mercoledì 17 aprile 2019

Pasqua neocatecumenale, Pasqua di disobbedienza e di menzogna

Non siamo dei paragnosti, ma è fin troppo facile prevedere che, di fronte ad una scelta tra:

  • a) essere in obbedienza alla Chiesa ed ai suoi Ministri e
  • b) obbedire a Kiko e ai suoi diktat scismatici,

i Neocatecumenali scelgano sempre, acriticamente, fanaticamente la seconda strada, la via larga che porta alla divisione ed allo scandalo nel gregge della Chiesa Cattolica.

In data 7 marzo infatti, il nostro articolo a commento delle disposizioni per il Triduo Pasquale nella Diocesi del Papa, era intitolato "Stangata al Cammino: il Triduo si fa in parrocchia (scommettiamo che furbescamente la faranno negli alberghi?)"

Ebbene, giungono copiose le voci che confermano la nostra fin troppo facile profezia: Veglie pasquali "con rito neocatecumenale" in palestre, alberghi, oppure nella chiesa parrocchiale quando i parrocchiani se ne sono andati.

Ricordiamo a  quali disposizioni disobbediscono i fin troppo prevedibili neocatecumenali.

Nel punto "a)" del documento della Diocesi di Roma si precisa il Triduo pasquale si celebra in parrocchia, più precisamente «nelle chiese parrocchiali» (poiché una "parrocchia" talvolta ha a disposizione più chiese, oratori, rettorie) e che eventuali permessi dati in precedenza sono «revocati tutti».
Nel punto "b)" richiede di «evitare che la Veglia Pasquale sia riservata a gruppi particolari e, pertanto, nessuna assemblea sia "chiusa": questo apparirebbe in aperto contrasto con il "senso della Chiesa"...».

I punti "c)" e "d)" sono intesi ad evitare che Battesimi nella Veglia e Penitenziali divengano celebrazioni privatistiche ad uso e consumo di una comunità particolare e al  punto "e)" ci sono raccomandazioni per le comunità religiose maschili e femminili e quelle che comunque «hanno una chiesa o un oratorio pubblico nel territorio parrocchiale».

Del punto f) parla anche Kiko nell'annuncio di Pasqua vantandolo come fosse un "bellissimo regalo" fatto apposta per i kikos con queste precise parole:
Il Documento (al punto “f”) dà, però, la possibilità ai movimenti e realtà ecclesiali “che per Statuto approvato dall’Autorità ecclesiastica ritengano utile per il loro cammino formativo e catechetico, oppure in caso di un’assemblea troppo numerosa,” di celebrare “la veglia pasquale con la loro comunità, possono farlo con il permesso del parroco anche in luoghi idonei all’esercizio del Culto Divino…”
Vedete come il Signore ci aiuta: abbiamo l’approvazione per celebrare la Veglia Pasquale dalla Santa Sede e questo per noi è un bellissimo regalo con il quale il Signore mostra come ama la nostra liturgia. Noi abbiamo un grande pregio: l’amore alla liturgia. È qualcosa di stupendo, la liturgia! Questo è un premio che ci rende contentissimi, dopo tutto quello che abbiamo sofferto in ogni parrocchia per la Veglia Pasquale. Bene, questo è un regalo, un dono enorme. L’amore grande che abbiamo alla liturgia, ciò che abbiamo sofferto per tutte quelle parrocchie in cui non si permette la Veglia Pasquale per tutta la notte.

Le disposizioni del "Vescovo Kiko"

Un lungo capitolo a parte lo meriterebbe l'espressione kikiana "la nostra liturgia" che è in sé una menzogna plateale che viene subliminalmente e subdolamente proposta ai propri adepti.
Sappiamo che non esiste un monstrum che si possa definire "rito Neocatecumenale" o "liturgia Neocatecumenale". Mai i riti di invenzione Kiko carmeniana sono stati approvati dalla Chiesa: essi sono solo degli abusi gravi e continuati.

Naturalmente, ciò su cui, come al solito, il grande macellaio della liturgia cattolica, l'abusatore seriale, lo stupratore del Messale Romano Kiko Argüello, sorvola, è che ai kikos viene concesso sì di fare la veglia separata (probabilmente ascoltando la supplica dei molti parrocchiani che , in caso gli strimpellatori bonghisti ricadessero nella Veglia in parrocchia, piuttosto se ne starebbero a casa) ma: 
  • NON nell'ambito della chiesa parrocchiale, visto che la celebrazione della Pasqua deve essere unica ed unita; 
  • NON  in edifici non consacrati (come palestre ed alberghi); 
  • NON con i battesimi, che devono essere fatti nell'ambito della celebrazione parrocchiale;
  • NON facendo celebrazioni chiuse e non aperte a tutto il popolo di Dio.

Già, comunque,  dalle dichiarazioni fatte da Kiko Argüello nell'Annuncio di Pasqua si poteva capire che le sue Comunità avrebbero ancora una volta obbedito a lui e non alla Chiesa, ed ora cominciano a fioccare le prime conferme.
Riportiamo in proposito di seguito il commento di Bruno.
«Nel foglietto per la Settimana Santa della mia parrocchia, una delle tante parrocchie invasa dai neocatecumenali a Roma, c'è riportata solo una veglia di Pasqua alle ore 20, e che finirà intorno alle 22:30. Quindi tutti i parrocchiani sanno solo dell'esistenza di questa veglia e basta.
In realtà come se ne saranno andati via, arriveranno i neocatecumenali che ne faranno altre, una in Chiesa e un'altra in un salone sotto; come i parrocchiani andranno via, loro inizieranno subito ad allestire e a spostare le panche a semicerchio, a mettere un tavolo imbandito al posto dell Altare Consacrato, a scaldare l'acqua per fare le immersioni per i bambini che faranno il Battesimo ecc....
Ho fatto presente al parroco della lettera della Diocesi di Roma, e ho fatto presente che fare una veglia per noi parrocchiani "in fretta e furia" e che non arriva neanche alla Resurrezione della Domenica aveva poco senso, ed era in aperto contrasto con le chiare disposizioni del Vescovo.
Ho fatto anche presente, che oltre a essere noi parrocchiani "discriminati" rispetto ai neocatecumenali, veniva proprio infranta ogni possibile "unità" dei fedeli di quella Parrocchia,e che le altre 2 Veglie oltre ad essere "nascoste" ai parrocchiani diventavano anche chiuse, e anche questo contraddiceva pesantemente lo spirito della Veglia e l'intento che la veglia deve avere nell'ambito di una Comunità di Fedeli.
Non se ne è fregato minimamente, e mi ha detto che il Vicariato ha fatto una seconda lettere (di autorizzazione) solo per il cammino neocatecumenale a fare veglie separate, chiuse e in luoghi non consacrati.
Ho chiesto di vedere la lettera di cui affermava l'esistenza, ma mi ha "buttato fuori" con la scusa che era indaffarato.
A me sembra strano che il Vescovo di Roma prima scriva una direttiva dettagliata di 8 pagine per poi scriverne un'altra in cui ad un solo movimento permette di calpestare tutte le norme Pastorali che nella lettera precedente erano riportate.
Qualcuno ne sa qualcosa di questa autorizzazione ai neocatecumenali?
Ho poi saputo che nell'annuncio che la mia ex comunità ha fatto 2 giorni fa, il supermegacatechista ha detto alle comunità (quindi suppongo che anche qualcuno che segua il cammino comunque avrà saputo delle direttive del Vescovo), che loro "avevano una lettera di autorizzazione, e che quelle norme erano superate da questa seconda lettera", ovviamente non l'ha consegnata a nessuno, in compenso hanno distribuito il foglio con riportato dettagliamente come versare il 5 per mille al redentoris mater; le direttive della Diocesi non sono importanti da far conoscere, e anzi, nel caso che qualcuno ne abbia sentito parlare, diciamo che abbiamo una "fantomatica" lettera che ci esonera da quelle norme; ma il 5 per mille era ben ciclostilato per tutti i camminanti.
Se a qualcuno in altre parrocchie o durante gli annunci sa che è successa la stessa cosa potete condividere? sono curioso di capire fino a che punto di menzogna riescono ad arrivare per nascondere la verità ai fratelli pur di sopravvivere.»

"Come la lepre lascia delle orme sulla neve,
così l’umanità sta attendendo queste tracce
che lascia il genio sull’umanità"
Al quale aggiungiamo la conferma da parte di M.A.
«Io ho mandato il documento della diocesi al mio responsabile, chiedendo di cancellare la veglia.
Mi ha risposto che avrebbe sottoposto il documento al parroco per avere l'approvazione.
La veglia da me si farà in una saletta fuori dalla parrocchia ma anche fuori dal nostro quartiere, con alcuni che faranno la veglia di Pasqua in parrocchia e poi faranno la veglia neocat, cosa espressamente vietata dal documento.
So anche che in altre comunità si faranno battesimi durante la veglia e fuori dalla parrocchia, cosa espressamente vietata e senza possibilità di ottenere permessi.

Cosa dire? Siamo ormai fuori dalla Chiesa, di fatto e senza appello, con la connivenza di preti che tradiscono le stesse diocesi. Io lo chiamerei scisma di fatto.

Fate come dice IPG nel post sopra. Denunciate! Questa volta non potranno non ascoltarci!»


Però, come ci fa sapere Frilù:

«Sabato 20 aprile, alle ore 21, presiederà la Veglia di Pasqua, durante la quale sette comunità neocatecumenali di Roma, che hanno terminato la fase di iniziazione cristiana, rinnoveranno solennemente le promesse battesimali. Saranno inoltre amministrati i sacramenti dell’iniziazione cristiana a 7 adulti e il Battesimo a 2 bambini."

Neocatecumenali sotto stretto controllo. Vediamo come celebreranno la Veglia e i battesimi 😄»




68 commenti:

  1. Che altro ci vuole per capire che Kiko è un eretico scismatico e che della Chiesa se ne frega perché a lui interessa solo di se stesso. Ma quale "dio" quale Gesù, la "chiesa" neocat ha come "dio" e signore solo Kiko stesso. Idolo dai piedi di argilla, ma ricoperto d'oro, quello che voi neocat gli gettate ai piedi, perché possa garantirsi lauti pasti, sigari, e viaggi gratis.
    Alla chiesa gerarchica appestata da pedofili e omosex va bene così? Tanto peggio per loro. Avranno sulla coscienza decine di migliaia di anime ingannate.

