mercoledì 4 giugno 2014

Il Cammino decide quanti figli devi fare

"Nueva Evangelizzazione" kikiana:
imbarazzante girotondo di anziani
in pubblica piazza
Significativa la prima testimonianza al "100 piazze" di domenica scorsa (1° giugno 2014), in Piazza Gimma a Roma, anche in relazione agli ultimi temi trattati.

La testimonianza è di marito e moglie:

A un certo punto della sua testimonianza il, marito dice: «...ho quattro figli ma per me potevo averne anche uno...»

Al suo turno la moglie ribadisce: «...con quattro figli, mio marito è sempre fuori per lavoro, è difficile amarli, anche perché io non li volevo...»

Se tanto mi dà tanto, "qualcuno" dev'essere intervenuto sulle paternità e maternità di questa coppia.

(da: Ruben)

71 commenti:

  1. IO posso testimoniare che questo avviene. Dopo il primo figlio forse avrei fatto altre scelte diverse (o almeno avrei avuto bisogno di altro) come supporto al mio matrimonio che aveva dei problemi.
    Invece durante gli scrutini cosa si chiedeva principalmente: "siete aperti alla vita" con le catechesi che parlavano che Dio avrebbe fatto miracoli nella coppia.
    E quando si accorgevano(praticamente in quasi tutti gli scrutini) che c'era qualcosa che non andava? L'unica domanda era: "vuoi bene a tua moglie" (e viceversa).
    Ed io che vengo da famiglia credente e che desideravo che il Signore mi aiutasse mi sono fidato.
    Adesso ho x figli ma i miei problemi con mia moglie sono diminiuti? Almeno attenuati?
    NO! Sono aumentati al punto che siamo separati in casa e solo i figli e l'età ci impediscono di fare passi diversi.
    Adesso dopo che mi sono rialzato x volte credendo in un "metodo" sono stanco e deluso ... sopratutto sfiduciato.
    Ma state tranquilli non raccoglierete che testimonianze ma le prove non le avrete. Forse solo se quella domanda diretta fatta negli scrutini "siete aperti alla vita" fatta non nel confessionale scritta nei libri delle catechesi..FORSE potrebbe sollevare un po di ipocrisia.

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  2. Questo insistere sul non amore ai figli non mi piace affatto. Se non li ami che li hai fatti a fare? Solo per una pretesa "volontà di Dio"? Certo che crescere figli è dura, ma ripetere e ripetersi continuamente "non li volevo" mi pare dannoso per la psiche propria e dei figli!
    Come si fa a non riuscire a capire che la procreazione è una collaborazione e non una imposizione?
    Non mi piace per niente questo modo di pensare. I figli sono una benedizione di Dio, sono prima di tutto figli Suoi, e dal momento in cui sono al mondo abbiamo il dovere di genitori di amarli sempre.
    Io sono un po' categorico su questo argomento. Non li volevi? Dovevi pensarci prima!

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  3. Ciao.
    I neocat ti dicono di fare tanti figli per battere i musulmani, ma non ti dicono che in tutto il mondo i musulmani che si convertono al cristianesimo sono svariati milioni(6 milioni all'anno solo in africa dei quali 2/3 diventano cattolici romani)quindi non c'è tutta questa urgenza di fare figli.
    Senza poi considerare quelli che diventano atei, agnostici o semplicemente non praticanti. Non si istaurerà mai una dittatura islamica in europa.
    by Mister Bibb

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  4. Per il sig. Ruben
    Queste due frasi sono estrapolate da un discorso piu ampio, trovo poco corretto estrapolare due pezzi da un concetto che non e' quello riportato. La testimonianza della coppia e' stata piu ampia, non facciamo dire alla gente quello che non ha detto. Perché non riporta quello che realmente hanno detto e il giusto contesto delle due frasi estrapolate?
    grazie

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  5. In questi giorni sul Venerdì di Repubblica, ho letto un articolo sugli ebrei ultra ortodossi, i quali hanno una media di 7 figli, in cui il marito non deve lavorare per studiare soltanto i testi sacri ebraici, mentre la moglie deve lavorare e sfornare figli!

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  6. I miei figli, nella loro provocatoria e adolescenziale ricerca della verità, mi chiedono se, senza il cammino, sarebbero nati.
    Gli dico che tanti nostri parenti hanno famiglie numerose, che abbiamo amici non neocat con famiglie numerose, e che io volevo da sempre una famiglia numerosa, anche prima di entrare nel cammino.

    Però questo vuol dire che i ragazzi se la fanno questa domanda, che desiderano sentirsi dire che sono stati voluti ed amati anche prima che nascessero. E vuol dire che i figli di neocat sentono che i genitori non sono 'veri genitori' liberi e responsabili, ma che c'è un'autorità più grande che li ha spinti a fare figli. Ci sono quindi due livelli di genitorialità, quella biologica e quella meno definita e definibile, rappresentata dai catechisti e dalla comunità in generale.

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  7. Il mio fidanzato nc (sì, ho avuto anche questa esperienza!) eravamo insieme da poche settimane e già diceva di volere un minibus di figli.
    All'epoca, ricordo, non lo sopportavo. La sentivo come la dimostrazione che non amava me, ma l'immagine di sé come patriarca; diceva di volere figli e odiava sua madre-non esagero- una donna semplice che aveva lavorato sempre come una schiava.
    In un anno mi ha fatto almeno tre proposte di matrimonio (respinte).
    La quarta l'ha fatta a quella che gli ha generato il minibus di figli.
    Ora Sandavi: i figli, cammino o no, devono essere desiderati, anche se è uno solo, figurati dieci!
    Ma ci sono persone che hanno qualche problemino (come il mio ex) e le indicazioni che ti danno in cammino (uguali per tutti, come se un progetto e un impegno come quello di una famiglia numerosa fosse sostenibile da tutti!) possono essere come minimo non responsabili.
    Questo non ti solleva dalla responsabilità personale, certamente. E soprattutto, dall'impegno di fare sentire i figli "amati e voluti".
    In questo, con la sua narcisistica ricerca del fango a tutti i costi, il cammino non aiuta, vedi i genitori nc del thread e i loro figli "orfani"...
    Spero solo che sia un'esibizione delle solite e che i loro figli siano amati così tanto da riderci su quando la sentono!
    Per quanto riguarda il mio ex...dopo trent'anni non ha neppure il coraggio di salutarmi quando mi incontra.
    Altrochè 100 piazze!!!

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  8. https://www.youtube.com/watch?v=TafdbPkNDW0 Kiko non perde tempo, mi ha molto impressionato quello che dice all'inizio Voltaggio...come se la domus fosse il posto che Gesù aveva indicato e loro lo hanno costruito...è un vortice tutti risucchiati lì i vescovi...chi avrà pagato?

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  9. Oggi e' il mio 30' anniversario di matrimonio ed ho 4 figli (26 anni, 21- 16 e 14 anni) non mi sono mai posto il problema del numero...ma oggi mi rendo conto che e' grazie a loro che sono riuscito a liberarmi delle "catene' che mi tenevano imprigionato... Non ho sacrificato i miei figli "sull'altare di kiko"...non mi sono fatto rubare la Paternita' ...quella che viene da Dio...mi ritengo un "fortunato"... Ci hanno provato...certo che ci hanno provato.
    Volevano "sostituirsi" a me e a mia moglie...entrano a "gamba tesa" ...all inizio sono meschini, subdoli...striscianti...lavorano nell'oscurita', non appaiono mai ufficialmente, ti lasciano credere che "sei tu a decidere".... Poi arrivano le "mazzate" ... Non sei capace di essere un "buon genitore"..vedi non fai le lodi la domenica?... Dai la benedizione tutte le sere? Li porti in convivenza? I figli nn sono tuoi sono di Dio!!! Tu hai fatto solo macelli...prima di entrare in cammino eri solo uno schifo...ora ci pensiamo noi!!! Devi obbedire!!
    Oggi dei figli stupendi, il primo l anno prossimo si sposa in Chiesa - che strano non ha perso la fede - gia' parla di "nipotini"... Anche la seconda immagina il Suo matrimonio...
    I piccoli sono "felici" che non stiamo piu' in comunita'... Hanno ricordi "strani"... Che non riescono a spiegare..."sentono" solo che non era "cosa buona" ..oggi si sentono "liberi"...
    Stasera mangeremo un pezzo di torta tutti a casa mia...ringraziero' Dio per questo "dono" immenso...

