sabato 24 giugno 2023

Il neo-catecumenato: ma quanto dura, si può sapere?

Alcune osservazioni sul libro "The Catholic Church in the United States A Hemorrhaging Church Evangelization and the Neocatechumenal Way" (La Chiesa cattolica negli Stati Uniti: evangelizzazione di una Chiesa emorragica e il Cammino neocatecumenale)   di Robert V.Thomann.

La Chiesa paragonata all'emorroissa del Vangelo

L'autore del libro è un professore emerito di ingegneria ambientale al Manhattan College, diacono  nella parrocchia di "Our Lady of Mount Carmel" Ridgewood, New Jersey, catechista neocatecumenale; insieme alla moglie, uno dei catechizzati da Giuseppe Gennarini e consorte.
Comprendiamo subito il livello di attaccamento al Cammino Neocatecumenale  dai ringraziamenti iniziali, diretti, oltre che alla moglie, esclusivamente al prefetto degli studenti del Seminario neocatecumenale di Kearny NJ e alla coppia Gennarini, responsabili di nazione per il CN negli USA per "la chiarezza e la bellezza del kerigma cristiano che ha in modo così sostanziale cambiato le nostre vite".
Il prof. Thomann era diacono da 17 anni quando si è  imbattuto nel Cammino, viene da chiedersi come abbia potuto fare una scelta di servizio nella Chiesa se sono dovuto venire i coniugi Gennarini per spiegargli le basi della fede cristiana cattolica. Ma ben comprendiamo che più che di annuncio cristiano si intende parlare di kerigma  kikiano.

Il libro si compone di due parti: nella prima, con il supporto di statistiche, schemi e tabelle, si riportano i dati di una Chiesa che, negli USA, sta perdendo milioni di adesioni e quindi è più  propriamente scientifica; nella seconda parte invece, quella in cui prospetta LA soluzione finale per ogni problema delineato, è cioè, manco a dirlo, la "nueva" evangelizzazione tramite il Cammino neocatecumenale, il professore comincia a diventare del tutto asistematico e quasi allergico ai numeri, oppure ne fa un uso del tutto fantasioso e per nulla scientifico.

Prendendo infatti per assodato che solo la nuova evangelizzazione possa impedire il calo sistematico delle adesioni alla Chiesa cattolica, assume come modello di evangelizzazione l'attuazione dell'iniziazione cristiana, analizzando Il R.I.C.A. quale percorso di catechesi per i non battezzati e il Cammino neocatecumenale come percorso di catechesi per i già  battezzati.

Scrive infatti: "Il modello di iniziazione cristiana per l'evangelizzazione è stato istituito nella Chiesa in due forme: il Rito dell'Iniziazione Cristiana per Adulti  (R.I.C.A.), per i non battezzati e per coloro che desiderano entrare nella Chiesa da altre espressioni  cristiane e il Cammino neocatecumenale , sia per i battezzati che per i non battezzati, in un catecumenato  post-battesimale".

Nel grafico del libro
riproposta la parentesi millenaria
tra Costantino e Concilio Vat. II
delle catechesi iniziali
Con questa affermazione già sembra voler presumere che il CN sia un istituzione della Chiesa così come il R.I.C.A., e che solo il CN attui una catechesi post battesimale, per il solo fatto che tale associazione si pone questo come obbiettivo, mentre in realtà  la formazione che la Chiesa fa ai credenti, in primo luogo in preparazione ai sacramenti  ma non solo, è tutta formazione post battesimale; non si chiama "catecumenato" semplicemente perché, storicamente, questa era una parola riservata all'istruzione dei catecumeni, cioè dei non battezzati.

Dunque, dopo aver descritto sommariamente la struttura del R.I.C.A. (Rito dell'Iniziazione Cristiana per Adulti) e le sue fasi, il catechista e diacono prof. Thomann osserva che, a suo parere, il R.I.C.A. avrebbe tre punti deboli o limitazioni.

Il primo: non c'è un solo catechismo specifico da somministrare a tutti i catecumeni. "È stata pubblicata una grande varietà  di materiali per accompagnare i catecumeni nel loro percorso ma l'uso individuale e l'applicazione del contenuto delle catechesi è ancora in gran parte lasciato alle scelte della singola parrocchia.  Nei fatti, non c'è materiale normativo per le catechesi. Per cui, tende ad esserci un'inevitabile non uniformità  nei contenuti di fede che vengono insegnati come la portata della tradizione della Chiesa e l'insegnamento su una varietà di argomenti storici ed attuali".

Il secondo: dura solo due anni, a volte anche uno, e gli scrutini possono essere effettuati solo durante la Quaresima.

Il terzo: manca la comunità di supporto ai catecumeni, prima e soprattutto  dopo il battesimo.

Sappiamo bene che tutte queste "limitazioni" non toccano il Cammino neocatecumenale: infatti esiste un catechismo, il cosiddetto Direttorio, che stabilisce persino le virgole di ciò che deve essere detto ai neocatecumeni: peccato che sia tenuto segreto. Così come sono strettamente riservate tutte le prassi, ancor più  stringenti, a cui si devono sottoporre tutti gli adepti. Questo catechismo non ha nulla o quasi nulla a che fare con la tradizione della Chiesa e con i suoi insegnamenti, che secondo Thomann dovrebbero assolutamente esservi trattati.
Esiste una comunità: peccato che, mentre la comunità che supporta i battezzandi è  una comunità di persone già  battezzate e da lungo tempo nella Chiesa, ed è  proprio per questo che può  accogliere e supportare i nuovi ingressi; la comunità neocatecumenale, invece, è una comunità  di "pari grado", vale a dire di "catecumeni" tutti allo stesso livello di "istruzione", e nella Chiesa mai si è  vista una cosa del genere!

Ma è  trattando della seconda "limitazione" del R.I.C.A., quella della durata, che il ragionamento  dell'autore perde tutta la sua precisione numerica e comincia a farsi fumoso.
Perché  infatti: quanto dura, invece, il percorso neocatecumenale, che non ha questa limitazione? Sicuramente più  di due anni... ma quanto?

