domenica 16 aprile 2023

Ancora una testimonianza su come il Cammino calpesta anche le anime più disponibili a seguirlo

Versione in polacco della presente testimonianza sul blog Pax.tibi

Salve. Purtroppo non conosco l'italiano (mi sono aiutata col traduttore automatico), spero che sia comprensibile. Questa è la mia testimonianza.

Sono di origine europea (ma non italiana o spagnola). Avendo passato molto tempo fuori dalla Chiesa (come tanti), avevo il desiderio di tornare alla Chiesa e di ravvivare la fede che ho ricevuto nel battesimo. Tutto è cominciato circa 15 anni fa, quando il Signore mi ha risvegliato in modo speciale e non ho più dubitato che il mio posto fosse nella Chiesa cattolica.

E non dicono che sono neocatecumenali
Nella mia parrocchia venne proposto un itinerario di formazione cattolica. Invitata dal parroco, aderii. Ebbi molte difficoltà con le catechesi iniziali ma volli continuare perché avevo dato la mia parola al parroco che sarei stata presente. C'erano cose che mi sembravano incoerenti ma se facevo domande, i "catechisti" sembravano colti di sorpresa e non sapevano cosa rispondermi. Pensai che dopo un lungo periodo di mancanza di fedeltà al Signore sarebbe stato normale dover mortificare un po' il mio spirito e seguire un cammino di umiltà. Così, nonostante le critiche, i sospetti che fosse una setta, mi lasciai convincere che dopotutto era un movimento approvato dalla Chiesa e quindi, fidandomi della Chiesa, proseguii.

Partecipai alla convivenza alla fine della catechesi, accettando di entrare in questa "piccola comunità". Trovai interessante studiare i vari passi biblici e leggere in gruppo la Bibbia. All'inizio mi sentii un po' spaesata con l'Eucaristia, poi ho imparato ad amarla, a trovarla profonda, a sentire davvero la presenza del Signore. La comunione sotto entrambe le specie divenne molto importante per me, anche se non aggiunge nulla alla comunione sotto le sole specie del pane. Mi venne chiesto di diventare salmista e così, con spirito di servizio, accettai. Imparai tutto, investendo una considerevole quantità di ore di tempo che avrei invece dovuto dedicare a mio marito e ai miei figli. In fondo si trattava di una comunità, ma cosa non farei per il Signore...

Negli anni successivi il tempo investito per la comunità aumentò. Momenti piacevoli con i fratelli, sì, ma spesso anche meno piacevoli e pesanti, anni di convivialità domenicale o di inizio anno o di passaggi da cui spesso tornavo sfinita, con un forte mal di testa, e a volte a disagio.

Mi sono detta: andiamo avanti, dobbiamo mettere a morte questo "uomo vecchio" che è in me, dobbiamo imparare l'umiltà, eliminare questo egoismo, imparare a dare tutto per il Signore nonostante i sacrifici, le umiliazioni (d'altronde, essere salmista a volte è molto umiliante). Cerchiamo le cose del cielo e non quelle della terra.

Gli scrutini sono stati estremamente umilianti, inquietanti. Sono stata profondamente umiliata in pubblico ma d'altra parte oggi sono libera da certe cose e forse non sarebbe stato possibile senza questa esperienza. Mi è molto dispiaciuto dover ascoltare la testimonianza di alcuni fratelli. Ho avuto più volte un grande senso di disagio e di tristezza per i commenti dei "catechisti" (itineranti o meno) nei confronti di alcuni fratelli e sorelle. C'erano cose che ritenevo inaccettabili. Ma ho voluto ancora continuare il Cammino.

C'è una cosa che mi ha dato fastidio in tutti i questionari (durante le convivenze, gli scrutini o le liturgie domestiche): si parla sempre del Cammino Neocatecumenale e mai della Chiesa (prima del Cammino, visto che si sta camminando...).

 

Pasqua neocatecumenale
rigorosamente separata dalla parrocchia

Ho sempre obbedito a tutto ciò che mi è stato chiesto. Ho applicato il secondo scrutinio in modo molto scrupoloso, a costo di rifarlo più volte. Con catechesi incentrate sul fatto che i poveri sono sia i poveri mendicanti all'angolo delle strade, ma anche talvolta che i poveri sono coloro che non conoscono Cristo e l'importanza dell'evangelizzazione. Mi sono liberata di molte cose, ma in fondo tutto ciò che ho mi è stato dato dal Signore. Quando ho abbandonato il Cammino mi son detta: tutto quello che ho fatto, l'ho fatto per il Signore e non per la comunità e se sono stato ingannata, non devo incolpare me stessa perché il Signore sta conducendo la mia storia.

Nella nostra comunità eravamo in sintonia ma ci è stato detto più volte che è importante che a volte le "sedie volino". E noi non lo capivamo, soprattutto perché nella nostra comunità ci dicevamo le cose, chiedevamo perdono, andavamo d'accordo e questo era molto bello. Ma ho avuto molti problemi con il modo in cui alcune persone parlavano: "mia moglie è mia nemica, mio marito è mio nemico"...

D'altra parte, negli incontri con le altre comunità del Paese non mi sono mai sentita a mio agio, mi sono sentita un'estranea. Mi veniva da pensare che forse si trattava di un itinerario cattolico ma fatto per persone di mentalità italiana o spagnola, di una spiritualità (ma in comunità non vogliono sentire la parola spiritualità) per italiani o spagnoli, non per persone del mio paese.

Quando avevo una domanda mi veniva detto: perché ti fai tutte queste domande, da dove prendi tutto questo? Pazienza, aspettate, un giorno la comunità vi darà le risposte, ma tutto si fa al ritmo della comunità. E io pensavo: ma come si può fare tutto solo con la comunità e al suo ritmo? E riguardo all'aspettare il ritmo della comunità quando si hanno domande sull'educazione dei bambini piccoli, per esempio, ho avuto risposte (che non erano risposte) quando erano troppo grandi.

Facce tristi, anche i Gesù e le Madonne neocat

 Un giorno mi sono detta: cosa ci faccio qui? Vogliono farmi il lavaggio del cervello? Cosa sto ottenendo? Niente. Formazione biblica? Siamo stati per anni senza sacerdoti e mi sono lamentata: non possiamo avere spiegazioni dei testi? O da un'omelia? Mi è stato risposto: il sacerdote non è importante per la celebrazione della Parola. Dobbiamo fare "catechesi" e che solo questo sarebbe molto buono e molto arricchente. Ma mai nessuno che correggesse ciò che non va. Parliamo, ascoltiamo e prendiamo ciò che vogliamo, che sia giusto o meno. Non capivo, diventava sempre più difficile capire il perché, e mi ponevo molte domande: perché bisogna aspettare ben 12 anni per imparare a pregare? Perché 15 o 20 anni per imparare a pregare il rosario? E riguardo alla santificazione personale, all'ascesi personale? Perché le persone mi dicono che non hanno bisogno della direzione spirituale "perché la ricevono dalla comunità"? Perché dovete distinguervi dagli altri cattolici della parrocchia? Mi è dispiaciuto molto vedere i fratelli della comunità che hanno fatto la tappa della redditio ricevere enormi palme invece dei nostri umili rami di ulivo. Per me, questo non è essere "sale" della terra. Era qualcosa che non volevo.

Rassegna militare di neocatecumenali con le "palme alte"
tagliate a forma di lance

Mi sono occorsi tanti anni. Ma quando è arrivato il giorno, dopo l'iniziazione alla preghiera, mi sono detta: tutto questo per cosa? Tanti anni di attesa ubbidiente e sempre più il buio... Così ho deciso di interrompere i contatti, di smettere di torturare il mio cervello. Ho lasciato la comunità per tutti questi motivi, ma anche perché più passa il tempo e più mi accorgo che i fratelli delle comunità più "avanzate" sembrano sempre più cupi e tristi. Non brillano della luce di Cristo risorto, almeno ai miei occhi. Ma mi sentivo incatenata. Ho dovuto pregare molto e meditare a lungo per trovare la forza di fermare tutto. Non potevo fermarmi da un giorno all'altro, perché volevo lasciarmi in pace con gli altri. Volevo dire addio. Non è stato un passo facile. Si sta voltando un'intera pagina della mia vita. E ora devo ricominciare tutto da capo.

Oggi sono accompagnata da un sacerdote che non è del Cammino e ricevo anche una formazione cattolica, ma mi sento come se mi stessi svegliando da un lungo sonno, una specie di coma dal quale devo reimparare e riadattare molte cose. E avevo paura di una certa cosa quando sono andata da questo sacerdote, avevo pregato molto prima di questo incontro: avevo paura che questo sacerdote (che mi accompagna ancor oggi) mi dicesse: "il Signore ti ha scelto per camminare in una piccola comunità, quello è il tuo posto, questa è la volontà del Signore, devi tornare nella tua comunità". Ma questo sacerdote mi ha accolto e ascoltata, sono stata colpita dalla sua dolcezza.

Mi rendo conto di aver trascurato molti doveri di stato del mio matrimonio, di aver trascurato i miei figli che ora sono cresciuti e hanno entrambi lasciato la Chiesa. Uno dei miei figli mi aveva detto di recente: quelle persone sono troppo chiuse, sono una setta.