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    1. Se Kiko dice che la Veglia è approvata, nel micro intelletto obnubilato del neocatecumenale medio si tratta Magistero Solenne Straordinario dotato di Infallibilità.
      Le carte non contano, se Kiko dice il contrario delle carte, allora io mi inganno ad interpretarle in modo diverso.
      Questi sono convinti che la Chiesa Cattolica approvi il momentodeibambinichecosacedidiversoquestanotte, e lo riconosce come liturgico.
      Mi dispiace ma, avendo tutta la famiglia ancora là dentro, ho perso ogni speranza.
      Siamo sempre noi "il demonio".
      Se non si muove la Chiesa con fermezza e autorità, loro continueranno a comportarsi da cani sciolti e a disprezzare i fuoriusciti quasi fossero appestati.

      Tomista ex NC

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  2. @ Bps scrive:
    "Alla chiesa gerarchica appestata da pedofili e omosex va bene così"?

    Caro Bps, la tua, è sicuramente una domanda di senso. Alla Chiesa gerarchica, appestata da pedofili e pederasti, non può che andar che benissimo. Parliamo di una Lobby (la Chiesa gerarchica dei pederasti) collusa con l'altra, il Cammino, che di quei pederasti li difende con la spada tra i denti (basti guardare al caso Apuron, che per kiko e camminanti in fondo è solo un peccatore come tanti).

    E' già un pò di anni che kiko minaccia (nei vari annunci) di "ritornare" a celebrare nelle case, di uscire dalle parrocchie per intraprendere altra strada, per tale, chi, come nel trend, asserisce che in fondo il Cammino è uno scisma in atto e di fatto, non può che non trovare riscontro nelle stesse parole del Kapò.

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    1. Minaccia minaccia ma mica ci torna a celebrare nelle case. Che poi cosa vuol dire tornare a celebrare nelle case? Quali case? Le fantomatiche baracche? Quando hanno celebrato nelle case in Italia? Altro che case, lo spietato ispaniko vuole e brama come un lupo famelico le parrocchie e la protezione della Chiesa di Roma e finché l'avrà non cambierà niente.

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  3. Ah sì, il Vicariato ha fatto UNA SECONDA LETTERA per i Neocatecumenali?
    Siccome non è la prima volta che MENTITE SPUDORATAMENTE fate una cosa, carissimi membri del cammino, SMENTITECI PUBBLICAMENTE. Mettete pubblicamente una copia di questa fantomatica lettera.
    Carissimi NC in buonafede, chiedete che ve la facciano vedere. E' un vostro diritto.
    Se ve lo negano magari facendovi sentire in colpa, usate il comprendonio e traete le vostre conclusioni

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    1. Poi magari si scopre che un vicesegretario neocatecumenale in Vicariato ha preso una fotocopia di foglio in carta intestata e ha scritto in itagnolo una lettera al sommo Kiko...

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  4. Ecco un'altra fin troppo facile profezia: potete aspettarvi che i soliti pezzi grossi del Vicariato (probabilmente a cominciare dallo stesso De Donatis) tesseranno qualche generica lode del Cammino... dedicata ai soli presenti (sottinteso: chi si è assentato...). Cioè adopereranno contro il Cammino lo stesso metodo del "bastone e carota" che è tanto in voga nel mafioso Cammino corruttore di vescovi.

    Per l'ennesima volta, dunque, entrerà in funzione la tattica neocatecumenale dell'ipocrisia: faranno buon viso a cattivo gioco, fabbricando scuse e alibi "modello Kiko", ma nel frattempo si saranno sorbiti la scomodissima veglia non abbastanza kikizzata del De Donatis e degli altri casi simili nella diocesi di Roma. Orrore, orrore, "ci perseguitano", non vogliono permetterci la ridicola e mostruosa carnevalata liturgica inventata da Carmen e Kiko. E nel frattempo gli altri parroci di Roma (quelli delle 270 parrocchie della diocesi che non sono state ancora kikizzate) si lamenteranno dell'«inaspettata» assenza dei kikos durante le celebrazioni, confermando l'ipocrisia neocatecumenale, cioè dando ulteriori motivi al Vicariato per imbrigliare e frenare il Cammino.

    Da un lato ci fa piacere, quantomeno per il fatto che induce i fratelli delle comunità a domandarsi se tale presunta "persecuzione" non sia in realtà una richiesta di ubbidienza (cioè a domandarsi se non sia davvero Kiko il disubbidiente), e a domandarsi se la "fede adulta" del Cammino debba per forza richiedere ipocrisia, mormorazione, inganno, menzogna...

    Dall'altro versante è una scena un po' triste, perché significa che tutto sommato al Vicariato ancora non hanno capito che il problema neocatecumenale non è organizzativo, ma teologico. Che quindi non può essere risolto coi richiami all'ubbidienza: i fratelli delle comunità di Kiko andranno alla veglia parrocchiale con una fune al collo e un fegato grosso così - scenario in cui è statisticamente più probabile il peccato, la menzogna, l'ipocrisia, l'inganno, che la sincera riflessione sull'appartenenza alla Chiesa e sulla condivisione dell'unica vera fede (sprovvista di kikizzature e carmenizzature).

    Solo che l'affrontare il problema teologico del Cammino implicherebbe dover sventagliare di mazzate anche tanti parroci: per esempio, il dire no alle carnevalate liturgiche è qualcosa che non solo danneggia ferocemente il Cammino, ma infastidisce anche tanti pretonzoli non kikizzati. I quali si chiederebbero come mai fino ad oggi avevano potuto fare qualche pagliacciata senza che nessuno intervenisse a dire che la Messa va celebrata secondo il Messale e che perciò celebrare strafalcioni significa quantomeno avere una fede fatta di apparenze e piena di lacune, proprio come i kikos. (Come al solito il Cammino può fiorire solo laddove comincia la crisi dottrinale e liturgica).

    E per affrontare il problema teologico occorre che l'autorità in materia sia riconosciuta come tale. Un generale non può vincere una battaglia se gran parte dei suoi subordinati gli ubbidisce solo fino a quando non comanda di combattere. Lo spiraglio di quel fatidico punto "f" era inteso a non danneggiare realtà ecclesiali ubbidienti e, come abbiamo facilmente previsto, viene invece sfruttato da Kiko per disubbidire, grazie alla fattiva connivenza di un responsabile diocesano della liturgia che rilascia un'intervista ad un sito web americano senza precisare quanto e come quella sua opinione avrebbe valore giuridico canonico.

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    1. Un anziano sacerdote mi raccontava che ai suoi bei tempi la nomina a parroco avveniva dopo un accurato esame dottrinale, canonico, ecc., con un concorso che premiava i migliori. Era una nomina ambitissima tra i sacerdoti, perché significava quantomeno una sicurezza per tutta la vita. Ed i parroci grosso modo rigavano dritto per evitare di perdere diritti e prebende e canonica e tutto il resto.

      L'anziano sacerdote, desolato, mi raccontava di come nel corso dei decenni immediatamente precedenti e successivi il Concilio, lo scenario cambiò radicalmente, culminando con una famosa sentenza canonica che garantì anche al prete severamente punito il sostentamento. Col sottinteso che il prete può far quel che gli pare, tanto lo stipendio lo perde solo se viene spretato. Poche cose corrompono gli uomini come il garantire vita comoda a chi sbaglia.

      p.s.: notate nei link suggeriti qui a lato come a Vocogno il Triduo avverrà come di consueto in rito romano tradizionale. Potete star certi che non ci sarà neppure un kikos presente, giacché nella liturgia tridentina non sono previste chitarrelle, tamburelli, né ossessi che vogliono urlare il preconio, non è previsto l'itagnolo ma il latino, non si fanno omelie laicali, non ci si ubriaca all'alba della mattina di Pasqua, non si fa una nottataccia obbligatoria e con controllo presenze...

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    2. a questo punto non so cos'è peggio ...

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    3. L'arroganza che prende la religione a pretesto è il peggio.

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  5. Mi chiedo come sia possibile non poter verificare per certo l'esistenza o meno della millantata autorizzazione di Kiko riguardo alla veglia neocatecumenale.
    Ma davvero questo è impossibile? Davvero non c'è qualcuno con la debita autorità, vescovo (per esempio quello di Palermo) o altra personalità ecclesiale, parroci o che altro, che possa accedere alle informazioni e all'esibizione di eventuali autorizzazioni?
    Vero che a un semplice fedele questo accesso risulta inibito o difficile, ma non dovrebbe esserlo per chi ha autorità per farlo.
    Inutile stare a ragionare su supposte autorizzazioni o mancate autorizzazioni, così facendo si parla sul nulla, su illazioni più o meno probabili.
    Avere invece la certezza dell'assenza di autorizzazione da parte dell'autorità competente, taglierebbe la testa al toro una volta per tutte, sarebbe oltremodo evidente la disobbedienza neocatecumenale, non solo di Kiko, ma di tutta la schiera di preti che permettono le veglie kikiane senza esserne autorizzati, millantando il loro discernimento ad autorizzare Veglie separate.
    Nelle cose si dovrebbe sempre cercare di andare alla fonte in via preventiva e, casomai, successivamente stilare una lista delle parrocchie romane disobbedienti, con tanto di prove evidenti.
    Son più che certa che Kiko chiama "autorizzazione" il punto f) del documento del Vicariato di Roma, dando ad intendere che tutte le chiese in cui vi è il cammino neocatecumenale ottengono automaticamente l'autorizzazione del parroco in quanto la Veglia separata è "utile" per il loro cammino formativo e catechetico, risultando sempre e sistematicamente non "preferibile" la celebrazione in Parrocchia, per tutti i casi indistintamente trattati alla stessa stregua.
    Il cammino è una potenza organizzata, a tutti i livelli, non può essere contrastata se non si ricorre ad altrettanta organizzazione, penso.
    Per parte mia, se avessi solo accesso ad un qualsiasi ecclesiastico romano (non sono di Roma), prete o prelato che sia, avrei già sollecitato la richiesta di informazioni precise al riguardo, per poter avere riscontri certi.
    Finchè ci se ne sta alle dichiarazioni verbali di parroci o catechisti neocatecumenali, senza poter opporre la certezza della mancata autorizzazione, si spendono solo preziose ma inutili parole.
    La disobbedienza va documentata, solo così risulta evidente.
    Kiko conta molto sulla dispersione dell'informazione, sulla non opponibilità certa alle sue dichiarazioni, come ha sempre fatto, contando sul fatto che le Veglie celebrate al di fuori dei luoghi di culto (salette, alberghi...), vengano a mancare ad una informazione più generale e puntuale.
    Se non si riesce a reperire nessuna autorizzazione ufficiale, come penso, che almeno si abbia notizia di tutte quelle Veglie celebrate in luoghi non idonei e se ne compili una lista.
    Almeno questa risulterebbe come disubbidienza evidente, no?

