lunedì 19 maggio 2014

Kiko: "il titolo non conta nulla da noi, che siano preti, frati, suore o vescovo"

Articolo di Raul Löbbert (4 maggio 2014) comparso su Christ und Welt del Die Zeit.
Traduzione a cura di Valentina. Evidenziamo alcuni passaggi.


IL CAMMINO DEI KIKOS

Il Cammino Neocatecumenale è uno dei movimenti più potenti del cattolicesimo.
Gli ex membri accusano il Cammino di pratiche settarie.

· Lo scandalo

Imbarazzante girotondo dei vecchietti:
obbligatorio nel Cammino Neocatecumenale
Il Cardinale Meisner, arcivescovo di Colonia, si ritira. Conclude la sua esperienza di arcivescovo con una frase detta ad un gruppo neocatecumenale che è stata come una bomba. "Una delle vostre famiglie vale come tre famiglie musulmane". Avesse voluto offenderli, non avrebbe potuto fare di più. Il portavoce islamico ha paragonato il cardinale a Sarrazin (uomo politico simpatizzante di Le Pen in Germania, ndt). Il governo federale si dissocia dalle "idee personali di un'autorità ecclesiastica". Il video spopola su internet. Quali erano le "vostre famiglie"? A chi si riferiva Meisner? Che cos'è il Cammino Neocatecumenale?

Per un giornalista non è facile investigare sul Cammino Neocatecumenale. Non ha nessun "addetto stampa" né "rappresentante ufficiale" in Germania. Le sue strutture sono sconosciute così come i suoi rituali. C'è chi ha fatto sull'argomento una tesi universitaria, una sola, concludendo che si tratta di uno dei movimenti più potenti del cattolicesimo.

Il Cammino è nato in Spagna a metà degli anni '60 e Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI l'hanno promosso. Oggi ci sono 20.000 comunità in 1300 diocesi, probabilmente un milione e mezzo di seguaci. È un'organizzazione laicale che ha costituito dei suoi propri seminari, come gli è stato concesso per diritto canonico da Giovanni Paolo II. I seminari sono 100 in tutto il mondo, due di questi in Germania.

Seminario kikiano R.M.
Però a parte la storia gloriosa del Cammino, c'è quella dolorosa che viene raccontata su Internet. Si dice che i suoi adepti sono manipolati, obbligati a generare molti figli per creare dei cristiani d'elite e rivoluzionare la Chiesa. Il messaggio è chiaro: il Cammino è qualcosa che non dovrebbe esistere: una setta all'interno della Chiesa.

Ma cosa c'è di certo nelle voci? Quale Cristo annuncia il Cammino? Per due mesi ho cercato di scoprirlo, ma mi sono trovato davanti al silenzio opposto dai seguaci del Cammino, che non vogliono parlare, rifiutano la trasparenza ed hanno paura, perché in un mondo secolarizzato non viene affatto compreso, come ha scritto una ex adepta in una mail, il fatto di essersi associati ad un "gruppo estremista".

Così ho cominciato la mia ricerca nel mondo che è il contrario del silenzio, in mezzo ad un affollarsi di parole che ignorano del tutto le leggi di logica, sintassi e di costruzione del discorso. Mi sono imbattuto in internet nel video con Meisner. Non era quello con la dichiarazione dello scandalo. Qui Meisner aveva un ruolo minore; la parte del leone la faceva un signore che presentava un libro dal titolo impegnativo "Il Kerigma nelle baracche tra i poveri".

Nel libro si legge "Le cose devono essere come dico io, le famiglie come dico io, il lavoro come dico io, la comunità come dico io. Tutto come dico io". E ancora "Parlo in nome di Dio. Per voi io sono un angelo". E così come scriveva, quell'uomo parlava; gridando, gesticolando, rosso in volto, lanciando in mezzo al pubblico, come fossero pietre, parole come "peccato, pagani, inferno, demonio". E Meisner? Il cardinale, che in altri casi tollera l'autorità solo di Dio o del Papa, stava seduto in basso e guardava in alto verso lui, verso Kiko.

Sigari pagati dai fratelli di comunità
per poter abbindolare i vescovi
· L’iniziatore

Senza Kiko Argüello il Cammino non esisterebbe. Con i suoi 75 anni ne è il fondatore. In tutto il mondo le comunità Neocatecumenale cantano le sue canzoni. Tutte le icone esposte nelle eucarestie del sabato le ha dipinte lui. Persino le sedie su cui si siedono i suoi seguaci le ha disegnate lui. Kiko è il principale catechista del Cammino. Quello che lui dice viene diffuso e annunciato nella comunità ma tenuto nascosto al pubblico. La sua apparizione del 24 gennaio è anche qualcosa di unico: una vista nella testa di Kiko.

Peccato che quella sera racconta solo quella che è la sua leggenda: il giovane Kiko, nella Spagna di Franco, era un pittore apprezzato. Conduceva una vita dissoluta ma non se ne rendeva conto. Pensa al suicidio. Gli appare la Madonna. Con la chitarra e la Bibbia va in un quartiere povero di Madrid.
Si stabilisce là, canta le sue canzoni e intorno a lui si raccolgono i poveri. Nasce la prima comunità. Si unisce a lui una suora che ha lasciato la veste, Carmen Hernandez. Lei e Kiko sono i leader del Cammino.

Insieme, nominano le “Famiglie itineranti”. Viaggiano nei paesi dove il Cammino non è ancora diffuso. Si incontrano con i vescovi, fondano nuove comunità e nominano catechisti. A questo scopo, hanno bisogno di sacerdoti che siano vicini al Cammino. Perciò aprono nel 1988 il primo seminario del Cammino a Roma.

Povertà di Kiko, cioè
impoverimento dei kikos
Ma tutto è cominciato nelle baracche di Madrid. Ci sono le foto di quel periodo. Esse ci mostrano un Kiko magro e barbuto. Vive in una baracca solo con l’amore di Dio. Kiko suona la chitarra e canta canzoni dedicate a Maria ai poveri.

Canta anche oggi, 24 gennaio, a Colonia. Con la musica comunica con le persone che vogliono credere ma sono lontane dalla Chiesa. Spesso come Kiko ci sono giovani che sono in crisi e cercano sostegno spirituale ma si sentono allontanati da istituzioni fredde e infeconde. Proprio come Agnes Junge.

· La fuoriuscita

Agnes ha camminato 15 anni e se ne è andata 8 anni fa. È l’unica fuoriuscita che ha avuto il coraggio di incontrarmi. Non vuole si sappia dove vive. Quando sente parlare per la prima volta del Cammino, è in crisi esistenziale. Si è convertita dal protestantesimo ed è alla ricerca di Dio. La Messa della Domenica non le diceva granchè. Parla con il suo sacerdote, che le dice che c’è qualcosa di nuovo, di diverso.

In quel posto si suona la chitarra durante la messa, si fa la comunione mangiando pagnotte e bevendo il vino e alla fine si balla intorno all’altare, che si trova al centro di una stanza piccola e calda, non in una chiesa fredda e arida.

L'UFO di Porto San Giorgio,
progettato da Kiko Argüello
Per sei settimane Agnes segue il corso iniziale con il sacerdote e l’equipe dei catechisti.

Alla fine vanno tutti in un ostello della gioventù e scelgono una coppia di responsabili che rappresenta i catechisti quando non sono presenti. Così nasce la Comunità. Il cammino consiste nella preparazione dei cristiani primitivi al Battesimo, il Catecumenato, diviso in fasi, con riti di passaggio e scrutini finali.

Non è chiaro quanto duri il Cammino. Possono passare decenni prima che una Comunità rinnovi il proprio Battesimo nel Giordano. Agnese Junge non ci è mai arrivata. E con il Cammino ha perso tutto: amici, soldi, la fede nella Chiesa ma soprattutto la fede in Kiko, il cantore dei poveri.

· Una donna racconta gli esorcismi

Dal momento in cui, alla fine degli anni 60, il Cammino lascia le baraccopoli per espandersi a Roma, viene bersagliato dalle critiche. In Spagna i fuoriusciti hanno organizzato addirittura dei forum su Internet.

Il Cammino in Germania conta 90 comunità, 5 a Colonia, piuttosto piccole. Ma anche qui si registrano degli abbandoni.

Dipinti di Kiko Argüello a tema religioso,
su cui i neocatecumenali devono pregare
In una testimonianza una donna ha riferito che, durante gli scrutini, vengono fatti degli esorcismi. Ha avuto così tanta paura da dover correre in bagno per due giorni. “Avevo 20 anni”.

Una testimonianza dalla Spagna: “Ho dovuto stare di fronte alla comunità, rosario tra le mani, sguardo rivolto al cielo. Il catechista mi chiedeva se rinunciavo al diavolo e io dovevo ripetere. Poi ognuno doveva dire la sua opinione su di me per umiliarmi”.

Durante gli scrutini non si deve solo rinunciare al diavolo ma anche abiurare agli idoli. “L’idolo è qualsiasi cosa si metta in concorrenza con Dio” dice Agnes Junge. “Può essere l’automobile o la collezione di dischi”. Ma di solito l’idolo è il denaro, Mammona. E ci si può arrivare solo con grandi sacrifici economici.

· Quel Conto Corrente deve essere chiuso

In un forum spagnolo una donna racconta di essere stata obbligata a chiudere il proprio conto corrente. Così non ha potuto continuare con gli studi. Nella comunità di Agnes in occasione di uno scrutinio sono stati raccolti 60.000 euro.

Sedia in plastica trasparente
progettata da Kiko appositamente
per le terga dei presbìteri R.M.
Poi ci sono le raccolte periodiche e le decime poiché, raggiunto un certo stadio del Cammino, si deve dare regolarmente la decima parte del guadagno lordo.

Di tutto ciò che viene raccolto, gli adepti non sanno quanto ne venga impiegato in progetti concreti o introitato dal Cammino stesso, nè si possono fare troppe domande. Anche se nel cammino si sottolinea sempre la libertà del singolo, non viene mai messa in dubbio l’obbedienza ai catechisti ed alle loro decisioni. Kiko dice “Dove non c’è l’obbedienza ai catechisti, non c’è il Cammino”. Il catechista ha un enorme potere, conferma Agnes.

Questo potere cresce nella misura in cui uno prende sul serio la conversione predicata da Kiko e abbandona la sua vecchia vita, gli amici, gli hobbies, l’ambiente sociale. Due volte alla settimana la comunità si riunisce per il culto. Poi ci sono le preparazioni ed ogni sei settimane un giorno di convivenza. Oltre a ciò, le famiglie in Cammino vivono la loro fede anche in casa, con la preghiera delle Ore e la Veglia fino alle 3 di notte. Tuttavia il precetto più importante è quello di “essere aperti alla vita”. Sono proibiti sterilizzazione, contraccezione e anche i metodi naturali (calcolo dei giorni fertili).

· Pressione sulle donne in gravidanza

“Una donna era incinta” ricorda la Junge “aveva già perso un figlio con un aborto spontaneo ed era probabile che il successivo potesse avere una disabilità”. La comunità ha esercitato pressione sulla donna perché lo tenesse. In modo sottile.

Ogni fedele deve dare la propria testimonianza, di fronte alla Comunità, di come il Cammino ha cambiato la sua vita. Cosicchè tutti sanno i segreti degli altri. Ciò assicura, nella dinamica di gruppo, che ciascuno sia di “supporto” all’altro per non allontanarsi dal Cammino.

Pagliacciate neocatecumenali:
simulazione della "cena ebraica"
“Il giorno dello scrutinio consente un facile contro-interrogatorio”. Chi non viene ritenuto pronto per lo stadio successivo viene respinto e deve aggregarsi ad un’altra comunità. La donna in ogni caso portò a termine la gravidanza. “Il bimbo nacque morto”:

Anche sui problemi coniugali la Comunità è ben informata. Di solito si verificano quando un coniuge è in cammino e l’altro no. “Vuol dire che hai fallito nella tua missione”.

Ma anche le coppie del Cammino vanno in crisi. Una coppia molto giovane si voleva separare. Ma naturalmente il divorzio non è ammesso. Così arrivarono i loro parenti e fecero pressione sui bambini perché si allontanassero dai genitori infedeli al cammino. Così è successo.
I genitori rifiutano il colloquio con me. Se non altro, hanno ripreso di nuovo i contatti con i figli. I nipoti invece non possono ancora incontrarli da soli.

Agnes si era accorta di tutto ciò. Perché non ha abbandonato il Cammino? Afferma che il Cammino era la sua vita. Lì trovava un indirizzo, gente che si interessava a lei. Perciò non se ne è andata, anche se dentro di sè aveva preso le distanze.

Autoritratti dell'iniziatore
Kiko Argüello
Il distacco cominciò con la visita di Kiko nella sua città. Sì dice che Kiko viva da celibe e si sostenga con le donazioni. Lei  conferma che la sua comunità l'ha ospitato in una suite di un albergo di lusso e gli ha "donato" una limousineLa Junge si meraviglia: come si conciliano le limousine con la povertà di Cristo?

E se anche non fosse così, come farebbe a spiegarlo alle persone, nelle cui case deve annunciare il Cammino, e invitarli alla catechesi iniziale? Non ne poteva più, di mentire, afferma. "Ma non riuscivo ad andarmene".
Così viene fatta andar via. I suoi compagni di cammino le dicono un giorno che non deve più venire. Lei vuole telefonare ai catechisti per farselo dire da loro. La ragazza deve restituire tutte le carte. "Da allora, nessuno di loro mi conosce più". Persone che erano vicine a lei ora come nulla fosse attraversano la strada per non incontrarla. Dopo 15 anni Agnes Junge è di nuovo sola.

· Il vescovo

E Meisner, cosa dice il 24 gennaio? Dopo tutto, il Cammino può insediarsi in una diocesi solo se ha l'approvazione del vescovo. Anche nel 2012 Meisner in una lettera aveva raccomandato ai suoi sacerdoti di "provare con benevolenza" le catechesi plurisettimanali del Cammino.

Simboli massonici (l'occhio del cuore)
in un dipinto di Kiko Argüello
Negli anni 80 è Meisner, come egli stesso ricorda nel suo discorso, ad incontrare per primo il Cammino a Berlino. Più tardi, egli ricorda, aveva ricevuto dal Cammino 60.000 marchi. Il cardinale si chiede: da dove vengono i soldi? Quando sente che sono stati raccolti come rinuncia agli idoli, Meisner è così colpito che spontaneamente dimezza il proprio conto. Quali erano gli idoli? Meisner si sente rispondere: "La polizza-vita e i nostri libretti di risparmio".

Più e più volte, afferma, ha dovuto prendere le difese del Cammino che veniva criticato in Vaticano.
In partitolare, le catechesi di Kiko e gli aspetti particolari della liturgia. I critici del Cammino accusano i suoi membri di essere eretici o protestanti. Fra tutti i vescovi italiani il più critico verso il Cammino è stato il defunto arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini. Quando a Roma ha udito queste critiche, Meisner ha risposto che dietro il cammino c'è "la forza della fede dei coniugi che mettono al mondo dieci figli". E così chiudeva la discussione.

Ma anche a casa sua, a Colonia, le critiche inseguono il cardinale. Anni fa partecipa a una riunione di un consiglio parrocchiale. Lì si lamentavano che il Cammino si isola e divide la comunità parrocchiale. Discredita i cattolici impegnati definendoli cristiani della domenica. Allora Meisner diagnosticò il "vero" problema: "Se si prende sul serio la fede cattolica, allora la paura ci rende dei cristiani a metà".

"Tabernacolo a due piazze": Kiko
fa mettere il Sacramento e il Libro
nello stesso contenitore...
· Il servizio anti-sette tace

Erika Lucks, presumibilmente, è una di questi "cristiani a metà". Come Agnes Junge, il suo è uno pseudonimo. È la sua parrocchia, quella dove parlò Meisner.

A suo tempo aveva chiamato il Servizio anti-setta per appurare o suoi sospetti sul cammino.
Un consulente anti setta disse che non poteva dire nulla sull'argomento. Lavorava infatti all'arcivescovado.

Un suo collega si dimostrò molto più efficace nella diocesi di Monaco nel 2003. Dichiarò infatti in un'intervista che il Cammino neocatecumenale aveva tendenze settarie. La diocesi di Monaco ritirò al consulente anti setta ogni autorizzazione ad indagare sul cammino. Nonostante alcune telefonate la invitino a riflettere, la Lucks richiede un colloquio l'arcidiocesi di Colonia. Nonostante sappia di essere stata lei stessa screditata. La Lucks, dopo il quarto figlio, si era fatta sterilizzare.

Nel suo discorso, Meisner aveva citato un caso simile. Ricordava che una donna gli si era avvicinata.
Dopo un aborto spontaneo, si era fatta sterilizzare, ed ora era preoccupata per la “apertura alla vita” richiesta dal Cammino. Questa la sua conclusione: "Se prendo sul serio la fede, posso anche aver fatto degli errori, che però mi incoraggiano a elevarmi ad un livello più alto". Erika Lucks non poteva salire a quel livello. Abbandonò la sua parrocchia. Dopo vent'anni quasi non le fa più male.

Bimah ebraica in un
seminario neocatecumenale R.M.
· Celebrazioni

Ma oggi come oggi, quant'è elitario il Cammino? Le catechesi di Kiko sono ancora segrete.

Una volta il Cammino ha convocato una conferenza stampa in Spagna, dopo l'approvazione degli Statuti con Benedetto XVI. Prima Kiko obbligò i giornalisti a dire il Padre nostro. Poi cercò di convertirli. Da noi questo non potrebbe succedere.

I coniugi responsabili del Cammino a Colonia hanno rifiutato ripetutamente di parlare con me. I Seminari di Bonn e Berlino hanno, se non altro, giustificato il proprio rifiuto. Ma: "Non può esserci benevolenza senza comprensione".

Per quanto riguarda le celebrazioni del sabato sera debbono, per disposizione del Vaticano, essere aperte agli ospiti. Ad una giornalista che voleva assistere ad una Eucaristia a Düsseldorf, capitò di sentirsi dire che "i giornalisti non sono ospiti". E cosa dire di Colonia, cosa di St. Marien in Nippes? È la parrocchia nella quale, 20 anni fa, i cattolici si ribellarono. Io vivo lì. Ho il diritto di frequentare l'Eucaristia del Cammino. Però ho anche la coscienza sporca. Ho usato un falso nome. Altrimenti, sarei stato buttato fuori.

Kiko all'ambone con crocifero e candelieri.
Cioè: il laico che crede di essere un vescovo...
· Risolvere problemi coniugali

Sull'homepage della parrocchia, non c'era scritto dove e quando si tenessero le celebrazioni comunitarie. Solo con una telefonata all'ufficio parrocchiale ottenni le informazioni. Nel punto di ritrovo c'erano molte persone occupate a portare fiori.

