martedì 12 febbraio 2019

Papa Francesco e la lunga battaglia contro il Dott. trètrè HC KA

Questo Pontefice fin dall’inizio ha fatto la carta d’identità al Cammino Neocatecumenale appellandosi ogni anno agli “aspiranti venerabili” fondatori nella descrizione dei connotati che il Cammino “deve/non deve” avere al suo interno perché si confermi la sua autenticità ecclesiale.
Da qualche tempo si è accorto che gli appelli rimangono su tutti profili inascoltati: Antropologico, Dottrinale, Liturgico e non ultimo Pastorale.
Io penso che il Papa dal giorno dopo l’elezione sapeva cosa l’aspettava e con chi e cosa doveva scontrarsi, del resto sono pronto a scommettere, che dopo la famosa e mancata “Feria IV”, almeno un documento dentro la cassetta bianca consegnatagli personalmente da Benedetto XVI riguardava il Cammino, quindi:

1) il Papa sotto il profilo antropologico e quindi pastorale li ha sgamati da lungo tempo, ed in questi anni dal tono dei suoi discorsi, ha imparato a proprie spese a “conoscere l’odore di questo particolare gregge di pecore”.

2) Il Papa è perfettamente a conoscenza della generale crisi dei movimenti e nello specifico da buon pescatore di uomini quale Lui dev’essere, avrà riconosciuto la crisi antropologica del Cammino e sa benissimo che è dovuta a umanissimi e molteplici fattori di bassa lega:
  • Smanie di protagonismo ed esclusività,
  • supercollaudate brame di potere che sfociano durante gli scrutini nella violenza privata a sfondo psicologico, 
  • sfacciata copertura a tutti i livelli di scandali a sfondo sessuale, 
  • estorsioni di denaro camuffati da contributi volontari sistematicamente gestiti in maniera opaca ed utilizzati per gli più svariati scopi, acquisizioni indebite di immobili, culto della personalità da parte degli adepti dell' “aspirante venerabile” vivente fondatore, culto della mondanità da parte ed a beneficio esclusivo servizio del di..vin iniziatore e suoi più stretti collaboratori… etc., tutta roba eticamente deprecabile e spesso corre sul limite del perseguibile del codice penale.
3) Il Papa conosce la situazione, e non s’impressiona dei numeri oceanici che gli vengono sottoposti quando è costretto a presenziare agli annuali triti e ritriti raduni “nordcoreani” che ormai mal sopporta, lo si capisce dall’espressioni facciali non ultimo per il 50° di Tor Vergata, lo si capisce dal tono delle “semplici raccomandazioni” ripetuti ciclicamente alternativamente un anno sì uno no: Obbedienza, Umiltà, Rispetto, Curate la Comunione, Non siate Divisivi, Imparate ad Ascoltare e non siate Proselitisti, Amate il mondo ma respingete la mondanità... etc. Tutte antropologiche “semplici raccomandazioni”, fondate sul Magistero Cattolico e di fatto rimaste praticamente inascoltate! Perche?

4) L'egocentrica antropologia gitana del fondatore è in antitesi con quella dell’attuale Pontefice poiché nemica della ragione, tanto efficace quanto devastante, capace di irretire per oltre 40 anni tantissime persone deboli nel carattere o in difficoltà, anestetizzando la ragion d’essere del partecipante che da debole “ovium” comincia supinamente a trasformarsi in un “devoto e fanatico” “lemmings” camminante conformato alla volontà dell’ispirato fondatore, e quando col procedere delle tappe il cammino si trasforma in “una corsa ad ostacoli” ormai il gioco è fatto non c’è più tempo più fermarsi a riflettere. Guai a fermarsi si deve andare avanti, prendere se no lasciare.

5) L’attuale Pastore Regnante è perfettamente cosciente che il Dott. trètrè H.C. K.A. ha una cinquantennale esperienza antropologica nel trasformare il ragionevole gregge di Cristo “Ovium”, in una massa disobbediente di “lemmings”, sottospecie antropomorfa di cui è un competente cacciatore ed allevatore, inoltre è tra i maggiori esperti viventi nel saper cucinare detti soggetti con una tecnica gastronomica fatta “da passaggi dalla trentennale cottura”, la sue stellata pietanze sono fra le più acclamate e lodate da circa 120 “ghiottoni” della razza rufus chlamydem-vestem talarem violacei che da tempo mensilmente apprezzano i famosi manicaretti “lemmings in ollam” dello stellato Topchef K.A.

Carta d'identità dei "kikos"
6) L’attuale Pastore sa bene che questa è una lunga battaglia e il Dott. trètrè H.C. Topchef K.A. è un antagonista temibile e scaltro fortemente spalleggiato dal famelico club i “120 ghiottoni” e pertanto attualmente non è nelle condizioni per affrontarlo frontalmente. Di certo è al corrente che almeno due volte l’anno i “Suoi collaboratori” subdolamente si intrufolano dentro i sacri recinti nella speranza di convincere gli “Ovium” a diventare “Liberi e felici Lemmings” proponendo il trasferimento nel suo piccolo recinto personale poste accanto le cucine stellate del Topchef K.A.

7) Non ultimo l’attuale Pastore per mezzo di quelle “semplici raccomandazioni” pubbliche ha cominciato a mettere in luce come stanno effettivamente le cose. Di fatto è riuscito in una potente opera di divulgazione e immunizzazione e attualmente le “Dominica ovium” non sono così sprovvedute da farsi accalappiare dai “di..vin collaboratori”, del resto i “lemmings” si fanno facilmente riconoscere per quello che sono, e non se li filano più nessuno. Nel contempo il buon pastore continua a richiamare la massa disobbediente di “lemmings” sperando nel buon cuore e nella ragionevolezza che qualcuna voglia/possa ritornare a essere “ovium” e rientrare nei sicuri sacri recinti, evitando di finire dentro la pentola, del trètrè Dott. pluristellato Topchef.

(da: La Voce dello Ionio)

51 commenti:

  1. Per la cronaca, K.A. (Francisco José Gómez Argüello Wirtz detto "Kiko") detiene non una ma ben tre lauree honoris causa (come quelle che si comprano on-line a 39 euro ciascuna). Pertanto il titolo di "Dr. H. C. Tre-Tre!" se lo merita tutto, lui che non ha mai studiato in vita sua (neppure il Catechismo, che ancor oggi ignora), né mai lavorato, e "vinse" nientemeno che ventimila pesos ad un concorso di pittura per ragazzi nel 1959.

    In tutti i sessant'anni successivi a quell'evento Kiko si è vantato di aver "vinto" chissà cosa, di essere stato intervistato in televisione, di aver suggellato l'inizio di una brillante carriera di pittore (ah, ah, ah!)...

    Ultimamente ha deciso di proclamarsi il Nuovo San Francesco D'Assisi (nelle comunità è già partito rapidissimo il tam tam secondo cui un certo Carlo Carletto così lo avrebbe definito).

    Superbo e bugiardo: indovinate che razza di spiritualità può aver "iniziato" insieme a Carmen Hernández Barrera, altrettanto superba e altrettanto bugiarda. Quando si incontrarono per la prima volta, Kiko immediatamente vantò di aver avuto visioni mistiche... e le chiese mille pesetas per il tassì (vorreste mica farlo tornare a casa in autobus?), istituendo la spiritualità del chiedere continuamente soldi per fare la bella vita.

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  2. Già c'è..un nuovo san Francesco, che andato negli Emirati Arabi.Cosa vogliamo di più 😊

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  3. IN OCCASIONE DEL CARNEVALE, KIKO APPARIRÁ ALLA MADONNA..

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  4. Sintesi delle "Semplici raccomandazioni" fatte da Papa Franceso durante il suo pontificato in occasione degl'incontri con i NC.
    13/05/2013
    Veglia di Pentecoste con i movimenti, Davanti a 15000 NC PRESENTI immediatamente esibisce la sua carta d’identità:
    Mia nonna, la mamma di mio padre, che ha segnato il mio cammino di fede… in una famiglia in cui la fede si viveva in modo semplice e concreto… ci spiegava, ci parlava di Gesù, ci insegnava il Catechismo. Ricordo sempre che il Venerdì Santo ci portava alla processione delle candele… a noi bambini – inginocchiare e ci diceva: “Guardate, è morto, ma domani risuscita”. ...
    il 21 settembre del ‘53. Avevo quasi 17 anni. Era il “Giorno dello studente”, per noi il giorno della Primavera – da voi è il giorno dell’Autunno. Prima di andare alla festa, sono passato nella parrocchia dove andavo, ho trovato un prete, che non conoscevo,e ho sentito la necessità di confessarmi... .
    successivamente comincia a delineare cosa:
    1) Se noi andiamo avanti con l’organizzazione… ma senza Gesù, non andiamo avanti, la cosa non va. Gesù è più importante.
    2) Non programmare evangelizzazioni a tavolino:
    … pensando alle strategie, facendo dei piani. Ma questi sono strumenti, piccoli strumenti. L’importante è Gesù e lasciarsi guidare da Lui.
    3) Non siate maestri ma testimoni. : … - Non parlare tanto, ma parlare con tutta la vita: la coerenza di vita, …
    4) La Chiesa non è un movimento politico, né una struttura ben organizzata: non è questo. Noi non siamo una ONG …
    5) Il diabolico inganno dell’efficientismo all’interno della Chiesa:
    - … Una cosa è predicare Gesù, un’altra cosa è l’efficacia, essere efficienti. No, quello è un altro valore. Il valore della Chiesa, fondamentalmente, è vivere il Vangelo … e lo fa prima di tutto con la sua testimonianza, la testimonianza dell’amore fraterno, della solidarietà, della condivisione…

    Continua...

