venerdì 1 aprile 2016

La cella di san Kiko già aperta ai pellegrini

Da qualche tempo sono cominciati i pellegrinaggi a Madrid per visitare la sacra cella di san Kiko Argüello (dottore Honoris Causa), nella sua casa natale di Madrid, proprio come si fa visitando le celle di san Pio da Pietrelcina, sant'Alfonso de Liguori, ecc.

Secondo l'agiografia, è la stanza dove san Kiko ha avuto la "visione" della Vergine Maria (la visione di cui si vanterà al bar di Madrid con l'ex suora Carmen, nel 1964) e da dove è cominciata la sua "chiamata".


La cupezza della sala degli orrori:


Sgorbi perfino sulla porta, per la gioia di ogni psicanalista:

Fonte di ispirazione?


Come un graffitaro qualsiasi, sperimenta nuove forme e nuovi font direttamente sui muri:

Inquietante autoritratto, tre anni dopo le presunte "apparizioni":


L'angolo degli incubi:


L'arcano segretissimo rivelato su Facebook:

80 commenti:

  1. Solo a me questi dipinti mi mettono a disagio? Solo a me fanno pensare che Kiko avesse qualche disturbo?

    RispondiElimina
  2. @Sandavi
    Solo a me questi dipinti mi mettono a disagio?...

    Di sicuro siamo in due...

    Etneo

    RispondiElimina
  3. Qualche curiosità, chi sa degli eletti mi illumini:

    1- Siamo sicuri che è "la casa natale"? La tetraggine dei graffiti è da penitenziario. In quale carcere è la cella?

    2- Una copia del santino è compresa nel prezzo della visita o bisogna pagarla a parte?

    3- Fanno assaggiare anche il grappino delle "visioni" di cui si serviva allo scopo Sankiko o pure quello si paga a parte?

    4- Prima foto dall'alto, a sinistra della Kikona: che ci fa Lucio Dalla? Era dentro anche lui?

    5- Prima foto dall'alto: il signore seminudo con il copricapo rosso chi è? Babbo Natale con il berretto senza ponpon mentre fa le corna? Un papa con il camauro mentre fa ciaociao?

    6- Prima foto dall'alto: il monaco senza volto chi è? Quello di cui siamo schiavi e per il quale non possiamo non fare il male?

    7- I disegnini sula porta ritraggono i deportati in un lager o dei neocat passati dalla tristezza all'allegria con apposito girotondo?

    8- Perché c'è solo Superman e non anche l'Uomo Ragno? Forse perché Superman è un "lontano" (nel senso che viene dallo spazio)?

    9- Come mai Sankiko non si è ritratto con l'aureola? Santa umiltà o la vernice dorata era finita? Comunque come foto segnaletica rende l'idea del soggetto.

    10- Ho saputo che, a differenza dell'Eucaristia, nella stanza, luogo santo neocat della rivelazione di Sankiko al mondo, è obbligatorio inginocchiarsi! Anzi, tutto il giro deve essere fatto in ginocchio. Ci si può alzare solo dopo aver lasciato i propri idoli (qualunque valuta è ben accetta) nell'apposito sacco nero di fianco all'uscita.

    11- Ma il padre (p minuscola) di Sankiko gli avrà dato due sberle per aver ridotto la stanza così?

    RispondiElimina
  4. Ma veramente si puó visitare la stanza dove ha vissuto kiko?

    RispondiElimina
  5. guardare queste foto vengono i brividi!!!! mi sembra la stanza di un pazzo! figuriamoci se è la sua stanza natale, Kiko è di famiglia benestante. mi chiedo: davvero ci sono persone che ci credono e vanno pure a visitarla? Siamo sicuri che Kiko prima dei sigari cubani non fumasse qualcosaltro? ecco spiegate le "visioni"... Eleonora

    RispondiElimina
  6. Date le condizioni in cui è ridotta credo che non sia propriamente la casa natale, perché se non ricordo male Kiko è di ricca famiglia. Il padre era, stando ad alcuni racconti, amico di persone appartenenti al Governo franchista. Alternativamente, se lo è, potrebbe essere abbandonata e quindi ridotta un po' male (vedasi l'umidità sulle pareti).

    Ci sono alcuni dettagli inquietanti, oltre ai dipinti.

    - La madonna di Kiko è stata palesemente appesa apposta là, non fa parte dei dipinti originali

    - la luce che illumina è una luce da ambiente che si usa di solito nelle sale da museo o in alcune sale da aspetto, insomma in un luogo che può avere visitatori

    - a terra c'è una moquette blu.

    E' palesemente una stanza attrezzata per essere visitata... questa cosa sarebbe mostruosa, direi allucinante, una specie di incubo e per quanto mi riguarda la conferma che Kiko NON ha avuto l'apparizione della Madonna.

    Significherebbe santificare un uomo quando è ancora in vita... non scherzo se dico che la cosa mi fa soffrire molto.

    RispondiElimina
  7. Era un arcano così segreto che anch'io sono stupito del fatto che qualche fervoroso kikos abbia ingenuamente pubblicato le foto su Facebook.

