lunedì 12 giugno 2023

Il padre Abramo secondo Kiko: un fallito e un idolatra

Proponiamo in traduzione un interessante articolo di Charles White pubblicato sul blog "The Thoughtful Catholic" sulla 12ª serata delle Catechesi  iniziali, molto importante per stabilire quale sia il modello di persona e di fede proposta dal Cammino neocatecumenale. Questa catechesi verrà  continuamente ripresa e "rinfrescata" nel corso del Cammino neocatecumenale, sia in altre specifiche catechesi in particolar modo durante il Primo Scrutinio, sia nei "temi" da trattare nel corso delle liturgie della Parola infrasettimanali.

Nell'articolo si dimostra come la figura di Abramo già nelle catechesi iniziali venga sminuita e deformata per poter coincidere con quella del neocatecumeno: un fallito, idolatra, un incapace con l'unica fortuna d'aver incontrato il Tripode neocatecumenale sulla propria strada.

La figura di Abramo viene strumentalizzata per poter rappresentare il modello del neocatecumenale che mette da parte la propria ragione e sacrifica il proprio Isacco esclusivamente per fede cieca nei propri catechisti restando fedele alla propria "elezione"  nel cammino neocatecumenale.

Come infatti dirà Kiko nel mamotreto del Primo Scrutinio:

"Per questo la fede è un tempo di gestazione. (...) Abramo molte volte si dimenticherà di Dio e vorrà fare le cose per conto suo, con la sua testolina, e le cose gli riusciranno molto male e picchierà centomila volte la testa. Uscirà dal cammino e con quelle legnate imparerà e ritornerà al cammino. Infatti solo così si impara. Dovrà imparare a credere. E la sua fede iniziale dovrà essere purificata, come nel momento di sacrificare Isacco. Infatti sempre tenterà in qualche modo di strumentalizzare questa fede per fare i suoi comodi, allora Dio non ha altro rimedio che metterlo in qualche situazione particolare affinché continui a camminare ..." (ORIENTAMENTI - PRIMO SCRUTINIO BATTESIMALE - 1986).

Leggendo l'articolo Chuck White, comprendiamo come questo "destino" del neocatecumenale sia già anticipato nelle catechesi iniziali con la presentazione di un "padre Abramo" del tutto riletto e rivisto secondo le mire di Kiko Argüello e di Carmen Hernàndez.

 

Se mai ti ritroverai a frequentare la 12a sera della catechesi iniziale del Cammino Neocatecumenale , sentirai i catechisti dire alcune cose sconvolgenti su Abramo, nostro padre nella fede. Quella notte inizia l'insidiosa pressione a considerare se stessi come "falliti" e un "idolatri".

Ecco alcuni esempi  dell'insegnamento contorto di Kiko Arguello per quella sessione, tratti dal primo volume del suo Direttorio catechetico segreto:

“Abramo, dicevamo, è un fallito . Abramo è forse il personaggio più esistenziale della Bibbia. Questo è talmente vero che Kierkegaard, che è un esistenzialista, ha scritto un libro su Abramo». (p.216)

Kiko si riferisce al filosofo protestante Søren Kierkegaard (1813–1855), fondatore del movimento esistenzialista, che scrisse “Paura e tremore”, un libro che contiene quattro rivisitazioni della storia di Abramo. Kiko si rivolge a Kierkegaard per trarne ispirazione, non alle Scritture.

Continuiamo.

Abramo è... un politeista, crede in molti dèi come tutti quelli della sua epoca. Però quest'uomo ha una particolarità: quest'uomo è un fallito; perché già vecchio non ha né figli né una terra dove essere seppellito». (p. 228)

“Bene, mi piacerebbe sapere ora dovevi coglie questa parola, perché tu sei Abramo. Mi piacerebbe sapere quando tu eri in Ur, cioè eri un idolatra- cercavi la felicità nei soldi, nel lavoro, nella famiglia, ecc .... Mi piacerebbe sapere se tu come Abramo un giorno ti sentivi fallito” (p. 231)

“Mi piacerebbe sapere se tu come 
Abramo un giorno ti sentivi fallito, perché non eri felice, non 

ti sentivi realizzato, non sapevi nemmeno perché vivevi.” (p. 232)

“Questa è un po' la figura di Abramo: un uomo vecchio che si sente fallito, quasi al limite del suicidio. Si trova a un punto di non voler più lavorare, perché trova la sua vita senza senso.”.

“…OGGI, QUESTA NOTTE,QUI C'E' QUALCUNO CHE SI TROVA COME ABRAMO, LA CUI VITA SIA UN PO' FALLITA E SENZA SENSO, CHE SI TROVA STANCO E SENZA FELICITA'…”   (p. 235)

“In seguito idolatra tanto questo figlio che Dio gli chiede che glielo sacrifichi. Dio vuole aiutarlo perché si è messo in una situazione molto pericolosa”.(p. 231)

«Perché Abramo, che è amato da Dio, si è messo in una posizione tale che stava cominciando a dubitare, ed era capace di non fare la volontà di Dio, per l'amore esclusivo che aveva a questo figlio. Cosa che può succedere a te».(p. 240)

Insomma, se assisti alla 12a sessione delle catechesi iniziali neocatecumenali, ti verrà insegnato che Abramo era un miserabile fallito, quasi un suicida, e che idolatrava suo figlio Isacco. Ti verrà chiesto: “ Qual è l'Isacco (idolo) nella tua vita? “.

E questo è il punto principale. Se continui a camminare nel Cammino, ti verrà costantemente ricordato che sei un fallito e sarai spinto a considerare i tuoi familiari come i tuoi "idoli".
 
L'icona dei Tre Angeli di Rublëv
stravolta e reinterpretata da Kiko

 

Ma cosa dicono in realtà le Sacre Scritture? Abramo era un fallito? Aveva tendenze suicide? Era un politeista? Ha idolatrato Isacco?

Vediamo.

Le Scritture ispirate non ci dicono che Abramo fosse un politeista: Kiko se lo è inventato. Le Scritture ci dicono solo che il padre di Abramo, Terah, servì molti dèi:

E Giosuè disse a tutto il popolo: «Così dice l' Eterno , l'Iddio d'Israele: I vostri padri hanno abitato un tempo al di là dell'Eufrate, Tera, padre di Abramo e di Nahor; e servivano altri dèi. [ Giosuè 24:2]

Infatti, in uno dei più famosi commentari rabbinici ebraici tradizionali alla Genesi, troviamo una storia di Abramo che si oppone all'idolatria del padre dimostrando l'inutilità di pregarli:

“Tera adorava gli idoli. Una volta dovette recarsi in un luogo e lasciò Abramo a capo del suo negozio. Quando un uomo entrava per comprare [idoli], Abramo chiedeva: Quanti anni hai? Rispondevano: cinquanta o sessanta. Abramo allora rispondeva: Guai a chi ha sessant'anni e adora qualcosa fatto oggi - il cliente si imbarazzava e se ne andava. Una donna entrò portando un piatto pieno di farina. Gli disse: questo è per te, offrilo davanti a loro. Abramo prese in mano una mazza e spezzò tutti gli idoli,e ha messo la mazza nelle mani del più grande idolo. Quando suo padre tornò, chiese: chi ha fatto tutto questo? Abramo rispose: Non posso nascondertelo – venne una donna portando un piatto di farina e mi disse di offrirlo davanti a loro. L'ho fatto, e uno di loro ha detto 'Lo mangerò prima' e un altro ha detto 'Lo mangerò prima'. Il più grosso si alzò, prese una mazza e fracassò gli altri. Terah ha detto: cosa, pensi di potermi ingannare? Non sono esseri viventi! Abramo disse: Le tue orecchie odono ciò che dice la tua bocca? Terah prese Abramo e lo mandò dal [re] Nimrod. (Midrash B'reshith Rabba  38, 13, VI secolo d.C)

 
Abramo serve gli angeli
(Miscellanea Rothschild 1470-1480).

Kiko insegna anche che Abramo idolatrava suo figlio Isacco. La prova di Abramo (Gen. 22:1-19 ), quando Dio gli chiese di sacrificare suo figlio Isacco, dimostra proprio il contrario! Abramo non esitò minimamente ad obbedire a Dio. La mattina dopo partì presto per obbedire alle istruzioni di Dio:
"Abramo si alzò di buon mattino, sellò l'asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l'olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato». (Genesi 22:3)

Inoltre, leggiamo nel Libro del Siracide:
"Abramo fu grande padre di una moltitudine di nazioni, nessuno fu trovato simile a lui nella gloria. Egli custodì la legge dell'Altissimo,
con lui entrò in alleanza.
Stabilì l'alleanza nella propria carne
e nella prova fu trovato degno di fede." (Siracide  44:19-20)

Le Sacre Scritture ci fanno intravedere il carattere di Abramo.

Abramo era fiducioso, soprattutto nella sua amicizia con Dio.    Quando Dio gli disse che avrebbe distrutto Sodoma e Gomorra (Gen. 18:1-33), Abrahamo negoziò fiduciosamente con Dio per salvare la vita di suo nipote Lot e della sua famiglia che vivevano a Sodoma.

Abramo era coraggioso . Quando Lot e la sua famiglia furono catturati da Chedorlaomer, re di Elam, Abramo sollevò un esercito di 318 servi e in un'audace incursione notturna contro un esercito molto più numeroso, salvò loro e i loro possedimenti (Gen. 14:11-16).

Abramo era opportunista, specialmente quando si trattava della sua ricchezza e della sua autoconservazione. Disse al Faraone che sua moglie Sara era sua sorella per sfuggire alla morte e per acquisire una dote quando il Faraone la prese come sua moglie (Gen.12:10-20). Questa tecnicamente non era una bugia, dal momento che Sarah era la sua sorellastra (Gen. 20:12). Disse la stessa cosa al re Abimelech di Gherar, con lo stesso risultato.

Abramo (conosciuto come "Abram" in precedenza) non fallì nell'opera delle sue mani, e infatti prosperò :

“Ora Abramo era ricchissimo di bestiame, d'argento e d'oro”. (Genesi 13:2)

Era sposato con una donna molto bella, Sarah (Sarai):

Quando fu sul punto di entrare in Egitto, disse alla moglie Sarài: "Vedi, io so che tu sei donna di aspetto avvenente.”  (Genesi 12:11)

Fu benedetto in ogni cosa:

Abramo era ormai vecchio, avanti negli anni, e il Signore lo aveva benedetto in ogni cosa.». (Genesi 24:1)

Abramo era un amico di Dio .
Ma tu, Israele mio servo, tu Giacobbe, che ho scelto, discendente di Abramo mio amico". (Isaia 41:8)

Monreale, Duomo:
"Sacrificio di Isacco (Fermati Abramo)", mosaico bizantino

 

Quindi è facile constatare che Kiko Argüello e i suoi catechisti si sbagliano di grosso su Abramo. Stravolgono le Sacre Scritture. 

