mercoledì 9 agosto 2017

Papi inermi di fronte allo scandalo del neocatecumenalismo?

Kiko preparò a Giovanni Paolo II
un trono con la croce capovolta,
notoriamente simbolo satanico
Talvolta qualche lettore del blog si lamenta che i Papi sarebbero, se non conniventi col Cammino, almeno inermi - in particolare Giovanni Paolo II.
Un'opinione del genere è però fondata solo sull'ignoranza.

Se c'è una cosa di cui nessuno può dubitare riguardo a Giovanni Paolo II (clicca qui per approfondimenti), è il suo aver voluto essere a tutti i costi il buon pastore che insegue la pecorella smarrita e recalcitrante a costo di lasciare le altre novantanove nel deserto. Giovanni Paolo II ha lasciato che gli facessero di tutto - mettere copricapi piumati pellerossa, mantelline induiste, ecc. - e con chissà quanta pazienza.

Teniamo sempre presente la tecnica del "fatto compiuto", tanto cara ai volponi neocatecumenali: quei brutti scherzetti (come il trono con la croce capovolta, preparatogli da Kiko Argüello nel marzo 2000 in Terrasanta) glieli hanno fatti a sua insaputa, sapendo bene che avrebbe ingoiato il rospo per amore delle tante pecorelle per cui era andato lì. Spieghiamo tale pazienza con un esempio fastidioso: se al matrimonio di tua figlia ti fanno sedere su una sedia con l'effigie di Mussolini, cosa fai? preferisci rovinare la festa a tua figlia dando di matto davanti a tutti oppure per amor suo fai finta di non aver notato nulla?

Gli scherzacci fatti dai kikos a Giovanni Paolo II avranno infatti un unico frutto: lui non concederà nulla al Cammino, fino alla morte. La sua paterna benevolenza nei confronti delle anime semplici del Cammino andò di pari passo al suo irrigidirsi nei confronti delle richieste di Kiko, che si lamenterà esplicitamente di non aver mai avuto vere concessioni liturgiche dal Papa dal 1990 al 2005.

La conferma del triste stato in cui versa la Chiesa è data proprio dalla stupefacente potenza di questi loschi figuri, che tentano di sfruttare il Papa per i propri fini. Si dice - e c'è motivo di considerare ragionevole l'ipotesi - che dietro le dimissioni di Benedetto XVI ci sia parecchia melma neocatecumenale, a partire dal fatto che i vertici NC tentarono di "autoapprovarsi" la liturgia degli strafalcioni tutto all'insaputa del Papa.

Come dice il proverbio, il generale va alla guerra coi soldati che si ritrova. Perciò, se i soldati sono pressoché tutti pronti a disubbidire, il generale sarà costretto a evitare di comandare cose sgradite.

Quando l'autorità non viene più riconosciuta, o ci sono le dimissioni (ed è difficile non pensare al caso di Benedetto XVI, ostacolato e disubbidito e addirittura gabbato), oppure si lavora "lateralmente", salvando il salvabile, cercando di "indurre" altri a imitare il buon esempio, ecc. Infatti è in quest'ottica che va letto il paradossale caso del motu proprio sulla messa in latino: Benedetto XVI che la promuove ma senza celebrarla in pubblico, come se si aspettasse che la promozione della santa liturgia parta "dal basso" piuttosto che dalle alte sfere, che parta dalla libertà dei singoli piuttosto che da ordini dall'alto (che verrebbero subito banalizzati, neutralizzati e disubbiditi). Allo stesso modo Giovanni Paolo II e i suoi successori, nel paterno abbraccio del pastore che insegue la pecorella smarrita lasciando le altre 99 nel deserto, e contemporaneamente correggendo il Cammino senza strigliare troppo forte per evitare uno scisma, non possono essere considerati "inermi" di fronte allo scandalo del neocatecumenalismo.

60 commenti:

  1. Va' a spiegarlo ai satanisti, Franz, va' a dir loro quanto sarebbero stati "ingenui" ad usare la «uh, uh, Croce di San Pietro, uh, uh».

    Sebbene in rarissime occasioni la croce capovolta sia stata usata per indicare il martirio a cui accettò di sottoporsi Simon Pietro (vedi il carcere Mamertino: ma a parte tale esempio, dove sarebbero tutti gli altri esempi?), san Pietro in tutta la storia cristiana è stato piuttosto indicato col gallo e con le chiavi (vedi articolo più dettagliato [qui]).

    Kiko, per ignoranza o per perfidia, ha usato la croce rovesciata. E non è la prima volta che Kiko arbitrariamente rovescia e capovolge.

    Quanto all'atteggiamento dei «papi inermi» sui quali abbiamo ricevuto in oltre dieci anni di blog un'infinità di commenti allarmati da parte di ex fratelli del Cammino e di semplici cattolici, proviamo a ricordare qui che per coloro che ascoltarono dalla viva voce di Gesù, l'immagine di lasciare temporaneamente 99 pecore nel deserto faceva quantomeno rabbrividire e addolorare, visti i pericoli a cui erano esposte.

    Noi oggi proviamo lo stesso dolore quando pensiamo ai Papi che sembrano non intervenire di fronte agli scandali, quando inseguono la pecorella smarrita pur sapendo che è scappata da sola, volontariamente, e non vuole tornare con le altre 99, laddove nel Vangelo il termine "smarrita" implica più un incidente, una sbadataggine, che una deliberata volontà di allontanarsi del pastore e del gregge. Ma il paterno abbraccio del Papa non è venuto meno neppure di fronte a questo.

    Infatti ciò che i neocatecumenali chiamano "appoggio" e "lode" da parte del Papa, è invece il faticoso e disperato tentativo di evitare uno scisma (lo scisma di fatto già c'è, ma il Papa - tutti gli ultimi Pontefici, incluso Francesco - cercano anche a lungo termine di ricucire lo strappo).

    Se il Papa dichiarasse la verità, cioè che il Cammino è eretico e che i fratelli delle comunità devono scegliere se seguire la Chiesa o seguire il Cammino, tutto quel popolo di "paganti decima" si ritroverebbe suo malgrado a seguire Kiko piuttosto che il Papa "che ci perseguita, che ostacola il kerygma, che non capisce la riscoperta dei primi cristiani, che è stato mal consigliato dai lefebvriani, che rifiuta lo Spirito...".

    Se in quei giorni di fine marzo 2000 Giovanni Paolo II si fosse rifiutato di sedersi sul trono satanico approntatogli da Kiko, avrebbe sì reso un servizio alla verità, ma avrebbe scatenato tutti i diavoli dell'inferno e tutti i nemici della fede a usare il simbolo satanico dappertutto, oltre che fare un favore a Kiko che avrebbe detto "il Papa non capisce la Nueva Estetica che salverà la Chiesa, siamo perseguitati!" Agì dunque solo per estrema prudenza, per la Chiesa e per i fratelli che il Cammino porta all'eresia: e quando il Cammino soccomberà, i fratelli che torneranno alla fede cattolica si ritroveranno ad avere solidi motivi di gratitudine per Giovanni Paolo II (per il suo abbraccio paterno unito alla prudenza) oltre che per padre Zoffoli e tutti coloro che hanno chiaramente gettato luce sull'eresia che tanto ama le tenebre.