Personalmente, amo ancora i miei fratelli della comunità, che sono brave persone, e amo i sacerdoti del Cammino. Sono preoccupata per loro. Cerco di mantenere un contatto con loro. Sono sempre la benvenuta alla loro celebrazione dell'Eucaristia. Ma lì mi sento sempre meno a casa mia.

Questa è la mia testimonianza.

85 commenti:

  1. Ma dell brindisi dell'allenza con cosa o chi ? neè vogliamo parlare dopo aver messo la SOTTANA BIANCA GRIFFATA KIKO ?

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  2. La donna che ci ha inviato questa testimonianza, come potete notare, si è impegnata in ogni modo per il Cammino, seguendo tutti i sacrifici "richiesti" dal Cammino, impegnandosi per la comunità, ecc. Alla fine, il risultato è sempre lo stesso: solo gli ipocriti e gli ingenui possono andare avanti, e solo se non maturano nemmeno un briciolo di fede nel Signore. Seguire il Signore è profondamente incompatibile col seguire il Cammino, anche se il Cammino si riempie sempre la bocca di slogan "ilsignore-ilsignore".

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  3. Poi la nostra amica ci dovrebbe spiegare cosa e' per lei la Chiesa?Grazie!

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    1. In questo raglio d'asino si nota tutta l'arroganza neocatecumenale.

      Anziché interrogarsi sugli errori del Cammino, l'asino esige spiegazioni, con tono accusatorio, su cosa sia la Chiesa.

      La domanda andrebbe invece rivolta all'asino - che però essendo un asino ragliante bipede anziché un normale quadrupede, manca anche dell'intelligenza di quest'ultimo. Per i neocatekikos, cos'è la Chiesa? è solo un ente che deve "approvare" il Cammino e i suoi autonominati "iniziatori".

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    2. @anonimo
      Sicuramente qlc di molto diverso dal cammino neocatecumenale.

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  4. Strano che gli ex fratelli hanno mantenuto buoni rapporti con te. Ancora più strano che ti permettono di partecipare alla eucarestia.
    I miei ex fratelli mi ignorano e la eucarestia neocat della mia parrocchia NON è aperta a tutti anzi è SOLO per i neocat

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    1. il Cammino non è per tutti

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    2. Se la fanno partecipare è perché nutrono la speranza di riaverla in comunità. Sai, lasciando la comunità, è pur sempre una Decima in meno...

      Certi modi di fare da vera setta (come il togliere il saluto agli "ex", come il celebrare a porte chiuse con controllo all'ingresso) servono a nascondere il fatto che i neocatecumenali non sono cattolici. Negli altri movimenti ecclesiali si toglie il saluto agli "ex" solo quando ci sono di mezzo scandali seri, e si celebra "a porte chiuse" solo quando ci sono esigenze vere (come gli esercizi spirituali, in cui sia richiesto il silenzio, ed in cui la partecipazione di persone esterne sarebbe di probabile disturbo), per il resto fanno tutti a gara a invitare gente, e a far conoscere le proprie "catechesi".

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    3. Che vuol dire "il Cammino non è per tutti"? La Chiesa è per sua stessa natura Cattolica, cioè universale. Se il CN è un itinerario di riscoperta del Battesimo all'interno della Chiesa Cattolica, perché non dovrebbe essere per tutti?

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    4. "Il Cammino non è per tutti" è un modo ipocrita per dire che non solo vogliono spennarti come un pollo, ma non hai nemmeno diritto di piangere mentre ti spennano.

      Lo slogan secondo cui "richiede un impegno serio e costante" è campato in aria. Praticamente nessuna esperienza religiosa può essere catalogata con "richiede un impegno poco serio" oppure "richiede un impegno poco costante".

      E poi, chi diavolo ha autorizzato Kiko e Carmen - laici e arroganti - ad esigere "impegni seri e costanti" quando loro due si sono impegnati seriamente e costantemente solo a calpestare e sfruttare i loro adepti? Letteralmente due farisei che impongono fardelli (confessioni pubbliche, Decime, ubbidienze a cosiddetti "catechisti"...) che non hanno mai osato toccare neppure con un dito.

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    5. @anonimo
      E allora smettete di considerarvi "la Chiesa" perchè la Chiesa è per tutti. Altrimenti è una setta. Infatti voi siete una setta.

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    6. Penso che se il Cattolico ha una Fede vera e forte, non abbia bisogno di appartenere ad alcun
      movimento od associazione ecclesiale.
      Ruben.
      ---

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  5. Ringrazio di cuore l'autrice di questa testimonianza, per molti motivi. Perché ha affrontato le insidie dei traduttori automatici non conoscendo la nostra lingua; per il resoconto puntuale che ha ritenuto di inviarci; per il desiderio di condividere la propria esperienza; per la fiducia nei nostri confronti.
    Principalmente peró la ringrazio d'essere quella che è, di aver mantenuto lucidità e presenza di spirito negli anni di Cammino, per essere stata in grado di non farsi assorbire totalmente nei suoi meccanismi; di essere in conclusione una testimone fedele ed attendibile della realtà dell'iter neocatecumenale, vissuto da lei cosí come proposto a tutti e in tutto il mondo, e di poter così trasmetterne i contenuti -ed anche, questione correlata, l'assenza di contenuti- e di ritenere prezioso questo ricordo, mentre molti ex del Cammino, disillusi, annoiati o feriti, desiderano solo rimuovere e dimenticare.
    A dimostrazione che il suo non è desiderio di rivalsa o critica di principio, ha riferito anche degli aspetti, pur minori e residuali, che tuttora considera positivi della propria esperienza
    In primo luogo anche la sua storia è quella di una persona che ha riscoperto la fede cattolica, si è ravvicinata alla chiesa, si è fidata del proprio parroco, e, non volendo deluderlo, ha accettato di entrare in comunità nonostante tutti i molteplici campanelli di allarme, in particolare sull'ortodossia dei suoi insegnamenti e principi.
    Purtroppo ha fatto una valutazione che ha fatto inciampare molti cattolici: ha pensato di aver bisogno di un bagno di umiltà, di dover diventare più semplice ed accettare le immense baggianate che sentiva dire dai catechisti e dai fratelli; ha rinunciato a fare un'opera di misericordia, quella di insegnare agli ignoranti o di correggerne gli errori, non rendendosi conto che stava in realtà accettando un operazione di ricondizionamento del pensiero che nulla aveva di semplice o di inoffensivo, e che non era certo casuale, ma voluto, organizzato e strutturato.
    Per questo motivo, non quando ha visto mancare nei confronti della dottrina cattolica, ma quando ha visto volutamente mancare alla carità, quando ha constatato la realtà di superbo elitarismo del Cammino, ha trovato in sé progressivamente la forza di sottrarvisi.
    Il suo errore è stato quello di molti: sottovalutano il Cammino; lo credono solo un po' naif, cosí come molti ancora pensano che Kiko dica eresie solo perché non conosce abbastanza bene l'italiano. Non colgono l'intenzionalità degli errori, coprono tutto con il manto della buona fede. Ma prima o poi, se appunto sono in buona fede, il gioco necessariamente viene scoperto.
    La ringrazio nuovamente; a mio parere avrà ancora molti altri aspetti spiacevoli del Cammino da scoprire in futuro, che al momento non le sono evidenti, come successo a tutti coloro che hanno scelto di non chiudere gli occhi, né sui propri errori, né su quelli altrui.

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  6. Lasciateli accoppiare e scoppiare tra loro, nelle loro gabbie mentali

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  7. Esternamente alla comunità tutti i componenti della famiglia che non sono in cammino , sono considerati famigliari anonimi non marito,moglie ,padre,madre,fratello,sorella ecc ecc ecc. E non possono accedere a riti (esclusivi)

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  8. Grazie di aver riportato questa testimonianza.
    Non si può dire che questa donna sia arrabbiata con il CN e che voglia raccontare la sua esperienza personale per desiderio di rivalsa e/o di vendetta.

    Anzi, lei stessa apprezza e rende conto di cose e persone con cui si trova bene.

    Il punto non è la comunità delle persone , il punto è sempre l'organizzazione cammino neocatecumenale: metodo e finalità.

    Il punto in comune di questa testimonianza, come di tantissime altre riportate su questo blog è sempre lo stesso :

    Usare Dio e la Chiesa per imporre alla gente qualcosa che non ha niente a che vedere con Dio e con la Chiesa.

    È giusto e sacrosanto volere l'umiltà cristiana, la carità e l'amore verso i fratelli.

    Non è normale usare l'umiltà e l'amore per fini ed obbiettivi che con l'umiltà è l'amore non hanno niente a che vedere.

    In questo blog abbiamo sempre affermato che gli scrutini neocatecumenali scarnificano le coscienze e violano il foro interno delle persone.
    Leggiamo il commento della nostra testimone:

    "Gli scrutini sono stati estremamente umilianti, inquietanti. Sono stata profondamente umiliata in pubblico ma d'altra parte oggi sono libera da certe cose e forse non sarebbe stato possibile senza questa esperienza. Mi è molto dispiaciuto dover ascoltare la testimonianza di alcuni fratelli. Ho avuto più volte un grande senso di disagio e di tristezza per i commenti dei "catechisti" (itineranti o meno) nei confronti di alcuni fratelli e sorelle. C'erano cose che ritenevo inaccettabili. Ma ho voluto ancora continuare il Cammino."