    Libera

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    1. Il punto è che noi, in qualità di fedeli cattolici (sprezzantemente etichettati "cristiani della domenica"), siamo convinti che la Chiesa è gerarchica, che l'autorità della Chiesa è una catena ininterrotta di venti secoli, i cui anelli sono adornati di grandissime figure di santità, cioè di anime che hanno preso sul serio la dottrina (di cui la Chiesa è custode e maestra), hanno vissuto sul serio i sacramenti (di cui la Chiesa è dispensatrice).

      Perciò, quando noi prendiamo come punto di riferimento qualcosa come "la volontà del Papa", o "l'autorizzazione della Chiesa", è perché sappiamo che chi fa di testa sua prende cantonate, e che invece va sul sicuro solo chi si affida all'unica autorità garantita personalmente da Nostro Signore. Uno ubbidisce alla Chiesa perché gli conviene, per la salvezza della propria anima è la strada più sicura.

      Queste cose sono incomprensibili per il tipico cafoneocatecumenale, abituato all'idea che chiunque può celebrare quel che gli pare, chiunque può modificare la dottrina, chiunque può infischiarsene di ciò che attraverso la Chiesa è stato ovunque già chiarito (Magistero) e già vissuto (Tradizione). Tra questi "chiunque" spiccano il signor Kiko e la defunta signora Carmen, laici, inventori di una dottrina e di una liturgia e soprattutto di un metodo che ha consentito loro di campare di rendita per una vita intera, pagati e riveriti e temuti.

      Il tipico cretineocatecumenale s'imbatte in un circolo di scacchi, entra, e pretende di inventare regole bizzarre, convinto che solo così si vincono i tornei, e addirittura ha la faccia di bronzo di dire: ma noi facciamo solo come i primi scacchisti delle origini scacchistiche, ci vuole un gioco di scacchi adulto, lo dice anche la Federazione Scacchistica Regionale!

      Il tipico zombificato kikiano desidera fortissimamente vivere nel mondo delle favole, quelle che gli raccontano per fargli «mollare il malloppo», per usare un'espressione dei "mamotreti" di Kiko Argüello. Soprattutto quando la realtà vien fuori testarda e il soggetto comincia ad accorgersi di aver sacrificato le proprie risorse, il proprio tempo, i propri affetti, sull'altare del vitello Kiko d'oro.

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  6. Per Libera:
    io credo fermamente, anzi sono straconvinto che tale lettera di approvazione non esista affatto. Se esistesse, non avrebbero esitato a diffonderla aì quattro venti, a incorniciarla, a farne un santino a mo' di quello di carmen e lo avrebbero tradotto in tutte le lingue della terra e distribuito capillarmente ad ogni singolo fratello di comunità dall'Amazzonia alla Tasmania, dal Sudafrica all'Islanda,imponendo di portarlo sempre con sé e di tirarlo fuori per eventuali esorcismi, per combattere i nemici della fede adulta. Capisco cosa vorrebbe dire una veglia ufficialmente approvata? Un certificato di unicità, perfezione e santità perpetua da ora e per sempre!!
    E poi non dobbiamo mica essere noi a dimostrare che tale lettera non esiste, sono loro che ne millantano l'esistenza a doverla dimostrare!!

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  7. Una buona dose di colpa ce l'ha anche la Chiesa: quel benedetto/maledetto punto f) è espressione, come un altro utente aveva perfettamente definito, di una "pelosa diplomazia tipicamente pretesca". Dare disposizioni per poi creare una clausola che permette di evitarle a certe condizioni, senza però stabilire con precisione quali siano queste condizioni: alla fine della fiera, al CNC serve solo "l'approvazione del parroco", cosa che non avranno difficoltà a trovare, dal momento che nelle parrocchie in cui il CNC è insediato il 90% dei parroci vede di buon occhio il Cammino (se non ne è addirittura parte).
    L'ennesima dimostrazione che la Chiesa non ha seriamente la volontà di impegnarsi nei confronti dei problemi che la insidiano: grandi dichiarazioni di volontà, che però si risolvono in un nulla di fatto (cioè tutto rimane come negli anni precedenti). Mi fa venire in mente il recente caso del cardinale Pell, condannato per pedofilia: giusto punirlo come previsto dalla legge, peccato che la Chiesa non abbia preso serie iniziative contro la pedofilia nel clero, si è limitata a gettare un soggetto in pasto ai lupi solo per dare l'impressione di impegnarsi.
    Ritornando all'argomento del post principale, inoltre, trovo ridicolo, imbarazzante e fastidioso lo stilare un documento con delle disposizioni severe, che non ammettono repliche, e che suonano come un "aut-aut", per poi infilarci alla fine una clausolina che in sostanza dice "...ma se non vi va, fate pure come vi pare".
    Scusate lo sfogo, ma il proliferare del CNC è anche e soprattutto dovuto all'inerzia e all'indecisione della Chiesa, che non tutela il proprio gregge, e vedere la Chiesa continuare con quest'inerzia è frustrante, soprattutto viste le montagne di testimonianze di vite distrutte dal CNC che continuano a emergere anno dopo anno.

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    1. Nicola, in parte concordo con te. Però dimmi una cosa: il punto f) permette anche, con l'approvazione del parroco, di celebrare in palestre e sale d'albergo? Permette di fare i battesimi? Permette pure gli abusi liturgici?

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    2. Ma l'avete letto il punto "F"?
      Non è un'apertura, è un paletto fermo. Non dice ora fate come vi pare, siete autorizzati, ecc, ecc. Ovviamente non dice neanche vi blocchiamo. Ma riportà che devono avere l'autorizzazione del Parroco, valide motivazioni ( leggere il punto f), non è da non considerare questa frase: l'Unità della Comunità Parrocchiale.
      Per cui, il Parroco è responsabile di ciò che fa, se porta disunione, vorrà dire che se la vedrà con Dio lassù, con il Papa quaggiù.
      Già che è uscito questo documento, che mette nero su bianco, è molto importante. Ora, un Parroco, che la pensa non come loro, ma crede altro, non potrà essere manipolato. Ma ha un documento scritto.

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    3. @Valentina:
      No, certo. Infatti ho scritto che "una buona dose" della colpa ce l'ha la Chiesa, non tutta. Non è un sofismo verbale, intendevo veramente così. Il punto f) non permette di fare tutte le cose che dici, ma io mi chiedo: nel caso il CNC trasgredisca a queste disposizioni, la Santa Sede ha modo di intervenire per porre fine al tutto? Ci sono delle sanzioni per questi gruppi che violano il disposto della Chiesa? Oppure continueranno a fare come gli pare?

      @IPG:
      già, non dice "fate come vi pare", però ci sono da considerare queste cose:
      1) valide motivazioni: non sono elencate con precisione. Quando si mette una clausola di deroga, bisogna essere precisi, perché altrimenti ognuno la può adattare alla propria situazione come più gli pare e piace. Ho detto che suona ridicolo perché nello stilare i punti precedenti, la Santa Sede è stata estremamente precisa e puntuale, ma poi al punto f) ha introdotto una deroga generale tralasciando la precisione che aveva usato fino a quel momento;
      2) devono avere l'autorizzazione del parroco: questo è sufficiente a fermare il CNC? E' pieno di parroci che fanno parte del CNC e permettono ai camminanti di fare come gli pare in senso stretto. In molte parrocchie, poi, i camminanti sono una maggioranza schiacciante, e se anche il parroco non è nel Cammino, non ha la forza di opporsi a una maggioranza simile. Lasciare la valutazione delle "valide ragioni" ai singoli parroci significa letteralmente dare il via libera al Cammino.
      Riguardo l'unità parrocchiale e la disunione che il Cammino porta, non ci conterei troppo: i parroci che fanno parte del CNC se ne fregano bellamente della disunione nella parrocchia (che ormai è "colonizzata"), mentre quelli che non ne fanno parte si sono più volte lamentati della disgregazione della loro parrocchia ad opera del CNC, ma sono rimasti in larga parte inascoltati.
      Forse sono pessimista io, ma un documento del genere non mi fa saltare di gioia, anzi: ai miei occhi, è l'ennesima prova che la Chiesa non vuole prendere una posizione forte nei confronti del CNC. Non pretendo di conoscere le ragioni della Santa Sede, però agli occhi di un "profano" (nel senso che non se ne intende di diplomazia vaticana), questa è l'impressione.

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    4. Sono d'accordo con Nicola e M.A., che Kiko si appoggia solo sulla lettera f), ma una forma di disubbidienza è anche celebrare la Veglia in salette o luoghi non consacrati, mi pare di evincere dal testo.
      Alcuni hanno già postato che nelle loro parrocchie sono previste Veglie (nemmeno pubblicizzate) nelle "salette" e questa è già una violazione sicura.
      A Kiko si potrebbe controbattere che se anche tutti i parroci CN stranamente ravvisano in battaglione la necessità di una Veglia separata, non diversificando da caso a caso, questa non può avere luogo in luoghi non idonei all'esercizio del Culto Divino.
      Ottemperare a questa statuizione vorrebbe dire per i camminanti mettersi alla ricerca di luoghi idonei al Culto Divino, non sempre facilmente disponibili. Sarebbe questa una reale restrizione alla libera manovra neocatecumenale, che per comodità e facilità si è sempre avvalsa di luoghi non idonei, incorrendo peraltro in un'ulteriore disobbedienza: frammentare l'unità della parrocchia in tante celebrazioni particolari.
      Per questo dico che essere a conoscenza di questo tipo di disobbedienze certe sarebbe almeno un'evidenza dell'allargamento che il cammino abusivamente compie per tirare avanti un'ormai traballante carretta.
      Dica pure Kiko che la natura del suo cammino comporta "automaticamente" la possibilità di fare la Veglia separata, senza distinguere da caso a caso, ma DEVE FARLA IN LUOGHI IDONEI AL CULTO DIVINO, sennò è ugualmente disobbediente.