    RispondiElimina
  2. @ Franz Bres
    E' la croce di san Pietro del Carcere Mamertino, è la croce di san Pietro raffigurata nell'arte con Pietro sopra, isolatamente non è generalmente nota come un attributo di san Pietro e in ogni caso non lo è dei Papi in generale.
    Provi a mostrare una croce capovolta a un gruppo di dieci persone prive di conoscenze storiche, iconografiche e artistiche poi venga qui a riferire come in maggioranza l'avranno interpretata. Infatti non per caso quella sedia fece rumore in ambienti non cattolici.
    Il problema è che il signor Arguello usa i simboli a piacimento - anche inventandosi i significati a proprio uso e consumo - senza alcuna sensibilità per il comune sentire. La comunicazione simbolica, affinché non generi confusione e scandali, va adeguata ai tempi.

    RispondiElimina
  3. La Croce di san Pietro, cioè la croce rovesciata, è simbolo di San pietro come gli occhi sono il simbolo di Santa Lucia.
    Non è legata al Papato, è legata a San Pitro in particolare.

    E' vero che il Papa è il successore di San Pietro, ma non per il suo tipo di morte, né per il gallo che canta, ma per le Chiavi. Per la MISSIONE che Cristo ha affidato a Pietro e non per gli eventi che hanno caratterizzato la sua storia personale.

    Io non credo che Kiko sia un satanista, ma credo la croce rovesciata manifesti la sua smania di voler rivoluzionare la Chiesa. Come se nei panni della Chiesa si sentisse stretto.

    Questa smania di rivoluzione lo porta a dire e fare corbellerie e qesto della croce rovesciata come simbolo della successione di San Pietro è uno dei suoi tanti, innumerevoli, errori.

    La mente di Kiko è vulcanica. Peccato però che erutta solo tanti errrori e tante scempiaggini.

    RispondiElimina
  4. In sintesi, spero di avere ben capito, nonostante le furbate neocat, come quella di fotografare il papa vicino ad un simbolo che rimandi solo e soltanto al neocatecumenalismo (croci rovesciate o Madonne Kikiana che siano), per poter dire "il papa ci riconosce" ed anche "il papa si sottomette a noi", i vari pontefici hanno dimostrato di non essere inermi di fronte al sistema di potere neocatecumenale con azioni dirette ed anche sottraendosi alle pagliacciate con trabocchetto, come l'Eucaristia in casa del nemico a Porto San Giorgio o alla Domus.
    Papa Francesco, ad esempio, è stato ospite più volte nella Comunità pentecostale di Traettino ma a casa di Kiko non ci è andato mai, nonostante i grandi annunci dei soliti Volponi.
    Mi sembra assai significativo.

    RispondiElimina
  5. http://www.cammino.info/wp-content/uploads/6.jpeg

    La pubblicate? Certo che no, ben 2 icone farlocche kikiame nello studio privato di Joseph Ratzingher. Stetevene piu' rilassati e fate fare allo Spirito Santo.

    RispondiElimina
  6. Amico, è bene che tu sappia che dove c'è eresia, lo SPIRITO SANTO se ne va VIA e non torna per vedere le icone che il Card. Ratzinger, per carità di Dio, ha accettato, ma non siete riusciti a "UNGERLO" AHAHAH.

    RispondiElimina
  7. Ignoranza regna suprema..... Nemmeno sanno riconoscere il simbolo dei satanisti.....

    RispondiElimina
  8. Amico che posti l'immagine dello studio privato del card Ratzinger, grazie per aver confermato l'esistenza e la persistenza delle furbate neocat, come quella di fotografare il papa vicino ad un simbolo che rimandi solo e soltanto al neocatecumenalismo (croci rovesciate o Madonne Kikiane che siano). Cosa vuoi dimostrare? Siccome tu riempi la tua casa di riproduzioni di Kiko perché lo idolatri e li metto al di sopra di Dio, ritieni che tutti coloro che, per i motivi più diversi, anche per semplice gentilezza, debbono appendere un suo quadro alla parete, lo adorino, così come fai tu?

    RispondiElimina
  9. @ anonimo delle icone

    Un ingrato, il card. Ratzinger: appese le icone di Kiko e poi, diventato Papa, diede ragione al card. Burke e non al Cammino :-)

    http://www.repubblica.it/esteri/2012/06/04/news/le_due_righe_firmate_b_xvi_per_fermare_i_neocatecumenali-36500087/

    RispondiElimina
  10. Mi chiedo: ma quando c'è l'ha il tempo per dipingere queste icone? A meno che non abbia qualche ghost painter che gli dipinga le immaginette da regalare...
    Magari ha un laboratorio intero che il maestro sovraintende dall'empireo del suo cielo.Ricordo di un vescovo che, appena gli dissi che Kiko gli voleva parlare, lasciò notabili e personalità e corse dal grand'uomo a rendergli omaggio. Il santo pittore gli donò la santa icona e lui ne fu felice per il resto della sua vita (non è più il nostro vescovo ma ancora è felice). Allora mi stupii di questo asservimento al kiko transnazionale e ne fui orgoglioso. Adesso me ne stupisco ancora è e me ne dispiaccio...
    M.i.B.

    RispondiElimina
  11. https://www.facebook.com/photo.php?fbid=262170630941025&set=a.106036729887750.1073741828.100014442694865&type=3&theater Assemblea pronta per le eucaristías della cinquantina pascual.
    osservare la coppa latte mieleeeee

    RispondiElimina
  12. Lino, ho visto diversi studi di Ratzinger, pieni zeppi di libri, su tutte le pareti. Quello o non era un suo studio, o non doveva tenerci particolarmente. Comunque i quadri erano appesi dietro la scrivania e così almeno non era obbligato a guardarli.

    RispondiElimina
  13. Oh, sì, ci crediamo, eccome se ci crediamo all'ennesima fiaba neocatecumenale:

    - Ratzinger che tanto desidera attaccare le "icone" blasfeme di Kiko nel suo (suo?) studio per suggellare la celebrazione nel Redemkikos Mater;

    - e il suo studio (suo?), dove quotidianamente passano giornalisti ed ecclesiastici e chissà quant'altra gente, ha sempre, sempre, sempre avuto quelle "icone" blasfeme attaccate lì: giustamente Ratzinger aveva bisogno di "icone" con fosse nere al posto degli occhi da esibire al pubblico...

    - e nel frattempo nonostante tutto ciò esiste solo un'unica misera fotografia, una sola, a bassa risoluzione, proprio come della presunta celebrazione della liturkikia da parte dello stesso Ratzinger, sì, ma tanto si sa che una singola foto è automaticamente la convalida della liturgia che lo stesso Ratzinger, divenuto Papa, ha formalmente proibito...

    Proprio vero che per essere neocatecumenali d'assalto occorre credere perennemente alle favolette e alla singola "prova fotografica" che altera il passato, il presente e il futuro.

    E anche nell'altra vita! Immaginatevi un fratello neocatecumenale che nel giorno del giudizio rinfaccia a Nostro Signore: «ma come! non avevi visto che nello studio di Ratzinger c'erano le icone di Kiko?»

