lunedì 16 febbraio 2015

Kiko si vanta di essere sempre «ispirato»

Kiko (2014):
Cristo benedice con la mano sinistra,
cioè quella sbagliata. Perché?
Perché Kiko inverte sempre i simboli?
Riproponiamo una documentata risposta firmata "l'apostata" ad un lettore neocatecumenale del nostro blog, lettore che negava che Kiko dicesse di agire e di parlare sempre su ispirazione dello Spirito Santo.


Bravo Lettore, tutte provocazioni e menzogne!

Sankiko dice che parla come il "Signore lo ispira"?
Per te va inteso "solo in quel momento". Kiko dice una cosa, ma noi dobbiamo capirne un'altra!
Che lui e i catekikisti millantino l'ispirazione ce lo siamo sognati tutti, vero? Rileggiamo allora qualche passaggio degli Orientamenti per le équipes per i catechisti del Cammino Neocatecumenale...

Orientamenti: Kiko dice: «...Questo è il fantastico fratelli! Che forse quando tu vorrai entrare non potrai; quando ti sei reso conto, è tardi. È il Signore che ti chiamava in un momento determinato, perché questo fa parte della pedagogia di Dio».

Perché Sankiko proclama di avere a disposizione sua e dei catekikisti l'azione dello Spirito Santo?

Come mai mentiva nascondendo i mamotreti imparati a pappagallo dai catekikisti e millantando che fossero catechesi estemporanee ispirate dallo Spirito?

Orientamenti: «...Il giorno che voi lo sperimenterete potrete fare una vera eucarestia dove il presbitero elevi, in nome di tutta l'assemblea, la massima esultazione a Dio. Per questo non esiste cristiano che non sia teologo, che fa cioè un canto esultante delle meraviglie di Dio, dell'avvenimento che Dio gli ha fatto conoscere. Perché lo Spirito Santo in noi è come una sorgente che non cessa di zampillare, che non cessa di annunciarti e dirti le meraviglie dell'amore di Dio per te. Quando non c'è questa teologia non c'è né Spirito né cristianesimo. Allora abbiamo bisogno di libroni che ci rimpinzino ben bene e abbiamo bisogno di studiare molto. Invece Giacomo dice: "felici, perché lo Spirito vi comunicherà ogni cosa". Questo amore è segno per il mondo. E bisogna darlo. Ma oggi dov'è questo amore? Dov'è questo amore che è Dio in mezzo agli uomini, lo Spirito Santo? Non si vede in queste strutture massime, dove la gente va a messa per religiosità naturale...».

Ovvero, lo Spirito è in comunità, in Chiesa niente. Secondo Kiko la gente va in parrocchia solo per banale "religiosità naturale"...

Orientamenti: «... Abbiamo avuto una catechesi da prima comunione, noi forse abbiamo studiato religione nelle scuole come una materia e nient'altro. Chi ci ha insegnato a pregare? Chi ci ha dato uno Spirito capace di trasformare la nostra vita? Chi ci ha dato una vera iniziazione cristiana? Chi ci ha insegnato a rispondere al male col bene? Per questo il Concilio ha rinnovato la sua teologia mettendo in luce in tutto il suo splendore il mistero pasquale di Gesù, mettendo da parte giuridicismi e filosofie che non hanno nulla a che fare con il cristianesimo...».

Da non credersi! Riecco la solita accozzaglia di menzogne sul Concilio e la millanteria sullo Spirito che gli avrebbe insegnato tutto!
Quindi fino al Concilio Vaticano II la Chiesa avrebbe sempre sbagliato con "giuridicismi" e "filosofie"?

Orientamenti: «...La Chiesa locale, una comunità di comunità impiantata in un determinato territorio, in una città, nasce perché lì un apostolo porta la Parola che è lo sperma dello Spirito. Coloro che accolgono e custodiscono questa Parola iniziano un cammino catecumenale in comunità per formare la Chiesa, perché su di loro discende lo Spirito santo. Allora nascono come figli di Dio e sono la shekinà, la presenza di Dio nel mondo, la Chiesa: una comunità di fratelli.
Questo è un mistero impressionante: un gruppo di uomini sono deificati e formano il Corpo di Gesù Cristo risorto, il Figlio di Dio...».

Orrido dipinto di Kiko su cui i poveri
neocatecumenali dovranno pregare
Ovvero, le comunità neocat sarebbero la vera Chiesa, i catekikisti apostoli, le comunità hanno lo Spirito.

Smentiscimi, se puoi.

La tua kikesegetica è quella dei kikesorcismi.

Il signor dottor (h.c.) esorciccio Arguello ha affermato pubblicamente di fare sempre esorcismi e di dare ordini ai demoni?
E vabbè, ma per te noi dovremmo capire diversamente: per te quando Kiko dice "ho fatto un esorcismo" noi dovremmo capire "preghiere di liberazione".

Kiko si autoproclama "il nuovo Giovanni in mezzo a voi, angelo, inviato". Diffonde il suo santino e ci scrive "il Messia che è in noi". E le apparizioni? Il "segno" del colombaccio sulla torre?
Che dobbiamo capire? Che scherzava?

E al solito non hai risposto: perché ai catekikisti si deve obbedienza assoluta?

Orientamenti: ".... Il maestro tra noi è lo Spirito Santo, cioè è lo Spirito che agisce in voi, che apre le vostre orecchie. Anche se i catechisti dicono delle cose che possono essere incomplete, mal dette, questo si chiama stoltezza della predicazione. Anche se i catechisti fossero così, lo Spirito Santo corregge, ti apre l'orecchio, ti situa le parole nella condizione più completa, più totale di cui tu hai bisogno. Infatti molte volte una persona si converte per una frase che tu neanche hai detto così, ma che lui ha sentito così. Chi gliel'ha fatta sentire così? Pelagio, un eretico, diceva che di fronte all'annunzio delKerygma quello che noi dobbiamo fare è dire sì o no e questo dipende dalle nostre forze. Questo è stato condannato dalla Chiesa. Nessuno può dire di sì senza lo Spirito Santo, nessuno può dire:"Gesù Cristo È il Signore" senza lo Spirito Santo. E' il Signore che ti ha portato qua, non siamo stati noi, anche se ti ha chiamato per telefono il responsabile. Siete venuti non per curiosità, perché ci sono Kiko e Carmen, siete venuti perché il Signore vi ha portati qua, per prima cosa. Seconda cosa, voi sentirete delle parole. E' lo Spirito Santo che sta agendo dentro di voi che siete seduti...".

Traduzione: i catekikisti dicono frescacce? Non importa, lo Spirito è sempre pronto a trasformarle in verità rivelate!

Orientamenti: "...spiego come succede questo: noi stiamo facendo una catechesi, forse io, o Carmen o chi sia, parlo molto bene o molto male; voi sentite che vi piace, che state bene, avete dimenticato le preoccupazioni che avete a Roma, vi commuovono certe cose, e lo Spirito vi dice: "E' il momento in cui devi cambiare vita e buttarti seriamente".

Ovvero: non importa quello che diciamo, è lo Spirito che vi parla!

Per Kiko Argüello questi scarabocchi
rappresenterebbero lo Spirito Santo
Orientamenti: "...Questa convivenza è molto importante per tutti voi, è importantissima: Spero che vi rendiate conto, vi invito a partecipare con tutto il cuore perché da questa convivenza dipendono molte cose per voi. Per molti dipende la vita o la morte, cioè qui non stiamo a giocare, non siamo venuti a questa convivenza per passarcela bene, siamo venuti qui per una cosa molto più importante, per un incontro con Gesù Cristo. E' Gesù Cristo che vi ha chiamati qui perché è Lui che vuol fare con voi una cosa importante. Gesù Cristo non fa mai cose inutili. Il tempo è denaro e io non sarei qua né voi sareste qua se non fosse una cosa molto importante...".

