sabato 28 aprile 2018

Cronaca da una delle 100 piazze, una qualunque!

Ci scrive un fratello di comunità:
Stanarci dai nostri nascondigli? Mi dispiace che abbiate sprecato tempo ed energie.
Le nostre trame occulte saranno ben visibili nelle piazze per le prossime 4 domeniche, alla luce del sole. Le nostre trame occulte si chiamano 'evangelizzazione' il nostro motto segreto? Cristo è risorto!
[D.M.]
Abbiamo l'abitudine di spiegare cosa ci siamo proposti e lo ribadiamo spesso: stanare dai nascondigli Kiko e i capibastone del cammino neocatecumenale, che continuano a dire una cosa e farne un'altra. Certo questo non è sprecare tempo e energie! Purtroppo essi giocano con la vita delle persone.

Per cui partiamo proprio dalla "cronaca" di una qualunque delle 100 piazze, da Roma, gentilmente fornitaci da Ruben, per mettere in luce le solite magagne neocatecumenali.


Se la cantano e se la suonano
Questa la cronaca:
Le 100 piazze cominciano ad essere un bluff.
Ovvero l'ennesima Araba Fenice kikiana.
Quest'anno, dopo l'ultima edizione dello scorso anno, a San Paolo, invio dell'ancora Vicario Vallini, non mi sembra ci sia stata analoga cerimonia, da parte dell'attuale Arcivescovo Vicario (no sempre suscettibile di smentita).
Si conoscono sicuramente le date ovvero le Domeniche di Pasqua, ma non i luoghi e gli orari (la suscettibilità di smentita a ciò che dico, sarà sempre e comunque gradita).

[Pochi giorni dopo] Non ci sono più avvisi od orari certi.
Oggi me la sono presa comoda;
mi sono recato a piazza Gimma a Roma, "near" Santa Maria Goretti, luogo da anni deputato all'evento intorno alle 17:00 abbondanti, valutando a priori, che i Neocatecumenali, spocchiosi e cafoni come sono, non sono mai stati gente puntuale.
È il primo anno che ho avvertito un certo loro nervosismo: stavo fotografando il gruppo dei katekisti che si affaccendavano intorno al presbitero di turno, ovvero un pretino ultrasettantenne mezzo rincoglionito, quando un cantore garibaldino, in maglione rosso e chitarra, comincia a questionare sul perché fotografavo.

Alla mia risposta che personalmente in città, fotografo ciò che mi pare e piace, ha cominciato a fare altrettanto nei miei confronti, nella speranza di intimorirmi; (chissà se è un'iniziativa personale o se glielo ha insegnato "Garibaldi" a reagire così... la reazione di contro-filmare è la stessa degli scagnozzi di Scientology): gli ho soltanto chiesto se in foto fossi venuto bene.

Per il resto, solito copione, almeno questa volta però, la mamma di cinque figli neanche trentenne(!), fortunatamente tutti figli in terra e nessuno "in cielo"! Era veramente una bellissima ragazza.
Primo anno con assenza di volantinaggio e quindi tentativi diretti di proselitismo.
Completa assenza di cartellonistica, in qualche modo motivante l'evento.

Praticamente chi passava, se non preventivamente informato, non sapeva quale setta protestante stesse predicando.
Manifestazione su pubblica piazza, neanche un agente di Polizia Giudiziaria!.
[Ruben]
Prima considerazione: impressiona l'atteggiamento diffidente, descritto da Ruben, tipico di chi teme di essere spiato e sorpreso con le mani nel sacco.
Davvero? Agite alla luce del sole? Come chi evangelizza e annunzia che Cristo è risorto?
Allora, perchè vedete nemici dappertutto? Non dovevate farvi "tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno" (1Cor. 9,22b)? Non siete voi, per antonomasia, come i condannati a morte? E questo è il vostro glorioso vessillo, sotto il quale siete stati addestrati (tanti e tanti anni!) per combattere la buona battaglia?
E ancora siete a questo punto?
Ma non vi sentivate orgogliosi di essere "posti come spettacolo per il mondo, per gli angeli, per gli uomini... come condannati a morte..."?  orgogliosi di "occupare l'ultimo posto"? (Canto del cammino tratto da 1Cor.4,9-13).
Perché essere fotografati vi infastidisce tanto? Kiko vi ha mandati nelle pubbliche piazze, disposti a tutto, anche a finire in pasto alla gente che interpellate, uno spettacolo per il mondo, appunto!

Ognuno che legge può trarre le sue conclusioni.

Seconda considerazione: qualche sospetto affiora per la totale assenza dei soliti volantini.
Ricordiamo, a tal proposito, quanto il Papa ha ribadito in ogni occasione (a riguardo della "dimensione ecclesiale", irrinunciabile per ogni carisma nella Chiesa) ed è possibile che proprio quest'anno - in cui non c'è stato, stranamente, il consueto invio con la presenza del Vicario di Roma - hanno ricevuto la raccomandazione puntuale di non fare proselitismo per il proprio gruppo chiuso, approfittando dell'annuncio nelle piazze.

A Kiko non piace ascoltare, ma solo comandare.

