mercoledì 12 settembre 2018

«Ci ha telefonato il Papa!» - le frottole che i kikos amano raccontarsi

Ci scrivono a proposito di una curiosa coincidenza: quanto più l'immagine pubblica di questo Papa si va deteriorando (McCarrick, Catechismo e pena di morte, Amoris Laetitia…) tanto più i neocatecumenali avvertono il bisogno di far credere che il Papa stia dalla loro parte - se non addirittura il bisogno di sfruttarlo di più per i loro loschi fini.

A quanto pare, coi loro soliti trucchetti neocatecumenali, sembrano riuscirci abbastanza bene.

È il caso della "telefonata del Papa" giunta magicamente al minuto giusto sabato 8 settembre 2018 durante una "convivenza" di Kiko, che subito ha scatenato i soliti pomposi peana cernuziani, le millemila tronfie condivisioni facebook e whatsapp (ma Kiko non aveva proibito Facebook e Whatsapp?), e i commenti trionfalistici lasciati su questo blog da parte dei fratelli del Cammino ossessionati dall'idea che ogni evento come quello dovrebbe "tapparci la bocca per sempre", e tutto il resto della tipica fanfara dei neocatecumenali.

Ma al di là della cronaca preconfezionata ante factum e prontamente propinataci dai neocatecumenali (wooo! il Papa sorprende tutti telefonando a Kiko! wooo!), cosa c'è di notevole in quella telefonata? Anzitutto il fatto che papa Francesco non l'ha fatta spontaneamente.

Riportiamo, prima di ogni altra cosa, la trascrizione della telefonata direttamente dal video messo a disposizione da una pagina Facebook del Cammino.

Sta per iniziare l'incontro. In primo piano alcuni rettori di Seminari Redemptoris Mater si abbracciano. Riconosciamo Giosuè Voltaggio e il rettore del Seminario di Medellin, fra i più attivi mediaticamente parlando.
Il Tripode Pezzi, Kiko, Ascension è già pronto in tribuna.
Don Pezzi: "ssssh, ssssh"
Kiko, con il cellulare all'orecchio, ma parlando al microfono della sala "dime… dime" (dimmi… dimmi).
Don Pezzi: "ssssh, ssssh…il Santo Padre!"
Kiko: "Bene, Padre, grazie. Siamo qui, pieni di e…". Silenzio, ascolta.
"Grazie Padre grazie che le vogliamo tanto bene, siamo qui con tutti centoventi rettori dei seminari… è un expectaculo Padre…tutti qui nell'en…siasmo, disposti a dare la vita per la Chiesa Padre ..e tutti le vogliamo bene…diamo un applauso!"
Applauso dei presenti.
Don Pezzi suggerisce a Kiko di chiedere al Papa di rivolgere una parola agli astanti.
Kiko: "Padre, una parola a tutti questi… una parola!"
Papa (scandendo le parole): "Guardate sempre il Signore"
Kiko (ripete): "Guardate sempre il Signore"
Papa (sovrapponendosi a Kiko): "Capito?"
Sta per partire un applauso, fatto subito cessare per ascoltare le parole del Papa (magari un elogio, un incoraggiamento, chissà?)
Papa: "Avete capito???"
Kiko: "Benissimo!"
Risate, applausi, urletti.
Kiko: "Grazie Padre, grazie… dà una grande consolazione…in questa battaglia (affranto).
Molto bene! (di nuovo pimpante) Preghiamo per Lei, eh? …Padre???
Don Pezzi: "È caduta la linea"
Kiko (ripete): "È caduta la linea." Poi aggiunge, furbesco: "Bene, màchia!" (Ndr: màchia è magia, così come pronunciato in spagnolo)
Risate e applausi
Kiko (rivolto al suo pubblico): "E grazie".


Vediamo un po' di commentare quanto riferito punto per punto.

1) In primo luogo il Papa viene contattato da qualcuno: le parole «dimmi, dimmi…» Kiko le rivolge all'agente neocatecumenale che si è avvicinato al Pontefice col telefonino in mano già pronto.
La telefonata, infatti, era stata accuratamente preparata, lato Kiko, naturalmente, non lato Pontefice, che è stato preso in contropiede. Infatti il Papa deve aver esordito la telefonata con un generico "Come va", domanda a cui Kiko ha risposto in prima battuta con "Bene". Non gli ha chiesto come sta, nulla di personale, altrimenti Kiko avrebbe colto la palla al balzo per dimostrare intimità con il papa.
2) Poi Kiko per due volte sta in silenzio ed ascolta. Riprende a parlare dicendo «bene», che è il suo intercalare quando cambia argomento.
Papa Francesco non ha dimostrato di essere a conoscenza di ciò che Kiko stesse facendo e della convivenza dei seminaristi, perché è lo stesso Kiko che si premura di spiegarglielo, non resistendo alla tentazione di vantarsi dei soliti numeroni (120 rettori, di cui la maggior parte reggono a fatica se stessi) e della eroicità pronta al martirio di tutti i seminaristi e sacerdoti presenti, ospiti a spese delle comunità del Cammino presso le strutture residenziali di Porto San Giorgio.
Da notare, i due si parlano in italiano, benché per ambedue la lingua madre sia lo spagnolo, quindi intimità zero. E fin da subito, nonostante il Papa non intenda fare un saluto ufficiale in un simposio di cui probabilmente neppure sapeva l'esistenza, Kiko parla al plurale e fa capire al papa di essere nel pieno svolgimento di un incontro, di fronte a rettori e seminaristi, e soprattutto che di essere in "viva voce".
3) Poi c'è Pezzi, più lucido dall'esterno, che dimostra di essere il regista occulto della telefonata: suggerisce a Kiko cosa dire, gli fa chiedere al Papa la famosa "parola", cioè un saluto ufficiale al consesso che, per stringato che fosse, i Neocatecumenali si sarebbero subito venduti il giorno dopo su tutte le emittenti con i titoloni: il Papa conferma e benedice i seminari del Cammino (magari anche quello di Tokyo nonostante la disapprovazione dei vescovi giapponesi).
Per questo, la "Parola" che il Papa, che notoriamente non si fa tirare per la giacchetta nessuno, si riduce ad un generico «guardate sempre il Signore» (che può essere detta a chiunque, è come se il Papa neanche sapesse con chi stava parlando). Che però sapesse invece che stava parlando con sacerdoti Neocatecumenali, notoriamente affetti da irrimediabile sordità agli appelli del Papa, lo si immagina facilmente, visto che aggiunge subito un "Capito?" per poi aggiungere, per buona misura, mentre tutti trattenevano il fiato per attendere finalmente la benedizione papale: «Avete capito???» e chiudere subito la telefonata (oh, che disdetta, è stranamente "caduto il segnale"… magia, dice Kiko).
Insomma, abbiamo troppi motivi per pensare che l'Agente Get Smart Neocatecumenale ha messo a sorpresa il cellulare nelle mani del Papa, spaccando il minuto, addirittura tentando di turlupinarlo.
Visto poi che la prontezza di spirito del Papa gli ha fatto pronunciare non la benedizione auspicata ma una frase abbastanza generica e diversamente interpretabile, si passa alla mistificazione di secondo livello, riferendo all'Ansa e a tutta la stampa "amica", una parola che il Papa non ha pronunciato, e cioè "Avanti" che naturalmente sottointende "continuate ad andare avanti in questo modo".
Pensare che Kiko non menta, significa credere che un fiume possa invertire il proprio corso.

Il Papa, comunque, si sarà sentito assai urtato dall'essere sfruttato per la propaganda kikiana e dall'essere stato messo ancora una volta davanti al fatto compiuto.

Conoscendo il suo caratterino, ci permettiamo di pensare che ai kikos questa furbata costerà molto cara.

84 commenti:

  1. Quello che mi colpisce di questa buffonata (perchè tale è) è innanzitutto il clima di generale goliardia. Cioè, ti chiama il Santo Padre (sí Kiko, quando parli al Papa ci si rivolge a lui così) e tu gli parli così. Ed i 120 rettori? Ne vogliamo parlare? Risatine, scherzi. Fanno silenzio solo perché glielo dice Kiko. In pratica dei ragazzini in gita! Su come poi ai metta in bocca al Papa parole che non ha mai detto non mi stupisco.
    Lo hanno già fatto. Vi ricordate del "seminarista RM in partenza dalla Cina" che si fece trovare a Santa Marta subito dopo la Messa?
    Carissimi NC, ma non vi vergognate di usare questi squallidi trucchetti?
    Lo sapete che Papa Francesco non li sopporta vero? Lo sapete che state scherzando con il fuoco?

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  2. "Scusate ma non avete risposto alla mia domanda.Se Kiko è eretico,se è sacrilego,come mai il Papa,invece di telefonargli non lo scomunica?Grazie"

    Ritengo importante ripartire dal commento (13:04) di Anonimo al precedente post. Non intendiamo sfuggire le provocazioni.

    Anche io dico: " Prova a chiederlo al Papa".

    Abbiamo girato e rigirato le quattro parole pronunciate dal Papa al telefono con Kiko: "Guardate al Signore!" "Capito!". Cercando di darne una spiegazione. E infondo: Che altro possiamo fare?
    La verità per me è che il Papa ha perso un'altra occasione per metterli al palo. Ha dato loro una nuova opportunità di strumentalizzarlo. Contento Lui!
    Cosa possiamo aggiungere?

    Dicevo che cerchiamo di trovare una ragione all'infinito ed estenuante temporeggiare della Chiesa.
    Roberta riporta, da un'omelia del Papa, queste parole, tentando di dare una spiegazione al Suo comportamento che a volte è proprio difficile da giustificare - PARLO PER ME OVVIAMENTE, ognuno esprime le sue opinioni, grazie a Dio - come bene ha detto EX-NC-??? qui ognuno di noi esprime le sue opinioni, NEL RISPETTO RECIPROCO, e possono essere diverse.
    Su una cosa siamo tutti d'accordo: sulle questioni che riguardano il NC.
    Queste le parole da un'omelia del Papa:
    "Il Signore prende il suo tempo .. ma anche lui, in questo rapporto con noi, ha tanta pazienza. Non soltanto noi dobbiamo avere pazienza. Lui ne ha, lui ci aspetta."
    (omelia 28/06/3013)

    ...e io commento:
    Ma una cosa è avere pazienza col peccatore, dandogli il tempo di ravvedersi: il Signore non trova frutti! Come l'agricoltore cura l'albero e aspetta che dia più frutti......un'altra è tollerare oltre ogni umana comprensione l'incistarsi di un male nell'organismo della Chiesa, rinviandone l'estirpazione e la cura, restando a guardare il suo inarrestabile diffondersi fino a non poterne controllare le conseguenze funeste. Eh no! Questa è un'altra cosa!
    Il medico pietoso fa la piaga verminosa! Giusto?
    Con quale pazienza si può giustificare e pazienza per chi?
    Noi ne stiamo avendo tanta, questa è la verità! Troppa e da troppi anni sopportando la sordità della Chiesa che, in tanti suoi esponenti, continua a banchettare con simili buontemponi, perdigiorno, predatori e gente che vive a sbafo, che non ha lavorato un giorno solo nella sua vita gaudente, sfruttatore di poveri che gridano a Dio il loro dolore.
    Eh no, pazienza un corno.
    Quando un peccatore gioca con la SUA anima mette a rischio la SUA eterna salvezza - anche se è pur vero che ogni peccato ha sempre e comunque conseguenze sugli altri - ma quando un eretico diffonde la sua dottrina nella Chiesa e gli si consente di spacciarla per sana dottrina e non viene fermato! Ma ci rendiamo conto? Questa è tutta un'altra cosa. La pazienza del Papa, se pazienza è, è ingiustificabile, non la comprendo e ritengo mio sacrosanto diritto e dovere urlare, come faccio da anni, anche con petizioni alle autorità ecclesiastiche a cui mai ho ricevuto risposta, contro di essa.
    Che da parte del Papa e di tanti Cardinali sia pazienza o una vera e propria inconsapevolezza di quello che il Cammino è e significa nella Chiesa - cosa in verità davvero inspiegabile a questo punto - non mi importa!
    Pazienza, dicevo, inconsapevolezza, giusto per dare un'attenuante...perché, rendiamoci conto, un'ultima ipotesi resta ed è la connivenza con un sistema, con dei giochi di potere attraverso i quali Kiko itineranti e compagnia al seguito campano loro alla grande e danno pure da campare...!!!
    Altro che pena di morte!
    Un vero schifo.