    Spendida ed estremamente chiara la frase sulla formazione cristiana del CN :

    "Formazione biblica? Siamo stati per anni senza sacerdoti e mi sono lamentata: non possiamo avere spiegazioni dei testi? O da un'omelia? Mi è stato risposto: il sacerdote non è importante per la celebrazione della Parola. Dobbiamo fare "catechesi" e che solo questo sarebbe molto buono e molto arricchente. Ma mai nessuno che correggesse ciò che non va. Parliamo, ascoltiamo e prendiamo ciò che vogliamo, che sia giusto o meno."

    Edificante il racconto riguardo l'aspirazione ed i modelli della fede personale proposti dal CN:

    " Riguardo alla santificazione personale, all'ascesi personale? Perché le persone mi dicono che non hanno bisogno della direzione spirituale "perché la ricevono dalla comunità"? Perché dovete distinguervi dagli altri cattolici della parrocchia? Mi è dispiaciuto molto vedere i fratelli della comunità che hanno fatto la tappa della redditio ricevere enormi  palme invece dei nostri umili rami di ulivo. Per me, questo non è essere "sale" della terra. Era qualcosa che non volevo."

    Ed ancora i Rapporti tra fratelli di comunità:"

    "Nella nostra comunità eravamo in sintonia ma ci è stato detto più volte che è importante che a volte le "sedie volino". E noi non lo capivamo, soprattutto perché nella nostra comunità ci dicevamo le cose, chiedevamo perdono, andavamo d'accordo e questo era molto bello. Ma ho avuto molti problemi con il modo in cui alcune persone parlavano: "mia moglie è mia nemica, mio marito è mio nemico"..."

    A cosa serve questo e soprattutto a chi serve trasformare il fratello in nemico?

    Spero che queste parole possano suscitate domande e riflessioni ai fratelli neocatecumenali che ci leggono.

    Spero anche di leggere qualche commento a queste parole, semplici ed estremamente chiare, riportate nel post , da parte dei fratelli del cammino.

    Sarebbe imbarazzante riscontrare solo un assordante silenzio.

    P.s. il compito/carisma neocatecumenale di Salmista forse non è stato tradotto correttamente, magari è cantore?

    LUCA

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  9. Oggi è la Giornata della Misericordia, una qualità sconosciuta a tutti i neocatecumenali.

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    1. Misericordia é l'acronimo di :

      Mamotreti Indegni Straordinariamente Eretici Ridicolmente Irricevibili Catecumenalmente Osceni Rovinosamente Demenziali Insomma Allucinanti

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  10. Ho ritenuto giusto necessario togliere dalla testimonianza, prima della pubblicazione in questa pagina, le iniziali della donna che ce l'ha inviata. Il neocatecumenalismo è una religione idolatrica in cui la vendetta, il mobbing, il doxxing, lo stalking, oltre che calunnie e aggressioni "trasversali", sono considerate gloria resa al signor Kiko. Sarebbe piuttosto facile per un kikolatra di medio livello risalire all'identità di quella donna anche solo dalle iniziali, visto che il campo di ricerca è limitato (non è italiana né spagnola, e in Italia e Spagna si concentra il 90% delle comunità kikolatriche mondiali).

    Ricordiamo che il Cammino è ispirato dal demonio. Infatti vi vigono: una dottrina inquinata e zeppa di eresie; una liturgia inquinata, pagliaccesca, terreno fertile per sacrilegi; un'ipocrisia di fondo - per cui le persone sincere, come la donna di cui abbiamo riportato la testimonianza in questa pagina, vengono puntualmente ingannate e calpestate -, un'arroganza spettacolare da parte dei capicosca (dagli autonominati "iniziatori" in giù, poiché "il pesce puzza dalla testa"), senza contare le numerose ingiustizie perpetrate per difendere i soldi e il prestigio della setta. Non è un caso che all'apposita tappa (elezione?) i kikolatri siano tenuti ad autodefinirsi "figli del demonio" anziché figli adottivi di Dio.

    La Chiesa cattolica, invece, è stata istituita da Nostro Signore. E la distinguiamo in "santa Chiesa" - quella garantita dal Signore stesso - e "uomini di Chiesa" (i peccatori che in quanto tali possono sbagliare, dal Papa in giù, ed infatti l'infallibilità pontificia esiste solo a determinate condizioni).

    Il Cammino è incompatibile con la Chiesa, non è un mistero neppure per gli stessi fratelli delle comunità neocatecumenali. Finge di essere Chiesa, viene lodato e "approvato" da uomini di Chiesa corrotti o ricattati, inganna i Pontefici, eccetera, e nessun fratello di comunità osa mai chiedersi il perché delle porcate dei cosiddetti "catechisti" e dei piani alti della setta.

    Qualunque fratello di comunità che cominci ad avere a cuore la Chiesa in quanto Chiesa, cioè assemblea dei credenti, finisce inevitabilmente per abbandonare il Cammino, perché il Cammino è di ostacolo alla crescita spirituale personale, è di ostacolo all'appartenenza alla Chiesa, è di ostacolo alla normale vita della Chiesa (ivi incluse dottrina, liturgia, precetti, tutto!).

    Fateci caso: di fronte a tutte le testimonianze sfavorevoli al Cammino mai, assolutamente mai i neocatecumenali si sono interrogati su come correggere il Cammino. Neppure una singola volta. Per loro la verità è solo ciò che conviene alla propaganda kikiana, solo ciò che loda la setta, solo ciò che porta soldi alla setta. Sono degli idolatri, il loro dio è il tripode Kiko-Carmen-Cammino, non sono cattolici, sono letteralmente idolatri, non accetteranno mai che il loro tripode, vitello d'oro di categoria superiore, possa aver mai contenuto un minuscolo errore.

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  11. Se avete visto il documentario delle Iene ieri sera, capirete benissimo perchè il cammino neocatecumenale è una boccata d'aria fresca nel panorama della cristianità di questo tempo. La chiesa, i seminari diocesani e il vaticano stesso, sono drammaticamente infestati da forze perverse e demoniache. Ed è chiaro come i grandi scandali di pedofilia siano coperti dagli stessi vertici di una chiesa ormai corrotta che ha completamente perso la sua vocazione e la sua missione. E si comprende l'urgente necessità di nuovi seminari e nuove logiche vocazionali, itinerari di discernimento meticolosi ed accurati che bloccano immediatamente il percorso degli allievi appena viene annusata la presenza di omosessualità, che nell'ambiente ecclesiale è divenuta una piaga pericolosa.
    Eros
    Eros

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    1. Servizio con contenuti visti e rivisti, tutti
      percorsi da una disonestà profonda che caratterizza il programma.
      Per quanto riguarda il pre Seminario, che non è affatto entro le mura vaticane, il manipolato e manipolante servizio non presenta due MINORENNI che si sono scambiati effusioni e hanno fatto sesso come in realtà è accaduto. All'epoca dei fatti tutti erano MINORENNI ciò che nel servizio viene detto solo en passant per far credere che uno fosse minorenne e l'altro no.
      Il Tribunale vaticano, altra scorrettezza, è formato da persone laiche di altissima professionalità e competenza prese sovente dal foro civile, quindi pensare che il Promotore di giustizia non conoscesse il codice di procedura penale è cosa ridicola che possono dare in pasto solo ai beoti come Eros il neocatecumenale che plaude alle loro finte inchieste basate su cose già mandate in onda e solo rieditate come scoop che tale non è e nel contempo crede che il processo per canonizzare la loro finta santa sia perfetto e calato dal cielo, mentre il povero vescovo pedofilo Apuron sia stato condannato ingiustamente dalla Chiesa e da Lei perseguitato!
      Falsa, nella trasmissione, è anche la contrapposizione tra il papa, che sarebbe l'unico coerente in mezzo ai lupi rapaci. Altra disonestà del programma è quella di rappresentare la Chiesa, che conta in tutto il mondo un MILIARDO E DUECENTO CINQUANTA MILIONI DI CRISTIANI CATTOLICI, come una banda di mascalzoni, oppure far credere che le offerte che si fanno nelle parrocchie vanno al Vaticano. Da qui si capisce che certamente gli autori della trasmissione frequentano luoghi di sesso e droga, ma non certo le parrocchie che con quelle offerte mandano avanti gli ORATORI, le chiese e le decine di migliaia di mense per i poveri. Infatti non fanno SERVIZI per far vedere il fiume di bene che fa la Chiesa, e il neocatecumenale Eros abbocca come ha abboccato alle bugie sessantennali di Kiko, crede il Cammino con tutte le sue porcate santo e inattingibile da ogni critica e la Chiess invece perversa e corrotta... e se lo fa spiegare dalle Iene!
      Per quanto riguarda la pedofilia come mai non parlano dei MILLE CASI DI ABUSI IN AUSTRALIA avvenuti nelle sale del Regno dei Testimoni di Geova oppure degli abusi tra i protestanti o del pedofilo buddista Il DALAI LAMA che a un bambino ha detto di prendere in bocca la sua lingua? Come mai non fanno i servizi sui 170 milioni di bambini, dati Onu, che vengono violati tra le mura domestiche da padri, fratelli, zii, cugini, nonni e vicini di casa?
      Il programma era viziato da pregiudizio e da odio per la fede cristiana, ma il neocatecumenale Eros ci ha abboccato come una trota, e la cosa non stupisce affatto, visto che ha creduto nei 300mila incesti a Napoli perché annunciati dal guru e da sempre gli è stato instillato l'odio contro la Chiesa e contro il clero probabilmente insieme al latte materno nelle salette.