Attenzione. L'insidiosa pressione a considerarsi un fallito e a considerare i propri familiari come i propri idoli inizia la 12a notte della catechesi iniziale .

 



77 commenti:

  1. Poiché gli uditori delle catechesi iniziali sono in gran parte dei cattolici che frequentano la parrocchia, è sorprendente come Kiko sembra rivolgersi a loro dando per scontato il loro paganesimo.
    Naturalmente i credenti devono sempre convertirsi e riscoprire la fede, altrimenti non ci sarebbe bisogno della Confessione, per cui devono, in un certo senso, sempre operare il passaggio dall'idolatria intesa come attaccamento del cuore a ciò che non è Dio, a Dio, ma questo vale anche per lui, per Kiko.

    Invece da certe sue parole sembra che il Cammino, a differenza di tutte le altre realtà ecclesiali, risolve il problema. Kiko infatti non parla come se volesse comunicare una cosa che ha scoperto nella sua vita e che lo riguarda in prima persona, ma fa calere la sua "predicazione" dall'alto. Come fosse un ministro della Chiesa, e non solo come un testimone. Questa, almeno, è la percezione che ho io.

    In ogni caso le sue considerazioni su Abramo sono totalmente sbagliate: Dio si è reso presenta ad Abramo e lui ha immediatamente risposto partendo per un luogo che non conosceva.
    E che la sua fede sia un esempio lo scrive anche San Paolo, tanto che, al contrario di quello che dice Kiko, dice che Abramo sapeva benissimo che, se avesse immolato il figlio Isacco, Dio l'avrebbe risuscitato, perché non dubitava affatto che Dio non potesse mantenere la sua parola.

    RispondiElimina
  2. Intanto i kikolatri di Guàm, nel blog kikolatrico in cui collettivamente si firmano "Diana", tentano furbescamente di applicare a Guam una disposizione del Vicariato dell'Urbe che riguardava solo la diocesi di Roma. Il trucchetto furbetto servirebbe per giustificare le veglie pasquali separate, e hanno addirittura l'arroganza di accusare l'attuale amministratore apostolico di Guam, don Romy, di aver disubbidito al Papa.

    Come sempre, il Cammino ha in orrore la verità e ha il massimo disprezzo per le «decisioni del Santo Padre». Nella mentalità del Cammino è lecito e addirittura doveroso mentire e ingannare (e agire da arroganti), pur di preservare il prestigio e i soldi della setta kikista-carmenista.

    RispondiElimina
  3. I discorsi di Sant'Agostino su Abramo.
    Fallito si riferisce al fatto che non aveva discendenti.
    Isacco non simboleggia i "Parenti", ma gli idoli che si contrappongono a Dio.

    https://www.augustinus.it/italiano/discorsi/discorso_002_testo.htm
    Eros

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nella sua proverbiale asineria, il fratello Eros viene qui a ragliare alle 11:22 spiattellando un link a discorsi di sant'Agostino, con un'interpretazione di comodo, che però non danno ragione alle asinerie di Kiko e dei suoi kikolatri.

      Vedete, è la tipica tattica neocatecumenale dello scaraventar cose addosso all'interlocutore, di modo che l'interlocutore sia tenuto a leggere lunghe pagine di sant'Agostino per cercarvi i punti in cui discorda con Kiko, punti che anche se venissero spiegati qui chiaramente e correttamente non convinceranno mai il kikolatra che oggi si firma Eros.

      Vedete, lo scopo dei neocatecumenali non è ragionare; loro hanno "circonciso la ragione", cioè se posti di fronte ad un argomento ragionevole, lo accettano solo se credono che serva a gloriare il Vitello d'Oro di Categoria Superiore, il Tripode Kiko-Carmen-Cammino.

      Elimina
    2. Che poi il venticinquenne Kiko che va al bar più lussuoso di Madrid per vantarsi di aver "visto la Madonna", davanti all'ex suora Carmen... E in tutti i decenni successivi continua a sciorinare esegesi clamorosamente sbagliate (si veda ad esempio l'episodio evangelico del cieco nato)...

      ...e ora gli asini vengono qui a ragliare fortissimo per dire che sant'Agostino darebbe ragione a Kiko?

      E sono gli stessi asini che di fronte alle documentate critiche di un don Ariel, di un padre Zoffoli, di un Lino Lista, vanno vomitando le peggiori nefandezze.

      Elimina
    3. E sono gli stessi asini che di fronte al vescovo pedofilo neocatecumenale, ai cosiddetti "catechisti" pedofili neocatecumenali, e agli altri abusatori sessuali del Cammino (sia presbikikos che laici), e men che meno Kiko (che i suoi scheletri nell'armadio ce li ha, e ai "piani alti" del Cammino lo hanno sempre coperto benissimo), non hanno mai osato spendere una sola parola a favore delle vittime.

      E poi intervengono qui a fare i sapientoni su sant'Agostino. Ma per piacere...!

      Elimina
    4. @Eros
      E dov'è che Agostino dice che "aspirava al suicidio", "era politeista" e "idolatrava suo figlio"?
      No, perchè io non lo trovo...

      Elimina
    5. Caro Eros sei un celebroleso oltre che eretico visto che tieni il sacco ad un eretico.
      Salvati finche sei in tempo.
      Sei capitato nella trappola del cammino come lo sono stato io insieme a tantissime persone ingannate dalla garanzia di un prete che garante non era perché ormai avava le mani in pasta e quindi ricattabile.
      Ogni prete che si presta ad aprire credito al cammino poi non può più tornare indietro perché sarebbe massacrato dalle conoscenze che questi oliatori possono disporre.
      Quindi caro amico la menzogna non durerà a lungo perche Dio odia la menzogna mentre sai chi è il padre della menzogna, e che il cammino sia al capolinea lo testimoniano i tantissimi segnali come comunità che non nascono più e tanti adepti che lasciano e altri addirittura fuggono.
      Spero che la Chiesa prenda finalmente posizione un'ora dopo la morte di Kiko perché Kiko prima o poi morirà e tu non potrai farci niente.

      Elimina
  4. La figura di Abramo viene mistificata per divenire modello del neocatecumenato, così come quella del cieco nato. Kiko ci "fila su": Abramo era un fallito, idolatrava gli dei, idolatrava il figlio, Dio per questo ha dovuto "bastonarlo" così come bastona il neocatecumeno che magari osa uscire dalla comunità, perché smetta di pensare con la sua "testolina" e si affidi invece alle percezioni degli "angeli", i catechisti del Cammino.
    Cerca pure, Eros, dove Sant'Agostino dica tutto ciò: non lo troverai, è tutta farina del sacco dei tuoi iniziatori, che comunque si sono ispirati a qualcun altro, mai hanno dimostrato di avere un'idea propria sostenibile in vita loro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @valentina, non troverai le stesse parole, ovviamente, ma il discorso di Sant'Agostino è assolutamente compatibile con queste catechesi di kiko, così come quella del cieco nato. Penso che arrampicarvi sugli specchi non vi faccia bene, 1) perché la gente non è stupida e sa leggere, 2) perché non ne siete capaci e lo fate in modo goffo.
      Fallacio Asino Vinicio

      Elimina
    2. La gente sa leggere, certo. È per questo che Kiko e Carmen hanno tenuto segreti i loro testi, addirittura negandone l'esistenza e raccontando al papa che si trattava di semplici appunti, non di interi capitoli mandati a memoria da chi li doveva ripetere, fingendo d'essere ispirato dallo spirito; è per questo che non hanno pubblicato il Direttorio e continuano a distribuire ai catechisti dei testi riservati che non si ha la prova siano effettivamente quelli approvati.
      La gente sa leggere, è per questo che si pretende sempre che la gente ascolti, non si mette mezza parola per iscritto, e quando la si mette, si premette che sono testi riservatissimi da non diffondere, neppure tra coloro che sono tenuti ad ascoltarle... anzi, soprattutto tra quelli. Eh sì, la gente sa leggere.

      Elimina
  5. Anche oggi i camminanti avranno lodato la kikissima trinita kikocarmenpezzi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Kikocarmenpezzi è l'acronimo di :

      Kiko Ieri Kiko Oggi Catecumenalizza Assurdi Ridicoli Mamotreti Eretici Neocatecumenalmente Pessimi E Zelantemente Zizzaniosi Insomma

      Elimina
  6. Quando dei cristiani vanno alla basilica di san Pietro, anche se solo come turisti, cosa fanno? Cercano di cogliere l'essenza di quel luogo così fondamentale per la loro fede.

    Quando invece dei kikolatri vanno a San Pietro, cosa fanno? un imbarazzantissimo girotondino per gloriare il Cammino e i suoi autonominati "iniziatori".

    Ai kikolatri non interessa il significato di quel luogo da venti secoli a questa parte. A loro non interessa che la tomba di Simon Pietro sia davvero presente al centro della basilica. A loro non importa nulla di quanti pellegrinaggi plurimillenari, quanti santi, quanti Pontefici e successori degli Apostoli siano transitati in quel luogo, e attraversando la piazza abbracciata dal colonnato, e salendo quei gradini, ed accedendo alla basilica ricostruita e abbellita più volte perché unica detentrice del privilegio di ospitare i resti mortali di Pietro.

    Ai kikolatri interessa solo idolatrare Kiko, e farsi notare dai passanti: "ehi, noialtri siamo adoratori di Kiko, autodefinitosi «il Vostro Catechista», autoproclamatosi «iniziatore» del Cammino, il nostro Vitello d'Oro di Categoria Superiore! ehi, notateci, fate caso a noi, guardateci, noi esistiamo per la gloria di Kiko Redentore!".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Interessante come ballano intorno al cartellone che dice cammino neocatemenale... idolatria pura

      Elimina
    2. Sul serio, io non li chiamo "idolatri" a cuor leggero. Sono proprio idolatri, pagani imborghesiti che compiono il loro peculiare balletto "liturgico" attorno al loro totem.

