sabato 4 febbraio 2017

Perché la Chiesa non ferma i Neocatecumenali


Non so e non capisco se vi rendete conto che ragionate come si ragiona nel cammino cioè in modo illogico, per slogan vuoti di contenuto in un modo che non è comprensibile per chi invece non ha disimparato ad usare il buon senso.

Vi chiedete perché la Chiesa non vi ferma?
Perché voi non state chiedendo al cammino solo un aiuto per vivere la vostra fede, ma voi volete che il cammino vi plasmi la mente, vi metta in bocca gli slogan da ripetere, e difatti dite tutti le stesse cose, come gli adepti di una setta.
Se Annamaria, un nome per tutti, visto che siete tutti uguali, avesse interiorizzato la sua fede, saprebbe manifestarla con le sue parole, con l'originalità e la libertà dei figli di Dio.

Ma non basta, perché voi avete bisogno che il cammino vi dica ciò che deve fare un cristiano, quanti figli, quante convivenze, a chi dare il denaro. Avete delegato al cammino le decisioni della vostra vita, dalle più importanti alle più piccole. Non siete liberi di fare scelte libere, perché prima bisogna soddisfare le esigenze del cammino, poi se avanza tempo e denaro si può pensare ai propri cari, e a tutto il resto.

Cosa può fare la Chiesa per aiutarvi?
Chiudere il cammino significherebbe lasciare tanta gente infantilizzata come voi senza una guida. Qui il problema è molto serio, so che voi ci scherzate dicendo che dobbiamo avvertire la gerarchia, come se la Chiesa non conoscesse i problemi del cammino.
Lo sapete benissimo, anche quando non volete ammetterlo pubblicamente, che non potete stare neanche tre mesi senza andare in comunità; come si può pensare di lasciarvi senza il vostro biberon/cammino per sempre?

Se io fossi il papa o un vescovo agirei esattamente così: non forzerei nessuno, come invece fanno i vostri "catechisti", ma rispetterei i vostri bisogni del tutto umani di avere delle guide che vi dicono chi siete e cosa dovete fare.
Allo stesso tempo mi preoccuperei di quelli che invece vogliono fare un vero cammino di fede e che cercano un rapporto personale con il Signore senza la pesante mediazione della comunità e dei "catechisti".
E a questi che finalmente hanno capito che non c'è bisogno di rincorrere novità o percorsi di riscoperta delle origini, a questi che finalmente sono diventati adulti la Chiesa ha dato un magistero che indica la strada e ha insegnato ad affidarsi alla sua sapienza perenne.
Le tappe del Cammino: dagli iniziali 3 anni
ai 30 (se va bene)

Quindi continuate a fare il vostro cammino in pace, finché ne avrete bisogno. Quando il desiderio di libertà e Verità diventerà più forte delle piccole e meschine sicurezze che vi dà il cammino, tornerete qui e comincerete il vero cammino del cristiano.
(da: Michela)

41 commenti:

  1. Io condivido l'approccio alla questione di Michela. Con una osservazione, però: il Cammino andrebbe accompagnato dal Papa con più tirate di orecchie, almeno tre ogni semestre. In tal modo si potrebbe aiutare, mettendolo sull'avviso, anche chi rischia di essere irretito nella tela del ragno delle catechesi iniziali.

    RispondiElimina
  2. ......Bergoglio è sulla stessa lunghezza d'onda. Se uno alle catechesi viene "irretito", non ci sono mezze parole, è una setta e va chiusa.

    RispondiElimina
  3. Pax

    Lino sono pienamente d'accordo con te.
    E si, lasciamoli pure giocare con la comunità, ma una parola chiara ci vuole.
    capisco quello che dice Michela, la Chiesa se chiude il cammino rischia di traumatizzare per sempre "gente infantilizzata".
    Ma non può esimersi dal dire le cose in modo chiaro, perché è vero che Kiko è bravo a lobotomizzare le persone, ma l'anestesia pre-operatoria, devo dire purtroppo, la pratica la Chiesa quando tace.
    È grazie a questo silenzio che i malcapitati si fidano del chirurgo (senza laurea in medicina) e firmano il consenso, prima di entrare in sala operatoria e farsi privare PER SEMPRE del propio cervello.

    Pax

    RispondiElimina
  4. Condivido quanto detto da Michela, ma la situazione attuale è colpa dei pastori che non hanno vigilato sul gregge.
    Un bubbone come questo invece di essere inciso per tempo è stato lasciato crescere, indisturbato, nel caos del dopo concilio.

    RispondiElimina
  5. E' chiaro che quello che ho scritto è - lievemente?- provocatorio. Ma rappresenta pure la situazione attuale.
    Dato il silenzio dei pastori, dato lo spalleggiarsi di responsabilità sia tra curia romana e vescovi locali, sia all'interno stesso della curia romana,
    non possiamo pretendere che qualcuno si faccia carico del problema del cammino.

    Non credo che bastino neanche le tirate di orecchie, servono parole chiare come quelle della lettera di Arinze, serve mettere in luce le difformità con la dottrina, come serve pure chiarire la differenza tra chiesa e setta o tra religione tradizionale e setta. Ma su questo punto la Chiesa è la prima a voler tacere, per timore che possa essere rimesso in gioco il discorso sul plagio rispetto al quale si sente in posizione di debolezza.
    Quando era uscito il documento Chiesa e nuovi movimenti religiosi avevo pensato che potesse essere uno strumento per riconoscere gli elementi settari anche del cammino. Invece la chiesa prendendo le distanze da sette e new age non ha voluto vedere i semi marci che avevano germogliato al suo interno, ritenendo che il problema fosse solo esterno ad essa.
    In quel periodo ero felicemente in cammino e negli anni successivi avevo maturato l'idea, che ho ancora, che il cammino fosse una specie di setta autorizzata dalla chiesa. Cioè dal momento che la chiesa riconosceva che molti soddisfavano il loro bisogno di appartenenza e di identità nelle sette, allora essa stessa permetteva che si creasse al suo interno uno spazio settario per questo tipo di persone.
    Ripeto che questa è la mia lettura personale del fenomeno 'cammino neocatecumenale nella chiesa cattolica'. Non le dò un valore di verità oggettiva, come invece nelle altre cose che scrivo.

