domenica 14 agosto 2016

I figli del cammino

Lino ci segnala questo gruppo Facebook di "figli del Cammino" che nel tentativo di pubblicare cosucce simpatiche per i fratelli, involontariamente conferma alcuni vergognosi arcani neocatecumenali.


La "Danza" (notare la maiuscola), cioè il ridicolo girotondo a fine liturgia:


Con un tono scherzoso ma non troppo, oltre agli standard neocatecumenali su canti e letture, la fidanzatina neocatecumenale annuncia al futuro marito che il ridicolo girotondo col passetto è indispensabile ai fini della validità del matrimonio. Niente "balletto finale"? niente sacramento! niente matrimonio! Annulliamo!

A chi non conoscesse tale "danza" obbligatoria alla fine della liturgia neocatecumenale, suggeriamo il video commentato nella pagina: «Se questa è liturgia...».


La patetica fissazione coi nomi vetero-testamentari:


Per ostentare il proprio status di cristiani adulti, i neocatekikos disprezzano i nomi dei santi ed il Nuovo Testamento, e cercano di scimmiottare gli ebrei anche nel modo in cui assegnano i nomi ai figli.

Come infatti ha detto mons. Schneider, «il Cammino Neocatecumenale è una comunità protestante-ebraica, che di cattolico ha solo la decorazione».


I cosiddetti "catechisti" del Cammino sono al di sopra di ogni critica


I cosiddetti "catechisti" neocatecumenali si presentano come «angeli» e «ispirati dallo Spirito» (Kiko comanda sempre l'ubbidienza assoluta ai cosiddetti "catechisti" del Cammino), e perciò sono al di sopra di ogni critica, ed esigono ubbidienza anche quando comandano cose totalmente sbagliate o assurde poiché - nella superstizione neocatecumenale - chi disubbidisce loro, disubbidisce a Dio. Il che contribuisce al fatto che salvo rarissimi casi, nei cosiddetti "catechisti" del Cammino cresce un'arroganza invincibile.

Pertanto i figli dei cosiddetti "catechisti" spaziano fra l'esaurimento nervoso di chi subisce tale circostanza, fino alla superbia e al cinismo di chi riesce ad approfittarne. A giudicare dalla vignetta, i primi sono più numerosi dei secondi..



Il patetico balletto-girotondo alla fine della Messa del sabato sera


Secondo la propaganda neocatecumenale, i giovani che il sabato sera non partecipano alle liturgie del Cammino (cioè "il resto del mondo"), vanno a ballare, ad ubriacarsi e a fornicare: fuori del Cammino esiste solo la perdizione.

I giovani kikos, in qualità di "figli del Cammino", non possono scansare la pagliacciata liturgica del sabato sera, e perciò si limitano alla battuta (triste e invidiosa) sul "ballare" in comunità alla celebrazione neocatecumenale del sabato sera.



Le sacre "convivenze"


Le cosiddette "convivenze" del Cammino vorrebbero scimmiottare gli esercizi spirituali, ma si riducono ad essere vacanzine utili a socializzare con altri kikos. I "figli del Cammino", più pagani dei pagani, vanno perciò a fare sfoggio di vanità e a caccia di preda a scopo fidanzamento - per evitare che i cosiddetti "catechisti" comincino a richiedere di "alzarti" agli show vocazionali di Kiko.

Lo stesso succede ai matrimoni neocatecumenali. Ed infatti...

...l'erba del vicino è sempre più verde!




«I catechisti non vogliono, obbedienza»

Saranno anche giovani, ma già le loro vite dipendono dall'obbedienza ai cosiddetti "catechisti" del Cammino...


61 commenti:

  1. Tre osservazioni:

    1."Ismaele" è un nome che si trova nell'Antico Testamento, ma nessun ebreo si sognerebbe di chiamare il proprio figlio così, quindi neanche un neocatecumenale giudaizzante lo farebbe. In più, oggi quel nome è diventato molto pericooso. Chiamando un tuo figlio così, metteresti tutti gli altri in pericolo...di espulsione..o di uccisione.

    2. Infatti, i miei 5 figli - ne ho avuti pochi Kiko mi perdoni, siamo una copia sterile- si chiamano: Noemi, Mirjam, Davide, Sara, Rachele. Ma ora mi sorge un dubbio: li ho chiamato così, perché sono un ebreo? O forse, quando li ho generati in quanto neocatecumeno?

    3. "Mea culpa, mea culpa, mea massima culpa. Quel ballo l'ho insegnato io nella convivenza degli itineranti di Cishon di Valmarina, nel 1973.
    Se Kiko, mentendo, se ne appropriato, dicendo che lo aveva introdotto lui, che ci posso fare? Lui comunque ha sempre ragione. Obbedisco; quel ballo l'ha introdotto lui. L'aveva forse appreso durante i suoi anni di cursillista in Spagna.
    Ma anche se l'ho introdotto io nel cammino, non l'ho introdotto in quella forma, triste e noiosa; sembra il ballo di elefanti da circo. Forse per quel ritmo di elefantiasi, Kiko se ne appropriato, perché simboleggia il Cammino: lento, lento...non finisce mai.

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  2. Tre osservazioni:

    1."Ismaele" è un nome che si trova nell'Antico Testamento, ma nessun ebreo si sognerebbe di chiamare il proprio figlio così, quindi neanche un neocatecumenale giudaizzante lo farebbe. In più, oggi quel nome è diventato molto pericooso. Chiamando un tuo figlio così, metteresti tutti gli altri in pericolo...di espulsione..o di uccisione.

