sabato 31 maggio 2014

Due veglie pasquali? Una cattolica e una neocatecumenale?

UN’UNICA VEGLIA PASQUALE IN ONORE DEL SIGNORE

La questione delle due veglie pasquali nella nostra parrocchia negli ultimi anni, porta inevitabilmente con sé, e accende, altre questioni di rilevanza fondamentale per la vita della nostra comunità parrocchiale, chiamata, anzitutto con quella che è, ad essere veicolo di incontro del Signore Gesù con gli uomini.

Nel Missale Romanum del 1970 la Veglia pasquale è messa in relazione con la domenica di Pasqua sotto il comune titolo: “Domenica di Pasqua in Resurrectione Domini”. In questa notte «la Chiesa attende, vegliando, la risurrezione di Cristo e la celebra nei sacramenti» (Norme generali per l’ordinamento dell’Anno liturgico e del calendario 1969, 21). Il simbolismo fondamentale di questa Veglia è quello di essere una “notte illuminata”, anzi una “notte vinta dal giorno”, dimostrando mediante i segni rituali che la vita della grazia è scaturita dalla morte di Cristo. Per questo la Veglia, in quanto pasquale, è notturna per sua natura. La ragione vera del carattere notturno di questa celebrazione, poi, sta essenzialmente nella realtà pasquale che essa è chiamata a significare, cioè il “passaggio”. L’attesa, infine, tipica del vegliare, va riferita alla venuta finale del Signore. Per questi motivi la celebrazione della Veglia pasquale deve «o cominciare dopo l'inizio della notte o terminare prima dell'alba della domenica» (Paschalis solemnitatis, 78). San Girolamo, a proposito, dice che al suo tempo non era lecito congedare le folle prima della mezzanotte, come purtroppo – proprio a causa delle due veglie – è accaduto quest’anno.

Ma l’aspetto più grave che comporta la celebrazione delle due veglie pasquali è la frammentazione della comunità, proprio nella notte più importante, in cui i diversi momenti celebrativi vissuti in essa ci riconducono all’unità del disegno salvifico di Dio che si compie nella Pasqua del Suo Figlio per noi. Non dovrebbe la parrocchia in questa “notte santa” mostrare il volto dell’unità che le deriva dalla partecipazione all’unico pane dell’unico Signore (cf. 1Cor 10,17)? Noi che comunichiamo con Cristo, infatti, «non siamo più gli uni accanto agli altri, ciascuno isolato per se stesso, ma ogni altra persona, che si comunica, è come se diventasse per me “ossa delle mie ossa e carne della mia carne” (Gn 2,23)» (J. RATZINGER, Teologia della liturgia, p. 496). Emblematico, a questo riguardo, è ciò che ribadisce il numero 94 della Paschalis solemnitatis, lettera circolare sulla preparazione e celebrazione delle feste pasquali, la quale costituisce tuttora l’ultimo aggiornamento valido in materia. In questo numero si afferma: «Si favorisca la partecipazione dei gruppi particolari alla celebrazione della veglia pasquale, in cui tutti i fedeli, riuniti insieme, possano sperimentare in modo più profondo il senso di appartenenza alla stessa comunità ecclesiale».

I “gruppi particolari” qui menzionati non sono, evidentemente, le aggregazioni ecclesiali presenti in una parrocchia. Ma è proprio questo il punto. Se per i gruppi particolari è raccomandata la partecipazione all’unica Veglia pasquale, ancor di più questo dovrebbe valere per le aggregazioni che vivono e si attuano nella parrocchia, «ambito ordinario dove si nasce e si cresce nella fede» (Direttorio generale per la Catechesi, 257).

In tutta verità, negli ultimi anni è stato il Cammino Neocatecumenale a richiedere la celebrazione di un’altra Veglia, che se pur presentata come legittima per il recupero del segno della “notte”, è e rimane gravemente illecita a livello cristologico-ecclesiale.

A riguardo, una soluzione solamente “caritativa” e concessionaria è menzognera, perché non tiene conto anche della dimensione “veritativa”. Perciò, la soluzione dirimente, a mio parere, è quella adottata dai Vescovi della Conferenza Episcopale Pugliese – ma non solo – nel 1996, ma ancora attuale, benché l’approvazione dello Statuto del Cammino Neocatecumenale. In quest’ultimo, infatti – nell’articolo 12 concernente la liturgia della Veglia pasquale –, si dice soltanto che il «Neocatecumenato stimolerà la parrocchia ad una celebrazione più ricca della veglia pasquale», ma soprattutto nella nota di rimando ivi presente si fa menzione di alcuni numeri proprio della lettera Paschalis solemnitatis, tra cui il numero 94 succitato. I Vescovi pugliesi così sentenziavano: «Gli aderenti al Cammino hanno elaborato una forma celebrativa particolare più ampia, arricchita di ulteriori elementi, prolungata per l’intera notte fino all’alba e dichiarano che essa costituisce per loro un momento fondamentale, praticamente insostituibile. Quest’esigenza entra in conflitto con l’altra non meno importante di non frazionare la comunità cristiana in gruppi separati, in eucaristie “parallele”, proprio nella Pasqua. Pertanto, in ogni parrocchia, dopo aver celebrato una sola Veglia pasquale, i gruppi neocatecumenali (senza escludere altri fedeli eventualmente disponibili) potranno intrattenersi ancora fino all’alba, però senza ripetere nessuno dei quattro momenti liturgici essenziali previsti dal Messale Romano (la Liturgia della Luce, della Parola, dell’Acqua – con eventuali Battesimi – e dell’Eucaristia), ma solo aggiungendo altri elementi celebrativi e didattici, preghiere, canti, meditazione personale, scambio di esperienze, momenti di festa e di fraternità. Non, dunque, due veglie successive, ma dopo l’unica Veglia liturgica vera e propria, un prolungamento celebrativo» (Nota pastorale ai presbiteri).

Nel raggiungimento dell’unità, che è anzitutto dono del Signore, valga per tutti la raccomandazione ad «avere la massima cura per costruire e conservare la comunione all’interno delle Chiese particolari» (Discorso del Santo Padre Francesco ai Rappresentanti del Cammino Neocatecumenale, 1 febbraio 2014), nell’accettazione del bisogno perenne «di essere purificati dal fuoco di Dio, che vuole consumare le nostre tendenze fatte di egoismo, di pigrizia e di orgoglio» (A. VANHOYE, Lo Spirito dell’unità, p. 29).

(Giuseppe, dalla Puglia)


Nota: il parroco di Giuseppe, ormai evidentemente filo-neocatecumenale, non ha voluto pubblicare tale articolo sul giornale della parrocchia.

81 commenti:

  1. "...è stato il Cammino Neocatecumenale a richiedere la celebrazione di un’altra Veglia, che se pur presentata come legittima per il recupero del segno della 'notte'..."
    Ecco, questo è uno dei casi nei quali giudico le argomentazioni di questo movimento illogiche, sempre distorte soltanto con il fine di giustificare le loro pratiche.

    Stanno sempre a inondarci di ebraismi e poi, per fare la propria Veglia, cosa dicono? "Recuperare il segno della notte"! Ma, nell'ebraismo, la notte non comincia con il tramonto, da Genesi 1?
    «...Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte..."
    Quindi, secondo l'ebraismo al quale costantemente si riferiscono, i NC non hanno alcun motivo di recuperare il segno della notte: è notte anche alle otto di sera. O sbaglio?
    Accetto altre argomentazioni, ma questa del segno della notte mi pare insignificante per un movimento che trabocca di ebraismi.

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  2. Più che l'ora di inizio è importante l'ora della fine, che è quella della stella del mattino

    e poi ci sono le 4 notti della salveza ( per gli ebrei)
    la notte della creazione, del sacrificio di Isacco, dell'uscita dall'Egitto e dell'arrivo del Messia

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  4. Non so come la raccontano. Se così fosse (la stella del mattino, chi, forse Venere/Lucifero?) non riesco ad associare con i Vangeli.
    Il giorno è segnato dal primo raggio di sole, la notte dall'ultimo. Occorre leggere Genesi 1 che ho citato, per intenderlo.
    In questi termini va letto l'Ev. Giovanni: "Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio...". Sembra una contraddizione, un ossimoro, ma ha un senso pieno, è questo che mette d'accordo i Vangeli (non si capisce, confrontandoli, se le donne siano andate prima o dopo l'alba): è il primo raggio di sole, l'attimo limite tra le tenebre e la luce. Di buon (presto, nel koiné) mattino, quand'era ancora buio.
    "La luce splende nelle tenebre", sta scritto nel proemio di Giovanni: il senso della Resurrezione sta già tutto qui, questo scioglie le apparenti contraddizioni degli evangelisti. Un raggio di sole, il primo raggio, nelle tenebre. E' una meditazione poetica la mia, naturalmente. Anche matematica, però, perché conosco il concetto di limite di una funzione.

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    1. Te la racconto io: il canto del preconio fa menzione del cero pasquale come stella del mattino, la stella che non conosce tramonto. Il cero viene acceso la notte e rimane acceso durante la celebrazione della solenne veglia fino a che si confonde con la luce del giorno.
      Detto questo per me due ore di veglia sarebbero piu' che sufficienti. Non gradisco archelogia liturgica e rivendicazioni di autenticita' basate sul nulla. Una veglia, solenne, con tutte le letture per la comunita' parrocchiale intera. Ecco cosa ci vuole

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  5. Caro Lino,
    non credo che qui c'entri nè il simbolo della notte, nè la notte luminosa della fede.

    Nel mistero di Cristo notte e giorno stanno insieme, la fede è notte ma è luce contemporaneamente,

    oltre a Gen 1 non c'è brano del Vangelo in cui questi due aspetti non siano legati assieme.

