giovedì 13 luglio 2017

Kiko: "Pensi che mi canonizzeranno?...Carmen senza dubbio, dopo i suoi scritti!"

Passiamo per Trieste, prima di arrivare a Madrid per l'Annuncio ufficiale dei Diari di Carmen, già pluri-pubblicizzati, finalmente dati alle stampe, invece che alle fiamme.
A Trieste seguiamo Kiko in due incontri:
  1. La presentazione del suo libro: "Annotazioni" (24 giugno 2017)
  2. Il Concerto in piazza dell'Unità: "La sofferenza degli innocenti" (25 giugno 2017)
    Dato che c'è parecchio da commentare, in questa pagina tratterò solo del primo incontro, del 24 giugno, nella Cattedrale di Trieste.
    Temperatura percepita in quei giorni: 41 gradi.
    Sottotitolo d'obbligo: Cervelli bolliti.

    L'incontro in Cattedrale è organizzato per l'ennesima presentazione del suo libro.
    Kiko approfitta dell'occasione, così si anticipa per la sua canonizzazione.

    L'opera letteraria già c'è, credo sarà anche l'unica - grazie a Dio - visto che è datata 1988-2014, a meno di sorprese che, con Kiko, non mancano mai.

    Per Carmen ha dovuto aspettare la sua morte, altrimenti la cara estinta quei Diari glieli avrebbe fatti ingoiare, o glieli avrebbe tirati in testa.

    Ma intanto è solo la prima agenda di Carmen e, ohi noi, comprende solo due anni 1979-1981, chi sa cosa ci aspetta, ancora!

    Il video io lo ho visto tutto, mi tocca e non mi sottraggo.

    Tutti insieme, appassionatamente!
    Prima parte della conferenza:

    Prima di arrivare a Kiko, non possiamo ignorare la lunga prolusione del Vescovo della diocesi di Trieste, mons. Crepaldi.
    Sono rimasta sconcertata, devo confessarlo. Crepaldi coglie l'occasione per parlare dei valori non negoziabili e anche della dottrina sociale della Chiesa.
    L'Arcivescovo Crepaldi è annoverato tra i tradizionalisti, voce della destra nella Chiesa, il cammino su queste tematiche schiera, a comando, le sue truppe cammellate senza risparmio cercando di apparire presente sul fronte della famiglia, apertura alla vita in particolare, con tante ‘famiglie numerose’.
    L'Arcivescovo ha regalato una casa di preghiera e di ospitalità al Cammino, usato per impiantare un seminario Redemkikos Mater a Trieste, e pare molto orgoglioso delle "vocazioni" del cammino.
    Il suo appoggio al Cammino Neocatecumenale, insomma, mi è parso incondizionato.
    Mi domando: perché?

    Certo è singolare che l'atto di istituzione del seminario R.M. di Trieste è stato firmato proprio nel Cenacolo a Gerusalemme. Mons. Crepaldi è stato in Terra Santa con loro, come tanti, ospite della Domus Galilaeae, ed è rimasto «colpito» dai Cardinali che appoggiano il Cammino.
    Non c'è nulla da dire, i Vescovi che i neocatecumenali riescono a portare in Terra Santa, con loro, sono riconoscibili. 
    Per essere stati sottoposti alle "loro tenere cure", sono, a loro volta, molto ben disposti alla benevolenza, a chiudere un occhio o tutti e due, sul Cammino.
    Questa è una nostra ipotesi!

    Crepaldi ha confessato che a Roma, negli ambienti della Curia Romana, dove è stato per 15 anni, ha sentito parlare molto male del "neocatecumenato", ma che, una volta assegnato a capo della Diocesi di Trieste, si è ricreduto.
    Ha detto: «A Roma, tra le carte che possono aspettare; a Trieste, tra le persone che non aspettano...» e, parlando del Libro di Kiko, lo ha anche definito «la storia dolorosa di tanti disconoscimenti», che ha consentito a Kiko di stare «unito al Signore Crocifisso».
    Probabilmente considera i sedicenti "neocatecumeni" come zoccolo duro dei credenti, di sicuro li considera una garanzia in un'area come Trieste che è la terza città in Italia con minor frequenza all'ora di religione, con meno matrimoni e meno contributi al fondo "8 per mille".
    Ha raccontato che la Cantagalli - casa editrice con la quale egli stesso pubblica i suoi libri - lo aveva interpellato per un parere sul libro delle Anotaciones di Kiko, se valesse la pena pubblicarlo.
    Egli, molto simpaticamente come gli piace porsi, ha raccontato che ha fornito un argomento vincente a favore della pubblicazione: oltre l'indubbio valore intrinseco dell'opera da lui riconosciuto, in qualità di Vescovo, con grande senso pratico, da figlio di contadini quale egli è, e dunque con i piedi per terra prima di ogni cosa, ha fatto notare alla casa editrice le prospettive stratosferiche di vendita che i libri di entrambi gli iniziatori del cammino hanno, concludendo: «E ve lo dice uno che pubblica con la Cantagalli e più di qualche centinaia di copie non vende!»
    La faccia di Kiko a queste affermazioni è stata tutto un programma, parlava da sola, la faccia di chi ha la coda di paglia.

    Il Vescovo ha concluso leggendo, con molta enfasi, un paio di estratti da "Annotazioni" - potete ascoltare - con tanto di elogio per la spiritualità profonda che trasuda da ogni singola espressione, poi ha citato «le donne di Kiko» - la Carmen, che non solo a Kiko «ha voluto tanto bene! Ma anche a voi, a noi!» e, visti i risultati per chi l'ha conosciuta di persona, viene, purtroppo, spontaneo ribattere: «era meglio non ce ne avesse voluto affatto!»
    E, infine, la Vergine Maria: Crepaldi ha declamato, in forma di preghiera, la Ave Maria che Kiko, tra le altre cose, ha composto, non senza averne prima elogiato «il lirismo straordinariamente religioso, raro e prezioso!»
    Questa sintesi era doverosa, anche se ognuno può ascoltare e vedere l'incontro, e farsi una sua idea.
    Oltre i mille ringraziamenti in cui si e profuso, a Kiko vivo e a Carmen morta, e che tralasciamo.

    Conclusione della prima parte:
    Io, personalmente, prima di passare al santo iniziatore, sento di ringraziare mons.Crepaldi, per tutti gli elogi fatti a Kiko, velati, forse è vero, da più di una sottile ironia, nel suo simpatico discorrere ma, se le reprimende esplicite e dettagliate a Kiko-Carmen e al Cammino, in tutti questi anni, hanno solo fatto loro il solletico, cose volete che faccia qualche sottile ironia canzonatoria? Nulla, nulla in assoluto, se non dare pubblicamente un'altra pessima impressione che è quella della confidenza tra amici che si respira fra Crepaldi e i kikos.
    Confidenza dalla quale noi cattolici ci sentiamo totalmente esclusi, dalla quale ci sentiamo, anzi, profondamente offesi o, per meglio dire, presi in giro.
    Sì, io lo ringrazio, infatti, a mio nome e a nome di tutti quelli che nel Cammino sono stati angariati, distrutti, usati e gettati via, come stracci, che hanno assistito a mille ingiustizie, che hanno fatto sentire la loro voce alla Chiesa, a tanti santi Pastori (Cardinali e Vescovi, insieme ai nostri cari Parroci) come era nostro diritto e sacrosanto dovere. Questo lo abbiamo fatto non senza prima aver provato, innumerevoli volte, a farci ascoltare dagli iniziatori e da chiunque comanda all'interno del cammino, gli unici che potevano e dovevano governare le situazioni anomale che si andavano creando.
    E dunque, insieme a Lei, Eminentissimo Mons. Crepaldi, "ringrazio" tutti gli altri Pastori a cui ci siamo rivolti, senza mai ricevere alcuna risposta.
    No, non posso credere che mai nulla di tutto questo dolore sia arrivato - come a tanti, a tutti i Pastori della Chiesa - al caro Arcivescovo Crepaldi, così simpatico. 
    Ma ognuno ha la propria coscienza a cui rispondere, in primis, e poi a Dio; anche gli Arcivescovi.

    Seconda parte della conferenza:

    Finalmente parla Kiko, presentando, per l'ennesima volta, egli stesso, il suo libro.

    Ha detto alcune cose degne di nota (vedendo e ascoltando il video potete verificare le affermazioni di Kiko che, di seguito, riporto evidenziate).

    Risparmio la genesi... dal ritrovamento dei quaderni consunti alla loro pubblicazione, che Kiko ha dovuto subire «per il bene immenso che avrebbe fatto ai fratelli del cammino» e, per amore, si sottopone alla «tortura» di dover parlare di questo libro... ma (sospiro!) deve accettarlo... come deve accettare che Dio lo ha reso «artista» - per creare il cammino - con la pittura, la musica... (amici del blog, ascoltate e vedete e verificate voi stessi!): e Kiko sospira, e sbuffa, e smania, come una donna nelle doglie del parto.

    Poi, tanto per incarnare meglio il Vangelo (cfr. Matteo 6) che dice:
    Kiko ha già ricevuto la sua ricompensa.
    «Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati» e di «non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti.» Kiko, suonando un concerto di trombe davanti a sé, confida che a lui piace andare a pregare in una "grotta", lì dove ha scritto, per la gran parte, le sue Annotazioni, ossia «tribolazioni, angustie, sofferenze», in una specie di «intimo sfogo».

    Dice: «Mi fa vergogna leggere, poiché dico molte cose di me profonde, nascoste» e scuote la testa e sbuffa... sospira. 
    È patetico da guardare, da ascoltare!
    "Fa la parte faticata", come suol dirsi, "se la tira"!

    Ma la grande perla di Kiko è questa:
    «Sono contento che sui giornali spagnoli è venuto scritto questo, quando io dico: "Sono un pagliaccio, tante volte predico cose che non faccio"».

    Qui egli si mostra come un perfetto Fra' Umile, della migliore specie: l'ipocrita!
    E noi, per una volta almeno, siamo d'accordo!

    Quando dice che gli costa leggere le sue cose, che si vergogna... forse pensa che valgano qualcosa, che diano un'immagine di sè troppo alta, mistica, ma... «come può lasciare di fare il bene, se può far bene a qualcuno?» si pone da solo questa domanda, retorica!

    Poi declama una sua poesia, una a caso:
    «Nel nascosto sentiero di quella selva oscura
    Per la segreta scala del potente cammino ti trovai,
    Travestita in mille ali d'amore, anima ferita,
    La natura e il tempo mi stringevano
    In quella pressa, in quel combattimento che l'età pretende,
    La silenziosa morte.
    Nella soave architettata oscurità mi attende
    Ma tu Signore sei vicino, mi sostieni nella fatica del camminare.
    Per il nascosto sentiero della selva oscura
    Per la scala travestita andai e nel potente cammino ti trovai
    E ti trovai buttato nella strada, morto di freddo,
    O Gesù aiutami, abbi pietà, sono un povero, sono un peccatore,
    Come potrò continuare...» (sospira e smania, costretto ad una pausa, perché questo è il punto che smaschera la sua menzogna!)
    «...Ho l'anima nel silenzio di te.
    Ho il cuore addolorato.»
    (Che dire? Non sprechiamo parole! Il potente cammino, bah... che sarà? Che brutto modo di definire il suo cammino "potente"!)

    Finissimo poeta egli forse ritiene di essere e ripete che prova vergogna, ma io avrei voluto vedere la sua reazione, se l'uditorio avesse urlato, convintamente, contro di lui: "Vergogna! Vergogna!" come noi avremmo voluto poter fare quel giorno, a Trieste!
    E ripete che sono cose intime, che si sta denudando davanti a noi, che sta facendo uno strip-tease della sua anima (termine migliore non poteva scegliere), per amore ai fratelli. Noi davvero vorremmo che si denudasse, cioè che ci svelasse la sua vera identità: ah, come lo vorremmo!