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  10. @Valentina
    Anche la mia ex (fanatica catecumena e figlia di fanatici catecumeni, con 5 tra fratelli e sorelle) parlava di matrimonio e di fare figli senza sosta, senza fare alcun esame pre-natale per il feto, tanto poi ci avrebbe pensato Dio a tutto! In contemporanea, mi "propose" di partecipare alle catechesi per adulti: ne seguii qualcuna, poi lasciai perdere, e dopo qualche giorno, la mia ex mi lasciò, "ufficialmente" per motivi futili. Ho dovuto scoprire da solo che il vero motivo per cui mi ha lasciato è stato il cammino. Lei ama la sua comunità,in cui è nata, dove fanno a gara a chi si sposa prima, a chi fa più figli, mica amava me, le servivo solamente per mettere al mondo il minibus di figli, se fossi entrato nel cammino! Adesso, le sue "sorelle" di comunità, ipocrite come tutti i nc, quando mi incontrano per strada, abbassano lo sguardo, facendo finta di non conoscermi, fanno bene! Non sono divenuto succube di questi personaggi ipocriti e falsi, che hanno una vita parallela, mostrando al mondo una facciata di perbenismo. La maternità e la paternità devono essere responsabili. La mia ex è succube cosciente di quel sistema e mi voleva rendere uno schiavo ipocrita. Sarebbe stata una vita falsa, sotto il giogo dei catechisti. Nel cammino neocatecumenale i sentimenti non contano nulla!

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    1. Ti do pienamente ragione. Io e mio marito non stiamo in comunità, ma i miei suoceri e mia cognata si, mia cognata si è sposata molto presto, il marito era di un altra religione e lo hanno fatto convertire. Potrei scrivere un poema, questi maledetti che fanno la faccetta bella ma sono cattivi, si devono solo vergognare per come ci trattano rispetto alla figlia

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  11. ZI neocat ti dicono di fare tanti figli per battere i musulmani, ma non ti dicono che in tutto il mondo i musulmani che si convertono al cristianesimo sono svariati milioni(6 milioni all'anno solo in africa dei quali 2/3 diventano cattolici romani)quindi non c'è tutta questa urgenza di fare figli.

    A parte i numeri "gonfiati" delle conversioni, il discorso è ben diverso più complesso e più ampio, sia nei confronti dei musulmani che per quanto ne dicano i neocatecumenali (questa riferita può esser presa come una battuta, per di più sviante dal problema concreto).

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  12. certo che mi sono interrogato..Saverio...
    ho tanta rabbia, a volte sono violento... e non sai cosa sarei in grado di fare, sono "erudito" come mi definisci tu.. (non ho mai scritto best-seller)non faccio e non ho nessuna voglia di fare un "servizio" a te e nessun altro; non sono io che ti "umilio" sei tu che ti offendi da solo, non hai neanche rispetto per la tua intelligenza;

    sai Saverio mi sono anche dato una "risposta"... sono un "essere umano"...

    non sono "preconfezionato" come tu/voi...
    non ho le "emozioni telecomandate"...
    non fingo,
    non ho "maschere neocatecumenali",

    non ho risposte "mcdonaldizzate"..
    non ho la "fede da bancone del supermercato"

    piango, rido, cado mi rialzo, gioco, scherzo, sono triste, prego, se ho voglia vado a messa la Domenica, mi confesso, mai e poi mai maledico la "mia storia"..
    sono "vero"... sono "vivo"... sono "libero"..
    non credo Saverio che Dio mi giudicherà per il fatto "che non sono andato in piazza" (fermo restando che lo sai benissimo che l ho fatto...)
    credo che Dio mi giudicherà per "quanto sono stato capace di amare"... non riesci/riuscite a farmi "sentire in colpa"... non ci riuscite più...
    ma ti rendi conto che "parlate tutti allo stesso modo"??
    come puoi pensare di "ingannare" me che ci sono stato 16 anni e ne sono uscito??
    si è vero se ti avessi incontrato all'autogrill "ti avrei spaccato la faccia"... ti avrei fatto pagare quello che hanno fatto a mia figlia.. a te che hai la pretesa di difendere l'indifendibile... e non so cosa farei "oggi" se avessi di fronte i miei ex-catechisti... sicuramente gli "urlerei" in faccia tutta la mia rabbia...
    ti scandalizza tutto questo Saverio...?? non so cosa dirTi benvenuto nel mondo reale..
    il mondo di Matrix esiste solo nelle vostre salette.. voi create "le case del mulino bianco" ma sono abitate da "mostri" senza scrupoli..
    come pensi che possano "attecchire" le tue/vostre frasi standard con chi riconosce il "linguaggio"??

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  13. @Per il sig. Ruben
    "La testimonianza della coppia e' stata piu ampia, non facciamo dire alla gente quello che non ha detto."
    ---
    Eri presente alla testimonianza della coppia?...
    Il "canovaccio" delle testimonianze NC alle 100 piazze, è sempre lo stesso;naturalmente variano situazioni, luoghi e personaggi.
    Vista quindi questa uniformità, ho riportato ciò che mi è parso più significativo,vista le specifiche identità e coincidenze di intenti, in entrambe le persone e le espressioni.

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  14. Il Pontefice ha quindi indicato nella fecondità «il terzo tratto dell’amore di Gesù con la sua sposa, la Chiesa. L’amore di Gesù fa feconda la sua sposa, fa feconda la Chiesa con nuovi figli, battesimi. E la Chiesa cresce con questa fecondità nuziale dell’amore di Gesù». Però «alcune volte il Signore non invia figli: è una prova». E «ci sono altre prove: quando viene un figlio ammalato, tanti problemi». E «queste prove portano avanti i matrimoni, quando guardano Gesù e prendono la forza della fecondità che Gesù ha con la sua Chiesa, dell’amore che Gesù ha con la sua Chiesa».
    Papa Francesco ha ricordato in proposito «che a Gesù non piacciono questi matrimoni che non vogliono i figli, che vogliono rimanere senza fecondità». Sono il prodotto della «cultura del benessere di dieci anni fa», secondo cui «è meglio non avere figli, così puoi andare a conoscere il mondo in vacanza, puoi avere una villa in campagna e stai tranquillo!». È una cultura che suggerisce che «è più comodo avere un cagnolino e due gatti», così «l’amore va ai due gatti e al cagnolino». Però così facendo «alla fine questo matrimonio arriva alla vecchiaia in solitudine, con l’amarezza della cattiva solitudine: non è fecondo, non fa quello che Gesù fa con la sua Chiesa».

    In conclusione il Papa ha pregato per le coppie di sposi chiedendo «al Signore che il vostro matrimonio sia bello, con le croci ma bello, come quello di Gesù con la Chiesa: fedele, perseverante e fecondo».

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  15. @Anonimo
    "In conclusione il Papa ha pregato per le coppie di sposi chiedendo «al Signore che il vostro matrimonio sia bello, con le croci ma bello, come quello di Gesù con la Chiesa: fedele, perseverante e fecondo»."
    ---
    Sono d'accordo col Papa,fedele e perseverante,sicuramente anche "fecondo", ma no "nu'castig' e' Dio!"....

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  16. Ho sentito io, con i miei orecchi, durante un pellegrinaggio una coppia dire:"Avevamo già 3 figli, poi la comunità ci ha spinto a fare il quarto".
    Se uno si esprime in questi termini, dove sta la libertà personale?
    Volevo anche far notare una cosa: come si fa con uno stipendio medio (diciamo 1500€/mese) e senza decima a campare 8/10 figli?
    Anche escludendo mutuo e spese per l'auto sono 200€/mese a figlio. è possibile far vivere un figlio dignitosamente (non sto pensando al motorino o alle scarpe di marca, ma alla semplice possibilità di comprare un libro o di visitare un museo)?
    Ho fatto la stessa domanda sull'altro blog e mi hanno risposto che sono attaccato al denaro, che ho una mentalità legalista e che ho fatto bene ad uscire perchè il cammino non è adatto a me.

    Un'altra cosa che ho notato in 15 anni di cammino: tutti sono sempre tristi, seri, depressi, "ribellati" (per usare un termine caro ai catechisti), tutti fanno scelte importanti di controvoglia e magicamente diventano felici.

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  17. @ ALDO : tanti cari auguri e benedizioni per te e la tua famiglia, io mi ritrovo sempre in quello che scrivi anche perchè ci ho passato 26 anni della mia vita nel cammino, e non senza soffrirne ne sono uscita, volevo dire che anni fa in un annuncio di Avvento, ci fu proiettato un video, questo http://www.youtube.com/watch?v=Z6MD7GHR-zE&index=188&list=FLE7gbRRe5-8fY4-rPdCuaTQ su cui fu costruita tutta una catechesi..per cui solo facendo figli avremmo salvato l'Europa dall'invasione dei musulmani, non so se te la ricordi...io ricordo che noi uscimmo da quell'incontro come zombi, fu un martellamento totale ed anche una specie di terrorismo spirituale, io stessa come catechista non vidi di buon occhio questo approccio nei nostri contronti..quasi quasi ci infusero la paura che se non sfornavamo figli alla fine la colpa era solo nostra che non avevamo dato modo all'islam di diffondersi nel nostro paese..allucinante credimi...ciao a tutti Chiara

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  18. La materia esposta in questa sede riguarda un gruppo con caratteristiche settarie facilmente identificabili.