Insomma, solo quando lo vogliono il signor dottor (h.c.) sciamano Arguello e i catekikisti agisce lo Spirito. Mai in altri momenti. Molto bello quando dice che il tempo è denaro, si sente che lo conosce bene (il denaro, non il tempo).

Orientamenti: "...Questo è molto bello perché ci ricorda quello che noi catechisti facciamo con voi: facciamo una catechesi e poi ce ne andiamo. Anche nel 1° Scrutinio sono stati dati a voi dei talenti. Cosa sono i talenti? La Parola di Dio che è stata data a voi, lo Spirito Santo che è stato dato a voi, questa Parola accompagnata da gesti che ha fatto crescere in voi il vostro Battesimo...".

Chi dà lo Spirito? Il signor dottor (h.c.) illuminator Arguello e i suoi illuminati e illuminanti catekikisti!

Ti basta Lettore? Spero di si, perché leggere gli Orientamenti provoca una sofferenza, anzi un "sufrimiento" pari all'ascolto della Sinfonia degli Innocenti...

Dal Kerigma (ovvero "La salvezza in libreria a prezzi modici") a Palomeras Altas: “ma il Signore mi ha obbligato, in quell’ambiente” a catechizzare “perché volevano che parlassi loro di Gesù Cristo”.

In tempi recenti: Il Signore ci ha ispirato che dobbiamo preparare 20 mila presbiteri per la Cina”.

Eccetera, eccetera, eccetera.

Però quando dice che parla come il Signore lo ispira, trattasi di eccezione, secondo te. Salvo il fatto che la sua autoagiografia, tutte le sue millanterie, catechesi e assimilati, traboccano di "il Signore, vuole, ordina, ispira".

Caro fratello neocatecumenale, è gradito il tuo illuminato parere su quel che in realtà voleva dire il signor dottor (h.c.) Arguello quando ha fatto certe affermazioni, dato che un derelitto cristiano della domenica religioso naturale come me non riesce proprio a capirle.

Come vi invidio, discernenti adulti nella fede, voi che ad una certa tappa vi potete (dovrete!) addirittura dichiarare "figli del demonio" anche se battezzati!

Riuscite a vedere bianco il nero, la notte giorno, avete lo Spirito e siete figli del demonio!

Ai piccoli neocat in buona fede.

Come volevasi dimostrare...!

62 commenti:

  1. E' veramente un"suffrimiento" sentire quegli orientamenti di Kiko.I catekisti kikiani si fanno portavoce anche degli errori grammaticali(mi fu detto una volta che i canti le preghiere di kiko anche con termini errati vanno ripetute così e ora capisco il perché è lo Spirito che trasforma tutto).Da quel modo concitato di esprimersi di Kiko si rileva che indubbiamente è una mente disturbata ma soprattutto accecata da una superbia luciferina.Mette becco nella fede e si vuol fare una chiesa tutta sua colla pretesa delle ispirazioni.I discorsi non sono conseguenziali ma un'accozzaglia di parole che spesso si contraddicono fra loro.Il problema non sarebbe tale se non ci fossero tutti quei proseliti!Che kiko abbia carisma perché ha salvato tanta gente,come dice Daniel,è discutibile,anche Hitler aveva carisma,anche Stalin aveva carisma,ma vedete dove ha portato il loro carisma!

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  3. Già, Rosanna, kiko ha carisma "perché ha salvato tanta gente,come dice Daniel".

    Mi dai l'occasione per scrivere OT, che Daniel ha detto cose che non mi sono piaciute. Prima tra tutte: "I siti servano a poco. Cio' che crea e vince - lo ha anche capito Kiko, ma ne fa un uso sbagliato a sua gloria personale - è la Predicazione Apostolica".

    I siti servono, Daniel Lifschitz. E Kiko lo ha capito, quando ne ha proibito l'uso. Mica servono soltanto per pubblicizzare (il Cammino e altro), giacché il Cammino sta in rete con una propria pagina tradotta in numerose lingue?

    La "Predicazione Apostolica" è un contenuto, un sito è solo un canale di comunicazione. Interattivo, oggigiorno, ringraziando il cielo.

    Dimmi, Daniel, qualora dovessi leggermi: ma questa robaccia qui

    http://2.bp.blogspot.com/-JLkQ84ryA-M/UEpNxyQJndI/AAAAAAAAAeI/Rz07NFzSdHw/s400/cuadroprimera.jpg

    tu l'hai mai vista? Io credo di sì. E i mamotreti con le sue eresie, li hai mai letti? Io penso di sì. Mi ripeto: quando e dove hai confutato le eterodossie segnalate da padre Zoffoli?

    Senza "i siti", questa tua ex robaccia sarebbe nota a pochi.
    Sforzati di essere meno kikiano in materia di comunicazione, la prossima volta che intervieni in rete. E' gratis. "Noi siamo le lettere, siamo la posta, facciamo ritiri, incontri e ritiri", asserì Kiko in un audio diffuso da cruxsancta.blogspot.it
    "Noi siamo la rete, ricerchiamo, pubblichiamo, commentiamo, dialoghiamo, litighiamo anche", rispondo.
    Un po' di rispetto, Daniel, come io rispetto la tua comunicazione fatta per libri e per convivenze a pagamento.

    Roba di un'epoca passata, credimi: oggi finite sulle pagine fails.
    Parola di un sessantenne che, grazie a un sito internet, stravolse la critica della Primavera di Botticelli.

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  4. Un classico del cammino! Lo Spirito Santo, guarda caso, ti vuole sempre lì, in quella convivenza...ma chi l'ha detto???
    Ti vuole lì, e loro sanno anche perchè... questione di discernimento!
    La sapete la barzelletta?

    In Inferno, durante il giro di esperienze, ogni condannato deve rispondere, con fatti concreti, alla seguente domanda: ‘E tu? Per quale motivo credi di essere qui?’

    Il primo a parlare dice: ’Il mio caso, fratelli, è molto chiaro. Sono un musulmano, ma nella mia vita sono stato un codardo. Il mio paese dichiarò la Guerra Santa contro gli infedeli ma io, preso dal panico, non volli andare a combattere. Sono morto, mi è stato negato l’ingresso in Paradiso e ora sono qui.’

    Poi parla un secondo dannato: ‘Bene, sono un Testimone di Geova e, mi pare evidente, non sono uno dei 144 mila giusti…’

    Alla fine tocca al terzo, che si alza, e, tormentandosi la barba, dice: ‘Sono un catechista del cammino neocatecumenale e non so perché sto qui, ma sicuramente il Signore mi ha portato qui per un motivo…’

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  5. Per Lino:
    Scusami, una domanda.
    Volevo sapere cosa ci ha fatto la Chiesa con le segnalazioni di Padre Zoffoli?

    Romano Apostolico

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  6. Scusate, la comunità neocatecumenale sostiene i poveri in qualche modo? Aiuta il prossimo, come farebbe un cristiano? Se sì, aiuta anche i prossimi che non seguono il cammino?
    Federica Rossi

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  7. OT
    Meriterebbe un posto in neocatefails. Ovviamente cambiando la firma.

    https://www.facebook.com/feudalesimoeliberta/photos/a.181343475341264.51796.181334612008817/524926090982999/?type=1&theater

    Etneo

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  8. Premettiamo anzitutto che gli scarabocchi di Kiko Argüello, fuori del Cammino Neocatecumenale, valgono zero.