    Kiko aveva ragione a vietare Facebook: i suoi adepti, pur di guadagnarsi qualche "Mi Piace", pubblicano senza ritegno anche i segreti arcani del Cammino (riuscendo però sempre ad obbedire al Supremo Comando Kikiano-Carmeniano di non pubblicare mai le foto del momento disubbidiente della Comunione disubbidiente).

    Notare come il kikos parli con certezza dogmatica: «la stanza dove Kiko ha avuto la visione». Visione autocertificata da Kiko, mai sottoposta al vaglio della Chiesa.

    Comunque, più che la cella di un santo, anche a me pare la cella di uno con seri disturbi (psichici e spirituali).

    p.s.: quello sopra lo sgorbio della TV che trasmette il Dr.Kildare, non è Superman ma è Superboy (sempre della DC Comics). Kiko evidentemente leggeva molti fumetti; in un'altra sedicente "opera" del 1964 ha infatti rappresentato il Redentore coi soliti occhi "fosse nere" e con le fattezze di Magneto, il supercattivo degli X-Men (descritto nei fumetti Marvel dal 1963 in poi come ebreo voglioso di vendetta).

    RispondiElimina
  8. Quei dipinti, Sandavi, mettono disagio perché non c'è bellezza e il disagio è aggravato dal fatto che pretendono di configurarsi come arte sacra. I neocatecumenali ne sono consapevoli, però: la Madonnina del Cammino, postuma, è stata appesa per "ingentilire" l'ambiente.

    Lo stile pittorico e la datazione sono le medesime del "Vangelo dei Miserabili" scritto da Kiko nel 1967.
    Non credo proprio che sia la casa natale: uno studio, piuttosto, dove è stato aggiunto il mobilio che in alcuni posti copre i tratti delle pitture. Osservare l'angolo sulla sinistra del letto.

    RispondiElimina
  9. A me sembra la cella di un carcerato, a cui manca solo il calendario con le donnine nude!

    RispondiElimina
  10. kiko voleva vivere povero tra i poveri voleva avere l'essenziale, per questo la stanza è così, poi anche se ha a disposizione elicottero, casa, mangiare e sigari, è come se non possedesse nulla, è tutta provvidenza! E' il suo centuplo

    RispondiElimina
  11. @l' apóstata
    Veramente va visitata in ginocchio e va lasciato l' obolo?
    In ogni caso, anche senza questo è agghiacciante. Considerare questo un luogo visitato da nostra Signora è possibile solo facendo il lavaggio del cervello e tenendo le persone nella completa ignoranza sui luoghi dei Santi e delle apparizioni mariane (riconosciute dalla Chiesa o almeno con un imprimatur).

    RispondiElimina
  12. A proposito: vi siete mai chiesti CHI sia davvero l'autore della Madonna del cammino? Io sì! Non può essere di Kiko, non ha mai dipinto nient'altro di simile.

    RispondiElimina
  13. Ma cosa diavolo è quella figura incappucciata con una fiamma(?) nel petto?
    E poi quel "cristo" totem.... Ma davvero, neocatecumenali, trovate che ci sia del bello, della santità in queste cose??

    RispondiElimina
  14. Ma che c'entra che voleva vivere povero tra i poveri?

    San Francesco, vero povero tra i veri poveri, in tutta la sua vita non ebbe altro che il suo saio da frate e i sandali (anche d'inverno). Mangiava due volte a settimana, nei periodi peggiori, viveva di elemosina, come tutti i suoi frati, e morì in una povera chiesupola lontano da tutti.

    Lui non ha avuto il centuplo? Come fate a ridurre il "cento volte tanto" di Cristo solo a questioni materiali?

    RispondiElimina
  15. @anonimo 11.54

    Nostra Signora è apparsa dove ha voluto, anche in una grotta umida e fredda, come a Bernadette. Anzi, mi pare abbia sempre preferito luoghi umili. Non è questo il punto. Il fatto è che quei dipinti sono sconcertanti, e mi sembrano più l'indice di un disagio interiore e spirituale che il frutto di una apparizione della Santissima Madre di Dio.

    RispondiElimina
  16. @Sandavi

    Certo la moquette blu (ma il colore non ha importanza) in un ambiente umido deve emanare un "profumino" niente male.
    Insomma, un'esperienza sensoriale completa.

    Simonetta

    RispondiElimina
  17. non avevo mai sentito che un artista imbratta i muri del suo studio

    RispondiElimina
  18. Ben venga che diventi luogo di "pellegrinaggio" dei fratelli delle comunità... così magari chi ha dei dubbi sul Cammino troverà delle certezze (dei suoi dubbi) e chi ha delle certezze inattacabili comincerà ad avere dei dubbi...
    A me mette troppa inquietudine... mi ricorda certe scene di "A beautiful mind"

    Etneo

    RispondiElimina
  19. @anonimo 12.58
    Io si, mille artisti lo fanno. Pure i pavimenti e i soffitti se necessario.
    Non tutti i pittori però si inventano un cammino di Fede.