Anche perchè gridano ai quattro venti "il Papa ci ha inviati"... e affermano che loro vanno a nome della Chiesa e della Parrocchia, MAI a nome del Cammino (che neanche nominano).
È chiaro che devono stare molto attenti a non lasciare tracce (scripta manent) inconfutabili della loro perdurante disobbedienza, come possono essere cartelloni e volantini, che poi non potrebbero sconfessare!
Ma intanto sono sempre loro! Perfettamente e inequivocabilmente riconoscibili!
In alcune piazze hanno continuato a cantare, tutti gasati, la versione spagnola dei canti (chi dei passanti poteva capirci qualcosa?)... magari perché c'era lì un seminarista, rientrato dal Sudamerica, che canta in versione originale e si esibisce con la chitarra alla kikomaniera; poi, ovviamente, leggìo, croce, icone, tutto l'armamentario griffato da Kiko. (Altro che "rinunciare a vivere in tutti i dettagli ciò che il vostro itinerario esigerebbe". Nè nei dettagli e tanto meno nelle innumerevoli cose considerate "essenziali").

Riportiamo altri due commenti che stigmatizzano, plasticamente, l'irrinunciabile, inconfondibile "stile unico" che porta il marchio neocatecumenale doc:
Sono in una piazza dove si sta facendo una delle piazzate neocatecumenali. A parte che se non ci fosse il gruppo dei loro nessuno se li filerebbe, ma come si fa ad attirare alla Chiesa, ma anche solo al cammino, dicendo al microfono: "fai schifo!" Se la gente vedesse cosa c'è nel tuo cuore non ti guarderebbe neanche in faccia!? L'uomo è stato creato poco meno degli angeli, a Sua immagine e somiglianza, come si fa a dire che fa schifo?? Che tristezza...
[Elena]
Vi do una notizia interessante. Oggi alla fine della missione in piazza il responsabile ha letto alla comunità (a dire il vero con un certo imbarazzo) una lettera di Kiko alle comunità che hanno finito il cammino, lettera contenente un pressante invito a partecipare numerosi all'incontro con il Papa di maggio. La preoccupazione di una possibile bassa participazione fu particolarmente visibile nel punto in cui si invitava a far partecipare anche amici e conoscenti che non fanno il cammino, in modo da essere tanti. No comment.
[Anonimo]
Intanto qualcosina ancora in luce vorremmo metterla:

Partendo dalla considerazione di Ruben, che ci fa osservare come quest'anno è saltato l'invio consueto da San Paolo Fuori le Mura, con la benedizione del Cardinale Vicario di Roma, ho verificato anche io e, non trovando nulla, mi sono soffermata sull'invio dello scorso anno, fatto appunto dal Cardinale Agostino Vallini e riportato da un organo di informazione on-line della Santa Sede. [nota 1]

San Paolo Fuori le Mura,
cardinal Vallini - aprile 2017
Ho osservato che tutto corrisponde a quanto anche noi conosciamo delle 100 piazze e a quanto Kiko stesso afferma anche nell'ultimo annuncio di Pasqua.
Tutto corrisponde... fino ad un certo punto, però!...
...poi, come sempre, ecco apparire, puntuali, "le trame occulte".


Questo è proprio da mettere ben in evidenza:

Si legge (qui il link per l'intero articolo di Romasette):
"Al termine della missione le comunità inviteranno i presenti a partecipare alle attività delle parrocchie perchè «la gente deve constatare che la Chiesa è viva, piena di giovani e di amore» ha affermato Giampiero Donnini, responsabile della prima comunità neocatecumenale nata a Roma il 2 novembre 1968 nella parrocchia Nostra Signora del Santissimo Sacramento e santi Martiri Canadesi."
Lo stesso articolo riporta le affermazioni finali di G.Donnini:
«I veri frutti di questa missione li conosce solo il Signore però in questi anni abbiamo avvicinato tante persone che hanno partecipato agli incontri in piazza – ha concluso Donnini . Inizialmente sono stati attratti dai canti e dalle testimonianze ma poi hanno cominciato, o ripreso, a frequentare le parrocchie e a partecipare alla Messa».
Giampiero, vero prototipo neocatecumenale, è un esempio preclaro di discepolo kikiano, di quelli di cui si può dire, senza tema di smentite, che "Giotto superò Cimabue".

Le affermazioni limpide (a proposito di luce del sole) di Donnini, stridono con quanto, anche quest'anno, abbiamo letto nell'Annuncio di Pasqua a proposito, ossia con quanto Kiko chiede espressamente di fare con le persone che trovano attraente l'annuncio nelle100 piazze:

Kiko lancia le nuove catechesi iniziali in piazza per rimpolpare le comunità fondate altrove: dopo l'ultimo incontro in piazza «li radunate in una casa e fate le catechesi con la convivenza e possono entrare in una comunità» (pag. 13 del mamotreto dell'Annuncio di Kiko: L’ultimo incontro parla della Chiesa come comunità cristiana, invitando coloro che sono presenti – se vogliono – ad essere aiutati attraverso una comunità cristiana. «Coloro che dicono di sì li radunate in una casa e fate le catechesi con la convivenza e possono entrare in una comunità. Dio ci ha ispirato di fare questo»); per la serie, ci cacciano dalle parrocchie e noi proseguiamo in piazza... e se le comunità appena fondate si sfrondano rapidamente, le rimpolpiamo con gli adescati della piazza.