    Il loro contenuto, poi, è un volgare insulto a Nostro Signore, alla Beatissima Vergine, allo Spirito Santo.

    Occhi che sembrano diaboliche fosse nere, benedizioni con la mano sbagliata, volti santi che somigliano piuttosto a Belfagor, simboli massonici, madornali errori teologici e storici (Giuda Iscariota che mangia col Risorto), il volto del Redentore che ha sempre le fattezze di Kiko, ecc.: e volete spacciarla addirittura per arte sacra, lo elogiate addirittura come pittore professionista, e non vi rendete conto che così fate capire a tutti la vostra profonda e sincera idolatria per l'idolo Kiko.

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  9. Le segnalazioni di padre Zoffoli vennero ignorate perché erano finite dritte nelle mani di ecclesiastici «oliati» o comunque ricattabili (stesso trattamento che nel nostro piccolo abbiamo ricevuto anche noi: è sufficiente un segretario filo-neocatecumenale per far finire dritta nel cestino una busta solo leggendo il nome del mittente, senza neppure aprirla). Nostro Signore saprà come ricompensare questi figuri così esperti nell'ignorare i mali fatti dal Cammino e nel lasciare che tale tumore continui a espandersi nella Chiesa devastando il gregge del Signore.

    Anche padre Virginio Rotondi, che nei primissimi anni '80 già aveva ripetutamente denunciato i mali del neocatecumenalismo dalla sua rubrica radiofonica Ascolta, si fa sera, venne silenziato a suon di richiami all'ubbidienza. Come nel caso di padre Zoffoli e di tantissimi altri, quando non sono capaci di smentire ciò che dici, ti impongono il silenzio d'ufficio, facendo leva sull'ubbidienza, oppure colpiscono qualcosa a cui sei legato.


    Quanto ai fratelli del Cammino che invocano un imprecisato spirito di carità, vorrei cordialmente invitarli a smetterla di invitarci al buonismo. Infatti la carità non può prescindere dalla verità, e non ci risulta che la gerarchia neocatecumenale si sia mai sinceramente pentita degli errori che ha compiuto e che ha insegnato.

    E anche la semplice gentilezza viene meno quando si tratta di rispondere a chi ripetutamente offende Nostro Signore.

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  10. Federica,

    anche i protestanti aiutano il prossimo, anche i protestanti aiutano i poveri.

    Cosa penseresti di un sedicente cattolico che aiuta i poveri ma poi calpesta il Santissimo Sacramento?

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  11. Gentile Lino,
    con ti piace che ho scritto: "I siti servono a poco".
    Non ho detto: "I siti servono a niente", come fa Kiko Arguello che ne ha proibito l'uso ai suoi adepti.
    Ma ripeto: "I siti seroano a poco, se si tratta di edificare la Chiesa nella carità. A pocchissimo.
    Se si tratta di discutere, tra vari opinioni e su vari argomenti - nel caso nostro su argomenti ecclesiali - allora i siti servono.

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  12. Cara Rosanna,
    non paragonare Kiko Arguello a Adolf Hitler o Josef Wissarionowitch Stalin.
    Se vuoi paragonarlo a loro, fallo, perché assomiglia loro nella sua smisurata autostima e megalomania.

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  13. Fedrica, ad aiutare i poveri ci pensano altri. Il CN salva dalla morte! Se a un povero dai un panino, il giorno dopo avrà di nuovo fame. Se invece a un povero annunzi il kerygma, si converte e si salva dalla dannazione eterna, che gli importa più di morire di fame? Anzi, accetterà la sua storia di povero come progetto di Dio per la sua salvezza! Chiaro no?

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  14. Mi è venuto un pensiero inquietante: forse la mano benedicente di Gesù è la destra, non la sinistra, e il dipinto di Kiko è in realtà uno specchio.
    Chissà se Lino può dare un significato a tutto ciò? A me viene in mente solo 'Ecco lo specchio nostro è il Signore' (Ode XIII di Salomone, apocrifo dell'Antico Testamento musicato da Kiko)
    Ecco lo specchio nostro è il Signore
    Aprite gli occhi e guardatevi in lui
    Ed imparate com'è il vostro viso.
    E togliete la sporcizia dalle vostre facce
    Amate la santità e rivestitevene
    E sarete sempre santi e immacolati
    davanti a lui.

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  15. I siti internet, come la parola scritta, lasciano la mente libera e non sono utili ai fini di una predicazione che mio padre scherzosamente definiva 'della mattonella' ('convertiti qui, ora, su questa mattonella!' urlava sempre il nostro catechista. Ci giurerei, una frase di Kiko), cioè di un annuncio che forza una risposta immediata e che vuol far leva più sull'emotività di chi ascolta che sulla sua razionalità.
    Tutte cose già note.

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  16. @ jerushalaim ha detto...
    "Cara Rosanna,
    non paragonare Kiko Arguello a Adolf Hitler o Josef Wissarionowitch Stalin.
    Se vuoi paragonarlo a loro, fallo, perché assomiglia loro nella sua smisurata autostima e megalomania.
    ---
    Caro jerushalaim, forse è vero, sarebbe troppo. Ciò non toglie che paragoniamo, io per primo, il Cammino, alla stregua delle peggiori strategie autoritarie; non c'è bisogno di uccidere fisicamente la gente per arrivare a questo, purtroppo, basta molto meno!

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  17. @ jerushalaim
    E io, gentilissimo, ho scritto che i siti sono un canale di comunicazione, un mezzo, non il contenuto. A servire poco, pochissimo o niente (oppure a essere esiziali) sono i contenuti, mai il mezzo. A meno che, come scrisse sant'Agostino nel De catechizandis rudibus, "non siamo tanto stolti da credere che si debba correre con più prontezza a riempire con il pane lo stomaco di un affamato che ad ammaestrare con la parola di Dio la mente di chi la gusta". Ci sono sacerdoti in rete - come il domenicano padre Angelo - che ammaestrano folle di menti affamate.

    Avessi pubblicato un libro, il mio saggio che recupera alla tradizione cristiana il dipinto prima considerato il più pagano del Rinascimento italiano, mi avrebbero letto in poche migliaia. Soltanto sul sito di una scuola superiore di Alessandria, invece, i lettori sono stati decine di migliaia.

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  18. @ Valentina
    No, Valentina, non vedo una tecnica di specularità nell'icona del bambino con gli occhi tenebrosi. Ci fosse stato solo l'inversione della mano benedicente, avrei potuto immaginarlo. Ad essere anomali sono molti particolari: la postura a V delle dita nella mano benedicente, che non appartiene né alla tradizione latina, né a quella bizantina, segni convenzionali per riferirsi alla Trinità e alla doppia natura di Cristo nella latina, ancora alla Trinità e alle lettere IC e XC dei nomi greci di Gesù nella tradizione ortodossa.
    C'è l'omega, che non è speculare bensì rovesciato, c'è l'abito del bambino di color nero, contrariamente alla tradizione iconografica. Non c'è riferimento biblico negli occhi: "...non sa che gli occhi del Signore sono miriadi di volte più luminosi del sole..." (Siracide 23,19).

    Solo Kiko può saperlo cosa intese dipingere. Magari in ogni simbolo c'è una sua "bella pensata", come nei padiglioni auricolari mostruosi che dovrebbero significare una superiore capacità di ascolto. L'intentio lectoris non è certo favorita dalla tradizione iconografica, assolutamente assente in questa che un'icona non è, fosse solo per la firma e per la datazione. E' una vera e propria sintesi degli opposti, quel dipinto, agli occhi di un osservatore.

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  19. Per Lino: non mi riferivo alla Madonna con Bambino, ma all'immagine in testa al thread...