    RispondiElimina
  14. Oeh ma che dice sta chat segreta Che probabilmente esiste? Che forse un abruzzese ha rubato i mamotreti ai genitori?

    RispondiElimina
  15. Anonimo Anonimo ha detto...
    http://www.cammino.info/wp-content/uploads/6.jpeg
    La pubblicate? Certo che no, ben 2 icone farlocche kikiame nello studio privato di Joseph Ratzingher. Stetevene piu' rilassati e fate fare allo Spirito Santo.
    ---
    Sto rilassatissimo,
    il tempo che aprano i negozi e di procurarmi un goniometro. A occhio e croce o già notato delle discrepanze dei "punti di fuga" tra le icone NC e il grande quadro(non NC) ed il Crocifisso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lascia perdere, Ruben. Avere un quadro o più di Kiko a casa non vuol dire nulla, solo che qualcuno un giorno te li ha regalati e tu non puoi fargli lo sgarbo di toglierli dalla parete. Mi diverte anzi il pensiero che se li tenesse là mentre gli falciava i mamotreti, a dimostrazione del fatto che lo considerava un pittore e niente più.
      Piuttosto è interessante il concetto tutto neocatecumenale che non sia tu a possedere il quadro, ma è il quadro che possieda te. Un po' genere ritratto di Dorian Gray. Il dipinto diviene sempre più orribile e tu resti giovane e bello. 😉

      Elimina
  16. "Oeh ma che dice sta chat segreta Che probabilmente esiste? Che forse un abruzzese ha rubato i mamotreti ai genitori?"
    E chi lo sa? Le congetture si sprecano di certo! Io sarei per la donna di servizio Cattolica della domenica che ha fotocopiato tutto il malloppo a casa di qualche caporione del cammino...
    Lasciamo che chiacchierino a vuoto. E poi, non sono abituati agli arcani? Ebbene questo è un arcano! Le catechesi di Kiko secondo loro sono ispirate dallo Spirito Santo? Ebbene, lo Spirito Santo si è fatto premura di recapitarle anche a noi. Misteri della fede!

    RispondiElimina
  17. Ce li ho anch'io un paio di orridi dipinti kikiani e cartacce di propaganda neocatecumenale, rinchiusi per bene in un angolo nello sgabuzzino in attesa di fare un falò.

    RispondiElimina
  18. a valentina alias qualcosa, quello era lo studio personale di ratzingher prima di diventare Papa,che si trova all'ex palazzo del Sant'uffizio, che da sull'omonima piazza, non uno sgabuzzino, sui mamotreti trafugati ci potete fare il brodino, visto che chi di dovere li ha, e NON li ha pubblicati pur potendolo fare, mentre siete arrivati voi, che vi siete sostituiti alla Santa Sede, pubblicandoli e qualificandovi, una piccola chiosa, quelli recapitati all'epoca a padre zoffoli,furono "presi" da un passionista calabrese all'epoca in servizio a roma, che non si e' mai nascosto, anzi ha rivendicato la sua azione, l'amico tuo si nasconde, bella differenza.

    Saluti a te e ai tuoi 5 compari.

    RispondiElimina
  19. I quadri di Kiko? Embè?

    I Papi hanno regali da tutti, anche dai protestanti, islamici, atei... e, magari, li espongono.

    Di kiko ci sono icone e icone: quelle che è un'eresia solo a guardarle, che sono tanto oscene che si direbbero ispirate dal demonio, e quelle che, come la famosa Madonna col Bambino, appaiono come delle normalissime icone, che tutti potrebbero esporre, al di là del pensiero e della fede dell'autore.

    E poi chi lo ha detto che Benedetto XVI ha arredato lui il suo studio? Qualcuno non potrebbe avercele messe?

    Esporre un'icona per i camminanti vale più di un OERDINE PAPALE a seguire scrupolosamente la liturgia così come prevista?

    Se il Papa esponesse un regalo di Apuron, che per questo lo salverebbe dal processo per pedofilia? CAMMINANTI SVEGLIA!

    Questa divagazione sulle icone di Kiko mi sa tanto di DEPISTAGGIO, come quello che fanno i criminali per non essere acciuffati.

    RispondiElimina
  20. Il caro fratello delle 13:11 ci rivela che quello "era" lo studio personale di Ratzinger. Anche credendo ciecamente alla favoletta neocat, resta il fatto che il cardinal Ratzinger si è guardato bene dal portarsi gli sgorbi di Kiko ad ogni trasloco. Se fosse stato davvero lo studio di Ratzinger, quegli sgorbi blasfemi li avrebbe subito gettati nel camino acceso.

    C'è anche un'altra foto che tanti kikos non conoscono. Tié, te la omaggio, potrai vantarti nel gruppo segreto facebook di averla reperita dopo faticose e attente ricerche, e riceverai un sacco di Like, e potrai perfino vantarti che Messori appoggia il Cammino (ti crederanno anche se non è vero, perché quello nella foto è proprio un giovane Messori).

    Quanto ai mamotreti "trafugati" - cioè all'aver gettato luce su voialtri che amate un po' troppo le tenebre - il fatto che una copia di qualche volumetto sia sepolto in qualche cassetto di qualche sperduto ufficio della Santa Sede non significa che il loro contenuto sia automaticamente conforme alla fede. Come al solito i vostri giri di parole sono la solita falsa autocertificazione di santità passata, presente e futura.

    Probabilmente stai parlando di padre Vittorio Lucchetti (vedi sua testimonianza [qui]), che già nei primissimi anni '80 denunciò il neocatecumenalismo. Fu lui a fotocopiare nell'estate 1986 il primo volume dei mamotreti e a darne copia al suo confratello padre Zoffoli. Contro padre Vittorio si sono scatenati tutti i kikos come diavoli dell'inferno, e Nostro Signore ha visto bene cosa gli avete fatto e come lo avete devastato.

    Saluti a te e ai tuoi mille pseudonimi.

    A titolo di cronaca storica, la "comunione sulle mani" fino al 1989 in Italia era proibita (per cui il Cammino ha sempre disubbidito). La possibilità della "comunione sulle mani", che era stata approvata da qualche altra conferenza episcopale progressista, era stata bocciata in Italia numerose volte, e nel 1989 alla CEI passò solo perché a metà maggio 1989 i vescovi più contrari erano assenti o malati, e quindi fu promulgata dal cardinal massone Ugo Poletti (e controfirmata da Ruini) per andare in vigore a partire dal 14 luglio successivo.

    Il punto 15 della famigerata delibera prevedeva comunque che il fedele consumasse subito l'ostia appena ricevuta (dunque il Cammino ha sempre disubbidito). La delibera scende fin nel dettaglio di specificare «spostandosi di lato» per evitare di dare spazio a furberie tipo quelle dei neocatecumenali.

    Nel numero 16 si vieta la comunione self-service, che è stata in uso nelle comunità neocatecumenali per interi decenni.

    Al numero 17 si comanda di fare il ringraziamento per la Comunione «sostando per un congruo tempo in adorazione del Signore Gesù» (ed anche in questo caso il Cammino ha sempre disubbidito spazzando via dalla propria prassi qualsiasi possibilità di adorazione silenziosa, e sostituendola con la chiassata finale del ridicolo trenino-girotondo col passetto).