    Quindi il lavoro di demolizione degli errori del cammino può essere fatto solo dal singolo con l'aiuto del magistero, della liturgia, del catechismo. Internet può essere di grande aiuto per chi voglia cominciare a capire qualcosa del cammino.






    RispondiElimina
  6. Pax
    Michela ha detto:
    una specie di setta autorizzata dalla chiesa. Cioè dal momento che la chiesa riconosceva che molti soddisfavano il loro bisogno di appartenenza e di identità nelle sette, allora essa stessa permetteva che si creasse al suo interno uno spazio settario per questo tipo di persone.

    Si Michela, cerchiamo di dare una spiegazione al perché la Chiesa non si pronuncia con chiarezza, o meglio perché,. dopo aver dato delle direttive molto precise in verità , o aver letteralmente provveduto a correggere storture, poi taccia di fronte al menefreghismo e trasformismo dei destinatari della sua parola, cosa di cui è ben consapevole.
    Ora se il cammino fosse innocuo lo comprenderei pure, ossia stile setta, ma forse siamo da tempo giunti alla conclusione che è una vera e propria setta, paradossalmente annoverata tra le realtà ecclesiali riconosciute.
    A una simile aberrazione non c'è, a mio avviso, alcuna giustificazione, spiegazioni forse ma spiegazioni amare.
    Sono estrema, ma io definisco il Cammino una serpe che prolifica nel seno della Chiesa, un cavallo di Troia.
    Prima o poi si pagherà il conto, mi fa specie che la Chiesa non si renda conto di questo.
    Che poi il lavoro di demolizione ricada sul singolo, compito davvero ingrato e impari.
    Noi non ci sottraiamo, ma con l'aiuto di chi?
    All'interno emarginati, demonizzati, messi sotto pressione e alla berlina davanti a tutta la comunità, bollati come quelli che hanno la loro idea del cammino, i disubbidienti, gli idolatri della propria ragione e infine..... Tagliati come il fico sterile, perché , come diceva bene Donna Carson, si sono macchiati dell'unico peccato che non trova misericordia: la mormorazione contro la comunità, il non essere perfettamente sottomessi ai dictat dei catechisti, meglio se totalmente illogici. Ma alcuni di noi li abbiamo anticipati tagliando noi loro, e non c'è lo perdoneranno mai.
    diciamo sempre le stesse cose!
    La parola della Chiesa c'è pure, chiara, ma solo per chi la accolga con onestà.
    Per il resto rimane inattuata perché disattesa da chi dovrebbe darle corpo e la Chiesa dopo aver parlato non vigila e non controlla.
    Gli ex fratelli, intanto, ti vedono come Giuda, dopo tutti gli inutili tentativi di riportarti all'ovile diventi per loro un pagano è un pubblicano e....anche peggio
    Mentre un cardinale Müller fa la recensione prona e adorante al capolavoro letterario/spirituale/catechetico di Kiko "Annotaciones"
    Abbiamo denunciato, chiesto aiuto, fatto conoscere, dobbiamo continuare da soli? nessun problema, uno dei miei eroi preferiti resta sempre il grandioso don Chisciotte.

    Pax

    RispondiElimina
  7. http://www.imgrum.net/media/1439946146772788353_1275969188
    P. Santiago Martín de Magnifica.tv en 2012 sobre el #CaminoNeocatecumenal en la Iglesia Católica.

    RispondiElimina
  8. Michela ha detto: "Non credo che bastino neanche le tirate di orecchie, servono parole chiare come quelle della lettera di Arinze, serve mettere in luce le difformità con la dottrina"

    Io credo che questo, purtroppo, non sia più possibile. Parliamoci chiaramente: con l'approvazione postuma dei mamotreti e le relative correzioni (note e ignote) del 2010, con l'approvazione dei passaggi non normati dai libri liturgici del 2012 - entrambe per sanare l'invalidità della Statuto - la Chiesa ha inteso mettere una pietra tombale sopra le evidenti storture e collusioni che hanno segnato l'iter normativo del Cammino neoereticale. Ogni riapertura della discussione sulle difformità dottrinarie significherebbe l'avvio di un processo perlomeno morale a quanti hanno consentito a Kiko e a Carmen di diffondere eresie per decenni e impiantare nella Chiesa una conventicola che è "un'altra chiesa", già scismatica come ben spiegò lo storico Roberto De Mattei. Un processo impossibile perché coinvolgerebbe i piani più alti del Vaticano, che farebbe uscire scheletri e cadaveri dagli armadi di eccezionali dimensioni e fetore.

    Oggi una sola azione è possibile ma anche potrebbe essere sufficiente: obbligare i neocatecumenali all'obbedienza sulle cose che nello Statuto, nei vari documenti e nelle tirate di orecchie sono prescritte relativamente alla Liturgia, ai rapporti con la comunità parrocchiale nel suo insieme e con i singoli. E con le culture varie, perché questa tirata di orecchie mette in discussione la riproposizione del Kiko-modello ovunque il Cammino faccia missioni.

    RispondiElimina
  9. Non so, Pax, di fronte ai problemi della Chiesa di oggi in Germania, in Sud America, forse il cammino non è una priorità.

    Da qualsiasi angolazione si guardi la cosa non vedo l'urgenza di intervenire.
    1. il popolo antigender oggi è formato da moltissimi neocat
    2. sappiamo già quanti soldi versano alle curie e spesso offrono sacerdoti ai vescovi che possono vantarsi di avere diocesi vitali
    3. la sofferenza delle vittime: pensi che sia così importante? Una chiesa in minoranza culturale e in crisi di fede ha bisogno di volti sorridenti. Inoltre la sofferenza o dipende da cause gravissime ed evidenti oppure può essere frutto di sensibilità eccessiva. La chiesa di oggi non sa farsi carico delle sofferenze delle persone e ha lasciato questo compito alla psicologia.
    4. se non si interviene sarà il tempo a determinare il futuro del cammino. Se resta così con un leader carismatico e linguaggi inadeguati, morirà presto, se si forma un gruppo direttivo disposto a riformare qualcosa e a lavorare per conto della Chiesa su tematiche morali o se riuscirà ad entrare nella vita sociale e politica, allora sopravvivrà per la sua utilità. Quindi perchè intervenire? è meglio lasciare la palla al cammino e vedere quale sarà la sua prossima mossa.

