sabato 27 luglio 2019

Attenti al lupo? Attenti al portafoglio che va via, piuttosto!

Si è scritto: "O ti limiti a gridare «attenti al lupo» solo quando temi che qualcuno possa lasciare il Cammino?" 
Attenti al portafoglio che va via! Vorresti dire!
Quello conta, per questa gente.
Vi ripeto, che questi sono caduti come Esaù, in ambito mondano e carnale. Si sono giocati le carte, hanno disprezzato il Signore, per le opere materiali.
Esaù rientrando a casa sua ed affamato poteva attendere cinque minuti, cucinarsi, e poi avrebbe mangiato a crepapelle. Invece ha fatto prevalere il lato carnale, e per l'opera carnale si è venduto ciò di più caro che aveva. 
Costoro che fanno? Similmente le stesse cose.

Faccio un esempio, vissuto e visto con i miei occhi. Questo è solo un piccolo esempio in mezzo al mare.
Fatta la celebrazione, cioè la convivenza, arriva l'ora della busta. OK! (Seguite il discorso, così capirete come cadono nelle opere del mondo e nella carne).
Si fa il calcolo, e lo fanno loro, ovviamente, e si ripassa la busta. Ognuno mette i soldi propri (le proprie lenticchie, sempre in base all'esempio e alla similitudine), ma loro che fanno? Prendono, si vanno a nascondere (da qui capite che da questa azione già sono caduti nel peccato, in quanto si celano alla vista degli altri (non dico che rubano, attenzione, cioè prelevano i soldi, ma affermo che si muovono nascosti), e poi rientrano nella sala annunciando: fratelli! forza! Siate generosi! Mancano tot euro!
Ripassa la busta, e si ripete l'azione, e poi altri ripassi, fino ad ottenere il tutto. 
Ci sono diverse azioni che interagiscono, chi dice "forza fratelli mancano i soldi non siate attaccati al denaro" è il primo che in quel momento è attaccato al denaro, in quanto lavora, e se crede a ciò che fa, dovrebbe dare l'esempio proprio lui, per cui dovrebbe dire che non manca nulla e dovrebbe metterceli proprio lui di tasca propria. Gli altri, cioè quelli che non hanno messo la propria quota, stanno lì che hanno i soldi in casa, o in banca, ma che hanno deciso di non portarseli, facendosi i propri calcoli. E così via.

Ovviamente vi potrebbe essere colui che non ha nulla, ma questo ha il semaforo verde, e non stiamo parlando di lui, che sia chiaro a tutti. Ma quello che dobbiamo evidenziare di base, oltre tutto questo descritto, è il fatto di andarsi a nascondere per contare i soldi, non stiamo trattando chi non li porta ed è venuto a sbafo, questo atteggiamento è secondario, anche se non va bene, ma il peccato principale è nel fatto del conteggio dei soldi di nascosto. 
Perchè? Perchè è un atteggiamento instintivo di appropriazione, cioè una volta che il malcapitato dona dei soldi (le lenticchie, cioè il malcapitato lo fa per Dio, in quanto ci crede, per cui lui cerca di acquisire i favori di Dio facendo la carità) dall'altra parte vi è l'atteggiamento di diventarne i proprietari, ma che proprietari non si è ( perchè si è donato a Dio, non a lui o loro), per cui si è caduti ( Esaù che si vende per il piatto di lenticchie) perchè una volta acquisiti, e sfido chiunque a dire il contrario, se ne diventa i "PADRONI", in quanto il primo che osa non fare ciò che si pensa e si fa, ecco che viene cacciato, calunniato, giudicato, indicato come indemoniato, ecc, ecc. Dimenticandosi di tutto quanto il bene, cioè dimenticantosi che il fratello che stanno mettendosi sotto ha: fatto eucarestia con loro (per cui ha dentro Cristo ed è un altro Cristo, chi mangia del Signore ha dentro il Signore), ha donato soldi alle convivenze (per cui ha fatto la carità), è stato invitato proprio da loro stessi alle catechesi con striscioni e inviti (per cui sono loro che si adoperano nel tendere la rete al loro prossimo, per farlo cadere nel laccio, cioè spogliarlo di tutto e poi abbandonarlo morto lungo la strada: Parabola del Samaritano, vi ricorda qualcosa?); che lo chiamavano fratello, e poi lo hanno messo sotto con parole amare e calunnie, che lo hanno chiamato solamente per usarlo quando serviva un qualcosa, cioè fare numero nelle case, fare d'appoggio alle preparazioni varie, chamarlo quando serviva una persona per pulire le stanze e prepararle, poi lo si chiama, eventualmente dopo, solo perchè serve qualcosa, altrimenti non lo si conosce e lo si saluta e ecc, ecc ( è inutile che faccio l'elenco, ognuno sa di cosa si sta parlando: ovviamente parlo dei colpevoli, non di tutti).

