venerdì 27 ottobre 2023

«Ti dicevano che giudichi... Per loro tutto è un idolo!»

Riportiamo qui una testimonianza che abbiamo ricevuto qualche giorno fa.



Sono stata in Cammino all'estero (non in Italia) per 28 anni. Tutti i miei otto figli sono cresciuti nel Cammino e sono arrivata si può dire quasi alla fine.

Sono circa due anni che io e mio marito siamo usciti, e nessuno dei miei figli ha voluto continuare. Forse anche grazie a loro ho capito tante cose che prima non riuscivo a vedere.
Ci eravamo innamorati dell'idea di appartenere a una comunità cattolica e abbiamo cercato di ubbidire, ascoltare e partecipare in tutto. Io personalmente ci ho creduto talmente tanto che ho sofferto tantissimo da non poter più "entrare più chiesa" per un anno! Sto sulla via di guarigione ma il danno fatto dal Cammino è ENORME per tutta la mia famiglia. Nessuno dei miei figli vuole entrare in chiesa.

Non posso dire che tutto è stato cattivo. Certamente il Signore ha lavorato in noi (non eravamo praticanti) e ci ha aiutato a capire la Scrittura e ad avvicinarci a Dio. Ma la "politica" che esiste nel Cammino Neocatecumenale non si può raccontare in due righe.

Anzitutto il fatto che i catechisti del Cammino "valutano i cognomi", cioè sono sempre loro a decidere se tu vali qualcosa o no. E dipende a chi sei affiliato, se il tuo cognome è importante o no nella parrocchia.

Poi il fatto che tali catechisti hanno il "controllo" di tutta una nazione, decidono su tutto: quindi sono "missionari", e dunque i "missionari" e i figli dei "missionari" vengono prima di tutti gli altri.

I "missionari" (ce ne sono tanti) ricevono i biglietti pagati dalle loro varie comunità di origine per tornare in patria una o due volte l'anno. Scoraggiano i giovani ad andare a lavorare perché... i soldi sono un "idolo". Però ne chiedono sempre tanti, e tanti gliene danno i fratelli delle comunità, specie ai missionari. Bisognava sempre pagare il doppio per preti e seminaristi.
I figli dei catechisti vengono incaricati come responsabili in ogni cosa, con la certezza di essere ubbiditi ciecamente.

Non abbiamo mai potuto aprire un'onesta discussione perché se volevi dire anche soltanto un'opinione, ti dicevano che giudichi, o che sei questo o quello, sempre a rimproverarci che siamo peccatori. Tutto è idolo... l'amicizia non si fa in comunità perché le affettività sono idoli. I figli sono idoli. Marito o moglie sono idoli. Ecc... Però queste regole valgono solo con chi gli pare ai catechisti.

Certi preti, poi, senza vergogna!! "Tanto Dio ti ama come sei!!" Questo ci hanno sempre ripetuto! Senza fare sforzo, "Dio ti ama e tutto è grazia!" Sì, d'accordo, ma la grazia che è gratuita va anche desiderata e magari ci devi mettere un po pure d'impegno personale per accoglierla! E invece no, ti dicevano che non devi cambiare, "Dio ti ama e lui fa tutto per te".

Certi catechisti, anche se hanno finito il Cammino, dovrebbero farsi un grande esame di coscienza!! In 28 anni ne ho viste e sentite di tutti i colori! Ma ci dicevano sempre che i catechisti "sanno di più", che sono "mandati da Dio e bisogna ubbidire", che il Demonio ti dice tante bugie e che sei orgogliosa ecc... ma insomma!! A questo Kiko mi piacerebbe raccontargli qualche aneddoto, ma dove lo trovi? Non si sa! Non c'è un email, un indirizzo, un telefono!

Non ci hanno mai parlato della Divina misericordia, di Fatima o Lourdes, tutto per loro è religiosità naturale! I più "convertiti" sono ovviamente loro e gli altri sono... tutti con la fede da neonati. Solo loro hanno una fede adulta!! Davvero? Io non ne ho conosciuti di santi in Cammino, anzi!!

Potrei scrivere un libro sulle ingiustizie viste e subite! Se ti apri riguardo alla tua vita (così come ti insegnano e ti dicono di fare), puntualmente lo usano contro di te quando ti devono "metter giù, "mettere al tuo posto".

E pensare che Kiko lo adoravo. Ora ho tolto tutte le sue "icone" e pian piano chiedo allo Spirito Santo e alla Vergine di curare il mio cuore. Prego tutti i giorni per i miei figli che un giorno possano tornare ad assaporare l'amore di Dio per loro.

E questa e' una goccia della mia esperienza. Amen.

71 commenti:

  1. Siamo in tanti nella condizione di questa sorella che ci dona la sua esperienza.
    L'uscita dal CN è traumatica e spesso ci vogliono anni per normalizzare la situazione.
    A me è servito un terapista e qualche sacerdote davvero compassionevole che mi ha aiutato a riscoprire il vero amore di Dio per la persona (ben diverso da quello che chiamerei amore di kiko...).
    Questo è il periodo delle convivenze di inizio corso e delle catechesi iniziali (da me "riportate" come catechista tantissime volte): quante stupidaggini, esaltazioni e deformazioni!
    Capisco questa sorella quando dice di aver aperto gli occhi: è successo anche a me. E' traumatico all'inizio poi piano piano sorge una sensazione di libertà e di leggerezza.
    ovviamente dopo tantissimi anni di "cammino" devi ricominciare da zero, perchè ti accorgi di rimanere senza amici e pseudoaffetti: loro non ti considerano più, se proprio te li incontri ti salutano e ti guardano con aria di superiorità o di compassione.
    Torni a messa alla tua parrocchia "territoriale" ma per loro sei un "pagano"; devi allacciare pian piano nuove amicizie ma riscopri il valore vero della famiglia.
    E' un ingannato chi non riconosce che il CN fa perdere la dimensione di coppia dei coniugi: lì prevale il senso comunitario e si perde il vero valore del matrimonio.
    Il cammino neocatecumenale, contrariamente a quello che predica, distrugge la famiglia. E l'ho visto con i miei occhi anche in tante famiglie intorno a me.
    Eppure va avanti.
    Mi auguro che qualche persona, accompagnata in questi giorni alle catechesi da qualche amico/conoscente adescatore, legga queste esperienze e ci pensi un pò prima di entrare in quelle sale.

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  2. Ogni testimonianza di quelli che escono dal cammino è una pugnalata" salutare "per quelli che rimangono perché così leggono la loro verità, mentre si ostinano chiusi e ottusi a rimanere.

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  3. Il cammino non è una soluzione a nulla. E' solo un problema in più

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  4. L'indirizzo della sede del Cammino a Porto San Giorgio si trova su internet : Via Sant'Angelo 3. La sede di Roma è : Via del Mascherino 53, vicino al Vaticano.

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    1. Scrivere a Kiko è inutile, idem a catechisti itineranti di zona o responsabili delle diocesi. Loro lo prenderebbero come una persecuzione che santifica e ti ignorerebbero anzi potrebbero deriderti o prenderti come esempio "demoniaco". E' inutile anche andare dal Vescovo, non ti starebbe a sentire, o da un parroco non cat (che di eresie cat ne sa più di te). L'unica cosa da fare è uscirne fuori e accorgersi che si vive meglio. Poi se qualcuno ti chiederà consigli sul NC potrai dare la tua vera esperienza negativa. Contribuire a scrivere le proprie esperienze negative in questo blog (o altri simili) potrebbe essere utile a taluni per aprire gli occhi (come sopra dice Cordatus).

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    2. Ma se neanche i tuoi catechisti rispondono ai messaggi, mi dici come fa a risponderti Kiko?"

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    3. È chiaramente un troll che vorrebbe indurre i lettori di questo blog a fare scherzetti telefonici a quel numero di telefono (magari il sottinteso è che quel numero non è più attivo? chissà).

      Tali troll, nel Vangelo, vengono definiti "seminatori di discordie" e da Nostro Signore non ricevono certo una pacca sulla spalla...

      Chiaro? La spiritualità neocatecumenale produce "seminatori di discordie".
      Per chi non avesse ancora capito che il vero padre del Cammino è il demonio: la spiritualità neocatecumenale produce seminatori di discordie, produce gente che ritiene legittimo indurre altri a litigare, odiare, compiere malvagità.
      Questo è il Cammino Neocatecumenale, alla faccia di tutte le volte che si riempiono la bocca dei soliti paroloni ("evaggggelizzzzzazzzzione!!!", "ilsignore-ilsignore!!!", "mihasalvato da divorziabortidroghe ubriachezzediscoteche!!!").
      Seminatori di discordie.
      E credono davvero che seminando discordie il loro "dio" li premierà.

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    4. So, don't feed the troll.

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  5. I have newly joined the NCW searching for a spiritual path. The local parish does not offer meetings nor come-togethers for the people. I am aware of certain mishaps of the way and I try to compare their sayings with the CCC. I then take what is written in the CCC. Thanks for the sharing of your experiences .. so I know what to avoid in the future. When it becomes too much then I'll leave.

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    1. Be careful not to wait too much. Leave now. Be aware of dangers

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    2. My dear sister,you have not understood almost anything, I suggest you to leave now because tomorrow is already too much and too late. Do you think that if the NCW was the truth, I would have left after 28 of walking?

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    3. 28 years of walking?

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    4. 28 years of walking? What made you walk that long and not leave earlier?