      Infatti tutte le volte che son passato in piazza san Pietro e vedevo gruppi di fedeli, non capivo mai sotto quale precisa "etichetta" ecclesiale erano.
      Li vedi pregare? Ma anche i ciellini pregano, e anche rinnovamento, e anche i focolarini, e anche tutti gli altri. Li vedi scattare foto? ma anche i ciellini fotografano, anche rinnovamento, focolarini, ecc., perfino i turisti fotografano. Se proprio ci si "identifica", lo si fa per motivi organizzativi (oppure per motivi sindacali, ma non è il caso dei cattolici), cioè per evitare che qualcuno del gruppetto, distraendosi un attimo, perda di vista il gruppo. E ci si identifica in maniera sobria, non ostentando il faccione dei propri fondatori, tanto meno facendo una chiassata deliberatamente "certificata", come il ridicolo girotondino-col-passetto, segno distintivo della chiassata neocatecumenale. Sei a piazza san Pietro, sei nel cuore della cristianità, sei lì per nutrire gli occhi e l'anima. San Pietro non è il palcoscenico dove "devi" fare la sfilata per onorare il tuo vero "dio" spagnolo e con la barbetta luciferina.

      Elimina
    3. barbetta luciferina......

      Elimina
    4. Ed ecco il solito asino che viene a ragliare.
      C'era il link.
      Con la fonte originale.
      Col testo tradotto.
      Dove poteva benissimo scoprire che il termine «barbetta luciferina» compare nell'articolo di El Paìs del 2008 in cui viene intervistato Kiko: «...ligeramente encorvado, de barba luciferina...»

      E invece no. L'asino neocatecumenale passa da queste parti solo per ragliare, ragliare, ragliare fortissimo.

      Elimina
  7. In anni passati, spesso mi sono
    appropinquato vicino ai gruppi NC,
    la Domenica in piazza S.Pietro per
    l'Angelus; gruppi che in attesa dell"affaccio", svolgevano le loro poco intellegibili segrete funzioni.
    Al comparire del Pontefice pro tempore, srotolamento dello striscione "tu es Petrus", un po'
    di clamore tanto per farsi sentire ed alla Benedizione, da parte degli
    adepti neanche un Segno della Croce.
    Mi domando: volete prendere in giro i Vicari di Cristo?
    Fatelo, per il libero arbitrio vi è consentito, ma almeno fatelo con
    un minimo di credibilita.
    Ruben.
    ---

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La scena più pietosa fu all'incontro di Benedetto XVI coi movimenti ecclesiali, il 3 giugno 2006.
      La "scaletta" prevedeva una breve omelia di ogni fondatore, con l'omelia conclusiva del Papa.

      Indovinate un po'? Appena Kiko terminò la sua omelia ("Zorobabbbbèle!!!"), i kikolatri si alzarono e se ne andarono via, che a quanto pare avevano convivenze e altre attività. Infischiandosene del fatto che tutti li vedevano. Dopotutto per loro Kiko è molto più importante del Papa.

      Cioè, sì, dico sul serio, davvero: sono andati "dal Papa, a piazza San Pietro", per ascoltare Kiko e subito dopo andarsene, prima che il Papa parlasse! Idolatri, perfettamente idolatri.

      Elimina
    2. Il 3 giugno 2006 ero a s. Pietro con un gruppo di focolarini di Cagliari. Questo particolare segnalato da by Tripudio non lo ricordo, dico solo che i leader dei movimenti erano in una zona a parte e si vedevano solo nei maxi schermi. La nostra Chiara Lubich era assente perchè aveva già allora grossi problemi di salute, infatti è morta due anni dopo, l'ha sostituita la sua segretaria Ely Folonari, che ha fatto un breve discorso. Kiko, la prima e unica volta che l'ho visto, fece un discorso molto pomposo e retorico, anche perchè lo spagnolo si presta a questa enfasi. e ricordo che i neocatecumenali erano quelli più chiassosi in assoluto, sembrava che la piazza fosse solo per loro. Per amore di verità, devo aggiungere che purtroppo anche noi andammo via presto, ma non era certo per mancanza di rispetto al Santo Padre, ma solo perchè avevamo l'aereo che ci aspettava a Fiumicino e non c'erano voli successivi, infatti rientrai a Cagliari molto seccato di aver fatto le cose a metà. Il giorno dopo ne parlai con il parroco, p. Antonio Sconamila, di s. bartolomeo, che è del Cammino, e mi ha detto che avevamo sbagliato tutto : quando si va a questi incontri si parte in genere il giorno prima, il secondo giorno lo si dedica all'incontro, si pernotta e si riparte la mattina del terzo giorno, ma questo ci sarebbe costato troppo. E' andata cosi. Aldo dei focolari di Cagliari

      Elimina
  8. Una imaginación muy grande la de Kiko Argüello, añadiendo y quitando cosas a las Sagradas Escrituras.

    RispondiElimina
  9. Allora ByTripudio questa famosa lettera custodita dal notaio, ce la fai leggere?Ci dici dove il messale romano dice di essere prescrittivo?Ci spieghi perché si mette la croce al centro dell'altare quando alcuna rubrica lo prevede?E perché non contesto ciò ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Rispondo per punti:

      1) della lettera che testimonia che padre Pio aveva definito Kiko e Carmen «i nuovi falsi profeti» ne ha parlato padre Zoffoli, che l'ha vista coi suoi stessi occhi.

      L'originale della lettera è custodita da un notaio, di cui non ho il nome, e anche se ce l'avessi non lo menzionerei qui sul blog perché posso supporre (sottolineo: mia ragionevole supposizione) che tale notaio abbia avuto disposizione di pubblicarla nel caso che inizi un processo di canonizzazione per Kiko.

      La polemichina dell'asino ragliante delle 9:25 è infatti intesa a scovare e far distruggere quel documento, in quanto un santo canonizzato a furor di popolo ha confermato, in tempi non sospetti, Kiko e Carmen come «i nuovi falsi profeti».


      2) il Messale non ha bisogno di dire di essere "prescrittivo". Lo è per sua natura: l'autorità della Chiesa stabilisce come si celebrano le liturgie, dunque qualsiasi modifica che non provenga dall'autorità della Chiesa è da considerarsi non autorizzata, disubbidiente, temeraria, anche se fatta in buona fede.

      Dopotutto, se una modifica è autorizzata, la troverete esplicitamente descritta dalle successive ristampe del Messale. Ed infatti il Messale contiene numerosi punti in cui a determinate condizioni consente alternative (tipo: "si fa X, oppure, in condizioni Y, si fare Z").

      La polemichina dell'asino ragliante delle 9:25 è infatti intesa a giustificare il fatto che il Cammino celebra i nmodo arbitrariamente modificato. Significa che il Cammino non vuole ubbidire alla Chiesa neppure riguardo a un punto delicatissimo come la liturgia.


      3) i documenti liturgici validi per tutta la Chiesa prevedono croce e ceri sull'altare, con specifiche disposizioni, e regolano altre cose come la possibilità di fiori (ma in vasi con acqua, senza terriccio).

      Invece il kikismo-carmenismo prevede un bislacco menoràh a nove fuochi, più l'esibizione di prodotti floreali ed ortofrutticoli. Quando qualcuno osò chiedere a Kiko la ragione di quei nove, Kiko blaterò che «nove è il numero dell'evengelizzazione». Che non è una giustificazione ma solo una bambinata capricciosa che non significa niente.

      Il problema è che il kikismo-carmenismo detesta il concetto di "altare", di "sacrificio", di "sacerdozio", e perciò ha voluto usare tavolinetti smontabili, chiassate da osteria campagnola, fiumi di omelie laicali. La "teologia" neocatecumenale è fondamentalmente protestante, «che di cattolico ha solo la decorazione».


      Faccio infine notare che sono tantissimi anni che l'asino delle 9:25 raglia sempre queste stesse cose. Crede che se riesce ad ingannare noialtri, riuscirà ad ingannare anche Nostro Signore. Basterebbe già solo questo a qualificarlo come asino - senza offesa per i quadrupedi, s'intende.

      Anche perché si guarda bene dall'interrogarsi sulle vergognose abitudini del Cammino. Esempi sparsi:

      - quando mettono la volpe nel pollaio

      - quando credono alle panzane raccontate da Kiko e Carmen

      - quando i loro capi rubano proprietà multimilionarie alle diocesi

      - quando chiedono alle monache di clausura di mentire per proteggere le ruberie della setta

      - quando minacciano e blandiscono le vittime dei pedofili neocatecumenali

      - quando si organizzano per traviare anche i bambini

      Elimina
    2. Brevissima parentesi: padre Zoffoli, se fosse stato ascoltato dai vertici ecclesiastici, sarebbe tornato tranquillamente a occuparsi di altro.

      Invece i monsignorini della diocesi di Roma, che avevano fiutato l'odore dei soldi o dovevano qualche favore a certi "ambienti", si erano dati da fare a promuovere il Cammino e a silenziare qualunque voce che potesse impedir loro di raccogliere bei soldini dalle ricche bustarelle kikiane. La diocesi di Roma è ancor oggi infestata dai kikolatri - si dice che avessero in mano un terzo delle parrocchie, nel momento di loro massimo trionfo -, sebbene il trend sia in tragicomica discesa. Il cancro neocatecumenale ha potuto allignare proprio perché tanti monsignori anziché il Dio Uno e Trino hanno preferito il dio Quattrino. Così, più ostacolavano e tentavano di mettere a tacere voci oneste come padre Zoffoli, e più le incitavano (loro malgrado) a indagare meglio sul fenomeno.

      E perfino nei suoi ultimi giorni di vita, si vide arrivare Kiko, in incognito, a tentare il trucchetto del "padre Zoffoli ha agito per amore della Chiesa ma ha agito male". Kiko imbroglione e truffatore anche al cospetto della morte.
      Padre Zoffoli replicò «per amore della verità». Infatti non hai bisogno di mentire, se ami la verità. I kikolatri, invece, amano il Cammino - che è fondato su inganno e menzogna - e perciò sono disposti a mentire e ingannare pur di difenderlo.