    La sua supponenza non conosce confini: «Io sono l'iniziatore, insieme a Carmen, del c.n. e voi avete diritto di conoscere il mio intimo, il mio essere peccatore.» Sì, egli fa conoscere quello che vuole, cioè solo il personaggio che si è inventato e si è cucito addosso.
    Continua: «Ora saranno pubblicati i Diari di Carmen, le sue terribili sofferenze che scriveva per le notti...»
    Devo commentare ognuna di queste sue affermazioni perché ognuna richiede una luce di comprensione, dal nostro punto di "osservazione privilegiato", ovviamente.

    E perciò chiedoinsomma, è stata una sofferenza costante, per tutti e due?

    Forse Kiko e Carmen pensano, nella loro ignoranza, che tanti piagnistei possano confondere le idee al punto di consentire, a lui vivo e a lei morta, di essere enumerati tra i grandi mistici della Chiesa?


    Tetra opera del giovane Kiko, oscura e cupa!
    Queste esternazioni, come ognuno può giudicare, sono solo una conferma postuma del lugubre Vangelo dei miserabili, opera giovanile di Kiko datata 1967, a proposito della quale mi chiedo come mai non l'ha riproposta ancora, in questo suo diuturno impegno di pre-canonizzazione ante mortem?

    Eppure sa, lo dice per Carmen, che gli scritti del candidato alla canonizzazione sono fondamentali per raggiungere lo scopo e, dunque, si sta attrezzando alla bisogna. E lui, che non ha mai praticato il nascondimento, tiene da sempre nascosta questa sua "opera prima"? Se chiedete ai camminanti, mai ne hanno sentito parlare.

    Egli non gradisce mostrarsi così come egli è! E questa opera, purtroppo per lui, lo denuda davanti ai nostri occhi.

    A ulteriore conferma delle paturnie kikiane, il nostro protagonista dice:
    «SANTA UMILTÀ DI CRISTO, CHI TI POTRÀ TROVARE? Dio in Cristo si umiliò fino alla morte di croce. Di fronte a questo, la mia vita è una miseria...» (segue un profondo, sofferto sospiro) «...e, nonostante tutto devo accettare, come mi diceva un giornalista tedesco: "Com'è un uomo che sa che sarà canonizzato?»

    «Tu pensi che mi canonizzeranno?» (esatto, lo ha detto Kiko, sì, gli è davvero uscito di bocca: già si sta leccando i baffi per la propria futura canonizzazione; potete verificare ascoltando dal minuto 55'30" del video!)

    «Carmen senza dubbio, DOPO I SUOI SCRITTI,  forse è necessario per voi e per il futuro del cammino, non lo so... La mia vita, come la tua, io vorrei che la mia vita... solo Cristo... gemere e gemere vivendo, e tu?» (sic! Carmen "senza dubbio" canonizzata! il "futuro" del Cammino esige la canonizzazione degli autoeletti "iniziatori"...)
    Cos'altro aggiungere? Si commenta da solo. Ripetiamo per i distratti:

    «Tu pensi che mi canonizzeranno?»
    (Kiko Argüello, 24 giugno 2017, Trieste)

    E poi, caro Kiko, tu blateri che Cristo ti appare davanti, che a te sono svelati i suoi segreti, l'amore sulla croce, la santa umiltà e infine dici:
    «DI FRONTE A QUESTO, LA MIA VITA È UNA MISERIA?»
    Certo, perché tu sei, con la tua vita, con le tue opere - sotto gli occhi di chiunque li tenga aperti e non sia circonciso di cervello - una contraddizione vivente, messo a confronto di quanto annunci da 50 anni e, col passare del tempo, sempre più... come abbondantemente dimostreremo, nella nostra "opera di de-canonizzazione dei due ispirati iniziatori del cammino neocatecumenale."
     
    Ma non posso non darti una possibilità; la domanda te la pongo: "dimmelo tu: dimmi cosa ti toglie la gioia, la pace, l'allegria di cui mai parli, per scimmiottare le angustie dello «spirito» e fare il mistico dell'ultima ora, mentre stai facendo solo un papocchio il cui danno più grande lo produrrà sui tuoi seguaci che, come sempre, ti seguiranno sulla tua stessa via.
    Tu, che sei solo un Cieco nato, cresciuto e pasciuto, cieco che guida altri ciechi, trascinerai tanti, purtroppo, con te in un unico fosso!"

    Tu dici «vorrei la mia vita solo Cristo e gemere»... ma che dici?
    Tu stai solo parlando di canonizzazione, tua e di Carmen, un vero tormentone!

    Tu sei un inguaribile idolatra, per questo gemi e soffri e sbuffi e ti lamenti e stai angustiato... in più, a conferma, la paura della morte che ti attanaglia, spauracchio inesorabile di tutti gli idolatri, e loro ultima mercede, poiché ogni giorno, pian piano, si avvicina... la morte, anche per te!
    E dovrai abbandonare il tuo impero per...

    Conferma finale, senza altri nostri sforzi, la offre Kiko, su un piatto d'argento; egli per noi, ormai, è carta letta, è un libro aperto, appunto, chiaro come un libro aperto.

    Dopo quello che abbiamo delineato ascoltiamolo ancora, chi potrà più contestare, ci chiediamo, a questo punto, le nostre deduzioni?

    Ancora legge, in Cattedrale a Trieste, dai suoi sacri scritti:
    «La mia anima la stringi e la opprimi e mi fai gemere e gemere e i giorni già passano, le notti silenziose scorrono, al di sotto della porta, e il tempo davanti a me, impassibile, in questa solitudine sonora sto solo con te... con te essere.»
    Ancora ripete, dicendo per la millesima volta che prova vergogna:
    «Cristo è morto, cosa è la mia vita?
    La mia vita è una miseria»: morte, miseria, miseria, morte, vergogna, morte, morte, vergogna, miseria...
    Vergognati davvero, sì, Kiko, vergognati!
    Ma come? Cristo è morto e deve per forza vedere la tua vita una miseria?
    Davvero dovresti vergognarti, nasconderti, riflettere seriamente, e invece continui ancora a vantarti: «Comunque molte volte mi fermano per dirmi: "grazie per il libro, che mi ha fatto tanto bene!"».
    Noi ti diciamo, tutti in coro: beh, contento tu! 

    Per il gran finale ti ribattiamo, colpo su colpo:

    «HA DETTO UN ANZIANO SACERDOTE...»: noi ti rispondiamo:  "quando mai, oh Kiko, hai ascoltato un Sacerdote, anziano o giovane, che sia?"

    «...Mai lasciare di fare il bene per paura della vanità...»: noi ricordiamo che questa espressione rientra, oramai, nella categoria di quelle che Kiko utilizza, a suo proprio uso e consumo, per perseguire i fini che da solo si prefigge, che nulla hanno a che vedere con la Volontà di Dio; essa è funzionale solo ai suoi progetti espansionistici, idolatrici, sintesi di ogni Vanità, che si porta via il vento (cfr. Qoelet).

    Dato che questa triste espressione, con cui ci affligge, ritorna a giustificazione del Concertone kikiano in 5 movimenti, in perenne tour mondiale - che si è tenuto a Trieste il giorno successivo in Piazza dell'Unità - e che poi ritorna tutte le volte che parla delle sue opere, che spaziano in ogni campo delle arti umane - novello Leonardo da Vinci, uomo d'ingegno e talento universale - ne riserviamo l'illuminante analisi alla prossima puntata che al Concerto... sarà interamente dedicata.

    Già anticipa, Fra' Umile, piegato in due nella sua profonda umiltà: «Io non so di musica, ho imparato la chitarra così, mai fatto solfeggio, mai studiato» - e noi lo avevamo capito anche da soli - «tutto ha fatto il Signore, ha portato la mia vita come ha potuto!»
     
    Tutto questo perché nei Vangeli lo avevano dimenticato, e lo avevano dimenticato in quattro, di riferire che il Signore Gesù, quando ascese al cielo, disse a Kiko (che, insieme a Sora Carmen, aveva pensato di destinare a noi fin dalla fondazione del mondo! espressione questa di Kiko e non nostra, tengo a precisare):
    "Quando sorgerà la tua stella, va e fai ascoltare i tuoi Concerti a tutte le Nazioni, ammorbandole nel nome di Kiko, di Carmen e del Cammino". E il padre Mario? Certo anche lui, perchè il Signore non dimentica nessuno.


    Fine primo incontro.

    74 commenti:

    1. Pax, hai davvero fatto un'opera encomiabile, ad ascoltare proprio tutto. Su tua indicazione, sono andata al minuto 55,30, va ascoltato ciò che Kiko riporta della domanda del giornalista tedesco "Com'è un uomo che sa che sarà canonizzato" la sua risposta "Tu pensi che io sarò canonizzato? (domanda retorica, con tono fintamente incredulo). Carmen es ovvio...dopo i suoi scritti (con tono di estrema sicurezza)"
      Attenzione, quello di Carmen è un inciso. Ovvio che sarà canonizzata, partita chiusa.
      Quando riprende il discorso, dopo l'inciso di Carmen, parla di sé, della propria canonizzazione: "forse è necessario per voi e per il futuro del cammino".
      Vi prego di ascoltare, leggere non rende assolutamente la sicumera con la quale quest'uomo "profondamente umile" si è rassegnato alla propria canonizzazione in vita.
      Diceva S.Francesco. che era ancora in tempo per avere figli e figlie. Kiko ha un'età è una situazione di salute che sembra abbastanza precaria, comunque avere figli e figlie non lo considererebbe un ostacolo alla santità.
      Eppure anche il vescovo di Trieste, commentando le sue Annotazioni, in cui continuamente ripete "salvano, salvami" aveva chiarito che il Verbo di Dio salva anche se non si è peccato, smontando così la base teologica stessa del cammino; chissà se se ne è reso conto, io propendo per il sì, è un uomo, leggo, per nulla superficiale, ogni sua parola è calibrata, dopo le lodi a Kiko ha voluto assestare al "santo vivente" qualche colpo sotto la cintura.

      RispondiElimina
    2. Grazie Pax,questo thread è davvero illuminante, completo e chiaro!
      "Mi fa vergogna leggere, poiché dico cose di me profonde, nascoste", Kiko caro, se tu davvero compissi un così mirabile atto di umanità sta pur certo che ritroveresti il cammino accartocciato e buttato in una fogna!Ma questo già lo sai, quindi partiamo dal presupposto che ciò che racconti è solo una mera menzogna mascherata di umiltà. Chi ha avuto la tragica sorte di conoscerti non può esimersi dal ricordare che il Tuo Io Vanitoso ha sempre preceduto ogni tuo passo e Dio! Si, anche Dio, poiché il Tuo ego, innalzato più che mai ignora quel Cristo sul quale fai leva per emergere! Condivido su una cosa che dici, sei un pagliaccio! Un clown con il naso e guance rosse dalla VERGOGNA (concetto che prendi molto in considerazione, un motivo ci sarà);un pagliaccio che racconta follie annebbiando la mente di chi ascolta le sue idiozie,catturandoli con una strana ilarità che schiavizza e rapisce in modo sinistro.
      Confido sempre che il tuo sguardo annebbiato dall' egocentrismo si posi su ciò che scriviamo e dimostriamo,per questo mi lascio andare all'ennesimo slancio di disappunto: hai scritto un' Ave Maria? Madre pietà, la mente trasudante vanità e il cuore maldestro di chi così tanto Ti ha sminuita, oggi si è permesso di comporre un brano a Te dedicato. Quanta brama da parte di Kiko di dimostrare amore e dedizione verso la Madonna che finora ha UTILIZZATO soltanto per adempiere ai suoi meri lugubri scopi, che si senta smascherato e stia cercando di riparare? Penso proprio di si, giacché avendolo conosciuto fin dalla mia tenera età mai ho avuto il piacere di constatare devozione verso la Vergine da parte di Kiko, Carmen e il cammino. Anche Padre Mario! certo anche lui, perché Rebel non dimentica nessuno!

