lunedì 4 novembre 2013

Il Cammino è una setta?

Il Cammino Neocatecumenale è una setta? Risposta breve: «».

Qui sotto, due risposte più articolate da Lino e da Michela.


Ne sono convinto, peraltro, perché qualche comunità sta ("rinchiusa") nelle salette della mia parrocchia, accanto al palazzo dove abito.

In ogni caso, aggiungo:
Baciando la sacra "reliquia"
che ti porge il "profeta"...
  1. Il Cammino è etimologicamente una setta: secta 
  2. Lo è, nei "fatti concreti", perché i suoi adepti (nei quali s'inculca l'idea che essi siano iniziati a un percorso di perfezione, un cammino possibile soltanto a una elìte di predestinati) si richiudono in salette inaccessibili ai comuni mortali che non abbiano partecipato alle iniziazioni preliminari, o che non le abbiano condivise
  3. Perché i suoi documenti iniziatici, disponibili soltanto ai "maestri catechisti", sono segretati
  4. Perché impone il silenzio e il segreto ai propri adepti e si scaglia contro i fuoriusciti "delatori" 
  5. Perché - come da qualche giorno ho fatto notare - possiede un proprio "linguaggio speciale del gruppo", il neocatecumenalese, un linguaggio verbale proprio della setta
  6. Perché, oltre al neocatecumenalese verbale, possiede un neocatecumenalese simbolico, proprio dei riti e dell'iconografia - naturalmente sincretica - della setta
  7. Perché ha un proprio "profeta", che dichiara di essere in contatto (in amicizia o in lotta) con il mondo ultraterreno
  8. Perché l'impurità, il peccato, il demonio, sono dominanti nella sua filosofia
  9. Perché si auto-sostiene con le donazioni in valuta e in beni degli adepti, elargizioni obbligatorie (leggasi parabola del miliardario strappato all'Opus Dei)
  10. Perché esercita il controllo totale sui pensieri, sugli affetti, sugli interessi degli adepti
  11. Perché...
    ...(potrei continuare per qualche settimana) 

 (Lino)

Mi chiedo: perchè non si può dire che il cammino è una setta?

Gruppo di giovani figli di
appartenenti al Cammino
Se in tutto il mondo il cammino fa e dice le stese cose, i catechisti non cambiano neanche una parola della catechesi, allora stiamo parlando di una setta, in cui la libertà del singolo è limitata.

Si dirà che la Chiesa ha approvato. E' vero che qualcosa è stato approvato, anche se non tutto, come credono i neocat, e le catechesi non mi risultano approvate perché ne è approvata solo la pubblicazione, ma non il contenuto.

Ma è evidente che in parte la Chiesa ha accettato che al suo interno ci possa essere un movimento che, come una setta, modifica la liturgia, la catechesi, l'interpretazione della Scrittura. Finchè le modifiche restano circoscritte nelle salette, a Kiko è permesso - per adesso - di continuare a giocare.

Ma a chi sta seguendo le catechesi, a chi è appena entrato, mi sento di dire che è entrato in una setta.
Non c'è niente di male, ed essere in una setta, ci sono tante persone che in certi momenti della loro vita, non sanno camminare da sole, senza qualcuno che gli dica cosa fare.

Deve essere chiaro che il cammino serve a questo tipo di persone, a chi ha molti dubbi, e si sente perso di fronte alla confusione dei nostri tempi.

Portachiavi con bislacco
stemma "araldico" del
fondatore del Cammino
Come in ogni setta, gli saranno date delle certezze, gli diranno "solo se farai il cammino ti salverai, e solo se lo fai come ti diciamo noi.."

Poi cominceranno a chiederti soldi, a farti fare convivenze in alberghi fuori città, ma a quel punto, come in qualsiasi setta, sarà difficile uscirne, cominceranno a dirti che se non accetti significa che hai dei problemi, che sei un peccatore.

Poi ti diranno che tutto è approvato, che il papa celebra con Kiko, anzi, è amico di Kiko.

Il linguaggio, la segretezza, il percorso a tappe,la richiesta di somme di denaro sono indicatori del fatto che ci troviamo difronte ad una setta.

Quindi una setta cattolica, anche se con molte difformità rispetto alla dottrina cattolica, ma sempre una setta.
(Michela)

69 commenti:

  1. È vero, si può continuare a lungo.

    Per esempio:

    11) esistono addirittura i cimiteri neocatecumenali...

    Infatti il tipico fratello di comunità non vorrà mica farsi inumare in un normale cimitero cattolico! Che c'entrano i cristiani della domenica con le sue spoglie mortali? Ci vuole un cimitero neocatecumenale griffato da Kiko e approvato ed elogiato dai cosiddetti "catechisti"...

    Cimiteri cattolici? puah! Meglio un cimitero neocatecumenale...

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    1. La cosa trascurata ma fondamentale è che non credono realmente nella Transustanziazione, hanno un rito cripto-giudaico. Padre Zoffoli ha scritto molto a riguardo. Siamo in tempi di confusione dottrinale, in tempi normali non avrebbero mai approvato un movimento così autocefalo tanto da manipolare persino i Sacramenti e gestito da soli laici. È diventato però molto potente ed influente sia dal punto di vista economico che umano, basti pensare che molti partecipanti a manifestazioni oceaniche come GMG o Family Day provengono dai Neocatecumenali, quindi anche volendo non si può tornare indietro.

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    2. gent. Maria Bianchi (se per caso ripassa qui oggi o domani, su un post di 4 anni fa ma sempre di dolorosa attualità), ma sì che qui se ne è parlato del rito eretico kikiano, si è detto tantissimo negli ultimi 10 anni, provi a scorrere gli archivi. Tutti i blogger che partecipano a questo blog hanno conosciuto il CNC dall'interno, sia pure per periodi di diversa durata, tanto quanto basta per comprenderne i funesti meccanismi da psico-setta, quindi uscirne dopo vari travagli, ben determinati ad aiutare tutti i poveri ingenui che vengono astutamente incastrati, ad aprire gli occhi sulla dura realtà e desiderare la liberazione, che prima si raggiunge, meglio è per curarsi poi le ferite, che durano anni....per questo il presente blog ha molti meriti davanti a Dio e alla Chiesa. Ma tale merito lo si capirà solo quando l'intera Chiesa avrà raddrizzato la sua rotta, spero col prossimo pontificato (ma solo Dio lo sa).

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    3. Mi sembra più che giusto. Magari al posto della croce ci mettono la menora' a 8 ,5 bra ci.

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    4. È successo anche a me. All'interno mi sento frustrato. Come se ci fosse un meccanismo che ti fa sentire sbagliato.

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  2. purtroppo amaramente devo confermare tutto ciò che ho letto, ci sono stato 24 anni, da catechista, vi posso assicurare che non me ne rendevo conto all'inizio, anzi...Ricordo le prime GMG i pellegrinaggi dove si ritornava in comunità più forti che mai della nostra appartenenza al cammino, perchè nel mondo c'erano tantissimi che parlavano la nostra lingua, ci capivamo benissimo..dopo anni e anni invece, questo di parlare tutti allo stesso modo, mi dava fastidio come se nessuno avesse un pensiero proprio. Giorni fa ho incontrato un "piccolo delle comunità" di cui sono stato catechista, e alla mia domanda sul come procedeva in comunità, lui mi ha risposto con fare molto pieno di sè e compiangendo me: " va bene, anche se i fratelli sono diminuiti, ma lo stesso celebriamo.. bè evidentemente il Signore così ha voluto, ha voluto che rimanessimo noi" Credetemi, non ho avuto la forza di rispondere assolutamente nulla, un muro altissimo c'era tra noi, il suo sguardo di commiserazione verso di me che tra virgolette sono stato il suo catechista mi ha lacerato dentro, ma capisco che è inutile parlare, sono davvero convinti di quello che dicono, e li comprendo, anche perchè io stesso parlavo così. Luigi di Napoli

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    1. Vorrei sapere ,capire di più
      Ho una sorella e un cognato ,suo marito che da qualche anno fanno parte di un gruppo religioso, non so come si chiama.
      Purtroppo lentamente sono cosi cambiati con noi familiari, fino al punto che per futili motivi, quasi infantili, hanno smesso di parlare con noi.
      Dando la colpa a noi
      Eravamo molto uniti
      Non sappiamo cosa fare.

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    2. Io so stata 0piu di 20 anni ma non c'è co fatta piu per 50 euro e successo un polemica il gesto che io avevo fatto di dare 300euro a una povera non era giusto dovevo farlo ai presbiteri su di un conto ma stiamo scherzando....che schifezza

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  3. anonimo ha detto:
    "...perché nel mondo c'erano tantissimi che parlavano la nostra lingua, ci capivamo benissimo..."
    E' uno degli aspetti più allarmanti, perché un linguaggio unisce o divide. L'esoterismo, ogni esoterismo, anche di natura professionale o artistica, ha la sua primaria manifestazione nel linguaggio speciale del gruppo. Ho frequentato per decenni - nella mia infanzia prima, nella maturità poi - ambienti cattolici ma il "neocatecumenalese" mi era sconosciuto. Ancora oggi, sebbene abbia letto gli Orientamenti alle equipe e partecipato a molte discussioni, c'è qualche espressione che mi è oscura. "San Tommaso mondano", per esempio. Riesco a capirne il senso e la genesi, ma quando si usa, di solito? E' prassi - mi chiedo - utilizzarla per un NC che si assenti alle celebrazioni del sabato sera?

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  4. E' prassi - mi chiedo - utilizzarla per un NC che si assenti alle celebrazioni del sabato sera?

    Non è prassi, ma può capitare che il catechista ti faccia l'esempio di San Tommaso per indurti a non saltare le celebrazioni.
    Oppure che un fratello ti dia amichevolmente del paganaccio.

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  5. "Se il Signore ci dà nuovi doni dobbiamo essere grati, anche se a volte sono scomodi. Ed è una bella cosa che, senza iniziativa della gerarchia, con una iniziativa dal basso, come si dice, ma con una iniziativa anche realmente dall'Alto, cioè come dono dello Spirito Santo, nascono nuove forme di vita nella Chiesa, come del resto sono nate in tutti i secoli.

    Inizialmente erano sempre scomode: anche San Francesco era molto scomodo e per il Papa era molto difficile dare, finalmente, una forma canonica ad una realtà che era molto più grande dei regolamenti giuridici. Per San Francesco era un grandissimo sacrificio lasciarsi incastrare in questo scheletro giuridico, ma alla fine è nata così una realtà che vive ancor oggi e che vivrà in futuro: essa dà forza e nuovi elementi alla vita della Chiesa.