      Le condizioni di padre Zoffoli peggiorarono molto e all'improvviso (nonostante fino a quel momento si stesse riprendendo bene), e si spense pochi giorni dopo. C'è il sospetto - non dimostrabile - che gli sia stata somministrata (per errore?) una medicina sbagliata. Salì al cielo carico di meriti, e personalmente lo considero un vero santo (non sono il solo), perché ritengo che abbia vissuto in modo eroico le virtù della fede (anche nei momenti di maggior persecuzione) e abbia messo a buon frutto tutti i suoi talenti. Non mi meraviglierei affatto se in futuro la Chiesa lo canonizzasse, magari proprio in seguito a petizione dell'ordine religioso da cui ricevette più persecuzioni che aiuti. Ma come per tanti veri santi, non abbiamo alcuna fretta: non siamo come quegli stupidi che credono che il titolo di santità sia una specie di titolo nobiliare da affibbiare il più presto possibile ai propri "fondatori" per gloriare il proprio gruppo. Padre Zoffoli, non solo coi suoi scritti, ha sostenuto questo blog e i suoi collaboratori in modi spesso impensabili. Coloro che tentano di calunniarlo e infangarne la vita e le opere, solo perché tra le tante opere ha scoperchiato il demoniaco calderone neocatecumenale, ne risponderanno davanti al Signore. E non basteranno certo le tante Decime pagate e le Convivenze partecipate a giustificarli.

      Elimina
    3. (Breve off-gossip): Che poi l'esimio Pasqualone si peritò di mandare una email ai cappuccini chiedendo imperiosamente se padre Pio avesse definito «i nuovi falsi profeti» e i cappuccini - spaventati, oliati, o solo annoiati, chissà - risposero che non ne sapevano nulla.

      Da allora il Pasqualone crede di aver "risolto il caso", dandosi continuamente una pacca sulla spalla come il novello Sherlock Holmes del XXI secolo, fingendo di non sapere che è materialmente impossibile che l'archivio dei cappuccini abbia traccia autenticata di qualsiasi esternazione di padre Pio.

      Ma vedete, il neocatecumenalismo funziona così: espertissimi della vostra presunta pagliuzza nell'occhio, incapaci di notare la trave nel proprio. Giacché è esattamente questo l'insegnamento del neocatecumenalismo: il dover a tutti i costi sembrare "più cristiani dei cristiani". Ed ecco dunque che vanno cianciando di Terach, Achimelech, Seraià figlio di Azrièl, Selemia figlio di Abdeèl, Zorobabele figlio di Sealtiel, convinti che ciò sua sufficiente a far svanire tutti i madornali errori liturgici e dottrinali di Kiko e Carmen.

      Elimina
    4. Ma poi, scusate se insisto, immaginate di stare davanti a padre Pio e di spiegargli le carnevalate liturgiche neocatecumenali.
      Proprio padre Pio, che celebrava in maniera solenne, di vera unione con Dio, la liturgia eucaristica, proprio padre Pio che ne aveva una stima sconfinata («che sarebbe il mondo senza la Messa?»), proprio lui, sì, immaginatevi che opinione poteva avere di questi due laici spagnoli che hanno abolito ogni simbolo sacro per sostituirlo coi gadget kikizzati, le canzonette kikiane, le suppellettili sacre designed by Kiko, le pagnottone sbriciolose, i boccaloni-insalatiera, i copribibbia kikolatrici, addirittura le fascette reggichitarra con le scritte in ebraico (e col font kikizzato)!

      Secondo voi, di fronte agli strafalcioni liturgici e dottrinali del Cammino e dei suoi autonominati "iniziatori", padre Pio cosa avrebbe detto?

      Elimina
    5. A noi non interessa, padre Pio è un nostro nemico e noi non lo seguiamo...............................................

      Elimina
    6. Senti, senti, adesso c'è un notaio che ha uno scritto su p. Pio riservatissimo, che i biechi e torvi neocatecumenali vorrebbero sapere dov'è per farlo sparire perchè compromettente. Ma questi neocatecumenali sono proprio cattivi, ma cattivi cattivi mih.................................................................

      Elimina
    7. @anonimo
      state scherzando?

      Elimina
    8. Non sta scherzando: è solo un asino che cerca di ragliare più forte che può.

      E comunque, per rispondere al commento delle 16:52, domandiamo: se i kikolatri non sono "cattivi cattivi", perché pretendono di vedere quella lettera? Sono convinti che solo leggendola potranno onestamente cambiare idea su Kiko e Carmen e il Cammino?

      Ma allora, se è questione di avere una conoscenza più solida del Cammino, perché non pretendono di vedere i mamotreti del Direttorio segretissimo?

      E perché non chiedono a Kiko di documentare e autenticare la "visione intellettuale" che - a suo dire - avrebbe avuto?

      O almeno, una cosa più facile: perché non chiedono i documenti che rendicontano offerte, "decime" e gabelle neocatecumenali varie?

      Su, non dovrebbero essere difficili le risposte!

      Elimina
  10. Cosa pensano i neocatecumenali del "padre Abramo" emerge chiaramente da questo paragrafo tradotto da un blog nc spagnolo che si arrampica sugli specchi della chiesa primitiva e dei riti ortodossi per giustificare i propri abusi:
    "Il modo di adorare Dio del popolo ebraico si è trasformato e configurato nel corso della sua storia, passando dal patriarca Abramo, uomo politeista, impregnato di una forma di culto tipica delle religioni pagane, e che si fondava sulla paura dell'uomo, al futuro, afflitto da timori e incertezze, per i quali si dovevano offrire doni, sacrifici e oblazioni per placare l'ira degli dei e favorirli, in un modo totalmente nuovo basato sull'amore."
    Abramo politeista, impegnato di paganesimo, pieno di paure, timori, incertezze, che faceva sacrifici per placare l'ira degli dei: questo d'altronde hanno imparato e questo insegnano.

    RispondiElimina
  11. Di certo la catechesi di Kiko su Abramo è parecchio romanzata, oltre che inventata e tendenziosa.

    La realtà è che di Abramo prima dell'incontro con Dio non si sa proprio nulla.
    Abramo è importante per ciò che è successo DOPO la chiamata di Dio, non per quello che è successo prima e di cui non sappiamo niente.

    Nella Scrittura non si trova mai che Abramo fosse sicuramente un politeista, e nemmeno che fosse disperato e fallito. O che la moglie gli abbia rotto seriamente le scatole. Tutte supposizioni di Kiko, pura invenzione.
    Gli serve per fare un parallelismo con le persone che lo ascoltano. Così dipinge un Abramo di fantasia.
    Ciò che è avvenuto prima o che ha pensato Abramo non è rivelato e, in quanto ignoto, non è rilevante.
    Magari aveva bellamente accettato la sua condizione e non era per nulla angosciato o preso dalla disperazione. Che ne sappiamo.

    Se leggiamo bene il Genesi, appare la vera storia di Abramo.

    Si capisce che Terach, il padre di Abramo, era della discendenza di Sem, figlio di Noè, benedetti da Dio e beneficiari dell'alleanza con Dio.
    Terach generò i figli (Abramo, Nacor e Aran) anche lui in vecchiaia, a 70 anni, e egli stesso partì da Ur dei Caldei verso Canaan prima della promessa, insieme al figlio Abramo, al nipote Lot e a Sara.
    La Scrittura non dice che vi fossero anche i fratelli Nacor e Aran.
    Aran era già morto in Ur dei Caldei, lasciando orfano il figlio Lot e Nacor non partì col padre Terach verso Canaan.
    Non esisteva quindi un clan, c’era solo il padre Terach.
    Ma Terach non arrivò a Canaan, morì a Carran, dove si erano stabiliti.
    Abramo, quando Dio gli parlò a Carran, aveva 75 anni, poco più di suo padre quando il padre lo generò.
    Ma Dio era presente nella sua vita fin da quando uscì col padre da Ur dei Caldei, prima ancora che Dio gli parlasse a Carran: “Io sono il Signore che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questo paese”, dirà poi il Signore.

    Quindi la destinazione di Abramo era già Canaan, da prima ancora che Dio gli parlasse e partì da Carran con Lot, Sara e le persone che si erano procurate lì, lasciando solo il padre Terach.
    Per questo Dio dice ad Abramo di andarsene “dalla casa di tuo padre” e “dal tuo paese”, che al momento era Carran.

    Abramo parte e va verso la meta che aveva già deciso col padre: Canaan.
    Quando arriva a Sichem, nel paese di Canaan, Dio gli dice che avrebbe dato il paese di Canaan alla sua discendenza, senza però ancora specificare quale sarebbe stata la discendenza.
    Ma Abramo, dopo aver costruito un altare, non si ferma lì e prosegue oltre (Betel, Negheb) fino all’Egitto.

    È vero che Abramo partì da Carran quando il Signore gli parlò, fidandosi della promessa, ma passano molti anni e molti luoghi prima che nella Scrittura compaia la frase: “Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.”.
    Abramo aveva già sconfitto i re che avevano attaccato Sodoma e credeva che il suo erede fosse il suo domestico, Eliezer di Damasco.
    Dio, fino ad allora, gli aveva promesso una discendenza, ma non aveva specificato che sarebbe derivata da un figlio nato da lui.
    È ora che per la prima volta il Signore dice ad Abramo che avrà un figlio: “Non costui sarà il tuo erede (Eliezer), ma uno nato da te sarà il tuo erede”.
    Ed è qui che Abramo “credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.”

    Quindi, leggendo la Scrittura, decadono tutte le illazioni fantasiose fatte da Kiko sul "prima" che Dio apparisse ad Abramo, pagine e pagine di invenzioni senza fondamento storico né scritturale.
    Congetture di Kiko atte a creare un parallelismo inventato tra la vita di Abramo precedente all'apparizione di Dio (vita prima del Cammino).

    Continua...

    RispondiElimina
  12. In base a quanto detto, non esiste ciò che dice Kiko:

    "Non hai visto che questo clan, che queste sicurezze che hai non ti hanno mai dato quello che desideravi? Sei un fallito. Hai già tentato tutto e hai visto che era impossibile. Con le tue forze, con le tue sicurezze, con i tuoi pugni, con la tua ragione hai fallito".

    Intanto non c'era il clan. Come familiare aveva solo il padre Terach: "Vattene dalla casa di tuo padre".
    Poi nulla lascia intendere che "avesse tentato tutto" con le sue forze e la sua ragione. Forze e ragione, specialmente all'epoca, non potevano dare un figlio.

    Non esiste:

    "Sua moglie gli avrà detto: che cretino che sei, sei un idiota, con che uomo mi sono sposata, che facciamo qui? Non vedi che ci ruberanno tutto? Non vedi che non abbiamo nessuno che ci difenda? Questo gli avrà detto la moglie e gli avrà fatto una testa grossa così a tutte le ore... Ma quale Dio ti ha parlato, gli avrà detto la moglie, sei suonato! sei un vecchio rimbambito che non vale più nulla. Mi hai fatto lasciare le mie comodità e adesso ci ruberanno tutto... Immaginate la moglie di, Abramo, Sara, che avrà pensato...
    Sarà stata continuamente a dirgli: ma sei matto? dove stiamo andando? Lasciamo i cugini che sono gli unici che ci possono difendere? stai male nella testa! ci ammazzeranno qua! quel che succede è che sei picchiato in testa!"