Per cui ci troviamo davanti ad un cristiano che per le opere materiali si mette sotto i piedi suo fratello. Se andate a vedervi la Bibbia, e partite da Caino ed Abele, Esaù e Giacobbe, il Faraone con Mosè, Amalek con Israele, Saul e Davide, lo stesso Davide e Betsabea (il marito di questa, più precisamente), i Re decaduti con i Profeti, i Farisei con Gesù, i Giudei e Romani e Pagani verso gli Apostoli, ecc, ecc, fino ad arrivare ai giorni nostri, cioè con i fanatici Musulmani che perseguitano i Cristiani, e poi arriviamo, anche, dentro l'ambito cristiano, cioè con questi che si muovo in questo modo. Da tutto questo ne possiamo capire che il figlio della carne perseguita il figlio dello Spirito, perchè il primo è voluto svendersi per le opere mondane, per cui vedendosi lo spirituale che è in Santa Pace, ecco che inizia a perseguitarlo in ogni modo. E proprio questo accade in mezzo a costoro, ma in maniera subdola e mistificatoria.

Cioè, il fratello che hanno puntato, perchè si accorgono che non è in sintonia con loro, ecco che si inizia a fare in modo che sia messo sotto accusa, per poterlo condannare di colpe inesistenti. L'esempio palese lo abbiamo con il Signore nella Settimana Santa (cercate di capirmi nel senso spirituale: premetto che il Signore è il Signore, ma Lui è venuto ad illuminare, e nel nostro piccolo ci capitano delle cose simili):
vi è l'ingresso della Domenica delle Palme (quando ti invitano alle catechesi e ti conscono per la prima volta (saluti, sorrisi, baci della pace, scambi di numeri, inviti, donazioni, siamo una famiglia, siamo una comunità santa, cortesie, tutti affabili, tutti fratelli, tutti amici, l'altro è Cristo (per cui, sempre in similitudine, le palme messe davanti a te, e ti senti accolto dagli altri) fino ad arrivare al Venerdì Santo (calunnie, imposizioni, appropriazioni di tutto ciò che hai contribuito (leggio, coprileggio, tappeti, croce, sedie, lavori, pulizia, benzina, donazioni, collette, alcuni i mutui, ecc, ecc.) per cui c'è la spogliazione della "Tunica", se la giocano ai dadi li dentro, quello che era, anche, di proprietà del fratello, ecco che si spartisce tra i Romani.

Ma di tutto questo non ci dobbiamo preoccupare, perchè Dio lo permette, e se lo permette è per darci un bene maggiore: LA DOMENICA DELLA RESURREZIONE.
Carissimi, noi siamo risorti con Gesù, per cui non dobbiamo dispiacerci più di tanto, lo so, le ferite sono lì e sanguinano, ma è molto di più la Resurrezione, per cui il Dono è maggiore del peccato.
La Resurrezione è vita, la resurrezione è Pace, la resurrezione è Amore, il Fuoco brucia tutte le scorie, e ciò che era, ora non è più, fa parte del passato, perchè noi siamo protesi verso il nostro futuro che è Dio, infatti verso Dio tendiamo il nostro spirito e ci affidiamo nelle Sue Santissime Mani Benedette, sicuri che nelle Sue Mani siamo con Lui e per cui nulla ci può nuocere.

Pace ai figli della Pace. La Resurrezione è la Pace.

(da: Isaia Paolo Geremia)

21 commenti:

  1. KIKO SARÁ FATTO SANTO PROTETTORE DELLE BUSTARELLE E DEI PARADISI FISCALI

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Poi si scopre che nella raccolta firme per fare "Santo Kiko" c'era un 87% di firme false.