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  20. Qualche anno fa il nostro amico Alessandro scrisse una serie di considerazioni sul "nazismo spirituale" di Kiko Argüello ([qui] il link all'articolo).

    Dimenticò solo di scrivere che anche Hitler, al pari di Kiko (e di Nerone, Saddam, Goebbels, ecc.), era un artista di scarso successo (vedi [link] qui).

    Per quanto possa suonare offensivo, l'accostamento del kikismo-carmenismo al nazismo non è del tutto campato in aria.

    Infatti c'è in gioco non un campionato di scacchi, ma la vita delle persone attratte in buona fede da un "itinerario di riscoperta", vita che viene invece oppressa, sfruttata, devastata (si pensi ai tanti casi di depressione, di non più sanabili spaccature nelle famiglie, dei casi di suicidio...).

    Il punto è questo: se ti metti a inventare regole nuove per il gioco degli scacchi, tu e i tuoi fedelissimi non avete più il diritto di chiamarlo "gioco degli scacchi", tanto meno avete il diritto di far riconoscere il vostro club dall'associazione mondiale degli scacchisti - che se vi accoglie, lo fa affinché ne rispettiate le regole, regole chiare che valgono per tutti, senza "arcani", senza furbate, senza cambiamenti di programma.

    Il Cammino Neocatecumenale non solo insiste a portare avanti una sua liturgia personalizzata e una sua dottrina modificata), ma invade la vita delle persone. Non è un gioco, ma i cosiddetti "catechisti" giocano con la vita dei poveri fratelli delle comunità, pensionati minimi costretti a pagare la "decima", ragazzi "non ancora fidanzati" e già spediti ad "alzarsi" da Kiko, responsabili che parlando tra loro dicono allegramente "conto di insaccare mille euro dalla comunità", mariti costretti a confessare tradimenti e peccati sessuali in presenza di mogli e figli, mogli a cui viene detto di aprire un conto corrente per poter pagare la "decima" all'insaputa del marito, adolescenti che si inventano peccati per non essere accusati di reticenza, il tavolo dei "catechisti" al pranzo di matrimonio molto più lussuoso di quello degli sposi stessi, testimonianze a fine messa di seminaristi che dicono "non so se e quanti figli ho sparsi in giro", Kiko che va dicendo che il Signore ci parla attraverso i testimoni di geova (e nessuno dei presenti ha almeno il coraggio di ridere!), il dover pregare sulle "icone di Kiko" più brutte di Belfagor, le primatiste dei cesarei e il Pezzi che di tuo figlio ti chiede "che numero è?", brave persone (come don Fabio) cacciate via solo perché in «discomunione con Kiko» [sic], ecc.

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  21. Carissimi fratelli,
    la data del ritiro conclusivo alla Catechesi (che si svolge a Lugano), è stata spostata di due settimane al 13/14/15 Marzo.
    Avverrà sempre nell'Albergo
    "Il Chiostro a Verbania (Va).

    Programma del ritiro:

    Venerdi sera: Arrivo e sistemazione nelle stanze.

    Ore 19.00: Presentazione e Vespro
    Ore 20.00: Cena
    Ore 21.00: Catechesi su Atti 2,42 (prima parte)
    0re 22.30: Compieta - Riposo
    Sabato mattina:
    Ore 8.00 : Sveglia e Lodi
    0re 9.00: Collazione
    0re 10.00: Catechesi su Atti 2,42 (seconda parte).
    0re 11.30: Come si legge un giornale, senza perdere tempo.
    Ore 12.00: Come guardare un telegiornale
    0re 13.00: Pranzo - Siesta
    Sabato pomeriggio:
    0re 16.00: Catechesi sul libro dei Salmi
    0re 18.00: Catechesi sul Salmo 1
    Ore 19.30 Vespro
    0re 20.00: Cena
    Sabato sera:
    0re 21.00: Musical: "Israel, dove vai?"
    Discussione e preghiera della Compieta.
    Domenica mattina:
    Ore 8.30: Sveglia
    Ore 9.00: Lodi e collazione.
    Ore 10.00: Messa. Se mancano Presbiteri,Messa nella Parrocchia di Verbania.
    Ore 11.00: Catechesi sul salmo 1
    Ore 12.00: Angelus.
    Ore 12.30: Pranzo
    Ore 13.30: Come "pregare" un Telegiornale.
    Domenica pomeriggio:
    Ore 15.00: "Noi Hacker di Maria!"
    Ore 16.30: Catechesi sul salmo 1 e 2 ; Vespro
    Ore 18.00: Risonanza dei fratelli.
    Ore 19.00: Conclusione del ritiro.


    Prenotazioni:

    Pensione completa (Stanza, cibo e bevanda) per i due giorni è di Euro 100.-
    Stanza singola: disponibile senza supplemento.
    Per coppie con bambini provvediamo una Baby Sitter.
    In tal caso avvisare: daniellifschitz@hotmail.com

    Per le prenotazioni:
    Rivolgersi esclusivamente alla segreteria dell'albergo: "Il chiostro":
    chiostrovb@chiostrovb.it

    Per vedere l'Albergo "Il Chiostro" su Internet, clicca:

    VERBANIA IL CHIOSTRO HOTEL.html

    Portate, se ne siete in possesso,
    il vostro telefonino (con accesso ad Internet) o il vostro Computer portatile.

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  22. @ Bernardo Guy che ha detto:
    "Fedrica, ad aiutare i poveri ci pensano altri. Il CN salva dalla morte! Se a un povero dai un panino, il giorno dopo avrà di nuovo fame. Se invece a un povero annunzi il kerygma, si converte e si salva dalla dannazione eterna, che gli importa più di morire di fame? Anzi, accetterà la sua storia di povero come progetto di Dio per la sua salvezza! Chiaro no?"

    Quello che hai scritto va corretto:
    1) Il CN non "salva dalla morte", ma è DIO (non il CN) che salva dalla morte! Per mia esperienza personale invece è proprio il CN che ti uccide nei rapporti con la tua famiglia, con i tuoi amici ed anche con i tuoi fratelli di cammino (soprattutto quando esci). E molto spesso rischia di uccidere anche il rapporto con tua moglie o i tuoi figli (che soffrono tanto a causa del CN!).
    2) Kiko ha iniziato in una baraccopoli, ma appena ha potuto è scappato via, si è stabilito in uno dei quartieri migliori di Roma ed ora ignora totalmente la vita dei poveri e vive una vita molto agiata. Il CN non annuncia MAI la Parola ai veri poveri per strada (basta andare alla Stazione di Napoli, Milano o Roma e chiedere direttamente ai poveri).
    3) Perchè Kiko che è pieno di Kerigma allora non si accontenta della Parola di Dio e "non gli importa più niente di morire di fame?" Perchè chiede continuamente collette di soldi per vivere agiatamente lui e i suoi catechisti kikiani?
    4) Non ho mai sentito o visto un centro di accoglienza o un consultorio creato dai NC per aiutare (anche solo attraverso la Parola!) i poveri. Mai sentito di una mensa NC per i poveri.
    5) A Kiko ed ai NC interessa "evangelizzare" soltanto i paesi ricchi. Forse vanno nei paesi poveri a fare qualche itineranza, ma lì non formano mai nessuna comunità. Perchè nei paesi più poveri del mondo (Burundi, Sierra Leone, Congo, Zimbabwe, Burkina Faso) non ci vanno a formare comunità e a portare la Parola di Dio? Perchè in questi paesi sono presenti solo francescani, preti diocesani o altri ordini religiosi davvero Santi? Perchè a Kiko interessano solo i paesi ricchi (come ad esempio la Cina, dal PIL sempre più alto, con i "nueovi" miliardari che interessano a Kiko)?
    6) I poveri hanno vita molto breve all'interno di una comunità. Con qualche scusa li cacciano via dopo il primo scrutinio oppure appena vedono che non possono partecipare alle collette, non possono pagare le convivenze, non possono pagare la decima, ...
    7) Il PAPA (si, proprio il PAPA... la CHIESA!) invita noi cristiani a dare da mangiare ai poveri e ad aiutarli concretamente. E' con l'esempio e con l'amore concreto (nei fatti!) che si dà loro il primissimo Kerigma! Con la pancia vuota non ti ascolteranno mai.