      Libera

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    5. Caro Nicola. Credo di aver compreso quello che vuoi intendere, ma oggi siamo a 50 anni circa dal Concilio, e a 30 anni circa dalla lettera di Giovanni Paolo II. I tempi non sono maturi, ma il Cammino è in discesa libera. Già escono questi primi documenti, e piano piano, se Dio vorrà, sparirà. Quando Dio apparve ad Abramo, gli disse che alcune popolazioni non avevano ancora raggiunto il colmo, poi le avrebbe fatte sparire dalla circolazione. Oggi sono tutti presi dal Concilio Vaticano II, a cui io non sono contro, ma ho capito che Dio va sempre avanti, per cui il Concilio già è una cosa passata. Ovviamente per alcuni non lo è, ma va bene così, perchè il Concilio è sempre cosa buona.Ma per me già fa parte, oggi, del passato. Cerca di vedere con gli occhi dello Spirito, costoro hanno fatto del male in Nome d Dio, e quando le popolazioni facevano del male in Nome di Dio sono tutte sparite, un esempio sono le popolazioni che sacrificavano i propri figli, i bambini, a Dio. Dio le ha tagliate. Costoro in Nome di Dio hanno oppresso le persone e si sono essi a lucrare, usando Dio come scusa e come metodo. Ma Dio è il Padre di quelle persone, per cui hanno bestemmiato.
      La stessa cosa la fa chi oggi grida al razzismo, perchè è comunista, e permette che i figli di Dio siano sfruttati da persone che entrano e alloggiano in Hotel per anni, senza farli lavorare. Io riconosco che tutti siamo figli di Dio, ma Dio non permette che un altro possa sfruttare un'altra persona. Lo stesso vale per gli sfruttati di quei posti da dove provengono i migranti, non va bene che si sfruttino e che abbandonino i loro paesi per miseria.Purtroppo vedo che si grida al razzismo, da fanatici di sinistra, ma è un falso buonismo, perchè non fanno nulla per rimediare. I sinistroidi di ogni livello e spessore, cioè coloro che hanno tradito la Chiesa e Gesù Cristo, giudicano razzisti chi vede queste persone a spasso,per cui dice apertamente che non va bene, ma, costoro, i sinistroidi, hanno l'odio verso il prossimo, perchè non sono capaci ad andare contro i potenti, cioè contro quelli che sfruttano veramente i poveri, anzi ci si alleano, e ci fanno comunella.

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    6. E banchettano sulle spalle degli onesti lavoratori, perchè buttano il peso su questi, tanto loro in un qualche modo se la scampano, perchè si fanno infilare dentro uffici senza fare nulla, e occupano posti di potere. Io sono stato sempre per l'accoglienza, e per il rispetto di tutti, ma se vedi alcune cose, la scostumatezza di alcuni che sono stati accolti, ecco che non è cosa buona. E ne ho viste tante: spaccio di droga, vendita di merce illegalmente,casini sui pulmann, viaggiano a scrocco, mafia nigeriana ( che non va mai scusata, dicendo che noi siao gli artefici, e come dire si può uccidere perchè gli altri hanno ucciso prima di me) e tanto altro.Il male va condannato sempre, il Peccato non vede in faccia a nessuno, non ha età, non ha sesso. non ha colore della pelle, non ha pietà di nessun e tanto altro. Ovviamente ci sono anche le bestie in mezzo a noi, che odiano il diverso,ovvero il migrante, ma molti, sottomessi all'ideologia del comunismo che fanno? Da qui li capisci che sono falsi. Ascolta!: giudicano tutti quanti come se fossero dei razziti, senza distinzione, perchè amano accusare, perchè sono marci loro dentro, per cui devono incolpare il prossimo di cose inesistenti, per occultare le proprie nefandezze. Vedete, per me basterebbe fare una semplice cosetta: io ti aiuto, ma devi lavorare. Tutto qui. Per cui entri, alloggi, ma lavori, lavori socialmente utili, ti faccio lavorare con dignità, ma lavori. Lo stesso per tutti quelli che sono mantenuti a livello sociale, cioè che hanno aiuti di Stato. Se una persona è venuta in Santa Pace e in armonia, ecco che accetta, altrimenti non ha questi sentimenti, e il Lupo non va fatto entrare, perchè il guardiano ha la responsabilità del gregge a lui affidato.Per cui se entra il lupo e distrugge tutto, ecco che la colpa è del guardiano. Chi ha orecchi per intendere intenda.
      Ma so che è fantascienza, perchè l'umanità è decaduta, per cui passiamo il tempo a fare come Adamo ed Eva, ci incolpiamo vicendevolmente. Da qui capisci che dietro c'è la caduta. Quando una persona ti accusa senza fondamenteo e travisa, ricordati che dietro c'è il Peccato, non la Grazia.

      Un saluto nella Pace di Nostro Signore Gesù Cristo.

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    7. @IPG:

      Qua stiamo parlando del comportamento dei neocat nel periodo pasquale, non della questione dell'immigrazione: rimaniamo in tema, per favore.
      Il discorso che fai parlando dei tempi "che non sono maturi", delle popolazioni "che non hanno ancora raggiunto il colmo" mi sembra un discorso molto generalista e campato per aria: qua non si tratta di "aspettare i tempi maturi", qua siamo di fronte a un movimento religioso settario che si proclama cristiano cattolico, ma che di cattolico ha poco o niente, il quale, da decenni, fa le seguenti cose:

      - drena il portafogli dei suoi adepti, arrivando a convincerli a vendere immobili o altri beni di enorme valore, per poi intascare tutto e non dichiarare nulla; ovviamente, i membri non rivedono più un centesimo di quello che hanno donato;
      - prospera sui problemi personali dei suoi membri, alimentandoli e esasperandoli anziché aiutarli a guarire, il tutto solo per puro interesse personale dei vertici;
      - sfascia famiglie, separa coniugi, provoca disastri a livello psicologico ai figli, ficca la gente in monastero quasi a forza (alla faccia della "chiamata" e della vocazione!);
      - isola socialmente i membri distruggendo le loro vite private, tanto che molti, poi, hanno bisogno del lettino dello psicologo;
      - crea una mistica pseudo-cristiana che di cristiano NON HA NULLA: sono solo vuoti deliri esoterici farciti di simboli inventati o rubati a mani basse dalla religione ebraica;
      - mettono in atto delle vere e proprie pratiche vessatorie nei confronti dei membri (si veda, ad esempio, gli orrendi interrogatori pubblici di fronte ai c.d. fratelli), che se non vengono penalmente perseguite è solo perché è stato abrogato il reato di plagio;
      - propugnano una paternità e maternità scriteriate e irresponsabili, spingendo i coniugi a trasformarsi in fabbriche di figli, fregandosene bellamente di come vivranno poi questi figli (sia a livello materiale che affettivo), ignorando i dettàmi della Santa Sede riguardo la paternità responsabile (memorabile la frase di Papa Francesco "essere cristiani non significa fare figli come conigli", che più diretta al Cammino di così non si può);
      - considerano le sofferenze come un modo di Dio per "dirti qualcosa", come se fosse il Signore a infierire sadicamente sui suoi figli, creando una frattura sia a livello psicologico, sia a livello dottrinale;

      In sintesi, creano sofferenza, dolore, esercitano plagio psicologico, derubano i membri di tutti i loro averi, distruggono le loro vite. Considerato tutto questo, l'inerzia della Chiesa è qualcosa di cui dovrà rispondere, perché uno dei doveri della Chiesa è anche di proteggere i fedeli dai falsi profeti... qua invece non solo i falsi profeti non vengono fermati, ma vengono addirittura invitati nelle sale vaticane. Non tocca a noi decidere quando i tempi siano maturi, sono le sofferenze che provano i fedeli a causa del Cammino a indicare quando lo sono: e mi pare che la data di scadenza sia stata ampiamente superata.

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    8. Mi dovevo togliere un sassolino dalla scarpa, anzi un macigno dal fegato. Sembra fuori argomento, ma ti assicuro che siamo in tema, perchè di tamburi ne sento fin troppi.Mi stava scoppiando il fegato a sentire gli ipocriti proclamare false accoglienze. Giuseppe quando è andato in Egitto, con tutta la Sacra Famiglia, non è andato a fare il delinquente. Non so se mi spiego. E, ricordatevi, il primo nemico ce l'aveva in casa, era Erode. Sai quante volte ho dovuto cambiare zone e luoghi, perchè Erode, travestito da religioso, mi ha attaccato? Ma questo, i comunisti,gli erodiani, che hanno perseguitato i loro connazionali, non lo vedono. Perchè? Ritorniamo al messaggio precedente, sono IPOCRITI,la loro è una facciata, proprio loro sono coloro che perseguitano le persone, sia qui ( quelli di qui) e sia al paese dei migranti ( quelli di quel paese). Dietro ci sono loro e i loro amici di tavola.
      Per quanto riguarda il Cammino, secondo me c'è una parte di Chiesa che lo vuole, e ci convive. E' così. Credo che la cosa più importante è il non farsi prendere nella rete, oppure sfuggirne, poi sarà Dio a definire il tutto. Dovete confidare in Dio, il Signore non la vede come noi, Lui è Dio, per cui, credo che molto di quanto è in trattazione sia contenuto in questa parabola:

      24 Un'altra parabola espose loro così: «Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25 Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. 26 Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. 27 Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? 28 Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? 29 No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30 Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio».
      Bisogna saperla assimilarla dentro e accettando la Volontà di Dio.
      Per il resto capisco il tuo dire, ma i fatti dimostrano che non ci troviamo davanti ad un taglio, ma ad altro. Non credete che tutti i Parroci siano benevoli con il Cammino, alcuni non la pensano come Kiko, per cui hanno il documento scritto, per cui le favole dei catechisti inviati dalla centrale operativa non attaccheranno e troveranno pan per i loro denti.
      Grazie Gesù per tutto quello che fai per noi in questa Santa Settimana. Grazie!

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  8. La lettera millantata di approvazione non è altro che il punto f!
    Basta leggere il punto f dal punto di vista del cammino: per noi si fa un'eccezione.
    Che altro dire?

    Mah.

    M.A.

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  9. Nella mia diocesi celebriamo già da un po' di anni fuori parrocchia in luoghi di culto. No problema, il parroco e' contento di non averci tra i piedi e noi contenti di obbedire al megakiko. Diro' di più inserisce nei registri della parrocchia i bambini battezzati fuori.Buona Pasqua, Aurelio.