Come sale Kiko/ Come sale la Chiesa

Riportiamo qui solo alcune volte in cui il libro vi accenna:

  • "l'annuncio ai lontani è  credibile se proveniente da testimoni formati per un periodo di tempo relativamente  lungo in una comunità  cristiana"
  • "Il rinnovamento  nelle piccole comunità necessita di anni per attuarsi..."
  • "La prima fase è  di due anni, il precatecumenato; la seconda fase..la terza fase... dopo questo periodo (quale periodo? Quanto dura? Anni o decenni?) il neocatecumenato post-battesimale è  terminato"
  • "Una formazione post-battesimale di anni si svolge in modo non dissimile dal catecumenato della Chiesa primitiva..."
  • "Così, questi che erano lontani, che se ne vagavano distanti, hanno l'opportunità di essere accettati esattamente  come sono. Non vengono fatte domande. Non ci sono spinte urgenti ad essere coinvolti. Poco a poco, per un periodo di anni...(sì, anni, l'abbiamo capito: ma quanti anni, esattamente?)"
  • "La realizzazione di questa chiamata attraverso il Cammino, ad ogni modo, necessita della consapevolezza che la formazione della comunità cristiana  in parrocchia abbisogna di un periodo di tempo misurabile in anni..."
  • "L'affermarsi del Cammino neocatecumenale, che forma cristiani adulti nelle piccole comunità, camminando per un periodo di molti anni..."

Insomma, la misurazione della durata di questo neocatecumenato è troppo complessa anche per i formidabili strumenti matematici del prof. Thomann: va sicuramente dai due anni (questo almeno sembra acclarato) all'infinito...
E ci sembrerebbe il minimo, che ai volenterosi  che accettano di continuare questa esperienza dicendo sì alla convivenza iniziale, sia detto quanto questo "corso" debba durare: anche perché se ci si ferma a qualsiasi stadio e non si completa, è  come non aver fatto nulla...
Fra l'altro, nessuno mai viene avvisato del fatto che, quand'anche arrivasse, dopo decenni e sostanziali investimenti anche finanziari, alla fine del neocatecumenato, non potrebbe ancora uscirne perché... tac...ecco che si trasforma in formazione permanente. Quindi, fine pena, mai.

 In conclusione, scrive l'autore: non aspettatevi il "quick fix", "la soluzione veloce non c'è: la scala di tempo è  misurabile in decadi.
Lo sviluppo di una formazione di fede post battesimale nelle piccole comunità che, per ultima cosa, mostri i segni della fede, è lenta, nascosta, non immediatamente calcolabile."

Per cui... fino alla fine del ben documentato libro, che non teme di dare i numeri quando si tratta della emorragica Chiesa cattolica, questo piccolissimo particolare, cioè la durata del salvifico Cammino neocatecumenale, non emerge. Suonava male in effetti scrivere "30 anni" (se vi va bene)... e poi comunque fino a che morte non ve ne liberi.

Neocatecumeno in attesa di diventare "cristiano adulto"

Nella parte finale del libro il professore, diacono e catechista Thomann si dichiara convinto della ortodossia del Cammino neocatecumenale, in quanto "sempre sotto gli occhi della Chiesa", ma nello stesso tempo ammette che esso è "osteggiato e sospettato da pastori e vescovi" (chissà perché???!!!).

Negli Stati Uniti gli aderenti al Cammino sono circa 20.000, la diffusione tocca il 40% delle diocesi, e i dati sono più o meno fermi da dieci anni a questa parte.
E quindi, come può  candidarsi il Cammino, ampiamente minoritario rispetto alla realtà cattolica USA (sono neocatecumenali  lo 0,04 % circa dei 50 milioni di battezzati) a risolvere i problemi di emorragia della Chiesa statunitense?
 
Semplice, spiega il prof. Thomann. Se si prende in considerazione la teoria dei 6 gradi di separazione - ipotesi secondo la quale ogni persona può essere collegata a qualunque altra persona o cosa attraverso una catena di conoscenze e relazioni con non più di 5 intermediari -, e si tiene conto che attualmente con lo sviluppo delle reti informatiche i possibili collegamenti sono aumentati di molto, si può ipotizzare, al ribasso, un numero di 600 possibili contatti per ciascun individuo.
 
Pandemia neocatecumenale

Ebbene, moltiplicando i 20.000 camminanti per 600 contatti, si arriva presto a contare 12 milioni di persone raggiunti  dalla fede dei neocatecumenali. Con lo stesso criterio, una comunità neocatecumenale di 50 persone entra in contatto con altre 30.000. Bontà sua, l'autore non suppone che tutti tutti si convertano... ma... da un seme può  nascere un grande raccolto. 
 
Sebbene, beninteso: questa inimmaginabile  fecondità non vale per i cattolici "normali", vale solo per coloro che "accrescono la propria fede camminando in una piccola comunità".
Anche in questo caso siamo un po' colpiti dalle deduzioni del professore, soprattutto conoscendo la qualità morale e coerenza comportamentale di molti aderenti del Cammino, figli del Cammino, e figli dei figli, osservando i quali è più facile perdere ogni residuo di fede che acquistarla.

60 commenti:

  1. Il Neocatecumenato dura tutta la vita

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    1. Immagina dire a un seminarista: "il seminario dura tutta la vita". Sottinteso, non arriverai mai al sacerdozio.

      Oppure: "la scuola guida dura tutta la vita". Sottinteso, non avrai mai la patente.

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    2. Finisce in cielo dove si può davvero diventare santi. Non è una patente e nemmeno un corso di laurea. La perseveranza è una virtù Cristiana. Nessuno poi è confermato in grazia, bisogna essere sempre vigili in attesa dello sposo.

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    3. Il raglio dell'asino consiste nel buttare in caciara qualsiasi argomento valido. L'asino è tale non perché gli manchi l'intelligenza, ma perché gli manca l'onestà di riconoscere la realtà. È amico della menzogna. Difende il Cammino delle menzogne.

      Prima ti dicono che è un "cammino di riscoperta". Bene, ma allora quando "riscopriamo"? Mai.

      Prima ti dicono che è un "itinerario di iniziazione". Bene, ma allora quand'è che saremo "iniziati"? Mai.

      Prima ti dicono che al termine del Cammino, con la "fede adulta", tornerete nelle parrocchie, sarete i "salati" che ravvivano la parrocchia. Ma poi inventano sempre nuove tappe, e anche quando le superi tutte devi continuare a subire i cosiddetti "catechisti", devi continuare ad andare alle "convivenze", devi continuare a "dare la Decima" perché non ti sarai mai "provato" abbastanza con "Mammona"... È come l'ergastolo: "termine pena: MAI".

      Prima ti dicono che è un "fare come i primi cristiani". Bene, ma allora perché tamburelli, charangos, copribibbia, chitarrelle, girotondini infantili, insalatiere-copponi dodecagonali, tavolinetti smontabili, e poi le Decime, le convivenze, eccetera? Che c'entrano coi "primi cristiani", che tutte 'ste cose non ce le avevano e non si sognavano mica di ridurre la liturgia a una chiassata da osteriaa?