    Pax

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    1. Cara Pax,
      sono d'accordo che
      "una cosa è avere pazienza col peccatore, dandogli il tempo di ravvedersi ... un'altra è tollerare oltre ogni umana comprensione l'incistarsi di un male nell'organismo della Chiesa".
      Comprendo la tua (e di tanti) esasperazione, che forse è proporzionale agli anni trascorsi nel CN ..
      forse non ha importanza trovare 1 ragione al temporeggiare della Chiesa, almeno da parte mia che non ho sufficienti strumenti per valutarne l'operato; ultimamente, su tutto, mi regolo cercando di distinguere e prendere ciò che è buono ed evitare ciò che è cattivo, dentro o fuori la Chiesa che sia.
      D'altra parte non sono sempre stata nella Chiesa come educazione ricevuta e quando mi sono sentita attratta a frequentarla non sapevo neanche che esisteva il CN; quando poi sono entrata nel CN non l'ho fatto perché lo ritenevo 1 cosa "di Chiesa", cercavo solo compagnia.
      Questo per dire che non mi importa di giustificare a tutti i costi ne' il Papa, ne' un prete per il solo fatto che è prete, anch'essi possono sbagliare e spesso sbagliano.
      Coloro (i Pastori) che gli strumenti per valutare il CN li hanno, come già li avevano decenni fa, non è detto che lo vogliano fare e soprattutto che vogliano agire di conseguenza .. dei motivi per cui si comportano così risponderanno a Dio.
      Personalmente penso che sia difficile venga 1 soluzione (al male che il CN è ) dall'alto della gerarchia della Chiesa; ad es. penso che 1 vescovo possa più del Papa (ricordiamoci ciò che dice lo Statuto "al servizio dei vescovi" .. e ciò significa per i NC giocare sui "numeri" cercando di convincere quanti più vescovi possono .. e allo stesso tempo non significa anche legare le mani al Papa?), come penso che un Parroco possa più di un Vescovo, dicendo un fermo NO alle "catechesi" e agli "annunci" nella sua chiesa .. se anche gli costasse di essere trasferito, sarebbe 1 modo per lui di fare la volontà di Dio, e allo stesso tempo di dare testimonianza di fede davanti ai parrocchiani che forse si interrogherebbero.

      Quelle parole sulla "pazienza" mi hanno colpito viste, non dalla parte del Papa per giustificare il comportamento della Chiesa, ma dalla parte dei NC, per dire come essi si APPROFITTANO della pazienza della Chiesa e quindi di Dio .. la irridono, ci scherzano su (come abbiamo sentito nel video) pensando di non dover sottomettersi a nessuna "legge" (soprattutto a quella dell'amore) e di poter continuare così per sempre.
      Secondo me, che pur di indole sono pessimista :) , si SBAGLIANO alla grande.

      Roberta

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    2. Verissimo, la "pazienza" vista dalla parte dei neocatecumeni incalliti e in cattiva fede è una vera cuccagna, un assegno in bianco firmato in loro favore. Si sbagliano sì ad approfittarne e, se continuano su questa strada, se ne accorgeranno a loro spese ma sarà troppo tardi per rimediare.
      Anche per questo ritengo che un comportamento più coerente da parte della Chiesa sarebbe utile anche a loro perché li spingerebbe al ravvedimento, se non per amore per forza, oppure ad andarsene una buona volta dimostrando di essere scismatici e basta.

      Sul fatto che evidenzi come un Vescovo possa più del Papa mi hai fatto ricordare una cosa che conferma quanto dici, anche alla luce degli Statuti che mettono questo 'strumento' del C.N. al servizio precisamente dei Vescovi. Tanti anni fa mi rivolsi in Vaticano ad una eminente figura vicina al Papa. Egli ascoltò tutto e promise di intervenire. Poi un lungo silenzio. Stanca di aspettare lo ricontattai per un riscontro. Candidamente mi disse che non poteva fare quanto invece aveva promesso, poiché tutto era nelle mani del Vescovo della Diocesi in questione. Da Roma non potevano fare nulla e nulla avrebbero fatto. Aveva detto un'altra cosa e anche con convinzione, cosa gli fece cambiare idea?
      Come tu dici, anche un Parroco che faccia il Parroco davvero potrebbe moltissimo, dalle catechesi alle bislacche liturgie eucaristiche, agli scrutini, all'obbedienza cieca ai propri catechisti da parte dei suoi parrocchiani. Anime che Dio ha affidato a lui.

      Pax

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  3. Fateci caso: più l'immagine pubblica di questo Papa si sta rovinando, e più i neocatekikos credono di poterlo comodamente manipolare per la propria propaganda.

    Quella "telefonata" dice molto del vero rapporto che i kikos hanno coi successori di Pietro, a cominciare da quelle risate imbecilli da ragazzini in vacanza.

    Anche la panzana sul "dare la vita" è sintomatica dell'impero della menzogna neocatecumenale. Gli unici tra loro veramente disposti a "dare la vita", la darebbero per Kiko, mica per Cristo.

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    1. "Gli unici tra loro veramente disposti a "dare la vita", la darebbero per Kiko, mica per Cristo."
      Concordo pienamente con quanto dici, e credo che anche Pax possa confermare, infatti si può constatare che i cnc non danna MAI NESSUNA disponilità a fare niente se non lo dice Kiko, in altre parole, danno la vita per le idee di Kiko e non per la Fede, altrimenti avrebbero tantissime possibilità di dare la vita, la Chiesa ed il mondo hanno bisogno di tante forze.
      Mi sbaglierò ma tutti questi itineranti saranno disposti a continuare a "dare la vita" o invece l'hanno data solo a Kiko e, morto Kiko ogniuno tornerà a casa sua, magari con la scusa della vecchiaia.

      p.s.
      All'incontro con Kiko al circo massimo c'era un itinerante che a momenti moriva sul palco, dal video lo si vede chiaramente, sventolato dalla moglie e da un'altra donna.

      Altri itineranti sono arrivati solo per l'incontro con Kiko, come alcuni fanno anche alle GMG.

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  4. E' così evidente: all'ora stabilita qualcuno ha messo nelle mani del Papa il cellulare con cui aveva chiamato Kiko.
    Il Papa non ne sa il motivo ma intuisce di essere strumentalizzato.
    NON DA NESSUN MESSAGGIO PARTICOLARE,
    si altera quando Kiko gli parla sopra dicendo cose che a lui non interessano e ripete in tono molto deciso: CAPITO? CAPITOO?,
    NON SALUTA
    e sbatte il telefono IN FACCIA A KIKO.

    Forse era meglio che questa pantomima non l'avessero organizzata.
    Ma il popolo dei camminanti è credulone e serrare i ranghi in un momento in cui tanti di essi sono in fuga e nessuno è in entrata può essere importante

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  5. @pietro
    Concordo su tutto. Il Papa poteva anche dire in diretta "Kiko sei un eretico" e a loro non sarebbe fregato assolutamente nulla. D'altronde non hanno MAI ascoltato i Papi in 50 anni. Neanche quando hanno dato disposizioni ufficiali. Basti ricordare la squallida pantomima quando uscì la "Lettera di Arinze". (non esiste, sí esiste ma era una cosa privata. Non l'ha scritta il Papa, si ok sono parole sue ma in realtà voleva dire qualcos'altro)

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  6. "Poi c'è Pezzi, più lucido dall'esterno, che dimostra di essere il regista occulto della telefonata:"
    Sono d'accordo, altro che don "pesce rosso" questa è una manovra da don "pesce prete"!
    Nota: Il Pesce Prete o "Uranoscopus scaber" è un predatore che si ciba di pesci, di crostacei e di altri piccoli animali. La sua tecnica di caccia è molto particolare. Passa gran parte del tempo sepolto sotto alla sabbia o al sedimento marino dove lascia sporgere solo gli occhi.
    Il pesce prete non è solo velenoso, può anche emettere scariche elettriche. Dietro agli occhi infatti, è dotato di organi elettrici che producono scariche molto deboli, circa 50 volt.
    Il suo veleno non è ancora stato studiato a fondo. Tuttavia si ritiene che non sia potente come quello della tracina. Le sue punture comunque sono dolorosissime. Quello che si sa è che è un veleno termolabile.
    Per attirare le sue prede muove continuamente un filamento simile ad un verme che estrae dalla sua bocca. Quando la potenziale preda è a tiro, il pesce, con uno scatto fulmineo, la cattura e la mangia.
    Le persone più a rischio di essere punte sono i pescatori. Non sono rari gli incidenti dovuti alla disattenzione dei pescatori che li estraggono dalle reti senza le dovute precauzioni.

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  7. Mah il Papa in certe circostanze chiama spesso, lo ha fatto con i francescani, con i gesuita, lo fa con i nc, Cmq ci stavano 800 aspiranti preti, e lui ha voluto presentare la sua vicinanza. Non c'è da entusiasmarsi, ma nemmeno da gridare al complotto

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    1. Stai arbitrariamente assumendo che il Papa di sua spontanea volontà avrebbe telefonato. Ovvio, sei un kikos, per te la realtà o è favorevole al Cammino, o non è realtà.

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  8. È interessante ripercorrere le omelie del Papa in cui suggerisce di guardare il Signore.
    Per il Pontefice la vita cristiana e la chiamata alla sequela di Cristo si basa su un gioco di sguardi, in cui il Signore è sempre il primo a posare il Suo sguardo misericordioso sull'uomo.
    L'insistenza di Papa Francesco è sempre più sulla presa di coscienza dello sguardo di Dio, spesso ricordando che è inutile e sbagliato affannarsi a cercarlo fuori dal proprio uomo interiore. Quando invece incita a guardare il Signore, lo fa seguendo una "mistica dell'orizzonte", per la quale più cammini, più l'orizzonte è lontano, in antagonismo all'ammuffire nel proprio gruppo religioso, nelle proprie convinzioni, nell'idolatria.
    Per questo papa Francesco immagino abbia raccomandato al consesso neocatecumenale di guardare il Signore, ma credo sia difficile trovare persone più incapaci di ascolto di loro.

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  9. La conferma che tutto sia organizzato lo da' don pezzi:
    Arriva una telefonata, non lascia trapelare nessuna emozione e con Kiko che non ha detto ancora niente dice a tutti:" Sssshhhh il Santo Padre".

    Come faceva a saperlo? Lui non si è mai avvicinato a Kiko per ascoltare con chi fosse al telefono, lui e' rimasto impassibile nella sua posizione.

    E poi durante la convivenza Kiko tiene il cellulare acceso ?!?!

    Di seguito le mie riflessioni sulle possibili motivazioni per cui il Papa non scomunica Kiko.

    Il Papa e' sotto attacco, ogni cosa che fa genera malumori, anche il semplice modificare il Padre Nostro per renderlo meno ambiguo, come già avevano in Francia, ha creato polemiche a non finire.

