domenica 7 marzo 2021

Così si fa carriera nelle sette: sacrificando gli innocenti.

Mi pare che per ogni vittima del CNC che con grande carità mette a disposizione la sua vicenda, ce ne siano molte altre non conosciute, che magari si credono esse stesse casi isolati. 
Quindi, per quanto doloroso, è utile che se ne parli. 
 
Scendono in basso, sempre più in basso
Diverso tempo fa anche io ritenni per casi isolati, o mele marce, un gruppuscolo di catechisti e/o presbiteri di estrazione neocatecumenale e rango medio-basso all'interno della setta, i quali protessero molestatori e stupratori di donne o bambini, ideologicamente e, come conseguenza, anche di fatto. 
 
Gli abusatori dei casi a me noti direttamente non appartenevano al cammino, e tuttavia quei bravi neocatecumenali protettori del male riuscirono a dissuadere le vittime, che si erano confidate o confessate con loro, dall'intraprendere qualsiasi azione, convincendole, anzi, ad assumere su di sé l'intera portata del fatto, lo stress e addirittura la colpa in tutto o in parte. 
 
Come se l'abusatore, per il semplice fatto di essere tale, fosse esente dal dover rispondere delle azioni di cui si è macchiato. 
Vigliacchi, ciabatte vecchie del Maligno. 
 

In un caso dovetti constatare con inquietudine quanto ostinatamente la vittima di molestie si fosse ella stessa schierata con il suo catechista neocatecumenale, che l'aveva convinta a non denunciare l'abusatore, contro di me che la volevo accompagnare alla Polizia. 
 
Le dissi che avremmo chiesto di parlare con una poliziotta e che, in caso di indagine, il rattuso se la sarebbe vista molto brutta. Visto il tipo, dovevano esserci per forza altre vittime. Una dopo l'altra si sarebbero fatte coraggio e avrebbero parlato anche loro. 
 
Alla fine passai io per molesta perché, avendo rifiutato le idee del cammino, "non avevo la fede" e quindi non potevo leggere nella "storia che Dio stava facendo" ma andavo contro Dio stesso. 
 
Invece, al catechista, che "aveva il carisma", erano attribuiti poteri divinatori e la capacità di interpretare quella che chiamano "la volontà di Dio su di me". Insomma, alla sfiducia totale nella giustizia ed al comprensibile desiderio di non esporsi, comune a tutti i casi, diedero il colpo di grazia la manipolazione mentale e l'aura divinatoria di quel catechista-babbuccia di kiko, ben addestrato a servire sotto ai piedi del suo talebanissimo padrone. 
 
L'ideologia neocatecumenale massicciamente propagandata nell'ambiente poi paralizzava l'entourage delle vittime, creando fotocopie conniventi dei catechisti. 
Io, trovandomi in minoranza, "mi allontanai da loro per ritornare al tempo fissato". 
 
Il catechista dei catechisti
Per quanto "satanica" fosse l'impressione che ne ebbi, però, all'epoca non sospettavo ancora di aver di fronte gli emissari ben addestrati di un'associazione a delinquere. 
Il formicaio dei predatori neocatecumenali è stato scoperchiato solo anni dopo. 
In seguito, imbattendomi in altre testimonianze incredibilmente sovrapponibili a quelle conosciute, mi resi conto che non avevo avuto a che fare con casi isolati o mele marce, bensì con un sistema ben organizzato, marcio fino alle radici e dotato di direttive ideologiche e di ordini di scuderia ben precisi ed irrevocabili. Così si fa carriera nelle sette: sacrificando gli innocenti. 
 

Adesso, considerato che la putrefazione dei costumi della gerarchia ecclesiastica rende impossibile avere giustizia nell'immediato (sanno tutto e lo fanno apposta a fregarsene), visto anche che le class action all'americana non funzionano, dobbiamo almeno organizzarci per difendere noi stessi, i nostri cari e chiunque altro, giovani in primis. 
Prevenire, de-ipnotizzare, boicottare in tutti i modi leciti e possibili. 
Curare e consolare dove c'è bisogno. 
 
Il lavoro di ristabilire la verità, che questo blog svolge in modo infaticabile, è fondamentale perché le vittime (in realtà siamo tutti vittime, perché se soffre un membro soffre tutto il corpo) devono sapere che, fuori dalla massa di coloro che sono ancora sotto anestesia, il resto del corpo è anch'esso sofferente e che chiama "male" il male e "crimine" il crimine. 
E che non cessa di esporre il peccato di questi irresponsabili, di rubare la verità mentre dovrebbero onorarla, e di rubare la giustizia mentre dovrebbero esercitarla. 
 
(da: D.D.)

164 commenti:

  1. È chiaro che i VIP del Cammino sono molto più marci di quanto li immaginiamo.

    Sono dei concentrati di marciume proprio perché sono quelli che hanno più intensamente vissuto l'autorizzazione a peccare data loro da Kiko e Carmen sotto forma di eresia: «l'uomo non può non peccare», sottinteso: "non devi mica fuggire le tentazioni!", sottinteso del sottinteso: "quando il Signore mi toglie la mano dalla testa ne combino di ogni!" (dice leccandosi i baffi).

    Quella fissazione ossessiva dei capicosca della setta, la fissazione di "non denunciare", "non resistere al male", eccetera, è dovuta proprio all'evitare che gli adepti possano un giorno decidere di denunciare qualche VIP del Cammino.

    Naturalmente il "non resistere al male" è inflitto solo ai "camminanti"; quando invece si tratta di proteggere i VIP e gli "arcani", vedrete come fioccano rapidissime le denunce, querele e lettere minacciose ai giornalisti (si veda ad esempio il caso del Furioso Mega-Comunicato Pasotti-Chinaglia o alla curia neocatecumenalizzata di Guàm che in carta intestata infanga e diffama chi fa uscire allo scoperto gli scandali neocat).

    Comunque, anche se quei VIP del Cammino campioni di marciume scampassero alla giustizia terrena (che è imperfetta e approssimativa), certamente non scamperanno a quella celeste (Nostro Signore è infinita giustizia), e non scamperanno nemmeno i loro complici - inclusi gli ecclesiastici timorosi di rovinarsi la carriera o di non intascare più le bustarelle neocat.

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    1. Fai i nomi chi sono questi Vip?

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    2. Ecco il cretineocatecumenale delle 10:03 che mentre fa le Lodi Domestiche al Kiko Domestico viene a dare un'occhiatina su questo blog.

      Comunque, a beneficio dei nuovi lettori del blog, chiariamo il punto.

      Per "VIP" del Cammino intendiamo l'intera gerarchia neocatecumenale, da Kiko in giù, cioè tutti quelli che dal Cammino hanno qualcosa da "guadagnare" - non importa se in termini economici, di prestigio, di sesso, di potere (ivi inteso anche il minuscolo "potere" di dire ai fratelli della comunità "si fa così" senza timore che qualcuno osi correggerti).

      Nell'eretica "teologia" neocatecumenalizia "l'ubbidienza al catechista è tutto". Pertanto i cosiddetti "catechisti" del Cammino, anche alla luce dell'eresia kikista-carmenista secondo cui "l'uomo non può non peccare", approfittano fin troppo del loro "potere" - approfittando, a seconda dei casi e delle occasioni, di denaro, lussuria e potere. Ne abbiamo tante, da raccontare: come ad esempio il loro diritto ad avere un tavolo "più riccamente imbandito" nelle grandi occasioni.

      Nota sui cosiddetti "catechisti": le virgolette sono d'obbligo perché nella Chiesa Cattolica il catechista è colui che insegna il Catechismo, cioè colui che trasmette esclusivamente l'insegnamento della Chiesa; pertanto, nel Cammino, il termine "catechista" contiene in sé già una grossa menzogna - poiché è noto che costoro ripetono pedissequamente le corbellerie di Kiko e Carmen, zeppe di ambiguità e vere e proprie eresie.

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    3. Ecco il ctetinoblogista che ci da l'ennesima risposta cretina, fai i nomi e cognomi se sai i fatti. Altrimenti sono illazioni e stai diffamando. Vigliacco esponiti.

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    4. Il cretino delle 10:03, dall'alto del suo anonimato, esige nomi e cognomi, peraltro insultando.

      Sappia il cretino che i nomi e cognomi - più le date, i luoghi, le circostanze e tutto il resto - sono stati fatti per iscritto nelle sedi competenti, mettendoci la firma, la faccia e la reputazione. Nostro Signore, comunque, ci vede benissimo.

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    5. Caro Anonimo,
      tu SAI BENISSIMO che fare Nomi e Cognomi su un blog Pubblico - QUELLO SÍ! -, sarebbe DIFFAMAZIONE.

      Ma noi NON CI CASCHIAMO!!!

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  2. Scendere sempre più in basso per far morire l'uomo vecchio e perché rinasca l'uomo nuovo.
    Come appunto nell'immagine.
    Fallacio Vinicio

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Quindi se tuo figlio venisse stuprato gli diresto una cosa del genere? Coraggio Vinicio, fai il "cristiano adulto"" Dacci testimonianza dicendo CHIARAMENTE cosa faresti.

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    3. @Fallacio Vinicio
      Se fosse così allora non si insisterebbe così tanto sul peccato e sull'impossibilità del non peccare, ma si potrebbe maggiore enfasi sulla ricerca della virtù

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    4. @alect, non ho elementi per dire se sia vera o no la storia, non essendo presente in nessuna cronaca o corredata di nomi e cognomi. So solo che gira da anni nei blog anticammino invece di girare sui tavoli dei magistrati. Forse perché questa storia è più utile per accusare il cammino che per raggiungere finalmente la verità. Mi sembra strano che tanti conoscano i personaggi e nessuno abbia mai fatto una denuncia visto che non solo la vittima ha il diritto di denunciare ma tutti coloro che ne sono a conoscenza.
      Anzi faccio io un appello ad un magistrato che legga queste storie di indagare una volta per tutte e scoprire veramente cosa è successo si scopra la verità e si metta fine a questa storia.
      Fallacio Vinicio

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    5. 1) LA vicenda di Apuron è verissima con tanto di sentenza. Visto che ci giri intorno ti faccio la domanda precisa: Su Apuron chi ha ragione? Kiko o Papa Francesco. Una risposta chiara e netta. Coraggio!

      2) Ti ho fatto una domanda precisa: "TU CHE FARESTI SE FOSSE TUO FIGLIO"? Visto che hai sparato la bella frase del " discendere fino in fondo"...gli diresti questo a tuo figlio?

      Vediamo se ci giri ancora intorno!

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    6. Invece la vicenda pubblicata oggi è del tutto nuova, non sta circolando da anni. Va semplicemente ad associarsi a molte altre vicende che abbiamo conosciuto personalmente, sicuramente molto gravi e che hanno coinvolto catechisti e presbiteri neocatecumenali nelle vesti di abusatori e che sono state addirittura riferite a Kiko e Carmen, che hanno disposto che le vittime venissero messe a tacere. Questo naturalmente perché i panni sporchi del Cammino si lavano in famiglia. E sono tanti gli abusi non solo sessuali perpetrati nel Cammino, favoriti dal silenzio, dalla difesa ad oltranza dei propri asset, non credo dalla vergogna, perché dovrebbero vergognarsi molto di più della propria omertà.
      Registro con favore il tuo desiderio, F.V., di mettere ordine in questo letamaio, perciò potresti, come prima cosa, andare a chiedere ai tuoi catechisti e responsabili del Cammino come intendano mettere in atto le Linee Guida contro l'abuso che lo stesso papa Grancesco ha voluto fossero stilati da tutte le realtà nella Chiesa, religiose e laiche. Sarebbe un primo, importante passo.

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    7. @valentina, ancora non capisco (e neanche tu lo hai detto) perché chi sia a conoscenza di questi fatti non vada dai magistrati.
      @alect, di questa storia conosco solo la condanna della Santa Sede. Non ho letto quello che ha detto kiko, so solo che anche mons Pell è stato condannato non solo dalla chiesa, ma si è fatto anni di carcere, salvo poi scoprire che le testimonianze contro di lui erano false.
      Io dico che il tempo potrebbe essere galantuomo e POTRESTE trovarvi nella spiacevole situazione di dover chiedere scusa. Scuse che non sono arrivate da questo blog dopo il proscioglimento di mons. Pell
      Fallacio Vinicio

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    8. Fallacio Vinicio, la vicenda è autentica. I nomi sono ovviamente omessi per questioni di privacy. La vittima è stata convinta a non denunciare dagli stessi catechisti che, nelle catechesi ascoltate da me personalmente, trattavano con aria di sufficienza e grande superficialità tutte le questioni di abusi contro donne e bambini.

      L'importante era: "salvare" l'abusatore.

      È cosa nota che le vittime di abusi sessuali debbano già fronteggiare l'ostruzionismo delle forze dell'ordine, della società, del cittadino medio e talvolta persino della famiglia. In questo caso si è aggiunto anche il muro opposto dalle persone che per la vittima erano un riferimento per la vita spirituale.

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    9. @Fallacio Vinicio
      Se fossero vicende del tutto inventate vorrebbe dire che quelle persone non hanno subito violenze e di questo sarei felice, ma come donna e come cristiana mi sento in dovere almeno di ascoltare la loro versione e di dare loro voce; e comunque la vicenda di Apuron ad esempio, è giunta eccome in tribunale visto che il Papa in persona lo ha giudicato colpevole, e anche i giornali si sono occupati di casi di pedofilia interni al Cammino, sia in Italia che in Europa, e sono state coinvolte anche le magistrature

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    10. 13:07, firmato D.D.
      (inviato troppo velocemente)

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    11. F.V. fossi in te mi preoccuperei invece dei motivi per i quali i catechisti e i responsabili del CN non denunciano gli abusi , impediscono alle vittime di denunciare, nascondono l'abusatore, colpevolizzano la vittima.
      Chissà se sei in grado di rispondere...il tuo silenzio è eloquente. Sei d'accordo con loro. E, come fanno loro, sei in grado di colpevolizzare un mero testimone dell'accaduto, che ha fatto il possibile perché la verità venisse alla luce, per nascondere i veri responsabili.
      Io questo tuo atteggiamento lo trovo meschino e, finché non rispondi al problema principale, perché i catechisti del Cammino non denunciano gli abusi, anzi, li nascondono attivamente, non ho intenzione di interloquire con te, perché stai evidentemente inquinando la vicenda nello stile che il narcisista Cammino purtroppo insegna ai suoi adepti.

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    12. @Fallacio Vinicio
      Infatti per quanto riguarda Apuron non lo giudichiamo come uomo, perché solo il Signore conosce il suo cuore, la sua storia e sa quello che ha o non ha fatto,ma parliamo solo sulla base dei processi giudiziari,e soprattutto poniamo l'accento sul fatto che Kiko invece di dare ragione al Papa abbia parlato di "persecuzione" riguardo i fatti di Guam (che comunque riguardavano anche scandali immobiliari) e che abbia portato Apuron sul palco a Roma proprio davanti al Papa, invece di parlare di compassione e di ascolto verso le presunte vittime

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    13. Fallacio Vinicio sta inquinando in modo buffo, cioè ponendo la domanda a cui il mio commento dava già la risposta:

      1) Testimone: Il problema è che i catechisti hanno convinto la vittima a non denunciare.

      2) Il neocatecumenale: Non capisco perché la vittima non abbia denunciato!

      Vi hanno invertito tutto, in comunità. Anche il verso di scorrimento del tempo e le relazioni causa effetto.

      D.D.

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    14. Il fallace Vinicio viene qui a ripetere pappagallescamente lo slogan kikiano-carmeniano senza neppure interrogarsi sul significato.