Fui salutato dalla coppia che per tante volte aveva rifiutato di concedermi un colloquio. Erano sorpresi di vedere un ospite. La donna immaginò "Era nella lettera del parroco". Poi sibilò a uno di quelli che portavano fiori "Dovrebbe andare fuori".

Poi mi parlò dei suoi problemi coniugali e di come il Cammino l'aveva aiutata a superarli. Mi presentò un signore con i capelli a spazzola. Si presentò come Dominik e mi mostrò il luogo. In parrocchia, mi disse, portava il Cammino ai lontani.

"Se ci cerchi con Google", mi disse, "trovi un sacco di cose negative". In Spagna molti pensano che il Cammino sia di estrema destra. "Tutte scemenze". Prima di condurmi nella sala, dietro le cui porte chiuse al pubblico sì svolgeva la celebrazione, mi portò nel guardaroba. Sulla parete era appesa una lettera di Giovanni Paolo II. "Con questa ci ha riconosciuti".

"Comunione seduti":
guardate il tizio imbambolato
in attesa che scatti il segnale per
poter manducare la sua porzione
"Non proprio" dice Bernhard Sven Anuth, professore di diritto canonica presso l'Università di Tubinga. "Secondo il Diritto Canonico quella del 30 agosto 1990 è solo una raccomandazione elogiativa". Tuttavia è la prima volta che il Cammino riceve una definizione. Viene descritto come un "itinerario di formazione cattolica". Per il canonista, qualcosa di nuovo, che dimostra quanto importante sia stato il Cammino per lui e lui per il Cammino.

Una foto mostra Kiko e il papa il 24 marzo del 2000. Kiko fa visitare al Papa la sontuosa Domus Galileae, il Centro Internazionale del Cammino sul lago di Genezareth. Kiko stesso la ha progettata. Cosa fa il papa quando si trova di fronte al gruppo in bronzo sul Discorso della Montagna? È stato fuso da Kiko. Grazie a lui, ora c'è un Gesù che brilla sul lago tra le nuvole.

Come artista, Kiko interpreta la nuova evangelizzazione che il papa ha voluto fosse visibile: esteticamente, designando il Cammino come una "gravidanza per la fede", descrive la Chiesa come un corpo di donna, con il trono di vetro per capo, l'altare come stomaco, il fonte battesimale come utero;
numericamente, riempiendo gli stadi nella Giornata Mondiale della Gioventù di giovani pronti, ad una sua parola, a salire sul palco per farsi sacerdoti; politicamente, per come a Madrid nel 2007, mobilitò oltre 300.000 "difensori della famiglia cristiana" per protestare contro la legalizzazione del matrimonio gay voluta dal governo Zapatero.

La nuova Domus di Kiko ispirata dai cartoni animati
Kiko, come dimostra il suo discorso a Colonia, è uomo di molte parole. Solo che non può essere tuttologo. Kiko è più musicista che oratore. Ed anche come musicista aspira a grandi cose. Ha persino composto una sinfonia sulla "Sofferenza degli innocenti". Alla rappresentazione del 2013 davanti alla "porta della morte a Birkenau" c'erano, tra i 12000 spettatori del "Kiko live in Auschwitz", 50 vescovi e 6 cardinali.

· Kiko, un discepolo obbediente

Nonostante tutti i grandi palcoscenici, tuttavia Kiko ci tiene ad apparire come un discepolo obbediente e uomo superiore. Così convince i vescovi, soprattutto quelli di Roma. "Dalla mia esperienza" dice in un'udienza papale del 1986 "ho capito che Dio obbedisce ai suoi vescovi; lui stesso obbedisce loro".

Il suo grande impegno ad apparire sottomesso fallisce in modo ancor più grave allorché Kiko, in segreto, disobbedisce, come quando si scaglia contro i vescovi che non vogliono il cammino nelle loro diocesi o che addirittura lo mandano via, come successe a Clifton nel 1997, dove, come si evince da una relazione interna della diocesi, Kiko, riporta Christ und Welt, usò tutto un altro tono, dicendo: "Il titolo non conta nulla da noi, che siano preti, frati, suore o vescovo".

Kiko nel suo discorso a Colonia ha nominato 350 volte Benedetto XVI e una sola volta Francesco. Stavano faccia a faccia. "Sono un peccatore" ha detto Francesco. "Allora siamo in due" ha detto Kiko.
Solo che il papa ha colto l'artista in un punto molto importante.

Il 1° febbraio 2014, alla prima grande udienza con il Cammino, Francesco raccomanda di rispettare i fuoriusciti. "Il Cammino" ha detto "è una strada impegnativa. Gli incidenti sono inevitabili. Nessuno dovrebbe negare all'individuo la libertà di scelta nella sua vita spirituale".

È la prima volta che un papa critica apertamente il Cammino. Ma Francesco sa che la Chiesa non può annullare il Cammino. È diventato troppo grande, troppo potente. Quindi devono convivere con lui. E con Kiko.
Raul Löbbert, Christ & Welt (numero 19 del 2014)
(traduzione in italiano a cura di Valentina;
sottolineature e immagini redazionali)


1° febbraio 2014: Kiko indiavolato mentre protesta
lamentandosi col Papa che ancora non esiste
in tutte le parrocchie l'iniziazione neocatecumenale

113 commenti:

  1. GRANDE prova di giornalismo del sig. Löbbert.

    Tutta la sua tesi su una sola persona uscita da cammino che parla della sua esperienza.

    E poi la vera chicca, citare una frase del libro attribuendola al modus vivendi della comunità.

    Eccola: Nel libro si legge (come se fosse ciò che Kiko fa) "Le cose devono essere come dico io, le famiglie come dico io, il lavoro come dico io, la comunità come dico io. Tutto come dico io".

    Quindi secondo questo giornalista KIko decide come devono essere le cose?

    E' come citare il salmo che dice: DIO NON C'E'... senza tener conto del contesto: L'empio dice: DIO NON C'E'.

    Nel libro Kiko spiega in cosa consiste la morte del peccato: l'uomo che si separa da Dio, dalla vita è, secondo San Paolo costretto a vivere tutto per se stesso mettendosi al centro della sua vita. Ecco allora la frase che riporta il modo di vivere di chi ha rotto con Dio:"Le cose devono essere come dico io, le famiglie come dico io, il lavoro come dico io, la comunità come dico io. Tutto come dico io"

    Poi dice:Peccato che quella sera racconta solo quella che è la sua leggenda.

    E cosa doveva raccontare se non la sua esperienza?


    Non c'è che dire, grande prova di giornalismo. Se questo tale guarda un video e non capisce niente adesso capite perché non è detto che chi scrive su un giornale o in un blog sia la VERITA'.

    RispondiElimina
  2. "...apparire sottomesso fallisce allorché Kiko, in segreto, disobbedisce, come quando si scaglia contro i vescovi che non vogliono il cammino nelle loro diocesi o che addirittura lo mandano via ... Kiko, usò tutto un altro tono, dicendo: "Il titolo non conta nulla da noi, che siano preti, frati, suore o vescovo".

    Esattamente. Il suo modus operandi si basa sull'uso consapevole della menzogna.

    Vi riporto a testimonianza un abstract di frasi kikiane, magnificate sul sito di Baccalà, che con quel che pubblica come sempre raggiunge l'effetto di dare ragione a chi critica il cosiddetto cammino.

    "IL PAPA CONFERMA LE LITURGIE DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE.

    ...A più di un mese di distanza, (dalla lettera di Becciu) abbiamo chiesto a Kiko Argüello di spiegarci il significato di questa lettera...

    ...(il Papa) ha detto che a volte, per cercare la comunione con la diocesi dove le famiglie sono state inviate, si potrebbe cedere su “alcuni dettagli” in funzione della comunione ecclesiale con la diocesi. Siamo d’accordo che la comunione ecclesiale è molto importante, ma queste parole sono state lette fuori del contesto e interpretate negativamente da alcune persone non favorevoli al Cammino: immediatamente hanno tolto l’Eucaristia celebrata in comunità il sabato notte alla vigilia della domenica e hanno eliminato la Veglia pasquale delle comunità che è un danno terribile. Questo sviluppo mi ha spinto a scrivere una lettera al Papa esprimendo le mie preoccupazioni. Perché il problema è: chi decide quali sono i dettagli che possono essere rimossi? Forse che gli statuti approvati dalla Santa Sede non sono più validi? A causa di queste interpretazioni, alcuni parroci e vescovi hanno cominciato a cambiare la prassi liturgica del Cammino Neocatecumenale che è stato approvato nel 2008 da cinque Congregazioni della Santa Sede, dopo un processo durati diversi anni...

    ...Il Santo Padre, in questa lettera inviata attraverso mons. Becciu, afferma che ciò che ha detto nelle indicazioni alle famiglie non tocca per nulla gli Statuti del Cammino Neocatecumenale e, citando l’articolo 12, che parla della Veglia pasquale, e l’articolo 13, che parla dell’Eucaristia del Cammino, afferma che “per quanto attiene alle celebrazioni della Veglia Pasquale e dell’Eucaristia domenicale”, essi sono “il quadro normativo di riferimento” per il Cammino. Quindi, grazie a Dio, il Papa ci ha salvato, perché i dettagli di un canto o di cose particolari possono essere cambiati – siamo d’accordo – ma qui abbiamo queste interpretazioni che sembravano annullare gli statuti. Siamo molto felici che il Papa ci vuole bene e ci difende...

    ...L’articolo 13 è molto importante perché dice che il Cammino Neocatecumenale celebra l’Eucaristia dopo i primi vespri della domenica in piccole comunità, e che queste celebrazioni fanno parte della pastorale liturgica della parrocchia e sono aperte a tutti. Questa è una cosa meravigliosa perché le comunità sono piene di giovani e siamo riusciti a far sì che i giovani, invece di andare nelle discoteche il sabato sera, vengano all’Eucarestia della domenica. La Santa Sede, comprendendo questo motivo pastorale, ha permesso alcune concessioni per aiutare la partecipazione di tanti giovani. Per noi questo è fondamentale, perché alla fine il punto è uno solo: perché abbiamo così tanti figli? È come se alcuni ci volessero punire per questo. Il fatto di aver obbedito all’Humanae Vitae ha fatto sì che siamo pieni di giovani e questi giovani sono tutti in Chiesa e da questi giovani nascono le vocazioni per i seminari. Ci sono cento seminari, dove si trovano le vocazioni che provengono da queste famiglie e questo il Papa lo ha capito molto bene...


    Come sempre, menzogne, strumentalizzazioni, chiacchiere, luoghi comuni vecchi di quarant'anni.

    Una perla poi quando definisce "alcune persone" i parroci e i vescovi che non gli permettono di fare a modo suo!

    Brutta cosa l'ipocrisia...

    Grazie, Baccalà!

    RispondiElimina
  3. una famiglia così cristiana come quella racconta nel movimento di Kiko Argüello vale tre musulmane, è un complimento...grazie

    RispondiElimina
  4. Amedeo ha detto..
    Non c'è che dire, grande prova di giornalismo. Se questo tale guarda un video e non capisce niente adesso capite perché non è detto che chi scrive su un giornale o in un blog sia la VERITA'.


    Amedeo ti propongo un sfida impossibile per un neocatecumenale:
    qual è il criterio per dire che una cosa è la verità

    -Come fai a discernere se Kiko e i catechisti dicono la verità

    - se le catechesi sono segrete, che altre fonti abbiamo se non l'esperienza delle persone che ci sono passate?

    Quando il giornalista dice che le strutture del cammino e i suoi rituali sono segreti, sta dicendo la verità e su questo ne devi convenire anche tu.
    giusto?
    e perchè nella Chiesa ci deve essere qualcosa di segreto?
    il cammino iniziatico a tappe è qualcosa che non appartiene al metodo della chiesa, fin dai primi tempi.
    30 anni sono decisamente troppi quando anche nell'antichità pagana bastavano due anni per essere introdotti alla dottrina e alla liturgia cristiana.

    Sparirai anche tu nel nulla o ti fermerai a riflettere con noi?

    RispondiElimina
  5. Quando in un movimento o gruppo (ciò vale anche in politica) ci sono interessi economici, spesso mascherati da motivi di solidarietà, quel gruppo non porta bene a se e agli altri. Nascono invidie, gelosie, sospetti, tradimenti, ecc. Una comunità religiosa così, si dissolverà da sé e poi, in tempi di crisi, dove c'è gente che comincia a far diete, come ci si può permettere di fare spese superflue, costose e inutili, specie in Chiesa?

    😇

    RispondiElimina
  6. Michela provo a risponderti:

    Una cosa è verità, che sia detta da Kiko o da pinco pallino, se è conforme alla Tradizione: Scrittura e Magistero. Ora come ben sai perciò non è così semplice ecco perché nell'ambito dell'interpretazione biblica sono molte le posizioni e per quel che riguarda il Magistero è la Santa Sede, con i suoi pronunciamenti che ne chiarisce i contenuti e la mente di chi si è pronunciato. Non basta dire: Secondo me... per far dire al Magistero ciò che si vuole.

    Mi aspetto già la risposta: Ecco proprio voi del cammino non rispettate il Magistero.

    SCUSAMI lasciatelo dire alla Santa Sede. Fin Quando non ci sarà un documento di condanno non siete autorizzati a condannare, a meno che voi siate sopra il Magistero.

    Quando parlate di catechesi segrete sapete che non siete credibili, poiché esse non sono segrete alla Santa sede ed inoltre si tratta ormai di un segreto di pulcinella.

    Affermare poi, come fa il giornalista, che la struttura del cammino è segreta è soltanto mettere il sospetto che si tratti di una setta oscura è misteriosa. Tecniche giornalistiche di questo genere sono proprio ciò che scredita l'articolo.

    Secondo gli statuti responsabili a livello mondiale sono Kiko, Carme e don Mario. Poi ogni nazione ha i suoi catechisti responsabili e giù giù fino ai catechisti di ogni comunità. Dire che la cosa è segreta significa ignorare che ogni Vescovo che ha il cammino non conosca l'equipe responsabile della sua diocesi il che è falso. Se poi volete i nomi di tutti quelli che sono catechisti allora chiedete semplicemente qualcosa di impossibile.

    Affermare poi che i rituali sono segreti significa ignorare il decreti della congregazione del culto che approva le celebrazioni che segnano le tappe di questa iniziazione cristiana. Ora questa celebrazioni non sono segrete ne ai vescovi che le presiedono ne all'autorità competente.

    proprio gli equivoci in cui è caduto il giornalista sono la prova che le cose vanno spiegate. Se uno partecipa ad una celebrazione che accompagna una tappa del cammino senza che gli si spieghi potrebbe non capirne il senso. Ti faccio un esempio. Conosco persone che alla preparazione del battesimo dei loro figli quando gli si dice che nel rito c'è una unzione ed un esorcismo prima del battesimo rimangono inorriditi perché semplicemente non ne capiscono il senso.

    Ora a mio modesto parere nel cammino non c'è l'obbligo di spiegare le cose a tutti se non a chi vuole vivere questo itinenario.

    La durata poi del tempo denuncia una "ignoranza" dell'O.I.C.A. che dice che ci sono delle tappe, quindi una iniziazione, una progressione, nella preparazione al battesimo e che il tempo va commisurato alla persona. Ovviamente un vero catecumeno non starà ad aspettare 30 anni, ma visto che la quasi totalità di chi fa il cammino è già battezzato non c'è fretta poiché non si tratta solo di imparare una dottrina e su questo ti sfiderei a non riconoscere che la maggioranza dei cattolici è ignorante in dottrina, ma si tratta della vita ed il cammino della vita cristiana non finisce mai.

    So già che mi pentirò della risposta, perché l'invito che mi è stato fatto a dialogare non sarà rispettato da quelli che su questo blog useranno il mio intervento solo per attaccare, per fare domande retoriche di cui non accetterete nessuna risposta contraria a quella che vi siete già prefabbricati.

    RispondiElimina
  7. Risposta ad Amedeo,
    carissimo fratello, non perchè sei un NC ma come essere umano, la Verità la sai benissimo anche tu, ma fai finta di non vederla.
    Apri gli occhi e sopratutto non continuare a mentire a te stesso ed agli altri.
    Il cammino è una setta, ne più ne meno. Una strada che non porta a DIO. Trova altri sentieri.....
    Un abbraccio
    MARK

    RispondiElimina
  8. Per Amedeo: naturalmente l'articolo di Löbbert non è "la verità": è un'inchiesta giornalistica, e come tale soggetta ad errori, omissioni, false interpretazioni.
    Nel complesso però la ritengo corrispondente alla realtà e significativa.
    Soprattutto ci rimanda l'impressione che un osservatore esterno ha della realtà del Cammino: segretezza, poca trasparenza ai livelli più bassi, arbitrio, virulenza gratuita e disobbedienza alla Chiesa in quelli più alti.
    Le testimonianze raccolte direttamente sono solo due perché, afferma il giornalista ma più di uno di noi lo può confermare, chi ne è uscito ha paura di attaccare direttamente gli ex fratelli, ai quali ha confidato tutto di sé e che quindi conoscono le sue debolezze.
    Inoltre in Germania non ci sono moltissime comunità, quindi non poteva disporre di una casistica molto ampia.
    Interessante poi l'esperienza che ha voluto fare personalmente di partecipazione alla messa "aperta a tutti" nella sua parrocchia. Chiunque venga accolto così immagino non veda l'ora di ritornarci (!!!!).
    E, prima di farlo entrare, per mettere a tacere ogni suo dubbio sulla liturgia alla quale avrebbe assistito, tappa obbligatoria davanti alla lettera di Giovanni Paolo II (siamo stati approvati dal papa, quindi tutto quello che vedrai è approvato dal papa, quindi ... sai come regolarti!).

    RispondiElimina
  9. Caro Mark
    lascia dire alla Santa Sede se è una setta o no! A me non risulta che il vaticano abbia relazioni con altre sette quando invece per il cammino approva: statuti, direttorio (che ben conosce e quindi non è segreto) e celebrazioni che accompagnano le tappe ed il cui iniziatore è nominato consultore in un pontificio consiglio.

    Quando mi fornirai la prova contraria uscirò da questa setta.

    Grazie

    RispondiElimina
  10. @ AMEDEO

    Hai scritto: "...nell'ambito dell'interpretazione biblica sono molte le posizioni...".
    Guarda che il Catechismo è uno solo, come pure l'interpretazione ufficiale della Chiesa.
    Le interpretazioni difformi rispetto al Catechismo sono numerosissime, vedi quel che Lino ha evidenziato.
    Se il Direttorio, corretto si spera, è stato segretato, come fai a sapere se quel che ripetono da quarant'anni i catechisti è corretto o no?
    Forse è per quello che il signor dottor (h.c.) Arguello ne ha impedito la pubblicazione.