    Come può in questo clima prendere posizioni su un movimento che è visto si come integralista, ma che comunque è attivo evangelizzando e creando nuove vocazioni?

    Lo sappiamo noi ex che non è così, lo sappiamo noi quello che succede in quelle stanze.

    Quello che dobbiamo chiedere e' siano resi pubblici i mamotreti corretti e che siano resi pubblici tutte le catechesi di Kiko (convivenza inizio corso, annunci).
    Dobbiamo chiedere che i catechisti siano formati da persone fuori del cammino (ad esempio in percorsi diocesani).

    Dobbiamo chiedere che siano aboliti gli scrutini pubblici, in mezzo a tutta la comunità, oltre a ribadire che sia rispettato il foro interiore.

    Dobbiamo chiedere che il rispetto dell'eucaristia.

    Dobbiamo chiedere dei bilanci, l'abolizione della decima e la gestione dei soldi fatta da più persone, non come ora che e' fatta esclusivamente dal responsabile.

    Chiedere la chiusura del cammino o chiedere che Kiko sia dichiarato eretico, secondo me, e' impostare male la battaglia.

    Sul chiudere il cammino non trovi consensi, nel chiedere modifiche trovi più facilmente appoggi.

    Occorre essere furbi. Molto spesso noi ex, siamo visti dall'esterno, come persone che parlano perché abbiamo dei rancori o comunque ci sono problemi con le persone del gruppo. Soprattutto quando ci facciamo prendere dall'emotività.

    Ti dico questo perché ho ancora in mente la faccia di una suora quando ho raccontato la mia esperienza, ero stanca e quindi non ho usato le parole giuste e mi sono fatta prendere dall'emotività. Quando ho detto la frase "sono come i testimoni di Geova" ho visto che la suora si è chiusa, non mi ascoltava più. Mi ha semplicemente detto: "conosco una coppia NC ed in parrocchia aiutano tanto, non mi sembra che sia come dici tu".

    Ho letto in internet la storia di una sorella di una ragazzo entrato in un seminario R.M. Che volevano mandare a Sidney. Bene se leggi quella testimonianza, ad una persona superficiale, sembra solo che il problema sia una mamma che vuole il figlio vicino a sé.

    Noi ex invece leggiamo in quella testimonianza, tutti le ambiguità, i sotterfugi, le bugie, le strumentalizzazioni, l'arroganza del cammino.
    Purtroppo lo leggiamo solo noi perché l'abbiamo passato.

    Non so se mi sono spiegata, per questo dico bisogna essere furbi e raggiungere la meta attraverso vie laterali.

    EX-NC-???

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  10. Aggiungo solo questo a quanto detto prima: Non dimentichiamoci che i mamotreti sono stati vagliati e corretti dalla Chiesa.

    Come possono ora dire che è eretico? Vuol dire mettere in discussione l'operato di un organismo della Chiesa.

    Certo noi sappiamo tutte le pressione, le forzature, ul mettere di fronte al fatto compiuto, i bracci di ferro...
    Se si legge la lettera non si parla di approvazione ma di autorizzazione alla pubblicazione, tutto vero, ma era in quel contesto, in quella fase che si dovevano stralciare e non correggere le catechesi di Kiko e Carmen.

    Questo non è avvenuto ed ora rende tutto complicato e difficile.

    Complicato ma non impossibile....basta chiedere le cose più opportune .)

    EX-NC-???

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  11. Beh, mi ricordo che Kiko alla prima stesura dei mamotreti "corretti" disse esplicitamente di "non riconoscersi".
    A quel punto bisognava metterlo alle strette e chiedergli conto e ragione di quella affermazione.
    In tutto questo è ormai noto che NON SI USANO I MAMOTRETI CORRETTI.

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    1. Molto interessante quello che dici. Da sottolineare.
      L'aderenza alla SANA dottrina, infatti è fondamentale.
      E' vero che la cosa che conta è l'amore, e avere la dottrina senza di esso è catastrofico, ma se San Paolo alla dottrina ci tiene tanto, vuol dire che è fondamentale.

      Il sentimentalismo, infatti, può essere scambiato per amore e la stessa grazia divina non sempre è facile da constatare, tanto che, come capita spesso ai camminanti, l'entusiasmo e l'esaltazione vengono scambiati per grazia.
      Ciò di cui, invece, un cattolico può essere certissimo, è la dottrina, perché di essa garantisce la Chiesa.
      La dottrina non è sinonimo di carità e di grazia, ma indica il "campo di forza" dell'amore di Dio, cioè là dove con CERTEZZA si trova la sua grazia (se l'uomo si apre ad essa).

      Il Papa, che è CUSTODE della fede e PASTORE della Chiesa, riguardo alla PASTORALITA' non è infallibile (cioè: è assistito dallo Spirito, ma non ha il sigillo assoluto dell'infallibilità), mentre riguardo la DOTTRINA DELLA FEDE è infallibile (non sempre ma a determinate condizioni). Ciò vuol dire che la dottrina è fondamentale per la pastorale.
      Del resto come si può governare e guidare qualcuno se la meta non è certa?

      Io posso ammettere errori non voluti, o dovuti ad espressioni o linguaggi non "tecnici", ma solo se c'è volontà di seguire la Chiesa, cosa che si vede se si ubbidisce.
      Kiko dopo 50 anni non dice ancora che la Messa è principalmente il Sacrificio di Cristo (DOGMA). Per questo dico che il Cammino è una setta eretica che, senza la retta dottrina, ha corrotto anche l'amore.

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  12. @aleCT

    Pienamente d'accordo su tutto.

    Per questo i mamotreti corretti devono essere pubblicati.

    EX-NC-???

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  13. Il clima da scolaresca in gita-premio dei preti e prossimi preti neocat, completa di risate e urletti, viene confermato dall'ultima parola che Kiko pronuncia nel video.
    Infatti, dopo che Pezzi ha avvisato Kiko che è caduta la linea, Kiko ripete "È caduta la linea!" e subito aggiunge, furbesco: "Bene, màchia". Màchia in spagnolo vuol dire magia.
    E infatti l'autore del video, spagnolo o sudamericano, ride in modo sgangherato.
    A ben vedere, mi correggo, il clima nell'aula non era quello di una classe in gita ma di una scolaresca di impasticcati, tutti, a partire dal gran maestro.

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    1. Da come sghignazzano sembrano proprio tutti drogatelli, infatti. O ubriachi. O tutt'e due le cose.
      Danno anche un po'i brividi a vederli.
      Comunque, "magia!" è un kiko-leak rivelatore, visto che il pensiero magico è una delle potentissime armi che il CNC usa per irretire gli adepti.

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    2. Hai proprio ragione Dorothea sul pensiero magico nel cnc. È una magia che si raggiunga la cifra per pagare l'albergo, che si risolvano i problemi lavorativi, che si trovi la persona giusta per te, oppure che il vescovo accolga il cammino o dia un immobile per fare il Seminario: anche se hai brigato da morire per ciascuna di queste cose, assolutamente non lo devi dire.
      Credere in Dio pet loro diventa come credere in Babbo Natale: sai che sono i genitori a comprarti i regali, ma non lo dici, solo per mantenere la magia.

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  14. Quando il Papa vuole manifestare la sua vicinanza a dei convegnisti, agisce SEMPRE così:
    RINGRAZIA,
    AUGURA BUON LAVORO,
    BENEDICE,
    CHIEDE PREGHIERE PER SE.

    Senza tirare conclusioni, ma attenendosi solo ai FATTI nudi e crudi, nella telefonata con Kiko il Papa:
    - NON ha ringraziato
    - NON ha augurato buon lavoro
    - NON ha benedetto (!)
    - NON ha chiesto di pregare per lui.

    Inoltre:
    Ha sbattuto il telefono in faccia a Kiko

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  15. KIKO È APPARSO ALLA MADONNA!!!

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  16. Purtroppo (o per fortuna) queste situazioni mi spingono sempre di più a confidare nella giustizia divina piuttosto che in quella umana.

    @EX-NC-?? capisco il dolore dell'esperienza, per aver rischiato anche io la stessa fine.

    Godot

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  17. Piccolo Off Topic:

    nell'ultimo articolo di De Mattei pubblicato poco fa si cita padre Zoffoli riguardo alla differenza tra "Chiesa" e "uomini di Chiesa".

    Il testo di quel libretto Chiesa e uomini di Chiesa. Apologetica a rovescio è a questo link.

    Fa piacere trovar citato padre Zoffoli, che era stato clamorosamente ignorato da tantissimi autori cattolici timorosi di certe furie vaticane amiche del neocatecumenalismo. Prima o poi la vasta produzione teologica di padre Zoffoli tornerà stampata e presa sul serio, e ci si chiederà com'è stato mai possibile ignorare un autore così limpido e fedele alla Chiesa (e nemico delle eresie).

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  18. I soliti giochetti dei neocatecumenali

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  19. Qualcuno ha un link al video della magica truffa? Non riesco a trovarlo

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    1. Il link a una pagina Facebook contenente il video era nel testo della pagina blog: telefonata.

      C'è anche su youtube (ma Kiko non lo aveva proibito?). Può anche darsi che sia su altre piattaforme.

      Del resto Kiko è come Al-Qaeda: produce e fa produrre tanti video.

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    2. Grazie. Direi che non sembra proprio una telefonata del Papa per parlare coi nc o elogiare il loro spirito

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    3. Il Santo Padre che telefona a kiko e la cosa che si premura di comunicare è che guardino al Signore. Poi rapidamente ma perentoriamente chiede un feedback :"avete capito?" e lo fa per due volte.
      Allo stesso modo di un genitore che, a distanza, per telefono, raccomandi ai suoi figli un poco discoli, che non gli incendino la casa o combinino qualche guaio....
      Alice de'

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  20. La Santa Sede,
    continua a prendere tempo e di conseguenza a "perdere tempo"....
    Dal TG della 7, apprendo che il Papa,
    ha convocato per il mese di febbraio p.v. i Presidenti delle Conferenze Episcopali di tutto il mondo per disquisire sul problema pedofilia.

    Cinque mesi con i mezzi di comunicazione e di trasporto attuali?

    Ma andiamo!....
    Ruben.
    ---

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    1. La tolleranza zero con la pedofilia va bene, anche se, giustamente, aspettare febbraio mi sembra troppo. Ma non parlare mai di omosessualità è pazzesco. Perché se non se ne parla sembra la si tolleri.
      Come dimostra il caso McCarrick che, avendo molestato "solo" dei maggiorenni, è passato per omosessuale e come tale tollerato.

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    2. Sembra che Bergoglio non avesse previsto di ritrovarsi col cerino acceso e la patata bollente. Cinque mesi sono tanti. Anziché discutere, avrebbe dovuto cominciare a far saltare teste, e fin dal primo giorno di pontificato. Se avesse fatto un minimo di piazza pulita non ci sarebbe stato un "caso Viganò".

      La Chiesa naviga in cattive acque. Per questo i kikos sono convinti di poter approfittare della situazione. Dopo la ridicola messinscena della "telefonata", chissà quale sarà la prossima sorpresa che i colonnelli di Kiko stanno preparando per deificare quest'ultimo.

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  21. La Santa Sede,
    continua a prendere tempo e di conseguenza a "perdere tempo"....
    Dal TG della 7, apprendo che il Papa,
    ha convocato per il mese di febbraio p.v. i Presidenti delle Conferenze Episcopali di tutto il mondo per disquisire sul problema pedofilia.

    Cinque mesi con i mezzi di comunicazione e di trasporto attuali?