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    1. Nella mia diocesi invece, celebrano sì fuori dalla parrocchia, ma la maggior parte non in luoghi di culto, come salette parrocchiali, alberghi...
      Qualche anno fa addirittura, per ottemperare alle sempiterne raccomandazioni kikiane di cercare di celebrare "per comunità", alcune comunità se ne andavano in albergo per tutto il tempo del triduo pasquale, o almeno il sabato e la domenica della Veglia.
      Questo poi è andato a diminuire per la scarsità di presbiteri liberi per celebrare decine di veglie contemporaneamente, quindi c'è stato l'accorpamento di più comunità insieme per motivi logistici.
      Anonimo delle 19:36 devi appartenere ad una diocesi del tutto particolare, visto che affermi di aver sempre celebrato le Veglie in "luoghi di culto" fuori parrocchia, in barba comunque all'unità sia parrocchiale che ecclesiale.
      Nei miei 35 anni di cammino, sai quante volte ho celebrato la Veglia in orribili salette decadenti o in salette adibite al catechismo dei bambini di altre parrocchie limitrofe...
      L'eccezione non fa la regola, caro anonimo.

      Libera

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    2. Aggiungo per anonimo delle 19:30:
      Se è solo "da un po' di anni" che da voi si celebra fuori parrocchia, significa che fai parte di una realtà piccola e recente.
      Questo uso da noi risale, non "a un po' di anni", ma a decine e decine di anni, praticamente dagli anni'80, perchè Kiko, fregandosene altamente dell'unità parrocchiale, ma badando solo alla tanto inseguita e mai realizzata unità comunitaria, ha fin da sempre sostenuto che anche la Veglia bisognava cercare di farla "per comunità".
      Certo, questo avveniva ai tempi in cui le comunità erano composte anche da 50 persone e più. Oggi, che arrivano a 30 nel migliore dei casi, con una media di molto inferiore costituita da numerose comunità con 12-15 persone o meno, la cosa apparirebbe sicuramente più triste e ridicola.

      Per ridere un po' sul numero dei componenti le ultime comunità nate, riporto ciò che ho saputo della catechizzazione ultima in una parrocchia della mia diocesi: comunità nata con sole 4 persone + due in appoggio, 3 subito volatilizzati e rimasta una sola persona. La ragione vorrebbe che quella persona da sola fosse stata inserita nell'ultima comunità, ma ciò non era consigliato perchè quell'ultima comunità stava continuando da anni ad incorporare 1 o 2 persone nuove ogni anno, per arrivare purtuttavia ad un totale irrisorio di partecipanti. Morale: dalle ultime notizie avute, stavano continuando a mandare avanti una comunità composta da 1 sola persona + 2 in appoggio.

      Informatevi bene, il numero delle comunità in parrocchie neocatecumenali storiche sta vertiginosamente scendendo invece che incrementando, in virtù i fusioni, morti ed abbandoni non seguiti dal sufficiente ricambio.

      Libera

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    3. Cosa che in realtà non si può fare, secondo il diritto, è un falso. Ma tanto a voi cosa importa.

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    4. Opinione mia: Aurelio mente, perché altrimenti avrebbe specificato di quali 'luoghi di culto' stava parlando. Osservatorio è bersagliato di panzane scritte da uno o due troll neocatecumenali...ogni tanto qualche panzana sfugge al filtro dei moderatori.

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  10. Ma allora avrebbero dovuto dire che l'approvazione era costituita dal punto f), invece ovviamente con lettera di approvazione uno capisce che è stata scritta una lettera che approva specificamente la veglia di Pasqua neocatecumenale. Mi sembra che il parroco di Bruno si sia espresso in questi termini. Niente di nuovo sotto il sole: mentono spudoratamente infrangendo volutamente l'ottavo comandamento. Tanto i comandamenti li ha dati Gesù Cristo, mica k.a.

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    1. Sarebbe come dire che il Codice della Strada è stato scritto per approvare il traffico dei Tir in centro città. Ma ormai siamo abituati a queste acrobazie verbali e farebbero sorridere se non fossero pacificamente bevute da molte, troppe persone.

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  11. Per tanti anni si andava fuori Diocesi a celebrare la Veglia Pasquale perché il Vescovo l'aveva proibito.Chissà poi se il Vescovo del luogo veniva almeno avvissato che si teneva una Veglia Pasquale segreta nella sua Diocesi?

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    1. Mettiti l'anima in pace, non è stato informato minimamente.
      D'altronde...
      - "Eccellenza possiamo celebrare la Veglia nella sua diocesi?"
      - "Come mai non la celebrate nella vostra? Non avete luoghi adatti?"
      - "Sa Eccellenza il nostro Vescovo è un faraone e non lo permette"
      Immaginatevi la risposta, anche senza appellare l'altro Vescovo come faraone.

      Se chiedete loro vi risponderanno che non c'è bisogno di chiedere, nessuno ti può impedire di riunirti a pregare, peccato che qui si stia parlando non di una veglia di preghiera, ma della Veglia di Pasqua, con TUTTE le conseguenze del caso. La gente si beve queste idiozie dette con fare tronfio e saccente.

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  12. Una piccola ma notevole notizia da Guàm: Zoltan uno dei più grossi pasqualoni zombificati neocatecumenali dell'isola ha già messo un piede fuori dal Cammino.

    Ossia ha cominciato a pensare che la giustizia di Dio è più importante del prestigio del Cammino. Ha cominciato a pensare che è il Cammino a dover adeguarsi alla Chiesa, non il contrario.

    In una lettera al giornale Guam PDN ha spiegato che la realtà del Cammino si è installata a Guam proprio grazie al «pieno supporto di Apuron, un uomo fallace»: il vescovo pedofilo neocatecumenale. E che quest'ultimo ha fatto «affari discutibili riguardo a una donazione anonima che era servita a comprare una costosa proprietà per installarvi un seminario che ha causato grande scandalo a Guam, e che ha dovuto essere annullata dall'arcivescovo Byrnes». Sì, la truffa del seminario farlocco neocatecumenale Redemkikos Mater, che è stato poi soppresso e recuperato.

    Vedete, quando un kikos - e per giunta uno dei "pasqualoni zombificati" più incalliti: era stato l'unico ad opporsi pubblicamente a suo tempo al disegno di legge in difesa delle vittime dei pedofili - comincia a ragionare così, quando un kikos parte dal presupposto che la realtà dei fatti non può venir seppellita sotto gli slogan del Cammino, allora ha già messo un piede fuori dal Cammino. Perfino un pasqualone zombificato kikos può convertirsi alla verità.

    Nel paragrafo successivo spiega che «la più grossa sfida per il Cammino a Guam riguarda il riformare la propria mentalità, la propria moralità, le proprie pratiche religiose, riforme assai necessarie per conformarsi alla Chiesa Cattolica e farsi accettare dalla grande comunità cattolica di questa bella isola». Vedete? Dice che il Cammino deve adeguarsi alla Chiesa: proprio il contrario della propaganda kikiana.

    Addirittura se la prende con l'«oppressione del dissenso» nel Cammino, che «include il censurare senza pietà i contenuti e i commenti del blog semi-ufficiale del Cammino a Guam» (il blog di "pasqualoni Diana" e la sua propaganda kikiana dettata da Pius il putrido, catechistone vassallo del Gennarini, che poi allo scoppio dello scandalo si è fatto comodamente trasferire altrove dai capibastone del Cammino). «Una riforma assai necessaria riguarda la sessione delle testimonianze dei laici durante la Messa. Nella mia comunità le testimonianze vengono fatte dai fratelli prima dell'omelia, il che è in contrasto con l'istruzione della cosiddetta lettera di Arinze, che le ammette solo "in circostanze eccezionali"...» Vedete? Prende sul serio le indicazioni della Chiesa. Cioè ha già messo seriamente piede fuori dal Cammino.

    E addirittura: «Anche se le comunità del Cammino hanno il permesso di fare le monizioni prima delle letture, le monizioni dovrebbero concentrarsi sul testo biblico e seguire l'esegesi cattolica. Gli Statuti del Cammino ufficialmente approvati nel 2008 non danno alcun permesso di fare testimonianze prima del'omelia. Questa cosa controversa mette a disagio la mia coscienza e mi mette angoscia quando partecipo all'Eucarestia della mia comunità neocatecumenale... Negli Statuti approvati del 2008 non c'è traccia delle risonanze, che sono menzionate solo nell'articolo 11 riguardo alla celebrazioni infrasettimanali della parola...».

    Sembra sincero. E dopotutto, quando la nave kikiana affonda, i topi pasqualoni sono i primi a scappare.

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    1. Attenzione ai maquillage. Caro Tripudio, (scusate se uso temini che vi sembreranno impropri e da invasato, ma io solo così posso parlare, chi saprà leggere capirà) tre volte ho visto il sole sorgere, e per tre volte l'ho visto, sempre, tramontare. Non pensate che siano cambiati, forse qualcuno che si stacca da loro si, ma il gruppo di sistema, il nucleo è quello. Ora devono rimediare alle false profezie, per cui si sono scoperti davanti a tutti, ripeto tutti, come falsi profeti, per cui è partite la solita propaganda, che è stata sempre descritta: sono un poveraccio, mi devo ancora convertire.
      Vi ripeto che questi sono dei carnefici, mascherati da profeti, poi quando vengono scoperti, come falsi profeti, per cui dovrebbero rendere conto di quanto detto e fatto, ecco che prendono la via tangenziale, si dichiarano poveracci e bisognosi di conversione. E' così.
      Chi li ha conosciuti bene, ripeto, taglia i ponti e sfugge. Chi ci vuole rimanere, è liberissimo, fatti suoi, e io non lo giudico, ma poi non venisse a proclamarci menzogne e bugie, questo: NO!

      Paced ai figli della Pace.Gesù è la Pace.