      RispondiElimina
    3. Il tormentone 2017 è dunque: «Tu pensi che mi canonizzeranno?»

      È la milionesima volta che Kiko spreca un'ottima occasione per tacere, e dimostra la sua immensa e invincibile superbia, ponendosi nel punto diametralmente opposto a quello dei santi cattolici - per esempio, don Bosco negli ultimi anni della propria vita temette di non salvarsi e chiese preghiere (e le chiese non col generico "pregatepermé", ma con la preoccupazione di perseverare nella grazia sino alla fine dei propri giorni).

      Il che non ci stupisce: dopotutto fin dal 2012 Kiko ha distribuito il proprio santino ai suoi adepti. Da oltre mezzo secolo Kiko è impegnato a costruire un monumento a sé stesso.

      Di fronte a tanta superbia i fratelli del Cammino aprono forse gli occhi? Si rendono conto di aver seguito un «falso profeta», come già confermato a suo tempo da padre Pio? Trarranno conclusioni dai fatti o dalle opinioni? Tutta qui la questione.

      RispondiElimina
    4. Ma il Vescovo Crepaldi che dice per ben due volte (chiedo perdono per ripetere l'espressione e metto le virgolette) "Carmen non è l'unica donna di Kiko, c'è anche la Madonna [risate grasse del pubblico]"?! Gli salterebbe mai in mente di dire "Carmen non è l'unica donna di Kiko, c'è anche la mia mamma [risate grasse del pubblico]"?
      No? E allora, ha bestemmiato.
      Sì? Ha bestemmiato e sono anche dispiaciuta per questa grave mancanza di rispetto.
      E quindi: tradizionalista o camaleonte? Otto per mille e/o decime?

      Hai ragione Pax: "Il video io lo ho visto tutto, mi tocca e non mi sottraggo"... grazie per questa fatica che hai fatto per denunciare eresie ed abusi.
      E grazie a tutti, come sempre.

      Queste sono cose che amareggiano fino alla sensazione di essere avvelenati.
      Mi ripulisco il sangue leggendo un po'di quel Catechismo Tridentino tanto disprezzato da "Stola Nera Arguello"... se costui lo odia tanto, ha i suoi buoni motivi.
      Questo, tanto per fare un esempio:

      al link
      http://www.maranatha.it/catrident/20page.htm

      207. Dignità dell'Eucaristia desunta dall'istituzione
      Fra tutti i sacri misteri che N.S. Gesù Cristo ci ha elargito quali infallibili strumenti della grazia, non ce n'è uno che possa paragonarsi al santissimo sacramento dell'Eucaristia; ma appunto perciò non v'è colpa per cui i fedeli abbiano più a temere di esser puniti da Dio, che il trattare senza sacro rispetto un mistero cosi pieno di ogni santità, un mistero, anzi, che contiene lo stesso autore e fonte della santità. L'Apostolo lo ha sapientemente capito e ci ha chiaramente ammonito intorno a questo punto, quando dopo aver mostrato l'enorme delitto di quelli che non distinguono il corpo del Signore, soggiunge: Per questo molti tra voi sono infermi e senza forze, e molti dormono (1Co 11,30). Pertanto, affinché i fedeli possano ritrarre maggior frutto e fuggire la giusta ira di Dio, dopo aver ben compreso quali onori divini si debbano tributare a questo sacramento, i Parroci dovranno con somma diligenza esporre tutto quanto può meglio illustrare la maestà dell'Eucaristia."

      RispondiElimina
    5. @ D.D. ha detto....

      "Stola Nera Arguello"...

      Senti, questa me la segno,troppo bella,grazie!

      Pax

      RispondiElimina
    6. ho sbagliato a digitare qualcosa io o il mio commento e' stato volutamente censurato?

      RispondiElimina
    7. Luca,

      Tu hai detto che qui si è MENTITO perchè KIKO non avrebbe mai detto determinate cose.
      Ti è stato dimostrato che NON E' VERO.
      Ne convieni, sì o no?
      Coraggio!

      RispondiElimina
    8. Grazie a Rebel per la conferma del fatto che, nel privato, come anche nel pubblico, non si sia avvertita devozione dei fondatori verso la Madonna.
      Metto le mani avanti: i diari scritti di notte non contano. Se si ama, i segni dell'amore non possono sfuggire a chi condivide la quotidianità

      RispondiElimina
    9. Trip, nel post da voi pubblicato Kiko non diceva quello che avevate affermato. Solo dopo mia insistenza e dopo ulteriori approfondimenti e' emersa una versione che avallava le vostre iniziali affermazioni. Quindi che fai? Come Berlusconi con Fini? Mi censuri (cacci) perche' non sono in linea con quanto da voi affermato? Bell'esempio cristiano che dai Trip. Sei proprio accecato eh.
      Luca

      RispondiElimina
    10. Ora capisco perché il Cammino non ubbidisce: per superbia. Solo chi è umile ubbidisce.
      Eppure ci sono tanti piccoli camminanti che ubbidiscono ai catechisti pensando di ubbidire a alla Chiesa e a Dio.

      Ai CAMMINANTI IN BUONA FEDE:
      ricordo che sì, il Cammino è stato approvato, ma il ministero del Papa di “confermare i fratelli nella fede”, va precisato: ogni approvazione è CONDIZIONATA e mai incondizionata.

      Confermare nella fede significa soprattutto che il Papa, che è garanzia della Fede, riguardo un certo comportamnento possa dire: SE fai così, agisci in modo conforme alla fede. Ciò, però, non significa che riguardo sulle altre questioni si può fare come si vuole

      Faccio un esempio: la Chiesa Italiana dice che, CHI VUOLE, con la dovuta COMPOSTEZZA, oggi (perché qualche anno fa era PROIBITO) può ricevere la Comunione sulla mano. Ciò però non significa che il digiuno di un'ora sia abolito.

      Nel caso specifico del Cammino, la Chiesa ha approvato quelle 4 cosette scritte nello Statuto, che peraltro, comunicandosi seduti, i camminanti disattendono.
      Ma ciò non significa che, grazie allo Statuto, la “CONFESSIONE” PUBBLICA, sia approvata! Anzi, continua a essere CONDANNATA dal Codice di Diritto Canonico.
      Tutte le prassi del Cammino non sono state affatto approvate. Kiko faccia degli statuti dettagliati e vediamo quanto verranno approvati!

      Questo Papa, come abbiamo visto, pare proprio che veda il Cammino col fumo agli occhi.
      Ma non è questo il punto: il fatto è che Kiko fa di tutto per piacere al Papa, come ciò fosse una cosa determinante.
      Ma non lo è affatto: se pure diventasse un amicone del Papa (per farlo dovrebbe manifestare molta più umiltà) il Papa non avrebbe comunque il dono ministeriale di leggere nei cuori e potrebbe sbagliare il giudizio su di lui, come pare dimostrare la vicenda di mons. Balda e della Chaouki, prima scelti e poi fatti incarcerare.

      Il Papa perciò può essere ingannato, non sulla fede, certo, ma sui comportamenti. Per questo la sua approvazione è CONDIZIONATA dall’ubbidienza.
      NO ubbidienza, NO approvazione. CHIARO?

      E i FRUTTI? Dicono i camminanti. Gesù ha detto che la pianta si riconosce dai frutti e che i frutti buoni non possono che venire da una pianta buona.

      OK, ma che si intende per frutti? Il numero delle vocazioni? No se i preti che escono sono eretici.
      Il numero dei figli? I figli sono un dono, ma non sono "frutti" quando, invece di essere dovuti a paternità e maternità responsabile, come COMANDA la Chiesa, sono nati per compiacere Kiko e per scalare la “società” interna al Cammino.

      Quali sono i frutti spirituali a cui, prima ancora che alle opere, occorre guardare?
      Ce lo dice Paolo (Lettera ai Galati): amore, GIOIA, PACE, pazienza, GENTILEZZA, BONTA’, fedeltà, MANSUETUDINE, AUTOCONTROLLO.
      Li ha Kiko? Li aveva Carmen? Li manifestano i catechisti?

      Le opere, senza questi frutti, portano all’inferno: ho fatto miracoli, ho convertito persone, ho testimoniato, ho vegliato, ho digiunato… ma il Signore dirà: non vi ho mai conosciuti.
      MAI, neanche nel momento stesso che certe opere, anche in se stesse encomiabili, venivano compiute.

      RispondiElimina
    11. Poesia?
      Versi sgangherati, costruiti su un simbolo dantesco (selva oscura) che richiama il cammino (potente!).
      Assenza assoluta di metrica (ma questo non sarebbe un problema, se il verso libero possedesse una propria musicalità). Kiko è tra quelli che credono che una poesia si componga scrivendo un testo in prosa e facendo poi ampio uso casuale del tasto invio.
      Fisso l'attenzione su due espressioni, che caratterizzano da sole il Kiko-pensiero: "nascosto sentiero" e "segreta scala" (del potente cammino!).
      Dal punto di vista contenutistico, un salto di continuità negli ultimi quattro versi. Non è poesia, sono pensieri prosastici trasformati in versi andando a capo senza alcun senso musicale.

      RispondiElimina
    12. Esiste un partito anti Bergoglio che ha trovato nel cammino un alleato. Ha cominciato Socci, poi abbiamo Crepaldi e i card.Sarah e Muller e chissà quanti altri che considerano meno importante la correttezza liturgica e teologica rispetto ai loro obiettivi clerical/politici

      RispondiElimina
    13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      RispondiElimina
    14. Insomma, il fratello Luca anziché riconoscere l'errore, anziché scusarsi, riesce a confezionare un commento in cui schiva di nuovo la questione per attaccare il sottoscritto. Evidentemente è la solita spiritualità neocatecumenalistica.

      Ne approfitto per far notare una tipica trappola neocatecumenale: si difendono opponendo la realtà alle opinioni. Per esempio: "i vescovi ci lodano! guardate Crepaldi!"

      Ora, con tutta la stima che si può avere per Crepaldi, i fatti quali sono? cos'è nella realtà il Cammino? Limitiamoci solo a quelli teologicamente più rilevanti:
      - carnevalate liturgiche
      - corbellerie dottrinali
      - idolatria dei fondatori

      Gli elogi di Crepaldi non toccano minimamente quei tre punti. Nel miglior caso finge di non vedere e di non sentire. Dunque Crepaldi, nel lodare il Cammino, sta esprimendo una sua opinione non suffragata dai fatti, per motivi che lui solo sa.

      E qui, ancor prima che tali "motivi", ci interessano i fatti, i fatti concreti. Ridurre la liturgia a una pagliacciata è un ottimo modo per avvicinarsi al demonio piuttosto che a Dio. Insegnare eresie (cioè distorcere le verità di fede) significa fare un immenso regalo al demonio. Quanto all'idolatria per i «nuovi falsi profeti» Kiko e Carmen, come minimo induce a sentirsi migliori della Chiesa.

      In tutto questo Don Kikolone ci dà una mano, e ad alta voce chiede retoricamente al giornalista: «tu pensi che mi canonizzeranno?» Già si lecca i baffi, il don Kikolone. Magari sta pure pensando a quante oliature serviranno ai dicasteri vaticani per promuoverlo, dopo la canonizzazione, a membro ufficiale della Trinità, possibilmente il presidente della stessa, poiché dopotutto lui ha le lauree honoris causa e la Santissima Trinità no.