    Nel cammino invece manca la tensione vitale tra tenebra e luce.
    Prima siamo tenebra, fango, sporcizia e peccato. Poi entra la luce di Cristo ( come nel lucernario) e si diventa la luce che gli altri guardano e ammirano e per poi decidere di convertirsi, grazie al nostro luminoso esempio.

    la stella del mattino è quella che ci trova svegli, con il cero acceso, secondo s.Agostino del preconio, per questo bisognerebbe far durare la veglia fino alle 4 o 5 di mattina.

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  7. @ Pietro Soave
    Ti riferivi a me? Ti riferivi al'Exultet? Te la racconto io: è un
    testo in latino, i cui codici sono del VII-VIII secolo. I cui simbolismi (nei secoli) sono stati spesso contestati. Forse perciò piace a Kiko, anche se proprio non è cristianesimo primitivo :-))

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  8. Ma visto che il cammino fa cose sbagliate (come per esempio la 2a veglia) perché ancora non è stato chiuso? Da quando esiste il cammino ci sono stati 4 papi, e perché non lo hanno chiuso visto che è sbagliato?
    Attendo una risposta...

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  9. Gioillo,

    come abbiamo già risposto tante volte a te e ai tuoi cloni, il fatto che la Stradale non ti abbia ancora multato non significa che puoi sorpassare/parcheggiare/transitare dove il Codice della Strada te lo proibisce.

    Il tuo atteggiamento è quello di chi crede che una cosa sia "giusta" finché non arriva la "punizione". Allora cosa mi dici di Hitler, che non è stato colpito da nessun fuoco divino?

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  10. A Gioillo
    perchè la chiesa non è neocatecumenale. Non viene a tagliare il fico che non dà frutti.
    Anch'io attendo una riposta da te:perchè la chiesa non caccia Mancuso o Vannini, nè chi ha permesso a Luxuria di parlare dal pulpito e di accostarsi alla comunione?
    Perchè non caccia i monsignori che praticano la sodomia e vivono negli attici?

    perchè Gesù non ha voluto che fosse estirpata la zizzania?
    mai sentito parlare di misteryum iniquitatis?
    pensa che bello siamo in una chiesa che ci permette di scegliere se stare con la zizzania o col grano buono.
    E si fida tanto di noi che ci lascia liberi, nessuno verrà a tagliarti la mano se fai la scelta sbagliata.
    L'unica cosa che dovresti fare è scegliere da solo, non ascoltando i catechisti, ma sappiamno che per alcuni questo è un passo molto difficile, per molti è meglio confidare nell'uomo. Ma c'è posto anche questi nella chiesa.

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  11. A proposito della veglia: ai neocatecumeni viene quasi imposto di battezzare i figli durante la veglia
    pasquale anke con toni minacciosi. Mi ricordo un catechista che diceva così: battezza tuo figli durante la veglia pasquale! Cosa gli dirai quando sarà grande se ti chiederà: papà perké non mi hai battezzato durante la veglia? Che spiegazione gli darai? Perché arrivava lo zio dalla Polonia?

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  12. Di per sé, il Cammino non fa cose sbagliate.
    Non è sbagliato tenere catechesi per adulti.
    Non è sbagliato permettere di vivere la comunione e l'esperienza del Signore in piccole comunità.
    Non è sbagliato annunciare il vangelo nelle piazze.
    Non è sbagliato chiamare le persone a fare scelte vocazionali.
    Non è sbagliato fare una Veglia Pasquale attendendo l'alba.
    Potrei continuare così all'infinito.
    Quello che io penso sia profondamente sbagliato e davvero velenoso, è l'atteggiamento di superbia del Cammino.
    La convinzione di essere i Giovanni Battista, il sale della Terra, o addirittura il Servo di Jahvè.
    Questa "hybris" inquina quelle che, a mio parere, sono davvero felici intuizioni.

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  13. SCUSA VALENTINA non sono per niente della tua stessa idea,l'unica cosa che posso in parte accettare sono le catechesi per adulti se fossero in linea con il CCC.Per il resto comunione seduti,messe separate compresa veglia pasquale,separazione completa dal resto della parrocchia,scrutini,disubbidienza al Papa e potrei continuare anch'io all'infinito fanno del cammino un percorso di fede sbagliato.
    Per quanto riguarda la "feria iv" qualcuno mi sa dare notizie recenti? E'vero che Papa Francesco aveva interrotto tutto? Oppure sta andando avanti? Tabata

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  14. Dal periodico diocesano di Guam è misteriosamente scomparsa la notizia secondo cui il cardinale Tagle avrebbe invitato Kiko a fare le "alzate" a Manila (capitale delle Filippine) il 6 giugno.

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  15. Pietro (NON del Cammino)31 maggio 2014 alle ore 22:39

    Giuoilo:

    la Chiesa é madre e prima di chiudere il Cammino ci pensa. Gesù dice di non sradicare subito la zizzania.
    Inoltre, se la Chiesa riuscisse a purificare il Cammino dalle storture, ne uscirebbe un'aggregazione che può portare frutto. Ma per far questo occorre ubbidire.
    Se non si ubbidisce significa che gli errori sono la parte più vera ed essenziale del Cammino. Altrimenti si ubbidirebbe.
    Se il Cammino che celebrasse la veglia di Pasqua con tutta la parrocchia, chi avrebbe da obiettare?Perché non lo fa? Perché nel suo DNA c'è che si considera che la vera Chiesa?
    Perché mi puoi dire tutto, che i Papi approvano, che ci sono i frutti, ecc., ma lo sai bene che il cammino ha subito delle modifiche. Perciò alcune cose non andavano.
    Ma se voi non ubbidite alle modifiche che la Chiesa vi impone, potete considerarvi pienamente nella Chiesa?
    Rispondi tu. E dimmi perché, pur disubbidendo (vedi filmato del matrimonio di Guam) sareste pienamente inseriti nella Chiesa.

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  16. @Anonimo 20:36

    Vero. Con me nessun tono minaccioso, ma gli ultimi due figli, il quarto e il quinto li abbiamo battezzati in parrocchia. Per il penultimo ci eravamo organizzati con altri ex-fratelli di comunità, ma alla fine siamo stati sbeffeggiati e abbandonati. Peggio per loro.

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  17. Tabata: la mia era una risposta alla domanda "visto che il cammino fa cose sbagliate ... i 4 papi... perché non l'hanno chiuso?".
    Ho risposto: il Cammino non fa cose sbagliate, inquina cose buone con la sua superbia.
    E aggiungo: i papi hanno visto le cose buone e le hanno incoraggiate. Hanno anche corretto gli errori però e messo in guardia contro gli abusi (ultime, le tre raccomandazioni di Papa Francesco).

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  18. Se non si ubbidisce significa che gli errori sono la parte più vera ed essenziale del Cammino Altrimenti si ubbidirebbe.Se il Cammino celebrasse la veglia di Pasqua con tutta la parrocchia, chi avrebbe da obiettare?Perché non lo fa? Perché nel suo DNA c'è che si considera la vera Chiesa? 

    Sì Pietro...è proprio così !!!

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  19. oltre a quello che avete scritto il cammino fa opera di mimetismo.
    Ogni parola usata nel cammino assume un significato diverso da quello in uso nella chiesa e nella comprensione comune.

    potrei riprendere le parole del post di Valentina per fare un esempio:
    annuncio
    evangelizzazione
    catechesi
    piccole comunità ( ok, ma nessuno si aspetta che siano chiuse)
    Eucarestia
    adorazione
    veglia
    confessione
    apertura alla vita
    elemosina
    agape
    croce
    professione di fede

    poi ci sono le neo-interpretazioni della scrittura e le parole della neo-lingua:
    convivenza
    giro di esperienze
    scrutinio-passaggio
    garante
    libro della vita
    risonanza
    presbitero
    ...

    come si fa a capirci qualcosa se cambiano il significato delle parole?

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  20. Mauri54 Sulla Veglia Pasquale.
    Cito: "In tutta verità, negli ultimi anni è stato il Cammino Neocatecumenale a richiedere la celebrazione di un’altra Veglia, che se pur presentata come legittima per il recupero del segno della “notte”, è e rimane gravemente illecita a livello cristologico-ecclesiale.
    A riguardo, una soluzione solamente “caritativa” e concessionaria è menzognera, perché non tiene conto anche della dimensione “veritativa”.