    RispondiElimina
  10. in effetti Lino, avevo guardato la cosa solo dal punto di vista personale di chi in quell'occasione ha visto come il cammino si è mosso mentendo a tutti, a noi camminanti come pure al vescovo locale. Per me quella lettera ha rappresentato un punto di non ritorno, ma appunto, solo per me.

    Questo per dire che non si può chiedere di rispettare le culture, di non imporre modelli di chiesa, di annunciare con amore, di non essere autoreferenziali a persone che non sono abituate al confronto ragionato tra il proprio pensiero e quello di un altro( in questo caso, il papa). I neocat sono abituati a semplici comandi con contenuti semplici. Se la chiesa non adotta la stessa formula comunicativa, i neocat non comprendono.

    Basterebbe anche pretendere trasparenza, chiedendo la pubblicazione delle catechesi o anche solo consegnandole ai vescovi e sacerdoti che devono garantire la cattolicità del cammino nelle diocesi o parrocchie sotto la loro responsabilità.



    RispondiElimina

  11. Michela ha detto:
    una specie di setta autorizzata dalla chiesa...Ripeto che questa è la mia lettura personale del fenomeno 'cammino neocatecumenale nella chiesa cattolica'. Non le dò un valore di verità oggettiva...

    Guarda Michela che queste cose le diceva il mio defunto parroco 30 anni e anche il vescovo Luigi Bonmarito, che il cammino era la nostra setta, e che serviva a fronteggiare le sette protestanti o a riempire i nostri vuoti, solitamente riempiti dai testimoni di Geova, altro che lettura personale, sei più che oggettiva!

    RispondiElimina
  12. Mi concedo un piccolo OT per la vicenda romana dei manifesti che ironizzano sulla "misericordia" di papa Bergoglio.

    Mentre sugli autori della pasquinata indaga nientemeno che la Digos (perbacco!), il neocatekiko Gandolfini entra solennemente in scena a dire che non accetta nessuna critica verso il Papa.

    Come insegna il Cammino, infatti, al Papa si disubbidisce mentre lo si applaude, specialmente in materie fondamentali come la liturgia e la mentalità farisaica da eletti che giudicano gli altri (il Cammino è infatti ottimamente rappresentato dal fariseo nel tempio che prega così: Signore, ti ringrazio perché pago la Decima e non sono come quel cristiano della domenica lì in fondo...).

    RispondiElimina
  13. Credo che la Chiesa forse stia aspettando la "dipartita" di Kiko.
    Forse vuole vedere cosa succede dopo, se le persone che lo sostituiranno (e che non hanno quel culto della persona), si riavvicineranno alla Chiesa o meno.
    Oggi con una idolatria da parte dei catecumeni nei confronti di kiko potrebbe essere rischioso un attacco diretto e frontale al cammino, considerando che la Chiesa è anche attaccata da altre parti e da questo punto di vista il cammino in parte "La protegge" (gender, aborto evangelizzazione....).
    Poi può esserci anche il problema delle vocazioni, sicuramente nel cammino ci sono più seminaristi che in tutti i seminari del mondo, in molti casi chiudono seminari e il cammino apre un redemptoris mater.
    Alcune diocesi hanno bisogno del cammino, ovviamente più si aspeta e più le diocesi saranno piene di preti, anzi presbiteri del cammino e sarà sempre più difficile riportae tutti all'ovile della Santa Chiesa Cattolica.
    Più vive kiko più sarà difficile un ritorno alla normalità (ci saranno sempre più vescovi del cammino), ma oggi un attacco potrebbe danneggiare più la Chiesa che non lo stesso cammino

    RispondiElimina
  14. ....sicuramente sono parecchi gli alti ecclesiastici che vorrebbero GESTIRE LA GIOSTRA delle decime.....

    RispondiElimina
  15. Ma scusate, tra le 5 e le 10 persone scrivono su questo blog.
    Partoriscono sentenze senza appello su un cammino che conta centinaia di migliaia di persone.
    Si rischia di cadere nel ridicolo. ..
    Leggendo i commenti con occhio clinico si intravedono anche patologie più o meno consistenti.
    In definitiva sembra davvero un circolo di menomazione mentali....
    Con tutta la pietà a questi dovuta.,,

    RispondiElimina
  16. Andrea ha detto... "Credo che la Chiesa forse stia aspettando la 'dipartita' di Kiko"

    E i neocatecumenali DOC la beatificazione di Carmen oggi, di Kiko tra qualche tempo. La partita si giocherà qui, perché dopo Kiko e Carmen nei vertici del Cammino come "carisma" c'è il vuoto, al massimo qualche spammer itinerante in Giappone o qualche presbitero Gennarini che chiosa "Il Messia che sta crescendo in noi". Tipico di fondatori di potere che si sono circondati di cerchi magici osannanti. Due santi come iniziatori rappresenterebbero un buon viatico per proseguire con il passo del Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

    RispondiElimina
  17. anonimo ha detto: "Leggendo i commenti con occhio clinico si intravedono anche patologie più o meno consistenti"

    Hai ragione: prova a leggere questa con occhio clinico, dopo aver rimosso la patologia del fango:
    http://i.imgur.com/dK47oEm.jpg

    P.S. per le 5 e le 10 persone che scrivono su questo blog.
    Io, naturalmente, mi ripeto perché considero le pagine del mamotreto una sorta di esorcismo per simili "anonimi" :-)