    Infine, raccomando la lettura dell'agevole libretto Comunione sulla mano? No!, pubblicato proprio quando il clero italiano massimamente fraintendeva la possibilità della comunione "sulla mano" con l'obbligo di darla "sulla mano". Gli interventi dei Papi contro tale mentalità si sono ripetuti fino a tempi recentissimi, specificando sempre che la modalità normale è in ginocchio e alla bocca, e che riceverla "sulle mani" è solo una possibilità, non un obbligo e neppure una modalità normale.

    RispondiElimina
  21. Adolf Hitler era un pittore fallito come Kiko Arguello. Entrambi, hanno messo in atto i temi fondamentali dell'ideologia fascista: il culto del capo carismatico e la mistica dell'azione.

    RispondiElimina
  22. Mi fa davvero ridere questo grande scandalo dei mamotreti rivelati. Questo fantomatico gruppo fb in cui si fanno congetture su Tizio o Caio, come se davvero potesse essere Tizio o Caio il problema. Il cammino fa acqua da tutte le parti e a ogni nuova insopportabile uscita del vostro c'è sempre più gente scandalizzata e arrabbiata. I Mamotreti sono roba che hanno distrutto la vita a tanti di noi, e sempre di più ce ne saranno disposti a testimoniare contro di essi e il loro uso sfrontato in barba alla Chiesa e alle correzioni. Voi intanto continuate a giocare ai servizi segreti e mi raccomando, niente domande sui contenuti, come il vostro dittatore vi ha sempre insegnato bene...

    RispondiElimina
  23. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  24. @anonimo 13.11
    Veramente qui non ci si sostituisce alla Santa Sede ,ma anzi si segue. Infatti, la Santa Sede ha autorizzato la pubblicazione.

    Frilù

    RispondiElimina
  25. Anonimo delle 13 e 11:

    secondo te se la Santa Sede ritiene di non dover pubblicare qualcosa (magari solo perche, se la pubblicasse, se ne vergognerebbe), allora è proibito pubblicare?

    E che intendi per pubblicare? Kiko non ha forse distribuito i mamotreti?
    E allora, perché nasconderli? Se hanno un valore universale, perché il segreto?

    Stai tranquillo che se proprio la Chiesa dovesse pubblicare i mamotreti è per dire: "attenzione, queste sono eresie". Proprio come si fa qui.
    Ma a quel punto sarebbe la fine per il Cammino. Perciò la Chiesa attende che la bomba si disinneschi un po' alla volta, grazie a tante defezioni, secondo lo spirito che Tripudio ha ben descritto in questo post.

    Perché pubblichiamo i mamotreti? Perché serve alla Chiesa. Cioè serve a disinnescare la bomba. Proprio quello che vogliono i Papi.
    Se quello che facciamo qui lo facesse ufficialmente la Chiesa, molti camminanti in buona fede ne rimarrebbero turbati.

    Non non siamo nessuno, siamo solo dei testimoni che DAL BASSO che, senza dare scossoni, solo con l'autorità della VERITA', diamo il nostro contributo all'erosione del Cammino instillando la classica pulce nell'orecchio.
    Ma non in modo subdolo, ma alla luce del Sole, che brilla come brilla la Verità.

    Erodi, erodi e il Cammino di Kiko scompare o si converte nel Cammino vero, quello approvato dalla Chiesa, che non disubbidisce sistematicamente

    RispondiElimina
  26. Andrea tripudio sei spassoso, continua così.

    RispondiElimina
  27. Un po' sospinto dal caldo pomeridiano che mi impedisce di dedicarmi alle solite attività, mi sono preso la briga di fare un po' d'analisi al testo del fratello delle 13,11. Fratello!? No, fratello mi pare eccessivo visto che gli nc sono impegnati alla costruzione di una chiesa altra da quella alla quale apparteniamo noi frequentanti questo blog (siamo parecchie migliaia - moltissimi sono tuoi compagni di merenda - non 5 come credi tu). Per dire il vero sarei intenzionato a chiamarti "cugino", così per ricordare che siamo consanguinei visto che siamo stati fatti cristiani dallo stesso sangue, quello di N.S.G.C., ed anche un po' per celia (sai che significa "celia", vero? Ci tengo che tu capisca che non sono celiaco). Allora fine, poiché prevale il battesimo che ci associa ricevuto nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, oltre al sangue di N.S.G.C. (immagino tu sappia chi è N.S.G.C.) mi limiterò a chiamarti fratello, sì, "fratello separato", come si usa con i protestanti e i T.d G. per l'appunto.
    Mi perdonerete, voi tutti lettori di queste righe, se, nell'escursione del testo, prenderò per mano il "fratello separato" che ne sarà oggetto principale, scrivo notoriamente male e in maniera circonflessa, e non vorrei affaticargli troppo le sinapsi.
    Nel leggere la nota del Nostro (si usa in letteratura per indicare il protagonista del testo, cioè tu, caro anonimo), vincendo il naturalissimo senso di ripulsa che ne deriva, anzi, proprio per vincere il disgusto provocatomi, mi sono interessato sia della forma scritturale, sia dello scrivente in quanto tale del quale mi sono divertito ad intravedere i tratti che ritengo salienti. Mi perdonerà, il Nostro, se non ne azzeccherò (Di Pietro docet) nemmeno una, non sono un prof. di letteratura e nemmeno uno psicologo, ma, come dicevo, mi azzardo per celia e sospinto dalla calura estiva, e un po' perchè confido anche nelle qualità umoristiche del Nostro, ammesso che scrutini, rimproveri dei catechisti (a proposito: disubbidisci agli ordini circa l'Internet) e clima di persecuzione tanto di moda nella sua setta, gliene abbiano lasciato un pizzico.
    Comincia, il Nostro, con il chiamare l'interlocutrice (chiamasi interlocutrice colei con la quale si intrattiene un eloquio, dialogo, termine che deriva dal greco (logos) che descrive una parola derivante da un concetto, categoria molto distante, purtroppo, da voi) valentina alias qualcosa. L'uso della minuscola nel nome associato al "qualcosa", ne delinea subito l'arroganza, la supponenza, in ogni caso la distanza da se stesso che, di certo, si penserà con l'iniziale maiuscola perché degno di portarne la dignità. Valentina la qualcosa no! È di certo un essere inferiore. Non ci sarà un certo grado di misoginia? Forse ti conviene procurarti un vocabolario, sai quel librone grosso dove sono riportati i significati delle parole? La cosa che mi sorprende è la ripetizione della minuscola applicata al cardinale Ratzinger... forse che non lo considera degno di attenzione prima di diventare Papa (corretta la maiuscola) oppure vi è ancora astio per gli impedimenti al cammino che sino all'ultimo si è peritato (uso del vocabolario, per favore, non fraintendere) di applicare? Va bene che un poco si riprende parla di palazzo e Sant'Uffizio e piazza in contrapposizione al termine sgabuzzino, l'ambientazione precedente eleva anche l'abitante dello sgabuzzino, pardon, studio, ma io le avrei scritte tutte in maiuscolo... ne sarebbe apparso un Papa ancor più grande, un papone.
    M.i.B.
    Continua