    Nei gruppi con caratteristiche settarie il mantenimento della coesione e l'espansione -teoricamente ad infinitum- del gruppo stesso sono le prime e spesso uniche finalità perseguite.
    Il resto è cornice.
    I casi in cui esiste un capo carismatico sono ancora più indicativi, perché è facile che anche gli aspetti organizzativi di dettaglio si rivelino una proiezione dell'ego di costui.

    Fine della questione.


    La prospettiva di una "invasione islamica" di Faranjistan è stata coltivata per anni da pochi individui adusi all'ideazione a contenuto persecutorio. Per interi lustri, dopo l'innovativo esperimento urbanistico realizzato negli Stati Uniti dall'ingegnere saudita Osama Bin Laden, a costoro è stata data carta bianca in ogni sede, anche perché erano utili a distrarre i sudditi del "paese" dove mangiano spaghetti dal contemporaneo impoverimento in corso d'opera, accompagnato dalla sistematica distruzione dello stato sociale e dei diritti acquisiti.
    Il mutato clima politico, nonché gli spettacolosi e palpabili successi del "democracy export" a mezzo missile da crociera in Medio Oriente ed altrove, hanno tolto a costoro la ribalta riconsegnandoli ai sottoscala dai quali provenivano.


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  19. Tutti qui sanno come campano le famiglie numerose del cnc, loro la chiamano provvidenza,ma tutti sanno che la loro provvidenza ha un nome, quello del fratello della propria comunità,

    Li dovreste sentire quando raccontano i miracoli:
    Buste con svariati mila euro trovati nella cassetta postale,
    Pacchi con ogni sorta di ben di dio lasciati anonimi sull'uscio di casa, ecc, ecc, i beneficiari ci ricamano sopra gridando al miracolo.

    Perchè questi miracoli avvengono solo fra camminanti?

    A me pare una sorta di pizzo al contrario,una volta beneficiati di questi miracoli si è per sempre dipendenti da chi ha "provveduto" alla provvidenza.

    Potrei raccontare la storia di una famiglia con 9 figli ma vedo che sono tutte uguali fatte con lo stampino mi ripeterei solamente,e per chi non conosce la prassi del cammino sta sempre li a chiedersi:
    "Ma questi come campano"?

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  20. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  21. Pubblico anche qui: mi pare importante:

    Anonimo ha detto...
    " https://www.youtube.com/watch?v=TafdbPkNDW0 Kiko ...chi avrà pagato? "

    Su questo non avere dubbi. E' CN marketing, con il card. Schönborn che fa da venditore. Il viaggio, magari, l'hanno pagato loro. L'ospitalità è del Cammino.

    Personalmente, mi sono interessato allo scena intorno al minuto 40':35". Osservate bene.

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  22. Auguri Aldo a tutta la tua famiglia!

    Anche i miei figli, che conoscono bene i lor coetanei neocat, sono contenti di esserne fuori.
    E siamo fortunati che i nostri ragazzi si stiano costruendo una vita con lo studio e il lavoro e non hanno bisogno di andare in missione per chiudere gli occhi sui fallimenti del loro matrimonio con maternità imposte.

    Il tragico è che non se ne rendono conto, credono di essere veramente felici, mentre io incontro persone che mi chiedono "perchè il tal dei tali che è tuo parente è sempre così musone?"


    Qualcuno diceva che i neocat si ispirano agli ebrei ultraortodossi.
    Secondo me è vero, la donna nel cammino si può realizzare solo nella maternità fisica.

    Quindi le fatiche fisiche e psicologiche delle gravidanze si possono minimizzare, perchè sono connaturate all'essere femminile ( secondo loro). So di molti uomini ( uno abita a casa mia...) che sono stati rimproverati dai medici ostetrici per il loro disinteresse.

    Il materialismo del cammino gli fa credere di essere obbedienti alla Humanae Vitae, di cui non hanno compreso lo spirito.
    Adesso diranno che io sono per il figlio unico, mentre ho in mente amiche con 4, 5 o 6 figli , non neocat, che hanno mantenuto la loro dignità, che fanno lavori a volte interessanti, che hanno interessi culturali, e che portano avanti la famiglia in comunione con il marito, e guarda caso sono impegnati nella società e nella chiesa e non stanno chiusi in salette.

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  23. Su questo fatto dei figli, mi sento toccato, ovviamente, avendone 5.

    Rispondo a pennellate alle varie osservazioni.

    La Provvidenza: la Provvidenza non è mai una magia, uno schiocco di bacchetta che dal nulla fa apparire le cose. Essa si serve misteriosamente di persone, fatti e circostanze, secondo la volontà di Dio. Se nella comunità qualcuno sa di una persona nel bisogno e gli lascia una busta sotto la porta, sapendo che non potrà mai essere ringraziato per quel che fa, sta compiendo un'opera di carità che è solo da lodare. Solo Dio può toccare il cuore di qualcuno e spingerlo alla carità disinteressata, dunque la busta sotto la porta è certamente opera di Dio. Questo fatto non si deve irridere o disprezzare.
    Certo, non si può oziare pensando che "ci pensa Dio".
    Ovvio che la Provvidenza è anche un lavoro che non ti aspettavi, un successo, una vincita, un amico che ti fa un regalo. Dio è Signore e può ben manifestarsi come meglio crede. E' anche godere dei frutti abbondanti del proprio sudato lavoro, sempre secondo il volere di Dio.
    Non scordiamoci che fu il Signore a dire: cercate prima il regno di Dio con la sua giustizia e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta, ma ricordiamoci (cari neocat) che il Signore per contro non ha mai detto "non lavorate".

    Figli: I figli, lo ripeto, sono un dono di Dio, un mistero e una meraviglia. Fosse per me e per mia moglie, se il fisico a lei lo permettesse e avessimo spazio a sufficienza, ne avremmo anche altri. Il nostro cuore non è chiuso, cari neocat, anche se abbiamo deciso di non averne altri per ora, perché non siamo in grado di sostenerli né psicologicamente, né materialmente, né moralmente.
    E a chi cita le parole del Papa, farei notare che quel che ha detto che è giustissimo, non implica da nessuna parte l'avere 9 o 10 figli.
    Sono circondato da persone che hanno figli e per paura adottano metodi non cristiani, e, curiosamente, sapendo che noi non li adottiamo, ci chiedono come fare per non rischiare gravidanze non volute ma evitare di peccare. Curioso no? Siamo fuori dal cammino, ma veniamo interpellati come cristiani, ugualmente. Forse non siete gli unici detentori della verità e dovreste calare dal pero. Avere figli è gioia enorme, ma anche una grande responsabilità, è fatica, spesso dolore, privazione, stress. I figli hanno bisogno di attenzioni, di cura, di incoraggiamento e anche di svago. Hanno diritti, che nessuno può togliere loro con la scusa che "siamo tanti". Perciò, se si vogliono tanti figli bisogna essere super sicuri di essere in grado appieno di seguirli in ogni passo nella loro crescita. Altrimenti si generano solo persone infelici e frustrate, quando non con problemi psicologici gravi. E io, se permettete ne conosco diversi. Ah, dimenticavo: i figli non sono una "croce".

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  24. Lino intendevi forse minuto 4:35? A cosa ti riferisci?

    Piuttosto sarebbe interessante, ma non stupefacente, scoprire se Elisabetta Cracco sia una NC infiltrata a Tele Pace. Un po' come Gennarini che scrive sull'Osservatore Romano, o come il duo Piermarini-Centofanti a Radio Vaticana.

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  25. L'islam è una religione con molte sfaccettature diverse al suo interno (dopotutto anche la categoria "cristianesimo", al suo interno, contempla di tutto: dai lefebvriani ai kikos, dai tanti tipi di protestanti ai sedevacantisti, dai santi della Chiesa ai "cristiani della domenica", ecc.).

    La risposta all'espansione dell'islam non può consistere nel gareggiare "a chi fa più figli" o nel "difendere" posizioni che tutto sommato sono solo geografiche e politiche.

    L'islam avanza solo perché la fede cattolica viene inquinata (e spesso abbandonata).