    Anonimo ex-neocat. pentito

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    1. Ero affamato.
      Fame della parola di Dio

      Ero carcerato.
      Schiavo del peccato.

      Ero malato.
      Incapace di amare.

      Chi dà da bere un solo bicchiere d' acqua a uno di questi fratelli più piccoli......

      Sono gli annunciatori della buona
      notizia.

      Questa è l' interpretazione che si dà nel cammino di questi passi del Vangelo,sé giusta o sbagliata non tocca a me dirlo.

      Dire che il cammino non si interessa dei poveri mi sembra ingiusto,

      Vai vendi i tuoi beni e dallo ai poveri.
      Nel cammino è uno dei momenti più
      Importanti e più belli.

      La critica deve essere da secondo verità.

      Il fratello del cammino che ha detto quelle cose sul povero affamato. ...
      Dico che una cosa non deve escludere l' altra.

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  24. @ Anonimo Bernardo Guy
    chr ha scritto:

    "... ad aiutare i poveri ci pensano altri. Il CN salva dalla morte! Se a un povero dai un panino, il giorno dopo avrà di nuovo fame. Se invece a un povero annunzi il kerygma, si converte e si salva dalla dannazione eterna, che gli importa più di morire di fame? Anzi, accetterà la sua storia di povero come progetto di Dio per la sua salvezza! Chiaro no?".

    Bellissimo! Bravo pappagallo neocat!
    Perciò le opere di misericordia i neocat non devono farle! I soldini vanno tutti in altra direzione.

    In altre parole, la Chiesa dei cristiani della domenica deve fare da assistente sociale, i neocat (e solo loro) salvano!

    Con buona pace del fatto che solo Dio salva.

    Pappagallescamente esemplare la balordaggine del povero che muore di fame contento perché è un progetto di Dio.

    Già, Dio manda disgrazie per il tuo bene.
    Scema la Chiesa che continua a ripetere che Dio non vuole il male, provocato dalle azioni degli uomini, ma che se ne serve a fin di bene.

    Ci pensate?
    Il povero affamato: "Aiutami, dammi un pezzzo di pane"!

    Il signor dottor (h.c.) Arguello: "Che dici! Tu hai un demonio! L'idolo del cibo! Passa immediatamente dalla tristezza all'allegria, perché ti annuncio il kerigma! Dio ti ama, per questo ti fa morire di fame"!

    Il povero: "Aiutami, dammi qualcosa..."

    Il signor dottor (h.c.) Arguello: "Tu devi staccarti dai beni. Vedo che nel piattino hai qualche moneta. Bene! Molla il malloppo, contribuirai al progetto della nuova domus"!

    Il povero muore contento, perché ha capito che Dio lo ama, dato che lo ha costretto a vivere in povertà e a morire di fame, e si è salvato grazie al signor dottor (h.c.) Arguello che lo ha liberato dagli idoli del cibo e del denaro.

    Bravo Bernardo, tu si che hai capito tutto.

    Leggi il Catechismo della Chiesa Cattolica, art. 2462: "... L'elemosina fatta ai poveri è una testimonianza di carità fraterna: è anche un'opera di giustizia che piace a Dio....".

    p.s.

    Quanto all'annuncio ai poveri, mi spieghi perché a Roma il Cammino si è piazzato da subito nella borghesissima parrocchia dei Martiri Canadesi?

    Perché il signor dottor (h.c.) Arguello non vive in un campo nomadi di periferia, ma si è piazzato gratis da decenni in un appartamento a due passi dal Vaticano?

    Qualcosa non quadra, egregio Bernardo.

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  25. ai gestori del blog

    Chiedo scusa ma per errore ho inviato due volte lo stesso post.

    potete cancellarne uno?

    Grazie

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  26. Se è per questo c'è una tal Jasmuheen che ha superato anche Kiko.
    Dice di aver risolto il problema della fame nel mondo: chi non ha cibo, basta che impari a nutrirsi di puro prana, cioè di energia universale.
    Però almeno è più coerente: lei stessa dichiara di non mangiare da anni! (peccato che una verifica di tale fenomeno sia fallita per abbandono: la santona non sopportava l'ambiente, troppo smog...).
    Non so comunque se il prana la nutra: di certo l'ha provvista di villa con piscina e frigorifero magnum size.

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  27. Grazie delle risposte,
    ho capito, allora però mi chiedo cosa ci possa trovare di bello e buono un adolescente...che senza aiutare nessuno si sentirà certamente vuoto. Vedo che, nella parrocchia, l'impegno più grande dei giovani NC è raccogliere soldi per i vari ritiri.
    Poi chi va ai ritiri deve pagare, che fine fanno allora questi soldi? non capisco.
    I miei figli non sono più andati in chiesa...ma vedo che ci vanno poco anche i catechisti NC.
    Domanda importante: ho impedito ai miei figli di andare a seguire le catechesi per adulti. Ho paura che mi accusino di aver tolto loro la libertà di scegliere.
    Vi prego di rispondermi, è molto difficile per un genitore che non fa parte del cammino, trovarsi a valutare l'ingresso nel cammino dei propri figli.

    Federica Rossi

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  28. @ Valentina
    Sì, non avevo inteso il dipinto al quale ti eri riferita. Continuo a non condividere il concetto di inversione nell'icona, anche se letto secondo una supposta specularità. Un'icona non è uno specchio bensì una "porta regale" (lo dico con Florenskij), un "confine fra il mondo visibile e il mondo invisibile". Il concetto di specchio - qualora Kiko lo avesse applicato in iconografia sarebbe perciò assolutamente eterodosso.

    Non mi meraviglierei, però: così lui stravolge i simboli, riflette se stesso.

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  29. San Francesco si era convertito con i lebbrosi e viveva con loro e con i poveri, e spesso digiunava...
    San Vincenzo De Paoli viveva tra i poverissimi...
    Charles De Foucault (a cui Kiko dice di essersi ispirato) ha vissuto anche lui in mezzo ai poveri per tutta la vita...
    Madre Teresa di Calcutta viveva tra gli ultimi degli ultimi e mangiava spesso cibo scaduto e quel poco che avanzava dopo averlo dato ai poveri...
    E così fanno tutti coloro che ancora oggi hanno deciso di seguire i loro passi ed il loro esempio.
    Perchè invece "San Kiko" (a sentire i kikiani) non lo fa?
    Perchè Kiko ha abbandonato totalmente i poveri?
    Perchè i kikiani ignorano i poveri e non li aiutano concretamente (usando il loro linguaggio) con la loro presenza e la loro attenzione?
    La vita che si conduce e l'amore che si dona dice molto di più di quello che si dice a parole... i veri Santi sono altri, non questo buffone di Kiko!
    Anonimo pensante lombardo

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  30. Pietro (NON del Cammino)17 febbraio 2015 alle ore 12:32