    RispondiElimina
  28. Continua

    A questo punto, un punto sarebbe stato opportuno, ma si sa, l'uso corretto dell'interpunzione (vedi vocabolario) non è di certo il vostro forte, anche se, ammetto, rispetto al tuo fratello Achille e cloni vari, direi che scrivi quasi meglio. La frase successiva mi sembra molto interessante perché ti descrive bene, forse offre la possibilità di intravedere il lavoro nel quale dovresti essere impegnato. Dico "dovresti" perché immagino che, a causa di convivenze e raduni oceanici, sarai sempre "ammalato", poverino. Nel periodo in esame usi il termine "trafugare", i sintagma "chi di dovere" e "sostituire alla Santa Sede" e "pubblicandoli" e "qualificandovi"... L'uso di questi insiemi lessicali mi fa immaginare che tu sia un tutore dell'ordine, un poliziotto, di medio rango e cultura chiamato a svolgere il ruolo di responsabile (mi stava scappando "capocosca" t'immagini?). Chissà se ho indovinato!? Ma non è importante saperlo, mica devo poi perseguitati come sapete fare voi "fratelli separati". A questo punto, e te ne sono grato, sconvolgi i miei convincimenti sulle tue qualità letterarie usando la parola "chiosa"... Capite bene che stavo quasi per restarci secco! "Chiosa" in 26 anni di cammino, non lo avevo mai sentito dire neanche tra le elevate sfere decisionali alle quali, per breve tempo, mi era capitato di essere stato associato. La frase in finale è un po' contraddittoria, è come se si manifestasse una tua dicotomia intrinseca. Riprendi a qualificarti "istituzione" usando la frase "essere in servizio", ma subito dopo intravedo delle connotazioni mafiose quando parli del manifestarsi in contrapposizione a chi si nasconde e dei 5 compari... Sì, a questo punto ne sono certo all'80%, sei un questurino che, a forza di combattere contro la malavita, ne assume i toni (ma questi sono propri tra gli nc) e i termini.
    Ti saluto, caro "fratello separato", il caldo sta diminuendo e forse potrò fare qualcosa di buono. Basta scherzare facendo il contrappunto al tuo scritto. Perdonami se ti ho offeso, il mio è stato soltanto un po' di umorismo, alcune volte un po' troppo salace al limite del sarcasmo, ma soltanto umorismo. Ti auguro un buon cammino, ma ancor di più ti auguro che presto tu possa aprire gli occhi sulle pseudo-verità che credi di possedere. Te lo dico con tutto il bene che ti voglio applicando a te e a me una frase che ho letto in un cimitero del nord: fummo come voi (neocatecumenali convinti), sarete come noi LIBERI.
    M.i.B.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie M.i.B.! Non so se l'Anonimo troppo pigro per inventarsi un alias apprezzerà la tua analisi semiseria del proprio commento, ma io l'ho trovata molto divertente!
      Forse però sei stato troppo ottimista nelle ultime battute: anche fuori dal cammino, non si può essere davvero liberi finché si rimane dei mediocri senza spirito.

      Elimina
    2. Gentilissima Valentina, sono contento del tuo apprezzamento anche se, in definitiva, sarei più contento di un suo (del fratello separato) cenno di comprensione. Ad essere ottimista non si fa peccato, per anni sono stato triste e tristo nc, lascia che immagini un futuro splendidi, e poi, la mediocrità dipende da molte concause, parecchie esterne a noi stessi. Un mediocre libero è sempre meglio di un discreto succube. Ottima serata.
      M.i.B.

      Elimina
  29. Sottoscrivo Donna Carson e ci aggiungo quanto sempre dice Tripudio: a voi non interessa la verità, quelli che ci hanno messo la faccia li avete massacrati, umiliati, tormentati, perseguitati, con piccoli e grandi soprusi e malversazioni. Invece di riflettere sulla verità, volete divorare quelli che vi dicono la verità, come gli evangelici porci. Scoprire chi ci ha consegnato i mamotreti non vi aiuterà a negare l'evidenza. Per inciso, avete calpestato talmente tante persone che hanno creduto in voi che non immaginerete mai chi può essere stato.

    RispondiElimina
  30. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  31. Grazie M.i.B , conosco bene quell essere triste e tristo nel cnc , è stata una realtà che ho vissuto per molto tempo senza averne la consapevolezza della sua natura . Adesso ho capito da dove veniva

    RispondiElimina
  32. Sono io che ti ringrazio tantissimo, caro anonimo delle 21,00, mi sono sentito utile, con la mia piccola esperienza. Spero che siano in tanti a riconoscervisi e che decidano di tornare presto alla gioia e alla libertà dei figli di Dio.
    M.i.B.

    RispondiElimina
  33. Sono io che ti ringrazio, anonimo delle 21,00. Spero che leggano altri e che decidano di liberarsi dai giochi del CNC. M.i.B.

    RispondiElimina
  34. Io sono nel cammino dal 1975, riconosco che il modo di fare i noi Neocatecumenali può dare fastidio, restare antipatico. Non siamo esenti da errori, ne facciamo tanti comne tutti. Quello che mi colpisce è l'odio nei confronti del cammino che trasuda da ogni parola in questo sito. A me non piace l'estetica di Kiko, molte delle sue icone non mi piacciono. Nessuno mi ha mai fucilato o espulso dal cammino per eresia. Mia moglie è stata in comunità per 15 anni poi ha smesso il cammino e ci siamo separati per sua decisione. Nessuno l'ha costretta a niente, nessuno gli ha minacciato inferni e tormenti. E' stata libera di fare le sue scelte. Com'è giusto che sia.
    Ma quello che non capisco è come si possa ancora dubitare dopo che quattro Papi hanno confermato il cammino, dopo che i documenti sono stati spulciati dagli organi preposti, e gli statuti approvati. Mi pare evidente che il cammino è riconosciuto dalla Chiesa come cosa buona ispirata dallo Spirito Santo. Poi può non piacere e uno si impegna in altro, la Chiesa è tanto grande, ci sono tanti movimenti e associazioni. Se Kiko fosse il diavolo, il Papa non andrebbe alle celebrazoni, tanti Vescovi non chiederebbero le catechesi, Il Papa non invierebbe le famiglie in missione. Non siamo meglio di nessuno e non abbiamo la verità assoluta. Siamo solo gente che ha incontrato Cristo alle catechesi del CNC e ne fanno parte.
    Perchè ci odiate così tanto ?

    RispondiElimina
  35. Carissimo Omone
    A cosa ti è sefvito tutto questo cammino se non hai saputo salvare il tuo matrimonio?
    La colpa di una separazione non è mai solo da una parte, è inutile che dai la colpa solo a tua moglie.
    Veterano

    RispondiElimina
  36. E dai, Omone, ancora la storiella dei 4 Papi? In questo blog si è risposto 1000 volte a questo, cerchiamo di andare avanti. Raccontaci per esempio di come ti senti all'idea che le catechesi che ti hanno propinato per decenni sono state corrette dalla Chiesa e nessun catechista si è preso la briga di spiegare a te e ai tuoi fratelli come e perchè? Questo ti fa sentire in comunione con tutta la Chiesa?