Questo Annuncio è lo stesso che Donnini riporta fedelmente nella sua zona di Roma, Annuncio che ricalca quello dello scorso anno e che indica espressamente agli adepti il "fine ultimo" della predicazione per le stradecoinvolgere le persone in una cosiddetta "catechesi" che consenta di inserirle in una comunità neocatecumenale, non nella Parrocchia, come Giampiero, sapendo di mentire, dice espressamente davanti ai Pastori della Chiesa.

Ecco servito chi parla di evangelizzazione alla luce del sole.

Voglio precisare che tutto ciò non ci rallegra. Solo ci spinge a perseverare nella nostra opera di risvegliare le coscienze intorpidite di tanti camminanti in buona fede.
Dice il Signore: "Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no" (Mt.5, 37). Nulla di buono viene da chi proferisce menzogne e questo del servirsi della menzogna, per raggiungere i propri scopi, non è una prassi occasionale nel Cammino, ma è modus operandi consolidato e ricorrente.

Fanno sempre così, camminano tra mezze verità e menzogne complete. Con bocca untuosa pronunciano parole false, adulano, mostrano un finto servilismo, per tenere buona la Chiesa, tranquillizzandola sulle loro intenzioni, per ingannarla, per approfittare del suo appoggio, per...
Non vale la fatica di fare un lungo elenco. Diciamo per ciascuna di queste ragioni e... anche di più.

Ma Dio c'è e guarda, Dio detesta chi ama la menzogna, il falso profeta sarà sbugiardato dalla storia. [nota 2]

Tutto nel cammino si trascina avanti, stancamente. Questa la verità. Kiko prova a tenere alto il morale delle truppe sfinite. Una volta li animava ad ardite imprese. Oggi minaccia l'inferno ai disertori affinché vadano tutti sul campo per lui. Se non per amore, per paura.

Lasciamo ad un nostro lettore la conclusione:
Ormai alle ardite imprese ci va sempre meno gente, ci sono ampi segnali di "disobbedienza" diffusa... il castello scricchiola vistosamente preannunciando la catastrofe ormai imminente... gli itineranti nervosi perché si inizia a controbattere in quanto oramai non è possibile non "criticare" certe posizioni... e diventano punitivi... pensando di ricavarne chissa che cosa... la verità è che la "seconda generazione" li sta mandando a cagare in massa.
[Mav]


[nota 1]

"Centopiazze" i neocatecumenali per le strade di Roma. (ROMA SETTE.it - l'informazione on-line della Diocesi di Roma)

Da domenica 30 aprile la quinta edizione. A San Paolo fuori le mura la benedizione del cardinale Vallini: «Grazie per questo servizio di amore e luce»
Sono pronte per la missione “Cento piazze” le cinquecento comunità neocatecumenali di Roma. La quinta edizione dell’iniziativa, voluta da Kiko Argüello, iniziatore del cammino neocatecumenale insieme a Carmen Hernández, partirà domenica prossima, 30 aprile, e proseguirà per tutte le domeniche di Pasqua fino a Pentecoste. Sabato 22 aprile, nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, il cardinale vicario, Agostino Vallini, ha conferito il mandato e impartito la benedizione alle comunità che annunceranno la resurrezione di Cristo nelle piazze. Dal centro alla periferia della Capitale cento gruppi, ognuno composto da cinque comunità di famiglie, giovani, anziani, bambini e presbiteri, accogliendo l’invito di Papa Francesco, usciranno dalle parrocchie per evangelizzare tra la gente.
Ogni incontro, animato da canti, durerà circa due ore. Inizierà con la recita delle lodi o dei vespri; seguirà la testimonianza di un membro della comunità che parlerà del suo incontro con il Signore e in chiusura una breve catechesi, ogni domenica su un tema diverso: “Chi è Dio per te?”, “Il senso della vita”, “L’annuncio del kerigma”, “Il kerigma nelle scritture” (durante questo quarto incontro nelle piazze ci saranno sacerdoti disponibili per le confessioni) e “La Chiesa: cosa è per te e cosa ti aspetti”. Al termine della missione le comunità inviteranno i presenti a partecipare alle attività delle parrocchie perchè «la gente deve constatare che la Chiesa è viva, piena di giovani e di amore» ha affermato Giampiero Donnini, responsabile della prima comunità neocatecumenale nata a Roma il 2 novembre 1968 nella parrocchia Nostra Signora del Santissimo Sacramento e santi Martiri Canadesi.
Dal cardinale Vallini il ringraziamento ai membri delle comunità per «questo servizio di amore e di luce», l’augurio di buona missione affinché annuncino la Buona notizia della risurrezione di Cristo «in questa città così bella ma allo stesso tempo tragica sotto molti aspetti» ma anche l’invito a fare di più: «le comunità neocatecumenali sono presenti in 100 parrocchie di Roma, ma nella Capitale le chiese sono oltre 340 questo significa che abbiamo un lungo cammino davanti a noi» ha detto il porporato. «La bellezza di questa iniziativa – ha proseguito – sta nell’avere il coraggio di andare a proclamare il Vangelo ad ogni creatura come chiesto da Gesù, nel raccontare le proprie esperienze, ascoltare i problemi della gente, farci prossimi a chi afferma di essere senza speranza. È a loro in primo luogo che dobbiamo testimoniare l’opera di Dio nelle nostre vite. Ma la nostra testimonianza deve essere credibile anche nel quotidiano e in questo mondo che divide e contrappone dobbiamo dimostrare che abbiamo gli anticorpi dello Spirito Santo».