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  5. 01/02/2014 Discorso ai NC:
    1) … avere la massima cura per costruire e conservare la comunione all’interno delle Chiese particolari nelle quali andrete ad operare. … questo significa mettersi in ascolto della vita delle Chiese nelle quali i vostri responsabili vi inviano. La comunione è essenziale: a volte può essere meglio rinunciare a vivere in tutti i dettagli ciò che il vostro itinerario esigerebbe, pur di garantire l’unità tra i fratelli che formano l’unica comunità ecclesiale, della quale dovete sempre sentirvi parte… .
    2) dovunque andiate, vi farà bene pensare che lo Spirito di Dio arriva sempre prima di noi. Questo è importante: il Signore sempre ci precede! … Da qui scaturisce la necessità di una speciale attenzione al contesto culturale nel quale voi famiglie andrete ad operare: si tratta di un ambiente spesso molto differente da quello da cui provenite. …
    3) … Vi esorto ad avere cura con amore gli uni degli altri, in particolar modo dei più deboli. Il Cammino Neocatecumenale, in quanto itinerario di scoperta del proprio Battesimo, è una strada esigente, lungo la quale un fratello o una sorella possono trovare delle difficoltà impreviste. In questi casi l’esercizio della pazienza e della misericordia da parte della comunità è segno di maturità nella fede. La libertà di ciascuno non deve essere forzata, e si deve rispettare anche la eventuale scelta di chi decidesse di cercare, fuori dal Cammino, altre forme di vita cristiana che lo aiutino a crescere nella risposta alla chiamata del Signore.

    06/03/2015 Dopo l’indiavolata ramanzina dell’anno precedente da parte del Karismatico iniziatore e ancora sotto le roventi polemiche in merito alla famosa battuta: “. Alcuni credono che – scusatemi la parola, eh? – per essere buoni cattolici dobbiamo essere come conigli, no? No. Paternità responsabile. “, il Papa in maniera tiratissima da conferma al carisma dei NC (e pur non essendo in busta paga) benedice le famiglie in missione e non aggiunge nulla:
    “… Così anche voi avete voluto con questo gesto chiedere al Successore di Pietro di confermare la vostra chiamata, di sostenere la vostra missione, di benedire il vostro carisma. E io oggi confermo la vostra chiamata, sostengo la vostra missione e benedico il vostro carisma. Lo faccio non perché lui [indica Kiko] mi ha pagato, no! Lo faccio perché voglio farlo.”
    Continua ...

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  6. 07/03/2015 Meno di 24 ore dopo l’Incontro con CL è l’occasione per mettere immediatamente a fuoco alcuni giudizi inerenti al carisma dei movimenti pronunciando il discorso taciuto il giorno prima:
    1) A proposito del carisma: … E poi il carisma non si conserva in una bottiglia di acqua distillata! Fedeltà al carisma non vuol dire “pietrificarlo” – è il diavolo quello che “pietrifica”, non dimenticare! Fedeltà al carisma non vuol dire scriverlo su una pergamena e metterlo in un quadro.
    2) Mette in guardia sul trasformarsi “… in guide da museo o adoratori di ceneri. Tenete vivo il fuoco della memoria di quel primo incontro e siate liberi!”
    3) Respinge nettamente l’autoreferenzialità: Quando siamo schiavi dell’autoreferenzialità finiamo per coltivare una “spiritualità di etichetta”: “Io sono CL”. Questa è l’etichetta. E poi cadiamo nelle mille trappole che ci offre il compiacimento autoreferenziale, quel guardarci allo specchio che ci porta a disorientarci e a trasformarci in meri impresari di una ONG.
    18/03/2016 Il papa richiama di nuovo alla comunione e mette in guardia dalla tentazione della divisione:
    1) La comunione è essenziale. Il nemico di Dio e dell’uomo, il diavolo, non può nulla contro il Vangelo, contro l’umile forza della preghiera e dei Sacramenti, ma può fare molto male alla Chiesa tentando la nostra umanità. Provoca la presunzione, il giudizio sugli altri, le chiusure, le divisioni. Lui stesso è “il divisore” e comincia spesso col farci credere che siamo buoni, magari migliori degli altri: così ha il terreno pronto per seminare zizzania. È la tentazione di tutte le comunità e si può insinuare anche nei carismi più belli della Chiesa.
    2) Non c’è carisma senza umiltà e obbedienza: “Custodite il vostro carisma! Come? Seguendo la via maestra: l’unità umile e obbediente. Se c’è questa, lo Spirito Santo continua a operare, come ha fatto in Maria, aperta, umile e obbediente. È sempre necessario vigilare sul carisma, purificando gli eventuali eccessi umani mediante la ricerca dell’unità con tutti e l’obbedienza alla Chiesa.”
    3) Amare il mondo, respingere la mondanità: … «Dio ha tanto amato il mondo» da inviare Gesù.
    Chi ama non sta lontano, ma va incontro. Voi andrete incontro a tante città, a tanti Paesi. Dio non è attirato dalla mondanità, anzi, la detesta; ma ama il mondo che ha creato, e ama i suoi figli nel mondo così come sono, là dove vivono, anche se sono “lontani”. Non sarà facile per voi la vita in Paesi lontani, in altre culture, non vi sarà facile. … familiarizzate con le culture, le lingue e gli usi locali, rispettandoli e riconoscendo i semi di grazia che lo Spirito ha già sparso. Senza cedere alla tentazione di trapiantare modelli acquisiti, seminate il primo annuncio: «ciò che è più bello, più grande, più attraente e allo stesso tempo più necessario». È la buona notizia che deve sempre tornare, altrimenti la fede rischia di diventare una dottrina fredda e senza vita…

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  7. 21/05/2017 Discorso ai NC DELLA PARROCCHIA ROMANA SAN PIER DAMIANI AI MONTI DI SAN PAOLO
    E’ un discorso più soft rivolto specialmente ai piccoli “camminanti di buon cuore” ma non manca il rimarcare le solite semplici raccomandazioni:
    1) Sulla virtù del saper Ascoltare : … ma è molto importante: l’ “apostolato dell’orecchio”. Ascoltare. “Ma, Padre, si perde tanto tempo…”. No, lo si guadagna! Tu ascolta; poi, a un certo momento dirai una parola e quella parola germoglierà, sarà un seme, andrà avanti. Ma [prima bisogna] ascoltare.…
    2) Mette in guardia dal proselitismo: … … Sempre lavorare con il Signore, sempre. Per favore, non siate proselitisti, ma evangelizzatori. E’ brutto andare in una famiglia per fare un socio in più a questa ditta ecclesiastica: non è questo. Il proselitismo non va. Papa Benedetto ha detto una frase che non dobbiamo dimenticare: “La Chiesa non cresce per proselitismo, ma per attrazione”, cioè per testimonianza, per servizio. Siate i servitori di tutti e così le cose sono belle. ….
    3) Avere cura dei figli: … E anche questi gioielli che sono qui, i vostri figli, sono una promessa per il futuro della Chiesa. Fateli crescere come buoni cristiani.