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    2. Sì, in effetti questo Eros è proprio un credulone.
      Prima ha creduto al Cammino e ora crede agli scoop delle Iene.

      Ma il fatto significativo è che in entrambi i casi crede a chi sostiene che la Chiesa è corrotta e ripugnante.
      Non sa che la Chiesa è Santa e che sono gli uomini ad essere peccatori, anche il suo Kiko.

      L'allucinante discorso del povero neocatecumenale di categoria inferiore, è che la Chiesa farebbe schifo e solo il Cammino sarebbe "una boccata d'aria fresca nel panorama della cristianità del nostro tempo".
      D'altronde è ciò che inculcano nel Cammino fin dall'inizio ed il problema non è tanto crederci, ma continuare a crederci non volendo vedere i frutti di corruzione e destabilizzazione che il Cammino produce a getto continuo.

      Classica parabola della pagliuzza e della trave nell'occhio.

      Buffa la frase: "Ed è chiaro come i grandi scandali di pedofilia siano coperti dagli stessi vertici di una chiesa ormai corrotta..." quando sono stati proprio i vertici del Cammino corrotto ad aver coperto e difeso gli scandali di Apuron, McCarrick, e molti pretonzoli neocatecumenali più insignificanti che hanno trasferito ed occultato sperando di farli cadere nell'oblio.
      Quando il Cammino è origine di suore usurpatrici del titolo di badessa (la Brenninkmeijer) e continua a spacciare come ordine monastico qualcosa che non è nemmeno riconosciuto dalla Chiesa...
      Quando i pretini RM continuano a portare divisione e discordia nelle parrocchie...

      Per certi versi anch'io credo che: "La chiesa sia drammaticamente infestata da forze perverse e demoniache" ma, al contrario del credulone Eros, credo che sia proprio il Cammino una delle principali concause.
      Comunque, queste forze non prevarranno e quindi anche il Cammino verrà svelato e sconfitto, insieme a tutti coloro che hanno attentato alla Santa Chiesa di Dio.
      A tempo opportuno.
      Marco

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    3. @Eros
      Io manderei le Iene a Guam o a Callao e poi vediamo che belle figure ci fate. Oppure li facciamo infiltrare in un bello scrutinio. Sai quale sarebbe la differenza? Che con voi le Iene non si dovrebbero inventare e/o esagerare nulla.

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    4. Hai ragione, aleCT, le imprese dei neocatecumenali sono come gli articoli de Il Lercio, solo che è tutto vero...

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    5. Caro Eros, vogliamo parlare di Apuron? Vogliamo parlare di McCarrick ospite di un seminario RM (https://www.vatican.va/resources/resources_rapporto-card-mccarrick_20201110_en.pdf)? Proprio un bell'itinerario di discernimento in un seminario che ospita un pedofilo. Per non parlare dei preti pedofili del CN allontanati dalle parrocchie, non faccio nomi, ma se fai un po' di ricerche troverai diversi casi. Facevi meglio a stare zitto...

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    6. Ma perché per riequilibrare le sorti non facciamo una letturina del .libro di Padre Ariel "E satana si fece trino"?
      dalla quarta: "Quando il fumo di Satana penetra all’interno della Chiesa non andrebbe temuta la sgradevole verità ma la gradevole menzogna, consapevoli che saremo chiamati a rendere conto a Dio non solo di pensieri, parole e opere, ma soprattutto di omissioni. Caduti come pioggia cinque decenni di bizzarrie dottrinali e di stravaganze liturgiche, i risultati si sono infine dischiusi: il clero cattolico è travolto da gravi scandali morali, mentre la Chiesa è condizionata al proprio interno da una potente lobby gay che determina nomine, carriere e riforme. Quella della Chiesa odierna è una crisi originata da una profonda decadenza dottrinale che ha generata una grave crisi morale, alla base dell’una e dell’altra c’è la distruzione del principio di autorità, dal quale ha preso vita il golpe della peggiore risma di dittatori: gli eretici al potere".
      E meno male che l'aspirazione di entrambi i contemdenti è alla santità!

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  12. Sorry for submitting brokenly as I only speak English and Spanish...but I was shocked to read this as I thought continuously, "did this blog, somehow hear of my story? Did I write to them and forget that I did?". Because this woman's testimony is so very, very close to my own it is shocking! The main difference is that I've always been Catholic, and found myself "in community " just by hearing the catechisis abd following my pastor who turned out to be a narcissistic liar. Goodness, she must be from my parish. The commonalities are shocking!

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    1. Non è strano che ci siano punti di contatto fra l'esperienza pubblicata oggi e quella che tanti di noi hanno fatto in Cammino. Non è strano perché il format neocatecumenale è uguale in tutto il mondo, si basa su testi identici dappertutto e su uguali metodiche. Se non bastasse, la gerarchia neocatecumenale è molto rigida e ovunque le scelte anche più piccole sono appannaggio dei catechisti che si riferiscono agli itineranti responsabili di regione e di nazione, che a loro volta si riferiscono direttamente a Kiko. Uguali sono i ruoli, identiche persino le frasi che si suggerisce vengano date alle richieste di spiegazione degli adepti più dubbiosi o riottosi. Per questo motivo anche le patologie del Cammino, gli scandali che suscita, le reazioni di rigetto da parte delle parrocchie cattoliche, sono identici; questo dovrebbe facilitare il compito della autorità della Chiesa anche nel controllo nel fenomeno e nella sua correzione, se i vertici del Cammino fossero in buona fede. Ma purtroppo non è così.

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  13. I kikolatri siano tenuti ad autodefinirsi "figli del demonio" anziché figli adottivi di Dio.Questo avviene nell rito davanti al vescovo ,prima di mettere la veste bianca griffata kiko ,o negli scrutini ,con la porta chiusa ?

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  14. "Mi è dispiaciuto molto vedere i fratelli della comunità che hanno fatto la tappa della redditio ricevere enormi palme invece dei nostri umili rami di ulivo".

    Questa era sempre una suddivisione elitaria che portava scompiglio in parrocchia.
    Da noi, prima della lunga processione, veniva allestito un palco e davanti stendevano tappeti con le palme da una parte e i rami d'olivo dall'altra.
    Gli speciali ottenevano la palma, il popolino i rametti d'ulivo.
    Ma siccome la gente non capiva la distinzione molti, attratti dalle palme, le prendevano al posto dell'ulivo e quindi toglievano la particolarità agli speciali.
    Per ovviare a questo inconveniente, quindi, iniziarono a dare le palme personalmente solo a quelli a cui spettavano, sottraendole dalla disponibilità di tutti.

    La prima cosa che feci quando uscii dal Cammino, fu togliere le palme dall'esterno della mia casa.
    Non tanto per rivendicazione, ma perché nel tempo avevo capito che non ero affatto uno speciale e non volevo nemmeno esserlo.
    Ci dicevano che apporre le palme all'ingresso della casa,visibili a chiunque, significava che "lì abita un cristiano", ma poi ho capito che invece significa soltanto che "lì abita un neocatecumenale".

    Comunque, dopo aver sparlato, calunniato, mentito consapevolmente, aggredito, sparso voci per screditare e tutto il resto proprio quest'anno, dopo molti anni dalla mia uscita dal Cammino nel silenzio più assoluto dei fratellini (per i primi anni, poi hanno iniziato a ripresentarsi di nuovo con la faccia innocente e bonaria), ho ricevuto l'incredibile proposta di uno che non sento praticamente mai, che si offriva di recapitarmi a casa le palme che aveva preso anche per me e mia moglie.
    Respinto al mittente, naturalmente.

    Questo per dire che ancora credono che le palme rappresentino un "di più" rispetto all'olivo di sempre, un segno di distinzione, altrimenti quel tale non si sarebbe disturbato a propormele, sapendo che comunque avrei avuto l'olivo come tutti i cattolici del mondo.

    Proprio non capiscono e, dopo avertene fatte di tutte, aspettano il tempo opportuno per dimenticare ed alterare il passato, tentando di riacchiapparti quando il loro piatto piange e sono rimasti in tre gatti svogliati bisognosi di motivatori per ogni attività che un tempo lontano veniva svolta anche con entusiamo.
    Li trovo patetici Pierrot.
    Marco

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  15. Per quanto riguarda la mentalità: comprensibile il dubbio che ha attanagliato l'autrice della testimonianza che il Cammino abbia come target persone con una certa mentalità, secondo lei quella latina, di spagnoli e italiani. Io credo che più che di mentalità si debba parlare di condizione sociale e di censo. Il Cammino sembra pensato per far breccia su coloro che fanno fatica a sbarcare il lunario, quelli che sperano in un miracoloso miglioramento economico, nel centuplo, come le sette cristiane basate sulla teologia della prosperità. Nei fatti, coloro che sono più disposti a spendere soldi nella roulette della fortuna, sono i più poveri, così quelli che credono nelle mirabilia promesse da Kiko e Carmen.
    In effetti il Vangelo della prosperità è una interpretazione del messaggio cristiano "selvaggiamente popolare" che mette insieme e combina elementi di per sé contrapposti come la santificazione spirituale e la ricchezza materiale, la fede e il successo, lo zelo missionario ed il miracoloso, e alcune sue caratteristiche rimandano moltissimo alle promesse di benessere, di successo e di felicità futura che costituiscono la prima e per qualcuno la principale esca dell'"annuncio" neocatecumenale.