    RispondiElimina
  37. P.s. E visto che hai voluto porre l'originalissima domanda sull'odio ti preciso che io personalmente (ma questo vale anche per molti altri se non tutti) non odio proprio nessuno. Quel che odio sono gli inganni, i sotterfugi, le furberie, le ambiguità e le mezze verità che mio malgrado ho contribuito ad espandere quando ero dentro. Puoi biasimarmi se ora cerco di impegnarmi un pochino a favore di chi sta cercando di capire come stanno realmente le cose nel cammino?

    RispondiElimina
  38. Omone ha detto: "dopo che i documenti sono stati spulciati dagli organi preposti, e gli statuti approvati"
    Lo Statuto definitivo è stato approvato nel 2008 con uno dei più grandi intrallazzi mai commessi dagli amiconi di Kiko del PCpL. Vai a rileggere l'articolo 2 che dice che il Cammino nelle diocesi si attua : "2º. secondo «le linee proposte dagli iniziatori», contenute nel presente Statuto e negli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti". Gli Orientamenti, però, nel 2008 non erano ancora approvati. Leggi bene anche questa: http://www.camminoneocatecumenale.it/public/file/DecretoDirettorio.PDF
    I documenti non sono stati spulciati: gli Orientamenti sono stati massacrati, falcidiati, tagliati, annotati. Hai mai letto i mamotreti originali (dai primi anni '70 a al 2003) e quelli corretti dal 1997 al 2003? Se non lo hai fatto taci. Se invece lo hai fatto e condividi, cercati un buon sacerdote che sappia rieducarti.

    RispondiElimina
  39. P.S.
    Sto rileggendo il "Gesù di Nazaret" di BXVI.
    In relazione a interpretazioni del concetto "il Regno di Dio", BXVI interviene su tesi proposte da Origene e da altri. In relazione alla tesi di Origene, addirittura la definisce "linguisticamente inadeguata". Per un'altra dice che "non ha corrispondenza nel testo" dei Vangeli. Ora, Omone, siccome qui si contestano catechesi di Kiko che non solo non hanno corrispondenze nel Vangelo, ma lo stravolgono, lo mutano, lo invertono, per questo vi odieremmo? Vi odiano i vescovi che vi stanno obbligando a non non comunicarvi tutti insieme con il sacerdote?
    Andate a discutere fuori un Bar dello Sport del prossimo campionato di calcio, è meglio: pare che là effettivamente tra ultras si odino.

    RispondiElimina
  40. Anch'io concordo sul fatto che non si debba pensare alle nostre posizioni come se si trattasse di tifoserie contrapposte. Omone, non ti odio, come non potrei mai odiare me stessa, visto che sono entrata anch'io in cammino nel 1977 e non considero impossibile, se la mia vita avesse preso strade diverse, pensare che avrei potuto farne ancora parte, come te, magari infastidita dalle icone kikiane e dalle recenti derive idolatriche.
    Sta di fatto che, casualmente ne sono uscita e che, forse altrettanto casualmente (ma il caso non esiste, tu mi insegni) ho cominciato a rivedere ciò che mi era stato insegnato in cammino -e che ritenevo la miglior forma di cattolicesimo- alla luce del Catechismo della Chiesa Cattolica.
    Ebbene: ho scoperto che, per anni, ho creduto in concetti profondamente errati, molto simili però a quelli di evangelici o addirittura di TdG.
    Ho dovuto perciò "riconvertirmi" e non è stato facile, anche se è stato un momento di azione di Grazia che dura tuttora.
    Capirai, che un pochino di dispiacere per chi ha potuto ingannarmi per tanti anni, ce l'ho, ed anche, nello stesso momento, chr desideri cercare di spingere anche altri ad una sana diffidenza verso ciò che insegna il cammino.
    Per far questo, uso la Verità e la trasparenza. Il solo fatto che in cammino sia necessario invece l'arcano e la bugia (piccola o grande) ne qualifica la credibilità.

    RispondiElimina
  41. Omone caro, piccola domanda: perché ti definisci "Omone"? Perché pensi o credi o ti dicono che sei un grand'uomo? O forse soltanto perché sei grasso e grosso? Nel primo caso smontati, non credere a fratellini e sorelline (chissà se sei appetibile come mmatrimoniabile??) che dicono di "volerti bene", metti i piedi ben piantati per terra, può essere molto deleterio svegliarsi e vedersi ometto se non quaquaraquà. Nel secondo caso tu consiglio di metterti a dieta, fare una curva glicemica, controllare i valori principali di sangue e urine e, soprattutto, lo stato delle arterie. Sai, nelle convivenze nelle quali vi trascinano, vi fanno mangiare la rumenta congelata che non si permettono di dare agli ospiti normali condita a dovere con grassi e zuccheri, ve la fanno pagare abbastanza cara e, dulcis in fundo, non vi rilasciano fattura, se no come farebbero, responsabili e albergatori, a rientrare dalle spese (minime), lasciare laute mance al personale obbligato ad orari ignobili e, cosa più importante, dare ai grandi catechisti di zona, non ai piccoli ripetitori del verbo kikiano, la lauta prebenda che gli permette di vivere più che dignitosamente, assicurando gli studi migliori ai numerosi figli, macchine sempre nuove e benzina a fiumi? Certo, loro vi portano la buona notizia, come avrebbero il tempo e la voglia, aggiungo io, di lavorare? Era esagerato un certo Paolo che intrecciava ceste per non pesare sui suoi catecumeni, forse era un orgoglioso. Del resto, non è scritto che ogni operaio è degno della sua mercede? Mercede, Omone, non Mercedes.
    Scusami, Omone tendente al quaquaraquà, perdonami se ti sembro troppo astioso, ma m'infastidisce parecchio questo tipo d'intervento. "Dalle mie parti non succede. Noi siamo approvati. Voi ci odiate". Nessuno vi odia, siamo stati come voi è tra di voi per interi decenni, abbiamo finito il cammino, ne siamo usciti con le ossa rotte maledetti e soli appena abbiamo aperto uno spiraglio di occhi e riacceso l'intelligenza. Se segui questo blog da tempo sai bene di cosa ti parlo, i nostri interventi sono segnati ancora dalle molte cicatrici. Se sei capitato qui per caso, scusami ancora, ma prima d'intervenire, una prossima volta, documentati.
    Vuoi fare una cosa originale questa sera in celebrazione? Appena ti danno il corpo di Cristo tra le mani, mangialo subito, proprio come previsto dal messale e persino dal tuo statuto, poi ci racconti come ti finisce appena lo verranno a sapere i tuoi catechisti... Catechisti!? Insomma, quelli che dicono di possedere lo spirito... Soprattutto dopo il brandyno post cena. Bye bye.
    M.i.B.