    2. Infatti, i miei 5 figli - ne ho avuti pochi Kiko mi perdoni, siamo una copia sterile- si chiamano: Noemi, Mirjam, Davide, Sara, Rachele. Ma ora mi sorge un dubbio: li ho chiamato così, perché sono un ebreo? O forse, quando li ho generati in quanto neocatecumeno?

    3. "Mea culpa, mea culpa, mea massima culpa. Quel ballo l'ho insegnato io nella convivenza degli itineranti di Cishon di Valmarina, nel 1973.
    Se Kiko, mentendo, se ne appropriato, dicendo che lo aveva introdotto lui, che ci posso fare? Lui comunque ha sempre ragione. Obbedisco; quel ballo l'ha introdotto lui. L'aveva forse appreso durante i suoi anni di cursillista in Spagna.
    Ma anche se l'ho introdotto io nel cammino, non l'ho introdotto in quella forma, triste e noiosa; sembra il ballo di elefanti da circo. Forse per quel ritmo di elefantiasi, Kiko se ne appropriato, perché simboleggia il Cammino: lento, lento...non finisce mai.

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  3. Sarà che anch'io sono "figlia del Cammino", ma devo ammettere che le immagini di questo gruppo Facebook mi hanno fatto davvero molto sorridere perché sono tutte vere. Grazie per le risate che mi avete regalato.
    Tornando però alle cose serie non consiglio a nessuno di questi ragazzi di continuare a fare il Cammino: cercate di far parte degli altri gruppi giovanili della Parrocchia. Non vi isolate come vi suggeriscono e vi portano a fare, perché frequentare i giovani di tutte le altre realtà è sempre molto bello ed edificante. Io ho scoperto quanta ricchezza e bellezza ci possa essere anche tra i giovani che non hanno avuto la fortuna di conoscere Dio da bambini come noi, ma voi potete essere un bellissimo tramite, e così facendo vi potreste arricchire a vicenda.

    Annalisa

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  4. Quel balletto attorno all'altare l'ho guardato su you tube...! Guardavo quel crocifisso e l'altare e mi sono profondamente dispiaciuta per Gesù e quell'altare che rappresenta il monte golgota e il sacrificio di Nostro Signore.Nessun rispetto per la divinità e il sacro..ci vuole un fegato per fare queste porcate.Poi sempre su you tube ho guardato il video di un matrimonio neocatecumenale,gli sposi prendevano in mano il corpo di Cristo e lo sgranocchiavano a piccoli morsi come se tenessero in mano un cracker ..sembrava stessero facendo uno spuntino!! Mah...

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  5. C'è una imitazione di Crozza che trovo esilarante: quella di De Luca, il presidente della Campania. La trovo tale perché è vera satira, sembra finzione ma non lo è: l'imitatore imita per davvero. Di molte cose che ho letto oppure ascoltato sul Cammino, ho ricevuto conferma dalle vignette in alcune pagine fails di FB. Hanno perfettamente ragione i neocatecumenali duri e puri che le confutano. Ci sono satire più rivelatrici di interi saggi.

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  6. "...fa una messa in onore di San Carmen..."

    Hon Tai, Fai pena assai.

    Povero gregge, affidato a simili pastori.

    E la Curia dorme nell'attico dei cieli, indifferente a tutto.

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  7. Volete il mio parere sull'affaire Guam, Messa in onore della iniziatrice compresa? Va bene così. Non poteva esserci uno scenario peggiore di quello di Guam per chiarire fino a che punto il Cammino ha invasato la Chiesa. Lo ripeto: l'isola dei fanghi mi sembra l'isola dei segni.

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    1. Ciao merdaccia....andiamo alla celebrazione alla facciaccia tua napuletan emmerd

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    2. Ravvediti fratello,da come hai reagito ho capito che il cammino crea solo mostri altro che cristiani adulti.Scommetto che anche per te il cammino è una fonte di reddiTo. Comunque tutto quello che si regge sui soldi e sulla corruzione (chiamiamole oliature),finiti i soldi, i prelati corrotti (pardon "oliati") fuggiranno da voi come lepri, e quindi tutto è destinato a crollare come un castello di carte. Comunque buona celebrazione(eretica).

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    3. Hahahaha! Che risate! Sto pensando ai fragorosi applausi che l'anonimo cuor di coniglio del napoletanemm*** fa quando Kiko dice "Sì mettano in piedi i fratelli delle comunità di Napoli"...XD

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  8. 17:03, grazie per averci mostrato i frutti dell'Eucarestia del cammino neo-catecumenale...

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  9. Complimenti al cristiano adulto nella fede! Preghiamo per i sacrilegi che questi NC commettono contro Gesù Eucarestia! Che Dio abbia Misericordia di te anonimo 17,03!

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  10. Immagino che si sia rivolto a me :-)
    È anche immagino che troverà un confessore nella saletta, prima di mandare seduto.
    Discuteva di segni ed è arrivato lui, un altro emblema di amore.

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  11. È.C.
    Manducare
    Perfino il correttore automatico rifiuta il verbo.

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  12. Era ovviamente la sua miglior preparazione spirituale alla festa dell'Assunta.

    Poi magari stasera va dal confessore nella saletta a dirgli: "ho peccato di raccolta differenziata e di clacson in aree urbane, però pago la Decima (anche della menta e del cumino) e di fronte alla Persecuzione ho Reagito Santamente".

    Intanto c'è un articolo di Lapaz sul rubricismo e legalismo neocatecumenale. I gadget fotografati sono disponibili nei Kiko-shop (a prezzo "adeguato").