    RispondiElimina
  18. Ho frequentato per circa 10 anni il cammino, a cui riconosco alcune cose positive, tra cui uno studio della Bibbia che generalmente la Chiesa non fa (ed è a mio avviso un grave errore, in quanto come posso "giudicare" un Dio e un Fede se non conosco neanche quello che quel Dio mi chiede?
    Il problema nasce quando si lascia ai catechisti (che non hanno mai letto il catechismo della Chiesa, ma solo i mamotreti) di dare una "interpetazione" della Bibbia o del Vangelo.
    Il motivo per cui sono uscito, non era per le sue palesi "sfaccettature" da setta o per l'indottrinamento psicologico che si faceva.
    Sono uscito perchè non ho mai avuto una risposta "sensata" alle mie domande.
    Domande su alcune differenze, per me sostanziali, tra come la Chiesa vive e interpreta il messaggio di Dio, e come lo vivono e interpretano nel cammino.
    Alla fine sono arrivato alla conclusione, che essendoci troppe diferenze uno delle due interpretazioni è "falsa".
    Ho scelto la Chiesa.
    Se può essere interessante vedrò di elencare quello che io ho trovato profondamente diverso tra la Chiesa e il cammino per vedere se altri hanno avuto le stesse "percezioni", o io sono stato particolarmente sfortunato a capitare in una parrocchia "estremista"

    RispondiElimina
  19. Di solito i commenti anonimi vengono cestinati, ma vale la pena rispondere al cretino delle 10:08.

    "Tra le 5 e le 10 persone scrivono su questo blog": anzitutto quello che conta non è il numero di persone ma la verità.

    Dire poi "tra le 5 e le 10" significa non essersi preso neppure la briga di contare. Infatti si tratta di parecchie decine di firme che scrivono commenti più o meno frequentemente, e di parecchie centinaia di persone che nel corso di dieci anni sono intervenute con uno o due commenti soltanto, raccontando qualcosa della loro vita, elencando fatti concreti per confermare che quanto si è detto contro il Cammino è tutto vero.

    Ma sono molte, molte, molte di più le persone che pur non avendo mai scritto, hanno ricevuto qualcosa da questo blog. La mia più grande soddisfazione personale per le ore che ho speso a contribuire al blog è stata quando una donna mi ha mostrato un articolo di questo blog, che si era fatta stampare da un parente, dicendomi: "guarda, leggi qui, è proprio come dicevo sempre io!" Ho resistito alla tentazione di dirle che quell'articolo sulle malefatte neocatecumenali lo avevo scritto proprio io.

    Questo è il punto: conta la verità, non il numero di partecipanti. Questo è un blog, non è una manifestazione di piazza che cerca il favore delle telecamere. Se anche una sola pagina, o un solo singolo commento, possono essere di aiuto a chi vive la diabolica spiritualità neocatecumenale, se anche una sola riga o una sola parola possono permettergli di convertirsi alla fede cattolica abiurando il kikismo-carmenismo, ebbene, lo scopo di questo blog è raggiunto.

    "Partoriscono sentenze senza appello su un cammino che conta centinaia di migliaia di persone".

    Le "sentenza senza appello" sono in realtà quelle divine: la verità immutabile di Dio non concede compromessi. Per esempio Kiko Argüello va insinuando ai giovani che la confessione dei peccati mortali sarebbe facoltativa e rinviabile a piacere, mentre Nostro Signore ha detto «a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi». Chi dei due ha sbagliato? Chi dei due è da condannare senza appello, indipendentemente da questo blog?

    E poi, quante centinaia di migliaia di persone conta il Cammino? Davvero credete che i grandi numeri siano sinonimo di grande verità?

    Alcuni anni fa Kiko parlava di un milione di fratelli, che un anno dopo - sempre per bocca sua - erano magicamente diventati due milioni. Poi, all'improvviso, la sagra dei numeri è immediatamente passata al silenzio: chissà come mai. Oggi arriva il solito coniglio anonimo kikiano che vanta centinaia di migliaia, e scommetto che tra non molto tempo lo stesso coniglio verrà qui a vantare decine di migliaia, senza accorgersi che al pari del suo idolo Kiko (che ha sempre barato sui numeri) cade continuamente nel ridicolo.

    Anche i testimoni di geova erano diventati milioni e milioni. Oggi sono soltanto l'ombra di ciò che erano 30 o 40 anni fa, e si stanno lentamente spegnendo (seppure più lentamente del Cammino perché si presentano con più sobrietà del chiassoso neocatecumenalismo).

    Particolarmente comica la dichiarazione del leggere i commenti con occhio clinico. Chissà cosa significa: intanto fa ridere.

    RispondiElimina
  20. Buongiorno,e buona domenica a tutti voi.

    Questa mattina,nella parrocchia del settore Est della Diocesi di Roma,ossia quella intitolata al Vescovo di Fiesole S.Andrea Corsini,si è rivissuta,per l'ennesima volta(la 36esima per l'esattezza,a partire dal 1981,anno in cui ebbero inizio)la pantomima neocat,ossia quella dell'annuncio delle catechesi per giovani ed adulti,che inizieranno da domani sera,e andranno avanti ogni lunedì e giovedì,a partire dalle 21,00.

    Stavolta,chi è stato incaricato di parlare,non si è inventato la solita storiella strappalacrime o strappa applauso finale(che,per fortuna,non c'è stato)ma ha puntato più sul fatto che lui è un peccatore,e che Dio lo ha salvato,perchè lui,sin da piccolo,aveva "bruciato le tappe".

    Ha concluso,parola più parola meno,così:io non sono un santo,nemmeno oggi,ma sono qui,sono io con tutti i miei limiti.Pertanto vi rivolgo l'invito,a tutti,a partecipare a queste catechesi.

    Inoltre,novità di quest'anno,sono comparsi dei cartoncini,indicanti le suddette catechesi,in cui appare una frase di Papa Francesco,che è la seguente: "Io dico sempre che il Cammino Neocatecumenale fa un grande bene.....è un vero dono della Provvidenza alla Chiesa dei nostri tempi".

    Vorrei sapere,da chi è più esperto di me,se vi risulta che il Papa abbia pronunciato questa frase,e se si,dove ed in che occasione l'ha fatto.