      Infatti, secondo la morale neocatecumenale, mentire a favore del Cammino non è peccato.

      Elimina
  2. Ovviamente i kikos sbroccano ancor prima di aver finito di leggere il titolo della pagina. "Attenti al portafog---AAARGH!!!"

    Tasto dolente, eh?

    I soldi, nel Cammino c'è chi li dà (i fratelli delle comunità) e c'è chi li prende (responsabili, "catechisti" e maneggioni vari, tutti continuamente soggetti alla tentazione di scremare un po' di guadagno). Questi ultimi - che blaterano continuamente di "Mammona" per spremere qualche centesimo in più dal portafoglio altrui - sono lupi travestiti da pecore, che ancora si illudono che la pacchia possa durare all'infinito.

    Ai capibastone della setta neocatecumenale, infatti, non interessa il kikismo-carmenismo ma solo quelle che T.S.Eliot indicava con: "usura, lussuria e potere". Se ci fate caso, sono l'esatto contrario di povertà, castità e ubbidienza: "usura", da intendersi nel senso di "i soldi miei sono miei, i soldi tuoi sono ugualmente miei" (l'incessante raccolta delle "Decime", il sacco nero che gira continuamente, le collette organizzate per i motivi più disparati, e tutte le altre cose di cui non viene mai rendicontato nulla); "lussuria" - eh, sì, in certi casi c'è anche quella ed anche particolarmente abietta (si consideri il caso del vescovo pedofilo neocatecumenale), e non si limita all'autoassolversi dei peccati sessuali «perché tanto il Signore perdona sempre» - e "potere", quella sensazione di poter comandare sulle vite degli altri, di poter decidere delle scelte di vita importanti dei fratelli di comunità, anche di quelli mai visti prima.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo, meno li conoscono, meno sono coinvolti umanamente e più diventano profetici.
      Se li conoscono e provano un minimo di empatia umana non possono dargli delle indicazioni utili, perché se entrano troppo nella vita delle persone, come dice Kiko, diventano nevrotici quindi non sono più freddi e distaccati perciò rischiano di dare magari consigli utili alle persone e non finalizzati all'utilita del cammino neocatecumenale.
      Questo non si può fare, i catechisti devono consigliare tenendo sempre conto di quello che è buono per cammino.
      Prima il cammino neocatecumenale poi le persone, questo è l'ordine naturale a cui deve ispirarsi il perfetto catechista neocatecumenale.
      LUCA

      Elimina
  3. Vi invito ad ascoltare questa presentazione di Don Fabio Rosini del suo ultimo libro "L'arte di ricominciare"

    https://youtu.be/7sE5Qs887ao

    Viene spiegata esattamente la differenza tra Ispirazione ( dello Spirito Santo) e la Suggestione (del maligno).
    C'è la chiave per capire esattamente la differenza tra l'amore di Dio e tutti gli altri.......... Figli delle Suggestioni.
    LUCA

    RispondiElimina
  4. Canto d'accompagnamento al passaggio del sacco nero

    In periferia fa molto caldo
    Mamma stai tranquilla sto arrivando
    Te la prenderai per un bugiardo
    Ti sembrava amore ma era altro
    Beve champagne sotto Ramadan
    Alla TV danno Jackie Chan
    Fuma narghilè mi chiede come va
    Mi chiede come va, come va, come va
    Sai già come va, come va, come va
    Penso più veloce per capire se domani tu mi fregherai
    Non ho tempo per chiarire perché solo ora so cosa sei
    È difficile stare al mondo quando perdi l'orgoglio
    Lasci casa in un giorno
    Tu dimmi se
    Pensavi solo ai soldi, soldi
    Come se avessi avuto soldi, soldi
    Dimmi se ti manco o te ne fotti, fotti
    Mi chiedevi come va, come va, come va
    Adesso come va, come va, come va