«I veri frutti di questa missione
li conosce solo il Signore però in questi anni abbiamo avvicinato tante persone che hanno partecipato agli incontri in piazza – ha concluso Donnini -. Inizialmente sono stati attratti dai canti e dalle testimonianze ma poi hanno cominciato, o ripreso, a frequentare le parrocchie e a partecipare alla Messa».
24 aprile 2017


[nota 2]

Ci rifugiamo nei Salmi, per trovare conforto:

Salmi 11

11:1 Al maestro del coro. Sull'ottava. Salmo. Di Davide.
2 Salvami, Signore! Non c'è più un uomo fedele;
è scomparsa la fedeltà tra i figli dell'uomo.
3 Si dicono menzogne l'uno all'altro,
labbra bugiarde parlano con cuore doppio.
4 Recida il Signore le labbra bugiarde,
la lingua che dice parole arroganti,
5 quanti dicono: «Per la nostra lingua siamo forti,
ci difendiamo con le nostre labbra:
chi sarà nostro padrone?».
6 «Per l'oppressione dei miseri e il gemito dei poveri,
io sorgerò - dice il Signore -
metterò in salvo chi è disprezzato».
7 I detti del Signore sono puri,
argento raffinato nel crogiuolo,
purificato nel fuoco sette volte.
8 Tu, o Signore, ci custodirai,
ci guarderai da questa gente per sempre.
9 Mentre gli empi si aggirano intorno,
emergono i peggiori tra gli uomini.

Salmi 54

1 Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Maskil.
Di Davide
.

10 Disperdili, Signore,
confondi le loro lingue:
ho visto nella città violenza e contese.

22 Più untuosa del burro è la sua bocca,
ma nel cuore ha la guerra;
più fluide dell'olio le sue parole,
ma sono spade sguainate.

31 commenti:

  1. Quest'anno, ho avuto la netta impressione, che il nuovo Arcivescovo Vicario, Mons. Angelo de Donatis(per me sempre don Angelo!), non se la sia proprio sentita, di "prestarsi alla bisogna".

    Resterà da verificare la Sua posizione protocollare il 5 maggio p.v.:
    Tor Vergata, è territorio della Diocesi di Frascati; nell'evento,chi sarà "il secondo" del Papa?
    Ruben.
    ---

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    1. Un "osservatore" attento come te è impagabile per "Osservatorio".
      Come hai visto, grazie alla tua rigorosa cronaca di una delle cento piazze, abbiamo potuto riportare alla luce un bel po' di porcherie neocatecumenali.
      Magari fatti un giretto anche a Tor Vergata e poi ci racconti, qualche altro reperto vedrà la luce, sicuro!
      Grazie ancora.

      Pax

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    2. Apprezzo le tue parole di considerazione Pax; ma veramente sento tutto questo come una vera e propria missione, non sopportando chi, paradossalmente,
      complica la vita a se stesso ed agli altri, con regole dure, assurde e spesso oltre la comune ragione ed
      umana convivenza ed in palese contrasto, con la Chiesa stessa e le sue giuste regole.

      Non sai quante volte persone a me vicine e non, mi hanno detto: ma chi te lo fa fare?

      "La mia Fede", ed il senso del del dovere verso di Essa; mai girarsi facendo finta di non vedere!

      Ti assicuro che nei confronti di questi che "sbagliano", non ho alcun
      motivo personale di risentimento anzi; ma spesso "un medico", proprio per il bene de paziente, mai, dovrà essere pietoso!
      Ruben.
      ---


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  2. Non ho parole Pax, grandissima!!!
    La tua "amarezza" ,che è anche la mia, è nel fatto che purtroppo tante altre cose non sono dimostrabili, ma noi sappiamo che si stanno comportando così in ogni ambito, hanno due facce, una ufficiale e l'altra di prassi. Il fatto nuovo è che dopo che ci hanno lessato le palle con gli statuti, non si aspettavano che qualcuno si ricordasse cosa ci fosse scritto e, statuto alla mano,li contradicesse. Anche l'affermazione "pubblica" di Mario Pezzi sulla Veglia di Pasqua "in comunione con il parroco ed il vescovo " sappiamo essere di facciata. Ho notizie certe di veglie organizzate senza avvisare il vescovo della diocesi territoriale, dove affluivano comunità di altre diocesi. Per capirci loro ti istigano a disobbedire, ma se qualcosa va male saranno pronti a sacrificarti al grido non avete fatto come avevamo detto, ma in realtà avevano di fatto organizzato loro. Ci vorrebbe un qualche Vescovo che avesse voglia di montare un bel polverone e sarebbero smascherati.
    "Aiutare la parrocchia a scoprire la veglia di Pasqua " Come? Andando via dalla parrocchia!! Questa è la coerenza che li contraddistingue.
    E che ci sia malafede è dimostrato dal fare queste fughe all'ultimo momento, dopo aver "utilizzato" la parrocchia per tutto il resto dell'anno. Immaginate uno scenario di questo tipo, all'inizio dell'anno si dice al parroco "noi andiamo a fare la Pasqua fuori " e dopo gli si dice "dobbiamo fare le Redditio" in chiesa, le catechesi, e le uscite in traditio, cosa gli risponderebbe il parroco secondo voi? Funzionerebbe solo se il parroco fosse dentro il cammino fino al collo e la parrocchia fosse la famigerata "parrocchia atomica" in tutti gli altri casi sarebbe guerra ed infatti...ogni anno guerra e sarà sempre peggio e ci sarà sempre di più frattura fra gli itineranti e le comunità che obbedendo agli statuti si metteranno di traverso. Ci sarà guerra tra chi dice di difendere il cammino in un modo e chi lo vuole difendere in un altro

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    1. Quanto tu dici a conclusione del commento:
      ...le comunità che obbedendo agli statuti si metteranno di traverso...
      è da tanti anni ormai - da quando gli Statuti sono stati approvati e tutti i NEOCATECUMENI ne hanno una copia - una mia speranza, fino ad oggi delusa.
      (ma sanno leggere i fratelli?)