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    5. It may take quite a while to realize what's really happening behind the scenes. Also, many people try their best to "heal the NCW from the inside"... eventually failing, and realizing that they've been scammed for entire decades.

      Also note that somewhat wealthy people get a better treatment because the so-called "catechists" don't want to lose juicy tithes. There's nothing wrong in walking 20, 30+ years in good faith before realizing the Way is a scam.

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  6. talpe è l'acronimo di :

    Troppe Allusioni Larvate Producono Eresie

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  7. Quando una persona abbandona un movimento ecclesiale o associazione, la sua testimonianza è generalmente del tipo "avrei tanto voluto continuare ma non avevo più tempo, sa, i figli, il trasloco, sa, il nuovo lavoro, la ristrutturazione di casa, sa, la cognata malata che stavo assistendo...". Cioè ci sono circostanze e motivi legittimi, insieme a una gratitudine per gli anni passati insieme.

    Invece, quando una persona abbandona il Cammino, la sua testimonianza si concentra sulle infinite angherìe subìte, sulla spaventosa e universale arroganza dei cosiddetti "catechisti", sulla tumultuosa ipocrisia di quelli che erano "fratelli" - quelli che in teoria sostenevano la tua fede e in pratica dovevi far "volare le sedie", quelli che in teoria facevano un itinerario di fede con te e invece si vantavano di immoralità assurde perché "quando il Signore mi toglie la mano dalla testa ne combino di ogni", ecc.

    E se davvero trovate un catechistone che non è arrogante ma in qualche modo "cura" i fratelli della comunità, potete star certi che ha già un piede fuori del Cammino, anche se non ne fosse ancora cosciente. "Curare", nel senso che tante volte basta una minuscola opera di carità - come una breve telefonata per incoraggiare qualcuno che vive una difficoltà - per compiere qualcosa che Dio gradisce e i capicosca del Cammino no. Per i capicosca del Cammino voi siete solo limoni da spremere fino all'ultima goccia, a costo di mentirvi e ingannarvi: considerano inutile e addirittura dannoso ogni gesto di sincera carità verso di voi... tranne quelli ipocritamente necessari a ingabbiarvi sempre di più (come la "love bomb" iniziale per farvi credere che sarà sempre tutto rose e fiori).

    Sì, c'è gente che a furia di ripetere gli slogan altisonanti - "lamorediddio-lamorediddio", "ilsignoretiama-ilsignoreperdona", ecc. - a volte si distrae un attimo e pensa di dover rispondere con gratitudine al Signore per i suoi doni. E quando accenna a una minima rispostina (con la preghiera, con piccoli atti di carità, ecc.), subito viene etichettato in modo sprezzante dai capicosca. E il bruciore di essere stato rimproverato, umiliato, annichilito solo perché ha preso sul serio un versetto del Vangelo o anche solo uno slogan neocatecumenale, è tale da portarlo rapidamente davanti a quel "bivio": o scegli di andare dove ti manda il Cammino (e dunque sai già che ti servirà un'enorme ipocrisia), o scegli di andare verso il Signore (e già cominci a capire cos'è la vera libertà del cristiano).

    Chi esce dal Cammino prova una senso di liberazione, che magari non sa descrivere bene a parole e si limita a descriverne i soli obblighi che prima c'erano e ora non più. "Passo più tempo con i miei figli perché non devo andare alle mille riunioni e convivenze": e Nostro Signore non può che apprezzare, perché andare a quelle messinscene autocelebrative non serve a niente. "Da quando non do più la Decima, ho potuto finalmente comprare le scarpe ai miei figli, far aggiustare la caldaia, ecc.": ma attenzione, la Decima non la stai dando più al Cammino, ma al Signore, perché se compri le scarpe ai tuoi figli o fai aggiustare la caldaia, ti stai già "provando coi beni" perché quel denaro lo hai speso per onorare il sacramento del matrimonio, lo hai speso per la salute della famiglia che hai formato: il Cammino ti impoveriva anche materialmente. "Non ho più dei «catechisti» che decidono sulla mia vita": cioè le tue scelte le farai pensando al Signore, senza l'urgenza di accontentare dei cosiddetti "catechisti" che altrimenti non ti faranno fare il "passaggio" o peggio faranno capire alla comunità che ti devono emarginare e disprezzare.

    E la conferma indiretta di tale liberazione, è il fatto che quelli che restano in Cammino considerano fumo negli occhi il tuo tornare ad una vita serena, il tuo vivere la fede non come un triste fardello ma come un "giogo soave e leggero".

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    1. "E se davvero trovate un catechistone che non è arrogante ma in qualche modo "cura" i fratelli della comunità, potete star certi che ha già un piede fuori del Cammino, anche se non ne fosse ancora cosciente."

      Quello sono io.
      Magari non "catechistone", ma catechista piuttosto noto nell'ambiente.
      Adesso ho tutti e due i piedi fuori dalla comunità.

      Curavo le persone...
      Mi fu detto che tra catechisti e catecumeni ci deve essere una certa distanza, per non scadere nell'affettività (che è una cosa SEMPRE malata).
      Naturalmente non era il vero motivo.

      I catecumeni che "conducevo" (che arroganza!), quando sono uscito, si sono schierati in due parti:
      i figli di... di cui alcuni hanno anche sparlato alle spalle e alcuni mi hanno tolto pure il saluto, e i catecumeni "esterni" che ancora mi ricordano con affetto e stima.

      Proprio vero.
      Marco

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    2. Condivido e approvo questo commento parola per parola per esperienza vissuta.
      E' tutto vero, mi ci riconosco in pieno.
      Grazie.

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    3. Ma la decima non la usano per i "poveri" della comunita?
      Mia suocera stava guidando con ruote lisce e aveva bisogno di cambiarle, quindi ho pensato che lei (che non lavora al momento) poteva chiedere soldi dalla decima, tanto sono per i poveri e per di piu la comunita vale piu della famiglia di sangue...
      Rispose un po vagamente che ai passi successivi la decima la usano per poveri esterni alla comunita?

      Sta mentendo lei, o mentono i catechisti quando dicono che la decima e per la comunita? (tanto si sa che alla fine la decima va ai catechisti e alla fondazione familia di nazareth...)
      Pero perche fare tutti sti giri di parole e bugie?

      Kikos, le bugie sono del... ??? (completate la frase. Hint: le bugie non vengono dallo Spirito Santo)

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    4. La Decima del Cammino, in sé, è già un madornale errore, perché esige una percentuale prefissata (il 10% di tutti i tuoi guadagni, oltre alle altre cose che ti estorcono volta per volta), anche se ipocritamente dicono che la Decima sarebbe "libera" (ma col ricatto morale del "provarsi con Mammona").

      In tutte le realtà cattoliche, anche quelle poche in cui si usa il termine "Decima", si intendono sempre libere e segrete donazioni; al più si invoglia alla fedeltà al gesto (cioè a donazioni piccole e cadenzate), e comunque si fa sempre il rendiconto, perché è giusto (oltre che bello) sapere quanto si è raccolto ogni mese e come sono stati usati i soldi.

      Le "ruote lisce" possono essere un argomento controverso (non ha un nipote con un'auto? non c'è un treno o un autobus?). Ma anche in presenza di un responsabile onesto che decide quali casi di "povertà" vanno aiutati e quali casi di "spese per la liturgia" vanno sostenute, resta sempre l'errore fondamentale: l'esigere quella tangente mafiosa del dieci per cento, esigerla a suon di ricatti, esigerla con la scusa del "provarsi con Mammona", "sei attaccato al denaro", "sei in braccio al demonio", esigerla in contanti e senza ricevuta e senza rendicontazione.

      L'errore madornale della Decima nasce dal fatto che Kiko e Carmen volevano campare di rendita: "darete la Decima!", e in Spagna, dai baraccati, dove il 10% degli incassi mensili significava non arrivar più a fine mese, gli risero certamente in faccia e non mollarono più un centesimo. Tanto vale usare la segretezza... e provarci coi benestanti.

      Se Kiko e Carmen fossero stati onesti, si sarebbero chiesti come mai in venti secoli la Chiesa non ha mai chiesto veramente le Decime. Come mai le Decime erano una tassa civile. Come mai la Chiesa ha sempre insegnato che il Signore ama chi dona con gioia (e non sei certo gioioso quando devi "mollare il malloppo" senza sapere che fine faranno quei soldi che ti servivano e che ti eri faticosamente guadagnato; anzi, quando vieni a scoprire delle speculazioni immobiliari milionarie fatte coi soldi che ti hanno estratto a suon di "evangelizzazione! seminari! missioni!", capisci che ti hanno sempre mentito).

      "Ma io lo faccio per provarmi con Mammona!", benissimo, allora puoi donare quei soldi anche a un monastero di clausura che non c'entra niente col Cammino, no? Oppure comprare un set di pneumatici a tua nonna che ha le gomme lisce, no? Oppure puoi pagare un pellegrinaggio ai tuoi familiari, no? Perché diavolo il Cammino avrebbe l'esclusiva di "provarti con Mammona"?

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    5. Altrimenti come farebbero ad andare in pellegrinaggio i figli delle famiglie in missione? E poi quando ti senti dire "io non sono qui come emigrante ma sono in missione, non sono venuto qui a fare soldi!" Ma i soldi dell' emigrante ti permettono di non lavorare e sostenere la "missione ". Ipocriti e fannulloni cercate di lavarvi la coscienza!