      RispondiElimina
    15. @ Valentina
      @ Rebel

      Metto le mani avanti: i diari scritti di notte non contano. Se si ama, i segni dell'amore non possono sfuggire a chi condivide la quotidianità.(Valentina)

      Considerazione disarmante nella sua semplicità, che chiude ogni sterile ragionamento o arzigogolo mentale per tentare la quadratura del cerchio.

      Per questo le esperienze dirette di tanti di noi sono quelle che inchiodano Kiko, smascherando il "grande inganno", che non può essere purificato o trasfigurato neanche da tutti gli elogi sperticati di Cardinali o Vescovi, di cui Kiko va facendo incetta intorno-intorno, con le sue mirate strategie, ormai sfacciatamente sotto gli occhi di chiunque lo osservi con un poco di attenzione.
      E noi con attenzione lo osserviamo...siamo di "Osservatorio sul c.n. secondo verità", appunto, lo osserviamo e lo ascoltiamo, notte e giorno, non gli daremo tregua.
      _______________

      @ Luca alle 11,32 ha detto...

      "Trip, nel post da voi pubblicato Kiko non diceva quello che avevate affermato."

      Dici questo QUI, continuando una polemica dal precedente post a proposito di una vecchia catechesi di Kiko su Zaccheo che tu negavi esistesse, polemica ormai conclusa con il tuo TOTALE sbugiardamento.

      Ti faccio ora una domanda: Cosa vieni qui a ridire le stesse cose, in modo vago? Lo fai per mettere confusione?
      Rileggiti, pare che tu voglia riferirti al post pubblicato oggi.

      Hai a disposizione il video INTEGRALE dell'incontro evita proprio di iniziarla, la polemica depistante.

      Esso è stato messo in rete da Kiko, però.....c'è un però.....
      KIKO LO HA FATTO METTERE, PER DIMOSTRARE CHE CREPALDI E LUI SONO UN CUOR SOLO E UN'ANIMA SOLA...

      Noi, che lo abbiamo visto e ascoltato, stiamo esprimendo, da un lato, la nostra libera e, consentimelo, competente opinione e stiamo offrendo, dall'altro, la possibilità a tutti - dopo aver ascoltato con le proprie orecchie e veduto con i propri occhi il santo iniziatore del Cammino Neocatecumenale che si autoproclama "canonizzabile" - di esprimere la loro.
      Dico tutti, ossia, camminanti, excamminanti (fuorusciti o cacciati), cultori della materia, occasionali visitatori del Blog più o meno curiosi, più o meno coinvolti, per aver frequentato qualcuno che sta nel cammino, ecc.ecc.
      Kiko non può esimersi, perchè, come "non può restare nascosta la città collocata sul monte", così lui, che si innalza maestoso sui comuni mortali, sempre più su, non può in alcun modo sfuggire all'esame.
      E ne esce abbastanza mal concio!

      Pax

      Pax

      RispondiElimina
    16. Pax ho scitto il mio post, ma il tuo amico Trip, degno del vecchio Min Cul Pop, non lo ritiene pubblicabile (evidentemente perche' si soffermava su altri punti che non ritiene di dover affrontare....)
      Purtroppo se rifiutate il confronto perche' siete accecati dall'odio, non posso fare altro.
      Io mi limito a dire che sono un ex camminante, con matrimonio fallito alle spalle, che sta cercando faticosamente di recuperare un rapporto con Cristo. Del Cammino non rinnego tutto, ho i miei amici che lo frequentano ma non sto qui a raccontare la mia storia e le mie esperienze. Mi limito a cercare di essere obiettivo, cosa che voi non vi curate proprio (vedi la censura del mio post...sempre che questo venga pubblicato...), dimostrando di essere tutto fuorche' cristiani.
      Luca

      RispondiElimina
    17. Insomma Luca, l'elenco delle cazzate sparate da questo diabolico falsissimo profeta è talmente lunga e il numero delle crudeltà commesse in nome del Cammino talmente vasto (a cominciare dai fondatori che hanno sempre dato un ottimo esempio...) che a me sembra tu ti stia fissando su un particolare del tutto secondario, l'ombra del pelo nell'uovo, come diceva Tripudio.
      Assistiamo a bocca aperta a uno che si autoproclama santo davanti a tutta una folla di persone plaudenti e a un principe della Chiesa che invece di difendere la Fede usque effusionem sanguinis si lascia irretire e imbonire. Non provi delusione, sconcerto, dolore? Ti rendi conto che, senza mezzi termini, qui abbiamo un vero e proprio anticristo che addita se stesso "come Dio" da adorare, da venerare già in questa vita?
      Ti rendi conto o no che Kiko, inducendo i suoi adepti accecati dalla follia collettiva a recitare novene a Carmen, compie uno scandalo orribile, istigando centinaia di migliaia di persone a commettere un grave peccato di idolatria?
      Ti rendi conto o no, forse è troppo dura la mazzata? Forse la sequenza gancio destro-sinistro sferrata da Pax ti ha messo al tappeto?

      L'ho detto e lo ripeto questa è idolatria contro il Primo Comandamento! "Non avrai altro Dio..." e lui si mette sullo scranno con i neocatecumenali adoranti ai suoi piedi. Che dobbiamo dire se non vergogna! Che dobbiamo dire se non che rigettiamo tutti i suoi insegnamenti, dal primo all'ultimo: Zaccheo, il cieco, le vergini, l'epilettico... ! Non ha detto forse San Paolo (per ben due volte in una frase!) se uno di noi o anche un angelo disceso dal Cielo vi predicasse un vangelo diverso... sia ANATEMA? Allora sia ANATEMA su Kiko! E basta con questi stupidi ridicoli osceni viscidi "distinguo" dei miei calzini: si, tutto quello che esce dalla bocca di Kiko è un serpente velenoso, anche quando sembra cattolico!

      Noi rigettiamo ogni parola che esce dalla sua bocca, come dalla bocca di un delinquente criminale assassino della fede. BASTA!

      Condivido lo sdegno di Pax e la rabbia di Rebel, che invito a conservare gelosamente i suoi ricordi fino al momento in cui potrà usarli per abbattere la statua d'oro e argento e dai piedi di argilla che Kiko e Carmen si sono fatti costruire!

      Luca mi dispiace dirlo, sinceramente, ma non è più il momento in cui si può stare col piede in due staffe: o con Kiko o contro di lui!

      RispondiElimina
    18. Brava Pax! Continua e, se possibile, pubblica.

      RispondiElimina
    19. Ho ascoltato l'ultima parte del video quando Kiko prende parola. Mi dà l'idea di una persona nervosa, ansiosa, fremente, pronta a esplodere da un momento all'altro. Non so se ha qualche problema psicologico irrisolto, ma non mi sembra stia affatto bene. O magari semplicemente sta facendo un grande sforzo a stare seduto e a parlare con pacatezza. In effetti, è un Kiko diverso da quello sbraitante e scalmanato che ero abituato ad ascoltare.

      Ad ogni modo non gli calza questa veste di oratore pacato: non riesce a fingere altrettanto bene di quando urla e si agita. Con tutti quei sospiri qua e là da finto umile: "ehhh, quando vado a pregare in una grotta... ehhh, mi vergogno tanto... ehhh, loro volevano proprio pubblicarlo, ma io non volevo... ehhh, ma se è per fare del bene mi sacrificherò per voi!". Ma come si fa ancora a credergli a 'sto viscido?

      RispondiElimina
    20. Trip (o chi per te), perche' non pubblichi i miei post (ormai due)? Non accetti una voce critica diversa dalla tua?
      Luca

      RispondiElimina
    21. Io la questione arc. Crepaldi (l'ho ascoltato solo pochi minuti, per il motivo che ora spiego) la liquido con una parolina, quella di cui mi hanno accusato della mancanza: "foto".
      Tanti di questi porporati, oramai, vivono di esibizionismo, l'ultimo problema che si pongono è la cura delle anime (di tutte le anime, nel caso di Crepaldi, mica non sa che tanti cattolici con il Cammino hanno problemi?) delle diocesi loro affidate. Nella mia Regione, il Card. Sepe è al TG 3 un giorno sì e uno no, su mille temi diversi.
      "Mi invitate a presentare un libro? Certo! Corro! Così verranno i giornalisti, le televisioni, e mi faranno tante foto e tanti video!". Una volta accettato l'invito, mica si può non osannare il libro?
      Sono pochi quelli che si salvano dal narcisismo mediatico dei nostri tempi.

      Ho ascoltato Kiko, invece. Una lagna, il solito mantra, la negazione dell'umiltà motivata dal desiderio di fare del bene. "Io... io... io... un artista... Dio mi ha portato... Dio mi ha fatto... musica, pittura... canti... una poesia".
      Artista chi? Fare del bene a chi?
      Come non conosce il solfeggio, così non conosce i rudimenti della poesia. Poco male, potrebbe essere: il problema serio è che non ha ispirazione (o "urgenza", come dicono i poeti dei nostri tempi). La "poesia" di Kiko è un testo costruito al fine di riproporre i suoi soliti temi, non c'è ispirazione, non c'è "urgenza", non c'è distico che scaturisca spontaneo. Una vera poesia nasce, normalmente, da un verso o da un distico che "piove" sulla testa, che rimbalza in testa (in generale i primi) che il poeta sviluppa anche per liberarsene. Il primo distico di Kiko è imitazione di un simbolo di Dante e un riferimento al CNC. È un testo "costruito" per ribadire la sua concezione, Kiko ha trasposto in simil-versi i propri mantra.
      La poesia di Kiko - mi limito a questa, ho trattato poesia per cinque lustri, ho conosciuto centinaia e centinaia di poeti, più o meno famosi, in decine e decine di reading - è una lirica stonata, sgangherata, inconcludente e resterà nel suo libro, al massimo sarà pubblicata da qualche sito di neocatecumenali. Più o meno come le sue icone, che in nessuna parrocchia non neocatecumenalizzata appendono. Più o meno come la sua "fatica" da musicista, “La sofferenza degli innocenti” , che sarà replicata soltanto a spese sue (anzi delle comunità NC).

      RispondiElimina
    22. Kiko fa il verso a S.Giovanni della Croce solo che non capisce che la notte oscura è già piena di luce. E neanche Crepaldi ha capito che le annotaciones sono solo espressioni di uno spirito materialista e narcisista:
      "Io sono nulla...
      Io sono misero io....io...io...
      E voi mi dovete amare e seguire...
      Io invece non devo amare nessuno...
      Però sarò santo....."
      Che furbacchione e che fessi voi che lo seguite ancora



      RispondiElimina
    23. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      RispondiElimina
    24. Grazie Pax , hai fatto un bel lavoro , condivido la tua rabbia e l amarezza che traspare tra le righe de tuo articolo. Il concerto e l incontro che ha fatto a Trieste con il vescovo dimostra ancora una volta il suo smodato bisogno di essere sempre in mostra ostentando un umiltà che gli appartiene , peccato che c è ancora tanta gente anche nella chiesa che gli crede , fa tristezza . La realtà è che lui sa essere un ruffiano là dove sá chè importante esserci per dimostrare che il cammino é un percorso vincente nella chiesa pieno di spirito e con tanti frutti

      RispondiElimina
    25. Complimenti a tutti. Tanto mi leggete. Siete peggio di Kiko. Nascosti dietro ai vostri pseudonimi di carta, di carta come le vostre opinioni a senso unico.
      Mi ero illuso di aver trovato uno spazio libero, purtroppo ho incontrato gli ennesimi sconfitti che devono ringraziare il web per la minima visibilita' ottenuta.
      Ma se la calunnia e' la vostra maggior soddisfazione, povero mondo!!!!
      Luca

      RispondiElimina
    26. Pensi che mi canonizzeranno ? Che tristezza che mi fai Kiko agogni consenso e successo da tutte le parti , come hai fatto a cadere così in basso .sei sempre più lontano dall essere servo del tuo Signore i umile e povero , sei stato incapace di gestire un successo così impensato , l unica cosa che ti resta da fare è metterti da parte .ti ricordo la Parola di Gesù ? Lui deve crescere e io diminuire , ma tu non ti metterai mai dietro il tuo Signore , e perché mai propio adesso che per tè stà andando così bene . Ru non salvi nessuno Kiko e nemmeno tè stesso accetta di essere stato un servo inutile e lascia fare allo Spirito .