      Non c'entrano niente. C'entra solo il fatto che nel Cammino ti ingannano sempre, mentono, l Cammino ti ha sempre sfruttato, ti ha sempre ingannato, ti ha sempre mentito. Il demonio - quello vero - è particolarmente soddisfatto del Cammino.

      "Finirà solo in cielo"? Il laico Kiko e la laica Carmen avrebbero inventato qualcosa di più duraturo della Chiesa stessa? Solo la Chiesa è stata garantita fino alla fine dei tempi, solo alla Chiesa è stato garantito che le porte degli inferi non prevarranno. Il Cammino è opera di mani d'uomo, e come tale è destinato a perire.

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    4. Se siete convinti di non essere confermati in grazia, come invece fu san Giuseppe, furono gli apostoli dopo Pentecoste, fu soprattutto la Santa Vergine, perché continuate a dire che la vostra morte sarà come il passaggio al Cielo che Ella sperimentò, dimenticando oltretutto che fu assunta con il corpo? Non vi sembra di essere un po' incoerenti?

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  2. Dura tutta la vita sei fai parte della cerchia ci quelli che lo finiscono, ed in un modo od in altro cercano sempre (robba o soldi )

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  3. Colpisce che il professore, autore del libro, usi i suoi freddi strumenti scientifici e statistici, con tanto di grafici tabelle eccetera, per dimostrare il decadimento della Chiesa statunitense, per poi ridursi a non essere in grado neppure di padroneggiare numeri entro le poche decine quando si tratta di Cammino neocatecumenale.
    Di fronte poi al totale flop dell'evangelizzazione neocat nelle parrocchie USA, si mette veramente a "dare i numeri" ipotizzando una diffusione del kerigma kikiano di 600 per uno attraverso i social (quali? I tanto vituperati Facebook, Instagram, Telegram, Tik Tok, responsabili della distruzione dei giovani secondo Kiko e don Pezzi?).
    Insomma, nel corso di un centinaio di pagine passa dalla razionalità più assoluta all'irrazionalità galoppante, dimostrando l'efficacia di una circoncisione della ragione selettiva anche sulle menti più brillanti

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  4. Thomann è un nemico del Cammino? Ma quanti nemici ha il Cammino? Ma noi non ci preoccupiamo : molti nemici molto onore.

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    1. Ennesimo raglio d'asino che non tocca le questioni.

      Ricordiamo ai lettori cattolici che il vittimismo neocatecumenale definisce "nemici del Cammino" tutti coloro che dicono qualcosa di diverso da Kiko e Carmen.

      E quindi fra i nemici del Cammino abbiamo:
      - Nostro Signore
      - i santi riconosciuti come tali dalla Chiesa cattolica
      - chiunque non lodi il triplice vitello d'oro di categoria superiore Kiko-Carmen-Cammino.

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    2. Puntinibus! Anche voi fate l'album delle figurine dei Nemici Del Cammino? Perché qui abbiamo numerosi doppioni tra cui: il Card. Arinze e il Card. Sarah.


      Ma ci mancano: Don Elio Marighetto, Padre Enrico Zoffoli (che è rarissima) e Mons. Pier Carlo Landucci. Fateci sapere!

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  5. Nella vostra prosopopea, vi sfugge che spesso, è proprio il Cammino ad essere
    nemico di molti.
    Ruben.
    ---

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    1. Se molti sono nemici del Cammino, il Cammino é nemico di molti.

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    2. E quando il Cammino nuoce gravemente al Cammino, cioè, quando un pasqualone (imperiale o meno che sia) commenta in questo blog con le solite balordaggini neocatecumenali, imbarazzanti ed indifendibili: allora come la mettiamo? Anche il Cammino è nemico del Cammino?????????????????????????????????? (puntini di Puntini)

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    3. @Anonimo24 giugno 2023 alle ore 18:10
      Se molti sono nemici del Cammino, il Cammino é nemico di molti.
      ---
      No, non è così automatico, es:
      se qualcuno mi considera suo nemico, non devo necessariamente
      considerare il "qualcuno" mio nemico; mica mi ha dichiarato guerra!
      Ruben.
      ---

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  6. Ricordiamo che questa sera i neocatecumenali si chiudono nelle salette per celebrare con un rito neocatecumenale non approvato, comunicandosi tutti assieme con il sacerdote perché si considerano tutti concelebranti e con un pane che chiamano azzimo e invece è fermentato, quindi illecito..

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    1. E infatti in questa fascia oraria crolla improvvisamente il numero di commentatori neocatecumenali. Al momento delle omelie laicali si vanteranno di essere "perseguitati" perché "evangelizzano", cioè rispondono con furia, con fintotontismo, con maldestro sarcasmo, ai commenti su questo blog.

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  7. Fortunatamente per loro, i libri scritti dai neocatecumenali li leggono solo i neocatecumenali e pochi altri addetti ai lavori.
    Le fantasie di questo ingegnere rimarranno quindi ad incrementare solamente i già fantasiosi adepti del Cammino.

    Per deformazione professionale sono abituato ad approfondire e verificare, e questo pseudo autore non ne esce benissimo.

    È un talebano neocatecumenale, con tanto di blog personale in cui esalta non la Chiesa, ma il suo idolo.
    Il libro citato è del 2013 (in inglese) e... è stato auto-pubblicato!
    Sì, l'autore in erba si è avvalso della CreateSpace Independent Publishing Platform, come ben si può vedere nella pagina di vendita Amazon alla voce "editore".

    https://www.amazon.it/Hemorrhaging-Church-Evangelization-Neocatechumenal-Way/dp/1479352497

    Adesso che è anziano si dedica alla scrittura.
    Nel 2019 ha pubblicato un altro libro con copertina Kiko style, che parla di "ecologia divina": "Environmental Fear Or Christian Environmental Love: The Great Environmental Choice", sempre auto-pubblicato.
    Nella classifica best-sellers sta nientedimenoche al 73.534 posto e beneficia nientedimenoche di 1 recensione globale (0 recensione clienti)!

    Nel suo blog vaneggia di "metafora ispirata dallo Spirito della funzione Delta per l'Incarnazione di Cristo", chiamandola "entità matematica ispirata dallo Spirito"... "profondità teologica dell'Incarnazione e la meraviglia della funzione Delta"... "La meravigliosa grazia di Dio, l'ispirazione dello Spirito Santo si rivela in questa intuizione data a Paul Dirac. La sua intuizione, la sua audacia, è meravigliosa e riflette la Bellezza della Trinità (Dirac era un ateo convinto ma, secondo Thomann, ispirato dallo spirito santo...).