    Post straordinario perché ci mette a confronto con le parole esatte di Kiko.
    Voglio solo dire una 3 di cose sulle parole di Kiko:
    1) E' vero che lo Spirito ispira, ma san Paolo ci insegna che le profezie non vanno mai prese per oro colato, perché, anche quando autentiche, possono essere imperfette. E dice che i profeti vanno vagliati dai profeti, e soprattutto che tutte le profezie vanno vagliate dai Vescovi che devono esaminare tutto e ritenere ciò che è buono. L'infallibilità attribuita a delle profezie è un'eresia.
    2)KiKo dice che esorcizza (o meglio fa preghiere di liberazione)dando direttamente ordini al demonio. Ma esiste una nota della Congregazione della Fede dell'allora card. Ratzinger, ancora in vigore, che,pur ammettendo le preghiere di liberazione da parte dei laici, precisa, dichiara proibito l'ordine diretto al demonio. Tanto è vero che in quell'occasione fu proibita anche la preghiera a San Michele scritta da Leone XIII in cui c'è l'ordine diretto contro satana. Kiko perciò non si comporta secondo le norme della Chiesa e se parli col diavolo senza la protezione della Chiesa ma, anzi, in disubbidienza ad essa, rischi di rimanere posseduto tu stesso dal demonio.
    3)Se i catechisti aiutassero i fratelli pregando per loro e con loro e dando consigli, sarebbe una cosa buona. Ma la Chiesa non ha mai istituzionalizzato una figura laica che va obbedita, senza discutere, in TUTTO. Ha dato ai Vescovi un potere pastorale, ma neanche il loro potere si estende fino a decidere se il fedele debba sposarsi o no, o con chi sposaresi. A un mio conoscente diventato del Cammino perché ha sposato una di loro, i catechisti hanno ordinato di prendersi una vacanza. Lui ha detto che non aveva i soldi, allora essi gli hanno ordinato di prendere uno special prestito. Ma lui, che segue il Cammino non molto convintamente, li ha mandati a quel paese.

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  31. all'anonimo

    che ha scritto:
    "...Vai vendi i tuoi beni e dallo ai poveri.
    Nel cammino è uno dei momenti più
    Importanti e più belli..."
    .

    E infatti i soldi estorti li devi consegnare con il sacco nero.

    A chi vanno? Non si sa.

    Se il cammino facesse beneficenza pubblicherebbe il bilancio supersegreto della Fondazione.

    Quale migliore pubblicità potrebbe farsi. E invece, guai solo a parlarne.

    In compenso si pagano viaggi su e giù per il mondo di vescovi, preti, seminaristi, itineranti, famiglie di tutti i suddetti, megaconvivenze, "evangelizzazione", domus, tournée della kikorchestra, convivenze, e chi più ne ha più ne metta.

    Senza contare che il signor dottor (h.c.) scroccon Arguello non ha mai mosso un dito in vita sua, non si fa mancare nulla (sigari cubani e aragoste comprese) viaggia sempre in prima classe e alloggia in hotel a cinque stelle, e vive gratis nel centro di Roma.

    I soldi da dove vengono, egregio anonimo?

    Raccontala meglio, per favore. Noi ex saremo pure dei Giuda, ma non siamo fessi come pensi.

    Cordialità.

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  32. Pietro (NON del Cammino)17 febbraio 2015 alle ore 12:55

    Data per me l'importanza di questo post, tento in modo schematico e non certo esaustivo, una sintesi sugli errori del Cammino.

    1) Nel Cammino si insegnano vere e proprie eresie o, se preferiamo, errori teologici. Uno per tutti: Kiko di fatto sostiene che la genitorialità responsabile consiste nel non fare calcoli di nessun tipo (neanche se i motivi sono seri) e nel non praticare mai e per nessuna ragione il Billings, che è visto come un anticoncezionale anche se lo si applica così come dice la Chiesa. Ma la Chiesa afferma cose diverse.

    2)Nel Cammino non si ubbidiscono neanche agli Statuti, dove viene detto che la Comunione va ricevuta in piedi. Per la Chiesa ricevere la Comunione significa anche consumarla, perché la Chiesa ordina espressamente che il Pane Consacrato va consumato al momento stesso che lo si riceve. Ebbene, loro ricevono il Crpo di Cristo in piedi e lo consumano, a volte anche dopo vari minuti, da seduti.

    3) Il terzo tipo di errori sta nel comportamento superbo. E non parlo dei singoli aderenti, che non giudico e che, personalmente, possono essere umilissimi. Mi riferisco ad una superbia che viene INSEGNATA e che è propria delle sette. Una superbia antievangelica che spinge al disprezzo degli altri o anche solo alla poca o nulla considerazione, tipica dei FANATISMI.

    E i FRUTTI? Le vocazioni non sono frutti? Lo sono, purché i futuri sacerdoti non formino una schiera di eretici e di settari. Staremo a vedere. Naturalmente non spero che si stacchino dalla Chiesa, ma che si convertano e che rimangano nella Chiesa. Sta però a loro decidere. O meglio a Kiko, visto che decide tutto lui.

    RispondiElimina
  33. Vi prego di rispondermi, è molto difficile per un genitore che non fa parte del cammino, trovarsi a valutare l'ingresso nel cammino dei propri figli.

    Cara Federica,
    io ho voluto entrare in cammino a 13 anni, ma i miei genitori, pur non convinti, sono venuti con me.
    Per me la loro presenza è stata un grande aiuto e mi ha permesso di uscirne senza troppi danni e senza divisioni familiari.
    Se i tuoi figli insistessero per entrare in comunità, accompagnali.

    RispondiElimina
  34. @ "Bernardo Guy ha detto..."
    ---
    Veramente singolare il tuo nick!!!
    Hai scelto un personaggio, che nel medioevo ha fatto man bassa di eretici, sia in "linguadoca" che in Occitania.
    All'epoca, vi avrebbe "acceso" uno alla volta come dei fiammiferi!...

    Magari, un'altra volta, un po di storia!

    RispondiElimina
  35. Cara Federica,io,conoscendo il cammino,ti dico di dissuaderli ad entrare,ma se proprio non ci dovessi riuscire,forse il male minore è entrare coi tuoi figli.Così hai modo di vegliare su di loro e custodirli nella fede cattolica,a meno che ....non possa proprio tu rimanerci irretita.Ma io dico:CONSACRATI A MARIA,prega col rosario e affidati a Lei con tutto il cuore ed Ella mai permetterà che tu cada in peccato di eresia e fa lo stesso coi tuoi figli.Invoca spesso lo Spirito Santo,di cui Maria è la sua sposa amatissima affinchè tramite la sua intercessione scenda su di voi!

    RispondiElimina
  36. Cara Valentina,
    grazie del consiglio, lo seguirò, spero solo che i miei figli non insistano.
    Questo forum è molto importante per confrontarsi e capire.

    grazie a tutti.

    Federica Rossi

    RispondiElimina
  37. Cara Federica, al contrario di Valentina e Rossana, di dico di lottare sin che puoi per non farli entrare in comunità. Fai leggere loro questo blog, leggete insieme anche l'esperienza che hanno avuto i fuoriuscti nc sul sito "Internetica", anche quella di alcuni sacerdoti e soprattutto dialoga con loro. Fai capire loro che è per il loro bene mentale e spirituale. Te lo dice una persona che sta lottando con tutte le proprie forze per far aprire gli occhi a una persona molto cara e importante. Mi è stato suggerito di fargli vivere l'esperienza del cammino e di stargli vicino con amore senza ostacolarlo, che avrebbe aperto gli occhi. Più il tempo passa più lui si attacca alla comunità e più il suo carattere il suo modo di fare sta cambiando, purtroppo non in meglio, e oggi non so più che fare se non attendere con amore.

    Cari amici essere anonimo non mi piace, da oggi sarò XZ.