      Ora, Nostro Signore ci chiama alla conversione. La conversione non è come la laurea, che una volta conseguita ti resta per tutta la vita. La conversione va desiderata ogni giorno. In ogni momento della nostra vita siamo chiamati a convertirci, anche i più grandi santi, perché solo la Beatissima Vergine è stata - per specialissima grazia - estranea al peccato per tutta la vita, poiché non corrotta dal peccato originale.

      Non dobbiamo farci abbindolare dallo schemino idiota di "uomo nuovo" che prende per sempre il posto di "uomo vecchio". È vero che nella vita di tante anime c'è stato un momento particolarmente significativo di conversione (un punto di svolta che separa nettamente la vita "di prima" da quella in cui si comincia davvero ad amare il Signore) - ma è anche vero che una conversione sincera non autorizza a dormire sugli allori.

      Bisogna mettere i fedeli in guardia dall'idea dello «scendere sempre più in basso», perché è eresia gnostica. Nostro Signore ci chiama ad elevarti, non a scendere in basso. La virtù dell'umiltà serve per liberarsi dagli ostacoli che impediscono di salire verso il Signore. L'uomo è «poco meno degli angeli», ha una dignità grandissima: non si può pretendere di ridurre quella dignità in nome di una malintesa "umiltà".

      Gli gnostici - e specialmente il filone dei falsi messia Sabbatai Zevi e Jakob Frank - si illudevano che la salvezza pervenisse "attraverso il peccato". Cioè proclamavano che per salvarsi occorresse prima scendere nella desolazione, in modo che la risalita fosse maggiore. È qualcosa di diabolico, perché sottintende che l'uomo "nuovo" deve prima rendersi uomo "vecchio" ma molto "vecchio", discendendo il più possibile: sottintende che la salvezza si misurerebbe con la risalita, sottintende che lo scendere nell'abiezione non comporterebbe alcun rischio di rimanerci (il che è qualcosa di diabolico). Il disegnetto kikiano dell'omino che scende per poi brilluccicare dopo il bagnetto è straordinariamente somigliante alla teoria della "salvezza attraverso il peccato" e ricorda addirittura certi turpi rituali di certe sette segrete che li eseguivano sia per intendere che il candidato è pronto a tutto pur di entrare nella setta, sia per avere su di lui materiale con cui ricattarlo in futuro.

      Kiko e Carmen andavano insegnando che resistere al peccato e fuggire la tentazione sarebbero un errore giacché l'uomo «non può non peccare». Ma questa è un'eresia che nega sia la libertà dell'uomo (libertà anche di fuggire le tentazioni e di sforzarsi di non peccare), sia la divina grazia (offerta continuamente ad ogni uomo come sostegno per non ricadere nel peccato). Addirittura i due spagnoli blateravano di "conoscere il proprio peccato", che è qualcosa di diabolico - poiché "conoscere", in senso biblico, implica il fare esperienza. I cattolici, invece, ravvedutisi, chiedono perdono a Dio attraverso il sacramento della confessione, propongono col Suo santo aiuto di non peccare più (senza farsi strane elucubrazioni su quanto resisteranno), e voltano pagina. Kiko e Carmen, invece, esigevano che la "spontaneità" e la "sincerità" equivarrebbero a crogiolarsi nel peccato, addirittura vantarsene in pubblico (e per chi non ci riesce, ecco le sessioni di "confessioni pubbliche").

      In altre parole, non dobbiamo "scendere in basso" per rinascere uomini nuovi. Al contrario. Dobbiamo tendere a Dio, attraverso gli strumenti che Lui stesso ci ha dato - i santi sacramenti, la dottrina della fede - sforzandoci di vivere nella fede, nella speranza e nella carità, rialzandoci quando cadiamo, domandando l'assoluzione sacramentale e mangiando il Pane di Vita Eterna.

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    15. Mi correggo al commento delle 13:30

      Fallacio Vinicio ha menzionato i testimoni, mentre io poi ho parlato di vittime.
      Errore mio.

      Ciononostante, abbiamo qualche problema qui: il primi testimoni sono i neocatecumenali.

      La vittima dopo aver parlato con loro non aveva nessuna intenzione di entrare in un commissariato. Non c'erano centri antiviolenza. Non si poteva denunciare per altri.
      La prescrizione era brevissima. Spero di aver fornito ulteriori elementi.

      D.D.

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    16. Carissimo Vinicio
      ti informo che il cardinale Pell NON E' STATO CONDANNATO DALLA CHIESA. nON HA SUBITO UNA SENTENZA COME QUELLA DI APURON, acnhe perchè (ed io fui la prima qua a dirlo, le accuse mosse dalla giustizia australiana erano quantomeno ridicole.

      Ora tu puoi anche fare il mafiosetto omertoso (nenti sacciu, nenti vogghiu sapiri), ma resta il fatto E TUTTI LO SANNO perchè Kiko della persecuzione LO HA DETTO IN PUBBLICO e sul palco dopo la condanna Apuron c'era(ci sono le immagini).

      Quindi i dati OGGETTIVI sono che Kiko pensa che Papa Francesco abbia torto oppure che il cammino sia degnamente rappresentato da un (ex) vescovo condannato dalla Santa Sede per atti innominabili su innocenti.
      Vedi tu cosa è peggio.

      Quindi carissimo, è inutile che fai i discorsi del "tempo che è galantuomo" riguardo al vescovo neocatecumenale PEDOFILO dopo che spari la frasetta sibillina: "bisogna scendere fino in fondo (in fondo a cosa? dell'abiezione?) per rinascere"

      La cosa è semplice Vinicio: se tuo figlio ti dicesse: "il mio catechista/responsabile mi ha toccato dove non doveva toccarmi" TU he gli diresti? Che è colpa sua? CHe non deve giudicarlo? Che gli deve chiedere perdono? Oppure semplicemente vai alla polizia e lo denunzi?

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    17. Mi permetto anche di ipotizzare che, in una comunità normale, al commissariato arrivano in 15, tutti ben decisi a testimoniare che una dei loro ha subito un abuso. Aggiungi il fatto che l'abusatore è esterno e non c'è da difendere il prestigio del cammino e che persino degli ordinati ben adulti sono al corrente dei fatti.

      Sto cercando delle scuse ma non ne trovo.
      Sono formattati per difendere il peccato e la violenza che ne consegue, è tutto.

      D.D.

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  3. Vip è l'acronimo di :

    Vogliamo incisive prove

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    1. Bisogna esser proprio ciechi per non vederle.

      Del resto, basta anche molto poco. Come quel giovane che fece incrinare il sorrisetto della "catechistona" chiedendole se già pagasse la Decima.

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  4. Beh, per esempio Apuron (anzi, fratel Tony) aveva tutto da guadagnare con il cammino. Lo si è visto quando finalmente le vittime hanno iniziato a parlare (con l'unica prospettiva di perderci peraltro). Una levata di scudi impressionante. Ricatti, menzogne, calunnie per colpire chi in qualche modo stava rovinando il magnifico mondo neocatecumenale di Guam.
    Kiko Arguello non ha perso tempo a definire tutto come "persecuzione"

    Si sa come è andata a finire..Apuron condannato dal Santo PAdre senza remissione mentre Kiko, DOPO LA CONDANNA, lo metteva sul palco in prima fila per il cinquantennale del cammino. Lo stesso Apuron che ora come ora starà tutto servito e riverito in qlc seminario RM.

    Ricordiamoci che il cammino è stata l'unica realtà ecclesiale che ha RIFIUTATO di dotarsi di linee guida contro la pedofilia dicendo che "ci bastano quelle delle diocesi" (perchè ovviamente il cammino segue pedissequamente le linee guida delle diocesi vero?).

    Il punto è che nel cammino si difende LA STRUTTURA non la PERSONA.
    Visto che qua scrive gente che ha figli io vi chiedo: " e se la vittima fosse vostro o vostra figlia"? Che fareste? le direste: 2vai a chiedere perdono al tuo stupratore perchè non sei migliore di lui? Chiedigli perdono perchè lo ha messo in condizione di peccare?

    Gesù Cristo con questa gente è stato categorico! Oppure pensate che "giudichi" pure Lui?

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  5. Ringrazio D.D. per averci raccontato questa vicenda, che vede come protagoniste delle ragazze del Cammino, il loro catechista, uno (o più) abusatori.
    Ebbene, la decisione del catechista di non denunciare l'abusatore e addirittura la colpevolizzazione delle vittime, non ci giunge assolutamente nuova, perché è ciò che in Cammino si è sempre fatto ed insegnato a fare, e, quel che è peggio, fornendo delle motivazioni religiose: il cristiano non denuncia, il cristiano prende su di sé i peccati altrui.
    Addirittura in questo caso l'abusatore non era neppure del Cammino, e allora è ancor più inspiegabile che il catechista neocatecumenale sia stato consultato, a meno che non ci rendiamo conto del fatto che nel Cammino il catechista assume il ruolo di padre spirituale e di 'profeta'; nel ruolo poi di padrino del dopocresima, diventa il maggior confidente, quello a cui vengono detti i segreti nascosti agli stessi genitori e agli altri adulti che per un adolescente o giovani dovrebbero essere figure di riferimento.

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  6. Vorrei letteralmente prendere a pedate i kikos che quando ci rispondono vanno blaterando "iddemonio diqquà iddemonio di là". Non avete capito letteralmente niente del "demonio". Per voialtri iddemonio è soltanto la simpatica mascotte portasfortuna del Cammino che "ispira" il traffico in autostrada quando andate in convivenza e "ispira" le critiche al Cammino che, in quanto critiche al Cammino, secondo voi devono per forza essere tutte campate in aria e fatte di fango, odio, giudizi e incomprensioni.

    Ebbene, poco fa c'era un tizio che stava rientrando a casa con la propria figlia di due o tre anni. La figlia parlava di mille cose giocose senza smettere un attimo. Il padre, ad un certo punto, molto seccato, le ha detto: «quella non è la Madonnina, è una statua!» (una cosa che ho sentito come una pugnalata)

    Ecco, è esattamente questa l'opera del demonio: intiepidire la fede, specialmente alle persone più piccole e indifese. Lo stesso soggetto che si rallegrerà a vedere che la figlia dice "uh, il nonno" quando vede la foto del nonno, lo stesso soggetto che convincerà la bimba a credere a Babbo Natale per numerosi altri anni, si è sentito urtato dal sentir chiamare "Madonnina" la statuetta della Beatissima Vergine. (Sta' a vedere che è un kikos che, in quanto tale, disprezza e disonora qualsiasi opera di arte sacra perché contano solo le deiezioni della nueva estetica del sommo Don Kikolone).

    Come già sapete, per i neocatecumenali la Beatissima Vergine è solo uno sponsor kikiano, e niente altro. Pertanto, per "onorarla", non ricorrono mai a immaginette dei cristiani della domenica, nemmeno se l'autore cristiano della domenica fosse il Beato Angelico: a parole dicono di "onorarla", nei fatti onorano solo lo sgorbio di Kiko. Profondamente ipocriti, e altrettanto profondamente amici del demonio - quello vero.

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  7. Il parere di Vinicio Fallacio è chiaramente anti cattolico.
    Vinicio Fallacio non ha mai letto nemmeno un po' di catechismo o, se l'ha letto, lo disprezza.
    L'interpretazione valida è quella della Chiesa, che ha sempre REPRESSO il male (anche per salvare il malvagio).
    Per chi tace su certi casi di cui si ha una ragionevole certezza, occorrerebbe la scomunica.
    Vinicio fallacio ci dimostra come l'eresia, essendo una perversione della verità, oltre a favorire la perversione morale, favorisce anche la perversione intellettuale.

    Non è un caso che il pedofilo Apuron è protetto dal Cammino e che l'abusatore omosessuale McCarrick sia un grande fan del Cammino.
    L'eresia ostinata, e perciò VOLUTA, è una scelta perversa, e chi fa una scelta perversa contro la verità compie un atto morale perverso, che apre le porte a ogni perversione.
    Per questo ritengo che anche l'atteggiamento tollerante e buonista dei camminanti verso le immoralità più turpi, che NON appartiene alla dottrina della Chiesa, è una prova del fatto che il Cammino è una setta anti cattolica.

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    1. @pietro non del cammino, non capisco veramente dove hai letto dal mio commento l'invito a tacere questi fatti, anzi sono sorpreso dal fatto che chi è a conoscenza di questi fatti non li denunci ai magistrati invece del web. Dal web non si otterrà mai la verità, mentre tramite i magistrati ci si può arrivare.
      Fallacio Vinicio

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    2. @Fallacio Vinicio
      Quindi ora chi fa il Cammino può denunciare? Perché io sapevo che Kiko lo avesse vietato (!)

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    3. Fallacio Vinicio, la vittima è stata convinta a non denunciare dai neocatecumenali.
      Il reato è in prescrizione. All'epoca non era neppure possibile denunciare per conto di altri.
      Parlarne nel web serve per PREVENIRE.

      Facciamo prevenzione :

      Care ragazze, care donne, cari bambini, cari ragazzi, cari uomini (non si sa mai):
      se entrate nel cammino e, Dio non voglia, vi succede una cosa del genere, è possibile che i catechisti e persino certi presbiteri confessori cercheranno di insegnarvi che NON bisogna denunciare ma imporsi la seconda violenza di perdonare.

      Inoltre, come riportato da altre testimonianze, c'è la terza violenza, quella di andare a chiedere perdono all'abusatore.

      Queste azioni sono la logica conseguenza di come il cammino si permette di considerare le signore donne in primis ma tutti i fratelli in generale.

      Questo è il punto.

      D.D.

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    4. Fallacio: ho interpretato le tue parole come un commento al post, che condannava senza mezzi termini la mancata denuncia degli abusi.
      Non mi è sembrato che tu approvassi il post, per cui ne ho dedotto che eri contro.
      Anche perché le tue parole: "Scendere sempre più in basso per far morire l'uomo vecchio e perché rinasca l'uomo nuovo" in riferimento al post, possono dare l'impressione che subire gli abusi tacendo possa rappresentare un modo, per Kiko, di andare sempre più in basso (per poi risorgere senza aver denunciato ma avendo tollerato il male).

      Se sei daccordo col post, ne prendo atto, ma non si capiva.
      Potevi semplicemente dire di essere daccordo.

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    5. Il fallace Vinicio è sempre lo stesso troll che ogni 2-3 giorni sceglie un nuovo pseudonimo perché quello precedente ha accumulato troppe figuracce epiche.

      Se di tanto in tanto diamo spazio al troll è perché il rispondergli ci consente di mettere i puntini sulle "i", facendo notare le enormi fandonie di Kiko e Carmen, e le gigantesche ingiustizie perpetrate dai neocatecumenali nel nome dei due eretici spagnoli e per loro conto.

      Ricordiamoci sempre che per qualche "strano motivo" i capicosca della setta sono sempre ammanicatissimi con gente estremamente ambiziosa o estremamente ricattabile. Hanno convertito il vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron, ed è stata una carta utilissima da giocare su tutti i fronti - far aprire un seminario farlocco neocatecumenale a Guàm, spazzar via i parroci sgraditi al Cammino, intrallazzare dietro le quinte per derubare la diocesi di Guàm di una proprietà multimilionaria, eccetera.

      Quando vi dicono "il Cammino mi ha salvato", ricordatevi del vescovo pedofilo neocatecumenale che chiede alle suore benefattrici della diocesi di mentire a favore degli intrallazzi del Cammino... Ricordatevi che i kikos, pur di difendere i loro VIP pedofili, vanno blaterando che le vittime erano "consenzienti"...

      Il Cammino è una spiritualità veramente molto gradita al demonio (quello vero). In nome del Cammino, gli zelatori di Kiko e Carmen sono dispostissimi a mentire e ingannare.

      E tutte queste cose Nostro Signore le nota benissimo.