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    1. Esca è l'acronimo di :

      Eresia Sapientemente Condita Adesso

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  16. Se sei omosessuale, nei redentoris mater, il tuo percorso viene immediatamente bloccato.

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    1. Ah sì? E allora come accontentavano le pretese del loro patrono ed ospite d'eccellenza McCarrick? Importavano "carne fresca" dai seminari diocesani? Come sei ingenuotto Leonardo caro!

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    2. Leonardo,
      quello che riporti è quello che ti hanno raccontato, la verità è come ti avevo già detto, se li rimbalzano tra un seminario e un'altro finché qualcuno lo ordina ugualmente.

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    3. Bloccati, e come no. E infatti la combriccola di preti neocat misoginetti sadichetti che ha catechizzato la nostra diocesi, non ha mostrato per niente di considerare soltanto l'uomo come persona e la donna come noioso giocattolo dell'uomo, come qualcosa da massacrare. (E possono ancora ringraziare che esistano le gonne del peccato di irriverenza, dietro cui ripararsi).

      Ma soprattutto: chi lo bloccherebbe questo percorso, dal momento che persino il sommo Kiko che decide chi è prete e chi no, è tutto tranne che acqua limpida?

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    4. Invece se se la fa con le donne avendo millemila figli illegittimi va bene, giusto?

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    5. E comunque, vista la topica di Eros ammiratore delle Iene, ora rispunta leonardo. Ecco a cosa serve avere un pull di alias da ruotare a piacere. Ti sembra coerenza questa, ragazzo mio? O non piuttosto una vera e propria vigliacca azione di disturbo? Se tu fossi convinto della coerenza del Cammino, ti presenteresti sempre con un unico volto, invece che cambiare maschera ogni volta che rimedi una figurella.

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    6. Conosco almeno 3 omosessuali dichiarati che in seminario ci sono andati e due di loro sono anche diventati preti (il terzo l'hanno fatto sposare con un matrimonio combinato).

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    7. Il Cammino è soprattutto questo: matrimoni combinati

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  17. Dice @tripudio: " i kikolatri siano tenuti ad autodefinirsi "figli del demonio" anziché figli adottivi di Dio.". @tripudio, questa leggenda sul cammino, che inutilmente cercate di diffondere, è quella più divertente, perché è smentita dalla stessa struttura del cammino Neocatecumenale. Una delle ultime tappe del cammino (a mio avviso la più bella) è proprio quella del Padre Nostro, dove si prende seria consapevolezza della paternità di Dio che fino all'eternità ci ha chiamato per nome e ci ha eletti. Si stabilisce da parte del neocatecumeno un rapporto filiale tanto intimo da chiamare Dio "Abbà", cioè papà.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Fav,
      in aramaico "abba" significa padre e non mi permetterei mai di rivolgermi a Nostro Signore, con un italianismo
      confidenziale.
      Ruben.
      ---

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    2. Allora decidetevi.
      Di chi siete figli?
      A sentire l'annuncio dell'attuale Pasqua, non certo di Dio:

      "È il problema che esiste oggi in tutto il mondo, IL PROBLEMA CHE HAI TU, ANCHE SE SEI NEL CAMMINO NEOCATECUMENALE. Hai un lievito che ti fa dio di te stesso e questo ti impedisce di ascoltare. QUEL LIEVITO HA UN PADRE: IL DEMONIO."

      Questo è quello che Kiko dice a chi sta seguendo lui e il suo Cammino Neocatecumenale da più di 50 anni, per poi essere riportato a tutti gli altri.

      Essere mondo o essere neocatecumenali non fa differenza.
      Tutti hanno lo stesso lievito.
      Tutti hanno lo stesso padre: il demonio.

      Anche se batti presenza da 50 anni, ti rimane sempre addosso il lievito dei farisei, non importa se fai il Cammino Neocatecumenale.
      E il lievito che hai addosso, caro adepto neocatecumenale, ha un padre: il demonio.

      Parola di Kiko

      Più chiaro di così...
      Come accompagnare i propri adepti sulla via della santità...

      Marco

      P.S. Forse quel dio che chiamano Abbà, col quale stabiliscono un rapporto filiale intimo, magari anche a loro insaputa (dei neocatecumenali semplici), non è proprio il Dio di Gesù Cristo. Chiamano Abbà qualcun altro...
      Infatti in aramaico abbà significa padre. Ma è un termine generico, non è specificato quale sia il padre.

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    3. Infatti siete talmente "figli" che quello che dice il Padre non avete desiderio di compierlo e guai se qlc mostra zelo in questo.

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    4. FAV, questa leggenda sul Cammino, casomai avete inutilmente cercato di nasconderla voi. Poi i mamotreti segreti-ispirati-dallo-spirito sono affiorati, la gente ha parlato... e tutto questo genere di cose.
      Ogni tanto viene da chiedersi se tu non sia una parodia. Se lo sei, chapeau bas.

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    5. La tappa del Padre Nostro è divisa in tre parti.
      Nella prima convivenza di Padre Nostro, dove tra l'altro "spuntano" i garanti ( e le cene ), nel questionario si fa proprio riferimento a quanto dice tripudio.
      Dopo 20 e più di cammino si cerca di far dire ai catecumeni che si è ancora figli del demonio ( un bel risultato dopo tutto quel tempo )
      Si inizia dalla catechesi di apertura il venerdì notte.
      È tutto documentato nei mamotreti!
      Con la "scusa" di non dare a Dio la paternità delle proprie "vaccate" ( concetto assolutamente condivisibile ) si passa a convincere che necessariamente bisogna piuttosto dirsi di essere figli del demonio ( affermazione molto discutibile ).

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    6. Potete pubblicare i mamotetri del Padre Nostro?

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    7. @neo, si vede che hai capito poco del cammino e non mi sorprende, visto che generalmente chi ne esce, o lo ha fatto ad intermittenza, o non lo ha capito. Non viene detto quello che hai detto tu, ed infatti continua ad essere una leggenda, ma il neocatecumeno viene esortato ad ABBANDONARE LE OPERE DEL DEMONIO che sono contrarie alle opere del Padre. Detto questo mi viene in mente un'altra leggenda che fa ridere ed è quella secondo cui nel cammino si insegnerebbe che "l'uomo non può non peccare". Anche questa leggenda secondo me è smentita dalla tappa del padre nostro, dove il fratello viene caldamente esortato a lasciare le opere del demonio, cioè a lasciare il peccato.
      Fallacio Asino Vinicio

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    8. Che facciamo Fav? Tu dici una cosa, Neo (e non lui solo) un'altra. A noi di tirare fuori il Direttorio e i mamotreti ci pesa, perché ogni volta dobbiamo bonificare la stanza dall'odore di zolfo. Facciamo che, per una volta, li tiri fuori tu e festa finita? Grazie, a buon rendere.

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    9. E dai FAV, non è difficile aprire un libro, lo abbiamo già fatto ti ricordi quella volta che ci avevano avvisato che ci interrogavano a tutti e due sulle Guerre Puniche e il giorno prima abbiamo aperto il libro di storia per vedere chi le aveva vinte!

      I consigli non richiesti di FungKu: se aprite un mamotreto, mi raccomando: ricopritevi da capo a piedi di medaglie miracolose, immaginette di Padre Pio, Rosarii benedetti, ma però no i cornetti rossi! Butta via quella roba!.

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    10. @Fav
      Chi esce dal Cammino, soprattutto dopo molti anni, il Cammino sicuramente lo conosce e lo ha capito fino in fondo. E ormai non ha più dubbi. Ed è proprio per questo che esce, perché in tanti anni di Cammino ha avuto modo di rendersi conto di quanto poco cattolico e poco cristiano sia il cammino. E di quanto poco cammino verso la santità si faccia. Di fatto si rimane fermi, quando non si va indietro. Ed è lo stesso Kiko, citato, che apostrofa i suoi catecumeni che lo seguono da più di 50 anni, dicendo loro che compiono le opere del demonio, cioè che sono figli del demonio. O vuoi forse smentire Kiko? Usando le parole di Kiko, ti senti forse più intelligente di Kiko? Ahi ahi ahi.
      Porto

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    11. EPCF,
      poi sono io che non leggo o non capisco.
      Comunque consolati pure con la storiella che vi fa comodo che noialtri ( quelli che abbiamo abbandonato il cammino dopo averlo finito essere stati catechisti e responsabili e qualcuno anche itinerante ) abbiamo tuttti fatto il cammino saltuariamente ( notiziona chi lo fa come dici non lo abbandona ) e non lo abbiamo capito.

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  18. Eros:
    in parte hai ragione e in parte no.
    I giornalisti delle Iene non sono obiettivi, ma è vero che da tutto il loro servizio si deduce che è tutto vero.
    Chi dice la verità non si nasconde dietro a delle bugie.
    Ma la medicina non è il Cammino, che invece rientra totalmente nella logica denunciata dalle Iene, vedi Apuron, McKarrick ed altri abusatori e soprattutto le coperture, che iniziano da Kiko e arrivano anche a te (se per te Apuron è un abusatore che per decenni ha vissuto in peccato mortale e che forse ha perso anche la fede, dillo).