    Voglio solo dire questo: in tutti i secoli sono nati Movimenti. Anche San Benedetto, inizialmente, era un Movimento. Si inseriscono nella vita della Chiesa non senza sofferenze, non senza difficoltà. San Benedetto stesso ha dovuto correggere l’iniziale direzione del monachesimo. E così anche nel nostro secolo il Signore, lo Spirito Santo, ci ha dato nuove iniziative con nuovi aspetti della vita cristiana: vissuti da persone umane con i loro limiti, esse creano anche difficoltà.

    Prima regola dunque: non spegnere i carismi, essere grati anche se sono scomodi. La seconda regola è questa: la Chiesa è una; se i Movimenti sono realmente doni dello Spirito Santo, si inseriscono e servono la Chiesa e nel dialogo paziente tra Pastori e Movimenti nasce una forma feconda dove questi elementi diventano elementi edificanti per la Chiesa di oggi e di domani".

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  6. Rapido promemoria su san Francesco, san Benedetto, eccetera:

    - non celebravano strafalcioni liturgici

    - non disubbidivano al Papa

    - non introducevano "nuovi significati" dottrinali e liturgici

    - non costruivano percorsi a tappe "segrete" con "arcani"

    - non andavano in giro dicendo che «il Papa dice che i vescovi devono ubbidire a un laico e una donna»

    - non andavano dicendo enormi corbellerie...

    - non facevano la «comunione seduti» per poi vantarsene in giro...


    Passo ad altro argomento.

    È comico quel moralismo di chi adopera figure straordinarie di santità come paravento per sgridare i fratelli che non ottemperano ai regolamenti kikiani.

    Quel moralismo, infatti, di solito sortisce l'effetto opposto a quello voluto: se il fratello era stato involontariamente ritardatario, dopo aver visto che gli scagliano contro un santo apostolo, comincerà a percepire come opprimente la puntualità alle celebrazioni kikiane...


    Infine: ricordo infine a certi gentili commentatori anonimi incapaci di cliccare sulla parola secta nella pagina di oggi, che le parti in blu dello spazio commenti e le parti sottolineate delle pagine del blog sono dei link cliccabili su cui trovare ulteriori spiegazioni [cliccare qui per sapere l'etimologia del termine setta]

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  7. movimenti SCOMODI non significa movimenti ERETICI e DISUBBIDIENTI......

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  8. "Inizialmente erano sempre scomode: anche San Francesco era molto scomodo e per il Papa..."
    ---
    E' difficile anche immaginare, di poter paragonare a San Francesco, nell'ordine:

    Padre Maciel
    Don Giussani
    Chiara Lubich
    Kiko Arguello
    Carmen Hernandez
    e Andrea Riccardi!

    Si rasenterebbe la bestemmia!

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  9. Buongiorno a tutti,

    è da un pò che non tornavo nel blog, sono sempre molto impegnato tra lavoro e Chiesa ma il tema del cammino come setta è più attuale che mai.

    Non c'è molto da aggiungere, volevo però dire che oggi, con internet, la comunicazione è molto più capillare e le persone dispongono di materiale per documentarsi e difendersi da questa gente.

    Infatti negli ultimi tempi il cammino non riesce più a fare proseliti come prima, occorre che si dica questo...

    Volevo dire inotre a Luigi di non abbattersi se c.d. ex fratelli di comunità lo commiserano. Hanno poco da giudicare loro, piuttosto sentiti tu orgoglioso di non essere più all'interno della loro tela.

    Io, da quando non sono più al loro interno non puoi capire come sia felice! Ringrazio il Signore ogni giorno, non sto scherzando!

    Felice di disporre finalmente del mio tempo, di assecondare le vere vocazioni che il Signore ha messo nella mia vita e nelle mie potenzialità.
    Felice di correre con le mie gambe, di non dover dar conto a nessun c.d "catechista" in merito alle mie scelte. Orgoglioso delle mie scelte e di quello che il Signore mi da, non di quanto una sedicente "comunità" può darmi.
    Libero dai soldi, di darli nella libertà e senza giudizi o colpe. Ho aiutato molto di più negli ultimi tempi che quando ero li dentro.

    Inoltre, il fatto che gli ex evitino di parlare con i fuoriusciti è la controprova che non ci sono argomenti per sostenere un dibattito, un contraddittorio. Se il cammino viene dal Signore, che motivo si ha nell'evitare un contraddittorio? Questa è la domanda che molti nc dovrebbero porsi..
    Io, nella mia parrocchia, sono pubblico come personaggio (non sono nascosto dal web, come molti credono). Più volte ho cercato di parlare con nc in merito a molte questioni, a fare un incontro e dibattito, proprio per dare possibilità di far vedere alcuni lati positivi del cammino, purtroppo tutto perso nel nulla, i c.d. catechisti nc chiedevano solo di voler fare le catechesi, senza nessun incontro preliminare pubblico con contraddittorio dove presentarsi alla parrocchia e farsi "realmente" conoscere.

    Ringraziando Dio noi non abbiamo neocatecumenali, il parroco non gli ha (giustamente) permesso di fare catechesi se si rifiutavano a priori di incontrare altri membri della parrocchia per un confronto.

    Questa è la realtà dei fatti in merito al cnc, non pregiudizi, ci tengo sempre a ribadirlo, non si tratta di punti di vista o opinioni...

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  10. Caro c. Il fatto che ti presenti come Papa Francesco non vuol dire proprio nulla.
    Tu chiedi un contraddittorio al cn, e chi sei ?.
    Hanno fatto bene i cate histi a non cadere nel trabochetto preparato da te campagni e parroco.
    Se avessi l'onestà intellettuale dei Cristiani, diresti la verità.

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  11. @ Sebastian ha detto...
    "Non è prassi, ma può capitare che il catechista ti faccia l'esempio di San Tommaso per indurti a non saltare le celebrazioni"

    Al catechista risponderei: «E a te chi ha insegnato che san Tommaso fu mondano, magari che se ne andò a ballare :-) in una discoteca? State sempre ad addebitare al Signore ogni evento che capita a Kiko e a voi. E se il Signore avesse voluto mandare un impedimento a san Tommaso (il quale già è santo, a differenza di Kiko), affinché fosse scritto per lezione: "...beati quelli che non hanno visto e hanno creduto"?
    Tommaso era "didimo", cioè doppio, osservava le cose della terra e del cielo, non solo le cose mondane. Tommaso è simile a Natanaele: "Perché ti ho detto che ti ho visto sotto il fico, tu credi?".

    Chi autorizza i neocatecumenali a esporre questa bestemmia pittorica di Kiko
    arcano pasquale
    nella quale - giacché Giuda è identificabile da ogni iconografo serio - manca un apostolo nella cena pasquale giovannea, apostolo che (nel vostro linguaggio) non può essere altri che l'apostolo Tommaso?

    Siete una setta, adepti del CN:
    nel vostro linguaggio (verbale ed estetico) riferite cose che, per i comuni cattolici della Chiesa, appartengono a un pianeta alieno, il mondo di SuperKiko e SuperCarmen.

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  12. P.S.
    Commento dedicato al neocatecumenale Max che, credo, lo leggerà.

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  13. P.P.S.
    E SuperMario, naturalmente (sempre dimentico che le allegorie, quando si formano spontaneamente, richiedono di essere completate :-)

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  14. Ho recuperato dalla cartella spam il commento anonimo delle 14:52 perché nella sua foga di aggredire chi non elogia il Cammino, si lascia sfuggire un'affermazione tanto comica quanto rivelatrice:

    «Tu chiedi un contraddittorio al Cammino, e chi sei?»

    Notate nelle sue parole il Cammino personificato dai cosiddetti "catechisti", che sono Esseri Superiori e indiscutibili, i quali vanno solo ascoltati senza alcun contraddittorio.

    I neocatecumenali che tanto si vantano di leggere e scrutare la Bibbia, non si sono accorti che Pietro esorta:

    «Siate sempre pronti a rendere ragione della speranza che è in voi». (1Pt 3, 15)

    Ma evidentemente Pietro non parlava ai cosiddetti "catechisti", che sono esenti - come tutti i neocatecumenali - dal dover utilizzare la ragione per sostenere la fede e la vita.

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  15. L'anonimo delleb13,40 ha detto:
    " se i Movimenti sono realmente doni dello Spirito Santo, si inseriscono e servono la Chiesa e nel dialogo paziente tra Pastori e Movimenti nasce una forma feconda dove questi elementi diventano elementi edificanti per la Chiesa di oggi e di domani"...vero, verissimo...ma il guaio é, caro neocatecumenale come al solito vigliaccamente anonimo, che la tua altro non è che una setta...e pure della peggiore specie.
    Non ammettendo alcuna forma di dialogo e di confronto, dove vi permettono di fermarsi, vi installate e fate piazza pulita di ogni movimento Ecclesiale e di ogni essere pensante....siete come Attila...dove arrivate voi non cresce più l'erba...solo moquette blu...Kiko style!

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  16. @anonimo

    "Hanno fatto bene i cate histi a non cadere nel trabochetto preparato da te campagni e parroco."

    Fermo restando che chi non ha nulla da nascondere non ha paura di partecipare a nessun "contraddittorio"....la domanda sorge spontanea:

    il cn non è "al servizio della parrocchia" ? E se il parroco e chi nella parrocchia CI VIVE E CI LAVORA lo vuole conoscere per capire se EFFETTIVAMENTE ne ha bisogno ne avrà il diritto o no?

    E la cosa non gioverebbe anche a voi?

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  17. Nuovamente salve.