      RispondiElimina
    27. È stato Crepaldi ad invitare Kiko quando si sono incontrati alla domus. Crepaldi è convinto di poter fregiarsi dei numeri dei seminaristi RM e in generale dei numeri ncn. È rimasto un uomo di Curia, probabilmente come Sepe. Certo che essere confinato a Trieste deve essere stato un duro colpo, e con il suo modo di fare si è perso la sede più prestigiosa di Venezia e ovviamente anche Milano.
      Non gli resta che specchiarsi nel narcisismo di Kiko.
      Hai ragione Lino, questi vescovi non amano le loro diocesi e ancora meno il popolo che è loro affidato.

      RispondiElimina
    28. È stato Crepaldi ad invitare Kiko quando si sono incontrati alla domus. Crepaldi è convinto di poter fregiarsi dei numeri dei seminaristi RM e in generale dei numeri ncn. È rimasto un uomo di Curia, probabilmente come Sepe. Certo che essere confinato a Trieste deve essere stato un duro colpo, e con il suo modo di fare si è perso la sede più prestigiosa di Venezia e ovviamente anche Milano.
      Non gli resta che specchiarsi nel narcisismo di Kiko.
      Hai ragione Lino, questi vescovi non amano le loro diocesi e ancora meno il popolo che è loro affidato.

      RispondiElimina
    29. Comunque, ma che domande fa, Kiko?

      Vuole sapere se lo canonizzeranno? Prenda la Bibbia (o magari le sue "Anotaciones", ugualmente buone allo scopo), formuli la domanda, invochi lo "spirito-santo", apra a caso, ecco pronta la risposta, senza tanti drammi.

      RispondiElimina
    30. @ Michela

      "E voi mi dovete amare e seguire...
      Io invece non devo amare nessuno...
      Però sarò santo....."

      Ecco, questo è Kiko perfettamente, egli in tutto rimarca la differenza tra sè e gli altri, lui solo è l'"unico", dimenticando che Gesù, essendo davvero il Signore, si è donato totalmente e ha dato se stesso come esempio da imitare. Esempi Kiko non ne dà.
      Quello che alla fine lo frega è la sua presunzione di incantare e mettersi tutti in saccoccia, non immagina, affascinato da se stesso, la figura penosa che fa ogni volta che appare in pubblico.
      Altrimenti non ostenterebbe le sue opere pittoriche che non valgono nulla, non ci proporrebbe i suoi concerti mezzi scopiazzati e mezzi banali, non declamerebbe i suoi pessimi "versi" - se ancora così vogliamo chiamarli dopo il chiarissimo commento di Lino, che lo ha demolito completamente.

      Ultima lapidaria sentenza, quello che Michela ha scritto:
      Kiko fa il verso a S.Giovanni della Croce solo che non capisce che la notte oscura è già piena di luce.

      Certo, di quella luce che conosce solo chi, per amore a Gesù, si è svuotato di se stesso veramente(io, io, io, io), non come lui e i suoi fedeli che chiamano Kenosis lo sbrodolarsi, una vita intera, eternamente complici, nei loro stessi peccati.

      Pax

      RispondiElimina
    31. I Vescovi prendono tanti soldi dal cammino..

      RispondiElimina
    32. Vorrei elencare qui alcune caratteristiche pasqualoniche del fratello Luca.

      1) qui c'è scritto «I commenti vengono pubblicati solo dopo l'approvazione di uno dei moderatori». Il pasqualonico fratello Luca crede che il sottoscritto sia l'unico moderatore e per giunta che sia onnipresente. Non si è neppure accorto della mia pressoché totale assenza di quasi tre giorni (si veda anche il suo commento delle 14:37).

      2) alle 13:14 il pasqualonico Luca scrive: «...se rifiutate il confronto perché siete accecati dall'odio...» Fino a prova contraria, qui il confronto lo abbiamo sempre accettato, e sempre partendo dai fatti concreti e dai documenti ufficiali, che chiunque - specialmente chi vorrebbe contraddirci - è caldamente invitato a verificare personalmente.

      3) nello stesso commento dichiara «essere tutto fuorché cristiani» coloro che non gli avrebbero pubblicato un imprecisato commento. Questo è un errore teologico madornale: confondere la fede con la carità e per soprammercato confondere la carità con l'ospitare per forza le sue elucubrazioni. Per accusare qualcuno di essere "non cristiano" occorre quantomeno una prova ragionevole che questi non creda con tutto il suo cuore e tutta la sua mente alle immutabili verità di fede. Un eretico è certamente non cristiano, uno che riduce la liturgia a una pagliacciata con sacro snack da consumare seduti certamente non è cristiano.

      4) il pasqualonico fratello Luca poi soggiunge: «nascosti dietro ai vostri pseudonimi di carta...», senza minimamente chiedersi per quale valido motivo vengono adoperati pseudonimi. È talmente tonto (o in malafede) da non sapere quanto siano vendicativi i capibastone della setta neocatecumenale, esperti del mobbing e del doxxing, esperti di molestie di ogni genere, abilissimi nel diffamare e calunniare (e non a caso ossessionati dalla voglia di conoscere i nostri nomi e i nostri volti, come se ciò costituisse la salvezza del Cammino). Come già detto e ripetuto altrove - e sfido chiunque a dimostrare concretamente il contrario - nella mentalità neocatecumenale menzogne e inganni diventano improvvisamente santi e necessari nel momento in cui c'è in gioco il prestigio del Cammino e dei suoi autonominati "iniziatori".

      Fra parentesi, la possibilità di commentare in modo anonimo è stata più volte la possibilità per persone consacrate o consacrande (seminaristi, sacerdoti, ecc.) alle quali, se si scoprisse che leggono questo blog, pioverebbero addosso un'infinità di guai. Non per i contenuti del blog, non per ciò che scriverebbero riguardo al Cammino, ma per quella specie di dittatura del perbenismo a causa della quale nel clero e tra i consacrati c'è una fifa boia di venir etichettati come ostili al Cammino. Tale fifa boia è mille volte maggiore presso il clero che accetta le «oliature» e ulteriormente più grande presso i vescovi.

      5) infine, accusa di essere «sconfitti» (senza dire "da chi" e "riguardo a cosa"), accusa di essere avidi di «visibilità» (comico, visto che è una visibilità di anonimi, quindi insignificante), e accusa il prossimo di provare soddisfazione nel calunniare.

      In breve, il pasqualonico fratello Luca, proietta sul prossimo i propri difetti. Infatti:

      1) non parla del Cammino ma solo di sé e di noialtri; riduce i fatti a opinioni, e le opinioni dei molti alla presunta opinione di uno solo;

      2) rifiuta il confronto perché è accecato dall'odio;

      3) confonde la fede con il concedergli diritto di replica nel momento in cui vuole insultare il prossimo;

      4) dall'alto del suo anonimato critica l'anonimato altrui;

      5) è uno sconfitto che prova soddisfazione a dare visibilità ai suoi ridicoli commenti, e ancor più soddisfazione nel calunniare il prossimo.

      Secondo me non è un ex camminante. Al massimo è uno che brama di rientrare in Cammino.

      RispondiElimina
    33. @ Luca
      Vedi Luca, io non sono tra i moderatori del blog. Lo fossi stato, però, non avrei più pubblicato i tuoi commenti. Sai per quale motivo? Non per l'accusa, che si è dimostrata falsa. Non perché tu non abbia chiesto scusa, perché le scuse si devono "sentire" e tu non ne hai avvertito il bisogno. Lo avrei fatto per questo tuo commento 13 luglio 2017 11:32
      "Trip, nel post da voi pubblicato Kiko non diceva quello che avevate affermato. Solo dopo mia insistenza e dopo ulteriori approfondimenti e' emersa una versione che avallava le vostre iniziali affermazioni".
      Quindi, Luca, dobbiamo anche ringraziarti, perché è solo dopo la tua insistenza che sono stati fatti approfondimenti tali da avallare le nostre affermazioni?
      Già te lo avevo scritto: oltre Valentina Giusti e gli altri hai offeso me e in modo più grave, perché la catechesi su Zaccheo di Kiko alla GMG io l'ho criticata nel mio saggio. Dimmi, Luca, tu credi che io, in un saggio del 2015 e in modo non anonimo, quando ancora tu non avevi insistito, abbia riportato false accuse, mi sia inventato parole che spudoratamente ho messo in bocca a Kiko per infangarlo senza approfondire la questione, a rischio di una diffamazione a mezzo stampa?
      Volevo evitarmi il link, ma te lo meriti: http://i.imgur.com/IvcqKk6.jpg
      Chiedi scusa anche per questa tua supponenza, Luca, di essere stato il promotore degli approfondimenti.

      RispondiElimina
    34. Il laconico LUCA si mostra disilluso. Avrebbe voluto trovare uno spazio libero in cui discutere del Cammino, ma ancora una volta si è scontrato con l'amara realtà. Forse dovremmo sentirci in colpa?

      Da ex camminante, che però non rinnega tutto, potrebbe dirci cosa lo ha fatto uscire dal Cammino e quali sono, secondo lui, le cose buone. Ma non lo vuole fare.
      Potrebbe darci la sua testimonianza, ma non la vuole dare.
      Potrebbe commentare il post di riferimento, ma non lo ha fatto una volta sola. Ma è vero che il suo intento è quello di dialogare con noi?

      Nel primo intervento ha contestato Valentina affermando con estrema certezza che mentiva. E invece Lino ha dimostrato coi DOCUMENTI, che a mentire era lui, mentre Valentina aveva detto le verità.

      Ha detto che vuole obiettività: ma se fosse stato obbiettivo avrebbe ammesso l'errore, ma non lo ha fatto.
      Non potendo però più insistere nell'errore, ha sviato il discorso.
      Forse lo ha sviato sul Cammino, visto che questo spazio è dedicato al Cammino? Neanche per sogno: su Lino, reo di non aver pubblicato la sua foto sul libro che ha scritto!

      Che Luca stia scrivendo dal repartino dove vengono ricoverati quelli che subiscono il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio)?

      Enigmatico personaggio: penso che non sia quello che afferma essere. Non lo dico con certezza, ovviamente, ma ho il sospetto che sia un catechista che si crede furbo ma, anche se così non fosse, penso comunque che non sia quel pacioso personaggio dai toni pacati (ma viscidi) che ci vuole far credere.

      Dice di voler interloquire e non risponde a nulla, non commenta i post, insinua dubbi anche se goffamente, attacca chi ha da ridire sul Cammino attraverso calunnie mascherate da testimonianza di chi certe le cose le sa perché le ha viste...

      RispondiElimina
    35. @Michela

      Pienamente d'accordo con te in questa guerra non palese contro Papa Francesco, i NC sono un utile esercito.

      In questo momento per molte persone del clero e del mondo cattolico il reale nemico e' Papa Francesco, per vari motivi.
      Anche i NC nei fatti, come ha ben evidenziato donna Carson nel post di qualche giorno fa, sono molto lontani dallo spirito di questo Papa, che e' stato il primo che ha osato criticarli!