    RispondiElimina
  5. La raccolta e la gestione dei soldi nel cammino neocatecumenale è un qualcosa di profondamente sbagliato, per usare termini neutri, è scandalosa se si vuole definirla con esattezza. Infatti negli Statuti non c'è menzione alcuna della decima (altra "discrepanza" fra la realtà del cammino e quello che viene affermato negli statuti). E non è casuale.Difficilmente avrebbe avuto approvazione un movimento cattolico che a partire dal secondo passaggio chiede mensilmente ai suoi partecipanti di versare la decima parte dei loro guadagni, e non dà alcun rendiconto a a nessuno (NESSUNO) di come quei soldi vengono spesi. Si potrà obiettare che anche in chiesa al momento dell'offertorio viene fatta una colletta o raccolta di soldi. Beh, la differenza è sostanziale: in primo luogo, il fedele può dare quanto vuole (non deve dare la decima) o può anche non dare niente, nessun catechista, prete o parroco verrà mai a rimproverarlo perché non ha contribuito alla colletta. Ma è la gestione dei soldi, a mio parere, la cosa ancora piàù grave. In primo luogo i soldi raccolti, che in alcuni casi sono somme cospicue, vengono contati e gestiti da UNA SOLA PERSONA, il responsabile della comunità. Questi NON DEVE DARE CONTO A NESSUNO (A NESSUNO!!!) né della cifra raccolta, né di come viene spesa. Questo lo ritengo di estrema gravità, perché ion pratica il responsabile può gestire i soldi come vuole, per assurdo può anche darli a qulcuno fuori dalla comunità, oppure intascarli lui. O anche, nel caso che ci siano più persone (fratelli) a chiederglieli per loro bisogni, può decidere di darli a quello che gli sta più simpatico e non a quello che ha maggiormente bisogno. In sintesi, l'arbitrio più completo. A mio parere la gestione dei soldi andrebbe affidata ad almeno due persone o due coppie, che si controllino a vicenda. Così com'è adesso (e com'è sempre stata) è profondamente sbagliata.

    RispondiElimina
  6. Ritornando al rapporto SFALSATO con Dio e coi fratelli di cui si parlava nel post precedente, questo si manifesta anche attraversi il denaro.

    Solo chi non è attaccato al denaro può fare un appello sincero a essere generosi.
    Chi è avido e chi è attaccato al denaro, non può farlo. Cioè: non ne ha l'autorità morale.
    Si può fare un invito, non più. Il di più è sintomo di sfiducia verso Dio e di ambizioni molto umane, per cui il denaro diventa INDISPENSABILE.

    Sentire Kiko dire che, senza denaro, finisce l'evangelizzazione, è anti evangelico.
    Gesù non lo ha mai detto. Infatti si può sempre evangelizzare, occorre solo affidarsi alla provvidenza, quella vera, che si manifesta soprattutto attraverso la preghiera.
    La provvidenza che arriva dopo numerosi e PRESSANTI appelli, non è quella di Dio.
    Se un ladro penetrasse in un appartamento con molti beni da rubare, potrebbe essere tentato di ringraziare la divina provvidenza, ma la "provvidenza" a cui fa riferimento, non è certo quella divina.

    Anni fa presi contatto con i Legionari di Cristo perché avevo letto su di loro delle cose che mi avevano interessato. Subito mi arrivò il solito bollettino con l'invito a versare denaro. Poi ancora due o tre, a cui non diedi mai seguito.
    Dopodiché si chiusero tutti i rapporti.
    Bella differenza con le suore di Madre Teresa: chi fa un'offerta ad esse si vede recapitata solo una lettera di ringraziamento, senza nessuna ulteriore richiesta. Loro sì, che si affidano alla Provvidenza! E le numerose offerte che arrivano loro, quelle sì che sono frutto della Provvidenza. E sono adoperate secondo le esigenze della provvidenza.
    Ma le suore di Madre Teresa, quelle sì che pregano davvero!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. San Giovanni Bosco chiedeva i soldi per le sue opere, come San Paolo quando faceva la colletta per i poveri di Gerusalemme, ma nella LIBERTA'. La loro era una vera esortazione e non c'era rimprovero se ricevevano meno di quanto si aspettavano.
      Inoltre dicevano che fine avrebbero fatto i soldi.
      Nel Cammino, invece, uno pensa che i soldi vanno per aiutare una "missione", poi invece si scopre che sono serviti per l'acquisto di un terreno a Gerusalemme dal costo di milioni di euro. O per organizzare un mega evento tanto pomposo quanto inutile.
      Infine, la colletta di Paolo, come dice lui stesso, non era fatta per approfittarsi o per impoverire qualcuno, ma per fare uguaglianza.
      Nel Cammino, invece, ciò di cui non si può parlare è proprio di uguaglianza.
      C'è chi fa una vita da re, e c'è chi deve rinunciare a far studiare i figli per essere fedele alla decima, per partecipare a inutili convivenze e per finanziare tutte le attività del Cammino

