solco forse oggi avremo una vera "nuova estetica", o comunque una estetica partorita dal Cammino o dai suoi appartenenti, come accaduto in altre realtà cristiane (gesuiti, etc.)...

    Purtroppo l'ego del signor Arguello smorzò quell'iniziale spirito creativo, oggi narcotizzato dalle opere kikiane firmate dall'architetto Mattia Del Prete (Domus Galilae, tutte le parrocchie e seminari identici sparsi per il mondo...).

    Quindi io distinguerei questa chiesa dalle attuali opere del Cammino. In quanto questa rappresenta comunque una opera di arte concepita da un artista (architetto+pittore), le attuali sono degli inguardabili obbrobri partoriti dalla mente di Kiko...

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  3. "...Se si fosse continuato in quel solco forse oggi avremo una vera "nuova estetica", o comunque una estetica partorita dal Cammino o dai suoi appartenenti, come accaduto in altre realtà cristiane (gesuiti, etc.)..."

    Accostare il cammino ai gesuiti come a qualunque altro ordine religioso non mi pare corretto.
    Non sono un ordine religioso. sono un movimento laicale.

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  4. Io non ho accostato i Gesuiti ai Neocatecumenali in quanto ordini religiosi, ma come realtà cristiane che hanno espresso un loro, diciamo, "stile architettonico".

    Anche il fascismo ed il comunismo sovietico erano due realtà diversissime, ma essi avevano comunque espresso due stili architettonici ben definiti: quello realista con i palazzoni barocchi e quello razionale dei monumenti delle città italiane.

    Spero di essere riuscito a spiegare bene cosa volevo dire.

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  5. Guarda caso nella chiesa di Scandicci,San Bartolomeo in Tuto si trova la cappella con il tabernacolo
    a due stadi,e quella bellissima!!! icona di Gesù con gli occhi neri.Questa sarebbe la nuova estetica?

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  6. @C.
    Io non conosco, caro C., l'architettura dell' intero complesso di San Bartolomeo in Tuto . Mi limito a osservarne gli spazi liturgici interni:
    interni scandicci
    e li confronto con qualsiasi altro spazio
    interni NC

    Ne osservo la geometria, gli arredi, la disposizione degli arredi, le icone, i simbolismi, l'interpretazione NC del tutto. E tutto mi riconduce alla costante neocatecumenale.
    Non dubito che Alberto Durante abbia tentato (nel complesso) di introdurre elementi di creatività, magari con un gusto estetico migliore. Gli spazi liturgici, però, sono quelli di Kiko, anzi (più o meno colorati) quelli di Rudolf Schwarz

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  7. Vorrei sapere, maledizione, da dove arriva la fissazione per la moquette, costosa e difficilissima da pulire.
    Ma che significa?

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  8. "Vorrei sapere, maledizione, da dove arriva la fissazione per la moquette, costosa e difficilissima da pulire.Ma che significa?"

    ..che le ostiarie sono nate per soffrire. Provate a togliere le gocce di cera che ad ogni celebrazione finiscono inesorabilemente sulla moquette

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  9. Facciamo come gli altari in chiesa dove si mette la plastica per non far sporcare la tovaglia e quindi non lavarla.

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  10. "Vorrei sapere, maledizione, da dove arriva la fissazione per la moquette, costosa e difficilissima da pulire.
    Ma che significa?"
    ---
    Oltre che ricettacolo di ogni genere di porcheria,non visibile ad occhio nudo!Quindi altamente anti-igenica!

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  11. @ FDF ha detto:
    "Vorrei sapere, maledizione, da dove arriva la fissazione per la moquette..."
    Mi meraviglio di LEI :-) FDF.
    Da dove vuole che venga? Dal Sommo Profeta, naturalmente.
    Dall'Annuncio di Quaresima 2006, in Spagna:
    "...abbatteremo i tramezzi, metteremo la moquette e pittureremo…"

    @ Blogger Famiglia Perversi ha detto...
    "che brutta bestia.... l'invidia!"
    Naturalmente! Ci rode l'invidia di non essere dei perfettissimi Perversi.
    Lei non doveva delle risposte, blogger? Siamo ancora in attesa del suo parere sul verbo kikiano, secondo il quale "...se Gesù Cristo avesse voluto l'Eucarestia per stare lì, si sarebbe fatto presente in una pietra che non va a male". L'Eucarestia è un assoluto, oppure è soltanto finalizzata alla Pasqua, la Presenza Reale non va oltre il banchetto comunitario? Sono inutili i Tabernacoli?
    E ci riferisce, anche, magari consultandosi con altri missionari NC, se anche lei catechizza "i pagani", a proposito della Confessione, "domani se vuoi"?

    Forza, faccia in modo che ci roda l'invidia per la sua sapienza catechetica.

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  12. Caro Signor "Perversi" (un nome, un programma) di cosa uno dovrebbe essere "invidioso"?

    A me, come ho già scritto tante altre volte, tutto quello che riguarda il cnc mi mette solo tristezza e pena...

    Saluti

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  13. Famiglia Perversi dice:
    "che brutta bestia...l'invidia

    si! Siamo Perversamente pervasi di invidia.

    Ma ORA vi rendete conto cosa passa nel cervello dei supercateKistiKiKiani???

    E questo che scrive qui nel Blog non è nulla in confronto di quello che la mente del signor Perversi puo' elaborare nella sua catechizzazione/scrutinazione dei poveri malcapitati suoi "piccoli catechizzati"

    Il minimo che farà è dare dell'invidioso a chi sta raccontando il propri drammi di vita..

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  14. Scusa fdf...mi meraviglio di te e di tutti gli ex, la moquette serve a nascondere le briciole che noi spargiamo il sabato sera, e assorbire il vino che trabocca mentre ci ubriachiamo, suvvia con un po di fantasia potete tutto

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  15. no non ti preoccupare per il vino che trabocca mentre ci ubriachiamo a quello ci pensano le ostiarie di 50/60 anni in ginocchio a pulire con detersivo e spazzola il giorno dopo.

    Beh in fondo sono tutte "sante" le sofferenze nel CNC.

    Le briciole benedette invece sono direttamente aspirate dall'aspirapolvere
    "e checce vo'...na botta e via" direbbe la nostra tuttofare Alessandra/antonio, professore/casalinga nonchè catechista NC.

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  16. @ anonimo 13:16
    Giusto, non s'era immaginato. E anche la moquette serve per non scivolare sul pavimento, mentre danzate ubriachi.
    Era mancata, questa motivazione, alla tua fantasia.

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  17. Il guaio degli slogan del Cammino è che ingannano da subito, fin dallo stesso uso delle parole.

    In fondo in fondo il problema non è che Kiko "non deve" esprimere il suo (discutibilissimo) gusto artistico.

    Il problema è invece il fatto che lo impone ai suoi adepti, costruendoci sopra tutta la sua funerea spiritualità.

    Quando i neocat parlano di nueva estetica, anche in buona fede, stanno parlando di un'imposizione, di un'autocelebrazione, stanno parlando della vanità di Kiko che -divenuta legge obbligatoria nel Cammino- pretende di diventare legge della Chiesa.

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