    Ma andiamo!....
    Ruben.
    ---

    RispondiElimina
  22. il senso nascosto della telefonat bergogliokikiana è contenuto in questi versi

    Piange il telefono
    perchè lui non
    verrà
    anche se grido: ti amo
    lo so che non
    mi ascolterà
    Piange il telefono
    perchè non hai pietà?
    Però nessuno mi
    risponderà....
    Piange..il telefono di Domenico Modugno, si... c'è davvero da piangere)

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  23. Il grado di pateticità che raggiungono si giustifica solo col fatto che vivono completamente fuori dal mondo: in Kikolandia!
    Non si rendono conto di come vengono visti da chi li osserva dal di fuori.

    Pax

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    1. "Non si rendono conto di come vengono visti da chi li osserva dal di fuori."
      Pax mi dispiace contraddirti, ma loro fanno queste cose proprio perchè è importante l'opinione di chi li osserva da fuori.
      Anzi è importante solo e solamente l'opinione di quelli che li osservano da fuori.
      Loro sanno benissimo chi sono veramente, se non fosse così metterebbero tutto alla luce del sole, Direttorio catechetico (alias mamotreto), liturgia in Chiesa conforme al Messale Romano,libera interpretazione della Bibbia, abolizione degli scrutini, abolizione della decima, le comunità gestite dai sacerdoti della Chiesa e non dai catechisti del cammino,la gestione trasparente del denaro raccolto in comunità e nelle varie fondazioni, obbedienza allo statuto, chiusura dei seminari RM ed elargizioni pubbliche a favore dei seminari Diocesani, etc.etc.
      Quello che non capiscono è che ci sono un gruppo molto consistente ( secondo me 4-5 volte maggiore di loro), composto da ex che sanno benissimo come stanno realmente le cose.
      Noi siamo la spina nel fianco del cammino neocatecumenle.
      Ma questo fatto ci assegna un compito e una responsabilità molto grande che è quella di denunciare le storture del cammino e portare la verità fuori dalle salette neocatecumenali.
      Questa cosa è molto difficile da fare perchè la maggior parte delle persone non conoscono il cammino neocatecumenale o non gli importa nulla del cammino neocatecumenale.
      Quello che sappiamo noi ex è utile, quasi esclusivamente, a chi è dentro al cammino neocatecumenle.
      Quindi noi ex siamo tenuti a trovare il modo giusto di stabilire un dialogo con i neocatecumenali.
      Noi siamo tenuti ad aiutare i neocatecumenali a vedere la verità sul loro cammino di fede.
      Più insultiamo, più facciamo polemica sterile, più inaspriamo le nostre parole e più facciamo il gioco di Kiko&C, nell'affermare che il mondo odia i neocatecumenali.
      Spero di essermi spiegato bene, non è facile per me dire queste cose,come molti di voi sono uscito per avere assistito e subito grosse sofferenze, ma sono sicuro che questa strada è quella giusta.
      LUCA

      Elimina
    2. Si è vero, vivono completamente fuori dalla realtà, non solo nelle alte sfere, ma soprattutto nel basso, sono completamente aviluppati su se stessi e questo spiega anche il fatto che non arrivano persone nuove. Questa cosa si è accentuata nel tempo, credo che anche tu potrai constatare che all'inizio non si era così chiusi, o quanto meno non al nostro livello.

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  24. @EX-NC-???
    Mi ritrovo perfettamente in quello che dici.
    Sono uscito dal cammino per motivi oggettivi che non ho mai nascosto alla mia famiglia, alla comunità neocatecumenale, ai catechisti neocatecumenali, al parroco e ai sacerdoti della mia parrocchia.
    Ho agito sempre alla luce del sole e spero di avere seminato dei ragionevoli dubbi in tutti coloro che hanno assistito alla mia esperienza.
    Solo quando mi sono lasciato andare alla emotività ed ai sentimenti anche più che leciti ed umani, ho avuto problemi ad essere ascoltato, ho avuto problemi a relazionarmi con il mio prossimo, specialmente con le persone che amo e che mi amano di più.
    Il tuo commento mi ha colpito proprio per questo motivo, perchè è essenziale non lasciarsi prendere dall'ira, dalla collera generata dalla sofferenza subita in questa falsa realtà di fede.
    Dici bene, noi sappiamo come funziona davvero il cammino, ma dobbiamo renderci conto che le persone fuori dal cammino vedono solo i suoi lati pubblici, che spesso sembrano positivi.
    Personalmente con il passare del tempo sto faticosamente mitigando il mio modo di esporre i problemi del cammino e devo dire che, come dici anche tu, funziona molto meglio.
    La sete di vendetta non serve e non porta a nulla.
    Ripagare il cammino con la sua stessa moneta è sbagliato perchè ci fà diventare esattamente come i suoi peggiori elementi.
    Io non voglio diventare estremista come loro e neanche farmi calpestare e trasformare in un'altra persona, proprio per questo sono uscito dal cammino.
    Non ho interessi personali per scrivere su questo blog.
    Lo faccio solo perchè penso che sia giusto dare voce ai problemi del cammino.
    Penso che sia giusto fare sentire la voce dell'altra campana.
    Noi ex abbiamo una grossa responsabilità verso i cristiani.
    L'omissione è un peccato quanto i pensieri, le parole e le opere malvagie.
    Chi espone i problemi dovrebbe essere ringraziato.
    Oggi tutte le grandi aziende mettono a disposizione del pubblico numeri verdi e uffici di relazioni con il pubblico per migliorare i loro prodotti.
    Oggi l'ascolto e l'assistenza al cliente è considerato un valore aggiunto.
    Su Wikipedia alla voce cammino neocatecumenale sono espresse alcune critiche spiegate molto chiaramente.
    Come è possibile che il cammino neocatecumenale continui ad essere sordo e cieco verso alcuni problemi importanti che lo riguardano ?
    LUCA

    RispondiElimina
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    1. @ Luca

      senza dubbio hai ragione, anche se con fatica sarebbe importante cercare di mitigare il proprio modo di esporre i problemi, perchè, come tu dici "è essenziale non lasciarsi prendere dall'ira, dalla collera generata dalla sofferenza subita". Ma, se di collera si tratta, non sempre è stata generata dalla sofferenza subita, parlo per me, ma in primo luogo dalle infinite schifezze a cui si è dovuto assistere inermi.
      Qualcuno qui ha iniziato a scivere dopo più di 10 anni dall'uscita. Non si può parlare di una cosa dettata dalla reazione irata del momento, ma maturata ancora più consapevolmente negli anni.

      Tante cose sono buone e sagge, senza dubbio. Poi ognuno ha il suo temperamento, grazie a Dio, non tutti siamo uguali: chi più razionale, chi meno, chi più emotivo chi più saldo di nervi e più sapiente.

      Esprimo il mio parere, penso che ciò che conta è essere limpidi, non costruiti e sinceri soprattutto.
      Uno può anche ingannarsi su se stesso e sulle sue stesse intenzioni, lo diceva anche S.Paolo, ma quello che ci salva è che Dio legge dentro di noi, nel nostro cuore, dove Egli fissa il suo sguardo. Intanto questo ci insegna il Santo Timore.

      Per parte nostra, invece, (e di nuovo esprimo solo un parere personale) se ci diamo troppe regole o ci soppesiamo gli uni con gli altri qualcuno potrebbe anche avere paura di esprimersi, ponendosi mille domande: se quella tal cosa la dice bene, o male, se può essere frainteso e via tutto così! e, nel dubbio, lasciare perdere.
      Non credo sia una cosa buona.
      Ci è bastato il C.N. con tutte le etichette che ci ha appiccicato addosso e ci ha insegnato ad appiccicare addosso agli altri!

      Mi viene da concludere con Gesù - tenendo le debite distanze - "chi ha orecchi per intendere intenda".
      In ogni caso non è mia intenzione inculcare dentro al prossimo le mie convinzioni.
      Questo è mestiere di Kiko che aborrisco più di ogni altro.

      Se si agisce con buona intenzione, Dio stesso provvede a far fruttificare per il bene. Sempre a mio parere.
      A conclusione mi pare che il tuo pensiero possa sintetizzarsi in questa frase:

      "Quindi noi ex siamo tenuti a trovare il modo giusto di stabilire un dialogo con i neocatecumenali."

      Senza ironia ti chiedo: Mi spieghi come si fa?

      Perchè io, prima di gettare la spugna, le ho già provate tutte...MA PROPRIO TUTTE..., ti assicuro, dal di dentro dell'esperienza.
      Ho cercato di parlare e confrontarmi con i camminanti come me. Ho parlato con i miei catechisti, con gli itineranti, con i vertici stessi del cammino.
      No, non so fare differenze. Sempre un buco nell'acqua.
      E quelli che erano, sono e restano dentro pur avendo visto mille volte le stesse cose che io ho visto, sono i più refrattari.
      Mi hanno evitato come la peste. Quando ho provato a parlare (gente con cui ho vissuto 30 anni) le risposte più frequenti: "Preferisco non sapere niente!" "Non parlarne più, si riaprono le tue ferite!" e simili espressioni senza senso.
      Anche dopo anni, mai hanno cercato di capire, mai hanno favorito gli approcci che pure ho tentato, mai sono venuti a chiedere "ma cosa è successo?" Surreale? Per anni fratelli, dimenticando i fratelli di carne? Fratelli di ch? Non c'è proprio nulla da salvare nel cammino, neanche i rapporti umani che si creano in questo contesto. neppure sono umani! Eppure questa è la mia esperienza.

      Pax

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    2. "neanche i rapporti umani che si creano in questo contesto. neppure sono umani!"

      E infatti carissima Pax, non potranno mai esserlo perché sono rapporti costruiti ad arte, nell'inganno, a forza.
      Poi dopo tanti anni alla fin fine uno si abitua, per cui credo che ci si inganni profondamente sulla realtà della natura di tali rapporti.

      Riconosco quelle frasi, e ci voglio aggiungere che quando ti rivolgi ai piani più alti per mostrare le tue riserve il tono cambia notevolmente e diventa aggressivo, odioso, minaccioso, per arrivare a Kiko che non perderà occasione per umiliarti e trattarti come se non fossi degno del suo tempo o della sua considerazione.
      Non è possibile fare ragionare i neocat tanto quanto è impossibile far smettere un alcolizzato di bere a forza di parole.

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  25. ...continua
    Possibile che noi ex diciamo tutti le stesse cose e le cose che diciamo sono tutte sbagliate ?
    Possibile che il cammino neocatecumenale è perfetto?
    Mi spiace ma io non credo alle cose perfette, specialmente quando ci sono di mezzo gli uomini .
    Mi potrebbe stare bene che il cammino continui sulla strada senza uscita che stà percorrendo da 50 anni.
    Come dice bene Carmen "Non resterà pietra su pietra", ed io le vedo con i miei occhi le difficoltà del cammino nella mia parrocchia.
    Quello che mi scoccia è vedere i danni e le sofferenze che il cammino provoca nelle persone.
    Quello che mi distrugge e vedere l'indifferenza del cammino verso la sofferenza della gente che aderisce a questa realtà.
    Quello che mi spaventa è l'assenza di una voce decisa nella Chiesa.
    Lo so che non è facile togliere la gramigna senza nuocere al grano.
    Ma forse aspettando ancora non si rischia di perdere anche il poco grano rimasto?
    LUCA

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    1. La valanga di meritate critiche che ha ricevuto il Cammino riguarda tanti aspetti (familiare, economico, liturgico, eccetera) ma i due aspetti critici fondamentali, quelli che danno luogo a tutte le storture neocatecumenali, sono solo due e sono strettamente collegati: lo scempio dottrinale e quello liturgico.