      Elimina
    2. San Giovanni Bosco in questo senso è da imitare: per chiedere soldi per le sue opere girava l'Europa a piedi, e in più si indebitava fino alla morte pur di aiutare i suoi giovani! Madre Teresa ugualmente si affidava in tutto e per tutto alla Provvidenza, come quando serviva un luogo per le sue opere di carità, lei ci tirava dentro una medaglietta della Vergine, pregava e dopo del tempo la otteneva, prova che senza soldi l'evangelizzazione va avanti eccome (senza borsa ne bisaccia, che tra l'altro ne hanno fatto anche un canto).. Per non parlare di quando vinse il Nobel e chiese di devolvere la cena ai poveri, evento, tra l'altro a cui lei arrivò in abito religioso e scarpe aperte e solo dopo molte insistenze da parte delle persone accettò in dono sapete cosa? Un semplice paio di calze di lana! Dal momento che le sue opere di bene richiedevano la sua presenza, allora una funzionaria Indiana le fece avere accesso gratuito su tutti gli aerei a vita, ma lei viaggiò sempre come una passeggera normale, e trascorreva le ore di viaggio dicendo il Rosario

      Elimina
  7. A proposito del «si parla sempre dei soldi» va ricordato che là dove è il tuo cuore, lì pioveranno liberamente i tuoi soldi.

    Sappiamo dagli Atti degli Apostoli che i primi cristiani donavano liberamente ma raramente ci viene ricordato, nelle omelie, che gli unici motivi per cui uno riesce a donare liberamente sono la personalissima gratitudine per qualcosa che ha già ricevuto, oppure il libero riconoscere la necessità di compiere un gesto di carità di fronte a qualcosa/qualcuno.

    Ora, cosa ne pensa il demonio (quello vero)? Pensa certamente che:

    1) il primo obiettivo è indurre le anime a evitare gesti di carità; per raggiungere tale obiettivo occorre anche inquinare la gratitudine, spruzzandovi abbondante superbia ed egoismo, e facendola misurare all'anima in questione in modo che essa si autoassegni punteggi in immaginarie classifiche di coloro che sono autorizzati a sentirsi a posto con la coscienza;

    2) laddove sia complicato raggiungere il primo obiettivo, il secondo obiettivo dev'essere il togliere la libertà dalla carità, cioè ridurla ad un moralismo, un doverismo, una cosa di cui vantarsi (non importa se vantarsi davanti allo specchio o davanti alle persone), una cosa fastidiosamente inevitabile, un odioso biglietto da pagare per sentirsi a posto. Bisogna trasformare il fedele in un fariseo che "ha già ricevuto la sua ricompensa", oppure un Anania o Safira che dona fingendo libertà e devozione davanti agli altri, oppure bisogna letteralmente estorcergli i beni.

    Va bene, avete già indovinato che il demonio (quello vero) ha un grande alleato: Kiko Argüello.

    Parlando dei beni altrui, già nel 1972 negli Orientamenti per il primo scrutinio (e di sicuro anche prima, fin dagli inizi), Kiko affermava: «Se ti ascoltano si convertono e se si convertono devono mollare il malloppo», con tutti i sottintesi che ciò comporta (a cominciare dal fatto che chi non ascolta i pappagalli ripetitori di Kiko, o che non entra in Cammino, dev'essere per forza uno che "non si è convertito": ed infatti, per lo show autogestito di Genova di qualche settimana fa, don Pezzi blaterava - ripetendo termini uditi dalla vivissima voce di Kiko - che si doveva fare a Genova affinché la Liguria finalmente si "apra all'evangelizzazione", cioè dato che lì il Cammino è misero e scarso allora significa che i cristiani liguri "non sono convertiti" e addirittura sono sempre stati "chiusi all'evangelizzazione": ecco cosa afferma il Cammino per bocca dei suoi massimi leader e gregari...).