      Quale più grande conferma del fatto che gli itineranti strutturano nelle zone quanto Kiko ha loro inculcato e che lui per primo - insieme a Carmen - ha praticato nei rapporti con la Chiesa? Ossia ciò che hanno sempre fatto anche con noi: dire una cosa e farne un'altra...fare promesse che poi non si compiono, e per loro, comprendi, era già previsto che finisse così. Salvo poi che sono bravissimi a far ricadere su di te il fallimento del cammino (vedi il questionario: "Che dovete fare per essere UNO?"...dopo tanti proclami a me lo chiedi???)

      No, non ci arrenderemo!
      Il nostro piccolo contributo alla conoscenza non mancherà!
      Piano piano le coscienze si risveglieranno.
      Pax

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    2. In effetti quello che dicevo vale solo se il responsabile della comunità si degna di muoversi in coerenza con gli statuti. Come dici tu gli altri non pensano....seguono...obbediscono

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  3. Stasera verrà celebrata la carnevalesca pagliacciata liturgica delle comunità kikiste-carmeniste nel chiuso delle salette, e domattina verrà celebrata la pubblica carnevalata di proselitismo neocatekiko nelle piazze. Che non andrà a buon fine poiché l'evangelizzazione non consiste nell'esibirsi a grattugiare le chitarrelle e a fare il girotondo come idioti alquanto fieri di esserlo.

    Dico "alquanto" perché nel momento in cui qualcuno li va immortalando nella loro cosiddetta "evangelizzazione" - come ha fatto Ruben - improvvisamente si accorgono di essere ridicoli anziché "evangelizzatori", per un millisecondo si accorgono che non è così che la vera e unica Chiesa evangelizza, si rendono conto che è il modo peggiore per attrarre nuovi proseliti a Kiko. Chissà, magari qualcuno si chiederà anche quanto gli è costato economicamente fino a quel momento il rendersi ridicolo e recitare dal parte del "mi faccio schifo".

    È come se aspettassero che qualche fratello, prendendo la parola in presenza del sommo SanKiko, dica la verità indicibile: «per me il Cammino Neocatecumenale è una cagata pazzesca!».

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    2. 'Stasera i cattolici interisti, juventini e napoletani che amano il calcio potranno vedersi Inter-Juve in santa pace - si fa per dire - perché la Chiesa non li obbliga alla Messa in concomitanza di orario, ma consente loro di andarvi alle 18-18,30 di oggi e domani nei vari orari mattutini e serali.
      Leggende metropolitane narreranno che la sera del 28 aprile 2018, nella salette neocatecumenali, per gli innominabili tifosi napoletani, fu come per Fantozzi alla visione della Corazzata Potemkin: "L'Inter sta vincendo 21-1 e ha segnato anche Higuain, nella sua porta però" :-)
      Una leggenda, purtroppo, anche narrerà di molte assenze per malattia alla celebrazione neocatecumenale del 28 aprile 2018. La storia dà per certo che fu da questo giorno che i catechisti, a seguito di una lettera segreta di Kiko, pretesero il certificato medico da quanti si assentano in concomitanza di eventi sportivi importanti.
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    3. https://www.youtube.com/watch?v=ZTpKiWa7iIk

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    4. C'è da ridere! Chissà il fervore nelle salette del Cammino! Fervore per la partita intendo. Mi immagino cellulari accesi e un malcelato ma evidentissimo interesse per la cronaca della partita.
      Per i camminanti che dicono di essere malati ma non lo sono, ricordo la storia di Anania e Saffira. Mai ingannare Kiko e i suoi rappresentanti! E' meglio dirlo chiaramente che stasera si preferisce la partita.
      E' più da uomini, anche se si rischia di passare per "ribelli"

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    5. In realtà, quantomeno dal punto di vista statistico, in cinquantaquattro anni ci saranno stati diversi fratelli del Cammino che hanno resistito in faccia a Kiko, gentilmente (come Daniel quando fece notare a Kiko che "nove fuochi" sull'altare non avevano senso, né sul piano biblico, né liturgico, né dottrinale... col risultato che Kiko e Carmen non solo proclamarono "hai un demonio" ma addirittura proibirono ai fratelli delle comunità di comprare i suoi libri - come al solito chi è ossessionato dai soldi non riesce a resistere alla tentazione di colpire "l'avversario" nel portafoglio) o meno gentilmente.

      Coloro che sono troppo pieni di sé sono incapaci di accettare l'ironia (e ancor meno di fare autoironia), e perciò sono terribilmente permalosi: a cominciare da Kiko stesso. Eppure, una giusta dose di ironia e sarcasmo può essere una doccia fredda molto istruttiva (tant'è che fu somministrata ai farisei da Nostro Signore stesso: non sarebbe bastato dir loro autorevolmente: «voi siete in grande errore»).