    E' reale che il Regno dei Cieli, senza che ciò che affermo condanni alla Pena Eterna chi ha scritto queste Parole, OVVIAMENTE, è fatto per i Poveri in Spirito e per gli umili. NESSUN GIUDIZIO di merito in proposito. Dimensione veritativa: Boh! Stiamo in un consesso di teologi che si parlano nella loro cerchia ristretta oppure tra persone che desiderano che il loro pensiero arrivi fino a tutti? Tutto giusto, non preoccupatevi, tutto giusto! Non voglio contrastare gli assunti del metodo Cristologico Ecclesiale. Facciamo pire la Pasqua mettendoci dentro tutta la Parrocchia. Dai Cristiano della Domenica (senza giudizio, solo una constatazione) i quali , catecumenale che sia la Veglia o del tutto Parrocchiale, se ne andranno in ogni caso via al massimo dopo un ora. TUTTA LA NOTTE ??!! Ma il Parroco l'è fori con la testa? Sono arrivato a Pasqua ( Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi, ) fidandosi dell'invito del Parroco a partecipare! Anche un Battesimo ! Ma scherziamo?! I battesimi si fanno di giorno, in modo poi da andare inRistorante a festeggiare. Com'è possibile resistere una notte intera. Ah, è il Concilio che ha detto, riscoprendo la Centralità della funzione Cristologica della Pasqua... ho capito! Cosa? Che queste balle non fanno per me... ah adesso capisco. Ci sono i neocatecumenali, quegli invasati dei quali ho letto un articolo sill' Espresso, qiel pittore spagnolo.. Ma per favore che ritorni in Spagna e non rompa i cabbasisi a noi italiani. Ho aspettato tutto l'anno questa Pasqua per andare in Crociera cinque giorni nelle Capitali Baltiche con Costa Crociere e poi la telefonata con il telegramma a seguito che è tutto sospeso per la crisi, troppo pochi imbarchi ! E adesso mi tocca pure una Veglia che dura dalle 22 fino alle due di notte. Che rabbia.
    Eh ma no, un momento, e la dimensione Cristologica che è centrale come importanza dove la mettiamo.? Su coraggio. Andiamo obbedienti dietro alle carte scritte nelle quali c'è la verità ! Dobbiamo farlo. Perchè i documenti delle Sacre Congregazioni dicono così ! E quindi per non disgregare il Tessuto Parrocchiale... (Quando? Come? Cosa ? Esiste un tessuto Parrocchiale, chi sono, gli Scout, l'Azione Cattolica, i ... Ah no? Noi semplici Fedeli senza una Etichetta? Boh, ma io gli altro non li conosco. A Messa alla domenica vengono solo persone che conosco solo di vista.. eh già anche quell'insopportabile famiglia del piano terra! Per l'amor del Cielo. Mi ci seggo sempre lontano, per non dovergli dare la mano. E poi, anche questo darsi la mano. Ma perchè devo essere obbligato a dare la mano a persone sconosciute.. Se le saranno lavate prima? Ecco, mi metto lontano da tutti.. ma che fa questa Signora sorridente che viene verso di me... la mano, "LA PACE !... si, si la pace. Con tutti i casini che ho da risolvere e nessuno che me ne liberi.. Ah no? Ma guarda che questa è la Notte delle Notti, nella quale si fa Memoriale, Sacramento efficace di ogni liberazione... Si ma a me me ne può importare di meno, ho altri pensieri io... Dimensione veritativa.. ? Ma chi li conosce questi della Parrocchia.. (ed è una Veglia comune, non Neocatecumenale, si badi eh!) Solo scocciature. Quatto quatto senza che nessuno veda me ne torno a casa. Visto che sono sveglio una bella partita a scacchi sul Web con l'amico giapponese.. quello si almeno, che lo conosco bene, dopo tante partite...
    "Ma il Figlio dell' Uomo quando tornerà, troverà la Fede sulla Terra?" La troverà, ragazzi miei?

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  21. @Aldo".. attenzione dopo due anni che non arrivano cominciano con il discorso "adozione".. "devi" avviare le pratiche per adottare figli."
    ---
    Aldo questa proprio non la sapevo!
    L'adozione è un moto d'altruismo, che nasce dal profondo del cuore e non tutti ne sono capaci; forzare una coppia ad adottare è terribile in quanto a "responsabilità morali" da parte di chi la propone ed in questo caso addirittura la obbliga.
    Quindi,coppie Neocatecumenali, se siete sterili, toglietevi dalla testa, che potete continuare a sollazzarvi per tutta la vita senza l'onere dei figli;No!
    Anche per voi, lacrime e sangue!

    Che brutta gente mamma mia!...

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  22. @ ruben

    e se uno si rifiuta che succede ?

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  23. Michela ha detto: "come si fa a capirci qualcosa se cambiano il significato delle parole?"
    Non si deve capire, Michela. E' sul linguaggio che si fonda la communitas, se tu vuoi restringere la comunità a un sottoinsieme omogeneo, devi in primo luogo lavorare sul linguaggio (cioè mutarlo in un linguaggio speciale del gruppo) e sui simboli. Devi, insomma, fabbricare un linguaggio esoterico, interno alla "scuola".
    Un neocatecumenale ha scritto che a lui non interessa "se l'olio è di semi o d'oliva": ebbene, questo è un principio basilare della Newspeak di Orwell, vale a dire la diminuzione dei significati associabili a un vocabolo, il quale sarà nome ma anche aggettivo o verbo o avverbio o altro, il che che determinerà la diminuzione della capacità di ideazione del parlante.
    Il passaggio successivo è la trasformazione del significato dell'olio (delle vergini, nel caso in esame), che non è più ciò che ci è consegnato dalla tradizione ma un qualcosa che si prende nella convivenza NC, identificabile con la convivenza medesima.
    A questo, Michela, aggiungi la capacità indotta di accettare contemporaneamente due significati in opposizione (il sicomoro sia come scala di elevazione sia come passata vita peccaminosa, per ulteriore esempio neocat che qui conosciamo) e hai il bipensiero orwelliano.
    Sono convinto che questi concetti siano ben chiari a Kiko, che per i suoi vuole "segni" con "una forte riconoscibilità semantica per i fedeli".

    Fu per queste considerazioni che cominciai a interessarmi del Cammino, dopo aver letto in cattoliciromani vari interventi di NC e osservato alcune "icone".

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  24. Facciamo pire la Pasqua mettendoci dentro tutta la Parrocchia. Dai Cristiano della Domenica (senza giudizio, solo una constatazione) i quali , catecumenale che sia la Veglia o del tutto Parrocchiale, se ne andranno in ogni caso via al massimo dopo un ora. TUTTA LA NOTTE ??!!

    io non capisco il tuo post.
    Io sto in una parrocchia dove si è sempre fatta la veglia e non ci sono persone che se ne vanno via prima.
    Ci sono i gruppi, ma ci sono anche i singoli, gli anziani, e per chi non vuole fare tardi ci sono le messe del giorno.
    Non capisco perchè parlare sempre degli altri. Vado alla veglia per me, e se un giorno mi verrà mal di schiena e me ne dovrò andare, spero che non ci sarà nessuno come te che mi giudica se vado via prima, o perchè ho ritenuto di andare con la famiglia in vacanza, ( mi è capitato anche questo, perchè non volevo vedere nessuno del cammino)

    Spero di aver mal interpretato il tuo post, nel caso non considerare queste righe.

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  25. Scusate, ma ve le ha ordinate il dottore le lenzuolate invereconde (datato ma credo appropriato, chi non sa che significa può consultare il vocabolario) di Mauri54?
    Tuttora cammino-dipendente, con tutta la sfilza di pregiudizi kikiani più vivi che mai, ai quali si fa da ripetitore?

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  26. Mauri54 qui la questione non è di "quante ore fai di Veglia", ma di una mentalità - la mentalità isolazionista neocatecumenale, dettata dalla superbia di costruire una fede centrata su Kiko e Carmen, e dall'ancor più superba pretesa che ciò venga "approvato" come fede cattolica.

    Il Cammino non chiede permessi: il Cammino va avanti a suon di "fatti compiuti". È Kiko stesso a comandarlo e a dare per scontato che sia giusto così: "noi portiamo avanti una catechesi... la prassi invalsa nelle comunità..."

    Il discutere sul separatismo, sulla paternità irresponsabile, ecc., serve a evidensiare quella radicata mentalità idolatrica. I kikos, se costretti dalle circostanze (esempio: partecipare alla Messa di un vescovo "Faraone", cioè che "non capisce il Cammino") sanno già di dover recitare ipocritamente la parte dei "cristiani della domenica", sanno già che la Messa della Chiesa non è quella "vera" dei "primi cristiani", sanno già che "nuova evangelizzazione" è solo quella di Kiko... Altro che "dimensioni cristologiche" e "piccole comunità"!

    E quindi se uno chiede di pubblicare un articolo come quello presentato all'inizio di questa pagina, il parroco filo-neocatecumenale glielo impedisce perché nella mentalità neocat la verità va censurata tutte le volte che intaccherebbe il prestigio di Kiko, Carmen e del Cammino.

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  27. @Mic
    Ciao, Mic.
    Sarà impossibile trovarlo nel neovocabolario NC. Non è "datato", è "tagliato", nella neolingua NC :-)

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  28. a Lino
    il problema si pone quando si deve valutare il cammino.
    Un vescovo saprà che si fanno le confessioni, le Eucarestie, le catechesi, ma non saprà che queste azioni hanno significato e sopratutto finalità diverse rispetto alle stesse azioni eseguite dai fedeli non - neocat.

    Questo è il gioco sporco del cammino.

    Per Aldo,
    anche a me non risulta l'invito alle adozioni, dipenderà dalle zone. Dove ci sono servizi sociali attenti, i neocat se ne stanno alla larga.
    Adottare, e soprattutto rendersi disponibili all'affido significa aprire le porte di casa agli assistenti sociali che non apprezzerebbero il fatto che i genitori affidino i figli alle baby-sitter non per motivi di lavoro, ma per motivi incomprensibili a chi non è neocat.

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  29. Mic
    a me mauri piace.

    è un caso interessantissimo di chi ha ricevuto calci in faccia
    ha visto il male che queste persone hanno fatto ai figli

    ma continua ad essere cammino-dipendente nel pensiero caotico( per me incomprensibile)
    a livello affettivo, e a livello spirituale.

    Mauri, puoi pensarla come vuoi, ma sei stato sbattuto fuori dal cammino, anche se credi di essertene andato tu,
    Una persona certamente generosa ed emotiva come sei tu, non può restare per sempre nel cammino. Bisogna avere qualcosa di spietato per continuare a fare i catechisti, e tu certamente non sei spietato.

    Inoltre, te l'hanno fatta pagare cara nei tuoi figli. Hanno colpito i tuoi figli perchè eri tu che non andavi bene.