    Scimmiottando diabolicamente l'evangelico «se non diventerete come bambini», la fede "adulta" dei kikos è in realtà una regressione all'infantilismo, visto che la sua verifica consiste nel conteggiare premi e punizioni ricevute dai cosiddetti "catechisti".

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  13. Innumerevoli sono state le Messe offerte a suffragio di Giovanni Paolo II, cioè Eucaristie offerte per la purificazione dell'anima del Pontefice acclamato 'Santo subito', per renderlo degno di presentarsi a Nostro Signore.
    Per Carmen, no, solo Messe 'in ricordo' e 'in onore'. Incredibile.

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  14. @ blogger
    Non infieriamo sul neocatecumenale delle 17 e 03. Ha molti problemi di salute, poveretto, e non solo spirituale. Mi riferiscono spesso che da quando pubblicai il mio saggio, a seguito della critica alle esegesi di Kiko vari catechisti di mia conoscenza sono diventati Maalox-dipendenti.
    Perciò, Valentina, io chiedo perdono all'anonimo che mi ha offeso ;-)

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  15. Quanti neocatekikos in questo momento staranno facendo svogliatamente la cosiddetta "danza" sprezzanti del senso del ridicolo?

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  16. Buona festa dell'Assunta in cielo a tutti voi amici del blog!Che la Donna Vestita di Sole, al cui apparire si dissolvono tutte le eresie, possa tenervi sempre stretti sotto il suo manto ed aiutarvi a fare sempre verità unitamente alla carità,come forte segno della Misericordia di Dio!

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  17. Pietro (NON del Cammino)15 agosto 2016 alle ore 11:11

    Ci sono delle testimonianze di ex del Cammino che trovo molto interessanti: sono quelle dei "nostalgici" che riconoscono al Cammino dei grandi meriti ma che hanno deciso di uscire per delle aberrazioni insopportabili ai loro occhi.

    Sabato scorso ad una cena ho parlato con uno di questi: praticante da lungo tempo, anni fa ha deciso di entrare nel Cammino insieme alla moglie. Sono rimasti 3 anni prima di uscire a causa degli abusi liturgici che, soprattutto dopo un corso sulla liturgia a cui ha partecipato, non risusciva più a tollerare.
    Ha così chiamato i catechisti e gli ha detto quello che non andava. I catechisti non hanno cambiato le loro idee e lui e la maglie sono usciti.

    Mi ha raccontato che, durante la celebrazione eucaristica, c'erano giovani che passavano il tempo sul cellulare . E mi ha detto che una volta il figlio di un catechista è stato tutto il tempo a masticare la gomma. Prima di ricevere la Comunione l'ha tolta e, subito dopo, l'ha rimessa in bocca. A quel punto il mio amico non ci ha visto più e ha colpito il giovane con una sberla.

    Gli ho chiesto dei frammenti dell'Eucaristia e mi ha detto che non c'è nessuna cura verso di essi.

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  18. Salve a tutti,e Buona Pasqua Mariana.

    E'un po di tempo che non scrivo,ma ho sempre continuato a seguire il blog e le sue varie discussioni.

    Mi sono deciso a tornare a scrivervi oggi,perchè vorrei parlarvi del post-cresima o,per meglio dire,di un certo tipo di post- cresima,e vorrei sapere, da qualcuno più esperto di me,se dietro questa modalità di attuare il post-cresima non vi siano dietro sempre i neocat.

    Allora,questa è la descrizione del post cresima della parrocchia romana di cui vi ho parlato in altri miei post(riepilogo:parrocchia appartenente al settore Est della Diocesi,4000 abitanti,limitrofa al G.R.A.,con 4 comunità neocat.):



    Il post-cresima nasce nella nostra parrocchia il 15 dicembre 2011. Prima di arrivare a S. Andrea Corsini, questa esperienza inizia in una parrocchia romana nel 1999 e pian piano si diffonde ed è richiesta in altre diocesi romane, italiane, europee fino ad arrivare in tutto il mondo.

    Il post-cresima è uno strumento diocesano affidato alle parrocchie con lo scopo di creare un sostegno in un ambiente sano per i ragazzi che vivono quest’età così delicata (13/19 anni) caratterizzata da grandi cambiamenti fisici, psichici e affettivi in un tempo relativamente breve, durante il quale si allarga l’orizzonte delle loro relazioni sociali (ingresso scuola superiore, maggiore indipendenza dalle famiglie, nuove amicizie, ecc.) con frequente contrapposizione alle figure genitoriale.

    I ragazzi vengono divisi in piccoli gruppi e assegnati a delle coppie (padrini) della parrocchia. Una volta a settimana i padrini incontrano i ragazzi nelle loro case.

    La casa dei padrini diventa quindi il luogo dove ognuno di loro, liberamente, potrà esprimere dubbi, incertezze, insicurezze e problematiche che naturalmente affiorano in questa fase adolescenziale.

    In questo ambito si affiancano ai genitori, non sostituendoli, ma collaborando con essi nell’educazione del giovane. Viene organizzato ogni anno anche un campo estivo che diventa una grande opportunità di amicizia, vita all’ aperto e grande esperienza spirituale.

    Dunque,qualcuno di voi mi saprebbe spiegare se questo è il post-cresima alla maniera neocat?Vi ringrazio,attendo lumi al riguardo.

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    1. Sí, eso es del Camino Neocatecumenal. En España se hace desde unos años atrás en parroquias del Camino.
      Los adolescentes del Camino viven cada vez más controlados.
      Yes, that is an experience of Neocatechumenal Way. In Spain was introduced a few years ago in parishes with Neocatechumenals.
      Teens from the Way live absolutely under more control.
      In Cruxsancta talked about this, I will try to find more information.