      Purtroppo viviamo in un'epoca in cui la dottrina cattolica è improvvisamente diventata "elastica" (si veda ad esempio l'Amoris Laetitia che alcune conferenze episcopali hanno potuto comodamente interpretare nel senso di dare la Comunione ai divorziati risposati), così come pure la liturgia (si veda il fatto che la stragrande maggioranza delle celebrazioni Novus Ordo contiene pagliacciate e abusi, o anche soltanto l'attitudine a trasformare parti della liturgia in un mero spettacolino autogestito).

      Questo significa che se un movimento come il Cammino promuove ambiguità dottrinali e vere e proprie eresie, la gerarchia non interviene, neppure di fronte ad un'accusa documentata e circostanziata come quella di padre Enrico Zoffoli. Evidentemente le bustarelle e le minacce fanno molta presa su certi prelati.

      E spiega pure come mai il Cammino, pur avendo moltiplicato e consolidato i peggiori abusi liturgici in circolazione, non ha ricevuto la punizione che merita. La condanna più notevole fu quella di Benedetto XVI del 1° dicembre 2005 ma fino ad oggi non è cambiato nulla: da un lato i kikos disubbidiscono poiché questo è ciò che hanno sempre voluto Kiko e Carmen, dall'altro è evidente che i prelati non vogliono inimicarsi i "potenti appoggi" del Cammino, non vogliono finire sui giornali come "il mostro anti-Kiko", e non vogliono dare una buona strigliata ai parroci che compiono abusi liturgici.

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    2. Riguardo a wikipedia c'è da considerare una pluriennale edit-war di qualche facinoroso neocatecumenale "pasqualone" che ha ripulito le pagine relative al Cammino da quante più critiche è possibile, giostrando sull'ipocrisia dei "moderatori" di Wikipedia che considerano i blog come fonti inattendibili e i peana cernuzieschi come fonti affidabili (giacché pubblicati su una testata a diffusione nazionale).

      Eppure, se un ateo volesse documentarsi su fonti inoppugnabili - per esempio il Messale Romano - non avrebbe difficoltà a dire che chi si adegua fa bene e chi non si adegua (come il Cammino) è in errore. Per analogia, anche se non ti piacciono gli scacchi, tu ti formeresti un giudizio molto negativo su uno che pretende di farsi chiamare "scacchista" e partecipare ad un torneo di scacchi mettendo tre "re" sulla scacchiera: vuole andare contro le norme riconosciute da tutti, pertanto o è in malafede o è da ricovero in manicomio.

      La fede cattolica è sostenuta da verità immutabili, e chi le distorce è un eretico. Noi cattolici sappiamo che Gesù è il Figlio di Dio (e perciò estraneo ad ogni peccato), e che la sua Passione e Morte in croce furono qualcosa di terribile, al punto che si potrebbe dire: «Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore...» (cfr. 2Cor 5,21).

      Invece certi capibastone della setta di Kiko vanno dicendo che Gesù fu un peccatore che «fece esperienza del perdono del Padre» (se hai fatto "esperienza del perdono" significa che avevi qualcosa da farti perdonare, cioè che sei un peccatore). Praticamente non credono che Gesù è Figlio di Dio anche se a parole, ufficialmente, dicessero di crederci. Appunto: sono eretici e fingono di non esserlo.

      Quelle eresie discendono direttamente da Kiko e da Carmen, poiché nel Cammino nessuno è autorizzato a pensare qualcosa diversamente da come la pensa Kiko e Carmen, tant'è che nessuno oserebbe mai contraddire i due autonominati "iniziatori", e ancor meno rinfacciare le eresie ai propri cosiddetti "catechisti".

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  26. ... contunua
    Noi ex possiamo e dobbiamo dare la nostra esperienza del cammino neocatecumenale.
    Se i catecumeni si ritrovano nelle nostre storie può darsi che le nostre esperienze possano essere utili a chiarire alcuni loro dubbi.
    Se i neocatecumenali si sentono appagati della loro esperienza nel cammino, meglio per loro, vuol dire che il Signore ha deciso che questa è la loro strada.
    Quello che deve sempre essere chiaro è che il Signore li accoglie sempre e comunque sia che decidano di restare nel cammino e sia che decidano di uscirne.
    LUCA

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    1. Questa ultima riflessione di Luca mi dà l'occasione di esprimere una preoccupazione.

      Nel sentimento di appagamento dell'esperienza nel Cammino quale conferma della sua bontà, io ci vedo invece dei grossi pericoli: non in tutti i casi, certamente, ma spesso i camminanti trovano appagati, invece che sanati, dei desideri insalubri che sono la conseguenza di una via di Fede deviata, o il sintomo di una situazione malata precedente, magari la stessa che li ha portati in Cammino e che non si è mai sanata bensì trasformata in un'altra ugualmente malata.

      Mi riferisco, per esempio, al desiderio smodato di controllare e comandare o a quello di obbedire e di essere irresponsabili, al desiderio di essere "qualcuno" o "qualcun altro", così come alla voracità insana di confidenze intime esagerate e di provare sentimenti forti, là dove la Fede e le sue opere sono invece possibili anche senza "sentire" assolutamente niente. Si tratta sempre di cose né buone né cattive in sé, se giustamente inquadrate, il problema è che nel CNC sono mal dirette.

      Quel che loro chiamano "appagante esperienza di Dio", in uno scrutinio condotto come si deve, risulterebbe essere ebbrezza da appagamento di desideri "stolti", specialmente per quelli che non riescono a vivere la Fede se non in comunità! Dio è anche fuori dalla comunità, ma loro non Lo riconoscono perché non è veramente Lui che cercano.

      Il CNC, chiuso com'è, kikocentrico, riottoso allo scrutinio esterno, come può giudicare se stesso? Con quali parametri? Io credo che non ne abbia i mezzi. Già il fatto di sapere che i sommi capi proteggono dei violentatori di bambini dovrebbe produrre, in una associazione cristiana sana, una rivolta, una richiesta di giustizia, un'emorragia di iscritti. Non succede niente? Sono contenti così? Ma di cosa, mi chiedo? Per non parlare delle disubbidienze alla Chiesa, delle violazioni dei Sacramenti, eccetera eccetera. ...il CNC è privo (strutturalmente) degli strumenti per decidere se il CNC porta veramente a Dio, piuttosto che a se stesso.

      Per questi motivi ogni volta che qualche camminante giustifica la bellezza del Cammino con aria infatuata e voce profetica piena di soddisfazione, mi assale il sacro terrore davanti ad un automa, le cui parole cozzano contro tutta una serie di evidenze contrarie, sia della persona stessa che di tutto il movimento a cui essa appartiene. I camminanti dubbiosi da questo punto di vista sono secondo me molto molto più fortunati di una buona parte di quelli che frequentano contenti e senza dubbi.

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    2. In un commento FB inviato copiato e incollato da un mio amico ho letto poco fa la seguente tesi di un neocatecumenale sulla catechesi di Carmen concernente l'Eucarestia, la catechesi originaria del Tabernacolo inutile, dell'Eucarestia che non sarebbe un assoluto, del Pane che sarebbe per il banchetto e non per l'adorazione, della Presenza reale ridicolizzata:
      "Verità sul Cammino Neocatecumenale: E poi carissimo tt, nella catechesi che hai citato non c'è nessuna eresia. Le uniche eresie ce le hai nella testa, ma per curarle servirà uno psicologo".
      Qui c'è uno che ha il desiderio smodato di essere qualcuno, incapace di confrontare la dottrina della Chiesa con quella del Cammino, talmente fanatizzato da giungere anche a non considerare le correzioni nel mamotreto "approvato". E' un "automa" come hai scritto, o il sintomo di una situazione malata.

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    3. Anni fa ridendo prendevamo in giro certe comunità che diventavano ricettacolo di spostati, malati di mente, esauriti, soggetti, sagome....
      Ora non ci rido più, specialmente considerando i bei commenti di Lino e Dorothea, che mi portano a chiedermi se magari il cammino non sia stato deliberatamente concepito per attirare persone facilmente plagiabili, da trasformare in automi obbedienti ai comandi kikiani...

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  27. Buongiorno,
    io sono un camminante con un piede dentro e uno fuori da ormai molti anni. Il cammino all'inizio è stato uno strumento attraverso il quale ho imparato a conoscere la parola di Dio e di conseguenza anche me stesso. Scoprire come la parola di Dio potesse svelare una luce sulla mia vita era sorprendente. Ero molto giovane e non sapevo nulla di liturgia, tradizione ecc. All’inizio venivo aiutato a chiedermi “chi era Dio per me” e “che senso avesse la mia vita”. Oggi mi viene chiesto se “do la decima” e se “frequento le celebrazioni”.
    Dell’amore e dell’unità non se ne vede traccia, di cristiani adulti anche meno. Mi si potrebbe obbiettare che ho la mia immagine di cammino. In sincerità ormai non penso più.
    Ma la fede non è forse credere anche quando le cose non sono chiare, anche quando non le dominiamo del tutto con la ragione e l’intelligenza . Dall’altra parte la fede non nega l’intelligenza. L’intelligenza mi fa guardare il senso di appagamento nei fratelli che partecipano al CN, appagamento che viene dal senso di appartenenza a qualcosa più che a Qualcuno.
    La gerarchia dovrebbe aiutare il discernimento su questo. L’approvazione degli statuti e dei direttori corretti, sebbene con tutte le ombre che avete più volte evidenziato, vanno innegabilmente nel senso di appoggiare l’esperienza del CN, dall’altra parte le sofferenze di molte persone causate dal cammino sono altrettanto innegabili.
    Queste solo alcune delle considerazioni che in molti anni ho maturato
    Rimango profondamente confuso.

    RispondiElimina
  28. @Dorothea D.
    "Nel sentimento di appagamento dell'esperienza nel Cammino quale conferma della sua bontà, io ci vedo invece dei grossi pericoli:...."

    Io quei pericoli non li ho solo visti ma li ho provati sulla mia pelle.
    Forse mi sono espresso male.
    Quello che volevo dire è che il mio libero arbitrio e la mia coscienza mi hanno portato fuori del cammino dopo 17 anni.
    Per Pax questo è successo dopo 30, magari a qualcuno sono bastati un paio di anni e io per primo capisco molto bene la sua sofferenza , capisco molto bene il suo disagio di essere abbandonata da persone con cui ha condiviso tutto o quasi tutto per una vita, persone a cui hai sacrificato altre persone per venire incontro alle loro esigenze e che ora neanche ti salutano.
    Ho riletto ultimamente un commento di Aldo di qualche anno fà e non mi vergogno a dire che ho pianto come un ragazzino.
    Quello che cerco di dire è che potrei desiderare di dimenticare questi 17 anni di cammino neocatecumenale, ma penso che non servirebbe a niente, perchè in un modo o in un'altro questi anni sono stati utili per farmi crescere come persona, per farmi capire esattamente cosa e chi non voglio essere.
    Pax, io ho provato ad aggredire verbalmente alcuni miei ex fratelli di comunità, per fatti reali,oggettivi,dimostrabili senza ombra di dubbio e ti posso assicurare che non è servito a niente.
    E' vero che mi sono sfogato, è vero che ho sputato fuori un po di veleno, ma questa cosa non mi fatto sentire meglio come avevo sperato e sicuramente non ha fatto bene a loro.
    Con altre persone sono stato più pacato, meno aggressivo, più attento alle parole, non mi sono tolto sassolini dalle scarpe, ma almeno ho instillato ragionevoli dubbi a persone che inizialmente accettavano tutto passivamente. Non so cosa faranno in futuro, questo dipende da loro cioè dal loro libero arbitrio e dalla loro coscienza.
    Spero di averli aiutati a tenere, in futuro orecchie e occhi più aperti.
    Umanamente non sono in grado di fare altro, non posso e non voglio fargli il lavaggio del cervello, proprio per non diventare come Kiko &C.
    LUCA

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Luca, nel mio commento sintetizzavo alcune mie osservazioni a carattere generale, ispirate in quel momento dai tuoi commenti, non mi permettevo di entrare nel merito della tua esperienza, che ho letto e rispetto. Mi dispiace se ho dato l’impressione contraria.