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  8. 05/05/2018 50° Tor Vergata (Roma)
    1) Sul verbo della missione che coniuga al prurale: … “Andate” è il verbo della missione e ci dice ancora una cosa: che si coniuga al plurale. Il Signore non dice: “vai tu, poi tu, poi tu…”, ma “andate”, insieme! Pienamente missionario non è chi va da solo, ma chi cammina insieme. Camminare insieme è un’arte da imparare sempre, ogni giorno. Bisogna stare attenti, ad esempio, a non dettare il passo agli altri. Occorre piuttosto accompagnare e attendere, ricordando che il cammino dell’altro non è identico al mio. Come nella vita nessuno ha il passo esattamente uguale a un altro, così anche nella fede e nella missione: si va avanti insieme, senza isolarsi e senza imporre il proprio senso di marcia; si va avanti uniti, come Chiesa, coi Pastori, con tutti i fratelli, senza fughe in avanti e senza lamentarsi di chi ha il passo più lento. Siamo pellegrini che, accompagnati dai fratelli, accompagnano altri fratelli, ed è bene farlo personalmente, con cura e rispetto per il cammino di ciascuno e senza forzare la crescita di nessuno, perché la risposta a Dio matura solo nella libertà autentica e sincera.
    2) Sul senso della missione, mette di nuovo in guardia dal proselitismo, dall’efficientismo proveniente da schemi prestabiliti e conseguentemente rispettare gli usi e le culture locali : Gesù risorto dice: «Fate discepoli». Ecco la missione. Non dice: conquistate, occupate, ma “fate discepoli”, cioè condividete con gli altri il dono che avete ricevuto, l’incontro d’amore che vi ha cambiato la vita. … E pensando al nostro Padre, che tanto ama il mondo, siate appassionati di umanità, collaboratori della gioia di tutti, autorevoli perché prossimi, ascoltabili perché vicini. Amate le culture e le tradizioni dei popoli, senza applicare modelli prestabiliti. Non partite dalle teorie e dagli schemi, ma dalle situazioni concrete: sarà così lo Spirito a plasmare l’annuncio secondo i suoi tempi e i suoi modi. E la Chiesa crescerà a sua immagine: unita nella diversità dei popoli, dei doni e dei carismi.

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  9. Gv 10, 1-10
    «In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. 2 Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. 3 Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. 4 E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. 5 Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». 6 Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro.

    7 Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. 8 Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9 Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. 10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.

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  10. I neocatecumenali hanno il doppio vizietto di mettere in bocca al Papa parole che il Papa non ha detto ("Kiko è un santoooooh!") e di censurare le parole che il Papa invece ha veramente detto (si veda anche il caso del Gran Buioni).

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  11. Gostaria de compartilhar com vocês meu testemunho: https://bloganotacoesdemae.blogspot.com/2019/02/e-dificil-dizer-adeus.html
    Caso queiram compartilhar, peço apenas que tenham respeito pelo que foi dito por mim e não adicionem grifos adicionais. Sou do Brasil.

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    1. Cara Amanda, io preferisco risponderti qui che sul tuo blog,
      non conosco la tua lingua ma con il traduttore ho compreso la tua testimonianza e ti ringrazio.
      Soprattutto la parte:
      "O que achava estranho ou me incomodavam porém ignorava"
      e
      "O que me fez sair"
      soprattutto gli esempi:
      "Uma fala do Kiko caçoando da missa comum" e
      " Uma fala da Carmen caçoando de Jesus no sacrário" ..
      io sono d'accordo come penso tutti quelli che sono usciti dal Cammino per amore a Gesù sono d'accordo con te.
      Ma:
      "non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me.
      Chi non è contro di noi è per noi."
      (Mc 9,39-40)
      -------
      Questo NON vuol dire che la Chiesa deve lasciare agire il Cammino, perché il Cammino "parla male di Gesù" cioè il Cammino non dice la Verità sul Vangelo e su Gesù (tu hai scritto degli esempi!).
      Il Cammino NON fa nessun miracolo nel nome di Gesù.
      La singola persona può ottenere miracoli per la fede nel suo cuore, nella sua coscienza, non perché essa fa parte di un "cammino".
      La singola persona può ottenere il dono della fede pregando e nella Chiesa Cattolica, senza bisogno di "cammini".
      Non c'è niente di male a stare in una associazione di laici cattolici, purché sia 1 associazione che obbedisce alla Chiesa (non che pretende dai suoi aderenti l'obbedienza a dei laici, anche nelle questioni intime di coscienza, non deve avere 1 catechismo diverso e 1 Messa diversa e non deve voler sostituire la Chiesa),
      perciò non sono d'accordo su questo:
      "Há erros e tudo mais, mas olhando para esses milhões de pessoas fervorosas que tem sede de Deus, que dizem ser católicas, há algo sim de bom, e por isso não pode ser simplesmente exterminado."
      Secondo me, se la Chiesa chiude il Cammino, fa del bene a queste persone che hanno sete di Dio, le deve aiutare, attraverso bravi sacerdoti, a praticare la Chiesa in modo semplice, con i Sacramenti, la Messa e la preghiera.
      Se il Cammino abbandona i suoi gravissimi errori e diventa 1 associazione cattolica, allora va bene, ma COSÌ com'è ora, esso è solo 1 organizzazione di potere e denaro, l'unico bene è nel cuore della povera gente che viene ingannata da questo Cammino.

      " não vivo com peso de sentir sempre que estava vivendo uma realidade paralela à igreja."
      ---------
      Solo nella Verità si vive la fede come sollievo e non come peso.
      Grazie per la tua testimonianza di amore a Gesù, al prossimo e alla Chiesa.
      Che il Signore sia con te nel nuovo cammino che percorri ora.

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  12. qualcuno (parlo delle gerarchie ecclesiastiche) non ha ancora capito che non è kiko che deve obbedire alla chiesa, ma la chiesa deve obbedire a kiko. e' chiaro?

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  13. OT
    A proposito del riferimento a Carlo Carretto - @Tripudio 10:11 -
    (della comunità dei Piccoli Fratelli ispirata a Charles de Foucauld e morto nel 1988), riporto alcuni brani dei suoi scritti perché, chi vuole, possa confrontare la spiritualità che ne emerge con "quella" neocatecumenale nella persona di Kiko e trarre le sue conclusioni.

    "Un'ora al giorno, un giorno al mese, otto giorni all'anno, per un periodo più lungo, se necessario, devi abbandonare tutto e tutti e ritirarti solo con Dio.
    Se non cerchi questo, se non ami questo, non illuderti; non arriverai alla preghiera contemplativa;
    perché essere colpevole di non volersi - potendo - isolare per gustare l'intimità con Dio, è un segno che manca l'elemento primo del rapporto con l'Onnipotente: l'amore.
    E senza amore non c'è rivelazione possibile.
    ..
    Devi tornare tra gli uomini, devi mescolarti a loro, devi vivere la tua intimità con Dio nel chiasso della loro città. Sarà più difficile; ma devi farlo. E non ti mancherà, per questo, la Grazia di Dio.
    ..
    Ogni mattina prenderai la strada, dopo la S. Messa e la Meditazione, e andrai a lavorare in una bottega, in un cantiere; e quando tornerai la sera, stanco, come tutti gli uomini poveri costretti a guadagnarsi il pane, entrerai nella Cappellina della fraternità e resterai lungamente in adorazione; portando con te, alla preghiera, tutto quel mondo di sofferenza, di oscurità e sovente di peccato in mezzo al quale hai vissuto per otto ore, pagando la tua razione di pena e di fatica quotidiana.
    (Carlo Carretto - "Il deserto nella città")
    ----------------------
    Sarà così la "giornata tipo" di Kiko?

    Ed ancora:

    " "Adorare l'Eucaristia non c'è gusto", mi diceva un novizio. Ma è proprio questa mortificazione del gusto che rende salda e vera la preghiera.

    È l'incontro con Dio al di là della sensibilità, al di là della fantasia, al di là della natura.

    Ed è qui il primo aspetto dello spogliamento. Fin tanto che la mia preghiera resta ancorata al gusto, saranno facili gli alti e bassi; le depressioni seguiranno gli entusiasmi effimeri. Sarà sufficiente un mal di denti per liquidare tutto il fervore religioso dovuto ad un po' di estetismo o a un moto di sentimento."
    (C. Carretto - "Lettere dal deserto")
    --------------------
    Il CN aiuta i suoi aderenti ad avere questo incontro con Dio, al di là delle cose sensibili "da fare", al di là del "gusto comunitario", dell' "estetismo", degli "entusiasmi" esagerati, delle emozioni indotte, dei suoni e frastuoni? ☆

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    1. ☆O anche questo, sulla visione della Chiesa.

      "Per molti anni avevo pensato di essere "qualcuno"nella Chiesa. Avevo perfino immaginato questo sacro edificio vivente come un tempio sostenuto da molte colonne piccole e grandi e sotto ogni colonna la spalla di un cristiano.

      Anche sulle mie pensavo gravasse una sia pur piccola colonna.

      A forza di ripetere che Dio aveva bisogno degli uomini e che la Chiesa aveva bisogno di militanti, vi avevamo creduto.

      L'edificio gravava sulle nostre spalle.

      Iddio, dopo aver creato il mondo, s'era messo a riposo; il Cristo, fondata la Chiesa, era scomparso nel Cielo. Tutto il lavoro era restato a noi, alla Chiesa.
      ...
      Ed era tanto il lavoro, che, per espletarlo, il tempo non era più sufficiente. Si procedeva sempre di corsa da un impegno all'altro, da una adunanza all'altra, da una città all'altra.