    RispondiElimina
  20. Il suo autoritratto sembra una scopiazzatura dell'autoritratto di Van Gogh,
    Poi nell'angolo inferire destro mi sembra di riconoscere Macchia Nera l'acerrimo nemico di Topolino:-):-):-):-):-)

    RispondiElimina
  21. Concordo con Sandavi,è una stanza attrezzata
    Guardate le dimensioni della porta,sopra vi è un lucernario,dal lucernario si intravede una finestra,quindi il solaio originale della stanza sarà alto minimo 3,5 metri mentre nella stanza ricostruita vi sono pareti alte 2,5 metri,queste finte pareti terminano come ha evidenziato Sandavi con delle luci al neon come in un museo

    RispondiElimina
  22. http://kairosterzomillennio.blogspot.it/2016/04/don-giovanni-flammini-la-sua-esperienza.html?m=1

    Xz

    RispondiElimina
  23. C'è una sola parola adatta a descrivere tutto questo: inquietante! E mi fermo qui, non vorrei andare avanti con altri pensieri su chi realmente possa essere l'ispiratore di tutto ciò! Da far venire i brividi, e non per il freddo!

    RispondiElimina
  24. Non è un pesce d'aprile. Le foto ci erano state segnalate più di una settimana fa in questo stesso spazio commenti.

    Comunque è divertente pensare a tutti quei neocatekikos che vengono su questo blog segretamente per informarsi su tutti gli "arcani" segreti che i loro cosiddetti "catechisti" nascondono. Qualcuno, pur odiandoci, a mezza bocca ci aveva perfino ringraziato.

    A ringraziarci di più dovrebbero essere gli amministratori della Sacra Cella di San Kiko, ai quali abbiamo involontariamente donato una grossa pubblicità. Nelle prossime settimane, grazie ai motori di ricerca, un esercito di kikos desidererà ardentemente andare nel Sacro Luogo della Sacra Cella del Sacro Kiko a prostrarsi in adorazione della Sacra Saletta del Novello Autonominato Redentore Chiamato a Salvare Questa Generazione.

    Dopodiché, tappa al bar dello Sport a Madrid per caffè e cornetto proprio come Kiko e Carmen 52 anni fa (tranne per il prezzo, che sarà costosissimo e proporzionato alle Decime). Tradizione neocatecumenale vuole che i maschi si vantino di qualche apparizione e chiedano alle femmine di pagare il conto e di pagare anche i soldi per il taxi (cfr. l'articolo: Il cammino è nato chiedendo soldi).

    Noialtri, poveracci cristianucci della domenica, riteniamo degne di considerazione solo le apparizioni confermate dall'autorità della Chiesa.

    RispondiElimina
  25. Fermo restando, che veramente si tratti della camera di Kiko, lo scenario è veramente inquietante: un locale senza finestre...
    ---


    RispondiElimina
  26. È cosi probabilmente perché la porta èa vetro, comunque non tutte le pareti sono visibili

    RispondiElimina
  27. Non credo che sia una stanza nella casa dei genitori.
    Ho trovato questa sua affermazione in un racconto sulle origini del Cammino:

    "Avevo uno studio di pittore vicino a Plaza de España a Madrid, ed ero solito passare le feste natalizie con i miei genitori."

    Il testo intero è leggibile alla pagina:

    http://www.camminoneocatecumenale.it/new/default.asp?lang=it&page=storia01

    Mi chiedo come e chi abbia mantenuto quello studio più o meno intatto fino ad oggi.
    Era di proprietà sua o della famiglia?
    D'accordo che le stanze in affitto degli studenti vengono ridipinte "assai" raramente, ma cinquanta anni mi paiono un po' troppi anche per il padrone di casa più restio.
    La moda della moquette arrivò in Italia negli anni '70, in Spagna non so.

    Mi sento un po' CSI nello scrivere tutto questo, ma quella stanza è davvero inquietante, almeno in quelle immagini.

    Simonetta

    RispondiElimina
  28. @ sandavi ha detto...
    "È cosi probabilmente perché la porta èa vetro, comunque non tutte le pareti sono visibili"
    ---
    E' però visibile la presa di luce sopra la porta della stanza, ed il lucernario sul soffitto.

    Con questo non voglio dire che se non hai la luce diretta e l'aria, sempre diretta, dell'atmosfera e del mondo, devi necessariamente "vivere male".

    RispondiElimina
  29. @Simonetta
    "Mi chiedo come e chi abbia mantenuto quello studio più o meno intatto fino ad oggi.
    Era di proprietà sua o della famiglia?"
    ---
    Simonetta,
    Kiko, in cinquant'anni di attività, s'è comprato questo mondo e quell'altro; figuriamoci se si poteva mettere paura di una stanza, secondo me localizzata dentro una stamberga(avete notato le macchie di umidità sui muri?), più o meno al centro di Madrid....

    RispondiElimina
  30. Quando ho visto le foto, dal link pubblicato qualche post addietro, ho avuto subito un moto di repulsione, mi sono venuti i brividi, e non sto scherzando. I soggetti rappresentati, i colori usati, il modo di abbozzare le figure, il fatto che l'unico dipinto realmente terminato sia il proprio autoritratto, il fatto che l'unico Cristo disegnato sia un orrendo totem indiano....
    Quelle figure incappucciate, o senza viso, o coi tratti irriconoscibili...
    Mi sembra piuttosto malsano.