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    6. @D.D
      Mi associo al tuo commento di prevenzione, e aggiungo questo se può servire a qualcuno:

      Se qualche neocat vi importuna sui social e vi fa domande che possano mettervi a disagio, o vi offende gratuitamente, bloccatelo senza sentirvi in colpa e parlatene sempre!

      Per chi si chiede perché una vittima di violenza non denuncia in magistratura, vorrei volentieri farvi leggere le affermazioni di un neocat che in chat si vantava che i neocatecumenali siano invincibili in tribunale, mettendo in dubbio la vicenda personale di una persona del blog, ma non posso farlo per privacy (ad ogni caso se non mi credete non mi offendo) al cui ho risposto tranquillamente che dalla giustizia divina invece non si fugge

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    7. Ti crediamo assolutamente Gloria, risparmiaci le farneticazioni di quello psicotico individuo.

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    8. @Valentina Giusti
      Ti ringrazio ☺️
      In ogni caso questa persona mi è parsa intelligente ma purtroppo molto indottrinata inconsapevolmente

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    9. @gloria
      NONO, io li voglio leggere. Mi voglio rendere conto di persona fin dove riescono ad arrivare.

      "I neocatecumenali sono invincibili in tribunale"??
      Ma si rendono conto di quello che dicono? Si rendono conto che in pratica stanno dicendo che possono fare quello che vogliono perchè hanno l'impunità?

      Qui non si parla neppure di presunzione di innocenza. Si dice proprio che non ha importanza.
      Poi ho torto se dico che il cammino FA DANNI

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    10. @alect
      Sì praticamente diceva che ogni causa contro di loro era sempre persa da chi la intentava
      Io comunque rinnovo l'invito a pregare per questa persona

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    11. I neocatecumenali non adiranno mai le vie legali, in quanto lungi da loro affrontare un contraddittorio pubblico,
      inevitabile in qualsiasi lite processuale, che inevitabilmente li metterebbe allo scoperto.

      Ruben.

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    12. Vabbè, io penso oggettivamente che nel cammino ci sia una strana atmosfera che fomenta determinati comportamenti...ricordo di aver conosciuto un sacerdote che aveva talmente assorbito la mentalità neocatecumenale che, quando gli parlai di una determinata struttura, lui mi disse: "ehhh, ma quella è NOSTRA" con il classico tono: "siamo talmente potenti che abbiamo questo e tanto altro", quindi probabilmente il tizio in questione aveva in testa la stessa cosa: "siamo talmente ammanicati e potenti che se ci fanno causa siamo protetti.."

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  8. X Gloria

    Secondo te Kiko può vietare una cosa simile? Quando lo avrebbe vietato?

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    1. Si veda ad esempio di quando Kiko nel 2010 sbraitò furiosamente contro i social networks. Oppure, altro esempio, di quando nel 2014 i kikos su Facebook parlarono di Kiko che vietava Facebook e tra i commenti c'era perfino chi ricordava che il proprio mega-catechistone regionale, tal Morfino, ribadiva il divieto di internet ogni volta. Dato che non si muove foglia che Kiko non voglia, si deve dedurre che la guerra di Kiko contro l'internet va avanti ormai da più di 23 anni.

      Infatti, per opera del compianto don Gino Conti, fu possibile reperire "su internet" fin dalla fine degli anni '90 parecchi documenti e articoli che se fossero rimasti su carta nessuno li avrebbe conosciuti (sul sito web Alterinfo ospitato sulla piattaforma Geocities), come ad esempio la lettera pastorale di monsignor Bommarito, all'epoca arcivescovo di Catania, che raccolse testimonianze dettagliate dal clero e dai fedeli riguardo alle storture del Cammino.

      L'assurdità è che i kikos di Catania e dintorni fecero di tutto per non far conoscere il documento, tant'è che alcuni fratelli del Cammino catanesi lo scoprirono solo molti anni dopo - qualcuno anche grazie al nostro blog. Quando un presunto "insieme di beni spirituali" deve nascondere a tutti i costi le legittime e documentate critiche e testimonianze sfavorevoli, per di più originate dal proprio vescovo, significa necessariamente che il Cammino viene dal demonio.

      Naturalmente il coniglio anonimo delle 13:56 si guarderà bene dall'entrare in argomento. Complimenti per l'ennesima figuraccia fatta.

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    2. @anonimo
      Nei mamotreti immagino

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    3. @Anonimo
      Se ti riferisci al divieto di denunciare credo sia in un mamotreto, penso del secondo passaggio,in ogni caso questa cosa me lo hanno confermata anche delle sorelle di comunità parlando di alcune vicende che non avevano denunciato proprio per questo motivo

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    4. Morfino è l'acronimo di :

      Morfino Ora Rifiuta Facebook Inneggiando Neocatecumenali Organizzati

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  9. Grazie D.D. per questa nitida e significativa testimonianza.
    Dici bene, per quanto l'argomento concernente gli abusi sia doloroso, è necessario e doveroso che se ne parli.

    Il sistema kikiano è intrinsecamente violento; votato al nascondimento a tutela della sua stessa sopravvivenza.
    Nel cammino in molti perdono l'equilibrio e si schierano dalla parte di quel 'padre' maligno di cui affermano d'essere prole, anche a discapito dei propri affetti. A me, ad esempio, è capitato di appurare - perchè sballonzolata di casa in casa, come è tipico dei neocatecumenali - quanto l'influenza del cammino leda determinate famiglie sino a causarne, senza il minimo scrupolo, la divisione e, anche, l'insensibilità.

    Come ho di già narrato ho vissuto sulla mia pelle, da vittima, la questione degli abusi, ritrovandomi ad affrontare e ad assistere all'inferno più tetro con occhi increduli e cuore sanguinante.

    Io nell'immediatezza espressi della violenza da me subìta, informando quanta più gente possibile dell'accaduto, ma essendo giovane e completamente immersa nel contesto non ebbi altre persone cui rivolgermi se non proprio i neocatecumeni stessi. Riporto alcuni stralci di quelle confidenze:

    - Mi riferì ad una donna, madre di tre figli di cui una all'incirca della mia stessa età di allora. Essa, nell'apprendere il nome dell'autore del misfatto si mise le mani sul viso come in segno di disperazione; le dispiacque per il suo 'carismatico' catechista: "non ne parliamo va, meglio lasciare perdere, tutto questo può essere un beneficio per la tua storia. Fidati di Dio".

    - Un'altra persona, sempre donna, di una certa età, mi liquidò affermando: "speriamo che non lo cacciano".

    - Un'altra ancora, che conobbi ad Assisi, alla quale telefonai perché si trovava in convivenza, mi rispose: "senti, io sono in convivenza, sto bene, sto ricevendo dei giovamenti spirituali che mi voglio godere, non voglio farmi disturbare da te"

    - Un sacerdote del cammino affermò: "meglio essere ubbidienti che traditori" (ubbidienti al cammino, cioè incassare senza pretendere giustizia).

    Come loro tanti altri.
    Nel mio caso non fui io a difendere il delinquente, anzi lo indicai e colpevolizzai con lucidità e decisione, ma furono tutti gli altri a prendere le sue parti, anche quando la questione fu talmente lampante da richiedere la rimozione istantanea del losco ed il suo trasferimento immediato in altro contesto. Questo sporco catechista kikiano, dopo un tempo disposto per far calmare le acque, con l'aiuto di altri super katechisti suoi fraterni amici si ricollocò sul podio, ritornando ad acquisire il suo vecchio ruolo dominante.

    Nel cammino sussiste un'intesa tra i neocat. comuni e i maggiori della kikos-gerarchia; i minori devono adeguarsi e concordare con ogni decisione proveniente dai piani alti, altrimenti si incorre in qualche punizione: allontanamento dalla setta, emarginazione, retrocessione.
    Nessuno vuol rischiare di sgretolare l'unione "fraterna" instaurata nel movimento, anche a costo di sacrificare l'innocente di turno senza pietá.

    Voglio sottolineare questo tuo sapiente epilogo D.D.:

    "Il lavoro di ristabilire la verità, che questo blog svolge in modo infaticabile, è fondamentale perché le vittime (in realtà siamo tutti vittime, perché se soffre un membro soffre tutto il corpo) devono sapere che, fuori dalla massa di coloro che sono ancora sotto anestesia, il resto del corpo è anch'esso sofferente e che chiama "male" il male e "crimine" il crimine.

    E che non cessa di esporre il peccato di questi irresponsabili, di rubare la verità mentre dovrebbero onorarla, e di rubare la giustizia mentre dovrebbero esercitarla"

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    1. Grazie Osservatorio, tante volte mi avete aiutato a capire e questa volta più delle altre. Posso testimoniare anche io la crudeltà dei cosiddetti fratelli. Rebel <3

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    2. Un sacerdote che dice una cosa sbagliata non rappresenta tutti i sacerdoti. Siamo uomini e si può sbagliare, anche i ministri di Dio possono sbagliare. Anche i catechisti possono sbagliare e anche i catecumeni. Attenzione al giudizio che è il male più grande.

      Fabrizio

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    3. Aridaje con sto giudizzzio. Ma avete una fissa! Non è neanche peccato lieve, altro che grave, non è proprio peccato. È il semplice esercizio dell'intelletto: soggetto + predicato + complemento. Proprio perché Dio ci ha creato a sua immagine e somiglianza abbiamo la capacità di giudicare e DOBBIAMO giudicare. Chi non giudica è un pusillanime e un ignavo.
      È peccato il giudizio temerario, è peccato il processo alle intenzioni, è peccato la calunnia.

      Tomista EX nc

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    4. @ Fabrizio

      Tu dici che ognuno può sbagliare, anche i ministri di Dio possono sbagliare, anche un nc può sbagliare, e chi dice il contrario? Mica la questione gioca sull'errore che un singolo possa fare, mica si sta cercando di entrare nella coscienza di qualcuno? Il problema, caro Fabrizio, è in una ideologia, in un certo stile, in regole comportamentali univoche e senza appello, dottrina, prassi, etc.
      Non capisco il perché ogni qual volta che un nc interviene su questo blog, cerca sempre di dire che coloro che vi commentano sono contro kiko, Carmen (il cui Giudizio non compete di certo a noi), mi dispiace ma state prendendo un grosso granchio, non è la persona ma il sistema che essi sono stati capaci di costruire che è abominevole e verso il quale, a ben dire, coloro che ne sono usciti con le ossa rotte, proprio grazie ad esso, intendono gridarlo dai tetti!

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    5. Visto che, come giustamente affermi, anche i sacerdoti e i cosiddetti "catechisti" sbagliano, perché si arrogano il diritto di farsi interpreti della Parola di Dio e perché nel Cammino si dice che a loro si deve obbedienza? Si dovrebbe tutt'al più dire che il "catechista" può dare delle indicazioni o dei consigli, diciamo così, quantunque non richiesti, ma che poi è il singolo camminante che alla luce della Parola di Dio deve fare il discernimento sulla sua vita, magari aiutato in questo da una guida spirituale di cui si fida? Altro che "meglio essere ubbidienti che traditori". Dove diamine sta scritto che un cattolico deve obbedire al suo catehista? Neanche il Papa direbbe a un fedele "Tu mi devi obbedire". Piuttosto è il fedele che dovrebbe seguire il magistero della Chiesa (non del Cammino) in diversi ambiti: ma nessuno può pretendere di obbligarlo o di controllare come lui/lei vive o inteferire con il foro interno della sua coscienza. Altro che tradire: è il Cammino e il cosiddetti catechisti e ancor di più i sacerdoti compiacenti e succubi che tradiscono continuamente gli insegnamenti della Chiesa cattolica. Sono un'associazione a delinquere, altro che! Della fallacia della pretesa ubbidienza ai catechisti sono sempre stato convinto fin dall'inizio del Cammino e infatti non ho mai né chiesto consiglio né ubbidito a nessun catechista e ringrazio Dio di non averlo fatto: ho visto troppa gente rovinata (in tutti i sensi). Quando l'ultimo catechista ha provato a impormi la sua volontà, me ne sono andato definitvamente. L'unica cosa che mi dispiace, se ci ripenso, è stato non andarmene sbattendo dietro di me la porta, come vrebbe meritato l'arroganza e la boria del catechista capo, ma invece dandogli ancora una possibilità di parlare con noi... tempo perso. Ho lasciato il giudizio e la giustizia a Dio.

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    6. "Un sacerdote che dice una cosa sbagliata" ve lo potete tenere e tutti quelli come lui, che in realtà di cose sbagliate ne dicono tante, non unah.

      Evitandi sunt, e come la peste.

      A. Non.

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    7. Rebel, eri una grande già da piccola :-)

      ...il livello di svuotamento che raggiungono nel Cammino lascia veramente storditi...

      D.D.

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    8. Kiko e Carmen hanno dato a tutti un luogo dove crescere...amare il prossimo...santificarsi. Poi si sa...la pecora nera c'è sempre ma non per questo si può incolpare tutto il cammino. Ja...siate oggettivi.

      Fabrizio

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    9. Per Fabrizio
      Tutti possiamo sbagliare, se vogliamo sbagliare. Perché chi è nel pieno delle proprie facoltà mentali e sbaglia, si sta comportando come un criminale. Nel cammino succede di tutto e quando un katechista diventa un carnefice, questo deve pagare il suo crimine. Invece nella setta viene tutto coperto e difeso. Assurdo pensare che la vittima debba chiedere perdono al violentatore. È da codice penale. In galera dovrebbe stare e per lungo tempo per pagare la sua bravata. Ma dove sta scritto che il giudizio giusto non debba essere espresso!. Solo chi ha la testa fasciata e la volontà di agire male insiste su questa strana espressione S.R.

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    10. Vinicio, Ja.. A CHI.

      La pecora nera non deve essere catechista né presbitero né responsabile né itinerante, né iniziatore, né dare consigli, né dirigere gli altri, né... né... né...

      Deve essere limitata nei suoi poteri perché deve pensare a convertirsi alla carità, e non lasciata libera di abusare impunemente dell'anima della mente ed del corpo altrui.

      Non venite a fare i magnanimi a spese altrui.

      Kapiert, Kapo?

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    11. E.C. "Ja" era per Fabrizio, non per Vinicio.

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    12. "Kiko e Carmen hanno dato a tutti un luogo dove crescere...amare il prossimo...santificarsi."

      Nel cammino le pecore nere non sono un'occorrenza sporadica ma una consuetudine. Kiko trasmette le sue deviazioni ai fedeli, fornendogli una dottrina eretica che rende il peccato necessario e impossibile da evitare.
      Quindi, in definitiva, Kiko e Carmen hanno originato intere comunità di pecore nere come la pece, oscure e inquinate; altro che santità di qui e di là.

      Ma siccome affermi questo concetto sotto il mio commento, specifico nuovamente che i due che onori con così profonda riverenza non hanno titubato un istante a proteggere il catechista maniaco della mia vicenda pur di garantire difesa al cammino.

      Io non stetti zitta, rivelai ogni cosa, diffusi la verità, non mi lasciai intimorire neanche dall'indiavolato Morfino, giungendo a lederli e a spaventarli con la verità. Ecco perché, finché Dio vorrà, non smetterò d'esprimere l'onesta realtà che vorrebbero dimenticare per lasciarsela alle spalle.

      Kiko ebbe il coraggio di effettuare un incontro a Roma per l'occasione, ove parteciparono anche molti di quei ministri del cammino che difendi con scusanti inutili Fabrizio, che, dinanzi all'ira funesta di Kiko, stettero zitti e muti, assoggettati e privi di qualunque autorità.
      Durante il suddetto incontro Kiko si scagliò con ira contro il catechista abusatore, ma non a difesa dell'innocente, ma per dar sfogo all'esclusiva preoccupazione che lo attanagliava: "hai rischiato di far chiudere il cammino!". Ecco cosa gli tolse il sonno: la possibilità che il cammino ne risentisse gravemente.