    È stato Vicedirettore dell'Amministrazione del Seminario Redemptoris Mater di Newark e ha insegnato nel Seminario Redemptoris Mater di Guam...
    https://www.hprweb.com/author/robert-v-thomann/

    Questo per dire da quale pulpito viene la predica...
    Marco

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  8. Padre pezzi declaro: llevamos 40 años en la comunidad y aun no nos amamos

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    1. "Fantastico", non solo non è nato l'amore al nemico, ma nemmeno quello per l'amico, o il fratello. Al massimo, esattamente come nel mondo, sono nate delle amicizie, e si sono formati dei gruppetti, da cui alcuni sono stati esclusi, proprio come nel mondo, proprio come i "pagani". E il cristianesimo dov'è? Dove l'uomo nuovo? Boh, si è perso per strada, lungo il cammino....
      Porto

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  9. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello dell'aureola

    Kiko ha letto che i santi in genere hanno l'aureola. Preoccupato perchè Carmen quand'era in vita non aveva l'aureola e quindi c'era il rischio di inficiare la causa di beatificazione, ha chiesto lumi a Carmen stessa e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita ha modificato tutte le sue foto, i suoi filmati, ecc...per cui in tutti compare con l'aureola. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "Fantastico, hermano cardenal, se Carmensita ha l'aureola, questo è quello che mancava por la beatificasion. Procedamos". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con un libro di foto di santi, tutti con l'aureola, e un biglietto : "Sancto Padre, l'aureola di Carmensita es mucho più bella di quella de todos los altros sanctos, non le pare? Saludos Kiko".

    e la causa continua...

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    1. "Sancto padre, l'aureola di Carmencita ahora està, ma es un tantino perigrosa..."
      "Qui somos nosotros para judicar? Procedamos lo stessos!"

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  10. Oggi è domenica e quindi i neocatecumenali, in barba al loro stesso Statuto e alla lettera del 1° dicembre 2005 con le «decisioni del Santo Padre» per il Cammino, eviteranno di andare a Messa. I più preferiranno celebrare la pagliacciata casalinga - cioè le Lodi a Kiko - con tutto l'armamentario d'occasione: bibbione neocat, tavolo imbandito alla neocat, ceri kikizzati, bibbione kikiano-carmeniano, e soprattutto chitarrella da grattugiare. Condoglianze ai poveri bambini che verranno obbligati a partecipare: Nostro Signore vede benissimo le loro lacrime e ne terrà conto.

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  11. Proprio quelle che il prof.Thomann individua come limitazioni dell'OICA o RICA, cioè il percorso di catecumenato della Chiesa per i non battezzati, sono tre elementi che invece conducono a riflettere sull'applicazione distorta che se ne fa nel cammino neocatecumenale.
    Il fatto che non ci sia un testo "normativo": la Chiesa non ha mai imposto testi normativi per l'insegnamento a giovani e adulti, e ci sono voluti due millenni per formulare un catechismo universale rivolto a tutti (quello di Trento era per i parroci e il Catechismo di Pio X era stato formulato per la diocesi di Roma) e comunque san Giovanni Paolo II lo presentò come "testo di riferimento" per l'elaborazione di altri catechismi e compendi locali, non come "testo normativo".
    Il cammino neocatecumenale, imponendo dei testi da ripetersi addirittura parola per parola, è andato del tutto contro corrente: e ne erano ben consci, visto che i loro testi "normativi" (che poi non sono altro che le stravaganti catechesi dei due iniziatori) li hanno chiamati ipocritamente "orientamenti" e infine "direttorio".
    L'aver imposto dei testi per la catechesi, fra l'altro non pubblici ma segreti, è un limite del cammino e non certo un limite della Chiesa l'aver fatto sempre esattamente il contrario!
    Il secondo difetto dell'OICA, secondo Thomann, è aver stabilito un tempo troppo limitato per il percorso di preparazione al battesimo, mentre invece in torto è il cammino neocatecumenale, ad essersi dilatato in modo abnorme e patologico; ma d'altronde ciò è perfettamente compatibile a come Kiko Argüello lo definiva nelle catechesi del secondo scrutinio, e cioè come "un'altra religione": se è un'altra religione, deve poter estendersi per tutta la vita, uno non può terminare il cammino neocatecumenale e ritrovarsi a praticare una diversa religione, quella cattolica!
    Il terzo difetto dell'OICA sarebbe che non prevede una comunità di supporto ai neofiti; anche in questo caso l'errore è invece quello neocatecumenale, di sostituire il gruppo creato con la promessa di poter diventare cristiani adulti (promessa mai mantenuta) alla comunità dei credenti, fino ad arrivare a teorizzare una parrocchia "comunità di comunità" non come un luogo accogliente per tutti i fedeli e per tutte le diverse esperienze di fede, ma come un luogo totalmente ed esclusivamente colonizzato dalle comunità del cammino.
    Questo voler trovare difetti nella Chiesa, soprattutto difetti strutturali, in modo superficiale e presuntuoso, è ciò che impedisce a molti, che hanno ricevuto una deformazione neocatecumenale, di vedere invece i problemi veri e strutturali del cammino; anche se sono persone intelligenti e generalmente ben orientate, l'atto di fede nel cammino e soprattutto la continua ripetizione degli stessi concetti errati, un vero e proprio lavaggio del cervello, impedisce loro di vedere la realtà in modo obbiettivo e intelligente.

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    1. Il passaggio fra obiettività e fideismo neocatecumenale avviene spesso nell'ambito della stessa frase, come se un interruttore d'improvviso annebbiasse le facoltà raziocinanti.
      Per esempio, si prenda questa frase riportata nell'articolo e scritta nel libro di Thomann:
      "Il modello di iniziazione cristiana per l'evangelizzazione è stato istituito nella Chiesa in due forme: il Rito dell'Iniziazione Cristiana per Adulti (R.I.C.A.), per i non battezzati e per coloro che desiderano entrare nella Chiesa da altre espressioni cristiane e il Cammino neocatecumenale , sia per i battezzati che per i non battezzati, in un catecumenato post-battesimale".
      È vero che l'OICA è stato istituito dalla Chiesa come modello di iniziazione per i battezzati, mentre È FALSO che il CN sia stato istituito dalla Chiesa come modello di formazione per gli adulti.
      Metà frase è vera; metà frase è falsa.
      La causa potrebbe essere la malafede; io credo piuttosto che sia la fede indiscussa di quanto viene asserito dai propri iniziatori: l'OICA è istituito dalla Chiesa, e lo si sa perché si sono letti documenti della Chiesa che lo hanno nei fatti istituito mentre che il Cammino neocatecumenale è stato istituito dalla Chiesa lo si sa perché così comunemente si afferma in Cammino (Kiko e Carmen lo dicevano fin da subito: ci manda il Vescovo... è la Chiesa che ci manda).
      Per il neocatecumenale medio ciò che si legge nei documenti della Santa Sede e ciò che afferma Kiko hanno lo stesso valore e si tende a confondere l'uno con l'altro: dando prevalenza a ciò che dice Kiko naturalmente.