      Elimina
  29. Penso che il grande timore giusificato,
    di chi voglia uscire dal Cammino, sia il fatto di dover considerare che sono stati tolti un certo numero di anni alla sua vita; anni che nessuno gli restituira'.

    Pensate quindi, quanto possa essere penoso e dfficile tutto cio' per chi ha perso 15, 20 od addirittu 30 anni.
    Ruben.
    ---

    RispondiElimina
  30. Mi dicono dalla regìa che qualsiasi movimento ecclesiale, finché resta "invisibile", riesce a fare la bella vita. È quando diventa "visibile" alle strutture ecclesiastiche (per scandali, o per dimensioni, o per evidente disponibilità di denaro), che tanti vescovi attivano il metodo di bastone e carota e l'ambiguità riguardo a strafalcioni liturgici e dottrinali (cioè da "visibile" lo trasformano in "sfruttabile": poco importa delle anime devastate, dei sacrilegi, delle eresie... l'importante è che la bustarella mensile sia puntuale).

    Da questo punto di vista le comunità del Cammino sono concettualmente rimaste "invisibili" anche dopo la ridicola Laudatio del cardinal massone Bugnini nel 1974. Solo negli anni '80 si è cominciato a denunciarne gli abusi. Sono passati trent'anni e grosso modo la setta neocatecumenale ancora continua a farla franca: la "visibilità" - che i due autonominati iniziatori spagnoli temevano - è divenuta "sfruttabilità" (e i due autonominati iniziatori l'hanno cavalcata con successo).

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  31. Alcune testimonianze personali riportate nei commenti di questo post per me sono IMPORTANTISSIME perché, anche se apparentemente sembrano dettagli, dimostrano l'anima nera del Cammino.
    Ad esempio quella di aleCT, che ricorda che Kiko ha detto che non si riconosce nelle CORREZIONI DELLA CHIESA ai suoi mamotreti! Kiko ha praticamente ammesso che è un ERETICO!
    Mi chiedo quanti camminanti sanno questo e ipocritamente fanno finta di non averlo sentito.

    Oppure la testimonianza di Pax, che ha detto che quando cercava di parlare ai camminanti di ogni livello delle cose che non andavano nel Cammino, ha sentito risposte come: "Preferisco non sapere niente!" Per cui si sapeva ma si è SCELTO di non sapere.
    Oppure: "Non parlarne più, si riaprono le tue ferite!" Per cui si ammetteva che erano state procurate delle ferite (e che ferite!)!
    Mi devo sforzare per non presupporre di mala fede...
    Spero che questa gente sia incapace di intendere e volere, così come molti a cui hanno lavato il cervello.
    Che Dio abbia pietà di loro.

    RispondiElimina
  32. Parto da questo. ...
    ...finché resta "invisibile" riesce a fare la bella vita.

    Noi vogliamo portare il C.N. alla luce, ma non perché sia trasformato in sfruttabile.
    Alla Luce e basta, una buona volta.

    Poi, Luca, per il lavaggio del cervello, tranquillo! Non è arte nostra, noi non abbiamo il fascino oscuro del "seduttore" e, pur volendo, non laviamo il cervello proprio a nessuno.
    Comunque sono d'accordo con te.
    .......

    RispondiElimina
  33. ..............

    Il fatto che io, parlo di me, sia uscita dopo ben trenta anni, 28 per l'esattezza, da un lato mi fa vergognare.
    Perché non prima? Il mio travaglio è durato almeno otto anni. Ma questo oggi mi consente di dire che ho davvero tentato di tutto prima di arrendermi.
    Una prima conclusione ho tratto: DALL'INTERNO NON SI PUÒ FARE NIENTE.
    O sei un soldatino allineato, che come tiri fuori il capino alla prima bastonata discernente ben assestata dal tuo catechista/padrone e signore delle tua vita ti pieghi e taci, oppure non hai futuro: ti distruggeranno se non scappi via in tempo.

    Per quello che riguarda i fratelli ti dico la mia esperienza. Non è questione di aggredire verbalmente o sputare veleno, anche se ho provato quella esasperazione che genera il parlare con un muro. Terribile. Muro di gomma.
    I confronti più crudi e diretti li ho avuti con chi era testimone di esperienze vissute da fratelli che sono stati letteralmente irretiti dai catechisti, che hanno dovuto, dopo aver subito violenze o ingiustizie, subire anche lo scrutinio del "tu giudichi" "tu credi di non essere capace di fare peggio" e simili.
    Cose che abbiamo raccontato tante volte e che non mi sento di riferire di nuovo....
    Quello che mi sconvolgeva era l'impossibilità di ragionare con questi "fratelli" con i quali avevi condiviso tutto il cammino, che erano "testimoni" come te di nefandezze e che si accontentavano, o meglio, si acquietavano con la parola dei catechisti.
    Quale era questa parola?
    "Ci hanno detto che non dobbiamo farci carico noi di questa storia, che tutto è stato messo nelle mani di Kiko, ci hanno dato la consegna del silenzio, di non parlarne con nessuno, DI NON PARLARNE MAI PIÙ NEANCHE FRA DI NOI! SE NO FACCIAMO IL GIOCO DEL DEMONIO! TU SEI DISOBBEDIENTE!".
    E così si mettevano in riga e con la coscienza apposto e....ti giudicavano! Ovvio! Questo non è un peccato per loro.
    Non si denuncia, non si chiede giustizia, non ci si immedesima col dolore altrui - se lo fai sei nevrotico - dopodiché ti becchi anche tu scrutini supplementari su scrutini. Tutti portavano a "ti levo da catechista" "ti rimando al secondo scrutinio" "ti rimando a fare le catechesi daccapo" e chi più ne ha più ne metta, in un crescendo che alla fine li costringeva a manifestarsi per quelli che sono.
    Se avevi da difendere qualcosa non avevi via d'uscita. Dovevi obbedire.

    Forse sono stata trenta anni (28) per vedere con la lente d'ingrandimento tutto questo. No, non hanno giustificazione alcuna. Né loro, i grandi condottieri del C.N., né i cari fratellini clonati, lobotomizzati, senza speranza di recupero alcuno.
    Mi consola che noi ex che abbiamo aperto gli occhi e non ci siamo prestati a questo gioco sporco siamo comunque in tanti e spero che saremo sempre di più. Andando avanti, un bell'effetto domino!

    OK. Ho fatto una grande confusione! Ma è difficile spiegare certe dinamiche.
    Pubblico comunque questo commento, confidando nella vostra capacità di comprendermi. Sia quel che sia.

    Pax

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    1. Pax, non è facile fuoriuscire dal CN, perchè c'è un martellamento continuo: i catechisti sono i tuoi Mosè, se dubiti è il Demonio, se non dai soldi sei attaccato al denaro, ecc, ecc. Migliaia di parole simili, se non milioni. Che strano, tutti quelli che raccontano le loro esperienze, riportano, TUTTI, le stesse frasi. Da questo ti fa capire che c'è una REGIA. Tutte concatenate, aventi un solo fine,cioè tenerti legato e farti fare la loro volontà. Basta un ragionamento, faccio un esempio. Si dice che chi esce va contro Dio. OK!! Se fosse vera una cosa del genere, si dovrebbe essere in Peccato Mortale. OK! Ci spieghino il perchè quando si parla con un sacerdote, mentre ti confessi, e gli dici quella cosa, loro ti rispondono come se fosse un nulla. Che per caso il sacerdote non sa distinguere i peccati? Certo che li sa distinguere. Per cui, da tutto ciò puoi capire la macchinazione che c'è dietro. Questa macchinazione ha una fonte, sicuramente il catechista di turno, ma penso che anche lui sia un portavoce di chi gli sta sopra. Io non mi sono mischiato più di tanto perchè Dio mi ha fatto una Grande Grazia, cioè mi ha fatto capire chi avevo davanti. Degli IPOCRITI. Cari tutti, del blog, catecumeni, altri, se vedete che una cosa non fa per voi, non vi dovete far prendere dalle paure, ma dovete subito mettervi davanti questa Parola di Gesù:

      5Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. 46. 47Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, 48dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. 49Perché ciascuno sarà salato con il fuoco. 50Buona cosa il sale; ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo salerete? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».

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    2. segue da precedente.

      Perchè devo continuare a portare avanti una cosa che non è Volontà di Dio? Non ha senso continuare, è meglio tagliare subito senza ripensamenti. Per quanto riguarda i fratelli ( li chiamiamo fratelli perchè sono anche loro dei battezzati, non perchè nc) alcuni sono parte integrante del sistema, cioè alimentano il sistema dal di dentro, cioè si adoperano per questa attività. Secondo me non lo fanno proprio apposta, lo fanno sia per ignoranza e sia per schiavitù al male. Sicuramente, poi, ci sono quelli che ci marciano sopra, faccio un esempio. Uno a caso, un catechista. Il catechista convinto ( metto convinto perhè credo e spero che ci siano anche quelli a modo) che dice agli altri: sei attaccato al denaro e tante cose simili. Egli pensa che si può intromettere dentro le questioni familiari, o personali, ma, se guardi attentamente, poi vieni a scoprire che è il più grande ipocrita della faccia della terra, perchè fa l'opposto di quello che predica. Lui vi direbbe, nella sua ipocrisia: io devo fare il catechista in quel momento, per cui agisco in quel modo. Ma questo è un dirsi le cose nell'ipocrisia, perchè tu sai che sei ipocrita, per cui se è vero che ci credi, perchè ci troviamo in un ambiente cristiano, ti chiedo: perchè non dici davanti a tutti le tue mancanze, invece di fare l'ipocrita e giudicare il fratello che hai davanti? Ma questo non viene fatto. Ci dovremmo chiedere il PERCHE'. A mio avviso non viene fatto per alcune ragioni, sicuramente per mantenere la propria immagine ( non conta la Verità, ma l'immagine, come il Mondo), poi per ignoranza e incapacità ( perchè sono impreparati, e non sono persone virtuose che sanno ciò che fanno). Cari tutti, se un catechistsa è realmente cristiano, si reputa spregevole ed incapace di chiedere ad altri ciò che non è in grado di fare egli stesso. Non si mette a giudicare gli altri mettendosi su un piedistallo, ma al contrario, se è un vero credente, si mette all'opera come Cristo, cioè LAVA I PIEDI AI SUOI FRATELLI. Per cui, se abbiamo davanti a noi, un catechista, responsabile, itinerante, fondatore, ecc, ecc, che si insuperbisce facendosi servire, ecco che non sta seminando e raccogliendo con Gesù, ma sta disperdendo, infatti fa allontanare le persone da lui e dall'ambiente che dice di voler servire. Realmente, costoro, sono i veri nemici del Cammino e del Cristianesimo, perchè sono di scandalo e portano confusione tra le anime. Loro accusano gli altri di essere i nemici del Cammino, ma realmente lo sono loro, perchè hanno creato disgusto negli altri. Proprio loro gli hanno creato quel disgusto, per cui molti hanno deciso di allontanarsi. In poche parole, sei con loro, ti incolpano, sei lontano, ti incolpano, sparisci, ti incolpano ugualmente. Ovunque ti incolpano, perchè, evidentemente, sono dominati dalla colpa. Tutto ciò non ci ricorda Adamo ed Eva che si incolpavano vicendevolmente, perchè caduti nel Peccato? Non ci troviamo sempre nella stessa identica situazione?