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    2. Prima di cantare vittoria, diamo tempo al tempo.
      Le dichiarazioni di Zoltan sembrano un "mea culpa" riguardo alle pratiche del cammino, ma non contengono un vero e proprio distacco da esso.
      Il suo scritto termina con "dopo un tempo di riforme e rinnovamenti (che sappiamo benissimo non dipendere in alcun modo da Zoltan), il carattere cattolico (del cammino) brillerà di nuovo dalle sue comunità locali. Ha un futuro splendente su Guam, in pacifica coesistenza con altri gruppi parrocchiali e movimenti religiosi. Una volta che apertura e trasparenza saranno rilevate dalle sue alte sfere,sarà assicurata la sua conformità e missione all'interno della Chiesa cattolica".
      O è un sognatore, per credere che le "alte sfere" accettino correzioni che hanno sempre disatteso o, vista l'inconfutabile pessima figura che il cammino ha fatto a Guam (specialmente a Guam), sta tentando di dargli una pennellata di buone intenzioni per permettergli di sopravvivere in un luogo dove la sua credibilità e il suo potere sono ormai bruciati.
      Mai sottostimare le tattiche dei camminanti, Zoltan per queste dichiarazioni potrebbe ricevere una delle più gravi sanzioni da Kiko. Se parla così, o è un temerario in fase di vera conversione, o è un emissario di Kiko per mantenere il posto a Guam.
      A che varrebbe se a Guam si mettessero in atto tutte le "riforme e i rinnovamenti" di cui Zoltan parla, se nel resto del mondo si continuasse a fare come prima?
      Sarà che la mellifluità del cammino l'ho sperimentata anche troppe volte sulla mia pellaccia, ma questo mi ha insegnato ad andarci molto cauta prima di cantare vittoria.
      Mi aspetto sempre la fregatura, per questo credo soltanto quando vedo.
      Speriamo che Zoltan sia un buona fede, prima di tutto me lo auguro per lui, anche se tali dichiarazioni dovrebbero innestare un subitaneo moto di persecuzione interna a suo danno.
      O Zoltan ha potere decisionale?

      Libera

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  13. Un aiuto, per la veglia:cosa posso dire per non far mettere quel candelabro sull'altare?e per evitare che i bambini facciano le domande ai genitori con il canto? Sono ignorante in materia, già so che faranno di testa loro, ma almeno so quali motivazioni dare! Una volta lessi qualcosa su questo blog ma non ricordo dove. Grazie se mi rispondete, buon giovedì santo, da noi a Napoli oggi, tutto normale, il teatrino della lavanda procederà indiscusso

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    1. Gli risponderei con le parole del loro stesso guru.
      Kiko ha dichiarato, nell'Annuncio di Pasqua 2019, Noi abbiamo un grande pregio: l’amore alla liturgia. È qualcosa di stupendo, la liturgia!
      Chiederei quindi loro di visionare, in ossequio all'amore di Kiko per la liturgia, i libri liturgici della Chiesa Cattolica che prevedono il rito delle domande dei bambini.

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    2. Grazie Valentina, non ci avevo pensato! 😂

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  14. Secondo me ci poniamo un falso problema che non ci riguarda.
    I neocatecumenali sono bugiardi e questa cosa l'abbiamo capita molto bene sulla nostra pelle.
    Punto f o non punto f, noi ex sappiamo cosa c'è scritto sulla lettera del Papa Giovanni Paolo II, la famosa "Ogniqualvolta" e sappiamo come la hanno interpretata Kiko&C.
    Sappiamo come la hanno osannata e distribuita in tutto il mondo.
    Sappiamo come si sono comportarti con la lettera del Cardinale Arinze nel 2005, Gennarini l'ha sfacciatamente spacciata per una approvazione della liturgia neocatecumenale.
    Sappiamo come si sono comportati con l'approvazione degli statuti del 2002 e del 2008, li hanno distribuiti (a pagamento) in tutte le comunità ed uno ad ogni persona, io e mia moglie ne abbiamo ben 4 copie due a testa.
    Sappiamo come si sono comportati con l'approvazione del direttorio catechetico nel 2010, lo tengono segregato da 19 anni perché sanno che se lo pubblicano il cammino neocatecumenale finisce il giorno dopo.
    Sappiamo come si sono comportati con l'approvazione della SOLA liturgia dei passaggi inseriti nel direttorio, hanno riferito a tutte le comunità che la liturgia a " modo neocatecumenale " è stata approvata.
    Sappiamo come si sono comportati in Giappone, andando contro la volontà esplicita dei Vescovi Giapponesi, cacciati dalle parrocchie Giapponesi ed andati a fare "proselitismo" nelle case.
    Sappiamo come si sono comportati con l'ex Arcivescovo Apuron di Guam.
    Gennarini ha detto chiaro e tondo che si trattava di una persecuzione.
    Era sul palco a pochi metri da Papa Francesco per i 50 anni del cammino neocatecumenale, invitato come ospite d'onore da Kiko&C.
    Nascosto e ospitato dai neocatecumenali americani, eppure Apuron é stato condannato dalla Chiesa per PEDOFILIA.
    Sappiamo che Kiko ha introdotto un tempo liturgico inesistente per la Chiesa tra il ricevere il pane e consumarlo seduti in contemporanea con il Sacerdote.
    Sappiamo che Kiko&C ha dato mandato "divino" ai suoi catechisti laici che parlano per l'ispirazione personale e diretta dello Spirito Santo e hanno il diritto all'obbedienza cieca, totale e assoluta dei neocatecumenali.
    Sappiamo che negli scrutini neocatecumenali viene violato il foro interno delle persone, il loro libero arbitrio e la loro coscienza.
    Sappiamo tutto questo è tanto altro ancora.
    Non ci compete condannare nessuno, ma ci compete come Cristiani di testimoniare la verità e renderla nota a tutti.
    LUCA

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    1. “Chi è pieno di sé, non ha posto per Dio”:

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  15. Nel cammino neocatecumenale c’è un evidente problema di “segni”.
    Nel cammino il “segno” è più importante del “simbolo”, anzi più il segno è vistoso, pacchiano, esagerato e più diventa essenziale, irrinunciabile, fondamentale.
    Faccio qualche esempio:

    Il segno del “tavolone imbandito di fiori”, con il candelabro “ebraico” a 9 braccia, “la croce pensile by Kiko”, il vaso di fiori freschi davanti all’ambone, è più “estetico” per l’occhio, ma molto più pacchiano e liturgicamente inutile, è migliore del semplice e “simbolico”altare “consacrato” con il messale, i ceri e la croce ?

    I segni “dell’ambientale”, delle “monizioni” preparate dal gruppo dei “catecumeni”, sono sicuramente più impegnativi e più vissuti intrisi della “necessità” di “fare” liturgia Eucaristica comunitaria nelle “salette”, ma veramente pensiamo che siano migliori del semplice, “simbolico”e sobrio ascolto delle letture della Santa Messa in Chiesa ?

    Il segno dei canti Kikiani, arrangiati sui testi “biblici” dei salmi, da uno sconosciuto “grattuggiatore di chitarrette” urlati a squarciagola e arricchiti da cembali,bonghi,nacchere,etc.etc. sono davvero più “biblici”, più “simbolici”, più intimi, più raccolti, più adatti a una riflessione personale della fede e del fedele, della “musica liturgica” di autori tipo Giovanni Pierluigi da Palestrina, Wolfgang Amadeus Mozart, Johann Sebastian Bach, Ludwig van Beethoven, dei canti Gregoriani, del Gospel o delle creazioni musicali per la”Santa Messa” di un sacerdote come don Marco Frisina diplomato in composizione al Conservatorio di Santa Cecilia ?

    Il segno del pane azzimo ( un bel pezzo, grosso, sbricioloso e succulento) è davvero più appagante della “simbolica” e semplice Ostia usata da secoli dalla Chiesa durante la Santa Messa?
    Non teniamo conto della maggiore facilità che, in questo modo, finiamo per seminare particole a destra ed a manca di quel Sacro Corpo di Gesù Cristo ?

    Il segno del vino, associato al coppone che gira di bocca in bocca ,rende forse il contenuto del gesto più “teatrale”, più stimolante e sicuramente più “inebriante”, perché è vivamente consigliato di berne un bel sorso, spesso a stomaco vuoto.
    Ma quanto è più sobrio e decoroso il “simbolo”dell’Ostia intinta nel piccolo calice da Messa ?

    Il segno delle risonanze (o eco della parola), indispensabili e necessarie per il neocatecumenale medio, anche se spesso lunghe, incomprensibili o fuori tema, sono veramente migliori della spiegazione e attualizzazione della parola del Signore alla luce della Rivelazione,Tradizione e Magistero , che si riassume, “simbolicamente”, nell’Omelia del sacerdote?

    Il segno del bacio della pace con tutta la comunità che si muove in giro per la saletta neocatecumenale, schiamazzando allegramente per diversi minuti è più liturgico, sobrio e decoroso della semplice ma “essenziale” stretta di mano, “simbolica”,con il vicino, in silenzioso raccoglimento?

    Il “segno”ballo finale intorno al tavolone della mensa, è più divertente, stimolante e godereccio della uscita dalla Chiesa, in “simbolico”e silenzioso raccoglimento dei fedeli dopo la Messa ?

    Il “segno” rappresentato dalle convivenze o ritiri spirituali neocatecumenali in lussuosi alberghi a 4-5 stelle, che spesso sono tutto meno che spirituali, sono molto più goderecci che una uscita parrocchiale con pranzo al sacco, guidati dal parroco, per visitare “simbolicamente”un luogo sacro della cristianità ?

    Continua......

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  16. Continua....
    Il “segno”, ostentato dai catecumeni,durante la messa della domenica delle palme in processione davanti a tutti con quelle grosse e scomodissime palme, è un segno molto più vistoso e pacchiano dell’entrare in Chiesa con in mano un “simbolico” rametto di Olivo benedetto, da portare ai propri cari ?

    Il “segno” della Veglia di Pasqua che dura fino all’alba, digiunando dalla sera del giorno prima, con l’obbligo di andare a mangiare con la comunità dopo la veglia, diventa più importante del libero digiuno del “cristiano della domenica”, della più breve e “simbolica” Veglia Pasquale parrocchiale, della “simbolica”messa solenne della domenica mattina e del “simbolico” pranzo Pasquale o colazione di Pasqua, consumati, riposati e in relax , in compagnia delle persone care ?

    Il segno del battesimo per immersione totale, da fare rigorosamente durante la Veglia Pasquale neocatecumenale fino all’alba,è veramente migliore del rito “simbolico” del Battesimo della Chiesa, con la semplice aspersione della testa del bimbo, contornati dalle persone più care che non rischiano di addormentarsi durante l’infinita veglia neocatecumenale ?

    Tutto deve essere “di più”, più vistoso e più appariscente.
    Tutto deve essere fatto diversamente dalla Chiesa, un segno più sottolineato e più marcato del normale e del necessario.
    Un distinguersi che diventa privo di umiltà, privo di semplicità, privo di libertà, privo di essenzialità.
    Una guerra del “segno” esasperato alla massima potenza.
    Mi chiedo a cosa serve, ma soprattutto a chi serve questa esasperazione?
    Cosa si vuole dimostrare?
    Il segno del “di più” che diventa ridicolo, pacchiano, fuorviante, superbo, in una parola “INUTILE”, al posto del semplice e sobrio “simbolo” della nostra Chiesa Cristiana Cattolica?
    Questa è la “nuova estetica” di Kiko?
    Questa è la “nuova Chiesa” dei fratelli con la “fede adulta”?