      Anche in questa circostanza Carmen, la paladina delle donne, anche definita "la santa di categoria superiore", non stentò a proteggere il movimento sacrificando la verità e calpestando con i suoi piedi sporchi l'innocente. Altro che 'beata tra le donne' come si autodefiniva e come voi la intendete cari neocat., essa era meschina e restìa alla preghiera del santo Rosario, persuasa di potersela sempre cavare nonostante gli inganni. Forse non sapeva che la logica del diavolo si frantuma davanti al calcagno della Madonna e alla Croce di suo Figlio?

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  10. Gloria, come al solito non pubblicate ciò che vi da fastidio.
    Questo la dice lunga.
    Il senso etico della par condicio non potete sottovalutarla.

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    1. Il tipico cretineocatecumenale esige che qui gli scriviamo per la centesima volta che gli slogan della propaganda kikiana non meritano di essere pubblicati qui.

      Questo perché ci sono dei fatti concreti ineludibili, tra cui per esempio:

      1) il Cammino insegna ambiguità, errori, vere e proprie eresie. È un fatto incontrovertibile, su cui sono stati pubblicati numerosi libri e articoli da persone molto più quotate di noi. I kikos non hanno mai fatto nulla per correggere tali errori, o almeno rinnegarli, o almeno dire: "quella tale fandonia è incompatibile con l'insegnamento della Chiesa e perciò noi l'aborriamo". Non possono rinnegare gli insegnamenti di Kiko e Carmen, perciò si limitano a dire "non è come dite voi, vi sbagliate".

      2) il Cammino celebra carnevalate liturgiche offensive per Nostro Signore, per la Chiesa, e per i singoli fedeli. L'autorità della Chiesa ha ripetutamente condannato tali carnevalate - in particolar modo con la lettera del 1° dicembre 2005 con le «decisioni del Santo Padre» Benedetto XVI, «decisioni» confluite nello Statuto del Cammino (art.13, nota 49) e mai abolite né ridimensionate - ma i neocatekiki fingono di non saperlo. Non possono proclamare la propria disubbidienza, perciò si limitano a disubbidire dicendo "voialtri vi sbagliate, non è come dite voi".

      3) il Cammino promuove un'infinità di ingiustizie ai danni dei fratelli più piccoli e più indifesi. Si va dall'esigere brutalmente la "Decima" a dei poveri pensionati minimi (e sì che quei 50 euro dei 500 di pensione lo sfamerebbero per una settimana, ma i cosiddetti "catechisti" sono perentori e irreprensibili, peggio che degli aguzzini mafiosi), fino al pretendere che le vittime dei pedofili chiedano perdono ai propri stupratori (col sottinteso che i VIP del Cammino hanno l'autorizzazione ad abusare sessualmente di chiunque perché «l'uomo non può non peccare, e poi quando il Signore mi toglie la mano dalla testa ne combino di ogni!»). Gli zelatori del Cammino sono convinti di avere il certificato di santità (lo Statuto) e l'autorizzazione a peccare. Non potendo ammettere di essere loro, nell'errore, vanno gridando "tu giudichi! voi vi sbagliate! non è come dite voialtri!". Naturalmente valuteranno ogni peccato a seconda di chi lo commette: se è un kikos, tanto più un VIP del Cammino, allora è "una grazia di Dio per voi"; se invece è scomodo per il Cammino, allora tuonano peggio di un neo-savonaroliano.

      E comunque, anche se questo blog venisse imbrattato di propaganda kikiana da cima a fondo, Nostro Signore sa benissimo quanto marciume c'è nel Cammino, quante eresie, quanta mancanza di carità, di speranza e di fede. I kikos possono ingannare noi, ma non possono illudersi di ingannare il Signore. Nel giorno del giudizio gli urleranno contro "ma noi avevamo lo Statuto! davamo la decima! evangelizzavamo! avevamo il plauso di ben 168 vescovi e 357 cardinali e 1651 papi! come osi, Signore? Tu giudichi!"

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    2. Quando non vi pubblicano vi stanno facendo un favore perchè ogni volta che aprite bocca fate vedere i DANNI spirituali che il cammino provoca.

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    3. @Efraim
      Mi dispiace contraddirti ma la pubblicazione dei commenti spetta ai moderatori e non a me, e ti hanno già spiegato come funziona; in ogni caso se vogliamo parlare di commenti cancellati potresti consultarti con i neocat che sui social me li hanno cancellati per aver fatto domande lecite e osservazioni pacate, e in un caso mi hanno anche "minacciata" di bloccarmi oltre a darmi della bugiarda/odiatrice/calunniatrice

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  11. @ Fallacio Vinicio
    @ Efraim l'Etico

    Negate che l'omertà faccia parte del sistema-Cammino?

    Allora volete illustrarci perché, ad una certa tappa, i kikatekisti ordinino di chiedere perdono a chi ti ha fatto del male?
    Questo, indipendentemente dal tipo di male subito.

    Per chi non ci è ancora arrivato, mi spiego meglio.
    Scrutinio. Dopo aver subito la solita pubblica inquisizione, il capo equipe ti ordinerà di recarti o telefonare alla persona che ha commesso ingiustamente qualcosa contro di te, e tu (la vittima) dovrai chiedergli perdono "in nome di Gesù Cristo" del male subìto.
    Dopodiché dovrai riferirlo all'equipe.

    Il perdono cristiano è esattamente l'opposto. È chi ha subito il male a perdonare chi lo ha commesso.
    Ciò tuttavia non esclude la pena. E la pena, sia che si tratti della penitenza impartita da un sacerdote in confessione, sia che si tratti di condanna, ha lo scopo di impedire che chi ha commesso il male continui impunemente a farlo.
    Impedirlo è nell'interesse delle vittime in primis, ma anche dell'ingiusto che eviterà ulteriori peccati/reati e sofferenze ad altre potenziali vittime.

    "Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno" l'avete mai letto?
    E che dei due ladroni uno sia stato perdonato perché pentito e l'altro no?

    Inoltre, visto che siamo cristiani, sappiamo che la Chiesa insegna che il peccato è un'offesa a Dio: “il peccato è un'offesa a Dio…il peccato si erge contro l'amore di Dio per noi e allontana da lui i nostri cuori” (CCC 1850).
    Quale motivo migliore per impedire a chi commette il male di continuare a farlo.
    Invece secondo la Cara Estinta S. Carmen (leggasi Sora Carmen) “Dio non può essere offeso nel senso di togliere a Lui la gloria, perché allora Dio sarebbe vulnerabile e non sarebbe più Dio” (Orientamenti per le équipes di catechisti del 1972).
    S. Ignazio, che non era neocatecumenale, diede per motto ai Gesuiti: "Ad maiorem gloriam Dei"; la Compagnia lotta per la "maggior gloria di Dio".
    Che teologa illuminata, la Sora Carmen, lei si che aveva capito tutto, come il suo compare.

    L'obbligo di chiedere perdono a chi ti ha fatto del male si inserisce nella stessa logica secondo la quale l'uomo è schiavo del demonio e non può non peccare. Perciò ogni mese si fa una bella penitenziale in cui ti accuserai di peccati per i quali non puoi essere responsabile date le premesse. Geniale!
    Aggiungiamoci il passaggio in cui ti fanno riconoscere di essere figlio del demonio. E qui si rasenta la bestemmia, perché i battezzati sono figli adottivi di Dio.

    Con una tale filosofia a monte non c'è da stupirsi di simili situazioni.

    Allora, Vinicio Pataccaro, Efraim l'Etico e compagnia cantante, ce la spiegate questa cosa della vittima che chiede al proprio aguzzino di perdonarla per aver subito il male?
    Sbaglia la Chiesa o sbaglia Sankiko inquisitore?

    p.s.
    Mendacio Vinicio, Efraim l'Etico, vi prevengo. Se volete negare che Sankiko indemoniato abbia affermato pubblicamente che l'uomo è schiavo del demonio, ascoltatelo dalla viva voce del vostro padrone: Arguello a Budapest
    - afferma che l’uomo è schiavo del demonio e stravolge il testo di Eb 2,14, min. 27,16.

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  12. Perché l'UE ha approvato un regolamento sulle comunicazioni elettroniche che, con la scusa della privacy, impedisce di rintracciare i pedofili?
    La scusa è, appunto, la privacy, ma nulla impedisce il sospetto che, chi governa l'UE, possa essere una cricca di pedofili.
    Non c'è nessun motivo che possa escluderlo.

    E perché nel Cammino si insiste spasmodicamente che occorre che le vittime chiedano perdono ai carnefici, che non si deve mai sporgere denuncia, che non ci si deve ribellare alle ingiustizie, nemmeno a quelle sociali, che non bisogna giudicare non solo il peccatore, ma nemmeno il peccato (ma questo non vale per i "catechisti"?
    E perché si insiste all'obbedienza assoluta ai "catechisti" sebbene questo non sia il Vangelo di Cristo?
    Non è forse perché si vuole disporre delle persone e sfruttarle?

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  14. @fabrizio

    Con questa storia del "giudizio" avete anche rotto i cabbasisi.
    E' ovvio che TUTTI possono sbagliare, ma questo non vuol dire che si è liberi di sbagliare e CONTINUARE A SBAGLIARE senza remore alcune.

    Ricordiamoci anche che ci sono PECCATI VENIALI E PECCATI MORTALI. Ovvero ci sono peccati che ti levano LA VITA ETERNA. Ti rinfresco la memoria:

    Si ha peccato mortale quando l’uomo, sapendo e volendo (sciens et volens) per qualsiasi ragione sceglie qualcosa di gravemente disordinato.

    Ora, mi vuoi dire che il sacerdote che dice : "meglio ubbidienti (A CHI??) CHE TRADITORI pensasse SERIAMENTE di fare una cosa buona? No, perchè se è così nel cammino avete GROSSI PROBLEMI.

    Se in un percorso che mira a fare "cristiani adulti" non si dice chiaramente QUALI SONO LE COLPE GRAVI e si dice tranquillamente che LA TUA VOLONTA' non è importante PER EVITARLI allora, con tutto il rispetto, quel percorso FA DANNO.

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    Risposte
    1. Come dice AleCT : ubbidienti a chi?

      Ecco di seguito le promesse al momento dell'ordinazione sacerdotale. Copio e incollo da
      Cathopedia

      =====
      Interrogazioni e Promessa di Obbedienza

      I candidati si alzano in piedi e si pongono dinnanzi al Vescovo che li interroga sulla loro volontà di assumere gli impegni della sacra ordinazione.

      Vengono formulate cinque domande:

      La prima domanda del Vescovo specifica che il ministero presbiterale dovrà svolgersi nella fedele cooperazione all'Ordine dei Vescovi e nel servizio del popolo di Dio, sotto la guida dello Spirito Santo.

      La seconda domanda verte sull'assunzione del ministero della Parola nell'insegnamento della fede cattolica.

      La terza domanda riguarda la celebrazione dei misteri di Cristo secondo la Tradizione della Chiesa, specialmente l'Eucaristia e la Sacramento.

      La quarta domanda chiede l'impegno della preghiera.

      Nella quinta domanda viene prospettata la stretta unione a Cristo sommo sacerdote nel diventare vittima offerta al Padre per la salvezza degli uomini.

      A tutte le domande i candidati esprimono insieme, ma al singolare, la propria volontà: Si, lo voglio. All'ultima domanda la risposta è: Sì, con l'aiuto di Dio lo voglio"".

      Quindi ogni candidato si avvicina al Vescovo personalmente, pone le sue mani tra le mani del Vescovo, e promette "filiale rispetto e obbedienza" a lui e ai suoi successori.

      -----

      La cosa che emerge una, volta di più... è che urgono madrine e padrini del clero. C'è molto bisogno di pregare e di offrire per loro, per i santi uomini di Dio come per i disgraziati. Penso che questo sia in buona parte vocazione dei laici, oltre che delle monache di clausura. E si possono anche offrire delle Messe in loro favore (celebrate da qualcun altro si capisce).

      D.D.

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    2. Fabrizio è l'acronimo di :

      Fortunatamente Ancora Buoni Ragguardevoli Immani Zelanti Ideali Ognora

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    3. Cabbasisi è l'acronimo di :

      Catecumeni Ancora Ben Bilanciati Adesso Strillano Inverecondi Straordinarie Invettive

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    4. Demonio è l'acronimo di :

      Dobbiamo Evitare Mamotreti Orripilanti Neocatecumenalmente Indecentemente Osservati

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  15. Piccolo OT
    Ma il battesimo che i camminandi ricevono nel Giordano a fine cammino e lecito secondo quando prescrive la Chiesa Cattolica? Rende invalido il batteximo ricevuto da piccoli?
    Ringrazio chi vorrà togliermi questo dubbio.

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    1. Non è lecito ma non invalida il Battesimo ricevuto (in quanto è un Sacramento che imprime nell'anima il "carattere", perciò è indelebile come la Cresima e l'Ordine).

      Tomista EX nc

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    2. Precisiamo subito una cosa che fa infuriare a morte i sedicenti "atei": i sacramenti celebrati validamente non si possono "annullare" o "cancellare".

      La Chiesa prevede delle procedure per il "riconoscimento di nullità" (attenzione alla parola "riconoscimento"), cioè il processo (non banala) per verificare che a suo tempo non si trattò della celebrazione di un sacramento ma solo della finzione di sacramento. Esempio: per il matrimonio è richiesta la libertà di entrambi gli sposi; se uno dei due si sentiva "obbligato" a sposarsi, la celebrazione non fu valida, nonostante tutti i confetti foto pranzo regali applausi viaggio di nozze.

      Il sacramento del battesimo richiede pochissime cose (bagnare il capo per 3 volte pronunciando la formula "io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo"): pertanto - esempio paradossale, solo per rendere l'idea - potrebbe darsi il caso di ricevere validamente il battesimo persino da un ateo o protestante (parentesi seria: esistono accordi fra la Chiesa Cattolica e gli eretici protestanti, per riconoscersi a vicenda la validità dei battesimi celebrati). Per essere "nullo" (cioè "invalido", cioè "finzione"), un battesimo deve difettare o riguardo al gesto dell'acqua o a riguardo alla formula (c'era stato il recente caso di un prete che si è dovuto far battezzare - e ricevere poi di nuovo tutti i sacramenti, incluso l'ordine sacro - perché ha scoperto nel video del suo "battesimo" che invece di dire "io ti battezzo ecc." il diacono con la permanente aveva detto "io ti accolgo nella comunità nel nome del Padre ecc.").

      Detto questo, possiamo finalmente rispondere: quel bislacco "ribattezzarsi" neocatecumenale nel fiume Giordano è una pratica idolatrica (la fanno solo per onorare Kiko e Carmen, che inventarono la pagliacciata - circolano perfino le foto - e l'hanno inserita fra le attività dei kikos giunti a una certa "tappa" kikiana-carmeniana; inoltre è una pratica che va contro Dio perché implica che un cristiano che non effettua la carnevalata al Giordano sarebbe meno cristiano degli altri (meglio: "un cristiano della domenica", cioè che non ha effettuato il sacro Cammino): Nostro Signore ha detto «andate e battezzate ecc.», dunque se c'è bisogno della pagliacciata al Giordano significa che la Chiesa avrebbe sempre sbagliato a celebrare i battesimi. Infine, è anche un gesto ipocrita: il Cammino promette la "riscoperta del battesimo", ma i neocatecumenali sono tutti già battezzati, dunque non ha senso fare la patetica messinscena pseudo-battesimale al fiume Giordano solo per "riscoprire" scimmiottando una pagina di Vangelo senza averne letto il seguito (Giovanni il Battista, infatti, già proclamò che il suo battezzare "con acqua" era una cosa passeggera e temporanea, che sarebbe stata inutile non appena fosse giunto il Messia: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco» (cfr. Lc 3,16). Che senso ha praticare lo spettacolino al Giordano con l'acqua a cristiani che sono già stati battezzati in Spirito Santo e fuoco?