      La preghiera era affrettata, i discorsi concitati, il cuore agitato.

      Siccome tutto dipendeva da noi e il tutto andava così male, si aveva ben ragione di essere inquieti.
      ..
      A forza di essere "qualcosa" sempre, la piega dell'anima era stata presa; e le parole di Gesù:
      "Voi siete servi inutili",
      "Senza di me non potete far nulla", "Chi di voi vuol essere il primo sia l'ultimo"
      sembravano dettate per altra gente, per altri tempi; e scorrevano sulla pietra dell'anima senza più intaccarla, bagnarla, ammorbidirla.
      ....☆

      Elimina
    2. ☆Mi trassi indietro di colpo, come per liberarmi da quel peso. Che cosa avvenne?
      Tutto rimase al suo posto, immobile. Non una scalfittura nella volta, non uno scricchiolio.

      Dopo venticinque anni mi ero accorto che sulle mie spalle non gravava proprio niente e che la colonna era falsa, posticcia, irreale, creata dalla mia fantasia, dalla mia vanità.

      Avevo camminato, corso, pedalato, organizzato, lavorato, credendo di sostenere qualcosa; e in reltà avevo sostenuto proprio nulla.

      Il peso del mondo era tutto su Cristo Crocifisso. Io ero nulla, proprio nulla."
      (C. Carretto - "Lettere dal deserto")
      -----------------------
      Kiko, al contrario, è "qualcosa", è il "fondatore di comunità" pensato prima della creazione del mondo, è il "carisma", è colui la cui voce ha il potere di "convertire" al solo udirlo "annunciare il Kerigma", è colui a cui si deve "obbedienza" ...
      e magari si considerasse solo "1 colonna" che regge la Chiesa!
      No, lui è 1 demolitore che vuole poi essere "costruttore" di 1 nuovo "edificio", da erigere calpestando la vera Chiesa (e quindi Cristo) e che poggia su di lui come unica colonna.

      Ed ancora:

      "Quanto sei contestabile, Chiesa, eppure quanto ti amo! Quanto mi hai fatto soffrire, eppure quanto a te devo! Vorrei vederti distrutta, eppure ho bisogno della tua presenza. Mi hai dato tanti scandali, eppure mi hai fatto capire la santità!

      No, non posso liberarmi di te, perché sono te, pur non essendo completamente te. E poi, dove andrei? A costruirne un'altra? Ma non potrò costruirla se non con gli stessi difetti, perché sono i miei che porto dentro. E se la costruirò sarà la Mia Chiesa, non più quella di Cristo."
      (Carlo Carretto - "Il Dio che viene")
      -------------------
      Al contrario di "chi" vuole davvero costruire 1 "sua chiesa".

      Elimina
    3. Ora, alla luce di questo confronto tra "spiritualità" diverse, mi piacerebbe che qualche neocatecumenale ONESTO, che "fa" con ONESTÀ il suo cammino e che crede che il suo CN sia ONESTO, potesse scrivere qui una testimonianza DOCUMENTATA del fatto che Carlo Carretto abbia pronunciato il commento sopra riportato riguardo a Kiko ..
      così poi ragioniamo sulle circostanze e i motivi che, eventualmente, lo hanno portato a pronunciarlo.

      Ricordando che le "voci di corridoio", i "sentito dire" e i "lo ha detto il Tal catechista" NON coincidono necessariamente con la VERITÀ.

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  14. CAMMINANTI naviganti di passaggio:

    immaginate che un bel giorno il Papa ORDINI al Cammino di NON fare la Veglia di Pasqua; di celebrare sull'altare, di consacrare ostie normali, di accostarsi alla Comunione come tutti; di sostituire i mamotreti col Catechismo della Chiesa Cattolica; di eliminare il passaggio con la confessione pubblica...
    Siete CERTI che Kiko il santo profeta, fondatore, oracolo infallibile, carismatico ultrapotente, nonché umilissimo novello San Francesco, UBBIDIREBBE?
    No, vero?
    Anche perché c'è un precedente: il GIAPPONE, dove il Cammino disubbidisce ai Vescovi!

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  15. Promemoria per i lettori che chiedono di "contattarci in privato":

    *** non serve a niente "contattarci in privato". ***

    Questo è un blog. Cioè qualcosa che viene messo su internet affinché altri interessati al tema possano leggere, anche se non ci conoscono, anche a distanza di tempo, anche se non sono d'accordo.

    Dato che gli argomenti trattati non dipendono dal nome e cognome delle persone che li trattano, non c'è bisogno di dire "chi siamo".
    Dato che i neocatecumenali sono particolarmente vendicativi (chi ha dovuto subire le loro molestie, le loro calunnie, le loro aggressioni, il loro mobbing in ambiente lavorativo o di studio, le loro infinite vendettine traversali, lo sa già), qui richiediamo l'uso di pseudonimi.
    Dato che nella mentalità neocatecumenale l'inganno e la menzogna sono strumenti santi se usati per difendere il prestigio del Cammino, diventa addirittura necessario proteggersi dietro uno pseudonimo.

    Dopotutto questo è uno spazio di discussione, e se si parla dei difetti del Cammino chiunque può verificare altrove - specialmente all'interno del Cammino - quanto corrisponde a realtà ciò che viene testimoniato qui. Basta togliersi il paraocchi per un minutino. Se c'è del marcio nel Cammino, conviene nasconderlo o conviene eliminarlo? Su, non è una domanda difficile.

    Conoscere l'identità di coloro che scrivono su questo blog non cambia il valore degli argomenti. Dopotutto il Cammino pretende che i suoi adepti parlino sempre della propria "esperienza"... vorreste mica censurare le "esperienze" che non sono gradite alla propaganda kikiana?

    Infine, "contattare in privato" significa tentare di estenuare gli interlocutori. Non me ne importa nulla degli argomenti di un cretineocatecumenale che pretende di vomitarmeli nella casella email o addirittura per telefono ma ha il terrore di scriverli qui e ancor più nero terrore di fare qualche domanda seria ai suoi fratelli di comunità e ai cosiddetti "catechisti".

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  16. Articolo in tutto condivisibile questo di "La Voce dello Ionio". Esso offre molteplici spunti.

    Ad esempio, per restare sul piano dell'esperienza comune a tanti di noi:
    il fatto che, tappa dietro tappa, Kiko trasforma il cammino in “una corsa ad ostacoli” per non lasciarti più tempo per te, per poterti fermare a riflettere. "Guai a fermarsi si deve andare avanti". Quanto è vero!

    Una cosa è incontestabile: Kiko è incontenibile, stargli dietro per nulla facile!

    Questa cosa, oltre a votarti alla sua causa senza riserve, ti sfinisce e annienta, e alla fine non ti guardi più.

    Consiglio di riflettere a coloro che stanno dietro a Kiko, trascinati in una scia vorticosa, vi prego ragazzi, aprite presto gli occhi!
    Poichè potreste rendervi conto di come il c.n. vi ha ridotti solo se un giorno, per misericordia di Dio, troverete il coraggio di lasciare l'esperienza e riappropriarvi della vostra vita... (e questo non è detto che accada o se accade molto tardi può significare la disperazione e piuttosto si rimane dentro anche se disillusi del tutto)... poichè solo allora sei in grado di comprendere che razza di vita assurda hai fatto da kikos, quanto l'esperienza che nulla ha di umano ti ha disumanizzato, tirato fuori dal mondo reale e normale in cui tutti gli uomini vivono.
    Puoi tranquillamente passare così anni ed anni, bruciarti l'intera esistenza senza neanche rendertene conto, totalmente immerso nel mondo surreale che Kiko riesce a crearti intorno.
    Quello che la sequela di Kiko trancia di netto è il sano, onesto, comune "buon senso" che sapientemente andrebbe sempre seguito nella vita, quando uno ancora è capace di un giusto equilibrio interiore; esso ti consente di pesare e valutare le cose con maturità, raziocinio e coscienza formata al bene. Tutte cose bandite nel "potente cammino".

    Pax

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  17. Un consiglio.....
    Siamo in tempi in cui non si può essere PAPISTI...
    Da una lettera di un sacerdote :

    Mai avrei pensato di provare tanta perplessità verso la figura del successore di Pietro, ma francamente non lo capisco, mi sento smarrito. Vado avanti perché senza il Signore la vita è solo disperazione e cerco di restare fedele a quel depositum fidei bimillenario che non può essere cancellato.

    https://www.aldomariavalli.it/2019/02/06/mai-avrei-pensato-di-provare-tanta-perplessita/

    Si puo' essere PAPISTI solo quando il papa FA IL PAPA....cioe' difende il depositum fidei.... altrimenti.... o e' ipocrisia..... o ingenuita'....

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  18. Il punto 2) dell'articolo mi ha colpito come una pugnalata. Concordo anche in questo.