      Quindi si stanno compattando insieme per combattere questo obbiettivo, mettendo MOMENTANEAMENTE da parte i punti di vista diversi.

      Quando, e spero che questo non avvenga, si saranno liberati di Papa Francesco ognuno riprenderà le sue posizioni e magari si accorgeranno che l'eucarestia NC non è in linea con quanto stabilito dalla Chiesa......ma per ora fa troppo comodo non vedere.....

      Questa fazione sta facendo di tutto per insabbiare le critiche al cammino, non possono perdere un alleato così prezioso!

      @pax
      Grazie ottimo lavoro! non so come hai fatto. Io quando cercavo nei video la catechesi di zaccheo, ho fatto un fatica enorme infatti dopo il terzo video ho gettato la spugna...con tutti i numeri che sparava Kiko, la cartina dell'Australia con tutte le zone colorate per indicare le numerose evangelizzazioni fatte....insomma ci mancava solo che dicesse anche quanti canguri avevano convertito .)

      EX-NC-???

      RispondiElimina
    36. C'è poi un altro aspetto del discorso del vescovo Crepaldi che mi lascia in forte dubbio.
      Dopo aver approfondito il tema di Dio che salva anche chi non ha peccato (quindi della assoluta non necessarietà della kenosi nel proprio peccato per comprendere e vivere appieno la Grazia santificante che è il fondamento del CNC), il Vescovo, dopo una tappa su un discorso a lui molto caro, la diffusione dell'ideologia del gender, dichiara con molta enfasi di voler mettere i puntini sulle i sull'argomento Missio ad Gentes.
      La sua precisazione riguarda il seguente punto: pur essendo un sostenitore della dottrina sociale della Chiesa, ritiene che le opere di carità e l'aiuto alle popolazioni che soffrono, debba sempre andare di pari passo con l'annuncio del Vangelo.
      Ebbene: è mai possibile che Sua Eccellenza non sappia che le famiglie delle Missioni Neocatecumenali non hanno alcun mandato caritativo, anzi, vengano severamente riprese dai loro catechisti quando, con generosità, volessero aiutare chi soffre nel corpo oltre che nello spirito?
      Non credo assolutamente che Crepaldi sia all'oscuro sullo stile delle famiglie in missione per Kiko, soprattutto visto che il parroco della Cattedrale ne ha fatto parte per lungo periodo.
      Ha quindi inteso dare un'altra stilettata al Fondatore che tanto soffriva al suo fianco (e si vedeva molto chiaramente, che si dimenava e sbuffava come fosse seduto su un formicaio in piena attività)?
      Infine, il richiamo alle "donne di Kiko" è stato un momento di intenso disagio, durante il quale persino Gennarini, che dormiva della grossa, si è ridestato.
      Ultima contraddizione nell'intervento del Vescovo: ha sostenuto che l'editore Cantagalli gli ha chiesto se fosse il caso di pubblicare le Anotaciones di Argüello.
      Ora: Cantagalli ha pubblicato anche la neocatecumenale Pellicciari, in particolare "Una storia della Chiesa", ma, soprattutto, ha pubblicato nel 2013 il Kerigma nelle baracche, di Kiko, grande successo editoriale presso l'ampio mercato neocatecumenale.
      Che necessità aveva Crepaldi di tirare fuori questa sua "raccomandazione" all'editore che probabilmente risale al 2013, se non per puntualizzare che le opere di Kiko sì vendono non propriamente per il proprio valore intrinseco?
      In conclusione, se pure il Vescovo ha dato molta, troppa corda al fondatore del CNC, qualche sassolino dalla scarpa ha voluto toglierselo. Questa, almeno, la mia personale impressione.

      RispondiElimina
    37. Non mi piace molto l'espressione "guerra contro papa Francesco" perché significa guerra ad una persona, non a determinate idee. Tale espressione, di conseguenza, dà luogo all'idea sbagliata secondo cui bisognerebbe difendere la persona indipendentemente da ciò che professa (come se il Papa fosse solo un capo anziché un custode), cioè bisognerebbe essere tifosi, ossia bisognerebbe essere ipocriti. Ed in questo i neocatecumenali ci riescono benissimo: il Papa (Benedetto XVI) ha condannato le loro liturgie, il Papa (Francesco) ha confermato la condanna, e i kikos continuano a disubbidire il sabato sera (dopo aver esposto il sabato mattina lo striscione di elogio al Papa). È l'ipocrisia dei tifosi, quelli per cui un fallo commesso dal proprio capocannoniere non è un fallo.

      Molti dei mali della Chiesa sono dovuti alla corruzione degli uomini di Chiesa, corruzione è che direttamente collegata all'affievolirsi della fede. Quando un uomo di Chiesa teme il giudizio di Dio, e lo teme seriamente, ed è convintamente deciso a fare la volontà di Dio a costo di procurarsi ogni genere di guai, in quel caso la corruzione resta ad un livello solo superficiale. In secoli lontani, quelli in cui i libri di storia ci parlano di una "Chiesa corrotta", le verità di fede venivano ugualmente insegnate e difese, anche quando non si capiva fra tre pretendenti chi era Papa e chi i due antipapi. E la gente era disposta a qualunque sacrificio - spesso anche dare la vita - pur di difendere il proprio clero e la gerarchia, perché anche quando si trattava di uomini corrotti, erano pur sempre quelli che amministravano i sacramenti della salvezza. Ed infatti tali ecclesiastici temevano molto più l'essere sorpresi a celebrare male o a insegnare cretinate, piuttosto che a essere sorpresi con un'amante o cos'altro. (Consiglierei qui un bel romanzo di Bruce Marshall, interessante autore cattolico, intitolato Ad ogni uomo un soldo, con protagonista un prete la cui fede si affievolisce ma che non riesce a fare a meno di amministrare i sacramenti anche quando non ci crede più).

      Riguardo alla corruzione, chiunque abbia fatto un po' di esperienza di volontariato - non necessariamente in parrocchia o in ambienti religiosi - dopo non troppo tempo ne avrà dedotto le forze in gioco e le dinamiche. Non è che il Super Cattivo va dal Gran Capo dei Buoni a dirgli: ehi, quanto costi per convincerti a promuovere una Cosa Sbagliata? Se fosse così, sarebbe facile e immediato denunciare il Super Cattivo ed eliminare le Cose Sbagliate.

      In realtà è tutto una fitta tela di ricompense e minacce, calibrata su misura dell'uomo da corrompere, in particolare sui suoi vizietti e sulle sue paure, facendo leva sia sui primi che sulle seconde in modo che il malcapitato non possa tirarsene fuori senza riceverne gran danno. Ricordo bene che negli anni '80, quando ad un vescovo italiano furono "donate" decine di milioni di lire in contanti (che generosità i neocatecumenali, eh?), quest'ultimo cambiò improvvisamente atteggiamento nei confronti del Cammino (e la cosa fu attribuita alla Provvidenza...). Una debolezza umana da cui originò l'inquinamento kikista-carmenista della sua diocesi, con tutte le cattive conseguenze che potete immaginare.

      RispondiElimina
    38. Io non la vedo come Valentina
      Sono molto più pessimista o realista.
      Dire che le opere di carità devono andare di pari passo con l'annuncio del Vangelo significa che questo ultimo è preminente rispetto alla pura accoglienza dei migranti. E questa è anche la posizione neocat.
      Inoltre le battute del vescovo sono appunto 'battute' di chi non vuole farsi mettere in ombra dall'altro interlocutore e farsi rubare la scena.

      RispondiElimina
    39. Io non la vedo come Valentina
      Sono molto più pessimista o realista.
      Dire che le opere di carità devono andare di pari passo con l'annuncio del Vangelo significa che questo ultimo è preminente rispetto alla pura accoglienza dei migranti. E questa è anche la posizione neocat.
      Inoltre le battute del vescovo sono appunto 'battute' di chi non vuole farsi mettere in ombra dall'altro interlocutore e farsi rubare la scena.

      RispondiElimina
    40. Riguardo allo scandalo recente delle orge gay in casa di Coccopalmerio, chi è che procurava la droga al giovin monsignorino? E com'è che nessuno apriva bocca, neppure Coccopalmerio? Era così clamorosamente all'oscuro, il cardinal gaudente? Forse neppure la donna delle pulizie si accorgeva di quel che avveniva lì dentro? Com'è che dopo lo scandalo risulta che in tanti «sapevano», e nessuno di loro aveva mai aperto bocca? La corruzione non è mai da un singolo verso un singolo. È sempre una fitta rete, perché ognuno dei personaggi in gioco, poco o molto colpevolmente, gira la testa dall'altra parte. Perché teme qualcosa, perché desidera qualcosa, o per entrambe le ragioni.

      Per cui se un prete brama di andare in parrocchia con una bella macchina nuova, ci pensano le bustarelle neocatecumenali a pagargli le scomodissime rate, e lui non può tirarsi indietro finché non finisce di pagarla (ma in quel momento le bustarelle gli torneranno improvvisamente indispensabili per qualche altra spesuccia veniale). Ed in curia - dove sanno bene che lui non poteva permettersela - tacciono, perché sono anche loro oliati di qua e intimiditi di là. Un altro parroco di mia conoscenza, invece, la macchina può solo sognarsela - e magari c'entra qualcosa il fatto che non ha mai concesso ai kikos di fare le cosiddette "catechesi", tenendosi in parrocchia solo quei movimentucoli squattrinati (e senza neanche troppo entusiasmo, visto che li ha già trovati lì e non ha ancora trovato un modo per sbarazzarsene: anche in quel caso, infatti, vige l'intricata tela di rapporti e di connivenze, per cui le vendette trasversali dei sedicenti cristiani di quei movimenti gli farebbero danni notevoli).

      Nel Vangelo leggiamo che la misericordia viene applicata ai peccatori pentiti dei propri errori, poiché chi è troppo attaccato ai propri errori perirà in essi. All'adultera salvata dalla lapidazione il Signore comanda: va' e non peccare più. Nostro Signore non perdona mai "per forza": quel perdono va desiderato e richiesto. Oggi invece viviamo in un'epoca di corruzione e vanno cianciando di misericordia proprio coloro che non vogliono pentirsi.

      E questo vale in particolare per i neocatecumenali, che quando ti urlano «non giudicare!» in realtà ti stanno dicendo: lo sappiamo che è sbagliato ma non abbiamo alcuna intenzione di ravvederci.