      In tutto questo dobbiamo sempre ricordare che ogni parola di Nostro Signore è sempre il miglior strumento di salvezza possibile. Persino quando risponde a i farisei: «voi avete per padre il diavolo» (qualcuno di loro avrà capito, grazie a quella parola "offensiva", di aver sbagliato tutto e di dover drasticamente cambiare mentalità). Pretendere che una parola di salvezza debba essere gentile come il «lasciate che i bambini vengano a me», significa come minimo voler piegare il Vangelo alle norme del galateo.

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  4. I Cammino è l'unica realtà ecclesiale di mia conoscenza che evangelizza unicamente per fare proseliti.
    Da sempre le congregazioni religiose e le aggregazioni laicali cattoliche hanno evangelizzato senza poi chiedere il conto.
    A volte dei gruppi evangelizzano portando la loro specifica esperienza, ma la cosa è chiarissima da subito.
    Nella mia parrocchia tempo fa il parroco ci ha invitato a 2 catechesi dei terziari francescani. Lo ha detto subito che voleva farli conoscere. Poi, chi voleva, poteva aderire, altrimenti tutti fratelli in Cristo.
    Nel Cammino, invece, si evangelizza a nome della Chiesa ma unicamente per rimpolpare comunità e casse.

    Se mi sbaglio anche io pronto sono pronto alle smentite. Vorrei però che qualcuno potesse testimoniare che, dopo una delle Centopiazze, sia stato inviato dai camminanti a servire in parrocchia senza necessariamente nel Cammino.

    E in ogni caso il problema rimane: le Messe in cui i frammenti del Corpo del Signore vengono calpestati e le catechesi sui mamotreti di Kiko che la CHIESA ha giudicato COMPLETAMENTE sbagliati, cioè zeppi di ERRORI.
    Che cattolici possono formare delle comunità in cui si insegnano errori e si tratta il Corpo di Cristo in modo sacrilego?

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  5. Ho appena sentito:
    Tor Vergata - 5 Maggio - il Papa Francesco - Kiko, Ascen, Mario Pezzi - 50 anni del C.N. - ore 11:00 - da tutto il mondo quanti ne verranno.

    Bene!
    Il Papa dei poveri, degli ultimi, si ricorderà di noi che infinite volte, direttamente e indirettamente, ci siamo appellati a lui, restando finora inascoltati?
    Stando in mezzo a loro gli verremo prepotentemente in mente?
    Qualcuno gli suggerirà all'orecchio: "Santità....si ricorda?!"

    Oggi tenebra, dentro e fuori, desolazione e tenebra.

    Pax

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    1. Immaginiamo pure che vengano tutti, ragazzini e anziani in barella compresi. Saranno un milione, un milione e mezzo? Una goccia di olio combustibile che galleggia nell'oceano del cattolicesimo.

      Che brutto momento! Spuntano dovunque veggenti, mistici, illuminati ispirati che diffondono rivelazioni private che private non sono e dicono il contrario della Rivelazione; è venuta la mania per i numeri, per le folle festanti che ostentano propri simboli, per le lodi a destra e a manca. Mi vengono a mente due quartine di un mio poemetto degli anni '90, nel quale "la Fortezza" è dominata da tre despoti: Tiranno, Affanno, Inganno:

      "Non c'è governo che cada o che tenga,
      non c'è ministro che vada o che venga
      che non s'intingano nelle lordure
      dei grandi Numeri, Pesi e Misure.

      Fu democratico il fine Tiranno,
      affidò i Pesi allo stupido Affanno
      e le Misure per ogni valore
      diede ad Inganno, fu il danno peggiore..."

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  6. O.T.
    Tranqulli partecipanti al raduno del 5 p.v di Tor Vergata alle 11:00 a.m., ovvero a ridosso di un certo languorino di stomaco.

    Fonti di "intelligence" bene informate,
    segnalano che gia' sono in lavorazione dai paesi circumvicini, "porchette" avvolte in un speciale stagnola raffigurante il volto di Kiko.

    La distribuzione, a pagamento naturalmente, verrà effettuata da chioschi mobili, appartenenti ad un clan di una "famiglia" specializzata da decenni nel settore.

    Diffidare quindi dalle imitazioni!
    Ruben.
    ---
    Fine O.T.

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  7. Per quanto mi riguarda, qualsiasi cosa dica o non dica il Papa, il Cammino resta un movimento cattolico, non un dogma di fede. Non mi interessa a questo punto nemmeno un rimprovero, se mai potrà esserci (e ne dubito parecchio), né un elogio, né nessuna parola spesa a favore o contro il Cammino. Kiko può agitarsi quanto vuole, la sua opera non gli sopravviverà, e nulla che si possa dire in bene potrà mai cancellare il male fatto a tante anime.

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  8. Bellissimi articolo... Scusate see esco fuori tema ma qualcuno di voi ha idea di come e a chi denunciare la cosa? Cioe e assurdo che, dopo tanto tempo aver ottenuto l appuntamento dal vescovo locale questo liquidi la faccenda dicendo :" si lo so.. hanno scritto libri in merito, ma ora Devo andare". Cioe questa sarebbe la tutela del piu piccolo?? A chi possiamo rivolgersi per essere ascoltati davvero? E come?