    La pugnalata è stata per me leggere l'elenco dei "fattori di bassa lega" alla base della "crisi antropologica del Cammino", e non solo, e pensare, come "La Voce dello Ionio" dice, che il Papa conosce benissimo queste cose a noi ben note, da noi tante volte testimoniate anche alla Sua persona.

    E dunque, mi chiedo, come ormai mi domando da tanto tempo, perchè il Papa tollera questo?
    Perchè ancora si giustifica col fatto di voler salvare un bene che non può esserci in alcun modo?
    Tutti i punti elencati e individuati come fattori e che fanno rabbrividire e che sembrano un'esagerazione se non li avessimo riscontrati tutti nei fatti, hanno una paternità, una matrice nella figura degli iniziatori stessi, il duo Kiko/Carmen (sempre presente anche lei, corresponsabile in tutto). Basterebbe intimar loro di mettersi da parte UNA VOLTA PER TUTTE senza lasciare spazio ad equivoci e senza dare dilazioni; ossia: hic et nunc, sapendo che sono capaci di inventare di tutto per non obbedire, come MAI hanno obbedito!
    (Vedasi disobbedienza eucaristica reiterata e ormai cristallizzata dopo la Lettera del Cardinal Arinze fortemente voluta e confermata dal Papa; eppure l'hanno ridotta tamquam non esset, proprio come se mai fosse esistita, Amen!)).
    Essi, presentatisi come "servi inutili" "operai a giornata" che, svolto il loro servizio (come panni sporchi) si fanno da parte, sono fino ad oggi (chiunque può facilmente constatarlo) DA SEMPRE E PER SEMPRE il perno portante di tutto e non molleranno mai..

    E la Chiesa se ne fa una ragione? Come una simile cosa è possibile? Grido senza remore tutto il mio sdegno!

    Allora non il Vescovo nella sua Diocesi, il Parroco nella sua Parrocchia, ma qui e là e...fino in Vaticano, fino al Soglio di Pietro a cui il nostro megalomane si sostituisce e sovrappone senza pudore nè vergogna, che non conosce. Con l'aggravante che questo è l'esempio a cui i suoi fedeli itineranti si ispirano.
    Poichè solo questo è il senso dell'affermazione tante volte citata per averla ascoltata dalla loro stessa bocca:
    "Non esiste cammino neocatecumenale senza obbedienza ai catechisti"...
    ...devastante se unita all'altra (citazione tratta sempre dalle loro parole):
    "Le cose cambiano, non è possibile che il cammino abbia una fine. Il cammino non finisce mai (ndr:e l'mperio degli iniziatori/itineranti con lui)...tanti anni per formare comunità e poi scioglierle?"
    (Ma guarda un pò! giustificandosi da solo, senza che nessuno gli ha chiesto spiegazioni, sulla madre di tutte le sue menzogne!)

    Ma la Chiesa perchè tollera e consente a nostro e suo incalcolabile danno tutto questo?

    Pax

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    1. ...la risposta alla tua domanda è la parabola del grano e della zizzania....e la zizzania aimè mi sa che è il cnc.......mai avrei pensato di poter scrivere una cosa del genere...o solo di pensarlo... tu sai bene cosa può significare per noi.

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    2. Pax, si domanda, come tutti noi, :"Ma la Chiesa perchè tollera e consente a nostro e suo incalcolabile danno tutto questo?"
      E con questo silenzio e tolleranza, sono responsabili della delusione e dell'allontanamento delle persone da Dio e dalla tanta rabbia e frustrazione nel vedere il cammino ancora in vita.
      Io vado a messa la domenica, ma in modo arido e odiando Dio, perché non ho nulla da fare la domenica e sono rimasto solo ed è una scusa per prendere un po' di aria,(che tristezza), ma se avessi da fare non andrei certamente a sentire falsità e promesse illusorie di un dio che tace davanti al male.
      Ho una grande paura, che la solitudine mi possa far tornare in cammino, nonostante schifo il sistema e le persone che ci sono, ma la solitudine può spingere a fare scelte sbagliate
      :(((
      Scusate lo sfogo
      ex fratelli.

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    3. errore di battuta ex fratello.

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  19. Io ero nel cammino e ora Non sono più nel cammino nemmeno nella chiesa perché mi dovete dire in che cosa devo credere? A una amica avantieri è morto un figlio di 35 anni per un infarto. Dio che sta facendo? Quel ragazzo che ha fatto? La madre che ha fatto? Che hanno fatto quelli che muoiono in Africa? Nel mondo lo sapete che succede da sempre? Muore gente si soffre. Da sempre. Dio non fa distinzione tra piccoli e grandi buoni e cattivi poveri e ricchi ma non è giusto

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    1. Caro anonimo, purtroppo non c'è risposta, e ti capisco benissimo perché sono le mie stesse domande, e davanti al male di questo mondo, la favola della vita eterna e che Dio farà giustizia delle sofferenze non aiuta a consolarci qui sulla terra e sulla vita reale e concreta.
      La tua delusione è la mia stessa, non è una consolazione, ma so cosa provi.
      Un abbraccio ex fratelli!

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    2. Purtroppo il Cammino è veramente ispirato dal demonio e i frutti li vediamo ancor oggi: fa perdere la fede, oppure la inquina. Che vada a farsi friggere il politically correct ecclesiale, bisogna dire le cose come stanno: la Chiesa sta vivendo tempi tristi di cui si vergognerà molto nei prossimi secoli.

      Uno è cattolico solo se vuole veramente esserlo fino in fondo: non basta autoetichettarsi come tali oppure fare messinscene da babbei sorridenti che grattugiano la chitarrella e fanno il battimani. Occorre anzitutto credere nelle verità di fede (quelle riassunte dal Credo che si recita in ogni Messa festiva) e approfondirle nella misura in cui le proprie capacità intellettuali lo permettono, più il vivere i sacramenti secondo le dovute disposizioni (anziché ridurli a carnevalata parolaia). Solo alla luce delle verità di fede sono comprensibili la morale cristiana, e le virtù della speranza e della carità. Altrimenti tutto si riduce a una noiosissima messinscena religiosa che non serve a niente e non salva.

      Una delle eresie del Cammino Neocatecumenale consiste nel descrivere Dio come se fosse un sadico che "ti manda le disgrazie per convertirti". Questa è una baggianata mostruosa contraddetta esplicitamente dal Vangelo. Solo due perfidi eretici spagnoli come Kiko e Carmen potevano industriarsi a inculcarla ai loro seguaci: "cosa ha voluto dirti il Signore con questo?" Macché! La morte, le malattie, la sofferenza - specialmente quella degli innocenti - sono il risultato del peccato (dal peccato originale e dalle sue conseguenze nella storia umana, inclusa l'inimicizia tra l'uomo e il creato): il male non viene da Dio, non può venire da Dio, è impossibile che venga da Dio, e chi insinua il contrario è un eretico che detesta la propria salvezza e quella altrui.

      Ugualmente non si può accusare Dio di "non aver fatto qualcosa", come se Dio fosse un tappabuchi delle miserie umane affinché la vita di ognuno diventi una gradevole storiella a lieto fine. È vero che tutto il bene per l'uomo può venire esclusivamente da Dio, ma questo non significa che Dio sarebbe "obbligato" a fungere da genio nella lampada che agita la bacchetta magica ogni volta che un umano si ritrova in qualche pasticcio.

      Dio poteva benissimo intervenire nella storia dell'uomo, e infatti lo ha fatto - ma in una modalità di cui a noi poveri umani sfugge troppo facilmente il metodo e la portata. È intervenuto attraverso l'Incarnazione del Suo Figlio Unigenito, ed è una cosa che per cominciare appena superficialmente a capirla occorre volerla capire dal più profondo del cuore, occorre virilmente tirare le conseguenze (se è davvero Figlio di Dio allora la Sua Chiesa è l'unica vera Chiesa, e chi rema contro di essa - fosse anche il Papa - non sta compiendo l'opera di Dio), occorre "leggere tra le righe" dei casi della vita (una cosa che i santi sapevano fare e perciò ci dicevano che Dio sa scrivere dritto sulle righe storte degli uomini, ma noialtri spesso vorremmo che scriva su tutte le righe che riteniamo storte, e perciò restiamo confusi e addolorati).

      A costo di sembrare cinico a quelli che non sanno guardare al di là del proprio naso devo ricordare che il problema di ognuno è la propria salvezza eterna, non la soluzione dei problemi sociali («i poveri li avrete sempre con voi...») che, in sé, non è garanzia di salvezza. Nel giorno del giudizio tanti urleranno contro il Signore: ma come! noi pagavamo la Decima! noi andavamo a tutte le convivenze! noi suonavamo la chitarrella e riempivamo di fiori e prodotti ortofrutticoli il tavolinetto smontabile liturgico! ma come ti permetti, Signore? Tu giudichi!