    L'inquinamento della fede è peggiore della perdita della fede. In altre epoche pure sono esistiti atei e tiepidi, ma tutti - loro compresi - sapevano che l'ultima parola sulla vita e sulla morte spettava al plurimillenario insegnamento della Chiesa e all'autorità della Chiesa. Per questo era normale - faccio un esempio - che i moribondi (o i loro parenti) chiedessero la presenza di un sacerdote, indipendentemente dalla fede del moribondo.

    Oggi invece darebbero in escandescenze al solo sentir nominare il sacerdote. Oggi rifiutano la fede ma... la rifiutano perché hanno una visione distorta della fede. Pensano che la fede sia quella inquinata e perciò "con l'acqua sporca gettano via anche il bambino".

    Rifiutano la fede cattolica perché pensano che essa sia solo una robetta gaia di canzonette e pacifismi, di volémose 'bbène e di pauperismi, di liturgie-pagliacciata con girotondi di vecchietti in pubblica piazza, e di borghesotti che inforcano gli occhiali a metà naso per compulsare bislacchi passi della Bibbia...

    La fede vissuta seriamente (e perciò anche la sana liturgia), ai tiepidi e agli atei ispira rispetto, (perfino nell'idea di un "rispettabile nemico") non irrisione, banalizzazione, disprezzo.

    Altro che "fare tanti figli" per vincere il campionato dei figli contro l'islam...


    Le due testimonianze neocatecumenali che ha pazientemente ascoltato Ruben sono l'involontaria e lampante dimostrazione che nel Cammino i figli sono "una cosa da fare, anche se non si vuole".

    Il furbetto anonimo delle 9:41 invoca un fantascientifico e funambolico "contesto" entro il quale due sposi hanno ammesso: «io ho figli ma non volevo».

    Non siamo stati noi a dirlo. Loro stessi, gli adepti dell'idolo Kiko, lo hanno testimoniato personalmente, in pubblica piazza, dopo aver accuratamente pianificato tale testimonianza "spontanea" sotto la supervisione e "l'estrazione a sorte" dei cosiddetti "catechisti".

    Loro stessi hanno detto che "non volevano" avere altri figli proprio per dare a intendere che il Cammino sarebbe bello perché prende le decisioni al posto tuo.

    Attenzione: dei cattolici normali avrebbero chiesto consiglio al proprio direttore spirituale che a partire dalla verità della fede (che è una liberazione, non è un peso) e senza rifiutare altro che il peccato, avrebbe sfidato la loro libertà con diverse possibili indicazioni. Il direttore spirituale non ha formulette preconfezionate, non deve seguire alla lettera il programma di un partito, il direttore spirituale sa che certe cose si possono consigliare ad alcuni ma non ad altri, ecc.

    Invece nel Cammino i cosiddetti "catechisti" prendono le decisioni al posto tuo, arrogandosi -loro, laici- il compito di guida delle anime che spetta ai sacerdoti, imponendo fardelli impossibili ai malcapitati solo perché "così vuole Kiko", e per di più facendolo senza "sporcarsi le mani", con i loro metodi per dirtelo senza usare parole, per fartelo ufficiosamente capire anche se ufficialmente ti stessero dicendo il contrario, per importelo anche se stessero parlando della tua libertà.

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  26. Ad Aldo e alla moglie tantissimi auguri! Credo e spero che siano in molti quelli che se ne vanno dal Cammino perché amano i propri figli e credono che debbano essere davvero liberi di scegliere.
    Chi invece ha generato figli "per" il cammino...mi dispiace dare questo giudizio, forse li ama ugualmente, ma certo non ha saputo difenderli.

    UomoLibero, ad una generazione di distanza la tua storia e la mia hanno più di una cosa in comune, soprattutto la codardia dei nostri partner, il non aver saputo o voluto motivare il proprio allontanamento.
    Purtroppo la pedagogia neocatecumenale crea e seleziona insicuri e paurosi, spezzando la ribellione, sopendo le iniziative non autorizzate, instillando l'odio verso il "diverso" e lo schifo nei confronti della propria stessa storia (testimonianze delle 100 piazze: "la mia vita era un macello, uno schifo, una maledizione...").
    Nel suo caso poi scegliere te sarebbe stato andare contro alle aspettative dei genitori, del gruppo, dei suoi stessi sogni.
    E forse si riferiva a ragazze come lei papa Francesco domenica quando ha raccomandato di non chiudere la propria gioventù dentro una cassaforte, perché la giovinezza è fatta per essere rischiata ...

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  27. Io parlo in qualità di figlio di una tipica famiglia numerosa neocat.
    Solo da quando sono uscito ho un po' aperto gli occhi sulla situazione della mia famiglia. Prima ce l'avevo coi miei perché ritenevo che tutti i nostri guai fossero causati dalla loro uscita dalla comunità.
    Ora ho capito che i problemi sono stati causati proprio dalla comunità.

    Mia madre ha sempre ripetuto che se non fosse stato per la comunità si sarebbero fermati al 2° figlio (siamo 7). Tra mia madre e mio padre c'erano dei problemi sin dall'inizio (mia madre addirittura non si voleva sposare). Loro hanno creduto di poter risolvere i propri problemi di coppia sfornando figli. Come se non bastasse per ordine del catechista hanno tagliato i ponti con la famiglia di origine di mio padre.

    Mia madre soffre di depressione e di manie di persecuzione, i miei genitori vivono come separati in casa, pur non essendo più in cammino non hanno capito i danni che hanno subito, e quindi continuano ad ammirare Kiko come un profeta.

    I miei hanno sempre seguito il metodo kikiano di educazione dei figli, e i risultati si vedono! Non sto qui a raccontarvi i dettagli, ma chi più chi meno, non c'è uno di noi figli che non porti su di sé le cicatrici. Forse quelli cresciuti quando i miei sono usciti dal CN sono i più sani, se non altro perché i miei hanno smesso di educarli e quindi hanno subito meno danni (sebbene crescere con una madre indifferente alla tua vita ti segni comunque, è sempre meglio di una madre attenta in modo psicotico).

    Inoltre, solo in 3 siamo ancora praticanti (l'ultima è nella fase in cui di solito ci si stacca dalla Chiesa, e per ora non è ancora successo). Ora io ho fatto il CN per 11 anni, gli altri per fortuna hanno smesso molto prima (l'ultima le ho "consigliato" di non entrarci mai, ma si è accorta da sola che c'è qualcosa che non va, poiché frequenta gli ambienti del post-cresima). Qualcuno ha gravi problemi psicologici. Gli altri sono completamente indifferenti alla Fede.

    Ora a me tutti dicevano che io dovevo essere come una Luce in questa famiglia. Io per anni ci ho creduto, e per questo sono andato avanti. Ma come si può essere Luce quando in comunità ti sporcano di fango?

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  28. Per altro ci sono molte simiglianze tra neocat e musulmani. In particolare, la fede vissuta come legge, una serie di precetti da fare e ostentare in modo ipocrita, più per farsi vedere che per altro.

    Recentemente ho avuto modo di trascorrere del tempo con dei ragazzi musulmani. Non c'era modo di farli entrare in un pub, pur avendogli detto che potevano bere anche bibite analcoliche. Tuttavia una volta uno di questi era da solo ed è entrato con me nel pub e si è bevuto una coca cola. Stava da solo, e nessuno l'avrebbe giudicato.

    Ora mi ricorda un po' i neocat che in comunità si vantano di fare il digiuno dal venerdì fino alla Veglia, e dicono agli altri che dovrebbero fare altrettanto, e poi magari si viene a sapere (grazie alle bocche dei bimbi innocenti!) che sabato a pranzo si sono mangiati una pastasciutta!

    Oppure mi raccontava un ragazzo musulmano che durante il Ramadan la gente, dopo aver digiunato tutto il dì, aspetta che tramonti il sole per poi strafogarsi, e molti si sentono male e vomitano. Non vi ricorda i neocat che dopo il mega-digiuno si strafogano?

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  29. P.S. Sicuramente non tutti i musulmani si strafogano e sono ipocriti, come anche non tutti i neocat. Però è un sistema di precetti che porta molta gente a comportarsi così.

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  30. @ Sebastian
    Sì, chiedo scusa, al minuto 4 e 35". Non hai notato? L'impressione mia è che nessuno si alzi.

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  31. Ah sì l'ho notato. Scommettiamo che anche qui ci sarà stata la spiegazioncina di Kiko su come ricevere la comunione? E tutti a obbedire...