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  38. Pietro (NON del Cammino)17 febbraio 2015 alle ore 17:07

    Mi scuso se "parlo" troppo, ma voglio condividere un'altra considerazione.

    Nel Cammino si usa un linguaggio molto diretto e poco teologico, che in certe situazioni, come quando si testimonia Cristo, può rappresentare una cosa positiva e, anche, molto positiva. Però col linguaggio non si deve “giocare”. Mi spiego: si può parlare pure alla buona, ma alcuni concetti base devono essere dati per scontati e, se non lo sono, allora vanno precisati.

    Mi pare invece che nel Cammino venga usato un linguaggio “borderline” non solo per essere diretti, ma proprio per affermare idee teologiche “borderline”, quando non addirittura eterodosse, senza essere accusati di essere eretici in quanto gli errori sono insinuati senza essere detti chiaramente.

    Anche se tale modo di fare fosse inconscio, il risultato è una massa di fanatici che non conoscono a volte neanche i concetti base del catechismo della Chiesa, ma che pretendono di essere l’elite della Chiesa stessa.

    A me non piace cercare di cogliere in fallo qualcuno quando parla liberamente, perché a tutti può capitare di dire cose che, se esaminate, possono essere interpretate in senso contrario al proprio stesso pensiero. Ma quando un movimento sforna una valanga di fanatici, allora c’è qualcosa che non quadra nella sua stessa essenza.
    E non mi si venga a dire che però evangelizzano. Lo zelo è bello, ma anche i fanatici sono zelanti. Gesù stesso rimprovera i farisei che percorrono terre e mari pur di fare un proselito che, però, avrà tutti i loro vizi.

    E il loro vizio principale è l’elitarismo, che riscontro in modo particolare nel loro modo di porsi nei riguardi del fenomeno Medjugorje (a cui si può credere o no). In genere se ne disinteressano: né prendono le distanze, né se ne dicono coinvolti. A Medjugorje, infatti, non possono proporsi come un’elite, ma solo come “semplici” figli di Maria. Là non possono insegnare, ma solo mettersi in umile ascolto. Là tutti sono figli di Maria, senza segni distintivi particolari.

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  39. A Medjugorje non possono celebrare le loro eucarestie!!! Adriana

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  40. Volevo solo precisare alcune cose.

    Nel rituale romano l'esorcismo è riservato ai sacerdoti (debitamente autorizzati dal proprio vescovo), e si caratterizza per il fatto di "interloquire" col demonio (cioè dargli un ordine diretto). Nelle preghiere di liberazione invece si invoca solo il Signore.

    Il laico Kiko si vanta di dare ordini diretti al demonio facendo esorcismi. In pratica scherza col fuoco (dell'inferno). Il che è pericoloso anche se Kiko si vantasse di cose che non fa (cioè anche se dicesse il falso solo per superbia).

    Sono particolarmente cretini quelli che dicono che il laico Kiko farebbe solo "preghiere di liberazione": quando Kiko parla delle sue Grandi Gesta Eroiche, dice proprio «ho fatto un esorcismo», e per far capire che non era una preghiera di liberazione aggiunge: «ho scacciato i demoni». Nella sua sconfinata superbia il Don Kikolone crede di essere uguale al Redentore.

    Nota: la preghiera a san Michele Arcangelo composta da Leone XIII non "interloquisce" ma domanda a san Michele di ricacciare nell'inferno satana e gli spiriti maligni, per cui non c'è motivo di proibirla (infatti non è proibita: fino al 1967 era addirittura obbligatorio recitarla al termine delle Messe non cantate; nel 1967 tale obbligo - insieme ad altri dettagli liturgici - fu fatto decadere da certe autorità vaticane smaniose di "semplificare" la liturgia e di "rivoluzionarla").

    Nel 1994 Giovanni Paolo II chiese (non comandò ma chiese) che tale preghiera venisse reintrodotta alla fine della Messa, ma ormai il pasticciaccio era consolidato, e non risulta di vescovi che negli ultimi vent'anni abbiano chiesto ai loro sacerdoti di recitarla.

    RispondiElimina
  41. Kiko Argüello vi ha dato una missione, vi ha dato un carisma, e perciò tutti "vi devono rispettare":

    «...voi, come didascali, dovrete a volte lottare con certi atteggiamenti sentimentali dei genitori; in questo senso dovete avere autorità. Voi siete didascali, maestri di bambini e si suppone che se nella comunità, il Signore, vi ha dato una missione, avete un carisma, vi devono rispettare...»

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  42. @ Anonimo ha detto...
    "A Medjugorje non possono celebrare le loro eucarestie!!! Adriana"
    ---
    Che ci metta una parola buona Padre Livio!...

    RispondiElimina
  43. A Medjugorje nessuno può celebrare Messa se non nella parrocchia con i francescani che concelabrano. A Medjugorje anche la comunione si riceve in bocca per disposizioni sempre del parroco. Adriana

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  44. Rispondo a Jerusalem

    Caro Daniel il mio paragone ai due famigerati personaggi storici(che poi non sono gli unici)non era per dire che Kiko aveva fatto le stesse azioni materiali orrende,compiendo gli eccidi di massa,ma è stato un esempio estremo per far capire che non si può attribuire a qualcuno un carisma per il fatto che ha la capacità di tirarsi dietro le masse e qui sono venuti come esempi Hitler e Stalin che erano addirittura ipnotizzatori di massa.Il carisma è ben altra cosa ed è vagliato dalla chiesa.Kiko mi pare invece più che carisma abbia la capacità di eccitare le masse con la sua personalità schizzofrenica.E' un pifferaio magico che suona la tromba e tutti dietro.Non te la prendere se ti dico questo ma è ciò che penso.Tu parli di conversione di fronte al kerygma nelle baracche dei derelitti,di salvezza delle anime,ma che ne sappiamo noi di savezza delle anime questo lo sa solo DIO,LUI entra nel segreto di ciascuno di noi,non si può misurare la loro salvezza dal fatto che sono passate dalla tristezza all'allegria e imporre una felicità coatta per il solo fatto che è stato annunciato il kerygma nonostante l'orrore che li circonda perchè Dio vuole così.Ma questo non è il messaggio cattolico e neppure cristiano.Poi non ti meravigliare troppo del mio accostamento di Kiko ai personaggi su menzionati,quelli uccidevano nel corpo questo nello spirito,le sue catechesi eretiche e i suoi abusi liturgici sono le vere cause dei problemi del cammino.

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  45. Pietro (Non del Cammino)17 febbraio 2015 alle ore 22:09

    Tripudio:
    hai fatto bene a precisare la questione la differenza tra preghiera di liberazione ed esorcismi.

    Riguardo alla preghiera a San Michele di Leone XIII, hai ragione, non contiene l'ordine diretto a satana ma, nella forma originale fa da preludio al vero e proprio esorcismo, che contiene l'ordine diretto (la colpa è mia che non ho slegato bene la cosa). La preghiera ed esorcismo si può trovare in questa pagina web: www.ccsg.it/LeoXIII.htm. Mentre il documento della Congregazione della Dottrina della Fede, dove si proibisce tale preghiera, che risale al 29.9.1985, essendo brevissimo, lo riporto integralmente:

    Già da alcuni anni, presso certi gruppi ecclesiastici si moltiplicano le riunioni per fare suppliche allo scopo preciso di ottenere la liberazione dall'influsso dei demoni, anche se non si tratta di esorcismi veri e propri; tali riunioni si svolgono sotto la guida di laici, anche quando è presente un sacerdote.