    Vorrei segnalare prima di ogni altra cosa la totale stupidità del percorso neocatecumale consistente proprio nel suo richiamo all'iniziazione.
    Per natura e conformazione in ogni cammino iniziatico si entra a contatto per forza di cose con realtà ultraterrene ( non è d'uopo stabilire ora di che natura possano essere ) che nel percorso neocatecumenale sono per definizione impossibilitate ad operare.
    La contraddizione ulteriormente idiota è denominarsi come cammino di iniziazione cristiana quando l'unica iniziazione cristiana, se proprio si vuol usare questo termine, è il battisemo.
    Di conseguenza ogni cammino cristiano particolare è iniziatico per natura e questa pretesa è del tutto campata per aria e frutto di radicata superbia oltre che, come sottolineo, di profonda stupidità.
    Delle due l'una , o si è un cammino iniziatico ( ma l'invezione prettamente umana di cerimonie - giammai riti - non comunica affatto con realtà ultraterrene, non genera in nessun componente di tale cammino un indelebile carattere ontologico e quindi viene a mancare il senso effettivo di ogni iniziazione ) oppure un percorso di riscoperta battesimale ( ma allora a che servono tutta questa strutturazione? )

    In realtà il cammino neocatecumenale è UNA PSEUDO INIZIAZIONE , pregna di psicologismo, una profonda e tremenda parodia di quel che sono le iniziazioni antiche.
    Tutte queste loro ansie riguardo al vedersi riconoscere come iniziazione cristiana sono figlie di un atteggiamento meschino e tipiche della furbizia del demonio, che è scaltro ma affatto intelligente giacché come insegnano i Padri l'intelletto , lo pneuma dell'homo, è la "parte" in costante contatto con Dio, non soggetta alle azioni di Satana.

    Quando vi dicono paganaccio, rispondete pan per focaccia! I veri pagani , almeno sotto questo aspetto, sono loro!

    La nostra Fede è un cammino vivificante in Gesù Cristo Signore.
    Il Signore ha squartato il velo del tempio e non ha alcun senso parlare di esoterismo ed exoterismo all'interno del cristianesimo ( rifacendosi al guénonismo ).
    Il cristianesimo è l'unica vera religione perché in sé comprende ogni aspetto della spiritualità, dal legame sociale alla più pura mistica, dall'impegno sociale alla più pura contemplazione.
    Negare anche un solo aspetto di questa realtà è negare la cattolicità della nostra stessa Fede!

    saluti, un ortodosso

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  18. Sono da poco uscito dal Cammino Neocatecumenale (ero arrivato alla tappa del Padre Nostro). E' vero che talvolta il Cammino Neocatecumenale manifesta atteggiamenti settari (sui quali non mi dilungo), tuttavia, leggendo gli articoli del vostro Osservatorio, ho l'impressione che consideriate l'uomo comune un po' troppo "coglioncione". Mi spiego meglio. A parte i casi di evidente fragilità psicologica, la maggior parte delle persone ha la capacità di distinguere una sacrosanta verità da una beneamata "stronzata" (nel senso filosofico del termine). Due esempi per tutti, dalla mia esperienza personale. Nella mia comunità, ad una sorella il catechista aveva detto con chiarezza che non avrebbe dovuto far entrare sua "nuora" in casa propria. Il motivo? Il figlio era un prete che aveva una relazione (alla luce del sole) con una donna e, poi, si era sposato civilmente con costei (dalla quale, successivamente, ha avuto un bambino). Quest'ultima non sarebbe dovuta entrare in casa della suocera, prima che la posizione dei due coniugi non si fosse regolarizzata dal punto di vista ecclesiastico. Che cosa è successo, poi? un bel niente, perchè (sia pure con comprensibile sofferenza) la suocera non ha semplicemente obbedito all' "ordine" dei catechisti e ha intrattenuto con la nuora normalissimi rapporti. Nonostante ciò, la sorella "disobbediente" non è stata affatto cacciata dal cammino per il "sacrilegio" commesso. E non si trattava affatto di una teologa sopraffina o di una fiera intellettuale: la sorella era una semplice madre di famiglia (ex operaia in pensione).
    Inoltre - e faccio un secondo esempio - la mia (ex) comunità doveva essere proprio taccagna, perchè spesse volte, alla convivenza di inizio corso - dopo aversi sorbito il solito predicozzo sulla necessità di tirar fuori il portafoglio (per guadagnarsi la metà del cielo) - i denari raccolti neanche erano sufficienti a coprire le spese dell'albergo (tanto che il povero responsabile era sempre costretto a fare un secondo "giro" di raccolta). Ciò dimostra che il rincitrullimento non è necessariamente generale e che se uno non vuole mollare il "malloppo" non lo molla affatto, a dispetto di ogni bravo sermone contro la spilorceria. Concludo per non annoiare troppo. Ritengo che facciate bene ad informare e stimolare lo spirito critico su realtà religiose che facilmente rischiano di scivolare sul crinale dell'irrazionalismo, tuttavia noto troppo astio e acredine in molti degli interventi/commenti che rischiano di deleggittimare anche le testimonianze migliori. Primo Levi - che aveva tutte le sante ragioni per nutrir risentimento verso i propri carcerieri - fece deliberatamente (in "Se questo è un uomo") un resoconto "asettico", quasi notarile, delle mostruosità che subì nel campo si sterminio, proprio per non inficiare la credibilità della sua testimonianza.
    Cordiali saluti.
    Cristiano

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  19. Il commento anonimo di cui sopra è molto interessante.

    Infatti è da notare che il soggetto si rivolge a persone di Chiesa (me, addirittura critica un sacerdote senza neppure conoscerlo!) per il semplice fatto di aver chiesto un confronto. Comunque sono quasi tutti così, purtroppo.

    E' buona norma, caro anonimo nc, che chi va a casa degli altri (la nostra parrocchia) ci vada con onestà, non con i sotterfuggi di cui siete capaci (o, almeno, eravate. Oggi pochi abboccano).

    Vi racconto la storia accadutami con un ex fratello di comunità:
    Ho provato una volta a tentare di fare gli auguri di compleanno ad un ex fratello di comunità con cui avevo buoni rapporti prima di essere mandato via. Tentai per una settimana, tutti i giorni, di chiamarlo al cell. Alla fine desistetti, capendo che non aveva intenzione di parlarmi.
    Dopo alcuni mesi lo incontro nella città dove precedentemente abitavo e gli chiedo come mai non avesse risposto mai alle mie chiamate (8 chiamate, per la cronaca), avrei avuto gioia di salutarlo e parlarci, ma con un fare molto imbarazzato frettolosamente mi dice di non aver notato le chiamate (!?), mi ringraziava poi per il pensiero ma mi salutava frettolosamente dicendo che aveva un impegno urgente.

    Ovviamente non aveva nessuna intenzione di parlare con me! Tengo a precisare che io sono cattolico, vado in Chiesa settimanalmente e collaboro attivamente nella mia parrocchia.

    Ma io vi chiedo, se uno deve stare anni in comunità per diventare così, cari fratelli in Cristo, ma sinceramente non è meglio che lasci perdere? Non la da vinta a chi, ateo, dice che i cattolici sono peggio di chi non crede?

    ...oppure mi sbaglio io? Che ne dite voi?

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  20. "La linea di papa Francesco è chiara. Il 19 maggio 2013, ai rappresentanti
    dei movimenti ecclesiali riuniti in piazza San Pietro per la messa di
    Pentecoste, ha ricordato la necessità di «camminare insieme nella Chiesa,
    guidati dai pastori, che hanno uno speciale carisma e ministero. […] I
    cammini paralleli sono pericolosi! Quando ci si avventura andando oltre la
    dottrina e la comunità ecclesiale e non si rimane in esse, non si è uniti al Dio
    di Gesù Cristo».
    Papa Francesco ha parlato in generale, ma l’immagine del «cammino
    parallelo» sembra particolarmente adatta a descrivere i neocatecumenali. La
    separatezza delle loro comunità e la loro particolare pratica liturgica
    emergono con chiarezza dalle parole di chi ne fa o ne ha fatto parte."

    Carlotta Zavattiero- "Le Lobby del Vaticano" ed. CHIARELETTERE

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  21. Per Cristiano
    " la mia (ex) comunità doveva essere proprio taccagna, perchè spesse volte, alla convivenza di inizio corso - dopo aversi sorbito il solito predicozzo sulla necessità di tirar fuori il portafoglio (per guadagnarsi la metà del cielo) - i denari raccolti neanche erano sufficienti a coprire le spese dell'albergo (tanto che il povero responsabile era sempre costretto a fare un secondo "giro" di raccolta)".

    Se alla convivenza di inizio corso c'erano anche i vs catechisti è chiaro che il responsabile doveva fare un secondo giro,chi pagava i vs catechisti? ...Voi.
    Se l'equipe era formata da 6 o più persone con prole al seguito + baby sitter Voi pagavate per loro

    I catechisti dal sacco nero prendono solamente

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  22. L'intervento di Cristiano richiede qualche osservazione.

    Anzitutto il fatto che se parliamo di "gente" in generale allora è esatto dire che "non tutti" sono stupidotti.

    Ma se parliamo delle persone abbindolate dal Cammino, possiamo star certi che una qualche "selezione" c'è: le persone mediamente capaci di rendersi conto della recita dei cosiddetti "catechisti" che vengono ad annunciare Kiko in parrocchia, lasciano senza colpo ferire (e magari senza neppure accorgersi di aver incontrato e ignorato proprio il Cammino Neocatecumenale: infatti i neocat si presentano quasi sempre senza dire chi sono.

    Un secondo appunto riguarda il fatto che la disubbidienza ai cosiddetti "catechisti" è possibile sì, ma... a distanza di tempo te la fanno pagare cara.

    Chi muove accuse agli argomenti riportati su questo blog parte generalmente da una posizione in bianco e nero: voi dite che è impossibile criticare i cosiddetti "catechisti".

    Per non dover ridurre ogni singola frase ad un elenco di cento "distinguo", a volte dobbiamo essere sintetici e a dire una sola parola ("impossibile") anziché tutto l'elenco di precisazioni: normalmente impossibile, qualora si tenti ci si può anche riuscire ma a prezzo di conseguenze, conseguenze che però non risultano "scritte" o "misurate" perché non immediate, e ci può poi essere qualche caso fortunato in cui il cosiddetto "catechista" viene sostituito e quindi la sua vendetta non riesce ad andare in porto, ma poi non si tratta di "vendetta" ma di semplice e rigorosa applicazione del metodo insegnato da Kiko, eccetera.

    Insomma, quando uno dice che "il cielo è blu" e si ritrova davanti l'autonominato esperto di colori che pontifica sull'indaco, sul violetto, sull'azzurro, sul blu notte, sul bleu, sul bla bla bla, è evidente che o è pedanteria in buona fede (ma fuori luogo), oppure è un abile tentativo di deviare altrove il discorso.