    Certa è comunque una cosa,o perlomeno,me ne sto rendendo conto,ed è un'amara verità:tantissime parrocchie dell'Urbe,senza i neocat,non saprebbero come tirare avanti.

    Ho tanto la sensazione(correggetemi se sbaglio) che tante parrocchie,senza le decime date al parroco dai neocat,avrebbero il bilancio annuale in rosso profondissimo.......specie quelle della periferia e delle borgate,dove senza dubbio non bastano le sole offerte dei fedeli della domenica a mandare avanti e a sostenere le spese di una parrocchia....

    Che cosa ne pensate?

    RispondiElimina
  21. Sì, quelle parole veramente le ha pronunciate papa Francesco, a braccio. Ma è lo stesso papa Francesco che ha strigliato per bene il Cammino. I kikos infatti hanno la memoria molto selettiva.


    RispondiElimina
  22. Riguardo all'atteggiamento del Papa ho un grosso dubbio. Premetto che non ho particolare simpatia per i Francescani dell' Immacolata, tuttavia non riesco a capire per quale motivo si è usato il pugno di ferro contro di questi (fino ad ulteriori limitazioni per P. Manelli nel "confino" di Albenga) mentre per i NC, per i quali il Papa si capisce nutra quantomeno una notevole diffidenza se non fastidio, si sono almeno finora adottati toni moolto "soft".

    RispondiElimina
  23. Andrea, purtroppo è vero che spesso manca lo studio delle sacre scritture, tuttavia non è sempre vero, in diverse della mia città ci sono serate dedicate di lectio divina.
    Dove non si fa o il parroco è incapace o è pigro. Ma il kikismo non è la soluzione, perché distruggerà ogni altra attività non nc e diventerà quindi indispensabile.
    È il motivo del problema sollevato da Wolf. Le parrocchie che sono solo nc da 30 anni non faranno mai a meno del cammino perché ë lo stesso cnc che ha creato il deserto spirituale.

    RispondiElimina
  24. verissimo, nella mia parrocchia il cammino ha portato i lontani e fatto fuggire i vicini, tutto è gestito da catechisti del cammino, dai battesimi alle comunioni alle cresime e anche al post cresima.
    Tutto viene fatto da catechisti (che non hanno nessun titolo come tali) del cammino che ovviamente cominciano a indotrinare i piccoli con il loro modo di parlare e di fare.
    I giovani poi crescendo sentiranno più loro la "parola" di Kiko che non quella della Chiesa.

    RispondiElimina
  25. Per Wolf: i Neocatecumenali danno soldi, ma anche ne consumano. Solo per il riscaldamento delle salette, i costi sono stratosferici. La mia opinione è che mantengono se stessi o poco più. Poi ci saranno parroci più abili a chiedere soldi e ad utilizzarli per il bene comune della parrocchia, lo spero.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro anonimo delle 10.08 . La pietà è reciproca

      Elimina
  26. A Buenos Aires com sono alcune delle -poche- comunità argentine, nella maggior parte del paese non esistono.....è un indizio.....vedremo in fururo

    RispondiElimina
  27. Non vorrei aprire un dibattito sui Francescani e sulle Francescane dell'Immacolata, tanto meno ripetere per la millesima volta cose che altri hanno già detto meglio di me. Però io i FFI li ho conosciuti. Sono stato nelle loro case. Ho parlato con loro, anche informalmente. Li ho visti pregare quando loro non sapevano di essere visti. Ho avuto qualcuno di loro come confessore. Ho visto come trattavano i soldi, il cibo, i paramenti, le chiese, i libri. E soprattutto ho visto una solida ortodossia dottrinale. Insomma, ho maturato certezze sul loro carisma, certezze sostenute da molte, molte conferme.

    Per cui l'impressione che ho di loro sarebbe la stessa anche se a perseguitarli fosse stato ipoteticamente un Benedetto XVI o persino un cardinal Burke. E l'impressione è particolarmente buona. E non lo è solo ai miei occhi: per esempio un mio conoscente, noto per il suo disprezzo per i negri, capitò in una chiesa retta da loro. E mi raccontava: non ho mai visto un negro - addirittura un giovane negro - celebrare in maniera così sobria e devota e pregare in un latino così perfetto. Un complimento del genere, fatto da un latinista incallito e allergico ai negri, fatto con quell'espressione di grato stupore, vale più di mille spiegazioni teologiche e pastorali.

    Ho visto anche qualche FFI del "nuovo corso", di quelli che disprezzavano - anche pubblicamente - padre Manelli, e che hanno trovato insperato sostegno da certi alti papaveri vaticani. E naturalmente ho visto quanti sporchi giochetti procedurali sono stati fatti contro i FFI, giochetti che da soli non solo dimostravano che la condanna era già scritta, ma dimostravano anche le intenzioni assai poco limpide degli accusatori. Un'autorità che ha che fare con un caso controverso, ha tutto l'interesse a che le procedure siano irreprensibili. Una dittatura ha invece come motto: il fine giustifica i mezzi, anche quelli sporchi.

    Riguardo all'atteggiamento di papa Bergoglio, fu lui stesso a togliermi gli ultimi dubbi quando in un discorso ai FFI si lasciò sfuggire che quella persecuzione veniva dal maligno, e che lui in qualità di Papa la sosteneva (non ricordo i termini esatti ma mi salì un brivido alla schiena).

    Ora, può perfino darsi il caso che un'autorità ecclesiastica decida di sopprimere un istituto per motivi che non hanno a che fare con la fede e la morale, e possono persino essere motivi discutibili (come ad esempio motivi politici o economici), ma il procedere con disprezzo delle regole, con calunnie, addirittura dando a capire che è il demonio che vuole la distruzione dei FFI, beh, questo è davvero troppo.

    Aggiungiamoci pure che se il Papa avesse convocato personalmente padre Manelli e gli avesse detto: in nome della santa ubbidienza al Vicario di Cristo io ti chiedo di chiudeere l'istituto, padre Manelli avrebbe immediatamente obbedito. Bergoglio però non lo ha fatto, perché poi il cerino in mano sarebbe rimasto a lui, e il mondo intero gli avrebbe chiesto in maniera incessante: perché? perché? perché?