    "Già quasi si è dimenticato di quella Parola e Dio ritorna ad apparirgli (perchè egli dopo tanti sfoghi di sua moglie, ha mezzo dubitato di questa Parola)"

    Nulla nella Scrittura dice che Sara si fosse comportata così sgarbatamente e offensivamente col marito, solo che aveva riso a Mamre quando sentì che avrebbe partorito un figlio di lì ad un anno. Aveva 90 anni.

    Non esiste:

    "(Abramo) è un signore che ha fallito nella vita... è un uomo maledetto perché non ha figli... è un impotente...Lo terrorizza l'idea di morire e non sapere dove sarà sepolto... ha fatto sacrifici ad ogni specie di dei e di idoli perché gli dessero quello che lui sperava: un figlio e una terra... Quando Dio appare, Abramo è già stanco, si sente già vecchio, si sente sconfitto e senza desiderio di continuare a vivere... Abramo non sa perché vive."

    Abramo non ha fallito: avere un figlio non dipendeva dal suo operato
    Non è un uomo maledetto. Anche Papa Francesco dice: "Si potrebbe quasi dire che il non poter dare la vita era "quasi" considerato una maledizione, poiché il non avere figli impediva di adempiere il comandamento del Signore di riempire la terra con nuove vite".
    Non è un impotente, è Sara che è sterile secondo la Scrittura.
    Non è terrorizzato dall'idea di morire e non sapere dove sarà sepolto. La Scrittura non lo dice MAI.
    Non ha fatto sacrifici ad ogni specie di dei e di idoli perché gli dessero quello che lui sperava: un figlio e una terra. Almeno non è certo che lo abbia fatto.
    Non è stanco e vecchio (morì a 175 anni) e non ha perso il desiderio di vivere.

    Continua...

    RispondiElimina
  13. Tutto questo "prima" della promessa è pura fantasia, illazioni tendenziose per costruire un ponte tra prima del Cammino-dopo il Cammino.

    Tutto andrebbe a decadere se invece ipotizzassimo che Abramo era un uomo tranquillo, per niente angosciato, che aveva accettato di non avere figli, che Sara non lo ostacolava ma lo appoggiava, che non aveva sacrificato nulla agli idoli, che non si era affidato alle sue forze e alla ragione...
    Ipotesi per ipotesi, quelle di Kiko non prevalgono, sono solo a lui più funzionali e non ci incastrano un piffero con la vita degli aspiranti neocatecumeni.

    "Abramo sei tu" può dirlo solo in base al "dopo" della promessa di Dio. Non al "prima".

    Si poteva quindi risparmiare tutto il romanzo che ha fatto e dedicarsi solo alla promessa.
    Ma così facendo non avrebbe avuto la stoffa per inoculare negli ascoltatori il pensiero che loro erano falliti come Abramo, maledetti come Abramo, idolatri come Abramo, confidenti nelle loro forze e nella loro ragione come Abramo, con mogli rompiscatole come Abramo...

    Che grande istrionico drammaturgo, Kiko!
    Marco

    RispondiElimina
  14. Che poi a cosa serve tutta la catechesi di Abramo, il sacrificio di Isacco eccetera? A vendere i beni.
    Lo ricorda Kiko nell'annuncio di Quaresima 2017 nell'ambito di una delle sue tirate autocelebrative:
    "Voi sapete che siamo stati per 50 anni dedicati a voi NON CI AVETE PAGATO NIENTE.
    Sapete che sono 50 anni? Come è possibile? Carmen è stata 50 anni dedicata a voi, in convivenze, in scrutini, in visite, senza fermarci!
    Che significa questo? Ne siete coscienti?
    No, non ne siete coscienti. È difficilissimo capire. --- Dedicati a se stessi e alla costruzione del proprio progetto, direi---
    Forse avete capito che la Madonna ha detto che stiamo portando a tutto l’Europa una salvezza che sono le comunità cristiane, ---quando la Vergine avrebbe detto questo? Sono loro a portare le "comunità cristiane"?--- dove la gente non è più sola! È veramente un’acqua fresca in mezzo al deserto. La gente è sola. Quante donne sole sono a Roma? O a Milano? O uomini? Dio ha unito Carmen con me, e ci ha dato una missione per la chiesa. È chiaro che il presbitero è molto
    importante, ma più importante di questo è che la Santa Sede abbia studiato parola per parola le prime catechesi e le abbia approvate
    , ---e questo è tutto da vedere. Comunque suborna l'autorità del sacerdote alle proprie catechesi, secondo lui "approvate"--- abbia studiato le celebrazioni del Primo Scrutinio.
    Vi ricordate il primo scrutinio? 5 giorni, la catechesi di Abramo, sulla fede, sul vendere i beni. Ve lo ricordate? Lo avete vissuto? Chi ha proposto queste cose? ---Abramo - fede - vendere i beni: tre elementi strettamente connessi nella mente di Kiko---
    La Santa Sede ha studiato parola per parola e hanno approvato tutto, anche la celebrazione del Primo Scrutino. Il dialogo del vescovo: qual è la tua croce? Chi ha messo insieme questo? Non io.
    Il problema è uno solo: il Cammino Neocatecumenale è ispirato dallo Spirito Santo? Questa è la domanda, perché se il Cammino Neocatecumenale è ispirato
    dallo Spirito Santo potrà aiutare la chiesa. Questo è il punto."
    Questo è il punto. Se lo Spirito Santo possa ispirare mala fede e menzogna. Noi diciamo di no.

    RispondiElimina
  15. Nel Cammino c'è la fissa dell'idolatria verso i figli.
    A parte il fatto che, non sia mai, se io dovessi essere un idolatra preferirei adorare le mie figlie piuttosto che una comunità, penso che nel Cammino si corra il rischio di presentare anche la famiglia come una cosa nuova.
    La dinamica è simile a quella usata dagli ideologi del gender per far percepire come famiglia vari aggregati e combriccole che nulla hanno a che fare con la famiglia.

    Non dico che nel Cammino si intenda la famiglia in modo simile all'ideologia gender, ma che a volte si usa a sproposito la psicologia. Cioè la si usa non per guarirne i mali, ma per attaccarne le fondamenta. Se infatti ci si convince che così com’è è tutta è sbagliata, allora la si può sostituire con un altro genere di famiglia.

    Pur non essendo un esperto, ho capito che la psicologia attuale tende, spesso anche a ragione, a mettere in evidenza i “comportamenti tossici” che possono esserci all’interno cella famiglia, ma lo fa come se fossero “strutturali”, e non dovuti al peccato, un po’ come traspare da certe affermazioni di Kiko.
    Ma facendo così si omette la cosa più importante, e cioè che la famiglia stata concepita da Dio come un terreno di coltura dell’amore. Un terreno particolarmente fertile, di per se atto a contrastare i comportamenti tossici perché stimola ad agire per amore, ma che, proprio per questo, è un "bersaglio sensibile" del male.
    E’ come il campo in cui il nemico semina la zizzania.

    Perciò dire che la famiglia è la "fabbrica" dei comportamenti tossici, è come dire che la politica è l'origine della disonestà (che, forse, nel Cammino si dica anche questo?).
    Ovvio che le famiglie sono condizionate dai tempi in cui vivono, ma ciò che fa la differenza è l'amore.
    E' l'amore che riduce i comportamenti sbagliati e che riduce gli effetti di questi comportamenti, ma, soprattutto, è l'amore che, al di là degli errori umani, produce comportamenti capaci di formare le personalità.
    E questo non vale solo per la famiglia cristiana, ma anche per quella naturale (la Chiesa riconosce come valida anche la famiglia naturale, purché sia vera famiglia).

    Perché l'amore di Abramo verso il figlio doveva per forza essere idolatrico?
    Anzi, proprio perché Abramo non era un idolatra, il suo amore per il figlio era gratuito e proprio perché era stato un dono di Dio, il suo amore per il figlio rafforzava l'amore per Dio.
    La paura che a volte Kiko sembra avere verso le manifestazioni dei sentimenti sembra patologica, quasi antiumana. Ma nel Vangelo non si vede mai Gesù disprezzare le manifestazioni dell'umanità, basti solo pensare all'unzione di Betania.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Naturamente per famiglia naturale non intendo quella tra battezzati, per cui esiste solo il matrimonio sacramento, ma quella dei non cristiani.
      Anche i non cristiani possono formare una famiglia vera e valida in virtù della loro umanità, che, nonostante il peccato originale e sebbene indebolita e parzialmente corrotta, può agire bene.
      In più la famiglia cristiana può contare sulla grazia, che perfeziona la natura e la innalza.
      Perché a vote le famiglie cristiane sembrano peggiori di certe famiglie non cristiane?
      Perché, nonstante quello che spesso si pensa nel Cammino, la grazia presuppone la natura, e se l'uomo non asseconda la sua natura con l'impegno e l'aiuto della grazia, su cosa si baserà la grazia?

      Elimina
    2. Il cammino forse potra servire ai single ma non alle famiglie. Vedo molte famiglie disunite grazie al cammino. Figli sparsi in diverse comunita' con diversi impegni a destra e a sinistra. Stessa cosa per i genitori impegnati con la loro comunita'. Io non oso immaginare che i miei figli crescano e tutti a passare la pascua "separati". Dove sta l'unione famigliare che Dio vuole per la famiglia cristiana? Ancor peggio passare ogni messa separati per comunita... figli da una parte, genitori dall'altra. Poi percio' molti figli passano per anni di sbando durante l'adolescenza perche i genitori non sono presenti.
      Ma non sarebbe meglio andare a messa tutta la famiglia insieme ogni domenica? (ma facciamo pure il sabato, ma almeno tutti insieme).
      Io come padre credo che devo dfare l'esempio visibile ai miei figli come cristiano, andando in chiesa e pregando a casa. Ma nel cammino i figli questo non lo vedono perchd i genitori fanno tutto separatamente.

      Io non sono un esperto, ma credo che con questa dinamica i figli sono piu a rischio di perdizione visto che i genitori sono spesso assenti.