    Le Iene fanno gli interessi della massoneria e lobby lgbt, proprio quelli che vorrebbero normalizzare la pedofilia e l'omosessualismo. Sono perciò dei falsi nemici dei pervertiti (non parlo delle persone che ne fanno parte, ma di chi ci sta "dietro"). Sono come chi dona le armi perché, dice, possa esserci la pace (dei caposanti).
    Ma anche il Cammino, anche se sei in buona fede, è stato probabilmente aiutato dalla massoneria, altrimenti non si spiega il trasferimento dalle baracche di Madrid a Roma, ottenendo subito un grande seguito.

    Quelli erano tempi in cui molti volvano dare una spallata alla Tradizione cattolica, e le parole dei fondatori del Cammino erano tutta una critica verso la Tradizione. Critica, sbeffeggiamento e disprezzo. Nessuna voglia di rinnovare, ma di affossare. Volevano una rivoluzione.

    Ma il rinnovamenteo ecclesiale non si può connotare come una rivoluzione, ma piuttosto come una contro rivoluzione.
    Le verità della Chiesa sono eterne, sono fin dal principio e in questo senso il rinnovamento ecclesiale è piuttosto un evidenziare la Tradizione che un allontanarsi da essa.

    E' il peccato che è una rivoluzione contro Dio, per cui chi si vuole convertire, deve sì rivoluzionare la propria vita vissuta nell'errore, ma attraverso la riscoperta della Tradizione, cioè della verità. Perciò deve operare una contro rivoluzione rispetto alla società.
    Il Cammino invece voleva cancellare 1700 anni di storia della Chiesa (da Costantino a Kiko e Carmen).

    E a proposito di pedofilia e di tradizione, sento la mancanza dell'Inquisizione. Oggi ci vorrebbe più che mai.
    Senza roghi, naturalmente, ma con tutta la sua forza morale.
    L'Inquisizione ci spaventa ma solo perché siamo condizionati e, se nel passato ha fatto degli errori innegabili, occorre partire dal concetto che una volta, e giustamente, si guardava prima alla salvezza delle anime che dei corpi. Erano in buona fede, solo che oggi sappiamo che una vita non si può togliere a fin di bene.
    La teologia è stata approfondita.
    E riguardo alle torture sappiamo che, almeno in ambito cattolico, erano non solo limitatissime, ma non dovevano arrecare danno (le torture garvi, invece, erano praticate dagli stati laici e non dall'Inquisizione, specie dai protestanti).
    In ogni caso anche gli uomini di Chiesa hanno fatto cose orrende, ma oggi avvengono cose altrettanto gravi e non sempre fatte per salvare, ma per distruggere, come tante testimonianze di ex camminanti dimostrano.

    Le aberrazioni che avvengono nel Cammino, infatti, non sono episodiche, ma sono normate. Infatti si ripetono continuamente perché sono istituzionalizzate. Fanno parte del DNA del Cammino.

    Se, come penso, nel Cammino c'è un popolo in buona fede, gli auguro di ripudiare certi errori e certe idee di Kiko e Carmen, come quella per cui la storia della Chiesa non è stata una storia di salvezza per 1700 anni. Il ripudio va fatto pubblicamente, nelle catechesi.
    Dopodiché spero che qualcuno, attraverso una sorta di colpo di stato, possa portare il Cammino a non essere più divisivo nella Chiesa, ma principio di unità. Ma ci credo poco.

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    1. Iene è l'acronimo di :

      Individui Eretici Neocatecumenalmente Evasivi

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  19. Grazie a questa signora per averci raccontato la sua esperienza, non dev'essere stato semplice affrontare di nuovo e rendere pubblici i momenti di umiliazione vissuti nel, e a causa del, cammino.

    Comprendo e condivido la sua perplessità davanti ad una dilazione temporale della preghiera del SS.mo Rosario e della preghiera cattolica in generale. San Giovanni Bosco con il suo famoso sogno delle due colonne, ci ricorda che i due pilastri che sorreggono la Chiesa sono l'Eucarestia e la Santa Vergine.
    Distorcere programmaticamente la prima ed allontanare i fedeli dalla seconda significa indebolire le loro difese spirituali, con tutti i danni e le mancanze che ne conseguono.

    Vorrei anche spezzare una lancia in favore della spiritualità italiana che, essendo cattolica, si ispira ai numerosissimi santi della nostra bella terra, ed è quindi gioiosa e costruttiva. Non ha perciò nulla da spartire con la "spiritualità" neocatecumenale che è invece radicata nelle paturnie personali degli iniziatori e che mette in risonanza le fragilità e/o le inclinazioni dei loro seguaci.

    Irene

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    1. EC ..e/o le cattive inclinazioni dei loro seguaci.

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  20. La testimonianza di oggi mette in evidenza la buona volontà della donna che ha scritto, che è molto equilibrata.
    Sa infatti benissimo che le relazioni perfettamente in armonia non esistono se non in Paradiso, perché siamo tutti limitati e, spesso, anche un po' tossici, come si dice oggi.
    Ma il problema sorge quando non c'è equilibrio e perciò manca il rispetto.

    Uno, ad esempio, può essere logorroico, ma se però è anche capace di ascoltare, la loquacità si configura come un difetto e basta, e non anche come una mancanza di rispetto.
    E poi se i difetti si manifestano episodicamente è un conto, se invece si manifestano attraverso uno stato di vita permanente, allora è probabile che non vi sia rispetto.

    Il problema è che nel Cammino certi atteggiamenti sbagliati divengono permanenti perché istituzionalizzati, e non c'è spazio per scambi alla pari su nulla, perché, ad esempio, il "catechista" non si vuole imporre solo nell'ambito limitatissimo che gli compete, ma su tutto. Ha sempre da insegnare, da spiegare, da mettere becco.
    E questa è una mancanza di rispetto e una forma di tossicità che non c'entra nulla con l'ubbidienza cristiana.

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  21. Niente da fare!!!
    Per i nostri amici neocatecumenali restare in tema e commentare il post di oggi è davvero una impresa titanica.

    LUCA

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    1. Ma tanto loro passano le giornate a tentare di disturbare le discussioni. Come se il disturbare questo blog rendesse gloria a Kiko e Carmen.

      Non hanno argomenti, a parte le solite panzane. Sono sempre (sempre, sempre, sempre!) convinti che ogni testimonianza sgradita al Cammino debba per forza essere falsa, dettata dall'odio, irrazionale, immotivata, campata in aria. Non sia mai che vengano scossi una sola volta, un singolo attimo di coscienza nel chiedersi: "ma è davvero possibile che il Cammino non abbia alcun difetto?". Mai.

      Naturalmente gli asini raglianti non sono del tutto rappresentativi del Cammino. Ci sono anche i tanti kikos che pur senza mai scrivere ci leggono avidamente. E scoprono sempre di più che il Cammino non è affatto descritto dalla propaganda kikiana.

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    2. Corre voce che il vescovo Jimenez, filippino, amicone del Cammino e attualmente vescovo di Chalan Kanoa, verrebbe promosso ad arcivescovo a Guam. Mi sembra il classico caso in cui per "bruciare" una candidatura la si fa trapelare prima del tempo, in modo da piazzare il "piano B" apparentemente meno pericoloso (un altro amicone del Cammino ma che non abbia tale nomea). I capicosca della setta kikizzata sono ottimi pianificatori, e stanno lavorando alacremente da tanti anni non solo per vendicarsi della soppressione del seminario kikiano di Guam, ma anche per piazzare un vescovo "non ostile, anzi amico" che consenta di riaprirlo.

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    3. Ricordiamo ai lettori del blog che nella mentalità neocatecumenale mentire e ingannare sono azioni sante, qualora usate per difendere il prestigio e i soldi del Cammino e dei suoi autonominati "iniziatori".

      Ecco perché vediamo gente - come tal Jimenez - cadere ingenuamente nella trappola della propaganda kikiana. Specialmente se altrove sono poco sensibili (per dirla in maniera gentile) riguardo alla liturgia, alla dottrina, ai sacramenti.

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  22. Sul blog Thoughtful Catholic c'è un breve elenco preliminare dei colossali svarioni del Cammino, cioè un elenco di passi biblici in cui l'interpretazione di Kiko contraddice quella dei Padri della Chiesa.

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    1. Promemoria tecnico: quando ricordiamo i "Padri della Chiesa", ricordiamo in realtà non i singoli autori, ma tutta la Tradizione successiva che li ha presi sul serio, i santi che li hanno presi sul serio, soprattutto i Pontefici che li hanno citati prendendoli sul serio.

      Ricordiamo anche che ogni realtà eretica finisce inevitabilmente per mistificare qualcosa del Vangelo e della Bibbia. Come ad esempio l'eresiarca Martin Lutero, che dopo aver tanto battuto sul tasto sola Scriptura, si accorse che nella Lettera di Giacomo si lodavano le buone opere, cosa che lo mandò su tutte le furie perché Lutero insinuava che non erano importanti le opere ma la fede (come un kikos qualsiasi: "sapete, quando il Signore mi toglie la mano dalla testa, n e combino di ogni!... ma comunque l'unica cosa importante è far bene il Cammino..."), e quindi Lutero proclamò - dall'alto della sua diabolica arroganza - che la Lettera di Giacomo non era nel canone biblico (come invece la Chiesa aveva affermato da almeno una dozzina di secoli).