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    2. EC: l'OICA è stato istituito dalla Chiesa come modello di iniziazione per gli adulti non battezzati

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    3. OICA è l'acronimo di :

      Ora Ignoriamo Catecumeni Assurdi

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  12. "leonardo24 giugno 2023 alle ore 12:44
    Finisce in cielo dove si può davvero diventare santi. Non è una patente e nemmeno un corso di laurea. La perseveranza è una virtù Cristiana. Nessuno poi è confermato in grazia, bisogna essere sempre vigili in attesa dello sposo."


    Leonardo qui non si discute sul fatto, evidente, che cristiani si è tutta la vita.
    Qui il punto è che, VOI neocatecumenali , vi spacciate per essere un "percorso di riscoperta del battesimo " per i già battezzati ed un percorso di formazione o di "catecumenato " per i non battezzati, strombazzando ai 4 venti l'ispirazione al RICA od OICA della Chiesa Cattolica.
    Ed ogni percorso ,compresi appunto il RICA/OICA ha un inizio ed una fine.
    Solo il VOSTRO è infinito.
    Che ci andrebbe anche bene ,ma allora perche non dirlo chiaro e tondo alla gente?

    Cioè dire alla gente che una volta entrati nel CN non esiste una fine di questa modalità, perché se esci,anche dopo 30 anni di appartenenza, perdi tutto e vieni considerato un "non cristiano" o addirittura peggio: "un pagano" .
    Ti si dice che era meglio se non entravi proprio perché ,abbandonando il movimento laico neocatecumenale ,automaticamente esci dal progetto divino che ha predestinato Dio per te e di conseguenza sei anche fuori dalla stessa Chiesa.

    Questo succede è non venite a raccontare alla gente che non è VERO.

    LUCA

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  13. Per riscoprire il dono del battesimo, il suo valore, la sua immensa grazia quanto tempo ci vuole secondo te? Il cammino è nato come iniziazione cristiana, e i primi documenti certificano questo, ma si è via via trasformato in formazione permanente, come auspicato dal catechismo della Chiesa cattolica. il Cristianesimo non è un patentino o un titolo di studio. Come hai detto tu stesso, "si è cristiani tutta la vita " certo. Ma non una volta per tutte. E il Signore verrà come un ladro dice la scrittura. Troverà la fede? E allora ben vengano celebrazioni preparazioni , preghiere, collette decime catechesi e continue penitenziali. Proiettati alla patria celeste, un allenamento continuo a desiderare le cose sante

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    1. Non ti confondere, il cammino non è una iniziazione cristiana, che avviene nella Chiesa tramite i Sacramenti del Battesimo, Confermazione e Comunione. Lo vorrebbe essere, crede di esserlo, al punto da somministrare un secondo battesimo al Giordano, un battesimo cosiddetto "consapevole"; il disprezzo per la iniziazione cristiana avvenuta in parrocchia è continuo ed espresso nei modi più volgari.
      Si nascondono dietro le parole, parlano di riscoperta, ma la realtà è che credono che chi non si sottomette alla predicazione kikiana e alle sue prassi, "non ha capito nulla": nulla della propria stessa vocazione al diaconato, come il prof.Thomann, di quella al presbiterato, come don Pezzi, nulla anche del proprio matrimonio, inutile, vuoto e fallimentare senza l'intervento degli "uomini della provvidenza" neocatecumenali.
      Quindi le chiacchiere finto-mistiche di leonardo fanno sorridere, se pur amaramente. Se in Cammino si aspirasse alle "cose sante" si insegnerebbe a evitare come la peste il peccato, ad essere caritatevoli, ad essere sobri e non eccessivi; la realtà invece è che il loro massimo impegno è sempre stato quello di convincere i cattolici a disprezzare la morale cattolica così come è stata loro insegnata e le devozioni apprese in famiglia, come inutili, dannose, ipocrite e bigotte. Il loro è sempre stato un lavoro di demolizione, la pars costruens invece è del tutto deficitaria.

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    2. @valentina, non esiste nessun "secondo battesimo", non dite stupidaggini. Il battesimo è uno solo ed è irripetibile e lo abbiamo fatto tutti da neonati. Il cammino Neocatecumenale è un dono dello Spirito Santo alla Chiesa cattolica, che consente di vivere le grazie e le meraviglie del nostro battesimo fatto quando non potevamo capire nulla, in età adulta e in modo più consapevole.
      Fallacio Asino Vinicio

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    3. Qual è il tuo problema quando dici "fatto quando non potevamo capire nulla"? Non credi che realmente il battesimo fatto agli infanti sortisca il proprio effetto e dispieghi le proprie grazie, guadagnandoci l'adozione a figli e la liberazione dal peccato originale? Anche se "non si capisce nulla"?
      Così dice la Chiesa cattolica: la quale non crede che il battesimo sia uno show da fare nelle sale d'albergo e nelle palestre nella veglia di Pasqua o Pentecoste ma un sacramento solenne da effettuare nel battistero della chiesa parrocchiale, davanti a Gesù presente nel Tabernacolo.
      Inoltre condivido ciò che scrisse mons. Bux nel suo libro "Con i Sacramenti non si scherza":
      «Circa la catechesi post battesimale, ci si chiede se il concepire la vita cristiana come un catecumenato permanente sia da considerarsi un punto a favore delle proposte neocatecumenali.
      Chi ha già ricevuto i sacramenti non è sullo stesso piano di chi non li ha ricevuti: sarebbe come affermare che la grazia di Dio è stata inutile. Pertanto, la prassi neocatecumenale è debole su questo punto e questo favorisce una concezione giudaico-gnostica dei sacramenti, perché suppone che vi si debba arrivare attraverso una conoscenza quasi esoterica.
      È noto che i neocatecumenali hanno catechismi ufficiali e altri ufficiosi, per dir così, con i quali insegnano cose diverse dalla dottrina cattolica: ciò è molto grave.
      La “rievangelizzazione” di coloro che sono già battezzati non può essere confusa con il catecumenato, perché si tratta di risvegliare la fede e non di farla conoscere per la prima volta; rifare il percorso del catecumenato antico va molto bene, purché sia chiaro che chi è già battezzato ha già ricevuto la grazia divina.
      Dunque, non si può trattare il battezzato che non aderisce al cammino neocatecumenale come se fosse un pagano.
      Soprattutto, va detto che i sacramenti, come dice il Vaticano II, sono atti della Chiesa, non di un gruppo.»