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  8. Dopo 5 6 anni di uscita dal cammino, non ricordo quando mi sono liberato dalla setta, ancora non vado in chiesa e non credo che tornerò più, ma per fortuna non mi sono fatto condizionare fino al midollo e fare 6 7 8 figli, anzi per fortuna non ne ho messi al mondo neanche uno, in un mondo ingiusto, corrotto, maligno e dove la stessa chiesa è un'istituzione corrotta, ladra, fatta di pedofili e lussuriosi e ingiusta. (È inutile che dite è fatta di uomini che sono deboli, liberi etc etc.questa storiella con me vale e così giustificate il vostro Dio che nessuno ha visto).Le comunità vanno avanti, ancora fanno le catechesi iniziali, e preti e vescovi e papa muti. I catecumeni folli invasati che fanno figli come conigli mettendo al mondo altri invasati come i genitori. Il caso della signora è raro, purtroppo la maggior parte che ha fatto una schiera di figli ha creato un esercito di folli catecumeni, e spesso anche peggio dei genitori. Ex fratello.

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    1. Chiariamo i punti.

      La Chiesa è santa perché è stata istituita da Nostro Signore. Quando la Chiesa compie l'opera del Signore (sacramenti, insegnamento della retta dottrina, guida spirituale), è santa. Quando non la compie, nel migliore dei casi sta perdendo tempo o sta andando contro la sua stessa missione.

      I singoli soggetti possono essere peccatori. Il prete che ti assolve in confessione può essere più peccatore di te (e ne pagherà le conseguenze davanti a Dio), ma nel momento in cui ti dà l'assoluzione è la santa Chiesa che opera attraverso di lui. Lui resta un peccatore - possibilmente molto più peccatore di te -, ma quel che conta nella tua vita non è il curriculum peccatorum del prete. Nella tua vita conta solo la tua salvezza eterna, ottenibile attraverso la santa Chiesa, da ottenere nonostante i peccati degli uomini di Chiesa.

      Dunque al singolo - a te, a me - conviene rintracciare i preti meno indegni, e seguire loro. Non è facile trovare un padre Pio o un curato d'Ars, ma certamente staremo alla larga da quei pretini insulsi, che fanno approssimazione sulla liturgia, ignoranti o addirittura fautori di errori riguardanti la fede e la morale, venditori di chiacchiere, o magari alquanto chiacchierati per le loro tendenze non proprio moralissime.

      Quanto al Dio che "nessuno ha visto", siamo abituati a ricordare che la fede è un riconoscere la presenza di Dio. Il campo magnetico non lo vedi, ma lo descrivi per "linee di forza", che non esistono, e però anche se non esistono ti fanno capire come è fatto quel campo che non vedi. Lo stesso vale per le cose della fede. Chi ha avuto la fortuna di conoscere di persona padre Pio, capiva che Dio c'è, perché è assurdamente impossibile che un uomo come padre Pio abbia quella fede in qualcosa di "inesistente". Fior di massoni si sono convertiti per aver solo ascoltato un canto gregoriano cantato da vecchie suore, rendendosi conto che era impossibile che una fede che promuovesse quell'armonia musicale, quella vita di sacrifici, quella tradizione di fede (e di conventi, e di basiliche, e di opere pie), poggiasse su qualcosa di immaginario.

      Che poi attorno alla santa Chiesa ci siano non solo soggetti ben disposti nonostante i loro limiti, ma ci sia anche gentaglia interessata a schiavizzarti e spennarti (come fa il Cammino) e che godono da morire quando uno lasciando il Cammino perde anche la fede (perché sfruttabile per sostenere la panzana che "là fuori c'è il demonio, dentro il Cammino invece stai sicuro"), beh, pazienza: è almeno dal Vaticano II che la Chiesa vive una brutta crisi di fede che non accenna ancora a finire (ed infatti sono diminuite quantitativamente le opere della santa Chiesa: meno vocazioni, meno conventi, meno sacramenti...).

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    2. Caro mio, ti consiglio di andarti a leggere l'enciclica UMANAE VITAE che scrisse Paolo VI. Non solo i catecumenali hanno tanti figli (sempre che il Signore te li doni) !!

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    3. Caro anonimo non fare il professore e nella stessa enciclica si parla di paternità responsabile, che riguarda non solo la questione economica ma anche il tempo da dedicare all'educazione e voi catecumeni la delegate a baby Sitter ed estranei visto il tempo che state in comunità. A tempi di oggi chi ha tanti figli siete voi catecumeni. PS poi chiedete soldi alla comunità con la decima per pagare le spese di casa che non ce la fate, oppure, come so per conoscenza, siete famiglie ricche da generazioni. Non fai sentire in colpa nessuno e confermo sono contento di non avere figli, poi ci siete voi che ci pensate. E sempre che il signore te li doni, ma cosa è una minaccia che il vostro Dio mi punisce? Sei il solito inceppato limitato che di cristiano non hai nulla. Siete povera gente ed i vostri metodi minatori fanno ridere, perché ormai tutti vi considerano solo degli invasati di una setta. Ex fratello.

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    4. Ricordiamo ai lettori vecchi e nuovi che nel Cammino si insegna la sbagliatissima teoria secondo cui "il dono dei figli" sarebbe una robetta esclusivamente numerica ("10 figli! 12 figli! 15 figli!", gridava Kiko alle megaconvivenze leccandosi i baffi).

      Invece per noi cattolici "il dono dei figli" riguarda anche ciò che succede dopo la gravidanza. Cioè trattarli davvero come un dono di Dio fino a che saranno adulti e indipendenti, senza scaricare su babysitter e "didascali" la parte più delicata del compito di essere genitori. (Ed infatti troppo spesso nelle famiglie neocat i figli crescono sbalestrati, perché i genitori erano troppo assenti, impegnatissimi nelle attività del Cammino - e puntualmente finiscono nelle mani di qualche "psicologo" più o meno kikolatrico).

      Per questo, in ambiente cattolico, si parla di paternità responsabile (notare che la Humanae Vitae di Paolo VI non esigeva che si sfornassero "figli come conigli", ed era in risposta al dibattito intraecclesiale su anticoncezionali e aborto). Che insieme all'accettare preventivamente qualsiasi figlio il Signore vorrà donare, include anche il buonsenso di non tentare di aver figli ad ogni costo in ogni momento (mediante castità o mediante "metodi naturali"). Invece, nella mentalità neocat - ossessivamente fissata sul sesso, perché "l'uomo non può non peccare", e se tua moglie non è incinta ogni anno significa chissà che vergognose porcate alternative stareste facendo -, bisogna continuamente cercare di sfornare figli per salire nella classifica kikolatrica di chi ne ha di più.

      Il neocatecumenalismo è tutto un vantarsi di numeretti e numeroni. "Centotrentanove seminari! Venti figli di cui dodici in cielo! pago la Decima del 10% del lordo di tutti i miei redditi".

      Vedi anche la testimonianza "Quando Mosè diventa Faraone".

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  9. Questa testimonianza coincide quasi interamente col mio vissuto.
    “Quasi” interamente, perché i miei figli sono rimasti nella Chiesa e, purtroppo, due nel Cammino Neocatecumenale. Forse anche perché sposati con persone di solidi clan neocatecumenali.
    Con questi due il dialogo è difficile, perché ormai parliamo lingue diverse.

    Per il resto, considero impressionante come le esperienze coincidano in tutto il mondo.
    Anche noi abbiamo cercato di ubbidire, ascoltare e partecipare in tutto, ma alla fine ci è stato detto dai catechisti che per questo eravamo superbi. Meglio gente (identificata per nome) che aveva disubbidito e per questo era diventata umile (cosa che non ci risulta affatto)...

    Anche noi ci abbiamo creduto talmente tanto che abbiamo sofferto tantissimo, pur rimanendo nella Chiesa.

    Anche a noi il Cammino ha fatto un danno enorme su tutti i fronti: sulla crescita nella vera fede, sul piano relazionale e parentale, e molto anche sul piano economico. Invece che farci crescere ci ha tenuti bambini, sempre bisognosi delle indicazioni (sbagliate) degli illuminati catechisti.

    Anche noi abbiamo visto che valgono cognomi e clan, in un nepotismo peggiore di quello del mondo.

    Anche noi abbiamo sovvenzionato itineranti e missio ad gentes, che non tornavano solo due volte all'anno, ma molte di più. I cosiddetti "gemellaggi".

    Anche a noi, quando abbiamo iniziato a denunciare la sporcizia, dicevano che giudicavamo e addirittura che eravamo stati presi dal demonio.

    Anche noi abbiamo rilevato che tutto è un idolo solo per il popolino. I vip sono più idolatri dei pagani, ma va bene (idolatri del mondo, delle belle case, degli accessori e auto di marca, dei due spagnoli, del Cammino, dei catechisti, dei propri figli agli studi...). Ma loro hanno la "provvidenza"...

    Anche noi non abbiamo trovato fede adulta nel Cammino, ma solo discorsi vuoti e imparaticci commisti a molto libertinaggio, dato che il Signore ti ama così come sei, sempre peccatore recidivo. Inutile cambiare.
    E noi abbiamo completato tutto il percorso, compresa la grande truffa del matrimonio spirituale.
    È lì che abbiamo gettato la spugna: non era cambiato nulla per nessuno a livello di crescita spirituale.

    Anche con noi, alla fine, hanno utilizzato fatti dolorosi della nostra vita per colpirci con cinismo e senza pietà, direi col gusto e la forza delle alleanze per la guerra.