    Nemmeno le opere più cupe del pittore più cupo che mi viene in mente (quanto a pittori di soggetti a tema religioso), cioè Caravaggio (se non altro per l'uso delle ombre) mi hanno messo questa inquietudine, anzi! Ci si trovano in ogni modo una incredibile bellezza, una perfezione, una reale ispirazione... una scintilla, magari anche piccola, del divino. In questi disegni, boh... non so.

    RispondiElimina
  31. @Xz non farti ingannare dalle foto, il Vescovo li ha solo menzionati all'inizio e ci ha fatto la foto alla fine alla Veglia Pasquale. Niente "precipitò nel mare cavallo e cavaliere", niente chitarroni, niente applausi, niente bambini, niente immersioni. Mi stupisce che siano state ammesse le vesti bianche, ma quando qualcuno ha letto non la indossava. Il fatto che un sacerdote debba fare il cammino al pari dei laici suona comunque strano. Come mi sembra stranissimo che il Vescovo emerito che cita nell'articolo, uomo buono e semplice, molto attento alle persone, abbia introdotto il cammino in diocesi. Forse erano altri tempi.

    RispondiElimina
  32. Finalmente Libero!!!2 aprile 2016 alle ore 00:48

    Quindi confermate le vesti bianche indossate dalla comunita che ha finito il cammino e ha celebrato la veglia di Pasqua con il Mons vescovo sempre più Nc della mia citta' nella cattedrale...non so se hanno animato ...kmq complimenti....mah......poi ci si chiede perche li fanno vegliare la notte di Pasqua nelle palestre delle scuole.....luoghi non consacrati con preti..ops presbiteri consapevoli....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non preoccuparti, non è così. Io c'ero alla veglia in cattedrale, li ha solo menzionati all'inizio per salutarli e due o tre di loro hanno letto alcune tra le letture della veglia, senza veste bianca. Per quello che so io a lui non piace il cammino e non sta cambiando nulla. Niente chitarre, bambini, immersioni, ad animare c'era la corale solita delle celebrazioni col vescovo. Non so tu, ma io ricordo l'ultima veglia col vescovo emerito completamente monopolizzata. Infatti mi ero ripromessa di non andare più.

      Elimina
    2. FINALMENTE LIBERO!!!2 aprile 2016 alle ore 14:35

      Kmq come so qualcosa di come sono andate le cose inserirò commento....

      Elimina
    3. FINALMENTE LIBERO!!!2 aprile 2016 alle ore 14:37

      Nella mia città il vescovo parla sempre a favore del cammino..anzi incita pure ad aprire le porte delle parrocchie per le catechesi..

      Elimina
    4. Parli della stessa città e dello stesso articolo incollato da Xz? Dello stesso vescovo? Mi sembra molto strano! Io so per certo che non apprezza il cammino.

      Elimina
    5. FINALMENTE LIBERO!!!4 aprile 2016 alle ore 09:25

      No no della mia citta...tranquillo...nella mia diocesi che è al Sud..qui c e Monsignor fiorini morosini...

      Elimina
  33. @Ruben
    A questo il culto della personalità gli fa un baffo!
    Ma si è anche già preparato il mausoleo per caso? Gli auguro di usarlo fra cent'anni, e di ravvedersi nel frattempo!

    Simonetta



    RispondiElimina
  34. Ê che è mostruoso comportarsi riguardo a Kiko in questo modo... Praticamente stanno dicendo che è santo prima della sua morte.
    Poi si offendono se gli dici che sono idolatri

    RispondiElimina
  35. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  36. il "lucernario" nel soffitto della stanza è similare a quello delle salette NC. Anch'esse, il piu' delle volte sono prive di finestre perchè ricavate da excorridoi o da precedenti sale parrocchiali divise poi in piu' saletteNC.
    IL lucernario è per dare sembianza di unaluce che proviene dall'alto.
    Nelle salette NC è costruito un controsoffitto per far si che la luce del "lucernario" sia il piu' naturale possibile.
    Nel caso dell'angusta "camera di Kiko" questo non è stato possibile visto l'altezza scarsa del soffitto (e anche per rendere piu' decadente possibile l'ambiente.
    Per la moquettes blu la spiegazione è semplice: senza la moquelles blu non ci sarebbe stata la prima "saletta neocatecumenale" della storia del Cammino :D

    RispondiElimina
  37. scusate mi ero dimenticato:
    quella non è la stanza dove Kiko è nato (ci mancherebbe era di famiglia benestante e franchista) ma lo studio di pittore .
    Non scordiamoci che,come tanti rampolli bene di famiglie borghesi anche kiko ebbe la sua rivolta adolescenziale (e susseguente).
    Questo lo porto certamente a fare una vita da bohemme,che era un movimento dove molti artisti si riconoscevano attaverso uno stile di vita con ricerca volontaria di povertà, una moralità sessuale rilasciata, tutto questo vissuto come rifiuto della società borghese.
    Da qui si spiegano molte cose su kiko: la povertà richiesta ai neocatecumenali (distacco dal denaro) la moralità stretta domandata ai neocatecumenali e il rifiuto della società da parte dei camminanti.
    Tutto quello che lui,borghese di nascita, aveva sempre aspirato a vivere e che, provabilmente, non è mai riuscito a concretizzare personalmente nella sua vita.
    Basta vedere come vive nel presente:la sua condizione è molto lontanta anzi direi agli antipodi della "stanzetta da pittore hippy anticonformista che si opponeva alla società borghese

    RispondiElimina
  38. ....e la MORALITA' SESSUALE RILASCIATA e' stata fatta anche con CARMEN ????