    È una fissazione, quella di sgraffignare i beni altrui, che Kiko ha sempre avuto. Quarantacinque anni dopo quei mamotreti, durante il cosiddetto "Annuncio di Quaresima 2017", l'avido laido Kiko Argüello si lamentava che in Italia sono ancora troppo pochi gli anziani che fanno testamento a favore del Cammino e delle sue Fondazioni.

    Per Kiko, in ottemperanza ai desiderata del demonio (quello vero), i fedeli devono «mollare il malloppo» (con ricatto morale: "altrimenti non vi siete convertiti!"), e i fratelli che liberamente decidono a chi lasciare in eredità i propri beni lo fanno andare su tutte le furie (e riproporre la solita trita e ritrita storiella del "questa mega-convivenza appena finita ci lascia un debito di centinaia di migliaia di euro, animo fratelli, mano al portafoglio!"). Kiko è nemico della libertà e della carità.

    RispondiElimina
  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  9. Ci scordiamo sempre dell'otto per mille...più levitico di così!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    2. L'anonimo cretino delle 11:02 cerca di confondere le acque tentando di far credere che la Chiesa equivalga alla cara vecchia Equitalia e relative cartelle impazzite. Da ciò comprendiamo che odia la Chiesa e dunque anche la fede professata dalla Chiesa (altrimenti criticherebbe solo gli elementi corrotti della Chiesa, cioè quelli estranei al triplice munus sanctificandi, gubernandi, docendi).

      Il sostenere le opere della Chiesa è un'opera buona e non ci vuole chissà che discorsone per dimostrarlo. L'ottopermille non è una tassa, tanto meno un argomento da agitare sotto pena di peccato mortale: la Chiesa non ha mai preteso soldi per sé (e bisogna rileggersi bene le diatribe bassomedievali per scoprire che in assenza del potere politico civile, uomini di Chiesa hanno dovuto farsi carico di far funzionare la società - cosa che include anche il far pagare i tributi e stabilire "rendite", oltre che i doveri militari e parecchio altro).

      Tanto per fare un altro esempio per prevenire le prevedibili cantilene del cretino delle 11:02, lo scandalo delle "indulgenze" nacque per l'avidità dei banchieri Fugger in Germania, molto prima dei singoli casi di arrivismo personale di certi ecclesiastici un po' troppo avidi.

      Perfino l'offerta per la Messa ha un senso: è giustificata dal fatto che il sacerdote si priva di un bene spirituale (cioè della propria possibilità di "offrire" una Messa, in gergo tecnico "l'intenzione") e pertanto il minimo che si può fare per ringraziarlo è offrirgli un bene materiale (l'offerta per "l'intenzione" della Messa). Intanto ricordiamo che chi non si può permettere di pagare l'offerta, non per questo è impossibilitato a chiedere Messe per le proprie intenzioni: se il sacerdote conosce la tua situazione economica, sarà lui a rifiutare l'offerta.

      E perfino il proverbio laicista "senza soldi non si cantano messe" diventa più ragionevole per un fedele che sa del maggiore impegno (anche di polmoni) nel "cantare Messa" e dell'attitudine di certe persone a sfruttare la disponibilità del prossimo, a sciupare ciò che è "gratuito", a sperperare ciò che "non si paga". Da questo punto di vista il modo con cui la Chiesa ha regolamentato la questione delle offerte è semplicemente esemplare, che funziona perfino in tempi di crisi e confusione come quello attuale.