    Lo stesso signor dottor (h.c.) Arguello se ne esce con pubbliche eresie. Guardati il video in cui ribadisce l'eresia dell'uomo schiavo del demonio per tutta la vita, che non può non fare il male. La Chiesa afferma il libero arbitrio. Chi sbaglia?
    Domanda 7 documentata su: Arguello a Budapest
    Ai seguenti minuti:
    - si autoproclama angelo, inviato, al minuto 24,48;
    - afferma che l’uomo è schiavo del demonio e stravolge il testo di Eb 2,14, al minuto 27,16.

    Quanto alle celebrazioni teoricamente pubbliche, indicami una parrocchia neocat dove queste siano indicate nell'orario delle Messe.
    Io non ne ho mai viste.

    Hai scritto anche: "...Conosco persone che alla preparazione del battesimo dei loro figli quando gli si dice che nel rito c'è una unzione ed un esorcismo prima del battesimo rimangono inorriditi perché semplicemente non ne capiscono il senso...".

    A me fa inorridire il signor dottor (h.c.) Arguello, che come se niente fosse si è autonominato esorcista, e se ne vanta.
    Guarda tu stesso: Kiko ha pubblicamente proclamato di fare esorcismi ogni volta che arriva in una città. La Chiesa lo vieta ai laici. Esorcista è solo un sacerdote incaricato dal vescovo. E' un gravissimo abuso o no?
    Arguello a Cracovia
    - racconta di fare sempre esorcismi e di aver ricevuto un “segno” dallo Spirito Santo al minuto 07,52;
    - afferma di parlare sempre per ispirazione divina al minuto 15,40;
    - bolla come "di sinistra"dei sacerdoti colpevoli di aver osato contestarlo fischiando al minuto 13,55.

    E i pubblici richiami di due Papi a rispettare la Liturgia che senso hanno? Secondo il santino quelle cose le hanno dette perché "dovevano", ma all'atto pratico non contano nulla.

    Te le riporto, così ci dici quello che pensi.
    Giovanni Paolo II: "...Celebrate l'Eucaristia e, soprattutto, la Pasqua... con amore per i riti liturgici della Chiesa, con esatta osservanza delle norme stabilite dalla competente autorità, con volontà di comunione con tutti i fratelli ... Pertanto le norme giuridiche, come anche quelle liturgiche, vanno osservate senza negligenze e senza omissioni".

    Benedetto XVI: "...la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti vi ha impartito a mio nome alcune norme concernenti la Celebrazione eucaristica, dopo il periodo di esperienza che aveva concesso il Servo di Dio Giovanni Paolo II. Sono certo che queste norme, che riprendono quanto è previsto nei libri liturgici approvati dalla Chiesa, saranno da voi attentamente osservate.

    Risposta ipocrita del santino: "......Siamo contentissimi delle “norme” che a Suo nome ci ha impartito il Cardinale Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Al riguardo noi vogliamo esprimere la nostra gratitudine a Lei, al Cardinale Arinze e alla Congregazione, per quanto è scritto nella lettera.
    Abbiamo rinnovato insieme la disponibilità a seguire in tutto, con grande rispetto e obbedienza, le rubriche del Messale Romano (Gloria, Credo, Lavabo, Orate fratres, Agnus Dei...).

    Chi disobbedisce a chi?

    RispondiElimina
  11. Molto divertente il fratello Amedeo furioso di ira e pieno di menzogne.

    Menzogne di Amedeo:

    1) «Tutta la sua tesi su una sola persona uscita da cammino».
    Non è vero. Infatti suoi virgolettati riguardano almeno due persone diverse. Le sue informazioni le ha reperite da più fonti (ecco perché alcuni temi sono trattati solo di sfuggita) e fin dall'inizio dell'articolo spiega che è stato difficile informarsi sul Cammino, a causa della segretezza del Cammino.

    2) «Citare una frase del libro attribuendola al modus vivendi della comunità».
    Non è vero. Infatti la frase in questione è relativa alla presentazione del libro fatta da Kiko stesso. Che sia letterale o non letterale, riporta correttamente il pensiero dell'autore. Chiunque conosca Kiko, sa bene che l'autonominato "iniziatore" spagnolo parla in quel modo praticamente tutti i giorni.

    3) «E' come citare il salmo che dice: DIO NON C'E'... senza tener conto del contesto: L'empio dice: DIO NON C'E'».
    Illazione gratuita. Per accusare il giornalista di aver estrapolato frasi dal contesto, dovresti dimostrare il contesto. Il giornalista sta dicendo cose che conosciamo bene (e che anche tu conosci bene). Per cui il tuo è il solito neocatecumenalissimo tentativo di «giuridicizzare» le cose, cioè negare tutto ciò che si dice e scaricare l'onere della dimostrazione sugli altri. Ma questo trucco funziona solo con gli sprovveduti. Sei tu che ci devi dimostrare quando e dove Löbbert non abbia tenuto conto del contesto.

    4) «...la sua leggenda. E cosa doveva raccontare se non la sua esperienza?»
    Illazione gratuita. Kiko racconta la sua "esperienza" che è stata già smentita da testimoni oculari che vivevano nelle Palomeras. In questa pagina di blog, alle parole «la sua leggenda» c'era un link (sai cosa sono i link, vero? sono quelle cose che ci puoi cliccare sopra per vedere un articolo collegato, quello delle «False leggende sugli inizi del Cammino» [clicca qui il link]... non dirmi che sai navigare internet, sai scrivere commenti su un blog, e non sai cliccare sui link per avere dei riferimenti! Ah, già, quando si tratta di link che smentiscono Kiko, improvvisamente il mouse non ti funziona più...

    Amedeo viene qui a parlare di verità, ma lo fa mentendo e aggiungendo illazioni gratuite: è così che difendi il Cammino?

    Per difendere il Cammino hai bisogno di usare gli strumenti del demonio?

    RispondiElimina
  12. Una famiglia cristiana vale tre musulmane? Certo! Anche nell'islam la moglie deve solo fare figli, i figli devono solo far crescere la setta, l'educazione dei figli vale meno delle iniziative della setta, i soldi servono a glorificare la setta... Meisner aveva ragione!

    RispondiElimina
  13. Amedeo ha detto...
    Quando parlate di catechesi segrete sapete che non siete credibili, poiché esse non sono segrete alla Santa sede ed inoltre si tratta ormai di un segreto di pulcinella.

    Affermare poi, come fa il giornalista, che la struttura del cammino è segreta è soltanto mettere il sospetto che si tratti di una setta oscura è misteriosa. Tecniche giornalistiche di questo genere sono proprio ciò che scredita l'articolo.


    dobbiamo restare su un piano di verità, questo era l'impegno preso.
    E la verità richiede un'analisi della realtà.
    Non abbiamo nessuna prova concreta che le catechesi siano conosciute dai vescovi.
    Sappiamo che la congregazione per la dottrina della fede non le ha approvate e le ha passate al pontifico consiglio per i laici, il quale non avendo le competenze per approvare la cattolicità del contenuto, ne ha solo approvato la pubblicazione e il loro uso.
    Ma tale pubblicazione, per esplicita affermazione del PCL non dipende dalla Santa Sede, ma dal cammino, che finora si è rifiutato di farla.
    Quindi le catechesi sono segrete.
    i vescovi non le conoscono e non le conoscono gli adepti.

    non ha nessuna importanza che i vescovi conoscano i catechisti. conoscere le equipe non vuol dire conoscere ciò che insegnano.

    proprio gli equivoci in cui è caduto il giornalista sono la prova che le cose vanno spiegate. Se uno partecipa ad una celebrazione che accompagna una tappa del cammino senza che gli si spieghi potrebbe non capirne il senso.

    quale sarebbe la celebrazione che accompagna le tappe del cammino?
    La celebrazione è una, ed è l'Eucarestia
    - i nostri amici del blog avrebbero da ridire sull'uso dei termini celebrazione ed Eucarestia per indicare la S.Messa, ma noi neocat ci possiamo sorvolare sopra-
    che cosa c'è da spiegare oppure confermi che voi non fate la Messa della chiesa e quindi dovete spiegare le variazioni?

    Ti faccio un esempio. Conosco persone che alla preparazione del battesimo dei loro figli quando gli si dice che nel rito c'è una unzione ed un esorcismo prima del battesimo rimangono inorriditi perché semplicemente non ne capiscono il senso.
    e allora? una spiegazione di 5 minuti al max e nessuno inorridisce più!
    Non c'è bisogno di tanti anni di cose segrete.
    e non c'è bisogno neanche di ricorrere a queste scuse strumentali.

    io credo che ci hanno abituato alla segretezza, ci hanno fatto credere di vivere un'esperienza meravigliosa e come tale incomunicabile a chi non vi partecipa,
    solo per nascondere il vero segreto che è la quantità de denaro raccolta dal cammino.

    RispondiElimina
  14. Il Papa invita al dialogo e al confronto:
    http://www.news.va/it/news/il-papa-al-regina-coeli-le-chiacchiere-non-portano

    http://www.news.va/it/news/il-papa-al-regina-coeli-le-chiacchiere-non-portano

    ciò vale anche per i neocatecumenali, specie per i catechisti?

    RispondiElimina
  15. Il caro fratello che oggi si firma Amedeo continua con le sue astuzie kikiane:

    1) «...lasciatelo dire alla Santa Sede. Fin Quando non ci sarà un documento di condanno non siete autorizzati a condannare, a meno che voi siate sopra il Magistero».
    Falso. Se tu dici che due per due fa cinque, non c'è bisogno di aspettare un documento della conferenza mondiale dei matematici per dire che stai sbagliando. Te lo può dire anche un bambino.

    E comunque tu non sai nemmeno spiegare cos'è il Magistero... e vuoi farci la predica? Ma che credi, che abbiamo l'anello al naso e la sveglia al collo?

    2) «Quando parlate di catechesi segrete sapete che non siete credibili, poiché esse non sono segrete alla Santa sede ed inoltre si tratta ormai di un segreto di pulcinella».
    Falso. Le catequesi di Kiko e Carmen sono sempre state segrete, al punto che mentendo i vostri catequisti ne negavano perfino l'esistenza, affermando invece che la loro recitazione era "ispirata" dallo Spirito.

    La Santa Sede, dopo le denunce di padre Zoffoli, cominciò a chiedere copia delle catequesi: e Kiko e Carmen le consegnavano lentamente, lentamente, lentamente... E così non erano mai consegnate del tutto: mancava sempre qualche altro volume. Dopo il primo ci fu il secondo, il terzo, il quarto... per consegnare quei quattordici volumi (tremila pagine) ci vollero quindici anni!

    Hai ragione invece quando dici che si tratta di un segreto di Pulcinella. Ma il vostro Kiko-Pulcinella ha escogitato un'altra grande astuzia: il non dare il permesso per la pubblicazione, in modo che nessuno possa verificare se i cosiddetti "catechisti" stiano recitando le catechesi segrete sbagliate anziché quelle di cui c'è stata l'approvazione per la pubblicazione (il cui testo, ricordiamolo, potrebbe ancora contenere grossi errori).

    Piccola parentesi: a lungo andare le cose cominciano a cambiare; per venti dollari potete comprare il primo volume delle catequesi (ISBN 978-1-932717-27-3), mentre sono ancora viventi tantissimi catequisti e super catechisti che fino a non molti anni fa ne negavano l'esistenza... Nessuno di loro ha mai chiesto scusa per le menzogne ripetute per decenni. Nessuno di loro ha mai chiesto scusa per aver insegnato strafalcioni spacciandoli per "ispirazione". Nessuno di loro si è mai pentito di aver ingannato i fratelli più piccoli del Cammino. Ed è tutto dire. Naturalmente, nemmeno tu ti sei mai scusato, e nemmeno ti sei mai interrogato su queste cose...

    3) «Affermare poi, come fa il giornalista, che la struttura del cammino è segreta è soltanto mettere il sospetto che si tratti di una setta oscura e misteriosa».
    Illazione gratuita. Tu stesso non sei in grado di darci una fonte ufficiale per capire chi sono i "dodici cefali" e i settanta "unti" di Kiko. E la vera segretezza della struttura sta nel fatto che i bilanci della Fondazione "Famiglia di Nazareth" non sono pubblici. La "struttura" non è fatta solo di persone, come tu cerchi di farci credere.

    RispondiElimina
  16. Fra l'altro dice Amedeo (che, come Pietro, si dichiara pronto ad uscire dal cammino se gli si dimostra quanto su questo blog è già stato dimostrato mille volte solo da un paio di mesi a questa parte, cioè da quando lo frequento!)
    La durata poi del tempo denuncia una "ignoranza" dell'O.I.C.A. che dice che ci sono delle tappe, quindi una iniziazione, una progressione, nella preparazione al battesimo e che il tempo va commisurato alla persona. 

    Come puoi dire che la durata del Cammino è commisurata alla persona, quando sai benissimo che è legata principalmente alla "tenuta" della comunità, che subisce fusioni su fusioni con comunità più giovani causa le molte defezioni?
    Poi la verità vera è che il cammino non finisce, se non per chi se ne va sbattendo la porta.
    I fedelissimi, continuano a "camminare" ma soprattutto a "pagare".

    RispondiElimina
  17. 4) «Affermare poi che i rituali sono segreti significa ignorare il decreti della congregazione del culto che approva le celebrazioni che segnano le tappe di questa iniziazione cristiana».
    Astuta menzogna. Infatti la segretezza dei rituali kikiani-carmeniani è anzitutto imposta agli adepti del Cammino, che non sanno "cosa verrà dopo" e per voi "non devono saperlo". La Santa Sede ha ritenuto opportuno approvare i "rituali non liturgici" che avevate presentato, che non sono affatto quelli che celebrate. Voi prima avete mentito alla Santa Sede e poi pretendete di adoperare la Santa Sede per difendere le vostre menzogne passate, presenti e future. La Santa Sede non sa esattamente cosa avviene nelle vostre liturgie, e mai si sarebbe sognata di approvare segni strani e bislacchi come ad esempio il latte e miele nella liturgia.

    5) «La durata poi del tempo denuncia una "ignoranza" dell'O.I.C.A...»
    Menzogna. L'Ordo Initiationis Christianorum Adultorum non c'entra niente con l'iniziazione alla setta neocatecumenale. È già stato spiegato bene anni fa ([clicca qui], sai cliccare un articolo, vero? Leggilo attentamente!).

    6) «...ed il cui iniziatore è nominato consultore in un pontificio consiglio».
    Perbacco, una nomina a consultore! Gloria a Kiko nell'alto dei cieli di Kiko!

    Tu furbescamente parli di Nomine e Statuti come se fossero la certificazione della santità del Cammino. Come se la tua patente di guida fosse garanzia totale e assoluta di nessuna infrazione, nessun incidente nel passato, nel presente e nel futuro.

    Nomine e Statuti non cambiano il fatto che voi professate strafalcioni liturgici e corbellerie dottrinali.

    Vedi: non sono domande retoriche. Sono fatti concreti che tu hai bisogno di mistificare, di nascondere, di negare. Per difendere il Cammino tu usi gli strumenti del diavolo: e come testimonianza è davvero interessante.

    RispondiElimina
  18. Amedeo ha detto...

    Caro Mark
    lascia dire alla Santa Sede se è una setta o no! A me non risulta che il vaticano abbia relazioni con altre sette quando invece per il cammino approva: statuti, direttorio (che ben conosce e quindi non è segreto) e celebrazioni che accompagnano le tappe ed il cui iniziatore è nominato consultore in un pontificio consiglio.

    Quando mi fornirai la prova contraria uscirò da questa setta.


    la Chiesa non è una società multilevel, in cui i capi decidono e i sottoposti ubbidiscono, e imparano a memoria le parole da dire per vendere meglio.
    Il papa e il magistero ci danno delle linee guida all'interno dei quali, ognuno con il suo carisma da christifidelis opera in maniera originale.
    il vescovo non deve essere necessariamente un teologo, anzi sarebbe probabilmente un cattivo vescovo se lo fosse; ma ecco che dal popolo di Dio si elevano voci, testimonianze, studi, che servono per dare indicazioni al vescovo, che poi deciderà cosa fare.
    Per adesso siamo in questa fase, stiamo discretamente informando chi ha le orecchie aperte per ascoltare.

    inoltre la gerarchia può anche sbagliare
    ci sono due interventi recenti uno di un vescovo italiano e uno del cardinale di Vienna che lasciano sbalorditi e a cui non possiamo dare la credibilità che meriterebbe il loro ministero.
    E' ingenuo pensare ad una gerarchia pura e santa che passa tutto il tempo ad accarezzare la testa di Kiko posata sulle loro ginocchia.
    Per fortuna hanno altro da fare, e soprattutto lasciano ai laici e ai sacerdoti teologi il compito di studiare questi nuovi fenomeni finchè qualche scandalo grave non li costringerà ad occuparsi anche dei neocat.

    E poi siccome anche i vescovi sono umani, perchè rinunciare alle migliaia di euro che aiutano le nostre povere diocesi?
    Stanno aspettando che qualcuno prenda l'iniziativa, ma quando cominceranno a parlarne i giornali e poi verrà fuori qualche scandalo,e qualcuno vorrà indietro i gioielli di famiglia dati al cammino, allora vi molleranno tutti e vi chiuderanno le porte delle curie.
    e tu starai lì a chiederti perchè nessuno te l'aveva detto prima che Kiko ha fondato una setta.

    RispondiElimina
  19. @ Amedeo

    Neghi il segreto?

    Allora spiegaci perché, mentendo intenzionalmente, su ordine del santino i catechisti per lungo tempo hanno millantato di parlare a braccio su ispirazione divina, mentre avevano solo imparato a pappagallo le elucubrazioni kikarmeniane.

    Il cosiddetto cammino si è fondato sulla menzogna fin dall'inizio, e questo è incontrovertibile.

    Prova a giustificarlo se hai argomenti.

    RispondiElimina
  20. E' fantastico Amedeo... Lui stesso non conosce tutti i mamotreti, non so a quale tappa sia... ma se non è un catechista non leggerà mai i volumi.. sono segrete le convivenze di inizio corso, solo chi partecipa può fare il riporto.. sono segreti gli annunci di Avvento e Quaresima.. kiko "ha l'ispirazione " a P.to San Giorgio si "riceve" la convivenza di inizio corso e dall astronave partono " a pappagallo " tutte i riporti .. e non si cambia una virgola...
    spesso in equipe si discuteva perchè non capitava la stessa settimana della Liturgia delle Ore
    (ovviamente..) però i "udri e puri" ripetevano i commenti applicati ai Salmi anche se erano "palesemente" diversi... e lì giù discussioni perchè io "non ero obbediente.. non ero fedele"..
    Amedeo... lascia stare... qui c'è gente che è stata nel cn per più di 15 anni... non puoi pretendere di venire a raccontare frottole a noi..