    RispondiElimina
  42. Riporto : "A cosa ti è sefvito tutto questo cammino se non hai saputo salvare il tuo matrimonio?
    La colpa di una separazione non è mai solo da una parte, è inutile che dai la colpa solo a tua moglie".
    Scusate, ma senza conoscere la storia, come fai a dire quello che dici? Non do la colpa a mia moglie e certo le colpe le ho anch'io. Che un matrimonio si sfasci è una cosa dolorossissima e triste. Venire derisi per questo è un evidente segno di carità cristiana. Le risposte dopo sono dello stesso tenore, piene di una violenza impressionante. E dite :, "cercati un sacerdote ..." Ma quello che dice Messa il Sabato sera lo è e nessuno lo ha sospeso.I famosi memotetri li ho letti dal 75 e non mutano ne stravolgono nulla e quelli che ci sono ora dicono in buona sostanza la stessa cosa. Ma il problema qualè? Se facciamo la comunione insieme al sacerdote o via via ? Se balliamo in chiesa ?
    Di fatto è così il CNC o lo ami o lo odi, non ci sono mezze misure, difficile.
    Ma se la Chiesa permette che il cammino esista, perchè voi non potete accettarlo? Accettate i focolarini, i Ciellini, l'agesci e tutto quello che c'è, ma il cammino deve morire.
    Al fenomeno anonimo che sputa sentenze sul mio matrimonio dico : Ci sono cose nella vita che accadono e non vorresti, per cui lotti per 25 anni e non ne vieni a capo, per cui soffri come un cane e non puoi farci niente. Ti sei definito da solo per quello che hai detto. Agli altri, si risponde sottintendendo "cretino" all'inizio di ogni risposta. Certo uno che è nel cammino è per forza cretino con le fette di prosciutto davanti agli occhi.
    Ditemi una cosa perchè non mi avete risposto, com'è che la Chiesa accetta il Cammino ? Perchè non lo chiude ? Perchè tanti Vescovi lo richiedono e lo approvano? Perchè tanti preti richiedono le catechesi ?
    Da che mondo è mondo la Chiesa ha uno Spirito per cui le eresie vengono definite come tali, i servi del demonio riconosciuti come tali. Quello che vi brucia è che di fatto la Chiesa permette il Cammino, lo sorveglia, lo corregge, come è giusto che sia, ma non lo ferma e non lo stravolge. Chi deve decidere se un movimento nella Chiesa è buono o no non siete voi. Allo stato attuale la Chiesa considera il CNC una cosa buona. E' un fatto. Oppure la Chiesa, e lo Spirito Santo si fanno prendere in giro da Kiko & co, e questo non lo credo proprio.
    Il fatto è quando la Chiesa, non voi, ci bollerà come eretici, allora ci potrete bruciare in piazza, fino ad allora vi toccherà sopportarci.
    E' vero, facciamo tanti errori, abbiamo quello SLANG insopportabile nel parlare, siamo antipatici per il nostro estremismo, ma non siamo pericolosi eretici se no nostra Madre, la Chiesa lo direbbe a chiare lettere. E' questo che vi fa arrabbiare : che una mostruosità come il CNC la Chiesa lo permetta.
    Forse, ma forse, la Chiesa e solo la Chiesa deve decidere se una realtà sua è buona o no. Certo non voi.

    RispondiElimina
  43. Scusa Valentina ti leggo ora, anch'io sono uscito per un periodo dal CNC nel tentativo di salvare il mio matrimonio. Però non ho mai trovato concetti errati o bugie nel cammino. Errori di persone e atteggiamenti sbagliati quanti ne vuoi. Ma la domanda è un'altra, io posso capire che una esperienza è piaciuta, poi cambio idea e me ne vado.
    Quello che non capisco è questo : sto nella Chiesa, la Chiesa accetta il CNC e lo definisce cosa buona. Non sta a me decidere questo, la Chiesa se ne occupa. Io e voi non abbiamo titolo per definire il CNC buono o cattivo. L'osservatorio sul CNC c'è già all'interno della Chiesa è lei che sorveglia e controlla, non abbiamo da insegnargli niente, facciamo solo danni, e diamo all'esterno un'immagine sbagliata di gente che si scanna tra se.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Omone perdonami, nel mio precedente messaggio ti ho preso in giro con gusto e con un pizzico di cattiveria. Scusami ma troppe cicatrici ancora sono fresche e spesso ricorro all'umorismo per dibattere in maniera meno acre possibile. Detto ciò ti invito a svegliati è a guardarti intorno con attenzione. Documentati, leggi i testi presenti anche in questo blog. Tieni conto che per anni ti hanno manipolato e non te ne sei accorto. La Chiesa mette in atto ciò che è descritto nella parabola del buon grano e della zizzania, ma i tempi della cernita sono vicini? Chi lo sa? E poi, fosse soltanto per esercitare la tua indipendenza intellettuale, fai finta che ciò che tu diciamo abbia un altro grado di veridicità, turbine conti, fai de tue analisi, leggi i Padri, i documenti ecclesiali già in vigore e cerca di capire in che cosa ti mentono, e se ti mentono, perché lo fanno. Se poi vuoi ancora continuare, continua. Buon cammino! Se sei in buona fede lo Spirito Santo ti accompagnerà! Ciao
      M.i.B.

      Elimina
  44. Quindi, Omone, non ritieni tuo dovere leggere il Catechismo. Ti fidi della Chiesa che controlla il Cammino (ma come fa, se la maggior parte delle cose le fate di nascosto? Mah!).
    Insomma, tu sei una di quelle persone che darebbe ai suoi figli degli alimenti andati a male perché i Nas non hanno fatto chiudere il rivenditore.
    Ti sfugge un concetto, molto semplice e in uso nella Chiesa, quello della responsabilità personale. Sei un uomo adulto, padre, magari nonno, ma davanti ai tuoi catechisti ti trasformi in un bambino. Questo vuol dire essere adulti nella fede?

    RispondiElimina
  45. Omone ha detto: "Però non ho mai trovato concetti errati o bugie nel cammino"

    Siamo alle solite: di tanto in tanto bisogna rammentare la somma catechesi di Kiko Arguello. Chissà se Omone l'ha mai letta questa di seguito nel link: per il resto si rinvia alle pagine del blog.
    http://i.imgur.com/OXbE6oN.jpg

    Che cosa dici, Omone, concordi con la catechesi del Tabernacolo inutile e dell'Eucarestia che non sarebbe un assoluto, imparata dai catechisti NC per più di tre decenni?
    Facci sapere.

    RispondiElimina
  46. Anonimo, accidenti quanto odio c'hai contro il cammino !! Trasuda da ogni parola.
    OMONE è un nomignolo che mi appicicò la figlia di un cliente, faccio assistenza software, e la piccola andò a chiamare la mamma urlando "mamma c'è un omone che ti cerca !!". Tutto qui.
    "Omone perdonami, nel mio precedente messaggio ti ho preso in giro con gusto e con un pizzico di cattiveria" La cattiveria è cattiveria, appunto.
    "Documentati, leggi i testi presenti anche in questo blog. Tieni conto che per anni ti hanno manipolato e non te ne sei accorto" il "cretino" di prammatica lo metto io, ma è sottinteso.
    "Sei un uomo adulto, padre, magari nonno, ma davanti ai tuoi catechisti ti trasformi in un bambino. Questo vuol dire essere adulti nella fede?". Sono anni che non vedo i miei catechisti, quasi tutti morti o troppo vecchi.Il "cretino" anche qui è sottinteso ma ben chiaro.
    Essere adulti nella fede vuol dire anche lasciare che sia la Chiesa a discernere dove sta il bene e il male, senza arrogarmi il diritto di farlo io. Non ho la "Verità" cara Valentina, non ce l'hai nemmeno te, ce l'ha la Chiesa.
    Conosco la rabbia di chi ha passato tanto tempo dentro e poi smette. Ma definire se il CNC è cosa buona o meno spetta al magistero della Chiesa, non a un blog.
    Io ho fiducia in mia madre, la Chiesa, che non mi darebbe mai alimenti andati a male.Devo andarmene da questo blog perchè è riservato a chi ha in odio il CNC. Vero.