      Elimina
  16. Il problema è dato forse dal passare da una concezione della propria natura come totalmente negativa - quella per la quale basta una parolina sbagliata per arrivare al divorzio e da lì all'omicidio e la strage di massa il passo è breve... - ad una concezione di una natura "divina" ottenuta per grazia, impeccabile. Fra i due estremi ci dovrebbe essere la norma, la natura che la grazia perfeziona, che tu hai citato, senza annullarla, ma a Kiko non piace perché è ciò che la Chiesa ha sempre insegnato... e allora, che ci starebbe a fare lui?

    RispondiElimina
  17. Ormai tutti sappiamo che Kiko che è capo di una setta e prende quello che è scritto nella bibbia e lo traduce a modo suo per denigrare ed umiliare i suoi adepti per tenerli sotto di sé perché poi più sono frustrati più si sentono sbagliati e più può condizionarli e comandarli. Oltre che gli adepti ormai con il lavaggio del cervello danno per certi tutto quello che dice il loro guru senza mai porsi domande o facendo ricerche. Ma poi che significa fallito, se per dio,come dicono loro ama tutti così come siamo, perché fare differenze tra chi ha "successo" nella vita e chi no? Perché nel cammino fanno credere che se segui dio e soprattutto la comunità e fai tutto ciò che dicono avrei successo, invece se non segui dio e soprattutto il cammino sari un fallito. Questo è il vero mantra del cammino, perciò sono tutti così presuntuosi arroganti, classisti materialisti e senza rispetto per chi è meno fortunato. Tutti nel cammino sono classisti ed i figli dei catecumeni sono la.prova che si sentono meglio degli altri perché figli di, e gli altri sfigati li rispettano come divinità. Qui se c'è qualcuno che segue gli idoli sono i catecumeni che venerano e si inchinano a catechisti e figli dei catechisti. Ricordo bene il "rispetto"che portavano per chi era nella gerarchia in alto e chi come me ero nessuno e non mi assoggettavo ai "capi". Per me che non è nessuno neanche il papà figuriamoci i capi bastioni dei catecumeni. Sono persone materialiste e senza dignità come lo sono tutti gli esseri umani. Però fanno i moralisti e vogliono insegnare gli altri a vivere. E chiudo dicendo che dio li aiuta nonostante siano delle pessime persone ed hanno fortuna nella vita. Perciò io non solo non credo più a dio, ma non lo stimo ed è come il mondo che a creato, ingiusto e che segue le leggi di Darwin. Ed il diavolo è creazione di dio quindi sempre colpa di dio,così come il libero arbitrio avrebbe senso se tutti partissimo con le stesse possibilità e condizioni. Ex fratello

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dio è Eterna Bontà e Giustizia. Ha creato, e crea da Dio, non è uomo che crea pupazzi, bambole e arnesi ( ovviamente l'uomo riesce a fare questo sempre prendendo da Dio, in quanto il pupazzo è fatto di materia, e la materia l'ha creata Dio, perché, altrimenti, l'uomo non potrebbe fare nulla). Per cui, essendo Lui un Essere Onnipotente, Onniscente, Pieno di Sapienza, Santissimo ecc, ecco che ha dato alle sue creature il "LIBERO ARBITRIO", cioè la libertà di scegliere se fare o non fare la sua Volontà, il male e il Bene.
      Dio avvisò Adamo ed Eva, ed oggi avvisa tutti quanti noi, ma Adamo ed Eva (e anche noi oggi) scelsero il male, ovviamente ingannati dal demonio. E, secondo me, ma sono sicurisssimo di non sbagliare ( perché è abbastanza facile non sbagliare perché so che il Signore è Giusto e fa le cose per tutti, infatti il sole oggi è uscito per tutti, non solamente per me o per te), avvisò anche il demonio delle conseguenze della sua ribellione. Come puoi continuare a dire che Dio è colpevole, quando ha detto a tutti di non fare il male? Affinchè nessuno faccia il male, a mio avviso, vi è una sola soluzione, distruggere tutto, o togliere il libero arbitrio alle creature. Se Dio avesse scelto di distruggere tutto dopo la caduta, vedendone le conseguenze ( perché Dio vede tutto, anche il futuro, per cui avrà visto tutto il male del mondo), ecco che io e te, e San Pio, Papa Francesco e Benendetto e GPII e tanti altri, non saremmo presenti, cioè non saremmo mai nati. Non ti dimenticare mai della Madonna, senza peccato, Creatura Immacolata.
      Questo che sto scrivendo, potrebbe essere in parte sbagliato, cioè è mente umana che scrive, ma sono sicurissimo che in larga parte è così, perché non l'ho dico io, ma Dio. E sai dove? Basta leggere alcuni passi della Bibbia:

      Te li metto dopo questo primo commento.

      Elimina
    2. In questi giorni ²⁰ Disse allora il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. ²¹ Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».
      ²² Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore. ²³ Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l’empio? ²⁴ Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? ²⁵ Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». ²⁶ Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo». ²⁷ Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: ²⁸ forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque». ²⁹ Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». ³⁰ Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». ³¹ Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». ³² Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci».
      « Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio. »

      IPG

      Elimina
    3. 13 Allora il Signore disse ad Abram: «Sappi che i tuoi discendenti saranno forestieri in un paese non loro; saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. 14 Ma la nazione che essi avranno servito, la giudicherò io: dopo, essi usciranno con grandi ricchezze. 15 Quanto a te, andrai in pace presso i tuoi padri; sarai sepolto dopo una vecchiaia felice. 16 Alla quarta generazione torneranno qui, perché l'iniquità degli Amorrei non ha ancora raggiunto il colmo».

      Fissa la tua attenzione su questo:

      14 Ma la nazione che essi avranno servito, la giudicherò io

      perché l'iniquità degli Amorrei non ha ancora raggiunto il colmo»

      Quando raggiunsero il colmo delle iniquità, ecco che è arrivata la Mano del Signore.

      Che significa, secondo me?
      Che il Signore ha dato la libertà, a tutti, ma poi quando si arriva ad un certo livello, ecco che arriva, inevitabilmente, la Giustizia.
      Costoro hanno rubato? Hanno diffamato? Hanno oppresso?
      Si, ne siamo testimoni. Prima o poi, se non si ravvedono seriamente, arriverà la Giustizia Divina.
      Vogliono continare ad infangare chi ha ricevuto il male, mentendo e continuando a fare altro male? AMEN!
      Falli fare, meglio subire il male ingiusto, che farlo, davanti agli occhi del Signore.
      Molte volte, quasi sempre, siamo ingannati, crediamo che il male sia bene farlo e pensiamo che sia meglio. Quanti si prendono a botte per la strada, quando vi è un incidente? Basta una parola fuori posto, e poi botte e insulti, minaccie, arrivano anche a uccidere. A tutti è capitato di fare così, o quasi, anche in piccola parte.
      Ed ecco che questi stanno continuando e continuando nella loro fallacità ed iniquità. Oltre ad aver fatto del male apertamente, mettendo a credere che sia Dio, cioè si fanno passare per santoni, ecco che continuano anche oggi.
      Falli fare, prima o poi gli arriverà la sentenza. Poi sarà Dio ad applicarla, non noi, e qualsiasi cosa farà il Signore, quella cosa è quella giusta. E' Lui che sa, che vede, che conosce il cuore delle sue creature, per cui è Lui che applica la Sua misericordia e la Sua giustizia. Qualsiasi cosa fa e farà il Signore a noi va bene.

      IPG

      Elimina
    4. Caro IPG tu hai tolto Gesù Cristo dalla storia della Salvezza. É lui che mette tutto in ordine. É lui la giustizia di Dio, e che sulla croce crea un impluvio x raccogliere, giustificare e trasformare in bene tutto il male dell'umanità. Risorge x non perdere nemmeno uno di noi. Il nostro libero arbitrio puó fare la differenza nel senso che, possiamo accogliere o no questa grazia. Accettare le cure per il nostro male, o rifiutarle. Questo é il giudizio! Cosí dice la scrittura!

      Elimina
    5. in sostanza stai dicendo che Dio prima o poi punira' il Cammino?

      Elimina
    6. L’uomo ha libero arbitrio, nel senso che ha la volontà libera e incorruttibile; può quindi sempre scegliere tra il bene e il male, e la scelta la deve fare continuamente, in ogni attimo della sua vita, chiedendo a Dio aiuto e conforto. Dio ci ha voluto così, non come dei "malati cronici" da curare, ma come dei figli, responsabili di noi stessi e delle nostre azioni, che esercitano la propria volontà nello scegliere il bene.

      Elimina
    7. Come al solito ringrazio l'asino che alle 11:33 ha ragliato forte credendo di aver concluso la questione con una domanda retorica: mi dà modo di rispondergli in dettaglio.

      Dunque, l'espressione "Dio punisce XYZ" è un modo popolare per dire che XYZ, attraverso i propri peccati, innesca dei circoli viziosi che si ingigantiscono al punto di non poterli più "controllare", e finisce inevitabilmente per pagarne le conseguenze - personalmente, o dei propri cari. Come ad esempio una madre incinta che abusa di alcolici, e il nascituro ne paga le conseguenze, anche se non ne ha colpa.

      I peccati dei fautori del Cammino consistono in almeno tre categorie:

      - sulla liturgia, che dovrebbe essere vero culto a Dio secondo ciò che comanda l'autorità della Chiesa, e che invece i neocatecumenali hanno trasformato in teatrino, in pagliacciata, in celebrazione autoreferenziale dove il parolame delle omelie laicali annacqua e banalizza la Parola di Dio, e dove la riduzione a "banchetto festoso" comporta sacrilegi eucaristici gravi e continuati;

      - sulla dottrina, che dovrebbe essere quella insegnata dalla Chiesa, e che invece nel Cammino contiene una vasta nube di ambiguità, errori, vere e proprie eresie, dovute non tanto all'ignoranza crassa degli autoeletti "iniziatori" e dai loro scagnozzi, ma al fatto che tali errori servono a mantenere il loro comodo status quo: i due stessi spagnoli avevano candidamente dichiarato di aver fondato il Cammino perché volevano essere "fondatori" di qualcosa (sottinteso: ubbiditi, lodati, temuti, incensati, e soprattutto pagati); i fautori del Cammino devono essere per forza complici di tali errori altrimenti vengono subito meno tutti i loro comodi privilegi (cfr. ad esempio "qualche volta ci esce anche la macchina");

      - sul rapporto coi fratelli delle comunità, calpestati, salassati (vedi l'ingiustizia delle "Decime"), sottoposti a "ricatti morali" ("dietro quella porta c'è il demonio, che fai, te ne vai?") e a ogni sorta di azioni completamente contrarie alla carità cristiana (come ad esempio quando ti tolgono il saluto perché non stai più "facendo il Cammino").