    RispondiElimina
  21. Caro Amedeo ti hanno già risposto in tanti, rispondi sempre e solo con i soliti slogan, tra cui "approvato".
    Una Chiesa millenaria spodestata da un venditore di elisir di lunga vita da strapazzo spagnolo, il tuo idolo Kiko. Se pensi di essere un Cristiano continua pure così, rimani nel cammino e chi te lo tocca, è approvato !!!!!

    Mark

    RispondiElimina
  22. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  23. @ EreticoDaRogo

    Hai scritto. "...Ma questa è solo una mia intuizione, la Verità è solo Vostra. Per cui attendo la corretta ed unica interpretazione."

    Ci sono parole invece che due Papi hanno pubblicamente rivolto solo al Cammino sul rispetto della Liturgia, e che sono state ignorate per ordine del santino.

    Rileggitele nel post delle 11,38, così ce le commenti, visto che nessun neocat vuole farlo. Dacci la tua verità.

    E magari ci spieghi pure perché ve ne infischiate della volontà dei Papi per ubbidire al signor dottor (h.c.) Arguello.

    RispondiElimina
  24. Vedi tripudio proprio quando mi definisci furioso di ira mostri che in questo blog basta provare a rispondere, per essere insultati.

    Una o due persone... ciò che contesto è che sul tema dei numeri per voi sono più credibili quelle che escono che quelli che restano. E' come dire che per parlare del sacerdozio ministeriale sono più credibili quelli che lasciano che quelli che restano.

    Il contesto della frase è facilmente reperibile dalla lettura del libro. Un giornalista serio prima di scrivere di qualcosa dovrebbe documentarsi seriamente e non sulle sue impressioni che rimangono sue impressioni.

    Grazie ancora per trattarmi da demonio.

    RispondiElimina
  25. OT

    << Ruben ha detto...
    @Anonimo di domenica 18 maggio 2014 08:37:00 ha detto...

    Caro Ruben, fornisci il tuo nome e indirizzo che vengo con guato a romperti il naso per le stronzate che spari
    ---
    Non credevo di essere stato così incisivo!...
    Ti va bene da domani, tutti i giorni alle 12:00, "bar Escada" via Ufente
    5,Roma? Normalmente sono lì per l'aperitivo.
    Avrò con me ben visibile un foglio
    A/4 con la copia di questo post.

    domenica 18 maggio 2014 20:56:00 CEST>>

    ***
    Come facilmente e verosimilmente prevedibile,non si è presentato nessuno.
    Da adesso,nessuno dei fratelli del Cammino Neocatecumenale,potrà più opporre la pregiudiziale morale, del nasconderci dietro un nick.
    Per quanto mi riguarda,come ho sempre fatto,continuerò a scrivere ciò che ritengo più giusto e opportuno, nei confronti del Cammino.
    I fratelli in disaccordo, potranno quindi,oltre che rispondere attraverso i blog deputati,potranno farlo anche personalmente,perché, senza scuse,
    sanno dove,come,e quando trovarmi.
    Ruben

    Fine OT.

    RispondiElimina
  26. “Confrontandoci, discutendo e pregando: così si risolvono i conflitti nella Chiesa nella certezza che le chiacchiere, le invidie e le gelosie non potranno mai portarci all’armonia ed alla pace. Niente chiacchiere, niente invidie (...) La lettura degli Atti degli Apostoli – aveva esordito – fa vedere che anche nella Chiesa delle origini emergono i primi conflitti e dissensi. Il problema è come si affrontano. Fino a quel momento l’unità era stata favorita dalla appartenenza ad una unica cultura, quella giudaica. Ma quando il cristianesimo si estende anche al mondo greco emergono le conflittualità. Questo succede anche nelle nostre parrocchie. L’aiuto alle persone disagiate sembrava privilegiare i cristiani di estrazione ebraica, allora davanti a questo conflitto gli apostoli prendono in mano la situazione. (...) I problemi non si risolvono facendo finta che non esistono; si, così, arriva ad una suddivisione dei compiti. Con l’affidamento dei compiti caritativi a sette diaconi, scelti in base alla onestà, costituiti mediante l’imposizione delle mani degli apostoli”.

    Caro EreticoDalRogo, qui ci si confronta, puoi farlo anche tu.
    Questo non è il cammino,

    RispondiElimina
  27. OT per Ruben:
    devo avvisarti che stai correndo il grosso rischio che qualcuno venga a farsi offrire l'aperitivo!:-)

    RispondiElimina
  28. Gentile Valentina, ci si confronterebbe se le cose scritte, non offensive, ma magari "scomode" venissero pubblicate.
    Purtroppo più volte mi è capitato.
    C'è un uso arbitrario e tirannico del mouse e del suo click "cancellatore" da parte del moderatore.
    Tuttavia se siete così certi della Vostra Verità fareste un buon servizio alla Chiesa uscire dal blog e con forza arrivare a Roma per far chiudere il Cammino.
    Se è la Verità non c'è amico del Cammino, per quanto potente sia, che possa fermarvi. Fosse il Santo Padre stesso.
    Qualcuno minacciava denunce per gli abusi, per i soldi fatti girare "in nero". Fatelo!
    Ciò che voglio dire è che l'opinione, il discernimento, l'esperienza, la lungimiranza, di alcuni che siete qui, e conosciuti anche in Vaticano, sono buona cosa, ma nulla in confronto della Verità.
    Questo blog ha ormai 8 anni di vita, ha raccolto migliaia di esperienze e profuso altrettante chirificatrici dissertazioni. Appunto la Verità.
    Forse è il tempo che il virtuale si trasformi in concreto.
    Dalle parole ai fatti.
    Un cordiale saluto, anche se tempo la non pubblicazione.

    EreticoDaRogo

    RispondiElimina
  29. Pietro (NON del Cammino)19 maggio 2014 alle ore 14:31

    A Pietro (del Cammino)

    Nel post in cui mi chiami in causa, dici cose giuste, che mi vedono d’accordo. Ma, devo constatare che non hai risposto ad una sola mia domanda. Che ti ripropongo in modo sintetico:

    1) Premesso che si può essere approvati dalla Chiesa senza esserne in comunione perché non la si ubbidisce, le vostre liturgie del sabato sono effettivamente aperte a tutti e a servizio di TUTTA la parrocchia?
    2) Avete coscienza che occorre fare di tutto perché i frammenti del Pane consacrato non vadano dispersi, così come dice la Chiesa?
    3) Perché tanta smania nel ripetere di continuo che siete approvati? Perché tanta autoreferenzialità e mondanità?
    4) E vero che i più alti responsabili del Cammino vivono nel lusso sfrenato, non facendosi mancare alberghi a 5 stelle, viaggi in prima classe ecc.?

    RispondiElimina
  30. Amedeoooooo ???
    Scappato via anche lui ?

    Sentiamo tanto la tua mancanza, sopratutto delle corbellerie che hai scritto, molto divertenti devo dire.
    Un pò di allegria non guasta mai.

    Mark

    RispondiElimina
  31. Cara Luisa,
    è accaduto come le dicevo nel mio post (non pubblicato di una mezz'oretta fa): non si può chiedere il dialogo quando non si pubblica.
    Le sue parole: "qui ci si confronta", non hanno un grande significato, quando non si pubblica.
    Porti pazienza, non se la prenda con me, ma con i suo amici/moderatori di questo blog.
    EreticoDalRogo

    RispondiElimina
  32. @Valentina Giusti ha detto...
    OT per Ruben:
    devo avvisarti che stai correndo il grosso rischio che qualcuno venga a farsi offrire l'aperitivo!:-)
    ---
    Al di là della divertente battuta, che ben vengano Valentina!...
    Almeno,oltre alla loro manifestazione zombificata delle cento piazze e dei blog,si potrà verificare se hanno ancora capacità di interazione reale.

    RispondiElimina
  33. A EreticoDalRogo:
    Sarebbe bello anche che tu ti firmassi sempre nello stesso modo, così si potrebbe instaurare un dialogo e una conoscenza.
    Non importa che sia il tuo "vero" nome, va bene anche un nickname o un alias, basta che sia sempre lo stesso.
    Naturalmente c'è libertà, quindi non può essere un obbligo: dico solo che faciliterebbe lo scambio di opinioni.
    In secondo luogo non credo che lo scopo di questo blog sia raccogliere testimonianze da portare al papa per far chiudere il Cammino.
    Ma sono l'ultima a poterti rispondere sull'argomento.


    RispondiElimina
  34. Caro fratello vittimista che ti definisci eretico "da bruciare",

    Io ti definisco furioso e acceso d'ira perché tu lo sei veramente. Anzitutto ti ho fatto notare le tue menzogne e ti ho fatto notare che la realtà è "oggettiva", cioè la realtà è infinitamente superiore alle opinioni, mie e tue.

    La realtà del Cammino è nel suo vero "tripode": gli abusi liturgici, gli strafalcioni dottrinali, l'idolatria dei fondatori.

    Su questo blog abbiamo ripetuto in tanti, in tutte le salse, sempre gli stessi esempi: nessun neocatecumenale ha mai osato contraddire Kiko e Carmen, anche quando la realtà dimostra le colossali menzogne degli autonominati "iniziatori".

    Nessun neocatecumenale ha mai considerato la liturgia della Chiesa superiore alle invenzioni di Kiko e Carmen, e in tal modo voi dimostrate continuamente che le invenzioni dei due spagnoli per voi valgono più della Tradizione e del Magistero della Chiesa.

    Nessun neocatecumenale ha mai ipotizzato (nemmeno ipotizzato! neppure sotto forma di ipotesi!) che Kiko e Carmen possano talvolta essersi sbagliati: così facendo dimostrate che voi adorate gli idoli, e il vostro vitello d'oro è composto di Kiko Argüello e Carmen Hernàndez.

    A tutto questo aggiungiamo pure che per difendere il kikismo-carmenismo voi avete usato ogni sorta di inganno e di menzogna (come te, oggi, in questa stessa pagina, e te l'ho dimostrato io stesso a partire dai "fatti concreti").

    Ed infine aggiungiamo anche la tua memoria cortissima: vieni qui col solito trucchetto neocatecumenale di ridurre tutto il discorso ad un unico argomento (l'articolo del giornalista tedesco) e ti illudi che sia sufficiente negarne il valore per poter azzerare qualsiasi fondata critica al Cammino. Trucchetti e menzogne: ecco come stai difendendo il Cammino.

    Per questo ti ho ricordato un esempio concreto: lo Stato ti concede la Patente di guida, ma la Patente di guida non è affatto l'autorizzazione a fare infrazioni e incidenti, né di quelli passati, né di quelli presenti, né di quelli futuri. Ugualmente vale per lo Statuto - e voi ricordate sempre l'esistenza dello Statuto ma non ricordate mai le "tirate d'orecchie" di tutti gli ultimi pontefici. Avete sempre bisogno di trucchetti, astuzie, inganni e menzogne per difendere il Cammino. Questo stesso fatto la dice lunga sulla vostra vera "spiritualità".

    Credi che per me sia un fastidio pubblicare le tue uscite ingannevoli e bugiarde? Ma assolutamente no! Per me è un piacere lasciare che anche gli altri vedano che tu, come tutti i par tuoi da tanti anni a questa parte, chiami "dialogo" il copia-incolla degli stessi slogan neocatecumenali mille volte smentiti, chiami "ragionamento" i soliti trabocchetti retorici e le solite falsità a cui solo i veri sprovveduti possono porgere orecchio.

    Kiko, Carmen e i loro scagnozzi fanno vita da nababbi con le vostre offerte e tu corri qui a ripeterci slogan a cui tu stesso non credi più, sognando un giorno di poter accedere a qualche benefit come la "macchina nuova", oppure temendo di perdere qualche prezioso privilegio come quello di restare "capo-cantore"...

    San Pio da Pietrelcina, molti mesi prima che i due spagnoli si incistassero in una parrocchia di Roma, già li aveva definiti con precisione e sintesi: «i nuovi falsi profeti».

    RispondiElimina
  35. Il primo febbraio per me è stato uno spartiacque... Kiko ha messo le carte in tavola e, dopo la risposta del Papa non è cambiato nulla. Anzi, continuano questi titoloni pubblicitari ingannevoli che rimbalzano da un sito, da un giornale cattolico all'altro. "Il Papa conferma la liturgia neocatecumenale". E tutti a cliccare "mi piace". Non c'è scritto che il Papa conferma la liturgia come dovrebbe essere secondo gli statuti, lettera di Arinze inclusa. Non c'è scritto che le parrocchie devono adottare per forza la veglia neocatecumenale per la Pasqua. Non c'è nessun direttorio pubblicato "con approvazione ecclesiastica", pertanto è tutto segreto, eccetto ovviamente quello che Kiko ha presentato al Papa, documentato da immagini e parole che avrebbero dovuto far riflettere molti, ma che invece sono state ignorate.
    - La concezione pessimistica dell'uomo come peccatore senza volontà di opporsi al peccato; fa comodo crederlo per sentirsi meno responsabili ma non è quello che la Chiesa insegna, è uno specchietto per le allodole per attirare la gente
    - Tutti gli uomini hanno DIRITTO alla vita eterna
    - La salvezza si ottiene tramite il percorso nel cammino, che dovrebbe annientare il potere del peccato. La presunzione di salvarsi senza merito non ci verrà perdonata, non è percorrendo il cammino che si acquisisce il merito, né il cammino finito ti rende immune dal peccare, ma questo è il messaggio che volutamente passa e che Kiko ha detto direttamente al Papa.
    - Non si può essere cristiani se non si vendono i beni: a parte che non ha senso vendere i beni per tornare ad accumularli dopo, ma con quale cuore si può obbligare una famiglia a privarsi di un minimo di stabilità ed indipendenza, una casa acquistata con sacrificio, dei risparmi per le emergenze, una vita dignitosa per mettersi in mano alla "provvidenza", che non è altro che l'aiuto della comunità? Dopo questo "segno di vendere i beni" sei legato al cammino per necessità, perché lasciandolo sei lasciato a te stesso. E' lì che poi veramente la Provvidenza può porre rimedio a questi danni....
    - l'iniziazione cristiana dura almeno 30 anni altrimenti non sei sufficientemente adulto nella fede né libero dalla schiavitù del peccato.
    Se fosse così dovremmo avere presbiteri e religiose neocatecumenali perlomeno cinquantenni, altrimenti se non finisci il cammino non sei libero di servire la Chiesa. Altrettanto per questo ragionamento non dovrebbero esistere conversioni repentine, ma solo conversioni incubate 30 anni. Di conseguenza non avremmo avuto un San Paolo se il cristianesimo delle origini fosse funzionato come il cammino di Kiko.
    - c'è di mezzo un'apparizione mai passata al vaglio della Chiesa: "la Madonna ci ha detto: fate comunità come...."
    - La parrocchia diventa una comunità di comunità, nessuno con una spiritualità diversa deve sopravvivere all'interno della parrocchia, vanno sterminati tutti
    - Le preghiere le fai solo quando ti viene detto: niente Liturgia delle Ore né Rosario fino alla consegna.

    RispondiElimina
  36. Dopo questa dichiarazione aperta, chiara, reale, non mistificabile io pensavo che si sarebbe mosso qualcosa, invece è seguita la solita lettera di Kiko la risposta alla quale è stata strumentalizzata come al solito.
    Si vogliono insabbiare le testimonianze dei fuoriusciti, le umiliazioni e le confessioni pubbliche, gli abusi liturgici, l'usurpazione dei ruoli dei ministri ordinati da parte dei laici e l'esercizio abusivo di ministeri specifici, ma quello che è stato dichiarato apertamente non è insabbiabile ed è qui che purtroppo si vede la virata della Chiesa.
    Io inizio a perdere la speranza, non per me perché tanto finché alla domenica c'è una Messa normale, finché c'è qualcuno che confessa, finché posso avere dei libri cattolici su cui documentarmi e studiare sono a posto, ma per tutte le anime semplici coinvolte in questo "grande affare", quelle che la Chiesa dovrebbe proteggere, per le quali forse sta temporeggiando nel prendere provvedimenti, per non scandalizzarle. Ma mi chiedo dove sia stata tutta questa sensibilità per le anime di quelli che ad esempio frequentavano le parrocchie dei Francescani dell'Immacolata ed i loro cenacoli di preghiera, sono forse cattolici di serie B che non contano niente? Attenzione, per i nostri amici volontari travisatori di discorsi, non parlo di fondatori e di ordini, parlo dei cristiani che pregavano con loro, che andavano pure salvaguardati dallo scandalo.

    RispondiElimina
  37. Ai piccoli neocat in buona fede

    Che ne pensate della new entry Ereticoalrogo, che blatera e si lamenta ma finge di ignorare le parole dei Papi di cui gli si chiede un parere?

    Voi, in coscienza, che ne pensate?

    Come cristiani vi sentite di dare obbedienza al successore di Pietro o al signor dottor (h.c.) Arguello?

    Come dice il Vangelo, due padroni non si possono servire.

    @ Eretico, Amedeo e c.

    Quando avete terminato con gli slogan, le lamentele e la Verità, ci dite che effetto hanno avuto sul signor dottor (h.c.) Arguello e la sua invenzione le parole dei papi sulla liturgia?

    E voi a chi obbedite?

    RispondiElimina
  38. Per eretico ecc. ecc ( ma che brutto nick! o c'è un fondo di verità?)

    Tuttavia se siete così certi della Vostra Verità fareste un buon servizio alla Chiesa uscire dal blog e con forza arrivare a Roma per far chiudere il Cammino.
    Se è la Verità non c'è amico del Cammino, per quanto potente sia, che possa fermarvi. Fosse il Santo Padre stesso


    lo sai che le cose non vanno così, vero?
    quando anni fa mi ero trovata a riflettere sul cammino, avevo capito che c'è gente, e a quel tempo ero anch'io così, che preferiva un ambiente settario, dove ogni cosa ha il suo posto, e chi è contrario o ha dei dubbi viene estromesso.

    nella chiesa invece non funziona così, non si fanno marce su Roma con la verità in pugno.