    Non sono un'indovina, ma questo è il meccanismo del cammino

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  30. Per Maurizio: non sei l'unico a intercettare i pensieri altrui! Senti questo che, stando in piedi, pregava così tra sé: "O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo parrocchiano. Digiuno e faccio la Veglia una volta all'anno e pago le decime di quanto possiedo." :-)

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  31. Vale: rispondi chiedendo scusa per la tua mala informazione...

    @ Pietro Soave
    Ti riferivi a me? Ti riferivi al'Exultet? Te la racconto io: è un
    testo in latino, i cui codici sono del VII-VIII secolo. I cui simbolismi (nei secoli) sono stati spesso contestati. Forse perciò piace a Kiko, anche se proprio non è cristianesimo primitivo :-))

    Caro Lino non hai nessuna autorità ecclesiale per dire questa...visto che l'Exultet fa parte della LITURGIA....la tua prepotenza è pari alla tua ignoranaza...se fosse come tu dici sarebbe facoltativo...proponi la discusccione ai tuoi compagni di chiesaepostconcilio.it...amici quando il nemico è comune.
    Cara mic....lo togliamo visto che kiko usa questo....

    Alcuni aiuti per l'illuminato LINO:
    http://www.treccani.it/enciclopedia/exultet_(Enciclopedia-dell'-Arte-Medievale)/


    SUGGERIMENTI PER LA CELEBRAZIONE



    L'ora

    Questa è una notte di veglia della comunità cristiana.

    Anche qui, come il venerdì, bisogna riconoscere che esiste un problema d’orario. Ma il Messale stabilisce chiaramente la norma: "Tutta la celebrazione della Veglia si deve fare durante la notte": non si deve incominciare prima dell'inizio della notte (Messale).

    Le ragioni sono evidenti:

    - l'autenticità: i testi insistono nel parlare della "notte", proprio in questa celebrazione che è la "madre di tutte le veglie": "questa è la notte... ";

    - la pedagogia del segno: di tutti i segni che s’impiegano oggi (la luce, il cero, l'acqua...) il primo è il più simbolico: l'oscurità della notte; la Pasqua è il passaggio dall'oscurità alla luce, dalla morte alla vita, dal peccato alla vita nuova;

    - nella vita non chiamiamo "notte" le ore del pomeriggio: non è per nulla pedagogico che la Veglia si celebri nel momento delle messe vespertine del sabato: deve apparire chiaro che questa notte è qualcosa di speciale; non è necessario aspettare mezzanotte: è meglio incominciarla una volta buio, per esempio alle 10;

    - il sabato Santo è un giorno a liturgico: il Messale lo dice chiaramente; "durante il sabato Santo la Chiesa si astiene dal sacrificio della Messa"; questa Veglia, con la sua Eucaristia, appartiene chiaramente alla domenica di Pasqua, non al pomeriggio del sabato... "Veglia" non significa qui "vigilia di festa", bensì "notte di veglia".

    Nel programmare l'orario non dobbiamo lasciarci guidare, dunque, solo dalla comodità, ma dal senso che ha la Veglia in sé, perché non sia impoverito il suo simbolismo, cominciando dall'oscurità della notte: simbolismo che sicuramente è facile da comprendere da tutti e che permette a tutta la celebrazione d’essere espressiva e quindi anche meglio compresa. Incominciare la Veglia alle 8 della sera suppone celebrarla in piena luce, soprattutto con l'orario estivo che normalmente è già entrato in vigore.

    Il Messale suggerisce un'altra possibilità: non celebrare la Veglia alle prime ore della notte, ma nelle ultime. Cioè, alzarsi per la celebrazione prima dell'aurora della domenica, per concluderla con le prime luci. È per esempio un'esperienza che si fa da anni in Germania, e secondo le relazioni, con più successo di quando la facevano nella notte del sabato.

    Da un non catecumenno:
    http://www.pastoraleliturgica.it/sussidi_liturgici/anno_a/sussidi_set_san/suggerimenti_pastorali/la_veglia_pasquale.htm

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  32. VALE...sempre per il ns. confuso o confucio LINO...

    Dal Messale www.maranatha.it
    « Rivivremo la Pasqua dei Signore... »
    La liturgia non è coreografia, né vuoto ricordo, ma presenza viva, nei segni, dell’evento cardine della salvezza: la morte-risurrezione del Signore. Si può dire che per la Chiesa che celebra è sempre Pasqua, ma la ricorrenza annuale ha un’intensità ineguagliabile perché, in ragione della solennità, «ci rappresenta quasi visivamente il ricordo dell’evento» (s. Agostino). La successione dei simboli di cui è intessuta la Veglia esprime bene il senso della risurrezione di Cristo per la vita dell’uomo e del mondo.
    — Liturgia della luce: il mondo della tenebra è attraversato dalla Luce, il Cristo risorto, in cui Dio ha realizzato in modo definitivo il suo progetto di salvezza. In lui, primogenito di coloro che risorgono dai morti (Col 1,18), si illumina il destino dell’uomo e la sua identità di «immagine e somiglianza di Dio» (Gn 1,26-27); il cammino della storia si apre alla speranza di nuovi cieli e nuove terre dischiusa da questa irruzione del divino nell’umano.
    I catecumeni e battezzati, che la tradizione cristiana ha definito «illuminati»: per la loro adesione vitale a Cristo-Luce, sanno che la loro esistenza è radicalmente cambiata. Dio li «ha chiamati dalle tenebre alla sua luce ammirabile» (1 Pt 2,9) e davanti a loro ha dischiuso un orizzonte di vita e di libertà. Ecco perché si innalza il «canto nuovo» (il preconio, il gloria, l’alleluia) come ricordo delle meraviglie operate dal Signore nella nostra storia di «salvati», e come rendimento di grazie per una vita di luce,

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  33. VALE: IL Papa scavalca questo blog e quello dei loro amici di chiesa e post concilio (con altri nomignoli ma sempre gli stessi).

    E' cosa fa senza il loro consenso??? Incontra BARTOLOMEO I gli bacia le mani...e oggi....
    va dai RnS
    GUARDA GUARDA il RnS sembra un KIKIANO femminile...caro Lino spiegaci il dono delle lingue i loro gesti delle mani alzate la preghiera d'intercessione e lo stadio...bla bla bla...spiegaci i simboli del RnS.
    Spiegaci abbiamo bisogno della tua luce

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  34. Anonimo ha detto...
    @ ruben

    e se uno si rifiuta che succede ?

    01 giugno 2014 11:15
    ---
    O lo sbattono fuori dalla sera alla mattina(migliore delle ipotesi),o gli renderanno la vita impossibile caricandolo di sensi di colpa e di rimorsi,salvo gettarlo via come un cencio,quando sarà vecchio e non più redditizio.

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  35. @VALE
    GUARDA GUARDA il RnS sembra un KIKIANO femminile...caro Lino spiegaci il dono delle lingue i loro gesti delle mani alzate la preghiera d'intercessione e lo stadio...bla bla bla...spiegaci i simboli del RnS.
    ---
    Se ti piace tanto,lascia il Cammino e frequenta RNS; non ti chiederanno neppure come ti chiami,sarai libera di frequentare o meno, avrai una Liturgia conforme alla chiesa Cattolica e la piena, e soprattutto "fattiva" approvazione del Papa.

    P.S. In ogni caso come più volte detto, disapprovo i "movimenti".

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  36. Quanto alle riunioni della commissione detta "feria IV" (di cui se ne parlava già nell'autunno 2013), qui ci eravamo limitati a riprendere notizie d'agenzia e a sperare che non venisse interrotta dalle solite pressioni dei soliti "potenti appoggi" del Cammino.

    Poco prima di Natale 2013 uno spaventatissimo Kiko scrisse a tutte le comunità di pregare il rosario a causa di imminenti decisioni sulla liturgia (cioè chiese di pregare il rosario in difesa degli strafalcioni liturgici).

    Agli inizi del 2014 Kiko deve aver avuto da fonti sicure la notizia che l'emergenza è rientrata. Non appena è salito al soglio Francesco, Kiko si è subito ringalluzzito per la foto dell'altare-tavola nella Cappella Sistina, e gridò tutto entusiasta: «questo vuol dire qualcosa!» (sottinteso kikiano: le liturgie di Benedetto XVI devono andarsene in soffitta insieme alle riunioni della "feria IV").

    È verosimile che papa Francesco abbia interrotto i lavori della commissione della "feria IV", ma non è detto che lo abbia fatto per compiacere il Cammino, tanto più all'improvviso a inizio pontificato. Sembra piuttosto che abbia preso atto di qualcosa già deciso altrove e che sarebbe stato complicato per lui sbrogliare subito.

    La lettera di mons. Becciu del 3 aprile 2014 riafferma la validità della lettera del card. Arinze del 1° dicembre 2005, comandando che gli articoli 12 e 13 dello Statuto del Cammino debbano essere letti «nella loro integralità», cioè senza interpretazioni di comodo e senza censure.

    I fatti parlano chiaro: papa Bergoglio ha fatto «tre tirate d'orecchie» ai neocatecumenali, e mons. Becciu ha firmato la quarta.

    Le riunioni della "feria IV" erano quasi certamente intese a prendere un altro provvedimento serio contro gli strafalcioni liturgici del Cammino. Il blocco di tali riunioni ha solo rinviato la punizione, ma non ha cambiato la mentalità del Cammino. Kiko si andava vantando su Zenit che «il Papa approva» gli strafalcioni, ma sta ovviamente scherzando col fuoco...


    Molto divertenti gli isterici commenti firmati "VALE".

    Anzitutto grida che «il Papa scavalca questo blog». Non sapevo che questo blog fosse una cavalcatura obbligatoria per il Papa. Al contrario: qui diamo spazio ai suoi discorsi.

    Molto comico quando dice: «con altri nomignoli ma sempre gli stessi». Lo sfido a dimostrarlo elencando, per ogni «nomignolo», le varie identità.

