sabato 4 gennaio 2014

RICA, catecumeni e confessioni pubbliche: facciamo un po' di chiarezza

Spesso i neocatecumenali affermano che gli “scrutini” del Cammino sarebbero uguali al RICA (Rito dell'Iniziazione Cristiana degli Adulti, anche conosciuto con la sigla OICA), ma ciò è falso.

Carmen Hernàndez
Va anzitutto detto che nel Cammino si rispetta solo la struttura del RICA (con tre “scrutini”, consegna e riconsegna del Simbolo e del Padre Nostro), ma non il contenuto. Il RICA, come “scrutinio”, intende semplicemente una preghiera, durante la Messa, che comprende una invocazione, un esorcismo con alcuni responsori, e il congedo del catecumeno. Conosco bene questo rito, giacché vi ho partecipato in Roma. Il tutto è durato poco, assai brevemente, solo il tempo delle preghiere e di un piccolo fervorino del sacerdote. Il RICA non è affatto identico alla prassi neocatecumenale.

A quanto risulta dalle testimonianze dirette e dalla lettura dei vari testi del Cammino, invece, ci sono parecchie aggiunte agli “scrutini” neocatecumenali. Ad esempio la pratica di svolgere questionari e di essere interrogati sugli stessi, con il cosiddetto “obbligo” di rispondere. Spiace dirlo, ma una simile pratica è una forma di confessione pubblica poiché chi è sorteggiato a leggere le sue risposte accusa i propri peccati.

Varie sono le giustificazioni addotte: ad esempio che tale metodo rende i membri più legati alla comunità e aumenta la fratellanza e la vicinanza (ma sono gli stessi argomenti per qualificare un comportamento settario: se tutti conoscono i miei peggiori peccati, se mi allontano dalla comunità potrebbero vendicarsi facendoli conoscere). Altri hanno detto in tono accusatorio che chi ha vergogna di riconoscersi peccatore di fronte ai fratelli è un cattivo cristiano, e non ha compreso il valore ecclesiale del sacramento della penitenza che, stando agli insegnamenti della Hernández, "iniziatrice" del Cammino insieme a Kiko:
- sarebbe stata introdotta dalla Chiesa solo attorno al V-VI secolo (poiché secondo lei fino a quel momento l'unica remissione dei peccati sarebbe stata il battesimo stesso, nonostante nel Vangelo si legga «a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi», Gv 20,23);
- sarebbe avvenuta pubblicamente nei primi secoli solo per togliere la “scomunica”, in quanto scomunica e anti-scomunica sarebbero state le uniche forme all'epoca conosciute di pena per il peccato, non «grazia» e «perdita dello stato di grazia», ossia la prima chiesa avrebbe avuto solo un foro “esterno” e non un foro “interno”.
Queste idiozie, in voga negli anni '70 presso liturgisti eretici come Bouyer, hanno avuto il demerito di aver spostato la teologia dell'ecclesialità dal concetto di «Corpo Mistico», al concetto di «assemblea». Tristissime sono le parole della Hernández, laddove critica la confessione auricolare, come forma di “privatizzazione del sacramento” che come tale avrebbe da essere (secondo lei) comunitario. Ma ciò è un grave errore: il sacramento è «ecclesiale», non «comunitario», cioè è celebrato dalla Chiesa attraverso il ministro che agisce in persona Christi, ossia nella persona del capo della Chiesa, e delle membra tutte a lui congiunte. Un sacramento celebrato da una o due sole persone (una messa “privata”, una confessione auricolare) ha il medesimo grado di ecclesialità di un sacramento celebrato di fronte ad un milione di persone (come la Messa al Marienfeld). La motivazione è semplice: il celebrante è sempre Cristo, ossia tutto il corpo mistico.

Kiko Argüello
Assistiamo però ad una conversio ad materiam (specialmente nel Cammino): il simbolo (l'assemblea) diventa il significato (la Chiesa). Ma l'assemblea non è la Chiesa: fossero anche tutti in grazia di Dio e non scomunicati latae sententiae (cosa assai poco frequente, specialmente oggi), sarebbero una porzione piccola e numerica della Chiesa, che comprende anche gli assenti, i purganti e i beati, la Madonna, gli angeli e Gesù.

Alla luce di quanto detto inizialmente, si capisce il motivo dell'insistenza del Cammino sull'assemblea. Se il Cammino intende rivolgersi ai disadattati e a coloro che non hanno più fede, l'uso di simboli concreti può essere più utile di molta teoria. Purché non si prendano abbagli e non si commettano abusi, però: se uno a furia di sentir dire che la Chiesa è la comunità, alla fine, invece di capire che si usa un simbolo, pensa che la Chiesa sia davvero il gruppetto di persone della comunità. Purtroppo questi errori ed abbagli sono proprio ciò che è pressoché sistematicamente avvenuto, confermando che nel Cammino qualcosa non ha funzionato.

Riguardo alla confessione pubblica occorre dire che storicamente essa non è praticamente mai esistita, ed i rarissimi casi (assai circoscritti, e comunque ascrivibili a comportamento “da setta”) sono stati purtroppo esaltati negli anni recenti da alcuni teologi progressisti in vena di novità esotiche. I liturgisti modernisti la confondono con l'accusa generica dei peccati, che invece è una tradizione apostolica (il Confiteor, per intenderci, dove ci si riconosce peccatori genericamente). La confessione dei singoli peccati, invece, è sempre avvenuta in forma auricolare, e privata. È anzi un grave peccato di scandalo il dare pubblicità della propria condotta morale, per azioni di qualsiasi gravità. Inoltre è – ovviamente – contrario alla prassi della Chiesa, che custodisce il foro interno come luogo unicamente conosciuto da Dio, imponendo il segreto confessionale (anche a chi ascolta la confessione senza essere prete) sia al penitente che al confessore usque ad effusionem sanguinis (a costo di rimetterci le penne).