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  32. Ma perché Saverio da Trani dici che Aldo dice delle sciocchezze, quello che si scrive sull'Osservatorio purtroppo è vero! Mettetevelo bene in testa Neocatecumenali che continuate ad oliare l'alto clero e a puzzare di setta, e come dice il salmo siete corrotti e fate cose abominevoli!!!!Alessia

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  33. Io ricordo il terrore che c'era in comunità tra le coppie sposate nei giorni che precedevano l'incontro con i catechisti, perché si sapeva che prima o poi sarebbe arrivata la fatidica domanda: "siete aperti alla vita?".
    So di persone che hanno mentito pur di passare con "successo" il vaglio, come pure sono stato testimone di situazioni in cui i catechisti hanno bloccato delle coppie avanti con gli anni, ma ancora fertili, che avevano risposto negativamente.
    Questo è un vero e proprio terrorismo psicologico, per chi crede che è il cammino che ti salva, perché credi di non essere fedele all'amore di Dio.
    Saluti

    P.S. Auguri ad Aldo e alla sua famiglia.

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  34. Sono cristiano cattolico come credo lo siate pure voi......
    Mi sono sempre posto una domanda e cioè Siamo capaci di amare ed accettare il prossimo come te stesso?(ce lo ha lasciato GESU' questo comandamento)
    Leggendo quanto si scrive qui credo che in parte questo comandamento venga disatteso.
    Non so quanti di voi seguono TV 2000, la televisione che mette in onda gran parte degli avvenimenti importanti ai quali presiede il Santo Padre Francesco,
    Bhe io la seguo e lo scorso febbraio non ho potuto fare a meno di constatare l'amore, la stima, il rispetto e l'alta considerazione di Papa Francesco nei confronti del Cammino Neocatecumenale. Lo stesso Francesco oltre a confermare in toto la "prassi" della liturgia del Cammino, il direttorio catechetico, i vari passaggi etcc...., ha fortemente sostenuto l'operato del Cammino in questi ultimi tempi.
    Alla luce di questo mi chiedo se l'avversione al cammino che si legge in questo blog derivi da qualcosa che non ha nulla a che vedere con il cammino stesso.
    Credo infatti che chi scrive non è altro che colui che ha lasciato il neocatecumenali chissà per quale motivo (io credo proprio si tratti di incapacità di amare il prossimo ed accettarlo così com'è), ma di sicuro non per colpa del cammino stesso.
    Poi è sorprendente, ma allo stesso tempo inquietante che non vengano postati commenti pro cammino. Questo la dice tutta.......
    Personalmente credo che le vie per arrivare alla salvezza sono tante ma se ogni uomo non ci mette la mappa della propria vita cristiana questa salvezza non la troverà mai
    La pace da un fratello tra tanti fratelli al mondo che guardano a Gesù Cristo come come modello di amore.....

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  35. Io Vi ringrazio tutti per gli auguri.. e davvero Vi sento vicini.. anche se di quasi tutti non conosco neanche i volti..

    ma stanotte dobbiamo tutti una preghiera a Dio per Sebastian e la Sua Famiglia..
    non sapevo Sebastian...non conoscevo la Tua storia.. io Ti chiedo perdono come ex-catecumeno per tutto il male che Ti ho fatto... io so cosa hai sofferto..io so cosa hai vissuto, cosa hanno passato i Tuoi genitori... abbi misericordia di loro, sono stati ingannati, si sono fidati, dal profondo del mio cuore io Ti sono vicino Sebastian...prego per Te e per la Tua famiglia... sappi che Dio non Ti ha abbandonato, solo chi non ha vissuto il cammino non può capire quello che hai appena raccontato "come figlio"...
    Tu hai vissuto e vivi una tragedia e la descrivi con una "naturalezza" disarmante.. Tu parli di "cicatrici"??
    Voi siete stati "stuprati" nell'Anima..di fronte a Voi alla vostra tragedia ci può essere solo "il castigo di Dio" che cadrà su chi "ha scandalizzato i Suoi piccoli"..
    non preoccuparTi Sebastian... Dio ascolta le Tue preghiere...e ci sono "scandali" che "gridano vendetta al cospetto di Dio"..
    Davvero Sebastian... perdona me, che per anni sono stato strumento di questa genia... perdonami perchè ho visto gente andare in depressione.. ho ingannato, annunciato kiko... offerto "cibo" che marciva...
    io "posso" chiederti perdono..Sebastian... perchè ero uno dei tanti... io ho la faccia e la voce del tuo catechista... io oggi "provo vergogna" di fronte al Tuo racconto...
    se mai potrò "restituirTi" qualcosa spero che il Signore mi conceda di "riparare" hai danni che ho fatto...
    Spero di poterTi conoscere un giorno amico mio... spero di poter "pregare" con Te.. spero di poter fare "Eucarestia" con Te e la Tua famiglia...
    Sebastian..

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  36. All'anonimo delle 22:57 (04.06), voglio dirgli che io ho scritto tante volte al Papa per fargli conoscere il male ricevuto dai neocatecumenali,ma gli oliati hanno bloccato la mia lettera, hanno chiamato il vescovo di appartenenza corrompendolo. Quindi tu puoi dire che il Papa loda il cammino perché non conosce le ferite profonde subite da noi ex catecumeni,quindi mi dispiace devi riconoscere che nel cammino qualcosa non funziona, la dignità viene calpestata. Io ritorno a ripetere e Dio mi é testimone dal cammino ho ricevuto tanto male! Alessia

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  37. Per l'anonimo delle 22.57.

    Tu che guardi sempre TV2000,perchè non fai un confronto fra l'incontro del Papa con i neocat del 1 febbraio e l'incontro del Papa con RDS del 1 giugno?
    Confronta il Viso cupo del Papa del 1 febb, ed il viso giocondo del 1 giu.

    Dimmi dello stato d'animo di Kiko com'era in quel momento,
    come mai era così agitato?
    Delle tre tirate d'orecchi? Non le ha trasmesse TV2000?
    Ti risulta che il Papa le abbia tirate anche al RDS?

    Mi immagino Kiko che sta già componendo un canto per il Papa per non essere da meno dal RDS Hai visto come cantava all'Olimpico (il Papa) insieme a tutti i fedeli del RDS?

    Smettila con la solita propaganda neocat, fai più bella figura.
    Vi piace stare sempre un gradino più in alto degli altri forse perchè siete dei piccoli, ma piccoli piccoli piccoli.

    Ex nc.

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  38. Ad Anonimo delle 22.57:

    in questo blog non scrivono persone che hanno lasciato il cammino "per chissà quale motivo"!
    Non è da molto che lo frequento, ma tutti gli "ex" hanno motivato più e più volte i motivi per i quali non hanno proseguito.
    Però tu a queste testimonianze non credi. Preferisci pensare all'"incapacità di amare il prossimo e ad accettarlo così com'è".
    Non entri neppure nel merito!
    Ti dico solo una cosa: per "accettare" l'altro, bisogna "ascoltare".
    Per "ascoltare" bisogna essere disponibili a cambiare qualcosa di sè per accogliere l'esperienza dell'altro, anche fosse un minuscolissimo ette!
    Tu però non puoi farlo, anzi, puoi farlo per tutti gli altri aspetti della tua vita, per quello no.
    Puoi dubitare della Chiesa, del papa, dei vescovi, dei sacerdoti, della tua famiglia, di te stessa: di Kiko no!
    E se dubiti, se qualcosa non ti piace, se cozza contro la tua sensibilità o la tua ragione, ti hanno insegnato a "sedere solitario e silenzioso" a "masticare" a "mormorare" forse... a ribellati o solo a chiedere i "perché" ...mai!!!
    Personalmente, sono disposta a cambiare le mie idee sul cammino appena qualcuno mi dimostrerà che mantiene le sue promesse.
    In particolare, se qualcuno mi dirà di esserne "uscito" (non dalla porta di servizio) e di essere tornato alla Chiesa, che poi è il primo fondamentale asserto del cammino, anzi, sta nel suo stesso nome (quello di essere un itinerario...).
    Finché questo non si verifica, continuerò a dire che il cammino inganna e falsifica, già nei suoi stessi presupposti, che è una strada senza uscita.

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  39. @Valentina
    Tutto vero, "la codardia" ha caratterizzato la fine della mia storia con questa ragazza, che si vantava di essere forte, ma che alla fine ha rivelato la sua vera natura: insicura e fanatica. Le sue sorelle hanno storie simili alla sua, vite fatte di problemi coi loro mariti catecumeni e rapporti tesi coi genitori, altro che amore & fratellanza! Tutti questi sintomi di follia latente, li ho associati DOPO al cammino neocatecumenale, quando ho indagato per conto mio, non potevo credere alle motivazioni per cui mi lasciava, erano bugie e si vedeva! Ho saputo, dopo, che tutti i suoi ex li ha lasciati allo stesso modo, scomparendo, come ha fatto con me; in realtà, perchè non erano entrati nel cammino. Sebastian, cosa intendi, per educazione kikiana? Valentina, potrei avere il tuo indirizzo mail?