      (E sì che per capire il Cammino basta ricordarsi almeno questi due punti fondamentali: inscenano carnevalate per sembrare "più cristiani degli altri" - ipocriti e superbi, proprio come i loro autonominati "iniziatori" - e anziché "riscoprire" come hanno sempre proclamato, banalizzano e spettacolarizzano la liturgia e i sacramenti oltre che la dottrina, la disciplina ecclesiastica, la vita familiare, sociale, ecc.)

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    3. @anonimo delle 7 e 49
      Il Battesimo sacramento ricevuto da neonati imprime il sigillo di cristiano ed è indelebile. Per questo il sedicente battesimo che si svolge tra i neocatecumenali nel Giordano è una farsa e una pagliacciata. Vergogna. S.R.

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    4. @anonimo 7:49, il Battesimo è uno, quello che si fa nelle acque del Giordano è semplicemente un "ricordo", un "rivivere" in maniera consapevole il nostro Battesimo fatto da neonati.
      Fallacio Vinicio

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    5. Non sembrerebbe assolutamente, vista la prima immagine dell'articolo (tratta dall'originale di Kiko Argüello).
      A suo tempo a un commentatore , che si definiva 'catecumeno', chiesi se per caso non fosse ancora battezzato, ed egli mi rispose che, anzi, era stato battezzato 'due volte'. Una affermazione del genere, dopo trent'anni di 'approfondimenti' della Scrittura nelle salette, fa rabbrividire. Ma è giustificata dall'enfasi che viene data appunto a questo battesimo neocatecumenale nel Giordano detto appunto 'consapevole' (come se al battesimo fatto da infanti mancasse qualcosa, appunto la 'consapevolezza' per poter essere un sacramento completo, salvifico ed attivo). Se vuoi definire questa cerimonia al Giordano in modo cattolico, un termine c'è, ed è 'rinnovo delle promesse battesimali', non certo battesimo consapevole.

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    6. @Fallacio Vinicio
      Per una volta sono d'accordo con te, infatti il Battesimo una volta amministrato non si può amministrare di nuovo, ma al massimo solo rinnovare simbolicamente

      Però devo dirti che il rinnovo delle promesse battesimali nel Giordano non è prerogativa del Cammino, chiunque po' farlo anche semplicemente in un pellegrinaggio o in un ritiro, come hanno fatto delle mie amiche ad esempio quando sono andate in Israele per un festival biblico con i salesiani, nessuna di loro era neocatecumenale

      Ricordo anche il programma televisivo "6 in Cammino" in cui sei adolescenti facevano un pellegrinaggio in Israele con un sacerdote, al termine hanno fatto il rinnovamento delle promesse battesimali nel Giordano

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    7. Ma per rivivere in modo consapevole il Battesimo fatto da neonati, non c'era già la Cresima?

      E quindi per rivivere in modo consapevole la Cresima fatta da adolescenti invece cosa avete inventato? E per il matrimonio fatto da giovani?

      A. Non.

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    8. Fallacio Vinicio cosa intendi con "semplicemente", per favore,
      dopo quante volte sette anni ci arrivate, a rivivere il battesimo al Giordano?
      Grazie.

      FungKu, Il Troll dei Troll.

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  16. UOMO LIBERO (APOCRIFO)


    La predicazione kikiana ha sull'anima lo stesso effetto dell'uranio impoverito sul corpo

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  17. Ecco i frutti di non riceve l'annuncio del Kerigma: vedi i presentatorisi S. Remo e quei pervertiti che hanno vinto senza commentare poi l'esibizione di Lauro.
    Ditegli che si ascoltino una messa senza prima averne capito il senso attraverso le catechesi.
    Il punto è questo.
    Catechizzare e rievangelizzare specialmente questa generazione di 20/30enni perché i genitori ed i padrini del battesimo non sonp stati fedeli nel garantire la fede.
    Dopo la funzione del sacramento,ul pranzo e i regali,ognuno a casa sua.
    Questo è il risultato. Battezzati,ma pagani nel cuore.
    Svegliatevi e sostenete il cammino.

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    1. Perchè, notoriamente Achille Lauro va a messa?
      Dai, non ti rendere ridicolo per favore.

      "Catechizzare e rievangelizzare specialmente questa generazione di 20/30enni perché i genitori ed i padrini del battesimo non sonp stati fedeli nel garantire la fede."

      Infatti i giovani del cammino sono dei santi, vero? Non bevono, non si drogano... Sono personcine a modo. Infatti quando sono in albergo per le convivenze ne combinano di ogni manco fossero 14enni in gita. E non mi puoi neppure dire che calunnio perchè ne parlano persino su Instagram.
      E pretendete di dare lezioni agli altri? Mapperpiacere.

      Ps. visto che mi sparerai il solito sermone sulla mancanza di alternative te ne do una io. Esercizi spirituali ignaziani. Oppure il percorso di Don MAurizio Botta...oppure i Dieci Comandamenti di Don Rosini..quello che fu buttato a calci nel sedere dal cammino con Kiko che lo insultava. Proprio lui.

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    2. @Anonimo
      "Ci saranno delle mode che offenderanno molto il Signore" questo lo disse Santa Giacinta, la pastorella di Fatima, a 10 anni, nel 1917, 42 anni prima dell'inizio dell'attività di Kiko, per cui come vedi non è necessario fare il Cammino per essere adulti nella fede, l'importante è essere fedeli alla Chiesa

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    3. "Svegliatevi e sostenete il cammino" is the new "Convertitevi e Credete al Vangelo".

      FungKu, Pubblicitario e Curatore di Slogan per le sette Sette.

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  18. Devo dire che il Cammino non è il posto migliore da consigliare contro la blasfemia, basta vedere i memes dei giovani neocatecumenali con il corpo di Cristo paragonato a una pizza! Per capire esattamente cosa sia la Messa sono altamente sconsigliate le catechesi del Cammino, del tutto indifferenti, se non avverse, alla Messa come sacrificio incruento di Cristo sul Golgota e centrate sul banchetto e sul pane 'simbolo' di liberazione dell'Egitto e del vino 'coppa di benedizione' della Pasqua ebraica.
    Per capire il senso della Messa basta assistere anche ad una sola Messa celebrata con compostezza e devozione, senza le chiacchiere autocompiaciute e gli inserti anti liturgici di canti o altri elementi come il candelabro a nove braccia sull'altare che nulla hanno a che vedere con la vera Messa cattolica.

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  19. @blog, mentre Cristo e la Vergine Maria, vengono oltraggiati in prima serata sulla prima televisione italiana, alcune persone in Italia combattono il cammino Neocatecumenale.
    Fallacio Vinicio

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    1. Forse perché il CN oltraggia il Corpo di Cristo, cioè Gesù vivo e vero in corpo, sangue, anima e divinità, tutti i sabati di tutto l'anno?

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    2. Ottima scusa..
      Peccato che voi fate più danno.. Perchè vi dite cristiani adulti e fate un pessimo servizio a Dio ed alla Chiesa

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    3. "Maeeeestra, ma anche luuuui ha dato fuoco al prato della scuolaaa, mica solo iiiooo!"

      FungKu, Offritore di Scuse Migliori Di Questa, Gratis le Prime 5.

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    4. Meglio mille Achille Lauro che mezzo Kiko.

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  20. ma io non gliene faccio neppure una colpa. Gli insegnano così. D'altronde se santa Carmen durante la celebrazione riteneva di poter uscire a fumare una sigaretta si può tranquillamente pensare che il pagnottone sia una pizza.

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  21. Mi vorrei riferire al commentatore che ha parlato della zizzania.

    Un accreditato prete neocatecumenale al quale mi fu detto di rivolgermi per portare all'attenzione che nella comunità dove stavo c'erano un sacco di problemi, cattiverie ed anche peccati seri, così mi rispose:
    "Hai fatto un buon servizio, quello del servo che va dal padrone e lo informa che nel campo è nata la zizzania (anche lui concordava che si trattava di zizzania), ma non sta a noi sradicarla. Lo farà il padrone del campo a suo tempo attraverso i suoi mietitori".
    Lì per lì non seppi come rispondere, ma c'era qualcosa che mi stonava, non sapevo cosa.
    Poi col tempo lo capii, studiando molto in proposito nel Magistero della Chiesa, anche e soprattutto delle origini.
    Intanto il campo di cui si parla nella parabola è il MONDO: Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, anche se nel cristianesimo delle origini (Sant'Agostino, per esempio), si intendeva che il campo fosse anche la Chiesa, nella quale proliferavano gli eretici.
    E poi quel prete non era nemmeno "il padrone": io mi ero rivolto a lui come ad un pastore a guardia dell'ovile.

    La parabola, comunque, parla di "sradicare" la zizzania, cioè eliminarla.
    San Giovanni Crisostomo dice però: "Se dunque li sradicate prima del tempo, rovinate chi potrebbe diventare grano, eliminando coloro che è possibile che cambino e diventino migliori. Non vieta perciò di tenere a freno gli eretici, di chiudere loro la bocca, di togliere ad essi la facoltà di parlare, di sciogliere le loro assemblee e di rompere accordi con essi, ma di eliminarli e di ucciderli".
    Anche Sant'Agostino, che invitava alla tolleranza, parlava di punizione: "Non si punisce per sradicare, ma per correggere … Quando il delitto di uno è noto e appare a tutti esecrabile … il rigore della disciplina non deve dormire. Ma, in questo caso, la correzione della malvagità sarà tanto più efficace, quanto più premurosa sarà la salvaguardia della carità … [Il peccatore] lo si corregge salvando la pace e lo si colpisce senza ucciderlo, ma lo si brucia con una medicina per guarirlo"
    Ci sarebbe molto altro, ma mi fermo.

    Oggi saprei come rispondere a quell'accreditato prete neocatecumenale.
    Non si deve rimanere inerti davanti alla zizzania, anche se non spetta a nessuno sradicarla.
    La Chiesa, i preti e i vescovi soprattutto, che agiscono in persona Christi Capitis, non possono "sradicare" la zizzania, ma il loro compito come guardiani del deposito di fede è correggere, anche e soprattutto per il bene del peccatore.

    Rimanere inerti a guardare imperversare una molteplicità di peccati non è rendere un buon servizio alla Chiesa.
    È come se i pastori aprissero le porte ai lupi e li lasciassero scorazzare liberamente nell'ovile, senza tentare di fermarli.

    Nella mia denuncia, infatti, chiedevo un intervento, non un'epurazione.
    Nessuno intervenne ed ora, senza correzione alcuna, i lupi la fanno da padrone.
    E, devo dire, ne hanno uccise tante di pecore.

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    1. La Scrittura dice anche: "eliminate il malvagio di mezzo a voi", frase ripresa nel Nuovo Testamento.
      Non c'è una regola precisa: se per sradicare la zizzania si estirpa anche il grano, occorre aspettare, ma quando l'operazione si può fare, perchè i tempi sono maturi, il male va combattuto.
      Quello che dice Gesù in generale, infatti, può essere parzialmente attuato, in attesa del giudizio finale, anche ora, come la Chiesa ha fatto più di una volta e come farà col Cammino.
      Il Cammino è stato tollerato per non scandalizzare tante anime in buona fede, ma verrà il momento, quando i tempi saranno maturi, che il cammino o si trasforma radicalmente, o verrà fermato definitivamente.

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  22. Achille Lauro non so chi è, ma me lo immagino, so però chi è Kiko.
    Penso, perciò, che Kiko sta ad Achille Lauro come Darwin sta a Hitler.

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    1. Mi spiego: se agli inizi degli anni sessanta dei "cattolici" celebrano consacrando una pagnotta che si sbriciola e non tengono in nessun conto i Frammenti consacrati, questa è un'ingiuria al Corpo di Cristo che sta all'inizio di un processo che, se non viene fermato, può arrivare fino alle estreme conseguenze

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    2. Kiko batte Achille Lauro 20 a 0

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  23. A proposito di omertà, lassismo e connivenza contrapposti a responsabilità, sforzo spirituale e cammino di perfezione, riporto un breve quanto significativo estratto dal
    Discorso sulla Disciplina Cristiana, di Sant'Agostino

    "[...] è scritto appunto: Chi ama l'iniquità, odia la propria anima. Mi riferisco all'anima, ma potrei dire lo stesso quanto alla carne, che è la parte di minor valore dell'uomo: chi ama l'iniquità e odia la propria anima, tratta con turpitudine la propria carne.

    Se poi tu ami l'iniquità e mandi in rovina te stesso, non è possibile che tu pretenda ti sia affidato il prossimo da amare come te stesso, perché come perderesti te stesso con il tuo modo di amarti, così faresti perdere il tuo prossimo amandolo allo stesso modo.

    Ti proibisco dunque di amare alcuno, perché sia tu solo a perderti. Ti pongo l'alternativa: o correggere il tuo modo di amare o astenerti da ogni rapporto con altri. [...]"

    Questo è il modo di parlare di un padre.

    (Per gli appassionati, QUI il sito dedicato alle opere del Santo)

    D.D.

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    1. Grazie D.D.! È una pagina eccezionale di Sant'Agostino, che viene a smentire Kiko quando dice che, negli scrutini, è Dio a parlare per mezzo del catechista anche se costui è una canaglia.
      Addirittura il Ssnto Dottore proibisce alle canaglie di avere a che fare con altri credenti anche se sostengono di amarli, perché così come non sanno fare il proprio bene, ancor meno saranno in grado di fare quello altrui, anzi, potranno solo portare anche chi gli si affida alla perdizione.

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    2. E di conseguenza, cara Valentina, anche se la canaglia non molla l'osso, il fedele medio e bene intenzionato, anche neocatecumenale, ha licenza di dissociarsi da quelli che coprono e giustificano porcherie di ogni genere, dando per primi il cattivo esempio.
      Al contrario di quello che dice Kiko.

      Da parte mia ringrazio i vari catechisti online, laici e consacrati, che si danno un gran da fare per far conoscere il magistero della Chiesa, il Catechismo, i Santi, e tutto ciò che ci fu sottratto dall'oscurantismo sessantottino.

      D.D.

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    3. Sempre dalla stessa illuminante dissertazione di Sant'Agostino, aggiungo qualche passo che esemplifica la distanza dalle dottrine kikiane. Sono concetti ribaditi più volte in questo blog, ma è bello vedere come arrivino a noi dai padri dei secoli passati.

      Esame di coscienza sì, "scrutini" scarnificatori no:

      "[...] mentre io svolgerò la riflessione, ciascuno esaminerà se stesso. Io parlo proprio perché ciascuno si interroghi e arrivi a una conoscenza chiara di sé, senza nascondersi, e non si butti dietro alle spalle l'immagine di sé, ma fissi bene gli occhi su di essa: mentre io parlerò, ciascuno farà questo esame di sé, senza che io ne sappia nulla. [...]"

      Sull'amore al prossimo e a se stessi, che discende direttamente dall'amore dovuto a Dio:

      "[...]Dunque ama il prossimo, e questo è sufficiente. Amalo con lo stesso amore che hai per te stesso, non con lo stesso odio. Ma per amare il tuo prossimo come te stesso, importa prima che tu ami veramente te stesso. [...] Se chiederai in che modo tu debba amare te stesso, ti sentirai rispondere: Ama il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l'anima. Come infatti l'uomo non poté crearsi da sé, così non è in grado di darsi da sé la felicità. [...]"