    RispondiElimina
  39. sandavi ha detto...: "Praticamente stanno dicendo che è santo prima della sua morte"

    Di più, Sandavi, molto di più. Praticamente stanno dicendo che quello è il sacrario della nuova estetica che salverà la Chiesa del terzo millennio, il luogo dove "Giovanni il battista in mezzo a noi" ricevette il suo mandato di profeta destinato a provvedere alla riunificazione (dottrinaria, liturgica, estetica) con il popolo messianista.
    Di più, molto di più di un santo: lui è uno delle tre sedi del Messia (non facciamo torto a Carmen e a don Pezzi), il Messia che tramite Kiko intende riavvicinarsi al popolo ebraico, nell'imminenza della Parusia.

    A quale santo fu concesso di dipingere la Bellezza celestiale profetica che possiamo osservare nella cella finalmente aperta ai pellegrini?

    Non farmi incavolare con i tuoi commenti riduttivi, Sandavi :-)

    RispondiElimina
  40. Mi permetto di aggiungere una nota.

    Certe cose - il battesimo per immersione, le ostie grandi, la Comunione sotto entrambe le specie, ecc. - non sono proibite dalla liturgia, ma in certi casi addirittura incoraggiate.

    Il problema è che il Cammino le interpreta a modo suo, e pretende di averne l'esclusiva (sia riguardo al farle, sia nel modo in cui farle), infischiandosene di tutte le più elementari raccomandazioni della Chiesa.

    Per esempio: è bello poter battezzare un bambino a Pasqua, ma è conveniente solo per coloro che hanno avuto la fortuna di nascere non troppo lontano da Pasqua. Infatti nel neocatecumenalismo si spreca un bene maggiore ("battezzare presto") per ottenere un bene minore ("battezzare a Pasqua"), col risultato tragicomico e ridicolo di avere bambini battezzati all'età di un anno, un anno e mezzo.

    E questo avviene proprio tra i sedicenti Riscopritori del Battesimo che nella loro superbia vantano l'Itinerario di Riscoperta.

    RispondiElimina
  41. Oh ma non e' che a pensare troppo al cammino tralasciate i vs problemi, non vorrei che nel giorno del giudizio qualcuno usi un metro diverso dal vostro! Sirtaki

    RispondiElimina
  42. @psyco:secondo me mon e' interessante sapere il tipo di rapporti che sono intercorsi tra kiko e carmen o addetti ai lavori ma il rapporto contraddittorio tra il pensiero primario di Kiko,e il suo sforzo all'impossibilita di concretizzarlo vista la sua appartenenza per nascita ad un mondo chiuso e borghese, e l' imposizione dei suoi effimeri ideali agli adepti del CNC. Non essendo lui riuscito tutt'ora personalmente a vivere i voti di castità,povertà ed obbedienza, cerca di farli vivere agli altri. Forse facendo cosi, si sentirà salvato e riscattato dai sui pregressi ma anche attualissimi,peccati. Di sicuro la povertà Kiko Arguello non sa veramente cosa sia.

    RispondiElimina
  43. Sirtaki ha detto: "Oh ma non e' che a pensare troppo al cammino tralasciate i vs problemi"

    Nooo! La mia è una vita semplice, non è complessa come la tua, che passi il tempo a ricercare nuovi nickname. Io mi firmo "Lino" e basta, quindi mi resta molto tempo per risolvere i problemi e da dedicare alla famiglia e al lavoro.

    RispondiElimina
  44. Ma fate una scuola per risultare così infantili e cretini, Sirtaki?

    RispondiElimina
  45. Senza dubbio vi si è laureato col massimo dei voti.

    RispondiElimina
  46. Mi pare che questa stanzetta sia ricavata da una stanza più ampia (se ne vedono le finestre oltre i vetri della porta) con il soffitto digradante con lucernario. Fa quindi parte di un appartamento più ampio, immagino della famiglia di Kiko e, attualmente, di sua proprietà. Chi lascerebbe intatta una stanzina orribile come quella? Temo che si sia ispirato alla stanza di Charles de Foucauld, al quale si è rifatto anche in altre cose.
    Infatti, Charles de Foucauld, dice Wikipedia 'iniziò un cammino spirituale che, agli inizi del 1889, lo portò in Palestina, a Nazaret. Rimase affascinato da quella realtà e comprese di essere chiamato a vivere come "viveva la Santa Famiglia di Nazaret".