    Se sei di quelli che hanno bisogno di un catechista che ti dica cosa fare e cosa credere per 30 anni, vuol dire semplicemente che sei uno di quelli che ha bisogno di qualcuno che gli dica cosa fare e cosa credere.

    se invece sei uno in ricerca della verità, uno che si fa domande, che non si beve un altro 'l'ha detto Kiko', allora ti si apriranno non solo gli occhi ma anche le orecchie, e ti accorgerai che quello che trovi scritto qui non è frutto di odio o risentimento contro il cammino, ma troverai in queste pagine gli strumenti per cercare DA SOLO la verità.
    ovviamente 'da solo' per modo di dire, in realtà con l'aiuto dello Spirito Santo che ci indica la via.

    RispondiElimina
  39. Vedi Tripudio tu continui solo a vedere ira e violenza,in me, in eretico, insomma in chi ti risponde, non è che forse hai qualche problema? O forse non è consentito risponderti?

    Ti ricordo due cose:

    1) una menzogna ripetuta all'infinito non diventerà mai verità come voi cercate di fare.

    2) tu affermi: lo Stato ti concede la Patente di guida, ma la Patente di guida non è affatto l'autorizzazione a fare infrazioni e incidenti, né di quelli passati, né di quelli presenti, né di quelli futuri.

    EBBENE a te chi ti ha costituito polizia della fede? Lascia a chi ha dato la patente al Cammino di commissionare le multe e le pene necessarie. Altrimenti lasci intendere che lo scopo di questo blog è fare giustizia mettendovi al di sopra della Santa sede.

    Grazie

    RispondiElimina
  40. @ Amedeo ha scritto:
    "Una cosa è verità, che sia detta da Kiko o da pinco pallino, se è conforme alla Tradizione: Scrittura e Magistero. Ora come ben sai perciò non è così semplice ecco perché nell'ambito dell'interpretazione biblica sono molte le posizioni..."

    Vedi Amedeo, ti rispondo educatamente perché, al momento, dai primi commenti che ho letto, mi sembri una persona educata. Nell'ambito dell'interpretazione biblica molte sono le posizioni, ma una cosa è certa e condivisa, sin dall'ermeneutica medioevale: l'interpretazione del "senso altro", del significato superiore, non deve contraddire il significato letterale. E' questa la peggiore critica che io faccio a Kiko. E' per questo che lo ritengo un esegeta da quattro (anzi da trenta) soldi.
    Mi spiego: date pure al fango l'interpretazione che volete, ma se nella lettera Cristo esclude che il cieco sia tale perché ha peccato, se sul peccato insistono i farisei, allora Kiko non può dire che il fango significa il peccato. Ancora: se nella lettera Zaccheo si arrampica sul sicomoro perché voleva vedere Cristo, se nella lettera il sicomoro è una sorta di scala per Zaccheo, allora Kiko non può insegnare che il sicomoro rappresenta il desiderio di Zaccheo "di montare sopra gli altri", che quello è l'albero degli idoli di Zaccheo, delle "sue cose". Etc. etc. etc.: potrei scrivere un libro su queste devastazioni non dell'interpretazione, bensì della lettera dei Vangeli.
    Qui Amedeo, non ci troviamo al cospetto di interpretazioni, qui ritroviamo tentativi di piegare (ci si può riuscire solo con i conniventi e con i lontani) i Vangeli alla filosofia di Kiko: riportare tutto al peccato, agli idoli, alle cose di Zaccheo.

    Perciò voi non distinguete più tra tra il giovane ricco e Zaccheo. E confondete il sacerdozio con i catechisti laici. I quali catechisti - mi spiace farlo notare in un commento sereno - in fondo sono quelli che gestiscono la borsa.

    RispondiElimina
  41. Anzitutto calmati e frena la tua ira furiosa.

    Se io fossi "poliziotto della fede" dovrei arrestarti. Invece mi limito a collaborare ad un blog dove ricordiamo le leggi della Chiesa e l'insegnamento della Chiesa. Sei tu che hai la coscienza sporca, sei tu che ti agiti e ti affanni per tentare di convincere noi (ma anzitutto te stesso) che lo Statuto vi autorizza a celebrare strafalcioni, a fare gli esattori delle decime, a credere alle fandonie dei due spagnoli, a mentire per difendere il Cammino.

    Chiunque abbia letto il Catechismo della Chiesa Cattolica - anche un bambino - è in grado di smentire Kiko Argüello e Carmen Hernàndez.

    Per esempio: quei due hanno sempre disprezzato il sacramento della confessione chiamando "casette" i confessionali usati da Benedetto XVI, da Padre Pio e da un innumerevole esercito di santi sacerdoti, e addirittura dichiarando che la confessione sarebbe facoltativa: Kiko dice «se vuoi, sigillerai», come se il sacramento della penitenza fosse un puro accessorio, come se il Signore non avesse detto «a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi». Il Vangelo stesso smentisce Kiko!

    Visto che il Cammino si spaccia per cattolico, allora di fronte a tali gigantesche corbellerie kikiane-carmeniane tu sei ineluttabilmente costretto a prendere posizione. Non c'è scampo: o ammetti che gli iniziatori della tua spiritualità vanno insegnando scemenze, ambiguità, eresie (e quindi la tua vita spirituale è inquinata), oppure, mentendo, affermi che non c'è nulla di sbagliato, che tutto va bene madama la marchesa, che il Cammino è "approvato" e perciò gli errori madornali insegnati dai due spagnoli sarebbero l'equivalente della fede cattolica.

    Sei tu che ti ostini a ripetere un milione di volte le tue menzogne. Qui abbiamo ripetuto un milione di volte il Catechismo della Chiesa Cattolica, abbiamo ripetuto un milione di volte le parole esatte di Kiko e del Papa, e sono tutte cose che non puoi negare.

    Per tornare all'esempio della patente di guida, se tu fai un sorpasso azzardato mettendo a rischio la vita tua e di altri, sei colpevole anche se la Santa Sede (oops: la Polizia Stradale) non ti punisce.

    RispondiElimina
  42. Che immensa tristezza, ancora catecumeni che si presentano qua.. Datemi la mail del giornalista ci parlo io. Nomi cognomi e company. Voi che osare dire andate dal papa.. Siamo cosi feriti, umiliati, delusi dal cammino e dalla chiesa stessa che è come se dovessi andare da chi ha autorizzato un pedofili a educare un figlio sapendo che quello era pedofilo. Mi spiace ogni catecumeno che viene qua e difende il cammino merita le fiamme dell'Inferno altro che perdono ! Siete collusi, siete mafiosi, siete altro che una setta, siete una società occulta che ha rovinato mille famiglie e ne rovinerà ancora.

    RispondiElimina
  43. osservatori chiudete il blog19/mag/2014 14:17:00

    E' il cammino che deve "salare"la parrocchia non il contrario.Non si deve fare l'errore di far avvenire il contrario cioè che il Cammino assuma abitudini e modi sbagliati della parrocchia.Quindi non va bene quanto fanno in alcune parrocchie le quali fanno celebrare,alle comunità neocatecumenali, la veglia insiema a tutta la parrocchia a prescindere dalla tappa del Cammino.Speriamo che progressivamente si arrivi ad una corretta e piena applicazione dello Statuto.

    RispondiElimina
  44. @Amedeo
    "Caro Mark
    lascia dire alla Santa Sede se è una setta o no! A me non risulta che il vaticano abbia relazioni con altre sette"
    ---
    Amedeo,il Vaticano e la Curia Romana,da circa un secolo sono infestati dalla Massoneria e dai Massoni,Cardinali compresi; certo non te lo verranno mai a dire o confessare esplicitamente,comunque,più setta della Massoneria!

    RispondiElimina
  45. In realtà non c'è nessun bisogno di usare l'argomento "infestazione massonica".

    Infatti è sufficiente ricordare che il Papa stesso ha preso delle emerite cantonate: per esempio Giovanni Paolo II, mal consigliato, ha sempre protetto Marcial Maciel. Sappiamo poi come è andata a finire.

    Lo stesso errore è stato compiuto dando fiducia ai neocatecumenali. Anche in Vaticano sanno bene che Kiko si dichiarò pubblicamente perfino pronto allo scisma (e nessuno osò fiatare: "Kiko ha il carisma, chi sei tu per contraddirlo?").

    Tutti gli ultimi pontefici senza dubbio hanno sempre avuto cuore la sorte dei tanti piccoli fratelli del Cammino che in buona fede sono ancora disposti ad ubbidire alla Chiesa (ma i catequisti di Kiko lo impediscono). Quanto ancora potrà durare la fiducia?

    Cosa penserà papa Francesco del fatto che Kiko lo strumentalizza?

    RispondiElimina
  46. la frase di Kiko "Il titolo non conta..." si riferisce anche al Papa?

    RispondiElimina
  47. Ti rispondo con un'altra espressione di Kiko.

    13 giugno 2008: conferenza stampa per l'approvazione degli Statuti. Kiko ricorda le «decisioni del Santo Padre» sulla liturgia del Cammino del 1° dicembre 2005, e racconta della sua reazione:

    «siamo perduti! catastrofe! qui finisce tutto!»

    E sull'approvazione degli Statuti dice: «ora è il Papa a dover combattere con Arinze!»

    La superbia di Kiko è il vero cuore del Cammino Neocatecumenale.

    RispondiElimina
  48. Per completezza di informazione:
    dal "Rapporto sulla presenza e l'attività del Cammino Neocatecumenale nella Diocesi di Clifton" del 1996 (citata nell'articolo di Löbbert)

    3.20 - Il ruolo del Parroco in una comunità sottoposta a catechesi non sembra essere quello del leader, ma di componente della comunità soggetto a istruzione e a relativo scrutinio per poter passare al successivo stadio del cammino neocatecumenale.
    La progressione dipende dalla valutazione di un Team di catechisti esterni ed è legato al progresso della comunità nel suo complesso, anche "del fratello o della sorella più lento".
    Questa posizione sottomessa del parroco non sorprende vista l'affermazione di Kiko nel "Discorso dell'iniziazione": "Qui i distintivi non hanno nessun valore, né preti, né monaci, né suore, né vescovi".
    Preso alla lettera, indica che la gerarchia tradizionale all'interno della diocesi viene considerata irrilevante dal Cammino neocatecumenale.
    Questa Commissione ritiene che ciò sia gravemente in contraddizione con le indicazioni che il Santo Padre ha dato ai nc sull'autorità del vescovo e l'obbedienza a lui dovuta."

    La relazione della Commissione si concludeva così :
    "Il movimento neocatecumenale ha gravemente incrinato l'unità spirituale delle parrocchie".

    RispondiElimina
  49. Considerando che il Papa è anche Vescovo, di Roma, l'affermazione è grave, specie per un fondatore di un movimento.

    RispondiElimina
  50. Forse Kiko intrepreta a modo suo la Bibbia, anche quando Gesù dice:
    "Seguitemi, vi farò pescatori di uomini".

    Perché nel Cammino ci sono molte promiscuità: cefali he cercano cefale e cefale che vanno addescando cefali. Tutto questo con la benedizione di Kiko perché si ritiene utile per far proselitismo. Pertantp, acquistando un valore religioso, questa ricerca si fa più spasmodica. La Maggior parte dei giovani che vanno alla Gmg, in realtà, non vanno ne per ascoltare il Papa ne per Kiko, ma per motivi "ittici". :)) Inoltre, non avendo lavoro, si fanno carico delle spese tutte le famiglie ed ogni volta, i soliti "figli" di catechisti vanno ed anche quelli del centro vocazionale. La richiesta di soldi parte già mesi prima e non si conclude fino a quando tutte le famiglie pagano la somma (si tratta di circa mille euro e oltre per ogni giovane).


    Pluto

    RispondiElimina
  51. Grazie Lino per la tua risposta.

    Vorrei però farti notare solo una cosa. Le interpretazioni di Kiko potranno anche essere bislacche, sempliciotte e quant'altro. Però un modo serio di approcciarle è quello di tene conto del contesto (catechesi orale)... altrimenti sai quanti roghi al santo uffizio per quei parroci che nelle omelie sparano quantità industriali di scemenze.

    Ora innanzitutto saltare alla conclusione che un'affermazione poiché non rispetta in pieno il "senso altro" sia immediatamente eretica mi sembra troppo. Vedi tu fai l'accenno al sicomoro, ma io ho sentito kiko in altre circostanze dire che il sicomoro non è l'immagine dell'arrampicatore sociale o altro, ma l'incontro a cui si sta partecipando. Ebbene le persone sono venute all'incontro, come Zaccheo sale sul sicomoro. Ciò che io ho capito di quello che Kiko vuol dire non è tanto il sicomoro, ma che Cristo vuole venire a casa mia, vuole portare la salvezza anche a me. Che poi il sicomoro significa una cosa o un'latra il fine non cambia.

    Che poi il cieco non sia cieco per qualche peccato è un'evidenza, ma non per questo non ha bisogno dell'incontro con l'Inviato, il Messia, il Cristo. Ora non potrai negare che quel cieco è immagine di ogni uomo che è chiamato a recuperare la vista grazie alle acque della piscina e cos'è quello se non una'immagine del sacramento del battesimo in cui proprio l'uomo peccatore viene rigenerato e unto, cioè configurato a Cristo? Ma nell'ambito di una catechesi quell'immagine può essere usata, a mio avviso, per dire che anche noi abbiamo bisogno di lavarci in quel lavacro, ma lavarci da che se non dai nostri peccati, se non dal fango?


    E POI Tripudio sarà mai possibile che l'unica ragione per cui la santa sede non ci punisce è perché sono tutti massoni e oliati?

    Ah dimenticavo che per quel che io so la lista dei 12 dei 72 e compagnia bella, se leggete gli statuti, è depositata presso il pontificio consiglio dei laici. Sì lo so che pensate: che quello è un covo di neocatecumeni. E già... la massoneria vaticana.

    Scusa l'esternazione, ma Tripudio mi fai tristezza, perché non riesci a vedere al di la dei tuoi pregiudizi.

    RispondiElimina
  52. L'arte contemporanea kikiana, per molti, non è tanto bella (dipinti, architettura, ecc) e neppure tanto economica, in contrasto di quanto chiede e vuole il Papa: una Chiesa povera per i poveri. A mio parere, le migliori pitture religiose per una Chiesa sono le icone orientali classiche perché più si additano e suscitano la preghiera. Anche la bellissima arte rinascimentale è più da Museo che per pregare.

    un pittore

    RispondiElimina
  53. < Metodo educativo kikiano >

    Una volta era in compagnia di alcuni giovani e di seminaristi del cammino e c'era una festa paesana con dei cantanti abbastanza melodici e da discoteca. Pur manifestando il mio non voler andare mi costrinsero. Dopo averci condotto ad ascoltare 30-40 minuti vicino a stonanti casse, ci condussero nel'Istituto dove eravamo per un ritiro e ci diedero ad insultarci. Cosa che dovetti sopportare perché fin dall'inizio manifestai la mia contrarietà a voler andarci.

    Angus Fangus

    RispondiElimina
  54. Amedeo,

    gli insegnamenti di Kiko sono ambigui ed eretici (e tu ti sforzi di far finta che non sia così... poiché vuoi convincere te stesso, prima che noialtri). Per esempio, quando Kiko insegna che la confessione sarebbe facoltativa, sta dicendo il contrario del Vangelo.

    Ora, che questo avvenga in un contesto di una "catechesi orale" non lo giustifica.

    Tanto più che di fronte agli errori - veri o presunti che gli paiano - Kiko non ha mai rettificato.

    Conosco anch'io parroci che sparano scemenze dal pulpito. Ma li ho visti scusarsi e rettificare non appena qualcuno li ha accusati. Per di più questi soggetti sparano scemenze e poi il giorno dopo cambiano idea, mentre Kiko professa gli stessi errori fin dagli inizi del Cammino.

    Infine, un parroco ha molta meno "autorità" di Kiko, visto che i suoi errori li rifila solo al suo gregge, e visto anche che il suo gregge è libero di criticarlo (mentre nessuno di voi osa mai mettere minimamente in dubbio l'idolo Kiko, poiché avete paura dei catequisti e dell'essere emarginati dalla comunità).

    Il problema di Kiko e Carmen è che portano avanti deliberatamente una catequesi che sanno essere sbagliata, e pretendono che la Chiesa si adegui. Tale superbia ed arroganza genera i frutti che tutti conosciamo, anzitutto voialtri neocatecumenali, a cui il catequista di turno vi fa "scendere da cavallo".

    Il caro fratello Amedeo poi effettua la solita astuzia neocatecumenale di difendersi dall'accusa che non gli avevo posto: «l'unica ragione per cui la santa sede non ci punisce è perché sono tutti massoni e oliati?»

    No, caro fratello Amedeo: sono anni e anni che su questo blog diciamo (non sono mica il solo a dirlo) che la premura dei Pontefici è di salvaguardare il bene delle anime dei fratelli più piccoli e semplici del Cammino: quelli ancora non inquinati dall'idolatria.

    È vero che le «oliature» sono state fondamentali, è anche vero che il vostro programma è molto gradito alle massonerie e ai nemici della Chiesa, ma i Papi hanno anzitutto a cuore i fratelli più piccoli e semplici del Cammino, quelli che ancora sono convinti che il Papa sia più importante del Don Kikolone. Questo atteggiamento dei Papi ha radici nel Vangelo (la pecorella smarrita rispetto alle altre 99, oppure l'episodio del non tagliare via subito la zizzania).

    Si può discutere su quanto questo atteggiamento dei Pontefici sia adeguato. Ma il fatto concreto è che Kiko minaccia scismi e minaccia velatamente di passare al protestantesimo. Moltissimi fratelli del Cammino lo seguirebbero nello scisma, poiché «Kiko ha il carisma, chi sono io per giudicarlo?» Già: il carisma dell'eresia e della menzogna.

    E l'altro fatto concreto è che tutti i Papi vi hanno sgridato - Giovanni Paolo II e Benedetto XVI sulla liturgia, e Francesco sugli altri aspetti - e voi non avete né ascoltato, né ubbidito.


    Per il troll anonimo: non mi chiamo "Maria".

    RispondiElimina
  55. Siccome le spese del Cammino sono quelle che sono, un neocatecumenale medio non può permettersi un pellegrinaggio o un ritiro spirituale organizzato, magari dai gesuiti.

    Pluto

    RispondiElimina
  56. Non prendetevela col sottoscritto e con questo blog.

    Il Cammino è come una fiasca di buon vino mischiato a un po' di arsenico.

    Voi vi ostinate a guardare il 99% di buon vino.

    Noi invece ci siamo limitati a far notare che quella robaccia è imbevibile, a meno di non volersi deliberatamente avvelenare.

    Ora, se anche questo blog sparisse per sempre, la verità resta quella. Se anche bruciaste tutti i libri di padre Zoffoli, la verità resta quella. Se anche riusciste ad azzittire tutti i vescovi e i parroci che vi frenano, la verità resta quella.