    Poiché è stato chiesto alla Congregazione per la Dottrina della Fede che cosa si debba pensare di questi fatti, questo Dicastero ritiene necessario informare i Vescovi della seguente risposta:

    1. Il canone 1172 del Codice di Diritto Canonico dichiara che nessuno può proferire legittimamente esorcismi sugli ossessi se non ha ottenuto dall'Ordinario del luogo una speciale ed espressa licenza (§ 1), e stabilisce che questa licenza debba essere concessa dall'Ordinario del luogo solo al sacerdote distinto per pietà, scienza, prudenza e integrità di vita (§ 2). Pertanto i Vescovi sono vivamente pregati di esigere l'osservanza di queste norme.

    2. Da queste prescrizioni consegue che ai fedeli non è neppure lecito usare la formula dell'esorcismo contro satana e gli angeli ribelli, estratta da quella pubblicata per ordine del Sommo Pontefice Leone XIII, e molto meno è lecito usare il testo integrale di questo esorcismo.* I Vescovi procurino di avvertire i fedeli, in caso di necessità, su questa cosa.

    3. Infine, per gli stessi motivi, i Vescovi sono invitati a vigilare affinché – anche nei casi in cui è da escludere una vera possessione diabolica – coloro che sono privi della debita facoltà non abbiano a guidare riunioni durante le quali vengono usate, per ottenere la liberazione, preghiere nel cui decorso i demoni sono direttamente interrogati e si cerca di conoscerne l'identità.**

    Il richiamo di queste norme, tuttavia, non deve affatto allontanare i fedeli dal pregare affinché, come ci ha insegnato Gesù, siano liberati dal male (cf. Mt 6,13). Infine i Pastori potranno avvalersi di questa occasione per richiamare quanto la tradizione della Chiesa insegna circa la funzione che hanno propriamente i sacramenti e l'intercessione della B.V. Maria, degli angeli e dei santi circa la lotta spirituale dei cristiani contro gli spiriti maligni.

    Colgo l'occasione per attestarle i sensi della più viva stima,

    aff.mo in Cristo

    Joseph Card. Ratzinger
    Prefetto

    + Alberto Bovone
    Segretario

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  46. Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici.

    Chi non è con me, è contro di me!

    Franco il fiducioso

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  47. Cara Federica anch'io ti consiglio di tenere lontano dal cnc i tuoi figli,è pericoloso per la loro salute spirituale e mentale frequentare questa setta,da giovane ho frequentato questa setta dove sono stato responsabile e catechista dove ho dato tutto il mio cuore è la mia anima al Dio "cammino"dove mi sono interamente impregnato di questa Kikolatria da lasciarne la scia ovunque passassi o toccassi con mano, per essere poi allontanato,scaricato,umiliato,abbandonato con una semplice telefonata solo perché li avevo smascherati" con conseguenze catastrofiche per la mia salute mentale e spirituale .
    Sono stato per sette anni appeso ad un filo fra la vita e la morte e non esagero dicendo questo,sette anni lontano da Dio e da me stesso gli anni più belli della mia gioventù perduti per ricostruire la persona che ero prima di incontrare questi cialtroni .
    Spero che questo possa aiutarti ad allontanarti da loro

    RispondiElimina
  48. Anche i protestanti leggono molto la Bibbia, cantano i salmi, lodano il Signore, pregano con devozione, aiutano i poveri...

    Anche i testimoni di geova leggono molto la Bibbia, cantano i salmi, lodano il Signore, pregano con devozione, aiutano i poveri...

    Anche i valdesi leggono molto la Bibbia, cantano i salmi, lodano il Signore, pregano con devozione, aiutano i poveri...

    Allora da cosa si capisce che uno è cattolico? È tutto qui il punto.

    RispondiElimina
  49. @ Anonimo ha detto...
    "A Medjugorje nessuno può celebrare Messa se non nella parrocchia con i francescani che concelabrano. A Medjugorje anche la comunione si riceve in bocca per disposizioni sempre del parroco. Adriana"
    ---
    Al di là delle apparizioni, che fino ad un pronunciamento ufficiale della Chiesa, non considero degne di fede; quello che dici, è molto giusto.

    RispondiElimina
  50. Il punto è che i cattolici si distinguono perché seguono, praticano e insegnano solo il Catechismo della Chiesa Cattolica, abbracciano e rispettano la Tradizione, sono sottomessi al Vicario di Cristo, celebrano la Liturgia della Chiesa.

    Senza furberie, omissioni, scemenze. Questo distingue un cattolico.

    Vai a farlo capire a certi soggetti

    RispondiElimina
  51. Lino, vorrei dirti che sotto ogni punto di vista apprezzo Daniel per un motivo molto semplice: è l'unico che si ricordi seriamente che pur avendo finito il percorso neocatecumenale, ha avuto la lucidità e il coraggio per affrontare Kiko e Carmen a viso aperto, e soprattutto a scriverne, mettendo nero su bianco le magagne del Cammino e dei suoi fondatori.

    Kiko è un esaltato, ma non stupido, per questo appena Daniel uscì dal Cammino si premurò immediatamente di screditarlo agli occhi di tutti i fratelli di cammino! In modo particolare agli occhi degli altri itineranti. E questo è un gran danno per uno che faceva quella vita: forse non sapete che, nonostante tutte le invidie, fra loro gli itineranti spesso si conoscono molto bene.
    Essere chiamati "demonio" davanti a 500 dei loro significa essere "sputtanato" per tutto il mondo in una botta sola!

    Per questo Lino, Daniel merita, al di là dei suoi limiti e peccati personali, un attestato di stima.

    RispondiElimina
  52. Ma io non giudico Daniel, caro sandavi. Nemmeno lo conosco, a parte la storia del candelabro, né ritengo interessante leggerlo. Io disistimo il direttorio catechetico neocatecumenale e la sua simbolica, dovrebbe essere chiaro: è il vaso di Pandora di ogni male, quella roba che induce a farsi infangare, in nome di Gesù Cristo, per decenni.
    Quando Daniel scriverà una critica sui mamotreti, sarò il primo a comprarlo e ad andare a una presentazione del libro.

    RispondiElimina
  53. P.S. A scanso di equivoci, preciso: non lo ritengo interessante non come persona, ma sulla questione Cammino perché - mi ripeto - sposta il tiro (del suo fucile) su Kiko e non sulle mille ombre del Cammino.

    RispondiElimina
  54. Caro Lino,
    questo libro non lo comprarerai mai. Sai perché?Perché non lo scrivero' mai!
    Dovrei perdere il mio tempo - ho
    già quasi 78 anni - come fai tu, in sterili argomentazioni, quando cio'che urge oggi è evangelizzare?

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  55. Chiedo a Lino e Sandavi,se è possibile sapere della storia del candelabro e di Daniel e Kiko.Di Daniel non so niente e nemmeno le sue posizioni.Non ho mai capito che significato aveva quel candelabro ebraico sulla mensa dei nc.

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  56. Secondo il racconto di Daniel, egli contestò a Kiko l'uso del candelabro a nove braccia sull'altare e gli chiese che senso avesse quello strumento che è prettamente ebraico e si usa in una festa ebraica che non ha molta attinenza con il cristianesimo. Kiko gli rispose (probabilmente per levarselo dai piedi) che "nove è il numero dell'evangelizzazione" e quindi stava benissimo là. Chiaramente è una risposta data a caso, perché l'evangelizzazione non c'entra certamente col nove e probabilmente con nessun numero.

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  57. Ringrazio per la spiegazione dei candelabri!

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  60. Grazie Lino per la spiegazione esauriente :) Avevo pensato a 12 e 72 anche io, ma non osavo per non fare figuracce ;-)

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  61. Di niente, Ruben. Hai letto e cancello. Ancora è una bozza, quel testo ;-)

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