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  40. Pietyro (NON del Cammino)5 giugno 2014 alle ore 10:45

    Credo che il cristiano laico deve obbedire solo alla Chiesa con a capo il Papa. Poi ha i doveri di stato: famiglia, lavoro... che in fondo sono un ubbidire.
    Dopodiché se qualcuno vuole mettersi sopra la testa dei capetti, dei ras piccoli ma molto esigenti, è libero di farlo. Ma la Chiesa viene prima. Se Kiko dice di fare una cosa e la Chiesa dice il contrario, esiste solo la Chiesa.
    Spero che quelli del Cammino si pongano il problema.

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  41. Sì, Aldo, ne parlo con naturalezza, perché in effetti è la situazione in cui sono cresciuto. Non ho sperimentato qualche trauma particolare, come può essere capitato ad alcuni. E in effetti non credo che la mia testimonianza sia tanto peggiore di quelle di altri, della tua, di Michela, di Valentina...
    I catechisti... Non mi sento nemmeno di dare la colpa a loro. Alcuni sono anche brave persone, ma vengono programmati per agire in un determinato modo. E io stesso ho fatto parte del sistema. Io stesso ho contribuito a diffondere eresie ai bambini del catechismo, col supporto del parroco e viceparroci e del mio catechista certo.
    Vedi è una catena di errori e di ingiustizie che si propagano inevitabilmente, finché qualcuno non riesce a interromperla. Penso che noi nel nostro piccolo lo stiamo facendo. Solo che per disintegrarla questa catena devono intervenire i Pastori.

    Quindi non ritengo che tu mi debba chiedere perdono. Se c'è qualcuno che permette tutto questo, sono proprio certi pastori. Un Giorno dovranno renderne conto.

    Grazie per le preghiere e per la vicinanza, che ricambio di cuore :)

    @Uomo Libero
    L'educazione kikiana consiste nel comportarsi coi propri figli come un catechista neocatecumenale. Viso duro e ordini perentori, obblighi di andare in comunità e ai pellegrinaggi (io questo me lo sono risparmiato, perché i miei avevano già rinunciato ad educarci quando avevo 13 anni), mancanza di affetto e di compassione, tipici problemi adolescenziali vissuti come "croci", accettare passivamente le ingiustizie subite (tipo non denunciare chi ti aggredisce fisicamente fuori scuola), le lodi domenicali come unico momento di condivisione della famiglia (in cui ti testimoniano il paradiso in terra, e 10 minuti dopo ti fanno vivere l'inferno)... Per il resto l'educazione è completamente delegata alla comunità, al catechista...

    Quella dell'aggressione a scuola non l'ho detta per caso. E' successo, e dopo quel bel consiglio di non denunciare, mi ha consigliato di andare a parlare col mio catechista...

    P.S. Queste sono le cose che ho vissuto io direttamente, ma poi ci sono altri casi, portati come esempio da seguire, come quella famiglia con tipo 18 figli, in cui i genitori NC vietavano ai figli di girare per casa in pijama per evitare che i maschi e le femmine (fratelli e sorelle!) si guardassero in abiti poco consoni!!!
    Oppure il divieto di salire sul talamo nuziale, o addirittura di entrare nella camera da letto dei genitori!
    Lasciar piangere i bambini di pochi mesi e tenerli separati dalla camera da letto per non viziarli! Infanti di pochi mesi, non parlo di anni!

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  42. Ecco si può sintetizzare in poche parole: il dare affetto ai figli viene equiparato a viziarli e a farli diventare degli idoli. Tutta la educazione neocat si basa sull'evitare di fare dei propri figli degli "idoli" (in senso neocat del termine).

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  43. Sebastian: quello che dici è davvero interessante e, per quanto ho potuto verificare di persona, vero.
    Merita un approfondimento in un thread a parte!
    Ho ancora nella mente il piccolino di due catechisti (era figlio unico, aveva però decine di fratelli in cielo causa aborti spontanei a non finire...) che pregava con le manine stese parlando della propria vita "piena di macelli"...da far stringere il cuore!!!
    Come può un bambino avere questa visione cupa di sé e della vita? Come può un genitore non riscuotersi, sentendolo, e chiedersi se non sta sbagliando qualcosa?
    Ricordo una testimonianza di Ileana: da maestra, aveva riscontrato problemi nei bambini nc, che ho associato a simili problemi che, insegnando, ho constatato in bambini TdG.
    Per Uomo Libero, la mia mail è valentinagiusti4@mail.com

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  44. Anonimo 04 giugno 22:57 ha detto...
    "Sono cristiano cattolico come credo lo siate pure voi..."

    No, per quanto mi riguarda, io non sono cristiano cattolico (come te). Tu hai scritto le parole "amore-amare" varie volte, nemmeno una hai scritto la parola "Verità". Io, invece, sempre tento di equilibrare l'Amore con la Verità. "Amare ed accettare il prossimo come te stesso" non significa accettarne le menzogne, consentire il nascondimento della Verità. Se così non fosse, vorrebbe dire che Cristo non ha amato anche la guardia del sommo sacerdote che lo schiaffeggiò.
    Tu ti informi da TV2000, io da molteplici fonti, in primo luogo dai mamotreti che considero la fonte di ogni nequizia NC, il moderno vaso di Pandora. Tu nel prossimo vedi soltanto i neocatecumenali, io vedo anche i poveretti che sono usciti angustiati e devastati da questa vostra esperienza fondamentalista.
    Tu, nelle parole dal Papa, leggi solo le lodi, io leggo le lodi e le raccomandazioni, specie quella che "La libertà di ciascuno non deve essere forzata".

    Decisamente io e te, anonimo, non siamo similmente cristiano-cattolici: io mi sforzo di pareggiare l'Amore con la Verità, tu invece sei neocatecumenale, uno di quelli che la verità la ritiene tale solo se non è in contrasto con il Kiko-pensiero.

    Auguri a te e alla tua famiglia, Aldo, ancora non te lo avevo scritto. E a tutti quelli che, nei Paesi di mezzo mondo, in inglese, spagnolo, polacco, portoghese, etc. etc. etc., denunciano le medesime violenze e storture del cattolicesimo operate dai neocatecumenali.

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  45. Blogger Valentina Giusti ha detto...
    "Ad Anonimo delle 22.57:
    in questo blog non scrivono persone che hanno lasciato il cammino 'per chissà quale motivo'!
    "
    Ecco, così per precisare all'anonimo: in questo blog scrivono anche persone che nel Cammino non sono mai entrate - nel mio caso soltanto per qualche ora - che, però, hanno ricevuto la grazia di entrare in contatto con i propagandisti NC non essendo "lontani" e sapendo leggere, oltre la lettera, ed ascoltare. Lo ripeto sempre: tutta la filosofia del Cammino fondata sulla liberazione dagli "idoli" sta in quella prima catechesi del cieco-nato: "Sto chiedendo l'elemosina tranquillamente, senza dir nulla a nessuno e all'improvviso... paff! mi si riempiono gli occhi di fango e sento una voce che mi dice: Vai alla piscina di Siloe e lavati. Questo povero cieco direbbe: Certo che mi vado a lavare! Non vedi come mi hai conciato col fango?...Che cosa è il catecumenato? Un tempo in cui ti si metterà fango sugli occhi. "

    Bene: la catechesi della guarigione del cieco-nato (secondo Arguello) è il prologo al catechismo di Kiko. Un prologo sempre funge da riassunto dell'opera.

    Tutti i fuoriusciti, ora, stanno a gridare a Kiko: "Non vedi come mi hai conciato col fango?". Parole, queste, che nel Vangelo, il cieco-nato mai si sogna di dire a Cristo. Una pura invenzione "Cicero pro domo sua " di Kiko. La differenza tra Cristianesimo e kikianesimo sta già tutta qui, caro anonimo 04 giugno 22:57.

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  46. @Sebastian
    Ricordo che, i genitori della mia ex avevano questa severità eccessiva nei confronti dei figli/e, ma era tutta ipocrisia. Ho saputo in seguito, che imponevano ai figli le lodi domenicali, a cui seguiva anche un sermone del capofamiglia. Ma se un catecumeno o una catecumena subisce una violenza sessuale, non dovrà denunciare nulla, per ordini superiori? E' assurdo!

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  47. Da leggere l' omelia di papa Francesco a santa Marta di oggi, sembra proprio parli dei nc. Calzano bene tutte .Tabata

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  48. a Aldo, Sebastian, Alessia, Valentina e a tutti i "reduci" che ancora soffrono per le ferite ricevute.

    Abbiate fiducia, Dio guarda il cuore di ognuno e non vi lascera' mai soli.


    Al solito vigliacco neocat che blatera di "prassi del cammino", di "incapacita' di amare".