    Anche noi abbiamo tolto tutto quello che può ricordare il Cammino, ma la porta purtroppo resta sempre aperta a causa dei nostri figli ancora lì dentro. Preghiamo di poterla chiudere definitivamente in futuro.

    Anche per noi, queste sono solo "gocce" di esperienza.
    È molto di più e molto peggio.

    Però voglio dire all'autrice della testimonianza che i primi anni dopo l'abbandono del Cammino sono quelli più duri da vivere. Noi l'abbiamo lasciato da più tempo.
    Con la preghiera e la ricerca della vera fede della Chiesa cattolica pian piano il dolore passa e le idee si schiariscono. Meglio se con l'aiuto di qualche sacerdote.

    Siamo noi quelli passati dalla gran tribolazione a causa della fede, non quelli che ostentano le vestine bianche nella cinquantina di Pasqua (i nostri aguzzini), mentre il giorno prima hanno messo a morte i loro stessi "fratelli". Abbiamo letteralmente gettato via le nostre vestine bianche, fedeli alla veste dell’unico Battesimo.
    Ma Dio tergerà ogni lacrima dai nostri occhi.
    Marco

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  10. Ho letto il cosiddetto mamotreto di inizio corso postato sul sito neocatecumenale kairos terzo millennio di don Vito Luigi Valente.

    Non mi convince.
    È lo stesso da cui hanno tratto l'articolo anche sul blog spagnolo, mentre di solito tra Spagna e Italia ci sono sempre state delle differenze.
    Ma poniamo pure il caso che con l'invecchiare del grande capo si sia optato per un unico toston.
    Non mi convince lo stesso.

    Intanto la pubblicazione proviene dagli stessi neocatecumenali e quindi ci possono essere delle alterazioni all'originale, come la mancanza delle comunità presenti, sostituita con (....).

    Invece mi sarebbe interessato sapere quali erano, perché quest'anno hanno un po' cambiato le cose e, invitando intere comunità a Porto San Giorgio, probabilmente si sono evitati centinaia di riporti.

    Poi non è che mi fidi molto di ciò che proviene dal Cammino. È a rischio di manipolazione, come magari la rimozione di certi punti inenarrabili.

    Tuttavia, dalla lettura ho avuto l'impressione che abbiano timore di qualche "persecuzione", perché ne parlano troppo, tra le righe e direttamente.

    Negli elogi iniziali non ci sono più i "grandi eventi" come l'erezione di qualche nuovo seminario RM o di qualche evento sensazionale.
    Solo la solita sparata dei numeroni alla GMG
    La beatificazione di don Torreggiani non è cosa loro.

    Ma davvero a questo inizio corso c'erano le comunità più vecchie catechizzate da Kiko?
    No, perché lo spagnolo, riguardo alla GMG di Lisbona dice: "Penso che la maggioranza di voi è stata presente e avete visto il miracolo" (del numero degli "alzati").
    Ma le prime comunità sono composte ormai da gente molto anziana, come potevano essere presenti "in maggioranza" ad un incontro previsto dalla Chiesa per i giovani?
    Forse, fosse vero, per innalzare i numeroni?

    Poi c'è la stessa roba di sempre, l'autoreferenzialità a mille.
    A questi non riesce parlare della Chiesa, ma solo del Cammino. Pare che Dio faccia "miracoli" solo con loro e per loro:

    "la presentazione di 114 nazioni ci faceva capire quello che Dio sta operando CON IL CAMMINO NEOCATECUMENALE" (e con la CHIESA?)

    "Dio sta operando CON NOI miracoli grandissimi" (e con la CHIESA?)

    "Dio ci affida una missione... Pensate che qui qualche giorno fa abbiamo smistato 220 ragazzi in 120 seminari (meno di uno per seminario...): non è possibile, sembrava un MIRACOLO! È inimmaginabile questo!"

    "Dio vuole entrare totalmente in te. Se no, NON TI AVREBBE PORTATO QUI!" (è qui che Dio entra in te)

    "essere fedeli alla chiamata che ha fatto il Signore, alla vocazione a cui il Signore ci ha chiamati invitandoci a VIVERE LA FEDE NEL CAMMINO NEOCATECUMENALE." (quindi fedeli al Cammino Neocatecumenale, non alla CHIESA?)

    "non disprezziamo i DONI IMMENSI CHE DIO CI STA DANDO ATTRAVERSO IL CAMMINO." (non attraverso la CHIESA?)

    "Ecco, il Signore ti chiederà: “SEI CONTENTO CHE SIA VENUTO A TROVARTI ATTRAVERSO I CATECHISTI?”. E’ IMPORTANTE QUESTA CONVIVENZA, MOLTO IMPORTANTE" (catechisti neocatecumenali)

    "Vedere i cieli aperti: QUELLO CHE IL SIGNORE CI HA FATTO CHIAMANDOCI AL CAMMINO, CI HA APERTO IL CIELO" (non chiamandoli alla CHIESA?)

    Disgusto.
    Ed è solo il primo giorno, venerdì.
    Marco

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  11. Vorrei mettere un po' di ordine nella pletora dei recenti interventi che propongono elaborazioni complottistiche ed illazioni sempre più fantasiose sul mamotreto di inizio corso, come la aumentata segretezza, la convocazione di molte più comunità a Porto San Giorgio e adesso sulla attendibilità del documento pubblicato da Kairos.
    Intanto: Cruxsancta ha un testo uguale a quello pubblicato da Kairos perché semplicemente lo sta traducendo da là, così come ha sempre tradotto il mamotreto italiano negli ultimi anni. 
    Poi: il testo dell'inizio corso pubblicato da Kairos è autentico e corrispondente all'originale (le presentazioni, che sono state omesse, sono sempre le solite); il testo originale invece dell'inizio corso è corredato di allegati e video inediti.
    Questo lo so perché ho avuto l'opportunità di visionare tutti i documenti in questione.
    Un tanto per amore della verità, a cui Osservatorio si deve ispirare.

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    1. Vorrei mettere lo stesso ordine, visto che la dura e secca allusione è certamente al mio commento. Nessuna pletora, solo un paio di commenti miei, quindi il riferimento è a questi.
      Mi aspetterei di avere il giusto diritto di replica.

      So, per certo, che sono state convocate molte più comunità a Porto San Giorgio. Conosco personalmente anche gente che ci è andata. Questa è una notizia, non un'illazione.

      Siccome non ne comprendo il motivo, ho fatto semplicemente delle ipotesi. Non ho dato certezze.
      E questo, credo, si può fare.
      Non sono complotti né illazioni fantasiose. Semplici ipotesi, come molti hanno sempre fatto sulle cose fuori dall'ordinario (talvolta anche sbagliando) e si è lasciato pure correre.
      Per amore alla verità sarebbe bastata la seconda metà del tuo commento. La prima metà è pura personalizzazione e idee tue evidentemente divergenti dalle mie, non serve a mettere ordine. Anzi...

      Anch'io ho le mie fonti, e di prima mano, anche se quest'anno non ho visionato il mamotreto originale.

      Grazie per il disturbo di confutazione.
      Nessuno ha mai inteso attaccare l'amore alla verità attraverso semplici ipotesi e non "notizie".
      Anche questo deve essere chiaro, per amore alla verità, altrimenti si fa confusione.

      Il fatto è che il mamotreto originale, di solito postato con link, non è disponibile e quindi non confrontabile. Si va sulla parola.
      Credo che nessuno possa rivendicare l'autorità di reprimende e precisioni assolute, dato che il blog dovrebbe essere uno spazio, mi auguro, equanime e possibilmente rispettoso e disteso.

      Per natura non sono complottista e fantasioso, piuttosto pragmatico, direi.
      Ma ho ancora a che fare col Cammino a 360° e vedo come vanno le cose anche su questioni che qui non scrivo perché mi potrebbero identificare, quindi non mi fido al primo step.

      Se tu hai tutti i documenti in questione, buon per te, ma chi non li ha non può addivenire alle stesse certezze. Li potresti condividere, per amore alla verità.
      Sono abituato a farmi un'idea solo da documenti originali e quello svitato di Vito Luigi Valente non mi ispira alcuna fiducia. Tra l'altro, mi pare che sia la prima volta che pubblica un mamotreto integrale completo di catechesi (almeno ricercando nel suo sito) e anche questo mi è parso un po' strano.
      Tutto qui. Molto semplicemente.
      Niente complotti o illazioni fantasiose.
      Mica sono matto, sono solo piuttosto informato di diversi fatti, soprattutto attuali, che qui non compaiono.
      Marco

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    2. Non ti preoccupare Marco, si capisce che questo commento di Valentina non è stato scritto da lei ma da Rebel, il linguaggio è inconfondibile. Si vede che ha qualcosa contro di te e ti offende GRATUITAMENTE

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    3. Tranquillo Marco,
      probabilmente Valentina,
      si riferiva anche ad un mio post,
      piuttosto complottista ed illazionista in risposta al tuo,
      giustamente non pubblicato.
      Ho sempre infatti scelto la modalità di approvazione da parte degli Amministratori del blog.
      Mi conosco e sono conscio, che
      talvolta posso "andare oltre".
      Una buona Domenica,
      Ruben.
      ---

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    4. Oh, ma guarda, è ricomparso alle 10:11 quello che è ossessionato dall'esistenza di Rebel.