È perciò assolutamente impossibile l'eventualità di una accusa di fronte a terze persone, oltre che del tutto ingiustificabile. Anche nel caso di riconciliazione collettiva di più penitenti (in casi di imminente pericolo di morte) non vi è mai, né vi fu mai, il caso di una accusa pubblica dei peccati con l'eventuale rinvio ad un secondo momento la confessione privata. Infatti la possibilità dell'assoluzione generale pubblica senza le singole confessioni private non esime dal dovere di confessare privatamente appena possibile i peccati rimessi con la riconciliazione collettiva (in alcuni posti dell'America Latina questa possibilità viene abusata per il motivo opposto: assolvere in fretta molte persone senza dover ascoltare le singole confessioni).

Il "profeta" Kiko si degna di porgere
la propria "reliquia" ai suoi fedeli
per farla baciare
Le confessioni pubbliche sono uno degli abusi più gravi del Cammino, urgentemente ed assolutamente da sanare.

Torniamo al RICA: applicare le categorie del RICA agli “scrutini” del Cammino, oltre che inutile è anche fuorviante. Il RICA è espressione di un'antica prassi nella Chiesa, quella dell'iniziazione degli adulti. Fu abbandonata, per il semplice motivo che la Chiesa, consolidandosi, era diventata la religione universale ed il battesimo cominciò ad essere amministrato subito, nei primi giorni di vita dei bambini. Una preparazione al battesimo era diventata inutile quindi per due motivi: non c'erano più catecumeni, giacché si nasceva già cattolici, e non serviva un percorso per arrivare al battesimo, dato che era dato nell'infanzia con l'educazione della famiglia.

Oggi molti cristiani hanno apostatato (formalmente o praticamente) e non battezzano più i figli, per cui è tornato utile rispolverare tale pratica poiché sono con ciò ricomparsi i catecumeni (non quelli del Cammino, eh!)

La mancanza del catecumenato fino a tempi recenti non era un fattore negativo: si suppliva con la preparazione alla Cresima, e con una fervente e partecipata vita cristiana che durava l'intero arco dell'esistenza. Oggi il catecumenato è riservato, come un tempo, ai soli candidati all'ingresso nella religione cattolica, cioè quelli che ancora non hanno ricevuto il battesimo.

Chi per grazia di Dio ha già ricevuto il battesimo non può né deve tornare catecumeno. Non deve, perché non ci si può preparare a ricevere una cosa già ricevuta; non può, perché il catecumenato è formalmente un “ordine”, una classe di persone, che sono fuori dalla Chiesa, ma unite almeno in voto ad essa, e in cui si entra con un rito formale.

Il Cammino Neocatecumenale ha voluto copiare la prassi del catecumenato, riproponendola per chi aveva già ricevuto il battesimo. Ma l'essere membri del Cammino non significa affatto essere dei catecumeni, anche se ci si chiama così (ecco perché per qualificare i membri del Cammino è meglio il termine neocatecumenali anziché “neocatecumeni” o “catecumeni”).

Evangelizzazione neocatecumenale:
il carisma della chiassata
Giudico inoltre altamente inopportuno atteggiarsi a chi non ha ancora ricevuto la grazia del Battesimo ed il carattere di Figli di Dio, da parte di chi è già battezzato. Chi ha ricevuto il battesimo merita di essere incoraggiato e sostenuto nella dignità che ha, non di essere degradato a “non cattolico” in una prassi ambigua, oltretutto facendo delle bizzarre commistioni: i catecumeni non potevano partecipare alla Messa, ma solo alle letture, né potevano avere ruoli nella chiesa, mentre i neocatecumenali suppliscono a ciò con la partecipazione ad una Messa con numerose decurtazioni a seconda dei gradi di neocatecumenato, e ammettono i neocatecumenali ad avere dei ruoli attivi, come quello di catechista.

Quest'ammaccata copiatura dell'iniziazione cristiana non ha molto senso; credo possa ben essere sostituita da un approccio differente, di riscoperta della Cresima, ossia di scoperta di confermazione del proprio essere cattolici, e non di una cosa che ha già operato, “ex opere operato”. Ma ovviamente tale riscoperta non dovrà avvenire con catechesi contenenti un nugolo allucinante di errori ed eresie.

In ogni caso credo che sia sommamente inopportuno scimmiottare dei riti della Chiesa (vale per i sacramenti, per il RICA, ecc. ecc.), e riformarli secondo il proprio gusto personale, togliendo questo perché “ha poco senso”, quello “perché è brutto”, quell'altro “perché si farà più avanti”.

È infine da sottolineare che in passato l'atteggiamento di molti neocatecumenali era totalitario, non possibilista ed umile come oggi piacevolmente può capitare di constatare (sempre col rischio di incappare in qualche caso di persona che utilizza un puro formulario, un galateo ipocrita, un linguaggio “politico” per dare l'impressione di un'umiltà che non c'è). Il Cammino veniva presentato come l'élite del cattolicesimo, o almeno il modo per essere degni di questo nome, degradando gli altri a massa informe di pecoroni da “Messa la domenica e stop”. Ovviamente c'è molto altro, oltre al Cammino Neocatecumenale: mille sono i modi di essere cattolico in modo sano e pieno, senza frequentare Argüello e seguaci con annesse catechesi e canti. Se i santi del passato (e del passato prossimo) sono diventati santi senza RICA e senza Cammino, significa che il Cammino, una volta ripulito da tutti gli errori e gli abusi, potrebbe essere utile ma non indispensabile.

Sarebbe oltremodo opportuno riflettere e spiegare, che la vita cristiana è una vita di coerenza a Cristo e non ad un gruppo, e che l'espressione “itinerario di formazione cristiana valida per l'uomo di oggi” non ha carattere di esclusività, non è la pratica per l'uomo di oggi.

36 commenti:

  1. I catechisti neocat negli "interrogatori" se ne infischiano altamente del rispetto del foro interno e delle coscienze.

    Visto che ultimamente i neocat "duri e puri" strumentalizzano ogni parola del Papa, vi riporto quanto Francesco ha detto in un lungo incontro con l’Unione dei superiori generali riportata dalla Civiltà Cattolica’.

    "... La formazione è un’opera artigianale, non poliziesca. Dobbiamo formare il cuore. Altrimenti formiamo piccoli mostri. E poi questi piccoli mostri formano il popolo di Dio."

    Vero signori catechisti?