    Detto questo, posso pure precisare che nel caso specifico della "nuora in casa" avevano ragione i cosiddetti "catechisti" (poiché essendoci di mezzo un prete e una situazione matrimoniale "civile", sarebbe di scandalo). Ma il caso in questione va preso per quello che è:

    1) i cosiddetti "catechisti" laici danno direttive morali in nome della propria autorità (autorità che consiste solo nell'essere dei laici scelti da Kiko o dai suoi scagnozzi)

    2) non è affatto detto che i cosiddetti "catechisti" gliela facciano passare liscia

    3) possono perfino esserci alcune circostanze (a noi sconosciute) per le quali non riescono fargliela pagare cara.


    Infine: la comunità "taccagna" che... al secondo "giro" di offerte, racimola comunque altri soldi per completare il pagamento della convivenza.

    C'è da augurarsi che l'imbarazzo del responsabile sia stato bello grosso, in modo che la prossima convivenza la si faccia in un albergo meno lussuoso (cioè più adatto a ciò che i neocatecumenali sono disposti a donare).

    Una delle cose più odiose del Cammino (e anche di altre esperienze religiose, ma nel Cammino lo è in modo particolarissimo) è che certe attività tipo la convivenza vengono organizzate con l'idea dell'armiamoci e partite: prima si decide un albergone lussuoso, e poi si pretende che la comunità paghi...

    Insomma, l'attività viene calata dall'alto sui singoli, e poi "bisogna fare il secondo giro di offerte" per pagare il conto...

    Questa, se ci fai caso, è una forma sottile di violenza, perché se il Cammino è un insieme di beni spirituali, come mai deve mettere economicamente in imbarazzo i singoli ("taccagni") e addirittura il responsabile? ("secondo giro").

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    1. Imbecille.
      Hai testimonianze certe di convivenze non pagate.
      Hai riscontri sicuri, che non siano le solite boiate, che i catechisti non pagano.
      Se solo tu riuscissi a fare quello che fa il cammino con il denaro, e la libertà che Dio ci ha donato dai soldi, voi che criticate e quando fate un incontro, chiedete la quota in anticipo.....siete nella polvere a contare le vostre monete, e vi rode che ci sia chi è libero.

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  23. un ortodosso ha detto:
    "Per natura e conformazione in ogni cammino iniziatico si entra a contatto per forza di cose con realtà ultraterrene (non è d'uopo stabilire ora di che natura possano essere ) che nel percorso neocatecumenale sono per definizione impossibilitate ad operare..."
    Assolutamente in disaccordo. Un'iniziazione, come in massoneria - quella di matrice illuminista non ha niente a che fare con le realtà ultraterrene - è un processo di passaggio da uno stato a un altro, sia di vita spirituale, sia di vita morale e intellettuale. E' proprio del Battesimo cristiano l'effetto ontologico del "passaggio", in quanto basato sulla Grazia che imprime il carattere divino, non su un cammino di perfezionamento.Da questo punto di vista, per i già battezzati, gran parte delle cose riferite nel Cammino sono balordaggini.

    I riti di passaggio iniziatici - a differenza del Battesimo cristiano odierno, che non strappa il neonato alla famiglia - separano la persona dalla comunità di origine, la trasformano, la inseriscono nella nuova comunità di iniziati.

    In ogni caso, per le iniziazioni che millantano un contatto con realtà ultraterrene, non è importante che questo avvenga realmente, è importante che l'iniziato ci creda (come nel Cammino: notare l'ossessivo richiamo agli interventi del Signore nelle questioni di vita ordinaria, fino al punto di svilire il libero arbitrio dell'uomo, notare le "visioni" di Kiko e Carmen).

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  24. Caro Tripudio, il ragionamento che fai suona un po’ troppo semplicistico: non tutti sono stupidotti ma… chi entra in nel cammino è (quasi) sempre uno stupidotto!
    Credimi, chi entra (e rimane o esce) nel Cammino proviene dalle più disparate estrazioni sociali, con variegati quozienti intellettivi e capacità cognitive, con differenti gradi di scolarizzazione, nonché con le più disparate motivazioni.
    È vero che i catechisti a volte danno delle “direttive”, ma il problema non è tanto quello della loro autorità, bensì quello del loro contenuto: se sono verità o cavolate. L’indicazione data alla “suocera” non splendeva certo per carità cristiana e nemmeno meramente umana (si ricordi che Gesù mangiava con pubblicani e peccatori vari), perché non si trattava solo di evitare che la coppia andasse a vivere sotto lo stesso tetto della suocera (nel senso di una coabitazione a tre: suocera, figlio-prete e nuora; per la quale nutrirei anch’io qualche perplessità), ma di evitare ogni forma di ingresso alla nuora (similmente alla prassi del cammino per i divorziati risposati), anche occasionale, come per il pranzo della domenica o di Natale o per una semplice visita pomeridiana (che nulla hanno di scandaloso).
    Sui “taccagni” facevo della facile e bonaria ironia (nonché autoironia): mi dispiacerebbe se fosse scambiata per un disprezzo nei confronti dei miei fratelli (a cui voglio ancora bene, nonostante sia un “ex”).
    Saluti
    Cristiano

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  25. Il commento anonimo delle 22:25 merita di essere ripescato dalla spam perché dall'alto del suo totale anonimato (neanche uno pseudonimo è capace di scegliersi!) pretende ed esige "testimonianze certe", magari anche con data di nascita e codice fiscale, no?

    Questo è il solito meccanismo mentale dei più facinorosi attivisti neocatecumenali: è come se corressero qui a gridarci: so che hai ragione su tutta la linea, ma fingo di non saperlo ed esigo e pretendo che tu dimostri qualcosa, a cui comunque io non vorrò credere.

    Nostro Signore stesso non suonava particolarmente "credibile" ai farisei, sempre pronti a cercare il pelo nell'uovo: volete dunque che un adoratore dell'idolo Kiko si lasci convincere in presenza di qualcosa di documentato e circostanziato?

    Particolarmente comica è la seconda parte del suo intervento, dove accenna all'abilità del Cammino a maneggiare il denaro. Probabilmente pensa alla Domus Jetsons per gli UFO dei cartoni animati. Magari già pregusta una nicchia nei cimiteri neocatecumenali (anzi, una mini-nicchietta, visto che le alte sfere neocat, contraddicendo sé stesse, stanno prevedendo anche la cremazione (cliccate qui per osservare un bel colombario neocatecumenale già istoriato con gli sgorbi di Kiko): questo sì che è un investimento riuscito e ottimizzato, ragazzi! nello stesso spazio c'entrano molti più "fratelli" del Cammino defunti...).

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  26. Cristiano,

    se a te il ragionamento può sembrare semplicistico è perché... -consentimi il gioco di parole- non riconosci la differenza tra semplicità e semplicioneria.

    Molti neocatecumenali sono incapaci di ribellarsi allo scempio del Cammino perché sono convinti di non avere alternativa e di non avere la forza di uscirne. Questa convinzione non è necessariamente di natura intellettuale. Se per anni e anni viene falsamente detto che "la Chiesa è questa", inculcando il disprezzo per i "cristiani della domenica", uno in buona fede farà di tutto per non allontanarsi dal Cammino anche se viene sfruttato fino a vedersi scarnificare portafoglio e coscienza.

    Chi si lascia abbindolare dal Cammino non è necessariamente uno stupidotto (come suggerivi tu riducendo tutto alla semplicioneria).

    Ti faccio un esempio recente: la Angela Pellicc., (della quale ho quasi tutti i suoi libri) fa un intervento alla scorsa convivenza con Kiko a fine settembre, parlando dell'influenza delle massonerie nella storia della Chiesa. È una scena surreale: lei, di rigore storico difficilmente discutibile, che parla di quel tema davanti a quel Kiko e a poche ore dalla Messa neocatecumenale (quella con la comunione seduti...)

    Proprio lei, che della massoneria ha studiato accuratamente le sottili e intelligenti manovre ai danni dei cattolici (è il fenomeno che vanta il maggior numero di condanne dall'autorità della Chiesa), proprio lei di fronte a Kiko limita il suo argomentare alla questione più semplice, quella dell'immoralità?

    Che fine ha fatto la sua capacità intellettuale di riconoscere i meccanismi con cui la massoneria ha promosso e sostenuto tutti i tumori della Chiesa? Per esempio la "comunione sulle mani" e tutto ciò che può indebolire la fede nella presenza reale: come mai su questo lei non avverte nessuna stranezza? Ciò che lei scrive nei suoi libri stride parecchio con ciò che il Cammino ha sempre promosso.

    Lei non è della categoria dei semplicioni, non è una stupidotta, non è affatto ignorante: allora, perché?

    Non ti possiamo dare una risposta esaustiva, ma ti possiamo suggerire una pista di riflessione: c'è un motivo di ordine spirituale per cui anche chi non è uno stupidotto spegne la ragione, la logica e tutto il resto. E questo motivo ha un nome che suona molto spiacevole: idolatria (suona spiacevole perché tipicamente lo associamo ai semplicioni, ma non è un'esclusiva dei semplicioni).

    E aggiungo pure che è uno dei peccati effettivamente più vergognosi da riconoscere (e come tutti i peccati va accusato in confessione, non in pubblico), perché c'è una linea assai sottile tra l'essere convinti in buona fede e l'aver adoperato un po' della propria volontà per aderire a qualcosa nonostante la ragione (la ragione! uno dei talenti che Nostro Signore ci ha donato!) ci sta suggerendo il contrario (...fede e ragione non sono mai in opposizione: altrimenti significa che almeno una delle due è sballata).

    Piccola parentesi: padre Justin, massacrato in Ruanda nel 1994, è considerabile martire della Chiesa anche se aveva aderito in buona fede al Cammino. È stato infatti ammazzato in odio alla fede, non in odio al Cammino. Non è un "martire del Cammino": anzi, se non avesse incontrato il martirio, avrebbe proseguito nell'errore neocatecumenale.


    Il problema dei cosiddetti "catechisti" ha un duplice aspetto:

    - da un lato la loro recita (ossia una forma di menzogna: vogliono farsi passare per "ispirati" dallo Spirito anche se stanno semplicemente recitando la pappardella kikiana)

    - dall'altro il loro contenuto ambiguo se non addirittura eretico (giacché Kiko e Carmen, nel fabbricare la loro spiritualità hanno messo insieme in maniera apparentemente dilettantesca un mucchio di corbellerie, spacciandole per "ispirate" e che perciò non potevano essere cambiate nemmeno di una virgola).