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    5. L'ossessione è materia di esorcismo, lo stalking invece è reato penale.

      FungKu. Auguro allo stalker di essere circondato unicamente da personcine graziose come lui/ei, se di già non lo è.

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  12. Kairos è l'acronimo di :

    Kiko Annuncia Idee Ridicole
    Orribilmente Sopravalutate

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  13. Per far finire in galera i neocat basterebbe questo:
    Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume [cfr. artt. 8, 20]. Articolo 19 Costituzione Italiana

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  14. @blog, ho letto la vostra cosiddetta "testimonianza" (una testimonianza senza il "testimone", cioè anonima, al massimo è un racconto che può scrivere chiunque). Infatti come in tutti i racconti anti cammino che pubblicate, anche in questo chi è uscito dal cammino lo ha fatto lamentando di non essere stato preso nella giusta considerazione per via del "cognome". Siamo alle solite, il bisogno di potere che spegne il bisogno di Cristo in noi. Come i discepoli che cercavano di assicurarsi i primi posti nel regno dei cieli, salvo poi scoprire che chi vuole essere il primo deve farsi ultimo, farsi come un bambino.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. hai detto bene dillo pero' ai tuoi catechisti carissimo...
      dom

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    2. Ma guarda che ipocrita da catecumenale professionista!! E il tuo di cognome? Non sei anonimo anche tu?

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    3. Il fallace asino delle 11:55 fa parte del Cammino Neocatecumenale, cioè di una setta in cui considerano non solo lecito ma addirittura doveroso e santo l'infangare la reputazione e il distruggere la famiglia di chi ha scoperchiato il calderone delle malvagità e delle eresie neocatecumenali.

      E ci provano anche quando è certo che azzeccano figuracce mondiali (tragicomico il momento in cui se la prese col don Ariel: "per me lei può benissimo essere Tripudio, anzi, per me lei è proprio Tripudio!!").

      Questo blog ha sempre promosso l'uso di pseudonimi proprio per evitare di esporsi inutilmente a quella diabolica abitudine neocatecumenale. Che nella sua ipocrisia canta "non resistete al male" e blatera di "amare i tuoi nemici".

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  15. Potete chiamare Kiko a questo numero:
    +39 06 6819 2747 (Roma)

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    1. Qui sul blog, in un commento del 16 luglio 2006 a firma "Armando", ci fecero notare che non solo tale indirizzo era pubblicato sul web, ma che era comicamente registrato come "chiesa protestante".

      Dubito che risponda Kiko, con tutti i maggiordomi che ha.

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    2. Se si trova a Roma, in genere risponde lui... provate... è il numero del suo appartamento in via del mascherino.

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    3. Dubito seriamente che qualcuno del blog abbia intenzione (o almeno motivi) per chiamare quel numero.

      E se fosse vero che risponde Kiko, potete star certi che i kikolatri giovani e meno giovani se lo sarebbero fatto tatuare e lo avrebbero usato come PIN del proprio telefonino (abbiamo già riso di gusto alle numerosissime e variopinte dimostrazioni di kikolatria, che non ci stupiamo più di nulla, e non poniamo limiti all'espressione della kikolatria).

      Peraltro, ricordiamo sempre un principio fondamentale delle comunicazioni: "quando hai un messaggio da inviare, dovresti prima assicurarti che il destinatario abbia qualche interesse a riceverlo".

      E l'unica telefonata che Kiko riceverebbe è... indovina... descritta a questo [link].

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  16. Vedo che siete sempre di meno a scrivere, molto bene, penso sia arrivato il momento di chiudere questo blog inutile, stupido, falso.Prima lo chiudete e' meglio e' per voi.

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    1. Io penso invece che sia il momento che facciate tutti un mea culpa generale. Oppure sparirete. Come già sta succedendo peraltro.

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    2. Ohibò, e quale sarebbe il problema di un blog come questo, tale da farli ardentemente desiderare che venga chiuso?
      Sarà mica che i neocatecumenali temono la verità molto più di qualsiasi altra cosa?

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  17. Vorrei dire, se ce ne fosse bisogno, che non sto intervenendo in questo blog da un anno ma da quasi dieci, e che se molti, compreso l'autore del commento delle 9:40 che sembra non saperlo, hanno avuto l'opportunità di cliccare su un link e leggere i mamotreti di inizio corso, e non solo, è perché sono stata tra quei collaboratori che li hanno ricevuti, messi in rete, linkati e commentati.
    Non serve che lo dica io perché sono i numeri a dimostrare che, in questo blog,  una formula che dia spazio alla serietà e ai fatti, come anche alle testimonianze autentiche e non a quelle fumose e fotocopia, è quella migliore.
    Finché il blog osservatorio dà spazio a certi interventi che abbiamo visto fiorire in quest'ultimo periodo, sotto diverse firme ma tutti con il medesimo stile, (Ruben, è chiaro che non mi riferisco a te, tu sei sempre stato una colonna del blog), sarà difficile che possano rientrare vari collaboratori di lungo corso ed anche i documenti di prima mano. E naturalmente il blog sarà  più esposto agli attacchi di chi sostiene che ci sia più fantasia che realtà in ciò che qui si legge: fra l'altro anche costoro sembrano aver perso molto del loro interesse a contraddirlo...
    E il rischio che intravedo è  quello di inficiare tutti i contenuti del blog, pure quelli passati, indebolendo la forza delle nostre argomentazioni che si basano su quelle di santi sacerdoti e laici che hanno lavorato seriamente e scrupolosamente come padre Zoffoli don Marighetto, don Conti, Lino Lista e altri, a cui ci ispiriamo.
    Quindi, invece di reagire scandalizzato, questo/i commentatore/i si faccia un esame di coscienza.
    Anche perché, proprio in corrispondenza di questo mio necessario intervento, si vedono "stranamente" tornare commenti accusatori e violenti (finora mai pubblicati, ma vergognosi e da denuncia alla Polizia Postale) che, anch'essi, hanno perseguitato ormai da tempo in particolare Rebel. Questa "coincidenza" vedo che l'ha notata, finalmente, chi di competenza, e spero quindi tragga le debite conclusioni.

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  18. Ultimamente vedo e leggo dei commenti al limite della realtà, pronunciati con vergognosa saccenza e sporca falsità da "Marco" ed i suoi innumerevoli alias.
    Valentina ha messo in chiaro una realtà incontrovertibile che andava specificata affinché non si viaggiasse più sul binario della menzogna. Di ciò la ringrazio, assieme a tutti i commentatori e lettori onesti (neoc. e non) e a coloro che negli anni si sono impegnati per portare contenuti incorrotti. In primis Lino, che si è speso con proficua prodigalità.

    "Marco", sei un personaggio ambiguo che mi perseguita da tempo, mi chiedo quale strana follia ti sospinga, sarà giunto il momento di smetterla? Le maschere son cadute, raccogli un minimo di dignità e ricomponiti se ci riesci.
    Tripudio, non è la prima volta che pubblichi dei commenti a mio discapito per gratificare la mente malata di chi ti affianca (la vogliamo chiamare "Marco"?), ed è - lascia che te lo dica - alquanto penoso.
    Ma sai, son ben forgiata e ciò non mi arreca danno; anche se è deludente mi aiuta a comprendere la vera essenza delle persone.

    Le precisazioni che abbiamo esternato sono rivolte unicamente all'amore per la verità, il resto, le battaglie inutili che "Marco"/Libera ed altri sono bravi ad intavolare, non ci interessano né competono.

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  19. Confermo ciò che scrive Rebel e che ho cercato di far capire nel mio commento in modo più sfumato. Ma si sa, Rebel è una combattente, come dimostrato anche dalla sua storia. Mi unisco al suo ringraziamento a tutti coloro che contribuiscono in modo onesto, trasparente e coerente alla ricerca e ristabilimento della verità sul Cammino Neocatecumenale sul blog. E ripeto una cosa che spesso dico per i neocatecumenali, ma vale per tutti: il fine non giustifica mai i mezzi. Non si può combattere un ambiente malsano che ti ha fatto soffrire commentando qui con un utente, dandoti ragione con l'altro e scrivendo parole irripetibili contro chi ti fa ombra con il terzo. Non è così che si fa; e se questo deve diventare normalità per Osservatorio... beh, non potrà mai essere la "mia" normalità.

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    1. Ehi, ehi, ehi....
      Calma.

      Io non ho innumerevoli alias, sia chiaro.
      Non perseguito nessuno e nemmeno ho fatto mai riferimento a questi due alias che mi accusano violentemente di cose del tutto campate in aria. Avete sbagliato persona.

      I miei commenti sono sempre e rigorosamente su questioni inerenti al Cammino e mai personali e mi pare anche di essere come sono sempre, educato.

      Non so da quale strana visione ricevo questi attacchi gratuiti, dato che non ho mai neanche lontanamente menzionato le due che si sono scagliate improvvisamente e con tanta veemenza contro di me.

      Io intervengo qui perché mi sembra di avere qualcosa da dire sul tema Cammino, ma poi mi guardo bene dal "perseguitare" persone che in teoria dovrebbero pensarla come me e alle quali non mi sono mai riferito in nessuno dei miei commenti.

      Se qualche mio commento non è preciso o non è gradito, che mi si dica in buona maniera e posso correggermi.
      Ma non vedo né la necessità né l'utilità di attacchi di questo tipo, dato che io non ne faccio.