    Dimenticavo, non c'è proprio nessun catechista adulto nella fede, discernente, illuminato, che abbia il coraggio di rispondere a qualche domandina?

    Piccoli neocat in buona fede, sareste così gentili da invitare un vostro catechista, un eletto, a rispondermi?

    Chissà perché, finora sono scappati tutti...

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  2. speriamo comunque che la chiesa universale faccia chiarezza e aiuti il Cammino

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  3. "Aiutare" non significa accontentare.

    La Chiesa ha sempre fatto chiarezza, ma i fondatori del Cammino (più tutti coloro che li idolatrano) rifiutano la chiarezza della Chiesa.

    Al Cammino basterebbe pochissimo: basterebbe sostituire le fandonie di Kiko e Carmen con il Catechismo della Chiesa Cattolica, e basterebbe sostituire gli strafalcioni liturgici di Carmen e Kiko con la liturgia di tutta la Chiesa. Basterebbe così poco!

    Ma gli eretici sono sempre stati innamorati delle proprie invenzioni e hanno sempre pensato di essere loro a dover insegnare qualcosa alla Chiesa.

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  4. Un ottimo articolo, questo.
    Il mio parere? Il Cammino non può rinunciare alle sue pratiche comunitarie, all'Eucarestia che non può esserci "senza l'assemblea che la proclama", alla confessione "domani se vuoi lo sigillerai...". Così facendo non sarebbe più il Cammino, dovrebbero bruciare il direttorio catechetico segretato e obliare quarant'anni di catechesi. Le pratiche sono la conseguenza della "dottrina di Kiko e Carmen (e chissà di chi altro), non la genesi.

    La formazione NC è un’opera inquisitoria basata sul riconoscimento del peccato, non sulla Rivelazione. Lo si nota sin dalla prima catechesi del Cammino dove il riconoscimento del Signore che si rivela contro le tenebre (tanto sviluppa, non per caso, il cap. Gv 1) viene stravolto con l'interpretazione capziosa del riconoscimento del peccato da parte del cieco nato infangato. Sin dalla prima "catechesi" il neocatecumenale viene abituato a farsi inquisire mediante una falsificazione del senso e dei simboli di Gv 9:1-41.

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  5. P.S.
    Non credo di averlo mai riferito. Anche la famosa lezione di Arguello: "Nelle comunità portiamo avanti infatti una catechesi basata sulla Pasqua ebrea, con il pane azzimo a significare la schiavitù e l’uscita dall’Egitto..." ha un riferimento al peccato. Chi ha letto l'epistola di Dante a Cangrande della Scala sa che il senso anagogico - che da alcuni studiosi viene ricondotto alla gnosi - è l'uscita dell’anima dal lutto e dalla miseria del peccato.
    Anche sant'Agostino interpretò l'uscita dall'Egitto come come segno messianico di Gesù, come uscita dal peccato. Con i peccati annientati dal battesimo, però. Sant'Agostino non si è mai sognato di "portare avanti" quello che insegna Kiko.

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  6. Caro Lino.
    d'accordo per il significato simbolico dell'Esodo. Ma dare QUEI significati che dà Arguello a pane e vino che nella Nuova Alleanza SONO il Corpo e Sangue di Cristo offerti in espiazione per il nostro riscatto dalla schiavitù del peccato d'origine, è FUORI dal senso cristiano e cattolico dell'Eucaristia.

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  7. @ E' giusto quello che ho scritto Mic, forse mi sono spiegato male: "Sant'Agostino non si è mai sognato di 'portare avanti' quello che insegna Kiko". Inoltre, la tipologia è come il tempio veterotestamentario: esaurisce la sua funzione con il Tempio vivente del Signore.

    A voler essere simbolicamente più corretti, poi, il passaggio dall'Egitto alla Terra Promessa avviene attraverso il mare che è figura del paganesimo. La lezione di Kiko fa immaginare che all'Eucarestia si stiano avvicinando i pagani peccatori. Kiko confonde Battesimo, Confessione ed Eucarestia nella sua lezione.

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  8. Caro Lino. Sì confermo quello che hai scritto.
    Volevo solo sottolineare come la "divergenza' di Arguello sia in un punto sostanziale.

    A proposito, chapeau per i tuoi interventi. Soprattutto l'ultimo nei confronti di Maurizio. Non ne ho avuto il tempo, ma volevo dirtelo.

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  9. La descrizione del catechista fatta da Papa Francesco durante l’Omelia del 29 settembre 2013 recita: «Chi è il catechista? È colui che custodisce e alimenta la memoria di Dio; la custodisce in se stesso e la risvegliare negli altri […] Il catechista … è un cristiano che porta in sé la memoria di Dio, si lascia guidare dalla memoria di Dio in tutta la sua vita, e la sa risvegliare nel cuore degli altri».

    Quindi il catechista cattolico NON è un inquisitore, E' un cristiano, PORTA la memoria di DIO.

    Il catechista neocatecumenale E'invece un inquisitore (scrutini), NON è un cattolico (recita e commette eresie), PORTA la memoria di KIKO (il verbo del profeta NC) e non quella di DIO.

    Cari amici NC che ci leggete in silenzio (e io ne conosco molti), c'è qualche differenza tra un catechista cattolico ed uno del cammino... non credete?

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  10. Chapeau anche a Tripudio per l'articolo.. :)

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  11. Chapeau, anche, ai neocatecumenali che interverranno a commentare l'articolo. In generale, da articoli di questo tipo si defilano.

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  12. Scusa Tripudio ma sullo Statuto è scritto che il Cammino neocatecuenale si ispira al RICA non che lo riproduce esattamente.
    Forse non hai letto bene,allora fallo.Informati meglio cosi dici meno sciocchezze.

    Louis Boyer eretico?Ci puoi citare quali sarebbero le sue eresie e quando la Chiesa lo avrebbe scomunicato come eretico?

    Per cortesia cita le fonti!!Sii serio.

    Mario Giacco

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  13. Oltretutto non hai chiaro nemmeno il concetto di confessione.Forse intendi dire il Sacramento della Penitenza e Riconcizione?Beh forse alludi all'accusa dei peccati che è una delle parti del Sacramento ma non lo esaurisce.