    Kiko e Carmen invece non avrebbero ubbidito (a dimostrazione che non appartengono alla Chiesa Cattolica e che anche quando applaudono al Papa gli disubbidiscono).

    Uno che ha ubbidito è stato l'ormai famoso Festing. Bergoglio gli ha chiesto di dimettersi, e Festing in qualità di fedele cattolico ha ubbidito, sebbene in qualità di Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta avrebbe potuto gentilmente rifiutare la richiesta di un sovrano di uno stato straniero.

    RispondiElimina
  28. Pax
    Anonimo Ha detto:
    Ma scusate, tra le 5 e le 10 persone scrivono su questo blog.
    Partoriscono sentenze senza appello su un cammino che conta centinaia di migliaia di persone.
    Si rischia di cadere nel ridicolo. ..
    Leggendo i commenti con occhio clinico si intravedono anche patologie più o meno consistenti.
    In definitiva sembra davvero un circolo di menomazione mentali....
    Con tutta la pietà a questi dovuta.,,

    5 febbraio 2017 10:08

    Ti rileggo con piacere e ti invito a chiederti perché perdi il tuo tempo a leggere cose scritte da menomati mentali.
    Non è che sei tu ad avere qualche problema irrisolto!

    Siete tanti, ma tanti, complimenti a voi, la Chiesa però è un "resto".
    Kiko lo ripeteva spesso, puoi chiedere a lui cosa intende per resto, soprattutto quando indiavolato grida in faccia al Papa che non capisce come mai, da parte della Chiesa, non si spinga affinché il Cammino venga accolto in TUTTE LE PARROCCHIE DI ROMA, e del mondo, direi.
    È solo un assetato di potere insaziabile, altro che resto, che si esalta quando fa le interminabili presentazioni agli incontri ammirando lo stato della sua colonizzazione e sognando le future conquiste, circondato dai suoi generali, che non sono da meno e fanno carte false per avere Famiglie in missione, il proprio Seminario R.M., ecc..."
    Alle convivenze ti assicuro quando facevano i resoconti l'apice era quando sulle cartine mettevano ognuno le sue bandierine, facevano a chi più ne aveva.
    Non si guardava la sostanza, il resto, essere sale, ma quante comunità ? Quante famiglie e seminari? Quante vocazioni, numeri, numeri, numeri, un continuo contarsi..... Spero che Kiko ricordi spesso cosa successe al povero Davide quando cedette alla tentazione di fare il famoso censimento!
    Ma dietro a tutto non pensa che, per fare numero, ci sono famiglie (inviate in missione) ragazzi (messi nei vari seminari), uomini e donne concreti, trattati tante volte come al mercato delle vacche?

    Pax

    RispondiElimina
  29. Tripudio "Ora, può perfino darsi il caso che un'autorità ecclesiastica decida di sopprimere un istituto per motivi che non hanno a che fare con la fede e la morale, e possono persino essere motivi discutibili (come ad esempio motivi politici o economici), ma il procedere con disprezzo delle regole, con calunnie, addirittura dando a capire che è il demonio che vuole la distruzione dei FFI, beh, questo è davvero troppo."

    Mi sembra che il fatto fosse stato riferito da Blondet in un suo articolo. Comunque la tua risposta non dirima im pio dubbio. Perché questa differenza di trattamento (bastone verso FFI carota verso NC)?

    RispondiElimina
  30. Pax
    Perché questa differenza di trattamento (bastone verso FFI carota verso NC)?

    Anonimo, mi unisco alla tua richiesta e il non trovare risposte mi lascia inquieta!

    Io, ad esempio, tempo fa rimasi colpita dalla fermezza e dalle parole dure del Papa a proposito della realtà di Medjugorje, se ricordo bene: "questa Madonna che parla con i veggenti ogni giorno!", diffidenza manifestata palesemente.
    Eppure Medjugorje, a parte le apparizioni che la Chiesa vaglierà a fondo, è esempio di preghiera, liturgie esemplari, adorazioni costanti penitenza vera e grande rilievo al Sacramento della Santa Confessione.
    Certamente non semina eresie, errori e orrori come il C.N. Anzi!

    Qualcuno sa rispondere?

    RispondiElimina
  31. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non c'è diversità di trattamento.
      Il papa allora non nominò Medjugorje...Come non ha nominato i Neocatecumenali quando ha ammonito a non far figli come conigli, a non fare proselitismo andando per le case a dire Gesù è risorto o parlando di chi privatizza la fede o, ancor più, in Amoris Laetitia, d di quelle "strane famiglie" cattoliche che "per il linguaggio che usano, per il modo di dire le cose, per lo stile del loro tratto, per la ripetizione continua di due o tre temi, sono viste come lontane, come separate dalla società, persino i loro stessi parenti si sentono disprezzati o giudicati da esse."
      Eppure, non c'è dubbio che stesse parlando proprio di loro.

      Elimina
  32. Pax

    Michela ha detto...
    Cioè dal momento che la chiesa riconosceva che molti soddisfavano il loro bisogno di appartenenza e di identità nelle sette, allora essa stessa permetteva che si creasse al suo interno uno spazio settario per questo tipo di persone.

    Scusate se torno sull'argomento:
    Una spiegazione forse, ma assolutamente non una valida giustificazione, trovo disgustoso che la Chiesa scelga i suoi comportamenti per andare incontro ai "gusti" della gente. (proprio questo ha insegnato Gesù!)