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    3. "O sei un soldatino allineato, che come tiri fuori il capino alla prima bastonata discernente ben assestata dal tuo catechista/padrone e signore delle tua vita ti pieghi e taci, oppure non hai futuro: ti distruggeranno se non scappi via in tempo"

      Quanta sapienza in queste parole! E l'arma più efficace che hanno pure distruggerti è l'indifferenza.
      Ecco che i catechisti che prima ti consideravano, ti portavano ad esempio, improvvisamente nemmeno ti chiamano più, non sei più degno della loro considerazione.
      Ti abbandonano.

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  34. Sono un NC e vi devo dire che sapete più voi del cammino che io, nonostante anche i miei genitori siano in cammino, devo dire che non leggo tutti i vostri articoli e commenti, però leggendone alcuni mi sento spinto a fare bene il CAMMINO NEOCATECUMENALE ( santo e voluto da DIO ( opinione personale ) ) e non il cammino PSEUDOneocatecumenale ossia tutti quei cammini che si allontano dall'originale e subiscono tante variazioni non per le varie realtà parrocchiali ma per le stesso persone all'interno del cammino che lo adattano ai loro bisogni, non so se può esservi d'aiuto o no però ve lo volevo scrivere.
    Mauro

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    1. Caro Mauro hai fatto bene a scrivere. Ti chiedo una cosa: Mettiti all'opera, così come hai detto, e poi vieni a raccontarci come è andata.
      Caro Mauro, tutta la Crazione è Santa è Voluta da Dio, ok! Ma ad un certo punto al tempo di Noè Dio fece ciò che fece: IL DILUVIO. Tutto è Santo su questa terra, perchè è Dio che l'ha creato, ma se accendi il telegiornale ti rendi conto che c'è un qualcosa che non va.Credo che queste poche parole ti facciano riflettere. Comunque sia, se trovi nel Cammino la tua strada, vai tranquillamente su quella via e non ti girare. L'importante è fare la Volontà di Dio.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    2. Mauro, sei molto confuso.
      Il cammino è cosi proprio perché lo ha voluto Kiko, e per esperienza diretta e personale ti posso assicurare di essere stato preservato dalla versione schizoide protestante originale proprio per le piccole variazioni introdotte a livello parrocchiale.

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    3. @ Mauro
      Vedi, Mauro qui ci sono sensibilità differenti. La mia, in particolare, mi fa incavolare quando leggo di un cammino mitologico originale, che nel tempo si sarebbe deteriorato a causa di singoole persone. Sai perché? Perché il Cammino originale come quello di oggi, dal punto di vista delle cose alle quali io sono sensibile (Vangeli e storia della salvezza) è questo:
      https://i.imgur.com/1gqcbVQ.png
      Sai perché sono sensibile? Perché nel Cammino si devasta la lettera e il simbolismo dei Vangeli e perché si dimostra di non saperne un fico secco della storia della salvezza, nella quale la Grazia è un dono di Dio gratuito, accettato con il libero assenso di chi lo riceve. Altro che catechista-alter ego di Cristo che usa violenza allo scrutinato, come nella catechesi che ho mostrato e in quelle del cieco nato secondo Kiko.

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    4. Mauro, una curiosità: cosa dicono i tuoi genitori della pretesa santità di Carmen? Forse, se hanno cominciato il cammino trent'anni fa, ricorderanno l'allergia alla mediazione dei santi trasmessa in cammino, considerata sintomo di religiosità naturale. C'è mai stato un chiarimento in proposito? Kiko ha mai detto: anni fa la pensavamo diversamente, ora abbiamo cambiato idea? Se il vero Cammino fosse quello degli inizi, ora nessuno pretenderebbe da Carmen i miracoli.
      Sempre i tuoi genitori, forse si rammentano di quando dire di aver partecipato ad un pellegrinaggio ad un santuario mariano suscitava ilarità eprima, severa riprovazione poi. Ora che il Cammino ha inventato i propri pellegrinaggi verso le proprie mete, improvvisamente divengono irrinunciabili. Chiedi a loro se mai qualcuno ha spiegato il perché di questo mutamento di indirizzo.
      Per carità, potrebbe essere pure stata una normale maturazione: ma perché invece tu, che non sei l'ultimo arrivato, pensi che esista un modello originale di cammino, mai tradito o modificato? Perché nessuno ricorda mai una qualche catechesi in cui si è ammesso un cambiamento di rotta e si sono corrette alcune indicazioni errate? Perché don Pezzi e Kiko continuano a citare come fondamentali e illuminanti per il Cammino le catechesi di Carmen sull'Eucaristia che i teologi (prima i loro stessi incaricati, poi quelli della Commissione Pontificia) l'hanno completamente falcidiate?

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    5. ti rispondo per esperienza personale, penso che kiko si riferisse alle religiosità naturale sui santi per esempio a gente come mia nonna che usava i santi come bacchetta magica, se anche Carmen è usata così è un errore punto, non c'è da chiarire non si può/deve forzare una santificazione, più che a kiko mi riferisco ai vari fanatici in cammino, sui miei genitori caschi male, siamo tre figli io solo, il più piccolo, sto in cammino e nelle chiesa, mai ho sentito papà pregare ogni giorno per kiko o per carmen piuttosto prega per la NOSTRA fede, stessa cosa per i pellegrinaggi i miei sono andati sia con il cammino sia con quelli organizzati dalla parrocchia, ma quando non potevano per lavoro o qualsiasi cosa hanno rinunciato.
      Per carità, potrebbe essere pure stata una normale maturazione: ma perché invece tu, che non sei l'ultimo arrivato, pensi che esista un modello originale di cammino, mai tradito o modificato?
      io non penso che esista io so che esiste ce lo fanno sempre vedere nelle varie convivenze, non le caricature che a volte ne diventa.
      Mauro

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    6. Brutte notizie per Mauro:

      con la stessa autorità con cui Mauro dice che il Cammino è santo e voluto da Dio, e con le stesse dimostrazioni da Mauro fornite a sostegno, qualsiasi lettore di questo blog può affermare con altrettanta certezza che anche qualsiasi critica al Cammino è santa e voluta da Dio.

      Con la differenza che le critiche al Cammino sono fondate su argomenti di fede, morale, liturgia, buonsenso.

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    7. Mi felicito con te per il fatto che sei in una famiglia equilibrata.
      Proprio per questo alcune "novità" del cammino vi dispiacciono. Il fatto è che però questi elementi che trasformano il cammino nella caricatura di se stesso, vengono proprio dalla fonte, e cioè dalle catechesi di inizio corso, e cioè da Kiko. Il culto santificante a Carmen -non quello di tua nonna, che sicuramente pregava dei santi "veri"- l'ha introdotto e caldeggiato Kiko proprio nelle varie catechesi ed occasioni pubbliche del cammino (rileggi l'articolo su Carmen, santa di categoria superiore), come pure le notizie trionfalistiche di supposte approvazioni papali, vedi l'ultima telefonata, senza mai uno straccio di riflessione seria sugli ammonimenti ormai sempre meno sorridenti (vedi a Tor Vergata) del Pontefice al Cammino.
      Se questo è lo stile dei vertici massimi, come ci si può meravigliare che poi, in periferia, lo stesso atteggiamento supponente e mistificatorio venga tenuto da alcuni nei confronti dei sacerdoti oppure anche all'interno della Comunità?
      Mai, mai troverai che Kiko ammetta un proprio errore, mai una riflessione auto-critica.
      Le convivenze di inizio corso sono sempre un insieme di messaggi uni direzionali, che contano sull'emotività del momento per continuare ad affermare il dogma di un Cammino ispirato da Dio che non ha mai sbagliato, che mai è stato corretto, mentre chiunque abbia la buona volontà di leggere e di approfondire (oppure anche solo di ricordare) sa che la realtà è ben diversa.

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  35. Rispondo ad entrambi (spero) naturalmente non mi trovi d'accordo sui vari punti di distruzione della parola e simbolismi vari, ma non voglio entrare in questo particolare anche perchè leggendo i vari commenti ci sono in questo blog persone che ne sanno molto più di me sul cristianesimo, liturgia, eucarestia e molto altro, non sarei in grado di rispondere a certe domande, io non parlo del primo cammino nelle baracche di Madrid, ma del cammino come deve essere seguito ed ideato (almeno come ci fanno vedere nelle convivenze di inizio corso o riporto) ma così non è, per esempio vedo le comunità più anziane fare un cammino a volte differente dal mio, dove non si è lasciata strada al fanatismo o ad altre modifiche che sono presenti nelle comunità più "nuove", modifiche che possono allontanare più di qualche individuo (come letto in vari articoli e commenti in questo blog), poi si parla di piccole variazioni al livello parrocchiale (quelle sono più che giuste come ci è stato detto il 05/05/18 dal papa), io parlo delle variazioni fatte da persone ma non per la parrocchia ma per puro protagonismo che molte volte hanno dato luogo a scandali o allontanamenti, poi penso di essere fortunato perchè nella mia parrocchia non ho mai vissuto contrasti a causa del cammino, anzi al livello parrocchiale siamo molti gruppi ugualmente attivi, però leggendo i molti scandali che si sono venuti a creare in cammino verso molte persone, non posso che seguire quel modello ideale, pensato e "puro" di cammino neocatecumenale al meglio possibile, ci sarebbe una lista da fare delle cose che intendo dire ma non voglio che pensiate che il mio fare al meglio in cammino voglia dire fare sempre la decima, preparare sempre, risonanze e preghiere a gogo, ubbidienza cieca (anche se i miei catechisti non l'hanno mai chiesta), ecc.
    poi riguardo lettere, scrutatio, simbolismi grazia sicuramente abbiamo molti punti che non si avvicineranno mai, ma non ho scritto per fare una guerra liturguca.
    Mauro

    RispondiElimina
  36. @ Mauro ore 20:27

    Carissimo, riconosci che ne sappiamo più noi del Cammino; fai molto bene a leggerci, dunque, per capirne un poco di più.
    Alcuni di noi sono entrati in comunità con le primissime evangelizzazioni in Italia.
    Parliamo degli anni settanta.
    Quindi se non è questa la versione originale, dimmi tu!
    Stiamo a posto se già a pochi anni dall'insediamento di Kiko a Roma parliamo di "pseudo cammino"! "Pseudo neocatecumenale"!
    Non trovi?
    Certo che puoi esserci di aiuto.
    Ma dovresti essere un poco più preciso e dettagliato.

    Io ho riportato delle prassi concrete attuate per gestire situazioni.
    Ho precisato che prima di alzare la bandiera bianca della resa, PROPRIO PER NON CORRERE IL RISCHIO DI CONFONDERE UNA ECCEZIONE - ci può stare che qualcuno travisi per il proprio tornaconto! Siamo uomini! - CON LA REGOLA, ho combattuto per quasi dieci anni dall'interno contro storture evidenti (e non parlo in questo caso di storture liturgiche o dottrinali che da sole già bollano il CN. in quanto tale) che attaccano l'uomo nella sua dignità.

    Dovresti anche tu farci degli esempi del tuo buon Cammino Originale, santo e voluto da Dio e degli esempi di pseudo neocatecumenato; perché, detta così, non si capisce niente.

    Risalendo per gradi tutta la filiera, come io ho fatto con tenacia e cocciutaggine...su, su, fino ad arrivare a Kiko e Carmen col padre Mario mi dispiace di doverti deludere col dirti che in trenta anni non ho conosciuto nessuno come loro "all'interno del cammino che lo adattano ai loro bisogni".
    Ti assicuro, questa è stata per me la delusione più grande!
    Mas grande!
    Che botta!