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  19. Non credo che sia specificamente un modo per aiutare i giovani, ideato dal CNC, ma una cosa buona comunque.

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  20. si post movimento nc...
    dom

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  21. Ma che bella pubblicità progresso!
    Mi sembra troppo informato per non essere... informato :)
    Che il fratello catechista per post-cresima trovi un altro metodo per infiltrarsi. Che poi non c'è neanche bisogno d'infiltrarsi, questo blog è a porte aperte... o quasi :)
    M.i.B.

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  22. Aggiungo: odioso l'uso di una siffatta interpunzione :(
    M.i.B.

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  23. Credo di capire quello che Wolf intende.

    Anche se le parrocchie spesso fanno a gara a chi inventa l'iniziativa più pericolosa (e a chi riduce le cose della fede a psicologismi da quattro soldi), mi pare strano che i giovani di un determinato corso debbano andare a casa di un laico a farsi "catechizzare" lì (e dirigere spiritualmente lì) per espressa indicazione della parrocchia.

    Questo per dire che il sospetto di Wolf non è affatto campato in aria. Tanto più se dentro quella casa il "catechista" raccoglie (o meglio: estrae) confidenze del piano sessuale dai ragazzi...

    Figurarsi poi se entrando in casa del "catechista" si notano le "icone" di Kiko, qualche tallit, qualche mezuzà pendente dalla porta, la stanza con tappeto, chitarra, sedie disposte in cerchio, Bibbie di Gerusalemme, il patetico libro del Dufour, qualche testo di Bohnoeffer sugli scaffali, uno scolapasta ottagonale, il cero per le Lodi comprato da un kiko-shop...

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  24. bella la descrizionedel kit del bravo neocatecumeno....invece in casa di un ciellino trovi solo libri e al massimo qualche poster...

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  25. E' esattamente il post cresima neocat, separato dalla parrocchia e affidato alle coppie più sottomesse e obbedienti ai kikatekisti.

    Preparazione zero, fanatismo cento.

    Evitare assolutamente.

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  26. Per Wolf: che io sappia è proprio così che viene fatto il postcresima del Cammino: piccoli gruppi di ragazzi che si incontrano a casa di una coppia e una uscita conclusiva.
    Tempo fa, parlando con una amica non del cammino, ho saputo che suo figlio, dopo aver frequentato questo postcresima, si era convinto ad entrare in comunità per poter stare ancora insieme ai suoi amici (tutti figli di nc) e lei stava valutando se seguirlo in questa esperienza per poterlo eventualmente tutelare.

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  27. WOlf ha descritto perfettamente il postcresima NC! non è vero che è come tanti altri post cresima come dice Daniel! Questo ha tutte le cartteristiche NC compresa la scrutatio una volta la mese, la cena d'alleanza una volta al mese e il fatto che solo coppie NC possono farlo! Parlo per esperienza diretta! Che poi dicano che è "aperto a tutti" è una mezza verità perchè lo scopo è quello di far entrare in cammino eventuali ragazzi che non hanno le famiglie in cammino. Grazie al cielo questo succede molto molto raramente! Insomma sti sfigati di figli del cammino devono cuccarsi il postcresima e pure il cammino neocatecumenale in contemporanea perchè il primo non sostituisce il secondo ma vanno fatti entrambi e dall'età di 13 anni.
    Riguardo a quanto scrive Pietro (non del cammino) al comportamento dei ragazzi NC durante l'Eucarestia confermo tutto! regolarmente chewingum in bocca, cellulare in uso, le ragazze con la chiappe fuori(una volta una era seduta piegata e le si vedeva il culo vero e proprio) , intermezzo per fumatina fuori ecc.! Questo da sempre ma è molto peggiorato con l'avvento dei cellulari. Pensate che già negli anni 90, quando una delle mie figlie era entrata in cammino (erano tutti ragazzi figli i NC), durante una Eucarestia da soli il sacerdote (un santo uomo ora in cielo) a metà messa si è alzato e se ne è andato!

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  28. Il post cresima nc ha l'unico scopo di far entrare altri giovani nel cammino NC, per i ragazzi del cammino invece per stessa ammissione del catechista di Roma responsabile nazionale del post cresima ha lo scopo di evitare che i loro ragazzi vadano in giro ubriacandosi, contaminandosi con gli altri e drogandosi

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  29. Ringrazio tutti voi per i chiarimenti che mi avete fornito.Dunque,è proprio come pensavo io.

    Evidentemente il C.N.cerca nuovi adepti anche con questi altri modi,probabilmente si sono accorti che le catechesi per adulti,o per giovani ed adulti, non bastano più............

    Se qualcuno,dall'alto, non interviene per fermare queste cose ho davvero paura di ciò che potrebbe accadere in futuro.......mala tempora currunt purtroppo...........

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  30. LaPaz mi ha fatto ricordare che avevo tradotto a suo tempo, da un commento di Alejada su CruxSanzta, l'esperienza di una viaggio in Spagna a conclusione del postcresima di un gruppo di ragazzi italiani. Lo riporto di seguito.