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  27. All'anonimo che, oltre a dare dell'imbecille, ha scritto: "...Se solo tu riuscissi a fare quello che fa il cammino con il denaro, e la libertà che Dio ci ha donato dai soldi...".

    Da come scrivi sembra che tu abbia notizie di prima mano sul segretissimo giro di soldi della fondazione Famiglia di Nazaret.

    Perché non ce lo illustri? Chiudici la bocca dimostrando che i denari vengono usati per opere di carità anziché per le manie del signor dottor Arguello. Che aspetti?

    p.s. Tu che sei un cristiano adulto nella fede, come mai dai dell'imbecille?
    Forse hai saltato la catechesi sul vangelo di Matteo 5,22: "...Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna".

    O forse dare dell'imbecille a chi non la pensa come te è un frutto del cammino? Illuminaci!

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  28. Nelle rivelazioni del Signore a Luisa Piccarreta c'è scritto che le pene che fanno soffrire maggiormente Cristo sono:
    i sacrilegi
    e le ipocrisie.

    Nel Cammino, quando le piccole briciole di Pane Azzimo cadono a terra si commette sacrilegio.

    Inoltre, nel Cammino un ruolo importante hanno le catechesi.
    Quando queste parole non sono accompagnate dai fatti allora c'è il peccato di ipocrisia.

    Mario
    -------------------------------------

    PS vorrei sapere come si usano i tag Html e i significati...

    grazie

    RispondiElimina
  29. @Tripudio

    Non c'era solo Padre Justin, ma molti altri, morti martiri ugualmente in odio alla fede.

    Giusto per correttezza di informazioni.

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  30. dice Cristiano
    A parte i casi di evidente fragilità psicologica, la maggior parte delle persone ha la capacità di distinguere una sacrosanta verità da una beneamata "stronzata" (nel senso filosofico del termine)


    non accade se sei nel cammino. Guardati i video di quell'incontro ( Forse alla GMG?) in cui Kiko invita i ragazzi a fare la Comunione ed ad andare eventualmente a confessarsi dopo. C'erano vescovi presenti che non hanno corretto l'errore. Perchè?
    - sul piano oggettivo perchè la catechesi è volutamente confusa ed è difficile ribattere razionalemente ad un discorso poco razionale
    - sul piano psicologico perchè si era creato un clima favorevole, di ascolto, che nessuno ha coraggio di interrrompere.
    - sul piano spirituale invece non ho nulla da dire perchè non trovo nulla di utile allo spirito nelle catechesi neocat, anche perchè le catechesi spingono verso l'unione con il cammino e non con Dio.

    Se sei arrivato al Padre Nostro, hai ascoltato la catechesi in cui si dice che il demonio è tuo padre?

    p.s.1 il fatto che non bastino i soldi per gli alberghi è assolutamente normale, ecco perchè si deve attingere alle decime, come stiamo dicendo da anni, alla faccia di chi crede che le decime servano per i bisogni dei poveri della comunità

    p.s.2 sul fatto del peccato del sacerdote contra sextum, non sarebbe stato meglio sentire il vescovo e lasciare i catechisti fuori da questa storia?
    Non ti pare scorretto rovesciare la giusta gerarchia delle cose, che prevede di rivolgersi al vecovo, al limite anche con la presenza dei catechisti. Mi sembra un atto di grande orgoglio dare consigli ( anche giusti) bypassando l'autorità della Chiesa

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  31. Io sono stata introdotta alle catechesi dal mio ragazzo ( ora marito) e siccome in quel periodo avevo lasciato gli scout per mancanza di tempo (studiando lontano non avevo la possibilità materiale di fare il capo scout con tutti gli impegni che questo comporta) cercavo un nuovo percorso che mi potesse aiutare nella mia crescita spirituale. Mi sembrava che fare lo stesso cammino del mio ragazzo sarebbe stata la scelta ideale. In realtà ho capito subito che molte cose non quadravano, ma mi limitavo a prendere quello che potevo di buono e a sorvolare sul resto. Non ho MAI capito niente di tutto il diluvio di parole che si dicevano alle varie catechesi e continuavo a chiedermi perchè fare il cammino comportasse un impegno emotivo tanto forte ( una volta una ragazzo, mi pare durante lo shema ebbe una vera e propria crisi di ansia). Poi dopo sposati, scoprimmo che per noi avere figli sarebbe stato molto difficile e mio marito arrabbiato con Dio e con gli uomini mollò tutto. Io pur nel dolore derivato dalla sua crisi di fede, feci un sospiro di sollievo, speravo che il cammino sarebbe uscito per sempre dalle nostre vite, invece quando mi ritrovai incinta quasi miracolosamente lui rientrò. Io provai a ricominciare con lui, ma durai giusto il tempo della gravidanza, non mi era proprio più possibile continuare a far finta di niente ... ora lui frequenta ancora ma per fortuna saltuariamente, e non si è lasciato fagocitare del tutto dal cn. fra un paio di settimane farà la convivenza per il secondo passaggio per l'ennesima volta...io prego in tutti i modi che non riesca mai a proseguire oltre il secondo passaggio perchè, essendo io disoccupata e avendo un mutuo non potremmo proprio permetterci di pagare la decima! ( e io tutto sto centuplo promesso dai catechisti lo sto ancora aspettando!)
    A chi chiede certezze del fatto che i catechisti non pagano: i miei catechisti dicevano sempre che siccome " ogni operaio ha diritto alla sua mercede" loro non dovevano pagare la convivenza! Quella in cui ero io è una comunità di figli di nc composta quindi quasi esclusivamente da studenti.... immagina la fatica che facevano i pochi adulti che avevano uno stipendio a coprire tutte le spese.

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  32. Anche la mia comunità andava (e va) spesso e volentieri a fare le convivenze in alberghi a 4 stelle. Magari in un posto vicino al mare, a mangiare pesce. Come si fa a vivere un ritiro spirituale circondati da distrazioni? Insomma, che ritiro spirituale è?

    Ho apprezzato molto quando il mio responsabile ha organizzato una convivenza in un bel monastero. Ma la maggior parte delle persone si lamentò perché a dir loro non si mangiava bene (la mia è una comunità di "borghesi"), o i letti erano scomodi, o la sera non c'era nulla da fare... Così non si ripeté più una simile esperienza.
    Tuttavia mi sono accorto che indipendentemente dal luogo in cui si fa la convivenza di tre giorni, il costo a persona era praticamente sempre lo stesso, e cioè intorno ai 120-150€. Mi viene il dubbio che si arrotondasse sempre per eccesso per non so quale scopo.

    Inoltre anche da me ultimamente capitava spesso di dover fare 2-3 giri di sacco nero. E spesso la gente si svuotava del tutto le tasche, e al 3° giro ormai solo un paio di persone decisamente più che benestanti avevano ancora soldi, ed erano sempre loro a coprire i buchi, e tutti lo sapevano (altro che versamento anonimo...).

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  33. Michela ha scritto:
    p.s.2 sul fatto del peccato del sacerdote contra sextum, non sarebbe stato meglio sentire il vescovo e lasciare i catechisti fuori da questa storia?

    Non lo ritengo possibile. Tutto quel che accade nel cammino deve rimanere nel cammino e passa per i catechisti.
    Una coppia della Parrocchia in cui facevo il cn è convivente con 4 bambini. Lui mi sembra viene fuori da un matrimonio fallito attualmente in causa di annullamento. Sono entrati in cn che già vivevano insieme e avevano un figlio.
    Ebbene, di fatto questi due sono in stato di peccato mortale continuo, condizione rischiosissima. Grazie a Dio gli è stato detto di non prendere la comunione, però possono, secondo il Parroco precedente, ricevere l'assoluzione e nel frattempo... continuare a vivere insieme e on questa situazione sono arrivati a 4 figli, prossimi 5. A chi pensate che abbiano chiesto l'autorizzazione a restare a vivere come sposati?
    Pensate forse che il Vescovo ne sia a conoscenza?
    A me pare uno scandalo pubblico, boh...
    Curioso è che loro stessi e tutti i loro amici dicono che il loro rapporto è difficilissimo, pieno di litigi furiosi e che il motivo di questa litigiosità è perché sono una coppia che vive nella verità... guai a far notare che stanno così messi male a causa della loro condizione di peccato continuato e giustificato....

    Si, il cammino è una setta.
    Altra curiosità, della convivenza 2013:

    Queste zone periferiche, piene di poveri che vengono a cercare lavoro nelle città, sono piene di sette. Per questo i Vescovi hanno detto a Giovanni Paolo II che erano disperati, perché le sette stavano rubando la fede della gente semplice, e il Papa ha detto ai Vescovi: “Anche noi abbiamo una setta: chiamate il Cammino neocatecumenale”, ha detto così!

    Se lo dice Kiko!!

    RispondiElimina
  34. Sebastian oltre a pagare l'albergo con cifra gonfiata, e neanche io so il perchè, dopo c'erano altri giri dove praticamente non avevi scampo a mettere nel sacco, e ti spiego, ma forse lo sai già meglio di me...c'era sempre alla fine qualcosa per cui racimolare soldi, o per la domus, o per gli itineranti e via...il problema era che se anche non avevi soldi liquidi.perchè forse evidentemente dopo tre giri per pagare l'albergo avevi le tasche vuote, si potevano mettere nel sacco anche oggetti d'oro, collane, anelli, e se non avevi neanche quelli, si scrivevano dei bigliettini, i cosiddetti "pagherò" che si dovevano tramutare in soldi quando si ritornava in comunità , così che il responsabile dopo aver raccolto i soldi dei pagherò, faveva un benedetto versamento... di questo credo che tutti delle comunità mi diano conferma, è esattamente quello che accade. Ciao Luigi di Napoli

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  35. @ Tripudio ha detto:
    "...lei, di rigore storico difficilmente discutibile..."
    Lei ha insegnato storia e filosofia in un liceo romano. E' una ex sessantottina, però, e come tale con il pensiero molto orientato alle comuni/comunità. Sulla Massoneria - correggimi se sbaglio - ha curato molto l'Ottocento, e nell'Ottocento, rispetto alla Massoneria del Settecento, della quale mi sono interessato io relativamente al Regno delle Due Sicilie, documentandomi con Lina Sansone Vagni e con fonti dirette, molte cose erano cambiate. Era cambiata, soprattutto, la Massoneria di matrice stuardista, con i suoi pseudo legami templari.
    L'autrice alla quale ti sei riferito, in ogni caso - scambiai con lei varie mail, poco fa - è molto orientata sugli aspetti storici e poco su quelli rituali-simbolici. E questo, essendo la massoneria un'organizzazione rituale-simbolica, rappresenta (a mio modesto avviso) un grosso limite. D'altra parte, i contrasti tra gli "Antients" e i "Moderns", nel Settecento, fu di natura rituale, quindi ideologica e filosofica, come i contrasti tra varie "Obbedienze" contemporanee, sebbene tutti si dicano "fratelli". Da un punto di vista semplicemente storico - fino a prova contraria - Cammino e Massoneria sono agli antipodi. Ci sono similitudini - non uguaglianza, preciso - quando se ne osservino i modelli d'iniziazione, la segretezza, molti simbolismi, i frequenti riferimenti (ben sette volte, nel solo Or. II Scr. Batt.) al Talmud, l'esaltazione di studiosi della Cabala.