      Dunque, sì, di fronte a un vastissimo oceano di peccati neocatecumenali - che discendono dalla superbia degli autonominati "iniziatori" e dalla loro totale mancanza di carità nei confronti delle anime che li hanno seguiti, illuse dal poter fare un cammino di fede, il Cammino verrà "punito da Dio", nel senso che ne vedremo il grosso tonfo (non mi pronuncio sulla vasta quantità di scandali che potrebbero seguirne). Il Cammino è opera di mani d'uomo, e in quanto tale è destinato a perire.

      Elimina
    8. leonardo14 giugno 2023 alle ore 10:58

      dentro la tua mente avrei tolto la salvezza di Gesù. Perché siete dei diffamatori, e calunniatori, e volate di fantasie sul prossimo che odiate, e che dentro di voi avete deciso di contrastare. Nessuno ha tolto la Misericordia. E Dio era Dio a quel tempo, ed è Dio oggi, e lo sarà domani. Vie è la condanna all'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. Gesù perdona, lo sappiamo tutti, e il primo perdonato sono io. Ma, è una realtà che il perdono non è scontato e automatico. Se si fa il male, con una certa intensità, fatemi passare il termine, ecco che sarà valutato da Dio. E poi, giusto per capirci, cari lettori tutti: quando avrei tolto la salvezza? Mettendo la Parola di Dio? Per cui, la Bibbia toglie la salvezza?
      Costui, siccome è fallace, ecco che nel leggere quanto ho riportato, deve mettere a credere che l'altro è in errore. Tipico lavoro che fanno.
      Ad esempio, per farvi capire l'enorme ipocrisia che hanno, e questo è documentato su questo blog, basta andarsi a vedere le pagine, giudicano chi scrive in anonimo, e loro stessi scrivono in anonimo e coperti. Che significa? Che sono ipocriti, è davanti a voi.

      Poi finisco e vi spiego meglio.

      IPG

      Elimina
    9. Anonimo14 giugno 2023 alle ore 11:33

      in sostanza stai dicendo che Dio prima o poi punira' il Cammino?

      vedete come siete fallaci?
      Vi faccio un esempio, così ci capiamo.
      La Germania c'è oggi? Si.
      Chi ha commesso colpe nel 1945? La Germania? Oppure Hitler e compari?
      Se la Germania è stata punita, se così vogliamo dire, è stata punita per le colpe degli uomini.
      Per cui è decaduta la Germania Nazista.
      Hitler è andato all'Inferno? Padre Pio disse di si, io non c'ero, ho letto una testimonianza. E non solamente Padre Pio ha detto questo.
      Quindi, ritornando a quanto scritto da Leonardo: non va nessuno all'Inferno?
      Qualcuno ha scritto che sono io che tolgo la salvezza? Cioè, per capirci meglio: Ho scritto che sono io che invio all'Inferno?
      Quale sarebbe la scrittura che afferma Leonardo verso la quale io avrei sbagliato? Ce lo spieghi Leonardo, cortesemente, così ci fa capire che non sragiona per portare l'altro nell'errore.

      IPG

      Elimina
    10. Perche sei uscito dalla realtà neocatecumenale? Cosa é accaduto?

      Elimina
    11. Dice Leonardo:

      "Il nostro libero arbitrio puó fare la differenza nel senso che, possiamo accogliere o no questa grazia. Accettare le cure per il nostro male, o rifiutarle."

      Conformemente all'insegnamento neocatecumenale, il nostro Leonardo ha una visione molto distorta del libero arbitrio, forse perché nel Cammino non se ne parla quasi per nulla.

      Come Kiko insegna, Leonardo crede che il libero arbitrio si limiti ad "accogliere o no la grazia. Accettare le cure per il nostro MALE o rifiutarle".

      Ancora una volta ci dobbiamo scontrare con il concetto luterano di "sola gratia".

      Le cure per il nostro MALE...
      Così l'uomo sarebbe fatto di MALE?
      E il libero arbitrio sarebbe l'accoglienza della cura?

      Beh allora il CCC deve proprio aver sbagliato della grossa insegnando:

      "La libertà è il potere, radicato nella ragione e nella volontà, di AGIRE o di NON AGIRE, di FARE QUESTO o QUELLO, di porre così da se stessi AZIONI DELIBERATE. Grazie al libero arbitrio ciascuno dispone di sé." (1731)

      "Finché non si è definitivamente fissata nel suo bene ultimo che è Dio, la libertà implica la POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE TRA IL BENE E IL MALE, e conseguentemente quella di avanzare nel cammino di perfezione oppure di venire meno e di peccare. Essa CONTRADDISTINGUE GLI ATTI PROPRIAMENTE UMANI. Diventa sorgente di lode o di biasimo, di merito o di demerito." (1732)

      "Quanto più si fa il bene, tanto più si diventa liberi. Non c'è vera libertà se non al servizio del bene e della giustizia. La SCELTA DELLA DISOBBEDIENZA E DEL MALE È UN ABUSO DELLA LIBERTÀ E CONDUCE ALLA SCHIAVITÙ DEL PECCATO." (1733)

      "La libertà rende l'uomo RESPONSABILE DEI SUOI ATTI, nella misura in cui sono VOLONTARI. Il progresso nella virtù, la conoscenza del bene e l'ascesi accrescono il DOMINIO DELLA VOLONTÀ sui PROPRI ATTI." (1734)

      "Con l'azione della grazia, lo Spirito Santo ci educa alla libertà spirituale per fare di noi dei LIBERI COLLABORATORI della sua opera nella Chiesa e nel mondo" (1742)

      Come, Leonardo, non sapevi che SCEGLIERE il male è un abuso della libertà, ed è questa SCELTA che CONDUCE ALLA SCHIAVITÙ DEL PECCATO?

      Tu credevi forse che l'uomo fosse malvagio per natura ed avesse solo bisogno di una cura per il suo male?
      E quale Dio amorevole e misericordioso creerebbe l'uomo malvagio, schiavo del peccato e solo bisognoso di cure della sua malvagità?
      Forse un dio sadico?
      Crea l'uomo malvagio e affetto da male e poi gli dice che se vuole salvarsi deve accettare e accogliere la cura...

      Ma come vi hanno conciati, poveri neocatecumeni succubi di un eretico malamente travestito da cattolico...

      Però sai che c'è?
      Non ti preoccupare. Ti puoi ancora salvare.
      Impara a farti quelle domande che il Cammino vieta di farsi, decretando che nei pensieri si insinua il demonio, e potrai affacciarti al cattolicesimo.

      Io ho fatto così ed ho trovato molte risposte alle domande che mi facevo, tutte nel grande patrimonio della Chiesa cattolica.
      Marco

      Elimina
    12. Carissimo. Troppe cose sono accadute, e se hai letto, le ho scritte.
      La realtà neocat per me non ha nessun significato, ad oggi. Come ho scritto abbondantemente, non so neanche cosa sia questo Cammino nc, e neanche lo voglio sapere e conoscere. Che significa?
      Che quel Cammino di cui andate folli, fatemi passare il termine, per me non ha nessun significato e nessuna importanza.
      Ho Gesù, mi comunico con Dio, Dio mi perdona, mi rialza, mi istruisce, mi fa compagnia ecc.
      Ti faccio un esempio sul significato di quanto vorrei dire, ma un esempio reale, spero che lo capisci: ora, mentre ti scrivo, proprio adesso, chi è con me? Dio o il Cammino? Se capisci la risposta, data nella verità, hai capito cosa voglio intendere.

      IPG

      Elimina
    13. Il cammino neocatecumenale é la palestra del Cristiano.

      Elimina
    14. "La palestra", ennesimo slogan vuoto e insignificante.

      I fatti, i "fatti concreti", sono che in una palestra cristiana non si insegnano eresie, non si celebrano carnevalate, non si inducono i partecipanti a "mollare il malloppo" sotto il ricatto morale di "sei schiavo di mammona, fa' [al Cammino] un'elemosina che ti faccia sanguinare il cuore".

      Elimina
    15. Forse del cristiano di qualche chiesa cristiana separata, ma non del cattolico della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
      Marco

      Elimina
    16. Quando hai fatto l'ultima elemosina? Non serve conoscere il cosa il quanto e il come. Ti sei dovuto sforzare oppure ti é venuto naturale?

      Elimina
    17. Come mai il fratello Leonardo è così bramoso di giudicare le coscienze altrui chiedendo informazioni sulle "ultime elemosine" e sulla loro naturalezza?

      Elimina
    18. Non mi sembra che sia una palestra, sapendo che quel termine è un modo per rispondere contro. Tutti lo capiamo. E questo lo dimostra proprio Leonardo.
      Cari tutti, avete letto cosa ho scritto?
      Se avete letto, chiedetevi perché fa queste domande e continua.
      Vi pare che avete davanti un cristiano?
      Se Gesù ha detto porgi l'altra guancia, e costui continua e continua, nella sua battaglia personale, e qui nessuno sta dando schiaffi e o altro, ma sta denunciando il male che si fa tra queste persone, iniziatevi a chiedere: ma ciò che scrive, corrisponde a quanto mette a credere, oppure è un tirare fuori concetti e altro per infangare il prossimo? E per fare battaglie?
      Voi pensate che costui sta domandano per ascoltare, oppure per giudicare? Secondo voi, mentre scrive, da quali sentimenti è preso? Da sentimenti cristiani? Sapendo che Gesù è Amore, oppure ha l'odio in corpo, e dissimula e infanga il prossimo?
      Secondo voi, se io gli rispondessi, accetterebbe la risposta? Oppure continuerebbe la sua battaglia?

      IPG

      Elimina
    19. Vedete carissimi.
      La faccio molto breve. Ascoltate.