      Creatività nella generosità sì, estorsione controllata ed indebita revisione dei conti no:

      "[...]Ora mi rivolgo a costui che è avaro e ama il denaro. Se desideri - gli dico - essere felice, ama il tuo Dio. Il denaro non ti fa felice: tu gli rendi molto onore, ma il denaro non ti ricambia con la felicità. Amando molto il denaro, non esiti - lo vedo - a spingerti là dove questa passione ti sollecita: io invece ti esorto, nella tua pigrizia, a spingerti là dove ti sollecita la carità. Se ti fermi a guardare, ti accorgi subito quale distanza separi il tuo denaro dal tuo Dio. Già lo stesso sole che vediamo brillare qui, è più bello del tuo denaro: eppure il sole non è il tuo Dio, e più bello della luce è colui che l'ha creata.[...] Che un povero ti auguri bene, ti dovrebbe liberare dal timore. Ti faccio anche considerare che frequenti la scuola di vita cristiana. E aggiungo quello che già ti ho insegnato: è Cristo quel povero che ti fa l'augurio di bene. Chiede a te lui che prima ha dato a te: ne dovresti arrossire. Lui ricco ha voluto farsi povero perché tu avessi il povero a cui dare. Da' qualcosa a chi è tuo fratello, tuo prossimo, tuo compagno. Tu sei ricco, lui è povero. Questa vita è per entrambi la via su cui siete in cammino insieme. [...]"

      D.D.

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    4. “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità“..” (Mt.7,22-23)

      Ed ecco, nel cammino vi sono gli 'operatori di iniquità', che in senso biblico è la corruzione del pensiero e la perversione di un atto.
      Nel leggere queste preziose parole di Sant'Agostino che ci offri D.D., il mio pensiero si è immediatamente posato su Kiko, proprio a lui che ha affermato d'essere peggio di un immondo pedofilo, manifestando in tal modo la bruttezza che gli appartiene - 'chi ama l'iniquità e odia la propria anima, tratta con turpitudine la propria carne.' -.

      Kiko è un falso maestro che ostenta opere buone inesistenti, o anche piccole circostanze positive attuate per mascherare e coprire l’iniquità e la perversione del suo pensiero, che altro non è che la sua dottrina; l'insegnamento che diffonde.

      - 'Ti proibisco di amare alcuno…” perché sia solo tu a perderti e non trascini con te, nell’inferno, il tuo prossimo!
      E Kiko sta trascinando in quell'inferno in cui Carmen di già lo collocava in vita, molteplici anime.

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    5. Carmen ad un certo punto ha perso lucidità per la sua malattia. Non la critichiamo perfavore per quello che ha detto.

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    6. Anonimo 14:55.
      Finora non ho mai sentito ammettere da qualcuno che Carmen avesse perso lucidità per la sua malattia, nè che avesse effettivamente una malattia neurologica degenerativa.
      Forse ora si comincia a parlarne e ad ammetterla?
      E da quanti anni aveva perso la sua lucidità? 5, 10, 20, 30, 40 anni fa?

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    7. Erri Anonimo, io non ho criticato le asserzioni in oggetto di Carmen, anzi, l'inverso.
      A quanto pare la malattia di cui parli le ha inibito i muri difensivi innalzati (cioè la menzogna a copertura dell'errore da lei pronunciato e attuato) rendendola a tratti vivida e sincera. Infatti è stata obbiettiva: "Kiko è il profeta dell'inferno"; "Kiko vi trascinerá con sé nella dannazione". Era questa la sostanza delle sue dichiarazioni che nulla lasciano all'immaginazione.

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  24. Il problema diventa drammatico quando tu sai perfettamente che quel tizio è una canaglia e lo nomini proprio per questo motivo catechista neocatecumenale.
    E per lo stesso motivo lo difendi, lo proteggi ed eviti in tutti i modi leciti ed illeciti che paghi per quello che fà.
    Perché se lui paga, poi mette nei casini anche te che l'hai scelto, quindi tu, per paura di essere sputtanato, sacrifichi gli innocenti al suo posto.
    E con questo torniamo al tema del post :
    Nel CN si fà carriera, si diventa importanti e si diventa intoccabili sulle spalle degli innocenti.

    LUCA

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  25. Gli argomenti di questo blog, sono ripetitivi, sempre gli stessi le nostre risposte sempre le stesse. Il dialogo non fa progressi, non è un dialogo se non fra sordi. Gli argomenti di questo blog sono sinteticamente questi:

    1)Il Cammino e' eretico
    2)Kiko e' eretico,
    3)L'eucarestia del sabato sera non è valida e' una pagliacciata,
    4)I catechisti prendono la decima,
    5)I catechisti estorcono la decima,
    6)Il Cammino e un movimento,
    7)Siete plagiati,
    8)Gli scrutini sono confessioni pubbliche,
    9)L'approvazione non vale nulla,
    10)Il direttorio catechistico e l' secretato.

    Avrò dimenticato senz'altro qualcosa, ma stiamo lì. Questo non è un blog, la funzione commenti e' stata prevista per interagire, invece voi censurate i commenti. Fareste bene a chiamare questo blog il nostro diario sul Cammino Neocatecumenale, Già perché un diario personale non ammette dibattito né dialettica, le esperienze personali non si commentano. Riflettere commentatori.

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    1. Scusami se ti correggo. I nostri articoli e commenti non dicono solo 'Kiko è eretico' tout court, ma dicono 'Kiko dice un eresia quando fa questa specifica affermazione' e la frase di Kiko viene riportata pari pari.
      Oppure: il Cammino non rispetta la liturgia perché ha introdotto questi elementi: e di seguito elenchiamo le parole precise, gli atti, gli oggetti sacri che dovrebbero esserci e non ci sono e viceversa.
      Il dialogo non procede perché, da parte neocatecumenale, si negano i FATTI e le PAROLE che qui riportiamo e che sononprovati perché VOI STESSI ce li fornite: ultimamente, abbiamo pubblicato persino qualche pagina dei Direttori 'approvati' che il Cammino non pubblica, quindi, più trasparenza da parte nostra non è possibile. Proviamo sempre le nostre affermazioni, nell'articolo. Sd si tratta invece di una testimonianza, va rispettata e può essere eventualmentemessa in dubbio solo con prove del fatto che il Cammino depreca certi fatti e comportamenti. Ma queste prove voi non le avete.
      Come possiamo confrontarci se nella prefazione della nuova editio typica del Messale c'è scritto che NESSUNO può modificare di sua iniziativa la liturgia e gli unici neocatecumenali che hanno risposto hanno affermato che, se non si fa espressa menzione del Cammino Neocatecumenale, allora vuol dire che il CN nella persona di Kiko è abilitato a farsi un Messale proprio?
      Non siamo noi a non voler dialogare. E se qualche commento non viene pubblicato è perché inutilmente ripetitivo o tendenzioso, ma questo vale per tutti.
      Affrontate seriamente i documenti che presentiamo e il dialogo potrà finalmente decollare. Altrimenti purtroppo resteremo all'attuale livello di incomunicabilità, ma non per colpa del blog.

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    2. @anonimo
      Essere ripetitivi non è un insulto per noi, se ci pensi anche il Vangelo viene ripetuto da 2 millenni ed ha cambiato il mondo, e la Chiesa si è sempre evoluta in relazione alla società, pur restando fedele a sé stessa, e ha sempre riconosciuto i suoi errori pubblicamente

      Il Cammino invece ripete le stesse cose, o meglio gli stessi errori da 50 anni, e non è cambiato vdi una virgola nonostante le correzioni e i rimproveri dei Papi

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    3. "Se volete cambiare ciò che si dice di ciò che fate, dovrete cambiare ciò che fate."

      FungKucio.

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    4. Gli argomenti di questo blog sono sempre gli stessi perchè LA VERITA' non cambia.
      Piuttosto siete voi a non rispondere MAI in maniera pertinente. Non lo sapete, volete o potete fare.
      Siete bravi solo a piangere persecuzioni inesistenti ed a sparare giudizi su ogni cosa che non sia riconducibile alla vostra realtà

      E poi venite qui a dire che siete cattolici adulti? Ma non vi sentite un poco ridicoli?

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    5. Kiko ha ordinato di non entrare su Internet e non leggere e Tan to meno scrive in blog come questo e i camminanti non lo fanno, non tutti per fortuna, molti scrivono e hanno rispostacce, quindi non scrivano e il problema è risolto, Dony l'ha capito, altri no, come glielo dobbiamo dire in greco antico in sanscrito in runico?

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  26. Canaglia è l'acronimo di :

    Catechista Anomalo Neocatecumenale Adesso Grandemente Legale Inconsuetamente Allucinante

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  27. Dony batte Efraim e Vinicio Fallacio 10 a 0 perché non scrive più nel blog mentre gli altri due si

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  28. no il battesimo ricevuto da piccoli non rende invalido un bel niente , e quello del giordano che è avulso da qualsiasi carisma se si può dire.
    quando hai tolto il peccato originale , il battesimo a questo serve, non lo puoi ristabilire per poi togliere nel giordano.

    giovanni

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  29. (OT: Grazie Tripudio per le indicazioni sulla teoria gnostica della salvezza tramite il peccato e grazie Valentina per la figura con i gradini indicati - ma dove si trovava questa foto, in qualche social? D.D.)

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    1. Il bollino riporta il nome del gruppo fb JMJ Camino Neocatecumenal che ora però si chiama Allì me veràn.

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    2. Trovati, grazie Valentina.
      D.D.

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  30. Alla fine del Cammino non si ripete il battesimo, non abbiamo mai detto simili sciocchezze. Gia' dalle catechesi iniziali, Kiko chiarisce che non si ripete il battesimo, ma si rinnovano le promesse battesimali, il bagno nel fiume Giordano non è un nuovo battesimo, perché dite queste sciocchezze? E' un rito di esorcismo minore. Le acque del fiume Giordano sono state santificate da Cristo stesso, quando ricevette il battesimo da Giovanni Battista. Ma perché dite queste fregnacce?

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  31. Le fregnacce semmai le dite voi. Poi vi tocca fare gli equilibrismi verbali per giustificarle.
    Da un articolo su una Comunità NC arrivata alla Elezione:
    '...anche la seconda Comunità ha ascoltato fedelmente durante questi anni di Cammino Neocatecumenale, la Parola di Dio annunziata dalla Chiesa e ha cominciato a camminare davanti a Dio, mettendo in pratica gli insegnamenti ricevuti. Con la grazia conferita dal rinnovo del battesimo, la fede agisce in loro con pienezza e, attraverso Gesù Cristo, è in mezzo al mondo come sacramento universale di salvezza.'

    Da notare: la Comunità ha 'cominciato ' a camminare (prima dov'era? Non erano già tutti battezzati e Figli di Dio?) e solo con la grazia conferita da quello specifico rinnovo battesimale 'la fede agisce con pienezza' e divengono 'Sacramento Universale di salvezza'.
    Mio caro, tu non lo vorresti, ma tanti improvvidi neocatecumenali fanno capire che solo con quel particolare 'rinnovo' la grazia di Dio può agire in pienezza. E l'arcano è svelato.

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    1. Cosa pensa Kiko del Battesimo? Lo chiarisce nel mamotreto dello Shemá:
      "Noi dobbiamo scoprire attraverso questo cammino, e per questo noi stiamo rivivendo il nostro Battesimo, che il peccato originale non è una macchietta giuridica con la quale noi nascevamo e che va via con il Battesimo e siamo puri e immacolati per sempre. Il peccato originale è qualche cosa di molto diverso e questo concetto un pò strano nasce con Sant'Agostino ed è un modo di vedere il problema in una forma molto povera.
      Il peccato originale è una realtà che ci circonda, che è quella che ha condizionato i nostri genitori, che ci ha gestato veramente in questa realtà. Se non fosse così allora il battesimo sarebbe magico, cioè senza aver capito nulla ci viene data di punto in bianco una nuova realtà che ci dà una nuova natura. Non è vero questo... Il Battesimo è dato a noi dalla Chiesa prendendo in prestito la fede dai genitori o dai padrini, ma affinché il Battesimo possa realmente spogliarci dello uomo vecchio e darci gratuitamente l'uomo nuovo, secondo quello che dice la Scrittura, occorre che noi riceviamo continuamente la Catechesi, cioè la Fede della Chiesa, e occorre la nostra libertà per accettare questa catechesi".

      Commenta Lino Lista:

      Il testo è intelligibile: secondo Kiko, il Battesimo non fa del battezzato una nuova creatura, questo concetto strano di sant'Agostino sarebbe un modo di vedere in una forma molto povera [sic! Argüello dà lezioni a sant'Agostino!]. Il Battesimo non basta per spogliarsi dell'uomo vecchio e rinascere a nuova creatura; per ricevere una nuova natura bisogna "capire", occorre ricevere "continuamente la Catechesi" [che sarebbe la "Fede della Chiesa!].

      Con l'affermazione "Il peccato originale è una realtà che ci circonda", il pittore spagnolo corregge la dottrina del Battesimo [il peccato originale è un Dogma!]. La "realtà che ci circonda" (intesa come il male) è in conseguenza del peccato originale, il quale è la causa originante: non può esserci identificazione tra causa ed effetto. Ed è la Grazia di Cristo che nel Battesimo trionfa sulla causa originante, non la cooperazione dell'uomo (infatti il battesimo è amministrato anche ai bambini nonostante non siano in grado di capire e cooperare).

      Nel mamotreto, la negazione della natura nuova donata dal Battesimo, in ogni caso, avversa il Catechismo della Chiesa Cattolica in numerosi punti, in particolare nel 1214 e 1265:

      1214. Lo si chiama Battesimo dal rito centrale con il quale è compiuto: battezzare significa «tuffare», «immergere»; l'«immersione» nell'acqua è simbolo del seppellimento del catecumeno nella morte di Cristo, dalla quale risorge con lui, quale «nuova creatura» (2 Cor 5,17; Gal 6,15).

      1265. Il Battesimo non soltanto purifica da tutti i peccati, ma fa pure del neofita una «nuova creatura» (2Cor 5,17), un figlio adottivo di Dio che è divenuto «partecipe della natura divina» (2 Pt 1,4), membro di Cristo e coerede con lui, tempio dello Spirito Santo.

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    2. Fregnacce e' l'acronimo di

      Frasi ridicole emesse generando neocatecumeni allucinanti catechisti certamente esauriti

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  32. Dal mamotreto del II scrutinio battesimale:

    DICE KIKO:
    "Allora domani vi si inviterà ad una rinuncia che faremo pubblicamente. Già vi dirò come si fa: la farete con il dito steso, come dicono i Padri della Chiesa, come se il demonio, satana, stesse davanti. Verrete in mezzo agli altri e direte le rinunce che fate nella Veglia Pasquale, e farete un'altra rinuncia il giorno della rinnovazione del vostro Battesimo, la rinnovazione finale. Domani vi dirò come fare."

    - Se le promesse battesimali si rinnovano tutti gli anni, cosa succede il giorno della rinnovazione finale del Battesimo? Cos'è questa rinnovazione finale?
    E, già che ci siamo, rimarchiamo con l'evidenziatore dallo stesso mamotreto, che il neocatecumenale si rivolge direttamente al demonio, pratica altamente sconsigliata da Madre Chiesa, in un lungo, quasi nostalgico addio, e solo in terza persona e brevemente a Gesù Cristo: -

    SEMPRE KIKO:
    "Io (nome), rinuncio a te, Satana, perché ... (ed a questo punto con parole spontanee e con tutta sincerità e realtà, dici ciò che ha fatto con te il demonio fino ad oggi e perché rinunci a lui)". Poi concludi dicendo: "Per questo oggi mi accosto a Gesù Cristo e mi pongo sotto la sua protezione. "

    - A me viene spontaneo il contrario: "Caro Gesù, io non voglio saperne niente di quello là ma voglio stare sempre con Te. Insegnami e spiegami Tu quello che è vuoi che io sappia.(Per le cose difficili, spiega due volte)."-

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    1. Ho risposto a Valentina Giusti se pubblica, bontà sua, ma non si ripete il battesimo, lo ripeto per l'ennesima volta.