    Vedi Tripudio il perdono dei peccati non viene amministrato solo con il Sacramento della Penitenza e Riconciliazione ma anche con il Battesimo e con l'estrema unzione.Forse questo concetto non ti è chiaro.

    Con il battesimo non si ottiene soo a cancellazione de peccato originale ma anche di tutti i peccati personali.Lo stesso dicasi dell'estrema unzione.Quando la si amministra si da l'assoluzione dei peccati senza confessione.

    Forse dovresti informarti meglio prima di scrivere.

    Gli scrutini non c'entrano nulla con la confessione dei peccati.Sei in malafede o male informato.

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  14. Leggi bene Tripudio e renditi conto di quante sciocchezze dici

    Dal Catechismo della Chiesa Cattolica 1447

    1447 Nel corso dei secoli la forma concreta, secondo la quale la Chiesa ha esercitato questo potere ricevuto dal Signore, HA SUBITO MOLTE VARIAZIONI.Durante i primi secoli, la riconciliazione dei cristiani che avevano commesso peccati particolarmente gravi dopo il loro Battesimo (per esempio l'IDOLATRIA,L'OMICIDIO,L'ADULTERIO), era legata ad una disciplina molto rigorosa, secondo la quale i penitenti dovevano fare PUBBLICA PENITENZA per i loro peccati, spesso per lunghi anni, prima di ricevere la riconciliazione. A questo “ordine dei penitenti” (che riguardava soltanto CERTI PECCATI GRAVI)non si era ammessi che raramente e, in talune regioni, una sola volta durante la vita.

    LEGGI BENE TRIPUDIO:"


    Nel settimo secolo, ispirati dalla tradizione monastica d'Oriente, i MISSIONARI IRLANDESI portarono nell'Europa continentale la PRATICA "PRIVATA" della penitenza, che non esige il compimento pubblico e prolungato di opere di penitenza prima di ricevere la riconciliazione con la Chiesa. Il sacramento si attua ormai in una maniera più segreta tra il penitente e il sacerdote.

    Questa nuova pratica prevedeva la possibilità della reiterazione e apriva così la via ad una frequenza regolare di questo sacramento. Essa permetteva di integrare in una sola celebrazione sacramentale il perdono dei peccati gravi e dei peccati veniali. E' questa, a grandi linee, la forma di penitenza che la Chiesa pratica fino ai nostri giorni.

    L'IGNORANZA E' LA CAUSA DI TUTTI I MALI.

    Non censurare sii corretto

    Gianni Giacco

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  15. Caro Tripudio oltre a non conoscere il Catechismo della Chiesa Cattolica non conosci nemmeno Lo Statuto e altri documenti della Chiesa.Infatti se avessi avuto l'umiltà di leggere la nota 5 in calce all'art.1 dello Statuto dice:

    Esso(il CNC) si ISPIRA a vari documenti della Santa Sede, tra i quali:
    - il cap. IV dell’OICA che suggerisce l’utilizzazione adattata della catechesi e di alcuni riti propri del catecumenato
    per la conversione e maturazione nella fede anche negli adulti battezzati.- ».
    -
    CONGREGAZIONE PER IL CLERO, Direttorio generale per la Catechesi, 59: «“Il modello di ogni catechesi è il
    Catecumenato battesimale, che è formazione specifica mediante la quale l’adulto convertito alla fede è portato alla confessione della fede battesimale durante la veglia pasquale”. Questa formazione catecumenale
    deve ISPIRARE le altre forme di catechesi, nei loro obiettivi e nel loro dinamismo»; ibidem, 91: «La catechesi post-battesimale,
    SENZA DOVER RIPRODURRE MIMETICAMENTE LA CONFIGURAIONE AL
    CATECUMENATO BATTESIMALE, e riconoscendo ai catechizzandi la loro realtà di battezzati, farà bene ad ispirarsi a questa “scuola preparatoria alla vita cristiana”, lasciandosi fecondare dai suoi principali elementi caratterizzanti».

    Ti è chiaro tripudio?Vedi quante volte si parla di ispirarsi non di imitare?

    Informati perchè dici un sacco di scemenze.

    Non censurare rispondi se ne sei capace.

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  16. Scusate se rido, ma l'articolo sul RICA non è mio: è solo un estratto di una pagina di puntualizzazioni pubblicata da molti anni su Internetica e ripescata da un forum famoso per le censure dei moderatori para-neocatecumenali. Nella fretta di inserirlo mi è capitato di dimenticare la segnalazione della fonte.

    Intanto è divertente vedere che dei neocatecumenali infuriati se la prendono col sottoscritto e pur di aggredirmi sono andati a leggere almeno un paragrafo del Catechismo della Chiesa Cattolica.

    Riuscire a indurre un kikos a leggere qualche riga di Catechismo piuttosto che a professare la sua incrollabile fede nei Mamotreti è un'impresa titanica. Al pari del Barone Rosso, metto un'altra crocetta sul mio velivolo, al pari dei boy-scout metto un altro badge sul mio giubbetto.

    Detto questo, passiamo a mettere i puntini sulle "i": infatti i kikos sono come al solito sempre pronti ad esercitare l'arte delle mezze verità (cioè piene menzogne) travisando e aggiustando dove fa comodo.

    In primo luogo dobbiamo dire che i neocatecumenali generalmente dicono che i loro "scrutini" e il RICA sarebbero la stessa cosa. Poi, quando gli si fa notare che non è vero, subito tirano fuori la scusa numero 2: «si ispira al RICA»:

    "Ispirarsi" è una parola fumosa: gli eretici odiano la precisione e amano le sfumature e le ambiguità. Per esempio, per parlare delle brutture dipinte da Kiko, gridano che si «ispira» a Picasso. Anche i vandali che imbrattano la metropolitana si ispirano a Picasso (e dipingono orride figure con diaboliche fosse nere al posto degli occhi), spesso riuscendoci molto più di Kiko.

    Ed ecco che il caro fratello Mario interviene per «giuridicizzare» le questioni: secondo lui gli eretici non sono quelli che professano idee sbagliate sulla fede, ma solo quelli che un tribunale ecclesiastico avrebbe dichiarato tali.