    Idem....
    Andrea ha detto...
    1. Oggi con una idolatria da parte dei catecumeni nei confronti di kiko potrebbe essere rischioso un attacco diretto e frontale al cammino, considerando che la Chiesa è anche attaccata da altre parti e da questo punto di vista il cammino in parte "La protegge" (gender, aborto evangelizzazione....).
    - NO COMMENT

    2. Poi può esserci anche il problema delle vocazioni, sicuramente nel cammino ci sono più seminaristi che in tutti i seminari del mondo, in molti casi chiudono seminari e il cammino apre un redemptoris mater.
    - Più volte a Kiko è stato consigliato, da parte di autorevoli cardinali e alti prelati, di stare attento ad aprire tanti seminari, uno spagnolo in particolare di cui non ricordo il nome gli diceva "attento ai cappuccetti!" la storia della Chiesa insegna, gli diceva.
    Queste cose le riferiva Carmen, quando apertamente attaccava quella che lei chiamava la "megalomania kikiana" di cui lei non voleva morire, poi evidentemente, ha ceduto anche su questo....
    Non voglio allargare il discorso ma suggerirei solo di andarli a vedere uno ad uno questi tanti Seminari R.M., compresi i Seminaristi che li frequentano per la formazione, aggiungo anche i Rettori....e poi ne riparliamo.

    3. Alcune diocesi hanno bisogno del cammino, ovviamente più si aspetta e più le diocesi saranno piene di preti, anzi presbiteri del cammino e sarà sempre più difficile riportare tutti all'ovile della Santa Chiesa Cattolica.
    - Detta così pare che stare nella Chiesa senza essere Chiesa e dover poi riparare i guasti di tutte le eresie predicate sia meno grave dell'avere Diocesi poco popolose e meno ricche!

    4. Più vive kiko più sarà difficile un ritorno alla normalità (ci saranno sempre più vescovi del cammino), ma oggi un attacco potrebbe danneggiare più la Chiesa che non lo stesso cammino.
    - Sembra una riunione di partito che studia le strategie per non perdere voti, e neanche.

    Pax

    RispondiElimina
  33. Purtroppo dal nostro punto di vista molto limitato vediamo solo una piccolissima parte della vita della Chiesa, che invece è millenaria e trascende il tempo.
    Credo che il clero abbia perso di vista totalmente questo aspetto. Il cammino è cresciuto nella Chiesa indisturbato perché era una cosa molto piccola e tutti l'hanno sottovalutato. Quando è diventato troppo grande hanno cercato di controllarlo ma era troppo tardi. Ora forse stanno aspettando che Kiko muoia, e in questo la trascendenza della Chiesa vince: nessuno, grande o piccolo le sopravvive. Tutti quelli che hanno cercato di rivoluzionarla o distruggerla sono morti ma la Chiesa Cattolica ha continuato a vivere.

    RispondiElimina
  34. Michela ha detto...
    Cioè dal momento che la chiesa riconosceva che molti soddisfavano il loro bisogno di appartenenza e di identità nelle sette, allora essa stessa permetteva che si creasse al suo interno uno spazio settario per questo tipo di persone.
    Pax ha detto...
    Scusate se torno sull'argomento:
    Una spiegazione forse, ma assolutamente non una valida giustificazione, trovo disgustoso che la Chiesa scelga i suoi comportamenti per andare incontro ai "gusti" della gente. (proprio questo ha insegnato Gesù!)


    in realtà non si tratta solo di accontentare i 'gusti' ma di una risposta ad esigenze reali delle persone che in tempi di crisi e cambiamenti sociali sentono il bisogno profondo di certezze.
    Il cammino risponde egregiamente a questi bisogni, anche se con strumenti deboli come il fondamentalismo, anche biblico, e il metodo settario.

    Non si dimentichi che negli ultimi decenni c'è stata una sopravvalutazione del ruolo dei laici, nel senso che la Chiesa si è aperta ai laici, considerandoli un valore di per sé, senza che nessuno chiedesse loro una maggiore formazione e preparazione.
    In questo clima di rivoluzione culturale pochi hanno avuto il coraggio di mettere dei paletti ai laici neocat, e quei pochi che l'hanno fatto non sono stati sostenuti dai confratelli vescovi.
    Inoltre sai anche tu che il metodo neocat prevede di catecumenalizzare prima la testa della chiesa, si è comincia da Roma e poi si va nelle chiese cattedrali, e solo dopo nelle altre parrocchie meno importanti. Anche questo intimidisce chi vuole correggere i neocat perchè c'è sempre un parroco, un vescovo di maggior prestigio che li appoggia.






    RispondiElimina
  35. Pax

    A Michela....
    non si tratta solo di accontentare i 'gusti' ma di una risposta ad esigenze reali delle persone che in tempi di crisi e cambiamenti sociali sentono il bisogno profondo di certezze.
    Il cammino risponde egregiamente a questi bisogni, anche se con strumenti deboli come il fondamentalismo, anche biblico, e il metodo settario.

    Perfetto. E noi dovremmo stare a guardare?
    Per chi, come me, è stata dentro l'esperienza per anni questo è inaccettabile.
    Tu li chiami "strumenti deboli", magari!!!!io li definisco DEVASTANTI:

    1. fondamentalismo anche biblico
    2. metodo settario.
    Figuriamoci, peggio mi sento.
    Ti dico di più, a maggior ragione che la gente, come tu dici, ha una fragilità strutturale... va preservata dal cadere in mano niente meno che a fondamentalisti/settari e questo perchè la Chiesa invece che essere Madre è matrigna e getta i suoi figli nel peggior orfanotrofio recintato.

    Pax

    P.S. Piccola aggiunta:
    Anche questo intimidisce..... dici?
    a me non mi intimidisce affatto, anzi mi stimola ad andare avanti come un treno.

    RispondiElimina
  36. Sono strumenti culturalmente deboli, per cui verranno abbandonati dai più. Psicologicamente possono essere devastanti.

    La chiesa non è il cammino neocatecumenale, lascia libertà alle persone, non impone.

    Se anche ci fossero 10 giusti nel cammino neocatecumenale...... :-)
    Non spegne lo stoppino fumigante
    sapendo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio.

    io non so cosa altro posso fare, non so gestire un sito, non so scrivere libri, non voglio partecipare con il mio nome vero alle pagine Facebook anti-cammino...se scrivo qui lo faccio più per chiarire a me stessa chi sono e perchè sono rimasta incastrata nel cammino e ho capito che non è possibile, non è giusto ed in ultima analisi non è cristiano voler cambiare la testa delle persone, neanche di quelle più fragili.
    però chi ha dei dubbi può trovare risposte in rete e questa è una cosa molto buona.