    Bada a te sciocco, Gesu' perdonava tutti, ma con gli ipocriti era tremendo.
    Regolati.

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  49. Interessante questa pagina dall'isola di Guam.
    Tim Rohr scrive che lo manda ai matti l'uso che Kiko fa della parola "persecuzione".
    Dice: "mi fa impazzire perché persecuzione è una parola sacra per la Cristianità, resa sacra da coloro che hanno veramente sofferto per Cristo. Ed usarla per mettere a tacere anche il più piccolo dubbio sulle prassi del cammino neocatecumenale è un esempio sconvolgente di come quest'uomo abbia scimmiottato la nostra religione per clonarne una sua propria.

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  50. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  51. @ Tabata
    Sì, e c'è anche una citazione degli gnostici, quelli che "l’Apostolo Giovanni bastona tanto forte" :-)

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  52. Ti sono vicina Aldo, Lo sono anche a Sebastian ad Alessia e a tutti quelli che hanno subito le ingiustizie NC.Io,come ho già avuto modo di dirvi sono una insegnante di scuola materna statale e ho avuto i figli di due famiglie NC delle quali purtroppo non posso fare il nome per segreto professionale.VI ASSICURO CHE TUTTI,MA DICO PROPRIO TUTTI avevano dei problemi di varia natura e i genitori rimessi,come dicevano nella Provvidenza,non se ne preoccupavano più di tanto.A nulla sono valse i nostri colloqui e le segnalazioni delle mie colleghe.Nella mia scuola dopo questa esperienza nessuno vuole sentir parlare di cammini NC anche tra gli altri genitori:non credo che questa esperienza sia riconducibile ad un fatto sporadico e unico nel suo genere.Credo che l'apertura alla vita debba uniformarsi con una genitorialità responsabile.Chiedo la benedizione del Signore per tutti voi.io ho perso un bambino a sette mesi e per problemi medici i catechisti mi hanno lasciato stare.Comunque in comunità chi non può avere figli si sente un frustrato.così eravamo io e mio marito.

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  53. Sono d'accordo con Ileana, con le dovute e lodevoli eccezioni, in generale i figli di nc sono ragazzi che non sanno relazionarsi bene con gli altri.
    Un po' come ai figli dei TdG, gli è stato insegnato che nel mondo c'è il male, ma poi non gli hanno dato gli strumenti per destreggiarsi in questo mondo dove devono vivere.
    Così ci sono bambini di 6 anni che parlano del demonio ai loro compagni.
    I genitori tendono a sottovalutare i problemi dei figli, dicendo che anche i bambini hanno la loro croce, e non li sostengono nel loro percorso.

    Non è che i figli dei neocat siano tanto peggio degli altri, ma per me è un dolore vedere questi bambini equiparati ai figli delle famiglie disfunzionali, pur avendo entrambi i genitori e provendendo da ambienti con un discreto livello culturale ed economico.

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  54. C'era una notizia della Gazzetta del Sud (poi magicamente scomparso dal suo sito web) a proposito del «mettere tutto a tacere» in un caso di pedofilia da parte di qualche caporione neocatecumenale.

    È tipico di ogni setta anteporre il proprio prestigio a tutto il resto, a costo di calpestare ipocritamente e crudelmente il dolore degli innocenti.

    Il terrore dei capibastone del Cammino è che le loro magagne interne diventino di pubblico dominio. Questo vale sia per gli strafalcioni liturgici che per le oppressioni dei fratelli (come quello che tornò dallo scrutinio «senza la macchina»), e altrettanto per i peccatucci come quello di cui parlava la Gazzetta del Sud.

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  55. @Michela

    Che i bambini sappiano chi è il Diavolo è solo cosa buona, accompagnando ovviamente la spiegazione facendo capire che esiste anche il bene e che il Signore ci sostiene e ci aiuta.
    Prima che cominciasse il caos dottrinale nel quale viviamo i bambini piccoli sapevano perfettamente chi fosse il Maligno, e conoscevano il catechismo in rudimenti già a 6-7 anni.
    Viceversa disprezzo l'educazione cattolica zuccherosa e piena di salamelecchi oggigiorno applicata che non vale niente quando ci si scontra con la durezza della vita (un fallimento, un dolore, una privazione).

    Viviamo in un mondo che ha i suoi guai anche perché si è dimenticato non solo di Dio ma anche del male. Ai bambini si può e si deve parlare del male, nei giusti termini, ferma restando la Verità cattolica.
    Mio figlio frequenta la terza elementare in una classe in cui la metà dei bambini bestemmiano il nome di Dio e della Vergine come minimo una volta al giorno, dunque ritengo sia doveroso far capire anche ai piccoli che esiste il male, senza caricarli di pesi inutili.

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  56. Caro Sandavi
    non sono d'accordo,
    ci sono alcuni temi che non puoi affrontare senza tener conto di chi riceve il messaggio.

    Proprio perchè oggi non si parla più del male, e già a partire dalle favole si elimina l'elemento cruento,
    i bambini se ne sono fatti un'immagine esagerata e spaventosa. Il diavolo rischia di rappresentare tutto l'immaginario attuale fatto di horror, di mostri, sangue e quant'altro che può sconvolgere la sensibilità di alcuni di loro.

    Quando diventano più grandi poi devono attraversare le trappole del satanismo, che fa vendere musica, magliette.. e che porta ulteriore confusione sul male e sul demonio.

    Comunque non si parla del demonio ripetendo ai bambini le stesse catechesi degli adulti: " attenti che arriva l'estate e d'estate il demonio ti frega più facilmente"!

    Il demonio deve entrare nel discorso solo dopo che si è affrontato il problema del male unito alla redenzione.
    Altrimenti laddove non c'è rendenzione, come nel cammino, parlare del demonio porta confusione non tanto sul piano spirituale, che non viene toccato da questa catechesi( almeno spero!), quanto sul piano psicologico.

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  58. Cara Michela,
    in realtà diciamo la stessa cosa :) ovviamente c'è il linguaggio da adoperare che deve essere adatto. E figuriamoci se userei mai le figure retoriche NC! :D

    Il mio primo è un tipetto abbastanza sveglio e mi chiede spesso perché esiste il male, perché Dio lo permette, perché ci sono i poveri, perché ... insomma sai bene, avendo figli.
    A un certo punto, ho dovuto spiegargli in termini molto semplici qual è il mistero dell'iniquità e che il diavolo esiste. Al suo livello, ma i concetti erano quelli giusti. Gli ho anche detto che non si parla di Dio e del diavolo come se fosse una favoletta, a ogni piè sospinto, ma che ci sono modi e tempi per farlo. Per questo lui in effetti non parla del diavolo a scuola :)
    Ad ogni modo ho sempre avuto molto sospetto per l'indottrinamento neocat, avendolo anche ricevuto, fra l'altro, capace solo di fornirti paurosi sensi di colpa ma nessuna vera speranza e nessuna capacità di affrontare la vita.

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  59. Caro Tripudio sono quello dell'articolo della Gazzetta del Sud non magicamente scomparso ma perché il Vescovo ha chiamato la Gazzetta dicendo che certi articoli non si fanno. Così inizia la storia che si conclude con l'assoluzione del Santo Uomo coperto dalle testimonianze in tribunale a suo favore dai miei ex fratellini (se così si possono chiamare) i quali avevano paura di perdere la leadership di catechisti e dalla mancanza di prove,ora questi cari fratellini fanno dicendo in giro che la bambina ha ritrattato come se avessero letto gli atti del processo. Questo puzza di corruzione e di omertà anche da parte del Vescovo che ha stretto un forte legame con il cammino, invitando l'anno scorso Kiko a Catanzaro e partecipando quest'anno al ritiro in terra santa con altri vescovi. Devo dirti anche che il Santo Uomo è stato riammesso in comunità, mentre la FAMIGLIA INNOCENTE che è l'immagine della Chiesa è stata buttata fuori per difendere la credibilità e l'immagine del cammino. Ora mi auguro che uno di questi cari fratellini legga questo mio scritto e si faccia un esame di coscienza, anche perché tutti hanno figli, e se non c'è giustizia terrena ci sarà quella divina. Prima o poi tutti dobbiamo morire in PACE!Franco

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  60. Nessun discorso può essere più complesso di quello sull'educazione dei figli!
    Ai miei ho cercato prima di tutto di trasmettere il rispetto: di Dio, della natura, di se stessi e degli altri.
    Del male anche ho parlato (ma i bambini lo avvertono e lo identificano molto prima e più intensamente di noi!)
    Del diavolo...forse sbaglio. Il meno possibile. Sanno che esiste. Che è il grande mistificatore. Forse, ora che si fanno grandi, potrò dire qualcosa di piu.
    Come ho accennato prima, una delle cose che mi ha allontanato dalla comunità è stata la questione figli.
    Non per il numero, perché vengo da una famiglia numerosa e avrei voluto averne almeno altrettanti, ma per il fatto che avevo visto che il Cammino allungava i suoi artigli proprio sui bambini. Li faceva diventare dei "piccoli adulti", dei mini-adulti mini-peccatori con macelli incorporati. Dal momento che invece, pur provenendo da famiglia religiosa, mi era stata data molto presto la libertà di scegliere, ho voluto poterlo fare anche con i miei figli.