    Ovviamente il fratello Mario G. è costretto a intervenire in quel modo perché se gli eretici sono quelli che professano e insegnano emerite corbellerie al posto delle verità di fede, allora anche Kiko è un eretico. Così lui, per salvare il suo adorato idolo Kiko, è costretto ad usare il solito trucchetto di giuridicizzare tutte le questioni: "eretico? quando è stato scomunicato come eretico?"

    Dunque il problema di Mario non è la presunta eresia di Bouyer, ma il fatto che lui vuole rimarcare che gli iniziatori del Cammino non sono stati ancora scomunicati come eretici. Tutto qui.

    Louis Bouyer (1913-2004), protestante fattosi cattolico nel 1939 (ma fu accettato dalla Chiesa solo cinque anni dopo), entrò negli Oratoriani e fu consultore per la liturgia al Concilio Vaticano II.

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  17. Ti prego di fornire la prova che abbiamo mai detto che il CNC e il RICA sono identici!!Questa è l'ennesima bufala!Vedi tripudio ma chi credi di prendere in giro?

    Sei ridicolo non te ne rendi conto?
    Come possono essere identici il RICA e il CNC se i neocatecumeni sono battezzati?Sveglia tripudio ma credi doi avere a che fare con i tuoi amici di blog che si bevono tutte le stupidaggini che dici?

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  18. Sì, spesso per convenienza ho chiamato «confessione» il sacramento della riconciliazione, come fanno ancor oggi molti cattolici. Il fratello delle 17:39 non legge questo blog, altrimenti si sarebbe accorto che anch'io so quali sono i tre sacramenti con cui si ottiene il perdono dei peccati, e probabilmente non avrebbe avuto bisogno di fare ridicole insinuazioni.

    Ma le insinuazioni gli servono per poter pronunciare la solita menzogna secondo cui gli "scrutini" neocatecumenali non prevederebbero la confessione pubblica col cosiddetto "catechista" laico che fa l'interrogatorio per farti "scendere da cavallo", tipicamente su peccati di natura sessuale e magari anche in presenza di coniuge e figli.

    Queste cose le hanno inventate Kiko e Carmen, non io. Sono loro i principali responsabili di quest'assurda e scandalosa pratica neocatecumenale, ampiamente abusata dai cosiddetti "catechisti". Ne abbiamo una tale quantità di testimonianze che è impossibile credere che siano coincidenze occasionali.

    Aggiungiamo pure il fatto che la pubblica penitenza richiesta dalla Chiesa era intesa anche a riparare allo scandalo: se per un pubblico omicidio basato su futili motivi te la cavi con tre Ave Maria, allora i più deboli e ignoranti penseranno di poter ammazzare dieci persone al "costo" di sole trenta preghiere.

    Tu che il Catechismo non lo hai mai letto prima di ieri, non sai che la «pratica "privata" della penitenza» non è sinonimo di «confessione auricolare» (che è di tradizione apostolica). Come puoi leggere tu stesso dal Catechismo che hai copia-incollato, a diventare "privata" è la penitenza, non la confessione: la maggiore "segretezza" serve per evitare gli scandali (il peccato di quel tizio non era noto nella comunità, ma la pubblica penitenza lo avrebbe fatto scoprire).

    La "reiterazione" non significa che prima nessuno si confessava più di una volta nella vita: altrimenti secondo te nei primi secoli non si sarebbe salvato quasi nessun cristiano? Ma che dici? La "reiterazione" della confessione significa solo che nel settimo secolo si rendeva "istituzionale" quel sacramento (leggi il copia-incolla che hai fatto: «frequenza regolare di questo sacramento»), proprio per spazzare via rigorismi e banalizzazioni. Ed è una cosa talmente giusta che la Chiesa la sta praticando ancora ai nostri giorni.

    A proposito: prima ti chiamavi Mario, ora ti chiami Gianni, tra cinque minuti ti chiamerai Alfonso e tra un quarto d'ora sarai miracolosamente diventato Kiko?


    p.s.: al caro anonimo fratello neocatecumenale che ha gridato «credo solo ai documenti», bisogna chiedergli come mai non crede allo Statuto del Cammino che ha fatto sua la lettera del 1° dicembre 2005 con le «decisioni del Santo Padre» che proibiscono gli strafalcioni liturgici e la celebrazione parolaia kikiana-carmeniana.

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  19. Ma cosa scrivi, Mario G.? Che cosa ricerchi nei documenti della Chiesa, le tue riflessioni come in uno specchio? Mi spieghi dove stanno, nella vostra logica iniziatica, la struttura dell’iniziazione cristiana che "viene presentata come una realtà che si adatta all'itinerario spirituale degli adulti, che varia secondo la multiforme grazia di Dio, la loro libera collaborazione, l’azione della Chiesa e le circostanze di tempo e di luogo"?
    Mi spieghi come vi adeguate con l'ambiente, con la cultura, con la personalità dei catechizzandi, se recitate a memoria mamotreti spagnoli di quarant'anni fa, che somministrate pedissequamente a persone di popoli e cultura diversa? E mi spieghi quando mai un catechismo della Chiesa è stato segretato? Dove riconoscete ai catechizzandi la loro realtà di battezzati, se vi ritenete figli del demonio?

    Vai ai particolari, Mario G., vai ai contenuti, i confronti tra sistemi metodologici non sono materia tua. Vai ai particolari: mi riferisci dove nella Chiesa si dice "Non puoi continuare" agli industriali che non cedono tutti i beni?
    Molla il malloppo, se vuoi passare di grado
    Mi spieghi a quale documento della Chiesa vi siete ispirati, negli scrutini, di cui alla citazione di Kiko, di cui sopra?

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  20. Poi sul Bouyer (di cui sbagli sempre a trascrivere il nome) non ti so dire molto perché - come avrai già letto chiaramente sopra - non sono io l'autore dell'articolo presentato in questa pagina. Certamente so che Bouyer era di vedute "progressiste" quanto all'Eucarestia e alla regalità di Cristo. Non saprei dire se successivamente ha cambiato idea. Al Concilio esultò dicendo che gli aspetti anti-protestanti ed anti-modernisti della Chiesa Cattolica “erano stati finalmente seppelliti”, affermazione che da sola è già sufficiente per capire da che parte sta (e perché Kiko e Carmen lo lodano).