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  36. Ciao Luigi, da noi funzionava che si faceva la raccolta a fine convivenza, suggerendo sempre a tutti di offrire più della cifra, in modo che chi ha di più dia di più, e l'eventuale e auspicabile surplus della raccolta sarebbe andato per i seminari, per gli itineranti, famiglie in missione, domus etc.

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  37. Essendo stato per vario tempo "ostiario"della mia ex comunità,mi sono trovato varie volte alle raccolte delle convivenze fatte in albergo(inizio corso,passaggi vari,visita dei catechisti ecc.)Alla fine si raccoglie tutto in contanti,e nonostante le leggi vigenti si pagano tutte le spese in contanti a cominciare dall'albergo che non è mai una cifra trascurabile e il bello è che lo si fa senza nemmeno una ricevuta fiscale.Questo contrasta moltissimo con le richieste che vengono fatte ai fratelli nei vari scrutini di pagare le tasse.Quindi vengono usati due pesi e due misure.Ai camminanti si impone la trasparenza fiscale,ma quando si tratta delle raccolte delle cosiddette decime non viene rivelato niente.Mi chiedo come sia possibile che ogni responsabile tutti i mesi possa effettuare versamenti in contanti per varie migliaia di € senza avere tracciabilità.Se questa non è una setta che cos'altro potremmo dire?

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  38. Rispondo a chi mi da dell'imbecille

    Quando ero responsabile e avevamo delle convivenze senza catechisti,alla sera,quando tiravamo le somme i soldi bastavano e avanzavano,
    Quando c'erano i catechisti i soldi non bastavano mai e si facevano diversi giri col sacco nero.

    Un responsabile conosce bene la sua comunità e mai nella mia son venuti a mancar dei soldi mai un doppio giro di sacco nero

    Hai capito o ti faccio il disegnino?

    Come mai ti sei tanto adirato forse che, la lingua batte dove il dente duole?

    Mentre sto scrivendo mi è tornato in mente un viaggio organizzato in pullman per un incontro con il Papa.

    Io stavo già in conflitto con i miei catechisti per un giro di sacchetti neri per un miliardo e mezzo di vecchie lire..............

    In comunità dissi che non sarei andato all'incontro con il Papa e subito il giorno dopo arrivò la telefonata del mio Super catechista,cercò di convincermi riuscendoci con l'arma del ricatto.
    dopo una mezzora di telefono mi disse
    "tu devi andare perche' sei il responsabile"
    Risposi
    "Allora verrai anche tu?, ci vediamo sul pullman"?

    "No verrò con la macchina perchè il pullman e pieno"

    La domenica alla partenza sul pullman eravamo solo dodici giovani dai 13 a 25 anni,(un pullman per 12 ragazzi)cercai per tutta la giornata il mio catechista per gridagli in faccia la sua ipocrisia non lo trovai, manco venne, della serie "Armiamoci e partite" comunque al ritorno sul pullman canti e sacchetto nero il demandato a fare ciò sparo' una cifrà esorbitante. settecentocinquantamila lire per una distanza chilometrica di andata e ritorno di circa 250Km.

    giorni addietro c'era stata la fusione della mia comunità con la seconda e il sabato sera prima della partenza il responsabile della seconda mi aveva consegnato la cassa della sua comunità 700 e rotta mila lire,che in quel momento io portavo in tasca e versai nel sacchetto perchè dei 12 giovani eravamo solo in due a lavorare, preso dal panico di un enorme debito che avevo in quel momento sulle spalle essendo anche l'unico responsabile sul pullman mollai il malloppo nel sacchetto nero.

    Ps
    Dopo 20 anni per la morte del Beato GiovanniPaolo II la mia parrocchia organizzo' un pullman di fedeli per recarsi a Roma e venne a costare con svariati chilometri di percorrenza in più, al confronto di 20 prima 350 Euro.

    Fattele due domande.




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  39. @Luigi di Napoli

    tu hai i mamotreti "corretti" dalla CDF? Quelli con le citazioni del CCC? Uno dei migliori modi per sconfiggere l'atteggiamento settario è rendere pubblico il Direttorio, secondo me.

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  40. Cara Michela,
    Mah! Sarà che ho avuto catechisti particolarmente “tolleranti” (anche se nella mia ex comunità c’è chi pensa il contrario), perché anch’io ho scientemente e deliberatamente disubbidito ad una loro indicazione, senza apparenti conseguenze di una qualche rilevanza. Ad un passaggio (mi sembra fosse la Redditio), il catechista capo-equipe mi disse che avrei dovuto invitare la mia fidanzata alle prossime catechesi (preciso che la mia fidanzata, mia attuale moglie da 8 anni, non è credente) e, nel caso in cui lei avesse rifiutato di fare il cammino insieme, ci saremmo dovuti lasciare. Trattandosi di un vero e proprio ricatto morale che io avrei dovuto compiere nei confronti della mia attuale moglie, ho deciso di non obbedire: si badi bene, non ho contestato nulla, semplicemente mi sono rifiutato di applicare l’ “indicazione” datami. Dico la verità, non l’ho fatto per spirito di contestazione (sennò avrei sostenuto la mia decisione esplicitamente), ma semplicemente per evitare di dover ricattare moralmente la mia fidanzata. Punto. Anche in questo caso le conseguenze sono state minimali: semplicemente non ero considerato un catecumeno modello! Del resto in qualsiasi gruppo sociale (religioso, politico, ecc.) se si contravvengono le regole del gruppo si è soggetti ad una “sanzione sociale”, che va dalla lieve disapprovazione fino all’espulsione.
    È vero che tempo dopo non sono stato confermato come catechista, ma se voglio essere onesto devo dire che la causa della mancata conferma era evidentemente un’altra: ero diventato praticamente latitante alle celebrazioni e, pertanto, non aveva alcun senso continuare ad essere catechista (tanto che io stesso avevo pensato di dare le dimissioni: è una contraddizione in termini essere un catechista del CN e avere una frequenza sporadica degli appuntamenti di gruppo, è come se – passatemi il paragone – uno pretendesse di fare il generale dell’esercito e poi non volesse andare in guerra).
    Ho tentato di darmi una qualche spiegazione del comportamento dei catechisti, che successivamente non sono più tornati sull’argomento. Potrebbe essere che il mio veniva considerato un “caso disperato” su cui era inutile insistere. Tuttavia ritengo che il mio vecchio capo-catechista fosse una persona sicuramente non ingenua, che, quando intuiva che una questione fosse “pericolosa” o difficilmente sostenibile – ovvero quando riteneva che si potesse produrre solo un inutile battibecco - preferiva glissare piuttosto che replicare al “contestatore” o al “disobbediente”. Del resto lo stratagemma è intelligente ed efficace: è mille volte preferibile ignorare il dissenso che criticarlo apertamente.
    Per rispondere a Michela: sinceramente non me la ricordo tanto la catechesi in cui si dice che il demonio è tuo padre, ma forse è a causa della mia memoria di mer…
    Cristiano
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    P.S. perché nel blog dite di non indicare il cognome? Io non avrei alcun problema a farmi identificare. Se qualcuno dei moderatori mi risponde, ringrazio anticipatamente.

    RispondiElimina
  41. Per Lino:

    Provo a fare alcune precisazioni:

    Non credo che sia fondamentale né l'inserimento in una comunità né la separazione dal resto dei profani né la segretezza giacché questi fattori non sono strettamente indispensabili né anticamente per i greco-romani né lo sono mai stati per gli hindù né tutt'ora per le turuq islamiche e forse per una parte dei massoni che conservino ancora i propri rituali e la comprensione degli stessi.

    Pensiamo poi al "Contra Celsum" di Origene. Questi ( che erroneamente si crede sia stato condannato nel 553 da parte del II concilio ecumenico di Costantinopoli quando furono invece condannate delle tesi origeniste, ergo non lui, in un sinodo diretto dall'imperatore Giustiniano e dal patriarca di Costantinopoli Mennas nel 543 che non entrarono però mai a far parte degli atti infallibili del concilio ecumenico ) spiega mirabilmente il perché l'iniziazione cristiana sia superiore alle altre poiché proveniente direttamente da Dio, indifettibile in sé perché impossibile ad essere infestata da pensieri ( e vizi) umani o visioni( ed insegnamenti) demoniache a cui tutti gli altri percorsi iniziatici sono soggetti; spiega poi come non vi sia alcuna divisione exoterica ed esoterica all'interno della Chiesa proprio per via della sua completezza, integralità ed universalità.

    Per quel che riguarda strettamente il cammino invece non ci sarà per natura nessun progresso spirituale suo proprio dovuto alle sue invenzioni cerimoniali ed alle sue tappe ( ma neanche il rischio di contatto con realtà demoniache ) , si rimarrà nel semplice psicologismo e si compirà semplicemente un supposto e presunto "perfezionamento", come tu lo chiami, che non ha alcun senso venga diretto e pilotato nella sua struttura parallela pseudo esoterica sia per la natura del cristianesimo in sé che non lo consente sia perché non vi è affatto una realtà iniziatica.
    Sia soltanto nella parodia, nella recita, come giustamente faceva presente Tripudio.
    E' questo che io volevo solo far notare e segnalare come del tutto idiota in sé da parte dei fondatori del cammino, il richiamarsi alle realtà iniziatiche. Tale pretesa ancora una volta è motivata dalla superbia e dalla pussilanimità di tali individui il cui parziale successo è del tutto coerente con le logiche del mondo.