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    3. Ciò che dici è vero, per chi ha fede e crede a Dio, ma, premesso che nessuno di noi ha chiesto di nascere, ma soffrire per una vita eterna ipotetica, stare qui e subire ingiustizie e cattiverie, non ha senso, e la vita eterna non consola, almeno che sia un santo e posso avere fede e speranza e pazienza, ma altrimenti è impossibile accettare il male, ripeto per uno schifo di vita non richiesta, e dire grazie assolutamente impossibile. Se lo scopo è la vita eterna che senso ha stare qui e non era meglio non nascere che rischiare eventualmente l'inferno??
      Sul cammino sempre puntale ed analisi perfetta.
      Ex fratello.

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  20. Non conosco e non esiste una persona che non sa cosa è la sofferenza. Tutti nessuno escluso la conosciamo. Quello che il cammino non ti ha insegnato è che la sofferenza di chi offre a Dio sta lavando il mondo. È un lavacro che depura. Che salva pure a me che sono un peccatore con la testa di legno. Non conosco nessun santo che non ha patito. Succede a tutti...almeno questa sofferenza Dio ci permette di tramutarla in salvezza.

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  21. Ma un Dio che si incarna, invece di rimanere lassù, un Dio che soffre come noi, a causa dele scelte di noi umani, non delle sue, un Dio che va sulla Croce e offre la sua carne e il suo sangue, mi dico: cosa dovrebbe fare di più?!
    Carissimi, noi non siamo soli, Dio è sempre con noi, ma non alla maniera carnale, la materia passerà, rimarrà lo Spirito, la scena di questo mondo passa. Perchè andiamo a bere nelle cisterne vuote, troveremo sempre l'asciutto e avremo sempre la sete? Cosa è la sofferenza di un giorno, contro la felicità eterna?! Perchè guardiamo alla maniera umana certe cose, ovvero da un occhio terreno e carnale, ovvero se sono apposto socialmente ed economicamente, ed in buona salute, è tutto ok, altrimenti è colpa di Dio? Cristo non ha sofferto la fame? Non ha sofferto la sete? Non ha sofferto la nudità? Non ha sofferto la solitudine? Non ha sofferto l'abbandono? Non ha sofferto la povertà? Non ha sofferto l'esilio? Non è stato messo al bando? Non è stato scacciato? Non è stato umiliato? Non è stato condannato? Non Gli hanno dato percosse? Non gli hanno fatto ingiurie? Non l'hanno perseguitato? Non l'hanno oltraggiato? Non l'hanno diffamato? Non l'hanno calunniato?
    Cosa dovrebbe fare di più?! Carissimi, è un mio pensiero, prendetelo così, cioè come riflessione, ora ve lo dico.
    Dio, secondo me ( ma prendetelo come opinione personale) aveva due scelte,1a scelta: distruggeva tutto e tutti, a causa del Peccato e della Morte, oppure 2a scelta: fare ciò che ha fatto, ovvero avere Pietà, Misericordia, Soffrire con noi, Redimerci, Rialzarci verso il Padre, Renderci figli di Dio, ecc, ecc, ecc.
    Se avesse scelto la prima, oggi non saremmo qui, tutti noi, a scriverci, e non ci sarebbe nulla di ciò che vedete. Ora, parlo a coloro che sono sconfortati, fate così: fermatevi a ragionare, pensate alle cose brutte e a quelle belle, pensate alle persone che stanno vivendo, ora in questo momento, che lottano e vivono, pensate a tutto, uscite fuori, osservate il cielo, le stelle, fatevi una passeggiata, ma in armonia con tutto ciò, e chiedetevi: SE DIO AVESSE DISTRUTTO TUTTO, ANCHE ME, SAREBBE GIUSTO?
    Grazie Gesù che ci vuoi bene, grazie Padre Santo che ci voi bene, grazie Spirito Santo che ci vuoi bene. E grazie a Maria Madre Nostra che ci ama. Grazie a tutto il Cielo, grazie a tutti i Santi, grazie a tutti i figli di Dio che lottano in questa vita, grazie a tutti i figli che verranno dopo di me. GRAZIE!

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  22. Hai mai visto quei post su fb dove si vedono i bambini nella terra sporchi con le mosche, denutriti e ridotti alla miseria? Che senso ha? Sono gli innocenti che salvano. Gesù è il più grande innocente e ha patito più di ogni uomo. Maria la madre giusta ha patito più di ogni altra mamma. Per un mistero più grande di noi sono gli innocenti che salvano non i peccatori come Kiko vi fa credere.

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  23. Una cosa è sicura, la decisione sulla nascita e sulla morte appartiene solo a Dio. Solo il peccato di suicidio può interrompere questa certezza. Se no la nascita e la morte appartengono solo a Dio. Altrimenti il maligno per quanto ci odia ci avrebbe già decimati e il mondo sarebbe gia finito. Il guru ti spinge a credere che il padrone di ogni cosa sei tu perché è un egocentrico...masochista! Vi mente . si fa male da solo e vi fa male a voi facendovi credere queste ciutie.

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  24. Crediamo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore di tutte le cose visibili ed invisibili. Ed in un solo Signore, Gesù Cristo, figlio di Dio, generato, unigenito, dal Padre, cioè dalla sostanza del Padre, Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato non creato, consostanziale al Padre,mediante il quale sono state fatte tutte le cose, sia quelle che sono in cielo, che quelle che sono sulla terra. Per noi uomini e per la nostra salvezza egli discese dal cielo, si è incarnato, si è fatto uomo, ha sofferto e risorse il terzo giorno, salì nei cieli, verrà per giudicare i vivi e i morti. Crediamo nello Spirito Santo

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  25. [1] Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare.

    [2] E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano:

    [3] "Salve, re dei Giudei!". E gli davano schiaffi.

    [4] Pilato intanto uscì di nuovo e disse loro: "Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa".

    [5] Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: "Ecco l'uomo!".

    [6] Al vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono: "Crocifiggilo, crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Prendetelo voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui nessuna colpa".

    [7] Gli risposero i Giudei: "Noi abbiamo una legge e secondo questa legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio".

    [8] All'udire queste parole, Pilato ebbe ancor più paura

    [9] ed entrato di nuovo nel pretorio disse a Gesù: "Di dove sei?". Ma Gesù non gli diede risposta.

    [10] Gli disse allora Pilato: "Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?".

    [11] Rispose Gesù: "Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall'alto. Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una colpa più grande".

    [12] Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridarono: "Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque infatti si fa re si mette contro Cesare".

    [13] Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette nel tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà.

    [14] Era la Preparazione della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: "Ecco il vostro re!".

    [15] Ma quelli gridarono: "Via, via, crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Metterò in croce il vostro re?". Risposero i sommi sacerdoti: "Non abbiamo altro re all'infuori di Cesare".

    [16] Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.

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  26. [17] Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota,

    [18] dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo.

    [19] Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: "Gesù il Nazareno, il re dei Giudei".

    [20] Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove fu crocifisso Gesù era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco.

    [21] I sommi sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: "Non scrivere: il re dei Giudei, ma che egli ha detto: Io sono il re dei Giudei".

    [22] Rispose Pilato: "Ciò che ho scritto, ho scritto".

    [23] I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo.

    [24] Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura:
    Si son divise tra loro le mie vesti
    e sulla mia tunica han gettato la sorte.
    E i soldati fecero proprio così.

    [25] Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.

    [26] Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!".

    [27] Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

    [28] Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: "Ho sete".

    [29] Vi era lì un vaso pieno d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca.

    [30] E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto è compiuto!". E, chinato il capo, spirò.

    [31] Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via.

    [32] Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui.

    [33] Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe,

    [34] ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.

    [35] Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.

    [36] Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso.

    [37] E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.

    [38] Dopo questi fatti, Giuseppe d'Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù.

    [39] Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di àloe di circa cento libbre.

    [40] Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'è usanza seppellire per i Giudei.

    [41] Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto.

    [42] Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino.

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  27. EX FRATELLO:

    Da quando sei uscito dal Cammino ti senti solo? Succede a chi esce dalle sette. E' dura, ma con un contro cammino disintossicante pui integrarti benissimo in qualche gruppo parrocchiale.
    Andare alla Messa odiando Dio non ti aiuta di certo, vacci offrendo a lui la tua solitudine.

    La tua testimonianza mi fa riflettere su quanti non escono dal Cammino per paura della solitudine.
    Camminanti non certo entusiasti, che vedono il Cammino come uno Stato che esige tasse esagerate. Come uno Stato ladro che, perciò, si può ingannare dichiarando il falso.
    Camminanti che vedono il Cammino come un NEMICO in cui sono costretti a vivere ma a cui devono nascondere la verità.
    Se tu rientri in Cammino con le prospettive che hai descritto, non farai forse questa fine?
    Da parte mia posso sostenerti con la preghiera...