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    2. Ripetere il battesimo per l'ennesima volta?

      Fanno la sceneggiata simil-battesimo nel Giordano e tu kikolatra non hai niente da ridire? Ovvio, perché sei idolatra, gli idoli Kiko e Carmen e Cammino.

      Se tu ci tenessi ai sette sacramenti istituiti da Nostro Signore, saresti il primo a inorridire per le pagliacciate liturgiche e per le patetiche messinscene che agli occhi di un fratello qualsiasi sembrano un vero e proprio ribattezzarsi. Nessun cattolico ha mai sentito il bisogno di scimmiottare la celebrazione dei sacramenti.

      Ma no, voi kikolatri siete più speciali, siete più "adulti" dei "cristiani della domenica", voi dovete per forza fare la carnevalata per sentirvi più importanti...

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    3. Il punto è, caro Anonimo, che Kiko dice FREGNACCE sul battesimo in sè, sul peccato originale e sull'essere creatura nuova. PUNTO. E questo è propedeutico al fatto che il Battesimo per lui sia EFFICACE solo DOPO il suo INFINITO percorso.
      PS. Poi, se avesse un minimo di rispetto per i Padri della Chiesa come Agostino forse ne giovereste pure voi..

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    4. ho commesso l'errore di leggere una discreta parte del mamotreto del II scrutinio battesimale.
      ora mi serve un antiemetico, una boccetta di acquasanta e un'ora di sudoku per far risalire il QI almeno alla soglia delle 3 cifre.

      Ha ragione l'amico degli acronimi:
      Dobbiamo Evitare Mamotreti Orripilanti Neocatecumenalmente Indecentemente Osservati !

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    5. qualcuno apprezza gli acronimi, bene bene

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    6. Hai detto bene: leggere.
      E perché mai, infatti, i mamotreti sarebbero segreti anche al popolino neocatecumenale?
      Anche e proprio per l'effetto che produrrebbe il leggerli.
      Un conto è ascoltare. La fede viene dall'ascolto, bla bla bla...
      Un conto è poter disporre degli scritti per approfondire, confrontare, criticare...
      Non tutti li leggerebbero: a molti neocatecumenali piace vivere nell'oblio. Ma più persone ne dispongono, maggiore è il rischio di rigurgiti.
      Perché, ricordiamolo sempre, i primi ad essere danneggiati dal divieto oscurantista di lettura del segreto Direttorio sono proprio quelli a cui è diretto, anche se non se ne rendono conto.
      Ascolto un corno! Spesso dormono, non capiscono, non ascoltano, non reggono quelle catechesi di ore e ore appositamente confezionate per obnubilare e stroncare la mente.
      Vuoi dominare un "popolo"? Lascialo nell'ignoranza.
      Anche a scuola quello che viene spiegato poi lo si può rileggere e studiare nei libri.
      Ma non nel Cammino Neocatecumenale: loro possono leggere solo la Bibbia e il Leon Doufour. Poi, docilmente, vengono indottrinati ad interpretarla secondo Argϋello. Pochissimi leggono altro in merito alla dottrina e, se lo fanno, sono condizionati ad intenderla come gliela hanno spiegata.
      So per certo che molti camminanti semplici, al di là di quei concetti asfissianti ripetuti in mille salse, nemmeno saprebbero ridare una catechesi, per esempio, sul seder pasquale, le tre coppe e le tre benedizioni, anticamera dell'Eucarestia neocatecumenale.
      Roba da piani alti. Il popolo bove può mangiare solo il fieno che viene distribuito dai catechisti e dopo aver mangiato... beh, si sa cosa succede al processo della digestione.

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  33. Segnalo un'interessante intervista a don Curzio riguardo alla liturgia "nuova" istituita nel 1969, alla comunione "sulle mani" e altri dettagli. Anche la sostituzione di un segno ortografico (il "due punti") ha un significato teologico. Basta seguirne i primi pochi minuti per capire dove va a parare, anche se vale la pena seguirlo fino alla fine. Come sempre don Curzio è non solo molto chiaro, ma anche preciso e ben documentato. Spiega anche le modifiche recenti al Padre Nostro.

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  34. Buongiorno, dopo svariati interessanti post, che ho trovato qui, su queste pagine, mi sono convinto a scrivere la mia esperienza, attualmente ancor in corso nel Cammino. ho circa 40 anni, sono felicemente e pienamente sposato ed ho 4 splendidi figlie. la questione è: possibile che in tutti questi anni, migliaia di vocazioni, presbiterali, matrimoniali e di clausura, siano frutto di eresie? i miei genitori hanno consigliato, badate bene, CONSIGLIATO, nessun obbligo, e per questo mi sento FORTUNATO ED AMATO DA DIO, ad aver avuto dei genitori che mai, e poi mai, mi hanno indottrinato ed obbligato a fare qualsiasi cosa. sono stato scout, mentre andavo alle Catechesi per giovani ed adulti, e già qui, mi immagino le facce schifate di taluni fratelli, che hanno sempre sentito gettare liquami sulle altre realtà parrocchiali. SI, il Cammino è "infestante" nelle parrocchie, ma se, e ce ne sono, i presbiteri, del Cammino stesso, hanno discernimento, almeno questa è la mia esperienza, riescono a far coabitare la loro parrocchia da tante realtà, aprendo o cercando di aprire, gli orizzonti ai fratelli del Cammino. Ma non è tutto e da tutte le parti così. io credo, che la differenza la facciano le persone a cui Dio, affida un compito, a tutti affida un compito e se crediamo in DIO, e su questo credo non ci piova, il comandamento ricevuto da Suo Figlio, il Cristo, è riassumibile in questo "Amerai il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta la tua mente e con tutto te stesso. Ama il prossimo tuo, come te stesso" e questo è Vangelo... allora io mi chiedo alla fine di questo pippone: che senso ha? tutto questo: volete smascherare qualche furfante? bene, parlatene con i vostri parroci, con i vostri vescovi, fate i nomi a loro, ma se volete "perculare" chi come me, vive questa realtà come un mezzo per arrivare a Dio, in mezzo alle sue contraddizioni, alle sue storture, non credo che riuscirete a svegliarmi dal mio sonno, come scrivete in più post. vedete, io non vado in Cammino per Kiko, non mi interessa Kiko, a me interessa fare la volontà di Dio, ed una volta tornato a casa, chiusa la porta, fatta decantare la predicazione, che ha una stoltezza CERTO, SICURO, una volta aperta la Bibbia, scrutato la lettura, ascoltato i fratelli, parlato con mia moglie, dialogato con il presbitero in confessione, IO MI RIVOLGO A DIO, non a Kiko, non so nemmeno dove sia e cosa faccia, posso ascoltare i suoi "annunci" conditi di varie storielle, dei suoi cagnolini, posso ascoltare la lettera di Padre Mario, eppure non condividere tutto, ma credere in DIO. ..., io lo scoperto grazie ad un mezzo, questo farraginoso e non perfetto mezzo, si chiama Cammino Neocatecumenale, Scoutismo e genitori: il resto, io, lo faccio scivolare, possono dirmi quello che vogliono i miei catechisti, quello non è Vangelo, il Vangelo è uno, la Pasqua di Cristo Risorto. buona giornata a tutti. p.s. assolutamente non voleva essere il mio un attacco a questo o ad un altro post, solo condividere, e credo che ogni mezzo sia buono per farlo, lo streaming tanto aberrato, un posto su una pagina (questa) vietata dai catechisti, tutto, TUTTO, concorre ad annunciare Cristo!

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    1. @ dissidente
      Eccolo il NCN doc che frequenta le salette e non la parrocchia perché tanto tutte le strade portano a Dio. È davvero un qualunquismo aberrante quello manifestato e trascritto tra le righe: se mi sta bene qualcosa ok poi il resto me lo faccio scivolare di dosso. Non so a che punto stia la tua fede, il cammino non ti svela il vero Cristo, ma un personaggio confuso e sempre da dover riscoprire per annunciare Chi non si conosce. S.R.

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  35. Grazie a dissidente per la condivisione.
    Sono certa che nè tu ne altri pregate Kiko, per ora, visto che Kiko si è già auto-canonizzato ma ancora è in vita. Carmen invece sì, viene pregata, a quanto mi risulta: Carmen oggi dovrebbe avere quella sensibilità per i problemi altrui che mai dimostrò da viva, e questo è un po' aberrante a mio parere.
    Mi rendo conto perfettamente del fatto che per poter restare in Cammino bisogna lasciarsi scivolare addosso molte cose e immagino che tu non sia l'unico a farlo.
    Va a finire che la fede non ti arriva 'mediante' il Cammino, ma 'nonostante' il Cammino. Però, anche per esperienza personale, sono convinta che non c'è confronto con la vita nella Chiesa libera dal Cammino e quella sotto l'egida del Cammino. Sono moltissime le idee sulla fede, sulla Chiesa, sulla santità, sulla spiritualità apprese proprio in Cammino, che ti impediscono di avere una visione limpida e coerente: è veramente come 'andar di notte'.
    Naturalmente capisco che avendo genitori in Cammino, coniuge in Cammino, e magari pure avendo mandato i figli in Cammino, alla fine diventi uno scenario obbligatorio della tua vita: non è più una scelta, stare lì nella saletta piuttosto che da qualsiasi altra parte, ma una specie di dovere sociale, quello che gli iniziatori dimostravano di abortire quando sorridevano i fedeli della Messa parrocchiale.
    Come ho già detto ad altri, fossi in te, io proverei a frequentare il più possibile una Messa quotidiana sobriamente e devotamente celebrata non da presbiteri neocat, magari anche un rito straordinario, se possibile, per aprire altri panorami che il Cammino ha richiuso.
    So che è un consiglio non richiesto, ma mi sentivo di dartelo.

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    1. ti ringrazio per la tua preoccupazione, ma al momento sto bene così ... in futuro, vaglierò, con il Discernimento quanto mi consigli ... ma permettimi, non sono ne ottuso, ne irretito. mi sento libero quanto te. questo, è quanto trovo di sbagliato in alcuni vostri commenti, fate lo stesso errore degli allineati kikiani, pensate di avere voi la verità in tasca.

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    2. l'unico bisogno che sento è pregare Dio, non sono idolatra, perlomeno ci sprova ;) la verità non sta ne di qua ne di la, ma in mezzo ...

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  36. ultima cosa: si evince dalle risposte che, giustamente, alcuni scrivono da persone ferite, ecco questo traspare benissimo e la sofferenza è sempre legittima, ma se può dare sollievo, di sicuro la giustizia verrà fatta, quando a chi vi ha fatto del male, verrà chiesto conto ... un abbraccio a tutti voi.

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  37. Quello che dite appartiene al modus operandi della Chiesa. Per secoli gli ecclesiastici non hanno voluto sottostare alla giuridizione.
    Il vietare di denunciare serve ai grandi per non essere denunciati.
    Quanti preti pedofili sono stati coperti?
    Preti e vescovi ladri e corrotti?
    Il problema non è il Cammino , ma una mentalità che esiste nella chiesa.

    Antonio ex fratello

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    1. Non è assolutamente così. Nella Chiesa si è sempre amministrata la giustizia.
      Esistevano i tribunali diocesani, gestiti dai vescovi, e soprattutto al di fuori d’Italia, vi erano anche tribunali minori, amministrati da arcidiaconi e decani. Inoltre, i membri del clero regolare e delle congregazioni religiose avevano la possibilità di farsi giudicare dai tribunali del proprio ordine religioso. Questi tribunali avevano competenze di carattere sia penale sia civile sia amministrativo.
      Il Concilio di Trento stabiliva che, se il tribunale diocesano non giungeva a sentenza entro due anni, si apriva la possibilità di appello a un giudice superiore. Il problema era che molti e diversi erano i giudici di appello. Ci si poteva rivolgere al tribunale della provincia ecclesiastica cui faceva parte la diocesi; oppure presentare querela al tribunale del nunzio, laddove lo stato in cui si svolgeva la disputa ospitasse un tribunale di questo genere. Infine, se la diocesi non faceva parte di alcuna provincia ecclesiastica, ma era direttamente soggetta alla Santa Sede, si offriva ovviamente la soluzione romana.
      Infine, vi erano “tribunali speciali”, come quello dell’Inquisizione, che aveva giurisdizione sui casi contro la fede: l’eresia ideologica – persone che non credevano quello che sosteneva la Chiesa; ma anche “reati” che non parevano avere a che fare direttamente con il pensiero teologico. Gli inquisitori trattavano per esempio di bigamia o sollecitazione in confessionale (i sacerdoti che inducevano le fedeli a rapporti sessuali, approfittando del rapporto di fiducia instaurato in confessione). In questi casi il reato era di natura morale, ma la pertinenza era dell’inquisitore in quanto questi reati pervertivano sacramenti come il matrimonio e la confessione: l’immoralità nasceva da una debole fiducia nel valore soprannaturale dei sacramenti.
      Quindi, il reato degli abusi sessuali del sacerdote era previsto e indagato dal tribunale della Santa Inquisizione. E non era certamente una questione da poco!
      Mi pare che Antonio ex fratello non sia abbastanza ex, se vuole difendere i neocatecumenali accusando la Chiesa con argomenti speciosi e fantasiosi.

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    2. @Antonio ex fratello
      Quello che dici è vero, ma è anche vero che il Papa ha sempre parlato della pedofilia nella Chiesa come di un problema reale e di una ferita grave, soprattutto per le vittime, anzi la prima cosa che ha fatto subito dopo l'elezione è stato andare a pregare Maria in una basilica di Roma dove ha incontrato un sacerdote implicato in una vicenda del genere e gli ha detto di non volerlo più vedere frequentare lì

      Nel Cammino invece non si forniscono neanche le linee guida contro gli abusi, anzi quando succede che un fratello subisce un torto viene invitato a chiedere perdono per aver giudicato, questo psicologicamente è molto pericoloso

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    3. @Valentina Giusti peccato che continuamo a parlare di tribunali ecclesiastici e non di tribunali civili. La Chiesa ha sempre avuto ritrosia a far giudicare il clero dal braccio secolare.
      Sono verità storiche e incontrovertibili.
      Il Cammino ritiene i suoi super apostoli alla stregua di chierici , è ripeté un comportamento ometto che ancora oggi è presente nella Chiesa.
      Mi spiace che una persona così formata non riesca a mettere a competenza le informazioni possedute.

      Antonio ex fratello

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    4. Hai toppato di nuovo. Negli stessi periodi in cui i tribunali della Santa Inquisizione condannavano i preti dalle mani lunghe, i tribunali civili neppure riconoscevano il reato di stupro con violenza, o lo consideravano poco importante e lo risolvevano con bomarietà, ritenendolo semplicemente un comportamento immorale.
      Quindi il comportamento del Cammino non è assimilabile a quello della Chiesa, ma a quello delle sette in cui il guru ha la proprietà sessuale degli adepti e, per motivi religiosi, è necessario perdonare ogni sua intemperanza. Al guru appartengono anche tutti i figli del gruppo religioso, e questo è il motivo per cui i catechisti esercitano un'autorità preminente rispetto ai diretti famigliari.
      Quindi il motivo non va ricercato nella affinità Cammino/Chiesa, che non esiste, ma nella affinità Cammino/sette religiose distruttive.
      Ciò che affermi dimostra solo che la campagna anti Chiesa cattolica praticata largamente in Cammino, su di te è ancora straordinariamente efficace, come anche i loro deboli argomenti auto assolutori.

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    5. Certo rileggiti un testo di storia del diritto civile medievale. Ti consiglio i saggi di Bordoni e di Sergi. Ripassa anche Prosperi e gli studi di Vitolo per poisoffermarti sugli studi di Firpo.
      Cara Valentina, sei peggio dei camminati, sei solo un apologeta dell'odio.