    Un ortodosso

    p.s. ti prego di non fermarti nel valutare il mio commento sulla segnalazione da parte mia dell'ingiusta condanna di Origene. L'ho scritta perché , per quanto riconosca alcuni errori di questo nostro padre, non ritengo giusto continuare a calunniarlo e mi sentivo di farvene partecipi. D'altronde ti faccio presente che da noi Origene è ancora tenuto in gran stima e per farti un esempio, la sua dottrina dell'apokatastasi è stata corretta nell'epictasi di Gregorio Nazianzeno, su cui si basa la nostra diversa teologia.

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  42. "settecentocinquantamila lire per una distanza chilometrica di andata e ritorno di circa 250Km."

    E questo è semplicemente un latrocinio in piena regola. Nè più e nè meno. Se poi il "di più" veniva richiesto per qlc opera particolare era bene dirlo, ma fare "la cresta" (sopratutto in una condizione di quel genere) è quasi criminale.

    D'altronde ancora qlc mi dovrebbe spiegare perchè recentissimamente, alla giornata dei Movimenti Ecclesiali, i "biglietti" (GRATUITI) per il cammino erano in mano al Centro Neocatecumenale di Roma che li cedeva DIETRO PAGAMENTO.

    Se si volevano raccogliere fondi non era meglio DIRLO APERTAMENTE?

    E qui non stiamo parlando di una iniziativa di un singolo catechista, ma di una decisione che veniva direttamente dalla Sede Centrale del cammino.

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  43. Un ortodosso ha detto:
    "Origene ...
    Non credo che sia fondamentale né l'inserimento in una comunità né la separazione dal resto dei profani né la segretezza giacché questi fattori non sono strettamente indispensabili né anticamente per i greco-romani
    "

    Non puoi immaginare quanto io stimi Origene, specialmente quando - negli insegnamenti per l'interpretazione delle Sacre Scritture - afferma che l'allegoria (simbolica, io dico) è essenziale per spiegare le antinomie (apparenti) nella lettera. Ricorro a Origene per leggere Lc 22,35-38, rispettando il principio di non-contraddizione nella Parola di Cristo.
    Sulla separazione, carissimo, non sono molto d'accordo. Le scarse notizie che ci sono pervenute dei riti di iniziazione greco-romani sono un rilevante indizio della segretezza dei riti medesimi. Dove sono accennati (in Cicerone, per esempio, per i riti di Demetra) si ritrovano scarsissime notizie: il segreto appare d'obbligo. Nei riti dionisiaci, d'altra parte, l'immagine di Arpocrate che predica il silenzio ne dà il senso. Se si accetta l'obbligo del silenzio, la separazione dai profani e tra gli "iniziati" ai diversi gradi deriva per logica conseguenza. Saluti.

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  44. P.S.
    "...spiega mirabilmente il perché l'iniziazione cristiana sia superiore alle altre poiché proveniente direttamente da Dio"

    Certo: e Dio non ha certo bisogno di "iniziare" per quarant'anni, gli basta una sola Parola (o una sola Immagine) per dischiudere universi di pensiero.

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  45. Dopo oltre 20 anni di cammino sono in grado di riconoscere un appartenente al CNC nel giro di qualche minuto, mi basta parlarci e sentire che tutti usano lo stesso gergo e le stesse parole.
    Non parliamo poi dei figli, tutti con quei nomi biblici (in alcuni casi piuttosto ridicoli: tipo Misaele o addirittura Jesus).

    P.S.
    La storia del bus mi ha fatto tornare in mente un episodio "interessante": quando andai ad Amsterdam all'incontro con Kiko pre-GMG (uno degli episodi che iniziò a farmi venire diversi dubbi sul CNC) i pulman erano tutti della stessa agenzia di Roma (pur essendo io di una città a 400 km di distanza). Chissà perchè?

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  46. @ FDF: tu hai i mamotreti "corretti" dalla CDF? Quelli con le citazioni del CCC? No, ho buttato tutto, purtroppo, in un impeto di rabbia, ma di corretto non c'è praticamente niente, c'erano in più in calce, a fondo pagina citazioni del CCC, o riferimenti ai padri della chiesa o allo statuto, ma non abbiamo mai letto niente, solo quello che era la catechesi in sè. Luigi.

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  47. per Lino: guarda non volevo in alcun modo far intedere che la segretezza come la separazione dai profani non fossero necessarie ma semplicemente disgiungerle dal concetto tipico che se ne può avere associandole a ciò che sono le società occulte o le sette giust'appunto.Ma è inutile precisare ulteriormente, magari avrò modo di spiegarmi meglio in altre occasioni più pertinenti.

    Come ho scritto mi interessava far notare l'intrinseca contraddizione del cammino neocatecumenale ergo la sua pretesa puerile.

    Grazie a te!

    per Malaparte: quell'incontro fu nello stadio della società calcistica dell'Ajax ( nota squadra ebraica di Amsterdam, chissà se è un caso...) ci dovrebbe essere stato un ragazzo che fece un certo clamore avendo "sbroccato" a Kiko, ti risulta?

    un ortodosso

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  48. Io mi ricordo di quel ragazzo. In realtà lo conosco proprio. Ha dei problemi psichici, ma per Kiko era un indemoniato.

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  49. Ho un vago ricordo di quel ragazzo che smattò, iniziando ad inveire contro Kiko e fu portato via con la forza.
    Quel viaggio fu per me sconvolgente: 26 ore di bus, la "missione popolare" nel quartiere musulmano dell'Aja dove la gente ci tirava zolle e sassi, dormire due giorni in un palestra con un gabinetto per 4 pulmann, etc.

    Al ritorno iniziai a pormi diverse domande...

    RispondiElimina
  50. @Malaparte:


    ..e che se solamente osavi lamentarti per qualcosa i catechisti ti rispondevano:
    "devi offrire le tue sofferenze al Signore"!!

    Ma in quel caso si trattava solamente di cattiva organizzazione e di pigrizia nel non pensare che l'offrire le sofferenze al Signore" ha un significato molto piu' spirituale.
    Si puo' offrire una sofferenza per una grave malattia o per un momento buio e triste della vita ma non per delle baggianate dovute al fanatismo NC !!

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  51. x Malaparte: è chiaro! Chi non è disposto a certi sacrifici è un borghese come certe volte dicono!

    x Sebastian: ma tu lo conosci o hai partecipato alla vicenda? Nel secondo caso correggimi se sbagliassi.

    venni a sapere di questo evento dal racconto di un sacerdote rumeno passato dall'ortodossia al cattolicesimo di cui tale ragazzo è frequentatore. Capitò di parlarne ed il racconto ci suscitò anche qualche risata ( anche invidia ), il sacerdote ne era estasiato, soprattutto tutti ci immaginavamo la reazione di Kiko ma al contempo si rifletteva proprio su quello che hai scritto, ossia sul possibile ritenerlo ipso facto un demonio e quindi tale atto come un chiaro segno di persecuzione.
    Ciò rientra nell'auto-esaltazione dello stesso cammino, che giudica ( quando si fà vanto di non giudicare!) ogni dissenziente un sobillato dai demoni e cose varie.
    Ma a conti fatti dove sarebbe questa persecuzione?
    Probabilmente molte altre reazioni o proteste del genere, più o meno note, ecletanti od addirittura violente, hanno la loro origine in un esaurimento dovuto ad una sorta di indigestione verso l'aproccio kikiano ed a questa discrasia tra ideale e realtà che genera la recitazione neocatecumenale.
    Il sacerdote ci raccontava che questo ragazzo si è andato successivamente a scusare con Kiko spontaneamente ribadendo che pensava di lui tutto quel che gli ha inveito ( truffatore, plagiatore, affarista ecc - che era la parte divertente )ma si dispiaceva del modo e degli insulti a lui come al Signore.La risposta kikiana fu un sornione e sbrigativo "ti perdono" che fà esattamente il paio con l'aria da pseudo profeta ispirato.Il sacerdote infatti gli aveva consigliato di evitare tale gesto perché sarebbe servito solo a puntellare lo smisurato ego di Kiko.
    Anche in questo caso gira che ti rigira non sembra che trasparire la SUPERBIA.
    Il problema è proprio l'autoreferenzialità, tutto concorre a confermare la bontà del cammino ed i suoi carismi. Basti vedere come la stessa insubordinazione alla Chiesa è bypassata riferendosi direttamente a Dio stesso!



    Approfitto per scrivere però che le malattie psichiche non possono essere una scusa per negare né la possessione diabolica vera e propria, che è una rarità, né l'influsso che i demoni hanno nella nosra esistenza. E' per questo che la Chiesa ha sempre illustrato una chiara ortoprassi che potesse determinare un habitus virtuoso. Non si può scadere nel ritenere del tutto scevra da uno scarso od inadeguato "rifornimento spirituale" e conformazione alla legge morale la nostra condizione interiore, foss'anche quella fisica.A conti fatti , se il demonio ci tenta in continuazione, l'arbitro delle nostre decisione rimaniamo sempre e comunque noi ( tranne in casi, appunto di possessione, il che rende del tutto assurdo il riferirsi agli altri come indemoniati quando non lo possono chiaramente essere )

    Un ortodosso

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  52. @ Un ortodosso

    Conosco quel ragazzo di persona. Faceva il CN in una parrocchia di Roma. Non vorrei aggiungere altro perché non vorrei dare informazioni su di me.

    Comunque so di certo che ha dei problemi psichici (anche se attualmente sta meglio rispetto ad allora).

    Quel giorno si alzò e inveì contro Kiko. Quando vide che Kiko lo ignorava completamente e andava avanti col suo "Kerygma" fece per andargli incontro, come se volesse salire sul palco e venire alle mani. Kiko allora diceva "è indemoniato, portatelo via" e andava avanti. Allora due suoi catechisti l'hanno placcato e portato via con la forza.

    Non so bene cos'è successo in seguito, e vengo a sapere per la prima volta da te ciò che riporti circa le sue scuse a Kiko. Comunque mi risulta che non stia più nel CN.

    RispondiElimina
  53. P.S. E' altamente probabile che siano stati i catechisti a dire a quel ragazzo di andare a chiedere perdono a Kiko.

    In tal caso non ci sarebbe da stupirsi se non ha dato ascolto al sacerdote.