    RispondiElimina
  28. Così, diciamo che egli ha sofferto ed è risuscitato, non che il Verbo di Dio ha sofferto nella
    propria natura le percosse, i fori dei chiodi, e le altre ferite (la divinità, infatti non può soffrire,
    perché senza corpo); ma poiché queste cose le ha sopportate il corpo che era divenuto suo,
    si dice che egli abbia sofferto per noi: colui, infatti, che non poteva soffrire, era nel corpo che
    soffriva. Allo stesso modo spieghiamo la sua morte. Certo, il Verbo di Dio, secondo la sua
    natura, è immortale, incorruttibile, vita, datore di vita; ma, di nuovo, poiché il corpo da lui
    assunto, per grazia di Dio, come dice Paolo (4), ha gustato la morte per ciascuno di noi, si
    dice che egli abbia sofferto la morte per noi. Non che egli abbia provato la morte per quanto
    riguarda la sua natura (sarebbe stoltezza dire o pensare ciò), ma perché, come ho detto
    poco fa, la sua carne ha gustato la morte. Così pure, risorto il suo corpo, parliamo di
    resurrezione del Verbo; non perché sia stato soggetto alla corruzione - non sia mai detto - ma
    perché è risuscitato il suo corpo.

    RispondiElimina
  29. Verbo insieme, col pericolo di introdurre una parvenza di divisione dicendo insieme, ma
    adoriamo un unico e medesimo (Cristo), perché il suo corpo non è estraneo al Verbo, quel
    corpo con cui siede vicino al Padre; e non sono certo due Figli a sedere col Padre ma uno,
    con la propria carne, nella sua unità. Se noi rigettiamo l'unità di persona, perché impossibile o
    indegna (del Verbo) arriviamo a dire che vi sono due Figli: è necessario, infatti definire bene
    ogni cosa, e dire da una parte che l'uomo è stato onorato col titolo di figlio (di Dio), e che,
    d'altra parte il Verbo di Dio ha il nome e la realtà della filiazione. Non dobbiamo perciò
    dividere in due figli l'unico Signore Gesù Cristo. E ciò non gioverebbe in alcun modo alla fede
    ancorché alcuni parlino di unione delle persone: poiché non dice la Scrittura che il Verbo di
    Dio sì è unita la persona di un uomo ma che si fece carne (5). Ora che il Verbo si sia fatto
    carne non è altro se non che è divenuto partecipe, come noi, della carne e del sangue (6):
    fece proprio il nostro corpo, e fu generato come un uomo da una donna, senza perdere la sua
    divinità o l'essere nato dal Padre, ma rimanendo, anche nell'assunzione della carne, quello
    che era.

    RispondiElimina
  30. Egli, sconfiggendo la morte con la sua ineffabile potenza, fu nella sua propria carne il
    primogenito tra i morti e la primizia di coloro che si erano addormentati (nel Signore) (17), ed
    aprì all'umana natura la via del ritorno all'incorruzione. Per la grazia di Dio, come abbiamo
    accennato, egli gustò la morte per ciascuno di noi, e risorgendo il terzo giorno, spogliò l'Ade.
    Quindi, anche se si dice che la resurrezione dei morti è avvenuta attraverso un uomo (18), per
    uomo, però, intendiamo quello che era nello stesso tempo il Verbi di Dio, per mezzo del
    quale è stato distrutto l'impero della morte. Questi verrà, a suo tempo, come unico Figlio e
    Signore nella gloria del Padre, per giudicare il mondo, nella giustizia, come affermano le
    Scritture (19).

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  31. E poiché la Vergine santa ha dato alla luce corporalmente Dio unito ipostaticamente alla
    carne, per questo noi diciamo che essa è madre di Dio, non certo nel senso che la natura del
    Verbo abbia avuto l'inizio della sua esistenza dalla carne, infatti esisteva già all'inizio, ed era
    Dio, il Verbo, ed era Presso Dio (35). Egli è il creatore dei secoli, coeterno al Padre e autore di tutte le cose; ma perché, come abbiamo già detto, avendo unito a sé, ipostaticamente, l'umana natura in realtà sortì dal seno
    della madre in una nascita secondo la carne; non che avesse bisogno necessariamente o per
    propria natura anche della nascita temporale, avvenuta in questi ultimi tempi, ma perché
    benedicesse il principio stesso della nostra esistenza, e perché, avendo una donna partorito
    (il Figlio di Dio) che si è unito l'umana carne, cessasse la maledizione contro tutto il genere
    umano, che manda a morte questi nostri corpi terrestri, e rendesse vana questa parola:
    darai alla luce i figli nella sofferenza (36), e realizzasse la parola del profeta:
    la morte è stata assorbita nella vittoria (37) e l'altra: Dio asciugò ogni lacrima da ogni volto
    (38). Per questo motivo diciamo che egli, da buon amministratore, ha benedetto le stesse
    nozze, quando fu invitato, con i santi apostoli, a Cana di Galilea (39).

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  32. Padre santo, che nel misericordioso disegno della redenzione hai scelto la Vergine Maria, umile tua serva, come madre e cooperatrice del Cristo, fa che volgendo a Lei il nostro sguardo, ti serviamo con totale dedizione e ci impegniamo instancabilmente alla salvezza del mondo. Questa è una preghiera.
    Dobbiamo impegnarci offrendo tutto. Ci sono lacrime che davanti a Dio sono molto importanti e che possono miracoli. Forza amico anonimo delle 18;24

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  33. E,P.:

    non si deve essere papisti, basta essere cattolici. Il papismo è una forma di eresia.
    Le prerogative del Papa le trovi riassunte sul Catechismo della Chiesa Cattolica.
    Certo che il Papa deve difendere il deposito della fede e se non lo fa sbaglia. Ma è anche il capo della Chiesa, e come tale va ubbidito.
    Certo, se ordinasse di commettere un peccato, non andrebbe ubbidito, perché questo non rientra nel suo ministero.
    Così se il Papa ti dovesse ordinare cose che non sono direttamente riconducibile al suo potere spirituale, ad esempio di appoggiare l'UE, che è una questione puramente politica e su cui probabilmente non ha nemmeno le informazioni necessarie per esprimere giudizi sicuri, puoi fischiarci sopra.
    Ma se chiedesse di chiudere il Cammino, allora DEVE essere ubbidito, indipendentemente se questa mossa si rivelerà giusta o meno.
    Questa è una questione che riguarda la CHIESA. Se sbaglia se la vedrà con Dio, ma tu DEVI ubbidire.
    A Padre Pio fu ordinato di smettere di confessare e lui UBBIDI'. Poi gli fu concesso di riprendere.
    Ne Settecento il Papa abolì i Gesuiti, che si sciolsero (poi vennero ricostituiti).
    Naturalmente se il Cammino si dichiarasse protestante, può benissimo fare a meno di ubbidire...

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  34. @voce dello ionio e Valentina
    Grazie per questo thread.

    Aggiungo inoltre le seguenti parole del Papa:

    Gennaio 2015 PATERNITÀ RESPONSABILE:
    "...io ho rimproverato alcuni mesi fa in una parrocchia una donna perché era incinta dell’ottavo figlio, con sette parti cesarei. "Ma lei ne vuole lasciare orfani sette?", le ho detto. Ma questo è tentare Dio. Parliamo di paternità responsabile".

    Luglio 2015 incontro con Rds :"attenzione il diavolo entra nei portafogli e non si può essere leader a vita".

    Marzo 2016: UNITÀ, GLORIA E MONDO (http://m.vatican.va/content/francescomobile/it/speeches/2016/march/documents/papa-francesco_20160318_movimento-neocatecumenale.html)

    Più volte ha parlato di non fare proselitismo, guarda caso anche il 3 maggio 2018, appena due giorni prima di incontrare i neocatecumenali per la festa dei 50 anni dallo loro fondazione.

    EX-NC-???

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  35. Caro Anonimo delle 18:24

    forse, l'amarezza che ti porta a dire queste cose, l'ha causata proprio il Cammino .. ti dico perché secondo me.
    Fin da quando veniamo al mondo sappiamo che prima o poi dobbiamo morire e che nella vita ci sono malattie e sofferenze, però questo non c'entra con la fede, chi crede "punta" alla Vita Eterna .. infatti ci sono persone povere o con gravi disabilità che hanno grande fede e altre sane e benestanti che non l'hanno.
    Le sofferenze peggiori però sono quelle causate da uomini su altri uomini, dai potenti sui deboli e in tutto ciò Dio sta lì, in quelle parole che hai detto, sta nella tua coscienza che ti fa dire:
    "non è giusto".

    Nel Cammino non parlano mai della GIUSTIZIA di Dio.