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    4. "Prima non capivo nulla, ora invece sono neocatecumenale!"
      (E son conquiste!) Da cui consegue che:
      "Siccome tu non sei neocatecumenale, allora non capisci nulla".

      Iscrivetevi alle sette, iscrivetevi... con buona pace del cervello (e di tutti gli altri componenti del corpo).

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    5. EPCF,
      che bisogno c'e allora del rito che fate al Giordano?

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    6. @neo, come tutti i riti extraliturgici, anche quello è stato approvato dalla Santa Sede.
      Fallacio Asino Vinicio

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    7. No proprio quello NO!
      Non fa parte di quel decreto di approvazione e lo sai anche tu!
      Neanche tutto il mamotreto del viaggio di nozze e del successivo matrimonio spirituale.

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    8. @neo, no non lo so. Il decreto è relativo ai riti extraliturgici del neocatecumenato e siccome il viaggio in Israele fa parte della parte conclusiva del cammino Neocatecumenale rientra nel decreto. Il matrimonio spirituale evidentemente no, ma il viaggio in Israele di cui stiamo parlando si. Poi se tu hai un elenco dei riti approvati e di quelli no mostralo, ma che sia un documento ufficiale della Chiesa, astenersi perfavore da "documenti" autocostruiti (blog, o altri blog...), o illazioni, o "lo so io perché me lo ha detto mio cugggino". Altrimenti se non lo hai fa fede il decreto succitato.
      Fallacio Asino Vinicio

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    9. La decima è approvata dalla Santa Sede? Se sì, dove c'è scritto? Perchè nello statuto non c'è traccia ed è tenuta nascosta fino al secondo passaggio.

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    10. EPCF,
      nel decreto di approvazione da te citato si fa riferimento a quanto contenuto nei 13 mamotreti, peccato che sia il viaggio di nozze sia il matrimonio spirituale e tutti i riti relativi non siano contenuti nei 13 volumi del Direttorio.
      Vatti a rileggere il decreto, mi semvra sia il documento che cercavi e che fai finta di non conoscere.

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    11. Dove si possono trovare i 13 volumi del Direttorio?

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    12. Arti Grafiche Kolbe srl
      oppure ti presenti in Via del Mascherino

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    13. FAV per una volta presenta tu la prova che, il direttorio catechetico approvato dalla Chiesa ,contiene anche il "viaggio di nozze " ed il "matrimonio spirituale ".

      LUCA

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    14. Luca, non può, sul matrimonio spirituale lo ha già ammesso, vediamo se si compra il mamotreto dell'elezione e scopre che oibò mamca il viaggio e pure il latte e miele

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    15. Fallacio, se quindi il Battesimo è uno e irripetibile (e lo è!), quello che fate nel Giordano allora è una commedia, una rappresentazione farsesca, un'illusione...

      A che pro farsi tutto un costoso pellegrinaggio obbligatorio in Israele per diventare delle comparse in una recita che mima il Battesimo?
      Sempre per farsa diventate "Eletti", perché diventammo eletti già nel Battesimo.
      Voi, due volte "eletti": col Battesimo e nel Cammino Neocatecumenale.

      Il film si intitola "Cammino Neocatecumenale".
      I registi sono Kiko e Carmen (o chi per loro).
      Le scene sono tutti i vostri riti.
      Gli attori sono i catechisti e i presbiteri che si prestano alla recita.
      Le comparse siete voi, semplici neocatecumenali.

      Ma lo dicono che è una recita?
      Certo che no!
      La chiamano "rinnovo delle promesse battesimali" e poi "battezzano" nel Giordano.

      Ma forse non sanno che il rinnovo delle promesse battesimali avviene in molti momenti della vita del cattolico.
      Avviene alla Cresima.
      Avviene ogni Pasqua.
      Avviene ogni volta che partecipiamo al Battesimo di un bambino.

      Il rinnovo/rinnovazione/rinnovamento delle promesse battesimali non è un surplus del Cammino e non abbisogna della sceneggiata del battesimo nel Giordano.

      Quindi:
      - i battezzati sono già "eletti" e non abbisognano di una seconda elezione neocatecumenale.
      - i battezzati hanno già ricevuto l'acqua lustrale sulla testa e non abbisognano di ricevere acqua di fiume un'altra volta.
      - i cattolici rinnovano già diverse volte le promesse battesimali e non abbisognano di andare a farlo in Israele (come se fosse una cosa "speciale")

      In conclusione, i vostri riti sono solo fuffa. Recite.
      Marco

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    16. Il secondo Battesimo è solo un simbolo

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    17. Già, ma i simboli sono importanti, poiché i simboli comunicano. Se vai a visitare il cimitero ebraico non ti metti una maglietta con la svastica.

      E quindi se una cosa sembra un secondo battesimo, e la considerate come un simbolo importante, state comunicando qualcosa. State comunicando che il primo battesimo è poco importante, o addirittura incompleto e insignificante.

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    18. Già che lo chiami "secondo battesimo" c'è qualcosa che tocca.

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    19. e la cosa che "tocca" di più è che risulta essere stealth rispetto alle approvazioni.

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  14. Il solito bla bla per tenere schiavi i malcapitati con continui ricatti morali. Siete come la valle di Giosafatt, un contenitore di feci.

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  15. Fin quando (sei a disposizione ) la porta è sempre aperta , sè rompi le scatole anche è sopratutto dopo 30 anni Ciao Ciao Ciao

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    1. Intanto ricordiamo che le vocazioni del Cammino sono per grandissima parte false, poiché sono vocazioni a Kiko.

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  16. Semplicemente se dura in eterno NON è un catecumenato. Neanche Neo...
    Chiamatevi in un altro modo.
    Avete voluto avvalervi di tutti i vantaggi di autodefinirvi Iniziazione cristiana. Ma poi siete strutturati peggio della peggiore organizzazione pianificata e prefigurata fin nei minimi dettagli. C'è un modo solo di vivere la vita cristiana: il vostro. Finalizzato all' "evangelizzazione". Non c'è posto per la solidarietà, la comunione ecclesiale, l'aprirsi agli altri... Nulla.
    E l'evangelizzazione NON è evangelizzazione come la intende la Chiesa da duemila anni. E' proselitismo sullo stile delle sette, per intenderci.
    Ecco, ve la do io una definizione esaustiva, semplice semplice: Siete una setta.
    La setta neocatecumenale.
    La setta dei "santi iniziatori" Kiko e Carmen, col beneplacito del votato alla causa di una vita: padre Mario.
    E tutti i pastori della Chiesa che vi hanno dato e vi danno man forte.

    Fine della pellicola.