      RispondiElimina
    41. Michela, probabilmente hai ragione tu, anche se continuo a pensare che nella prima parte soprattutto abbia voluto correggere una errata impostazione dottrinale. Certo, per il resto può essersi trattato di punture di spillo per riaffermare la propria superiorità rispetto al "reginetto" della festa.😉

      RispondiElimina
    42. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

      RispondiElimina
    43. Non bisogna criticare Scalfari e né tantomeno giudicarlo, ognuno di noi percorre un cammino nel quale sorgono dubbi e perplessità. Anche se il commento è stato eliminato, immagino perché poco pertinente. Volevo citare un teologo conciliare J. Guitton: "Per i cristiani, Dio è necessariamente discreto. Ha posto un'apparenza di probabilità nei dubbi che investono la sua esistenza. Si è avvolto di ombre per rendere la fede più appassionata e, senza dubbio, anche per avere il diritto di perdonare il nostro rifiuto. Occorre che la soluzione contraria alla fede conservi una sua verosimiglianza per lasciare completa libertà di azione alla sua misericordia"

      RispondiElimina
    44. Scusate ma Crepaldi mi ricorda Gemma.
      Monsignore Andrea Gemma vescovo di Isernia,ottimo esorcista,ottima dottrina,molto affabile,molto accogliente con le vocazioni.... troppo accogliente...gli piaceva vantarsi con gli altri vescovi dicendo:quest'anno ordino 4 preti, anzi 5 preti....avrebbe ordinato pure un mulo...così fu presto circondato da una lobby di preti gay,4 di questi addirittura viventi nello stesso appartamento....ordinò prete uno che era stato buttato fuori da un ordine religioso perchè gay,diventò suo collaboratore...in diocesi successe di tutto e di più,non solo di questioni di soldi,anche con processi in tribunale....(era diventato vescovo perchè proveatur ut amoveatur,nell'opera Don Orione aveva fatto gli stessi guai....)
      così 10 anni fa arrivò il nuovo vescovo Visco e che fece? la prima cosa cancellò tutte le vocazioni,non ne accolse nemmeno una...partì un processo canonico per verificare addirittura che le ordinazioni gay di Gemma fossero valide,ma pensate!...Visco diceva alle vocazioni:trovati una fidanzata e poi ne riparliamo....ha voluto fare proprio il contrario di gemma!
      mi fermo qui,ma basta per far capire che un vescovo che vuole sembrare ricco di vocazioni fa un sacco di guai,ma proprio guai seri....
      mi ricordo quando vennero i nc da boiano per aprire nuove comunità....li aveva invitati Visco.....gli accentratori fanno sempre più guai di quelli che erano chiamati a risolvere...
      insomma sto catechistone nc,mi pare che volesse farsi prete,ci spiegava le cose e faceva i disegnini di kiko con le crocette ...poi le interviste,che pareva una seduta di psicologia di gruppo: allora,la tua esperienza?
      Quelli più assidui alle catehesi erano invitati a partecipare a una strana cerimonia della luce,così la chiamarono.
      Alle catechesi c'era un tavolone n.c.,con il cero ebraico di kiko sopra,pieno di fiori,,questo Biagio,catechistone n.c. di lungo corso faceva la predica.Mi pare che fosse della corsica. Il prete era un certo don valeriano di brescia,responsabile di zona,che parlava solo quando il catechistone si scordava qualcosa.poi una laica di roma che non mi ricordo il nome. la catechesi era una "catehchesi forte",cioè biagio parlava di puttane e di altre schifezze. il peccato qua ,il peccato là,gira e rigira sempre sul sesso andavano a finire.
      la cerimonia della luce fu a metà dicembre,mi pare il 15 dicembre,quella dove si doveva creare la nuova comunità.ci rintronarono 1000 volte ripetendoci che noi eravamo "contenti" di crearla....ci furono le votazioni per scegliere responsabile e vice-responsabile che dovevano essere della città di isernia.
      si elesse il gruppetto che sceglie la Parola su cui incentrare la liturgia settimanal della Parola.il vescovo voleva pagare lui le spese convivenza agli studenti.Per fare numero volevano far entrare in comunità una anziana che abitava a centinaia di km vicino napoli,mi pare afragola,mamma di un presbitero n.c....
      Gli incontri erano il mercoledì e sabato verso le 20; la lit.della parola era a porte chiuse,l'altra un pò più libera,usando l'altare, ma disponendo i banchi attorno in cerchio...
      Per grazia di Dio a poco a poco tutti si sono defilati a cominciare dal presidente,accusato dal presbitero n.c. di essere incapace,imbecille e concubino.Il presbitero accettava nella comunità solo chi gli era simpatico e minacciava di "spezzare le gambe" a chifaceva entrare una sua conoscente....
      Le messe duravano un'ora e un quarto,musica terribile di canti biblici,battimani,chitarre....una cosa insopportabile.In comunità stavano sempre a chiedere soldi per fiori vino e il pernotto dei tre trombettieri quando venivano (ognuno in albergo camera singola)...
      Insomma tempo 6 mesi e la comunità si era dissolta.Poi abbiamo scoperto che quei soggettoni di boiano chiedevano soldi non solo a noi ma pure a quelli di boiano.
      Mi fermo qui,perchè sono tutti ricordi fastidiosi ma spero che avete capito.

      RispondiElimina
    45. trimalcione ha detto... "mi fermo qui,ma basta per far capire che un vescovo che vuole sembrare ricco di vocazioni..."

      Mi pare che Trimalcione davvero l'abbia azzeccata. E' uno dei motivi per i quali molti vescovi non si esimono dall'adulare il Narciso spagnolo, sebbene conoscano bene tutti i problemi del Cammino.

      RispondiElimina
    46. A proposito dei nemici di Papa Francesco.

      Non tutti quelli che hanno una sensibilità diversa dalla sua lo sono.
      Il Cardina Sarah non lo è.
      Certo, riguardo a certe posizioni è molto più drastico di lui, ma Papa Francesco lo stima molto, tanto che gli ha conferito un incarico importante.

      Ricordo che Papa Francesco una volta disse che lui diffida di chi gli dice sempre di sì. E il Cardinal Sarah non dice sempre sì. Per questo è amico di Francesco.

      A Papa Francesco piace il confronto aperto e sincero. Poi, naturalmente, decide lui.
      In Sarah ha visto l'opera di Dio, ne ha riconosciuto i meriti e, soprattutto, ha visto la sincerità.
      Sarah non è un lecchino, come tanti, e non teme di dire la sua davanti al Papa e il Papa lo apprezza. Anche perché sa benissimo che, rigurdo la Fede, egli è infallibile solo quando parla come Pastore supremo della Chiesa, con lo scopo DICHIARATO di voler insegnare una verità universale e irreformabile.

      Per me, ad esempio, ha sbagliato quando ha citato la Bonino come un esempio di chi si spende per il prossimo, nonostante sia un'ideologa dello stragismo abortista. Ma questa non è una questione di fede, ma di interpretazione storica e di sensibilità personale.

      Il Papa pensa che la Bonino sia una pasionaria dei diritti e una paladina della giustizia che, anche sbagliando, è mossa da generosità.
      E potrebbe anche essere, anche se io avrei citato, al suo posto, chi si batte per la vita.
      Ma tante cose mi piacciono di Papa Francesco. Una è, appunto, quella che non gli piace essere adulato e anche quando lo applaudono troppo si infastidisce.

      Per questo Kiko, con lui, ha poche chances

      RispondiElimina
    47. Essendo in arrivo i processi per il vescovo pedofilo neocatecumenale e i preti pedofili, la Yona property - cioè terreno e immobili attualmente in uso al Seminario Neocatecumenale Redemkikos Mater di Guam - è stata posta in vendita, alla faccia dei kikos (mano al portafoglio, fratelli! volete ricomprarvela? oops, e se poi il vescovo chiude d'ufficio il seminario -ne ha il pieno diritto, è il vescovo, è il Cammino è al servizio del vescovo-, vi ritrovate con una property inutile?).

      Da notare che i kikos avevano sempre calunniato Tim dicendo che era interessato a trarre una commissione dalla vendita. Ovviamente Tim non è implicato nella vendita, e comunque non poteva esserlo poiché la sua qualifica legale a Guam non è quella di intermediario. Inoltre avevano sempre mentito dicendo che sarebbe stata comprata da un cinese che voleva attivare un casinò a Guam. Vedremo chi la compra e per quale motivo, e state sicuri che non sarà un magnate cinese dei casinò cinesi (magari sarà un'azienda di informatica o, come prima, un albergo per turisti). Tali calunnie e menzogne sono giunte da Guam fino all'ultimo dei pasqualoni napoletani, che dopo averle ascoltate dai propri cosiddetti "catechisti" vennero a riferirle qui di gran carriera credendo così di aver azzerato il caso Guam. Macché! La vacanza a Guam è finita, "missionari" kikiani! fate le valigie, il vostro aereo è in partenza!

      RispondiElimina
    48. Un altro spunto di riflessione: il Vaticano non è istituzionalmente responsabile delle porcherie fatte dai vescovi. Lo sarebbe se fosse un'azienda, ma il rapporto Papa/vescovi al livello legale non è equiparabile a quello di datore di lavoro / dipendenti: se lo fosse, un vescovo scontento potrebbe fare causa al Papa, il che significherebbe che il Papa sarebbe sottoposto ai tribunali di ogni paese dove vive qualche vescovo, cioè l'autorità morale della Chiesa sarebbe secondaria rispetto all'organizzazione civile e alle mutevoli leggi dei singoli stati e soprattutto all'avidità di certi avvocati (specialmente dei nemici giurati della Chiesa)...

      Questo è diverso dal caso della responsabilità istituzionale dei vescovi di cui si è parlato più volte (attenzione alla trappola in cui tenteranno di trascinarvi: è praticamente la stessa espressione, "responsabili istituzionali", usata in due contesti diversi!), specialmente nel caso del pedofilo stupratore neocatecumenale Apuron, che avendo avuto notizie certe di preti pedofili nel suo clero non si è attivato per prendere provvedimenti (cioè è stato volontariamente connivente... e lo è stato perché essendo pedofilo e stupratore a sua volta, aveva la coscienza particolarmente sporca).

      Un vescovo che compie un reato è personalmente responsabile (cioè il Papa e la Santa Sede non possono essere chiamati a risponderne, lo stesso Vaticano II afferma l'autonomia dei singoli vescovi); un prete che compie un reato è personalmente responsabile (il suo vescovo non è chiamato a risponderne... a meno che non ne diventi deliberatamente connivente, per esempio in quei casi in cui astutamente sposta il prete pedofilo anziché bloccarlo e spretarlo).

      In parole povere, una certa categoria di avidi avvocati desidererebbe far apparire il Vaticano come un'azienda, e le diocesi come succursali dell'azienda, in modo da poter tirare in tribunale il primo e le seconde e sottoporle agli stessi metodi civili e penali.

      E naturalmente non c'è da aspettarsi che un tribunale umano compia giustizia (tanto più che la verità processuale non coincide con la verità, e non coincide necessariamente con "una parte della verità").

      Anche di questo Tim ha scritto una pagina di blog, rispondendo ad un'obiezione, e dimostrando che il caro cardinal Filoni, super amicone di Kiko e dei neocatecumenali, incaricato di un dicastero Vaticano, avendo interferito su una questione amministrativa interna del seminario R.M. di Guam, si è di fatto presentato se non come datore di lavoro, almeno come amministratore di tale seminario, con possibili conseguenze legali anche per lui e il suo dicastero, cioè addirittura un ottimo punto d'appoggio per quegli avvocati che non vedono l'ora di trasformare la Santa Sede in un'azienda querelabile a piacere. A meno che il presbitero neocatecumenale Quitugua, che ha indicato Filoni come autore della decisione, dichiari di aver mentito (e ne paghi le conseguenze).

      Davvero la Chiesa deve mettersi nei guai per proteggere l'eretico che ama chiedere retoricamente: «tu pensi che mi canonizzeranno?»

      RispondiElimina
    49. Gesù ha detto che i suoi discepoli devono prendere la loro croce e seguirlo, perché Lui l'ha fatto.

      San Francesco ha detto che chi desidera seguirlo deve vivere la povertà, perché lui l'ha fatto.

      Kiko dice che i camminanti devono essere sottoposti alla "macchina della verità" della confessione pubblica torturati psicologicamente da un gruppo di inquisitori.
      MA LUI NON L'HA FATTO.

      Mi chiedo: cosa rivelerebbe? Perché non "confessa"?
      Fa come i farisei che, quando Gesù gli disse che avrebbe loro risposto alla loro domanda solo se prima gli dicevano se per loro il Battesimo di Giovanni veniva da Dio o dagli uomini?

      Anche lui fa i suoi calcoli? "Se rispondo come un santo, allora mi possono dire: non riconosci i tuoi peccati, tu che ti dici un poveraccio.
      Se invece rispondo come un incallito peccatore, come mi crederanno un santo e un profeta?"