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    1. Purtroppo l'autorità è quella e tu sei capitato lì nel momento in cui Simon Pietro rinnega il Signore. Per paura di perdere l'«oliatura» o per paura di rappresaglie neocatecumenali (o entrambe le cose) tanti preti, vescovi, cardinali, si tirano indietro come il manzoniano don Abbondio.

      Il massimo che si può fare, in questi casi, è il non mollare la presa, e far presente al soggetto che è lui l'autorità e che Dio gli chiederà conto di ciò che fa e di ciò che non fa. Se riescono a scappare anche di fronte a una onesta considerazione come questa, significa che temono più gli uomini che Dio, e ne pagheranno a suo tempo le durissime conseguenze: peggio per loro.

      È per questo che spesso ripetiamo qui che la Chiesa è in crisi. Una crisi di fede, aggravata dal fatto che è la gerarchia stessa ad essere "forte con i deboli e debole con i forti", esattamente come una qualsiasi burocrazia umana. Abbiamo sincero bisogno che l'autorità della Chiesa, con ferma autorevolezza, condanni gli errori e riaffermi la verità, senza noiosi giri di parole sull'amore di Dio, sulla pace, sul dialogo, sulla fratellanza, sulla valanga di emerite idiozie di moda che non significano niente per nessuno (chi mai si proclamerebbe contro la pace? dove lo trovo in parrocchia un cattolico ostile alla fratellanza e al dialogo? quale cristiano o non cristiano non sa che la Chiesa ha già sempre proclamato l'amore di Dio?).

      E se ci hai fatto caso, il vescovo ti ha rivelato anche la paura fondamentale di tutti quelli come lui: la paura che la faccenda diventi un fatto pubblico, la constatazione che la paura è fondata perché qualcuno ci ha anche «scritto libri», l'urgenza di allontanare il più possibile tale discorso. Il tipico cardinale, vescovo, parroco, pretino di periferia, più che il giudizio di Dio teme di finire in prima pagina su qualche giornale (anche solo il piccolo giornale locale) come «l'anti-Kiko» che pretende di giocare a Davide e Golia, e pertanto cercherà sempre disperatamente la soluzione che nell'immediato gli garantisce il quieto vivere.

      Ma non durerà. Il Cammino è opera di mani d'uomo, e in quanto tale è destinato a perire. La "seconda generazione" di camminanti mostra già evidenti segni di dissenso. Le glorie neocatecumenali (uòòòòh! cento seminari! uòòòòh! centocinquantatre grossi vescovi alla Domus! uòòòòh! Kiko tre lauree honoris causa! uòòòòh!...) sono destinate a rimanere un ricordo di pochi facinorosi.

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  9. Purtroppo l'autorità è quella e tu sei capitato lì nel momento in cui Simon Pietro rinnega il Signore. Per paura di perdere l'«oliatura» o per paura di rappresaglie neocatecumenali (o entrambe le cose) tanti preti, vescovi, cardinali, si tirano indietro come il manzoniano don Abbondio.
    C'è anche l'ipotesi B ed è più semplice: sono d'accordo, semplicemente sono d'accordo atrimenti sarebbero tutti simoniaci e tutto fa pensare che il papa sigillerà questa posizione nei prossimi giorni.
    Rassegnarsi conviene

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    1. Detta così, sembra la tipica trollata neocatecumenalizia.

      Il Papa ha già fatto abbastanza ostruzionismo per l'incontro del 5 maggio (originariamente accordato all'8 maggio per cui Kiko aveva già inventato il nuevo ricordo di un'inesistente devozione originaria alla Madonna di Pompei, per di più segnalando che in tutto il resto dell'anno il Papa non aveva altre date per il presunto "cinquantenario" del Cammino), il cui schema - pubblicato dai kikos stessi - è il classico "partenza famiglie in missione e benedizione del Papa", nonostante la grancassa neocatecumenale per tentare di trasformarlo in "GMG personale di Kiko" a Tor Vergata.

      Come sempre, la montagna partorirà il topolino. Ci sarà qualche elogio e qualche tiratina d'orecchie, e i kikos faranno finta di non aver sentito queste ultime. Ma la strada è sempre più in salita, i kikos sono ancora bloccati a quel fatidico gennaio 2012 in cui con l'autoapprofazione della liturgia kikista-carmenista il Papa -a loro detta- ci avrebbe dovuto tappare la bocca per sempre. Stiamo ancora aspettando tale "tappo", assistendo nel frattempo allo sgretolarsi lento (sempre meno lento) e inesorabile (sempre più inesorabile) del Cammino.

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    2. "il papa sigillerà questa posizione nei prossimi giorni"

      Cosa significa? Cosa c'è da sigillare? Approverà la già bocciata kikoliturgia che continua a violare lo Statuto perché estranea al Rito Latino? Ripristinerà l'uso dei vecchi mamotreti, ammesso che si stiano usando? Ritirerà le tre tirate di orecchie, dicendo "Scusate, mi ero sbagliato?". Dirà pubblicamente che a Guam l'arc. Byrnes ha sbagliato tutto, anche nell'imporre la celebrazione eucaristica secondo il Rito Latino e nel chiudere il Seminario di Guam? Dirà a Kiko "Tu, solo tu Arguello nei movimenti puoi essere fondatore a vita, non mi riferivo a te quando l'ho detto a quelli del RnS"? Garantirà la beatificazione di Carmen?
      Vorrei capire: cosa c'è da sigillare? Si festeggia la ricorrenza di un cinquantenario (con una quarantina di anni di eresie acclarate dalle correzioni della CdF), non "il Giorno del Sigillo".