    È invece allucinante quando dice che il Papa «incontra Bartolomeo I e gli bacia le mani». Praticamente il kikiano Vale si compiace di qualsiasi autodiminuzione del Papa. Ma lo sappiamo già che per i kikos il Papa è buono solo quando si umilia di fronte al Cammino (Kiko, campione di arroganza, augurava «la santa umiltà» a Benedetto XVI).

    Ancora più comico il parlare del Rinnovamento nello Spirito come un «kikiano femminile». Cioè è come dire che "fischi" e "fiaschi" sono quasi uguali...

    Nel Rinnovamento non c'è la pretesa di inventare simboli, e neppure la pretesa di ergersi al di sopra del Catechismo e della liturgia. Nel Rinnovamento ci potranno essere tanti difetti, ma certamente non c'è l'ipocrisia neocatecumenale, che il sabato mattina esibisce lo striscione di lode al Papa e il sabato sera disubbidisce al Papa.

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  37. Ancora in cammino

    Tripudio Il blocco di tali riunioni ha solo rinviato la punizione, ma non ha cambiato la mentalità del Cammino. Kiko si andava vantando su Zenit che «il Papa approva» gli strafalcioni, ma sta ovviamente scherzando col fuoco...

    Come già detto non condivido molte delle affermazioni di Tripudio, ma su questa concordo in toto. E se continua così quando si brucerà non saranno ustioni di 1° grado

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  38. @ Vale
    Forse non mi hai capito, Vale. Non angustiarti, però: non è facile capirmi. Il simbolo non è roba che si compra nel CAAL, certamente non appartiene a chi confonde poros con borboros, l'argilla con la melma.

    Io, simbolicamente, artisticamente, Vale, ho prima affermato che Cristo è Cristo-Sole, non la "stella del mattino", non più oggi, quando è simbolo ambiguo dei nostri tempi, tempi luciferini.
    Magari, più cattolicamente, potrei chiedere: "Ma la stella del mattino è Cristo, o Maria?" Nei nostri giorni dicono che si chiami Lucifero, o no?". Cosa mi rispondi, Vale?
    Io conosco il simbolo, so che un simbolo si legge secondo i dizionari del tempo, perciò contesto la croce capovolta di Kiko sulla sedia di un papa: un simbolo si legge secondo il vocabolario simbolico del tempo. Andate a leggerlo, suggerisco come ha scritto Mic per la parola.

    Io, simbolicamente, sostengo Cristo-Sole, con veri pittori:
    http://digilander.libero.it/McArdal/gnomonarte/Rossetti/Ross-dantis-amor%201.JPG
    E l'affermo con il "signore dell'altissimo canto", Dante:
    "O buono Appollo, a l'ultimo lavoro / fammi del tuo valor sì fatto vaso, / come dimandi a dar l'amato alloro".

    La Liturgia della luce: il mondo della tenebra è attraversato dalla Luce, Vale? Dillo a Kiko, che sul povero cieco-nato (il quale non aveva peccato) più che al mondo della Luce è interessato al mondo del peccato, quello di voi "figli del demonio".

    Lingue? Quali lingue? L'itagnolo che parlano i tuoi catechisti?
    Non ragionare di luce, Vale, se nemmeno nel buio del cieco-nato riesci a riconoscere le tenebre che ricoprivano l'abisso in Gen. 1:1. E ancora non c'era peccato di Adamo.

    Ancora non possiedi gli strumenti per "separare le acque dalle acque", Vale. Non ragionare con me di "illuminati": io li riconosco, quelli veri. Uno visse qui - mi ripeto - e mi fece da maestro: http://www.stpauls.it/madre00/0599md/images/0599m16c.jpg
    Mostrami la saletta dei tuoi maestri, Vale. Scommetto che oggi c'è un tabellone "cerchietti & pallini" di Kiko. Le immagini hanno un senso, per gli illuminati. In quel vostro tabellone c'è gnosi, soltanto gnosi, non un'immagine della Vergine della Sapienza.

    Al momento, non m'interessano i simboli del RnS, Vale: quando il loro fondatore dipingerà icone e diffonderà mamotreti che stravolgono i simboli evangelici, fammelo sapere. Garantisco la mia critica.

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  39. 01/06/2014 Encuentro Kiko Argüello vocacional del Camino Neocatecumenal en Valencia
    https://www.youtube.com/watch?v=2GFRGxPwuhE
    ECCO IL PAPA DEI CATECUMENI. FRA POCO PARLERA'- ALESSIA

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  40. P.S.
    Però, devo confessarlo: Vale - come Mauri 54 - non mi sembrano totalmente appartenenti alla specie "neocatecumeno primitivus".
    Dimmi, Vale: sono le tenebre che si aprono alla luce, oppure è la luce che avanza, rischiarando le tenebre, senza nemmeno che le tenebre l'abbiano ricercato, voluto, giacché nemmeno sapevano cos'è la luce?

    Il mistero della guarigione del cieco nato sta tutto qui. Si potrebbe redarre un "Contra Kikium", soltanto su questa prima catechesi :-)

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  41. Mauri54
    Michela, ti voglio un bene dell'anima. Tu hai capito, si, non è tutto in quello che hai detto, ma hai capito. E' come dici tu. Io sono arrabbiatissimo con un Cammino che ha tradito se stesso, sono incazzato come una iena con un Cammino che fa finta di obbedire e si rimette seduto con la Specie Eucaristica in mano (quelli che non sono tanto anziani da doversi sedere per salute) perchè non ci casca la corona se obbediamo al Papa, il Cammino non viene sezionato in parti essenziali. Perchè essere così testardi e non capire che basta poco, tanto poco, per togliere al blog osservatorio decine di occasioni di critiche, giuste nella sostanza anche se la Verità è Amare e noi verremo giudicati sull'amore e non certo sul fatto di stare seduti o in piedi....
    Si, sono incazzato con scrutinifatte da equipes che non hanno capito assolutamente nulla di quello che significa fare uno scrutinio, la cui prima domanda deve essere: sei arrabbiato con la vita? Accetti che la vita ti ha portato in situazioni, come Giacobbe al guado del torrente, che non sai cosa fare e soffri e combatti non con o contro la vita, ma con Dio che ti ha dato di vivere situazioni tali solo perchè combattendo contro questi fatti tu capisca che dietro c'è Dio, che desidera incontrarci proprio nella Croce che noi rifiutiamo!
    Sei andato in Cammino? Hai dato la decima? E i rapporti con tua moglie? E ti sei provato con le elemosine? E se noi ti dicessimo di vendere quella Mercedes nuova fiammante la fuori? Mamma mia.... Chi di voi, se ci siete, catechisti del Cammino che non avete capito una mazza a cosa servano gli scrutini se non a guidare una persona a capire che tutte le sue sofferenze vengono dal rifiutare la Croce che Dio ha permesso nella vita delle persone perchè esse si chiedano ma che senso ha? Che solo con Dio, solo mettendolo dentro al puzzle della tua vita tutto riprende senso e capisci, capisci quanto Dio ti ama e vuole farsi conoscere nella tua vita proprio attraverso quella Croce che hai sempre rifiutato, contro la quale ti sei sempre ribellato, senza pensare nemmeno una volta che dietro tutto forse c'è Dio che vuole che tu alzi i tuoi occhi e capisca, e intoni un inno di lode a Dio... Se un catechista non fa questa opera ermeneutica, non fa da ostetrico, per far nascere il cristiano che c'è in te, non fa crescere il Battesimo che da un senso a tutta la tua vita..Si, sono arrabbiato, e tanto. Nel Cammino, solo leggine e seguire pedissequamente i logya di Kiko, e l'Osservatorio che non fa da meno, seduti, in piedi, prima in piedi e poi si siedono, ipocriti catecumenali...No, non sono ipocriti, il fatto è che nessuno ha detto loro che hanno in mano la loro Vita Eterna.

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  42. Mauri54 ha detto: "e l'Osservatorio che non fa da meno, seduti, in piedi, prima in piedi e poi si siedono, ipocriti catecumenali..."

    No. l'Osservatorio non fa solo questo: osserva da più punti di vista. E, dal mio punto di vista e da quello di altri - penso al blogger Gv - abbiamo scritto che questa "opera ermeneutica" è il cieco nato che la deve fare su di sé, non un ignorantissimo catechista NC, al quale tu continui a riferirti. Non possedete il senso dei Vangeli, in materia di ciechi: a qualcuno il cieco è portato, qualche cieco chiama, da qualcun altro va Gesù senza intermediazione: alla fine, però, il rapporto è tra il cieco e Cristo.
    Vi manca il senso della Grazia e del libero arbitrio. Non avete capito che l'Annuncio è un annuncio, non è una ermeneutica da gnòthi seautòn. Perciò insistete sulle testimonianze, sui racconti delle vostre esperienze soggettive di vita, invece di fissare l'attenzione sull'universalità di Cristo.