    Mi permetto di dubitare sul non farsi intimidire.
    Quanti ex che abbiano fatto qualche anno di cammino e che adesso ne denunciano gli errori rivelano pubblicamente il loro nome?
    E' una situazione anomala, di fatto noi non possiamo dire i nostri nomi perchè dobbiamo difendere la nostra onorabilità e le nostre famiglie dalle calunnie che ci attireremmo. Nessun altro gruppo ecclesiale arriva ad intimidire tanto...

    RispondiElimina
  37. Pax

    A Michela. Mi trovo d'accordo con molte delle cose che dici, sempre ho letto con piacere i tuoi commenti e mi sono ritrovata, riconosco che hai grande equilibrio e sensibilità.
    È anche vero che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, io stessa sono testimone, Dio guarda il cuore, ti conduce Lui, ti sottrae dalle grinfie dei lupi che si illudono di averti in loro potere, perché "solo il Signore è il mio Pastore!"
    Altrimenti non si spiega davvero come siamo state preservate dagli influssi potenti e nefasti del cammino, fino a poter aprire gli occhi e....vedere..... E fuggire.
    Certo non spetta a noi cambiare la testa delle persone, noi per primi non abbiamo consegnato la nostra a chi ci chiedeva di immolarla sull'altare del C.n.,.
    ......a ben pensarci questo è l'unico sacrificio iniziatico in una esperienza che ha cancellato il Sacrificio dalla Messa, lo sforzo nell'acquisto della virtù ....ecc. Unico sforzo consentito, unica violenza da praticare è quella sul proprio pensiero, fino a cancellarlo.

    Ma la nostra onorabilità, la sicurezza delle nostre famiglie non dipende da loro, per chi come me ha subito già ogni sorta di attacco, calunnia e maldicenza, ti assicuro si illudono solo di chiuderti così la bocca o di cancellarti.

    Nessun altro gruppo ecclesiale arriva ad intimidire tanto...

    Non ti pare un buon motivo per combatterli a viso aperto, senza alcun timore?
    Non dice forse il Signore: "non temerli, altrimenti ti farò tremare davanti a loro"?
    Il Signore vuole solo che abbiamo il Santo Timore di Lui, che ci costringe, anzi, a denunciare e gridare quello che abbiamo conosciuto.
    Per quel che mi riguarda le cose che pensavo gliele ho dette sulla faccia, tanti anni fa.
    Aggiungo, come già detto in uno dei miei primi commenti, in risposta alla stizza di un neocat. che condannava il nostro anonimato che noi aspettiamo risposte concrete ai fatti concreti che raccontiamo, smentite credibili,
    poi dire il mio nome o non dirlo, sono fatti miei, anche qui vogliono venire a comandare?
    Lasciamoli fantasticare e poi, tranquilli, la faccia già ce l'abbiamo messa eccome.
    Su, scervellatevi un poco che ci arrivate da soli!
    Per ora sono

    Pax

    RispondiElimina
  38. A suo tempo non ho detto quello che pensavo quando ho lasciato il cammino. Il fatto è che come avevi scritto tu, mi pare, dopo il Padre Nostro nessuno ha più osato criticare il cammino, ma era anche chiaro che ogni critica non veniva considerata di per sé, ma come un attacco, una piccola persecuzione che rafforzava la bontà del cammino e la coesione del gruppo.
    Così non mi sono prestata a fare il giuda necessario.

    Tu dici di gridare, ma a chi?
    Chi può fare qualcosa se non il vescovo al quale invece importa molto delle entrate annuali costanti e generose e di poter contare sui sacerdoti rm, così può far credere di avere tante vocazioni.
    A marzo ti saprò dire se anche lui si farà il viaggetto spesato alla domus hebraeorum.
    I suoi aiutanti/vicari un tempo contrari al cammino adesso non ne parlano più.

    RispondiElimina
  39. Pax a Michela.....

    Intuizione di Donna Carson:
    Donna Carson 3 febbraio 2017 10:33. Commento al post inserito da Sandavi "alla faccia della libertà "
    Ma è un sistema geniale… Tu mi tieni per una quindicina di anni facendomi sentire uno schifo per qualsiasi cosa e mettendo sullo stesso piano tutti i tipi di peccati, tanto c’è la Misericordia, non serve neanche andarsi a confessare purchè tu faccia il cammino “per bene”. Poi però quando inizi a diventare “adulto nella fede”, e quindi hai iniziato a vederne un bel po’, nella tappa del Padre Nostro ti svelo che c’è un unico sgarro che non ti è concesso ed è… contro il cammino stesso.
    Ecco come tenere ben intrappolati in un sistema autoreferenziale a vita dove tutto il resto non conta, conta solo la fedeltà alla setta.

    Aberrante ed inquietante, tu ne dai splendida conferma con la tua esperienza.

    A ognuno il suo compito:

    A noi quello di gridare, io personalmente lo sento come un dovere, non certo invano ho vissuto quello che ho vissuto e sofferto quello che ho sofferto, né posso egoisticamente pensare solo a me stessa che me la sono cavata. Servisse solo a uno dei camminanti dubbiosi.

    Ai Vescovi, come tu dici giustamente quello di ascoltare, non sta a me però che ascoltino davvero.
    Ti dirò, ascoltino o non ascoltino, io grido, altrimenti mi farò complice delle loro omissioni..... Non si pecca solo in pensieri, parole e opere ma anche in COLPEVOLI OMISSIONI.
    Ti dico per me, sono molto serena e tranquilla, sappi che formalmente abbiamo denunciato a chi di dovere e più volte, come era nostro dovere, poi come dici tu è sorprendente... Anche noi abbiamo visto trasformarsi Vescovi e monsignori dopo il viaggetto spesato alla domus hebraeorum.
    Facciano quello che vogliono, non li invidio certo.
    Si, cara, fammi sapere a marzo come va. Kiko continua con le sue perverse strategie, ma ti pare che il Signore non gli ha fissato un termine?

    Noi restiamo unite.

    Pax

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.