    Siete voi che rifiutate la verità. Troppo comodo fare il girotondo attorno al vostro vitello d'oro, il vostro incontestabile Kiko.

    RispondiElimina
  57. Io penso che sia in questi ultimi anni che ho
    cominciato a viverlo come un tutt'uno, proprio.. quando il sacerdote dice “questo è il mio corpo
    dato per voi, fate questo in memoria di me” e lì cominci a renderti conto che questo è il corpo
    di Gesù Cristo, che è morto per te, che è il massimo dono che lui fa. E a un certo punto dice
    “fate questo in memoria di me”, che non vuol dire “fate questa liturgia ricordando me”, ma
    perché anche tu possa spezzarti per gli altri. E allora cominci, ma solo più avanti nel Cammino,
    a renderti conto che la tua vita effettivamente ha questo significato. E quindi morire per mia
    moglie, per i miei figli (…) tu devi spezzarti, nel senso che li accogli così come sono, con le
    loro problematiche, i loro brontolamenti, magari coi giudizi che hai dentro di te e tu li accogli e
    cerchi di aiutarli per quella che è la tua possibilità. E allora acquisisce un significato vero
    quello che è l'Eucarestia. Che si porta dietro in tutta la vita, in ogni tuo giorno” .
    “Per me fare la comunione è fare la comunione anche in parrocchia, cioè io ogni volta che
    mangio il pane e il vino penso alla schiavitù del popolo in Egitto, alla libertà, a Canaa ecc…
    Comunque sì, all’inizio mi faceva affetto farla così, adesso dopo ormai trent’anni mi sono
    anche abituata!” http://paduaresearch.cab.unipd.it/3992/1/Tesi_Contiero.pdf

    RispondiElimina
  58. Discernimento nel Cammino: se un catechista mi dice una cosa e un padre spirituale me ne dice un'altra, a chi devo obbedire giacché
    "il titolo non conta nulla"?

    RispondiElimina
  59. ad Amedeo

    Hai scritto: "... è quello di tener conto del contesto...".

    Ti ho chiesto più volte un confronto in svariati post su affermazioni del signor dottor (h.c.) Arguello e su pubbliche frasi rivolte da due Papi espressamente al cammino.

    Possibile che non si riesce mai ad avere un'opinione da un neocat? Di che avete paura?

    Faccio un ultimo tentativo.

    Ti chiedo che ne pensi di tre questioni.

    Perché nel cammino non si rispetta la Liturgia mentre la liturkikia è obbligatoria fin nelle virgole?
    Due Papi vi hanno richiamato, senza esito:
    Giovanni Paolo II: "...Celebrate l'Eucaristia e, soprattutto, la Pasqua... con amore per i riti liturgici della Chiesa, con esatta osservanza delle norme stabilite dalla competente autorità, con volontà di comunione con tutti i fratelli ... Pertanto le norme giuridiche, come anche quelle liturgiche, vanno osservate senza negligenze e senza omissioni".

    Benedetto XVI: "...la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti vi ha impartito a mio nome alcune norme concernenti la Celebrazione eucaristica, dopo il periodo di esperienza che aveva concesso il Servo di Dio Giovanni Paolo II. Sono certo che queste norme, che riprendono quanto è previsto nei libri liturgici approvati dalla Chiesa, saranno da voi attentamente osservate.

    Risposta ipocrita del santino: "......Siamo contentissimi delle “norme” che a Suo nome ci ha impartito il Cardinale Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Al riguardo noi vogliamo esprimere la nostra gratitudine a Lei, al Cardinale Arinze e alla Congregazione, per quanto è scritto nella lettera.
    Abbiamo rinnovato insieme la disponibilità a seguire in tutto, con grande rispetto e obbedienza, le rubriche del Messale Romano (Gloria, Credo, Lavabo, Orate fratres, Agnus Dei...).

    Dopodiché se ne uscì con la storia del Papa che doveva "combattere" con Arinze.

    Il signor dottor (h.c.) Arguello si è autonominato esorcista, in spregio alla Chiesa, eccoti la sua personale testimonianza: Arguello a Cracovia
    - racconta di fare sempre esorcismi e di aver ricevuto un “segno” dallo Spirito Santo al minuto 07,52;
    - afferma di parlare sempre per ispirazione divina al minuto 15,40;
    - bolla come "di sinistra"dei sacerdoti colpevoli di aver osato contestarlo fischiando al minuto 13,55.
    Che ne pensi?

    Il signor dottor (h.c.) Arguello continua a proclamare eresie, eccoti un'altra sua testimonianza: Arguello a Budapest
    Ai seguenti minuti:
    - si autoproclama angelo, inviato, al minuto 24,48;
    - afferma che l’uomo è schiavo del demonio e stravolge il testo di Eb 2,14, al minuto 27,16.
    Contestualizza l'eresia, se puoi...

    Perché per tanti anni il santino e i catechisti hanno mentito negando l'esistenza dei mamotreti, fingendo l'ispirazione divina sul momento? Perché questa menzogna?

    Amedeo, te la senti di rispondere o continuerai a far finta di non vedere e non sentire?
    Sparirai anche tu come tutti gli altri neocat messi di fronte a delle realtà?

    Ai piccoli neocat in buona fede

    Secondo voi perché nessun neocat duro e puro ha mai voluto esprimere la propria opinione su questi problemi?
    Paura? Fuga dalla realtà? Condizionamento?

    Voi che ne pensate? Magari provate a parlarne con un sacerdote non Redemptoris Mater, un comune parroco dei tanto disprezzati "cristiani della domenica".

    RispondiElimina
  60. Anche i voti politici sono condizionati. Un sacerdote neocatecumenale spinse la mia famiglia a votare un determinato partito.

    Spiderman

    RispondiElimina
  61. La cosa piú divertente é che evidenziate nel testo come fosse veritá rivelata anche delle evidenti castronerie come il fatto che nel libro il Kerygma ci sarebbe scritto che "tutto deve andare come dice kiko". Ora, ci può stare che non abbiate letto il libro (é molto breve comunque) ma almeno non evidenziate delle affermazioni falsissime e decontestualizzate.
    Si può dire la stessa cosa praticamente dell'intero articolo: è una zozzeria confusa e mal documentata. Poi vabbé se serve a voi per permettervi di ripetervi addosso i vostri mantra, continuate pure :)

    Saluti
    Jeff M.

    RispondiElimina
  62. Amedeo ha detto: "Ora innanzitutto saltare alla conclusione che un'affermazione poiché non rispetta in pieno il "senso altro" sia immediatamente eretica mi sembra troppo. Vedi tu fai l'accenno al sicomoro, ma io ho sentito kiko in altre circostanze dire che il sicomoro non è l'immagine dell'arrampicatore sociale o altro, ma l'incontro a cui si sta partecipando..."
    Sul sicomoro ti sei risposto da solo: Kiko una volta legge in un modo, una volta in un altro, a seconda dell'omelia. Forse gli hanno riferito la baggianata e si è corretto. Mica un simbolo si può leggere differentemente a seconda dell'omelia, in termini di "logica degli opposti"?
    Ti ripeto la metodologia esegetica di quei signori del passato medioevale, che in termini di interpretazione ne sapevano qualcosa più di noi: il senso superiore, "altro", non può contraddire il piano letterale, se il sicomoro, nella lettera, è una sorta di scala per "vedere" Cristo, non può diventare l'opposto, cioè un idolo dal quale scendere. Se lo fai diventare un idolo dal quale scendere, un "montare sugli altri", il testo diventa incoerente, illogico, contraddittorio sul piano letterale: "Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là". Per poter vedere Gesù che dobbiamo fare, montare sugli altri? Assurda, questa catechesi proposta da un "ispirato" al sommo livello d'ispirazione!
    Che poi Kiko riferisca che "Cristo vuole venire a casa mia, vuole portare la salvezza anche a me" non modifica la sostanza dell'errore: dipende da come ci vuol venire. Io dico che Cristo chiama l'uomo che ha manifestato il desiderio d'incontralo con tutti i suoi peccati, solo alla fine Zaccheo si libera dagli idoli. Come per l'adultera: prima la salva, poi chiede la liberazione dai peccati. Kiko costantemente inverte il processo, e non mi pare cosa da poco: qui trovo l'eresia, ed è quella della purificazione gnostica, che si contrappone alla Grazia, alla gratuità del dono.

    RispondiElimina
  63. Jeff,

    chiedilo al giornalista: dopotutto qui ci siamo limitati a tradurre e a citare la fonte.

    Poi sai meglio di noi che Kiko quelle cose le dice in maniera fumosa, ma le dice davvero.

    Altrimenti, fammi qualche esempio in cui Kiko si è ricreduto e ha chiesto scusa.

    Dai, su, non dovrebbe essere difficile, no?

    RispondiElimina
  64. @ Tripudio.

    Caro Tripudio, mi sorprendi, non sei logico!

    Hai scritto: "...fammi qualche esempio in cui Kiko si è ricreduto e ha chiesto scusa...".

    E' impossibile! Il signor dottor (h.c.) Arguello ha sbandierato e sbandiera ai quattro venti che lui parla sempre per ispirazione divina.
    Perciò non può sbagliare. Ergo, non ha nulla di cui scusarsi.

    Logico, no?

    p.s. E c'è pure chi gli crede...

    RispondiElimina
  65. infatti solo gli stupidi non sanno contraddirsi

    RispondiElimina
  66. Jeff ci potrebbe anche spiegare come mai Kiko è indiavolato mentre parla a papa Francesco (animazione tratta dalle riprese video del 1° febbraio 2014).

    RispondiElimina
  67. Le interpretazioni di Kiko potranno anche essere bislacche, sempliciotte e quant'altro. Però un modo serio di approcciarle è quello di tene conto del contesto (catechesi orale)
    La catechesi orale, se valida, deve sempre rendere conto di ciò che trasmette, il fondatore di una realtà così importante nella Chiesa non può fare delle catechesi "sempliciotte".
    Teniamo conto che ogni parola che esce da quella bocca viene riportata fedelmente (qualche volta, io dico, fortunatamente "aggiustata" spesso addirittura peggiorata) dalla catena di trasmissione catechetica.
    Dirò di più: è profondamente suggestiva. E si vuole che sia così: viene esplicitamente scoraggiato chi volesse catechizzare con parole che non provengano da quella fonte, e questo vale per gli arredi, le immagini i canti ma anche per la liturgia.
    Caro Amedeo, se tu sei in cammino, tu vivi immerso in Kiko. Nella sua visione della fede, della Chiesa, della vita.
    Noi possiamo avere dei giudizi non dei pre giudizi, dal momento che ognuno di noi si è formato una precisa opinione dopo decenni di esperienza e di approfondimento dentro e fuori il cammino.
    Tu invece non vuoi e non puoi esprimere un giudizio compiuto. Altrimenti proveresti a rispondere alle domande de l'apostata.

    RispondiElimina
  68. Tripudio sulla questione dell confessione non ti rispondo semplicemente perché è falso, tanto falso che qualunque fratello del cammino uscito o no può confermati che il primo sacramento che si presenta nella catechesi iniziale è proprio quello della riconciliazione.

    Ma se io, come Kiko, sto facendo un incontro in cui prendendo spunto da San Paolo affermo che Dio ha voluto salvare il mondo per la stoltezza del vangelo e questo annuncio oggi ti porta alla perfetta contrizione, cioè alla conversione, tu sai benissimo che per il catechismo della chiesa cattolica sono già perdonato. Infatti se durante l'incontro mi viene un infarto e muoio secondo te vado in paradiso o all'inferno?

    E' chiaro che se in quell'incontro Dio mi ha dato la grazia della conversione domani andrò a confessarmi e non è per niente facoltativo.

    Il problema è che voi con i vostri pregiudizi prendete ogni singola parola per condannare...

    Mi sembra che già Gesù aveva questo problema quelli che lo spiavano per prenderlo in fallo in quello che diceva...

    Ecco perché la Santa sede non condanna e voi si perché chi deve discernere guarda in modo diverso da voi, senza pregiudizi.

    RispondiElimina
  69. Amedeo ha detto: "Che poi il cieco non sia cieco per qualche peccato è un'evidenza, ma non per questo non ha bisogno dell'incontro con l'Inviato, il Messia, il Cristo. Ora non potrai negare che quel cieco è immagine di ogni uomo che è chiamato a recuperare la vista grazie alle acque della piscina e cos'è quello se non una'immagine del sacramento del battesimo in cui proprio l'uomo peccatore viene rigenerato e unto, cioè configurato a Cristo?"
    Il problema, Amedeo, è che i ciechi guariti sono più di uno, appartengono a varie tipologie "Egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori..." C'è il cieco che invoca Gesù e il cieco che è condotto a Cristo, c'è il cieco nato che se ne sta lì, che nulla chiede e non è portato. Confronta le guarigioni: capirai che l'incontro con Cristo è vario, non c'è un solo "cammino".

    Un'immagine del Battesimo? Beh, non tutti gli esegeti concordano, su questo. Io riesco a vederla, questa immagine del Battesimo, a un patto: che la liberazione sia dal peccato originale. Dei "peccati" al plurale (gli innumerevoli "idoli" NC) ne parla solo Kiko (e i farisei: "Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e vuoi insegnare a noi?»"). Nel testo di Gv, Gesù lo esclude.
    In ogni caso, nell'evangelista Giovanni il peccato è uno: non riconoscere Cristo. E quello era un cieco nato, mai lo aveva "visto". Perciò, essendo un cieco nato, non aveva peccato.
    Anche qui l'eresia è la medesima: la necessità di un "cammino" gnostico di purificazione dal fango/peccato, che impedisce di capire la Grazia della guarigione. "Dio ci ha creato gratis", scrisse Marcello D'Orta, un maestro delle elementari - non è più tra noi - che ho avuto il piacere di conoscere in una tavola rotonda alla quale entrambi fummo invitati.

    C'è un altro cieco guarito in due tappe (due, non centocinquanta), Amedeo: perché non è inviato alla piscina? :-)
    Ciao

    RispondiElimina
  70. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  71. Saluti, Jeff M.
    Ripetete a memoria da quaranta e più anni le balordaggini degli Orientamenti, non paghi adesso pubblicate pure (ma non erano segreti, in quegli anni, perché non pubblicate il direttorio "approvato"?):
    http://www.worldcat.org/title/neocatechumenal-way-catechetical-directory-for-teams-of-catechists/oclc/801810122
    e tu vieni qui a dire "mantra" a noi?

    Anonimo ha detto...
    "...infatti solo gli stupidi non sanno contraddirsi"
    Che magnifico "intervento"!
    Il problema è che voi fate contraddire il Vangelo di Cristo.

    RispondiElimina
  72. Forse vi siete stancati di me perciò nel caso sia già finito nello spam, a scanso di equivoci riposto:

    Tripudio sulla questione della confessione non ti rispondo semplicemente perché è falso, tanto falso che qualunque fratello del cammino uscito o no può confermati che il primo sacramento che si presenta nella catechesi iniziale è proprio quello della riconciliazione.

    Ma se io, come Kiko, sto facendo un incontro in cui prendendo spunto da San Paolo affermo che Dio ha voluto salvare il mondo per la stoltezza del vangelo e questo annuncio oggi ti porta alla perfetta contrizione, cioè alla conversione, tu sai benissimo che per il catechismo della chiesa cattolica sono già perdonato. Infatti se durante l'incontro mi viene un infarto e muoio secondo te vado in paradiso o all'inferno?

    E' chiaro che se in quell'incontro Dio mi ha dato la grazia della conversione domani andrò a confessarmi e non è per niente facoltativo.

    Il problema è che voi con i vostri pregiudizi prendete ogni singola parola per condannare...

    Mi sembra che già Gesù aveva questo problema quelli che lo spiavano per prenderlo in fallo in quello che diceva...

    Ecco perché la Santa sede non condanna e voi si perché chi deve discernere guarda in modo diverso da voi, senza pregiudizi.

    RispondiElimina
  73. Veramente, Lino, io non ripeto null'altro che la mia esperienza personale. Ho sempre fatto cosí. Poi che la mia esperienza personale sia stata screditata e derisa e che il sottoscritto sia stato accusato a piú riprese di essere un bugiardo, tutto questo é storia, ben documentata in questo stesso sito. L'ossessione per il direttorio é tutta vostra: io mi sono sempre limitato a dirvi che per capire il cammino, il direttorio è la strada sbagliata.

    Saluti
    Jeff M.

    RispondiElimina
  74. Visto il perdurante, consueto silenzio dei neocat sulle questioni liturgiche, vi sottopongo alcune frasi tratte da “El Kerigma” (ovvero la salvezza a pagamento) e da un discorso del santino a Düsseldorf.

    Da “El kerigma”.
    ”…Il Signore mi ha concesso di essere pittore. Già da piccolo ero molto stimato per come disegnavo. Dopo ho studiato nell’accademia di Belle arti di S. Fernando a Madrid … mi hanno dato un premio nazionale straordinario di pittura (ne ha parlato la televisione, i giornali.) … Se esisti, vieni, aiutami, perché davanti a me ho la morte!. Forse Dio ha permesso questa kenosis, questa discesa, questo svuotamento di me stesso per farmi umile …”.
    In sintesi, il signor dottor (h.c.) Arguello dice di sé: la mia arte è un dono di Dio! Sono diventato molto noto per aver vinto un premio di pittura. Dio mi ha fatto umile!
    Mi chiedo: è a causa dell’origine divina della sua arte pittorica che è un obbligo usare sempre e solo le sue icone? Come mai si vanta di un premio “molto importante”, quando è stato dimostrato che era un premio per bambini e ragazzi al quale lui ha partecipato da adulto?
    Ovvero, il signor dottor (h.c.) Arguello è una persona molto umile o un vanesio pieno di sé?

    Dal discorso del signor dottor (h.c.) Arguello a Düsseldorf.
    “…la sofferenza vera è quella di vivere una vita di menzogne…”.
    Il signor dottor (h.c.) Arguello ha mentito per anni e anni, negando l’esistenza dei mamotreti e millantando di parlare sotto l’ispirazione divina. E invece i mamotreti esistevano, ma lui mentendo li teneva segreti. Perché?
    Mi chiedo: è dunque perché vive nella menzogna che parla sempre del suo sufrimiento? E’ per questo che ha composto “La sofferenza degli innocenti”, un autentico strazio, bisogna riconoscere?