    Quando si parla di "ispirazione", si può dire tutto e il contrario di tutto. Quando si parla con un neocatecumenale, se dici "non è giallo" loro subito gridano "verde" (se gli conviene verde) oppure "rosso" (se gli conviene rosso), indipendentemente dal contesto.

    Quando un documento della Chiesa parla di "ispirazione", significa solo che il documento non si arroga l'esclusiva di una catechesi o di uno schema. Ma i kikos che si vantano di essere "neo-catecumeni" riducono sé stessi a dei non battezzati.

    Ora, questa è una cosa grave e bisogna spiegarla.

    Il "catecumeno" si prepara a ricevere il battesimo. Viene perciò catechizzato - ossia viene preparato adeguatamente alle verità di fede e a ciò che sarà la sua vita cristiana.

    Se un già battezzato si autoqualifica "neo-catecumeno" come se dovesse fare la preparazione pre-battesimale, come minimo bisogna dedurre che della fede non ha capito niente.

    I cosiddetti "neo-catecumeni (già battezzati)" di Kiko andrebbero più correttamente indicati come «neo-catechizzandi». Cioè persone che hanno trascurato la vita di fede al punto di aver dimenticato tutto.

    I kikos tecnicamente sono neo-catechizzandi, non "neo-catecumeni".

    Ma Kiko e Carmen presero al volo un gioco di parole attribuito a Giovanni Paolo II, e preferirono chiamare la loro invenzione "cammino neo-catecumenale".

    In entrambi i casi il loro metodo è sbagliato perché la catechizzazione si fa con ciò che insegna la Chiesa (cioè col Catechismo). Invece i due spagnoli millantarono apparizioni divine (mai poste al vaglio della Chiesa) e condussero una sistematica "catechesi" segreta fondata sulle loro invenzioni, liberamente ispirate dai progressisti dell'epoca (Bouyer, Dufour, eccetera), spacciandole per ricevute dallo "spirito" (uno "spirito" capace di ambiguità ed errori).

    Negli scorsi anni gli scrutini del CNC sono spesso stati difesi dai fratelli del Cammino che li dichiaravano "identici al RICA" (oppure OICA se si segue la sigla in latino). Il Cammino infatti ha portato avanti una sua catechesi (inventata), una sua liturgia (altrettanto inventata), una sua vita comunitaria (ugualmente inventata) a suon di isolamento settario, esazione delle "decime", onnipotenza dei cosiddetti "catechisti" laici (cloni di Kiko anche nel fatto di essere ignoranti e arroganti)... spacciando tutto questo per "cattolicità" e difendendosi con delle miserabili scuse: siamo "ispirati" dal RICA, siamo "ispirati" ai primi cristiani, siamo "ispirati" dallo "spirito"...

    Nostro Signore sa bene quanta iniquità avete nei cuori e nelle anime, e dal Vangelo di Giovanni sappiamo quanto le tenebre odiano la luce. "Tripudio" è un emerito signor nessuno che meriterebbe solo di essere ignorato, e invece viene bersagliato dall'odio neocatecumenale (non solo su questo blog, non solo nell'internet) perché è uno dei tanti (e sempre più numerosi) che riporta la verità sul Cammino ripetendo testi, ragionamenti, dimostrazioni di altri molto più importanti di lui, e ripubblicando le foto e i video che gli stessi fratelli del Cammino distribuiscono in internet.

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  21. Vedi Tripudio sei una persona estremamente scorretta perchè hai cancellato i miei thread.Sei veramente scorretto e disonesto.

    Mi fai cadere le braccia quando non sai rispondere censuri o cancelli.Bravo complimenti un vero cristiano.Evidentemente ti davano fastidio i miei thread.Ma transiat evidentemente sei in difficoltà,
    non sai rispondere.

    Mi chiedo se sei scemo di natura o fai lo scemo.In ambedue i casi ti giudico dalle tue stesse parole riveatrici di profonda ignoranza e malafede.Tu dici:

    "Ma le insinuazioni gli servono per poter pronunciare la solita menzogna secondo cui gli
    "scrutini" neocatecumenali non prevederebbero la confessione pubblica col cosiddetto
    "catechista" laico che fa l'interrogatorio per farti
    "scendere da cavallo", tipicamente su peccati di natura sessuale e magari anche in presenza di coniuge e figli".

    Ti chiedo ma ti hai mai fatto uno scrutinio?Secondo me no!Ne hai fatto una descrizione caricaturale che è inesistente e fantasiosa.Ma dove hai visto sto film?

    Aggiungo poi una domanda:Sai cosa significa il termine"confessione"
    e confessione pubblica?Secondo me non lo sai.Allora te lo spiego.

    Il vero significato del termine
    "CONFESSIONE" non è quello che comunemente si da al Sacramento della Penitenza e Riconciliazione.
    La "confessione" cioè l'elenco dei peccati che si fa durante il Sacramento della Penitenza e Riconciliazione ma non è proprio così.L'elenco dei peccati si chiama "ACCUSA" dei peccati.Punto primo.

    Secondo punto,confessione pubblica non vuol dire confessare i peccati pubblicamente come tu erroneamente insinui e come secondo te avverrebbe negli scrutini,è falso ovviamente.

    Confessare pubblicamente signifca
    "TESTIMONIARE"la fede in Cristo pubblicamente.Forse non lo sai ma esistono dei santi che vengono chiamati "CONFESSORI".In latino la parola "CONFESSORE"significa "TESTIMONE".Non perchè dissero i propri peccati in pubblico ma perchè diedero una forte testimonianza di vita cristiana che arrivò quasi al martirio.

    Ma cosa avviene negli "scrutini"?
    Non avviene nè una confessione nel senso che ti ho spiegato,nè una accusa dei peccati.Lasciatelo dire da chi ha alle sue spalle una lunga esperienza di scrutini.Non viene accusato alcun peccato nè fatto alcun elenco di peccati come invece affermi tu.