      Antonio ex fratello.

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    6. A me pare che sia tu a non voler dare un giudizio obbiettivo. Visto che ci sei, chiedi ai tuoi ex fratelli perché non stilano le linee guida contro l'abuso. La Chiesa lo ha fatto. Se vogliono essere se non altro allo stesso livello, non hanno motivi per rifiutarsi di farlo, anche perché gli è stato insistentemente chiesto.
      Buona e santa serata.

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    7. Tu sei faziosa quanto gli esaltati del Cammino. Usi la storia solo per difendere il tuo odio verso il Cammino Neocatecumenale.
      Il Cammino sbaglia nel non darsi regole , dare carismi ad incapaci, dando a questi incapaci di fare macelli.
      Ma nella storia della Chiesa, non solo il Cammino ha fatto macelli.
      Ci sono comportamenti poco limpidi in tutta la chiesa.
      Forse i mali del Cammino appartengono anche ad altri movimenti e alla stessa chiesa.
      Ti auguro una buona serata che il Signore ti benedica.

      Antonio ex fratello

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    8. Non riuscirai nel tuo intento di normalizzare ciò che succede nel Cammino addirittura trascinando la Chiesa nel fango per giustificare ogni sua deriva. Sbagli nel dire che nel Cammino non ci sono regole, perché ce ne sono moltissime, la prima delle quali è la propria sopravvivenza, costi quel che costi. Poi sostieni che dà i carismi alle persone sbagliate, che fanno macelli. I carismi non li dà il Cammino. Forse intendevi parlare di incarichi.
      L'errore sta nel dare incarichi che non fanno parte del modello cattolico a persone a cui non competono. Non esiste nella Chiesa la figura del catechista discernente, profeta tuttologo e guru che il Cammino ha inventato sull'esempio dei propri fondatori. Voi (e dico voi perché tu sei neocatecumenale per quanto ti firmi ex fratello) distribuite delle armi proibite e non fate nulla per evitare i cosiddetti "macelli", di cui anzi vi vantate.
      Quindi, il paragone, lo ripeto una volta ancora, non va fatto tra Cammino e Chiesa ma tra Cammino e sette manipolatrici e distruttive.
      È vero che purtroppo certi aspetti settari sono riscontrabili in misura molto minore in altri movimenti ecclesiali post conciliari, ma questi, a differenza del Cammino, si sono dotati di strutture interne proprio per evitare o correggere certe storture.
      Evidentemente, loro non credono, come i neocatecumenali, che chi segnala errori ed aberrazioni nel loro movimento li odia e li vuole distruggere, ma, al contrario, fanno tesoro delle critiche e si correggono.
      Questo perché certi errori sono incidentali, non strutturali, come nel CN.

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  38. Valentina tu non lasci libere le persone e in modo subdolo le insinui il sospetto.
    Come diceva "Dissidente"anche voi credete di possedere la verità.
    La cosa però piu meschina è che non considerate minimamente le esperienze positive, anzi le giudicate come frutto di un copione teatrale che forzatamente mandiamo in scena.
    Non è così per i più.
    Massimo rispetto per chi lascia,ma rispetto anche per chi liberamente con moglie e figli e senza costrizioni vuole continuare per essere sempre in uno stato di conversione e annunciare con tutti i nostri limiti l'amore che Dio ha per l'umanità.

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    1. Mio caro Efraim (caro in senso buono, non in senso ironico), consigliare ad una persona di andare alla Ssnta Messa quotidiana è un affronto? È qualcosa di terribile, di offensivo, di pericoloso, di lesivo per la sua libertà?
      Cerca per favore di mettere anche tu in po' d'ordine nei tuoi pensieri!
      Dissidente, a differenza di quanto hai scritto tu ormai da giorni su Osservatorio, ammette i molti problemi derivanti dalla predicazione e dall'esempio dei fondatori e dei loro 'cagnolini' (sì, li ha chiamati così, i vostri santi catechisti! L'avessi fatto io, cosa avresti detto?).
      A questo punto non gli ho neppure consigliato di lasciare il Cammino ma solo di fare, parallelamente ad esso, altre esperienze di fede (nulla di straordinario, in verità, frequentare una Messa non neocatecumenale oltre al sabato sera).
      Se non lo consideri lesivo della tua libertà, lo consiglio pure a te.



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    2. Valentina,se ricordi bene anch'io in alcuni post precedenti sono stato critico su alcuni aspetti che riguardano il modo di essere catechista (rileggi il caso di Miriam).
      Però questo non significa che rinnego o reputo non valida l'esperienza del cammino,e non sono portato a denigrare le esperienze dei fratelli.
      Ho un senso di giustizia che mi obbliga quando mi accorgo che alcune cose vengono fraintese,o quando si lede la sensibilità altrui,ad essere appunto critico.

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  39. @ dissidente 9 marzo 2021 11:47
    @ dissidente 9 marzo 2021 14:18
    @ dissidente 9 marzo 2021 14:19
    @ dissidente 9 marzo 2021 14:21

    Al quadruplice dissidente:

    Commenti molto articolati. Vorrei coglierne alcuni aspetti su cui penso sia opportuno tornare a riflettere, anche perchè si pongono degli interrogativi.

    Possibile che tutte le vocazioni del cammino siano frutto di eresie?

    Beh, la risposta è semplice, se il cammino semina, come semina eresie purtroppo ogni vocazione che poi cresca e si espliciti nel cammino si mette quantomeno al servizio dell'eresia.
    Questo è un dato di fatto.

    Sai, ho conosciuto alcuni che hanno iniziato un percorso vocazionale nel famosi centri regionali tenuti dalle equipe itineranti ma poi, sentendosi chiamati ad una missione più universale e cattolica nella Chiesa, hanno lasciato, ad esempio i R.M. oppure, nel caso di vocazioni femminili, hanno optato per monasteri non neocatecumenalizzati (che ti assicuro ce ne sono in varie realtà).
    Questo perchè?

    Perchè a chi ha acquisito una sensibilità ecclesiale, per grazia di Dio, diventa impossibile proseguire a lungo nel percorso formativo esclusivamente neocatecumenale. Che prescinde da tutto il resto, che poi è ciò che ci rende fratelli nella fede, tutti UNITI nella Chiesa Cattolica a prescindere dalle diverse spiritualità. Cosicchè chi resta in pianta stabile nel cammino resta all’esclusivo servizio del Cammino, e quindi di Kiko.

    La questione qui, caro e rispettabilissimo “dissidente”, non è di qualche furfante (tanto più che sono l’eccezione i presbiteri neocatecumenali propensi a rendere possibile la comunione tra realtà diverse nelle fortunate parrocchie loro affidate, e non invece i sunnominati “furfanti”, che sono invece la maggioranza assoluta) ma è questione di sostanza proprio.
    Di contenuti predicati e di prassi perseguite. Contenuti solo riferibili alla discutibile predicazione di Kiko e Carmen, prassi tutte volte a diffondere SOLO il cammino a scapito di tutto il preesistente, e quelli che tu chiami “furfanti” sono precisamente quelli che agiscono in tal modo.

    Per perseguire lo scopo di sanare la situazione, tu ci suggerisci di parlarne con i nostri parroci, con i nostri vescovi, di fare i nomi a loro … Buongiorno, “dissidente”! Davvero svegliati! Questo noi lo abbiamo fatto ripetutamente, senza sortire alcun effetto. Come abbiamo testimoniato numerose volte.
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    “Io non vado in comunità per Kiko – precisi – io voglio fare la volontà di Dio”. Vuoi fare intendere che per te è pacifico e possibile fare il cammino prescindendo da Kiko. Beh, questo non è possibile, checchè tu ne dica. Poichè il cammino è Kiko, è Carmen. Punto.
    Ti riporto una frase consueta dei due iniziatori: “Senza obbedienza ai catechisti il cammino non esiste” “Il cammino va fatto così come è consegnato, (in sostanza prendere o lasciare) altrimenti, và via di qui! Il cammino non è per te”.
    Sai quante volte ho sentito dire a chi osava aprire orizzonti, o anche solo qualche spiraglio nel monolite cammino “Tu vuoi inventare un cammino a modo tuo!” “Così sei fuori”.

    E’ risaputo che nel cammino chi ad esempio è in crisi la risolva sempre con i suoi catechisti.
    “Hai problemi? Parla coi tuoi catechisti!”, ti si dice anche da parte dei presbiteri neocatecumenali (unici Sacerdoti al mondo a cui è proibito fare direzione spirituale).
    Se poi è in crisi un itinerante la risolve con Kiko e Carmen. Dovevi ascoltare il florilegio, ogni convivenza di itineranti, specie dopo l’estate! Era tutto un “Kiko tu sai che sono stato molto male” oppure “Io e mia moglie abbiamo passato una crisi tremenda, Abbiamo chiamato voi e…” tutto un raccontare miracoli e come la “parola” di Kiko era stata profetica e come la crisi superata come d’incanto.
    Pensa che una volta, ti racconto questa, una itinerante raccontò che in un momento difficile, l’estate precedente, si era recata presso un famoso Santuario Mariano (Medjugorie) e raccontava di aver trovato la soluzione alla sua crisi e grande giovamento spirituale. Sai cosa rispose Kiko a questa esperienza? Le disse testualmente “Questa volta faccio finta di non averti sentita. Ma se lo fai un’altra volta ti caccio da itinerante!”. Parlò così l’Iniziatore Kiko, come te lo riporto.

    (Ha mai saputo questa cosa il caro padre Livio di Radio Maria con tutta la campagna pubblicitaria che fa da anni al cammino, nonostante che, a proposito di denunciare ai Pastori della Chiesa, in molti lo abbiamo informato dovutamente? E lui niente! Lo conosce il disprezzo di Kiko per la sua Medjugorie??)
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    1. io do obbedienza, ma nemmeno, a Dio, non prego la mattina Kiko, io prego Dio, come, mi auspico, lo faccia tu. quella brutta piega presa è la gratitudine travisata, ma forse non è che questa piega brutta sia stata data dai camminanti, come ci chiamate? non è che forse il potere gli sia stato conferito in maniera errata? e loro se lo siano preso? cioè, ma non esiste il discernimento? che proviene dallo Spirito Santo per discernere la predicazione ?

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    2. io sento volentieri la radio, Radio Maria, non la sento, ascolto tanti generi, prediligo il rock, ... non conosco Padre Livio, anzi ti dirò, detesto le Radio che propinano rosari e messe, il Rosario lo prego, correndo a volte, mentre cucino, oppure, ancora meglio, in cucina, seduto.

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    3. Naturalmente, quando potrà, sarà Pax a risponderti. Io faccio solo notare che con la tecnica elusiva non si va da nessuna parte. Kiko ha minacciato di cacciare una itinerante perché ha dichiarato di aver ricevuto una grazia dalla Madonna a Medjugorje e quindi non ha dato lode al Cammino. Come se ci fosse una qualche competizione possibile fra i due! Il fatto che tu non ascolti trasmissioni che 'propinano' Messe e rosari, oltre a non costituire un particolare titolo di merito, non c'entra assolutamente nulla con l'episodio raccontato e non lo commenta. Tu hai a disposizione due possibilità: credere che sia vero o rifiutarlo. Il fatto che scelga la strada di parlare d'altro, indica semplicemente, a mio parere, che sai benissimo che un fatto del genere può essere successo e in cuor tuo lo approvi o lo giustifichi, ma è uno di quegli aspetti del Cammino che sai essere indifendibili e quindi lo eludi.
      Anche solo questo episodio invece dimostra che gli errori del Cammino non sono 'gratitudine travisata' ma semplice imitazione dei fondatori. Anzi, il fatto è che spesso nel Cammino ci sono persone che non assomigliano affatto ai fondatori e non si adeguano, istintivamenteo volutamente, ai loro insegnamenti: ed è questo il motivo per cui ci può essere qualcosa di buono.

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    4. Anche tu, hai due scelte, credermi o meno... vale per entrambi...

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    5. Ma io ti credo. Credo a tutto ciò che dici e soprattutto capisco il perché su altro non ti esprimi. Ma non potrai fare così vita natural durante. O almeno, non te lo auguro.

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    Se ti conoscesse come tu parli, ti sbatterebbe fuori a calci. Nessuno può mettere in dubbio che il C.N. è così come dice Kiko e che solo così va portato avanti e va vissuto da tutti i camminanti! Giusto? Che ne pensi? Potrebbe non essere così?

    In molti qui abbiamo sofferto, ma quello che scriviamo non è dettato da un senso di rivalsa che sarebbe insensato, quanto piuttosto dal dovere di mettere la nostra esperienza al servizio di chi, stando nel dubbio, ha bisogno di elementi di verità. Verità scomode di cui mai potrà venire a conoscenza in quel contesto che, come si sa, tende sempre a nascondere tutto ciò che non lo avvantaggia.

    Sia ben chiaro, nessuno ti considera ottuso o irretito, ma di fronte a cose tanto gravi bisogna, a mio avviso prendere posizione, e una posizione netta.
    Che la verità sia sempre nel mezzo è molto discutibile, almeno in materia di Fede.
    Gesù ci invita a che il nostro parlare sia Sì Si, No No.
    Il Ni non è un’opzione accettabile per il cristiano.

    Ho conosciuto tanti fratelli che dopo aver visto cose inaccettabili hanno chiuso un occhio o tutt’e due e, quando si volevano mettere sul tappeto dei problemi ti dicevano questa bella frase: “Non raccontarmi niente, PREFERISCO NON SAPERE NIENTE!”.
    Se ti pare un modo di andare avanti accettabile questo! Molto pilatesco, direi!

    In sostanza tu sei riuscito bene a barcamenarti tra le contraddizioni neocatecumenali, mantenendo un tuo equilibrio e io ti faccio i miei complimenti. Anche questa è un’arte!

    Ma capirai che si ti decidi a metterti in linea con i dettami e le consegne del cammino, la musica è totalmente un’altra.

    Pax

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    1. quando avverrà, che mi cacceranno, sarete informati. se ci tenete, io sono questo sempre, anche a confronto durante gli scrutini, i miei catechisti, mi spiace per voi che avete sperimentato il contrario, non mi hanno mai obbligato, io dico la mia, vuoto il sacchetto, dico apertamente chi sono ... non ho bisogno di barcamenarmi per fare il cammino, io sono così. ho dato la mia esperienza come fate voi, quasi tutti i giorni. ma ho capito, che forse, avete orecchie ed occhi solo per leggere chi la pensa come voi, in tutto, perchè in parte, eccomi qui, non serviamo a perorare la vostra causa. un abbraccio.

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    2. Ma no, non avverrà mai, stai tranquillo. Sei un perfetto figlio del Cammino.

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    3. Come vuoi. Pensala come vuoi. Io sono figlio di Dio, come te. Altro non so che dirti. Avevo premesso che sapevo che il mio commento non era centrato sul post, ma volevo dire la mia, se da fastidio, potete cestinarlo e lasciare solo i vostri... non cambia di una virgola.

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    4. Allora se sei figlio di Dio, onestamente devi cominciare a dissociarti da ciò che nel Cammino non è degno della tua dignità. Se non lo fai qui, coperto dall'anonimato, non lo farai mai faccia a faccia. Le tue ribellioni (per modo di dire) sono quelle che il Cammino mette in conto e accetta da parte di chi comunque ha in mano, perché è legato mani e piedi: genitori, marito o moglie, figli...un intero clan.
      Il fatto è che non hai neppure quella minima libertà di pensiero che ti permetta di formulare una debole disapprovazione per quello che è il tuo guru religioso e vero 'padre'. Qui si tratta di dare a Kiko ciò che è di Kiko e a Dio ciò che è di Dio. È così che si dimostra di chi si è figli davvero.

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