      Dunque non ci sorprende che gli eretici Kiko e Carmen abbiano deliberatamente preso fischi per fiaschi per difendere la loro eresia. E siccome il Cammino è idolatria, i "camminanti" hanno preso sul serio i due idoli spagnoli anziché il Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo. (E per farlo, hanno dovuto usare tutte le loro energie per aumentare la propria ipocrisia, per fingere di essere "più cristiani dei cristiani", "più biblici dei cristiani", "più digiunanti dei cristiani", "più sfornafigli dei cristiani", anziché ammettere di aver sbagliato qualcosa). Il demonio - quello vero, non la simpatica mascotte portasfortuna che ti fa trovare coda al casello quando vai alla convivenza - ne è indubbiamente molto soddisfatto.

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    2. ancora con questo demonio simpatica mascotte..........

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    3. Puntini, Puntinibus,
      hodie cum guelfis, cras cum ghibellìnibus

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  23. Testimonianza molto interessante e significativa.
    C'è una parolina chiave: porsi e porre domande.
    Questo non è neocatecumenale.
    Altra parolina: spiritualità.
    Anche questa bandita.
    Al massimo si può parlare di "spirito del cammino"... secondo lo "spirito del cammino".
    Spiritualità no. Non si segue una spiritualità come non si persegue la santificazione personale.
    Si vive la comunità. Ma la comunità non è amicizia, solidarietà, i rapporti lì dentro sono portati al conflitto, si abbatte l'autostima fino a cancellarla e si fa estrema la caccia ai propri peccati e a quelli degli altri. Gli scrutini denudano i fratelli, gli altri vedono le tue vergogne e tu le loro. Poi ognuno ne fa l'uso che vuole, al momento opportuno.
    Tutti sappiamo che fine fa la raccomandazione: "Tutto quello che udite qui. Tenetelo per voi."...

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  24. Ti tagliano ogni rapporto esterno.
    La direzione spirituale la fa il Cammino. Di fatto i tuoi catechisti, gli unici che possono discettare sulla tua vita, i tuoi pensieri, i tuoi progetti futuri.
    Il sacerdote non conta nulla. Non solo non è indispensabile nelle celebrazioni. Ma nella confessione sacramentale deve attenersi al minimo sindacale rinviandoti ai catechisti per tutto quello che spetterebbe al suo ministero. E nella eucarestia è soffocato tra monizioni canti e risonanze.

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  25. Poi non si trovano quando chi si pone domande senza risposta alla fine sperimenta un senso di oppressione, si sente incatenato e in gabbia.
    E vede che chi lo precede nelle tappe è ogni giorno più cupo e triste e spento.

    Il merito di questa persona coraggiosa - no italiana e no spagnola - è di essere riuscita a descrivere se stessa con onestà e a definire il c.n. per quello che è, che in tanti conosciamo.
    Molti se leggono dicono in cuor loro: È così! Ma gli manca il coraggio. E continuano a subire sperando in un domani migliore - che le cose cambino - che mai arriva.

    Pax

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    1. Il momento in cui le cose cambiano mai arriva perché nel Cammino gli errori non sono casuali ma sostanziali!
      Sono d'accordissimo con te: il merito di questa persona è essere riuscita a descrivere se stessa (e la situazione vissuta in comunità) con onestà.
      Non è da tutti: per motivi psicologici, caratteriali, spirituali ci sono alcuni ex che non riescono a ripercorrere le proprie esperienze in Cammino con la stessa trasparenza; persone che il giorno prima sono fanatici del Cammino e il giorno dopo con lo stesso fanatismo lo criticano, che il giorno prima sputano sulla Chiesa perché non lascia mano libera al Cammino e non neocatecumenalizza la parrocchia e il giorno dopo sputano sulla Chiesa perché non scomunica Kiko e butta fuori la propria ex comunità dalla parrocchia. Il cardinal Newman, per fare un esempio, ci mise decenni per dare forma e definitività alla sua conversione dalla chiesa anglicana alla cattolica, con passi progressivi e immensa preoccupazione nel non scandalizzare gli uni e gli altri con le proprie affermazioni e scelte personali.
      Per questo apprezzo molto l'atteggiamento dell'autrice della testimonianza pubblicata ed anche il suo tentativo di rimanere in buoni rapporti con i fratelli di comunità, finché possibile. Fa tutto parte di un percorso di maturazione personale che non può non essere progressivo e che porta molti benefici personali ed anche familiari ed ecclesiali.

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    2. Il Cammino con le sue dinamiche infernali attira in effetti dei talebani che rimangono talebani anche dopo esserne usciti.

      Ma il Cammino, purtroppo (o per fortuna?) non attira solo talebani, quando ruba alla Chiesa un buon numero dei suoi fedeli potenzialmente migliori. Personalmente, malgrado i danni spirituali che il Cammino per via indiretta mi ha inflitto, posso dire di aver conosciuto anche delle belle anime che in questo gruppo hanno cercato Dio con cuore sincero. E che, in qualche modo, Dio si è fatto trovare da loro, nel (e malgrado il) Cammino. Queste persone non hanno riconosciuto le eresie, né la kikolatria, ma hanno conservato la capacità infusa dall'alto di amare lealmente Dio e il prossimo. Quando la vera natura di questa setta si mostrerà in toto ai loro occhi, mi aspetto che continueranno per la via sostanziale per la quale si erano incamminati, rimanendo nel Signore e lasciando "Kiko" al suo destino. Mi sento di augurare la stessa cosa alle persone che sono state colpite duramente fino al punto di dubitare ormai di tutto e di tutti, nutrendo un rigetto viscerale per la Chiesa e (a buon diritto) verso la gerarchia ecclesiastica che ha permesso questo scempio.

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    3. Parole inspirate che condivido.
      LUCA

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  26. il card. Newman è per caso un nemico del Cammino?

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    1. Chiunque affermi le verità di fede è (perfino suo malgrado) un "nemico del Cammino".

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    2. insopportabile questo by Tripudio.....

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    3. Non sei mica tenuto a sopportarlo.

      Ma tanto il tuo problema non è by Tripudio.
      Il tuo problema sono i dogmi della Chiesa cattolica. E la Tradizione cattolica. E la liturgia cattolica. E la dottrina cattolica in generale. Quelli sono il tuo vero problema, non un emerito signor nessuno che contribuisce a un blog sperduto dell'internet.

      E se anche il sottoscritto e questo blog tacessero, non diventerete automaticamente innocenti delle vostre malvagità, eresie, strafalcioni liturgici, menzogne e tutto il resto.

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  27. Caro By Tripudio, ma cosa abbiamo da imparare da questo blog, cosa dobbiamo capire? Siete voi che dovreste capire e ascoltarci, ma vi rifiutate di farlo, quindi non dobbiamo capire perfettamente nulla,! Ma proprio nulla! Non abbiamo da capire nulla, potete continuare a scrivere all'infinito, per il resto della vostra esistenza, non ci convincerete mai, perchè, c'è un elemento che voi non volete capire, nè accettare: La Chiesa ha approvato il Cammino Neocatecumenale, in modo definitivo e in tutti i suoi aspetti, dunque la discussione è chiusa, chiusa, chiusa! Ma da questo orecchio proprio non volete ascoltare, in quale lingua ve lo dobbiamo ripetere? Non lo volete capire e accettar e ti ripeto che è inutile che continuate a ripetere all'infinito sempre le stesse sciocchezze, non ci caschiamo, non funziona, il Cammino lo conosciamo meglio di voi, sappiamo bene come stanno veramente le cose, non certo come voi raccontate, con grande malafede e ipocrisia. Intanto si sta avverando quanto vi diciamo da decenni sulla denatalità, mentre voi avete criticato le famiglie numerose del Cammino, da perfetti cretini, perchè questa denatalità segnerà la quasi estinzione della Chiesa Cattolica almeno in Italia. Non ci saranno più preti, nè suore, proprio e anche perchè non ci si è aperti alla vita, cosa che Kiko predica da 40 anni, ma voi invece siete più "intelligenti" o vi credete tali. Il problema non è il Cammino o le sue supposte eresie, Kiko o altro, il problema è che non avete fede, non siete cattolici, siete secolarizzati, mondani, amate il mondo non la croce di Cristo, il resto delle cose che scrivete sono balle, autogiustifcazioni, alibi, ridicoli e patetici.

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    1. Cosa avete da imparare? Beh, se leggi il Mein Kampf puoi sempre imparare da dove nascono certe idee malvage, senza dover diventare nazista. Se leggi Voltaire puoi capire come funziona l'odio verso la cristianità e verso la Chiesa. Se leggi Delle cinque piaghe della santa Chiesa capisci quali erano i problemi della Chiesa ai tempi di Rosmini - oh no, piuttosto simili a quelli di oggi - e se sei intelligente capisci anche quali erano le soluzioni sbagliate pur se proposte in buona fede (la "democrazia dal basso" in salsa clericale, ecc.).

      Quindi se leggi questo blog e anziché ragliare come un asino esamini con onestà intellettuale le critiche fatte al Cammino, le accuse ai suoi eretici fondatori, le testimonianze di chi ne è uscito, cominci a capire quali sono le radici del problema neocatecumenale - e se vuoi essere leale verso il Cammino e gradito a Dio, vorrai a tutti i costi correggere quelle eresie, quei problemi, quelle malvagità lamentate in pressoché tutte le testimonianze degli "ex".