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  43. Mauri54
    Lino caro, non mi hai capito per nulla oppure sono io che mi sono spiegato male. Intanto sulla Grazia ti assicuro che non hai nulla da insegnarmi poichè la ho vissuta personalmente e da quel momento quel Dono non mi ha mai abbandonato. Sono avvenimenti della mia vita che non posso raccontare e che tu non puoi sapere, ma fidati. So molto bene per esperienza personale cosa è la Grazia di Dio ed il perdono dei Peccati e cosa significa rinascere a Vita Nuova riscoprendo il mio Battesimo. Te lo assicuro, e questo ti basti. Io una delle cose che meno ho sopportato nel Cammino sono proprio le esplicitazioni che i fratelli durante i passaggi sono stati costretti a fare, quella violazione del foro interno che voi tanto, giustamente il più delle volte avete denunciato. Ho visto con i miei occhi e udito con le mie orecchie persone che dietro a queste "spinte ermeneutiche" hanno cominciato a parlare della propria vita intima personale senza essere interrotti in questi soliloqui imbarazzanti da catechisti talebani apparentemente molto soddisfatti della reazione suscitata, invece di coprire con pudore queste ferite aperte con un semplice"no, basta, ne parleremo in seguito in separata sede".Il liero arbitrio: Beh, io ho scelto Cristo, non Kiko. La prova è che andavo a Messa prima e ci continuo ad andare adesso, dopo otto anni che non sono in cammino. Per cui tranquillo, vedi che il libero arbitrio mi ha permesso di scegliere. Il problema non siete voi, non è il Cammino, nemmeno Kiko. Il problema è la Chiesa Cattolica che non ha mezzi, non ha persone guide, pastori sapienti che possano dare un motivo serio per continuare a credere. Una Chiesa che implode in se stessa, che non è missionaria nelle periferie esistenziali che tanto sono nominate dal Papa. Chi si sporca le mani con gente che non vale nulla , dei quali bisogna aver paura?
    Il Cammino lo sta facendo in massa, a grandi linee spesso come dite, ereticali. Ma la Parola"Signore, c'è uno che scaccia i demoni nel tuo nome e non è dei nostri" E la risposta di Cristo? Forse che non tutto quello che sembra nero lo è, forse che anche il Cammino qualcosa sta facendo.

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  44. Anche i protestanti dicono: io la grazia l'ho vissuta personalmente.

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  45. Mauri54 ha detto:
    "Sono avvenimenti della mia vita che non posso raccontare e che tu non puoi sapere, ma fidati"
    Certo che mi fido, Mauri. Né voglio saperli. Mica faccio ermeneutiche di uomini, io? Soltanto di immagini e testi, credimi.
    Certo che se questa dichiarazione tu l'avessi fatta nella prima catechesi NC - quando il catechista NC subordina la guarigione del "lordato" alla sua scoperta "di essere sporco" - ci saremmo risparmiati questa discussione.

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  46. Maurizio, hai detto quello che ha detto Lino, pari pari. Il Signore l'hai incontrato nelle prove della vita, non negli scrutini fatti da "ignorantissimi" e indelicati catechisti.
    Ti contesto il fatto che il Cammino annunci nelle "periferie esistenziali".
    Ma quando mai??? Non è così!
    La catechesi del Cammino è stata costruita apposta per convincere i cattolici, soprattutto quelli che sono un po' in crisi con la parrocchia, con i sacerdoti, con i dettami della Chiesa in generale ed hanno fame di verità e di autenticità.
    La catechesi del cammino è stata costruita apposta per "convertire" tutti coloro che già erano credenti e praticanti, poco o tanto, ad una fede "nuova".
    Infatti, chi è entrato nel catecumenato, rischia di non ritrovarsi più nella Chiesa. Rischia di considerarla "inefficace", inceppata, fredda e sterile, così come continui a descriverla tu, esaltando il Cammino che, con quelle che definisci "eresie", ti pare che stia evangelizzando la Terra.
    E lo sai da cosa nasce l'equivoco? Dal fatto che gli adepti del cammino sono stati condizionati a vedere la loro vita precedente come un letamaio. Sì dai! Soprattutto negli scrutini, quando i catechisti "illuminati" ti guidano a considerare tutta la tua vita in chiave di "ribellione alla croce", facendo apparire tutte le tue esperienze ante-cammino come sbagliate (i famosi "macelli" che tutti devono dichiarare di aver avuto per poter essere promossi allo scrutinio successivo!).
    A questo riguardo, C. ha fatto un'affermazione, importantissima, sulla "modernità" del Cammino: i primi cristiani certo non credevano che la conversione nascesse da un rudimentale processo di psicanalisi (detta chenosi ...) condotta da improvvisati "medici dell'anima" davanti a tutta la comunità (terapeutica)!!!
    Mi farebbe piacere che C. approfondisse questo argomento.

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  47. Completo il pensiero: il Cammino sembra essere pieno di persone salvate dal suicidio, dal divorzio, dall'alcolismo, dalla depressione o dalla pazzia perché i camminanti si sono tutti convinti che la loro vita precedente li avrebbe portati ad una di queste conclusioni. Non perché sia davvero così!

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  48. P.S.
    Mauri54 ha detto:
    "Una Chiesa che implode in se stessa, che non è missionaria nelle periferie esistenziali che tanto sono nominate dal Papa..."
    Qui, Mauri, ti devi fidare tu di me. Con questo sacerdote sardo - ero un po' più giovane - ho rischiato anni fa, nella stessa periferia:
    http://m.internapoli.it/articolo.asp?id=18246
    E ti racconto un aneddoto: don Maurizio voleva partire missionario per l'Africa. All'ennesima richiesta al suo Vescovo, questi gli rispose: "Ah Maurì, ma ancora non l'hai capito che la tua Africa sta qui?"

    Questa storia del Cammino missionario unico nelle periferie esistenziali della vita è quanto più m'infastidisce, una vera offesa a quanti nelle periferie ci stanno per davvero. E il Papa certamente non intende offendere i suoi gesuiti, quelli che andavano e vanno nelle periferie dell'Argentina.

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  49. Mauri54

    Per piacere... ma cosa sono le lenzuolate? Non capisco il termine, non lo trovo. E poi cosa centra il dottore: allora vorresti pubblicare solo cose che o vi contestano del tutto mentre io ho le vostre opinioni in molte cose e ti da fastidio il resto? Ma che coraggio hai per incitare a non rispondere alle lenzuolate? Se lo sono, contestatele dicendo perchè... ma che cose.. quasi quasi resto solo in Cattolici Romani, almeno la c'è di tutto.

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  50. Pietro (NON del Cammino)1 giugno 2014 alle ore 22:03

    Sarò banale, ma ritorno alla questione iniziale: perché 2 veglie a Pasqua, se invece deve essercene una? Perché non ubbidire ad una cosa tanto semplice? Qualcuno del Cammino può rispondere?
    Il vero problema del Cammino non è che che in alcune cose esagera o sbaglia: la Chiesa esiste per indicarci la strada. Il problema e che si continua a fare come se la Chiesa non avesse parlato.
    E ritorno sul filmato del matrimonio di Guam del post precedente. Perché qualcuno del Cammino non lo commenta? Se lo vedesse il Papa, sarebbe contento? Giusto per sapere il loro parere.
    Sulle cose buone del Cammino non parlo: tanto suono buone e me ne compiaccio. Ma su una disubbidienza GENERALIZZATA e REITERATA, non si può non parlare, perché è di una gravità estrema.

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  52. Pietro (NON del Cammino)1 giugno 2014 alle ore 22:11

    Un'altra precisazione a quelli del Cammino, che tornano sempre a sbandierare che sono stati approvati.
    A essere stato approvato è stato il Cammino secondo gli Statuti, e solo quello. Quello in cui la Comunione deve essere consumata in piedi e secondo le norme della Chiesa, cioè senza aspettare.
    L'"altro" Cammino, quello per intenderci della Comunione consumata seduti, quello NON è stato approvato.
    Dico bene?

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  53. Mauri54

    Lino, scusa mi sono espresso male! Io intendevo le periferie esistenziali " che esistono nelle menti e nella prassi delle nostre borghesie, tra quelli che vivono cullati dalle menzogne New Age, non i poveri materiali. Certo che la Chiesa interviene, lo so benissimo, il cugino di mia moglie fa parte della Comunità di S. Egidio e so quanto si danno da fare. Scusa per l'equivoco.

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  54. Quel versetto «Signore, uno scaccia i demoni nel Tuo nome, ma non è dei nostri» è molto abusato da chi vuole fare il furbo.

    Vediamo di capire qualcosa in più, onestamente.

    «Scaccia demoni»: cioè si parla di un uomo che compie un'opera importante, che non è solo un radunare gente attorno a sè. Non è il fondatore di una comunità. Giovanni Battista, che aveva un gran seguito, azzerò l'intera propria opera quando riconobbe i segni del Messia: «lui deve crescere, io diminuire».

    «Scaccia demoni nel Tuo nome»: cioè stiamo parlando di frutti riconoscibili da tutti, anche dall'autorità della Chiesa. Gli apostoli non hanno detto "vuole scacciare nel Tuo nome", ma hanno proprio detto «scaccia nel Tuo nome». Radunare folle attorno a sé è facile: basti pensare al fondatore dei testimoni di Geova, a mamma Ebe, eccetera.

    «Ma non è dei nostri»: cioè non fa parte dei Dodici. Ma nemmeno san Paolo apostolo faceva parte dei Dodici. E di quei «nostri» faceva parte anche Giuda Iscariota. Vi prego perciò di assaporare tutta la nascente burocrazia clericale, immaginandovi per esempio un Vescovo che parla col Responsabile delle Vocazioni, e quest'ultimo dice: c'è un giovane che si sente chiamato al sacerdozio ma preferisce la Messa Tridentina... e il vescovo, con voce gelida: «Non è dei nostri».

    «Glielo abbiamo impedito», dicono gli apostoli, quasi come se volessero giustificare la loro condotta.

    E infatti il Signore li rimprovera: «non glielo impedite!» Chi compie le opere del Signore, riconosciute come tali dalla Chiesa, senza infrangere le leggi di Dio e della Chiesa, non deve essere bastonato solo perché non ha "appoggi potenti".

    Perciò quel versetto non si applica al Cammino, che porta avanti una catechesi modificata, una liturgia modificata, un kikocentrismo assoluto (economico, artistico, canoro, vocazionale...).