    Pax

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    1. "cammino mitologico originale, che nel tempo si sarebbe deteriorato a causa di singoole persone"
      Parto da questa cosniderazione di Lino che non crede all'esistenza di tale "oggetto", per dire alcune cose.
      Concordo con lui sul fatto che oggi è evidente come gli errori dottrinali di fondo siano sempre esistiti, ma è evidente che è altrettanto vero che gli atteggiamenti interni siano cambiati in peggio, man mano che la "bestia" cresceva e si espandeva in ogni manifestazione, edile, musicale, accademica etc etc. Si è perso comunque lo spirito originale, pur sbagliato che fosse, ma almeno inizialmente si respirava comunque un'aria "buona" cosa che adesso non si può assolutamente dire, anzi. Quello che voglio dire è che se all'inizio si sarebbe potuto cambiare qualcosa, adesso è impossible proprio per lo smisurato ego dei fondatori alimentato da un insperato sucesso, che gli ha indotto il pensiero di essere "infallibile".
      Vi faccio un esempio, forse forzato, ma spero che possa rendere l'idea. Chi ha organizzato gli attentati dell 11 Settembre 2001 non immaginava minimamente che le torri de WTC sarebbero crollate, si sono solo preoccupati di vantarsene dopo come fosse frutto del loro calcolo. Alla stessa stregua Kiko è rimasto folgorato da se stesso sull'espansione iniziale del cammino e se ne è preso tutti i meriti e lo ha "blindato" in un format più rigido di XFactor, Master-chef e chi più ne ha più ne metta, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Pensate che la povera Ascencion non trova di meglio che ripescare l'invettiva di Carmen sui "faraoni" per la Pasqua completamente fuori dalla reaaltà, come diceva Pax, roba da Kikolandia.
      Tutto questo aggravato dall'imitazione di Kiko, nel senso che tutti gli itineranti hanno scimiottato Kiko anche negli atteggiamenti e sono diventati peggio di lui, almeno quelli che contano, gli altri sono solo tapezzeria, e da li a scendere. Morale della favola alla lunga tutto è diventato finto, perchè nessuno era più realmente se stesso, ma recitava una parte.

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    2. L'autenticità dei primi tempi del Cammino è solo nella nostra mente. Sì, finché si respirava aria di luteranamente puro, c'era una coerenza di fondo. Ma una coerenza fittizia, visto che certi discorsi venivano tenuti nei saloni parrocchiali. Soprattutto allora sapevamo di dover tenere nascoste le nostre convinzioni e le nostre cerimonie perché il cattolico, religioso naturale e parrocchioso, mai avrebbe capito e si sarebbe inutilmente scandalizzato.
      Erano i tempi eroici in cui incubavamo una riforma della Chiesa pensando che il Concilio Vaticano Secondo dicesse ciò che mai ha detto, ed eravamo in buona compagnia, comunque, addirittura di sacerdoti di allora, ora vescovi e cardinali e di biblisti che oggi su YouTube smontano la dottrina cattolica pezzo per pezzo.
      Questa era l'aria buona. Certo, ancora non c'era la lussuosa Domus, l'estetica kikiana era ferma alle salette e non veniva imposta nelle chiese, non c'erano ancora i grandi meeting e le forzature vocazionali dei figli, c'erano meno soldi in circolo quindi sicuramente meno approfittatori e più persone che, in buona fede, avevano scambiato lucciole per lanterne.

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    3. Guarda una differenza abissale tra le origini ed il passato più o meno recente, è che realmente all'inizio i catechisti venivano chiamati dai parroci incuroiositi dalle esperienze di qualcuno che conoscevano. Poi si è passati al "visitare i parroci" modello informatori scientifici, usando come clave i primi timidi riconoscimenti, per convincerli a "comprare il prodotto" che magari non li interessava per niente ed infatti tante lotte sucessive...poi ci sono i primi parroci che hanno accolto il cammino entusiasti e che poi si sono rivoltati contro per non aver visto niente delle promesse iniziale....ma prova tu a farglielo capire. Sono incapaci di qualsiasi autocritica, e si cambia solo per ulteriori "ispirazioni" del guru anche se fossere in perfetta contraddizione con le precedenti "compagni contrordine", ovviamente senza nessuna spiegazione.

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    4. Sono d'accordo con Mav, senza nulla togliere agli errori che sono sempre esistiti l'inizio del cammino era differente. Questo perché Kiko non era abbastanza potente da permettersi l'arroganza di oggi e doveva necessariamente farsi invitare. Era più falsa umiltà, piaggeria, per ingraziarsi la chiesa gerarchica.
      Però funzionava, tutti noi ci sentivamo parte attiva di un rinnovamento

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  37. Buongiorno sono un exNC,io penso che se alla guida delle comunità,ci fossero bravi sacerdoti diocesani,tutto cambierebbe in bene

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  38. A questo link potete vedere e ascoltare il nuovo video che ora gira su fb nella pagina di camino neocatecumenal noticias, dove è stata tagliata la prima parte... Il famoso:DIMMI.. DIMMI... rivolto a qualcuno che gli deve passare il Papa a tel. Incredibile che falsi.. https://www.facebook.com/140589029337591/posts/1975073915889084/

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    Risposte
    1. Oltre ad aver tagliato il "dimmi dimmi", hanno scritto che il Papa avrebbe detto "Adelante", avanti, mentre il "Capito?" si sente benissimo, pur sotto la voce di Kiko. Un "Capito?" a cui il Papa teneva al punto di ripeterlo ("Avete Capito?") prima di interrompere la comunicazione.

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    2. Sicuramente lo hanno preparato per la convivenza di inizio corso! Bugiardi, perversi, ipocriti

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    3. No,
      in una telefonata, tra l'altro svogliata da parte del Papa, e della durata di 35 secondi scarsi,
      "l'adelante!", non si e' proprio udito.
      Poi se gli adepti del CNC nel loro
      onanismo mentale ci credano, oppure vengano indotti a farlo, godano pure sul surrogato della falsita'.
      Ruben.
      ---

      Elimina
    4. No,
      in una telefonata, tra l'altro svogliata da parte del Papa, e della durata di 35 secondi scarsi,
      "l'adelante!", non si e' proprio udito.
      Poi se gli adepti del CNC nel loro
      onanismo mentale ci credano, oppure vengano indotti a farlo, godano pure sul surrogato della falsita'.
      Ruben.
      ---

      Elimina
  39. @Mauro 13/09;22:48

    "poi riguardo lettere, scrutatio, simbolismi grazia sicuramente abbiamo molti punti che non si avvicineranno mai, ma non ho scritto per fare una guerra liturguca."
    -------------
    Scusa Mauro, ma tu sei cattolico?
    Noi siamo cattolici?
    Se sì, allora possiamo avere tutti i punti di vista diversi che vogliamo su tante cose, come ad es. le iniziative che riteniamo migliori, per noi stessi e per gli altri, a rispondere alla chiamata di Gesù ..

    ma NON certo su LETTERE, SIMBOLISMI, GRAZIA, LITURGIA ..

    tali aspetti DEVONO essere UGUALI e CHIARAMENTE (cioè senza AMBIGUITÀ) comprensibili da TUTTI i cattolici, universalmente accettabili ..

    .. se sono queste le cose che (dici GIUSTAMENTE) non ci avvicineranno mai, allora significa 1 UNICA cosa:

    il CN è un' ALTRA religione, rispetto a quella CATTOLICA.

    Roberta

    RispondiElimina
  40. @Mauro 13/09;22:48
    Ciao Mauro, scusami ma quello che dici circa un cammino ortodosso alle origini e modificato nel tempo per vari motivi, non ha senso.
    Cerco di spiegarmi con un esempio un po forte, non prenderlo alla lettera.
    Quando Adolf Hitler ha "creato" la Germania Nazista con tutte le aberrazioni che conosciamo oggi, il popolo tedesco ha sempre pensato che Hitler era nel giusto e che il problema erano i caporioni che lo circondavano.
    Non è stato facile per i tedeschi accettare che non era così.
    Alcuni di loro non avevano dubbi sulla responsabilità di Hitler, ma la maggior parte hanno continuato per anni a pensare che il guasto fosse in quelli che lo circondavano.
    Mi chiedo se sia possibile aderire ad un cammino di fede cristiano dove i documenti di riferimento non sono pubblicati ma sono riservati ai soli catechisti neocatecumenali.
    Mi chiedo se tu hai mai letto i "mamotreti" originali di KIko.
    Mi chiedo se hai mai letto il "Direttorio catechetico" approvato dalla Chiesa ma non pubblicato volutamente dal cammino.
    Mi chiedo se tu hai letto i testi dei vari annunci, inizio corso, Avvento, Quaresima e Pasqua, che ti hanno riportato in comunità.
    Mi chiedo quante persone, estranee alla comunità, partecipano alle Eucarestie neocatecumenali quando vengono fatte nelle salette parrocchiali.
    Mi chiedo se tu hai mai letto lo Statuto.
    Mi chiedo come mai nel cammino si chiede la "decima" e nella Chiesa no.
    Mi chiedo se anche nella tua comunità vige l'arcano per tutto quello che riguarda il cammino.
    Mi chiedo se ti è mai successo, durante gli scrutini, di provare paura, angoscia, sgomento, disgusto, rabbia per qualcosa che ti hanno detto i catechisti, a te o a qualcuno della tua comunità.
    Non entro nelle questioni liturgiche,dottrinali,dogmatiche o filosofiche,non sono abbastanza preparato e se anche lo fossi sarebbe troppo lungo parlarne qui.
    Quello che posso chiederti, non per me, ma per te stesso e di informarti bene sulle cose di cui ti ho parlato.
    Se dopo averlo fatto resti della tua idea allora hai ragione tu ed io ho abbandonato l'unico percorso valido per avere salva la mia anima.
    LUCA

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  41. Mauro ha detto: "poi riguardo lettere, scrutatio, simbolismi grazia sicuramente abbiamo molti punti che non si avvicineranno mai..."

    Il problema di Mauro è molto semplice: come tutti i seguaci convinti del Cammino neocatecumenale non conosce (o non riconosce) la dottrina cattolica. E per dimostrarlo mi riferisco al fondamento del CNC, la base di ogni scrutinio dei quali certamente ha esperienza: la catechesi kikiana del cieco nato, naturalmente :-)
    A proposito di simbologia e grazia, sto leggendo "Maria, la donna icona del mistero. Saggio di mariologia simbolico-narrativa" del teologo (mons.) Bruno Forte.
    Copio da p. 38:
    "... è necessario evidenziare il duplice dinamismo dell'elezione divina e e dell'assenso libero di Maria, per cui ciò che potrebbe apparire come pura deduzione speculativa va situato nella prospettiva storico-salvifica, che rispetta tanto la gratuità e la trascendenza del dono, quanto la libertà del libero assenso".
    Ora chiedo a Mauro: 'sta roba qui, tra sgridate e insulti - nel mamotreto originale anche c'era qualche bastonata - rispetta il libero assenso? https://i.imgur.com/SdK71FN.png
    Lascio perdere come rispetti i simbolismi, ne ho discusso a sufficienza.

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  42. ... Aggiunti a alla follia della telefonata.... Pare che vicino al Papa ci fosse un uomo vicino al cammino, che quando il Papa ha chiuso la telefonata, gli ha chiesto: persona eccezionale questo Kiko, e il Papa avrebbe risposto: eccezionale?? È un Santo!!! Lo stanno dicendo in tutte le Comunità!! Io non ho più parole per spiegare tutto questo

    M. A.

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