      Non sono io quello "ossessionato dall'esistenza di Rebel", inutile insinuarlo. E nemmeno utilizzo "diverse firme" e "innumerevoli alias". Non sono io quello che scrive commenti accusatori e violenti che dite di non pubblicare, addirittura indirizzati ad una persona in particolare.
      Forse potete verificarlo dall'indirizzo IP, che ne so.

      Non so come convincere Rebel che NON SONO IO quello che la perseguita da tempo preso da una strana follia.
      Io commento sul Cammino, stop. Il resto non mi riguarda né mi interessa.

      Tra l'altro, la moltitudine delle accuse rivoltemi ingiustificatamente e con livore mi offende, perché sono davvero innocente di tutto quello che mi si addebita, e mi contrista che possano essere credute.
      Non so nemmeno perché vengano fatte.
      Forse potrebbe essere utile che mi muova io stesso per la ricerca degli indirizzi IP presso l'autorità competente, non certo per portare avanti alcuna diffamazione, ma per dimostrare che non sono io quello da accusare, visto che mi piovono insulti e insinuazioni a raffica di cui non mi capacito e dai quali mi devo pur difendere, perché se anche si utilizzano nick, dietro c'è sempre una persona che non è giusto infamare senza prove.

      Spero pubblichiate questo mio commento, perché altrimenti restano solo le ingiuste e non provate accuse e nessuna puntualizzazione in merito, il che non mi pare né etico né giusto.
      Il diritto al contraddittorio si riconosce anche ai delinquenti. Quanto più se si viene ingiustamente accusati ed infamati in un semplice blog?

      Rebel, se c'è qualcuno che ti perseguita, quello non sono io. Non so come dimostrartelo. Devi cercare altrove.
      Marco

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    2. @Marco
      Sono rimasto anche io basito da queste accuse gravi e infondate, a quanto posso vedere. I tuoi interventi e commenti mi sembrano molto informati, ben scritti e circostanziati. E mai sopra le righe. Non capisco davvero da cosa nascano queste accuse. Mi dispiace e spero che tu continui a commentare sul blog.
      Porto

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    3. Marco Marco....Liberamente Marco
      siamo tutti capaci a far figurare un commento anonimo e millantare che il commento è stato approvato firmando nel testo, è una delle magie della piattaforma.
      Qualche mese fa ci si è scontrati con un increscioso episodio nel quale si è dimostrata la malafede di qualcuno che non solo non si è preso le sue responsabilità ma addirittura ha perseverato.
      Se a voi piace il blog modello Marzullo fatti vostri, ma non lamentatevi se poi non siete credibili.
      Non disturbare la polizia postale, gli IP, la verità la puoi verificare tu stessa/stesso nelle funzioni amministrative del blog, ergo guardati in casa.
      Da anni sostengo che basta la verità, ma evidentemente siamo in pochi a crederci, non c'è bisogno di imbastire "finte" conversazioni ( per la proprietà transitiva della "magia di cui sopra ) quando non si ha niente da dire del resto anche il cammino dice sempre di meno.

      Non mi firmo...ma ci puoi arrivare

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    4. Scusa se son tonto, ma non ci arrivo.

      Rispondo stavolta perché non ho capito nulla di quello che hai scritto. Ma poi credo proprio che non risponderò più a commenti che per me sono inconcepibili. A me non interessa affatto la controversia e quindi non ho intenzione di alimentarla. Mi interessa parlare del Cammino, come risulta inconfutabilmente da ogni mio commento passato.

      Se i miei commenti puoi leggerli qui, significa che qualcuno li ha approvati. Non capisco il "millantare".

      Mi dispiace se voi vi siete scontrati con un "increscioso episodio nel quale si è dimostrata la malafede di qualcuno che non solo non si è preso le sue responsabilità ma addirittura ha perseverato", ma io non c'entro nulla e non vedo perché lo dici a me. Pulito come Mastrolindo, non temo verifiche.

      Come farei, e perché dovrei verificare io stesso la verità nelle funzioni amministrative del blog? E che vuol dire "guardati in casa"?

      Sempre più tonto, non comprendo nemmeno il discorso sulle "finte" conversazioni.

      E poi, perché accusi e non ti firmi?

      Per me sei troppo enigmatico. Ma non ti disturbare a spiegare, casomai.
      Ho già detto che non questi tipi di discorsi non mi interessano, quindi non darò loro seguito.

      Se continuate su questo tono io non risponderò, ma non sarà affatto un disturbo ricorrere alla polizia postale, piuttosto un vero sollievo.
      Marco

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  20. Sono stato anche io in comunità più o meno 28 anni. Sono entrato nel 1989 all' età di 13 anni e uscito nel 2017 dopo aver finito il cn e fatto varie esperienze in questi anni. Condivido l'esperienza di questa persona nell' articolo qui pubblicato. In tutti i suoi punti, sia per le preferenze dei big, il mio cognome non contava nulla anche se i miei erano catecumeni di Kiko e di una parrocchia molto nota a Roma.
    Ricordo che i figli degli itineranti venivano trattati in modo molto diverso dai catechisti e sacerdoti rispetto a me e agli altri figli del cn meno in vista come me. Nel cn ci sono stati sempre due pesi e due misure.
    Inoltre, ho visualizzato in versione Web il commento di cruxsanta, non sapevo che la convivenza di inizio corso è stata spostata agli inizi di ottobre, nella mia epoca si faceva ancora l'ultima settimana di settembre. Partecipai a p s Giorgio nel 2017 ed era l' ultima settimana di settembre. Per questo ero interessato e pensavo che questo silenzio fosse molto strano.
    Ero interessato agli argomenti della convivenza perché volevo capire se nel cn ci fosse una sorta di esame di coscienza rispetto alle varie uscite di persone che lo frequentavano dopo molti anni e dopo aver finito il cn. Se ci fosse stato un esame di coscienza rispetto ai vari presbikikos che hanno lasciato il cn.
    Nulla. Niente di niente, sempre auto refenzialità, elogio di se stessi, di GMG vissute come fossero una gita, i "miracoli" dell' invio di seminaristi 220, in 120 seminari, molti dei quali sono strutture enormi, molti di questi seminaristi usciranno, ecc.
    La cosa che mi colpisce è che le comunità sono molte di meno, gli ordinati molti di meno, e che nonostante ciò quella gente continua imperterrita ad auto elogiarsi, come se niente fosse.
    Ex

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  21. Dimenticavo, speravo che nella convivenza ci fosse un qualche riferimento al Sinodo dei vescovi che si è tenuto in Vaticano. Ho letto nel sito www.vatican.va l'elenco completo degli invitati, rappresentante del cn 0, di atre realtà post conciliari si, del cn 0. Presbiteri del cn 0, vescovi cn 0, laici cn, almeno dei cognomi noti del cn 0.
    Ex

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    1. Invece nel mio movimento sono stati invitati al Sinodo la presidente Margaret Karram e il vice presidente padre Jesus Moran. Il mio parroco però diceva che sono solo uditori senza diritto di voto per cui la loro partecipazione come quella di altri laici non serviva a niente. Aldo dei focolari di Cagliari

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    2. Capisco il tuo punto di vista, però i laici erano stati invitati come osservatori per partecipare alle riunioni e dibattiti. Non hanno votato è vero, ma sono stati ascoltati in rappresentando la loro realtà ecclesiale. Inoltre era un Sinodo mondiale, quindi quasi sicuramente i tuoi rappresentanti, in un mese, avranno avuto degli incontri privati con i vescovi. Pertanto la loro presenza li , secondo me non è inutile, tutt'altro.
      Ex

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  22. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello di Halloween

    Kiko sta leggendo su Focus un articolo su Halloween, che dice come è nato e come si è diffuso anche in Italia. Essendo una festa celtico-pagana con risvolti satanisti o quasi, orrorizzato ha implorato Carmen, e lei, da Lassù, la vigilia di Ogni Santi con uno schiocco di dita trasformerà gli abiti delle streghe dei bambini in simpatici angioletti e le zucche con la candela dentro in tanti tabernacoli. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, se Carmensita es intervenida in cotal senso, es claro che vuole preservare la Chiesa dalla infestasion del demonio. E siccome infestasion fa rima con beatificasion, procedamos con la causa. Vamos vamos". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con dentro una zucca d'oro, del modico valore di 50.000 euro, che il Papa ha fatto mettere nei Musei Vaticani in una teca , con un cartello : "anche le zucche, nel loro piccolo, contribuiscono alla santificazione".

    e la causa continua...

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    1. Condivido e confermo il pensiero di Marco, la cui la esperienza sassomiglia molto alla mia, e, davvero non capisco in quale passaggio c'è stata una critica a Rebel, e/o a Valentina . Oltretutto siamo qui per darci una mano tra noi ex del cammino di lungo corso e non per dividerci tra noi. Sono entrato in comunità, nel 1989, e sono uscito definitivamente da circa un annetto, e, non è stato per niente facile la riemissione nella vita ' normale '. Anche per i rimorsi, soprattutto economici, che hanno sottratto un flusso consistente di denaro alla mia famiglia

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  23. O.T, Tanto per sorridere:
    Risposte datemi da uno youtuber Neocatecumenale, nel corso di un contraddittorio lui.
    Non ci sono limiti alla menzogna, alla negazione della realtà oggettiva, gran confusione di idee, auto-contaddizioni
    e completa mancanza di razionalità:

    "Lo statuto non viene violato da nessuno nel Cammino Neocatecumenale, e non contraddice la norma della decima, che è una norma della Chiesa Cattolica tra l'altro non del Cammino Neocatecumenale. Cosa c'entra lo gnosticismo col fatto di apprendere dal secondo passaggio che si può dare la decima? Apparte il fatto che non è obbligatoria ma libera, ma poi lo gnosticismo non c'entra nulla. Sennò anche chi fa il catecumenato da bambino è gnostico, perché ha fatto il Sacramento della Confessione ma non ha fatto il Sacramento della Eucarestia e non sa cos'è, perché deve arrivarci gradualmente, ma non è gnostico ovviamente. Il fatto che sia un itinerario a tappe non lo rende gnostico".