    'Il pellegrinaggio del gruppo italiano degli aspiranti kikiani si conclude con il loro totale sfinimento.
    Secondo la persona che ha ospitato due di loro, sì sono lamentati di essere stati sottoposti ad un regime di catechesi, Parola ed Eucaristia, da non avere più voglia di nulla. Secondo la loro impressione, erano abbastanza disillusi.
    Le attività si concludevano alle due di notte nei giorni feriali, con conseguente squilibrio orario della famiglia che li accoglieva, che doveva portarli a tarda notte e andarli a riprendere all'alba, come se la gente non dovesse lavorare il giorno successivo.
    Prima dell'ultima attività notturna, avevano una giornata libera, in cui avevano una visita a "I Martiri" e, sapendo che era l'ultima, chiesero al catechista Gianvito, il capintesta del post-cresima a livello mondiale e planetario, che gli concedesse un po' di tempo libero per fraternizzare con i ragazzi spagnoli del post-cresima che lì avevano invitati a prendere qualcosa con loro.
    La risposta fu un rotondo NO, seguito da una ramanzina.
    Questo di bersi qualcosa deve essere molto pagano e indegno di giovani succursali del Sacro Impero Kikiano.
    Il catechista disse loro che, più stanchi erano, più era probabile incontrassero il Signore.
    In alternativa, li hanno mandati nelle case che li ospitavano perché cenassero, si cambiassero ed uscissero per le 23.30 (sì, quasi mezzanotte), ora in cui dovevano iniziare l'ultima attività che consisteva nel recitare il rosario, scrutare una Parola sulla quale poi fare un giro di esperienze, e tutti i membri del gruppo erano tenuti a partecipare.
    Prima di questo pellegrinaggio, i gruppi del post-cresima vanno in campeggio per una settimana.
    In questo campo, le attività si prolungano fino all'alba, per poi alzarsi presto il giorno successivo.
    Ora viene la parte più interessante: tra i partecipanti ci sono dei volontari un po' più grandi che fanno da vigilanti e guardie notturne.
    Ogni guardia ha il suo turno durante la notte per evitare che i ragazzini evadano dal campeggio.
    Anche se sono così distrutti che non so chi sarebbe quel bel tipo che preferirebbe svignarsela invece di approfittare per dormire!
    Alla fin fine, qualcuno ci sarà...
    Chissà che genere di scandali si sono verificati in questi campi, a causa dei quali non li lasciano respirare!
    Ora capisco perché Mister K. afferma spavaldamente che i suoi giovani non peccano: non perché non vogliano, non ne hanno il tempo!
    Questi sono i meccanismi che il cammino usa per addestrare i suoi giovani.
    Per questo non conoscono altra cosa, non hanno contatti né con la chiesa, che pure è tanto grande, e tantomeno con il mondo, naturalmente.
    Giustamente è questo che si pretende da loro: che non conoscano altra cosa che non sia il cammino, perché si trasformino nei talebani che il cammino vuole che siano.
    E ci riesce!
    Però, per quanto programmati, resettati e plagiati che siano, appena ne hanno l'opportunità, si lamentano.
    In fin dei conti, sono giovani.
    Sospetto che i catechisti non li vedano come tali, ma come futuri catechisti, fabbricanti di kikini e camminanti dei più recalcitranti.'
    (Alejada -29 agosto 2014 - Cruxsanta)

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  31. Il bello è che,questo post cresima viene descritto come uno "strumento diocesano",quindi molta gente,leggendo ciò,pensa che sia una cosa pienamente approvata,utile e ben fatta.

    Ora,non è un segreto che la Diocesi di Roma sia una delle più neocatecumenalizzate dell'Orbe terracqueo,se non addirittura, forse,la più neocatecumenalizzata di tutte.

    Se andate sul sito diocesano,vedete quante delle 336 parrocchie cittadine hanno il C.N.Non penso di esagerare se dico che i kikos sono presenti in almeno 2/3 delle parrocchie dell'Urbe.

    E non da oggi,ma da svariato tempo ormai,la neocatecumenalizzazione della Diocesi in questione sta ulteriormente procedendo con una accelerazione inquietante.

    Possibile che NESSUNO,ripeto di nuovo,NESSUNO faccia assolutamente NULLA per arrestare questa pericolosissima deriva???

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  32. La cosa divertente é che state qui a sproloquiare, ma se poi andate a parlare con i ragazzi del post-cresima sono tutti contentissimi di farlo (sia i neocat che non).
    Stride un po' con la descrizione da campo di concentramento che ne fate...

    Saluti
    Jeff m.

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  33. Anche tu Jeff sei contentissimo del cammino e allo stesso tempo dimostri di non saper cogliere il senso degli interventi.
    Cosa possiamo dedurne?
    Che se non possiamo aspettarci un po' di spirito critico e di autonomia del pensiero da chi fa il cammino, tantomeno possiamo pretenderlo dai giovanissimi del dopocresima

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  34. Oh, certo, l'importante per Jeff non è la verità ma l'essere contenti.

    Nel pseudovangelo neocatecumenale infatti risulta che Nostro Signore, quando qualcuno obiettò che si trattava di un linguaggio "duro" e difficile da capire, disse agli Apostoli: "ma dopotutto siete contentissimi, e questa è l'unica cosa importante".

    Nel Cammino infatti non conta la verità, ma solo il prestigio e il consenso dati al Cammino.


    Rispondendo poi a Wolf: il fatto è che i propugnatori del Cammino credono di essere "la Chiesa", talvolta lo credono perfino in buona fede.

    "Quello che facciamo noi, è opera della Chiesa", dicono con arroganza (e certe volte persino apertamente)... di fatto denigrando la Chiesa.

    Padre Pio, Teresa di Lisieux, don Bosco, Pio X, Alfonso de' Liguori, padre Kolbe... il loro operato era senza dubbio opera della Chiesa.

    Ma le boiate e l'arroganza dei kikos e dei loro cosiddetti "catechisti" e "iniziatori", sarebbe "opera della Chiesa" da mettere sullo stesso piano di quei santi?