      Se invece sei disonesto riterrai che non ci sia nulla da imparare se non da Kiko e Carmen (e da chi li loda sperticatamente).

      Vedi, per fare un esempio comune, quando noialtri cattolici sentiamo gridare "pretipedofili pretipedofili", pur sapendo che i preti che si sono macchiati di quella malvagità sono in percentuale esageratamente minore rispetto ad altre categorie sociali (e però nessuno lamenta "avvocatipedofili" "ingegneripedofili" "disoccupatipedofili" eccetera: chissà perché), pur sapendo ciò, abbiamo da un lato un moto di compassione per le vittime, dall'altro un desiderio di condanna e di giustizia per i preti macchiatisi di quel gravissimo crimine davanti a Dio. Capisci il punto, o sei solo un asino che non sa far altro che ragliare? Per noialtri cattolici l'importante non è l'etichetta di appartenenza o il clerically correct, ma l'infinita giustizia di Dio (che voi amate dimenticare, in modo da potervi autoassolvere e da poter conservare intatti il prestigio e i soldi della vostra setta e dei suoi capibastone).

      Ne è esempio tristissimo e vergognoso - una vergogna per tutta la Chiesa, non solo per il Cammino - quando per difendere il vostro vescovo pedofilo neocatecumenale (condannato come tale anche dalla Santa Sede e anche in appello, ma voi fate finta che non ci sia nulla da dire e nulla di cui vergognarsi), i kikolatri di Guam ridicolizzarono le vittime - quei poveri bambini preda del pedofilo neocatecumenale. Queste connivenza e complicità su un peccato così orrendo è gravissima davanti a Dio, e non ve la caverete con una "penitenziale" o con lo sbrodolare i soliti slogan "mi faccio schifo, sono un peccatore", che possono ingannare gli uomini ma non inganneranno Dio.

      La Chiesa non ha "approvate il Cammino". Smettetela di dire menzogne. Vi siete procurati qualche straccio di approvazione - da parte di vostri amiconi nei dicasteri romani - sulle "cerimonie non liturgiche" (non la scarnificazione delle coscienze, non il "latte e miele", non la vestina bianca griffata da Kiko, non le Palme Alte, non le Lodi Domestiche a Kiko, non la lettura di gruppo della Bibbia senza sacerdote, eccetera), sullo Statuto (a cui disubbidite da sempre: cfr. art. 13, nota 49, lettera del 1° dicembre 2005, «le decisioni del Santo Padre», ecc.), la pubblicazione del "Direttorio" che Kiko stesso ha disconosciuto, ecc. Smettetela di dire menzogne, che ormai non ingannate più nessuno.

      E smettetela di credere che il Signore vi chiami a sfornar figli come conigli per poi rifilarli a nonni e babysitter e "didàscali" perché siete impegnati in qualche pagliacciata kikiana come le cosiddette "convivenze". Smettetela di illudervi che la Chiesa sia un ente sociale che deve crescere numericamente e in attivismo a favor di telecamere. Smettetela di immaginarvi in testa a un'immaginaria classifica di campionato ecclesiale.

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    2. Promemoria tecnico: il Cammino è eretico non perché c'è scritto su questo blog, ma perché le verità di fede sono note a tutti i cattolici, e pertanto i cattolici possono riconoscere chi è che con sotterfugi, sofismi e giochi di parole le nega. (E se proprio ci tenete, abbiamo fior di autori che hanno argomentato in modo mille volte più autorevole del nostro, da padre Zoffoli a padre Ariel).

      Per negare una verità di fede non c'è bisogno di affermare il suo "diametralmente opposto".
      È sufficiente anche solo "agire" in maniera coerente con ciò che pensi.

      Per esempio, i neocatecumenali non credono nella presenza reale di Nostro Signore nel Santissimo Sacramento, anche se a parole affermassero risolutamente il contrario, perché in ogni occasione agiscono proprio come se non ci credessero per niente.

      Non hanno bisogno di affermare che nel Cammino il Sacramento dell'Eucarestia è solo una sorta di "snack a tema sacro-simbolico": agiscono come se lo pensassero tutti e con profondissima convinzione. Anche se a parole dichiarassero che non è così.

      Inutile che vadano cianciando che loro ci credono tantissimo nella presenza reale, infatti hanno persino una (una sola in tutto il mondo) cappella dell'adorazione nella Domus Kikiana in Galilea (per cui si guardano bene dal partecipare personalmente all'adorazione eucaristica che si fa nelle parrocchie e nei santuari: son cristiani "adulti", loro, perché seguono fedelissimamente gli insegnamenti di Kiko e Carmen, non possono mica perdere tempo a stare davanti al Santissimo!). Sono i fatti che parlano. È il loro atteggiamento che è eloquente.

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    3. Partita chiusa?
      Comportatevi in modo congruente alle vostre approvazioni ( che neanche conosci ).
      Kiko non è l'unico che ha parlato della crisi demografica, solo che voi se le cose non ve le dice Kiko non le leggete altrove.
      Le famiglie numerose del cnc? Benissimo, peccato che si fermano alla prima generazione, la seconda rifiuta bellamente quel modello ( sintomo che qualcosa tocca ) ma voi vi fermate amcora a vantarvi della prima generazione.
      Avete urlato sui tetti che avreste salvato non so cosa...
      ...al momento vi vedo arrancare a tentare di salvare voi stessi o meglio la vostra "organizzazione".
      La gente oggi dice di voi che siete una setta, chiedetevi perché invece di piagnucolare.
      Se siete così certi di cio che fate perché vi sbattete a difendere il cnc?
      Dovrebbe bastarvi che vi difenda il Signore e ignorarci completamente.

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    4. "La gente oggi dice di voi che siete una setta" ma perchè prima invece la gente ne parlava meglio? io sono figlio di catecumeni della prima ora e quando mia madre è entrata mio nonno (uomo pio e devoto) aveva il terrore che sua figlia fosse caduta in una setta, del cammino non si sapeva poco niente ma sai quando si è ricreduto? con l'apertura alla vita dei miei... alla fine è entrato anche lui e mia nonna e ci è rimasto per il resto della vita facendo anche in tempo a vedere l'approvazione definitiva che lo ha riempito di gioia, i primi anni giustamente poteva esserci diffidenza e sospetto ma oggi, dopo anni dalle approvazioni DEFINITIVE, dopo tutte le parole spese dai Papi, trovo incredibile che siete ancora qua a inventare eresie e sotterfugi per sminuire e denigrare ciò che la Chiesa tutta riconosce come un suo carisma, detto ciò mi domando con che sicurezza affermi "la seconda generazione rifiuta bellamente l'apertura alla vita", avete delle sparate che semplicemente fanno sorridere, non sapete nulla ma pensate di sapere....

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    5. Mi rendo conto che per un figlio del Cammino sia difficile vedersi dall'esterno, ma magari nella vita avrai anche questa opportunità, che io ti auguro; ti sarà preziosa.
      Ti informo comunque che il Cammino neocatecumenale continua ad essere un movimento controverso, di cui Chiesa e Papi si sono occupati tanto spesso proprio per cercare di ricondurlo a normalità: vedi papa Benedetto, a cui Kiko, per questa sollecitudine pastorale, ha augurato la morte. Il solo fatto che tu creda che persone che l'hanno frequentato per decenni, sono stati catechisti e responsabili ed ancora purtroppo hanno familiari ed amici all'interno "non sappiano nulla", fa comprendere che la tua percezione è come minimo dissonante: credi di vivere un'esperienza elitaria e ammantata di segretezza da un lato, dall'altro ti vanti del fatto che essa sia perfettamente conosciuta e, come tale, approvata.
      Cerca di essere un po' più coerente, sorriderai meno degli altri, un po' di più di te stesso.

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    6. Il mio riso si riferisce alla sparata sull’apertura alla vita della “seconda generazione” se per te un assoluto del genere è invece un commento serio buon per te!!

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    7. Grazie sig. by Tripudio per il suo ennesimo asino ragliante che lungo dal perturbare la serena compostezza del nostro animo ci sprona e ci guida sotto la fulgida guida del sommo Kiko a proseguire nel nostro impervio Cammino nelle sue sorti magnifiche e progressive

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    8. Quando metti un vigolettato mettilo corretto.
      Detto questo evidentemente non capisci quello che leggi, "modello" ha un significato completamente diverso dall'ambito ristretto a cui lo hai voluto ridurre. La sicurezza è legata alla conoscenza diretta di quelle famiglie e ai loro figli, e come si fa abitualmente con un campione statistico significativo si possono "azzardare" proiezioni.
      Comunque sono contento se ridi, fa buon sangue.
      n.b.
      Ti assicuro che nei primi anni 80 pur con tutto che non si sapeva niente del cnc non veniva definito una setta. Setta caro mio non è sinonimo solo di segretezza, ma di ben altro, e infatti oggi tutti ormai lo definiscono così.
      Per concludere il tuo amato Kilo si vantò che qualche alto prelato affrontando il problema delle sette rispose che "anche noi abbiamo la nostra setta" per contrastare le altre.

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  28. Dopo la cinquantina a pentecoste altra megaabbufata con brindisi collettiva con la sottana bianca con esclusione dei non camminatori? Qualcuno sà l'arcano dopo l'elezione ?

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