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    3. "Sigillare": verbo che, nell'accezione neocatecumenale, sta per "confermare" e mettere il timbro sulle decisioni di altri, cioè del Cammino.
      Per esempio la Confessione è il Sacramento che serve solo a sigillare la conversione suscitata dalla predicazione del catechista, quindi Dio è là solo per confermare l'opera del kikiano di turno; così come il Papa dovrebbe sigillare le posizioni del Cammino. Ebbene, mi sa che sono capitati male sia col Padre Eterno, sia con Papa Francesco! A entrambi non piace il ruolo da comprimario.

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  10. Io la butto li, ma se andassimo a Tor Vergata anche con un solo striscione chiedendo Al Papa di essere ascoltati? ( Dovremmo far presente la cosa ai media e tutto sarebbe piu veloce e piu facile)!

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  11. Dalle Cento Piazze:

    Arrivo a piazza Gimma(Roma), feudo di Santa maria Goretti, a pochi minuti alle 17:00 di oggi.

    Questa volta caso strano, la "cerimonia" è iniziata con una puntualità anglosassone da un catechista; non era infatti presente il Sacerdote fantoccio e non è proprio apparso.

    Stesso copione per i canti e balli col "passetto", e prima testimonianza da parte di una donna anziana di sedicenti 66 anni ma secondo me, ancora molti di più, che ha dichiarato di aver incontrato Dio, mentre voleva per vendicarsi(parole sue), del tradimento del consorte, schiantarsi assieme a lui in automobile; non è andata come sperava anche se si sono fatti male.
    Pur non avendo però, rinunciato ad ulteriori vendette, afferma di aver incontrato Dio attraverso il Cammino,
    quando il marito, pur scampando all'incidente/suicidio, si è ammalato gravemente di suo, accudendolo durante tutta la sua malattia; si, però poi il marito è morto!!....

    Altre testimonianze di un paio di signore, che caso strano!.. I figli non sono solo diventati di meno, intorno a 4 o 5, ma, come per incanto, avendolo già riscontrato la scorsa domenica, non ci sono più figli in cielo!

    Sono arrivato alla funzione con un bel Rosario al collo, e per la prima volta ho visto questa gente meno altera
    con lo sguardo sfuggente e spesso verso terra quasi a non volermi guardare.

    Ho visto per la prima volta in cinque anni, la presenza di una pattuglia di Polizia Giudiziaria, nel caso, Polizia di Roma Capitale, composta da un tenete e da un graduato; mi sono avvicinato complimentandomi, in quanto nelle quattro stagioni precedenti non si era mai visto nessuno.

    Mi hanno cortesemente risposto, che la gente del quartiere è esasperata e reclama per la quantità degli schiamazzi, e per la qualità, sopratutto durante le canzoni e balli.

    Prende a questo punto la parola un catechista, che tenta di far capire che la vera Chiesa sono "loro"; mi alzo platealmente schifato e me ne vado; all'angolo della piazza, un bambino di circa otto nove anni, cerca di darmi un pieghevole forse stampato in fretta e furia nei giorni scorsi, l'ho accettato volentieri, recitando per lui una sincera prece, affinché si salvi!
    Ruben
    ---

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    1. La risposta della Polizia è da incorniciare.

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    2. Tra l'altro, ciò che mi ha dato e mi da da pensare, è la strana "coincidenza" che dove era ed è stata presente l'Autorità Civile preposta all'ordine pubblico, si è completamente eclissata l'Autorità Religiosa, che quanto meno, seppur formalmente, avrebbe dovuto presiedere l' evento; quasi a dire:
      se è presente la forza pubblica, io, Sacerdote, Presbitero o quant'altro, non mi immischio proprio!...
      Ruben.
      ---

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  12. Siamo una dozzina ad aver scritto a Giulio golia Delle iene, Basta scrivere una mail, studio queste cose e fidatevi che e molto piu visualizzato un suo servizio che la lettera scritta ai vescovi. In poche parole invitiamolo a far Luce, che tutti sapoiano quanti si lamentano e per cosa, arrivera alle orecchie di qualcuno imortante prima o poi!! Una singola mail e Kiko si vedra invitato in TV ad argomentare gli errori e le eresie in Nome Della chiesa ( avremmo fatto bingo in quel caso)!!

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  13. Che Dio doni a tutti noi la pace nel cuore...

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  14. Due commenti:
    1) Portare Kiko in TV, pubblicizzarlo anche in modo negativo, è soltanto un favore per lui. Saprà rispondere in kikiano e volgere a proprio vantaggio l'intervista.
    2) Purtroppo la presenza del Papa il 5 maggio è una sconfitta per tutti noi che critichiamo il Cammino. Non c'è altro modo di leggere la sua partecipazione. E l'affluenza sarà più elevata per questo motivo. E qualunque cosa dirà di buono sarà usato contro di noi, (vedi? anche il Papa dice che ....) e qualunque cosa dirà di meno buono sarà dimenticato e strumentalizzato e trasformato in altro.
    Purtroppo il 5 maggio è una sconfitta per tutti noi e per la Chiesa.
    Ingoiamo l'ennesimo rospo e andiamo avanti, prima o poi se la verità è davvero dalla nostra (e lo è!!!), trionferemo!
    M.A.

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