    È un'epoca triste, questa, ed abbiamo più che mai bisogno di santi come quelli.

    Il fatto stesso che frequentemente noialtri costernati chiediamo che "qualcuno" (la legittima autorità della Chiesa) faccia "qualcosa" (cioè il suo dovere di pascere il gregge che Nostro Signore le ha affidato), è indice che quel "qualcuno" o è distratto oppure è connivente.

    La grande paternità con cui papi e vescovi hanno finora inutilmente tentato di raddrizzare il Cammino, rischia sempre di più di diventare connivenza. Non sarà bello presentarsi davanti al Creatore dopo aver fatto poco rispetto alle eresie e le carnevalate liturgiche.

    (ora di sicuro sbucherà fuori qualche neocatekiko a raccontare la solita panzana secondo cui i Pontefici avrebbero volontariamente e convintamente appoggiato le storture liturgiche/dottrinali del Cammino...)

    RispondiElimina
  35. Carissimo Tripudio invece di parlare a vanvera vieni e vedi, una cosa e' certa nel 99% delle parrocchie il post cresima e' ed e' stato sempre un fallimento. Ben vengano iniziative, anche se del cammino, per avvicinare i giovani. Vedi amico che nel post non si parla di cammino anche perche' la maggior parte dei ragazzi sono fuori. Jeff

    RispondiElimina
  36. Il fallimento di un corso di post-cresima non è la mancanza di contentezza da parte dei partecipanti, ma è la mancanza di conoscenza delle cose della fede.

    Il Cammino è campione nel trasmettere l'ignoranza, l'ambiguità, le eresie (cfr. "intermezzo comico").

    Ed è campionissimo nel denigrare gli altri («nelle parrocchie è un fallimento...») per affermare sé stesso.

    L'unica cosa che conta è la verità. Qualsiasi iniziativa è deleteria, se non trasmette la verità insegnata dalla Chiesa da venti secoli a questa parte.

    Il fatto che le parrocchie siano generalmente in crisi, non è automaticamente un elogio per qualsiasi attività che sembri "ben riuscita".

    Al caro Jeff queste cose sono state ripetute, chiarite, spiegate innumerevoli volte. Il criterio è la verità, non il successo.

    Ma al Cammino non importa la verità. Importa solo il successo. A scapito della verità.

    RispondiElimina
  37. Il criterio è la verità, non il successo.

    Spero che Jeff si lasci interrogare da queste parole di Tripudio

    Nelle catechesi neoc si parla sempre di fallimento e di povertà umana: Kiko si definisce un poveraccio, i catechisti quando predicano sono sempre stanchi, provati dai viaggi,
    però poi quando vi fate pubblicità parlate sempre di successi e di numeri. Io la trovo una grande contraddizione e le contraddizioni volute come queste nascondono una menzogna.

    Il vero bene è sempre stato ostacolato. Quanti i santi hanno subito persecuzioni e non sono stati compresi da quella chiesa stessa che poi li ha dichiarati santi?

    Perché Jeff e gli altri hanno bisogno di queste mediocri consolazioni numeriche?

    Avete scritto bene che non si tratta di un vero post-cresima, ma di una serie mensile di celebrazioni su un tema fatte sul modello che si usa in comunità, il linguaggio e le modalità sono neocat, come i pure i contenuti, è un'introduzione al metodo neocat fatta in un ambiente familiare e accogliente per suscitare quei legami affettivi che consentiranno ai ragazzi due cose
    1, entrare in comunità
    2. non restare scandalizzati dai comportamenti troppo liberi dei ragazzi neocat ( es. sul consumo di alcolici, il fumo)

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  38. Senti Tripudio tu e gli altri siete prevenuti perche', dovresti sapere, che nel post cresima non si usa altro che il CCC. Informati dai tanti amici ex od infiltrati che sicuramente in un modo o in un altro ti faranno sapere. Jeff

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  39. Tratto da un articolo di "Gente veneta":

    "Gli incontri hanno quindi cadenza settimanale, secondo cicli di quattro incontri. Ciascun ciclo ha per tema uno dei dieci comandamenti, o dei sette peccati capitali, o delle virtù cardinali o teologogali, o delle opere di misericordia. Nel corso delle prima sera, a casa dei padrini, si annuncia il tema e si chiede ai partecipanti come gli amici, le persone che si frequentano, la tv e quindi loro stessi si pongono di fronte a quel determinato tema. Durante il secondo incontro, sempre a casa dei padrini, si fa una scrutatio su un testo biblico, per capire come la Parola di Dio illumina quel particolare argomento. La terza sera, in chiesa, si tiene la catechesi di un sacerdote e una penitenziale. La quarta sera, ancora a casa dei padrini, ha luogo il rito dell'Alleanza: il capofamiglia chiede a ogni giovane se è disposto, con l'aiuto di Dio, a mettere in pratica il comandamento o la virtù trattata, perché diano il loro assenso in modo solenne. Si suggella questa alleanza con Dio attraverso una cena ben preparata, in cui i ragazzi come dei re sono serviti a tavola. Anche al termine delle altre serate è previsto uno spuntino e un momento di aggregazione. Alla fine della quinta superiore si termina il cammino con un pellegrinaggio: lo scorso anno a Madrid."

    Io ci vedo assai poco CCC e molto cammino (scrutatio, alleanze, cena finale "da re").