    RispondiElimina
  47. Certo, lui stesso lo dice, con una differenza abissale però: dopo una vita di peccato, il Beato ebbe una conversione improvvisa. Un suo amico Sacerdote, come il Beato racconta, dopo aver ascoltato il suo desiderio di tornare alla Chiesa gli impose di mettersi in ginocchio e lo confessò, dopo di che gli amministrò l'eucarestia.

    Il Beato non desiderò mai altro che ubbidire alla Santa Chiesa Cattolica (notare che da trappista per seguire la propria vocazione chiese di essere dispensato dal voto e attese per anni che gli venisse concesso, nel frattempo veniva spedito dalla Siria a Roma, ha aspettato quasi 6 anni: OBBEDIENZA) e vivere in solitudine e in povertà (e lo fece PER TUTTA LA VITA).

    La sua iniziativa di fondare una congregazione fallì e non ne vide mai il successo, ma il bello è che ad oggi il suo ESEMPIO ha dato grandi frutti di santità di vita.

    Nel 1901 giunse in Algeria stabilendosi a Beni-Abbés nel deserto del Sahara, ai confini con il Marocco. Iniziò una vita conforme allo "stile di Nazaret", basata sulla preghiera, sul silenzio, sul lavoro manuale e l'assistenza ai poveri. Definì le linee del suo pensiero e gli statuti dei "Piccoli fratelli del Sacro Cuore", congregazione religiosa che non riuscì a fondare.
    A Beni Abbes fondò un romitorio, dove accolse i poveri della regione e studiò, per agevolare il lavoro dei futuri missionari, la lingua dei Tuareg. Viaggiò nel deserto e tra le città algerine e, a Tamanrasset, fondò un eremo. Si impegnò, inoltre, nella difesa delle popolazioni locali dagli assalti dei predoni.
    Si recò tre volte in Francia, tra il 1909 ed il 1913, nell'intento di fondare l'"Unione dei fratelli e delle sorelle del Sacro Cuore", associazione di laici per l'evangelizzazione dei popoli.
    Nel 1916 costruì, intorno all'eremo di Tamanrasset, un fortino per proteggere la popolazione dai predoni. Nello stesso anno, il 1º dicembre, proprio durante un loro assalto, perse la vita.
    In Francia, l'Associazione dei fratelli e delle sorelle del Sacro Cuore di Gesù, il cui statuto era stato approvato dalle autorità religiose, contava appena quarantanove iscritti.



    RispondiElimina
  48. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  49. @Anonimo Sirtaki ha detto...
    "Oh ma non e' che a pensare troppo al cammino tralasciate i vs problemi, non vorrei che nel giorno del giudizio qualcuno usi un metro diverso dal vostro! Sirtaki"
    ---
    Sirtaki,
    bisogna vedere cosa intendi tu per "problemi"...
    Un normalissimo essere umano, non solo non è esente da problemi, ma allo stesso tempo, anche in presenza di "questi", è liberissimo di ragionare!...

    Nel giorno del Giudizio, il "metro" sarà assolutamente identico, e lo sarà per TUTTI.

    RispondiElimina
  50. Sicuri che non sia la stanza di Eminem?

    RispondiElimina
  51. Si Sandavi non ti ricordi eravamo compagni di banco, i professori erano Tripudio e Lino. A parte la piccolezza del mio intervento pensavo al fatto che se voi leggete i vs interventi uno dietro l'altro vi accorgerete come sono quasi maniacali. C'e' chi nota finestre e interpreta che forse non sia o forse e' etc.etc. Leggendo tutto questo e immaginando che ciascuno di voi abbia una vita fuori dal blog pensavo che dovreste pensare, oltre ai NC, anche al momento che saremo giudicati da qualcuno, poco poco, piu' importante di voi. Non credo che il metro di giudizio vertira'sul cammino neocatecumenale . Lino grazie a Dio io ho una vita normale sicuramente non passo il tempo a guardare e giudicare gli altri, ho un lavoro e una famiglia da portare avanti e sinceramente non ho tempo di "spiare" gli altri. A te piace a me no, sei libero di passare il tempo come meglio credi. Sirtaki

    RispondiElimina
  52. Quello è il posto dove è apparsa la Madonna!!!!!
    E chi farebbe sacrilegio.... Noi????
    Questa è ignoranza!!!
    Marvo

    RispondiElimina
  53. Sirtaki ha detto: "ho un lavoro e una famiglia da portare avanti e sinceramente non ho tempo di 'spiare' gli altri"

    Fortunato te, Sirtaki, che hai un lavoro e una famiglia da portare avanti e non hai il tempo per spiare gli altri (negli scrutini ti assenti, immagino).
    Io, invece, non ho una famiglia e non lavoro, anzi non ho mai lavorato. Così immagino degli altri in questo blog: tutti celibi e disoccupati.
    I tuoi interventi non sono piccoli, anzi sono molto grandi, sono enormi idiozie. Sei incapace di affrontare le questioni, non puoi essere stato un mio allievo. Un mio allievo si sarebbe posto un problema diverso: "I neocatecumenali pure la vanno a visitare, quella stanza degli orrori, e ne pubblicano le foto in Facebook?".