    RispondiElimina
  54. Mi dispiace per questo ragazzo ed immagino che sarà stato un fatto che vi abbia turbato e quindi non voglio affatto da l'idea di elogiarlo nell'impeto improvviso o di giustificarne insulti od addirittura le bestemmie.L'apprezzamento che avemmo nei confronti di tale gesto tra noi fu ed è dettato da umana comprensione e dalle invettite in sé stesse che ci sembravano del tutto legittime e veritiere.In piccolo sono cose accadute anche durante le varie catechesi di primo corso...Come ho scritto prima, e qui viene riportato ed illustrato più volte, la discrasia ipocrita tra ideale e realtà con conseguente recitazione connaturata,miste al tipo di struttura inglobante e di pressione/responsabilità "esistenziale" ,come si direbbe nel cammino, possono generare anche reazioni scomposte o nevrotiche che credo però non sempre siano da biasimare, alle volte possono anche divenire salutari ( penso alle testimonianze che i fuoriusciti dal cammino raccontano ).
    Noi perlomeno la interpretavamo alla luce del sacerdote che conoscendolo ce ne parlava e che spesso incontra questo ragazzo che tu conosci.
    Preciso che ho parlato di "invidia" nel senso che, se potessi, non vedrei l'ora di sbugiardare ed accusare tutti coloro che compromettono l'integrità stessa della santa Chiesa con reiterata acribia ed evidente malafede chiaramente nel rispetto della giustizia e della carità che si deve/dovrebbe ad ogni uomo.
    Ma carità e giustizia non possono non fondarsi che sulla Verità ergo sulla dottrina.

    Un saluto, un ortodosso

    p.s. evidentemente prima del cammino neocatecumenale la Chiesa cattolica era in balia dei demoni...

    p.p.s. posso dirti senza alcuna garanzia ovviamente che la decisione di andare da Kiko per come me ne parlava questo mio amico rumeno, il sacerdote, è stata autonoma e spontanea perché ne discusse direttamente con lui. Come,dove,quando,perché accadde è una curiosità che comunque solo il diretto interessato potrebbe dirimere...io ho già parlato troppo trascinato dalla curiosità.

    RispondiElimina
  55. Dato che è stato iniziato il discorso, volevo raccontare quel folle viaggio. Avevo appena passato un esame e mi feci convincere da un amico, sperando di riuscire a visitare Amsterdam.

    Partiamo da una città del centro nord; i pullman che dovevano arrivare da Roma (400 km più a sud, chissà poi perchè), erano in ritardo di oltre 3 ore e quindi siamo stati tutto il tempo accampati nelle salette in piena notte.
    Alla partenza ho notato con sommo stupore che c'era una coppia con un figlio di qualche mese...
    Il viaggio è tremendo: gli autisti non sanno la strada, ci perdiamo mille volte (passando addirittura dalla Francia). Dopo 26 ore finalmente arriviamo a l'Aja. La gente iniziava a dare segni di squilibrio (dopo più di un giorno fra bus e autogrill è normale), quando ci danno la bella notizia: le famiglie che ci dovevano ospitare non ci avevano visto arrivare e non ci potevano più accogliere nel cuore della notte, quindi saremmo stati alloggiati in una palestra di una scuola. Il tutto condito dalla solita interpretazione fantasiosa delle Scritture:"Come San Paolo, la cui predicazione fu rifiutata dagli Ebrei e accettata dai pagani, così anche voi siete stati rifiutati dai vicini e accolti dai pagani".
    Arrivati all'Aja in condizioni penose, ci viene organizzata un'Eucarestia in una parrocchia nella quale veniamo preparati per la missione popolare del pomeriggio.
    La missione doveva essere incentrata sul tema di invitare i non cattolici alla GMG, ma era il pretesto per la solita piazzata NC con schitarrate e gente che raccontava i propri fatti a tutti. Inizialmente ci dicono che ci è stata assegnata una zona vicina all'università, dopo 10 minuti di missione, arriva la polizia che ci intima di andarcene perchè non abbiamo i permessi e ci scorta (in maniera piuttosto rude) verso il quartiere che ci è stato assegnato.
    Si tratta del quartiere musulmano dell'Aja: in giro solo gente losca e donne con il niqab. Dopo una mezzoretta di missione iniziano ad avvicinarsi dei bambini che ci bersagliano con sassi e zolle. Scappiamo e torniamo alla chiesa, dove ci viene detto che si è trattato di "una grazia immensa" e altre frasi senza senso tipiche dei NC.
    Il giorno successivo ce ne andiamo all'incontro con Kiko: solita adunata oceanica, solite baggianate, solita pagliacciata delle alzate.
    Finito l'incontro, il tempo di fare un paio di balletti e ci caricano sul pullman per tornare in Italia. Durante il viaggio viene fatto anche l'immancabile giro delle esperienze.

    Arrivati in Italia (questa volta dopo un viaggio di una 15ina di ore), alla casa madre ci accolgono con una piccola agape e con l'ennesima Eucarestia (in cui tutti dormivano).

    Dopo questo viaggio ho iniziato a pensare che ci fosse qualcosa che non andava nel CNC; che non potevo accettare le esagerazioni, il fanatismo, le stupide imposizioni dei catechisti, che tutte quelle esagerazioni (che poi rovinano la vita delle persone) non hanno nulla a che fare con il Cattolicesimo.
    Poi sono successe anche altre cose che mi hanno fatto abbandonare questa setta...

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  56. La chiesa rimane nei secoli la fede salda,mel cuore degli umili, questi movimenti passano cpme passano i loro leader.

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  57. Ciao mi chiamo Alessio

    Seguo il Cammino Neocatecumenale da circa 3 anni e volevo lasciarvi solo la mia esperienza riguardo allo stesso. I Il Cammino per me è un qualcosa che sta facendo scomprire in me lati che non conoscevo e mi ha portato a superare situazioni di vita difficili con una vera pace nel cuore. Ho 31 anno sono sposato e ho due splendidi figli ho una vita normalissima, lavoro gioco alla playstation e vado tranquillamente in discoteca a ballare e a mangiare ai ristoranti.Credo in Dio e credo che nel capire quello che vuol dire vivere da Cristiani e apprendere meglio ciò che Dio chiede a noi non ci sia nulla di male. Il Cammino non rende migliori e non è fatto da persone al di sopra di altre, è semplicemente formato da "persone" con i loro pregi e i loro difetti, le loro forze e le loro debolezze. Tutti sbagliano compresi catechisti sono persone normali che hanno messo la loro vita a disposizione degli altri...poi c'è chi la sua vocazione la adempie meglio e chi non al meglio ma sempre e comunque a disposizione del prossimo. Io personalmente non vado per rinchiudedermi in salette nascoste o posti inaccessibili o perchè ne sono obbligato.......

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  58. ... vado perchè li ascoltare la Parola di Dio mi fa stare meglio! I Fratelli sono importanti nella mia vita e grazie a loro esperimento su me stesso l'essere un Cristiano!!! Come del resto "chiunque" mi circonda.
    P.S. Per chi ha parlato del fatto riguardanti le convivenze vorrei solo dire che esse sono un modo per circondarsi pienemente insieme a Cristo staccando per un pò da tutto quello che ci circonda oggi e poi certo che se uno va in un albergo quello HA DEI COSTI A PERSONA PER IL SERVIZIO CHE OFFRE quindi perchè non bisognerebbe pagarlo?? E perchè negare ad un altro che vuol venire e e che nn può permetterselo aiutarlo a saldare il conto? P.S. proprio due giorni fa nell ultima convivenza mancavano parecchi soldi dopo due giri, e guardate un pò ho visto con i miei occhi il "Catechista" che pagava di sua spontanea volontà la differenza restante tramite il suo bancomat!!! Fate voi...Per concludere ,ognuno viva la vita come vuole ma senza giudicare perchè Dio ci ha fatti liberi di scegliere della nostra vita

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  59. In poche parole il fratello Alessio ci ha detto che:

    1) il Cammino è inutile, infatti non ti cambia la vita

    2) il Cammino è un club di gente che si consola cantando e stando insieme

    3) che le cosiddette "convivenze" le salda sempre il cosiddetto "catechista" (sì, sì, certo... non ci sarà in futuro nessuna sorpresina, certo, tu sì che hai capito tutto).

    Ti invitiamo a sfogliare questo stesso blog, nei prossimi giorni ti daremo una risposta più esaustiva.

    RispondiElimina
  60. ora capisco lo strano comportamento di "chiusura" e di segretezza di un mio amico iscritto i un gruppo di spiritualità cattolico...

    RispondiElimina
  61. Vorrei condividere un esperienza che mi ha scioccato sulla gente del "cammino"... avevo solo 18anni e mi fidanzai con una ragazza appertenente a questa setta. Era già mia amica da un anno e le volevo molto bene. Fin dai primi tempi notai alcune stranezze nel suo gruppo di amici. 1erano tutti nel cammino neocatecumenale;2 uno di loro era stato a letto con un suo amico maschio ma aveva una ragazza(anche lei nel cammino) la quale aveva abortito tre volte (a 17anni);3 sembravano voler sempre convincere la mia ragazza che stare con me fosse sbagliato perché non ero uno di loro,avevano un senso dell umorismo che sembrerebbe troppo spinto anche in un night club di harlem,la loro antipatia era sempre gratuita e rivolta solo a gente molto debole. Riuscii ad ottenere apparentemente il consenso del padre andando a vedere per due volte "le catechesi". Questi incontri non erano altro che un discorso di gruppo di una banalità allucinante nel quale ti parlavano come se fossi un bambino di 5anni. Feci notare alla mia ragazza che Gesù predicava una vita semplice mentre loro non facevano che parlare di spendere 1500euro a famiglia per un imminente viaggio a Rio (la mensa dei poveri era al piano inferiore). Durante questi viaggi il cui scopo era "evangelizzare" non mancavano canne,sbronze e sesso come in ogni viaggio fra ragazzi al mondo.l unica differenza era che durante il giorno parlavano di dio e facevano cose che io non ero ritenuto degno di conoscere.ci lasciammo diverse volte e puntualmente scoprii che persone molto più anziane di noi le parlavano in privato. Ovviamente io non entrai mai a far parte del cammino. Alla fine,dopo tre anni di tormenti riuscì a lasciarmi per un neocatecumenale. Da allora non l ho più sentita. La mia attuale ragazza ancora convive con i dubbi che quella comunità mi ha creato a causa delle loro manipolazioni.

    RispondiElimina
  62. Purtroppo si somigliano tutte, ogni setta a carattere religioso presenta praticamente le stesse caratteristiche.

    Se si tratta del Cammino Neocatecumenale, ti invitiamo a seguire questo nostro blog, e a usare la "casellina di ricerca" in alto a sinistra per cercare altri argomenti.

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