    Ricordiamocelo sempre: ci sono quelli perseguitati perché ubbidiscono (come i Francescani dell'Immacolata), e ci sono quelli che si sentono perseguitati e continuano a disubbidire, insinuando che l'assenza di "punizioni" significherebbe l'assenza di "colpe".


    Infine, come già ricordato, la propria opinione («la grazia l'ho vissuta personalmente... il Cammino mi ha salvato...») non può cambiare i fatti concreti (strafalcioni liturgici, ecc.).

    Nel libro Roma, dolce casa due coniugi raccontano la loro conversione dal protestantesimo al cattolicesimo avvenuta solo grazie ad una lettura più impegnata della Bibbia. Normalmente avviene l'esatto contrario. Normalmente, quando i laici si mettono a elucubrare sulla Bibbia, cominciano a prendere cantonate pazzesche (ecco perché fino ai tempi moderni era addirittura vietato leggere la Bibbia: occorreva accontentarsi della "Bibbia a puntate" che ci donano -sapientemente- la liturgia e il Catechismo). È bello leggere una testimonianza del genere, ma sempre alla luce del fatto che i casi eccezionali sono "eccezione" a quello che avviene normalmente. La divina grazia passa attraverso vie misteriose e sarebbe superbia il pretendere di fabbricare un percorso spirituale su quelle che sono "eccezioni" o addirittura infrazioni alle leggi della Chiesa. La lettura della Bibbia (che oggi viene incoraggiata, ma sempre sottintendendo un percorso cattolico di fede e una docile ubbidienza alla Chiesa) non è il modo con cui ordinariamente ci si converte. E lo è ancor meno il fabbricarsi una propria liturgia e una propria dottrina - difese poi con l'ipocrisia, gli inganni e le menzogne - e pretendere poi che dal male debba nascere il bene.

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  55. Mauri54, ma se le tue opinioni sono così preziose in altri forum, perché pretendi di riversarle qui?

    La differenza fra "forum di discussione" e "blog con moderazione dei commenti" sta nel fatto che su un blog i commenti sono intesi a contribuire al tema proposto - e per questo motivo ci stanno bene anche gli attacchi e gli insulti (che qualificano chi li fa, non chi li riceve), ma non ci stanno bene gli interventi "autopromozionali", la propaganda, le isteriche urla di chi dice "non è così!" senza spiegare perché, ecc.

    Questo non è un "forum" dove ognuno è semplicemente invitato a dire la sua - tanto meno se presume che la verità emerga dal confronto delle opinioni.

    Qui, come avrai notato, ci sono ragionamenti, documenti, testimonianze. Lo scopo di queste pagine è di dare spunti ai tantissimi che piovono su queste pagine dai motori di ricerca e non lasciano mai un commento ma leggono avidamente perché capiscono che c'è un nesso fra quanto hanno vissuto e quanto stanno leggendo (fra parentesi: è esattamente questo il motivo per cui non è importante che questo blog sia pieno di commenti e molto visitato; a differenza dei forum, dove il successo si conta sul numero di utenti e sul numero di messaggi).

    Ora, se uno fa tutto un discorso fondato sull'affermazione categorica "io la grazia l'ho vissuta personalmente", secondo te è automaticamente da considerarsi cattolico? Va considerato automaticamente affidabile solo in base a quell'affermazione? Ma lo sai che anche i protestanti sono capaci di fare quelle stesse affermazioni? Lo sai che anche i testimoni di Geova credono di essere sostenuti dall'amore di Dio?

    Come già ti è stato detto più volte, da ciò che scrivi emerge solo la tua volontà di convincere te stesso che buona parte della tua vita (quella passata nel Cammino) non sarebbe stata sprecata. Ti affanni a difendere la tua esperienza, come se questo blog fosse scritto contro di te piuttosto che contro le storture del Cammino. Scrivi interventi a "lenzuolate" che servono solo a estenuare gli interlocutori e a convincere te stesso di essere nel giusto. E infine minacci di andartene su un forum dove potrai continuare a parlare di te stesso e per te stesso: cosa vuoi che ti dica? Auguri.

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  56. Oggi mi è sembrato che il Papa abbia fatto raccomandazioni grosse anche al RNS come vedete non è solo il cammino a riceverle.

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  57. Il Papa parla e anche chiaramente, la difficoltà grande è ascoltare e obbedire. L'ascolto umile e l'obbedienza sono scelte personali, ognuno deve interrogare se stesso : io ascolto? io obbedisco? Il gruppo è spesso un alibi per non fare scelte personali, in un gruppo dove tutti fanno le stesse cose, la responsabilità personale passa in secondo piano.

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  58. Pietro (Non del Cammino)2 giugno 2014 alle ore 09:22

    Anonimo delle 7 e 16:

    l'ubbidienza è certamente personale, ma non solo. Se il Papa dice che la Comunione va consumata in piedi, così va fatto e se il Cammino si oppone, sbagliano sia le persone che obbediscono al Cammino piuttosto che alla Chiesa, sia il Cammino stesso che non si adegua alla Chiesa.

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  59. Pietro (Non del Cammino)2 giugno 2014 alle ore 09:44

    Ricordo, tanto per precisare, perché ho notato che qualcuno del Cammino ha un po' di confusione, che qui non si parla tanto di errori umani, quelli li facciamo tutti. Qui si parla di cose chiaramente proibite dalla Chiesa che non solo si fanno, ma si INSEGNANO a fare. Ad esempio, può capitare di scialacquare del denaro invece di darlo ai poveri. Questo è un peccato PERSONALE.
    Ma la vita da nababbi che risulta facciano i supercatechisti del Cammino è una prassi sbagliata. E' un errore che si INSEGNA nonostante quello che insegna la Chiesa. E' un cancro che se non si estirpa può condurre il Cammino alla morte.

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  60. Caro omonimo, si dovrebbe avere la correttezza di confutare quello che si dice, altrimenti si certifica solo di essere dei ciarlatani.
    Siccome questo blog è retto da ciarlatani, frequentato da ciarlatani e ammirato da ciarlatani, se tu come penso sei uno di loro con doppio nick, fai quello che hai sempre fatto.....cioè censura e addio bella ciao, se invece vuoi sbalordirmi, e farmi fare brutta figura pubblicamente, spiegami con fatti verificabili, come e cosa ti fa dire che kiko e catechisti fanno vita da nababbi, se non puoi, continua pure a sguazzare tra i tuoi simili, che la figura da schifo la fai tu.
    Pietro Del cammino

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  61. @ anonimo 23:52 ha detto:
    "Oggi mi è sembrato che il Papa abbia fatto raccomandazioni grosse anche al RNS come vedete non è solo il cammino a riceverle"

    Quali? Ti dispiace segnalarle? Le tre tirate di orecchie ai NC hanno riempito i giornali. Vuoi segnalare le raccomandazioni al RnS?
    Io ne ho letta una:
    "Una 'corrente di grazia nella Chiesa e per la Chiesa', una 'orchestra' che valorizza tutti i 'doni dello Spirito', e dove nessuno deve cercare di comandare né pretendere di decidere chi sia degno della 'effusione dello Spirito' e chi non lo sia..."

    E questa, mi pare, non è una raccomandazione campata in aria, il vizietto è abbastanza diffuso tra i catechisti di vari movimenti.

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  62. Caro fratello Pietro del Cammino,

    anzitutto il ciarlatano sei tu, perché anche di fronte alle foto di Kiko che si sposta in elicottero, anche di fronte alla testimonianza sulle aragoste, anche di fronte alla foto in cui fuma il sigaro, tu ancora vieni a negare l'evidenza.

    Dimostraci tu che Kiko vive effettivamente in povertà. Segnalaci tu qualche foto che dimostra che non sei un ciarlatano. Mostraci tu cos'è la povertà, e poi potremo ragionare.

    Altrimenti dovremo pensare che sei tu quello "con tanti nick diversi" che viene a dire qui sempre le stesse fandonie.

    Comunque, come già detto da Madre Teresa di Calcutta, quello che fa scandalo non è la ricchezza ma lo spreco.

    Lo spreco dei soldi dei fratelli del Cammino per creare delle mastodontiche Domus Kikaee, lo spreco dei soldi delle comunità per comprare oggettistica kikiana designed by Kiko, eccetera.

    Ti ringrazio per la tua rabbiosa furia: l'indiavolata ira dei neocatecumenali è uno dei migliori argomenti a dimostrazione che questo blog dice la verità.

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  63. Per Pietro del cammino se si vuole documentare, riporto il thread che si è occupato della questione Vita da Nababbi .
    Lì troverà più di un esempio concreto.
    Comunque, anche a me il termine non garba. Preferirei "Vita da Parassiti".
    Uno stile di vita, quello del parassita, che il Fondatore, un artista, forse sente come naturale, ma che purtroppo propone ed impone anche a molti affiliati, portandoli a fare "il passo più lungo della gamba" (numero di figli, itineranza, abbandono del lavoro, spoliazione dei beni), fidando nella Provvidenza (collette e decime dei fratelli paganti).

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  64. OT:
    Significativa la prima testimonianza al "100 piazze" di ieri, in Piazza Gimma Roma,anche in relazione agli ultimi temi trattati.
    La testimonianza è di marito e moglie:

    A un certo punto della sua testimonianza il, marito dice: " ho quattro figli ma per me potevo averne anche uno..."
    al suo turno la moglie ribadisce:
    "con quattro figli,mio marito è sempre fuori per lavoro,è difficile amarli,anche perché io non li volevo..."

    Se tanto mi da tanto, "qualcuno" dev'essere intervenuto sulle paternità e maternità di questa coppia.

    Fine OT.