    RispondiElimina
  54. Sirtaki................
    Come mai questo nik name
    Forse deriva dal ballo di Zorba il greco?
    Quello con il saltello?
    Quello che balli ogni sabato sera?
    Pure il balletto finale avete scopiazzato,
    Guarda che è d'origine greca mica ebraica
    Sirtaki, tanto normale la tua vita non mi sembra,
    Forse è meglio se ti chiami polka,oppure mazurka,semplificati la vita

    RispondiElimina
  55. Vedi, Sirtaki, alla tua osservazione demente potrei risponderti in un modo che ti costringerebbe all'umiliazione per i prossimi anni, in particolare sul fatto se io mi occupi della mia famiglia o del mio lavoro. Ma non lo faccio, perché significherebbe sfruttare persone e cose che amo.

    A differenza di te, io non giudico le persone (cioè non me ne frega un piffero di come passi il tuo tempo), ma giudico le tue affermazioni e ciò è in perfetta linea con l'insegnamento di Gesù Cristo Nostro Signore. Se le tue affermazioni sono una stupidaggine dirò che è una stupidaggine e che il tuo modo di esprimerti è infantile e cretino.

    Se quella stanza con quei disegni agghiaccianti (che voi ritenete essere un luogo di apparizione della Santa Vergine) mi causa ribrezzo e turbamento sono libero di esprimerlo, e non me ne frega un piffero di quello che tu o altri potete pensare (che vi comportate come zombi senza cervello e non sapete rispondere a una critica nemmeno se vi forniamo noi le risposte).

    Se vuoi difendere il tuo idolo supremo, dicci cosa trovi di bello in quei disegni e dipinti e perché, dicci se ti sembra giusto che una stanza abitata decenni fa da un fondatore di un movimento laico sia attrezzata per le visite, dicci se ti pare normale che Kiko sia idolatrato in questo modo.

    Diversamente, se non hai niente da dire se non le solite argomentazioni ad hominem sull'uso del tempo, STAI ZITTO.

    RispondiElimina
  56. @ Sirtaki
    "Lino grazie a Dio io ho una vita normale sicuramente non passo il tempo a guardare e giudicare gli altri, ho un lavoro e una famiglia da portare avanti e sinceramente non ho tempo di "spiare" gli altri. A te piace a me no, sei libero di passare il tempo come meglio credi. Sirtaki"
    ---
    Sirtaki, cosa significa per te, avere una vita "normale"?...
    Magari ci puoi illuminare in tal senso...

    RispondiElimina
  57. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  58. @ Sirtaki
    "ho un lavoro e una famiglia da portare avanti"
    ---
    Il problema è tuo, probabilmente nell'immaginario collettivo del Cammino, dovrebbe essere per tutti così....ma non lo è; sono pensionato, ho due figli sistemati, e ho tempo h24.

    RispondiElimina
  59. Lascialo perdere, Sandavi. Nemmeno immagina il "giudizio" che si è permesso di dare, in particolare nel tuo caso in questi mesi. Non possiede il senso della misura, se ne accorge soltanto quando trabocca. Perciò, quando trabocca, cambia nickname e, quando cambia nickname, dimentica pure le ore nelle quali ha "trascurato" la propria famiglia per leggerci, come un qualsiasi NC Saverio che non sa fare a meno di venire qui a giudicare non i disegni e le catechesi agghiaccianti, bensì le persone.

    RispondiElimina
  60. Ma già solo il fatto di cambiare continuamente nickname e di spacciarsi per gente che non si è, dovrebbe essere indicativo di cosa regna in quel movimento! Sicuramente, non la Verità...

    RispondiElimina
  61. @ Sirtaki
    Ti propongo un esercizio interessante, invece di porre la domanda: Ma che razza di vita hanno questi che impiegano così tante risorse su questo blog?, prova a ribaltare la questione in questi altri termini: Ma quanto male hanno subito o visto subire a causa del cammino da renderli così precisi, puntigliosi, caparbi nel portare avanti questa battaglia in difesa della verità? Quante informazioni hanno raccolto, quanti retroscena hanno svelato, quante storture hanno da denunciare da continuare così costantemente ad alimentare questo blog? Vedrai che il confronto si farà più interessante e costruttivo…
    Donna Carson