    Pax

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  17. Che il prof. Thomann sia stato allievo di Archimede Pitagorico a Paperopoli?
    I suoi arditi calcoli e le sue proiezioni lo fanno pensare.

    Potrebbe immettere i dati di tutti i mamotreti e le catechesi di Kiko nell'intelligenza artificiale per convertire tutti al Cammino, solo che l'intelligenza artificiale va interrogata.
    Il professore, perciò, dovrebbe fare in modo che, analogamente alla pubblicità, l'intelligenza artificiale di tanto in tanto intervenga automaticamente sui pc e cellulari proponendo catechesi di Kiko.

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  18. Quanto finisce il Cammino?
    Secondo Kiko, mai, perché ogni volta che un camminante pensa di aver raggiunto il traguardo, questo si è spostato un po' più avanti. E questo, per Kiko, dovrebbe durare all'infinito.
    Questo è il Paradosso di Kiko, in quanto ricorda il Paradosso di Zenone.
    Per Zenone Achille mai avrebbe dovuto raggiungere la tartaruga, perché ogni volta che raggiunge il punto dove era la tartaruga, questa si trova un po' più avanti, e questo all'infinito.
    Così per Kiko: mai il camminante può raggiungere il traguardo.
    Ma Zenone sbagliava, perché ci sono casi in cui una serie infinita di numeri dà un numero finito.
    E sbaglia anche Kiko, ma non perché alla fine c'è un punto in cui il camminante raggiunge il traguardo, perché esso muta la velocità adeguandola a quella dei camminanti, ma perché alla fine anche il camminante piu logevo, muore.

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  19. LEONARDO:
    il Cammino non è affatto riconosciuto come un'iniziazione cristiana, come falsamente affermi.
    Non sta scritto da nessuna parte dello statuto approvato dalla Chiesa, e il solo fatto che voi millantate un riconoscimento mai avvenuto, è sintomo che qualcosa non va.

    Secondo il vostro stesso statuto ecco come vi riconosce la Chiesa:
    " 1. La natura del Cammino Neocatecumenale viene definita da S.S. Giovanni Paolo II quando scrive: «Riconosco il Cammino Neocatecumenale come un itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni».
    2. Il Cammino Neocatecumenale è al SERVIZIO del Vescovo (non di se stesso, ndr) come UNA delle modalità (tra le tante, ndr) di attuazione diocesana dell’iniziazione cristiana e dell’educazione permanente nella fede".

    Tutto quello che in più voi pensate di essere NON è riconosciuto nella Chiesa.
    Per cui se dite, a fate credere, a qualcuno che la Chiesa vi riconosce come un'iniziazione cristiana, fate un affronto alla VERITA'.

    La Chiesa vi riconosce come una semplice associazione di fedeli, per cui le parole "fondazione autonoma di beni spirituali" è solo una categoria, cioè un tipo, di associazione di fedeli (infatti quando si parla di fedeli si da per scontato che tra loro vige sempre la comunione dei beni spirituali).
    Se il Cammino non fosse per la Chiesa un'associazione di fedeli, allora non avrebbe alcuno statuto.
    Rassegnatevi.

    Per quanto riguarda l'accusa di essere i nemici del Cammino, è assurda. Perché si dovrebbe esserlo?
    Parafrasando padre Zoffoli, io non voglio essere nemico del Cammino, ma semplicemente amico della VERITA'.
    Il Cammino fa tutto da solo. Per cui se sentite di avere nemici, è perché voi li vedete come tali.
    Ma chi dice e vuole portare la verità si comporta sempre un amico.

    RispondiElimina
  20. Carissimi, ascoltate.
    Lo Statuto rilasciato dalla Chiesa è una cosa, la realtà è altra.
    San Giovanni Paolo II ( o collaboratori, o lui e collaboratori, loro lo sanno) hanno dato lo Statuto (o approvato) a questi signori.
    E' come se io andassi al Comune a prendere una licenza per vendere la verdura, ma poi mi metto a vendere la carne.
    Cioè, vi rispiego, costoro hanno lo Statuto, ed è pubblico, ma fanno altro dallo questo.
    Questo il punto.
    Vi troverete sempre davanti persone che vi tireranno fuori dal cilindro del cappello: lo Statuto, siamo approvati, noi siamo la Chiesa, il Papa è con noi ( significa nella loro mentalità che è solamente con loro, tutti gli altri che non aggradano alla loro pancia sono odiati dal Papa e dalla Chiesa, perché è un modo per mettere a credere che le loro nefandezze viste siano approvate dal Papa in persona, per cui siete voi nell'errore, non loro. Cioè io vado a rubare in banca, mi pescano, siccome sono uscito prima dalla chiesa, ecco che dico sono innocente perché ho sentito la Santa Messa), e cose simili.
    Dopo, quando li conoscete, e andate a riscontrare cosa è scritto nello Statuto, cosa ha detto loro il Papa e via dicendo, troverete che quelle cose che vi sono state fatte non hanno nulla in comune con il Vangelo, con il Papa e la Chiesa e con lo Statuto ecc.
    Vi faccio un esempio, per farvi capire bene, spero di riuscire.
    Tizio è catechista, e giudica, fa gli scrutini, caccia chi afferma sia ribelle, retrocede chi non fa, a suio dire, bene il Cammino in quanto non da la decima e non obbedisce, afferma di parlare per opera dello Spirito Santo, ecc ecc ( sappiamo tutti quanti di cosa si tratta, chi li ha conosciuti sa, e chi non li conosce e conosce la società ha capito, e chi non capisse legga il blog e i commenti contenuti), e ti vedi e senti Tizio che afferma che le tasse si devono pagare, che sei attaccato al denaro e cpse simili. Poi sai per certo che Tizio vende i prodotti in nero, infila parenti in Vaticano tramite le conoscenze per vivere agiatamente ecc ecc.
    Ci siamo capiti.
    Il punto, carissimi, non è l'infilare i parenti in Vaticano e vendere in nero per non pagare le tasse, il punto è l'IPOCRISIA E LA DISSIMULAZIONE E LA FALSITA'.
    Nessuno qua sta giudicando, chi sono io per giudicare ( la metto alla Papa Francesco), il punto è che Tizio ha fatto quelle cose che vi ho descritte, e ne ha fatte molte altre, e poi lui fa peggio.
    Questo è il punto.
    Poi, una volta pescati con le mani nella marmellata, continuano a dissimulare, e odiano il doppio chi gli fa presente queste cose, cioè gli sbatte davanti la verità.
    Ora vi chiedo a tutti quanti voi: è reale che sia un Cammino d'iniziazione cristiana, così com'è, oppure è un coacervo d'ipocriti e dissimulatori?
    Ovviamente, per chiarezza, mi riferisco a Tizio e compari di Tizio, poi se vi fosse Caio che fa le cose seriamente, a quel punto nulla da dire.