    LUCA

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    1. bello, Luca, qsto confronto tra segni e simboli.

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    2. Luca a tutto questo io ci aggiungerei quest'altra considerazione:
      Ammettiamo, per un nanosecondo, che tutto quello che hai indicato possa servire, ma è lo scopo che fa acqua da tutte le parti. Mi spiego meglio, quando vengono presentati tutti questi bei "segni" dicono che servono per portarti ad una fede adulta, quindi per definizione hanno una "scadenza", cioè ti devono portare a conoscere ed apprezzare la sostanza, invece alla sostanza MAI si arriva, da cui l'asserto che questo cammino non porta realmente da nessuna parte, è una cosa fine a se stessa, che se anche ( per sbaglio ) avvicinasse qualche lontano alla Fede poi lo terrebbe "prigioniero" nelle salette.
      La "forma" diventa essenziale, come già detto in altre occasioni non ultime le considerazioni sul Preconio Pasquale, perdendo completamente il riferimento vero. Se non ci fosse da piangere, farebbe sorridere constatare che i problemi che si pongono sono relativi al fatto se portare o meno la veste bianca alla veglia con le altre comunità gli anni successivi alla fine del cammino, tanto da interpellare il Guru ( Kiko ) per sollecitarne una risposta, questo da veramente la misura di quanto detto in precedenza.

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    3. Sì, anche perché dietro un simbolo c'è sempre una realtà profonda e trascendente, dietro un segno a volte c'è solo la volontà di qualcuno di segnalare ciò che lui crede sia importante da sapere o da credere.

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    4. E vogliamo parlare del segno di doversi a tutti i costi vestire eleganti perchè apparire è più importante dell'essere puliti dentro sino all'estremo atto di presentarsi alla veglia di Pasqua con vestiti nuovi di zecca comprati all'uopo (con inutile sperpero di soldi)?

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  17. Intanto questa sera i nostri cristiani di serie A cominceranno le sacre celebrazioni private con la farsa del "fraterno" penitenziale pediluvio.
    P.S. Ai camminanti: Mettete scarpe e calzini nuovi.
    P.P.S. E mi raccomando, niente cena e fino a Domenica mattina mettete sorrisi nello stomaco. (;-p))

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  19. I camminanti che disubbidiscono alla legge della Chiesa applicando la lettera in modo da forzarne lo spirito, assomigliano ai i FARISEI, che "studiavano" la legge per poi applicarla come gli pareva.
    Fissandosi sulla lettera e non sui profeti e sui libri sapienziali, che rappresentano un po' lo spirito della legge mosaica, e sottolineandone a piacimento qualche particolare aspetto, facevano dire alla legge ciò che loro volevano, in modo da poterla seguire e sentirsi a posto.
    Anzi, i farisei aggiunsero alla legge dei precetti di uomini, un po' come Kiko ha aggiunto i precetti del Cammino alle leggi della Chiesa, quasi che questi potessero aggiungere qualcosa alla legge mosaica, tanto per sentirsi ebrei di serie A e non dei semplici "ebrei del sabato".

    Il problema è che poi, con tutti questi precetti umani, si corre il rischio di seguire i precetti a scapito delle leggi mosaiche (per i camminanti leggi ecclesiastiche).

    Chi veramente ama Dio e la Chiesa e chi, perciò, ubbidisce a Dio e alla Chiesa, ubbidisce alla lettera della legge in modo da ubbidirne allo spirito.
    Se studia la legge è per capirne lo spirito, seguendo il quale si ubbidisce veramente, e non per IMBROGLIARNE il significato.

    I camminanti si dovrebbero chiedere il perché di certe norme e se davvero fossero Chiesa e non una SETTA, dovrebbero dare l'esempio per cercare di fare la Veglia con tutti gli altri parrocchiani.
    Se questo dovesse significare accorciare la Veglia, poco male: l'ubbidienza allo spirito della legge della Chiesa conta più dell'ubbidienza alla lettera della legge di Kiko.

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  20. Un altro grosso problema del Cammino che, a mio parere, può essere una PROVA che è una SETTA, è il dare eccessiva importanza alle regole stabilite da Kiko, quasi che queste fossero NORMA per per l'agire morale. O quasi che i camminanti avessero preso dei VOTI ufficiali, un po' come i frati, a cui è vietato, ad esempio, comprarsi un'auto, in quanto hanno fatto voto di povertà.

    Per i camminanti rifiutarsi di confessarsi pubblicamente equivale ad essere reietti da Dio, dei ribelli, quasi fosse peccato mortale!
    Ma non è affatto peccato, né piccolo, né grande (anzi, è meritorio).
    Questo dare eccessiva importanza alle leggi del Cammino, che per lo più sono pratiche non solo neutre, ma addirittura in CONTRASTO con quanto dice la Chiesa, porta DI FATTO i camminanti a vivere in una SETTA.
    Anche se non vogliono e anche se non lo sanno, vivono come settari, e se ci vivono, qualcosa a livello psicologico rimane.
    Purtroppo la legge sull'aborto lo insegna: quando un norma diventa legge, fosse anche un crimine, piano piano si vive come fosse una cosa scontata, e NON SE NE PARLA PIU'. Poi anche nella mente di molti prima contrari si fa posto l'idea che, in certi casi, è ammissibile. E poi, anche per questi, l'aborto può diventare un diritto.

    Così per le leggi di Kiko, che non solo distolgono dal seguire quelle della Chiesa attraverso una disubbidienza camuffata da ubbidienza, ma anche perché spesso sono apertamente contrapposte a quelle della Chiesa.

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  21. Carissimi la fonte e il video. E davanti a tutti quanti voi. JMJ Cracovia davanti a tutti, guardate il palco e osservate chi c'era. Ora, tutti quelli, sono al corrente di quanto è stato proclamato. Dico a tutti quanti voi ( quelli del video): che volete fare? Volete sottostare? A voi la scelta. Siete liberissimi. Ma anch'io sono libero, quindi vi dico che io :NO! Rinuncio ...! Rinuncio...! Rinuncio...! AMEN!AMEN!AMEN!

    https://www.youtube.com/watch?v=ReuTwGK5hnk&feature=youtu.be&t=2136

    https://neocatecumenali.blogspot.com/2019/04/la-santa-sede-conferma-la-condanna-di-apuron.html

    I perseguitati erano altri, gli abusati erano altri, Gesù stava dall'altra parte, perchè il Signore è con gli ultimi, gli oppressi, con i poveri ( 1Lo spirito del Signore Dio è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,a proclamare la libertà degli schiavi,la scarcerazione dei prigionieri,
    2a promulgare l'anno di misericordia del Signore,un giorno di vendetta per il nostro Dio,per consolare tutti gli afflitti,3per allietare gli afflitti di Sion,
    per dare loro una corona invece della cenere,olio di letizia invece dell'abito da lutto,canto di lode invece di un cuore mesto.Essi si chiameranno querce di giustizia,piantagione del Signore per manifestare la sua gloria. 6Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore,ministri del nostro Dio sarete detti.Vi godrete i beni delle nazioni,trarrete vanto dalle loro ricchezze.8Poiché io sono il Signore che amo il diritto e odio la rapina e l'ingiustizia:io darò loro fedelmente il salario,concluderò con loro un'alleanza perenne.9Sarà famosa tra i popoli la loro stirpe,i loro discendenti tra le nazioni.Coloro che li vedranno ne avranno stima,
    perché essi sono la stirpe che il Signore ha benedetto.)
    Mi dispiace per voi ( parlo dei Vescovi e Cardinali e Sacerdoti presenti sul palco), perchè so che seguite il Signore, e lo volete seguire, ma, ora, davanti al Signore dovete rispondere di tutto questo, non potete far finta di non aver visto, e si deve mettere ogni cosa al suo posto. E si dovrebbe far chiedere scusa, ai colpevoli, alle vittime, davanti a tutti, TUTTI, e a TUTTE le vittime che sono state asfaltate in cinquanta anni. Persone giudicate indemoniate, persone condannate, persone violentate spiritualmente, violentate fisicamente, traumatizzate,persone giudicate, ecc, ecc.Parlo dei colpevoli: se siete veri cristiani, e non credete che non vi vediamo, dovete dimostrare di esserlo chiedendo perdono a tutti e dimostrare di aver capito. Altrimenti, siete liberi, liberi di scelta, non veniteci a raccontare le frottole, le frottole, se vogliamo, accendiamo la TV e iniziamo a vedercele quante ne vogliamo.


    Pace ai figli della Pace. Il Signore Gesù Cristo è la Pace.

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  22. Salve sono Aurelio, volevo informare la signora Giusti che negli ultimi anni abbiamo celebrato la Veglia nella Chiesa dell'istituto psichiatrico della mia citta'. Auguri. Aurelio

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    1. Aurelio: citta', istituto psichiatrico, altrimenti e' fuffa.
      Ruben.
      ---

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  23. Oggi sono andata a trovare una ragazza che ha avuto la quinta bimba. Siamo andate al parco con altre mamme, tutte nc. ( loro, non io!). A un certo punto sento una di loro che parla con le altre e diceva " quest anno per la veglia ci saranno novità, è arrivato un documento dobbiamo cambiare alcune cose." E ridendo, " per 40 anni abbiamo sbagliato!" Perlomeno qualcosa si sta muovendo
    Elena

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  24. Leggo spesso il BLOG, gli articoli sono fantastici, esaustivi fatti e ragionati da persone che CI CREDONO a questo BLOG, ma i commenti mi fanno pena, ci contraddiciamo da soli, prima i neocat sono dipinti come comici, ignoranti come totò e peppino allo sbaraglio poi magicamente diventano pezzi grossi con furbizia e astuzia e intelligenza smisurati, uno nei commenti ha scritto che nelle parrocchie "colonizzate" i neocat superano in numero gli altri parrocchiani ed invece un'altra persona ha scritto che nelle parrocchie i neocat sono sempre di meno, poi c'è chi svaga, chi denuncia troll, chi fa politica e chi accusa solo per il gusto di farlo anche quando l'articolo denuncia un'altra cosa, sembra che si butti letame sul fuoco e nient'altro... ed avrei altri esempi.....MAH!!! Beato chi ci capisce perchè tra di noi non ci capiamo affatto e cosi Kiko si trova la strada spianata alle parrocchie vuote rimaste, ma strada spianata e parrocchie vuote perchè? Ebbene se cerchiamo un colpevole anche questa volta non resta che guardarci allo specchio
    Alessio

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  25. Caro Alessio, se sembrano contraddizioni è perché a parlare sono esperienze diverse in posti diversi descritti da persone con sensibilità diverse.
    Intanto esistono due livelli di neocat: il popolino decima-versante, che è composto in modo variopinto da persone buone, persone tote, persone opportuniste, e un 3-5% di squilibrati. La maggioranza assoluta è fanatizzata, e parla, ragiona, si comporta come Kiko e scagnozzi, ma ci sono anche tante persone in sincera ricerca di Dio.
    Il secondo livello sono i caporali, cioè i catechisti di livello medio-alto, fino alla sacra trimurti Kiko Mario Ascen. Quelli sono furbi, astuti, eretici e molti di essi anche criminali.
    Non tutte le parrocchie neocat sono uguali. A Roma sono ovunque, a Napoli, in Puglia, nelle Marche e Abruzzo sono onnipresenti, ma se vai altrove sono invece sempre meno e anche nelle parrocchie storiche di Roma fanno fatica a formare nuove comunità.