    P.s. In generale, a tutti i NC paladini del cammino: dovete rendervi conto, al di là di chi ha torto e chi ha ragione, che c’è un vizio di forma nel nostro confronto. Voi siete la parte debole ovvero quella dalla prospettiva limitata, e non perdete occasione di dimostrarlo. Per un ex Nc infatti non ci sono assolutamente problemi a immedesimarsi in voi, a capire le vostre reazioni, le vostre logiche, idee e sentimenti. Nessuno sforzo di immaginazione per chi le stesse reazioni, logiche, idee e sentimenti li ha vissuti in prima persona, ha ripetuto o sentito ripetere allo sfinimento le stesse 3 o 4 ideuzze ciclicamente riproposte qui (con infinite varianti sul tema, d’accordo, ma se vai a stringere, sempre le stesse). Viceversa è impossibile, i Nc dimostrano di non volere nemmeno lontanamente provare a immaginare cosa ci sia dietro le reazioni, logiche, idee e sentimenti di chi ha superato quella fase ed è andato oltre. Finchè non riuscirete a superare questo, e a dare pari dignità a chi osa andare in direzioni diverse dagli schemi precostituiti in cui vi siete fatti ingabbiare, purtroppo, davvero lo scambio, ahinoi, sarà poco costruttivo. Perché da una parte c’è chi dice mille cose: abusi liturgici, vessazioni subite, discordanze con lo statuto, direttorio segreto, citazioni del Catechismo della Chiesa Cattolica, confronto con le affermazioni documentate dei leader, Fenomeni morbosi come un gruppo Fb che si fa chiamare “Il Cammino NC tramite Cristo salverà…” e la cella di Kiko già adibita a luoghi di pellegrinaggio, il caso Fabio Rosini, il problema della doppia veglia, il Papa che parla di unità e un presbitero nc non sa cosa inventarsi di meglio per rispondere del tirare in ballo l'unità in se stessi, e potremmo continuare ancora a lungo, e dall’altra parte cosa abbiamo? Consigli su come passare diversamente il tempo libero? Bah

    RispondiElimina
  62. http://cruxsancta.blogspot.it/2016/04/museo-del-camino-solo-apto-para-adeptos.html QUI C'E IL RESTO DELLA CASA!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  63. Volevo rispondere all'intervento delle 10:33. Non volevo porre l'attenzione sul fatto che state senza far niente e passate il tempo davanti al pc, il che e' vero, piuttosto volevo porre in evidenza il fatto che un giorno saremo giudicati e non credo che il metro sara' lo stesso che usate voi. Semplice non fatevi elucubrazioni mentali che non esistono. Sirtaki

    RispondiElimina
  64. @ Sirtaki
    Io, invece, voglio porre l'attenzione sul fatto che tu sei fuori di testa, il che è vero. Dal primo di aprile a oggi, per quanto mi riguarda, ho inviato sei commenti su questa pagina. Dal momento che ho una facilità di scrittura e lettura un pochino (giusto un pochino) superiore alla tua, credo di non aver impegnato sulla pagina più di mezz'ora in quattro giorni. E lascia stare il giudizio finale, limitati a commentare le questioni terrene se ne sei capace.

    RispondiElimina
  65. buona sera..
    scrivo soltanto per salutarvi,
    e incoraggiarvi nel continuare
    a tener vivo questo blog per far
    scorgere sempre più il "retroscèna" del cammino..
    la prossima trovata, sarà un film sulla sua vita al cinema??
    non mi meraviglierei..

    simich

    RispondiElimina
  66. Sirtaki e Smich, avete perso l'ennesima buona occasione per dimostrare che siete in condizione di difendere il cammino di cui fate parte argomentando, motivando, spiegando, e non semplicemente attaccando a sproposito. Peccato...
    Donna Carson

    RispondiElimina
  67. probabilmente mi sono spiegato male
    ma ti assicuro che hai frainteso..
    dal cammino ler grazia di Dio ne sono già uscito
    ho scritto, dopo tanto tempo che non lo facevo,
    solo per incoraggiarvi a continuare in quel che fate
    perchè chi si troverà in un momento di dubbio
    come ho abuto io, qui può trovare le vere intenzioni
    originali di kiko e i suoi amici..
    non mi meraviglierei se dopo il libro, la "stanza museo"
    ecc ora non sbarcasse anche al cinema per
    raccogliere sempre più adepti..

    simich

    RispondiElimina
  68. Sirtaki, hai dei problemi.
    Curati.

    E insisto a non risponderti, perché ti farei davvero male.

    Ma sono un signore e non mi abbasso al tuo livello infimo.

    RispondiElimina
  69. Smich, scusami, avevo frainteso, pensavo parlassi in senso ironico, pardon!
    Effettivamente il narcisismo di Kiko starebbe bene anche al cinema, solo non credo che accetterebbe mai di farsi interpretare da altri, quindi credo che potrebbe farlo a patto di essere contemporaneamente autore, sceneggiatore, regista, protagonista, ma anche comparsa nelle scene minori, costumista, attrezzista e ovviamente autore delle musiche
    :)
    Donna Carson

    RispondiElimina
  70. P.s tra l'altro, ora che i ricordi fluiscono in libertà, la sua passione per il cinema l'ha già espressa in passato. Ma vi ricordate il mega marchettone al film The Passion quando è uscito? Ora, per carità, gran bel film, lodevole l'intenzione e tutto quello che vi pare, ma praticamente in cammino non si parlava d'altro, annuncio di Quaresima e Pasqua tutti infarciti sulle virtù di Mel Gibson, praticamente lo si dipingeva come un santo del nostro tempo, un vero cristiano, un uomo retto davanti a Dio e chi più ne aveva più ne metteva pur di seguire la scia. Salvo poi chiudersi in un imbarazzato silenzio quando uscì la notizia del suo arresto ubriaco con relative esternazioni pesantemente antisemite. Che ridere, a ripensarci ora... Donna Carson

    RispondiElimina
  71. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.