      Se uno sente i santoni, sapete tutti cosa dicono, e poi vai ad una convivenza, dove dicono passi il Signore.
      Ok.
      E poi, al momento di pagare mancano i soldi, puntualmente, e tutti voi lo sapete perché è in uso fare così. E si fuma, si mangia, si ha l'auto, vestiti, e soldi in banca, secondo voi: si crede e si fa quanto si dice? Oppure aprono la bocca, ma sono ipocriti, perché la loro è una facciata, ma realmente il loro dire non corrisponde alla realtà dei fatti?
      Ognuno si dia la propria risposta.
      E se mi date ragione, diciamo così, ma potete anche pensarla diversamente, quando vi trovate queste persone che si comportano in questo modo, a quel punto cosa si deve fare e pensare?
      Io credo che nel migliore dei casi, per rimanere educati, si dovrebbe prenderli a pernacchie.
      Purtroppo, carissimi, avete davanti dei dissimulatori. Gli scrivi che rubano, ed è evidente, loro sorvolano, e accusano il prossimo che è stato derubato. Portate questo su molte cattiverie che fanno, e così avete davanti chi sono e cosa fanno.
      Vi ripeto, accusano per ottenere, fanno il male, poi dissimulano, e accusano il prossimo al quale hanno fatto il male. Accusano sempre, ovviamente chi odiano e hanno puntato. Tra di loro, intendo tra i compari, se uno ruba e stupra, a quel punto silenzio assoluto. È capitato, e capita, che qualcuno abbia subito abusi, molestie ecc. Vi rammento che l'abuso non è solamente sessuale, un abuso può essere di potere, di manipolazione, di dire menzogne, di usare una persona, di calunniare, di giudicare, di violare il foro interno, di alterare un fatto per ottenere dal prossimo sottomissione e obbedienza, di credersi migliore, di attribuirsi poteri e doti, di chiedere favori ecc.
      E hanno la presunzione di dirsi che sono cristiani, e che fanno palestra di cristianesimo.
      Quando sappiamo tutti cosa è Gesù, e cosa ci ha insegnato.

      IPG.

      Elimina
    20. Nella palestra cristiana ci si allena a ricorrere ai sacramenti, ci si allena a riconoscere le proprie debolezze , ci si allena alla a professare la propria fede, ci si allena ad accogliere la grazia. Si sperimentano i propri limiti nell'amare e proprio per questo si chiede aiuto a Dio. Se manca questa consapevolezza, si rischia di giudicare tutto e tutti. Nella tentazione viene fuori la nostra natura, il Signore la permette per darci la possibilità di conoscerci. Certo non serve a Lui per capire chi siamo visto che lo sà già. Ci si allena a pregare seriamente e costantemente, che è la cosa più difficile in assoluto.
      Se credete di poter fare tutto questo autonomamente allora non avete capito cos'è la Chiesa, e a cosa serve, e perchè è cattolica. Unita a Cristo nel mistero della Trinità.

      Elimina
    21. Scusate. Sappiamo tutti Chi è Gesù, e cosa...

      IPG

      Elimina
    22. Leonardo 6:17:
      A tutto questo discorso mancano le fondamenta: la Chiesa non è nata con Kiko e Carmen. Nella Chiesa non ci si allena ad essere cristiani, lo si è per il battesimo e con i sacramenti, la preghiera, le devozioni, gli atti di carità, con cui ci si mantiene in grazia (o vi si fa ritorno).
      La Chiesa mai ha insegnato ai laici a essere caritatevoli vendendo la casa di abitazione, o a pregare solo in un determinato modo e nei tempi prescritti da altri a ciò non autorizzati, mai ha nascosto il rosario, mai ha imposto confessioni pubbliche dei peccati per professare il proprio credo.
      Questo genere di esercizi "allena" solo al fideismo nei confronti di un uomo e delle sue convinzioni e nello stesso tempo allontana dalla vera fede; motivo per cui tutte le volte in cui invochi Dio Padre, Cristo, lo Spirito Santo per giustificare e fondare queste pratiche, in realtà stai bestemmiando.

      Elimina
    23. L'ultima elemosina l'ho fatta ieri sera dopo il tramonto, l'ho lasciata davanti alla sede dei Testimoni del Genoa. Mi è venuto molto naturale e spontaneo, senza alcuno sforzo, e non è manco la prima volta. Soprattutto da dopo che il Genoa ha usurpato il posto della Samp in serie A!

      FungKu. Ma non ero da solo, eravamo in sette somari, tutti samp-somari come me. Perché vabbè brucare tutto il giorno ma non è che mangio così tanto da mollare un malloppo del genere da solo eh, chi ci è passato davanti stamattina sa di cosa sto parlando!

      Prossima domanda dello scrutinio?

      Elimina
  18. Ricordiamo ai gentili lettori che per noi cattolici lo Spirito Santo è Dio.
    Ed essendo Dio infinitamente giusto, infinitamente buono, infinitamente misericordioso, non ci donerà mai eresie, errori, strafalcioni, mancanze di carità, imbrogli, inganni, ambiguità, ruberie, e quant'altro compone il Cammino.

    Quando vedete che i cosiddetti "catechisti" vi fanno il ricatto morale riguardo alla "Decima" (sei libero di non pagarla ma... se si accorgono che non «molli il malloppo» subito ti giudicano: "sei in braccio a mammona! sei schiavo del demonio!"), o quando difendono i pedofili neocatecumenali ("non giudicare!", sottinteso: il male, quando lo compiono i capicosca e i VIP della setta neocatecumenale, diventa improvvisamente buono e tollerabile e lodevole), o quando promuovono la kikolatria in ogni modo, potete star certi che non si tratta dei doni dello Spirito.

    E comunque, «la sapienza, l'intelletto, il consiglio, la fortezza, la scienza, la pietà e il timore di Dio», sono tutti doni che vanno contro il Cammino. Davvero credereste che lo Spirito andrebbe contro sé stesso suscitando il Cammino?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Piccolo off-topic: piazza san Pietro si svuota, mentre la Messa tridentina registra il boom. E attenzione che la Tradizione non è affatto come la descrivono i kikolatri (di tipi cocciuti che discettano delle differenze tra cotta ricamata col pizzo e rocchetto simbolo di giurisdizione), ma si tratta solo di anime cattoliche stufe di veder bistrattato Nostro Signore in celebrazioni spettacolaristiche in cui si pronuncia il Suo tre volte santo nome solo per show ed in cui il Santissimo Sacramento è trattato come una specie di sacro snack di unità fraterna.

      Elimina
    2. Con questo blog mi sto facendo una cultura. Oggi anche di cotta e rocchetto.

      Elimina
    3. I kikolatri che bazzicano questo blog abboccano sempre all'esca. Vedono ogni giorno trattati nuovi temi che li stuzzicano, non resistono alla tentazione di "difendere Kiko", e hanno sempre la superstiziosa superbia di credere che se riuscissero a contraddire qualcuno dei collaboratori del blog, Kiko sarebbe automagicamente in salvo.

      Ma al netto delle loro tipiche risposte ("gnooo gnooooo non è come dite voi gnoooooo") le loro argomentazioni sono sempre penosissime, e sempre lo saranno, perché il "campo di battaglia" è quello a loro più sfavorevole: la santa liturgia cattolica, i santi sacramenti, la santa dottrina cattolica, cioè tutto ciò che loro arbitrariamente e ostinatamente tradiscono, disprezzano, inquinano, degradano. (Anche se a parole affermassero il contrario, parlano i fatti!)

      Quei quattro asini raglianti si trovano sempre in condizione di dover scegliere se azzeccar figuracce per "salvare Kiko e il Cammino", oppure se prendere atto della nuda e cruda verità dei fatti (che dà terribilmente torto al tripode Kiko-Carmen-Cammino). Per loro il partecipare a questo blog è peggio di una droga: non riescono a fare a meno di commentare, tentando sempre le stesse astuzie che hanno sempre puntualmente fallito, perché le questioni di dottrina e liturgia partono da un dato oggettivo (ciò che la Chiesa celebra e insegna), un dato che chiunque può verificare (inclusi loro stessi), e quindi ogni volta che ragliano dimostrano quanto sono stati ingannati dalla kikolatria, e quanto grande è la loro asineria ostinata nel rifiutarsi di riconoscere la realtà dei fatti.

      Diamine, a me brucerebbe a morte essere in un gruppo che si professa cattolico, e i cui capi con estrema arroganza tentano di addomesticare, ingannare e minacciare coloro che vogliono solo denunciare il "catechistone" neocatecumenale pedofilo. Mi sentirei in profondissimo disagio a partecipare ad un gruppo che per difendere il suo vescovo pedofilo banalizzano e ridicolizzano i bambini vittime del pedofilo.

      E mi sentirei comunque in grande disagio se il capo della setta considera le ragazze che si "alzano" per la missione, come esche sessuali per accalappiare nuovi adepti per la setta.

      Loro no. Credono di avere l'autorizzazione a peccare, purché siano puntuali nel pagare la Decima, puntuali alle convivenze, puntuali a "sfornare figli come conigli" scriteriatamente e infischiandosene da dopo il parto in poi.

      E vengono qui a discettare di Terach, Selach, Nacor, Peleg, Serug, Eber, Aran, e della battaglia presso Gàbaa, come se ciò rendesse magicamente cattoliche le squadernate eresie di Kiko e Carmen.

      Elimina
    4. La cosa più scioccante che ho visto: i catechisti del CNC che volevano colonizzare la nostra chiesetta e hanno mentito anche davanti al Tabernacolo... e il rettore della chiesa che ascolta le loro false ragioni e poi non ha tempo per ascoltare me.

      Elimina
  19. Promemoria per i lettori: la predicazione kikiana si basa su questi 3 assunti:

    1) "l'uomo non può non peccare" e a questo scopo non serve la volontà;
    2) se frequenta la comunità, "prima o poi" gli arriva automaticamente lo Spirito Santo;
    3) solo lo Spirito Santo può convertire l'uomo, senza che egli debba fare NULLA.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E se non succede nulla ,facendo tutto e dico TUTTO quello che ti dicono di fare Kiko ed i suoi catechisti , le possibilità sono sempre 3:
      1-Non hai fatto quello che ti hanno detto.
      2- Non hai fatto BENE quello che ti hanno detto.
      3 - Si vede che Dio ci ha ripensato ed è ancora presto per te, ma continua a fare quello che ti diciamo e prima o poi anche tu troverai la Fede.

      LUCA

      Elimina
    2. neanche per sogno , la FEDE ce l'abbiamo già

      Elimina
    3. Certo, la FEDE in KIKO vostro Redentore.

      Elimina
    4. E mai ,anzi ,assolutamente MAI ,che ammettono di averti detto una caz...ta!!!

      LUCA

      Elimina
  20. Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: «Noi vediamo», il vostro peccato rimane.

    RispondiElimina
  21. Una cosa ho capito da quando sono uscita dal cammino, tutto quello che so sulle scritture probabilmente va rivisto. Solo che io sono nata nel cammino e quindi c'è molto da lavorare.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.