    Isaia Paolo Geremia.

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  21. Altra doverosa risposta al nostro fedele, lettore e commentatore Leonardo 25 giugno 2023 alle ore 15:17

    "E il Signore verrà come un ladro dice la scrittura. Troverà la fede? E allora ben vengano celebrazioni preparazioni , preghiere, collette decime catechesi e continue penitenziali. Proiettati alla patria celeste, un allenamento continuo a desiderare le cose sante."

    "E il Signore verrà come un ladro dice la scrittura. Troverà la fede?"

    Leonardo tu non sai nulla del Signore, lo dice chiaro la scrittura ,che tu citi continuamente per tirate l'acqua al tuo piccolo mulino in secca:" I miei pensieri non sono i vostri pensieri e le mie vie non sono le vostre vie".

    "E allora ben vengano celebrazioni preparazioni , preghiere, collette decime catechesi e continue penitenziali."


    Leonardo ti ripeto che queste cose non le fate solo voi,ma solo voi le fate rigorosamente al chiuso del vostro piccolo mondo neocatecumenalizio (celebrazioni, preparazioni , penitenziali), secondo il pensiero unico del VOSTRO fondatore (preghiere e catechesi) e solo e solamente a vostro uso e consumo ( collette e decime).

    "Proiettati alla patria celeste, un allenamento continuo a desiderare le cose sante."

    Proiettati nel chiuso delle VOSTRE salette in allenamento per compiacere la volontà della vostra gerarchia neocatecumenale che da SEMPRE ,decide per voi ,cosa è quali sono le "cose sante".

    LUCA

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  22. Anche dopo 30 anni di cammino,se' non sei a (disposizione concretamente in atti & $$$) ti puntano il dito ( vedi dito alla porta del secondo passaggio !

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  23. O.T.
    A tutti gli adepti del Cammino Neocatecumenale: la "Chiesa" che adesso
    vi protegge, è destinata a scomparire e voi con lei.
    Il "reede rationem" è relativamente vicino;
    e qui mi fermo.
    Ruben.
    ---

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  24. Padre Cantalamessa racconta un aneddoto capitato. Un ateo convintissimo và ad un funerale e rimane sbalordito quando sente il sacerdote parlare di vita eterna e resurrezione come fossero banalissimi racconti d'occasione. Allora và dal padre a dire che se lui avesse creduto, anche solo per un attimo, a tutto quello che aveva sentito, non sarebbe stato in grado di stare fermo e tacito, ma preso dall'entusiasmo x questa notizia impressionante avrebbe certamente fatto il giro del mondo per raccontare a tutti questi avvenimenti eccezionali. Ecco perchè serve riscoprire il battesimo. Ecco perchè serve riscoprire il cristianesimo

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    1. Il commento delle 22:55 è solo l'ennesima dimostrazione che quando li definiamo asini raglianti stiamo dicendo la verità.

      Infatti, al di là del modo sgangherato di riportare l'aneddoto (un ragazzino di seconda media probabilmente l'avrebbe saputo esporre meglio), infila aùmma-aùmma la conclusione neocatecumenalizia che non c'entra niente col contesto.

      Vi prego di notare l'abuso del termine "riscoprire".

      E di come non c'entri niente con l'aneddoto.

      "Riscoprire", infatti, significa scoprire di nuovo, rinvigorire una conoscenza in modo più vivo. Dunque, in campo cattolico, "riscoprire il battesimo" significa rendersi conto di essere figli adottivi di Dio attraverso quel sacramento. Ci possiamo giustamente aspettare che tale riscoperta passi anzitutto dal conoscere di più la dottrina cattolica relativa al battesimo, alla grazia, al peccato, al rapporto col Signore, ecc. ("Riscoprire il cristianesimo" è una fanfaronata da omelia per distratti; un raglio d'asino aggiunto a mo' di enfasi conclusiva; starà ripetendo a pappagallo un'omelia laicale di Kiko?).

      Nella setta eretica neocatecumenale vengono insegnati un gran numero di corbellerie e un gran numero di eresie. Cioè il Cammino parla di "riscoperta", in realtà fa un "indottrinamento", per giunta ostile alla dottrina cattolica... e segreto (non sia mai che qualcuno sia in grado di verificare e confrontare).

      Quindi quella del Cammino non è una "riscoperta", ma qualcosa di profondamente diverso. È una setta.

      Lo chiamano furbescamente "riscoperta" perché l'obiettivo della setta è di "rubare fedeli" alla Chiesa cattolica pescandoli dalle parrocchie, convertendoli ad un falso cristianesimo (quello dei Paganti Decima, che pronunciano mille volte al giorno il nome del Signore, ma che inquinano la fede, sono sommamente incapaci di gesti di libera carità, sono cupi e funerei quanto alla virtù della speranza, che si fanno dettare decisioni sulla propria vita da parte di laici cosiddetti "catechisti", ecc.).

      La chiamano furbescamente riscoperta "del battesimo" perché l'obiettivo della setta è di stravolgere tutta la vita successiva al battesimo ricevuto durante l'infanzia. Stravolgerla spiritualmente - un comunitarismo idolatrico e autoreferenziale, con sacramenti ridotti a pagliacciata grattugia-chitarrelle - e stravolgerla materialmente, fra Decime, far figli come conigli, convivenze, ecc.

      Il Cammino non promuove una "riscoperta del battesimo" ma un indottrinamento eretico ed autoreferenziale.

      Una vera riscoperta la si può avere solo andando alle fonti sicure: l'insegnamento della Chiesa, l'esempio e gli scritti dei santi, il conoscere e vivere i sacramenti, ecc. Ma è esattamente questo che il Cammino evita e proibisce. L'insegnamento della Chiesa è pubblico, quello del Cammino è segreto, e guai a chi chiede "cosa verrà dopo?". Nel Cammino i santi sono qualcosa di fumoso, di lontano, di scollegato dalla vita reale; dopotutto dicono cose diverse da Kiko e Carmen, perciò guai a leggere qualcosa dei santi che non sia sufficientemente fumoso, generico, spiritualeggiante. E i sacramenti e le liturgie vigenti nel Cammino sono la versione personalizzata da Kiko e Carmen, affinché si capisca che il Cammino è qualcosa di diverso dalla Chiesa cattolica.

      Continui pure a ragliare il fratello Leonardo. Continui pure a dimostrarci che la parlantina neocatecumenalizia è pomposa, ampollosa, altisonante, ma fondamentalmente ingannevole e menzognera.

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