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    1. E i frutti non si vedono infatti! Hai dimenticato che il pellegrinaggio prevede visitare una famiglia NC in missione e un seminario RM e una volta che avevo espresso il pensiero riguardo a Lourdes mi sono presa delle belle pernacchie perché non è posto da portare i ragazzi! Una ex

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  40. Come puntualmente ci fa notare l'attenta Michela il post e' svolto esattamente come e' riportato nell'intervento precedente. Non esiste il cammino perche' la parola della prima e della quarta sera data dal padrino sul comandamento, per esempio, viene presa dal CCC, te lo posso assicurare. Alla fine si termina con un campo estivo e non pellegrinaggio che di solito si fa in montagna. Jeff

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    1. Il campo estivo i primi cinque anni, il pellegrinaggio alla fine in quinta superiore. Jeff sono praticamente tutti figli NC! Nei campi estivi i padrini fanno i turni di guardia la notte, controllano e perquisiscono camere e borse di tutti i ragazzi, dai tredicenni ai diciottenni! Senza contare che fanno tutti insieme il campo è l'età molto diversa per trattate temi come sesso, gender, dipendenze! Nonostante le perquisizioni riescono lo stesso a fumare e farsi... una ex che parla per esperienza diretta!

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  41. Non è la prima volta che il caro fratello Jeff "dimentica" i particolari che il Cammino tenta di nascondere.

    E non è la prima volta che quando si parla di mangiare un piatto di veleno, il caro fratello Jeff obietta qualcosa tipo: "ma nella prima e nella quarta cucchiaiata c'è stato aggiunto un pizzico di zucchero!".

    Il caro Jeff finge di non sapere che il Cammino si mimetizza allo scopo di ingannare i cattolici e di attirarli nella trappola.

    Esempio di mimetizzazione: «la parola data nella prima e nella quarta sera...».

    Nella Chiesa si insegna la dottrina cattolica (qualcosa di oggettivo). Nel Cammino, invece, ai malcapitati viene "data una parola": sottinteso, si stimola il soggettivismo protestante nella versione neocatecumenale, perché dopo aver "dato una parola" ci si aspetta di ricevere una reazione, una risonanza...

    Nella Chiesa si insegna la dottrina cattolica (qualcosa di continuativo). Nel Cammino, invece, ai malcapitati viene "data una parola" nella prima e nella quarta sera: sottinteso, ci saranno occasioni multiple per neocatecumenalizzare i giovani parrocchiani per farli entrare in comunità. Poi, sappiamo bene come il Cammino riesce a "dare" la propria parola incollandoci vicino una citazione del CCC per far sembrare che le due cose coincidano.

    Nella Chiesa si insegna la dottrina cattolica (a cura della parrocchia, nei locali della parrocchia, da persone fidate della parrocchia). Nel Cammino, invece, occorre attirare i giovani in strutture neocatecumenali mascherate (la "casa" del "padrino"): sottinteso, non sia mai che una circostanza, o una presenza estranea (tipo il parroco) possano influire sulla neocatecumenalizzazione delle ignare vittime.

    Un'altra cosa che i neocatecumenali - e spesso tanti anche nelle parrocchie - rifiutano di capire, è che il problema non è il "luogo" o il "metodo", ma la verità.

    L'unica cosa che conta è insegnare la verità, così come ha fatto la santa Chiesa da venti secoli a questa parte.

    Invece i neocatecumenali preferiscono indottrinare, cioè imbottire le teste altrui del nozionismo kikologico-carmenistico, e poi illudersi che quel protestantesimo faccia effetto a suon di magiche estrazioni a sorte, di narcisismo delle sofferenze, di gara a chi sforna più figli...

    E quindi sono convinti che per indottrinare bene occorre un luogo adatto, diverso dalla parrocchia (perché certe cose, dette nei locali della parrocchia, si riconoscerebbero subito come truffa). Ti portiamo a casa del catechist... pardon, del padrino, e lì lui ti darà una "parola", oh, ma oggi è il quarto incontro, allora diremo di averla estratta dal CCC...

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  42. Ma per favore Jeff!
    Catechisti scelti in modo pilotato fra i più fedeli al Cammino, catechesi preparate da neocatecumenali, indottrinati al neocatecumenalismo, sacerdoti neocatecumenali che parlano in termini solo neocatecumenali, ma che razza di "chiesa" sarebbe Jeff? Ma insomma pensi di parlare con degli scemi?
    E' un sistema per insegnare ai ragazzi il neocatecumenalismo, non per condurli alla Chiesa. Voi non conducete la gente alla Chiesa Cattolica, ma al neocatecumenalismo e a Kiko vostro signore, perché voi pensate che la Chiesa sia da rifondare, fallita e lo dici tu stesso parlando per penosissimi luoghi comuni, sparando cifre campate per aria : il 99% delle parrocchie fallisce nel post-cresima. Ma smettila!
    Il Papa vi smentisce con un discorso su due, siete un modello superato che si ripete da 50 anni, basato sull'indottrinamento.

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  43. p.s. fra le altre cose, il termine padrino lo avete rubato: non esiste il padrino del post cresima! Come sempre rubate le parole cattoliche e ci appiccicate i vostri significati posticci.

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  44. Chiedo all'anonimo che si é "impadronito" del mio soprannome di non farlo piú, grazie. (Tra l'altro proprio non ne capisco il motivo, crea solo confusione)

    Nello specifico, il mio ultimo intervento su questo blog era del 17 agosto alle 14.03.

    Per quanto riguarda il contenuto dei suoi interventi, mi trovo comunque totalmente d'accordo con il "falso Jeff": il post cresima è una vera benedizione per i ragazzi - che siano del cammino o meno.
    Dicevo che il post-cresima piace ai ragazzi solo per rispondere a chi lo descriveva come un'esperienza terrificante e castrante, manco fosse un campo di concentramento. Non è affatto così, ma manco lontanamente.