      Kiko fa il furbo?

      RispondiElimina
    50. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      RispondiElimina
    51. A Pietro non del cammino
      Spiegava un teologo (una volta, al tempo delle fiabe) che il delitto dell'aborto, da un punto di vista cristiano, non tanto era riprovevole perchè causava la morte di un innocente, fatto già di per se gravissimo, ma perchè impediva a un'anima la vista di Dio condannandolo al Limbo.
      Per un cristiano prima dei diritti umani esistono i diritti di Dio (sennò che parlate a fare?)
      Bergoglio , nella sua enfasi comunistoide, ha lodato la Cina e i cinesi reputandolo un popolo "saggio"
      Ricordiamo con grande dolore che:

      La Cina impone l'aborto di stato in qualsuasi stadio della gravidanza

      Ha invaso il Tibert prococando l'uscita dalla loro terra di milioni di profughi, distruggendo migliaia di monasteri con i loro tesori inestimabili e solo grazie all'opera del prof Giuseppe Tucci conosciamo in Italia qualcosa della cultura millenaria del Tibet

      ha inquinato in maniera irreversibile a oggi il territorio provocando una valanga di morti e ammalati

      ha un elevatissimo numero di campi di concentramento nei quali l'espressione "diritti civili" è una locuzione senza significato e da questi luoghi di estremo dolore trae mano d'opera sfruttata (per tacere d'altro)

      Impiega lo strumento della pena di morte con grande disinvoltura

      Però tutto cio è "comunista" e al senza patria vestito di bianco sta bene. Difatti non ha mai ricevuto il dalai lama nonostante il suo conclamato ecumenismo da qui la sua sincerità partigiana.
      In sintesi: si vergogni. Kiko non è il centro del mondo sul quale fare ruotare tutto l'universo, voi siete malati di solipsimo anti kikiano, il resto non vi interessa, vi preme sa solo lo scalpo di kiko (che mai avrete) costi quel che costi. Fatevi un esame di coscienza ogni tanto, può darsi che vi faccia bene.

      Anonimo








      RispondiElimina
    52. Caro Pietro
      Io preferisco guardare i fatti, altrimenti corriamo il rischio di attribuire i nostri pensieri e la nostra visione delle cose agli altri.
      Indipendentemente, quindi, dalla forte personalità dei personaggi in questione, la domanda resta:
      Che ci faceva il card Sarah alla domus?

      RispondiElimina
    53. Pure la selva oscura!

      Ci mancava solo il plagio a Dante ormai.

      Comunque il signor trettre [33] dottor (h.c.) commediante Arguello si sta agitando come non mai perché ha scoperto che non solo dovrà morire, ma non potrà nemmeno portarsi dietro i suoi amati quattrini. Una vera tragedia per lui.

      E il buon monsignor Crepaldi, quando va alla Domus spesato di tutto, se lo chiede mai chi paga le sue belle vacanze?

      E il permaloso Luca, se la sentirebbe almeno di dire che Sankiko esorciccio commette un gravissimo abuso quando pretende di cacciare i demoni? Rispondi liberamente.

      Pax, tu andrai dritta in Paradiso. Il Purgatorio lo stai vivendo in Terra sbobinando Sankiko ciarlatano.
      Come fai a sopportarlo? Ti ha fatto la grazia la Cara Estinta S. Carmen (leggasi Sora Carmen)?

      A tempo perso, chi può, dica una preghiera piccola piccola, ho un problemino (si fa per dire) di salute in famiglia.

      RispondiElimina
      Risposte
      1. @Apostata con le preghiere anche tanti pensieri affettuosi e un grande abbraccio!

        Elimina
    54. Anonimo ha detto: "Bergoglio , nella sua enfasi comunistoide, ha lodato la Cina e i cinesi reputandolo un popolo "saggio". Ricordiamo con grande dolore che: La Cina impone l'aborto di stato in qualsuasi stadio della gravidanza"

      Tu, anonimo, sei di una scorrettezza spaventosa. Perché non hai aggiunto che il Papa (non Bergoglio, non è tuo fratello) ha detto anche: "riprendendo le parole del Concilio Vaticano II - che la Chiesa «non si identifica in nessun modo con la comunità politica e non è legata a nessun sistema politico»"? Perché non hai sottolineato che il Papa ha precismente detto: «il bello e nobile popolo cinese, un popolo saggio». Il popolo, non la comunità politica. Cosa c'entra il popolo con "l'aborto di stato in qualsiasi stadio della gravidanza"? Credi, forse, che in Cina si facciano i referendum, sull'aborto? Credi che si votino leggi di iniziativa popolare?
      Cosa avresti preferito, anonimo, un attacco a 360° al regime comunista (e questa parola "comunista", per la Cina capitalista di oggi, mi fa ridere)? Certo, mica ci vivi tu in Cina, mica sei tu a doverti porre il problema di un "dialogo rispettoso e costruttivo con le autorità civili per trovare la soluzione ai problemi che limitano il pieno esercizio della fede dei cattolici e per garantire il clima di un’autentica libertà religiosa".

      RispondiElimina

    55. Il leader della sinistra mondiale è Bergoglio
      Agnoletto dixit ( e io concordo in quanto apro il giornale tutti i giorni)
      Il resto sono panzane da cesaro papisti sinistroidi il cui cervello è in temporanea trasferta oltre l'orbita dei pianeti conosciuti
      Anonimo

      RispondiElimina
    56. OT
      È visibile su internet il nuovo sito del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.
      Nel vecchio sito del Dicastero per i Laici nell'elenco dei movimenti e comunità non c'era il cammino neocatecumenale. Cosa molto strana continua ad essere assente anche nel nuovo. Si può sapere dove caspita sono inseriti? Fra gli ordini religiosi?

      Frilù

      RispondiElimina
    57. @ Frilù
      Non c'era prima, non c'è oggi per un motivo che hanno spiegato benissimo i nostri amici di Guam, Frilù. Fu la furbata di Kiko e Carmen: il Cammino non è un'associazione, non è un movimento, è quella strana cosa definita "itinerario...". Se l'avessero costituita come associazione o movimento, sarebbero stati soggetti al PCpL e oggi al nuovo dicastero. Con la furbata dell'itinerario, invece, sono "al servizio dei vescovi" e rispondono ai vescovi. Gli è convenuto perché ne hanno trovati tanti accondiscendenti. Ecco perché a Guam l'arc. Byrnes può fustigarli, ecco perché altri vescovi li promuovono.
      Qui possiamo aggiungere: ecco perché la santa estinta corresse varie volte GP II che chiamava il Cammino "movimento" :-)

      RispondiElimina
    58. Grazie Lino.
      Ditemi poi che a organizzare il tutto non c'è una grande mente, e di sicuro non quella di kiko o di Carmen.

      Frilù

      RispondiElimina
    59. @ apostata delle 16:16

      Neanche immagini quanto sono preziosi sempre i tuoi commenti.
      Quando non ci sei manca qualcosa, e più di uno si domanda: "Cosa scriverebbe, ora, apostata?"
      Chiedi una piccola preghiera, pregheremo per Il tuo problema, come fosse il nostro, con grande fiducia.
      A presto!

      Pax

      RispondiElimina
    60. @apostata 14 luglio 2017 16:16
      Sarà fatto.

      RispondiElimina
    61. @ Frilù

      "... Nel vecchio sito del Dicastero per i Laici nell'elenco dei movimenti e comunità non c'era il cammino neocatecumenale. Cosa molto strana continua ad essere assente anche nel nuovo.Si può sapere dove caspita sono inseriti?"

      Tra le società fiduciarie off-shore di intermediazione finanziaria. Il loro core-business è la raccolta di fondi neri senza rendicontazione.
      Il loro santo patrono è mons. Marcinkus.


      p.s. Grazie a chi mi ha risposto.

      RispondiElimina
    62. @ l'apostata
      Pregherò senz'altro.

      Frilù

      RispondiElimina
    63. @apostata 14 luglio 16:16
      Certo Apostata lo farò con molto piacere, mi sembra il minimo dopo tutto quello che hai fatto per noi ex. Soprattutto grazie per il tuo umorismo, credimi in certi momenti e' stato di forte aiuto.

      EX-NC-???

      RispondiElimina
    64. @anonimo 17.46

      Parlare e prendersi poveri non è di sinistra è Vangelo.

      Parlare degli emarginati, degli ultimi, dei deboli non è di sinistra è Vangelo.


      Parlare dignità dell'uomo e quindi denunciare ogni forma di oppressione e sfruttamento non è di sinistra è Vangelo. Oppure sei come quei cattolici che strumentalizzando il Vangelo, sostenevano che la schiavitù era lecita?

      Prendersi cura del creato non di sinistra ma da cristiani riconoscenti dell'immenso dono che il Signore ci ha fatto con tanto amore e cura...inoltre vuol dire non avere un atteggiamento di accaparramento e di possesso ma sentirsi dei custodi.

      E qui mi fermo.

      San Francesco era di sinistra?
      Charles de Foucauld era di sinistra?
      Don Bosco era di sinistra?
      San Filippo Neri era di sinistra?
      Madre Teresa du Calcutta era di sinistra?

      No, ma questi temi danno fastidio. E quindi occorre discreditare chi se ne fa portavoce.

      A san Francesco dicevano che era un pazzo.

      E adesso basta, altrimenti sviamo l'attenzione sul bellissimo post proposto da Pax.

      EX-NC-???

      RispondiElimina
    65. Sempre intorno al 57:00
      Dopo aver letto un pensiero tratto dal suo libro :"...queste cose intime e profonde che ho DOVUTO dare a voi...."

      Non c'è mai una cosa che riconduca alla gioia ma sempre alla cupezza... Non ha detto "queste cose anche se intime sono contento di condividerle con voi.."

      Interessanti il passaggio per cui secondo Kiko Carmen dovrebbe essere canonizzata... Per i suoi scritti. Non per quello che ha fatto, non per come ha vissuto, ma per lo spirito con cui si è concretamente relazionata con le persone e fatti, ma per quello che ha scritto....

      Insomma il contrario di "fatti e non parole"

      EX-NC-???

      RispondiElimina
    66. Ciao apostata
      Si sente la tua mancanza, una preghiera reciproca perché lo Spirito Santo assista noi e i nostri cari

      RispondiElimina
    67. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      RispondiElimina
    68. Rispondendo al commento delle 15:10, ricordiamoci che la distruzione dei "monasteri" tibetani è uno dei tipici ritornelli ignoranti dei sessantottini, utili idioti della diffusione del buddismo in Occidente, diffusione accuratamente pilotata dalle massonerie a scopo anticattolico da almeno due secoli. Consiglio il saggio Contro il Buddismo, di Roberto dal Bosco, edizioni Fede e Cultura, dove l'autore dimostra - dati alla mano - che il nucleo fondamentale del buddismo è una squallida forma di stregoneria (tanto più evidente quanto più si risale dalle varianti sdolcinate del buddismo odierno a quelle storiche). Dire che la Cina sarebbe "cattiva" a causa dell'invasione del Tibet è come dire che l'Italia sarebbe "cattiva" perché ha fatto la guerra in Libia nel 1911.

      Sull'espressione «malati di solipsimo anti-kikiano» non ho nulla da dire perché già parlano i fatti da mezzo secolo. Carnevalate liturgiche, corbellerie dottrinali e vere e proprie eresie, idolatria degli autonominati (e ora pure autocanonizzati) "iniziatori", inganni, menzogne, truffe, protezione di pedofili: questo è il Cammino Neocatecumenale.

      RispondiElimina
    69. Grazie anche a te FIDES

      RispondiElimina

    I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

    È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

    I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.