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  65. io vivo vicino piazza gimma. ma ho preferito vederr il papa piuttosto che ascoltsre i miei ex fratelli di comunita :-)

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  66. Guarda hai sbagliato stato d'animo, la mia non è furia rabbiosa, quella forse è tua a causa dell'impossibilità di dimostrare quelli che dici.
    Ti piace dire cose da ciarlatano quale realmente sei tu quella santa di valentina.
    Discutere con gente come voi mi fa sentire altremodo stupido, discutere con chi da del parassita a uno che fuma un sigaro, o mangia un crostaceo....mi fa ridere.
    E spiegatemi di grazia come si dovrebbe spostare kiko in bicicletta per non farvi aprire quella fogna che avete appena sotto il naso.
    Domani va in korea e poi a manila.....per farvi contenti gli diamo un canotto e un pacco di gallette.
    Confutare, che un uomo vive da nababbo ed è un parassita, significa dimostrare che lo fa ogni giorno, non che una vacca (perchè era in cammino) per un giorno gli ha cucinato crostacei, oppure fuma un sigaro o si sposta in elicottero.... (a tempo debito ti dico anche chi lo ha pagato, ciarlatano).
    Non riuscirete mai a dimostrare un fico, perché le bugie non si possono materializzare.

    C I A R L A T A N I D A T E L E V E N D I T A

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  67. Come al solito voi neocatecumenali avete bisogno di mistificare.

    Rileggi bene questa pagina. Ti abbiamo detto più volte che lo scandalo è nello spreco (cfr. Madre Teresa di Calcutta, che viveva in povertà infinitamente meglio di Kiko).

    Quanto al sigaro e ai crostacei (oh, bella, un innocuo crostaceo che tutti si possono permettere, esatto? anche i poveri pensionati minimi che vengono "scrutinati" sul pagamento delle decime...), non hai nulla da dire sulle "servette" di Kiko che ne mangiano gli avanzi?

    E come mai tu sei al corrente di "chi paga l'elicottero" ma non puoi dirlo?

    Vedi, tutte queste domande hanno un unico filo conduttore: l'idolatria per l'idolo Kiko.

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  68. Ma tu avresti cose più serie da discutere, Pietro. Per esempio: è lo spirito che hai ricevuto nel Cammino che ti fa esprimere come un carrettiere di fine ottocento?
    Personalmente non credo che Kiko faccia una vita da parassita, penso invece che produca parecchio essendosi creato - come hanno scritto qui - un eccezionale mercato per le sue "opere d'arte", che in caso contrario nemmeno nelle bancarelle rionali sarebbero state vendute. E penso che incassi parecchio, come diritti di autore, perfino sui mamotreti tenuti per anni nel segreto
    Ora, siccome questo signore imperversa sui poveri diavoli con la storia della liberazione dagli idoli, dovrebbe dimostrare che di tutti questi idoli egli è il primo a liberarsi, per essere credibile, o no? Magari anche potrebbe liberarsi dell'idolo del misero "crostaceo" da circa 60 euro al Kg non sarebbe male, non pensi?
    Digita pure un'altra carrettata di improperi, Pietro: mostra lo spirito che hai ricevuto nel Cammino.

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  69. "Mangia un crostaceo" è da incorniciare :-)
    Se dovesse bere Veuve Clicquot, direbbero che è vino bianco da tavola con le bollicine!

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  70. Non a caso, ho usato il termine "parassita", così definendo chi vive con il supporto altrui e non lo riconosce, non ne è grato.
    Una persona che fa mantenere i suoi figli da altri, se non altro, si ritiene in obbligo di dire "grazie" a chi la aiuta.
    In Cammino, non è così.
    Il predicatore, il sacerdote, il missionario che vive delle offerte e della beneficenza, ritiene di dover ringraziare i benefattori, anche la vedova che dà il suo obolo.
    E mantiene una tenore di vita di povertà per non dare scandalo.
    In Cammino non è così!
    Pietro, prima di dare agli altri dei ciarlatani, dovrebbe cercare di spiegare il perché in Cammino è considerato normale vivere a spese degli altri senza neppure riconoscerlo.

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  71. pietro in cammino e meno male2 giugno 2014 alle ore 23:13

    Posso capire qualcuno, ma da chi non fa altro che vantare la propria saggezza, che continui a battere sulla questione, mi pare discorso da asilo nido.
    Allora valentina, il problema è mangiare l'aragosta :-) e fumare il sigaro, o dire grazie a chi ha comperato o procurato o cucinato le cose ?.
    Cosa intendi per vivere alle spalle ?.

    A lino non ci sarebbe bisogno di rispondere, ho solo ripetuto l'appellativo che VOI usate per le madri in cammino, tranne che tu puoi dirlo e io no, quindi in quel caso il carrettiere sei tu che non hai pubblicamente ripreso chi ha chiamato per prima "vacca" mia moglie.
    Comunque non mi hai dato i riscontri che kiko mangia tutti i giorni aragoste (sei contento) fuma sigari cubani, e si sposta solo in elicottero.
    Mi sarei meravigliato di una tua risposta.....non fai altro che blaterare come un ciarlatano, che non avendo risposte veritiere, parla di bancarelle di quadri, del prezzo dei crostacei.
    Hai mai pensato di vendere pentole e materassi su teleposillipo, magari rientri dalle spese che hai affrontato per farti stampare libri che nessuno ha comprato.
    Statemi bene tele imbonitori .

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  72. e sulla veglia di Pentecoste?
    possibile che il responsabile del cammino baipassa sacerdote e organizza l'eucarestia di pentecoste invitando tutti i responsabili dei gruppi all'interno della parrocchia compreso il sacerdote stesso?
    cosa sta succedendo?
    il cugino dei neocatecumeni

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  73. Ancora in cammino

    Pietro o si sposta in elicottero.... (a tempo debito ti dico anche chi lo ha pagato, ciarlatano).
    Non riuscirete mai a dimostrare un fico, perché le bugie non si possono materializzare.
    C I A R L A T A N I D A T E L E V E N D I T A


    E datte 'na calmata fratello ciarlone, anzi, sta' bbono. Capisco invece perfettamente che certi modi di vita del nostro kiko (uno che esalta la libertà dai beni e ogni qualche anno manda gli itinerant a girare il mondo per parecchi giorni avendo SOLO il biglietto di aereo per andare e tornare. Già che ci siamo dimmi chi gliel'ha pagato l'elicottero senza fre il ciarlone.

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  74. Per Pietro in cammino,
    Mi hanno colpito le tue parole:
    "cosa ti fa dire che kiko e catechisti fanno vita da nababbi,....................."
    Appena posso, perchè non ne sono capace, pubblicherò alcune foto di Kiko e megacatechisti in posa"turistica" immortalati sulla grande muraglia cinese,non mi sembra che stiano catechizzando, sembra proprio una foto tratta da "tour turistico", ma che ci sono andati a fare in quel sito turistico? vedo poi che i presbiteri che l'accompagnano non hanno il colletto bianco o una spilla a forma di Croce che li identifichi come pastori della Chiesa Cattolica, come mai?

    Dalla foto conto nove occidentali, quanto è costato sto viaggio e soggiorno in Cina visto che sono tutti senza un reddito fisso (lavoro)?

    Siete veramente entrati in Cina per evangelizzarla o siete fermi ancora a Taiwan Hong Kong e Macao? Tutte città cattoliche da secoli?

    Per curiosità personale sai dirmi o sapete dirmi in quale città della Rep. Pop. Cinese sia nato il cammino?

    E poi dici che Kiko andrà i Korea, troppo vago, semmai andrà in Korea del Sud perchè dalla Korea del nord non riporterebbe nemmeno le ossa.(Vedi Taiwan Hong Kong Macao)
    Che vada in Korea del sud o a Manila non ci vedo niente di strano,anche queste sono città cattoliche, da secoli,vedo invece che queste persone girano il mondo con una certa facilità
    persone senza reddito che girano il mondo................ a volte si portano dietro un'intera orchestra da camera con relativo coro.

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  75. Mi piace il termine 'parassiti'
    descrive bene queste persone.
    E ci metto dentro anche Kiko che obbliga i neocat a comprare solo oggetti disegnati da lui.

    C'è una cosa che non riesco a digerire del cammino.
    Vi sembrerà stupido ma mi disturbano le lampade della jeshivah dei RM.
    Sono tutte uguali, in tutti i RM del mondo, sono prodotte su disegno originale da non ricordo quale ditta ( e temo che sia i vetri di murano). Costano un sacco di soldi, perchè sono un prodotto artigianale e sono delle semplici 'lampade'!

    Questa volta sono d'accordo con Pietro del cammino: Kiko meriterebbe di andare in elicottero ogni giorno, non ce ne sono molti al mondo che fanno tanti soldi disegnando cose inutili, e spacciandole per bellezza necessaria all'evangelizzazione.

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  78. Questi discorsi non sono per i cristiani, sono per i catecumeni, tutto questo è scritto per i catecumeni.
    Anzi, un cristiano vero, una persona trasformata da Gesù Cristo, può avere soldi.
    Non si tratta quindi di essere poveri, che dobbiamo essere spogliati.
    Il cristianesimo non è uno stoicismo!
    Anzi, il Signore ci vuol fare liberi e una volta che siamo liberi dai soldi ci darà tanti soldi, perché saprà che li possiamo amministrare bene.

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  79. http://www.youtube.com/watch?v=PzTKBD7r21I&list=UUSMBsiJalIb-5OEw-8lFacw

    che ve ne sembra?
    è un sosia o è Papa Francesco che canta? (in spagnolo)

    MI sa che adesso ci scappa un'altra sinfonia

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  80. Giuseppe dalla Puglia6 giugno 2014 alle ore 17:20

    Grazie per la pubblicazione.

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