    Poi è chiaro che non è solo il successo a determinare la bontà di un'iniziativa, mi avete preso per un babbeo? Così come non è il successo di una canzone a determinarne il valore artistico ("andiamo a comandare"?).
    Forse dovreste scendere dal piedistallo dove vi siete posti e cercare di capire quello che uno scrive.
    E cercare di vedere la realtà per quello che è, non per quello che vorreste sia. Tornando all'esempio del post-cresima, è un dato di fatto che si tratta di un' esperienza che attira parecchi ragazzi fuori dalla Chiesa. Ed è perfettamente ortodossa, checchè ne diciate. Dai vostri commenti si capisce benissimo che parlate di qualcosa che non conoscete.
    Come pure le scrutatio mensili, che terminano con l'Adorazione Eucaristica e il pange lingua cantato in latino. Ma mi raccomando, continuate a vivere nel mondo incantato in cui il Cammino non crede alla Transustansazione o è "nemico del latino".

    Saluti
    Jeff m.

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  45. Jeff, per l'amor del Cielo, il cammino non è nemico del latino, anzi, il cammino è un perfetto replicante di qualsiasi pratica, basta possa farla propria, metterci il marchio di registrazione ed usarla in modo divisivo.

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  46. Da quello che scrivi, Valentina, si deduce che critichereste il Cammino anche se iniziasse a celebrare con il VO.
    Come a dire: il problema non è quello che si fa nel Cammino, ma il Cammino in quanto tale.

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  47. L'anonimo delle 9:49 ha quasi ragione.

    Infatti, se il Cammino cominciasse a celebrare il Vetus Ordo, sarebbe senza dubbio uno stratagemma per ingannare il prossimo.

    Cioè sarebbe criticabile, anzi, doverosamente da criticare.

    Il neocatecumenalismo è una religione idolatrica, in cui non importa la verità, ma interessa solo seguire i dettami dell'idolo Kiko, buoni o cattivi che siano. Specialmente cattivi, visto che l'idolo Kiko è particolarmente ignorante e arrogante.

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  48. Concordo con Tripudio. Inoltre io avevo specificato che il cammino, cioè Kiko che, come ha detto Carmen un po' acidamente, ha questo 'grazia dell'assimilazione' (cioè del sincretismo), mette il suo copyright su ogni culto che riscopre: il Rosario è fatto in un certo modo, l'Adorazione in un altro, così da non poter essere confusi con i riti dei cattolici.
    Tempo fa dissi che se, per assurdo, avessimo tutti cominciato ad usare il pane azzimo per l'Eucaristia, il cammino, in un supremo sforzo distintivo e divisivo, sarebbe tornato all'Ostia (naturalmente made by Kiko con stampigliati su i suoi marchi di fabbrica).

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  49. Come già detto e ripetuto, l'unica possibile «vera benedizione per i ragazzi» è la verità, non l'attivismo, tanto meno la piacevolezza delle attività.

    Il campo di concentramento neocatecumenale, qualsiasi tono assuma, qualsiasi mimetizzazione metta in atto, è sempre ed esclusivamente finalizzato alla trasmissione del kikismo-carmenismo (a costo di decorarlo con qualche parolone cattolico, qualche citazione del CCC) e al catturare i cattolici nella propria trappola (estraendoli dalle parrocchie per infilarli nelle comunità neocat).

    Il kikismo-carmenismo non contiene la verità della fede (altrimenti dovrebbe smentire Kiko e Carmen su tutte le eresie, tutte le ambiguità, tutti gli strafalcioni liturgici), ma contiene l'inquinamento della verità.

    Se c'è un piedistallo, è quello che i neocatecumenali erigono a sé stessi, al Cammino e ai suoi autonominati "iniziatori". Ed è un piedistallo costruito apposta per schiacciare la verità. Di fronte alla verità, un neocatekiko non darà mai torto a Kiko, neppure sotto forma di ipotesi, neppure quando Kiko e i suoi scagnozzi ne sparano di grosse e tragicomiche.

    La verità insegnata da venti secoli dalla Chiesa Cattolica resta tale con o senza il sottoscritto, con o senza questo blog, con o senza i movimenti ecclesiali. Se Kiko va contro le verità di fede, il problema non è questo blog, il problema non è la catasta di libri che documenta in dettaglio le eresie e gli errori: il problema è Kiko.

    Un'esperienza cattolica è "nell'ortodossia" solo quando insegna le verità di fede.

    Carmen è morta senza rinnegare pubblicamente le eresie e le ambiguità che ha proclamato lungo tutta la sua vita.

    Kiko è ancora vivo, e non ha ancora rinnegato nessuna delle ambiguità ed eresie che sta proclamando in tutta la sua vita.

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  50. Impossibile che il cammino celebri il VO che richiama chiaramente il Santo sacrificio. Non ci sono rischi che il cammino diventi cattolico.

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  51. poso commentare?

    firmato pippo

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  52. Volevo confermare quello che è stato detto.
    I padrini del post-cresima vengono "selezionati" accuratamente tra i neocatecumenali.
    Si può partecipare alla "selezione" durante un apposito incontro neocatecumenale.
    Per essere "scelti" bisogna avere superato almeno il secondo passaggio,meglio ancora se si è fatta anche la "Preghiera".
    Si fa un incontro in cui si invoca lo Spirito Santo e dopo una catechesi dei catechisti si procede per "Alzata".
    Vengono prese in considerazione solo le coppie.
    Dopo questo primo incontro, i catechisti convocano tutte le coppie in una saletta e fanno una scrematura delle coppie che si sono proposte.
    firmato pippo

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