    …”Se non vi convertite, ti accadrà la stessa cosa: domani lascerai il Cammino, lascerai la Chiesa, la tua vita sarà un inferno e alcuni di voi potrebbero anche finire per suicidarsi...”.
    Il signor dottor (h.c.) Arguello è convinto che la Chiesa si identifichi con il Cammino. Lasciare quest’ultimo significa dannarsi irreversibilmente. Non c’è spazio per pentimenti né per la Grazia.
    Mi chiedo: come si conciliano queste affermazioni con le parole di Papa Francesco sul rispetto dovuto a chi lascia il cammino? O sbaglia il signor dottor (h.c.) Arguello, o sbaglia il Papa.

    p.s. A chi parla di contestualizzazioni. Sono quarant’anni che il signor dottor (h.c.) Arguello dice le stesse cose, indipendentemente dal contesto. Evidentemente ne è proprio convinto.

    Ad Amedeo: complimenti per come ti sottrai al confronto, per come svicoli sei meglio di un'anguilla!

    RispondiElimina
  75. Cari fratelli del Cammino che pateticamente elucubrate a favore di Kiko,

    è stato Kiko stesso in persona a parlare, in un contesto di peccati mortali, del sacramento della confessione con un inequivocabile «se vuoi»: lo potete ascoltare voi stessi dalla stessa voce di Kiko cliccando [qui] su youtube... a meno che alla GMG 2013 non fosse un sosia di Kiko mandato lì da noi ad ingannare i giovani neocatecumenali con simili errori che negano il Vangelo.

    Nascondere la testa sotto la sabbia, come gli struzzi, serve solo ad ingigantire la vostra figuraccia barbina.

    Dopotutto magari siete ancora ad una "tappa" in cui questo super arcano segreto neocatecumenale non vi è stato ancora svelato. E quando allora nelle tappe finali del Cammino vi verranno fatte altre allucinanti rivelazioni (solo ai super fedelissimi), cosa farete?

    Dunque, riassumiamo: c'è un video dove l'idolo Kiko rende facoltativa la Confessione dei peccati mortali (per Kiko basta pentirsi oggi, e poi domani «se vuoi» puoi perfino confessarti), e voialtri invece venite qui a rispondere che nella vostra esperienza non sarebbe mai successa una cosa del genere.

    Come al solito, di fronte alle domande, di fronte agli argomenti, di fronte ad ogni questione, rispondete sempre ad accuse che non erano state poste. Qui si parla di vino avvelenato e voi dite che nella vostra esperienza non avete mai avuto i cavoli a merenda.

    Poi Jeff e Andrea, ci potreste anche spiegare come mai Kiko è indiavolato mentre parla a papa Francesco (l'animazione presente nel "post" è tratta dalle riprese video del 1° febbraio 2014 e presente in un video su youtube [qui]).

    Cari fratelli del Cammino, qui non stiamo contestando che la fiasca di vino contenga per il 99% vino buono.

    Stiamo solo facendo notare che nella fiasca c'è del buon vino mischiato a cianuro. E voi vi ostinate a lodare quel 99% di buon vino presente nella fiasca, come se non si trattasse di vino avvelenato.

    RispondiElimina
  76. "Veramente, Lino, io non ripeto null'altro che la mia esperienza personale... L'ossessione per il direttorio é tutta vostra: io mi sono sempre limitato a dirvi che per capire il cammino, il direttorio è la strada sbagliata"

    E questo è il problema, Jeff: l'esperienza personale. Se le esperienze personali, le testimonianze di ispirazione e incontro con Dio, fossero bastate, Cristo non avrebbe avuto motivo per patire sulla Croce, o no?

    Perdonami, Jeff: ma credi che la tua esperienza personale sia superiore alla mia? Soltanto perché io la "medito nel mio cuore" e non ne faccio oggetto di proselitismo da un palco o da un blog e mi limito a discutere di Vangeli? Soltanto perché l'ho sigillata in un libro, del quale il tuo fratello Pasqualone nemmeno farebbe carta igienica (senza averlo letto), bestemmiando perché quello è un libro che, nel 75% delle pagine, narra di un Santuario della Vergine Maria e sui sacerdoti di un Servo di Dio?
    http://www.stpauls.it/madre00/0599md/0599md16.htm

    Per capire il Cammino, il direttorio è la strada sbagliata? Bene: allora convieni con me che nel direttorio è compendiata la summa delle balordaggini eretiche, che da esso si può dedurre un cammino sbagliato? E lo pubblica pure, Kiko, in America, nella vecchia versione del 1972?

    Mi viene da chiederti, però: dove posso partecipare a una catechesi del Cammino nella quale i catechisti non si riferiscano integralmente al direttorio? Pasqualone conosce le comunità del Cammino a Napoli. Chiedilo a lui e fammi sapere. Ci andrò, lo prometto. Mi garantisci, però, che non ripeteranno a memoria le cretinate sul fango, sul miliardario prodigo, sull'olio delle vergini stolte, sulla pietruzza bianca che sarebbe fatta di sale, etc. etc. etc.?

    Mi garantisci che Zaccheo può essere salvato, anche senza cedere il 100% dei suoi beni e senza entrare in seminario, come Kiko insegna, stravolgendo il testo evangelico? Fammi sapere, Jeff.

    RispondiElimina
  77. @ Amedeo
    No, personalmente non mi sono stancato di te. Mi sono stancate delle affermazioni ambigue.
    Questa è la CATECHESI DI CARMEN SUL SACRAMENTO DELLA PENITENZA:

    http://reocities.com/Athens/delphi/6919/OR-Conv-161-192.pdf

    "PER QUESTO LA VERA RINNOVAZIONE DEL SACRAMENTO DELLA PENITENZA VERRA' CON LA SCOPERTA DEL CATECUMENATO E LA RIVALORIZZAZIONE DEL BATTESIMO"

    Io ritengo che il Sacramento della Penitenza non ha bisogno di essere rinnovato con la scoperta del (neo)catecumenato, io già sono battezzato ed entro nelle "casette".
    "Domani, se vuoi", per me non esiste. Oggi, se se voglio e posso. Altrimenti non mi accosto all'Eucarestia, nemmeno se ho poca polvere addosso, leggera polvere, polvere veniale, come ho appreso dai Sacerdoti di cui sopra.
    Tu sei battezzato, Amedeo? E credi che il Sacramento della Penitenza ha bisogno di essere rinnovato?

    RispondiElimina
  78. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  79. "Il primo sacramento che sì presenta nella catechesi iniziale è quello della riconciliazione" ha detto Amedeo.

    Giusto! Viene presentato per essere completamente demolito e stravolto, per cancellare e irridere i concetti che ci sono stati insegnati fin da bambini nel catechismo.
    Questo è l'insegnamento che ho ricevuto durante la catechesi iniziale:

    " Così abbiamo vissuto noi la confessione, ed ecco perché questa pratica oggi è in crisi. Il perdono passa in secondo piano, rimanendo essenziale il semplice confessare i peccati e ricevere l'assoluzione. La confessione si trasforma in qualcosa di magico. Si ha una visione leglista del peccato, per la quale non importa tanto l'atteggiamento interiore quanto il confessare esternamente e dettagliatamente tutti i peccati di ogni tipo. Visione individualista, completamente privata, in cui la Chiesa non compare da nessuna parte ed è un uomo che ti perdona i peccati".

    Ricordo distintamente come l'insistenza sul "denunciare il proprio peccato di fronte all'Assemblea" fosse tanta e tale da convincerci che avremmo dovuto fare una confessione pubblica!

    Se non è più così , ne sono contenta. Credo però, dalle esperienze di altri, che i concetti principali siano rimasti inalterati.

    RispondiElimina
  80. @ Valentina

    Confermo in pieno. Il concetto che è la comunità che assolve ti viene instillato in modo subdolo.

    Ricordo la risonanza di uno di noi che se ne uscì dicendo "mi basta esser qui per sentirmi perdonato".
    Il sacerdote, non neocat, però lo riprese e gli disse "no, tu sarai perdonato se ti pentirai dei tuoi peccati, ti confesserai e avrai l'assoluzione dal sacerdote".

    Il tizio in questione era ignorante come una cucuzza e completamente prono ai catechisti e ai loro ordini, anche i più assurdi in situazioni gravi.

    Risultato? E' stato scelto da loro come responsabile.

    Tutto secondo il collaudato metodo kikiano.

    Ai piccoli neocat in buona fede

    Avrete notato che i neocat duri e puri che arrivano qui non si confrontano mai sui problemi del cammino.
    La buttano sempre sul personale, poi sparano "dimmi le ragioni della tua fede"!
    Dopodiché scompaiono.

    Eppure su questo blog si discute della correttezza degli insegnamenti del cammino, dei problemi con la Chiesa e con le persone.

    Nessuno qui si è mai permesso di sindacare sulla fede di chicchessia.

    Per quanto mi riguarda, ero e sono convinto che la massa dei "piccoli neocat" sia in buona fede. Su ciascuno, solo Dio sa.

    Il resto sono chiacchiere.

    Voi che ne pensate di catechisti e camminanti di lungo corso, che mai e poi mai si sono confrontati su fatti concreti e documentati del cammino?

    Paura? Ignoranza? Malafede? Mancanza di argomenti?

    Questi sono coloro i quali prima o poi esigeranno da voi obbedienza assoluta.

    Vale la pena?

    RispondiElimina
  81. Pietro (Non del Cammino)20 maggio 2014 alle ore 19:18

    Leggendo cerco di schiarirmi le idee.
    Ci sono delle cose dette da Kiko che sono gravi, ma mi rimane il dubbio se le volesse davvero dire. Ad esempio quella della confessione che, se vuoi, la puoi fare. Parlando a braccio, voleva proprio dire che è facoltativa?
    Oppure quando dice che non ci sono distintivi: né sacerdoti, né altri titoli. In che senso? Voleva proprio dire che l'essere sacerdoti, in fondo, non conta nulla?
    In queste cose non ho la certezza che fosse sbagliata l'intenzione.
    Ma la notizia che fosse pronto allo scisma sarebbe una dichiarazione decisiva: se ha detto questo, nel cuore è già diviso dalla Chiesa, che, comunque, deve pensare anche ai seguaci in buona fede.
    Altra cosa gravissima è il lusso sfrenato nel quale sembra vivere.
    Inoltre ho trovato molto interessanti le osservazioni di Lino sull'interpretazione della Scrittura, che non deve mai contraddire il senso letterale.

    RispondiElimina
  82. Ancora in cammino:

    Anche in Vaticano sanno bene che Kiko si dichiarò pubblicamente perfino pronto allo scisma

    Scusa, ma in che occasione Kiko avrebbe fatto questa (gravissima se fosse vera) affermazione?

    RispondiElimina
  83. Pietro (Non del Cammino) ha detto...

    Leggendo cerco di schiarirmi le idee.
    Ci sono delle cose dette da Kiko che sono gravi, ma mi rimane il dubbio se le volesse davvero dire. Ad esempio quella della confessione che, se vuoi, la puoi fare. Parlando a braccio, voleva proprio dire che è facoltativa?


    Gli errori di Kiko non sono mai casuali. Kiko dice esattamente quello che vuole dire, salvo poi avere il circo dei catechisti che lo 'coprono' dicendo che tutto deriva dal parlare a braccio o dal discorso spagnoleggiante.

    Io che ho fatto il cammino e sono abituata a ricevere i messaggi indiretti caratteristici di questo tipo di catechesi, da queste parole capisco non che la confessione non sia importante, ma che l'eucarestia è più importante, per cui con questa catechesi Kiko si assicura la partecipazione dei ragazzi anche se la sera prima hanno fatto chissà cosa.
    Nel cammino si fa capire che l'eucarestia perdona i peccati, ed è così importante che è impensabile non fare la Comunione, qualunque sia il tuo stato di grazia in quel momento.
    ( anche la Grazia è argomento tabù nel cammino)

    RispondiElimina
  84. @ Pietro
    Non sono osservazioni mie, caro Pietro. E' un principio dell'esegetica medioevale. Ed è una regola della lettura di testi che hanno significati sovrapposti: "sempre lo litterale dee andare innanzi, sì come quello ne la cui sentenza li altri sono inchiusi, e sanza lo quale sarebbe impossibile ed inrazionale intendere a li altri, e massimamente a lo allegorico" (Dante, Convivio, Tr. II).
    Se non c'è una corretta interpretazione del significato letterale, non si possono capire quelli superiori.
    Le esegesi di Kiko stravolgono il significato letterale, non ne tengono conto, non possono essere "inchiusi" nella sentenza della lettera. Per "inchiuderli", bisogna omettere o stravolgere dei brani della lettera. Qui c'è l'errore, anzi l'orrore, esegetico.
    Magari Baccalà ci corregge, anzi corregge "il signore dell'altissimo canto" :-)

    RispondiElimina
  85. Pietro, per quanto riguarda la frase sui distintivi (né prete né vescovo...) è il solito concetto ripetuto ("Per arrivare a questa statura di fede c'è bisogno di un'iniziazione cristiana seria.Se questo prete dice che ha fede, bene, dimostracelo . Sei cristiano ? Hai dentro la vita eterna? Dimostralo, con i fatti, noi non crediamo alle tue parole").
    Kiko, per il tramite dei catechisti, sì arroga il diritto di pesare la fede di ognuno. E nessuno è esente dal giudizio, né sacerdoti, né vescovi...sicuramente neppure il papa!

    RispondiElimina
  86. Quando Kiko minaccia uno scisma non dice: "io dichiaro per iscritto che intendo fare uno scisma".

    Usa invece un giro di parole fin troppo chiaro per chi ascolta, e sufficientemente ambiguo per un tribunale.

    Ti faccio un esempio, vediamo se sei abbastanza intelligente da capirlo senza equivocarlo: se un energumeno agitando un bastone si avventa contro di te e ti minaccia dicendoti: «io ti massacro», tu e tutti quelli che assistono alla scena capiscono che intende ferirti gravemente o addirittura ucciderti. In tribunale, l'energumeno si difenderà dicendo che "massacro" non è un verbo che implica violenza fisica e sarà scagionato (chi ha a che fare per lavoro con le aule dei tribunali sa che questo genere di assurdità avviene ogni santo giorno).

    Hai capito?

    Hai capito la differenza tra la verità "dimostrabile in tribunale" e la verità che tutti sono in grado di riconoscere?

    Ebbene, fu ad una convivenza di quattro anni fa a Porto San Giorgio che Kiko dichiarò che per i fatti del Giappone (il vescovo che intendeva chiudere il seminario kikiano R.M.), se Roma non avesse dato ragione al Cammino, il Cammino avrebbe fatto uno scisma (lo riportammo già in questo blog a dicembre 2010).

    La persona che ce lo riferì era lì presente e rimase agghiacciata dal fatto che tutti avevano capito, ma nessuno osò alzarsi e andarsene.

    Non potemmo pubblicare altri particolari per non svelare l'identità.

    Ora, a parte il fatto che non è un episodio unico: Kiko un sacco di volte ha lasciato intendere in una maniera "non dimostrabile in tribunale" ma chiaramente percepita da amici e nemici.

    Kiko e Carmen sono maestri dell'ambiguità, coprendo le loro chiare intenzioni con quel tanto di fumosità che basta per non essere "accusati".

    Quando il 13 giugno 2008 Kiko disse trionfante: «Ora è il Papa che deve combattere con Arinze!» confermò praticamente quello che tutti già sapevano (e che avevamo scritto anche su questo blog): che Kiko combatte contro la Chiesa. Kiko aveva fatto chiaramente capire che ora non era più il Cammino a dover combattere col cardinale Arinze (quello che firmò la lettera del 1° dicembre 2005 contenente le «decisioni del Santo Padre»), suggerendo la falsa idea che Arinze e Benedetto XVI non fossero in piena comunione a proposito della lettera del 1° dicembre 2005 contro gli strafalcioni liturgici neocatecumenali. Arroganza e insinuazione: ecco la vera attitudine di Kiko Argüello.

    Quando nel mamotreto dell'iniziazione alla preghiera Kiko dice «Dobbiamo ricostruire l'assemblea cristiana: non crediate che sia una battaglia facile; coi parroci, con tantissima attenzione, ci rendiamo conto che non sarà facile», Kiko sta parlando di fare una lunga e dura guerra alle parrocchie per trasformarle in comunità di comunità (e lo ha detto anche di fronte al Papa!).

    E a tutto questo ci aggiungiamo che Kiko si lamenta che «i fratelli di comunità vogliono passare ai protestanti», sta già adombrando una minaccia peggiore (ma realistica, visto che tutto sommato le comunità di Kiko somigliano molto più ai protestanti che alla Chiesa cattolica).

    Come le minacce mafiose, anche le minacce di Kiko e Carmen lasciano intendere a chi ha orecchi (amici e nemici), e sono sufficientemente ambigue da non essere perseguibili.

    RispondiElimina
  87. Per questo, quando diciamo che Kiko insegna eresie, non stiamo dando la sentenza di un tribunale, ma stiamo parlando di ciò che tutti possono percepire: quel "veleno" mischiato al "vino", come già diceva sant'Agostino [leggi qui!], nasce dalla superbia e dalla cupidigia.

    RispondiElimina
  88. Il blog Jungle Watch commenta la ridicola "notizia" propagandistica di Zenit dove Kiko il Bugiardo dice che il papa approva le liturgie.

    www.junglewatch.info/2014/05/what-are-your-thoughts-on-this-post-by.html

    RispondiElimina
  89. OT per Ruben e l'apostata :-)
    Me l'ero perse. Baccalà ha detto:
    "Ho già tanta carta igienica a casa non ho bisogno dei tuoi libri"
    "Non è questo il posto per parlare di poesia ma caro Lino ti potrei dare lezioni di poesia dialettale"


    Dai, Pasqualone, rispondimi con una "lezione". E non metterci più di venti minuti, nel caso contrario sei un... (con la coda)

    'O ciuccio prufessore

    'O ciuccio, quanno passa 'nnante 'a scola
    se fruscia e, tomo tomo, saglie 'ncoppa,
    'a presunzione soja nun è mai troppa,
    cumme nu saciardote veste 'a stola,

    zompa 'ncopp' 'a nu banco e... vola, vola!
    Maronna, quanto raglia, ' a vocca schioppa
    cchiù cciure 'e primmavera, va e galloppa.
    'ncacaglia, arraglia, sbaglia ogne parola.

    'O ciuccio, quanno trase dint' 'e scòle
    se mette sempe aret' 'e scrivanie,

    dice ca tutt' 'e libbre songo sòle
    ch'isso è 'o maestro d' 'e Filosofie,

    ca 'nfuso fuje d''a grazzia d''a Sapienza,
    nce vo co' ciuccio sempe assaje pacienza.

    Facimme l'ola,
    certo ca 'sti sturiente 'e Arguello Kiko
    so' meglio 'e Poliziano e pur' ' e Pico.