    RispondiElimina
  47. Omone, soltanto per dirti che mi dispiace che tu veda odio da parte mia, io ti ho parlato di acredine causata dalle ferite che cerco di ammorbidire con l'uso abbondante di umorismo. In questa chiave ti ho preso in giro e ho delineato spaccati di vita comunitaria che conosco bene. Non sarà che tu veda odio perché qualcuno che ti guida - a proposito come fate ad andare avanti senza catechisti morti o vecchi? Non è previsto dal Sistema nc - ti ha fornito questi occhiali? D'altra parte, per voi, siamo giuda, gente di risulta, intoccabili... Cosa fai disinfetti la tastiera quando digiti con noi?
    Va bene, continua il tuo cammino fiducioso (tu dici nella Chiesa io leggo nei catechisti che dicono di essere nella Chiesa e poi ti fanno celebrare Eucarestia nelle modalità escluse dalla Chiesa), forse erano come te i seguaci di Jonestown! Guarda che scherzo, sono il solito esagerato, ma ricordati di questo paradosso quando kiko vi chiederà di lasciare le parrocchie per riunirvi nelle case come si conviene alle sette, per l'appunto.
    Buona domenica, Omone, te lo auguro con tutto il cuore, e ti faccio pure un complimento: sei uno dei pochi nc che scrive bene usando correttamente l'interpunzione. Ciao
    M.i.B.

    RispondiElimina
  48. Però Omone dovrebbe avere un minimo di onestà ed ammettere che è il suo metodo ad essere sbagliato.

    Lui chiama "odio" quelle che sono le documentate critiche accompagnate da numeroissime testimonianze.

    Se qui ci fosse odio, non avrebbe visto le motivazioni, le spiegazioni, i documenti, i chiarimenti, le fotografie, i dibattiti.

    Ma ad Omone fa troppo comodo far corto circuito e sparare un giudizio temerario senza minimamente riflettere.

    Infatti Omone parla come se il Cammino fosse un dogma intoccabile:

    - riconosce che il modo di fare dei neocatecumenali (non il Cammino ma un generico "modo di fare") «può dare fastidio». Sarebbe come se uno dicesse che non bisogna condannare il nazismo solo perché il modo di fare dei nazisti poteva restare antipatico e che dopotutto i nazisti facevano errori come tutti...

    - se una donna lascia il Cammino e dopo ciò lascia anche il marito, significa che è stato anzitutto il Cammino a rovinare il matrimonio, cosa che avrebbe dovuto far riflettere il marito prima, non dopo i fatti;

    - quei quattro Papi che avrebbero «confermato» il Cammino, non hanno mai "confermato" la liturgia neocatecumenale, né le corbellerie insegnate da Kiko e Carmen. E se un Papa come Giovanni Paolo II "conferma" ed appoggia fino alla fine un impostore come Marcial Maciel, significa che anche i Papi possono sbagliare, come tutti (l'infallibilità pontificia si applica infatti solo entro certe precise condizioni quando insegnano ex cathedra in materia di fede e di morale per tutta la Chiesa);

    - infine, anche i protestanti dicono di aver "incontrato Cristo" alle adunate protestanti. Dunque bisogna dimenticare che sono eretici? Come dice già il Vangelo, non basta dire «Signore, Signore» per salvarsi.

    RispondiElimina
  49. Questo blog è riservato invece a chi desidera dialogare, non a chi vuole affermare a basta. Da camminante di lungo corso, puoi per esempio aiutarci a capire perché, avendo grande rispetto per la Chiesa al punto da aspettarti da questa un giudizio su problemi che non le vengono sottoposti, non vi attenete alle prescrizioni liturgiche, chiaramente espresse. Per esempio la manducazione seduti, insieme al sacerdote e il beverone di latte e miele durante la cinquantina.
    Comunque è interessante la notizia che le comunità non vengono più sottoposte al controllo dei catechisti dopo la morte fisica degli stessi. Non ne subentrano altri, nessuno viene a fare la "visita pastorale"? Grazie per l'informazione e, in anticipo, per le risposte che vorrai fornirci.

    RispondiElimina
  50. E ancora a dar giudizi sul mio matrimonio senza sapere i fatti. Io ho lasciato il Cammino diversi anni per stare con mia moglie, e sono rientrato quando non c'era più nulla da fare. Io conosco i miei catechisti, e hanno lavorato tutta la vita per gli altri. Sono finiti poveri come me.Hanno avuto sempre un affetto e un rispetto per me e mia moglie incredibile. I fatti che ho visto ? Famiglie intere andare ad annunciare il Vangelo, resistere per una vita in posti da urlo ed essere contenti di quello che hanno fatto. E tanto altro. Io non disinfetto tastiere e parlo con tutti, leggo di tutto e nessuno mi ha mai proibito di farlo, ho letto le esperienze (molte, non tutte)del vostro blog. Posso liberamente dire che a me le icone di Kiko in genere non piacciono, come la sua estetica e non mi hanno fucilato.I miei catechisti (non sono tutti morti, qualcuno è ancora vivo e sano di mente, forse per questo non c'è stata "visita pastorale")hanno sempre dimostrato attenzione alle situazioni particolari e sono stati sempre attenti a non schiacciare nessuno. La mia ex moglie quando rivede qualcuno del cammino, li saluta con affetto ricambiato.Probabilmente sono stato fortunato e non sempre va così. Io in comunità mi sento libero di dire quello che credo anche se non è perfettamente allineato e non c'è stata nessuna inquisizione ad arrestarmi.

    RispondiElimina
  51. Ma senti chi parla di "giudicare". Sei entrato qui a giudicare temerariamente tutto e tutti, senza ammettere neppure come remota ipotesi che il Cammino possa veramente contenere errori e strafalcioni.

    E dopo che hai chiamato "odio" le documentazioni, le motivazioni, le testimonianze e tutto il resto che non ti è gradito, attacchi col solito vittimismo neocatecumenale.

    Quanto alle "famiglie intere andate ad annunciare il Vangelo", anche le famiglie intere protestanti hanno fatto lo stesso. Dunque quale sarebbe la differenza (qualora esista) fra i neocatecumenali e i protestanti?

    Riguardo al sentirsi liberi di parlare in comunità, cosa succederebbe se tu dicessi in comunità di voler seguire l'insegnamento e la prassi della Chiesa che sono notoriamente differenti da quelli del Cammino? Cosa succederebbe se tu dicessi che smetti di pagare la decima al Cammino, allo scopo di versare quegli stessi soldi a una qualsiasi istituzione cattolica estranea al Cammino?

    RispondiElimina
  52. Quindi dopo il Matrimonio Spirituale niente più visite dei catechisti? Non mi risultava. Comunque grazie per la risposta. Hai dimenticato di fare cenno al motivo per cui, in obbedienza a norma liturgiche, non vi asteniate dalla comunione seduti e dal bere latte e miele. Grazie.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.