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  61. A Sandavi,
    sono certa che condividiamo le stesse cose, ma ci tengo a non appiattire tutto come i nostri amici neocat.
    il mondo non è ad un'unica dimensione, è vero che c'è il diavolo, ma prima c'è la libertà di scelta.
    E' vero che c'è il male nel mondo, ma prima c'è dentro di me.
    E' vero che c'è il male in me ma c'è possibilità che Qualcuno mi liberi da questo male.

    ovvero non si può parlare del diavolo senza parlare di rendenzione, altrimenti, come dici tu, resta solo paura e incapacità di affrontare la vita.

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  62. Volevo invitare i 'nuovi' Sandavi e Valentina ad andare a leggere l'articolo della Gazzetta del sud citato da Tripudio.

    A Franco tutta la mia solidarietà per quello che può servire. Non ci sono parole davanti all'orrore, ma sono sicura che da tanto dolore arriveranno, e di sicuro stanno già arrivando, delle grazie sulla vostra famiglia e su vostra figlia.
    Molte volte il dolore deve restare muto, non sempre i tempi sono maturi per dire tutto, però in cambio si ricevono grazie particolari che ci aiutano anche a guarire. L'ho visto nella mia famiglia e succede di certo anche nella tua.
    Invece di fare come i corvi neocat che si crogiolano nelle disgrazie ai giri d'esperienza,
    io prego per tutte le ragazze che hanno subito abusi di ogni tipo perchè guariscano nell'anima, e credo fermamente che si possa guarire. La preghiera e le lacrime di una madre fanno miracoli.

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  63. Grazie Michela di avermi segnalato l'articolo riportato da Tripudio.
    Non sapevo nulla ma la reazione dei responsabili nc e dei "fratelli" di comunità non mi stupisce.
    Sono vicinissima a questa famiglia che sta continuando a subire, oltre al dolore, anche l'oltraggio e la negazione, quasi si fossero macchiati loro di qualche reato!
    Loro hanno scelto la strada della verità e della difesa dei propri figli.
    Naturalmente, si sono trovati davanti il muro dell'omertà e della menzogna.
    Come minimo vi dirò: in cosa avete dimostrato di essere diversi dai pagani, fratelli neocatecumenali?
    In nulla. Anzi, siete stati peggiori dei pagani!
    C'è qualcuno che insegna a non amare la verità .
    C'è qualcuno che suggerisce di accusare l'innocente.
    C'è qualcuno che istruisce a tradire il fratello.
    Avete dimostrato di essere servi di questo Qualcuno.

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  64. Vorrei esprimere un mio pensiero in merito ad una cosa che ha detto Michela ieri (“gli è stato insegnato che nel mondo c'è il male, ma poi non gli hanno dato gli strumenti per destreggiarsi in questo mondo dove devono vivere”). Penso che abbia detto una cosa importante e del tutto vicina alla mia esperienza.
    Io ho 20 anni e da sempre sono in Cammino. Da poco ne sono uscito,penso definitivamente. Anche se ne sono uscito però,mi accorgo che dentro di me ci sono gravissime difficoltà nel relazionarmi in maniera sana con gli altri. Oggi mi ritrovo molto debole davanti alla vita,davanti agli altri in molte circostanze. Mi è stata data in Cammino una spiegazione delle mie croci e delle mie sofferenze,che è del tutto falsa,oggi me ne rendo conto. Le croci da portare ci sono sempre,io ho da portare le mie,ma il cammino cosa mi ha dato di buono per portarle? . Il problema è che la Comunità non mi ha dato appunto le armi per combattere. Mi sono state dette quali erano le croci,mi è stato detto che noi abbiamo bisogno di amore ed è per questo che soffriamo. Detto questo,mi sono state tolte molte armi che avevo a disposizione per cominciare questa lotta….potrei e vorrei spiegare e motivare,ma non lo faccio,non ne ho voglia e ne uscirebbero 20 pagine. È stato molto deludente. Ho fatto molti errori,ma penso che alcuni di questi fossero in buona fede,perché in fondo i miei più brutti ricordi sono del cammino,i miei più brutti momenti li ho passati là,le mie figuracce,le mie tensioni,le mie fobie,i miei eccessi ,la mia violenza,le mie oscurità,i miei gravissimi problemi affettivi,sono stati alimentati,si sono moltiplicati,sono cresciuti lì dentro. Non per tutti,mi rendo conto,è così. Non per tutti, ma per me e per altri giovani,penso che il Cammino possa essere deleterio e può giocare pericolosamente con cose molto delicate che in un giovane si possono trasformare anche in rabbia e odio.
    saluti
    Michele

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  65. Sì Michele, confermo.
    Ti hanno detto cose sbagliate.
    La peggiore di tutte: che noi pecchiamo e diventiamo schiavi degli idoli per il nostro bisogno d'amore.
    Il bisogno d'amore e l'affettività sono ciò che ci rende esseri umani, e dentro di noi questo desiderio l'ha messo chi ci ha plasmato come tali.
    Non dobbiamo averne paura e vivere la nostra ricerca di amare ed essere amati e i nostri slanci con sospetto, come se ci portassero alla perdizione!
    C'è qualcuno che ci vuole molto bene e che non lo permetterà.
    Ora che ne sei fuori, vivi le tue esperienze e la tua affettività senza paura. Liberati dal giudizio e dalla superbia di essere un "prescelto". Rimetti tutto in discussione.
    Anche la fede. Riparti il più possibile da zero!
    Pensa di essere in "vacanza premio" o, se preferisci, in "anno sabbatico"...
    Un abbraccio forte forte da parte mia.

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  66. Caro Michele,
    potrei dirti le cose che mi ha lasciato il cammino, ma più ci rifletto e più mi accorgo che erano le mie debolezze da sempre su cui il cammino ha fatto il suo gioco.

    Il senso di colpa si attacca su superbia e onnipotenza di poter diventare migliori di altri, di essere bravi.
    Adesso non faccio più nulla, nè catechismo nè altro,anche quando mi hanno scelto come rappresentante a livello diocesano, mi sono tirata indietro.
    Inutile dire che non entrerò mai in nessun gruppo. Evito anche il gruppo famiglie dove ho tanti amici.

    L'altro punto debole è la difficoltà di camminare da soli senza appoggiarsi a nessun altro. Questa è una delle battaglie più difficili, sembro una persona sicura, prendo decisioni, ma in realtà ogni mattina mi alzo e penso di essere la persona sbagliata nel posto sbagliato.

    Terzo e ultimo, spero!, l'autostima sotto i piedi, non sentirsi amati ed apprezzati se non fai i famosi 'segni'; dover sempre fare qualcosa per meritarsi l'amore anche quello di Dio.
    Io non posso dire di sentire che Dio mi ama, come dicono nel cammino,
    ma so che tanti nodi a livello di famiglia e rapporti familiari, che prima sembravano irrisolvibili, si stanno risolvendo.
    Tanti giovanissimi si fidano di me e mi confidano i loro pensieri e le loro difficoltà; anche adesso che è sabato pomeriggio mi sto messaggiando via cellulare con un paio di loro, di cui una è in difficoltà serissime, con pensieri autolesionistici molto preoccupanti.

    Come ti ha scritto Valentina, sono in 'vacanza premio'.

    Un vantaggio, che può sembrare banale, nell'uscire dal cammino è che mi si è è liberato un sacco di tempo libero, e così piano piano ho fatto nuove amicizie, e ho più tempo per occuparmi anche di cose piacevoli.

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  67. Volevo ringraziare sia Michela che Valentina per le loro parole.Sono sicuro che il Signore renderà giustizia alla mia famiglia per il male ricevuto. Mi affido alle vostre preghiere. Franco

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  68. Ho avuto una fidanzata NC.mi ha trascinato nella setta in modo subdolo .dentro ho visto cose indescrivibili. Quando ho capito che lei non mi amava ma pensava solo a rispettare delle regole e lo faceva con il modo di uno che ha venduto la propria mente al fanatismo di uno squilibrato, gli ho detto : scusa Debora ma io non ce la faccio più scegli o me o il cammino......

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  69. Subdoli fanatici egoisti prepotenti....

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