    "Se ci sono neocatecumenali che negano il fatto della decima hanno sbagliato, se ne sono consapevoli, può darsi anche che siano in una tappa precedente alla decima e non sappiano che c'è."
    ---
    Ruben.
    ---





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    1. Nel Cammino vige la stessa mentalità ovunque. Ferrea e inossidabile: se qualcuno comincia a nutrire un singolo mini-dubbio, vorrà informarsi più su un blog come questo che dalla bocca dei suoi cosiddetti "catechisti".

      Nel Cammino non è come negli altri movimenti dove puoi trovare un po' di tutto (ad esempio ricordo con affetto i preti tradizionalisti di Comunione e Liberazione: nella CL vige da sempre la "comunione sulle mani", eppure certuni - senza venir minimamente rimproverati dai capi - si sono avvicinati alla liturgia tridentina proprio perché non vi è mai ammessa la "comunione sulle mani"... e attraverso tale liturgia hanno abbracciato la Tradizione cattolica molto più di quanto la stessa CL invogliasse a fare).

      Quell'indottrinatissimo youtuber proverà una notevole scottatura quando i suoi cosiddetti "catechisti" si accorgeranno del suo canale e gli imporranno di chiuderlo perché "è il suo idolo". È comico vedere che certi storici siti web neocatecumenali (da cui avevamo citato anche foto e altro materiale) hanno chiuso (o smesso di pubblicare) da un momento all'altro senza motivo.

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  24. Salve a tutti, è da un bel po' di tempo che non riscrivo sul blog anche se in tutti questi anni gli ho sempre dato un'occhio.. sono un figlio di genitori neocat.. ricordo quando m' imbattei in questo blog una decina di anni fa quando avevo 20 anni, il quale mi confermò tutte le mie sensazioni, paure ed uscii quindi dal cammino dopo che i catechisti intervennero in maniera molto pesante nella mia vita, delegati in parte dalla mia famiglia, nel cercare di risolvere alcune problematiche psicosomatiche che mi portavo dietro ed anche però alcune dinamiche familiari sul quale non avevo molto potere.. certo che mettere in dubbio, da solo contro la famiglia ecc tutto quello a cui avevo creduto nell'adolescenza non fu una passeggiata.. la mia missione divenne quella di portare fuori dal cammino gli altri miei coetanei finendo per rovinarmi un po' tutti i rapporti.. dopo di che non son riuscito a trovare un percorso alternativo valido che mi potesse fare crescere nella Fede ma anzi mi sono buttato a capofitto in cose di cui ora mi vergogno molto cercando però di tener tranquilli i genitori come a fargli capire che non avessi bisogno del cammino per stare bene.. alla fine ripresi un po' a pezzi e bocconi anche se dopo un po' mi fermavo sempre poiché non riuscivo a sopportare tutta questa teatralità che c'è nel CNC con sempre il solito copione che va in scena senza un po' di spontaneità.. finii, magari anche ipocritamente (da parte mia) anche per alzarmi al palco di Kiko in occasione di una gmg poiché con le ragazze l'ultima storia risaliva ai tempi delle medie.. il percorso si interruppe dopo il primo incontro poiché non mi richiamarono poi iniziai a lavorare nella ristorazione quindi lasciai di nuovo la comunità e son andato avanti diversi anni nell'andare soltanto ai matrimoni o alla Veglia nel frattempo non ho quasi più curato la parte spirituale, son finito nel fare delle cose riprovevoli, ho cercato di mettere la soddisfazione in un lavoro che mi piaceva senza però riuscire a mettermi i soldi da parte poiché ero pagato poco e male, ho sfruttato al volo un occasione di lavoro fuori regione pensando che fosse la volta buona la quale poi si è rivelata una truffa, ho perso le speranze nel trovare la ragazza, mi sono affidato eccessivamente a varie compagnie di amici senza neanche conoscerli così bene, mi sono ammalato di una malattia che si prende nei rapporti sessuali, il rapporto con il Signore è stato fermo nell'andare in Chiesa a pregare, e a fare foto, nelle vacanze in solitaria che ho fatto in questi anni stile Pellegrinaggio ma da solo.. la mia ultima storia con le ragazze è ancora quella delle medie, son stato lasciato e ho lasciato le varie compagnie di amicizie che ho frequentato, ad eccezione degli amici con i quali sono cresciuto da ragazzino, sono ancora a casa con i miei genitori, faccio un lavoro molto meno soddisfacente ma perlomeno pagato meglio e per finire non riuscendo più a fingere con la mamma soprattutto, di stare bene.. sono rientrato in comunità con enormi sofferenze poiché mi chiedo se non avessi fatto meglio a pregare un po' di più e star più tranquillo negli anni scorsi o perlomeno nel trovare davvero un percorso valido alternativo prima di buttarsi in un tunnel di peccati dal quale poi diventa durissima uscirne.. certo anche loro non lì vedo così progrediti nella Fede e continuo ancora a non accettare di buon grado il ruolo dei catechisti oltre al controllo sui soldi.. alla fine ho fallito in tutti i miei ideali e valori che pensavo di rappresentare anni fa e debbo dire che per come và il mondo ora, avere un gruppo di persone (soprattutto i coetanei della stessa età) con i quali almeno provi ad essere Cristiano e condividi la sofferenza non è poi una cosa da disprezzare così tanto anche se rimangano gli enormi problemi da voi ben riportati in questo blog ma purtroppo anche da soli ci si può fare molto male.. non lo so, questo è quello che mi sento di scrivere stanotte, ognuno ha la sua storia ed è importante che ognuno scelga liberamente ciò che è meglio per sé stesso..

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    1. Ahinoi, il Cammino è un carcere e quand'anche ti promette (a suon di sottintesi) dei "benefit" come il rimediar facilmente una fidanzata (con miriadi di lacci e lacciuoli per rendervi schiavi paganti), resta sempre un carcere.

      Comunque il primo punto da tener presente è che viviamo in un'epoca in cui la mentalità comune è che i c'ciofani debbano "farsi le loro esperienze" prima di pensare al matrimonio (col risultato che certuni si trastullano a lungo, e certi altri invece mendicano briciole ma non beccano neppure quelle). Tale mentalità è così forte che persino nel Cammino, nonostante la voce ufficiale di "fissare la data entro l'anno" (cioè far sposare i fidanzati quanto prima "poi tanto il Signore provvede"), si consente il trastullo e lo si giustifica con "ma siamo tutti peccatori, mio figlio è la mia croce". Insomma, una perfida combinazione di mentalità mondana e mentalità neocatecumenale, non poteva che infliggere a Simich sofferenze supplementari in aggiunta a quelle procurate dall'arroganza ignorante dei cosiddetti "catechisti".

      Il secondo punto è che altri, come Simich, ci hanno testimoniato di essere rientrati nel Cammino perché avevano bisogno di "calore umano". Come a dire, meglio calore finto che niente calore. Ed infatti è andata sempre peggio. È un'altra delle perfidie neocatecumenali, quella di farti tagliare i ponti con qualsiasi ambiente sociale, in modo che uscendo dal Cammino finisci prima o poi per mendicare quel "calore umano" (finto). Purtroppo, proprio oggi, e specialmente dai vari lockdown del 2020 in poi (che hanno accelerato la tendenza a trasformare i rapporti sociali in attività online, messaggini, like, ghosting e qutto il resto), è difficile ricostruirsi un tessuto di amicizie (nemmeno frequentando gli ultimi luoghi "sociali" rimasti, cioè palestre, volontariato, circoli di appassionati, meetups, perfino parrocchie). Al contrario, in altri movimenti ecclesiali, la foga di reperire nuovi adepti fa sì che venga (anche involontariamente) incoraggiato il tener contatti con gente "esterna".

      In più ci si aggiunge la crisi economica, che aumenta strisciante e continua, e con sempre maggior difficoltà di trovare un lavoro stabile.

      Non so suggerire una soluzione o almeno una ricetta, se non quella di coltivare anzitutto la propria vita di fede (preghiera, sacramenti, pellegrinaggi, piccole e nascoste opere di carità), perché la questione della solitudine non è un problema psicologico ma un problema di natura spirituale (di cui il marciume della società moderna e della mentalità dominante sono solo l'aggravante), che non si risolve nemmeno nell'ipotetico momento del "rimediare una fidanzata". Quando si ha mal di testa, si desidera che scompaia subito; e invece, per certi mali di natura spirituale, la "cura" è a sua volta di natura spirituale... e nel corso del tempo, molto tempo. Se ci fossero ricette funzionanti, le userebbero tutti, e questa "valle di lacrime" non la chiameremmo così.