    Quindi lascia perdere caro Tripudio ci fai più figura.Non sai di cosa parli.Mi raccomando non censurare se sei una persona seria.

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  22. Tripudio ha detto:

    "Ma Kiko e Carmen presero al volo un gioco di parole attribuito a Giovanni Paolo II, e preferirono chiamare la loro invenzione
    "cammino neo-catecumenale".

    Vedi Tripudio quanto sei ignorante?
    Ma vedi quanto sei ridicolo?Non sai nulla e parli a vanvera!Il termine Cammino Neocatecumenale non è stato inventato da Kiko e Carmen ma da Mons.Annibale Bugnini.
    Che ignoranza mamma mia.Conosco il segretario particolare di Mons.
    Bugnini e mi ha rivelato questa cosa.Leggi e impara,il termine Cammino Neocatecumenale fu inventato da Mons.Bugnini.Ma vedi che non sai nemmeno quello che dici.Vuoi fare il cosiddetto
    "osservatore"e non sai nemmeno chi ti mantiene in piedi.Ma lascia perdere!

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  23. Ultim ora:
    Lunedi pomeriggio il Papa visiterà il presepe vivente di una parrocchia romana retta da un sacerdote del 'Redemptoris Mater.
    Apostatino

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  24. anonimo 23,30 ha detto:
    "Conosco il segretario particolare di Mons. Bugnini e mi ha rivelato questa cosa.Leggi e impara,il termine Cammino Neocatecumenale fu inventato da Mons.Bugnini"

    Nel sito dei disertori Baccala disse:
    "A proprosito di quest'ultimo vorrei smentire l'accusa di appartenenenza alla massoneria. Bugnini apparteneva alla Congregazione dei Padri Vincenziani che sono nella mia Parrocchia. Uno dei Sacerdoti della mia parrocchia,il più anziano,lo ha conosciuto personalmente ed ha giurato che le accuse di appartenenza alla massoneria sono assolutamente false"

    Baccalà, dai, smettila. Se continui così partendo da conoscente e dopo segretario particolare, lo farai diventare papa questo sacerdote vincenziano.

    RispondiElimina
  25. Come puoi leggere qui sopra, i commenti totalmente anonimi vengono cestinati. Ogni tanto ne ripesco qualcuno dalla "spam" perché rispondere a quelle idiozie mi dà occasione di precisare qualcosa in più.

    Quella che tu chiami «descrizione caricaturale» è in realtà testimoniata dagli anni '80 fino ad oggi da numerosissime persone che l'hanno veramente dovuta subire di persona. La tua parola contro la loro.

    Se tu fossi stato onesto avresti potuto almeno ammettere che esistono dei cosiddetti "catechisti" che l'hanno fatta. Ma non ti conveniva, perché poi avresti dovuto spiegare perché mai dei fedelissimi di Kiko hanno agito così.

    Infatti hai preferito evitare il discorso: per te il Cammino è tutta una paradisiaca "riscoperta" dei primi cristiani dove "queste cose non succedono".

    Lo stesso vale per la "confessione pubblica", che tu sai benissimo cosa indica: il fatto che il tipico cosiddetto "catechista" scarnifica le coscienze con domande che nessun confessore farebbe.

    La tua astuzia kikiana, in questo caso, è il difenderti da accuse che non ti erano state poste. Qui abbiamo semplicemente ripetuto la testimonianza di tanta gente che agli "scrutini" non ha dovuto fare l'elenco dei peccati, ma ha dovuto rispondere a domande che scarnificano le coscienze, dettagli intimi della vita sessuale, perfino a dei sacerdoti

    Quanto all'episodio di GP2, le leggende neocatecumenali dicono che gli "piacque" il termine "neo-catecumenale". Che poi il termine lo abbia inventato Bugnini (esiliato da Paolo VI in Iran dopo che ebbe definitiva certezza della sua appartenenza alla massoneria), è una cosa che i neocatecumenali non amano troppo ricordare, e non c'è bisogno di scomodare grosse rivelazioni di segretari particolari.

    Infine, il fatto che il Papa visiti una parrocchia fa parte dei suoi doveri pastorali. L'avrebbe visitata anche se il parroco fosse stato un nemico del Cammino. Come tutti i fratelli della congrega neocatecumenale, anche tu cerchi di trasformare un evento normale (una visita del vescovo: nel caso specifico, il vescovo di Roma) in un'approvazione gigantesca da vantare qui dentro.

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  26. @Apostatino
    Ultim ora:
    "Lunedi pomeriggio il Papa visiterà il presepe vivente di una parrocchia romana retta da un sacerdote del 'Redemptoris Mater.
    Apostatino"
    ---
    Premesso che il Papa,come Vescovo di Roma, come suo dovere,solitamente va nelle Parrocchie in cui viene invitato(la prima uscita la fece invitato,in una Parrocchia dove il Cammino era presente);siccome ho dei dubbi su ciò che affermi(Parroco RM),magari cita la fonte, altrimenti ho un post in merito.

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  27. ... "Ecco allora l’opera dello Spirito Santo in noi: in questa celebrazione Egli prende Cristo e ce lo dona: diventiamo partecipi del suo Corpo, spezzato per noi, del suo Sangue, versato per noi. Rivestiti di Lui, entriamo anche noi nella “danza divina” della comunione fraterna, della comunità cristiana. È vinta la dispersione e la solitudine: a noi è dato il pegno della vita eterna, di questa “danza divina” d’amore."
    ---
    Chi è Kiko che descrive la sua Eucarestia?
    No, E' Padre Ezechiele Pasotti,presbitero Neocatecumenale,che commenta il Vangelo della domenica per Radio Vaticana.

    http://www.collegiosanpaolo.it/dashboard.aspx?ln=it&id=17&db=838

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  28. @ Ioannis
    Segui ancora il blog, Ioannis? Hai letto la notizia? "Il termine Cammino Neocatecumenale fu inventato da Mons. Bugnini".
    Inserisci l'informazione nel tuo file: "Direi che ciò che è accomunante con la Massoneria...".
    Ora, naturalmente, io non affermo che mons. Annibale Bugnini fu massone. Semplicemente ricordo quello che sanno tutti, perfino Wikipedia: che il suo nome fu associato a quello del "fratello BUAN" della lista di massoni pubblicata dal giornalista Mino Pecorelli. Non affermo che Bugnini fu massone, ma ricordo che lui stesso - pace all'anima sua - dichiarò che la sua caduta in disgrazia dipese dal credito che le voci della sua affiliazione riscossero a Roma.