    Non ti permettono di vedere che Dio sta dalla parte dei deboli, non te ne danno l'esempio i "catechisti" e non ti permettono di sperimentarlo i "fratelli" per via dell'insegnamento dei "catechisti".
    Anzi, nel Cammino, i "capi" sono i più ricchi (di famiglia o perché mantenuti), i più potenti, i più arroganti, i più saccenti, sono coloro che ti danno "consigli" (sbagliati) non perché ti vogliono bene ma solo per provare l'ebbrezza del "comando" e i "fratelli" sono indotti a comportarsi a loro imitazione .. si creano così relazioni che non sono certo la carità cristiana che "ha in mente Gesù".
    Tu lì dentro vedi delle cose e ti rendi conto che sono ingiuste - poiché non possono gli uomini completamente oscurare il senso di GIUSTIZIA e il bisogno d'amore che Dio ha messo nel cuore di OGNUNO - ma nello stesso tempo i "catechisti" vogliono farti credere che per Dio va bene così! (FALSO!)
    .. ed ecco che si crea un dissidio nella persona (tra ciò che vede vero nella sua coscienza e ciò che gli viene detto) che porta alla confusione su Dio e a pensare di voler abbandonare la fede .. ma in realtà quella NC non è la vera fede e quindi è 1 bene abbandonarla.

    Ti vogliono inculcare che poiché Gesù, l'Unico Giusto, si è lasciato crocifiggerre, allora anche tu non ti devi ribellare all'ingiustizia.
    FALSO!
    Dio non può amare l'ingiustizia!

    Sì, Gesù si è lasciato massacrare, Gesù ha chiesto al Padre di perdonarli, ma Gesù NON ha mai APPROVATO quello che hanno fatto, non ha detto: "è cosa buona" come disse dell'opera creata dalle Sue mani.
    Come non lo dice dei ricchi e prepotenti che affamano e umiliano i piccoli.

    Dio non approva perciò nemmeno questi NC nelle ingiustizie che commettono, ma credo che non abbandonerà mai i piccoli che da essi hanno subito ingiustizie
    (ed è ingiustizia anche il fatto che ti venga predicata 1 falsa dottrina a nome di Gesù e della Chiesa!) .. per ognuno il suo modo, per ognuno il suo tempo, per ognuno la sua misura ..
    da parte mia credo nella Messa, nella Confessione, perché Gesù lì è, e venuta fuori di chiesa, Lui viene con me (o io con Lui :) ).
    Prego per me, per te e per chi si trova in questa situazione di tormento che non abbandoniamo mai la ricerca dell'Unico a cui sta a cuore incontrarci, con noi rimanere e che GIÀ ci è vicino.

    "Per essi [gli uomini, Dio] ha stabilito l'ordine dei tempi e i confini del loro spazio perché cerchino Dio, se mai, tastando qua e là come ciechi, arrivino a trovarlo, benché non sia lontano da ciascuno di noi".
    (Atti 17,26-27)

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  36. Ex fratello 19:18

    "tornare in cammino"?
    Ma che dici! Non mi far spaventare .. spero proprio che scherzi a dire certe cose :) .
    Quindi adesso uno, perché si sente solo, torna in cammino ... e poi 1 volta tornato? Non si sente più solo?
    Ma certo .. in quel bell'ambientino di sorrisi artefatti, baci e abbracci a comando, monologhi che se parli con il muro ti risponde di più, dove gli unici "dialoghi" sono gli interrogatori dei catechisti .. ecc.
    Beh, è carnevale ogni scherzo vale.

    Sai che certi giorni vado a fare delle commissioni o la spesa nei negozi e scambio quattro chiacchiere coi gestori o gli impiegati, anche solo un sorriso, una parola gentile, uno sguardo benevolo .. e non mi sento più sola .. e lo stesso, andando alla Messa più o meno sempre allo stesso orario, succede con le persone che incontro lì.
    Certo non è "sostitutivo" di affetti familiari .. ma forse che la comunità NC lo è?
    È 1 "famiglia" la comunità NC ?
    E magari vive anche in "umiltà, semplicità e lode"?

    Secondo me, fai bene a continuare ad andare a prendere la tua libera boccata d'aria fresca la Domenica (poi .. a forza di trovarti nello stesso posto con Lui, sono sicura che prima o poi il dialogo ci scappa fuori :) ), piuttosto che tornare a respirare l'aria tossica delle salette!

    Scusa l'ironia, a volte bisogna sdrammatizzare .. é 1 modo mio, per sentirmi meno sola.
    Un abbraccio grande!
    :)

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    1. Ciao Roberta, assolutamente non ho intenzione di tornare, meglio soli che... in pessima compagnia catecumena, :))
      La mia è più una preoccupazione, che in un momento di debolezza, le mie paure possano avere il sopravvento sulla ragione, la volontà di stare lontano da quella spazzatura, e la coscienza.
      Tu scrivi, " È 1 "famiglia" la comunità NC ? magari vive anche in "umiltà, semplicità e lode"?"
      Si si una famiglia che appena stai male o vai via invece di aiutare a riprenderti ti affosano definitivamente dicendo che è colpa tua e che non accetti la tua storia e che Dio chissà cosa vuole dirti e bla bla bla... che vomito!
      Poi scrivi:"
      Sai che certi giorni vado a fare delle commissioni o la spesa nei negozi e scambio quattro chiacchiere coi gestori o gli impiegati, anche solo un sorriso, una parola gentile, uno sguardo benevolo .. e non mi sento più sola .. e lo stesso, andando alla Messa più o meno sempre allo stesso orario, succede con le persone che incontro lì". Vero può essere un modo per sentirsi meno soli :))
      Grazie a te ed a tutti voi, che avete avuto una parola di conforto e pazienza con me, e scusate questi sfoghi e momenti bui che mi fanno essere così pesante e negativo e vi rompo con le mie paranoie.
      Un abbraccio circolare
      ex fratello.

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  37. @Roberta

    Grazie e' sempre un piacere leggere Carretto.

    Non mi ricordo proprio che Carretto avesse paragonato Kiko ad un nuovo san Francesco.
    Tieni conto che comunque è morto nel 1989, quando del cammino si sapeva poco, o meglio si sapeva solo quello che la propaganda kikiana voleva far sapere.

    Basta poi frequentare i piccoli fratelli, leggere la vita di Charles de Foucault, leggere i libri di Carretto e di altri piccoli fratelli, per capire quanto sono distanti dalla mentalità neocatecumenale.

    I piccoli fratelli del vangelo, la mattina lavorano, cercando i lavori più umili e vivono nei quartieri più poveri!
    Quando aprirono la fraternità a Napoli non abitavano certo nel quartiere del Vomero!

    Mentre Kiko dove vive? Appartamento vicino Vaticano.
    Kiko ha mai lavorato? No
    Il suo stile di vita e' basato sui principi di essenzialità francescana? No, l'essenzialità viene vista in modo negativo paragonandola all'economia di Giuda.

    Ripensavo che ho scoperto dove vive Kiko solo leggendo questo blog! Un NC non lo sa. Se puoi volesse scrivergli, non troverebbe nessun recapito, dove inviargli una semplice lettera.

    EX-NC-???

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    Risposte
    1. Scusate ho scritto male: Carretto e' morto il 4 ottobre 1988

      EX-NC-???

      Elimina
  38. Caro ex fratello,
    Coraggio! Mi dispiace sentirti cosi triste.

    Crea e cerca occasioni per stare con gli altri.
    Rispetto ai nostri tempi ci sono più centri di aggregazione tematici, ci sarà sicuramente un gruppo di persone con il tuo stesso interesse.
    Puoi fare trekking, partecipare attività culturali, oppure musicali o sportive.
    Hai mai pensato di iniziare a suonare uno strumento musicale? Oppure un corso di giardinaggio? Oppure un'associazione di astronomia?
    Un corso di teatro?

    Cosa ti piace fare? Cosa sai fare? Inizia da queste cose per guardarti a torno.

    Oppure un'associazione di volontariato, così prendendoti cura di qualcuno, indirettamente aiuti te stesso. Perché ci aiuta ad alzare lo sguardo da noi stessi all'altro.

    Parallelamente cerca una guida spirituale di tua fiducia, cercala fino a quando non la troverai. Con lui inizia, in intimità solo con lui, un percorso per curare le ferite spirituali che ti hanno fatto.

    Ti auguro di sperimentare l'amore di Dio, che risana, che dà gioia, che trasforma la rabbia in dolcezza.

    Alzati, non stare bloccato dal passato, mettici un punto e ri-inizia da capo.

    EX-NC-???

    RispondiElimina
  39. Per anonimo ex fratello, quoto in pieno la terapia EX-NC. Chiedi al buon Dio la forza di darti da fare nella grande vigna del Signore. Non piangerti adosso e soprattutto imponiti di non pensare più a quella setta di str..zi!

    RispondiElimina

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