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    2. Capisco Simich, anche io una volta lasciai il cammino ma ancora non ero preparato ad avere una vita di fede senza comunita, cosi dopio circa 7 mesi rientrai.
      Poi, dopo altri 4 anni di cammino ne sono uscito definitivamente (circa 3 anni fa), ma questa volta ero piu preparato, sapevo che la mia uscita avrebbe portato mia moglie a seguire me e quindi anche lei a lasciare il cammino (camminava da quando aveva 13 anni, ma grazie a Dio ha seguito me e non la comunita). Quando ho lasciato 3 anni fa, poi avevo ache gia figli, quindi non mi potevo permettere di portare la mia famiglia allo sbando, cosi preparai tutto, cosi all uscita dal cammino gia sapevo cosa fare.

      Cosi, appena usciti, non lasciammo mai la messa domenicale, ed anzi, poco a poco siamo iniziati ad andare alla messa in latino, dove i fedeli stanno aumentando sempre di piu. All inizio fu uno schock per mia moglie ma adesso tutto va meglio, anzi, adesso mia moglie da catechesi del Buon Pastore (di Sofia Cavalletti/Maria Montessori) in questa chiesa, ai vari bambini che fanno homeschooling, tra cui i miei 2 figli piu grandicelli. Daquando frequenta questo ambiente, ha ricevuto ottime ispirazioni dalle altre mamme che stanno in questa chiesa ed abbiamo cosi cominciato a pregare il Rosario tutti i giorni.

      Quindi posso confermare che per me e la mia famiglia niente stridore di denti come profetizzo il catechista. Dio non ci ha abbandonati, anzi noi ci siamo aggrappati ancora di piu a Lui.

      E' vero, uscire dal cammino puo portare alla perdizione, perche li non ti insegnano a vivere la fede in modo autonomo perche non gli conviene, ma con un buon piano e tanta preghiera Dio dona la fede quella vera...

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    3. Caro Simich, scappa finchè sei in tempo.
      Il CNC ti ha creato i problemi e ora sostiene di essere in grado di risolverteli.
      Quell'ambiente tossico che ti ha addirittura convinto ad alzarti per andare in seminario senza che tu ne avessi la minima vocazione. Non mi meraviglierei che al prossimo pellegrinaggio incontrassi una ragazza nella tua stessa situazione. I problemi personali e psicologici li devi affrontare e risolvere da solo.

      Taglia i ponti il prima possibile con il CNC e starai decisamente meglio.

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    4. di tempo ne ho avuto tanto ma non sono stato in grado di rendermi autonomo in modo da non essere tenuto sotto ricatto né dal cnc né dalla famiglia.. oltretutto in una famiglia appartenente al cammino, il confine tra la famiglia ed il cn appunto è talmente labile che si perde, alla fine ho lottato con i mulini a vento.. sarebbe stato compito dei genitori crescere dei figli che non dipendessero totalmente dal cn infatti la cosa in assoluto più triste di questo movimento è che alla fine distrugge ciò che si prefigge di voler difendere ovvero la famiglia se il collante che la unisce è soltanto l'appartenenza al cn.. i miei genitori poi si portano dietro da quando si sono sposati delle dinamiche distruttive le quali hanno devastato me e mio fratello.. ancora infatti mi chiedo se sia peggio il cn che tiene sotto scacco una coppia o i genitori che delegano la crescita dei proprio figli al cn.. poi purtroppo anch'io stesso ho commesso tanti di quegli errori che mi sono ulteriormente aggravato la situazione da solo.. intanto devo ritrovare fiducia nella preghiera e poi si vedrà..

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  25. Ne approfitto per ricordare ai nuovi lettori alcuni punti essenziali:

    - padre Enrico Zoffoli documentò estesamente (interi libri e numerosi articoli) le eresie del Cammino, commentando alcuni volumi dei mamotreti (gli Orientamenti) e confrontandoli col Magistero della Chiesa;

    - prima di padre Zoffoli, altri avevano denunciato le storture del Cammino (a cominciare da mons. Landucci, il cui scritto era stato "commissionato" probabilmente da qualcuno dei collaboratori di Giovanni Paolo II, ma gli amiconi del Cammino riuscirono ad impedire che l'articolo atterrasse sulla scrivania del Papa, in tali e tanti modi che alla fine mons. Landucci si arrese a farlo pubblicare da una rivista, a gennaio 1983);

    - altri, dopo padre Zoffoli (come don Gino Conti e don Elio Marighetto) scrissero interi libri e articoli sulle storture dottrinali e liturgiche del Cammino; altri ancora, come padre Giovanni Garbolino nel 1992, fino a don Ariel Levi di Gualdo nel 2019, denunciarono le eresie del Cammino;

    - Lino Lista, nel 2015, aveva pubblicato un libro che dimostrava i madornali errori del Cammino (e l'eresia gnostica sottostante) partendo da un punto di vista completamente diverso: quello dell'estetica e dell'arte.

    Nella colonna a sinistra del blog (per chi naviga da "desktop") c'è un breve e non esaustivo elenco di libri degli autori sopra citati (che ci hanno messo la faccia, il nome e la reputazione, venendo di conseguenza aggrediti e calunniati in ogni modo dagli adepti di Kiko), a cui abbiamo aggiunto libri-testimonianza, come quello di Daniel Lifschitz, cioè di persone che hanno conosciuto bene il Cammino "dall'interno", e che hanno confermato - se mai ce ne fosse ancora bisogno - che i frutti del Cammino sono marci perché è proprio "l'albero" neocatecumenale ad essere marcio fin dalle radici: dalla testimonianza di Faustini nel 1992 a quella di De Carlo nel 2022 nel Cammino non è cambiato niente, se non qualche trucchetto ipocrita più elaborato.

    Ricordiamo che nessuna di quelle opere è stata mai smentita, nemmeno in una singola parte. I kikolatri sono espertissimi nell'evitare di entrare nel merito delle questioni perché sanno di avere torto marcio e sono convinti che mentire e ingannare siano azioni sante qualora utilizzate per difendere soldi e prestigio della propria setta.

    Come vedete, non ci siamo solo noi "anonimi su internet"; qui siamo solo quattro gatti che nel proprio tempo libero pazientemente gettano luce, spiegano, confrontano, verificano, chiariscono, ribadiscono, testimoniano: come nani sulle spalle di quei giganti, sapendo che "non è nostra la vittoria ma del Signore", sapendo che l'eresia, la menzogna, l'arroganza, l'ipocrisia, l'inganno, il Cammino, non vengono da Dio ma dal demonio. Quello vero, non il simpatico portafortuna kikiano che ti fa trovar traffico in autostrada mentre vai alla convivenza.

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  26. O.T.
    Torno in questo momento(sono le 21,25) da una delle tante mie ricognizioni, nella zona-Cammino ovvero, i 2/3 del sedime parrochiale, della Parrocchia di Santa Maria Goretti in Roma.
    Non è sabato, ma c'è l'eucarestia, domani è Ognissanti.
    In una, delle ormai grandi sale e non salette, adepti circa una sessantina in difetto; posti vuoti a sedere circa i 3/4 del totale.
    Mi siedo in posizione defilata e subito mi si avvicina un presbikiko, con tanto di barba kikante, che mi dice:
    -Lei è di qualche comunità ed intende celebrare con noi?
    mia risposta: -No! Io sono un Cattolico della Domenica!
    Il presbitero si è subito allontanato.
    Avrei tranquillamente potuto restare, ma sicuramente, con un estraneo tra i piedi, avrebbero omesso le risonanze, forse, la cosa più divertente della carnevalata!
    Tra l'altro non mi andava, trattandosi di celebrazione blasfema ed eretica, di star male per qualche giorno.
    Buon Ognissanti a tutti!
    Ruben.
    ---

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  27. Nella mentalità neocatecumenale è tutto un misurare le attività fatte, applicando ovviamente i trucchetti della parlantina neocatecumenale.

    Esempio: chiamano furbescamente "evangelizzazione" il proselitismo kikolatrico. Poi vanno in giro a vantarsi di aver speso tot ore, tot giorni, tot minuti, ad "evangelizzare". Addirittura si vantano con robe tipo: "mi hanno insultato perché stavo evangelizzando, ma il Signore mi ha sostenuto". Che è una panzana, perché non ti hanno "insultato" ma solo detto "non mi interessa", e il "Signore" che nominavi invano era in realtà la tua volontà di vantarti di aver ottemperato agli obblighi della setta.

    Tutto quel "misurare" lo applicano anche al prossimo. Anziché rallegrarsi che qualcuno frequenta i sacramenti, vanno inquisendo sulle sue attività: "ma quanto evangelizzi? ma quanti figli hai fatto?" (a volte anche con paroloni più eleganti, ma la sostanza è quella: mentre te lo chiedono, già si sentono superiori a te, cristianuccio della domenica).

    A volte potremmo non farci caso a tali piccinerie e meschinità. Ma Nostro Signore le vede benissimo. E non ci si salva certo per il numero di grattugiate di chitarrella eseguite, né per la quantità di decime e di "malloppo" mollati nelle mani dei capicosca della setta, né per la quantità di figli "sfornati" e poi abbandonati ai nonni e alle babysitter...

    Alcuni articoli per chiarire:

    - l'idolo neocat è immagine della sua superbia

    - il santino di sankiko, e il Kiko "benedicente"

    - il disprezzo neocatecumenalizio per la devozione alla Beatissima Vergine (e però contemporaneamente sono ultradevotissimi dell'eretica sancarmen santhernandez)

    - i tormenti del giovane eretico Kiko (sulla falsariga di Martin Lutero).

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