      I cretini come quello del commento delle 11:02, poi, dimostrano una mostruosa ipocrisia perché se si iscrivono ad un circolo di scacchi versano la quota senza fiatare. Non si chiedono mica: "Ma come, obbligatorio pagare per poter giocare? pagare per assistere a una partita fra due anziani? ma come?" Immaginatevi lo stesso cretino che ricorda l'imbarazzantissimo momento in cui, al secondo passaggio, gli viene imposta la "Decima" a sorpresa e con la minaccia (velata ma chiarissima) di scacciarti immediatamente dal Cammino se osi aver da ridire. Povero cretino, che blatera contro l'ottopermille ma non ha nulla da ridire sui continui giri di "sacco nero" e sulle incessanti richieste di soldi nelle comunità neocatecumenali...

      p.s.: gran parte dei fondi dell'ottopermille vanno al Sostentamento Clero, cioè al misero "stipendio" che ricevono i sacerdoti (che altrimenti, ad eccezione delle offerte per i sacramenti, spesso piuttosto rare, non avrebbero di che vivere). Ma al cretino delle 11:02 questo non importa, anzi, sarebbe ben contento di vedere i preti morire di fame: chi ha in odio la Chiesa, ne odia in modo particolare la gerarchia sacerdotale e le funzioni sacerdotali (a partire dalla celebrazione dei sacramenti). Ma essendo un cieco di quelli che hanno deciso di non vedere, si renderà definitivamente conto di tutte queste cose solo quando sarà troppo tardi.

      Elimina
    3. Cosa c'entra l'otto per mille? Facendo una proporzione 8 parti su mille, a differenza di dieci parti su 100?
      Caro mio, io sono felicissimo di dare l'8x1000 alla Chiesa, ed è un nulla per quanto ricevo.
      So di dire una grande cavolata, ai giorni nostri, ma la voglio dire lo stesso.
      Vedendomi lo schifo che c'è in giro, tra mazzette, tangienti, parenti infilati nei posti pubblici, concorsi truccati, e via dicendo, è inutile che faccio un elenco completo, tanto sapete tutti di cosa parlo, a questo punto ritornerei, tranquillamente, ai tempi passati, dove il Papa aveva anche il potere temporale.Ma non solo di un piccolo Stato del Centro Italia, lo metterei a capo di un'area molto più vasta. Sapendo che anche lì, cioè a quei tempi, vi erano delle cose che non anadavano, ma ve ne erano molte che andavano, ne cito alcune: il matrimonio era il matrimonio, l'uomo era uomo, la donna era donna. Oggi, caro anonimo, siamo arrivati al punto che una persona si identifica al mattino come uomo, e alla sera come donna, in base a ciò che gli gira dentro la testa. Siamo arrivati al punto, che ciò che gira dentro la testa, qualsiasi cosa, gli altri se la devono bere e devono rispettarla, come se fosse dovuto il rispetto. Ovviamente parlo di giramenti mentali particolari, credo che abbiate capito, perchè vi sono pure le cose che dentro la testa sono buone.E se qualcuno iniziasse a dire che andare con bambini, anziani, fosse cosa buona, che ne sarebbe di tutto? Per fare un esempio concreto è come l'acqua è il piscio ( scusate l'esempio). Una cosa è l'acqua ( cosa buona da bere), altra cosa è il piscio ( che non è buono da bere), entrambi sono liquidi, ma non tutto ciò che è liquido posso introdurre, cioè berlo. Ci sono sostanze che servono ad uno scopo, ed altre ad altro. Bene! Siamo arrivati al punto, che alcuni, in mezzo a noi, hanno la prestesa di far pensare agli altri che il piscio è buono da bere. E questo credono e questo vogliono, a forza, far credere agli altri. E fanno di tutto per mettergli a credere quelle cose. Di tutto.Basta che ti vai a vedere i programmi in tv, dove vedi che chi difende i vsalori viene preso per il cattivo, invece, chi sta manipolando la situazione, viene preso per la vittima. Invece è vero il contrtario.

      (segue)