    *
    Frusciarsi = ritenersi il migliore
    vocca = bocca
    'ncacaglia = balbetta
    aret' = dietro
    songo sòle = sono suole (per scarpe)
    'nfuso fuje = fu bagnato

    RispondiElimina
  90. @ Valentina

    Ci manca poco che il Papa debba chiedere consiglio a Kiko.


    :)

    RispondiElimina
  91. Pietro (Non del Cammino)20 maggio 2014 alle ore 21:41

    Tripudio:

    sarò breve e chiaro e sono certo che sarai così intelligente da capirmi.

    Conoscendo molti del Cammino sto cercando di capire e chi sta alla ricerca prima deve esaminare i fatti. Per questo faccio domande.
    Se mi con proclami, come all'inizio del tuo intervento, non mi serve. Se mi rispondi argomentando, come ha fatto successivamente, mi aiuti.

    Ripeto: la cosa più grave è la minaccia dello scisma.
    E testimonianze lucide come quelle di Valentina

    RispondiElimina
  92. Sì, però Kiko la lezione glie la dà lo stesso
    http://4.bp.blogspot.com/-kFE43GLfNIY/Uu0EI5adIjI/AAAAAAAABiY/otjUtQPGogc/s1600/pallini-cerchietti-e-simboletti.jpg

    :-)

    RispondiElimina
  93. Posso dire che l'atteggiamento di Kiko è tipico del narcisista? E il suo metodo comunicativo fa uso continuo della subdola minaccia (come l'omaccione dell'esempio di Tripudio che minaccia il massacro), pronto però immediatamente dopo a dare messaggi del tutto opposti (i fratelli minacciano di andare dai protestanti...per fortuna il papa è con noi...anche Dio obbedisce ai suoi vescovi...l'opposizione dei vescovi al cammino è una persecuzione del demonio...). Cosicchè gli ascoltatori sono continuamente confusi da messaggi contraddittori e, alla fine, scelgono di adeguarsi, per non rischiare di fare delle brutte figure.
    Questo genere di persona è un guscio vuoto, senza capacità di provare sentimenti, in perenne ricerca di un altro da cui attingere energia e da distruggere nel momento in cui non serva più o quando osi ribellarsi e far valere la propria volontà.
    E questa patologia potrebbe non interessarci se non fosse trasmessa ai suoi molti emuli felicemente già predisposti!

    RispondiElimina
  94. OT: Grazie Lino, bellissimi versi!
    Un sorriso, ogni tanto, ci vuole...
    Sperando che il tuo "amico" sia all'altezza! (per Tripudio: attento che ti stanno trasformando il blog degli osservatori in blog degli stornellatori!!!)

    RispondiElimina
  95. Un sonetto (caudato :-) dialettale di endecasillabi in metrica ABBA ABBA CD CD EE?
    E quando lo compone, Valentina? Deve frequentare un cammino gnostico di almeno dieci anni! Dovesse riuscirci, lo sfido a comporre un canto da inferno dantesco in terzine incatenate. Io scriverò il Canto XXI bis (quello dei barattieri di santa Kika) :-)

    RispondiElimina
  96. Ancora in cammino

    Tripudio Ebbene, fu ad una convivenza di quattro anni fa a Porto San Giorgio che Kiko dichiarò che per i fatti del Giappone (il vescovo che intendeva chiudere il seminario kikiano R.M.), se Roma non avesse dato ragione al Cammino, il Cammino avrebbe fatto uno scisma (lo riportammo già in questo blog a dicembre 2010).

    Non ci sarebbe modo di sapere quali parole ha detto per capire se è stata una delle sue fughe pindariche per manifestare disagio o un qualcosa di più? Se è successo in una convivenza a PsG forse ci sarà anche un mamotreto che le cita pappagallescamente.

    RispondiElimina
  97. Ma nessuno ti obbliga ad essere d'accordo con me, Pietro.

    Se rispondo in un modo ti che sembra fatto di "proclami" è perché ti ho confuso con l'altro Pietro, ma soprattutto perché tento di essere preciso a beneficio di chi arriva per caso su queste pagine e ancor prima di leggere già dice: «ma Kiko non ha mai ufficialmente proclamato alcuno scisma!»

    Il mio scopo non è di riuscire simpatico o socievole, ma solo quello di gettare un po' di luce in più sulle tenebre neocatecumenali. Tento di spiegare le cose con precisione, anche a costo di apparire totalmente antipatico. So che più di metà dei visitatori di questo blog ci arriva casualmente grazie a Google e agli altri motori di ricerca - a volte anche su una pagina vecchia di anni e su un tema di cui magari non è immediato capire i contorni. Per questo sono così pedante nel dare i riferimenti e i link. Per questo evidenzio e sottolineo, per questo aggiungo le date in esteso ("1° febbraio 2014"), perché so bene che nove volte su dieci l'attenzione viene catturata non dal ragionamento, ma da una parola ogni venti righe. E tante volte quel po' di precisione in più, quel filino di apparente pedanteria, sono sufficienti a mettere in moto un onesto ragionamento.

    La minaccia di scisma che ha fatto Kiko è grave, certo, ma è meno importante di altre questioni. Lo scisma è solo "minacciato" (dovremmo piuttosto far notare che c'è uno scisma di fatto perché i kikos hanno sempre disubbidito alla Chiesa), mentre per esmepio gli strafalcioni liturgici (che offendono Nostro Signore ancor più che la legge della Chiesa) sono invece un fatto concreto che perdura da cinquant'anni nonostante i rimproveri dei Papi.

    Se qui in tanti insistiamo spesso sull'aspetto "giuridico" del problema (le disubbidienze, la minaccia di scisma, ecc.) è solo per far notare meglio la mentalità neocatecumenale. Che è quella dell'idolatria, della disubbidienza al Papa e ai vescovi, dell'ipocrisia, della vera e propria guerra alla Chiesa.

    RispondiElimina
  98. Secondo me Kiko stanotte non chiude occhio, con la paura del nuovo scandalo di Bertone possa venir fuori anche qualche magagna tra Bertone e Kiko

    RispondiElimina
  99. Ancora in Cammino:

    Io propenderei per la fuga pindarica. Che il grande Narciso usa per veicolare messaggi che mai nessuno, in un secondo momento, potrà imputargli.
    Come al solito!

    RispondiElimina
  100. @ Pietro (non del cammino)

    Guarda, il metodo kikiano di contraddirsi è voluto e strumentale.

    Pensa solo alla faccenda dei mamotreti.
    Per tanti anni li ha negati.
    Poi li ha dovuti consegnare, e lo ha fatto di malavoglia.
    Quindi ha rifiutato le correzioni.
    Una volta approvato il direttorio (nel modo che sappiamo) ha detto che era volontà del Papa che fosse pubblicato, salvo segretarlo immediatamente e impedirne la pubblicazione.
    Dulcis in fundo, ora ha messo in vendita i testi di quarant'anni fa.

    E dello statuto, vogliamo parlare?
    Del fastidio nel vedersi normato e della cosciente mistificazione dei contenuti?
    E della persistente violazione dello stesso, oltre che della Liturgia?

    E della lettera di Arinze? Prima scodinzola ringraziando Papa e cardinale, poi dichiara ai quattro venti "ora il Papa dovrà combattere con Arinze"!

    Logico, no?

    Guarda che il signor dottor (h.c.) non fa nulla a caso, è tutto parte di una strategia.

    Il sistema di sottomissione funziona eccome, altrimenti perché tutti i neocat duri e puri scapperebbero come lepri quando gli si chiede il parere su testi e dichiarazioni del santino?
    Guarda gli ultimi della serie, tipo Amedeo, Jeff, Nicola.
    Messi di fronte a documenti papali di richiamo al cammino e a filmati in cui il signor dottor (h.c.) Arguello si produceva nei soliti assurdi discorsi, che hanno fatto?
    Sono evaporati come nebbia al sole.

    Il perché chieditelo anche tu.

    RispondiElimina
  101. EreticoDaRogo ha detto...
    Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
    lunedì 19 maggio 2014 13:01:00 CEST

    ------------

    Buongiorno Valentina,
    come le dicevo la vera intenzione di questo blog non è il dialogo.

    L'odio nei confronti del cammino da parte di molti di quelli che frequentano questo blog è talmente grande da prendere il sopravvento su tutto.

    Per questo ogni fine è lecito pur di "osservare secondo verità". Il signor Tripudio (uno per tutti), novello Torquemada, è avezzo all'uso della mannaia.

    Vede, ha cancellato un post per non rispondere. E' dialogo questo?

    Non credo proprio. Da parte mia, per quel poco che conto all'interno della Chiesa Cattolica, farò in modo che sia il pensiero di persone come queste ad essere additato come "sbagliato".

    Con cordialità

    EreticoDaRogo

    RispondiElimina
  102. Dal discorso del signor dottor (h.c.) Arguello a Düsseldorf:
    ”Se non vi convertite, ti accadrà la stessa cosa: domani lascerai il Cammino, lascerai la Chiesa, la tua vita sarà un inferno e alcuni di voi potrebbero anche finire per suicidarsi.."

    Come come come?
    Il signor dottor (h.c.)Arguello sa già come va a finire se uno non si converte alla sua religione?

    Sa già che se non ubbidirai ai suoi seguaci che ti inculcheranno il suo verbo "alcuni di voi potrebbero anche finire per suicidarsi".
    Ma stiamo scherzando?
    Ecco che cosa annunciano nelle 100 piazze, che se, una volta entrati e non ubbidirai ai suoi scagnozzi:
    "lascerai il Cammino, lascerai la Chiesa, la tua vita sarà un inferno e alcuni di voi potrebbero anche finire per suicidarsi..".

    Tutto questo io l'ho vissuto sulla mia pelle,da battezzato e cresimato,quando mi sono ribellato ai suoi scagnozzi al loro modo di fare di agire di dire,
    sono stato allontanato come un cane rabbioso dalla comunità,senza un chiarimento da parte loro per quella loro decisione, allontanato e abbandonato dalla mia comunità.

    Mi sono ritrovato solo e smarrito visto che avevo investito tutta la mia vita nel cnc, come un drogato vagavo in crisi di astinenza perchè i miei pusher mi avevano cacciato dal giro della droga,

    Ho passato anni d'inferno (prima previsione del santino),
    Per molti anni ho lasciato la Chiesa (seconda previsione del santino)

    Ho finito quasi per suicidarmi,dico seriamente,(terza previsione del santino).

    Ai piccoli n.c. di buon cuore che hanno appena iniziato il cammino. vi do un consiglio:

    Uscite da questa realtà, fuggite prima che sia troppo tardi,prima che diventiate Kikodipendenti e metterete la vostra vita in mano a questi pusher idolatri e irriverenti nei confronti della vostra anima.
    A loro interessa solo immolarvi al dio Kiko

    RispondiElimina
  103. @ Ereticodarogo

    Mi scuso con te, avevo dimenticato di inserirti nell'elenco dei neocat duri e puri che, richiesti di esprimere un parere su dichiarazioni documentate del signor dottor (h.c.) Arguello, scappano a gambe levate.

    Grazie per l'esempio che ci fornite di come si diventa a lungo andare.

    Ai piccoli neocat in buona fede.

    Rileggetevi quello che in questa e in altre discussioni è stato chiesto ai vari Jeff, Nicola, Amedeo, Ereticodarogo.

    Noterete che nessuno si è permesso di intromettersi nella loro coscienza né ha chiesto conto della loro fede.

    E' stata loro chiesta l'opinione su fatti documentati del cammino.

    Risultato? Fuggi fuggi generale, nonostante le loro persone non fossero neppure marginalmente coinvolte.

    Chiedetevi perché.

    RispondiElimina
  104. Caro EreticodaRogo può gentilmente rispondere alla mia esperienza sulle previsioni di Kiko fatte in germania sulla conversione e sulle sue conseguenze che avrà uno che non si converte?

    Uno battezzato cresimato e confermato nel matrimonio a cosa si deve convertire?
    Non è già un cristiano?
    O bisogna per forza essere Ki(ko)stiani?

    RispondiElimina
  105. Caro fratello eretico che non vedi l'ora di metterti sul rogo,

    mi spieghi per cortesia dove sta scritto che questo blog debba tassativamente "dialogare"?

    Vuoi essere così gentile da spiegarci perché contrapponi il "dialogo" alla verità?

    Vuoi farci la cortesia di dire perché mai i tuoi contributi sarebbero così preziosi per la verità da essere incancellabili?

    Il signor Tripudio che tanto ti sta a cuore, è un emerito "signor nessuno" che in questo periodo sta collaborando sul blog mediamente più di altri collaboratori (e per lo più facendo "editing" su contributi altrui). Essere "più presenti" non significa molto: per esempio, le testimonianze più concrete contro il Cammino, qui le abbiamo avute da persone che sono intervenute assai di rado.

    Prendersela col signor Tripudio è come dare un calcio alla radiolina che annuncia che la tua squadra sta perdendo la partita. Il tuo scalciare asinino non cambierà il risultato della partita, né migliorerà la squadra.

    Finché il Cammino promuoverà il suo "tripode" (strafalcioni liturgici, fandonie dottrinali, idolatria dei due fondatori), nessun "dialogo" potrà bastare per addomesticare la verità, nessun discorsetto gentile potrà bastare per far sparire dei fatti concreti.

    RispondiElimina
  106. l'apostata ha detto...

    @ Pietro (non del cammino)

    Guarda, il metodo kikiano di contraddirsi è voluto e strumentale.


    mi collego anche al post di Valentina che parlava di narcisismo del fondatore.

    Chi vuole agganciare le persone e renderle dipendenti deve usare la tecnica ben conosciuta della manipolazione che funziona dicendo una cosa e poi negandola.

    Semplificando un po' è una cosa simile a quella che avviene alle donne maltrattate che non riescono ad uscire dal rapporto maltrattante, quando vengono picchiate e poco dopo l'abusatore dichiara il suo amore per loro. La persona è in trappola, da una parte vuole credere alla parte buona dell'abusatore e dall'altra non vuole denunciare a se stessa e al mondo di essere stata una sciocca sognatrice.

    Così accade nel cammino: oggi dico che l'Eucarestia è funzionale alla comunità e finita la celebrazione 'Cristo è passato', e il Tabernacolo è vuoto.
    Domani faccio celebrare un'Eucarestia da un sacerdote, magari ignaro di questa catechesi, che fa una Messa che che è abbastanza simile a quella che si fa in parrocchia.

    Il neocat dirà che non è vero che è negata la Presenza reale, mentre tutti i segni e i gesti della Messa ncn dicono il contrario.

    Questo confusione, mi pare si dica dissonanza cognitiva, genera la dipendenza.

    Se voglio restare nel cammino guarderò solo a ciò che mi sembra ortodosso e giusto e cercherò di dimenticare quello che mi sembra sbagliato.
    E questo è l'atteggiamento dei ncn che non sono in grado di discernere il giusto e lo sbagliato del cammino, e lo ritengono 'tutto giusto' a priori.

    Chi non è del cammino, come te, e chi sta uscendo dalla dipendenza
    prova solo confusione.

    Questo spiega anche la difficoltà di dialogo con i ncn: non ci possiamo capire con chi non usa la logica e, come la donna maltrattata, deve difendere il suo 'amore', e continua a giustificare e a perdonare l'abusatore.

    RispondiElimina
  107. Visto che si è rivolto a me, dirò ad EreticoDalRogo che sono convinta che Tripudio o altri moderatori del blog non lo censureranno se i suoi interventi verteranno sul tema e porteranno elementi utili a chiarire come, anche dall'interno del Cammino, si vivano certi temi "caldi" legati alla liturgia, al rapporto con la parrocchia e con altre realtà ecclesiali, alle sempre nuove iniziative del "lider maximo".
    Se invece i suoi apporti continueranno a vertere sempre e solo sull'inutilità o la faziosità o la dannosità di questo blog, non potranno che essere cassati.
    Per giocare insieme è necessario che ognuno porti le sue bambole e le sue macchinine! :-))

    RispondiElimina
  108. A Michela: sì, proprio così!!!

    Ai signori maschi dirò che il loro sesso non li salva dall'essere vittima delle dinamiche perverse che Michela ha spiegato così bene!
    Anzi! Le persone che cadono più facilmente e più rovinosamente nella rete del manipolatore sono quelle più altruiste, quelle piene di dinamismo e di energia, con più desiderio di donarsi e più tolleranza nei confronti degli altri.

    RispondiElimina
  109. P.S.: ne sia prova la testimonianza di Anonimo delle 8.58, della quale riporto l'esortazione finale:

    Ai piccoli n.c. di buon cuore che hanno appena iniziato il cammino. vi do un consiglio:Uscite da questa realtà, fuggite prima che sia troppo tardi,prima che diventiate Kikodipendenti e metterete la vostra vita in mano a questi pusher idolatri e irriverenti nei confronti della vostra anima.A loro interessa solo immolarvi al dio Kiko

    RispondiElimina
  110. Il commento di Michela è da stampare e pubblicare in una cornice. Quello che lei ha definito "dissonanza cognitiva" io la chiamo da tempo - con particolare riferimento alle prime "icone" e ai simbolismi di Kiko - una dialettica degli opposti che non può trovare sintesi e giustificazione, se non nella venerazione del fondatore.

    RispondiElimina
  111. Il caro fratello che si autoqualifica "eretico da rogo" continua sol suo inutile vittimismo e tenta di deviare altrove il discorso.

    Il Papa recentemente ha detto: "Avete capito bene? Niente chiacchiere, niente invidie, niente gelosie! Capito?"

    Ora, queste parole riguardano certamente anche i neocatecumenali, espertissimi di mormorazioni, di chiacchiere, di altre mormorazioni, di invidie, di ulteriori mormorazioni, e perfino di gelosie. Si pensi ad esempio alla guerra fra cantori per chi deve accaparrarsi tale o talaltro canto nel triduo pasquale...

    Su questo blog non amiamo per niente le chiacchiere, le invidie e le gelosie.

    Qui amiamo i fatti concreti. Come quelli ben rappresentati dalle fotografie riguardanti il Cammino Neocatecumenale, dai video come ad esempio quello in cui Kiko Argüello, cofondatore del Cammino, va insinuando che la confessione sarebbe facoltativa (potete ascoltarlo con le vostre orecchie, in spagnolo, mentre parla ai giovani di certi peccati mortali tipicamente giovanili)...

    Niente chiacchiere, caro fratello vittimista che desideri sentirti "sul rogo". Qui si parla di fatti concreti.

    RispondiElimina
  112. Comunico con estrema uliltà che la setta satanica di kiko è entrata nella Chiesa per demilire i Sacramenti, l'Eucarestia e tutti gli insegnamenti di nostro Signore Gesù Cristo, Salvatore di tutta l'umanità!
    Fate attenzione perchè egli NON serve Dio ma il DIAVOLO!

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.