    Intendo dire: quando io questi li chiamo Baccalà c'è un motivo. Il medesimo per il quale Kiko ordinò loro di lasciar perdere la rete. Da oggi in poi, quelli che ritrovano nel Cammino molti elementi comuni con la Massoneria potranno dire: "Il nome Cammino neocatecumenale fu scelto da mons. Bugnini, la cui affiliazione alla Massoneria trovò credito nel Vaticano. La notizia è stata data da un neocatecumenale informato che conosce il segretario particolare di Mons. Bugnini".

    Se lo venisse a sapere Kiko gli esorcizzerebbe la tastiera! :-)

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  29. "Ma vedi quanto sei ridicolo?Non sai nulla e parli a vanvera!Il termine Cammino Neocatecumenale non è stato inventato da Kiko e Carmen ma da Mons.Annibale Bugnini."

    Carissimo questo è un ennesimo autogol:

    http://novoordo.blogspot.it/2012/01/nome-in-codice-buan.html

    capisci ora perche Kiko vieta, ai kikos, di utilizzare internet? Fosse mai che scoprite di avere a che fare davvero qualcosa con la massoneria?

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  30. Quando un kikos minacciosamente dice «sapessi cosa si dice di te in giro», significa solo una cosa: calunnie, che è uno degli strumenti principali per difendere il Cammino Neocatecumenale.

    Il che fa capire chi hanno come "padre" i kikos.

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  31. Io evidentemente sono un catechista fuori dagli schemi classici. Ho sostenuto molte battaglie spesso silenziose e "missioni sotto copertura" (non guardo troppi film di Mission Impossible!) per evitare questi incontri alla luce del sole con tutta l'Equipe presente (come se un catechista da solo possa farsi prendere dal "protagonismo") poichè spesso i Fratelli di altre Comunità che seguivamo mi cercavano , a me personnalmente, e mi sono ben guardato di fare direzione spirituale, ma semplicemente di ascoltare i loro sfoghi, come un amico.

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  32. CERCATE UN CATECHISTA DISPONIBILE?
    LO AVETE TROVATO.
    Catechista eletto dalla Comunità, inizio Cammino nel '74, catechista dal '76, Capo Responsabile per una decina d'anni, sono un "outsider" avendo sempre pensato con la mia testa, senza essere ipnotizzato dalla Kikomania eccetto che nella gioventù.
    Fate queste benedette domande, io cercherò di rispondere secondo coscienza. Datemi solo indicazioni di dove le fate e dove rispondere.

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  33. Il grosso delle discussioni avviene generalmente nella pagina più recente del blog (cioè sulla prima pagina che compare cliccando su www.neocatecumenali.blogspot.com ).

    Lo scopo di queste pagine è di gettare un pochino di luce in più sul Cammino, a beneficio dei dubbiosi (cioè coloro che stanno per entrarvi e coloro che sono già dentro ma capiscono che c'è qualcosa che non va bene).

    Le testimonianze sono sempre le benvenute, anche se spesso abbiamo a che fare con dei neocatecumenali che adoperano ogni menzogna possibile pur di far sembrare buono il Cammino.

    RispondiElimina
  34. Baccalà scrivi un sacco di parole sulla Riconciliazione ma non dici niente. Accusi di ignoranza ma sei evidentemente tu l'ignorante, che segue Kiko e il suo "domani, se vuoi, lo sigillerai nella confessione". Rispondi a questo, se ne sei capace, asino, oppure taci e sparisci nel tuo antro dal quale esci solo per profferire menzogne pro-cammino.

    Quanto agli scrutini:
    Essi sono de facto confessioni pubbliche. Tripudio forse non ha partecipato a scrutini ma io sì!
    Nove volte su dieci si finisce, per forza di cose, a confessare pubblicamente i propri peccati, già confessati e spesso anche quelli nascosti, vizi, problemi, ecc. in una cosa che è un misto fra una seduta psicanalitica e una confessione non sacramentale.
    E' inevitabile, ed è implicito nel martellante dì fatti concreti.

    In mia presenza, in uno scrutinio, un mio ex-fratello di comunità confessò il proprio adulterio, reiterato negli anni, con tanto figlio illegittimo. Lo confessò alla moglie in un momento spaventoso e drammatico, davanti a tutta la comunità. Lo shock fu tale che la poverina ci mise dei mesi a riprendersi.

    In un'altra occasione nello scrutinio uno confessò ad un altro di odiarlo a morte, e per poco non si sfiorò la rissa.

    In un'altra occasione una sorella confessò di avere abortito (e per inciso nessuno le chiese se aveva confessato il proprio peccato almeno da un francescano o dal penitenziere del Vescovo), nessuno le disse che l'aborto procura la scomunica, e che è assolutamente necessario confessarsi.

    Come la chiami tu questa, bugiardo millantatore, se non accusa pubblica dei peccati??

    Se dici il contrario, Baccalà, menti spudoratamente, e lo sai e ne sei responsabile.

    Che alcuni, sporadicamente, possano trarre giovamento da uno scrutinio, è pura grazia divina, perché molti ne escono sconvolti, li ho visti IO.
    Una carissima amica, madrina di una delle mie figlie, fu indotta a confessare una situazione di adulterio, e fu trattata così male in quella occasione davanti a tutti con battutine e beffeggi che finì per andarsene e adesso a causa di quell'atteggiamento stupido è fuori dalla Chiesa Cattolica quella vera!

    Rispondi tu, asino!

    RispondiElimina
  35. Caro fratello Gianni che giudichi senza leggere,

    vuoi spiegarci cos'è che non va in questo articolo?

    Oppure ti interessa solo gridare il tuo pregiudizio?

    RispondiElimina

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