      Elimina
    4. Per cui, cosa servirebbe?
      Io lo so cosa serve. Ma non lo posso scrivere, perchè i tempi sono bui. C'è troppa gente con la mente all'aria, non capirebbero.Vi do una traccia, una piccola traccia a titolo di esempio.
      Il primo che prova a mettere a credere cose errate, per cui vuole avvelenare il prossimo, e diffonde intorno a lui l'errore,e quindi attacca il prossimo con animo cattivo, a tal punto che vorrebbe che il prossimo accettasse, per forza, la sua scelta e la sua situazione, ecco che lo rispetterei nella sua vita, cioè come persona, ma gli farei fare dieci anni di galera, per il fatto di aver voluto mettere a credere agli altri cose non vere. Rispetto la tua persona, ma appena ti allarghi, ti arriva la giusta punizione, senza mezzi termini.Poi se ti penti, amen, subentra la misericordia. Ma qui, cioè ai nostri tempi, come sono combinati, non stiamo parlando di misericordia, ora ci troviamo, secondo me, alla Parola di oggi in Chiesa. Arrivo subito al dunque. Il Signore avrebbe perdonato a Sodoma se avesse trovato un giusto in città, e Lot fu fatto uscire, come grande atto di misericordia, e dopo scese fuoco e zolfo sulla città.
      Cosa ha detto Gesù:
      Lc 17, 20-37. “I farisei gli domandarono: «Quando viene il regno di Dio?». Egli rispose: «Il regno di Dio non viene in modo che si possa osservare. Nessuno potrà dire: "Eccolo qui", o: "Eccolo là", perché il regno di Dio è già in mezzo a voi». Poi disse ai discepoli: «Verranno tempi nei quali desidererete vedere uno solo dei giorni del Figlio dell' uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: "Eccolo qui", oppure: "Eccolo là"; ma voi non vi muovete, non seguiteli. Come infatti il lampo guizza da un estremo all' altro del cielo e illumina ogni cosa, così sarà il Figlio dell' uomo nel suo giorno. Ma prima egli deve patire molto ed essere rifiutato dagli uomini di questo tempo. E come avvenne ai tempi di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell' uomo: si mangiava, si beveva, si prendeva moglie e si prendeva marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell' arca. Poi venne il diluvio e li spazzò via tutti. Lo stesso avvenne ai tempi di Lot: la gente mangiava e beveva, comprava e vendeva, piantava e costruiva. Ma nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma, venne dal cielo fuoco e zolfo e li distrusse tutti. Così succederà nel giorno in cui il Figlio dell' uomo si manifesterà. In quel giorno, se qualcuno si troverà sulla terrazza, non scenda in casa a prendere le sue cose. Se uno si troverà nei campi, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di preservare la sua vita la perderà, chi invece darà la propria vita la conserverà. Vi dico: in quella notte due saranno in un letto: uno verrà preso e l' altro lasciato. Due donne si troveranno a macinare insieme il grano: una sarà presa e l' altra lasciata. Due uomini si troveranno nei campi: uno sarà preso e l' altro lasciato». I discepoli allora gli dicono: «Dove, Signore?». Egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi»”.

      Di sicuro è il Signore che sa qual è il tempo preciso, ma vi sono dei segni. Può darsi che passeranno altri mille anni, o diecimila, solo Dio sa, ma oggi, carissimo, ma anche ieri, e anche domani mattina, c'è sempre il giudizio, ovvero alla morte si passa per il giudizio, e per cui, secondo me, ogni giorno è valido. Non spetta a noi interpretare in un certo modo le scritture, ma bisogna capirne il senso, e da lì adoperarsi concretamente.

      (da IPG)

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

      Elimina
    5. L'8 per mille non è una tassa aggiuntiva,ignorante,è una scelta partecipata e non obbligatoria, per norma dello stato, di destinare una parte del gettito, studia e apri la mente invece di bere qualsiasi cavolata ti viene detta dai katekikisti.D.V.

      Elimina
    6. Se ci fate caso, i nemici giurati della Chiesa e della fede vengono qui a sparare sempre gli stessi slogan. Sono proprio come i testimoni di geova: hanno un armamentario preconfezionato di battute («e allora l'ottopermille?») e le sparano fuori ogni volta che sentono un discorso vagamente attinente.

      Il loro duplice scopo è quello di deviare altrove la discussione (non sia mai che si parli del Cammino che ti vuole far «mollare il malloppo») e di estenuare gli interlocutori (non sia mai che qualcuno ricordi l'avidità del laido Kiko). Essendo relativisti, i neocatekikos si illudono che quando l'interlocutore dice una verità scomoda è necessario silenziarlo. Infatti il Cammino è nemico della verità e amico delle tenebre, perché la verità danneggia irrimediabilmente il Cammino.

      Elimina
  10. mi auguro che questo schifo di cammino sparisca il piu presto possibile e un covo di serpenti velenosi mi dispiace per i poveri fratelli ingannati

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.