    Per la tua chiusura sono d'accordo. Come dice Tim Rohr lo sfascio c'era già prima dei neocat.

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    1. Bravo BPS, vedo che hai capito. Purtroppo alcuni, vogliono omologare i pensieri, e pensano che tutti dovrebbero avere lo stesso pensiero. Le parrocchie non sono vuote, tutte calunnie rivolte ai cristiani della domenica. Oggi ho passato bei momenti, parrocchia stracolma, brave persone intorno a me, e bravi sacerdoti, non nc, tanta spiritusalità e tanta santità.
      Eppure qualcuno calunnia: le parrocchie sono vuote, i cristiani della domenica, fate politica, stretta di mano moscia al segno della pace, ecc, ecc.
      Invece di iniziare a parlare delle false profezie, falsi profeti che proclamano in mondo visione persecuzioni, invece i perseguitati erano altri, si continua a guardare la pagliuzza.
      Carissimi, ricordatevi che Gesù sapeva che sarebbe finito in Croce, sapete perchè? Facile, per chi è cristiano. Perchè queste sono le persone, le avete davanti.Ciechi, presuntuosi, calunniatori,odiano il prossimo, ecc, ecc.
      un saluto a tutti e rimaniamo vicini a Gesù, che oltre a salvarci, e a perdonarci, perchè eravamo così anche noi, ci ha aperto gli occhi sull'uomo.
      da IPG

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    2. nelle Marche dici onnipresenti?Non fatevi fuorviare dallo stazionare del roboante mostro centro internazionale di P.S.G.! anche in questa regione nonsotante si professino numeroni sono in picchiata, persino nelle parrocchie più fanatizzate: le ultime comunità, ammesso che si formino perché a me pare che si stiano sfasciando una dopo l'altra,vengono tenute in piedi qualche tempo solo a forza di ficcarci dentro i figli adolescenti e qualche malcapitato loro amico deviatello che proprio in questi giorni vanno lamentando, se non maledidendo"quei deficienti compreso il prete che ci vogliono costringere a stare svegli tutta la notte e a fare pranzo alle sei della mattina con quelle schifezze" un marchigiano

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    3. a macerata resistono!

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    4. Clara,"resistono"perché"non si vogliono arrendere allo sfacelo" e "non vogliono accettare la sconfitta"

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  26. Davvero, Alessio, ci trovi contraddizione?
    Visto che apprezzi gli articoli perché sono "ragionati" .. prova anche tu a fare 1 ragionamento.
    Come potrebbero i "pezzi grossi" NC essere tali senza 1 popolo di "totò e peppino allo sbaraglio" ?
    E tu, Alessio, a quale delle 2 sottocategorie appartieni, a quella dei "comici" o a quella con "astuzia smisurata"?

    PS
    cosa vorrebbe dire la tua espressione "persone che ci credono a questo blog" ? .. neanche che 1 blog fosse 1 argomento di fede ..
    La varietà nei commenti che tanto ti fa pena, denota invece proprietà positive totalmente assenti nel mondo NC:
    - libertà d'espressione;
    - capacità d'osservare la realtà in cui si vive cogliendo differenze e analogie con altre realtà;
    - sensibilità di tipo personale nel vivere la fede e i problemi della Chiesa;
    - capacità di ragionare con la propria testa.

    Oppure pensi alla vita e alla fede come a 1 specie di "gioco a squadre" in cui altri ti devono dire come regolarti e che l'importante sia di "fare il tifo" sempre e comunque per la tua squadra?
    In questo sono molto bravi i NC:
    "ci credono" al Cammino!

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  27. Alessio, è vero che i commenti sono diversissimi, a volte timorosi, o eccessivamente confidenti, alcuni schiacciati da un cammino visto come una piovra tentacolare, altri che lo considerano già alle battute finali; c'è chi poi crede che ci siano in esso degli aspetti positivi da salvare, chi farebbe terra bruciata, chi considera tutti i catechisti in malafede, chi invece pensa che, scomparso Kiko, magicamente si spezzerà l'incantesimo e tutti voleranno via dalla kikogabbia; c'è poi chi ritiene che la Chiesa sia colpevolmente assente o connivente, chi invece considera che stia muovendosi con la giusta circospezione. Potremmo continuare fino a domani.
    A mio parere è assolutamente normale che sia così, sarebbe assurdo che tutti la pensassimo allo stesso modo, indicherebbe una preoccupante uniformità di pensiero, tipica invece del modello del Cammino in cui tutti aderiscono al Pensiero Unico del leader.
    Le altre osservazioni che tu presenti sul fatto che la nostra mancanza di coesione sarebbe responsabile della diffusione del Cammino credo nascano dall'idea, completamente errata, che a questo blog facciano capo tutti gli oppositori di Kiko. Questo blog non è che una piccola ondina nel mare di milioni di cattolici a questo mondo (perché per un camminante effettivo ce ne sono almeno cinque che ne sono usciti) che hanno conosciuto il Cammino e hanno detto "no grazie, preferisco vivere". Faccio un piccolo esempio: poco tempo fa abbiamo letto con una certa sorpresa che don Ariel Levi di Gualdo, con il supporto di più sacerdoti, ha preparato uno studio accuratissimo sul fenomeno Cammino, giungendo alle nostre stesse conclusioni assolutamente in autonomia e senza neppure conoscere il nostro blog. E chissà quanti altri fra i milioni di anticorpi che il Cammino si è creato in questo mezzo secolo si stanno organizzando per proprio conto per respingere l'intruso.
    Noi, nel nostro piccolo, raccogliamo notizie, facciamo informazione, cerchiamo di dare un supporto, non pretendiamo d'essere ciò che non siamo, pronti felicemente a scomparire quando non ci sarà più bisogno di noi.
    Per quanto riguarda gli articoli di Osservatorio, che ritieni molto ben fatti ed efficaci, sono costituiti al 98% dai commenti che prevengono al blog e solo per il 2% da notizie che peschiamo nel mare di internet.
    Un po' strano che non te ne sia reso conto.

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  28. A dimostrazione del fatto che noi abbiamo capito benissimo come il documento della Diocesi di Roma sia pensato per disciplinare l'arbitrio celebrativo dei Tridui neocatecumenali, mentre altri, pur esperti di materia ecclesiale, che però non conoscono il cammino, brancolano nel buio, posto questo articolo.
    È una riprova del fatto che avevamo capito benissimo, il documento è stato fatto pensando al Cammino, tant'è che noi che ci occupiamo di Cammino ne abbiamo colto subito le implicazioni, altri navigano in alto mare.
    Altri, come Kiko, gridano alla magnificenza del "regalo" ma masticano amaro. E secondo me, al termine delle feste pasquali, la diocesi di Roma avrà un magnifico dossier sulle violazioni neocatecumenali al decreto del Vescovo.
    Non dimentichiamoci che tutto ciò sta avvenendo sotto gli occhi del Papa.

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  29. Sono un parroco della Sicilia dove un vescovo ha fatto una lettera ben dettagliata vi invito di documentare circa il triduo pasquale vi invito a leggerla non ci sono possibilità di fraintendimenti il vescovo è il vescovo del catechista siciliano itinerante in Sicilia vorrei sapere come si muoverà a tal proposito.ancora vi invito di documentare tutto sia a roma che nella diocesi capoluogo della sicilia anche fotografica mente e inviare al vicariato di Roma e alla curia del capoluogo siculo si deve finire una volta per sempre. poi hanno fatto arrivare queste disposizioni che valgono solo per Roma a tutto il mondo con l inganno di travisato tutto. E tempo di dirci sono dentro o sono fuori della chiesa e la chiesa deve essere chiara con sé stessa e con tutti quel punto f non era necessario aggiungerlo per fare solo confusione o dare libera interpretazione ai parroci la diocesi di Roma gli conviene tenersi buoni i preti del cammino neocatecumenale gli reggono molte parrocchie con undanno enorme alleluia cCristo è risorto veramente risorto

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    1. Come già scritto in un altro post a me risulta che a Palermo se ne sono infischiati delle indicazioni dell'Arcivescovo e hanno fatto le loro celebrazioni parallele per tutto il triduo, pediluvio collettivo del Giovedì Santo e Santa Veglia riservata il Sabato Santo inclusi. E non mi pare che dalla Curia si sia accennata la benché minima reazione di dissenso. Purtroppo

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    2. Ma allora a che serve fare lettere o dare disposizioni. povera chiesa cattolica che fa sempre compromessi. Ma si dovrebbe chiedere alla curia di Palermo cn una lettera ben fatta e chiara com'è possibile sottovalutarla. Si sentono protetti dal Cardinale Paolo Romeo loro cardinal protettore un tempo i vescovi prendevano serie provvedimenti se non si osservavano le disposizioni
      A volte gravi in base anche alla ufficio che si copriva i sacerdoti che hanno prestato il fianco meriterebbero una vero provvedimento

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  30. Qualcuno che ci aggiorni circa il modo di vivere il triduo pasquale nelle diocesi di Roma e Palermo e se i vescovi ne sono a conoscenza della disobbedienza dei CNC.AL NUOVO VESCOVO DI LAMENTA TERME CHIEDIAMO DI VIGILARE SUL SEMINARIO REDENTORE MATER.

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  31. Vorrei sapere se évero che ha Palermo che a roma hanno ottenuto i permessi per celebrarelaveglia di pasqua addirittura 5 in una sola parrocchia

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